LA MAcrA rN Eclrro
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ARCHEOLOCICHE COMUNEDI MILANO RIPARTIZIONE CULTURA CIVICHERACCOLTE DITORINO AC I Z I E M I N I S T E RPOE RI B E NC I U L T U R A L IS O P R I N T E N D E NAZNAT I C H I TE ARCHEOLOCICA RASSECNA INTERNAZIONALE DI CINEMATOCRAFIA LAMAcrA rN Eclrro ArTrupr DErFnnnoNt ATTI I N T E R N A Z I O N ADLI S ETUDI CONVECNO 1985 MILANO29-31OTTOBRE a curadi ROCCATI ALESSANDRO SILIOTTI ALBERTO RASSECNA I NTERNAZIONALE DI CI N EMATOC RAFIA ARCH EOLOC ICA A R T EE N A T U R AL I B R I "t987 LE STATUE E STELE ACQUA GUARITRICE: MAGICHE ED IL LORO USO MAGICO.MEDICO NELL'EGITTO FARAONICO Helmut Satzinger (Wien) Nell'antico Egitto la statua umana aveva una funzione assai diversada quella che ha nei tempi nostri. In primo luogo non c'era funzione profana, non era un monumento commemorativo e principalmentenon avevauna funzionepolitico-propagandistica. La troviamo quasi esclusivamentein due campi: nella tomba e nel tempio. In entrambii casi la statuaö quasi un "individuo sintetico" (Vandersleyen)(1). La statua funeraria sostituisceil defunto come un alter ego (Wildung) (2), che per lui si rivolge al mondo dei viventi e per lui riceve offerte e preghiere.La statuanel tempio sostituisceegualmente la persona affinchd sia vicina al culto ed alla divinitä per adorarla e,per riceverne grazia. Si devono vedere le "statue ,1 {S) mediatricildel Nuovo Regnosu questosfondoteoreticoper com - ^ t '/ prenderne'lanatura. Alcuni personaggi,che nelle loro funzioni terrene erano stati eminenti dignitari ed intermediari fra gli uomini ed il re, posero il loro alter ego scolpito nella pietra nel cortile del tempio e nelf iscrizione invitavano gli uomini a servirsi della loro intercessionequando aspiravano al contatto con la divinitä. Cosi dice il famosoAmenhotep,figlio di Hapu, nell'iscrizionedi una delle suestatuenel tempio di Karnak: Gentedell'Alto e del BassoEgixo! Ogni occhio che vedeil disco solare! Voi, che veniteaTebe dal Sud e dal Nord per supplicareil signore degli dei, venite da me affinchö riferisca quello che viene detto a me ad Amon in Karnak! Fatemi un'offerta rituale ed una libagione di quello che avete portato. Io sono I'araldo, che ö installato dal re per sentire le parole del gregario e per sollevare le domandedelle Due Rive (4). Dobbiamo vederedallo stessopunto di vista un'altracategoriadi statue,che appaionosolo poco tempo prima del periodotolemaico, cioö le statueguaritrici (5). Sono riconoscibiliper la sovrabbondanza dei testi e delle raffigurazioni magiche, che le coprono interamente.Inoltre sonocaratterizzate dalla presenzanellemani di "cippo" una stele chiamata o dalla figura, che vi ö rappresentata, di 189 Fig. 1 A Cippodi Horosuicoccodrilli, ViennaAS tOtq. 190 Fig. 1 B Cippodi Horosuicoccodrilli, ViennaAS tOtg. 1.91 Nella parte posteriore testi magici seguonoalcune figure di dei, demoni, animali ed esserifantastici in azioni ed attitudini tipiche. Mglticippi di piccolo formato portanoiscrizioni perfino nella parte inferiore. _. -I formqli_dei cippi hanno varie dimensioni,che raggiungono l'altezzadi 84 cm. nella SteleMetternich (7) e di meno aiS cm. in un esemplaredi Torino, o di 6,5 cm. in un altro documentoa Vienna(8). Quanto maggiori sono le dimensioni delle stele, tanto piü numerosi sono i testi magici incisi. In questaoccasionenon särä possibile esporretali testi (si deve ancheammettereche mancano ancora ricerche aggiornate ed approfondite sul tema), ma vorrei riferire un testo (9), che compare su quasi tutti gli esemplari, sebbenein molti casi sianoincisesolo le frasi iniziali: Salutea te, dio,figl[o di un dio; Salutea te, erede,figlio di un erede; Salutea te, toro,ftglio di un toro, chz ä nato da unavacca divina; Salutea te Horo, cheö uscitoda Osiri, cheä statopartorito da Iside; fui recitatocon la tunmngia; ho parlato con i nni incantesimi; ho scongiuratocon i tuoi scongiuri, che hn ideato il ttn unre: sono le turcmngle,che sono uscitedalla tun bocca; chetw padre Geb hn consegnatoa te; chetunm^adreNutdi hn dnto; che ti hn insegnatola mnestddelprimo di Letopoti per garantire Ia tua protezione, per rinnovare Ia tua opera di salvazione,per chiuderela bocca di ogni serpente,che ö nel cielo, che ä in terra, che ä nell'acqua, pei far vivere gli uomini, per riconciliaregli dei,per glorfficareRa con i tuoi inni.Vieni oggi presto da me, come ha fatto colui che sta al timone della barca divina (= Thot). Allontana da me tutti i leoni del deserto,tutti i coccod,riilinel f,ume, tutti i serpentinelle cavernechemordono: concediche essisianoper me comei ciottoli nel deserto,comei coccidei vasisparsilungolavia; 792 Fig.2 A Cippodi Horosuicoccodrilli, ViennaAS +t:2. ViennaAS 4137. Fig.2 B Cippodi Horosuicoccodrilli, 194 Fig. 3 Cippo di Horo sui coccodrilli,alt. cm. 6,5, ViennaAS 9302. 195 Fig. 4 A Statuetta di Iside,ViennaAS tOSg. 796 Fig. 4 B Sratuetta di Iside,ViennaAS tOSq. t97 esorcizza il veleno pulsante, che ö in tutte Ie membra di quest'uomosofferente. Guardati dall'esserenegligentequandoparli dl questo! Vedi, verrd per te se tuverrai per lui, Ie tueparole essendodirene versodi lui. Vedi, il tuo nomeä oggi in lui (var.: in me). Ho creato venerazioneper te e per la tun magia. Seistato elevato per i tuoi incantesimi,per far vivere quelli che soffronoper Ia gola oppressa.Ti ä data lode dall'umanitd.La probifi A adorata nella ttn apparizione.Tuttigli dei sonoinvocati nella tua immagine. Vedi, il tuo nomeä oggi invocato: Io sonoHoro il salvatore,che assicurala tua protezione. Le rappresentazionidegli dei e dei demoni, che si trovano soprattuttonella parteanteriore,ci riconduconoad un'altracategoria di oggetti.Fra questefigure vediamomotivi (10) identici o simili a quelli dei bronzi panteistici(11). Sonofigure composreda elementi vari, il principaledei quali ö la figura del dio nano Bes, a cui ö aggiuntoun corpo di falco sul tergo, ha ali stese,otto testesupplementa-ridi vari animali e sta in piedi su una basecontornatada un serpenteche si mordela coda (chiamatoanche"uroboros"). In un altro esemplare il corpo di nano sostiene due teste di animali, una frontale ed una da dietro. I piedi, come quelli del bambinoHoro, poggianosu due coccodrilli. Credo che le stele di Horo e le statue euaritrici ci diano una indicazionesul significatoe sull'usodi questfbronzi.Essi servivano alla protezionecontro bestie pericolose.Non c'ö, invece, nessuna indicazione sul loro effetto mediato dell'acquaversata sulle loro figure. La rappresentazione centraledei cippi ö quella di Horo bambino. Questo motivo si basa sull'antichissimatradizioneche I'infante divino - che trascorrela puerizia senzapadre - ö espostoai pericoli dell'ambiente e la madre Iside con la forza della sua magia lo difende.La magia - per la suaforza analogica- rendeI'immagine del bambino Horo mediatricedi successoper I'utentenella difesa dai mali. Questatradizioneö talmenteradicatanel costumeegizianoche ancoranei tempi cristianisi conservanoalcuni testimagici con Iside magapotentissima,a volte protettricedel suobambinoHoro, a volte ausiliatricenelle magieamorose(12). Una piccola statuettaconservataa Vienna (13) ci mostra chiaramentela connessione che esisteua il ruolo maternodi Isideed i cippi. Questasculturain serpentinoha comemotivo la Isis lactans, con il bambinosedutoin grembo.Il dorsocostituisceil supportodi 198 una stelecentinata,le cui rappresentazioniin bassorilievoseguono esattamenteI'iconografiadei cippi (con una variantestilistica,che mosffa la testadi Horo di profilo e che incontriamo anchesu alcuni cippi). Inoltre ö significativo ancheil tipo di materialeusatonella realizzazionedi questi cippi, il serpentino.La Emma Brunner-Traut ritiene (14) che questapietra sia sceltadeliberatamenteper le sue proprietäconffo i serpentie le altre bestiepericolose.La fede in tale potere ö rimasta testimoniata perfino nella denominazione "seryentino". Rimane da chiarire il problemadell'usopratico dei cippi. Pierre Lacaune ha propostouna chiaraillustrazione(15) : 1) Bastava la. semplice vista delle stele, particolarmentedella maschera di Bes, per produrre un effetto distensivo. 2) L'effetto era piü forte se c'era contallo fisipo e se I'oggetto era usato come amuleto (ma bisogna osservare che soltantoalcuni esemplari di dimensioni ridotte hanno perfo razioni; per tutti gli altri'.,1'usocome amuleti non ö plausi bile). 3) Naturalmente si possono attivare le forze degli incantesimi leggendolio recitandoli. 4) Tutto questosi puö dire tuttaviadi qualsiasicategoriadi oggetti prohlattici o guaritori. Un'applicazionedel tutto specificaö testimoniatada un esemplare molto grande consörvatoal Museo del Cairo (16). L'oggetto ö Intomo alla stele collocato su uno zoccololavorato separatamente. c'ö una scanalatura,che conduce ad un bacino collocato in posizionefrontale.Ne ö ovvio I'uso:I'acquaviene versatasul cippo e raccolta nel bacino. Per il contatto con le rappresentazionie le iscrizioni I'acqua assumela loro forza divenendoin tal modo un medium di trasmissicneall'utente.L'acqua si poteva bere o si poteva aspergere. Questaspiegazioneö plausibileancheper spiegarel'horror vacui, per cui tutte le parti dell'eggettosonocopertedi testi ed immagini, affich6 fosseinevitabile il contatto. Cippi di grandeformato eranodunqueprowisti di uno zoccolo con bacino ed eranoprobabilmenteinnalzati in un luogo sacronel cortile del tempio o nella necropoli,dove si era ammessiper fomirsi dell'acquasantada portare a casa.E' probabile che generalmente fossero tutte statuecommissionateda uomini ricchi ed influenti (17). Diverso era I'uso dei cippi di piccole dimensioni,da collocare probabilmentein una qualsiasicoppa nella quale veniva raccolta I'acquasanta(18). 199 Non pensiamo che questi oggetti siano stati lavorati su ordinazione,poich6 non riportano il nome del proprietario (che costituisce una notevole eccezione per gli oggetti epigrafici dell'Egitto)e sonodunquecedibili. Fornivano acquasalutarenon solo i cippi ma anchele statuedi personaggicon cippi nelle mani e caratterizzateda identicheo simili iscrizionio raffigurazioni.Il fatto ö testimoniatodallo zoccolodella statua-cubodi Teos "il salvatore"al Museo del Cairo. L'opera presentainfatti scanalaturae bacino.Tutte le parti desrinatäad esserein contattocon I'acquaportanoincantesimi,mentrenelle altre zone (soprattutto quelle laterali) si trovano testi di contenuto personalecollegati al fondatore.Essi ci riferisconoi nomi dei figli ed i titoli e le funzioni che avevanoavuto in vita, narrandoanche brevementele imprese gloriose compiute. Dunque era capo dei pofiieri del tempio del dio locale di Atribi (Horo - Khenti - kheti) e direttore della Casadelf imbalsamazionedei falchi santi, animali divini del dio locale. Ma sembrache abbia agito ancheper i suoi concittadini e per i pellegrini che guariva dai morsi di bestie velenosecon pratichemagico-mediche. Cosi dice infatti, in un luogo dello zoccolo di Chicago (19), riferendo che ö uno che eseguivarituali per gli abitanti della sua cittd,per salvarli dal veleno di ogü vipera maschio e femmina e di ogni speciedi serpenre....(20)" Dobbiamodunqueconsiderarele statueguaritriciinnalzateda Teos come un'estensione del suobei'reficoagire.Anche in questocasola statuanon ö menodi un alterego dellapersona.Mentreil suocorpo fisico non ö sempreraggiungibilee dopo la suamorte vienedeposto nella tomba, il suo corpo di pietra deve sempreesserepresentee pronto.I testi dei rituali che eseguivaeranoscritti sulla statua(e sul cippo che tiene in mano) ed il loro effetto e a trasmessodall'acqua. In un'altrapartedella stessaiscrizioneTeosriferisce(21): Quantopiü grande ä quello che hofarto rispettoagli (atti degli) altri in questanecropoli! (ciod ) questoclrc ö scritto su questastatua, che ho innalzatonel tuo tempioper salvarequi ogni gentedal veleno di ogni viperamaschioefemminae di ogni serpente..... Dobbiamopensareche Teosnon rimanessesenzaricompensaper le sue attivitä benefiche.E'certo che ricevesseun onorario dai clienti. Allora la questioneö quale fosse la ricompensache gli 200 derivava innalzandoqueste sue statue guaritrici che senzaalcun dubbio erano assai costose. Le iscrizioni dello zoccolo rife riscono ciö in modo molto chiaro. Ogni persona,che ö guarita da lui, preghi e faccia vivere il suo nome e particolarmenteil suo soprannome "il salvatore" scelto da lui stesso, da dio e dagli uomini. Cosi dice in una parte dello zoccolo del Cairo (22): Ho proclamato il mio nomecon iI suo soprannomecomeTeosil salvatore per far durare bene il mio nome ad Atribi, poichö ho beneficatotutti gli uomini di Atribi. Chiunquesi ä recato qui per salvarsi dal veleno di ogni vipera maschio o femmina o di ogni serpente,ho faxo questoper lui. La bocca di ogni Ltomo,che ä venutonella necropoliper vivere,poichö non avevapotuto salvarsi (prima) dal morsi di serpente, ringrazi il mio nome buono quotidianamentedavanti al signore, il dio grande, a causadi Ercllo che hofatto per farlo vivere.La vostrabocca non si stanchidi dire che ö buono.Non escada essaaltro da ciö per cui il signore degli dei mi voglia bene...., Troviamo dunque 1o stessomotivo delle statuemediatrici del Nuovo Regno (particolarmentequelle di Amenhotep, figlio di Hapu); il fondatoreproiettail suo agire fisico nella statua,eternandolo ed eternandoanchela ricompensa,perö ad un livello ideale: non pagamentima preghiere. Credo sia giunto il momento di rivedere il giudizio negativo di questocomportamentoespressoda alcuni egittologi.SeE. Otto (23) dice "che (qui) un sacerdotefurbo ha tratto profitto dalla forza magica di queste stele per s6 e per I'innalzamentodella sua persona",o seH. Brunner(24) diceche "infine uomini non chiamati si affollano nel ruolo di un dio guaritore", mi sembrache non diano giustiziaallo spirito del fenomeno. Il comportamentodi un Teos (cosicomequello di un Amenhotep) corrispondeperfettamenteagli ideali della religiositä egizia, che non nascondei benefici ma li presentacon orgoglio a dio ed ai posteri, esigendone una ricompensa. Inoltre ci sono attestazioniche il pubblico egizio accettail ruolo dei suoi grandi intermediari e salvatorifacendomolto uso dei servizi offerti. Amenhotepö divenuto il piü grande"Santo"egizio accanto ad Imhotep; ugualmenteö valida I'ipotesi che ancheTeos fosse molto onorato per le sue attivitä guaritrici sia dirette dalla sua personasiamediatedalle suestatuerispettivamente ai contemporanei ed ai posteri. 20r Come abbiamoavuto occasionedi vedere,le steledi Horo sono un fenomeno dell'Epoca Tarda. Le statueguaritrici sono appena attestateprima dell'epocatolemaica.Il carattereuniforme e canonico seguente: Per il ka del sacerdotedella Stgnoradei Due Paesilpui, che dice: Vieni da me,Iside Grande,proteggimi, salvami dai serpenti,chiudi la loro bocca,ostruisci le loro orecchie . Vorrei ricordare ancheun papiro di Vienna (27),la cui data ö il statuettedi legno.Ce ne informa lo stessoincantesimo(28) questoincantesimadeve essererecitato sopra una stattutdi Horo con un serpentenella mnno desta e (..........)un coccodrillosono il suo piede destro ed uno scorpione sotto il suo piede sinistro (.......... statuetta lavorata) di legno di tamarisco. Questo incantesimodeveessererecitatoper difundersida qunlsiasiserpente che morda . Tali statuettemagichein legno non ci sono stateconservate,ma dalle parole del testo possiamoricostruire I'origine delle stele di Horo. Sono la combinazionedi una statuettadi Horo e di una magla. Nelle stele di Horo possiamodunquevedere una testimonianza dello spirito moderno - per cosi dire - dell'EpocaTarda dell'Egino faraonico. 202 NOTE in Das AtteÄgypten(= Propylöen 1) ClaudeVANDERSLEYEN, vol. 15).,p. 84. Kunstgeschichte, 2) Dierich WILDUNGin: LA.IV, col. 1115. 3) HermanTEVELDE,in LA IV..col.162(includendonota 10); Cfr. EberhardOrro, in: ZAS 18 (1943),p. 28-40;Alan RowE, ASAE 40 (1940),p. 30-37;DietrichWILDUNG, EgyptianSaints:JanQunecrBEUR,OrientaliaLovaniensia Periodica8 (1977),pp. 129-145. 4) Urk. IV, 1833,pp.l2-19. de I'ancienne 5) Pierre LACAU, Les statuesgu6risseuses pp. 189-201; Cfr. Egypte,In: Mon. Piot 25 (1921-1922), Gustave LsresvRs, in: BIFAO 30 (1931), pp. 189196. of EgyptianArt in.the 6) Cfr. Georg SrslNooRFF,Catalogue in: LA III, LäszloKAKOSY, WaltersArt Gallery, pp. 163-170; col.60-62. 7) Vedi NoraE. Scorr, in Bulletinof theMetropolitanMuseum of Art, N.S.vol. 9 (aprile1957),202("33inch"). 8) Viennano. inv. 9302. 9) J.F. BoRGHourS, Ancient Egyptian Magical Texts, pp. 8 3 -8 4 . comela troviamo, dellafrguracentrale, 10)Si parlaparticolarmente per es.,nella parteposterioiedella SteleMetternich,tutto in alto. 11) Cfr. GeorgSrpwoonFF,Catalogueof theEgyptianSculpture in the WaltersArt Gallery, pp. 157-158;GüntherROEDER, ÄgyptischeBr onzefiguren, pp.-+S-+t. Zaubertexte Ausgewöhlte koptische 12) VediAngelicusM. KROPP, pp. pp. vol. III, A B; vol. II, 5-9. I, testi e Cfr. 3-16; paragonabile si trova a 13) Viennano. inv. 1059;una statuetta Die KARIG, Göttinger Göttingen,Cfr. .JoachimSelim Isisstatuette, in: ZAS 87 (1962),pp. 54-59. 14) Catalogodellamostra"Osiris,KreuzundHalbmond" p. 68. 15) PieneLRCeu,in Mon.Piot,pp. 194-195. 16) Cairo CG 9402:vedi PierreLACAU,in: Mon. Piot, pp. 195- r9t. 17) Costituisceinvece un'eccezioneil Cippo del Cairo, CG 9402, la cui iscrizione semiticasullo zoccolo indica che fu fatto per un fenicio (di nome Pa'al-ashtart),residentea Menfi. Egli aveva fatto incidere il suo nome anchein geroglifici sulla stele,cosi 203 che I'oggetto sembrariferito a suo esclusivouso personaleo alla suafamiglia. E' probabileche la stelefossecollocatanella suadimora. 18) Sembraancorapiü economicala pratica del periodo islamico (usata finora) che inscrive la coppa stessadi testi di effeno _^. Tagiqg basta{unque la coppa,non occorreun alrrooggetto. 9) Vedi Elisabeth J. SuERueN,in JEA 67 (1981),pp. B2-I02. f 20) Ibid., p. 90. 2l) Ibid., p. 91. 2 2 ) A S A E 1 8 ( 1 9 1 8 )p, . 1 5 3 . 23) ZAS 78 (1943), p. 34. 24) LAll,p.646 25) Cfr. LA III, col. 61. 26) Vienna no. inv. 120 Cfr. PORTER- MoSS, Topographical Bibliography 2 IVz, p. 722; Anton v. SrsrN-eüCsEL, Beschreibung der k.k. Sammlung ägyptischer Altertümer ( 1 8 2 6 )p, . 2 8 , n o . 5 4 . 27) Yienna no. inv. 3925; Cfr. Ernst VONBERGMANN,Hieratische und hieratisch-demotischeTexte der Sammlungögyptischer AltertümerdesallerhöchstenKaiserhnuses(1866), p.- VI, tav. V. 28) J.F.BORGHOUTS, AncientEgyptianMagical Texts, pp.84-85.