“Istituto Sacro Cuore” Regolamento Interno

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“Istituto Sacro Cuore” Regolamento Interno
RomanoScuola secondaria di primo grado dell’
“Istituto Sacro Cuore”
V.le Storchi 249
Modena
gestito dai
Giuseppini del Murialdo
.
Regolamento Interno
e
Patto di Corresponsabilità per a.s. 2016-2017
Il patto di corresponsabilità si realizza primariamente nei colloqui che tutti i genitori
sostengono con la Scuola (Direzione, Presidenza, Docenti referenti) prima della
Iscrizione dei figli, per verificare la corrispondenza tra attese delle famiglie e proposte
formative, educative e valoriali della scuola.
I Genitori ricevono
 POF
 Programmazione Educativa
 Regolamento
 Ampliamento dell’offerta formativa.
Tali documenti sono la codifica del patto di collaborazione, che si è stabilito durante i
colloqui conoscitivi.
All’atto dell’Iscrizione “cartacea” i genitori sottoscrivono di conoscere ed accettare
gli indirizzi culturali e educativi dell’Istituto.
Indice:
Fonti Ispiratrici
Schema delle relazioni
Persone costituenti la comunità
Organi Collegiali
Diritti – Doveri – Sanzioni
Protocollo di non ammissione
Voto in Comportamento
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Regolamento
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Fonti ispiratrici per la realizzazione del nostro regolamento scolastico
La poesia (qualunque altra cosa se ne possa dire) è stata e sarà un gioco, e non ci sono giochi
senza regole. Lo sanno i bambini. Perché gli adulti lo dimenticano?
W. Szymborska
La scuola secondaria di primo grado “Sacro Cuore”, in Modena, è una scuola paritaria pubblica
italiana, che ha, come base costitutiva, un’antropologia di ispirazione cristiana cattolica, interpretata
dalla tradizione della congregazione dei PP Giuseppini, fondati da S. Leonardo Murialdo.
Dall’ispirazione cristiana scaturiscono due atteggiamenti complementari.
1) L’attenzione alla persona, dotata di una dignità inalienabile, in quanto fondata non su
meriti e capacità del singolo, ma sull’amore di Dio per lui.
2) La centralità della relazione a immagine di quella trinitaria. La fede in un dio singolo porta
alla ricerca della perfezione individuale, dove il contesto e gli altri possono essere ignorati.
La fede in Dio che realizza la sua perfezione trinitaria nella relazione interpersonale e che,
nell’apertura di questa relazione dà origine al mondo e alla redenzione, obbliga il credente a
sviluppare atteggiamenti di apertura, collaborazione, condivisione e reciprocità.
“Nella prospettiva dell’antropologia biblica, l’uomo non è un individuo isolato, ma una persona:
un essere essenzialmente relazionale...un soggetto che, nell’amore, costruisce la propria identità, in
dialogo con altre persone, in una dinamica di doni reciprocamente offerti e ricevuti<tutti siamo
veramente responsabili di tutti>(G.P.II)...E’ urgente offrire ai giovani un percorso di formazione
scolastica che non si riduca alla fruizione individualistica e strumentale di un servizio solo in vista
di un titolo da conseguire, oltre all’apprendimento delle conoscenze, occorre che gli studenti
facciano un’esperienza di forte condivisione con gli educatori.
(Educare insieme nella scuola cattolica. 2007)
La connotazione cattolica, impedisce la chiusura in un mondo appartato che non tenga conto delle
sollecitazioni e delle risorse del mondo laico e della cultura in cui si è inseriti.
Cattolico significa universale; è proprio questa apertura che deve contraddistinguere la nostra scuola.
“Se c’è un compito per il cattolico, eccolo: che egli esca da ogni posizione di antitesi verso gli altri
gruppi. Che egli riconquisti l’atteggiamento essenziale che gli è proprio[...] Il cattolicesimo
abbraccia fondamentalmente tutti i tipi possibili. Di proprio ha solo l’atteggiamento cattolico.
(Romano Guardini)
Dalla tradizione specifica del nostro istituto emerge il contributo dato dalla pedagogia preventiva dei
santi torinesi dell’Ottocento, nell’interpretazione di S. Leonardo Murialdo, che sottolinea l’elemento
della tenerezza (cfr. PEI come introduzione al POF)
“Caratteristica del nostro stile educativo è la presenza continua dell’educatore, sia in aula che negli
spazi e tempi di vita comune,come espressione di comunione e condivisione della vita dei giovani.”
(doc. Scuola Giuseppina)
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Regolamento
All’interno di queste logiche entrano in relazione costruttiva e reciprocamente dinamica le varie
componenti della realtà scolastica, sia per la costruzione del POF, che per la realizzazione del
percorso di educazione e istruzione degli allievi.
Sia le indicazioni nazionali, sia le componenti della tradizione e della spiritualità dei PP Giuseppini,
come il fondamento cristiano e cattolico, sono da considerare come elementi statici, in quanto punti
di riferimento fissi per la realizzazione del POF e di tutti gli altri elementi della progettazione
didattica; ma anche come elementi dinamici, in quanto sollecitano la progettualità della scuola a un
continuo riesame dei propri percorsi e della propria offerta formativa.
“L’elaborazione di un progetto condiviso, diventa un appello imprescindibile, che deve spingere la
scuola cattolica a qualificarsi come luogo di esperienza ecclesiale. La sua forza connettiva e le
potenzialità relazionali derivano da un quadro di valori e da una comunione di vita radicati nella
stessa appartenenza a Cristo e nel riconoscimento dei valori evangelici, assunti come norme
educative, spinte motivazionali e insieme mete finali del percorso scolastico.”
( Educare insieme nella scuola cattolica. 2007)
Questa relazione dinamica continua a svilupparsi in tutte le componenti della realtà scolastica: tra
l’identità della scuola, le risorse e i bisogni del personale docente e non; e funge da filtro per
interpretare i bisogni del territorio, delle famiglie e degli allievi, in quanto non tutte le istanze e i
bisogni espressi dagli utenti possono essere accolti.
La nostra scuola, in quanto frutto di un’iniziativa non statale, realizza un progetto tramite l’incontro
tra un’offerta di valori, concretizzati in una proposta educativa, e una domanda che trova riscontro in
detta proposta.
Sia la proposta che la domanda, nell’incontrarsi, si condizionano reciprocamente, in modo tale che la
domanda aiuta la proposta educativa a perfezionarsi e a rispondere sempre meglio alle esigenze
dell’allievo; la proposta educativa aiuta , a sua volta, la domanda a riformularsi in modo sempre più
pertinente.
“Tutto esige disciplina: anche una battuta comica”
(Woody Allen)
Schema delle relazioni sottese al nostro regolamento
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Regolamento
Fonte ispiratrice delle dinamiche presenti all’interno
dell’Istituto Sacro Cuore è la logica Trinitaria rivelata,
che non mette al centro né la istituzioni né le singole
persone, ma la relazione
In questa logica, entrano in relazione costruttiva e reciprocamente dinamica, le varie
componenti della realtà scolastica.
La connotazione
cattolica
Le componenti della
tradizione e della
spiritualità dei PP
Giuseppini
Elementi statici e dinamici
Le indicazioni
nazionali della
scuola pubblica
Il POF della scuola
Offerta
e
Accoglienza
Bisogni e risorse
degli allievi
Risorse e bisogni
del personale
docente e non
Bisogni e risorse
dei genitori
Regolamento interno
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Regolamento
Il territorio
PREMESSA
L’istituto Sacro Cuore, gestito dalla Congregazione di San Giuseppe dei PP. Giuseppini del
Murialdo, è una comunità educativa scolastica che ha come finalità l’educazione integrale degli
alunni in una visione cristiana della vita, secondo i principi fondamentali e la dinamica educativa
esposti nel «Progetto Educativo», nel “Piano dell’Offerta Formativa” e in attuazione delle norme
previste dalla legislazione scolastica dello stato.
Le scuole paritarie dell’Istituto “Sacro Cuore” di Modena, articolantesi in Scuola Media - Liceo
Scientifico - Istituto Tecnico Commerciale – Liceo Classico, costituiscono un unico Istituto
educativo.
Il presente regolamento si riferisce al complesso della vita dell’Istituto, ma in particolare concerne
le attività che si svolgono nella scuola secondaria di primo grado (Media) e precisa competenze,
procedure e comportamenti dei soggetti singoli e collegiali, protagonisti, a diverso titolo, dell’attività
educante della comunità scolastica, a partire dai principi del Progetto Educativo e del Piano
dell’Offerta Formativa, e nel rispetto della normativa vigente.
Parte 1^
Le persone costituenti la comunità scolastica e le loro responsabilità
ART. 1
Il Direttore
Rappresenta l’Ente Gestore della scuola ed è l’animatore e il coordinatore dell’attività educativa.
Spetta al Direttore:








l’assunzione del personale docente e non docente, a norma del C.C.N.L., sentito il parere dei
rispettivi Presidi;
nominare i Presidi dei vari Istituti con il nulla osta del Superiore Provinciale della Congregazione;
accettare o dimettere (anche per cause esterne alla vita della scuola) gli allievi, in accordo con i
rispettivi Presidi;
dimettere, per giusta causa a norma del C.C.N.L. il personale docente e non docente, in accordo
con i rispettivi Presidi;
coordinare l’attuazione delle finalità educative generali.
A tale scopo il Direttore:
è membro di diritto dei singoli Consigli di Istituto;
convoca e presiede l’Assemblea Generale dei Docenti.
ART. 2
Il Preside
E’ nominato dal Direttore. Come suo delegato è il responsabile della vita e dell’attività didattica
dell’Istituto a cui presiede ed è il rappresentante davanti all’autorità scolastica.
In particolare spetta al Preside:
* concordare con il Direttore l’accettazione o le dimissioni degli allievi;
* organizzare corsi di formazione o di aggiornamento per gli Insegnanti;
* convocare e presiedere i consigli di Classe e il Collegio Docenti;
* formulare l’orario scolastico delle lezioni e vigilare affinché sia rispettato da studenti e
insegnanti;
* formare le classi nel rispetto dei criteri formulati dal Collegio Docenti;
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Regolamento
* concedere i permessi, retribuiti o no (in base al C.C.N.L.) agli Insegnanti, in accordo la
direzione.
Ogni altra competenza qui non indicata è regolata dalla vigente normativa scolastica, fatte salve le
competenze proprie del Direttore.
ART. 3
I Docenti
Sono i diretti responsabili del regolare, serio e sereno svolgimento delle attività educative e
didattiche. Gli aspetti normativi che regolano la loro attività sono fissati dalla vigente legislazione
scolastica e dal C.C.N.L.
ART. 4
I Genitori
Per la scelta scolastica fatta con i propri figli e per la funzione educativa condivisa coi docenti e la
scuola, sono chiamati ad impegnarsi nelle attività educative della scuola.
In particolare sono loro richiesti:
* disponibilità a partecipare alle attività di socializzazione ed agli incontri di riflessione
tematiche educative e didattiche;
* collaborazione con gli insegnanti per impegnare gli alunni in un serio e proficuo studio;
* dialogo con gli operatori della scuola per offrire elementi di conoscenza anche della realtà
familiare ed ambientale, per un aiuto reciproco nell’educazione degli alunni;
* partecipazione alle assemblee dei genitori e agli organi collegiali, secondo le modalità stabilite
dalla legislazione e dal regolamento
ART. 5
Gli Studenti
Sono i protagonisti e i destinatari di tutta l’opera educativa. La loro disponibilità alla realizzazione
del progetto educativo, perseguito dalla scuola, è testimoniata soprattutto da:
* la partecipazione costante a tutti i momenti della attività della scuola;
* la disponibilità ad impegnarsi nei modi e con i tempi dettati dai docenti;
* il rispetto di tutte le norme contenute nella parte “diritti e doveri” del presente regolamento.
ART. 6
Il personale ATA
Condivide lo stile educativo della scuola, contribuisce alla vigilanza sulle attività degli studenti,
gestisce servizi operativi a favore della comunità scolastica e si impegna per l’amministrazione, le
relazioni col pubblico, l’accoglienza, la manutenzione, la pulizia ed il mantenimento ordinato delle
strutture scolastiche.
ART. 7
I Padri della Comunità
Sono la presenza ispiratrice e carismatica di tutta l’attività educativa presente nella scuola;
realizzano la loro missione con la personale attività spirituale, la proposta culturale, la presenza e la
collaborazione con le persone che vivono all’interno dell’istituto
Parte 2^
Gli Organi Collegiali e le loro funzioni
ART. 8
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Regolamento
La programmazione delle attività per l’attuazione delle finalità educative e didattiche spetta ai
responsabili scolastici ed agli organismi collegiali secondo le competenze proprie di ciascuno e nel
rispetto del Progetto Educativo generale.
Gli organismi collegiali costituiti sono:
* Il Consiglio dell’Opera
* Il Consiglio di Istituto
* Il Collegio dei Docenti
* L’Assemblea Generale dei Docenti
* Il Consiglio di Classe
* L’Assemblea di Classe dei Genitori
ART. 9
Il Consiglio dell’Opera è un organismo, che trova la sua configurazione giuridica nel diritto
Interno della Congregazione (Ente Gestore) e la sua composizione è regolata da tale legislazione.
Nei confronti della scuola esso è chiamato a:
* deliberare sugli stanziamenti da attribuire alla Scuola per manutenzione straordinaria e spese
straordinarie, su proposta dei Presidi o dei Consigli di Istituto;
* dare il nulla osta per le spese straordinarie di acquisto, rinnovo, conservazione delle
attrezzature scolastiche e dei sussidi didattici, proposte dai Consigli di Istituto, Collegi docenti o
presidi;
* stabilire le rette scolastiche annue, sentiti gli altri organismi competenti;
* approvare o respingere eventuali innovazioni scolastiche (sperimentazioni, attivazioni di
nuovi indirizzi scolastici).
ART. 10
Il Consiglio di Istituto (distinto da quello delle scuole Superiori col quale può però venire
convocato in seduta congiunta), è composto ed eletto, per le componenti per cui è prevista l’elezione,
secondo quanto segue:
* 4 docenti
* 6 genitori (2 delle classi prime, 2 delle seconde, 2 delle terze)
* il Preside e il Direttore che ne fanno parte di diritto
* Ove opportuno per gli argomenti da trattare, il padre Economo o un delegato amministrativo.
Lo stesso Consiglio può modificare la sua composizione nello spirito di riuscire sempre più
rappresentativo e partecipativo.
I suoi compiti sono:
* concorrere a determinare i criteri per la programmazione e la attuazione delle attività
parascolastiche, delle visite guidate e dei viaggi di istruzione nell’ambito della programmazione
didattica generale e tenendo conto delle finalità educative della scuola;
* proporre alla Direzione l’acquisto, rinnovo, conservazione delle attrezzature tecnicoscientifiche e dei sussidi didattici;
* deliberare sulle iniziative di formazione e aggiornamento per le diverse componenti
scolastiche, sperimentazioni, attivazioni di nuovi indirizzi scolastici, ecc.
* esaminare il bilancio della scuola, esprimere pareri e proposte anche in merito alle rette
scolastiche
* esaminare ed approvare il Piano dell’Offerta Formativa
* esaminare ed approvare il Regolamento d’Istituto
Viene convocato, in forma ordinaria, almeno una volta ogni tre mesi con lettera del Presidente o
del Preside e con l’o.d.g. specificato.
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Regolamento
I Consigli di Istituto possono essere convocati in seduta congiunta per discutere e deliberare su
questioni di interesse comune, in particolare per determinare i criteri con cui stabilire le rette
scolastiche. Nel caso di seduta congiunta la convocazione è fatta, sentiti i Presidenti e i Presidi, dal
Direttore che presiede la seduta stessa.
La componente dei docenti del consiglio d’istituto viene eletta a maggioranza semplice ogni tre
anni, ma può venire reintegrata annualmente dal Collegio dei docenti
La componente dei genitori viene eletta in prima classe, contestualmente ai rappresentanti dei
genitori nei Consigli Classe. In occasione delle prima assemblea bimestrale i genitori si esprimono
con voto segreto e possono esprimere tante preferenze quanti sono i seggi.
La componente genitori resta in carica tre anni; in caso di dimissioni può venire integrata con i
primi non eletti o con nuove elezioni.
ART. 11
Il Collegio dei Docenti è convocato per iscritto dal Preside che lo presiede.
Ha lo scopo di:
* favorire il coordinamento interdisciplinare;
* formulare i criteri per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione
dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività educative e didattiche, tenuto conto
dei criteri generali indicati nel Progetto Educativo;
* valutare periodicamente l’andamento complessivo della azione educativo-didattica per
verificarne l’efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati;
* provvedere all’azione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Classe, e alla scelta dei sussidi
didattici da proporre al Consiglio di Istituto;
* proporre e verificare iniziative di formazione e aggiornamento per i Docenti, sperimentazioni,
attivazioni di nuovi indirizzi scolastici.
* esaminare ed approvare il Piano dell’Offerta Formativa
* esaminare ed approvare il Regolamento d’Istituto
ART. 12
L’Assemblea Generale dei Docenti è presieduta dal Direttore che la convoca, sentiti i Presidi.
Essa ha lo scopo di discutere e di formulare gli indirizzi educativi, didattici e disciplinari e dibattere
altri problemi di carattere generale inerenti alla vita della scuola.
ART. 13
Il Consiglio di Classe è regolato, per composizione e competenze, dalla vigente legislazione.
ART. 14
L’Assemblea del Genitori I Genitori di una o più classi o di tutto l’istituto, possono riunirsi in
Assemblea su convocazione del Preside, o del Direttore, o dei Rappresentanti dei Genitori eletti nel
Consiglio di classe per trattare i problemi inerenti le classi stesse o per formulare proposte agli
organismi competenti. Allo scopo di realizzare una partecipazione sempre più costruttiva è
caldeggiata la partecipazione alle associazioni dei genitori come l’Associazione Genitori (AGeSC),
le cui finalità e organizzazione interna sono determinate dal proprio Statuto.
Parte 3^
Diritti – Doveri – Sanzioni
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Regolamento
Primo Livello :
guarda all’aula ed alla vita quotidiana dei ragazzi a scuola,
perciò si definisce il rapporto Studenti/Docenti.
Diritti degli studenti
1 Diritti della persona
 Diritto di essere ascoltati
 Diritto a valorizzazione delle
potenzialità e attitudini
 Diritto a clima sereno e stimolante
 Diritto di essere rispettati
 Diritto di avere un’aula pulita e
ordinata
 Diritto a tempi e spazi per
socializzare e sorridere
2 Diritti per studiare
 Avere insegnanti preparati e
organizzati
 Diritto di attenzione a difficoltà
derivanti da DSA o disabilità
 Diritto di esprimere il proprio
pensiero nelle attività che lo
richiedono, chiedendo
ordinatamente la parola con
l’alzata di mano
 Diritto di lavorare in silenzio
 Conoscere le programmazioni ed i
tempi di svolgimento
 Diritto ad una lezione esposta in
modo chiaro ,ordinato, operativo,
diversificato
 Diritto di avere opportuni momenti
di recupero e approfondimento
 Informazione chiara sulle proprie
valutazioni
 Diritto di avere pause di riposo al
cambio ora
 Informazione precisa su
rendimento e comportamento
 Diritto di non essere gravati da
eccessivi carichi di compiti
 Diritto di essere aiutati dagli
insegnanti a comprendere e
affrontare le difficoltà
 Avere un regolamento chiaro con
infrazioni e sanzioni
 Diritto ad essere sempre e
comunque rassicurati dalla
vigilanza di un adulto
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Regolamento
Diritti degli insegnanti
 Diritto ad un clima partecipe e
attento
 Alla valorizzazione della materia
da parte delle famiglie
 Modificare la programmazione in
corso d’anno per insorgere di
situazioni particolari
 Lavorare in rete e
interdisciplinarmente con
condivisione di aula e di materiali
 Autonomia di giudizio
 Diritto ad avere studenti rispettosi
delle consegne e dei tempi di
lavoro previsti
 Diritto di essere ascoltati
 Diritto di essere rispettati
 Diritto a non essere infallibile
Doveri degli studenti
 Mantenere un atteggiamento
positivo per sé e per i coetanei
 Mantenere un atteggiamento
rispettoso nei confronti degli adulti
che a vario titolo partecipano alla
vita scolastica
 Collaborare, mettendo a
disposizione degli altri le proprie
potenzialità
 Rispettare i tempi e la sensibilità
dei compagni in difficoltà
 Conservare accogliente l’aula e gli
altri ambienti
 Curare il linguaggio verbale, non
verbale
 Astenersi da uso inadeguato ( ad
es. volgarità, aggressività,
dileggio,…) dei social network
riconosciuti dalla scuola.
 Curare la forma: sobrietà nel
comportamento,
nell’abbigliamento e nel trucco
 Impegnarsi pienamente nello
studio
 Tenere aggiornato il diario
 Rispettare le consegne e i tempi di
lavoro in aula e a casa
 Portare tutto il necessario per il
lavoro in classe
 Ascoltare chi ha la parola
 Svolgere con scrupolo le attività
proposte dei docenti, pur
esprimendo la propria opinione
critica
 Monitorare i propri risultati
scolastici (Libretto delle
valutazioni)
 Dovere di arrivare in aula in orario
e di frequentare regolarmente le
lezioni
 Dovere di aspettare seduti, in
ordine e l’arrivo dell’insegnante al
cambio d’ora
 Dovere di trascorrere pause e
intervalli ordinatamente
 Puntuali nel consegnare avvisi alle
famiglie
 Equilibrare impegni extrascolastici
con impegni scolastici
 Rispetto delle strutture e delle
strumentazioni
 Non mangiare, bere in aula
 Non utilizzare e non distrarre con
cellulari e giochi elettronici
 Rispettare le norme di sicurezza
 Conoscere e rispettare le regole
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Regolamento
Doveri degli insegnanti
 Dovere di mantenere un
atteggiamento di attenzione e
rispetto
 Dovere di aggiornarsi
professionalmente,
 Dovere di stimolare
l’apprendimento motivandone
l’utilità e variandone le modalità
 Consapevolezza di non essere
infallibili
 Dovere di vigilare sui ragazzi,
anche nei momenti di pausa e
durante l’intervallo
 Programmare
 Dialogare con colleghi, superiori,
ATA, genitori
 Fornire ai ragazzi feedback chiaro
su rendimento e comportamento
 Verificare periodicamente la
validità del feedback stesso
 Garantire serenità in aula
 Valorizzare tutti gli allievi
 Essere trasparente
nell’applicazione delle regole e
nella valutazione
 Essere educatori rispettosi, che
coltivano le domande e non
impongono le risposte
 Dare pause e rispettare il tempo dei
ragazzi e dei colleghi: non dettare
compiti dopo la campana.
 Informare sulle iniziative ed i
progetti della scuola
 Garantire in tempi efficaci la
correzione della verifiche fatte in
classe
 Dovere di dare note
esclusivamente descrittive
 Agire come membro del consiglio
di classe
 Conoscere e rispettare le norme di
sicurezza
 Accertarsi che l’aula sia in ordine
al termine della propria lezione
 Educare all’autonomia
Chi le commina …
Infrazioni (esemplificazione non
esaustiva)
 Frequenti ritardi
Sanzioni
 Mancanza del materiale scolastico
e mancato svolgimento dei compiti
 Fino a tre volte nota sul registro
del docente e compiti aggiuntivi;
dopo comunicazione alle famiglie
e “osservazione sistematica
negativa” sul registro
Docente
 Esclusione dalla gita e dalle attività
che richiedono autonomia,
abbassamento del voto in condotta
e comunicazione alle famiglie
CdC su proposta del Docente o del
Preside
 Mancanza di rispetto verso
compagni o adulti che a vario titolo
partecipano alla vita scolastica
(rispondere ai professori, al
personale ausiliario, disturbo
continuo in classe, atteggiamenti di
polemica)
 Utilizzo inadeguato di social
network, che la scuola o gestisce
direttamente.
 Comunicazione alle famiglie e
arrotondamento per difetto dei
mezzi voti in sede di scrutinio;
incidenza sul voto di
comportamento
Docente e CdC
 In relazione alla gravità
dell’infrazione e/o alla reiterazione
della stessa si va dall’esclusione
dalle gite al possibile
allontanamento dalla scuola
Secondo le norme di legge in base
alla gravità della sanzione
 Mettere a repentaglio l’incolumità
altrui per dolo, violenza,
negligenza o superficialità (es.
presunto scherzo finito male, uso
irresponsabile degli spazi comuni)
 Allontanamento dalla struttura
scolastica, per una durata
proporzionale al pericolo ed alla
recidiva.
 Danneggiamento degli ambienti e
delle attrezzature scolastiche
 Comunicazione alle famiglie,
risarcimento economico, fino ad
allontanamento per casi di evidente
gravità per l’intento vandalico
Docente, CdC e preside o organi
preposti all’allontanamento
Docente e preside
 Causare disturbo mostrando o
utilizzando cellulari, giochi e
strumenti non permessi nell’ambito
dell’attività scolastica
 Sequestro dell’oggetto in questione
e suo successivo ritiro in
presidenza da parte del genitore; in
caso di reiterazione l’oggetto verrà
trattenuto fino alla fine dell’anno.
Distruzione di eventuali filmati
prodotti senza permesso
 Produzione di filmati o immagini
senza permesso
 Sequestro del materiale e sanzioni
anche pecuniarie a norma di legge
Possibile denuncia della scuola a
organi pubblici preposti
 Comportamento irresponsabile
durante le attività fuori dall’aula:
pausa, intervallo, mensa, viaggi di
istruzione e uscite didattiche
 Esclusione dalla gita di fine anno,
esclusione dai servizi accessori alle
ore curriculari; per eventi gravi o
reiterati valgono le regole per
l’allontanamento
Docente, Preside o organi
competenti per allontanamento
11
Regolamento

 Abbigliamento non adeguato
Richiamo verbale privato: prima al
ragazzo poi alla famiglia; in caso
di reiterazione CdC valuta gli
ulteriori provvedimenti
Conviene ricordare che ogni infrazione
commessa in ogni momento di permanenza
a scuola o di partecipazione ad attività
extrascolastiche incide sul voto in
comportamento
Entriamo ora nel
secondo livello:
quello che vede protagonisti diretti
gli adulti interessati direttamente
alla formazione ed istruzione dei
ragazzi.
Diritti del preside
 Adesione della famiglia al progetto
della scuola
 Informazione completa all’atto
dell’iscrizione
 Ricevere piena collaborazione
dalle famiglie al fine di
massimizzare l’interesse comune
 Atteggiamento collaborativo da
parte della famiglia, nel confronto
critico su situazioni difficili
 Essere partecipe degli scambi
positivi o negativi tra docenti e
famiglie
 Non accettare un’iscrizione, nel
caso possa rompere equilibri nelle
classi di destinazione
 Non accettare l’iscrizione sia in
prima sia nelle classi intermedie di
chi non rispetta il progetto della
scuola
Doveri della famiglia
 Sentirsi ed essere la prima
responsabile dell’educazione dei
figli (culpa in educando)
 Informarsi regolarmente presso i
docenti sulla situazione scolastica e
soprattutto comportamentale del
proprio figlio
 Sostenere il lavoro dei figli
controllando il diario, l’esecuzione
dei compiti e il libretto delle
valutazioni.
 Avere una conoscenza precisa del
regolamento e attenervisi
Doveri del preside
 Coordinare le esigenze di studenti,
docenti e famiglie
 Predisporre modalità chiare e
tempestive per informare la
famiglia su comportamento e
profitto
 Confrontarsi serenamente con le
famiglie e motivare le scelte della
scuola
 Verificare coi docenti le
osservazioni ricevute dalle famiglie
 Richiamare coloro che non
seguono il regolamento scolastico,
anche attraverso i Consigli di
Regolamento
Consiglio di Classe
Definiamo quindi i rapporti tra
Preside/Direttore e Famiglie
Diritti della famiglia
 Facilità di comunicazione con
Preside e Direttore
 Informazione completa all’atto
dell’iscrizione
 Disporre di un POF efficace
 Disporre di un regolamento chiaro,
che guidi il confronto
 Essere sempre informata sulle
attività scolastiche ed extrascolastiche
 Visionare tempestivamente le
verifiche
 Ricevere comunicazioni
tempestive qualora si verificassero
problematiche di rilievo
 Essere ascoltata in caso di
difficoltà su tutti i fronti
 Avere comunicazioni chiare
sull’andamento del proprio figlio/a
 Proporre modifiche al
regolamento, al POF o al curriculo
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Docente, CdC
Sanzione unica:
separazione dei percorsi:
a) i genitori ritirano il figlio
b) la scuola non accetta la
futura iscrizione.
Infrazione fondamentale è la
cessazione del rapporto di fiducia e/o
della condivisione del progetto
educativo, che si manifesta nel non
adeguarsi delle famiglie a quanto la
scuola richiede.
Come si vede nella sezione
impugnazioni, i genitori possono
 Stabilire relazioni collaborative e
aprire una linea credito verso gi
insegnanti

 Usare tutti i momenti previsti per
avere colloqui con gli insegnanti
 Collaborare con la gestione di
situazioni difficili, segnalando
interventi particolari(logopedisti,
psicologi, …) e comunicando
frequentemente con il Preside e/o i
Docenti
 Pagare puntualmente le rette
Entriamo ora nel terzo
livello:
Diritti degli insegnanti
 Avere “libertà” di insegnamento,
attenendosi alle programmazioni
disciplinari
 Essere informati riguardo a
segnalazioni positive o negative
delle famiglie
 Avere il sostegno del Preside di
fronte alle famiglie
 Essere sempre aggiornati su
eventuali cambiamenti di
strutturazione dei corsi, ripartizioni
orarie, ecc
 Ricevere circolari e comunicazioni
“per tempo”
 Esprimersi liberamente e senza
“timore” in CdC
 Avere regolamento chiaro cui
appellarsi di fronte a
famiglie/studenti
 Luogo di lavoro sicuro e attrezzato
Doveri degli insegnanti
 Armonizzare il proprio metodo di
insegnamento allo stile della scuola
 Comunicare con tempestività
sanzioni o fatti gravi riguardanti i
propri alunni
 Collaborare al meglio delle proprie
possibilità alla gestione della
scuola
 Attenzione e rispetto delle richieste
avanzate nelle Comunicazioni delle
Presidenza
 Puntualità al mattino ed ai cambi
d’ora
 No cellulari in aula
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Regolamento
Classe (vedi ritardi, mancati
pagamenti, …)
 Evadere tempestivamente le
richieste di colloquio delle famiglie
 Segnalare alle famiglie possibili
aiuti o nuove proposte per gli
alunni in difficoltà
 Proporre un Regolamento chiaro
ed efficace
quello che vede protagonisti diretti
gli operatori della scuola.
Definiamo quindi i rapporti tra
Preside e Docenti
Diritti del preside
 Comunicare liberamente col
proprio corpo docente
 Essere informato riguardo a
proposte, aggiornamenti, attività
varie degli insegnanti
 Avere il sostegno del corpo
docente
 Avere l’ultima parola sulla
gestione delle attività scolastiche
 Avere un corpo docente attivo e
attento alle indicazioni
 Essere informato riguardo alle
problematiche d’aula
 Ricevere piena disponibilità da
parte di docenti al fine di
massimizzare l’interesse comune

Doveri del preside
 Dare direttive chiare al proprio
corpo docente per la gestione del
tempo scolastico
 Richiamare i docenti in caso di
giustificati reclami delle famiglie o
di mancati adempimenti
 Tenersi aggiornato e aggiornare il
proprio corpo docente
 Fornire un chiaro regolamento che
tuteli il rapporto insegnanti
famiglie
 Aggiornare per tempo le supplenze
e l’organizzazione in casi
particolari
 Controllare i registri
adire agli organi pubblici di
vigilanza: CSA CSR TAR
 Rispettare turni di assistenza anche
durante le sostituzioni di colleghi
ed essere vigilanti e attivi (metodo
preventivo)
 Controllare il comportamento degli
alunni all’uscita e verificare lo
stato dell’aula
 Curare i rapporti coi colleghi e
mantenere una collaborazione
attiva (scambio di idee, materiali,
..)
 Mantenersi aggiornati sulle
variazioni orarie e organizzative
legate a situazioni particolari
 Garantire la continuità
 Lavorare in aula in modo da non
disturbare le classi vicine
 Tenere costantemente aggiornati i
registri
 Verificare nei modi previsti dai
contratti che l’attività didattica sia
svolta con diligenza, secondo
scienza e coscienza
Infrazioni: violazioni del proprio
dovere come previste dal contratto
Entriamo ora nel quarto
livello:
quello che vede il Sacro Cuore
come istituzione inserita in un
Ministero ed in una
Congregazione
Diritti del Sacro Cuore
 Agire in conformità allo stile di
San Leonardo Murialdo
 Utilizzare tutti gli spazi offerti
dalla normative per corrispondere
alle proprie finalità educative e
formative
 Potersi presentare agli utenti
potenziali = accesso ai dati
anagrafici oggi impediti
 Sostegno economico dallo Stato di
cui siamo una scuola riconosciuta
paritaria
 Poter, quindi, equiparare lo
stipendio degli insegnanti a quello
degli statali (!!) senza gravare solo
sulle famiglie
 Chiedere alla Congregazione di
indicare le modalità con cui
garantire per oggi e per domani la
corresponsabilità gestionale dei
docenti laici
Doveri del Sacro Cuore
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Regolamento
Diritti del Ministero
 Vedere rispettata la normativa
nazionale e regionale
 Conoscere e monitorare la serietà
della scuola
 Ottenere dalla scuola un
regolamento chiaro
Doveri del Ministero
 Monitorare la scuola
Sanzioni derivano
dall’applicazione del contratto che
prevede i vari tipi di richiami fino
all’interruzione del rapporto di
lavoro
 Applicare correttamente le direttive
ministeriali
 Valutare con serietà i propri alunni
 Scegliere con criterio i propri
docenti
 Aggiornarsi
 Rispettare e valorizzare i lavoratori
che scelgono di insegnare in una
struttura “pubblica” non statale
 Garantire alla scuola le
informazioni indispensabili alla
promozione del proprio POF
 Aggiornare i dipendenti delle
scuole cattoliche
 Realizzare fino in fondo
Autonomia e Parità nella logica
della “sussidiarietà” dal basso.
Doveri della Congregazione
 Fornire indicazioni chiare sul
valore che attribuisce al Sacro
Cuore
 Realizzare forme di gestione che
valorizzino la corresponsabile
partecipazione dei laici
Impugnazioni (valgono per tutto il regolamento):
 Per le sanzioni decise dagli insegnanti ci si può rivolgere al preside
 Per le sanzioni del preside ci si può rivolgere al Direttore
 Per le sanzioni del CdC e del CdI ci si può rivolgere agli organismi competenti, come specificato nel DPR n° 235
del 2007
 I Genitori hanno diritto a convocare la loro Assemblea Generale per confrontarsi con la Scuola in vista di
conciliazioni amichevoli
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Regolamento
Protocollo per la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale:
Premessa:
1. la Secondaria di 1° grado
 è inserita totalmente nel primo ciclo dell’obbligo, previsto di norma come percorso non interrotto
di istruzione e formazione
 ha la doppia funzione di preparare alla vita e di fornire le basi per la scelta della scuola superiore
 ha un ordinamento unico, perciò il ragazzo fermato non può che “ripetere” lo stesso percorso; al
massimo può cambiare Istituto
2. la decisione di interrompere il percorso scolastico ha come obiettivo e giustificazione “unica” il
vantaggio realistico per lo studente, anche o forse proprio per la dura prova che lo si chiama ad
affrontare.
Riflessione:



si incontrano ragazzi per i quali gli “obiettivi minimi” per una sufficienza secondo standard d’Istituto
(in attesa di quelli nazionali) risultano irraggiungibili per motivazioni non decifrabili e non
documentabili né come DSA né come Handicap;
la norma dice che si deve guardare al progresso, alla caratteristiche di ogni ragazzo; ma anche agli
standard INVALSI, OCSE-PISA, ..
sempre la norma esige la sufficienza in ogni materia, lasciando al C.d.C. la promozione portando al
6 i voti inferiori se vi sono progressi complessivi nello sviluppo del ragazzo
Conseguenza:

esiste un “campo non codificabile”, nel quale i docenti devono muoversi tra le nebbie della realtà
ed i raggi della ragionevole speranza, guidati solo dalla bussola dell’esperienza e della collegialità
Descrizione delle condizioni possibili per la non ammissione:
Considerazioni preliminari:
1. il voto in comportamento valuta, oltre alle infrazioni disciplinari, l’atteggiamento del ragazzo in
quanto studente, i docenti dovranno motivare ampiamente la non ammissione di chi ha 9 o 10 in
comportamento.
2. per avere gli auspicati effetti positivi, la decisione ultima presa nello scrutinio di giugno non deve
essere una sorpresa né per il ragazzo né per la famiglia
16
Regolamento
3. la decisione spetta solo al Consiglio di Classe con voto a maggioranza
4. il coinvolgimento tempestivo della famiglia è determinante o per evitare la non ammissione o per
fare comprendere al ragazzo le implicazioni positive di una esperienza in sé dolorosa
Quadro di possibile non ammissione:




studente palesemente negligente ed al di sotto delle proprie possibilità
studente che fatica a tenere i ritmi e che può giovarsi di un anno di crescita psicofisica e di
consolidamento delle abilità
studente in palese difficoltà a tenere i ritmi minimi, senza che la famiglia abbia prodotto o si attivi
per produrre una documentazione idonea a motivarne il diritto ad un percorso personalizzato
studente con risultati positivi in molte materie, ma che “decide” di tralasciare qualche disciplina, o
perché giudicata poco importante o perché lui “sfida” il docente
Tempi e modalità di comunicazione alla famiglia:








responsabile della procedura è il coordinatore di classe, che opera direttamente o delega e vigila;
tutte le comunicazioni vanno verbalizzate ed il verbale va inserito nel raccoglitore di classe
conservato in presidenza;
se le annotazioni sono inserite sui documenti di valutazione o ad essi allegate, la copia degli stessi
vale come verbale dell’avvenuta comunicazione alla famiglia
nelle classi successive alla prima già da novembre vanno avvisate le famiglie per le permanenti
carenze di ragazzi ammessi l’anno precedente con l’aiuto del voto di consiglio
di norma il rischio di non ammissione deve essere comunicato alla famiglia al massimo
contestualmente con la scheda del primo quadrimestre, anche con lettera raccomandata RR 1
per i casi che esplodano improvvisamente in primavera si devono prevedere frequenti incontri con
la famiglia e immediato invio di raccomandata RR1
l’ultima comunicazione utile ai fini del recupero (anche parziale) delle conoscenze e delle
competenze verrà fatta con la consegna delle pagelline del III bimestre, anche ora seguirà lettera
raccomandata RR1
dopo di che la scuola si attiverà, solo a scrutini avvenuti, per comunicare l’esito negativo (non
ammissione alla classe successivo o all’esame di licenza) immediatamente prima della
pubblicazione dei quadri. La comunicazione può avvenire a mezzo telefono, mail comunicata come
personale all’atto dell’iscrizione, o sms su cellulare
Il presente protocollo è considerato parte integrante del Regolamento in quanto codifica i
comportamenti legati al momento statisticamente più critico del rapporto scuola-famiglia.
_____________
1)
L’invio sistematico di raccomandate RR, anche quando i rapporti con la famiglia sono positivi e costruttivi, risponde ad
esigenze di tracciabilità e di trasparenza della comunicazione.
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Regolamento
Voto di condotta
Indicazione
Didascalia
numerica
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Positivo in sé e per altri
Descrittori




9
Positivo in sé



8
Necessita di controlli




7
Refrattario ai richiami





6
5
Inadeguato all’ aula ed
alla gestione autonoma
del tempo libero

Infrazioni di
particolare gravità




Studente diligente in aula e a casa
Aiuta o si lascia aiutare dai compagni
Crea legame nella classe
Corretto negli spazi comuni e nelle attività fuori
dall’aula
Diligente come studente in aula e a casa
Educato in aula e corretto con gli altri
Saltuarie mancanze non gravi negli spazi comuni
e nelle attività fuori dall’aula
Va richiamato in classe per disturbo
Distratto o in vario modo carente nel suo lavoro di
studente (es. materiale, puntualità, compiti)
Non sempre pronto alle richieste di intervento
Frequenti mancanze non gravi negli spazi comuni
e nelle attività fuori dall’aula
Va richiamato frequentemente per disturbo
Molto distratto e spesso carente nel suo lavoro di
studente
Quasi mai pronto alle richieste di intervento
Disinteressato
Frequente disturbo negli spazi comuni e nelle
attività fuori dall’aula
Spesso incapace di autocontrollo in aula, nel
lavoro e nei movimenti
Di fatto non segue la lezione
Non lavora mai a casa
Non adeguato a vivere “autonomamente” gli spazi
comuni e le attività fuori dall’aula
Come previsto dallo Statuto degli Studenti e dalle
Circolari ministeriali.
Per definire il giudizio dall’ 8 (otto) al 6 (sei) non è necessario che lo studente manifesti
contemporaneamente tutti i limiti elencati nei descrittori.
La presente griglia, pur non esaustiva, è offerta alle famiglie in allegato al Regolamento, perché
esemplifica la correlazione tra comportamenti e valutazione degli stessi.
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Regolamento