largo ai giovani il vangelo secondo giotto
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largo ai giovani il vangelo secondo giotto
Attualità periodico indipendente hotel • ristorante • meeting Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 - distribuzione gratuita www.ilbassoadige.it - e-mail: [email protected] - casella postale n. 8 - 37045 Legnago (Verona) IL VANGELO SECONDO GIOTTO LARGO AI GIOVANI A LEGNAGO IN MOSTRA GLI AFFRESCHI DELLA CAPPELLA SCROVEGNI Dal 31 marzo al 25 Aprile 2011, per festeggiare il bicentenario dell’inaugurazione del Duomo, Legnago ha ospitato nell’Oratorio una riproduzione fotografica degli affreschi della celebre cappella degli Scrovegni, portati a termine da Giotto oltre sette secoli fa. La mostra itinerante, “Il Vangelo secondo Giotto”, prodotta da Itaca società editrice e di promozione culturale, e organizzata dal Comune di Legnago insieme alla Parrocchia di Legnago, è una riproduzione fotografica 1:4 delle pareti della cappella degli Scrovegni che Giotto affrescò tra il 1302 e il 1303, su commissione del banchiere padovano Enrico Scrovegni. (Segue a pag. 3) CATTOLICA ASSICURAZIONI. 115 ANNI DI STORIA. INSIEME. L’ultima proposta dell’amico Gianni Galetto era del genere “Mission impossible”. Mi si chiedeva di ricercare eventuali analogie fra i disordini che hanno sconvolto – e stanno sconvolgendo - il Nordafrica e le vicende del nostro Risorgimento. L’accostamento risulta alquanto azzardato, ma con un po’ di buona volontà, qualche collegamento lo possiamo anche trovare, dando per scontata la considerevole diversità del contesto temporale, spaziale e culturale. Tanto per cominciare, sottolineerei l’età dei protagonisti: in effetti, in entrambe le rivoluzioni quelli che materialmente scendono in strada o partono col fucile a tracolla sono giovanissimi, e questo vale tanto per i Mille o i volontari del ’48, quanto per i ragazzi del Cairo o di Tunisi. In una recente conferenza cui partecipavo assieme al Professor Francesco Selmin, lo studioso ricordava garibaldini estensi di quindici o sedici anni; sono subito andato a confrontare gli omologhi montagnanesi, e ho trovato la conferma che erano più vecchi, ma non di molto: diciannove, vent’anni. La rivoluzione, insomma, sembra essere roba da giovani, a tutte le latitudini, e il perché è presto detto, anzi, è stato efficacemente riassunto in una celebre battuta variamente attribuita: “chi non è di sinistra a vent’anni è senza cuore, chi lo è ancora a quaranta è senza cervello”, frase che, depurata di qualsiasi riferimento partitico, sta semplicemente ad indicare che a vent’anni è giusto, quasi doveroso, lanciarsi in battaglie ideali, mentre a quaranta si capisce ormai la differenza fra quello che è possibile e ciò che è destinato a rimanere sogno. Il problema, se mai, è un altro, e riguarda i Padri del Risorgimento come i vari guerriglieri, combattenti della libertà, insorti, patrioti e simili, e in modo un po’ brutale può essere così riassunto: quando arrivano al potere, questi ex giovani, chi li schioda più? Per liberarsi della generazione di politici uscita dal Risorgimento, si dovette giungere fino quasi a Mussolini, con in mezzo lo sconvolgimento della Prima Guerra Mondiale; a sua volta, se il Duce non avesse avuto la pessima idea di schierarsi a fianco di Hitler, mi sa tanto che gli ultimi signori in camicia nera si sarebbero ritirati a vita privata negli anni ’90, senza escludere che non pochi “ragazzi del ‘22”, debitamente riciclati, sarebbero ancora oggi alla guida di qualche partito o alla presidenza di qualche ente parastatale… Allo stesso modo, dunque, chiediamoci: ma quei signori nordafricani o mediorientali fischiati, cacciati a furor di popolo, volati in Svizzera con le valigie rigonfie di dollari, non erano gli stessi che, da giovani, avevano percorso, acclamati da una folla trionfante, le vie delle città, “liberate” dai precedenti tiranni o dai feroci colonialisti? (Segue a pag. 5) UZZO LEGNAGO - Via Fiume, 13 - Tel. e Fax 0442 600788 VENDITA • LEGNAGO - PORTO - Appartamento ampia metratura, terzo piano con ascensore. • LEGNAGO ZONA PEDONALE - Nuovi appartamenti varie metrature. Info in ufficio. • TERRANEGRA - Nuove villette in costruzione. • S. PIETRO DI LEGNAGO - Nuove villette in costruzione con possibilità di personalizzarle. • LEGNAGO - Appartamento al piano secondo in Viale dei Tigli con acensore e garage. • LEGNAGO - Affittasi capannoni varie metrature anche commerciali. • LEGNAGO ZAI - Lotto terreno mq 3100. • LEGNAGO - Via Matteotti angolo Via Benedetti - Ultime disponibilità di appartamenti. • LEGNAGO - Viale dei Tigli. 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Un ConcorsoPerdiinformazioni grande valore rivolto a giovani Tel. 345.6393395 e giovanissimi musicisti che per buona parte www.scuolamusicasalieri.it del mese di aprile, si presenteranno davanti ad una qualificata giuria per mettere in luce le proprie doti musicali e canore. Ad organizzarlo l’Associazione Scuola d’Istrumenti ad Arco“ Antonio Salieri che tanto sta facendo per promuovere la musica nella città natale di Antonio Salieri. “La 1a edizione ci ha dato dei risultanti sorprendenti –ha esordito la Vice presidente dell’Accademia Emanuela Mattioli e più di 300 iscritti di diverse nazionalità con la presenza di ragazzi dotati di straordinario talento, ne sono stati l’indubbia conferma. Per l’edizione 2011 abbiamo circa lo stesso numero di iscritti in buona parte provenienti dai Paesi dell’Est (Slovenia, Croazia, Ucraina) ed avranno la pos- Il Concorso, rivolto ai giovani e giovanissimi, per l’edizione 2011 è stato ampliato comprendendo artisti fino a 30 anni di età. Le selezioni sono previste presso il Ridotto del Teatro Salieri, presso il Centro Ambientale Archeologico, presso La Fondazione Fioroni e presso l’Auditorium Piccolo Salieri di Legnago nei due fine settimana centrali del mese di aprile. Le premiazioni si terranno al Piccolo Salieri di Legnago nelle serate di selezione, alla conclusione delle audizioni. Il 18 aprile 2011 è prevista una serata-concerto per l’attribuzione del premio Salieri, quest’anno destinato ad un solo concorrente, al termine della quale i Presidenti delle diverse Giurie decreteranno il vincitore assoluto. “Il Concorso è nato dalla duplice esigenza di valorizzare e connotare ulteriormente l’azione di formazione musicale svolta dall’Associazione Scuola d’Istrumenti ad Arco “ Antonio Salieri” di Legnago, nata nel 1922 –spiega il Presidente dell’Associazione organizzatrice, Domenico Ardolino- e l’intento è quello di contribuire alla promozione della cultura soprattutto presso i giovani studenti che, oggi più che mai, hanno la necessità di essere supportati ed indirizzati ad una professione artistica quanto mai impegnativa e complessa”. “Il concorso non solo è importante perché va a premiare le giovani eccellenze, ma anche perché diventa un indispensabile appuntamento all’interno di una serie di importanti eventi culturali che si susseguono del territorio e nella città di zione Scuola d’Istrumenti ad Arco“ Antonio Salieri”, Emanuela Mattioli- e noi con la nostra Associazione vogliamo essere una sorta di riferimento culturale e il nostro scopo è quello di incentivare i giovani e valorizzare i nuovi talenti”. Il Concorso qualifica nel modo più pregnante il ruolo della città di Legnago non solo come patria del Musicista Antonio Salieri che rappresentò la musica italiana in Europa alla fine del ‘700, ma anche come Centro culturale di strategica rilevanza, sede dell’omonimo Teatro. “Quest’anno sono state 10 le sezioni strumentali, suddivise in categorie a seconda dell’età. L’esecuzione sarà libera, unico obbligo il minutaggio. Le premiazioni sono previste al Piccolo Salieri di Legnago nelle serate di selezione, alla conclusione delle audizioni.Il 18 aprile 2011 è prevista una serata-concerto per l’attribuzione del premio Salieri, quest’anno destinato ad un solo concorrente, al termine della quale una giuria formata dai Presidenti delle sezioni strumentali decreteranno il vincitore assoluto. 20 giovani tra i più meritevoli saranno premiati con una borsa di studio di 200 euro oltre a molte partecipazioni a concerti, mentre il primo classificato riceverà una borsa di studio da 1000 euro, oltre ad un diploma e ad una targa. Sono previsti premi anche per gli insegnanti che contano il maggior numero di allievi premiati. Francesco Occhi PARAFARMACIA TI SENTI SEMPRE STANCO, SVOGLIATO, NON RIESCI A CONCENTRARTI? QUI TROVI LA SOLUZIONE GIUSTA PER RIPRENDERE ENERGIA E TONO Dott.ssa Caterina Girardello Piazza Garibaldi - Angolo Via G. 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Quasi un segno di rispetto per l’autore del testo, Dino Coltro, venuto a mancare proprio in quei momenti. Solo dopo qualche mese, in ottobre, ormai alla vigilia della messa in scena della commedia a Casaleone, la scomparsa di Giovanni Modena lasciò il gruppo teatrale oppeanese senza il proprio padre e regista. Da quella burrascosa sera d’estate di quasi due anni fa “La lucerna del filò” non è stata più rappresentata. Quasi a riprendere un cammino nello stesso punto nel quale si era interrotto, sabato 12 marzo, al teatro parrocchiale K2 di Casaleone, il Piccolo Teatro di Oppeano è tornato, con grande successo, a riaccendere la sua Lucerna, sotto la guida di Nella Dall’Agnello, la compagna nella vita e sulle scene di Giovanni Modena, che ha raccolto dal marito il testimone di un’eredità importante e doverosa. Un gradito ritorno per chi cerca ed approfondisce le tradizioni e le storie della nostra civiltà contadina sul palco per la prima volta dopo la scomparsa dell’autore Dino Coltro e del regista Giovanni Modena. “Lo spettacolo teatrale di Dino Coltro – dice l’attrice nel presentarlo - si caratterizza per l’appassionata ricerca storica che lo sostiene e ripercorre quel momento di pausa serena nella vita contadina di un tempo rappresentato dal “filò”, quando la gente di una corte o di una contrada, nelle buie sere d’inverno, si rinchiudeva nelle stalle per ritemprarsi dai rigori gelidi di giornate brevi ma intensamente laboriose e, al bagliore fioco di una “lucerna”, con “fole” e filastrocche, dialoghi e contrasti, indovinelli e cante, metteva in scena, tra il fiato acre dei buoi, quello che ai giorni nostri è giustamente definito “teatro di stalla”. “Il filò, oltre ad essere fonte di comunicazione e mezzo di trasmissione della cultura orale, diventava allora anche autentica scuola, dove tutti apprendevano, fin da bambini, i modelli di comportamento, il modo di pensare, l’uso della parola, nei suoi vari aspetti”. “E’ dal 1976 che presentiamo la “Lucerna” - prosegue Nella Dall’Agnello – e, da allora, l’abbiamo portata in scena per oltre duemila volte, sulle piazze, nei luoghi pubblici e nei teatri grandi e piccoli di tutt’Italia e all’estero: anche in Aula Paolo VI presso la Città del Vaticano, dove il Piccolo Teatro di Oppeano ha recitato davanti a Papa Giovanni Paolo II e a 6000 spettatori in occasione della “Giornata del Lavoratore” dell’Anno Santo 1986”. “Il pubblico ha da sempre apprezzato l’originalità del testo e la spontaneità interpretativa. Al punto che spesso ci è stato chiesto, a distanza solo di qualche tempo, di ripresentare la commedia nei luoghi dove già l’avevamo messa in scena. Anche per questo – conclude l’attrice - abbiamo voluto, con tutte le nostre forze, ritornare a proporla”. Francesco Occhi “SOTTO LA SUA CROCE…”: VIA CRUCIS PER LA GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ PIERGIORGIO MERLIN nuovo presidente Pro Loco Cerea Si è tenuta Venerdì 1° Aprile la celebrazione della Via Crucis cittadina in occasione della Peregrinatio Crucis della Giornata Mondiale della Gioventù, prevista per Agosto a Madrid. Un evento che si inserisce nel programma riguardante la presenza della Croce all’interno della comunità giovanile del vicariato di Legnago e dei vari comuni della Diocesi veronese, che hanno ospitato la copia della croce che Giovanni Paolo II donò ai giovani del mondo nel 1985. La processione è partita dalla Casa di Riposo di Legnago ed è stata animata lungo il percorso dai cori giovanili delle Parrocchie limitrofe e da letture e testimonianze incentrate specialmente sui giovani e sulle loro problematiche. Allacciandosi al ricordo Biblico di Gesù che prega nell’Orto degli ulivi, abbandonato dai suoi compagni, la Croce diventa simbolo di ogni sofferenza degli uomini sulla terra, ma anche invito a unirsi in preghiera per rinnovare la fede nella Chiesa. (Giulia Rizzi) 3 (Segue da pag. 1: Il Vangelo secondo Giotto) “Un gioiello muto” l’ha definito il suo curatore, il professore Roberto Filippetti, “a cui bisogna dare voce” e a cui lui stesso ha dato voce per tutti coloro che sono andati a visitare la mostra. Il ciclo pittorico della cappella mette a tema il destino dell’uomo attraverso il racconto dei fatti salienti della storia della salvezza, dall’annunciazione a Maria alla morte e risurrezione di Cristo. Di fronte ad essi la libertà dell’uomo è chiamata a scegliere. La strada della virtù conduce alla gloria del Paradiso, quella dei vizi alla disperazione dell’Inferno, rappresentati nel Giudizio universale dipinto sulla controfacciata. Dopo i restauri del 2002, per ragioni conservative, è stato ridotto a pochi minuti il tempo consentito per ammirare gli affreschi; la mostra, quindi, offre l’opportunità di guardarli con il tempo necessario per cogliere la poesia iconica delle corrispondenze verticali e frontali, del simbolismo dei colori, dei numeri, delle prospettive architettoniche. Definito “la Divina Commedia di Giotto”, questo capolavoro dimostra come il pittore, assieme a Dante, sia all’apice di una cultura in cui ogni particolare partecipa di un ordine che tutto abbraccia. Durante il periodo della mostra, domenica 10 aprile, nel Duomo una serata è stata dedicata ai canti dell’Ensemble Vocale Polipulchravox e ai testi di Paul Claudel tratti da “Le chemin de la croix” e interpretati dai lettori ABC. Emanuele Sarria periodico indipendente www.ilbassoadige.it e-mail: [email protected] FONDATO NEL 1979 Direttore responsabile:ROBERTO TIRAPELLE Direttore editoriale: GIANNI GALETTO Autor. 462 del 25.05.1979 Tribunale di Verona. Sede in Legnago (VR) - Corso della Vittoria, 36 Pubblicità tel. 349 3157148. Foto di Paolo Pravadelli. Grafica, impaginazione e stampa: Grafiche Stella s.r.l. - Legnago (VR) Ecco il neo eletto Presidente della Pro Loco Piergiorgio Merlin, eletto il 28 Marzo 2011, nella sua prima intervista: “Precedentemente ero membro del Comitato Quartiere di San Zeno. Mio padre Marcello Merlin fu presidente del quartiere Palesella nei primi anni 90 e Presidente della Pro Loco dal 95 al 1999. Ho un piano di lavoro molto intenso e un programma teso a valorizzare il territorio con promozioni di attività sociali, spettacoli, festeggiamenti, manifestazioni e mostre. Sergio Bissoli “Il Basso Adige” è portavoce dell’Associazione Culturale “Il Basso Adige”, fondata con atto notarile 6812 del 18.09.1984, reg. a Legnago il 20.09.1984 il cui Consiglio Direttivo è così composto: Presidente: Presidente Onorario: Vice Presidente: Segretario: Consiglieri: Gianni Galetto Alessandro Belluzzo Francesco Occhi Giuseppe Mutti Armandino Bocchi Renzo Peloso www.grafichestella.it - fax 0442 600578 Multiservice Via Maestri del Lavoro, 8 - 37045 S. PIETRO DI LEGNAGO (VR) - Tel. 0442 603373 - Fax 0442 628274 - Cell. 347 5586373 - E-mail: [email protected] 4 Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 periodico indipendente I ROTARY DELLA PROVINCIA DI VERONA E QUELLI DI MANTOVA E ROVIGO A LEGNAGO PER SCOPRIRE “LEGNAGO NEL RISORGIMENTO” E’ stato un sabato da incorniciare quello che ha visto sabato 19 marzo, ben 11 club riuniti a Legnago per vivere assieme alcuni dei momenti più significativi delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Un sabato intenso, ma anche una data particolarmente importante per i legnaghesi visto che, proprio il 19 marzo del 1848, la cittadina del Salieri si ribellò agli austriaci e decretò la sua libertà durata però solo 15 giorni. Per celebrare questo evento e per ripercorrere quei frenetici periodi, il Rotary Club di Legnago ha voluto proporre una Legnago diversa, immersa nel periodo risorgimentale con la visita al Centro Ambientale Archeologico e ai suoi reperti risalenti dalla preistoria fino all’età del bronzo conservati in un ex ospedale militare austriaco; quindi con la visita al Museo Fioroni, il più ricco ed il più completo della provincia di reperti risorgimentali ed infine con una conferenza conclusiva all’hotel Ristorante Pergola di San Pietro di Legnago. L’appuntamento per i Rotary club di Verona, Verona Scaligero 2002, Verona Est, Verona Sud, Verona Nord, Verona Soave, Villafranca di Verona, Peschiera e del Garda Veronese, quello di Legnago e per gli amici rotariani del club di Rovigo e di Mantova Castelli, è stato alle 15 presso il Centro Ambientale accolti dal presidente del club legnaghese Paolo Poli e dalla Schola Cantorum di Casette che ha salutato gli ospiti con “l’Inno di Mameli” e con il “Va Pensiero”. Ne è seguita la visita guidata sia del Centro Ambientale sia della Fondazione, Casa Museo Fioroni completamente rinnovata con all’interno molte stampe, proclami, bandiere, oggetti ed armi del periodo risorgimentale oltre naturalmente ad alcune giubbe rosse e al letto dove Giuseppe Garibaldi ha dormito durante la sua visita a Legnago. Tra i tanti cimeli presenti, anche i capelli e la barba dell’Eroe dei due Mondi. Una tappa obbligata è stata anche davanti al torrione, luogo strategico della fortezza di Legnago e di Porto. I soci hanno così potuto apprezzare questa cittadina che fu centro di moti rivoluzionari in un periodo che, per il Basso veronese e per l’Italia intera, fu di fondamentale importanza e che vide la cittadina legnaghese, una delle fortezze del quadrilatero, ribellarsi alla presenza austriaca dichiarando la propria libertà. Fu un periodo molto breve ma Legnago risultò l'unica fortezza del quadrilatero a sollevarsi dal giogo austriaco segno del forte spirito patriottico dei suoi cittadini. Il gruppo, composto da 150 persone, si è quindi spostato all’Hotel Pergola per il i saluti e la relazione di Alvise Farina, del sindaco di Legnago Rettondini e di monsignor Silvano Mantovani, che hanno seguito il saluto a tutti presenti fatto dal presidente del Rotary di Legnago Paolo Poli e ai tanti ospiti come l’Inner Wheel ed il Rotaract. E’ stata quindi la volta del direttore della Fondazione del Museo Fioroni Andrea Ferrarese che ha parlato di “Legnago nel Risorgimento” e dell’importanza strategica e militare che la cittadina aveva in epoche passate e di come pian piano l’importanza strategica sia venuta meno tanto da vedere completamente smantellata la poderosa cinta muraria che la difendeva. Ne è seguita la Cena conviviale che ha decretato il successo di questo Interclub in occasione delle manifestazioni per il 150mo anniversario dell’Unità d’Italia. Francesco Occhi LA CONDIZIONE DELLA DONNA OGGI: PROGRESSO O REGRESSO? condizione femminile danno l'idea del degrado morale e della perdita di valori propri della società moderna. Ma allora qual è la condizione della donna oggi? E' migliorata o peggiorata rispetto ad un tempo? A mio avviso sono stati fatti passi da giganti. Innanzitutto la donna è stata riconosciuta come soggetto giuridico avente pari diritti e doveri dell'uomo (pensiamo che fino al 1946 le donne non potevano votare nè essere elette). Ci sono molte più ragazze laureate rispetto ai maschi ed hanno la possibilità di far carriera. Grazie al lavoro esse hanno raggiunto una maggiore indipendenza e libertà. Anche i ruoli si sono modificati e ampliati: madri, mogli, lavoratrici ecc... Certo tutto ciò ha comportato dei cambiamenti positivi e negativi. L'emancipazione ha consentito alla donna di affermarsi in tutti i campi, di sentirsi realizzata anche se ciò implica dei sacrifici e delle rinunce. In tanti casi viene mortificato il ruolo di madre o casalinga. Ed è altrettanto vero che, a causa di queste limitazioni, molte signore devono rinunciare o sacrificare la famiglia. Ma ricordiamoci che anche gli uomini in carriera sono padri assenti, mariti svogliati e spesso stressati. Ciò che, a mio avviso, è importante sottolineare è che la donna oggi è considerata una persona con pari dignità rispetto all'uomo. Ella ha la libertà di scegliere come realizzare la propria personalità, di stabilire quali sono le priorità della propria vita, di perseguire gli obiettivi prefissati. Ci sono donne capi di Stato e governo, giornaliste, astronaute, impiegate, camioniste, taxiste, operaie, casalinghe.... L'importante è che esse si sentano felici e che non siano costrette a vestire panni non loro! Mariapia De Carli - [email protected] Nella campagna, completamente libera dal traffico, il trattore crea le sue vittime. La provincia di Verona, nota per la sua specifica caratteristica agricola, deve preoccuparsi a fondo di quanto l’uso del trattore, in campagna, può causare. Non che si debba rinunciare all’uso del possente mezzo, che permette l’esecuzione di lavori, una volta, lunghi e di grande sacrificio, con risparmio di tempo e di denaro, ma l’invito ad usare tale macchina con attenzione e cautela diventa sempre un’esigenza. L’INAIL, gli SPISAL di Verona, di Legnago e di Bussolengo, l’Ente bilaterale dell’agricoltura veronese, l’Amministrazione Provinciale, i Comuni e le Associazioni degli agricoltori intendono promuovere la cultura della sicurezza in agricoltura e sensibilizzare i lavoratori del settore agricolo ad adeguare il trattore con i sistemi di protezione del posto di guida (roll bar, telaio-cabina), a porre in atto comportamenti sicuri , usando cinture di sicurezza e sistemi di protezione del posto di guida. Quanto sopra, in quanto: – il ribaltamento del trattore è la principale causa di morte ricorrente e rappresenta una vera e propria emergenza sociale; – la provincia di Verona detiene il triste primato regionale degli infortuni da uso del trattore: 1505 nel solo 2009; – il personale esposto al pericolo dell’uso dl trattore nella provincia di Verona è nel numero di 16.000 addetti in oltre 19.000 aziende agricole; – ogni anno, gli infortuni nella nostra provincia (ina calo, per fortuna, negli ultimi recenti anni) hanno superato la cifra di 1500 addetti, numero che costituisce un primato regionale nel Veronese; e trattasi, di massima, d’infortuni mediamente gravi, ben 25 su 100…, che colpiscono lavoratori autonomi, titolari d’azienda – 85% del totale, rispetto ai loro dipendenti – coltivatori diretti, familiari e soci. Pierantonio Braggio La condizione femminile oggi è sempre oggetto di dibattiti, discussioni ed anche di polemiche. Recente è lo scontro tra Antonio Ricci, direttore del tg satirico “Striscia la Notizia”, ed i responsabili di altri giornali. Il primo è accusato di sminuire l'immagine della donna, rendendola solo un oggetto, attraverso le Veline. I secondi utilizzerebbero ammiccanti bellone mettendole in copertina discinte ed in atteggiamenti provocanti solo per vendere più giornali. Addirittura si è innescata una polemica con la Merigliani, organizzatrice del concorso di Miss Italia: le partecipanti sarebbero militarizzate! Questi battibecchi, a mio avviso, sono architettati ad hoc proprio per riempire le pagine di cronaca rosa. Tutto, al giorno d'oggi, viene fatto in funzione del business e del “Dio denaro”. Ricordiamoci, poi, che queste ragazze fanno spontaneamente i provini e le selezioni per questo tipo di ruoli e sono perfettamente consapevoli di ciò che le aspetta. Altra polemica suscitata di recente è quella dei festini, con politici e potenti, ai quali ragazze, più o meno avvenenti, parteciperebbero nella speranza di sfondare nel mondo dello spettacolo. Anche in questo caso, a mio parere, si tratta di falsi scandali e moralismi studiati ad arte. Non c'è, infatti, nessun sfruttamento delle donne se sono loro a proporsi ed aderiscono liberamente a queste iniziative. E' discutibile, semmai, la loro scelta di cercare scorciatoie per arrivare al successo piuttosto che studiare e fare la gavetta! Diciamo che questi esempi citati più che della TRATTORE SICURO periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 DONNE IN SCENA - “CHE COSA C’È CHE NON VA?” Giovedì 17 marzo 2011, al Teatro Salieri la Commissione Pari Opportunità di Legnago (nella foto) ha proposto lo spettacolo dal titolo “Che cosa c’è che non va?” messo in scena dal Gruppo Donne G.A.L.M., acronimo che significa Gruppo Animazione Lesionati midollari. Si tratta di una rappresentazione che mostra storie tratte da esperienze quotidiane delle protagoniste, tutte donne e tutte sedute su una sedia a rotelle. Sono persone che hanno accettato la sfida e hanno deciso di vivere intensamente senza perdere nessuna occasione, neppure quella di diventare attrici. Con l’aiuto di un regista, Fausto Tognato, e con la collaborazione di Pia Sheridan e dei suoi ballerini, Maddalena Ambrosini, Maria Tirapelle, Gabriella Fermanti, Vanna Castelli, Cristina Corso e Giuliana Pecoraro hanno realizzato un’ora e mezza di azione teatrale proponendo al pubblico con ironia le loro problematiche quotidiane. L’intento è quello di portare all’attenzione della società le barriere che ostacolano il loro esistere: quelle architettoniche e quelle umane, edificate dall’indifferenza della gente. E hanno scelto di farlo senza pretese divistiche, ma prendendosi in giro con semplicità e simpatia. Le sei donne protagoniste, che si definiscono “disabili, ma sempre donne”, hanno già presentato il loro spettacolo in altri teatri della provincia suscitando interesse e riflessione. È un modo per generare empatia e attenzione verso realtà diverse, per destare gli indifferenti e investire nella crescita sociale. Il loro coraggio e la loro capacità di mettersi in gioco rendono merito all’altra metà del cielo.Racconta una storiella ebraica che Dio, nel creare la donna, fece addormentare Adamo per togliergli una costola. Da quella costola Dio plasmò la donna e, mentre Adamo ancora dormiva, le riferì il segreto della vita. Potrebbe essere vero. Le protagoniste di questo spettacolo attribuiscono conferme e consensi a questo curioso aneddoto. (Renata Nalin) (Segue da pag. 1: Largo ai giovani) Forse non c’entra molto con il nostro discorso, o magari anche sì: ma dobbiamo proprio aspettare la guerra, il ’68, “Mani pulite”, perché una vecchia generazione di politici (e di intellettuali, giornalisti, opinionisti…) si faccia da parte per lasciare il posto, mica ai bambini dell’asilo, no, ma almeno a qualche quarantenne o cinquantenne? Chiusa parentesi, proviamo a cercare un altro punto di contatto. Anche qui, una premessa: non facciamo le verginelle, per favore; tutti sappiamo che dietro il tentativo di far cadere un tiranno particolarmente ostinato, vi sono spesso, se non sempre, interessi stranieri, di tipo economico, strategico, politico, essendo raro che una rivoluzione possa sbocciare - e soprattutto riuscire - senza un supporto dal di fuori. È successo così anche nel nostro Risorgimento? La storia come l’abbiamo imparata noi a scuola, sembrava negarlo o almeno ridimensionare il contributo straniero. Oh, certo, c’era quel farfallone di Napoleone III, abbindolato come un pollo dal “Grande Tessitore” (Cavour), circuito dalla bella Contessa di Castiglione, e usato suo malgrado per fare l’Italia. Ma l’Inghilterra? Non sembra strano che, dopo aver favorito in ogni modo il perpetuarsi del dominio austriaco sulla penisola, ad un certo punto comincino ad apparire qua un carico d’armi per Garibaldi, là un po’ di veterani dell’esercito britannico arruolatisi come “volontari” nelle camicie rosse, qui un traffico di finanziamenti occulti, laggiù qualche nave di Sua Maestà messasi opportunamente di traverso? Non parliamo poi delle “forze occulte”, fra cui un ruolo ormai pacificamente accettato dalla storiografia è quello svolto della Massoneria, ma anche frange del protestantesimo anglosassone non vedevano affatto di malocchio un indebolimento del Papato. Insomma, anche se non c’era il petrolio, l’Italia faceva gola a molti, nel senso che un Paese unito, liberale e filo-britannico in un’area destinata a divenire cruciale con la prossima l’apertura del canale di Suez, andava incontro alle esigenze del Governo di Sua Maestà britannica meglio dei deboli stati pre-unitari manipolati dall’Austria. Terza osservazione: è impressionante la LEGNAGO - Via Matteotti, 94 - Tel. e Fax 0442 601749 5 facilità con cui sono crollati regimi apparentemente solidissimi, dotati di un forte apparato militare, servizi segreti, archivi con informazioni aggiornate, in grado di esercitare un controllo ferreo su scuola, università, associazioni, cultura... sembra di leggere le appassionate pagine dei nostri patrioti sui regimi pre-unitari, vero? invece sono le storie dei vari regimi terzomondisti; il fatto che siano crollati come castelli di carta induce a pensare che, tanto quelli nostrani di allora, quanto quelli stranieri attuali, fossero molto più deboli di quel che si poteva pensare. Il che costituisce un insegnamento importante: alla lunga, i regimi liberali si dimostrano più vitali e coriacei di quelli dittatoriali, anche se l’apparenza sembra suggerire il contrario. Quarto elemento, l’effetto contagio: quasi tutte le rivoluzioni scoppiano grazie all’innesco di quello che avviene nei paesi confinanti, e questo è vero per i moti del ’21 o del ’48, come per la caduta del Muro di Berlino, come per i recentissimi avvenimenti del 2011. Ancora: i dittatori e i re in fuga, soprattutto se la loro caduta non è ammantata di qualche atto di eroismo, come fu indubbiamente la disperata resistenza del giovane Francesco II delle Due Sicilie a Gaeta, sono sempre uno spettacolo penoso, per sé ma anche per gli altri, i falsi amici e protettori del tempo felice: onori, adulazione, profferte di amicizia, onorificenze, brindisi alla salute, addirittura matrimoni… poi, al momento del bisogno, ecco che tutti se ne lavano le mani, negando addirittura di aver conosciuto il reprobo. Una storia antica come il mondo, e la carità di patria (europea, non solo italiana!) ci esime dal citare i molti sodali pentiti di Mubarak o di Gheddafi, così come non è il caso di ricordare che Vittorio Emanuele II era primo cugino di quello stesso, sventurato Francesco II di Napoli, a cui soffiò il trono, e che la sua ostentata devozione di cattolico non gli impedì di portare via Roma al Papa. Già, perché se non c’è al mondo cosa più inutile, imbarazzante e patetica di un re (o un dittatore) in esilio, anche la gratitudine e la coerenza sono merce alquanto rara. Un ultimo elemento: nulla in politica è fatto per durare eternamente, ed anche il sistema più efficiente è fatalmente destinato a logorarsi in un lunghissimo crepuscolo, o a crollare di schianto come un edificio roso dalle termiti. E chi un tempo orgogliosamente esultava per aver abbattuto il vecchio dominatore, sarà destinato prima o poi a salire in fretta e furia sull’ultimo aereo disponibile per un lontano esilio: il colonialista francese o britannico detronizza i re locali; il rivoluzionario vincitore caccia il colonialista, per essere scacciato a sua volta dopo pochi anni, magari da un capoclan rivale. Allo stesso modo, Venezia aveva cancellato i carraresi, Napoleone conquistata e venduta la Serenissima, l’Austria spodestato Napoleone, i Savoia cacciati via gli Asburgo, salvo, dopo il 2 giugno 1946, dover imbarcare l’ultimo discendente per il lontano Portogallo, lasciando spazio alla nuova Repubblica Italiana, che… basta, meglio fermarsi qui. Alberto Costantini Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 6 periodico indipendente PARCHEGGIAMO PIù DISABILI La collaborazione nata fra l' ANMIC e l'amministrazione comunale di Legnago, risulta dare sempre buoni frutti. L'impegno, de l Responsabile de lla se de ANMIC di Legnago Werther Masolini, nella lotta per il riconoscimento de i diritti de lle persone malate e disabili, trova valida collaborazione nell' amministrazione di Città di Legnago. E' de l 18 marzo u.s. la de libera de l Consiglio Comunale per la creazione di ulteriori tre posti di parcheggio riservati a persone diversamente abili, nel centro de lla cittadina legnaghese, richiesti dal signor Masolini. I tre nuovi parcheggi sono situati rispettivamente: presso Via Passeggio e l'intersezione con Via Disciplina, presso Piazzetta San Martino, entrambi vicini alla se de ANMIC di Via Disciplina, ren de ndo più agevole agli associati recarsi presso l'ufficio. Il terzo parcheggio è invece in Via XX Settembre, presso l' incrocio all'altezza de l Teatro Salieri. Questi si uniscono a quelli già esistenti e ai preziosi parcheggi riservati alle future mamme, de limitati dalle strisce rosa e fanno di Legnago una città sensibile e attenta alle necessità di tutti i cittadini. Non poco, tenendo conto de l momento economico difficile che le amministrazioni comunali stanno attraversando e che porta a tagliare piuttosto che conce de re agevolazioni ai cittadini. I disabili automobilisti sono in aumento ( questo è anche sintomo di una presa di coscienza de lle reali possibilità di un diversamente abile, che sono pari a quelle di un cittadino normodotato) ed è doveroso pensare di ren de re agevole anche a loro l'ingresso in città. Purtroppo quello de i parcheggi per disabili è sempre un tasto dolente per chi de ve usufruire di questo posteggio. Per quanto numerosi, questi spazi di sosta sono sempre pochi se persone poco civili e poco educate li occupano in modo arbitrario e non avendone diritto alcuno, senza ren de rsi conto di togliere a chi ne ha necessità più che il diritto, la possibilità di acce de re ai servizi cittadini con meno difficoltà possibile. Il parcheggio per disabili, non è un semplice posto auto ma è dotato di apposito spazio per permettere a chi usufruisce di ausili per camminare, di scen de re dalla propria automobile senza il rischio di essere travolto dalle auto che transitano. In un posto auto standard, questo non può acca de re e per chi ha difficoltà motorie, è quasi impossibile scen de re dall'auto in sicurezza. Per poter acce de re a questi posti auto si de ve esibire il contrassegno che attesti lo stato di disabilità. Viene rilasciato dalla ASL di appartenenza, dopo valutazione de l medico competente, dietro presentazione di regolare domanda e un certificato medico che ne attesti il diritto. Nel Novembre de l 2003 l’ANGLAT (Associazione Nazionale Guida Legislazione Andicappati Trasporti) ha presentato al Governo e Parlamento una proposta di legge per la riforma de l Contrassegno Invalidi, per uniformare questo documento all'interno de l nostro Paese (il tipo di cartellino e le modalità di rilascio variano anche da Comune a Comune ) nonché a quelli de l resto d’Europa così da ren de re più semplice verificare se l’utilizzo de l parcheggio riservato è giustificato. A questo proposito, nel marzo de llo scorso anno è stato finalmente approvato dal Consiglio de ll’Unione Europea un contrassegno che consente ad un disabile di beneficiare de lle facilitazioni concessegli dallo Stato in cui risie de anche negli BIBLIO MANIA - BIBLIO TERAPIA Alla scoperta dei libri Guido da Verona (il suo vero nome era Guido Verona) nacque a Saliceto Panaro (Modena) il 7 Settembre 1881. Studiò legge a Genova. Iniziò una serie di viaggi usufruendo dell’eredità di sua nonna. Scrisse oltre 10 romanzi di natura passionale, di un raffinato estetismo (a volte eccessivo) ambientati nei luoghi che frequentava: alberghi di lusso, casinò, salotti letterari a Parigi e Londra. (Commovente la sua descrizione dei malati a Lourdes.) Con i suoi libri guadagnò molto e fece guadagnare altri Paesi de ll'Unione. Questo contrassegno de ve essere rilasciato dai singoli Stati, in base alla propria de finizione di disabilità. Non vengono quindi modificate le norme nazionali per il rilascio de i permessi di parcheggio per i disabili, che potranno però essere maggiormente autonomi all’interno de i paesi de lla UE. La disposizione è attiva dal 1 gennaio 2011. Informazioni de ttagliate in merito si possono trovare presso: Ministero de l Lavoro, de lla Salute e de lle Politiche Sociali - Direzione generale per l'inclusione sociale a la CSR - Divisione V - Via Fornovo 8, 00192 Roma. E-mail: r de [email protected]; [email protected] Si ricorda che il tagliando è personale e nominativo, utilizzabile ai fini de l parcheggio, solo se l'intestatario è a bordo de ll'automobile. Se il conducente de l veicolo è persona diversa dal beneficiario de l sud de tto diritto, de ve comprovare la presenza de l disabile o il servizio a suo favore, come autista. Ogni utilizzo de l contrassegno senza la presenza de l suo intestatario è da consi de rarsi illegale e passibile di contravvenzione. La sorveglianza de lle Forze de ll'Ordine spesso non è sufficiente e nei parcheggi de i Centri commerciali o supermercati sovente si assiste all' abusiva occupazione di questi posti da quanti non hanno necessità alcuna di farlo. L'augurio è non solo la crescente sensibilità de lle persone nel rispetto de i posti di sosta riservati ma la maggior severità da parte di Polizia Urbana e Forze de ll'Ordine nel perseguire chi commette questa incresciosa contravvenzione al regolamento stradale. Silvia Giangrasso di Sergio Bissoli - Parte 2 i suoi editori. Si trasferì a Milano dove morì il 5 Aprile 1939. Ancora qualche suo brano e nella prossima puntata presenteremo un nuovo autore. Guido Da Verona da: SCIOGLI LE TRECCE Le donne, in fondo, non sono mai l’amore; sono soltanto la via necessaria per giungere all’amore. Ma allontanarsi da una donna è sempre una cosa triste, perché ogni donna possiede un poco della nostra gioventù. Quello che fu con una, certo non sarà con altre; l’amore che finisce è un’illusione perduta, un gioiello che non si ritroverà mai più. E lo sentono anche le anime semplici, se pure non comprendono il senso di questa grave tristezza. Solo i poveri di spirito hanno desideri tenaci, apprezzano la durabilità e si appendono al proprio cuore come ad una forca. Ma chi possiede immaginazione, chi può e vuole rinnovare sé stesso, ha sempre il logico timore che un sogno si disperda in cenere quando esso diventa realtà. Siamo tristi vedendo che ogni cosa tramonta, nella fredda vita. Eppure le rose nascoste ancora fioriscono dai fragranti rosai; nella terra il seme di domani sta per nascere; solo una cosa è bella nel mondo, solo una cosa è giovane intramontabilmente: la poesia di ciò che va oltre. Guido Da Verona da: LE CANZONI DI SEMPRE E DI MAI Oso dire che nove uomini su dieci muoiono senza aver mai conosciuto l’amore, la vera disperazione dei sensi. Per amare, per sapere ciò che questa parola può racchiudere di paradisiaco e di infernale, bisogna essere qualche dito al di sopra, o se preferite al di sotto del tipo normale. Soltanto gli esseri d’eccezione hanno veramente amato; per questo il loro amore assume spesso forme che la morale media disapprova e non può comprendere. Occorrono due veri poeti dell’amore per comprendere quali profondità può raggiungere questa parola così lieve. Credo che per i veri sensuali, cioè per i mistici del piacere, l’amore sia filosofia pura; una loro maniera, forse la più lirica e la più semplice, di comprendere, di approfondire l’infinito mistero delle cose. periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 7 7-11 aprile 2011: Un “VINITALY” da recORD Superata ogni aspettativa. Verona vetrina internazionale dei vini Italiani ed esteri Grande spazio all’olio d’oliva extravergine ed alle eccellenze dell’agroalimentare 156.000 visitatori! Non occorrono né statistiche, né comunicati per dare una valutazione super positiva al “Vinitaly” 2011, “Salone Internazionale del vino e dei distillati”. Basta avere visitato la rassegna, per essersi resi conto della sua portata e delle foltissime presenze di operatori e di pubblico, sia nell’ambito della stessa che in città, la quale ha potuto contare su un indotto di 200 milioni di euro. Già nei primi tre giorni, i visitatori erano in crescita del 10% rispetto al dato 2010, il 42% erano stranieri; alla chiusura della manifestazione, il conto si è rivelato sbalorditivo: 156.000, con presenze, per paese, soprattutto da Germania, USA, Canada, Regno Unito, Svizzera, Francia, Austria, Paesi dell’Est, Russia, Cina ed Hong Kong. Segnali, quindi, di fiducia e d’ottimismo per lo sviluppo commerciale del settore. “Vinitaly” non significa solo “vino”, ma anche “Sol-Salone Internazionale dell’olio extravergine”, con il concorso “Sol d’Oro”, ed “Agrifood ClubRassegna dell’Agroalimentare di qualità”, che ha assegnato ben 24 premi a eccellenti produttori del settore: due “rassegne” nella “rassegna Vinitaly”, che meritano grande attenzione, perché propongono diversi pregiati prodotti dell’agricoltura italiana, in matrimonio con il vino – in esse è rappresentata tutta l’Italia, da Verona, con i vari produttori d’olio e con Benedetti, Croce dello Schioppo, Sant’Anna d’Alfaedo, con i suoi salumi e formaggi di Lessinia, ad Agrirape di Leonforte, Enna, con confetture, distillati, zafferano e frutta secca…, con il Frantoio dei Colli di Frisa, Chieti, nonché all’O.P. Associazione Olivicola di Cosenza…; “Enolitec-Salone internazionale delle Tecniche per la Viticultura e l’Enologia e delle Tecniche olivicole ed olearie”, impreziosito dalla ven- demmiatrice intelligente New Holland-Antinori, che divide l’uva per vigoria, acidità, zucchero, ecc., e dal distributore automatico di olio fresco al consumatore, nonché “Grande Cucina”, ossia, incontro fra vino, cibo ed olio extravergine, con ristoranti e ricette d’autore. Se, poi, gli operatori, nell’apposito spazio “Sparking Italy”, hanno goduto di assaggi professionali con supporto informatico, gli appassionati del vino hanno potuto degustare alla Gran Guardia, nel centro di Verona, i migliori vini italiani e ed esteri. La grande manifestazione, la 45ª, è stata inaugurata dal ministro all’agricoltura Saverio Romano – impegnato a creare certezze di conservazione del valore di sistema, che fino ad oggi, ha consentito lo sviluppo del nostro made in Italy di qualitଠ–, dal ministro Giancarlo Galan, dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, dal sindaco di Verona Flavio Tosi, dal presidente della Provincia Giovanni Miozzi, dal presidente di Veronafiere Ettore Riello e dal direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, che hanno il grande merito di regalare a Verona una quarantina di manifestazioni l’anno. Il 9 aprile, Vinitaly è stato onorato dalla presenza di Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea, che ha espresso la fiducia dell’Unione nella grande manifestazione, promotrice di produzione e di occupazione. Vinitaly è stato onorato anche dalla presenza del Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che vede pure nella manifestazione un potenziale contributo al progresso sociale. Innovativo, l’annuncio del presidente Riello: il 46° Vinitaly, si terrà da domenica 1 aprile a mercoledì 4 aprile 2012, allo scopo di dare ancora più spazio alla trattativa commerciale e di favorire i ristoratori e titolari di mescite di vino, che disporranno di più giorni in linea con le loro giornate di chiusura settimanale. Un’imponente affluenza di operatori e di pubblico, già dal primo giorno della rassegna, è stata di alta soddisfazione per i più di 4000 espositori da 23 Paesi (Africa, America, Europa ed Oceania) su un’area di 92.000 mq, 12 padiglioni, oltre al secondo piano di Palaexpo. Un complesso di dati, un appuntamento d’affari di qualità, unico al mondo e dotato di ampli parcheggi, che richiama ogni anno l’attenzione di 2500 giornalisti da cinquanta Paesi. Ben quarantadue sono stati i convegni e le conferenze- stampa specializzati. Se il ministro Romano mostra preoccupazione per il calo dei consumi interni di vino (40/44 litri pro capite l’anno), per cui bisogna insistere tanto sul mercato nazionale che sull’esportazione – finalmente in fase d’ascesa, con preferenza per i bianchi, particolarmente verso Stati Uniti, Germania e Canada, – il presidente Zaia mira ad una battaglia di civiltà, per il salvataggio del settore vitivinicolo, sottolineando come il 98% degli incidenti stradali sia dovuto non al vino ed al suo alcol – sebbene, anche nel bere occorra prudenza – ma a ben altre ragioni e sostanze. Il sindaco Tosi vede in Veronafiere e, nel caso, in Vinitaly, un potente motore di ricchezza per la città di Verona, la cui provincia, ha sottolineato il presidente Miozzi, dispone d’una eccellenza che si rafforzerà con l’apertura, a San Floriano, Verona, del Polo Enologico. In occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, è stata presentata, presso la Gran Guardia, da parte del presidente E. Riello, una delle 3400 bottiglie, ideate da Veronafiere, il primo esemplare delle quali è stato consegnato, a New York il 27 marzo scorso, al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. (Pierantonio Braggio) AGRICOLTURA, ALIMENTAZIONE, AMBIENTE: aspetti economici e sociali Lo scorso 1 aprile, Crediveneto, la banca di credito cooperativo di Montagnana da sempre vicina agli imprenditori agricoli, ha promosso un incontro dedicato alle aziende del settore. Obiettivo dell’evento, approfondire le tematiche di maggiore attualità in materia e offrire così un ulteriore supporto allo sviluppo deI comparto agricolo. L’appuntamento dal titolo “Agricoltura, Alimentazione, Ambiente: aspetti economici e sociali” si è tenuto presso il Castello di Bevilacqua e ha visto la partecipazione di Alessandro B e l l u z z o , Presidente di Crediveneto, Paolo Bruni, Presidente COGECA Confederazione generale delle cooperative agricole dell’Unione europea - e Bruno Nestori, Presidente Confcooperative Veneto e la collaborazione dell'Associazione Culturale 'Il Basso Adige'. Il successo dell’iniziativa - oltre 100 le presenze in sala - ha dimostrato la validità della scelta di Crediveneto. Come ha affermato il Presidente Alessandro Belluzzo, aprendo la serata, “l’evento è nato dalla volontà di venire incontro alle esigenze del nostro territorio. In un momento nel quale la politica, soprattutto a livello nazionale, sembra avere in agenda esclusivamente le problematiche legate all’industria e ai servizi, la Crediveneto sposta l’attenzione sull’agricoltura, settore dallo spiccato ruolo sociale”. Belluzzo ha inoltre ricordato le origini della banca sorta dalla fusione di più casse rurali, evidenziando come il “mondo dei campi” non abbia mai disatteso gli impegni finanziari contratti con l'istituto. Interpellato sul futuro dell'agricoltura italiana, che pesa per il 10% sul prodotto agricolo europeo, il cavalier Paolo Bruni, presidente di Cogeca, ha offerto uno spaccato apprezzato dalla variegata assemblea. L’appello lanciato dal Cavaliare e avallato da Bruno Nestori è stato per un ripensamento del comparto primario quale asset strategico per l’economia nazionale e sovranazionale, all’interno di un contesto globalizzato che vede tra i temi più caldi proprio la scarsità delle risorse alimentari. Altro spunto emerso, la necessità di rendere forte e coesa la rete delle imprese agricole che troppo spesso, nel momento del dibattito e della contrattazione, si presenta frammentata e attenta a soluzioni di breve periodo a discapito di interventi nel lungo termine. In chiusura, Crediveneto ha ribadito la propria intenzione di promuovere altri appuntamenti a sostegno degli imprenditori agricoli e per rinsaldare le relazioni tra le diverse realtà attive nel territorio. Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 8 periodico indipendente Il museo a casa: Google Art Project Dopo Google Earth e Google Street View il super colosso dei motori di ricerca torna a stupire con una nuova applicazione via web che permette di entrare ed esplorare i più famosi musei del mondo con un semplice click del mouse. Basato sulla tecnologia Street View, Google Art Project ha l’ambizione di offrire un’esperienza nuova e unica, consentendo all’utente di viaggiare in maniera interattiva tra 17 grandi musei e circa 10.000 capolavori di 400 famosi artisti contemporanei e del passato. La play list spazia dal Kampa Museum di Praga al The Frick Collection di New York City, comprende l’immancabile The State Hermitage Museum di S. Pietroburgo e altre importanti strutture come il National Gallery di Londra, il Palazzo di Versailles di Parigi, il Van Gogh Museum di Amsterdam e la Galleria Uffizi di Firenze. Tanti – se non tutti – i nomi di rilievo. Botticelli, Gauguin, Mantegna, Rembrandt, Manet, Giorgione, Canaletto, Caravaggio, Van Gogh per citarne solo alcuni. Nato con la collaborazione dei più prestigiosi musei al mondo, Google Art Project immerge il visitatore in un tour virtuale tra corri- doi e gallerie fedelmente riprodotte e consente di soffermarsi ad ammirare l’opera d’arte desiderata, di esplorarne i dettagli attraverso semplici strumenti di zoom e di scoprirne tutti i segreti e le informazioni fornite dalle guide all’opera. Ciascuno dei musei presenti, poi, ha fornito la riproduzione di un proprio dipinto ad altissima risoluzione, 7 gigapixel, ovvero 7 miliardi di piccolissimi puntini che compongono un’immagine unica che permette al visitatore di cogliere particolari praticamente invisibili ad occhio nudo, come la pennellata del pittore o le imperfezioni dell’opera. La Galleria degli Uffizi di Firenze ha scelto La Nascita di Venere come portavoce italiano per l’alta definizione. Se proiettata sugli schermi di ultima generazione l’effetto è veramente mozzafiato. E nell’epoca del 3D non poteva certo mancare anche una strabiliante funzione che consente di visualizzare le opere e i musei in tre dimensioni, così da regalare al visitatore una moda- lità di esplorazione il più vicino possibile alla realtà. Questa nuova esperienza, un misto tra arte e tecnologia, di presente e passato, inoltre, è arricchita da un insieme di funzioni che la rendono ancora più incredibile. La modalità Create an Artwork Collection permette infatti di costruire la propria galleria d’arte personale, riunendo tutte le inquadrature delle opere che il visitatore decide di inserirvi e anche di condividerle con gli amici attraverso l’integrazione con il mondo dei social network. E allora, se un tour virtuale sembra non poter certo regalare la stessa emozione della veduta dal vivo di un di un Van Gogh, non appaga con gli stessi suoni e odori che si assaporano attraversando la National Gallery di Londra, l’auspicio è che tramite la tecnologia l’arte diventi alla portate di tutti, dei disinteressati a cui nelle vene scorre solo il silicio dei processori da computer, degli appassionati di internet che non perdono occasione di provare le ultime novità dal mondo del web, ma soprattutto di coloro che non hanno modo di recarsi in questi musei e luoghi sacri dell’arte. Matteo Zanetti Guerra di secessione americana: tributo alla America Confederata Esisteva un’altra America, Centocinquantanni fa. Quella Confederata, ultima depositaria della visione originaria degli “Stati Uniti”. La storia, come si sa, è scritta unicamente da mercenari pennivendoli per decantare le gesta dei vincitori. Non esiste pietas umana per i vinti, per chi arriva secondo, per chi non ottiene il tanto decantato successo. La storia non consegna medaglie d’argento. Vale solo il primato. A distanza di 150 anni da quella gloriosa Guerra Civile Americana (18611865), voglio ricordarne le gesta dei vinti, le loro ragioni, il loro modo di vivere, la loro architettura sociale, etica ed umanitaria. Uno scritto, quello che consegno al “Basso Adige” che è una genuina difesa degli Stati Confederati. Ho voluto sporcare d’inchiostro qualche pagina di giornale, perché credo ardentemente nella libertà dei popoli, nel loro diritto ad autogovernarsi. Ebbene, tutto questo fu spazzato via dalle truppe nordiste nella prima guerra definita “moderna”. Come riporta minuziosamente Raimondo Luraghi, massimo studioso italiano di quelle vicende: «Esisteva un gruppo di Stati ove l'entusiasmo per la nuova rivoluzione industriale non era condiviso affatto. Esisteva una terra ove il rombar delle officine non turbava per nulla l'atmosfera. Era un paese ove da secoli vigeva una società preminentemente agricola, patriarcale, in parte, senza dubbio, arretrata e "primitiva". Popolata da gente fiera. Nelle piccole città, nelle grandi case patrizie o nelle umili dimore dei contadini, si viveva una vita semplice e patriarcale, il cui ritmo era dettato dal volger delle stagioni e dal lavoro dei campi. L'individualismo e la democrazia fiorivano in quella terra come piante indigene: e, accanto ad una vita rozza e campagnola, si sviluppava una cultura sofisticata e piena di reminiscenze classiche, ben lontana dal dinamico pragmatismo delle zone industrializzate: gli altri americani definirono quel paese, ultimo baluardo di un'America del passato, con un nome onnicomprensivo: "Il Sud"». Ma questo deprezzato e”barbaro” “Sud” secessionista altro non era che l’ultimo erede di quella antica colonia che settanta anni prima aveva dichiarato guerra santa alla madre patria AGENTE ESCLUSIVO IMPIANTI GPL CON SERBATOIO FISSO E MOBILE AVICOLO CIVILE Se te lo voli Col cafè, le un piato da re. (allevamenti di qualsiasi genere) (Deposito Combustibili) Anca el late apena monto Col pan biscoto acompagnà Le na gran canonà. Lo voto anca zucarà? Te ghe ne magni a sazietà. AD USO: BARBIERI DINO Pan (ristoranti, condomini, mense aziendali, comunità) INDUSTRIALE Magnalo come te pare, ma le sempre un gran magnare. Dino Barbieri LEGNAGO (VR) - Viale F.lli Bandiera, 11 - Tel. 0442 22229 - Tel. abit. 0442 26626 - Tel. e Fax 0442 601210 per la sua libertà e la sua indipendenza. Dopo la rivoluzione, il Nordest divenne una società commerciale ed industriale. Mentre la gente del Sud e dell’Ovest conservò l’indole rurale ed agricola. Il conflitto fra questi due interessi - quello commerciale e quello agricolo - fu la causa principale della Guerra Civile. Secondo Washington il Sud era uscito dall'Unione per non sottomettersi alla volontà della maggioranza. Come tali erano ribelli: fu imposto l’utilizzo (e la forza bruta) delle armi sarebbero per costringere a rientrare nell'Unione gli stati ingrati. Nel Sud si diceva nella maniera più esplicita che la difesa della schiavitù aveva ben poco a che fare con la secessione e la guerra. Alcune tra le più eminenti personalità meridionali (primo fra tutti il generale Lee) erano apertamente ostili alla schiavitù, che consideravano una istituzione arretrata e odiosa. Né si faceva alcuna obiezione al principio della maggioranza. Solo, si statuiva che l'Unione americana in base alla Costituzione era composta di Stati sovrani i quali si erano uniti per la difesa degli interessi comuni; che il partito repubblicano aveva raccolto voti solo nel Nord, e che il suo programma non teneva alcun conto degli interessi economici, sociali, politici del Sud, il quale sarebbe stato ridotto ad una minoranza tollerata; e che nessuno al mondo poteva imporre a Stati sovrani di rimanere in una Unione la quale, invece di tutelare gli interessi di tutti i suoi componenti, fosse diventata strumento di una parte degli Stati contro l'altra. Questo era il perfido, schiavista, gretto Sud. Un doveroso tributo, dunque, a quei tredici gagliardi stati che lottarono fino allo stremo per mantenere intatta la loro tradizione, i loro usi, la loro cultura, i loro valori. Carolina dei Sud, Mississippi, Florida, Alabama, Georgia, Louisiana, Texas, Virginia, Arkansas,Carolina del Nord, Tennessee,Missouri, Kentucky. Paolo Cecco periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 9 Verona, Palazzo Forti - “Chagall. Il mondo sottosopra” - Fino al 10 Luglio 2011 (nata dallo smembramento e rielaborazione di "Rivoluzione") recano in sé le tracce di testimonianza e di storia dell'opera originaria. Ma, degli anni antecedenti il 1944 è la serie delle crocifissioni, i testi poetici e i dipinti dedicati ai martiri, ugualmente drammatici messaggi sull’orrore della guerra e dello sterminio. E l'eccezionale esposizione itinerante, a venticinque anni dalla morte dell'artista, quel “ mondo sottosopra”, giunge a Palazzo Forti dopo l'apertura al Musée National Marc Chagall di Nizza, il successo della tappa romana al Museo dell’Ara Pacis e precedendo le rassegne in calendario in Spagna e in Svizzera. Centotrentotto le opere tra dipinti e disegni (alcuni inediti), prestiti di collezioni private e giunti dai Musée National D'art Moderne Centre Georges Pompidou e dal Musée national Marc Chagall di Nizza. La mostra realizzata con il sostegno della Fondazione Cariverona e di Syntesis, è a cura di Maurice Fréchuret (Direttore dei Musées nationaux du XX siècle des Alpes- Maritimes) e di Elisabeth Pacoud-Rème (responsabile delle collezioni al Musée national Marc Chagall di Nizza), con la direzione di Paola Marini. Caterina Berardi Louvre. Paestum. Archéologie d'une cité - Fino al 30 maggio 2011 Sala Sully, 1 ° piano, stanza 44 del Dipartimento delle Antichità greche, etrusche e romane Aperto tutti i giorni (tranne martedì) dalle 9.00 alle17.30. Fino ore 21.45, mercoledì e venerdì. Accesso gratuito con il biglietto d'ingresso al museo. Plastici in rilievo, mappe e antichi testi, oltre ad una magnifica galleria ceramografica in questa esposizione documentaria che ripercorre idealmente la storia di Poseidonia, la Paestum Lucana fondata dai Sibariti intorno al 600 a.C. La città famosa, nel corso del IV secolo, quale uno dei maggiori centri produttivi di ceramiche a figure rosse dell' Italia Meridionale. Da Poseidonia a Paestum La nascita di Poseidonia si inserisce in un importante fenomeno storico, quello della colonizzazione greca nella nostra penisola a partire dall'ottavo secolo aC, epoca dello stabilirsi di popolazioni greche sulle coste del sud Italia, da allora denominata Megàle Ellàs, Magna Grecia. Furono dedotte colonie, veri e propri centri di cultura greca in aree abitate da popolazioni indigene, con le quali i coloni intrecciarono complesse relazioni di scambi economici, culturali e di conflitto. La città, che prende il nome dal re del mare Poseidone, si impone sin dall'inizio per la dimensione monumentale degli edifici a destinazione politica e religiosa. L'agorà, che occupa il cuore della centro urbano, si colloca tra due santuari, eretti tra la seconda metà del VI secolo e la metà del quinto secolo. Sono tre i grandi templi: a nord quello di Atena, il santuario nell'area meridionale dedicato a Nettuno (ma resta tuttora incerta l'attribuzione) e infine quello di Hera -Giunone. Il territorio della città si apre lungo la piana costiera, a contatto con le comunità etrusche (Pontecagnano) e italiche preesistenti. L'occupazione del luogo prevede in fase iniziale, sul confine a settentrione, le sponde del Sele, la consacrazione di un santuario ad Hera (il nume tutelare della città) e sul confine meridionale (accanto al promontorio di Agropoli) gli antichi testi riportano testimonianza di un tempio a Poseidone. Entro la fine del V secolo, i Lucani prendono il controllo della città, dove fino a quel tempo si parlava un idioma italico, l'osco. Nasce Poseidonia Paestum. I nuovi conquistatori gradualmente adeguano le strutture urbane ai propri scopi. I ritrovamenti archeologici indicano la presenza di monumenti funerari, tombe a ipogeo con pareti affrescate dove sono raccolte le spoglie di guerrier in arme, con ricco corredo di suppellettili e vasi dipinti, testimonianza effettiva della presenza di una fiorente tradizione artigianale che continuerà oltre la conquistata romana. I Lucani verranno a loro volta sottomessi dai Romani che prenderanno Paestum nel 273 a.C. La città, ormai colonia latina, vede notevoli modefiche strutturali nella topografia dell'assetto urbanistico. Dapprima, il centro, destinato ad accogliere il forum, con imponenti edifici governativi. La Paestum romana superererà indenne la fase tardiva dell'impero per giungere all'alto medioevo, la vera fase di decadenza. Una trasformazione radicale, sia pure nel tempo, la vedrà ridotta ad un insieme di piccoli borghi abitati e a un nucleo di modestissimi edifici cimiteriali circondanti il perimetro dei grandi templi di età classica. Federica Tirapelle Pranzo di Pasqua 2011 Voulevant con insalata russa Rotolino di carne con mascarpone e tartufo Barchetta ai formaggi con asparagi - Crudo e melone Crespella con speck e asparagi - Risotto alla Veneta Ristorante - Pizzeria Rotolino di Vitello al forno Involtino con speck e monte veronese - Crema ai carciofi Patate al forno - Insalata capricciosa Pesca melba - Dessert della casa - Caffè corretto Vini: Rabosello, Prosecco, Spumante Costo del pranzo di Pasqua: 30 euro a persona iacere di servirvi Via Rovigo, 50 Vigo di Legnago Tel. 0442 601299 provincia verona di Apertura: fino al 12 giugno da martedì a venerdì dalle 9 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19. Dal 14 giugno al 10 luglio da martedì a domenica dalle 10.30 alle 19. Catalogo: Silvana Editoriale “Il tempo non ha sponde” per Marc Chagall, per la sua arte colma di visioni, felice trasmutarsi tra pittura e grafica. I personaggi, creature senza peso galleggianti tra le nuvole, o quegli animali, effigi trasfigurate in un onirismo senza confini, tocco quotidiano desunto in fantastica essenza. O, ancora, l'autoritratto, sorriso ironico di quel genius loci levita, fluida emanazione dell'anima ebraica votata alla diaspora, realtà composita e rutilante caleidoscopio, quel seme millenario del “mondo sottosopra”...Chagall abbraccia nel suo peregrinare varie vite di cui fa ugualmente tesoro d'esperienza, tracce della memoria che si alternano, senza sovrapporsi, da vere quinte mobili di un proscenio ispirativo inteso tra nostalgia e struggente vitalità. Dalla Russia, con il folklore delle stampe popolari (loubki) e la Rivoluzione d'Ottobre, all'autonomia ispirativa di un proprio Surrealismo. Trasfigurate nella visione a-temporale e cultuale del trittico "Resistenza, Risurrezione, Liberazione" Fondazione Fioroni Musei e BiBlioteca PuBBlica ASSESSORATO CULTURA, IDENTITÀ VENETA E BENI AMBIENTALI La vita quotidiana nelle piazzeforti del Quadrilatero 17 Aprile - 29 Maggio 2011 Fondazione Fioroni - Legnago Dal 15 aprile nelle nostre sale il nuovo film di Nanni Moretti: Habemus papam Era al lavoro da quando aveva lasciato la direzione del Torino Film Festival ma ormai l'attesa è finita. Perchè ad ogni film in uscita di Moretti si crea una grande attesa. A maggior ragione questa volta in cui l'argomento è molto delicato: un nuovo Papa e i dubbi sulla fede. A coprire il ruolo del pontefice è stato chiamato Michel Piccoli che nel film viene eletto Papa col nome di Celestino VI. Il film è andato in concorso a Cannes in maggio, del resto con due protagonisti del genere (Moretti e Piccoli) tutto può accadere. Non dimentichiamo che Moretti nel 2001 con La stanza del figlio vinse la Palma d'oro. Soggetto Il film si apre alla morte del Pontefice e e con il Conclave che deve eleggere un nuovo Papa. Ma il neoeletto (Michel Piccoli) è preda dei dubbi e delle ansie, depresso e timoroso di non essere in grado di assolvere il suo compito. Il Vaticano chiama allora uno psicanalista (Nanni Moretti) perché lo assista e lo aiuti a superare i suoi problemi. Scheda del film Regia: Nanni Moretti Sceneggiatura: Nanni Moretti, Francesco Piccolo, Federica Pontremoli Attori: Nanni Moretti, Michel Piccoli, Jerzy Stuhr, Renato Scarpa, Margherita Buy, Franco Graziosi. Produzione: Sacher Film, Fandango, in Associazione Con Le Pacte. Distribuzione: 01 Distribution. Roberto Tirapelle LA MAGIA DELLA PRIMAVERA AL CASTELLO Anno XXXI - n. 9 - Settembre 2009 BEVILACQUA Domenica 24 aprile 2011, alle ore 12.30, il Relais Castello Bevilacqua rinnova l’appuntamento con il pranzo di Pasqua (prezzo a persona € 39 bevande incluse, su prenotazione); per l’occasione i nostri chef vi proporranno un menù nel rispetto della tradizione pasquale; e per i più piccoli una divertente animazione con giochi di magia. GUSTO TRA PASSATO E PRESENTE Aperto nel 2009, il Ristorante "All'Antica Ala" e' un luogo dove assaporare la perfetta armonia tra tradizione e innovazione; il giusto connubio riproposto nei piatti cucinati con passione dai nostri chef. I prodotti genuini locali, che mirano a valorizzare le tipicita' del territorio, vengono sapientemente proposti all'interno di un menu' dove i migliori piatti della tradizione vengono rivisitati in chiave moderna. E' questa la filosofia che accompagna da sempre il Relais Castello Bevilacqua e che si può trovare anche nel Ristorante "All'Antica Ala". Il ristorante "All'Antica Ala" aderisce all'alleanza cuochi e presidi Slow Food. Aperto tutti i giorni (chiuso il lunedì a pranzo) dalle ore 12 alle 14 e dalle 19 alle 22. E per il mese di aprile (ogni giovedì) il ristorante “All’Antica Ala” propone “A tutto asparago”, un menù degustazione tutto speciale, dedicato a questo gustoso ortaggio; per l’occasione lo chef del ristorante vi delizierà con piatti che ne esalteranno il sapore unico (prezzo a persona € 35 bevande escluse, è gradita la prenotazione). Pranzo di Pasqua Domenica 24 aprile 2011 - ore 12,30 Antipasto Lombatina di vitello leggermente affumicata con giardinetto di asparago bianco di Bassano e truciolo d’uovo di gallina padovana Primo piatto Risotto con bruscandoli Tortelloni con ripieno di agnello servito con asparagi verdi e bianchi croccanti Corte Mulino Bevilacqua - C'è aria di festa La nuova alternativa per le vostre feste è Corte Mulino Bevilacqua; ricavato da un antico mulino del Castello, è la scelta ideale per feste di laurea, di compleanno e per feste di addio al nubilato ed al celibato. A pochi passi dall’incantevole Castello Bevilacqua, Corte Mulino è un locale accogliente e informale in grado di accogliere fino a 100 persone. Lo staff del Castello Bevilacqua è a disposizione per realizzare l’evento su misura e soddisfare ogni tipo di esigenza. E per i più piccoli, Corte Mulino Bevilacqua è un ambiente dove festeggiare in tutta sicurezza, lontano dalla strada, con un ampio cortile dove poter giocare. Inoltre, su richiesta un servizio di animazione, allestimenti a tema e tante idee originali per trascorrere un pomeriggio all'insegna del divertimento! Desiderate una location in esclusiva solo per voi e per i vostri amici, dove divertirvi e stare in compagnia in un’occasione speciale? Corte Mulino Bevilacqua è il posto che fa per voi! Scoprite le proposte ed i menù su www.cortemulinobevilacqua.com. Info: tel. 0442 93655 Secondo piatto Bocconcini di capretto con lamelle di carciofi ed erbe aromatiche con patate arrostite Dessert Rivisitazione della colomba in epoca moderna (tortino con zabaione e colomba farcita) Caffé - Acqua gasata e naturale - Vino in bottiglia Costo a persona € 39,00 Bambini da 4 a 6 anni € 20,00 Bambini da 0 a 3 anni gratuiti Compresi acqua e vino (su prenotazione) Pranzo di Pasqua: Domenica 24 aprile 2011, ore 12.30 Cena con delitto: Venerdì 13 maggio 2011, ore 20.30 Il Relais Castello Bevilacqua è la vostra nuova destinazione nel cuore della storia. Regalatevi un soggiorno in una delle 7 splendide junior suite, e scoprite i nostri pacchetti Classic, Romance, Wellness e Gourmet. Il ristorante “All’Antica Ala” vi aspetta tutti i giorni dal lunedì sera alla domenica, per un viaggio nel gusto attraverso i sapori e le tipicità della tradizione locale, in un’ottica di valorizzazione dei prodotti del territorio. Per informazioni e prenotazioni: tel. 0442 93655 – [email protected] – www.castellobevilacqua.com periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 La “Compagnia del Listón” Presieduta da Tiziano Zampini, mira a creare amicizia, svago e cultura per i frequentatori di Piazza Bra. Esiste a Verona, dal 2004, la “Compagnia del Listón”, un sodalizio vivo ed attivo, sorto spontaneamente fra coloro che, quasi tutti i giorni, specialmente verso sera, anche inoltrata, si incontrano sul “listón”, ossia, su quell’ampio lastricato, che si estende fra i bar ed il tratto di strada a porfido, che separa il listón stesso dai giardini di piazza Bra. Un punto d’incontro ideale – in vista dell’Arena e dei diversi palazzi-monumento, che fanno bella ed unica la piazza – per scambiare idee, opinioni e, ove, il serio lo permetta, anche “quàtro ciàcole”. Una volta “sul listón”– creato nel 1770 – si è certi, fra l’altro, di trovare l’amico o l’amica, cui si desidera esporre o chiedere qualcosa…, perché è lì che, da sempre, i veronesi beatamente s’incontrano. Con il tempo, si è sentita l’esigenza di un vicendevole coordinamento fra tali cittadini, coordinamento che, fra l’altro, tende a dare forma e continuità ad amicizie ed a contatti, molte volte, in realtà, iniziati anche più di mezzo secolo fa. L’iniziativa d’un raggruppamento degli “amanti déla Bra” fu saggiamente messa in atto nel 2004 dal defunto Piero Marcolini, assiduo ed appassionato frequentatore della straordinaria piazza. Oggi, il sodalizio, che dispone persino di un elegante distintivo – opera preziosa dell’illustre e noto maestro Alberto Zucchetta – riproducente, appunto, “listón” e “piàssa Bra”, è attentamente ed attivamente curato dal suo presidente Tiziano Zampini. Il Consegna del premio di riconoscenza della quale vede nella riCompagnia del Liston a Giulio Segato, presi- sorta “Compagnia del dente della Società di Mutuo Soccorso di Ve- Listón” un valido mezrona (da sinistra Zampini, Segato, Garonzi). zo, atto alla continuazione d’una centenaria tradizione veronese – “andàr ‘ndrìo e ‘n vànti, ciàcolàndo, sùle piére déla Bra” – di incontri, destinati unicamente a creare buone relazioni e serenità negli animi. Non si tratta solo di tenere in vita uno scenario, di per sé sempre vivo e difficile da trovare in altre città, nonché apprezzato persino dal grande Johann Wolfgang Goethe, quando, nel 1776, osservando la più bella piazza di Verona, dall’alto dell’Arena, notò la piacevole animazione del “listón”. Si mira anche ad altro. Si vuole modellare quella cultura, che, oltre a eternare, doverosamente, le più normali tradizioni veronesi – la storia di Verona, il bel dialetto, nostra madrelingua, e le preziose ricette… Fanno parte dell’intento visite in altre città, con attenzione alla storia, all’arte, agli usi ed ai costumi locali, la frequentazione di concerti e i contatti con associazioni di altre città – vedi la memorabile visita a Chioggia dello scorso anno –, nonché la premiazione di artisti sia veronesi, che di altra provenienza, aventi, tuttavia riferimento a rappresentazioni tenutesi a Verona. Passeggio, amicizia, quindi, ma anche cultura, che dev’essere alla base dell’esistenza di ogni sodalizio. È il caso, in merito, anche della recente visita alla sammicheliana “Porta Palio” (1542-1557) ed a parte delle mura austriache dell’ex-Quadrilatero (anni Quaranta del Milleottocento), con la guida, dai minimi particolari, di Giulio Segato, presidente della Società di Mutuo Soccorso di Verona, fondata nel lontano 1882 ed avente sede presso la “Porta” stessa. L’occasione ha offerto la possibilità di ammirare anche antichi registri della Società e l’attenta contabilità, redatta in calligrafia, che l’occhio d’oggi neanche può immaginare… Un sodalizio, la “Compagnia del Listón”, che merita attenzione e che, con la sua azione, è onore, fra i tanti, per Verona. Una Verona, che i veronesi devono conoscere e fare conoscere… Pierantonio Braggio 11 Capo Verde Corner Considerando Capo Verde un angolo di paradiso non lontano da casa nostra, dedichiamo un apposito spazio a chi intende contribuire alla miglior conoscenza delle sue isole, inviando all'indirizzo e-mail in calce, articoli - report - resonto di viaggi etc. ([email protected]). Si potrebbe aggiungere ancora molto all'articolo di Gianluigi Viviani apparso nello scorso numero di marzo del nostro periodico, in riferimento all'auspicata installazione di un Osservatorio Astronomico a Fogo, mi voglio limitare tuttavia alla sola mia esperienza fatta su quell'isola così particolare. Il tutto risale a qualche anno fa accogliendo l'invito, riportato sul giornale dell'Associazione Artigiani di Vicenza, fatto da un personaggio straordinario che risponde al nome di Padre Ottavio Fasani, un vulcanico (per restare in tema) frate cappuccino piemontese. Le intense e fattive collaborazioni attivate dall'infaticabile Padre Ottavio con l'Assessorato alla Sanità della Regione Veneto, con le associazioni imprenditoriali vicentine, con gli alpini di Bassano e con molte altre associazioni e fondazioni hanno consentito la costruzione di 1) un ospedale di primordine dove medici e paramedici trascorrono là brevi periodi per fornire gratuitamente le loro prestazioni alla popolazione locale, 2) un ridotto villaggio turistico i cui introiti contribuiscono al mantenimento della struttura ospedaliera. Il viaggio, con le dovute tappe intermedie, la giovialità delle persone incontrate, le amicizie fatte, la scoperta di una cittadella i cui confini sono costutiti dal bordo del vecchio vulcano, la bollente sabbia nera, l'ottimo pesce e quell'immediato senso di serenità che si percepisce, ritmi di lavoro e tempo che assumono dimensioni diverse dalle nostre, meriterebbero ampio spazio; una esperienza tuttavia che ha valore forse solo per chi la vive, ma che mi consente comunque di consigliare una visita a questa straordinaria isola. INTERESSANTI INTERVENTI SULLE ISOLE TURISTICHE DI CAPOVERDE Ci fa enorme piacere constatare che l'appello, lanciato nel precedente numero, ad inviare articoli, esperienze di viaggi, report e quant'altro per contribuire alla miglior conoscenza di Capo Verde, sia stato accolto da più lettori, non possiamo tuttavia veicolare messaggi pubblicitari di agenzie di viaggi o di investimenti immobiliari. Non è questo lo scopo di Capo Verde Corner! Accogliamo invece anche informazioni di questo genere: - Un nuovo catamarano, il prossimo mese, collegherà velocemente le isole di S.Vicente-S. Nicolau-Sal-Boavista consentendone il collegamento in poche ore, in alternativa ai voli a turboelica. - Grande potenziamento di energia elettrica nell'isola di Sal, con l'installazione di un parco eolico e nord (la parte più ventosa) e di una centrale solare fotovoltaica al sud, contribuendo a risolvere in via definitiva il problema di approvigionamento elettrico. - Un accordo con l'UE teso a creare l'opportunità di designare un maggior numero di compagnie aeree, al fine di migliorare i trasporti aerei di persone e merci. Gianni Galetto Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 12 Plutone (terza parte) Eccoci giunti ad un’altra puntata della rubrica di Astronomia del Basso Adige. Oggi finiremo di parlare del nano-pianeta Plutone e l’argomento della puntata sarà la sonda che arriverà tra 4 anni su Plutone: la New Horizons. Finora, proprio per la grande lontananza del nano-pianeta, nessuna sonda l’ha visitato ma la prima a farlo sarà proprio la New Horizons nel 2015. La sonda della NASA è partita il 19 gennaio del 2006 dalla base di Cape Canaveral (Florida) e attualmente dovrebbe aver passato l’orbita di Urano. Il capo missione Alan Stern ha dichiarato che a bordo della sonda c’è una parte delle ceneri di Clyde Tombaugh, lo scopritore di Plutone, che è deceduto nel 1997. Nel 2007 la sonda ha sfruttato la gravità di Giove per accelerare la sua velocità e dirigersi verso il pianeta-nano. Il sorvolo ravvicinato di Giove è stato anche sfruttato per eseguire nuove osservazioni scientifiche sull’atmosfera gioviana e dell’attività vulcanica sul satellite Io. Il suo maggior avvicinamento a Plutone avverrà il 14 luglio 2015 ma le osservazioni del pianeta-nano inizieranno cinque mesi prima e continueranno per almeno un mese dopo l’incontro. La sonda analizzerà e fotograferà la superficie di Plutone e del suo satellite più grande, Caronte. Con una velocità di 58.536 km/h (circa 16,26 km/s) è l’oggetto artificiale più veloce che abbia mai lasciato la Terra. La sonda il 7 aprile 2006 ha RISTORANTE sorvolato Marte, nel maggio 2006 è entrata nella fascia principale degli asteroidi e nell’ottobre dello stesso anno ne è uscita, ha raggiunto le vicinanze di Giove il 28 febbraio 2007 e l’orbita di Saturno l’8 giugno 2008. Secondo il calendario dovrebbe passare nell’orbita di Nettuno il 25 agosto 2014 e poi, dopo il suo incontro con Plutone il 14 luglio 2015, la missione prevede che la sonda continui per altri 5 anni il suo viaggio dirigendosi verso la fascia di Kuiper. Infatti i generatori della sonda sono in grado di fornire 225 watt di potenza e tenendo conto dei ritmi di decadimento del plutonio, con cui è alimentata la New Horizons, la sonda dovrebbe funzionare fino al 2025. Ma quali sono i suoi obiettivi? L’obiettivo primario è di studiare la geologia e la morfologia del pianeta-nano Plutone e del suo satellite Caronte, creare una mappa della superficie dei due corpi celesti e analizzarne l’atmosfera. Il non raggiungimento di uno di questi obiettivi costituirà il fallimento della missione. Altri obiettivi sono lo studio dell’atmosfera dei due corpi celesti, l’analisi ad alta risoluzione di alcune zone di Plutone e Caronte, l’analisi della ionosfera, la ricerca di atmosfera attorno a Caronte, lo studio dei due satelliti minori Notte e Idra, la ricerca di eventuali satelliti o anelli sconosciuti e possibilmente l’analisi di un ulteriore oggetto della fascia di Kuiper. Aspettiamo quindi con trepidazione l’arrivo della sonda su Plutone che riuscirà per la prima volta a fornirci delle immagini sul lontano e misterioso ex pianeta. Il cielo di Maggio Nel mese di maggio le giornate si allungheranno ulteriormente: il Sole sorgerà alle 05:07 il 01 maggio, alle 04:50 il 15 e alle 04:38 il 31 maggio; invece tramonterà alle 19:08 il 01 maggio, alle 19:23 il 15 e alle 19:38 il 31 maggio. La Luna invece sarà nuova il 03 maggio, al primo quarto il 10, piena il periodico indipendente 17 e all’ultimo quarto il 24 maggio. I pianeti solari: anche se durante questo mese ritorneranno alle prime luci dell’alba pianeti nascosti durante Aprile, non è un buon mese per l’osservazione planetaria visto che sono ancora molto bassi. Mercurio sarà visibile all’alba con difficoltà per tutto il mese di Maggio; Venere continuerà ad essere l’astro più brillante all’alba, nonostante il periodo di osservazione sia sempre meno, invece Marte, anche se ancora molto basso, inizierà a mostrarsi tra le luci dell’alba come Giove, che tornerà timidamente all’alba. Saturno, il pianeta del mese, sarà visibile per tutta la notte nella costellazione della Vergine; Urano sarà inosservabile fino a metà mese, quando inizierà ad affacciarsi tra le luci dell’alba, invece Nettuno si renderà visibile nella seconda parte della notte tra le stelle della costellazione dell’Acquario. Nel mese di maggio inoltre sarà possibile vedere delle congiunzioni (accostamento planetario di due o più corpi celesti che hanno più o meno le medesime coordinate astronomiche ) tra la Luna e Venere, nella notte del 01 e 31 maggio, tra la Luna e Marte, il 30 maggio, e tra la Luna, Giove e Marte nella mattina del 02 maggio. Costellazioni: nel cielo di maggio si assisterà alla perdita completa di Orione ma alta nel cielo è ancora visibile la costellazione del Leone, verso sud-ovest, seguita dalla costellazione della Vergine. L’Orsa Maggiore è quasi allo zenit (praticamente al centro del cielo) mentre verso est si potrà scorgere il Bifolco di Arturo. Si inizia ad intravedere una parte del Triangolo Estivo con la stella Vega che sale seguita da un Cigno ancora basso mentre l’altra punta del triangolo, Altair, arriverà a notte inoltrata. Nel prossimo numero cominceremo la nostra descrizione degli altri 4 pianeti nani. Arrivederci al prossimo numero. (Gianluigi Viviani) PIZZERIA In un suggestivo contesto è inserito il ristorante Corte Samuele, un'antica corte rurale restaurata con amore e passione per mantenere e trasmettere il calore e la genuinità dei valori di un tempo.All'interno dell'ampia corte si trovano i locali adibiti a ristorante, pizzeria e un'ampia sala dedicata a eventi di ogni genere sia per utilizzo pubblico che privato. Il nostro lavoro è la nostra passione e i nostri clienti sono la nostra forza. Tra le nostre specialità vieni a gustare la deliziosa "O' core e napule", vera pizza napoletana, la gustosa tagliata di entrecote della Nuova Zelanda, gli squisiti spaghetti allo scoglio, la prelibata degustazione di salumi e formaggi oppure prenota una simpatica serata con tigelle e gnocco fritto. Orari: pranzo 12.00 - 15.00 (sabato chiuso) - cena 19.00 - 24.00 (tutti i giorni) Tel. 0442.621448 - Cell. 345.4496814 - www.corte-samuele.it - [email protected] periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 13 “Madri ad ogni costo” È giusto volere un figlio a prescindere dall’età e dalla presenza di un padre?” Abolire i naturali limiti biologici, abbattere qualsiasi impedimento attraverso le avveniristiche tecniche di fecondazione assistita, di ovodonazione, di embrio-donazione è legittimo e ragionevole da parte dell’essere umano od è forse una manifestazione di puro egoismo nel tentativo di cercare e di ottenere sempre ad ogni costo quanto la natura limita per il trascorre del tempo o per altri impedimenti? Sempre più spesso nella società dei nostri giorni si assiste ad una nuova e strana, se così si può definire, tendenza di scelta della fase di procreazione in cui il gentil sesso decide autonomamente quando e in quale forma dare la vita ad un nuovo essere umano, superando addirittura i tempi biologici della natura e le regole consone della vita di coppia. Un figlio nel pensiero comune è sempre stato considerato il più sublime traguardo di una coppia di genitori di sesso opposto, che concretizza il proprio amore attraverso la nascita di un bambino. Oggi questo non sembra essere più così, donne famose dello spettacolo quali Gianna Nannini, Nicole Kidman, Madonna ect, e non , esibiscono pubblicamente la scelta di diventare madre a tarda età addirittura in una fase di meno pausa non precoce con tecniche in cui la procreazione non necessità più della presenza fisica del padre ma di anonimi donatori o donatrici ben retribuiti. Si considera la causa, di questa tendenza di essere madre in tarda età, al primario desiderio nelle donne di affermarsi inizialmente nell’ambito lavorativo al quale segue in un secondo momento quello di diventare madre. Cagione forse della ricerca nelle stesse di una sicurezza economica che tuteli la loro condizione sociale e personale nel caso in cui la propria unione con un partner maschile si interrompa e la prole rimanga a cura delle medesime. Madri che sembrano quasi scegliere egoisticamente di voler essere un unico genitore per i propri figli, utilizzando la figura maschile paterna come solo un riproduttore biologico per uso fecondativo attraverso le nuove tecniche della scienza genetica, ottenendo così un’esclusiva potestà sullo stesso illimitata e priva di vincoli sia nell’ambito educativo e affettivo. Un padre che sembrerebbe quindi divenire un semplice “donatore anonimo del proprio seme”, che sceglie volontariamente la sua assenza nella vita del figlio in cambio di un lauto compenso. Ma un figlio chiede questo? Chiede di essere amato da un solo genitore? Chiede di nascere da una combinazione guidata dalla scienza di gameti ed ovuli? E quando quel figlio sarà adulto e vorrà forse capire e conoscere colui che ha determinato la sua nascita a chi si rivolgerà? Rammentiamo che un figlio non chiede di nascere, ma siamo noi che ne desideriamo la sua presenza nella nostra vita per renderla migliore e forse per trasmettere ad un’altra quanto di bello possediamo nella nostra persona. Decisioni così importanti quindi, come quella di dare la vita in questa forma, dovrebbero essere pertanto ponderate attentamente dalle donne. Le conseguenze che esse potrebbero determinare con le loro scelte sui propri figli implicano effetti visibili solo a lunga distanza. Effetti che certamente non saranno manifesti inizialmente nella prima fase di vita del figlio, ma sicuramente presenti ed evidenti in quella giovanile e adolescenziale in cui la ricerca della propria identità spinge gli stessi a voler identificare le legittime origini non solo nella figura materna ma anche in quella paterna purtroppo assente per scelta altrui. Questa tendenza dei tempi moderni, ha portato purtroppo ad un “turismo riproduttivo” attorno al quale ruotano ingenti somme di denaro e di cui spesso ci si dimentica di esporre. In Italia la legge del 19 febbraio 2004 n.40 ha vietato alcune pratiche di fecondazione assistita come l’ovodonazione, la maternità surrogata , l’utero in affitto ecc., questo forse allo scopo di limitare l’azione di ricerca della maternità in casi in cui le genitrici siano in avanzata età senile. Al contrario leggi meno restrittive presenti in molti Paesi europei sulla fecondazione assistita, quali ad esempio Spagna e Grecia, inducono molte donne over 50 a conseguire il loro obiettivo in quei territori, a seguito di una costosa retribuzione. Una scelta a volte determinata da lunghi percorsi: di terapie ormonali, insuccessi fecondativi e sofferenze psicologiche che non vengono manifestate pubblicamente da queste donne ma che inducono il loro animo a non demordere per la gioia di un figlio; pur se il trascorrere del tempo le ha condotte in un’età più opinabile e meno consona ad intraprendere una maternità. A loro quindi si deve un rispetto e una comprensione per quella tenacia e quella forza che le ha condotte a raggiungere un grande sogno, in quanto noi (che spesso critichiamo) siamo inconsapevoli del lungo percorso interiore che le ha condotte a ciò. Se nella nostra società fosse concesso alle numerose donne singol la possibilità dell’adozione, con nuove leggi più adeguate ai nostri tempi, forse queste scelte così estreme e forti si ridurrebbero per l’adozione di molti bambini o adolescenti abbandonati. A queste madri però rammentiamo che la natura ha comunque dei limiti biologici che forse andrebbero rispettati, al di là della libertà di scelta degli singoli individui, in quanto la loro sovversione potrebbe determinare l’infelicità e la solitudine di quei figli tanto attesi tramutando questi ultimi in vittime di una scelta a loro non imputabile. Katia Boggian NOVITà IN LIBRERIA E' uscito il nuovo saggio storico “L’Inquisizione a Legnago” di Riccardo Frattini, avvocato in Legnago, edito da Transfinito Edizioni. Il titolo può sembrare provocatorio: che cosa c’entra infatti Legnago con la millenaria guerra all’eresia, combattuta dalla Chiesa ai massimi livelli del potere politico e religioso? A differenza di Verona, Legnago non fu mai né sede di un vescovo, né di un tribunale dell’Inquisizione; ciò nonostante, i suoi territori furono teatro, nel corso dei secoli, di personaggi ed episodi di assoluto rilievo nella lotta a difesa dell’ortodossia. In questo libro l’autore narra infatti le vicende della comunità religiosa degli Umiliati, che nel medioevo si stabilì a Porto e che fu sempre in odore di eresia; dell’affresco del duomo di Legnago raffigurante l’uccisione dell’inquisitore San Pietro Martire ad opera di un manipolo di Catari; dell’insediamento nel ’200 sulle sponde dell’Adige di una “magione” dei Templari, il cui Ordine venne in seguito chiuso per eresia; delle condanne inflitte ad alcuni religiosi che nel ’500 predicarono nelle nostre terre in difformità ai dettami cattolici; delle visite pastorali effettuate dai vescovi di Verona su indicazione del Concilio di Trento; della figura del cardinale Agostino Valier il quale, partendo dalla nativa Legnago, divenne prima vescovo di Verona e poi addirittura Prefetto della Congregazione dell’Indice dei libri proibiti; del processo svoltosi alla fine del ’500 contro lo speziale legnaghese Gio’ Francesco Pegorari, che fece salva la vita abiurando le sue colpe dopo essere stato incarcerato e torturato; infine, di un circolo di cultori di magia nera, che da Venezia giunse a Legnago per apprendere i segreti di un negromante locale. L’opera dimostra come le vicende ed i personaggi descritti appartengano a fenomeni storici così generali da non poter non riguardare anche una città, come Legnago, non certo al centro della “Storia”. Quella contro l’eresia fu infatti una guerra efferata, combattuta nazione per nazione, città per città, strada per strada e, grazie al vile strumento della delazione, perfino casa per casa. Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 DIETE INTELLIGENTI La parola dieta viene dal greco “diaita” che significa decisione, ripartizione di vita e nel medioevo significò anche regola di vitto, quindi nella “dieta” si intende anche l'attività fisica. Questo articolo vuole fornire informazioni di base che possono essere utili ad una conoscenza generale anche del proprio fisico e certamente a invitare a non seguire le drastiche diete fai-da-te che possono procurare gravi problemi di salute. Precisiamo inanzitutto che il peso ideale è un'astrazione: quello che è importante è la ripartizione fra massa grassa e massa magra (organi interni e muscoli). Il problema del peso corporeo non può essere semplificato basandolo soltanto su delle misure esterne (peso e altezza, come nell'indice di massa corporea BMI) con formule che non stimano adeguatamente la percentuale di grasso corporeo trascurando il dato non meno importante della dislocazione, prevalente in sede ventrale (intorno agli organi interni, più pericoloso) o periferica. Per spiegarsi meglio, un atleta può avere un BMI alto anche sopra i valori normali ma avere una percentuale di grassi modesta e quindi una situazione metabolica più favorevole rispetto ad un sedentario con un BMI apparentemente normale ma con una massa magra ridotta per la scarsa attività fisica e un'elevata massa grassa. E' importante programmare durante la dietoterapia una perdita effettiva di massa grassa e non di massa magra. Nelle diete che portano ad un dimagrimento troppo rapido o nelle diete non equilibrate, come quelle iperproteiche, c'è la necessità di reperire rapidamente quella energia che non proviene più dagli alimenti bruciando non solo i grassi, ma anche parte delle preziose proteine dell'organismo. Per questo motivo gli specialisti propongono solo dimagrimenti lenti perchè sono gli unici che assicurano una effettiva perdita di massa grassa e non il deperimento che conseguono ad un periodo di semi-digiuno. Se non bastasse il danno qualitativo che il digiuno produce sull'organismo si deve ricollegare anche ad altri fattori negativi. Uno dei rischi più frequenti è rappresentato dalla calcolosi biliare. Le diete iperproteiche, che tanto vanno di moda, possono anche dare un risultato immediato ma poi il metabolismo si altera completamente, il calo di peso viene recuperato velocemente e l'organismo va in “tilt”. Non ci si può solo preoccupare di perdere i chili di peso senza chiedersi se si tratterà di un utile dimagrimento con perdita prevalente di grasso oppure di un dannoso e controproducente inflaccidimento. Per dimagrire bisogna rivedere in primis il proprio stile di vita: può bastare anche una normale dieta bilanciata, ridotta nelle porzioni ma resa dimagrante dal contemporaneo aumento quotidiano della spesa muscolare che dovrebbe accompagnare qualsiasi dieta. Soprattutto è necessario diffidare dalle diete dimagranti che non sono consigliate da medici o dietisti diplomati. Dott. Adamo Feriotto Dott.ssa Chiara Feriotto Dott.ssa Giulia Marabese Dott.ssa Erica Mori periodico indipendente Il Risorgimento a Verona e nel Veronese” Il programma delle manifestazioni per i 150 anni dell’Unità presentato da Giovanni Miozzi, presidente della Provincia di Verona e dall’assessore alla Cultura ed Identità veneta, Marco Ambrosini Una forte sinergia di volontà e concretezza ha unito Provincia di Verona e undici Comuni del Veronese – Verona, Bardolino, Castelnuovo del Garda, Legnago, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, che ha pubblicato un proprio volume sul 150° anniversario, e Villafranca – ha creato un denso programma di manifestazioni, che continueranno sino a tutto dicembre 2011 e che avranno alla loro base storia e cultura. Due elementi che vanno curati, onde volontà e sacrificio del passato – pensiamo anche ai morti sul campo di battaglia! – non vadano perduti nel grande parco della dimenticanza. Elencare tutti gli eventi previsti non è possibile, dato il loro eccezionale numero, ma possiamo evidenziare, in breve, che vi saranno convegni, conferenze, mostre fisse ed itineranti, organizzate dai vari Comuni e nelle loro sedi, nonché, ovviamente a Verona, nelle sale del Circolo Ufficiali di Castel Vecchio, nella Loggia di Fra Giocondo, in piazza Dante, e, a Legnago, sede dell’importante Fondazione Fioroni, nella quale è sorto, a cura di Maria Fioroni (18771970), il primo Museo del Il Risorgimento a Verona Risorgimento della provincia di Verona. e nel Veronese Solo il “Comando Forze Operative Terresti” di Verona, presieduto dal gen. C.A. Giorgio Battisti, prevede lo svolgimento di ben ventitre, fra convegni, conferenze e mostre. Ma, a offrire ai cittadini un elenco completo degli eventi, per i prossimi nove mesi, è stata la Provincia di Verona, che ha realizzato 25.000 volumetti, ciascuno di 63 pagine, riportante, oltre ad una sintesi completa degli avvenimenti di metà Milleottocento, curata da Andrea Ferrarese, direttore della legnaghese Fondazione Fioroni – presidente: Luciana Baratella – il dettaglio di quanto ogni Comune sopra citato, prevede di concretizzare. La pubblicazione appena menzionata porta il titolo Il Risorgimento a Verona e nel Veronese e costituisce il punto di partenza per la realizzazione di un Museo diffuso del Risorgimento veronese, un web site, che, in funzione entro l’anno, offrirà agli interessati ogni particolare storico-culturale sul Risorgimento stesso. L’opera, si diceva, curata da Andrea Ferrarese, tocca i seguenti temi: Il Risorgimento a Verona e nel Veronese (di Federico Melotto), I luoghi del Risorgimento – Il Museo del Risorgimento della Fondazione Fioroni di Legnago (A. Ferrarese), info: 045 7092901 oppure [email protected] ed I luoghi del Risorgimento Villafranca di Verona ed il suo Museo del Risorgimento (Nazario Barone). Seguono gli argomenti: Austria felix, Opposizione municipalistica ed opposizione patriottica, Un papa alla guida della rivoluzione?, Verona: la bella addormentata nel Lombardo-Veneto, Inizia la guerra, la seconda Restaurazione, I patrioti si riorganizzano, i Luoghi del Risorgimento-L’Ossario di Custoza, Scatta la repressione, Nasce il Regno d’Italia, Ultimo atto: il Veneto. In tale quadro, Legnago propone per sabato 10 e domenica 11 settembre 2011 la visita guidata all’Ospedale militare austriaco “Alla prova” ed al Museo Risorgimentale della Fondazione Fioroni, e, per domenica 2 ottobre 2011, la rievocazione storica, in piazza della Libertà, Torrione veneziano, “Monumenti e fatti militari nella fortezza del Quadrilatero durante il 1848”. Pierantonio Braggio provincia verona di 14 ASSESSORATO CULTURA, IDENTITÀ VENETA E BENI AMBIENTALI Fondazione Fioroni Musei e BiBlioteca PuBBlica L’immagine di copertina è tratta da una stampa litografica di S. Grimaldi relativa all’attacco di Sommacampagna (24 luglio 1848), durante la prima guerra di indipendenza. Museo del Risorgimento della Fondazione Fioroni di Legnago. Il Vescovo di Verona, mons. Giuseppe Zenti, all’Accademia Con la sua relazione “Ecologia del cuore” ha inaugurato il ciclo “Voci autorevoli a Verona” L’Accademia di Agricoltura, Scienze e Lettere di Verona, propone un ciclo di conferenze, tenute da “Voci autorevoli a Verona”, dopo ognuna delle quali avrà luogo un colloquio fra pubblico e relatori, a chiarimento di quanto precedentemente esposto. Il ciclo in parola è stato inaugurato con la relazione di S.E. mons. Giuseppe Zenti, il 25 marzo scorso, sul tema Educare all’ecologia della natura e dello spirito. Spiegato cosa significhi educare, tenendo presente che anche gli educandi ed i giovani hanno diritto di educare, mons. Vescovo ha sottolineato che solo un cuore in ordine, ecologicamente, quindi, ben disposto e cosciente della propria responsabilità nel mondo in cui viviamo, è garanzia dell’ecologia della natura, dell’ambiente e, soprattutto, del sociale. Il singolo, la società non possono pensare unicamente a se stessi, ma devono ricordare che vi sono anche gli “altri” e che il rispetto della natura, madre benevola, e della terra, escludendo, dunque, abusi e depauperamenti delle stesse, va tenuto in dovuto conto per il bene di tutti e di coloro che verranno dopo di noi. La terra ci è stata data, vedi Bibbia e Vangelo, non per distruggerne le risorse, con le conseguenze catastrofiche, che conosciamo, o per speculare sulle stesse, ma per essere “governata” correttamente, per il bene dell’umanità. L’educazione all’ecologia passa dal cuore attraverso la sensibilità e la profondità del proprio essere e, quindi, dall’uomo, creatore di un proprio habitat, che dev’essere attentamente curato, per la stessa nostra dignità. Pierantonio Braggio periodico indipendente Anno XXXIII - n. 4 - Aprile 2011 15 Quasi 1500 spettatori al "Sandrini" dal per Legnago- Mantova www.vespaworlddays2010.com 1954 Fátima è diventata famosa a livello mondiale grazie all´apparizione della Madonna ai tre pastorelli (Lucia ed i suoi cugini Francesco Marto e Giacinta Marto), il 13 Maggio e 13 Ottobre 1917 a Cova da Iria. Considerata l´Altare del Mondo, Fátima riceve ogni anno più di cinque millioni di turisti da tutto il mondo. La nostra principale missione è dimostrare la simpatia e la buona accoglienza che la regione sa offrire e creare le migliori condizioni per chi ci visita. Tra le tante, questa è la principale ragione per cui abbiamo abbracciato questa responsabilità, affidataci dal Vespa World Club e dai rappresentanti degli altri paesi presenti al momento della nostra candidatura, presentata il 25 Aprile 2008 in Sicilia, bellissima isola italiana. Ed è per questi ed altri motivi che v’invitiamo a visitare il Portogallo nei giorni dal 1° al 4 luglio 2010 per partecipare al 44° incontro mondiale Vespa, a Fatima. Fátima sarà, con il VespaWorldDays2010, il “Quartier Generale Vespa”! Siete tutti i benvenuti al Vespa World Days 2010! vespa club legnago calendario turistico-sociale 2010 Calendario Turistico Sociale 2011 MARZO domenica 20 Congresso Nazionale Vespa Club Italia - Roma Calendariosabato Turistico Sociale 26 2011 Cena di mezza Quaresima al Ristorante Zonaro, Vigo di Legnago (VR) Calendario Turistico Sociale 2011 MARZO domenica 20 Congresso Nazionale Vespa Club Italia - Roma sabato 26 Cena di mezza Quaresima al Ristorante Zonaro, Vigo di Legnago (VR) MAGGIO Pubblico delle grandi occasioni al "Sandrini", circa 1500 spettatori, fra i quali c'era anche il presidente biancazzurro Pierluigi Bertelli, per la partita del 10 aprile fra la capolista Mantova quasi promossa in Seconda divisione e il Legnago sesto in classifica. Incasso record, circa settemila euro. La partita è finita con un nulla di fatto, ma sul terreno di gioco non s'è progetto grafico [email protected] www.vespaclublegnago.it domenica 8 Gita a Comacchio (FE) Incontro con gli amici emiliani in occasione della Festa dell’Anguilla vista differenza fra la prima della classe e un domenica 15 Legnago in buona condizione fisica che avrebbe Incontro moto/vespe quartiere Casella di Bovolone (VR) meritato l'intera posta per le occasioni capitate a da giovedì 19 a domenica 22 Correzzola e Guardigli. Il Legnago ha giocato Vespa World Days 2011 Gjovik, Norvegia senza alcun timore reverenziale coprendo bene GIUGNOcon buone ogni parte del campo e proponendosi sabato 4 VespAfrica trame offensive che avrebbero meritato miglior presso Corte Samuele, Legnago (VR) sorte. Nella foto la tribuna delai fini Sandrini. Non valida della classifica finale campionati interregiOnali pattinaggio legnago 2011 domenica 5 Gita sociale a Caprino Veronese (VR) Visita guidata al Museo dell’Olio di Cisano www.museum.it domenica 12 Visita guidata al Museo Lamborghini località Dosso (FE) www.museolamborghini.it domenica 26 Gita sociale Su è giù dalla Lessinia (VR) LUGLIO domenica 3 Gita sociale a Gardone di Riviera (BS) con visita al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio www.vittoriale.it MAGGIO MARZO domenica 8 10 domenica 20 sabato 9 e domenica Gita Nazionale a Comacchio (FE) 5° Raduno “Tappa Notturna Congresso Nazionale Vespa Club Italia - Roma Incontro con gli amici emiliani occasione Pisa/Lucca/A betone” Pisa - in V.C. Pisa AGOSTO GIUGNO domenica 7 sabato 415 domenica Incontro moto storiche VespAfrica Incontro moto/vespe a S. Gregorio di Veronella (VR) presso Corte Samuele, Legnago(VR) (VR) quartiere Casella di Bovolone Non valida ai fini della classifica finale SETTEMBRE da giovedìdomenica 19 a domenica 22 4 domenica 5 in Love RadunoDays regionale Vespe Vespa World 2011 Gjovik, Norvegia Gita sociale V.C. a Caprino Veronese (VR) 37100 (VR) Visita guidata alwww.vr37100.it Museo dell’Olio di Cisano Ci trovate di Pietro Legnag S. ex scuole elementa I giorni e I giorni primo ea alprevisti mese, es Il calen che in tenuti modali GIUGNO www.museum.it sabato 411 domenica Gita sociale12 VespAfrica domenica Su è Giù dalleSamuele, Colline Moreniche (MN) presso Corte (VR) Visita guidata al MuseoLegnago Lamborghini Non valida ai fini Dosso della classifica località (FE) finale www.museolamborghini.it domenica 5 domenica 26 Il calendario sopra descritto potrà subire alcune variazioni; i soci cheGita intendono partecipare alle manifestazioni elencate, sociale a Caprino Veronese (VR)sono tenuti ad informarsi presso i numeri disponibili per le eventuali Visita al Museo dell’Olio di Cisano Gita guidata sociale èdigiù Lessinia (VR) modalità delle stesseSu prima ogni dalla partenza. www.museum.it * * * LUGLIO domenica 12 domenica Visita guidata al Museo 3Lamborghini info/contatti Gita sociale a Gardone Riviera (BS) località Dossodi(FE) presidente 0442 600789 con visita Enzo alwww.museolamborghini.it Vittoriale di Gabriele D’Annunzio Andrea vicepresidente 0442 30636 www.vittoriale.it Paolo segretario 339 4298155 domenica 26 Gita sociale SuLegnago è giù dalla Segreteria 0442Lessinia 601640 (VR) Segreteria Cerea 0442 80612 LUGLIO e-mail: [email protected] domenica 3 www.vespaclublegnago.it Gita sociale a Gardone di Riviera (BS) con visita al Vittoriale di Gabriele D’Annunzio DOMENICA 24 APRILE - ore 21 LUNEDì 25 APRILE - ore 21 LA FINE è IL MIO INIZIO (1 ora 38 min) Autoservizi - Pullman Sono saliti sul gradino del podio più alto: Faccini Martina G1- Oro nei 200 e 400mt. Pizzoli Gionata E2- Oro nei 200 e 1000mt. Seguono: Bovolon Maria E2- 4° nei 1000mt. e 5° nei 200mt. Pizzoli Leonaedo G1 – 5° nei 400mt. e 6° nei 200mt. Beccaletto Enrico G1 – 7° nei 400mt. e 5° nei 200mt. Parisi Giovanni G2 – 8° nei 400mt. e 11° nei 200mt. Precivale Marco G2 – 15° nei 400mt. e 21° nei 200mt. Larenza Maria G2 – 24° nei 400mt. e 26° nei 200mt. Moratello Nicola E1 – 6° nei 200mt. e 6° nei 1000mt. Ruffo Leonardo E1 – 5° nei 200mt. e 5° nei 1000mt. Faccini Nicolò E2 – 10° nei 200mt. e 10° nei 1000mt. DO MAGGIO Gita sociale Vespe e il Mincio domenica 8 escursione battello da giovedì 19 aindomenica 22 parco del Mincio di Rivalta GitaDays a Comacchio (FE)(MN) VespaalWorld 2011 Gjovik, Norvegia www.parcodelmincio.it Incontro con gli amici emiliani in occasione della Festa dell’Anguilla www.vittoriale.it Domenca 10 APRILE 2011 a Legnago si è disputato il campionato Interregionale Veneto e Friuli Venezia Giulia di pattinaggio corsa su strada, per le categorie Giovanissimi ed esordienti 1/2anno, primo grande appuntamento in programma della stagione 2011, con la partecipazione di 27 squadre e 181 Atleti. Grande successo per gli Atleti del Pattinaggio Sime Legnago che hanno conquistato 4 Titoli Regionali e piazzato quasi tutti gli altri Atleti nei primi 10, portando la Squadra alla conquista del 4° posto nella classifica per Club, con Grande soddisfazione del Presidente Giuseppe Mutti e dell’ Allenatore Graziano Bovolon. s dellawww.vespaclubpisa.it Festa dell’Anguilla sabato 26 Cena di mezza Quaresima domenica 17 domenica al Ristorante Zonaro, Vigo 15 didiLegnago Visita guidata all’Eliporto Bologna (VR) Incontro moto/vespe quartiere Casella di Bovolone (VR) domenica 24 di Tavellin Angelo DITTA PREMIATA CON IL “CESARE D’ORO” GITE VIAGGI GRAN TURISMO AIR CONDITIONED COMFORT Legnago - Tel. e Fax 0442 20648 Sa Il calen di che in tenuti supermercato modali tosano < Cerea