anno 1 - numero 3/2016 – 28 giugno 2016

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anno 1 - numero 3/2016 – 28 giugno 2016
ANNO 1 - NUMERO 3/2016 – 28 GIUGNO 2016
FEDERAZIONE: COMPLETATO IL RINNOVO DELLE CARICHE PER IL
TRIENNIO 2016/2018, VISCONTI CONFERMATO PRESIDENTE
Giuseppe Visconti è stato confermato per acclamazione Presidente della Federazione Nazionale
della Proprietà Fondiaria per il triennio 2016/2018, nel corso del Consiglio Direttivo che si è tenuto
a Milano il 7 giugno scorso. Sempre per acclamazione sono stati confermati anche i Vice Presidenti:
Claudio Biscaretti di Ruffia, Michele Orlando e Alessio Agliardi.
Dopo l’Assemblea di Roma del 27 aprile scorso, che ha visto l’elezione dei componenti del
Consiglio Direttivo, del Collegio dei Revisori dei Conti e degli Arbitri, a norma di Statuto il nuovo
Consiglio ha quindi completato il rinnovo delle cariche sociali.
Il Presidente Giuseppe Visconti, nelle comunicazioni, ha affrontato alcuni aspetti a livello nazionale
ed europeo di particolare importanza per la proprietà. È stato ricordato il Convegno organizzato
dalla Federazione sul tema: “L’affitto punto di incontro tra proprietà e impresa per lo sviluppo
dell’agricoltura” che si è tenuto a Roma lo scorso aprile e che ha suscitato notevole interesse tra i
numerosi partecipanti. Il Presidente ha riferito sul Congresso di Friends of the Countryside-meta
che si è tenuto in Germania a Wolfsburg dal 26 al 29 maggio 2016 e che ha visto la partecipazione
di una significativa delegazione di proprietari rurali italiani. Ha quindi anticipato che la Federazione
sta organizzando per il mese di settembre un incontro nel comprensorio neorurale della Cassinazza
sul tema della produzione sostenibile e degli interventi strutturali ed ambientali.
A tale proposito ha preso la parola il Direttore della Federazione Antonio Oliva che ha illustrato
brevemente l’iniziativa, attualmente ancora nella fase organizzativa preliminare, e la realtà del
territorio neorurale della Cassinazza.
“L’obiettivo dell’incontro - ha detto Oliva - è di far conoscere ai partecipanti come agricoltura
produttiva e tutela dell’ambiente possono coesistere condividendo le finalità della conservazione,
della biodiversità e della lotta allo spreco delle risorse”.
In chiusura di relazione il Presidente Visconti ha aggiornato il Consiglio sulla revisione di medio
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termine della Politica Agricola Comune prevista per il 2017 e sul dibattito già avviato a livello
europeo per un primo esame della PAC dopo il 2020.
“La Proprietà Fondiaria - ha sostenuto Visconti - chiede che nella nuova PAC sia incentivato il
ruolo attivo dei proprietari concedenti la terra in affitto, per quanto riguarda in particolare gli
interventi strutturali e la difesa ambientale”.
In chiusura al Presidente Giuseppe Visconti è stato tributato un lungo e caloroso applauso quale
ringraziamento per l’opera da lui svolta nel corso del precedente mandato presidenziale, dove sono
state affrontate questioni molto delicate ed importanti dal punto di vista organizzativo, e quale
augurio di buon lavoro per il prossimo triennio ai Vertici della Proprietà Fondiaria.
BREXIT, VISCONTI: “SERVE UNA SFERZATA PER UNA EUROPA CON
PIÙ IDEALI, PIÙ EFFICIENZA E CON MENO BUROCRAZIA”
Il Referendum britannico del 23 giugno scorso su Brexit ha sancito di fatto l’uscita del Regno Unito
dall’Unione europea. Un distacco che non si formalizzerà presumibilmente in tempi brevi in quanto
avverrà secondo le norme previste dai Trattati europei.
“Ci aspettiamo ora che il Governo del Regno Unito dia esecuzione quanto prima alla decisione del
popolo britannico, per quanto doloroso possa essere tale processo. Ogni ritardo finirebbe infatti
per prolungare inutilmente l’incertezza”. È quanto hanno dichiarato congiuntamente subito dopo il
risultato del Referendum, i Vertici delle Istituzioni dell’Unione europea: Martin Schulz, Presidente
del Parlamento europeo, Donald Tusk, Presidente del Consiglio europeo, Mark Rutte, Presidente di
turno del Consiglio dell’Ue e Jean-Claude Juncker, Presidente della Commissione europea.
“L’Unione - hanno aggiunto - è dotata di regole per gestire questa situazione in modo ordinato.
L’articolo 50 del Trattato sull’Unione europea stabilisce la procedura da seguire nel caso in cui
uno Stato membro decida di lasciare l’Unione europea. Siamo pronti ad avviare in tempi rapidi i
negoziati con il Regno Unito per definire i termini e le condizioni della sua uscita dall’Unione
europea”.
I Presidenti Schulz, Tusk, Rutte e Juncker hanno precisato che fino alla conclusione di tali negoziati
il Regno Unito rimarrà membro dell’Unione europea, con tutti i diritti e gli obblighi che ne
derivano. Conformemente ai Trattati che il Regno Unito ha ratificato, il diritto dell’Ue continuerà
ad applicarsi integralmente al e nel Regno Unito fino a quando il Paese cesserà di essere membro
dell’Ue.
“Per il futuro speriamo che il Regno Unito possa rappresentare un partner stretto dell’Unione
europea e ci aspettiamo che il Paese formuli proposte concrete in tal senso”, hanno sostenuto
congiuntamente i massimi Vertici delle Istituzioni europee. “Ogni accordo che sarà concluso con il
Regno Unito in quanto Paese terzo - hanno precisato - dovrà tenere conto degli interessi di
entrambe le parti ed essere equilibrato in termini di diritti e obblighi”.
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La Federazione Nazionale della Proprietà Fondiaria, prendendo atto della volontà del popolo
britannico di lasciare l’Ue, evidenzia la necessità di una profonda riforma, a livello europeo, che
rilanci concretamente l’appartenenza ad una Unione di Stati, con tutti i vantaggi che ne possono
derivare.
“Dalla Brexit deve arrivare lo slancio per dare nuova vita all’Unione europea”, ha commentato il
Presidente della Federazione Nazionale Giuseppe Visconti all’indomani del Referendum che ha
deciso l’uscita della Gran Bretagna dall’Ue.
“Una scelta miope, egoista e forse inconsapevole - ha aggiunto - deve dare una sferzata per una
Europa con più ideali, più efficienza e con meno burocrazia”.
Il Presidente della Federazione ha quindi sottolineato la necessità di contribuire tutti insieme a
costruire la “casa comune europea” tra tutti gli Stati membri.
“Le Istituzioni europee - ha evidenziato Visconti - devono ora trovare adeguato stimolo per avviare
una profonda riforma europeista che dia più valore all’unione di tutti gli Stati membri in una
visione comune, frenando con decisione egemonie di singoli Stati membri”.
Perché il rischio vero è che sull’onda della Brexit altri Paesi, spinti da forza centrifughe, siano
tentati di seguire la strada del distacco dall’Ue.
“Occorre - ha concluso Visconti - un grande lavoro a livello europeo di coesione politica e
economica che avvicini gli Stati membri e che dia quindi valore ad una effettiva unione europea
come i Padri fondatori avevano immaginato”.
ASSEMBLEA PROPRIETÀ FONDIARIA DI NOVARA: RELAZIONE DEL
PRESIDENTE BISCARETTI E INTERVENTO DEL DIRETTORE OLIVA
Si è tenuta a Novara il 20 giugno scorso l’Assemblea della Associazione provinciale della Proprietà
Fondiaria di Novara e VCO. Il Presidente Claudio Biscaretti di Ruffia, dopo aver ringraziato il
Direttore della Federazione Nazionale Antonio Oliva, per aver accolto l’invito ad intervenire alla
riunione, ha dato inizio alla sua interessante relazione che ha toccato gli aspetti relativi all’attività
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dell’Associazione e alle problematiche del settore, soprattutto a livello provinciale. Per quanto
riguarda i contratti di affitto stipulati ai sensi dell’articolo 45 delle legge 203/82 il Presidente
Biscaretti ha ricordato che questi contratti costituiscono uno degli elementi più rilevanti della
attività dell’Associazione che assiste i propri associati nella fase contrattuale e nella successiva
sottoscrizione.
“Questi accordi in deroga alla normativa vigente - ha detto Biscaretti - hanno sempre garantito
ottimi risultati nel disciplinare i rapporti tra la proprietà e chi conduce il terreno in affitto”.
Nel corso dell’annata agraria 2014/2015 sono state siglate presso l’Associazione 198 convenzioni
tra proprietari ed affittuari. Un dato che dimostra che gli accordi in deroga funzionano. La relazione
è proseguita con l’illustrazione della consistenza associativa della Associazione che conta oltre 750
soci per la maggior parte piccoli proprietari che concedono in affitto i loro terreni; nel registro soci
sono anche presenti enti, associazioni e società rappresentative del tessuto sociale provinciale. Dopo
gli adempimenti statutari relativi all’approvazione del bilancio consuntivo e preventivo e della
nomina del Collegio degli Arbitri, il Presidente ha ceduto la parola al Direttore della Federazione
Nazionale Antonio Oliva che, con un intervento molto apprezzato che ha coinvolto i numerosi
presenti, ha tracciato una panoramica dell’attività svolta dalla Proprietà Fondiaria soprattutto a
livello nazionale ed europeo.
Il Direttore ha sottolineato l’importanza dell’affitto in agricoltura che in Italia continua a crescere: a
livello nazionale la relativa Superficie Agricola Utilizzata ammonta a oltre 5,2 milioni di ettari pari
al 42,1% della Sau totale.
“In Piemonte - ha detto Oliva - questi dati assumono una valenza ancora maggiore in quanto la
superficie in affitto è pari a circa il 62% della Sau regionale totale, con notevoli risvolti positivi
anche per la dimensione media aziendale che è pari a 16 ettari, a fronte di una media nazionale che
è di 8,4 ettari”.
Partendo da questi dati il Direttore ha evidenziato l’importanza della proprietà concedente la terra in
affitto nell’ambito di una agricoltura produttiva sostenibile e della tutela dell’ambiente.
“Un ruolo - ha sostenuto - che deve essere valorizzato nel contesto del mondo agricolo in quanto
permette l’esistenza di imprese agricole che possono allargare le proprie dimensioni aziendali
attraverso lo strumento dell’affitto”.
CRESCE L’AFFITTO IN AGRICOLTURA: LA SUPERFICIE AMMONTA A
OLTRE 5,2 MILIONI DI ETTARI, PARI AL 42,1% DELLA SAU TOTALE
Nel nostro Paese l’affitto in agricoltura è in continua crescita. Dal Rapporto 2013 dell’Istat risulta
infatti che la Superficie Agricola Utilizzata in affitto a livello nazionale ammonta a oltre 5,2 milioni
di ettari, pari al 42,1% della Sau totale. Nel 2010 l’affitto, con circa 4,9 milioni di ettari,
rappresentava il 38,2% della Sau totale. Prendendo in esame anche i dati del Censimento generale
del 2000 si vede che la Sau in affitto in 13 anni è passata dal 23,2% al 42,1% e la superficie media
aziendale da 5,5 ettari a 8,4 ettari. In termini di Sau totale, nel periodo 2000-2013 si è registrata una
significativa diminuzione: da circa 13,2 milioni di ettari si è scesi a 12,4 milioni (- 6%). La Sau in
affitto, invece, nello stesso periodo, ha registrato un notevole aumento passando da 3 milioni di
ettari a 5,2 milioni, con un aumento quindi di oltre il 70%. In alcune Regioni di Italia poi i dati
sull’affitto assumono una valenza ancora maggiore rispetto alla media nazionale. Ad esempio in
Lombardia la Sau in affitto rappresenta il 65% della Sau totale regionale; altro dato significativo si
riscontra in Piemonte dove la superficie in affitto è pari a circa il 62%. In queste due Regioni dove
la Sau in affitto è ampiamente superiore alla Sau della proprietà diretto coltivatrice, la dimensione
media aziendale registra dati molto interessanti: in Lombardia è di circa 19 ettari e in Piemonte è
pari a 16 ettari.
L’Istituto dell’affitto si conferma quindi lo strumento più duttile per rendere disponibile la terra alle
aziende agricole. Si può quindi senz’altro affermare che l’affittanza agraria è l’elemento essenziale
per la competitività delle imprese, la valorizzazione del patrimonio fondiario e lo sviluppo
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dell’agricoltura italiana.
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