Preside della Facoltà di Giurisprudenza

Transcript

Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Facoltà di Giurisprudenza
Aula Magna “Galileo Galilei” - Padova, 17 maggio 2011 - Palazzo del Bo
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Presidenza della Facoltà di Giurisprudenza
Palazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 Padova
Tel. 049 8273458
www.giuri.unipd.it | email: [email protected]
Il presente documento è scaricabile all’indirizzo:
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TESTI DI
Andrea Gattini
Gherardo Bergonzini
Marco De Cristofaro, Chiara Valsecchi
Roberto Kostoris
Silvia Pertegato
Umberto Vincenti
DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA
Michele Magon
REDAZIONE
Luana Girotto, Silvia Pertegato
RACCOLTA DATI
Daniela Scocco, Diego Possamai, Sara Caon, Silvia Baraldo, Valeria Mantovani
PROGETTO GRAFICO E STAMPA
Progetto grafico Marta Masato
Stampa Cartomarket srl
Sala delle Lauree | Palazzo del Bo, Padova
Sommario
Giornata della Facoltà
Programma
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La Facoltà di Giurisprudenza a Padova
Sede
La Facoltà di Giurisprudenza si presenta
La Facoltà di Giurisprudenza tra passato e presente
Personale docente della Facoltà
Insegnamenti attivati nell’a.a.2010/2011
Scuola di Dottorato in Giurisprudenza
Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
17 maggio 2011
Padova, Palazzo del Bo
Aula Magna “Galileo Galilei”
La Facoltà di Giurisprudenza a Treviso
Sede
Libri pubblicati dai Docenti della Facoltà di Giurisprudenza
dal 2005 ad oggi
Elenco
60
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La Facoltà di Giurisprudenza per i suoi studenti
I servizi offerti
Polo Bibliotecario giuridico
Laboratorio informatico e Wi-Fi
Iniziative culturali
Le visite fuori sede
Borse integrative di studio
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81
83
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Cosa dicono di noi
Testimonianze di ex studenti
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Cortile antico | Palazzo del Bo, Padova
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Programma
Presidenza – IV piano
Preside Prof. Umberto Vincenti
Palazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 Padova
Tel. 049 8273458 | Fax 049 8273349 | e-mail: [email protected]
Front-office - corridoio Aule
Tel. 049 8273347 | e-mail: [email protected]
ore 9.00
Prof. Umberto Vincenti
Preside della Facoltà di Giurisprudenza
“La Facoltà giuridica patavina tra passato, presente e futuro”
ore 9.15
Prof. Paolo Grossi
Giudice Costituzionale, Accademico dei Lincei
“Il giurista, oggi”
Dipartimento di Diritto Privato e del Lavoro
ore 9.45
Avv. Alarico Mariani Marini
Presidente della Scuola Superiore dell’Avvocatura,
Componente del Consiglio Nazionale Forense
“Diritto e cultura”
Dipartimento di Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario
ore 10.15Prof. Salvatore Settis
Dottore honoris causa in Giurisprudenza dell’Università di Padova,
Accademico dei Lincei
“Il diritto visto da un cittadino”
ore 11.00
Presentazione dello stato delle ricerche dei Docenti
della Facoltà di Giurisprudenza
Direttore Prof. Giuseppe Amadio
Palazzo del Bo – III piano | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 Padova
Tel. 049 8273435 | Fax 049 8273399 | e-mail: [email protected]
Direttore Prof. Patrizia Marzaro
Seminari di Diritto Amministrativo, Costituzionale, Processuale civile, Tributario, Penale
Palazzo del Bo – II piano | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 Padova
Seminario di Diritto Internazionale
Via Anghinoni, 3 | 35122 Padova
Tel. 049 827337 | Fax 049 8273359 | e-mail: [email protected]
Dipartimento di Storia e Filosofia del Diritto e Diritto Canonico
Direttore Prof. Sandro Gherro
Palazzo del Bo | Via VIII Febbraio 1848, 2 | 35122 Padova
Tel. 049 8273420 | Fax 049 8273419
Sede distaccata
Via del Risorgimento, 9 | 35137 Padova
Tel. 049 8273846 | Fax 049 8273835 | e-mail: [email protected]
ore 12.30Conclusioni a cura del Magnifico Rettore
La Facoltà di Giurisprudenza a Padova
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
La Facoltà
di Giurisprudenza
si presenta
La Facoltà di Giurisprudenza padovana
ha una storia antica e prestigiosa; e si
intreccia indissolubilmente con la cifra
culturale di un Ateneo illustre, noto in tutto
il mondo e la cui valenza ha consentito – e
ancora consente – di annoverare Padova, a
dispetto delle sue dimensioni, tra le grandi
città dell’Italia. Nell’Atlante della letteratura
italiana, uscito da Einaudi alla fine del 2010,
Padova è elevata addirittura a capitale
culturale del Paese in un’età storica per noi
particolarmente significativa, compresa
tra l’anno 1222 e, grosso modo, il primo
trentennio del Trecento: in questo secolo
l’umanesimo sarebbe precocemente
fiorito sulle rive del Bacchiglione
prima di trasferirsi definitivamente (e
magnificamente) su quelle dell’Arno.
In effetti, tra il Duecento e il Trecento, si
registrerà a Padova il passaggio, spesso
il prolungato soggiorno, di intellettuali
del calibro di Giotto, Dante, Boccaccio,
Petrarca (e nel Quattrocento verrà Pico
della Mirandola e nel Cinquecento
Torquato Tasso).
Già nel corso del XII secolo erano attive
in Città, nel contesto del nascente libero
Comune, scholae professionali di notai,
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
The Faculty of Law:
a presentation
The history of the Law Faculty in Padua
is a prestigious one and goes back a very
long way. It is intimately linked with the
cultural renown of a famous university,
known world-wide and whose greatness is
such that Padua, notwithstanding its size,
has been and continues to be considered
one of the great Italian cities. In the Atlante
della letteratura italiana, published by
Einaudi at the end of 2010, Padua has been
considered the Italian capital of learning
between 1222 and the first three decades
of the XIVth century (a historical era which
is particularly meaningful for us), during
which time Humanism flowered along the
Bacchiglione before transferring definitively
(and magnificently) along the Arno. And, in
fact, between the XIIIth and XIVth centuries,
intellectuals of the calibre of Giotto, Dante,
Boccaccio, Petrarca (Pico della Mirandola in
the XVth and Torquato Tasso in the XVIth)
passed through Padua, often sojourning
here at length.
In the XIIth century, in the context of the
nascent free Comune, professional “scholae”
of notaries, lawyers and judges were already
active. Moreover there were also lay teaching
centres, capable of spreading ways of
avvocati, giudici, centri di istruzione laica
capaci di trasmettere i modi di misurare
e di ordinare normativamente la materia
incandescente dei nuovi affari, delle nuove
corporazioni, delle nuove istituzioni. Nel
1220 “Padova Repubblica” aveva inaugurato
il Palazzo della Ragione, il tribunale del
Comune, il luogo istituzionale della pratica
esplicazione di una professionalità giuridica
da tempo coltivata nelle contrade cittadine.
La Res publica Patavinorum stava
assumendo il carattere del Comune
popolare, governato dalla libertà e dalla
virtù, entrambe romanamente intese
nei lavori letterari volti a recuperare le
testimonianze della classicità civica e
istituzionale, lavori in cui si segnalano
poeti-giuristi quali Lovato Lovati e il suo
discepolo Albertino Mussato.
Non fu, dunque, un caso l’evento che
si concretizzò l’anno 1222: la fondazione
dell’Università ad opera di un gruppo
di professori e studenti fuoriusciti
dall’Ateneo bolognese, tutti impegnati
nella lettura e nell’esegesi della letteratura
giuridica romana contenuta nei
famosi Digesta dell’altrettanto famoso
imperatore Giustiniano; tutti desiderosi
di creare, nel libero Comune popolare
dei padovani, una sede di organizzazione
del sapere istituzionale non gravato da
condizionamenti e controlli provenienti
dai centri del potere politico e religioso,
measuring and ordering that incandescent
matter that was the new commerce, with
new corporations and institutions. In
1220, “Padova Repubblica” inaugurated its
“Palazzo della Ragione”. It was the law court
of the Comune, the institutional place where
the legal profession, which for some time
had been cultivated in the various districts
of the town, was practically carried out at
that time. The res publica Patavinorum was
acquiring the same features of the People’s
Comune: Roman liberty and virtue ruled, as
they were understood in the literary works of
poet-jurists like Lovato Lovati and his disciple
Albertino Mussato, aimed at restoring
testimonials of civil and institutional
Classicism.
Therefore, it was not by chance that
a certain event occurred in 1222: the
foundation of the University, thanks to
a group of professors and students from
the University of Bologna, all engaged
in the reading and interpretation of the
Ancient Roman literature contained in
the famous Digesta of the equally famous
Emperor Justinian. They were all desirous
of creating a centre for the organization of
institutional knowledge in the free People’s
Comune of Padua, that would be free from
undue influence or control by political and
religious powers. Moreover, that University
would respect all the prerogatives which
are naturally the lot of a community of
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
rispettosa di quelle prerogative che
naturalmente competono a una comunità
di studiosi disposti a dipendere solo
dagli esiti della loro ricerca. Per questo
lo Studium patavino, sorse, a differenza
degli altri Atenei, senza avere previamente
ottenuto licenza da una delle due massime
autorità del tempo, l’impero tedesco e il
papato romano: sarà questa primigenia
libertas a connotare per sempre l’Università
di Padova, destinata davvero ad essere
avvertita, nell’Europa dei secoli successivi,
come una capitale della ricerca, dove, anzi,
si sarebbe inventato il metodo scientifico.
Nemmeno fu un un caso allora che, nel XVI
secolo, le nationes, cioè le consociazioni
che raggruppavano gli studenti secondo
la loro varia provenienza, siano salite a
ben ventidue proprio presso le scuole
giuridiche, sempre animate da docenti
famosi e di straordinaria competenza.
scholars prepared to depend solely on
the results of their own research. For this
reason, unlike other universities, the Padua
Studium was established without having
previously received a licence from one of
the two highest authorities of the time: the
German Empire and the Papal State. This
first libertas was to become an enduring
connotation of the University of Padua,
that would have been considered in Europe
in the following centuries as a centre of
first rank for research. It was there, indeed
that the scientific method would have
been later invented, as well. Neither it was
by chance that, in the XVIth century, the
number of nationes (i.e. the confraternities
that grouped together students of various
origins) increased to 22 within the law
schools themselves, inspired, as they were,
by famous and extraordinarily competent
teachers.
L’Università dei giuristi ha dunque generato
l’Università padovana: una generazione
a cui ancor oggi l’Ateneo continua a dare
pubblico riconoscimento nel cerimoniale
ufficiale che, nell’Aula Magna, colloca
il preside di Giurisprudenza seduto alla
destra del Magnifico Rettore. D’altronde,
solo nel 1399 gli artisti riusciranno
a dividersi dai giuristi per comporre
quell’altra università comprensiva degli
studi di astronomia, dialettica, filosofia,
grammatica, medicina e retorica. Ed è dal
Hence, the university of jurists generated
the University of Padua - a generation that
is still officially and publicly mentioned and
recognized by the university in the Official
Ceremony where, in the Aula Magna, the
Dean of the Law Faculty sits on the righthand side of the Rector. Nevertheless, it
was only in 1399 that the artists managed
to separate from the jurists and make
up another distinct university including
studies in astronomy, dialectics, philosophy,
grammar, medicine and rhetoric. And it was
1493 che le scuole dei giuristi padovani,
sparse nelle varie contrade della Città,
hanno stabilito la loro sede unica nel
palazzo del Bo, l’Hospitium bovis, fino
ad allora una locanda contrassegnata da
un’insegna raffigurante la testa del bue:
nel 1539 anche artisti e medici furono
ammessi a tenervi alcune lezioni, ma
saranno poi i giuristi che dal Bo non se ne
andranno più.
just in 1493 that the legal schools in Padua,
which had been scattered across the various
districts in the city until then, came together
and joined in one centre in Palazzo del Bo
( the Hospitium Bovis, which had been an
inn with the painted sign of an ox head). In
1539, artists and doctors were admitted to
give a few lessons there, but later only the
jurists stayed on at the Bo.
Alla legge del 12 maggio 1872 risale
l’attuale denominazione ufficiale di Facoltà
di Giurisprudenza, accanto alla quale si
collocarono altre tre Facoltà (Medicina e
chirurgia, Scienze fisiche, matematiche e
naturali, Lettere e filosofia), ciascuna con a
capo un preside; ma il termine facoltà era
già in uso dagli inizi dell’Ottocento, quando
venne meno la tradizionale distinzione
tra Università giurista e Università artista
e si distinsero appunto tre facoltà: legale,
medica e fisico-matematica.
The current official denomination of “Faculty
of Law”, together with the other three
Faculties of Medicine and Surgery, Physical,
Mathematical and Natural Sciences and
Letters and Philosophy (each having their
own dean) stems from the law of May 12th,
1872. But the term “Faculty” was already
properly in use at the beginning of the XIXth
century, when the traditional distinction
between “jurist” and “artist” was removed
and, as mentioned above, three faculties
(legal, medical and physico-mathematical)
were created.
La Facoltà di Giurisprudenza mantenne alto
il nome degli studi giuridici a Padova anche
nei secoli a noi più vicini. Ce lo ha ricordato
qualche mese fa, all’inaugurazione del 789°
anno accademico, il Magnifico Rettore
che ha testimoniato il perpetuarsi di una
tradizione di eccellenza fino all’oggi:
«la Facoltà di Giurisprudenza ha dato
allo Stato unitario ministri e alti dirigenti
ministeriali, come Angelo Messedaglia,
In centuries closer to us, the “Faculty of
Jurisprudence” also kept up the renown of
law studies in Padua. We were reminded
of this just a few months ago during the
opening of the 789th Academic Year,
conducted by the Rector. He described the
continuation of that tradition of excellence
by saying: “The Faculty of Law gave the
Unitary State ministers and high dignitaries
like Angelo Messedaglia, Luigi Luzzati,
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Luigi Luzzatti, Emilio Morpurgo, Carlo
Francesco Ferraris, e nel Novecento
eminenti personalità politiche come
Giuseppe Bettiol, Luigi Carraro e Livio
Paladin e oggi offre competenze e
professionalità per dare corpo alla
riorganizzazione in senso federale del
nostro Stato».
Ma, occorre aggiungere, il supporto offerto
dalla Facoltà giuridica patavina – all’Italia e
all’Europa – non ha occupato solo lo studio
tecnico degli apparati normativi funzionali
alla disciplina delle istituzioni e della vita
sociale in genere. L’impegno è stato anche
culturale, segnato dalla volontà di costruire
un sapere capace di leggere in profondità
la dinamica delle relazioni interpersonali,
nel desiderio di guidarla verso uno sviluppo
ordinato e il più possibile conforme alle
idee, alle grandi idee, che hanno consentito
il costante progresso civile ed economico,
dai tempi della “Repubblica dei Patavini”,
il libero Comune popolare, a quelli della
Repubblica democratica nata dalla
catastrofe del secondo conflitto mondiale:
fin dall’inizio ha preso forma ed è stata
sensibilmente alimentata una tradizione
di alta sapienza giuridica, un intreccio di
tecnica legale e di cultura umanistica che
tuttora connota gli studi giuridici a Padova.
Ora una legge criticatissima (penso a
ragione e per molte ragioni), la n. 240
del 30 dicembre 2010, ha decretato
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Emilio Morpurgo, Carlo Francesco Ferraris.
In the XXth century it produced eminent
political figures such as Giuseppe Bettiol,
Luigi Carraro and Livio Paladin. Today it
offers professional competence that will help
reorganize our State in a federal sense”.
However, we should add, the support offered
by our Law Faculty to Italy and Europe has
not only meant the technical study of legal
systems geared to institutional discipline
or social life in general. It has also meant
an overall cultural commitment, marked by
the desire to create a body of knowledge
capable of an in-depth reading of the
dynamics of interpersonal relations and
moving towards orderly development, as
close as possible to the ideas -those great
ideas- that have guaranteed constant civil
and economic progress, from the era of the
Repubblica dei Patavini, the free People’s
Comune, to that one of the democratic
Republic arisen from the catastrophe
of the Second World War. And from the
very beginning a high tradition of legal
knowledge took form and grew, weaving
together legal technique and Humanist
values, which are still peculiar of law studies
in Padua.
Today, a law (highly criticized and, I
believe, quite rightly so), Law nr. 240 dated
December 30th 2010 has hurriedly and
somewhat amateurishly decreed the end of
this long academic experience, comprising
frettolosamente (e con un certo
dilettantismo) la fine di questa lunga
esperienza accademica, fatta di Facoltà
e di Presidenze. Così anche la Facoltà di
Giurisprudenza dell’Università di Padova
chiuderà i suoi battenti prevedibilmente
il 30 settembre 2012. Ma con lodevole
perspicacia il nostro Ateneo ha ritenuto
di utilizzare al meglio quella che nella
legge Gelmini resta una previsione di
mera eventualità; e così si sta disponendo,
affinchè alle Facoltà abbiano a succedere,
sia pur con competenze in parte diverse
ma certo non irrilevanti, le Scuole.
Dal prossimo anno l’organizzazione degli
studi giuridici dell’Università di Padova farà
dunque capo alla Scuola di Giurisprudenza
a cui si affiancheranno due Dipartimenti,
l’uno già esistente, l’altro conseguente
alla fusione del Dipartimento di diritto
privato con quello di Storia e filosofia del
diritto e diritto canonico. V’è da augurarsi
e, soprattutto, da impegnarsi affinchè tutto
ciò non crei eccessivo disorientamento;
ma sono certo che, al di là delle parole
(che pur hanno sempre un valore non
indifferente e per questo ben si sarebbe
potuto denominare Facoltà anche la
nuova struttura didattica), i giuristi che
comporranno la realtà umana della
neonata Scuola giuridica patavina saranno
all’altezza dell’illustre tradizione di cui
pur sono espressione; e che l’eccellenza
continuerà ad essere perseguita con
Faculties and deans. Thus the Faculty of
Law at the University of Padua will close,
presumably on September 30th 2012. But
with laudable foresight, our University has
opted to benefit from what, in the Gelmini
Law is still only a vague future possibility.
It has decided to organize its teaching into
Schools (using terminology that is already
part of our tradition) that will take the
place of the Faculty with slightly different,
but no less important functions. As from
next year the organization of law studies
at the University of Padua will depend on
the Law School which will be flanked by
two Departments, one is already existing,
the other one will be the result of a merger
between the Private Law Department and
the Department of History and Philosophy
and Canon Law. It is to be hoped, and above
all, we should do our best for this to be the
case, that all this will not create too much
confusion. But I am sure, beyond words
(which are however of no small value), that
jurists who make up the human element of
the newly-born Padua Law School will be up
to the illustrious tradition of which they are
an expression themselves - that excellence
will continue to be sought, passionately and
selflessly, both at the didactic and scientific
level, especially in the search for ideas and
techniques that will allow experimentation
of juridical experience consonant with a
community desiring to progress above
all in the construction of the institutional
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
passione e abnegazione a livello didattico
come scientifico, specialmente nella ricerca
delle idee e della tecnica che consentono la
sperimentazione di un’esperienza giuridica
adeguata a una comunità e a un Paese che
vogliono progredire innanzi tutto nella
costruzione di quegli assetti istituzionali in
grado di assicurare una convivenza sempre
più civile e onesta.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
framework needed to ensure an ever more
civil and honest society.
This booklet then is, in some sense, a record
for future recall, a modest but respectful
tribute to what has been in the past and at
the same time, an expression of all the good
wishes, full of confidence for the coming
future.
Allora questo opuscolo vuole essere quasi
una testimonianza a futura memoria, un
omaggio, modesto ma deferente, a quel
che fino a oggi è stato; e al contempo un
augurio colmo di fiducia verso il futuro che
verrà.
Umberto Vincenti
Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Dean of the Law Faculty
La Facoltà di
Giurisprudenza tra
passato e presente
1. Giurisprudenza deriva da iuris
The Law Faculty
in Padua - past and
present
1. The word “jurisprudence” derives
prudentia, che significa in latino
conoscenza del diritto. Il richiamo alla
lingua latina riporta alle radici delle
discipline giuridiche, che si collocano
nella grandiosa opera di speculazione e
sistemazione operata dai giuristi romani
classici. Infatti, pur esprimendo il diritto
un’esigenza connaturata delle società
umane, di affidare la regolamentazione
della convivenza civile ad un insieme di
norme (e proprio il conflitto tra le norme
arcaiche ed ancestrali e le prepotenti
nuove necessità della polis fa da sfondo
alla tragedia di Antigone), è con il diritto
romano che le discipline giuridiche
divengono oggetto di una vera e propria
scientia, destinata ad influenzare tutte
le epoche successive ed a tramandare
sino al giorno d’oggi le basi teoriche che
caratterizzano gli ordinamenti giuridici dei
Paesi occidentali. Il patrimonio di questa
plurisecolare elaborazione fu racchiuso
nel Corpus Iuris Civilis dell’imperatore
Giustiniano, e venne riscoperto in età
medioevale da grandi giuristi come Irnerio,
Accursio, Baldo degli Ubaldi e Bartolo
di Sassoferrato, che lo resero oggetto di
rinnovato studio ed approfondimento,
from the Latin “ iuris prudentia” meaning
“knowledge of the law”. This reference to
Latin takes us back to the roots of the
jurisprudential disciplines which are to be
found in that great opus of speculation
and organization put together by the
great Classical Roman jurists.While law
is a natural need on the part of human
societies to entrust the regulation of civil
cohabitation to a series of norms (and it
is precisely the conflict between archaic,
ancestral norms and the aggressive new
needs of the polis which is the backdrop for
the tragedy of Antigone), it is with Roman
law that juridical disciplines become a
true “scientia”, destined to influence all
successive periods, leaving us as a legacy
the theoretical base which is characteristic
of the law systems in western countries.
The richness of this centuries-old process
was integrated into the Emperor Justinian’s
Corpus Iuris Civilis, rediscovered in the
Middle Ages by great jurists such as
Irnerio, Accursio, Baldo degli Ubaldi, and
Bartolomeo di Sassoferrato,who studied
and further developed the concept, taking
it as existing law in a context where juridical
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
avvicinandosi ad esso come se si trattasse
di diritto vigente, in un contesto in cui la
disciplina giuridica veniva ritrovata nella
tradizione del diritto romano prima ancora
che nelle leggi volta a volta emanate dal
potere costituito (potere che, in quell’età,
era del resto talmente frammentato, in
Comuni, Principati, Stati e Staterelli, da
richiedere uno ius commune, appunto la
tradizione del diritto romano, come una
sorta di “lingua” di dialogo universale).
È solo con l’età delle codificazioni, che si
apre nel 1700 dopo il consolidamento dei
primi Stati unitari e conosce il suo frutto
più maturo con il Code civil di Napoleone
il Grande, che l’importanza della tradizione
dei giuristi romani classici comincia ad
appannarsi: anche se il diritto romano
continua ad essere diritto vigente in
Germania sino all’entrata in vigore del
codice civile unitario tedesco all’alba del XX
secolo, poco più di cent’anni fa.
All’età medievale, al 1222, risale la
fondazione dell’Università di Padova,
nella cui storia lo studio e l’insegnamento
del diritto hanno sempre avuto un ruolo
centrale. Lo Studium Patavinum è stato
infatti per secoli suddiviso in Universitas
Artistarum, cui appartenevano scienziati
e medici, ed Universitas Iuristarum, che
fu il luogo deputato dalla Serenissima
Repubblica di Venezia alla formazione
dei giuristi, essendosi visto assicurato
dal Senato veneziano, il 31 aprile 1407,
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
discipline was to be found in the tradition
of Roman Law rather than in the extant
laws that were being promulgated by the
governing powers (powers that, at the time,
were broken up into Comunes, Principalities,
major and minor States needing a ius
commune -i.e., following the tradition
of Roman Law - as a sort of universal
“language”).
It was only with the age of codification,
from 1700 onwards, after the establishment
of the first unitarian States and reaching
a peak with Napoleon the Great’s Code
Civil that the importance of the tradition
of the Classical Roman legislators began to
wane (although Roman Law continued to
hold sway in Germany until the adoption
of the German Unitarian Civil Code at the
beginning of the XXth century, just over a
hundred years ago).
The University of Padua was founded in
the Middle ages, in 1222 and historically,
the study and teaching of law have always
played an important role. For centuries,
the Studium Patavinum was divided into
Universitas Artistarum comprising scientists
and doctors,and Universitas Iuristarum,
adopted by the Serenissima Republic of
Venice as the appropriate place for the
formation of jurists, since the Venetian
Senate on April 31st 1407 granted it
the monopoly for university teaching
il monopolio dell’istruzione universitaria
nell’intero Dominio (come è ben noto
anche alla letteratura mondiale grazie al
Mercante di Venezia di Shakespeare, dove
il dramma di Antonio, tenuto per contratto
a compensare Shylock con una libbra
di carne dal proprio petto per non aver
restituito il danaro dato a mutuo, viene
risolta da Porzia, travestita da Dottore
in Diritto inviato dallo Studio di Padova,
con la trovata per cui il contratto doveva
bensì essere rispettato, ma il creditore non
poteva versare alcuna goccia di sangue
cristiano sul terreno della Repubblica
Serenissima, a pena di confisca di tutti i
suoi averi).
Di questa gloriosa storia è dunque frutto
la Scuola dei giuristi a Padova, che nella
propria storia ha visto all’opera grandi
Maestri (a partire dal già ricordato Baldo
degli Ubaldi, e, con lui, tra i civilisti, Paolo
di Castro, Raffaele Fulgosio, Giason del
Maino, Bartolomeo Cepolla, Bartolomeo
Socini, e tra i canonisti Francesco Zabarella
e Bartolomeo Selvatico). La sede di Padova
venne così conservata, accanto a Bologna
e Pavia, quale una delle tre Università del
Regno d’Italia, per effetto del decreto
di Saint Cloud del 25 luglio 1806, di
riorganizzazione amministrativa degli
Stati veneti annessi per volontà perentoria
di Napoleone imperatore, il 30 marzo
precedente, pochi mesi dopo il trionfo di
Austerlitz. A tale decreto risale anche la
throughout the whole Dominion (this
fact is well-known to the world thanks to
Shakespeare’s Merchant of Venice, where
Antonio’s dilemma - to have by contract
to compensate Shylock with a pound of
flesh from his breast for an unpaid debt - is
resolved by Portia dressed up as a Doctor of
Law sent by the Studio in Padua. She finds
a loophole whereby the contract must be
respected but the creditor may not shed
a drop of Christian blood on Serenissima
territory, under penalty of all his property
being confiscated).
So this is the glorious history of the
Law School on Padua which has seen
great masters at work (starting from the
above-mentioned Baldo degli Ubaldi, and
together with him the civil lawyers Paolo di
Castro, Raffaele Fulgioso,Giasin del Maino,
Bartolomeo Cepolla,Bartolomeo Socini and,
of the canonists, Francesco Zabarella and
Bartolomeo Selvatico). Padua was thus
kept, together with Bologna and Pavia, as
one of the three universities of the Regno
d’Italia following the decree of Saint Cloud
on July 25th 1806 which reorganized the
administration of the Venetian States which
had just been annexed by Napoleon the
Emperor on March 30th, a few months after
the triumph of Austerlitz.This same decree
reorganized the School of Jurists into the
Faculty of Law (together with the Faculty
of Medicine and the newly-created Faculty
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18
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
strutturazione della Scuola dei giuristi in
Facoltà di Giurisprudenza (accanto alla
Facoltà di Medicina ed alla neo-istituita
Facoltà di Scienze fisico-matematiche).
Facoltà di Giurisprudenza che ha visto
all’opera, nell’ultimo secolo, altri insigni
Maestri degni dei predecessori: Enrico
Allorio, Tullio Ascarelli, Alberto Asquini,
Aldo Attardi, Giuseppe Bettiol, Walter
Bigiavi, Norberto Bobbio, Alberto Burdese,
Giuseppe Capograssi, Francesco Carnelutti,
Luigi Carraro, Vezio Crisafulli, Donato
Donati, Enrico Guicciardi, Giambattista
Impallomeni, Vincenzo Manzini, Enrico
Opocher, Livio Paladin, Vittorio Polacco,
Francesco Santoro Passarelli, Adolfo Ravà,
Salvatore Satta, Alberto Trabucchi, Pasquale
Voci; nonché, tra gli economisti, Tullio
Bagiotti e Marco Fanno.
Nell’ultimo decennio, per far fronte al
notevole incremento degli iscritti ed alla
conseguente grave sperequazione tra il
numero dei docenti e dei discenti, la Facoltà
ha avuto l’occasione di aprire a Treviso –
grazie ad una generosa convenzione con la
Fondazione Cassamarca – una propria sede
staccata che nella sostanza duplica l’intero
Corso di Laurea: in un magnifico contesto
urbano ed architettonico che, nel rinnovare
la tradizione degli studi giuridici trevigiani
(risalente al XIII secolo), ha già consentito
ad una generazione di studenti di seguire
con profitto ed entusiasmo il proprio corso
di studio sino alla laurea.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
of Physical and Mathematical Sciences).
The Law Faculty over the last century has
seen masters of the same calibre as their
predecessors: Enrico Allorio., Tullio Ascarelli,
Alberto Asquini, Aldo Attardi, Giuseppe
Bettiol, Walter Bigiavi, Norberto Bobbio,
Alberto Burdese, Giuseppe Capograssi,
Francesco Carnelutti, Luigi Carraro,
Vezio Crisafulli, Donato Donati, Enrico
Guicciardi, Giambattista Impallomeni,
Vincenzo Manzini, Enrico Opocher, Livio
Paladin, Vittorio Polacco, Francesco Santoro
Passarelli, Adolfo Rava, Salvatore Satta,
Alberto Trabucchi, Pasquale Voci, together
with the economists Tullio Bagiotti and
Marco Fanno.
In the past decade, to meet the growing
numbers of students and the resulting
disproportion between the number of
professors and students, the Faculty,
thanks to the generous agreement with
the Fondazione Cassamarca, has opened
another university centre in Treviso which, in
effect, duplicates the whole Degree Course. It
is set in magnificant urban and architectural
surroundings, renewing an old tradition of
legal studies in Treviso (going back to the
XIIIth century), and has already enabled one
generation of students to enthusiastically
complete their entire degree course with
positive results.
2. Studiare giurisprudenza significa
2. To study jurisprudence therefore means
dunque conoscere il diritto, un elemento
della cultura umana antico appunto quanto
l’uomo e inscindibilmente connesso
alla vita di qualunque società umana
organizzata. Senza diritto, anzi, le società
umane non potrebbero esistere.
Esagerato?
Proviamo a riflettere su questo punto.
È diritto, nel senso più ampio del termine,
l’insieme di tutte le regole che consentono
agli uomini di vivere tra loro pacificamente:
regole non necessariamente imposte da
una autorità superiore ma anzi, in via di
principio, accolte e riconosciute, più o
meno consciamente. La necessità di ‘regole’
per i rapporti tra gli esseri umani è, si può
dire, innata e tutti noi la riconosciamo
spontaneamente. Ecco perché lo studio
del diritto ha molto, tutto, a che fare con
l’essere umano in quasi tutti i momenti e gli
aspetti della sua vita quotidiana.
Nella Facoltà di Giurisprudenza si insegna
dunque il diritto. Cominceremo con il darne
un’idea elementare. Vediamo che gli uomini
vivono in comunità più o meno grandi.
Nell’ambito di queste comunità – di varia
grandezza, dallo Stato al condominio, dagli
ordinamenti sportivi o delle associazioni
private alle comunità sovranazionali
ed all’ordinamento internazionale – si
stabiliscono rapporti di ogni genere,
e ogni cittadino si aspetta dall’altro, in
date circostanze, dati comportamenti:
to know the law, a cultural element which is
as old as man, indissolubly connected with
the life of any organized society. Without
law, no human society could exist.
Excessive? Let us consider this point.
In the widest sense of the term, law is
that set of rules that allows people to live
peacefully with one another.These rules
are not necessarily imposed by a higher
authority but are, on the contrary, accepted
and acknowledged more or less consciously.
The need for “rules” in interpersonal
relationships is, we may say, innate and
recognized by all of us. This is why the study
of law has a lot, indeed everything, to do
with human beings in almost every aspect
and moment of their lives.
Law, therefore, is taught in the Faculty of
Jurisprudence. Let us start with a basic
idea.We see that men live in small societies
and large societies and within these
societies of varying sizes, from the State
to the condominium, from sporting or
private association rules to supra-national
communities and international regulations,
all sorts of relationships are forged and
each citizen expects of every other citizen
a certain sort of behaviour under certain
circumstances.Thus regulations are born,
which we may call “social”, which tell every
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20
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
sorgono così le prescrizioni che possiamo
dire sociali, e che dicono a ognuno,
ogni momento, ciò che deve fare o
omettere. Non tutte le prescrizioni hanno
però la stessa importanza, e quindi le
stesse conseguenze. Ogni società deve
assicurarsi, per prima cosa, la sua stessa
esistenza, e poi i mezzi per progredire
ordinatamente: si pone così dei fini che
deve necessariamente conseguire.
Li può conseguire con la collaborazione –
maggiore o minore, diretta o indiretta –
di ciascuno: una collaborazione ch’è
dunque necessaria e che perciò è imposta
anche a chi non vorrebbe prestarla.
Le prescrizioni relative hanno in sé, per
questo motivo, l’elemento della coazione:
cioè procurano a chi disobbedisce
conseguenze spiacevoli di vario genere, di
cui l’esempio maggiore è dato dalle pene.
Le prescrizioni che, nel senso ora chiarito,
stabiliscono quanto necessariamente
debba essere fatto o non fatto, sono le
prescrizioni giuridiche: il diritto è dunque
l’imposizione di un ordine sociale.
Con questo abbiamo anche circoscritto
il campo proprio del diritto. Tutti siamo
stretti da una serie pressoché infinita di
prescrizioni: alcune di poco momento
(come, per es., le regole dell’etichetta e
della moda); altre di contenuto morale
anche grande (come, per es., la gratitudine
per il beneficio ricevuto): però la società
non rende coattiva ogni prescrizione, ma
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
person, at any time, what they must do
or not do. Not all regulations have the
same importance, and therefore the same
consequences. Each society must, first and
foremost, guarantee its own survival and
then the means with which to progress in
an orderly fashion.Thus certain aims are
established which the society itself must
necessarily follow. These aims can be
reached with the cooperation, to a greater
or lesser degree, directly or indirectly, by
each person.This collaboration is therefore
necessary and is thus imposed even on
those members of society who are unwilling
to cooperate. These rules, therefore, hold
an element of coercion, i.e., they cause
unpleasant outcomes of various kinds
to those who disobey (the most serious
outcome being a sentence). In this sense,
these rules determine how much must,of
a necessity, be done or not done, and are
juridical prescriptions. Law is therefore the
imposing of a social order.
We have thus circumscribed the field of law.
We are all constrained by an almost infinite
number of rules. Some are of little account
(rules of etiquette or fashion), others have
to do with an element of morality, such
as thanks for a favour received. Society,
however, does not force all prescriptions,
only those that are important to maintain
a pacific and orderly living together. Thus
the field of juridical prescription lies between
solo quelle dalla cui osservanza conta di
ottenere lo svolgersi e il progredire pacifico
e ordinato della vita comune. Così il campo
delle prescrizioni giuridiche sta tra il campo
in cui il diritto non cura e il campo in cui il
diritto non osa intervenire.
Entro questo confine il diritto, nell’offrire
la garanzia dell’ordine sociale, assicura
anche la pienezza e la certezza degli
interessi dei consociati. Quale essenziale
argine all’homo homini lupus, le norme
giuridiche si impongono a tutti i consociati,
nessuno dei quali è o può vantarsi di essere
«al di sopra» del diritto. È proprio questa
l’essenza dello «Stato di diritto», ove il
rispetto delle norme è regola anche per
lo Stato, nelle sue emanazioni ed altresì
nella veste di coloro che pro tempore
sono i detentori del potere costituito e
che debbono – non diversamente da
tutti i cittadini e dall’ultimo dei cittadini
– sottostare all’impero della norma
giuridica: della rule of law, come dicono
gli anglosassoni (la sacralità del principio
della rule of law, coessenziale all’idea di
Stato di diritto, la si trova così scolpita,
con inattesa preveggenza, ancora da
Shakespeare, sempre nel Mercante: «non
c’è a Venezia alcuna autorità ch’abbia
il potere di modificare un decreto in
vigore: questo potrebbe essere invocato
come un pericoloso precedente e dietro
quell’esempio molti abusi potrebbero
infiltrarsi nel corpo dello Stato»).
the field in which law does not pay heed
and the field where the law does not dare
intervene.
Within these confines, in offering a
guarantee for social order, law also
guarantees the fullness and certainty of
co-partners’ interests. As an essential
bulwark against homo homini
lupus,,juridical norms apply to all associates,
not one of whom can boast of “being above
the law”. And this is precisely the essence
of this “Legal State”, where respect for the
norms is a regulation for the State, too
- in its promulgations- or for those who
pro tempore detain established power and
who must, exactly like all other citizens,
obey the juridical norm: the “rule of law”,
as the English say.We find reference to the
sacredness of the principle of the rule of law
(co-essential to the “legal state”) described
with extraordinary foresight in Shakespeare’s
“Merchant of Venice”:
“... There is no power in Venice can alter a
decree established: Twill be recorded for a
precedent and many an error, by the same
example, will rush into state. “ (Act IV.1).
In this regard, it should be remembered
that the guarantee of a legal state, as
envisaged at the end of the XVIIIth century
during the great Revolutions in America
and France, is based on the existence of a
free and independent magistrature, as an
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22
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
A questo riguardo, non va dimenticato
che, come è stato percepito alla fine del
‘700 all’epoca delle Grandi Rivoluzioni
americana e francese, la garanzia dello
Stato di diritto come lo si è descritto è
offerta dall’esistenza di una magistratura
libera ed indipendente, quale autonomo
ordine dello Stato, cui ciascuno può
rivolgersi per veder realizzata la uguale
soggezione di tutti al primato della legge.
Grazie alla riflessione di Montesquieu, ma
anche all’apporto di Alexander Hamilton
e Thomas Jefferson quanto alla teoria del
bilanciamento dei poteri, l’Illuminismo
porta con sé, quale frutto maturo, la
percezione di questo ruolo centrale dei
giudici nella fondazione dello Stato di
diritto. Il diritto, per le esigenze stesse della
vita, si divide in vari rami. La più famosa e
antica divisione è quella tra diritto pubblico
e diritto privato. Ogni Stato ha bisogno di
un ordinamento che stabilisca le specie, le
forme, i limiti della sua attività: stabilisca
cioè chi faccia le leggi; chi le faccia
rispettare; chi provveda ai compiti ch’è
impossibile siano lasciati all’iniziativa e alla
cura dei privati. Né lo Stato può rinunciare
a regolare i suoi rapporti con i cittadini,
cioè stabilire quali doveri imponga e quali
diritti assicuri. Tutto questo è dominio
del diritto pubblico, il quale regola,
fondamentalmente, l’organizzazione dello
Stato e il sistema dei rapporti tra lo Stato e
gli individui.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
autonomous order of the State to which
each person can apply and where everyone
is equally subordinate before the law.
Thanks to Montesquieu’s reflections and the
contribution given by Thomas Jefferson and
Alexander Hamilton as regards the theory
of the balance of power, the Enlightenment
carries within itself, like a ripe fruit, the
perception of this central role of judges in
the foundation of the Legal State.
Law is divided into various branches,
according to the needs of life itself. The
oldest and best-known division is that
between Public Law and Private Law. Each
state needs a system which establishes
types, forms and limits to its activity, i.e.,
it establishes who will create laws, who
will enforce them, who will carry out tasks
that cannot be left to private initiative.
Neither can the State renounce regulating
its relations with its citizens, i.e., deciding
which duties must be imposed and which
guaranteed. All this comes under Public Law
which basically regulates the organization
of the State and individuals.
Within the field of freedom allowed by the
State, individuals pursue their own interests
or associate with other individuals to pursue
similar but larger affairs. This is the field of
private life and interests and daily we see
how each person buys or sells something,
gives commissions or services, organizes
Entro il campo della libertà lasciata dallo
Stato, ogni individuo persegue interessi
suoi propri, o si associa con altri per
perseguirne di simili, ma di maggiore
importanza: è il campo della vita e degli
interessi privati; e vediamo ogni giorno
come ognuno venda o compri qualche
cosa, presti o commissioni servizi, o
ancora organizzi un’impresa all’uopo
magari fondando una società, si procuri
un contratto di lavoro o un’abitazione in
locazione, veda non soddisfatti i propri
crediti o lesa la propria incolumità fisica
per l’azione imprudente o negligente di
altri, ecc. Tutta questa serie di innumerevoli
rapporti, frutto dell’iniziativa o dell’azione
dei privati e proiettati in una dimensione
essenzialmente bilaterale, ossia in una
relazione coinvolgente un soggetto che
ha una pretesa ed un altro gravato dal
corrispondente obbligo, sono regolati dal
diritto privato.
C’è poi un’altra distinzione fondamentale:
quella tra il diritto sostanziale e il diritto
processuale. Il diritto esiste per non
rimanere formula scritta nella legge, ma per
essere attuato nella pratica. L’attuazione
può essere spontanea: l’uomo fa ciò che
la legge gli detta. Se non c’è l’attuazione
spontanea, occorre tuttavia che il risultato,
che la legge si proponeva di conseguire,
sia conseguito egualmente, o comunque
sia perseguita la disobbedienza del
trasgressore: è infatti solo grazie alla
an enterprise with a particular purpose,
perhaps creating a company, procuring a
work contract or leasing a house, receiving
payment where due or perhaps being
injured through imprudent or negligent
behaviour on the part of others, etc.
All these innumerable relations, the result
of private action or initiative and bi-lateral
in essence (i.e., relations where there is one
subject with a claim and another with the
corresponding obligation), are regulated by
Private law.
There is also another fundamental
distinction: that between Substantial
Law and Trial Law. Law exists, not to be
relegated to a formula but to be put into
practice. This practice can be spontaneous,
i.e., a person does what the law tells him to
do. If this does not happen spontaneously,
we must however have the same result that
the law sought to bring about or punish
disobedience on the part of the transgressor.
And it is in fact only thanks to the prospect
of coercion, against or not withstanding,
the will of the person under obligation, that
society lives in an orderly fashion and the
law is obeyed.Otherwise, the attribution of a
substantial advantage would simply remain
“flatus vocis” if there were not also the
guarantee that if spontaneous obedience
does not come about then the State will step
in and ensure full upholding of Substantial
Law. And this Substantial Law will tell me,
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
prospettiva dell’attuazione coartata,
contro o a prescindere dalla volontà del
soggetto gravato dell’obbligo, che la
società vive ordinatamente e la norma
viene rispettata. Altrimenti l’attribuzione
di un vantaggio sostanziale rimarrebbe un
mero flatus vocis, se non vi fosse la garanzia
che, in difetto di obbedienza spontanea,
subentri l’intervento dello Stato ad
assicurare la piena soddisfazione del diritto
sostanziale. E così il diritto sostanziale dirà
a me, debitore, di pagare il mio debito al
creditore; ma se io non adempirò il mio
obbligo, il creditore potrà condurmi davanti
al giudice: si apre così un processo, il cui
svolgersi e chiudersi è regolato dal diritto,
appunto, processuale.
A tanto servono i giudici e i tribunali:
cioè l’organizzazione della giustizia. La
giustizia, in una società civile moderna,
è funzione dello Stato, che assume per
sé il monopolio dell’esercizio della forza
– onde evitare l’homo homini lupus,
e per ciò irrogando il divieto di “farsi
ragione da sé” –, ma al contempo mette
a disposizione dei cittadini gli organi
della giurisdizione, che, se del caso anche
ricorrendo a strumenti coercitivi della
sfera di libertà o di proprietà dei singoli,
assicurano la tutela e la soddisfazione dei
diritti. All’uopo è indispensabile l’apporto
di un giudice imparziale che, considerati i
fatti e studiate le norme di legge che sono
da applicare, pronunci una decisione che
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
a debtor, to pay my creditor. But if I do not
settle my obligation, the creditor will be able
to take me in front of a judge, thus putting
into motion a trial which will come about
and conclude via Law of Procedure.
This is the purpose that judges and law
courts serve, i.e., the organization of justice.
Justice, in a modern civil society is that
function of the state which takes upon
itself the responsibility of exercising force
so as to avoid homo hominis lupus, thus
also prohibiting the “taking of the law into
one’s own hands”. But at the same time it
offers citizens organs of jurisdiction which
guarantee protection and the upholding of
laws even if coercive methods are adopted
in the spheres of freedom and private
property. To this end, an impartial judge is
indispensable and must be one who, having
considered the facts and studied the legal
norms that are to be applied, will pass
sentence apportioning right and wrong and
ascertaining claims and obligations.
This sentence, which has been pronounced
and therefore holds State authority
(together with the administrative apparatus
in the case of so-called “compulsory
enforcement which is necessary when
spontaneous cooperation is lacking)
guarantees the compulsory putting into
effect of the law. For the need to respect
a law is reflected in the need to pay the
consequences of the judge’s decision in the
case of a transgression.
attribuisca il diritto ed il torto, accerti le
pretese e gli obblighi. Questa decisione,
che è emanazione di un organo ufficiale
e ha dunque per sé l’autorità dello Stato
– accanto all’apparato amministrativo
della cd. “esecuzione forzata” che si
rende necessario in caso di mancata
cooperazione spontanea –, assicura
l’attuazione coattiva del diritto, poiché la
necessità di rispettare la legge ha il suo
corrispettivo nella necessità di subire le
conseguenze della decisione giudiziale in
caso di trasgressione.
L’ordinamento che regola lo svolgersi
dei processi si chiama dunque diritto
processuale. Non c’è bisogno di aggiungere
che si tratta di una branca essenziale del
diritto, sia perché la funzione della giustizia
è oggi una delle funzioni essenziali dello
Stato; sia perché nel processo il diritto si
presenta nel suo aspetto dinamico, ove –
per il tramite di una decisione che è sempre
“creativa” di significato, e così di diritto – le
formule “morte” delle leggi (“generali ed
astratte”) si tramutano in regolamentazione
di relazioni intersoggettive concrete tra
individui viventi (o soggetti immateriali ma
a loro volta fittiziamente “viventi”, quali le
società di capitali): vuoi individuando uno
specifico significato della proposizione
normativa per ogni singolo caso; vuoi
plasmando la norma in funzione dei
superiori valori iscritti nella Costituzione;
vuoi creando la regola per il caso non
The system that regulates trial proceedings
is therefore called Law of Procedure.
There is no need to add that this is an
essential branch of law both because
nowadays the functioning of justice is
one of the essential functions of the state
and because in a trial, the law is seen in
its dynamic aspect.Via a decision which
is always “creative” in significance - and
therefore in law - the “lifeless” formulae
of laws which are both “general “and
“abstract”, are transformed into regulations
for concrete inter-subject relations between
living individuals (or immaterial objects
which are fictitiously “alive”, such as limited
companies), either by a) highlighting one
specific meaning of the regulating proposal
for each single case; or b) by moulding the
regulation according to the superior values
of the Constitution; or c) creating the rule
where the case is not regulated in detail,
invoking recognized general international
principles (as in the Englaro case) and
this because the trial must always offer a
solution through the jurists who are working
on it and who are called to give citizens a
knowledge of their rights as
a premise to their full satisfaction.
It is thanks to this capacity for
transformation and transfiguration that the
trial has always been present in literature
- immortalised in Rabelais’ Gargantua, in
Alice in Wonderland (The Knave of Hearts’
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
dettagliatamente disciplinato invocando
principi generali ed internazionalmente
riconosciuti (come nel caso Englaro),
poiché il processo deve sempre offrire una
risposta grazie al ruolo dei giuristi che nel
processo operano, e che si vedono chiamati
ad offrire ai cittadini la consapevolezza dei
propri diritti, quale premessa per il loro
pieno godimento.
È per questa capacità di trasformazione e
trasfigurazione che il processo ha attirato
da sempre l’attenzione della letteratura (e
poi anche del cinema), venendo raffigurato
– oltre che in Shakespeare – in pagine
immortali del Gargantua di Rabelais, di
Alice nel paese delle meraviglie (con il
processo del fante di cuori), del Circolo
Pickwick di Dickens (con il processo tra Mr.
Pickwick e Mrs. Bardell) e dell’omonima
opera di Kafka, divenendo persino
strumento di comprensione sociologica
della complessità delle società moderne
(quale fondamento di legittimazione
del potere decisionale ai vari livelli
della società, nella riflessione di Niklas
Luhmann).
Dovendo poi stabilire se il diritto
processuale fa parte del diritto pubblico
o del diritto privato, si può dire che, se
è indiscusso che – là dove il processo
serva ad accertare i reati ed irrogare pene
– esso rientra nel diritto pubblico, tale
inquadramento è molto più opinabile
allorché il processo sia strumento
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
trial), in the Pickwick Papers by Dickens
(with the lawsuit between Mr. Pickwick
and Mrs. Bardell), and then the work of
the same name by Kafka - and becoming
a way to give a social reading of the
complexity of modern society (and as the
basis for legitimizing ruling power at the
various levels of society, according to Niklas
Luhmann).
Having thus to establish whether Law of
Procedure is part of Public or Private Law,
we may say that it is clear that where the
trial serves to ascertain crime and mete out
punishment, it has to do with Public Law.
This, however, becomes a moot point when
the trial is a measure of safeguard and
enforcement of civil rights among private
citizens, with regard to property or the
personal sphere (family, minors, etc.). In this
case, the trial is also regulated by norms
which regulate the activity of the body of
the State (although this is not always true if
we consider the widely-recognized possibility
of both sides submitting the matter to
arbitration, asking a “private judge” to
settle the dispute). So the trial is a dynamic
instrument which guarantees the existence
of essentially private laws the function of
which is strictly related to the nature of the
laws which are thereby protected.
di tutela ed attuazione dei diritti civili tra
privati, attinenti alla sfera patrimoniale o
personale (famiglia, minori, etc.). In queste
ipotesi il processo è bensì regolato da
norme che disciplinano l’attività di organi
statali (non necessariamente peraltro:
si pensi alla possibilità ampiamente
riconosciuta alle parti di far decidere le
controversie da “giudici privati”, ricorrendo
all’arbitrato), ma è strumento dinamico che
assicura l’esistenza di diritti a contenuto
essenzialmente privatistico: ed in quanto
tale ha una funzione strettamente
ricollegata alla natura dei diritti che in tal
modo vengono presidiati.
3. Ora vediamo come il diritto viene
3. Let us now see how law is studied in a
studiato in una facoltà giuridica. Il campo
del diritto è vastissimo; le esigenze di un
insegnamento, che voglia essere razionale,
sono numerose; la durata degli studi – i
cinque anni previsti per l’ordinamento
della Laurea Magistrale – è breve. Tenuto
conto di tutto questo, l’insegnamento
tratta la materia giuridica secondo certi
criteri fondamentali, cui daremo, a scopo
di orientamento, un nome: gradualità;
integrazioni; distinzioni.
law faculty. The field of law is vast and the
subject itself has various needs. The period
of study, however, is brief (5 years for the
Laurea Magistrale). So keeping these facts in
mind, the subject of law is treated according
to certain criteria which we will call:
gradualness, integration and distinctions.
GRADUALITÀ
GRADUALNESS
Non c’è studio senza iniziazione: prima si
apprendono le cose più facili, poi le più
difficili. Nel campo del diritto, l’iniziazione
è affidata ai corsi di Istituzioni, di diritto
There is no study without initiation.
We learn easy things first and then more
difficult ones. In the field of law, initiation
occurs in the Institution courses, particularly
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
romano e diritto privato anzitutto. Parola e
cosa di antiche origini: instituere significava
in latino ammaestrare offrendo i rudimenti
di una disciplina; e di Institutiones furono
i libri da cui per secoli i giovani del 1°
anno appresero gli elementi del diritto
privato. Apprendere gli elementi significa
acquistare la conoscenza sommaria di
una materia, che preluda a uno studio più
intenso, e successivo, della stessa materia o
di una parte di essa.
Analoga all’esigenza della gradualità è
quella della propedeuticità. Certe cose
non si possono intendere bene se non
se ne conoscono già altre: si comprende,
allora, che occorra studiare prima certe
discipline, poi altre. Propedeutico appunto
è un insegnamento preliminare rispetto
a un altro. La propedeuticità è stabilita,
talvolta tassativamente, dagli ordinamenti
universitari. Propedeutiche sono, per loro
natura, le discipline istituzio¬nali; ma anche
le discipline sostanziali rispetto a quelle
processuali, poiché non si può intendere
il processo se prima non si è appreso qual
è la disciplina sostanziale che nel gioco
processuale diviene oggetto di dibattito.
in Roman and Private Law. “Instituire” is a
Latin word meaning “to teach by giving the
rudiments of a discipline”, and has ancient
origins. For centuries, students in their first
year would learn the elements of Private
Law from books of “Institutiones”.
To learn the elements meant having a
general knowledge of the subject and was
the prelude to more intensive study of the
same topic, or a part of it.
INTEGRAZIONE
INTEGRATION
Si potrebbe dire, richiamandoci a Socrate,
che chi conosce una cosa sola non ne
conosce nessuna. La «cosa sola», cui qui
intendiamo riferirci, è l’ordinamento
legislativo del nostro Paese. Il buon
We could say, citing Socrates, that he who
knows only one thing knows nothing.
The “one thing” we are referring to is the
legislation system of our country. Common
sense has always held that knowledge of
Together with the need for gradualness,
there is also a need for propaedeutics,
There are certain things that cannot be
properly understood unless we already
know other things and so it is necessary
to first study certain things and then other
things. A teaching is propaedeutic when
it comes before another. Propaedeutic
order is established (absolutely, at times)
by university statutes. By their very nature,
institutional disciplines are propaedeutic
but also substantial, as compared to Trial
Law for it is impossible to understand a
trial if we do not understand precisely what
substantial discipline is being discussed.
senso ha da sempre riconosciuto che la
conoscenza delle norme del proprio paese
ha da essere integrata da altre conoscenze,
di varia specie. Distingueremo, perciò,
quattro campi di studi integrativi.
the laws of one’s country must be integrated
with other knowledge of various kinds.
We will therefore highlight four fields of
supplementary study.
Studi storico-giuridici La storia è
Historico-juridical studies History is
una forma di autocoscienza: l’uomo non
può avere autentica coscienza di se stesso
se, insieme col presente, non conosce
anche il passato. All’ufficio generale della
storia nel campo generale della cultura
corrisponde l’ufficio della storia giuridica
nel campo degli studi giuridici. Nel nostro
ordinamento le discipline storiche studiate
sono il Diritto romano e la Storia del diritto
italiano. La limitazione a questi due ambiti
– a parte la funzione educativa che le opere
dei giuristi romani e talvolta medioevali
hanno avuto nel campo soprattutto del
diritto privato – è dovuta alla necessità di
preferire campi più vicini alla nostra cultura
giuridica, anzi gli antecedenti stessi di essa.
a form of self-consciousness.People cannot
have a true consciousness of themselves
if, together with the present, they do not
have a knowledge of the past. The function
of juridical history in the field of juridical
studies corresponds to the general role
of history in the field of learning.In our
system, the historical disciplines studied are
Roman Law and History of Italian Law. This
limitation to only two spheres (apart from
the educational role that the works of the
Roman, and at times, medieval jurists have
had in the field of Private Law in particular)
is due to the need to choose fields closer to
our juridical culture rather than anything
antecedent to it.
Studi comparativistici Non si può
avere una giusta opinione dei propri
ordinamenti se non si conoscono quelli
degli altri. Le soluzioni, che i popoli
contemporanei danno a problemi simili
ai nostri, vanno confrontate con le nostre:
l’esperienza altrui può esserci preziosa, per
aiutarci soprattutto a comprendere il nostro
ordinamento, ed eventualmente anche a
mutarlo (con la dovuta prudenza, poiché
Comparative studies It is impossible to
have a proper opinion of one’s own system
if one does not know the systems of others.
The solutions that contemporary societies
give to problems similar to our own should
be compared to our solutions. Other people’s
experiences can be precious for us, to help
us above all, to understand our own system
and to change it, if necessary (with all
due prudence, for - just as experiments to
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
– così come sono falliti gli esperimenti di
“esportazione della democrazia” – il puro
e semplice trapianto porta sempre con
sé il rischio che l’elemento “straniero” viva
come un “corpo estraneo” nell’organismo
che lo riceve: così è accaduto con il nuovo
processo penale, ridisegnato nel 1989 su
di un modello, quello statunitense, che
non è riuscito ad attecchire nel nostro
Paese). Il campo della comparazione è
immenso: ma è limitato con accorgimenti
che il buon senso suggerisce; e la pluralità
degli argomenti trattati nel seguirsi dei
corsi, o nell’ambito di un corso stesso, può
proporre una serie di utili esperienze. Alla
comparazione si prestano, com’è naturale,
il diritto pubblico quanto il privato, il diritto
penale quanto quello processuale.
“export democracy” have failed - a simple
transplant always carries with it the risk
that the “foreign” element will be lived as
a “foreign body” within the host organism.
And indeed this very thing has happened
with the new Criminal Trial, redesigned on
an American model in 1989 and which has
not been successful in our country).The field
of comparison is immense but limited by
details dictated by common sense and the
many different aspects of themes addressed
during the courses, or within any one
particular course, can provide a series of
useful experiences.As is only to be expected,
Public Law and Private Law, Criminal
Law and Trial Law are suitable fields for
comparative studies.
Studi filosofici A uno studio del diritto,
Philosophical studies A study of
law carried out bearing in mind various
aspects (one’s own laws and that of
others, contemporary law and that of the
past) cannot but entail a synthesis of the
various experiences, seeking unity beneath
multiplicity i.e., the essence of law. This is
the task of Law Philosophy which is the
natural high point of juridical studies but
which can also be applied to the study of
law (for unquestionable reasons of didactic
value) and thus assumes the significance
of a philosophical introduction to juridical
studies.
condotto sotto tanti aspetti – il diritto
proprio e l’altrui, il diritto d’oggi e quello
di ieri –, non può non accompagnarsi uno
studio che sintetizzi le varie esperienze,
cercando l’unità sotto la molteplicità, cioè
l’essenza del diritto. Questo è il compito
della Filosofia del diritto: che logicamente è
il coronamento degli studi giuridici; ma che
per motivi di indubbio valore didattico può
essere preposta allo studio del diritto, e
assume allora il significato di introduzione
filosofica agli studi giuridici.
Studi economici L’economia è parte
vitale della vita pubblica e privata:
nella maggior parte delle sue norme, il
diritto regola operazioni economiche.
La vita contemporanea è testimone di
un ingigantirsi di istituti economici, col
mondo che è divenuto pressoché un
mercato unico. La conoscenza di una
realtà così molteplice e vasta è essenziale
al giurista; e solo la necessità di contenere
i programmi giustifica l’uso di mantenere
l’approfondimento entro limiti minimali.
Il giurista, del resto, è chiamato a
conoscere il cammino, la vita delle norme:
sa da dove vengono e dove vanno o
potrebbero portare (sa cioè prevedere in
una certa misura anche i possibili effetti
di una certa disposizione, sulla base della
sua esperienza e della sua capacità di
discernere i meccanismi). Per questo nella
formazione del giurista, appunto nella
nostra Facoltà, non si studia soltanto il
cosiddetto diritto ‘positivo’ cioè stabilito,
posto, dallo Stato e dagli altri organismi,
ma fin dal primo anno si studiano materie
che concorrono appunto a formare una
più vasta cultura, ad esempio tramite la
comparazione con il diritto degli altri Stati e
approfondendo i fondamenti ‘teorici’ della
scienza giuridica, oltre che il “gioco” delle
forze economiche che il diritto è chiamato
a regolare.
Di qui l’importanza delle materie da
ultimo richiamate. La conoscenza del
Economics Economy is a vital part of
public and private life and the law regulates
economic operations in most of its norms.
Contemporary life has seen the growth of
financial institutes with the world more or
less becoming a unified market.It is essential
that a jurist know this multi-faceted and
vast reality and it is only the fact that
programmes need to be contained that
justifies the need to keep the investigation
within certain limits.
The jurist, of course, must have a knowledge
of the development, the life of the norms
- where they come from and where they
could lead to - (i.e., s/he must also know
how to anticipate, to a certain point, the
possible effects of a given provision on the
basis of personal experience and a capacity
to clearly discern underlying mechanisms).
For this reason, in our Faculty, the future
jurist does not only study so-called “Positive”
Law (i.e., law established by the State or
other organisms) but from the first year
studies subjects that all lead to vaster
knowledge, for example, comparing other
countries’ law systems and researching into
the “theoretical” bases of juridical science,
together with the interplay of economic
forces and the law which is called to
regulate them.
And thus the importance of the abovementioned subjects. After all, a knowledge
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
passato, del resto, è una chiave di lettura
fondamentale per acquisire uno sguardo
critico e consapevole anche sul presente.
Il giurista preparato conosce le origini
fondamentali della nostra società e dei suoi
meccanismi giuridici, affondati ancora in
gran parte nel diritto dell’antica Roma (per
molti aspetti avanzatissimo) e poi costruiti
ed elaborati in una dimensione (forse per
molti insospettatamente attuale) europea
nel corso del medioevo e dell’età moderna.
Proprio grazie a questa conoscenza, si è
infatti in grado di non farsi cogliere del
tutto ‘sprovveduti’ o impreparati anche
di fronte a problemi che talora appaiono
‘nuovi’ e come tali difficili da risolvere
tramite opportuni strumenti anche
legislativi, e che in realtà non di rado si
sono già presentati nel passato ed hanno
già trovato soluzione.
of the past is fundamental in order to have
a critical and informed approach to the
present. The well-prepared jurist knows the
basic origins of our society and its juridical
mechanisms still largely based on Ancient
Roman Law (extraordinarily advanced in
many ways) and built upon and elaborated
into a European dimension (perhaps
surprisingly, for many people) throughout
the Middle Ages and the Modern Era. And it
is thanks to this knowledge that we are not
caught unprepared in the face of problems
which at times would seem to be “new” and
therefore difficult to resolve through suitable
legal means but which actually have often
already cropped up and been resolved in the
past.
DISTINZIONI
DISTINCTIONS
Quelle di cui abbiamo parlato sono
le partizioni fondamentali del diritto.
Ma ciascuna di esse, poi, si distingue
in parti minori: sono suddivisioni che
corrispondono al modo vario di svolgersi
della vita e di cui l’insegnamento deve
tener conto, suddividendosi a sua
volta. Di qui il numero, piuttosto esteso,
degli insegnamenti, che ora la nostra
esposizione cercherà di seguire. Non
sembra inopportuno un chiarimento
preliminare, di carattere terminologico:
These are the fundamental divisions of the
law but each of these is further divided into
sections which refer to various aspects of life
and this is reflected in how the teaching is
structured. We have considered it necessary
to give a preliminary explanation of terms.
We speak, for example, of Constitutional
Law and this term should be understood
as that set of norms that make up the
Constitutional Law, but for brevity’s sake, we
call the discipline that studies Constitutional
Law by the same name. The student,
noi parliamo, per esempio, di diritto
costituzionale, e il termine andrebbe inteso,
a rigore, come l’insieme delle norme di
diritto costituzionale; ma per brevità si usa
indicare con lo stesso termine la disciplina
che studia il Diritto costituzionale; e
lo studente, per esempio, non parlerà
mai «della materia che studia il diritto
costituzionale», ma, semplicemente,
«del Diritto costituzionale». Seguiremo
quest’uso di brevità e, salvo che non risulti
il contrario, i nostri termini si riferiranno alle
varie discipline, il cui insegnamento – salvo
per le due discipline del Diritto processuale
civile e penale – si svolge in un arco di
tempo semestrale.
for example, will never speak of “the subject
that studies Constitutional Law” but simply
call it by the same name. We shall follow
this concision and our terminology will refer
to the various disciplines which are taught,
unless otherwise stated, within one semester,
apart from the two disciplines of Civil and
Criminal Trial Law.
Diritto pubblico Il diritto pubblico
Public Law Public Law deals with the
è quello che concerne lo Stato nel suo
funzionamento e nei suoi rapporti con
i cittadini. Le discipline fondamentali
sono: Diritto costituzionale; Diritto
amministrativo; Diritto penale. La disciplina
introduttiva è costituita dalle Istituzioni di
diritto pubblico.
State and its functions and relations
with the citizen. The basic disciplines are
Constitutional Law, Administrative Law and
Criminal Law. The introductory discipline is
Institutions of Public law.
Diritto costituzionale Studia le
Constitutional Law This studies the
linee fondamentali dell’ordinamento
dello Stato: quelle appunto che ne
determinano la costituzione. Se uno Stato
sia repubblicano o monarchico, se abbia
un parlamento o no, se il parlamento
abbia una o due camere, il bill of rights,
l’enumerazione dei diritti di libertà
basic characteristics of the State system,
those which determine its Constitution,
i.e., whether a state is Republican or a
Monarchy, whether it has a parliament or
not, whether it has one House or two, a Bill
of Rights (that list of those intangible rights
of freedom which citizens have) - these are
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
intangibili di cui godono i cittadini: ecco
esempi dei tratti dell’ordinamento di uno
Stato che, per essere essenziali, rientrano
nell’ambito del Diritto costituzionale. Il
diritto costituzionale si occupa in primo
luogo di stabilire le specie, le forme, i limiti
dell’attività dello Stato stesso. Definisce ad
esempio quelli che sono chiamati i ‘poteri’:
legislativo – chi fa le leggi, esecutivo – chi
governa, giudiziario – chi fa rispettare le
leggi.
just a few examples of the elements of a
State system which come under the heading
of Constitutional Law. Constitutional Law is
concerned above all with establishing types,
forms and limits of the activities of the State
itself. For example, it defines what is known
as “powers”, i.e., legislative (that makes the
laws), executive (that governs) and judiciary
(that enforces the law).
Diritto amministrativo Il diritto
Administrative Law Public Law also
deals with the regulation of the behaviour
of State structures (considered both as a
national body or referring to minor public
bodies such as Regional, Provincial and
Local Authorities) in all those activities
and services that the State itself cannot,
or will not, leave to private enterprise.
This means that it regulates all spheres
of public administration: education,
communications (roads, trains, etc.) military
defence, finance, tax collection, etc..It
is Administrative Law that explains the
regulations of the various public services
and since these are governed partly by
the State but also in part by minor public
bodies (such as the Regional, Provincial
and Local Authorities), the regulations of
these bodies are also part of the course.
Because of the wide range of this discipline,
it has been divided into several courses.
Usually, Administrative Law as such has two
pubblico si occupa poi di regolamentare il
modo di agire delle strutture stesse dello
Stato (inteso sia come ente nazionale che
con riferimento agli enti pubblici minori,
come le Regioni, province, comuni, etc.) in
tutte le attività e servizi che lo Stato stesso
non può o non intende lasciare all’iniziativa
privata: vale a dire regola il modo di
agire della Pubblica Amministrazione in
tutte le sue sfaccettature – istruzione,
comunicazioni (strade, ferrovie, etc) la
difesa militare, la finanza e la riscossione
dei tributi etc. È compito del Diritto
amministrativo esporre l’ordinamento dei
vari servizi pubblici; e poiché essi sono
gestiti in parte dallo Stato, ma in parte
anche da enti pubblici minori (come le
Regioni, le Province, i Comuni) anche
gli ordinamenti di questi enti rientrano
nell’ambito del Diritto amministrativo.
L’estensione della disciplina ha consigliato
di dividerla in più corsi. Di solito al Diritto
amministrativo come tale si lasciano due
compiti, cui corrispondono due distinti
insegnamenti: l’esposizione dei princìpi
generali e della giustizia amministrativa. La
finanza è affidata a una disciplina apposita:
Scienza delle finanze e diritto finanziario
in cui si studiano i principi economici
dell’attività finanziaria pubblica. Anche il
Diritto regionale può avere una trattazione
a sé. Utili complementi, riguardanti l’attività
economica dello Stato, sono il Diritto
tributario e il Diritto urbanistico.
purposes which correspond to two distinct
subjects: the description of general principles
and administrative justice. Finance is
treated separately, in Financial Science and
Financial Law, where economic principles
of public financial activity are studied.
Regional Law can also be treated separately
and Tributary Law and Urban Planning Law
are useful further subjects as regards the
economic activity of the State.
Diritto penale Le trasgressioni più gravi
all’ordinamento dello Stato sono dette
reati, e vengono perseguite mediante pene.
Per esempio, altra cosa è che non si paghi
un debito, altra è che uno ferisca o derubi
altri. Nel primo caso il debitore è tenuto a
risarcire al creditore il danno che a lui viene
dal mancato adempimento. Nel secondo,
l’autore del reato subisce il carcere. Il Diritto
penale attiene dunque ai reati e alle pene
relative. Anche la materia penalistica è
molto estesa. Vi è un primo insegnamento
dedicato allo studio delle teorie generali, e
quindi una trattazione monografica di una
o più classi di reati. Quest’ultima specie
di studio è anche oggetto di discipline a
sé, tra cui ha lunga e feconda tradizione a
Padova l’insegnamento del Diritto penale
commerciale. È buona occasione ricordare
qui, per quanto abbia attinenza con vari
Criminal Law Serous illegal acts against
the State system are called crimes and
are punished by the State.For example it
is one thing not to pay back a debt and
quite another to wound or rob someone.
In the first case, the debtor will have to
compensate his creditor for damages
incurred by the fact of his not having paid
the debt. In the second, the author of the
crime will be put into prison.m Criminal
Law, therefore, deals with crimes and their
relative punishment. Here, too, the field is
vast. There is a first course dedicated to
the study of general theories and then a
monographic treatment of one or more
categories of crime.This sort of study is also
the subject of separate disciplines, among
which the teaching of Commercial Criminal
Law, which has a long tradition in Padua.
This is a good moment to mention Legal
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
rami del diritto, la Medicina legale, che
ha lo scopo di fornire al giurista nozioni
tecniche che gli sono spesso necessarie: la
materia penalistica offre molte occasioni;
ma non minori ne presenta quella delle
assicurazioni.
Medicine which has a connection to various
branches of law and which aims to provide
the jurist with technical knowledge which
s/he very often needs. Criminal Law offers
many opportunities, as does Insurance Law.
Diritto processuale Vi abbiamo già
accennato. Ora aggiungiamo che pressoché
ogni ramo del diritto sostanziale ha un
regime processuale che gli corrisponda.
Al diritto privato corrisponde il processo
civile. Al diritto penale il processo penale.
Al diritto costituzionale o amministrativo il
processo costituzionale o amministrativo.
Questa molteplicità si riflette nella
molteplicità dei tribunali: nell’esperienza
comune, e antica, rientrano i tribunali
civili e penali; più recenti i tribunali
amministrativi e quell’unico giudice
costituzionale che è la Corte Costituzionale.
La tradizione influisce molto sul modo
di impartire gli insegnamenti. Il Diritto
processuale civile – l’archetipo di tutte le
discipline processuali non penalistiche –,
il Diritto processuale penale e la Giustizia
amministrativa sono previsti come
discipline a sé. Quel particolare tipo di
processo, ch’è il processo tributario, viene
trattato nel Diritto tributario). Il Diritto
processuale costituzionale viene trattato
dal Diritto costituzionale.
Trial Law We have already mentioned
this but add that almost every branch of
substantial law has a corresponding trial
system. Criminal Law has a criminal trial.
Constitutional Law and Administrative Law
have a constitutional and administrative
trial. This multiplicity is reflected in the law
courts.Civil and criminal courts are part of
a common and ancient past experience.
More recently, we have the administrative
law courts and that sole constitutional
judge which is the Constitutional Court.
Tradition also greatly influences the
teaching. Civil trial Law (the archetype of all
non-criminal trial disciplines), Criminal Trial
Law and Administrative Justice are treated
as separate subjects.The fiscal trial, which
is a particular sort of trial, is addressed in
Financial Law. Constitutional Trial Law is
covered in Constitutional Law.
Diritto privato È chiamato invece
diritto privato tutto l’insieme di regole che
riguardano non tanto i rapporti dello Stato
o degli altri enti pubblici con i cittadini, ma
i rapporti dei cittadini (appunto i ‘privati
cittadini’) tra loro. Anche questo campo è
vastissimo e ci coinvolge quotidianamente
senza quasi che ce ne rendiamo conto.
Il variegato ambito del diritto privato
comprende infatti ad esempio:
1) Tutta la materia dei rapporti personali
che abbiano ‘conseguenze giuridiche’
cioè che facciano nascere per ciascuno
di noi diritti e/o doveri (la nostra stessa
nascita è in questo senso un fatto che
ha forti conseguenze giuridiche: impone
ai genitori dei diritti ma soprattutto dei
doveri, ed anche a noi attribuisce diritti
e allo stesso tempo impone doveri).
Di questi diritti e doveri si occupano il
diritto delle persone e della famiglia,
il diritto delle successioni (cioè delle
eredità, del passaggio di beni e interessi
da una persona che muore ad altre
persone), etc.
2) Tutto il campo, davvero sterminato,
di quelli che chiamiamo contratti ed
obbligazioni, cioè tutti gli accordi che
ogni giorno mille volte utilizziamo per
regolare i nostri grandi e piccoli affari
economici (compravendita, trasporto,
locazione), etc.
3) Le regole che ci attribuiscono la
possibilità di impadronirci di beni e di
Private Law Private Law is that set of
rules that address not only the relation
between the State (or other public bodies)
and its citizens but also the relation
between the citizens themselves(i.e., “private
citizens”). This field, too, is vast and touches
us daily, almost without our realizing it.
The many-faceted sphere of Private Law
comprises, for example:
1) The whole subject of personal relations
that have “juridical consequences”, i.e.,
that give each one of us rights and duties
(and in this sense, even our birth is a fact
of great juridical consequence for it gives
our parents rights but above all obliges
them to duties, also giving us rights and
duties at the same time).
2) The truly endless field of what we call
contracts and obligations, i.e., all those
agreements that we make every day,
thousands of times, to regulate our
financial affairs both big and small
(transactions, transport, rent etc.).
3) The rules that grant us the possibility of
owning things and to use them at our
discretion (property and so-called “real”
rights, i.e., rights over ”things”).
The fundamental disciplines are Civil Law
and Commercial Law, the introductory
subject being Institutions of Private Law.
Commercial Law comes closest to the
financial activities of production enterprise,
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
sfruttarli ed usarli a nostra discrezione (la
proprietà e i cosiddetti diritti reali, cioè
diritti sulle cose).
Le discipline fondamentali sono il Diritto
civile e il Diritto commerciale. La disciplina
introduttiva è costituita dalle Istituzioni di
diritto privato.
Nel Diritto commerciale rientra quanto
attiene più da vicino alle attività
economiche delle imprese di produzione,
di scambio, di trasporti, di assicurazioni, di
credito, nonché al regime delle varie specie
dei titoli di credito. Come dire che vi si
tratta del regime delle varie operazioni che
costituiscono la caratteristica dell’economia
moderna, poiché è il diritto che regola più
specificamente il mondo degli affari e del
commercio, delle banche, la concorrenza
e lo sfruttamento dei prodotti e delle
invenzioni industriali.
Distinzioni rigorose non sono possibili:
vi sono discipline che considerano più
rami del diritto. A questa categoria
appartengono il Diritto ecclesiastico, il
Diritto del lavoro, il Diritto internazionale.
of exchange, transport, insurance and
credit, together with the various operations
that make up the characteristics of
modern economy, since this is a law that
specifically regulates the world of business
and commerce, of banks, competition and
the utilization of industrial products and
inventions.
Diritto ecclesiastico Tratta dei rapporti
Ecclesiastical Law This deals with
the relations between the State and the
Church. The nature of the relations is that
between two sovereign states and this
means that much of Ecclesiastical Law
has to do with Public Law. Let us however
consider this example: private citizens can
decide to celebrate their marriage following
tra lo Stato e la Chiesa. I rapporti sono
tra due potestà sovrane, e questo fa che
molta parte del Diritto ecclesiastico rientri
nell’ambito del Diritto pubblico. Si pensi,
però, a questo esempio: per volontà dei
privati il matrimonio può essere celebrato
secondo il rito canonico, appunto per
Clearcut distinctions are not possible as
there are disciplines that embrace more than
one branch of law, such as Ecclesiastical
Law, Work Law and International Law.
effetto di accordi esistenti tra lo Stato e la
Chiesa; si vede allora come una parte del
Diritto ecclesiastico appartenga al Diritto
privato. Sono evidenti i motivi di utilità che
consigliano di unire in una stessa disciplina
punti di natura diversa, ma di eguale
attinenza. Utile complemento del Diritto
ecclesiastico è il Diritto canonico, dedicato
alla complessa e secolare esperienza
dell’ordinamento della Chiesa.
the Canonical rite and this because of
agreements that exist between the State
and the Church.This is an example of how
one part of Ecclesiastical Law belongs to
Private Law. It is obviously very useful to put
elements of a different, but equally pertinent
nature, within the same discipline.Canon
Law is a useful complementary subject and
deals with the complex secular experience
of Church regulations.
Diritto del lavoro Le condizioni della
vita moderna hanno reso pressoché
universale la figura del lavoratore
dipendente: di colui, cioè, che ricava i
suoi mezzi di vita dal lavoro svolto alle
dipendenze di un imprenditore privato,
a capo di una azienda. Il rapporto di
dipendenza, e la conseguente disparità di
forza in cui si trovano le due parti, fa sì che
il contratto di lavoro privato abbia un suo
regime tutto particolare volto a bilanciare
la situazione strutturale di squilibrio in cui
si trova il lavoratore. C’è poi tutta la materia
che attiene all’attività dei sindacati, e la
cui importanza cresce sempre di più; e c’è
il campo, assai esteso, della previdenza
e assistenza sociale. Da noi il Diritto
sindacale è trattato in un apposito corso,
così come l’insegnamento della Diritto
della previdenza sociale è oggetto di
insegnamento specifico. è attivo anche un
insegnamento di Diritto comunitario del
lavoro.
Labour Law The figure of the employee
i.e. the persons who earns a fixed salary
in change of a personal activity directed
by somebody else, the entrepreneur, is
common and prevalent in the modern
society. Being an employee means to be
a person in a position of subordination
in respect of the opposite part of the
contract and also means to be in a position
of economic weakness in the market.
Labour and Employment Laws scope is the
corrections of this unbalanced situation.
In the Padua Law School, Employment
Law, the Law relating to the Employment
contract content, and Labour Law, the
Law describing Trade Unions activity, are
taught in different courses, but the School
also offers a course of Social Security
Law and course of EC Employment Law.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Diritto internazionale Qui la
distinzione tra diritto internazionale
pubblico e diritto internazionale privato
è tradizionale. La parte pubblicistica
tratta dei rapporti tra gli Stati. La parte
privatistica tratta della condizione ch’è fatta
a una persona, nella sua capacità e negli
atti che compie, in uno Stato che non è il
suo proprio: in altre parole, la situazione
privatistica dello straniero.
Gli ultimi decenni ci hanno fatto assistere
alla sempre maggiore centralità che
hanno assunto le organizzazioni collettive
internazionali. Qui ovviamente il ruolo
più importante è svolto dalle istituzioni
che tendono all’unità economica, e nelle
speranze anche politica, dell’Europa, e che
hanno visto di recente l’entrata in vigore di
quel Trattato di Lisbona che, dal 1°.12.2009,
ha affiancato alla disciplina dei rapporti
tra gli Stati e delle istituzioni europee
anche una carta dei diritti, un bill of rights
comune a tutti gli Stati europei, sulla base
di quel modello di particolare successo che
è stata la Convenzione Europea dei diritti
dell’uomo e delle libertà fondamentali.
International Law Here, by tradition,
4. La tradizione plurisecolare degli
4. We can explain the centuries-old
studi giuridici universitari si giustifica
per il fatto che tuttora la laurea
in giurisprudenza è presupposto
indispensabile per essere ammessi al
percorso professionalizzante che consente
di accedere alle tre professioni forensi
tradition of University law studies by the fact
that a degree in law is still indispensable
in order to be accepted for the specialist
course which will allow access to the three
classical legal professions: the judiciary,
the legal profession and the profession of
a distinction is made between Public
International Law and Private International
Law. The public part deals with the relation
between states while the private part
covers the conditions that are given to an
individual, in his capacity and in the acts
he carries out, in a State which is not his
own: in other words, the private situation
of a foreigner.In these past decades, we
have seen the ever-growing importance
of international collective organization.
Here, obviously, the major role is that of
institutions that tend toward economic
and hopefully, political unity that have
recently seen the declaration the Lisbon
Treaty which, as from 1.12.2009 has
added a Bill of Rights to the relations
between European institutions, common
to all member states,and is based on
the particularly successful model of the
European Convention of Human Rights and
Fundamental Liberties.
classiche: la magistratura, l’avvocatura
ed il notariato. Previo svolgimento di un
periodo di pratica almeno biennale, ovvero
– per la magistratura – previa ulteriore
qualificazione (con l’acquisizione del
titolo di dottore di ricerca, di avvocato o
del diploma di scuola di specializzazione),
sarà possibile sostenere l’apposito esame
di Stato, diverso per ciascuna delle tre
professioni, e si completerà in tal modo
il percorso di formazione del giurista.
Una figura, quella del giurista, che ha una
specifica e nitida missione: al di là dei
casi in cui viene chiamato a tutelare la
libertà personale dell’accusato, il giurista
è ancor più decisivo (contrariamente
alla percezione dei mass media) per ciò
che attiene alla possibilità di beneficiare
dei propri diritti civili, patrimoniali e
personali. In questo contesto, il ruolo del
giurista si realizza non certo nell’essere
veicolo per il mantenimento di un ordine
sociale costituito o nell’essere garanzia di
un determinato rapporto di forza tra le
classi sociali, bensì nell’essere strumento
per tutti i cittadini della conoscenza e,
conseguentemente, della libera e piena
soddisfazione dei propri diritti.
Una funzione delicatissima e di grande
responsabilità, ma essenziale per il buon
funzionamento della società.
«Il giurista … non è uno scettico e piccolo
bottegaio del diritto, cui sono familiari solo
il calcolo, i trucchi e l’interesse. Per lui non
notary public.After at least two years of
training for the magistracy (after further
qualifications, i.e., research graduate,
qualification as a lawyer or a diploma
from the School of Specialization), one sits
the State Examination which is different
for each of the three professions, thus
completing the formation course of a jurist.
This is a professional figure which has a
clearly defined and specific mission.Apart
from cases where they called to protect the
personal safety of the accused, the role of
jurists is even more decisive (contrary to
how they are seen by mass media) when it
comes to the possibility of benefiting from
civil, estate and personal rights. In this
context, the role of the jurist is not so much
a means of maintaining the established
social order or a guarantee of a certain
power relation among social classes, but as
a means for all citizens to know their rights
and the complete fulfilment thereof. It is an
extraordinarily delicate function, bearing
great responsibility but is essential for the
proper functioning of society.
“ The jurist..... is not a sceptical little
shopkeeper of the law, who knows only
calculation tricks and self-interest. It is not
only riches, power or success that give sense
to his professional life. And a well-educated
jurist (conscious of the fact that his technical
instruments come from an extraordinary
deposit of knowledge of the rules of justice
41
42
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
sono unicamente la ricchezza, il potere e il
successo a dar senso alla vita professionale.
È un giurista colto, avvertito che il suo
strumentario tecnico è tratto da un
prodigioso deposito sapienziale di regole di
giustizia che una ultramillenaria tradizione
europea di esercizio della ragione giuridica
ha messo a disposizione dell’uomo
contemporaneo … si sente portatore
di una giurisprudenza critica, in grado
di supplire alle mancanze del mediocre
legislatore odierno». Per questo il giurista
è colui che lavora «per costruire un diritto
positivo che egli ritenga il più possibile – il
più umanamente possibile – prossimo
alla giustizia. Ed è giustizia tutto ciò che
è ordinato alla crescita della persona
umana: è questo umanesimo il valore più
alto conservato nel deposito bimillenario
della sapienza giuridica occidentale».
«Anche la società del presente – se vuole
essere pienamente democratica ed evitare
ogni assolutismo in versione moderna
– deve riservare al giurista compiti e
responsabilità essenziali conservandone la
figura di garante della libertà individuale»
(A.Cavanna, Storia del diritto moderno in
Europa. Le fonti e il pensiero giuridico, 2,
Milano 2005, pp. 8-9).
Accanto agli sbocchi professionali “classici”,
la laurea in giurisprudenza offre infatti gli
strumenti tecnica di analisi e la chiave di
lettura per la comprensione della struttura
dello Stato e delle dinamiche dei fenomeni
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
that a European tradition of using legal
reasoning over 1000 years old has placed
at modern man’s disposal), feels that he
is the bearer of a crucial jurisprudence,
compensating for the mediocre legislator of
today”.
sociali. Essa pertanto garantisce le
conoscenze indispensabili per accedere ad
impieghi nella pubblica amministrazione
o nella carriera diplomatica o delle forze
di polizia, nel giornalismo, tra i quadri
dirigenti di società commerciali, banche od
assicurazioni.
It is for this reason that the jurist is s/he who
works “to construct a positive law that s/he
considers to be as close as humanly possible
to justice. And justice is everything that is
established for the growth of the person;
and this humanity is the supreme value
preserved in the two thousand-year old
storehouse of western juridical knowledge”
“ Society today, if it wishes to be completely
democratic and avoid all absolutisms in a
modern key, must give jurists the essential
tasks and responsibility while maintaining
their characteristic as guarantors of
individual liberty,” (A.Cavanna, Storia del
diritto moderno in Europa. Le fonti e il
pensiero giuridico. 2, Milan, 2005 pp8-9).
Together with the “classical” work
opportunities, a law degree also offers
technical instruments of analysis and a
key to understanding the structure of the
State, together with the dynamics of social
phenomena. It therefore guarantees all
the knowledge required to work in public
administration, diplomacy, the police force,
journalism,at executive level in trading
companies, banks and insurance companies.
5. Infine alcune informazioni, nonché
5. Finally, some information and general
alcune avvertenze di carattere generale.
remarks.
INFORMAZIONI
INFORMATION
La Scuola di giurisprudenza patavina ha
2 sedi: Padova e Treviso.
Nella sede di Padova:
• 2 corsi di laurea
•triennale in CONSULENTE DEL LAVORO
•quinquennale (laurea magistrale a ciclo
unico) in GIURISPRUDENZA
Nella sede di Treviso vi è soltanto il corso di
laurea quinquennale (laurea magistrale a
ciclo unico) in GIURISPRUDENZA.
La laurea in giurisprudenza si consegue
raggiungendo un totale di 300 crediti
formativi, cioè in concreto 30 esami
(partendo da un minimo di 6 cfu ad esame)
più una prova di lingua:
•22 esami obbligatori
•1 esame a scelta tra due obbligatori
e alternativi
•5 affini o integrativi (cioè sempre
The Law School in Padua has two university
centres: Padua and Treviso.
In Padua there are 2 Degree Courses:
•a three-year course in WORK
CONSULTANCY
•a five-year course in JURISPRUDENCE
In Treviso there is only the 5-year Degree
Course in Jurisprudence.
The Degree in Jurisprudence requires total
of 300 credits (“cfu”), i.e., 30 exams starting
from a minimum of 6 cfu’s per exam plus
a language exam:
•22 compulsory exams
•1 exam chosen from 2 obligatory
alternative exams
•5 related or integrative exams (of the
courses activated by the faculty)
•2 exams of the student’s own choice
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44
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
insegnamenti attivati dalla Facoltà)
•2 a scelta libera (purché rispondano a
certi criteri di coerenza: siano cioè materie
giuridiche, economiche, sociali e simili)
•1 lingua straniera
•più tesi finale (15 cfu)
Come in ogni edificio, si comincia a
costruire dalle fondamenta. Cioè da
quelle che sono chiamate ‘istituzioni’
(di diritto pubblico, privato1, romano),
dall’economia politica e dalla Filosofia del
diritto. Si prosegue ancora completando
il quadro delle istituzioni di diritto privato,
con il diritto canonico, costituzionale,
Internazionale e dell’Unione europea,
una materia comparata, e la Storia del
diritto medievale e moderno. Al III anno
si apprendono il diritto amministrativo,
commerciale, del lavoro, tributario e la
prima parte del diritto penale. Al IV civile,
penale 2, processuale civile, giustizia
amministrativa. Infine processuale penale,
romano, un’altra materia legata alla filosofia
del diritto, e le diverse materie integrative
ed affini.
Per tutte le materie non obbligatorie (5
esami affini più 12 crediti a scelta libera)
lo studente è libero di formare un proprio
piano di studi. La Facoltà però propone
alcuni PERCORSI CONSIGLIATI che aiutano
ad acquisire una preparazione più
specializzata in diversi settori.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
(which must correspond to certain criteria
i.e., judiciary, financial or social etc.
subjects)
• 1 foreign language exam
• + the final dissertation (15 cfu’s)
As with every building, one must start from
the foundations,.ie., from what is known as
the ”Istituzioni” (Public Law, Private 1 and
Roman Law), from Political Economics and
Philosophy of Law. One then continues with
the “institutions” of Private Law, with Canon
Law, Constitutional Law, International and
EU Law, one comparative study and History
of Law, Medieval and Modern. In the third
year, the student takes Administrative
Law, Commercial Law, Work Law, Tax Law
and Criminal Law1. In the fourth year,
Civil Law, Criminal 2, Civil Trial Law and
Administrative Justice.Finally, Criminal Trial
Law, Roman Law, another subject linked
to Law Philosophy and the various other
correlated supplementary subjects.
For all non-compulsory subjects(5
thematically related exams plus exams
for 12 free credits),students may devise
their own plan of studies.The Faculty
does, however, propose RECOMMENDED
STUDY PLANS which lead to a more highly
specialized preparation in various fields.
AVVERTENZE
GENERAL REMARKS
a) La funzione di una scuola giuridica non
è quella di insegnare tutte le leggi, che
sono per loro conto molte ed estese.
Allo studente deve essere bensì
esposto, in porzione più o meno estesa,
il contenuto della legislazione, ma
soprattutto deve essere insegnato il
metodo del ragionare giuridico: come a
un marinaio non deve essere mostrato
tutto il mare, ma deve essere insegnato il
modo di navigarvi.
b) Qui veniamo a un punto fondamentale.
Ci sono da un lato le nozioni, dall’altro
il criterio. Le nozioni sono necessarie e
più se ne possiedono e meglio è: è vana
la pretesa di parlare di problemi di cui
non si conoscono i termini. Le nozioni
bisogna però saperle usare: cioè si
deve fare buon uso del ragionamento
giuridico. Giacché nella legge si trovano
previsioni generali, ma nella vita fatti
veri, accaduti: occorre che la legge
divenga viva nella soluzione dei fatti e
che la soluzione, rispettando la legge,
risponda alle esigenze della vita e
della giustizia (affinché non capiti, e
ci si perdoni quest’ultima citazione
del Mercante di Shakespeare, che chi
vuole giustizia ne abbia «più di quanta
desideri»).
c) Può essere vero che, in ciò ch’è stato
detto finora, il diritto e gli studi giuridici
siano stati descritti, più che come sono,
a) The function of a law school is not to
teach each and every one of the myriad
laws that exist. Students must receive a
clear knowledge of a certain portion of
the content of the legislation but above
all, they must be taught the method of
legal reasoning - just as a sailor must
not be shown the whole sea but must be
taught how to navigate it.
b) And here we come to a basic point.
On the one hand, we have notions,
and on the other, criteria. Notions are
necessary, and the more we have, the
better. But we must know how to use
these notions i.e., we must know how
to make good use of legal reasoning.
Since we find general predictions within
the law but in real life we find facts, the
law must take on life in the solution to
the facts, and that solution, respecting
the law, must fulfil the demands of life
and of justice.So that, to quote from
the Merchant of Venice again, he who
seeks justice does not get “more than he
desired”.
c) It may be true that in everything that has
been said so far, the Law and juridical
studies have been described not as they
actually are, but as they should be. And it
could not have been otherwise. The idea
of a thing as it should be clearly shows us
45
46
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
come dovrebbero essere. Non poteva
essere altrimenti. L’idea di una cosa come
dovrebbe essere ci fa vedere i limiti della
cosa com’è nella sua vita reale.
A questo proposito è però indispensabile
non dimenticare che occorre conoscere
bene, nei suoi elementi, la cosa su
cui si vuole esprimere un giudizio e
che occorre perciò evitare il giudizio
aprioristico, il preconcetto. Se la Facoltà
di Giurisprudenza ti avrà insegnato
solo questo, che devi conoscere prima
di giudicare e che devi giudicare senza
fanatismo, ti avrà già dato molto, perché
avrà fatto di te un uomo civile.
the limits of that thing as it actually is in
true life. To this effect, we must however
remember that it is essential that we
have a very clear idea of the thing we are
called to pronounce upon, in all its many
facets, and we must therefore avoid any
pre-judgement or prejudice. And if this
is the only thing that the Law Faculty
teaches you, that you must know all the
facts before judging and that you must
judge without fanaticism, then it will
have done much, for it will have made a
civilized person of you.
Pasquale Voci †, Marco De Cristofaro, Chiara Valsecchi
Presidi dal 1866 ad oggi
Giampaolo Tolomei (1866-73); Giambattista Pertile (1873-75); Giacomo Silvestri (1875-81);
Giampaolo Tolomei (1881-93); Antonio Pertile (1893-95); Giacomo Silvestri (1895-96);
Vittorio Polacco (1896-1905); Biagio Brugi (1905-10); Giovanni Tamassia (1910-19);
Lando Landucci (1919-20); Ageo Arcangeli (1920-25); Lando Landucci (1925-30);
Vincenzo Manzini (1930-32); Giovanni Salgemi (1932-35); Aldo Checchini (1935-41);
Gaetano Pietra (1941-43); Enrico Guicciardi (1943); Giuseppe Bettiol (1943-45);
Enrico Guicciardi (1945-47); Mario Enrico Viora (1947); Aldo Checchini (1947-55);
Enrico Opocher (1955-59); Pasquale Voci (1959-65); Luigi Carraro (1965-68);
Aldo Attardi (1968-72); Livio Paladin (1972-77); Alberto Trabucchi (1977-79); Francesco Gullo
(1979-89); Francesco Gentile (1989-95); Alberto Burdese (1995-2001); Francesco Gentile
(2001-2007); Gherardo Bergonzini (2007-2010); Umberto Vincenti (2010-...).
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Personale docente della Facoltà
Professori di I fascia: ordinari e straordinari
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2
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15
16
17
18
Bergonzini Gherardo
Muraro Gilberto
Cavalla Francesco
Fois Candido
Todescan Franco
Checchini Aldo
Gherro Sandro
Ronco Mauro
Pellanda Anna
Consolo Claudio
Cester Carlo
Bertolissi Mario
Kostoris Roberto E.
Tremolada Marco
Vincenti Umberto
Garofalo Luigi
Rumiati Rino *
Amadio Giuseppe
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21
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29
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33
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36
Schiavolin Roberto
Leondini Gabriele
Delle Monache Stefano
Antonini Luca
De Cristofaro Marco
Maggiolo Marcello
Valsecchi Chiara M.
Gattini Andrea
Ambrosetti Enrico M.
Volpe Francesco
Marzaro Patrizia
Cacciavillani Chiara
Miele Manlio
Paulesu Pier Paolo
Lambrini Paola
Topo Adriana *
Riondato Silvio *
Moro Paolo *
* in servizio nel corso del prossimo anno accademico
Professori di II fascia: associati confermati e associati
Baldo degli Ubaldi (1327-1400)
Uno dei più grandi maestri dello ius commune europeo,
professore a Padova nell’Università dei giuristi
Perugia, Palazzo Baldeschi,
Sala dei Legisti
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
Migliarese Caputi Francesca
Lorenzetto Peserico Annalisa
Biagi Federico G.S.
De Poli Matteo
Giardini Federica
Pagliarin Carola
Cerdonio Chiaromonte Giuliana
Vianello Riccardo
Solari Stefano
Minnei Enrico
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12
13
14
15
16
17
18
19
20
Daniele Marcello
Menti Paolo
Cortese Bernardo
Negri Marcella
De Nardi Sandro
Zanon Giorgia
Greco Luciano G.
Pomini Mario
Trivellin Mauro
Girolami Matilde
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Assistenti ordinari, ricercatori confermati e ricercatori universitari
1
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15
16
17
18
19
20
Ferrata Marsilio
Frasson Sandro
Fragasso Emanuele
Barel Bruno
Cospite Nicola
Ambrosi Andrea
Gasparini Silvia
Marino Fabio
Tagliapietra Susanna
Bullo Lorenza
Casa Federico
Schiavano Maria L.
Carcereri De Prati Claudio
Padula Carlo
Pasqualetto Elena
Calegari Alessandro
Gioia Gina
Gramola Mariangela
Bertocco Silvia
Corvaja Fabio
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39
40
Zanuzzi Annachiara
Berardi Alberto
Giampieretti Marco
De Mozzi Barbara
Caruso Giovanni
Bertolini Giacomo
Abatangelo Chiara
Zambusi Angelo
Sarra Claudio
Tasso Torquato
Pin Andrea
Borsari Riccardo
Scevola Roberto G.F.
Antonietti Roberto
Bianchini Maurizio
Viaro Silvia
Zuffi Beatrice
Benetazzo Cristiana
Buoso Elena
Ceolin Matteo
Insegnamenti attivati nell’a.a. 2010/2011
Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza (cl. LMG/01)
Sedi di Padova e Treviso
Banking Law - Diritto bancario ling. inglese
Contabilità pubblica
Diritti greci
Diritti umani
Diritto amministrativo
Diritto canonico
Diritto civile
Diritto civile (avanzato)
Diritto commerciale
Diritto commerciale 2
Diritto comunitario del lavoro
Diritto costituzionale
Diritto costituzionale regionale
Diritto costituzionale tributario
Diritto dei beni culturali e del paesaggio
Diritto dei consumatori
Diritto dei mercati finanziari
Diritto dei singoli contratti
Diritto del commercio internazionale
Diritto del lavoro
Diritto del lavoro 2
Diritto dell’esecuzione penale
Diritto dell’Unione Europea
Diritto dell’Unione Europea (avanzato)
Diritto dell’esecuzione civile
Diritto della previdenza sociale
Diritto ecclesiastico
Diritto fallimentare
Diritto internazionale
Diritto internazionale (avanzato)
Diritto internazionale privato
Diritto penale 1
Diritto penale 2
Diritto penale commerciale
Diritto penale comparato
Diritto penale comparato (avanzato)
Diritto penale militare
Diritto privato comparato
Diritto privato delle Comunità europee
Diritto processuale civile
Diritto processuale del lavoro e delle tutele
differenziate
Diritto processuale penale 1
Diritto processuale penale 2
Diritto pubblico comparato
Diritto pubblico dell’economia
Diritto regionale
Diritto romano
Diritto sindacale
Diritto tributario
Diritto urbanistico
Economia aziendale
Economia dei beni culturali
Economia delle istituzioni
Economia internazionale
Economia politica
Eifuerung ins privatrecht - Diritto privato
ling. tedesca
Esegesi delle fonti del diritto romano
Filosofia del diritto
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Fondamenti del diritto europeo
Giustizia amministrativa
Giustizia costituzionale
Informatica (base)
Informatica giuridica
Inglese giuridico
Istituzioni di diritto privato 1
Istituzioni di diritto privato 2
Istituzioni di diritto pubblico
Istituzioni di diritto romano
Lingua francese (base)
Lingua inglese (base)
Lingua tedesca (base)
Medicina legale
Metodologia della scienza giuridica
Nuovo diritto dei contratti
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Ordinamento giudiziario e forense
Scienza delle finanze
Scienza delle finanze (avanzato)
Strafrecht - Diritto penale ling. tedesca
Storia del diritto medievale e moderno
Storia del diritto medievale e moderno 2
Storia del diritto romano
Storia del diritto veneziano
Storia del pensiero politico dei diritti umani
Storia delle codificazioni moderne
Teoria generale del diritto
Voelkerrecht Diritto internazionale ling.
tedesca
Zivilrecht - Diritto civile ling. tedesca
Delegato per le relazioni internazionali
Prof. Andrea Gattini
Corso di laurea in Diritto italiano dell’Università di Innsbruck
Attivo dal 1985, è un corso integrato di laurea in Giurisprudenza che conferisce sia
la laurea austriaca che quella italiana: il titolo di Magister conferito dall’Università
di Innsbruck è infatti riconosciuto in Italia come equipollente a quello di dottore
magistrale in Giurisprudenza. Lo studio, in lingua italiana e in lingua tedesca, porta
lo studente alla perfetta padronanza delle due lingue, alla conoscenza di culture
giuridiche diverse e fornisce gli strumenti per una vita professionale di respiro europeo.
I corsi estivi della Wake Forest School of Law
Corso di Laurea in Consulente del Lavoro (cl. L-14) | Sede di Padova
Diritto amministrativo
Diritto commerciale
Diritto comparato del lavoro
Diritto comunitario del lavoro
Diritto costituzionale
Diritto dei singoli contratti
Diritto del lavoro
Diritto del lavoro (avanzato)
Diritto del lavoro nelle P.A.
Diritto della previdenza sociale
Diritto penale del lavoro
Diritto processuale del lavoro
Diritto sindacale
Diritto tributario
Studiare all’estero – Opportunità
Economia aziendale
Economia politica e del lavoro
Fondamenti del diritto europeo
Informatica
Informatica giuridica
Istituzioni di diritto privato
Lingua francese (base)
Lingua inglese (base)
Lingua tedesca (base)
Organizzazione del lavoro
Sociologia del lavoro
Storia del diritto moderno e
contemporaneo
Teoria generale del diritto
Una collaborazione tra la Facoltà e la Wake Forest School of Law (NC) permette a studenti
selezionati di approfondire la conoscenza dell’ordinamento giuridico statunitense
comparandolo con l’ordinamento italiano, il diritto europeo e di altri Paesi stranieri.
Questa collaborazione si articola in due corsi intensivi, riconosciuti dalla Facoltà, che
sono tenuti in lingua inglese nel quadro del Comparative Law Program, su materie
che variano di anno in anno.
Dall’a.a. 2011/2012 è prevista la possibilità, per quattro studenti della Facoltà, di
trascorrere un periodo di studio alla Wake Forest di 3 – 6 mesi, con una riduzione della
tasse di iscrizione della Wake Forest e con la possibilità di riconoscimento degli esami ivi
sostenuti.
International and European Law and Policy on Investment and
Environment (IELPIE) Summer School
Come già nel precedente anno, nel settembre 2011, la Facoltà organizza una Summer
School della durata di una settimana, dedicata ai temi della tutela internazionale degli
investimenti e dell’ambiente. L’accesso alla Summer School è consentito anche agli
studenti in possesso di 180 ECTS. La frequenza al corso consente l’ottenimento di 4 ECTS.
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54
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Scambi bilaterali
La Facoltà partecipa al programma di scambio internazionale Erasmus grazie ad accordi
con università di tutta Europa, principalmente Austria, Francia, Germania, Polonia
e Spagna. Ogni anno vengono messe a concorso più di cento borse di studio.
La Facoltà partecipa, altresì, alla maggior parte degli scambi bilaterali dell’Ateneo,
che prevedono mobilità studenti, sia con destinazioni europee (Università di Freiburg,
Università di Würzburg) sia con destinazioni negli Stati Uniti (University of California,
Boston University College).
Dall’a.a. 2011/2012 sarà attivo anche uno scambio bilaterale con la Facoltà
di Giurisprudenza di Heiderlberg, che prevede scambi di dottorandi.
European Law Student Association
Presso la Facoltà è attiva dal 1994 l’associazione europea ELSA (European Law Student
Association) un circolo di studenti che organizza occasioni di studio e di incontro – anche
con le istituzioni – viaggi e scambi di formazione giuridica e professionale tra studenti
di numerose università europee, in Italia e all’estero.
Scuola di Dottorato in Giurisprudenza
Direttore Prof. Roberto E. Kostoris
Impostazione
Nata sei anni fa, la Scuola rappresenta il “terzo livello” degli studi universitari, mirando
a coniugare formazione e ricerca, ovvero i due elementi fondanti del concetto europeo
di Università. La Scuola raggruppa quasi tutti i Settori scientifico-disciplinari presenti
nella laurea magistrale in Giurisprudenza. La compresenza coordinata di una tale
pluralità di discipline consente di impostare un programma comune in grado di aprire
al massimo gli orizzonti scientifici e culturali dei giovani che si affacciano al mondo della
ricerca, valorizzando il carattere interdisciplinare della loro formazione, preparandoli
ad essere, per metodo e per conoscenze acquisite, giuristi d’elite, in grado di penetrare
criticamente i più diversi aspetti della multiforme esperienza giuridica. Forti di questa
impostazione, i dottorandi potranno al contempo sviluppare un percorso formativo
mirato ad uno specifico approfondimento delle discipline a loro più congeniali, relative
al piano di ricerca finalizzato alla preparazione della tesi dottorale.
Internazionalizzazione
Soprattutto in quest’ultima prospettiva, acquista una particolare importanza l’apertura
internazionale. La Scuola favorisce la partecipazione ad iniziative scientifiche e di ricerca
transnazionali, la mobilità dei dottorandi, con periodi di studio e ricerche all’estero,
i dottorati in cotutela, ampiamente sperimentati con numerose Università europee e
dell’America Latina. Nella direzione di una sempre più marcata vocazione internazionale
è poi prevista la partecipazione di docenti stranieri alle attività didattiche, con cicli
di lezioni e seminari, anche in lingua inglese, e va soprattutto segnalato l’ accordo in via
di perfezionamento tra l’Università di Padova e l’Università di Innsbruck per l’istituzione,
già da quest’anno, nell’ambito della Scuola, di un dottorato internazionale in materie
giuridiche, che potrà conferire un doppio titolo accademico (Dottore di ricerca/Doctor
of Philosophy).
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Prospettive di inserimento professionale
La Scuola mira a formare studiosi altamente qualificati nel campo della ricerca scientifica,
che potranno intraprendere la tradizionale carriera accademica in Italia e all’estero,
ma anche affrontare con titoli preferenziali e più solida preparazione l’accesso alle
professioni legali (magistratura, avvocatura, notariato) ed inserirsi con ottime prospettive
di carriera nelle istituzioni internazionali e nei ranghi della Pubblica amministrazione
come dirigenti o funzionari di particolare qualificazione.
Scuola di Specializzazione per le
Professioni Legali
Direttore Prof. Gherardo Bergonzini
Il d.lgs. 17 novembre 1997 n.398 (e successive modifiche) ha previsto l’attivazione, su tutto il
territorio nazionale, di Scuole di specializzazione per le professioni legali.
Ciò rappresenta un’iniziativa qualificante tale da completare l’offerta didattica per gli studenti
iscritti alle Facoltà di Giurisprudenza, perfezionando le conoscenze e, soprattutto, impartendo
un insegnamento anche pratico ai laureati che aspirano alle tradizionali professioni legali. Tale
è la ragione per cui, oltre che da professori universitari, il corpo docente è composto anche da
avvocati, magistrati e notai.
In particolare, per le Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, di Padova e di Trieste e il Dipartimento
giuridico della Facoltà di Economia di Ca’ Foscari (Venezia), tra loro consorziati, sono stati
assegnati, mediamente, 180/200 posti ogni anno: l’attribuzione dei quali avviene tramite
concorso per titoli ed esame.
Sede amministrativa della Scuola fin dall’a.a. 2001/2002, suo primo anno di attivazione, è la
Facoltà di Giurisprudenza di Padova.
Gli attuali componenti del Consiglio Direttivo della Scuola sono: i professori Gherardo
Bergonzini e Giuseppe Amadio (ordinari presso l’Università di Padova), Andrea Graziosi e
Franco Pellizzer (ordinari presso l’Università di Ferrara), Maria Fausta Maternini e Luigi Menghini
(ordinari presso l’Università di Trieste), le dottoresse Paola Cameran e Clotilde Parise (magistrati
ordinari), gli avvocati Andrea Franco e Mauro Pizzigati e i notai Carlo Bordieri e Ernesto Marciano.
La Scuola è rivolta a tutti coloro che siano in possesso della laurea quadriennale o biennale
specialistica o magistrale quinquennale in Giurisprudenza. In attesa dell’emanazione del D.M.
di adeguamento dell’ordinamento didattico della scuola alla durata annuale per coloro che
conseguono la laurea specialistica sulla base degli ordinamenti didattici adottati ai sensi del
D.M. n. 509/99 o del DM 270/2004, attualmente la durata del corso rimane biennale.
Condizione di ammissibilità al concorso di ammissione alla Scuola è il conseguimento della
laurea entro il termine della data della prova di ammissione. Data stabilita con Decreto
interministeriale.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Le lezioni si svolgono nei giorni di giovedì e venerdì, dalle 9.30 alle 17.15, e il sabato mattina,
dalle 9.30 alle 12.45 presso la Facoltà di Giurisprudenza, al piano terra del Palazzo del Bo’- via
VIII febbraio,2 in Padova.
Dopo un primo anno comune (Area A), gli studenti del II anno di corso possono optare tra
un indirizzo giudiziario-forense (Area B) o un indirizzo notarile (Area C). Secondo quanto
disposto dal D.P.R. 537/1999 “Regolamento recante norme per l’istituzione e l’organizzazione
delle Scuole di Specializzazione per le professioni legali” la frequenza alle attività didattiche è
obbligatoria.
Prof. Umberto Vincenti | Preside della Facoltà di Giurisprudenza
Segreteria studenti e Segreteria didattica
Complesso S. Leonardo - “Palazzo della Dogana”
Riviera Garibaldi, 13/E | 31100 Treviso
Tel. 0422 513608 | fax 0422 513609 | e-mail: [email protected]
La Facoltà di Giurisprudenza a Treviso
Complesso ex Ospedale S. Leonardo | Treviso
62
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Complesso ex Ospedale S. Leonardo,
Treviso
La Fondazione Cassamarca ha acquistato dall’ULSS di Treviso il complesso immobiliare
denominato ex Ospedale S.Leonardo per destinarlo a sede universitaria.
Nell’ottobre 1999, l’inaugurazione dei corsi universitari è coincisa con la consegna della
prima parte del complesso, il Palazzo della Dogana, restituito alla città, insieme all’Università,
dopo 700 anni.
Nell’area universitaria - che ha una superficie di 9.617 metri quadrati, di cui 5.965 coperti per oltre 600 anni, aveva trovato sede l’ospedale cittadino di Santa Maria dei Battuti, fondato
dalla “scuola” dei Flagellanti o Battuti, nata a Treviso tra il 1261 e il 1269.
Storicamente, di università, a Treviso si parla già nel 1262 e nel 1318.
Dai documenti esistenti possiamo risalire ad un insediamento universitario probabilmente
situato presso il convento di S. Nicolò. Vi si tenevano lezioni di legge e medicina, due
discipline che, insieme alla teologia, costituivano il sommo sapere del tempo.
L’istituzione godeva inoltre di alcuni privilegi concessi da Federico d’Austria, che
riguardavano la libertà di insegnamento e lo status giuridico degli studenti e degli
insegnanti. Scrive il Marchesan, nel suo libro intitolato “L’Università a Treviso nei secoli XIII
e XIV” del 1892: “Fu esso [lo Studio Trevigiano]..., e questo diciamo schiettamente, una delle
tante belle ed utili istituzioni d’una fra le più gloriose epoche della storia di Treviso...”.
Il complesso dell’ex Ospedale, nella sua forma originale, consisteva in un corpo principale,
nella Chiesa di Santa Croce, nell’ex Casa Bortolan e nell’edificio dell’ex Dogana, realizzato in
corrispondenza del porto di Treviso alla confluenza tra Sile e Cagnan, che per la Serenissima
costituiva un nodo di collegamento per i traffici commerciali in nord Europa.
Gli edifici del comparto, opportunamente restaurati e ristrutturati, e solo in parte di nuova
costruzione, ospitano i corsi universitari degli atenei di Padova e Venezia e i relativi uffici.
Complesso ex Ospedale S. Leonardo | Treviso
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Libri pubblicati dai Docenti della Facoltà
di Giurisprudenza dal 2005 ad oggi
studi, nel trentesimo anniversario dell’omicidio di Fulvio Croce (14.11.2007) Cedam, Padova
2009.
• Il diritto e il terrore. Alle radici teoriche della ”finalità di terrorismo”, Cedam , Padova 2008.
Abatangelo C.
Bertolini G.
• Intermediazione nel pagamento e ripetizione dell’indebito, Cedam, Padova 2009.
• Intenzione coniugale e sacramentalità, vol. I, Il dibattito contemporaneo, Cedam, Padova 2008.
• Intenzione coniugale e sacramentalità, vol. II, Approfondimenti e riflessioni, Cedam, Padova 2008.
Amadio G.
• (con Checchini A.), Lezioni di diritto privato, Giappichelli, Torino 20107.
Ambrosetti E.M.
•(a cura di) Manuale di Diritto penale. Parte Speciale. I reati contro le persone, Cedam,
Padova 20102.
•(a cura di) Manuale di Diritto penale. Parte Speciale. I reati contro i beni pubblici. Stato,
amministrazione pubblica e della giustizia, ordine pubblico, Cedam, Padova 2010.
•(con Mezzetti E. e Ronco M.), Diritto penale dell’impresa, Zanichelli, Bologna 20092.
Bertolissi M.
• Autonomia e responsabilità - sono punti di vista, Jovene, Napoli 2011.
• Gazzettino addio, Jovene, Napoli 2010.
• Un giorno dopo l’altro, Jovene, Napoli 2010.
• Libertà e “ordine delle autonomie” - la lezione di Silvio Trentin, Jovene, Napoli 2010.
Borsari R.
• Diritto punitivo sovranazionale come sistema, Cedam, Padova 2007.
Antonini L.
Bullo L.
• L’imposizione ambientale nel quadro del nuovo federalismo fiscale, Jovene, Napoli 2010.
• (a cura di) Il traffico dei diritti insaziabili, Rubettino, Catanzaro 2007.
• Prospettive della sussidiarietà: la fiscalità regionale di vantaggio, Oet, Napoli 2006.
• (con Guerini), Sussidiarietà fiscale. La frontiera della democrazia, Guerini, Milano 2005.
• Nomina et debita hereditaria ipso iure non dividuntur: per una teoria della comunione
ereditaria come comunione a mani riunite, Cedam, Padova 2005.
• Il pegno di partecipazioni sociali in “Il pegno nei rapporti commerciali”, Giuffré, Milano 2005.
Barel B.
• Proporzionalità, efficienza e consensualità nell’azione amministrativa. I. Una comparazione
tra ordinamenti, Cedam, Padova 2009.
• Le notificazioni nello spazio giuridico europeo, Cedam, Padova 2008.
• (con Armellini S.), Manuale breve di diritto internazionale privato, Giuffrè, Milano 20105.
• (con Fabris V.), Il “”Piano Casa”” del Veneto. La legge della Regione Veneto, Corriere del
Veneto, RCS Quotidiani s.p.a., Padova 2010.
Benetazzo C.
• Contratti della P.A. e annullamento dell’aggiudicazione, Cedam, Padova 2008.
Berardi A.
• (a cura di) Il processo e la conversione del conflitto. Relazioni ed interventi dell’incontro di
Buoso E.
Calegari A.
• La sorte degli atti amministrativi assunti in esecuzione delle sentenze del giudice
amministrativo annullate o riformate in grado di appello, in Atti del Convegno “I sistemi
di giustizia amministrativa in Austria, Francia, Germania, Italia e Spagna: ordinamenti
dualisti e monisti a confronto; effettività della giustizia amministrativa ed esecuzione delle
sentenze del giudice amministrativo”, Biesse editirice, Venezia, 2007.
• Voce Piano di Recupero, in Enciclopedia degli Enti Locali: Urbanistica edilizia espropriazioni,
a cura di V. Italia, Giuffrè, Milano, 2007.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
• Voce Ricorsi amministrativi (Dir. amm.), in Il Diritto, Enciclopedia giuridica del Sole 24 ore,
diretta da S. Patti, vol. 13, Il Sole 24 ore, Milano, 2007.
• Guida al Piano Casa del Veneto. Commento organico alla legge regionale 8 luglio 2009, n.
14, a cura di S. Dal Prà e A. Calegari, Logos editore, Padova, 2010.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Consolo C.
•(a cura di), Retorica processo verità. Principi di filosofia forense, FrancoAngeli, Milano, 2007
• Spiegazioni di diritto processuale civile - vol. I - Tutele di merito, sommarie ed esecutive,
Giappichelli, Torino 2010.
• Spiegazioni di diritto processuale civile - vol. II - Profili generali, Giappichelli, Torino 2010.
• Spiegazioni di diritto processuale civile - tomo III - Il processo di primo grado e le
impugnazioni delle sentenze, Giappichelli, Torino 2010.
• Spiegazioni di diritto processuale civile - tomo III - Il processo di primo grado e le
impugnazioni, Cedam, Padova 2009.
• Il processo di cognizione in primo grado, la trattazione e le prove, CLEUP, Padova 2008.
• Il processo civile di cognizione in primo grado, CLEUP, Padova 2008.
• Le impugnazioni delle sentenze e dei lodi, Cedam, Padova, vol. I 2006, vol. II 2008.
• (con Buzzelli P. e Bona M.), Obiettivo class action: l’azione collettiva risarcitoria, IPSOA,
Milano 2008.
• (con Chiarloni S.), I procedimenti sommari e cautelari, Utet, Torino 2005.
• (con Glendi C.), Commentario breve alle leggi del processo tributario, Cedam, Padova 2005.
Ceolin M.
Cortese B.
•Manuale del notaio (prefazione di G. Amadio), Torino, Giappichelli, 20102
•Destinazione e vincoli di destinazione nel diritto privato. Dalla destinazione economica
all’atto di destinazione ex art.2645 ter c.c., Cedam, Padova 2010.
• Il trasferimento di teconologia nel diritto internazionale privato. Licenza e cessione
di privattive industriali e know-how. Cedam, Padova 2003.
Cerdonio Chiaromonte G.
• Regole di esclusione e regole di valutazione della prova, Giappichelli, Torino 2009.
• Profili sistematici della sentenza di non luogo a procedere, Giappichelli, Torino 2005.
Carcereri De Prati C.
• La biblioteca di Carlo Maria Micheli: causidico veronese del seicento, A.A.S.L., Padova 2006.
Caruso G.
• La discrezionalità penale. Tra ‘tipicità classificatoria’ e ‘tipologia ordinale’, Cedam, Padova 2009.
• Delitti di schiavitù e dignità umana nella riforma degli articoli 600, 601 e 602 del codice
penale, Cedam, Padova 2005.
Cavalla F.
• L’obbligazione del professionista intellettuale. Tra regole deontologiche, negoziali e legali,
Cedam, Padova 2008.
Cester C.
• La norma inderogabile: fondamento e problema del diritto del lavoro, Giuffrè, Milano 2009.
• (con De Cristofaro M. e Suppiej G.), Diritto del lavoro. Il rapporto di lavoro, Cedam, Padova 2008.
• La diligenza del lavoratore, Giuffrè, Milano 2007.
Checchini A.
• (con Amadio G.), Lezioni di diritto privato, Giappichelli, Torino 20107.
Daniele M.
De Cristofaro M.
• (con Troker N.), Civil Justice in Italy, Jigakusha Publishing Corp., Tokyo 2010.
• (a cura di), La riforma del c.p.c. Commentario, in “Le Nuove Leggi Civili Commentate”,
Cedam, Padova 2010.
• (a cura di), Il diritto processuale civile nell’avvicinamento internazionale, vol. II, CLEUP,
Padova 2009.
• (a cura di), Codice di procedura civile commentato – La riforma del 2009, IPSOA, Milano 2009.
De Nardi S.
• La libertà di espressione dei magistrati, Jovene, Napoli 2008.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
De Poli M.
• La Rescissione del contratto, in “Trattato di Diritto civile del Consiglio Nazionale del
Notariato”, ESI, Napoli 2011
• (con Amorosino-Annunziata-Antonucci-Capriglione-Di Gaspare-Morera-Sepe) La nuova
normativa MIFID”, Cedam, Padova 2009.
Delle Monache S.
• Responsabilità Civile. Danno non patrimoniale, Utet, Torino 2010.
• (con Roppo, Cafari e Panico), Aktuelle Entwicklungen im europäischen Vertrag s- und
Gesellschaftsrecht, Heidelberg, C.F. Müller 2010.
• (a cura di), Scritti in onore di Giorgio Cian, voll. I e II, Cedam, Padova 2010.
• Successione necessaria e sistema di tutele del legittimario, Cedam, Padova 2008.
• Tradizione e modernità nel diritto successorio: dagli istituti classici al patto di famiglia,
Cedam, Padova 2007.
• Testamento. Disposizioni generali, in Commentario al Cod. Civ., Giuffrè, Milano 2005.
Garofalo L.
• (a cura di), Questioni vecchie e nuove in tema di responsabilità, Jovene, Napoli, 2011.
• (a cura di). Ius dicere: ritualità e verità nel giudizio, IVSLA, Venezia, 2011.
• (a cura di), La demanialità tra presente e futuro, IVSLA, Venezia, 2011.
• (a cura di), Scambio e gratuità. Confini e contenuti dell’area contrattuale, Cedam, Padova, 2011.
• (a cura di), Actio in rem e actio e in personam, tomi I e II, Cedam, Padova, 2011.
• Rubens e la devotio di Decio Mure, Jovene, Napoli, 2011.
• (a cura di), Obbligationi senza prestazione e obbligazioni naturali, Cedam, Padova, 2010.
• (diretto da), Trattato delle obbligazioni, volumi I, tomi 3 e 5; III; IV, tomo 1; V, Cedam, Padova,
2010-2008.
• Biopolitica e diritto romano, Jovene, Napoli, 2009.
• Giurisprudenza romana e diritto privato europeo, Cedam, Padova, 2008.
• Piccoli scritti di diritto penale romano, Cedam, Padova, 2008.
• (a cura di), La compravendita e l’interdipendenza delle obbligazioni nel diritto romano, tomi
I e II, Cedam, Padova, 2007.
• (a cura di), Scopi e metodi della storia del diritto e formazione del giurista europeo, Jovene,
Napoli, 2007.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
• (a cura di), L’eccezione di dolo generale. Diritto romano e tradizione romanistica, Cedam,
Padova, 2006.
• (a cura di), L’eccezione di dolo generale. Applicazioni giurisprudenziali e teoriche dottrinali,
Cedam, Padova, 2006.
• (a cura di), Riflessioni su storia e diritto di Roma antica, Cedam, Padova, 2005.
• Fondamenti e svolgimenti della scienza giuridica. Saggi, Cedam, Padova, 2005.
• Studi sulla sacertà, Cedam, Padova, 2005.
Gasparini S.
• (a cura di), Dizionario del diritto comune e veneto di Marco Ferro, Padova, Imprimitur 2007.
• (a cura di), La Temi veneta, contenente magistrature, reggimenti ed altro per l’anno 1787,
Padova, Imprimitur 2009.
Giardini F.
•La protezione contro lo spamming: un’analisi comparata tra l’approccio europeo e quello
statunitenze, Giuffrè, Milano 2010.
Gioia G.
•La decisione sulla questione di giurisdizione, Giappichelli, Torino, 2009.
Girolami M.
• Le nullità di protezione nel sistema delle invalidita negoziali. Per una teoria della moderna
nullità relativa, Cedam, Padova 2008.
Kostoris R. E.
• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale, raccolti da ”Processo penale e
giustizia europea”, Giuffrè, Milano 2010.
• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale,raccolti da “Le intercettazioni di
conversazioni e comunicazioni. Un problema cruciale per la civiltà e l’efficienza del
processo e per le garanzie dei diritti”, Giuffrè, Milano 2009.
• (a cura di), Giurisprudenza europea e processo penale italiano, Giappichelli, Torino 2008.
• Atti convegni Associazione Studiosi processo penale, raccolti da “Le impugnazioni penali:
evoluzione o involuzione? Controlli di merito e controlli di legittimità”, Giuffrè, Milano 2008.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
• (a cura di), “Il diritto di difesa e le pretese civilistiche dei soggetti privati” in “Il diritto
processuale penale nella giurisprudenza costituzionale”, ESI, Napoli 2006.
• (a cura di), Contrasto al terrorismo interno e internazionale, Giappichelli, Torino 2006.
• (a cura di), Libro II, Commentario breve al codice di procedura penale, Cedam, Padova 2005.
• La ragionevole durata del processo. Garanzie ed efficienza della giustizia penale,
Giappichelli, Torino 2005.
Lambrini P.
• Dolo generale e regole di correttezza, Cedam, Padova 2010.
• La novazione. Pensiero classico e disciplina giustinianea, Cedam, Padova 2006.
• La novazione. Lineamenti romanistici e dottrine attuali, Cedam, Padova 2006.
Leondini G.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, III ed., Cedam, Padova 2009.
• Il primiceriato marciano al tramonto della Repubblica di Venezia. La visita pastorale di Paolo
Foscari (1790-1796). – I.- Basilica Ducale, Cedam, Padova 2010.
• A proposito di povertà francescana, in Il Santo 50 (2010).
Moro P.
• (a cura di), La responsabilità contrattuale. Atti giudiziali commentati, Retorica Forense 1,
Giuffrè, Milano, 2011.
• (a cura di), Etica Informatica Diritto, FrancoAngeli, Milano, 2008 – pp. 256 .
• L’informatica forense. Verità e metodo, San Paolo Mi 2006.
• (a cura di), Scrittura forense. Manuale di redazione del parere motivato e dell’atto giudiziale,
Utet, Torino, 2008 – pp. 250.
• Le associazioni tra autonomia privata e controlli pubblici, Cedam, Padova 2005
Muraro G.
Maggiolo M.
• (a cura di), Nuove istituzioni per l’assistenza socio-sanitaria, Angeli F. editore, Milano 2009.
• (a cura di), Il finanziamento del settore pubblico, Angeli F. editore, Milano 2006.
• (a cura di), La liberazione del debitore, nel Trattato delle obbligazioni, Vol. I, tomo V, Cedam,
Padova 2010.
Negri M.
Marzaro Gamba P.
• Giurisdizione e amministrazione nella tutela della concorrenza, Giappichelli, Torino 2006.
• L’amministrazione del paesaggio, profili critici ricostruttivi di un sistema complesso,
Giappichelli, Torino 2011.
• La denuncia d’inizio attività edilizia. Profili sistematici, sostanziali e processuali, Giuffrè,
Milano 2005.
Padula C.
Menti P.
• Autonomia, efficienza, responsabilità. Lineamenti costituzionali, Giappichelli, Torino 2007.
• Ex chartula. Nozioni introduttive ai titoli di credito, Giappichelli, Torino 2011.
• Socio d’opera e conferimento del valore nella s.r.l., Giuffrè, Milano 2006.
Miele M.
• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, Cedam, Padova 2006.
• (con S. Gherro), Corso di diritto ecclesiastico, II ed., Cedam, Padova 2007.
• Il primiceriato marciano al tramonto della Repubblica di Venezia, Cedam, Padova 2008.
• (con S. Gherro), Lezioni di diritto ecclesiastico, Matrimonio ed enti ecclesiastici, Cedam,
Padova 2009.
• L’asimmetria nel giudizio in via principale - La posizione dello Stato e delle Regioni davanti
alla Corte Costituzionale, Cedam, Padova 2005.
Pagliarin C.
Paulesu P.P.
• La presunzione di non colpevolezza dell’imputato, Giappichelli, Torino 20092.
Pellanda A.
• Microeconomia elementare, Cedam, Padova 20062.
• (a cura di, con Agnati, Marangoni, Montesano), Dinamica economica ed istituzioni, Cedam,
Padova, 2005.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Pin A.
Sarra C.
• Laicità e islam nell’ordinamento italiano. Una questione di metodo, Cedam, Padova 2010.
• Lo scudo di Dioniso. Contributo allo studio della metafora giuridica, FrancoAngeli, Milano,
2010.
Pomini M.
• Quale buono scuola?, Erikson, Trento 2006.
• La teoria neoclassica della crescita in una prospettiva storica, Giappichelli, Torino 2005.
Riondato S.
• Un diritto penale ragionevole, Cedam, Padova 2005.
Ronco M.
• (con Ambrosetti E.M. e Mezzetti E.), Diritto penale dell’impresa, Zanichelli, Bologna 20092.
• (a cura di), Codice Penale commentato, Utet, Torino 2009.
• (a cura di), Leggi penali complementari commentate con banca dati, Utet, Torino 2009.
• (a cura di), Codice Penale annotato con la giurisprudenza, Utet, Torino 20083.
• Commentario sistematico del Codice Penale, Zanichelli, Bologna:
I volume: La legge penale. 20102
II volume: I e II tomo: Il reato. 2007
III volume: Persone e sanzioni. 2006
• (a cura di), Codice Penale Ipertestuale, Commentario Sistematico di Dottrina, Utet,
Torino 20072.
• (a cura di), Codice Penale Ipertestuale e leggi complementari. Commentario con banca dati
di giurisprudenza e legislazione, Utet, Torino 2007.
Rumiati R.
• (con Ferretti R. e Rubatelli E.), La mente finanziaria, Il Mulino, Bologna 2011
• (con Bonini N.), Le decisioni manageriali, Il Mulino, Bologna 2010.
• Decidere, Il Mulino, Bologna 20092.
• (con Savadori L.), Rischiare, Il Mulino, Bologna 2009.
• (a cura di), Psicologia economica, Carocci, Roma 2008.
• (con Pietroni D.), La mente che negozia, Edizioni Il Sole24 Ore, Milano 2008.
• (a cura di), Psicologia del giudizio e della decisione, Il Mulino, Bologna 2008.
• (a cura di), Introduzione alla psicologia della comunicazione, Il Mulino, Bologna 2007.
• (con Nicoletti R.), I processi cognitivi, Il Mulino, Bologna 2006.
• (con Savadori L.), Nuovi rischi, vecchie paure, Il Mulino, Bologna 2005.
Scevola R.
• La responsabilità del ‘iudex privatus’, Milano, Giuffrè, 2004/5.
• ‘Venditio nummo uno’, in La compravendita e l’interdipendenza delle obbligazioni in diritto
romano, a cura di L. Garofalo, I, Padova, Cedam, 2007, pp. 413-597.
• ‘Negotium mixtum cum donatione’. Origini terminologiche e concettuali, Padova, Cedam,
2008.
Schiavolin R.
• L’imposta regionale sulle attività produttive. Profili sistematici, Giuffrè, Milano 2007.
Solari S.
• (a cura di), Humanism and Religion in the History of Economic Thought, Angeli F. editore,
Milano 2009.
• (a cura di), Aggregazione Industriale e Internazionalizzazone della Produzione L’Evoluzione del Modello Veneto, Cedam, Padova 2009.
• Istituzioni e Organizzazione dei Processi Economici, Giuffrè, Milano 2005.
Todescan F.
• (a cura di), U. Grozio Il diritto della guerra e della pace, Prolegomeni e Libro primo, Cedam,
Padova 2010.
• (a cura di), F. Suárez - Trattato delle leggi e di Dio legislatore, Libro secondo, Cedam,
Padova 2010.
• (a cura di), Percorsi contemporanei del diritto naturale, Cedam, Padova 2010.
• Compendio di storia della filosofia del diritto, Cedam, Padova 2009.
• (a cura di), F. Suárez - Trattato delle leggi e di Dio legislatore, Libro primo, Cedam,
Padova 2008.
• (a cura di), Iustus ordo e ordine della natura, Cedam, Padova 2007.
• (a cura di), Marsilio da Padova, Cedam, Padova 2007.
• (a cura di), Guglielmo di Ockham, Cedam, Padova 2007.
• (a cura di), Lezioni metafisiche sul diritto, Cedam, Padova 2005.
• (a cura di), Egidio Romano, Cedam, Padova 2005.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Topo A.
• Legge e autonomia collettiva nel lavoro pubblico, Cedam, Padova 2008.
Trivellin M.
• Il principio di buona fede nel rapporto tributario, Giuffrè, Milano 2009.
Vianello R.
• Previdenza complementare e autonomia collettiva, Cedam, Padova 2005.
Viaro S.
• Corrispettività ed adempimento nel sistema contrattuale romano, Cedam, Padova 2011.
Vincenti U.
• Premia il dovere. Una ragionevole critica dei diritti umani, Jovene, Napoli 2011.
• La repubblica virtuosa. Una proposta per l’Italia, Bruno Mondadori, Milano 2011.
• (a cura di), Codice dei diritti umani fondamentali inviolabili, Plus, Pisa 2011.
• I fondamenti del diritto occidentale, Laterza, Roma-Bari 2010.
• (a cura di), Diritto e clinica 2, Jovene, Napoli 2010.
• (a cura di), Cinquecento in biblioteca. Le edizioni del XVI secolo nella biblioteca del
Dipartimento di Storia e filosofia del diritto e diritto canonico, Jovene, Napoli 2010.
• (con Schiavone A.), Diritto privato romano, Einaudi, Torino 20102.
• Diritti e dignità umana, Laterza, Roma-Bari 2009.
• Categorie del diritto romano. Corso di Istituzioni, Jovene, Napoli 20082.
• Metodologia giuridica, nuova edizione, Cedam, Padova 2008.
• Diritto senza identità. La crisi delle categorie giuridiche tradizionali, Laterza, Roma-Bari 2007.
• (con Boniolo G.), Individuo e persona, Bompiani, Milano 2007.
• La giustizia di Giotto, Jovene, Napoli 2006.
• (con Schiavone A.), Storia del diritto romano, Giappichelli, Torino 20053.
• (a cura di), Inchiesta sulla legge nell’Occidente giuridico, Giappichelli, Torino 2005.
• (a cura di), La ricostruzione della volontà testamentaria, Cedam, Padova 2005.
Zanuzzi A.
• (con Rondinelli-Vergari), Guida alla valutazione medico-legale del grado di sofferenza
morale e della componente dinamico relazionale del danno biologico, Cedam, 2009.
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Zanon G.
• Indicazioni di metodo giuridico dalla Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti, Jovene,
Napoli 2008.
• (a cura di), Consultatio veteris cuiusdam iurisconsulti. Consultazione di un vecchio
avvocato, Jovene, Napoli 2006.
• (a cura di), Zibaldone. Riflessioni su persone cose e giustizia, Jovene, Napoli 2008.
Zuffi B.
• (con Consolo C.), Lineamenti processuali dell’azione di classe ex art. 140-bis cod. cons.,
Cedam, Padova 2011.
• (a cura di), La riforma del 2009, Ipsoa, Milano 2009.
• L’arbitrato nel diritto inglese. Studio comparatistico sulla natura dell’arbitrato e
sull’imparzialità dell’arbitro in Inghilterra, Giappichelli, Torino 2008.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Lo studente al centro
I servizi offerti
Segreteria Didattica e Front-Office
La Segreteria Didattica Corsi di Studio offre un servizio di informazioni legate alla
carriera dello studente: pre-iscrizioni, piani di studio, trasferimenti, esame di laurea.
La Segreteria Didattica Post-Lauream si occupa dei servizi a supporto delle attività
post-lauream, in particolare della Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali.
Il Front Office, ubicato al piano terra, cura l’utilizzo delle aule didattiche a seconda delle
varie necessità, fornisce agli studenti informazioni didattiche di carattere generale,
quali: orari delle lezioni e i calendari degli esami, delle sessioni di laurea e di diploma,
presta assistenza nell’uso del servizio informativo UNIWEB.
Polo di Facoltà dell’Ufficio Stage
è stato creato un polo dell’Ufficio stage presso la Presidenza della Facoltà.
Tale servizio favorisce l’inserimento nel mondo del lavoro di studenti e laureati
attraverso un qualificato supporto per la ricerca e lo svolgimento dello stage.
In particolare l’Ufficio si propone di:
• collegare domanda e offerta di stage;
• monitorare l’efficienza ed efficacia di stage e tirocini;
• orientare al lavoro e alle professioni;
• fungere da Osservatorio del mercato locale del lavoro;
• svolgere intermediazione al lavoro.
Grazie ad due recenti convenzioni con la Corte d’Appello di Venezia e con il Tribunale
di Padova, da aprile 2011 è attiva l’offerta di stage per ciascuno di questi organi
giudiziari. L’annuncio è rivolto a studenti/laureati del Corso di Laurea magistrale in
Giurisprudenza, specializzandi della Scuola Forense e dottorandi della Scuola
di Dottorato dell’Università degli studi di Padova.
Servizio Sportello Erasmus di Facoltà
La Facoltà di Giurisprudenza per i suoi studenti
Lo sportello Erasmus presta supporto agli studenti che si recano all’estero nell’ambito
di programmi o accordi internazionali. In particolare fornisce:
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Biblioteca Marsilio da Padova | Palazzo del Bo, Padova
• informazione e orientamento sul Programma LLP/Erasmus e su altri programmi
di mobilità bilaterale;
• assistenza agli studenti nelle procedure amministrative previste dal programma
(compilazione dell’application form per il soggiorno all’estero, compilazione del
Learning Agreement e di eventuali modifiche);
• informazione e orientamento per le attività nelle sedi all’estero;
• supporto amministrativo per la compilazione delle pratiche al rientro dall’estero.
Tutor junior
Un gruppo di laureati è a disposizione degli studenti per informarli sui servizi
dell’Università, aiutarli ad ambientarsi nel mondo universitario e consigliare sul metodo
di studio (testi da consultare, questioni complesse da approfondire). Con i tutor si può
elaborare il piano individuale di studio e si possono concordare programmi di ripasso
e veridica in vista degli esami.
Biblioteca Luigi Chiereghin | Treviso
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Servizi bibliotecari
Polo Bibliotecario giuridico
http://pologiuridico.cab.unipd.it/
Il Polo bibliotecario giuridico comprende le seguenti biblioteche
Dip. Diritto Pubblico, Internazionale e Comunitario | via VIII Febbraio
BIBLIOTECA Diritto Amministrativo | I° piano del palazzo Bo, sopra le Aule
BIBLIOTECA Diritto Costituzionale | I° piano del palazzo Bo, sopra le Aule
BIBLIOTECA Diritto Processuale civile | I° piano del palazzo Bo, sopra le Aule
BIBLIOTECA Diritto e Procedura Penale | III° piano del palazzo Bo, sopra le Aule
BIBLIOTECA Diritto Tributario | III° piano del palazzo Bo, sopra al Bar
BIBLIOTECA Diritto Internazionale e Comunitario | via Anghinoni, 3 - III° piano
Dip. Storia e Filosofia del Diritto e Diritto Canonico
BIBLIOTECA di Diritto Romano | Via VIII Febbraio, 2 - II° piano del palazzo Bo, sopra le Aule
BIBLIOTECA di Filosofia del Diritto | Via del Risorgimento, 9
Dipartimento di Diritto Privato e di Diritto del Lavoro
BIBLIOTECA di Diritto Privato e Diritto del Lavoro | Via VIII Febbraio, 2 - III° piano
del Palazzo Bo, sopra al Bar
Le biblioteche, situate presso le sedi dei tre Dipartimenti dell’area giuridica, attraverso
il coordinamento del Polo bibliotecario Giuridico, offrono agli studenti diversi servizi:
• informazioni bibliografiche;
• consultazione del materiale librario e documentale posseduto dalla biblioteca:
° oltre 200mila volumi collocati nelle diverse biblioteche del Polo Giuridico, con
incremento di oltre 4mila nuovi titoli ogni anno;
° oltre 700 abbonamenti a periodici specialistici di varie aree del diritto;
° accesso a un centinaio di periodici elettronici;
° accesso a numerose banche dati specializzate ;
• consultazione del sistema informativo bibliografico-documentale:
° accesso ai cataloghi di ateneo;
° pagina Web informativa del Polo Giuridico http://pologiuridico.cab.unipd.it/
• prestito del materiale librario e documentale consentito, come da regolamento
http://pologiuridico.cab.unipd.it/node/9/a#prestito
• riproduzione dei documenti a disposizione dell’utenza, nel rispetto delle norme sul
diritto d’autore;
• prestito interbibliotecario (su prenotazione e a pagamento) attraverso il quale è possibile
prendere a prestito - oppure ottenere le fotocopie, nel caso di articoli - documenti non
posseduti dalla biblioteca, ma disponibili presso biblioteche italiane o estere.
• document delivery (fornitura di articoli con richiesta ad altre biblioteche esterne
l’ateneo)
• corsi di istruzione all’utenza sulle risorse informative della biblioteca e sulla loro
utilizzazione, precisamente corsi introduttivi all’utilizzo del catalogo elettronico (OPAC)
e delle varie banche dati;
• servizio di ricerca bibliografica assistita su prenotazione.
Tali servizi vengono erogati secondo le modalità indicate nel regolamento delle
biblioteche del Polo Giuridico.
Per i suddetti servizi sono adibite sale per la consultazione, postazioni per la
consultazione del catalogo on-line OPAC, postazioni per la consultazione di banche dati,
fotocopiatrici self-service funzionanti con tessera ricaricabile. In alcune biblioteche è
attivo il servizio di connessione wireless Padova WI FI.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Laboratorio informatico e Wi-Fi
Laboratorio informatico
Il Laboratorio informatico della Facoltà è ubicato in Aula Omizzolo, piano terra, corridoio
delle aule didattiche. La struttura è dotata di 24 personal computer,1 scanner e
stampanti a disposizione degli studenti della Facoltà per la battitura delle tesi di laurea
e di diploma. Inoltre vi sono altri 6 personal computer a disposizione degli studenti della
Facoltà nell’Ufficio studenti che si trova a fianco del laboratorio.
Wi-Fi
è attivo il servizio di connessione wireless Padova WI FI per gli studenti che offre la
possibilità di navigare su internet gratuitamente all’interno del palazzo del Bo
e precisamente in:
• Aula studio Valente (piano terra)
• Biblioteca Carraro (Dipartimento di Diritto Privato, III piano)
• Biblioteca Carnelutti (Dipartimento di Diritto Privato, III piano)
• Biblioteca Dir. Costituzionale, Sala lettura (Dipartimento di Diritto Pubblico, II piano)
• Biblioteca Dir. Tributario, Sala lettura (Dipartimento di Diritto Pubblico, III piano)
• Biblioteca Dir. Penale, Sala lettura Bettiol (Dipartimento di Diritto Pubblico, III piano
lato aule)
• Biblioteca Dir. Romano, Sala lettura (Dipartimento di Storia e Filosofia del Diritto,
II piano lato aule)
L.I.F. Laboratorio informatico di Facoltà | Palazzo del Bo, Padova
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Foto Matteo Danesin
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Iniziative culturali e didattiche
La Facoltà di Giurisprudenza è da sempre impegnata ad offrire supporto alle attività culturali
legate alla didattica. In particolare, il suo impegno si concretizza nel sostegno economico
a iniziative e progetti specifici di particolare importanza e valenza culturale.
Nel 2010 è stato stanziato un fondo che ha consentito di fornire supporto economico
e logistico a molteplici richieste: dalle manifestazioni organizzate dagli studenti, ai convegni
e seminari organizzati dai docenti, alle visite didattiche fuori sede, iniziative promosse
dall’associazione Elsa (European Law Student Association) della sede di Padova e Treviso.
Iniziative culturali promosse nel 2010
35%
65%
Iniziative proposte dagli studenti
Iniziative proposte dai docenti
Sala Baldo Degli Ubaldi | Palazzo del Bo, Padova
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Laurea Honoris Causa in Giurisprudenza a Salvatore Settis
Targa in memoria di Pomponio De Algerio
Il 20 novembre 2007 il Prof. Salvatore Settis ha ricevuto la laurea honoris causa in
Giurisprudenza dal Rettore dell’Università di Padova, Prof. Vincenzo Milanesi e dal Preside
della Facoltà di Giurisprudenza, Prof. Gherardo Bergonzini.
La produzione scientifica del Prof. Settis è vastissima e spazia dal suo campo specifico,
la Storia dell’arte e dell’Archeologia classica, al campo economico e a quello giuridico.
I numerosi scritti con cui egli ha condotto in questi ultimi anni un’appassionata battaglia
in difesa del patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese si sono rivelati
di particolare rilievo e originalità anche in vista della elaborazione di una valida ed efficace
disciplina di tutela giuridica dei beni storici, artistici ed ambientali.
Il 20 Febbraio 2008 è stata scoperta una targa in memoria di Pomponio De Algerio studente
dell’Università giurista tratto in arresto per le sue idee religiose nel maggio del 1555 mentre
assisteva alle lezioni dell’insigne civilista Matteo Gribaldi Mofa. Processato dall’Inquisizione,
arso vivo a Roma, in Piazza Navona il 19 agosto 1556.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Cinquecento in biblioteca
Fondo Catellani
La Biblioteca del Dipartimento di Storia e Filosofia del diritto e Diritto canonico possiede,
nelle sue tre sezioni, un patrimonio di edizioni incunabole e cinquecentine pari a 132
volumi.
Dal 20 gennaio al 10 febbraio 2011 è stata realizzata una mostra presso l’Aula Nievo
dell’Ateneo, per la quale sono stati selezionati quindici volumi, uno per ciascuna delle
sezioni della Biblioteca: cinque sono attinenti alle discipline canonistiche, cinque a quelle
filosofiche, cinque a quelle romanistiche.
Gli esemplari sono stati scelti per il loro valore di testimonianza dello sviluppo, lungo
il medioevo e l’età moderna, del pensiero giuridico nell’ambito del sistema del diritto
comune europeo.
Enrico Catellani (1856-1945) fu titolare per oltre quarantacinque anni della cattedra di
Diritto Internazionale della Facoltà di Giurisprudenza. Grande maestro, ma anche grande
intellettuale a livello italiano e internazionale, contribuisce in maniera profonda al
prestigio dell’Ateneo patavino negli anni successivi l’Unità d’Italia.
Grazie all’iniziativa della Prof.ssa Parizia Marzaro, Direttrice del Dipartimento di Diritto
Pubblico, nel maggio 2010 Antonella De Robbio, coordinatore del Polo delle biblioteche
giuridiche e Silvia Giacomazzi, hanno iniziato ad occuparsi del lavoro di recupero
del materiale librario depositato in alcuni scatoloni che riportavano l’iscrizione “Fondo
Catelani” e che giacevano da oltre mezzo secolo in alcune sale del Dipartimento di Diritto
Pubblico. L’obiettivo era quello di riportare alla luce e alla memoria il prezioso contributo
intellettuale del giurista Enrico Levi Catellani.
In seguito ad un trattamento di pulizia e spolveratura sono stati recuperati 1565 libri che ora
si trovano in una delle sale della biblioteca di Diritto Internazionale e Comunitario.
A questi 1565 libri, privi di inventario e catalogazione, vanno a sommarsi 1512 volumi del
fondo che effettivamente sono entrati a far parte del sistema bibliotecario e per i quali
abbiamo regolare registrazione d’ingresso e inserimento nel catalogo Aleph di Ateneo,
e precisamente:
• 908 a Diritto pubblico,
• 524 a Filosofia del diritto,
• 80 a Diritto romano.
I 1512 volumi etichettati nei registri come “donazione Catellani” sono quindi visibili nell’OPAC
e disponibili alla consultazione e si riferiscono agli anni dal 1947 al 1979.
Sommando le due anime, quella relativa ai 1565 volumi recuperati e quella relativa ai libri
registrati e distribuiti nelle varie biblioteche, la biblioteca Catellani è stata virtualmente
ricomposta in un insieme di 3077 volumi.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Le visite didattiche fuori sede
Da alcuni anni la Facoltà offre la possibilità agli studenti di partecipare alle visite didattiche
fuori sede che si inseriscono come attività di supporto al programma didattico del corso
frequentato.
Il contributo assegnato ad ogni singola visita è inteso a coprire una parte delle spese
previste, precisamente la copertura dei costi complessivi delle attività oscilla tra il 40%
e il 90%.
Dati delle visite didattiche anno 2010
Insegnamento
Nr. partecipanti
Visita Corte Costituzionale
ROMA 10 e 11 maggio 2010
Prof. Padula
20 studenti
sede Treviso
Visita Corte Costituzionale
ROMA 22 e 23 giugno 2010
Prof. Bertolissi
20 studenti
sede Padova
Visita Corte Costituzionale
ROMA 10 e 11 maggio 2010
Proff. Consolo, De
Cristofaro, Cacciavillani
87 studenti sede
Padova-Treviso
Prof. Cortese
45 studenti sede
Padova-Treviso
Visita Istituzioni dell’Unione Europea
BRUXELLES 3-5 maggio 2010
Visita didattica a Roma,
24 e 25 maggio 2010,
Corte Suprema di Cassazione.
Partecipazione all’udienza pubblica
delle Sezioni Unite, su invito
del Primo Presidente
dr. Vincenzo Carbone.
Visita didattica a Bruxelles e
Lussemburgo, 3-5 maggio 2010,
(Sala Riunioni Parlamento Europeo)
Visita organizzata dall’Associazione
ELSA alle istituzioni spagnole
Madrid, 1-3 marzo 2010,
Corte Suprema di Cassazione
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Borse integrative di studio
Dal 2005 la Facoltà mette a disposizione un fondo che viene utilizzato per assegnare borse
di studio integrative a quelle attribuite dall’Ateneo agli studenti che vanno all’estero
attraverso gli accordi Erasmus o altri accordi internazionali. La borsa di Facoltà costituisce un
sostegno economico pari a 100 euro al mese per un massimo di 9 mesi, fino ad esaurimento
del fondo messo a disposizione. L’assegnazione viene effettuata sulla base della graduatoria
di merito e la percentuale di studenti beneficiari corrisponde al 25% circa sul totale.
45
40
35
30
Nr. Studenti
partiti con
Erasmus o altri
accordi
25
20
15
N. Borse
integrative
pagate
10
5
09
20
08
/
a.
a.
08
20
07
/
a.
a.
07
20
06
/
a.
a.
a.
20
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/
06
0
a.
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Cosa dicono di noi
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Daniela Stradiotto
Federico Prato
Dirigente Superiore della Polizia di Stato
Consigliere giuridico presso la Rappresentanza Permanente
d’Italia presso l’ONU
Avevo dieci anni quando ho deciso “cosa farò da grande”. Non avevo alcun dubbio: riforma
legislativa permettendo, sarei diventata una poliziotta.
E con questo obiettivo mi sono iscritta alla facoltà di giurisprudenza all’Università di Padova.
Non sarei sincera se dicessi che ho avuto un percorso di studi in discesa. Anch’io sono stata
tra le vittime del prof. Burdese; ed assicuro che l’insuccesso ad “Istituzioni di Diritto Romano”
al 1° anno non ha rappresentato certamente un avvio grintoso e deciso. Anzi, tutt’altro!!!
Se avessi potuto (divieto assoluto dei miei genitori in merito) avrei probabilmente fatto parte
anch’io della lunga processione dei tantissimi studenti che, dopo l’impatto con gli esami
del 1° anno, emigravano per altre sedi universitarie.
E quale grande errore sarebbe stato, non tanto sotto il profilo della preparazione in senso
stretto, quanto per quella “palestra” a tutto tondo che è stato il mio percorso universitario;
I codici si modificano, le procedure processuali cambiano, ma la capacità di impostare il
ragionamento, la forma mentis, il metodo di lavoro acquisiti attraverso lo studio ritengo
siano strumenti indispensabili nel percorso umano e professionale di ognuno di noi, quel
valore aggiunto che ti “accompagna” in tutte le prove della vita.
Sono entrata nella Polizia di Stato il 2 maggio1985, vincitrice di concorso per vice
commissario. Oggi sono Dirigente Superiore della Polizia di Stato. Dopo un’esperienza
maturata nel settore investigativo (Squadra Mobile-Sezione Omicidi della Questura di Roma
e Servizio Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione), nel 2002
sono stata coordinatrice dell’Ufficio di Staff del Vice Capo Vicario della Polizia di Stato per
l’implementazione del programma della “Polizia di Prossimità” e la realizzazione del progetto
del poliziotto di quartiere.
Dal 1°marzo 2006 sono Direttore del Servizio Controllo del Territorio della Direzione Centrale
Anticrimine, l’Ufficio che, a livello centrale, ha la responsabilità dell’attività di analisi, indirizzo
ed aggiornamento di tutti i servizi di prevenzione generale, controllo del territorio e pronto
intervento (Volanti, poliziotti di quartiere, sale operative, servizio 113 delle Questure) nonché
la pianificazione ed impiego sul territorio nazionale del Reparto Prevenzione Crimine, più di
mille unità che costituiscono la Task Force della Polizia di Stato.
In ben otto della mia classe del Tito Livio, la III E del 1977 della Prof. Elena Indri, scegliemmo
di iscriverci alla Facoltà di Giurisprudenza. Seguivo le orme del mio nonno materno che si era
laureato a Padova alla fine degli anni ’20, compagno di studi di Enrico Guicciardi ed allievo
dei Professori Rocco e Carnelutti. L’altro mio nonno si era laureato con il Prof. Filomusi Guelfi
a Roma, dopo aver ripreso gli studi al termine della Grande Guerra, che aveva combattuto da
giovanissimo ufficiale. Ricordo che il primo impatto con l’ambiente austero della Facoltà ci
fu facilitato dal fatto di essere un gruppo affiatato d’ex compagni di liceo. Abbiamo avuto il
privilegio di frequentare l’Università in una stagione d’indimenticabili professori come Carraro,
Trabucchi, Bettiol e Paladin. Il corso degli studi richiedeva la frequenza delle lezioni ed uno
studio costante. Abbiamo appreso una solida base di nozioni sia di diritto sostanziale che
di procedura, ma soprattutto il metodo per affrontare le questioni giuridiche che avremmo
incontrato nel corso della nostra vita professionale. Grazie a questo intenso tirocinio, non
ho trovato difficoltà a superare gli esami di avvocato od i concorsi in Italia e in sede europea.
Per noi laureati a Padova non vi era nulla d’improvvisato nella preparazione degli esami
post-universitari. Pur essendo assorbiti dal ritmo intenso dello studio e degli esami che si
susseguivano, all’interno della Facoltà era molto forte l’emozione per le notizie delle azioni
terroristiche che in quegli anni si susseguivano quasi quotidianamente. Ricordo che mi trovavo
a lezione nell’aula Ederle quando fu annunciato il 16 marzo del 1978 il sequestro dell’On. Moro
e la strage della sua scorta. Mi sono laureato con tesi in Diritto Internazionale e fu la
Prof. Elisabeth Back a seguirmi nella redazione dopo avermi indotto a frequentare un corso
presso l’Accademia di Diritto Internazionale dell’Aja. Dopo la laurea mi ha sempre seguito con il
suo consiglio ed incoraggiamento nei vari passaggi della mia carriera nelle Istituzioni Europee
ed Internazionali. Mi capita molto spesso di incontrare in riunioni ONU giuristi stranieri che
la ricordano con stima e che mi chiedono sue notizie. Devo alla mia esperienza universitaria
padovana un gruppo, piccolo, ma compatto, di amici che mantengo da allora. Variamente
e alternativamente sparsi nel mondo tra le professioni forensi e non solo, ogni occasione
d’incontro vale a rinvigorire un legame nato allora e cresciuto tra le aule di studio, le occasioni
sportive i divertimenti che offre Padova, città piccola, ma aperta da sempre al mondo, alla
cultura ed alla gioventù soprattutto grazie alla nostra antica e gloriosa Universitas.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Graziana Campanato
Manuela Romei Pasetti
Presidente della Corte d’appello di Brescia
Presidente della Corte d’Appello di Venezia
Sono entrata all’Università di Padova, iscritta al primo anno di Giurisprudenza, nel 1960 e mi
sono laureata nel luglio del 1964.
Sono stati quattro anni di studio intenso perché gli esami a Padova non sono mai stati facili,
ma anche anni molto belli per il clima di amicizia che si è venuto a creare tra alcuni di noi.
Io vivevo a Mestre ed ogni giorno prendevo il treno: ricordo la lunga fila di studenti che
dalla stazione ferroviaria raggiungevano il Bo verso le nove di mattina, una sensazione
di appartenenza che ho provato poche altre volte.
I professori erano quasi tutti personaggi illustri, la cui fama era indiscussa: Carraro, Burdese,
Opocher, Voci, Oppo, Crisafulli, Bettiol, Zuccalà, Attardi, Arangio Ruiz, Guicciardi.
Ma quello che ci teneva legati alle sue lezioni era soprattutto Trabucchi, il quale era solito
fare l’appello di alcuni, a caso, e non avrebbe consentito di presentarsi all’esame con buone
speranze di riuscita se le assenze fossero state troppe. Perciò dal secondo al quarto anno
ci trovavamo in tanti, se non tutti, ad apprendere e a impegnarci nella risoluzione di casi
giuridici, attraverso un metodo maieutico che ci ha insegnato a ragionare e a percorrere le
strade del pensiero giuridico esaminando le varie possibili soluzioni, scartandole ad una ad
una, sino a formulare quella giusta.
Donne eravamo poche a giurisprudenza e non avremmo mai potuto immaginare il boom di
iscrizioni al femminile che questa facoltà avrebbe avuto in anni più recenti.
L’ingresso in magistratura, quando mi iscrissi, non era consentito alle donne, ma al momento
della laurea le norme erano cambiate. Io non ebbi dubbi ed affrontai il primo concorso
possibile.
Lo superai senza molti sforzi perché – occorre dirlo- la preparazione che avevo raggiunto
all’università fu una base di partenza molto valida e mi ha permesso di destreggiarmi in ogni
settore di lavoro, sia pure con i necessari aggiornamenti ed approfondimenti.
Sono sempre stata orgogliosa di essermi laureata a Padova e che anche le mie figlie si siano
laureate presso la stessa facoltà e sono ancora sempre felice quando torno nelle vecchie aule
per insegnarvi o partecipare a qualche dibattito. Non è solo perché rappresenta un luogo
della memoria, ma perché mi ha forgiata al rigore, al senso del dovere, senza i quali la mia
vita sarebbe stata certamente diversa.
Al liceo Maffei a Verona ero una studentessa che galleggiava sulla sufficienza. Qualche luce
in italiano, filosofia e storia dell’arte ma niente di eccezionale. La maturità nell’estate del
1961, già con l’idea di diventare magistrato: alle donne allora era precluso.
Padova Facoltà di Giurisprudenza: la prima folgorazione culturale: Vezio Crisafulli, con le
lezioni di diritto costituzionale, rendeva inebriante il mondo dei valori che compongono
l’essenza dello Stato e del cittadino.
Lo rivedevo, allampanato e sorridente, pensavo ai suoi insegnamenti pacati ma fermi
quando, come componente del CSM, dovevo affrontare delicate questioni di equilibri
costituzionali.
E poi il professor Carraro: alle lezioni di diritto privato staccava le parole l’una dall’altra come
perle di un ragionamento palpabile e ineludibile.
Con il professor Trabucchi, entrai nel tempio di diritto civile. Alle lezioni di sabato pomeriggio
l’appello per lettera a salto: se mancavi più di tre volte non partecipavi all’esame scritto
(il premio!), senza il quale il tuo voto sarebbe stato comunque bassissimo. L’affascinante
Guicciardi con la sua architettura amministrativa, Opocher, Oppo, Zuccalà e Burdese:
il massimo della scienza: sono stata fortunata!
Intanto, nel 1963, le donne furono ammesse in magistratura.
La discussione della tesi in diritto civile, al giugno del quart’anno (1965). La affrontai senza
relatore perché il professor Trabucchi non condivideva la mia costruzione sull’acquisto in
buona fede dall’erede apparente. Mi fu controrelatore: “e per tua gloria basti il poter dire che
contro a me pugnasti” scrisse sul frontespizio del mio lavoro di laurea.
Effettivamente molto pugnai perché a Padova tutti i miei professori erano eccellenti
quanto severi, pretenziosi e poco inclini a largheggiare nei giudizi e nei voti. Ma utilmente
pugnai riversando poi nella professione di magistrato, che esercito dal 1969 (dopo una
altrettanto gratificante esperienza di avvocato), la mia formazione, figlia di quella cultura,
di quel metodo, di quell’aura, esaltante e insieme rigida e timorosa, che per quattro anni ho
respirato a Padova, al Bo, tra bucrani e stemmi antichi, con fantastici compagni di corso tra
i quali voglio qui ricordare Augusto Cerino Canova, Paolo Zatti, Francesco Moschetti, Antonio
Scarso, Cesare Ianna, Mario Migliorini.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Massimo Carraro
Michelangelo Casciano
President & CEO di Morellato S.p.A.
Notaio
Mi sono laureato in Giurisprudenza a Padova nel 1982 e vi sono poi rimasto, come
assistente alla cattedra di Diritto Amministrativo, fino alla fine del 1986, quando ho lasciato
per dedicarmi alla mia avventura imprenditoriale. Non avevo competenze specifiche in
materia economico-finanziaria, però la Facoltà di Giurisprudenza di Padova mi ha sempre
accompagnato con un patrimonio di cultura, formazione all’analisi razionale dei problemi,
abitudine ad affrontare questioni complesse cercandone la semplificazione. Ancor più,
il diritto studiato con il rigore metodologico tipico della Facoltà padovana, mi ha sempre
aiutato e mi aiuta a vedere i problemi anche dalla parte dell’interlocutore che ho di fronte:
nel business, capire il punto di vista degli altri è condizione per arrivare a soluzioni positive
e a costruire partnership a lungo termine.
Non è passato moltissimo tempo da quando ho lasciato l’Università di Padova, eppure
ho avuto modo più volte di apprezzare la qualità dell’insegnamento da essa ricevuto.
Nella mia vita ho esercitato per alcuni anni la professione forense prima di vincere il
Concorso per nomina a Notaio indetto nel 2006: la bontà dell’insegnamento patavino
si è dimostrata nel consentirmi di affrontare professioni sensibilmente diverse fra loro con
un identico bagaglio culturale di base, di volta in volta adattabile alle specifiche esigenze
proprie di ciascuna funzione.
Se, come credo, la funzione di una Facoltà di Giurisprudenza è quella di formare dei buoni
giuristi, ritengo che l’Università di Padova assolva mirabilmente a questo scopo, fornendo,
non tanto le cognizioni tecniche minime necessarie per affrontare una mediocre esperienza
pratica, ma una visione d’insieme del sistema giuridico, su cui innestare progressivamente
le nozioni richieste dalla specifica professione prescelta.
Nell’Ateneo patavino questo primo risultato è associato ad un altro, a mio parere non meno
importante, che consiste nel trasmettere agli allievi l’importanza dello studio del diritto
attraverso l’esame concreto della casistica: non bisogna dimenticare, infatti, che il diritto
è nato e si è sviluppato nei secoli come ricerca della soluzione più adeguata a risolvere
le singole questioni controverse e che questa indagine costituisce tutt’oggi l’essenza di
tutte le professioni giuridiche; da questa considerazione credo non possano prescindere
neppure quei professionisti che, come i Notai, sono istituzionalmente preordinati ad evitare
l’insorgere delle liti.
Conclusivamente credo che la Facoltà di Giurisprudenza dell’università di Padova possa
offrire molto ai giuristi del futuro, dotandoli di strumenti necessari per affrontare con
competenza e consapevolezza le funzioni alle quali saranno chiamati.
Specie a partire dagli anni 2000, il mio lavoro mi ha portato a fare i conti con culture
e modi di pensare diversi in Cina, India, Sud America, Medio Oriente. Solide basi della
propria cultura penso siano lo strumento migliore per aprirsi a culture diverse, rispettarle
e valorizzarle, cercare percorsi di crescita comuni. Devo questo bagaglio culturale alla Facoltà
di giurisprudenza di Padova: anche di questo le sono grato.
Il mondo del lavoro richiede oggi una capacità continua di apprendere e cambiare:
è la cultura il presupposto di questa capacità, non la mera formazione tecnica, per quanto
utile e necessaria.
La Facoltà dei miei studi a Padova si caratterizzava allora, anche rispetto ad altri Atenei,
per la capacità di coniugare efficacemente questi due aspetti: cultura umanistica e tecnica
giuridica. è quanto mi ha sempre consentito di interpretare il cambiamento in maniera
positiva.
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Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Giornata della Facoltà di Giurisprudenza
Oliviero Pessi
Andrea Pasqualin
General Counsel di Assicurazioni Generali S.p.A.
Componente del Consiglio Nazionale Forense
La prima vera decisione sulla “pianificazione strategica” della mia vita professionale e da
adulto. A distanza di circa venticinque anni è così che ricordo di aver considerato la scelta
di iscrivermi alla Facoltà di Giurisprudenza di Padova. E non si è trattato di scelta superficiale,
anzi, è stata probabilmente la prima volta in cui ho percepito che mi stavo mettendo in gioco
senza alibi e assumendomi totalmente e in prima persona rischi e responsabilità di una
decisione. A quell’epoca Giurisprudenza a Padova era lo spauracchio di tutti gli (aspiranti)
studenti che ne temevano la nomea e tradizione di particolare severità e selettività.
Amici, parenti e conoscenti tutti schierati e provvidi di consigli (internet e i blog ancora non
esistevano, ma la sostanza era la stessa), con un comune denominatore: “Non iscriverti a
Padova, è troppo difficile, non ce la hanno fatta (Tizio, Caio e Sempronio) e quindi non ce la
potrai fare neanche tu! Scegli un’altra facoltà, più facile e meno stressante”. Sin troppo ovvia,
ma non così scontata, la mia valutazione quando si è trattato di prendere la decisione finale.
Mi sono detto: “Se sarò tra i pochi che ce la faranno dove è più difficile partirò avvantaggiato
nella competizione sul mercato”. Valutazione corretta? Senz’altro si. Se non altro per la
dozzina di proposte di lavoro di ottima qualità, ricevute dopo la laurea e in un periodo in cui
già si discuteva con giusta preoccupazione di disoccupazione giovanile, e tutte merito della
mia sudatissima laurea a Padova. Ciascun potenziale datore di lavoro mi dava atto di aver
ottenuto un certificato “DOC” di alcune qualità, fondamentali per chi si affaccia al mondo
del lavoro: capacità di organizzazione, forza mentale, determinazione e spirito di sacrificio
finalizzati al raggiungimento dei risultati. Le basi essenziali per una riuscita in qualunque
attività professionale (il caso e la fortuna sono parimenti importanti, ma senza le basi non si è
in grado di sfruttarli a dovere!). Da allora sino ad oggi, nella vita professionale, ho incontrato
tanti neo laureati, e posso darvi la mia parola sul fatto che il “marchio di fabbrica” della laurea
a Padova tiene ancora molto bene, ed è quasi sempre garanzia di una qualità superiore alla
media. In prospettiva futura vale ancora lo stesso ragionamento e le valutazioni che io e tanti
altri colleghi studenti facemmo venticinque anni orsono? Non avrei dubbi. La competizione
si è allargata e un corso di laurea che, per tradizione e consolidato avviamento sul mercato,
è riconosciuto come selettivo e qualificante, è un investimento su me stesso che rifarei tale e
quale, direi quasi una scelta obbligata.
Sono entrato a Giurisprudenza nel 1974 e della mia esperienza universitaria patavina
conservo un bel ricordo.
Non eravamo in molti e l’ambientamento è stato veloce. D’altra parte la frequenza delle
lezioni al mattino ed al pomeriggio, lo studio ed il lavoro nelle biblioteche (quanti pomeriggi
passati, specie ai tempi della tesi di laurea in diritto pubblico dell’economia con il prof. Gullo,
in quella dell’Istituto di pubblico, dove c’era una segretaria dell’Alpe di Siusi che raccontava
le meraviglie di quei luoghi che solo molti anni dopo avrei conosciuto), le giornate passate
insieme ai compagni di corso, avevano creato un ambiente gradevole, nel quale, da
pendolare quotidiano sulla tratta Venezia - Padova, mi trovavo a mio agio.
Sono orgoglioso di aver avuto ed ascoltato Maestri come Trabucchi, Paladin, Attardi e
Carraro, per citarne alcuni, che hanno reso più facile e proficuo il mio personale dialogo con
il diritto. Non è stata una passeggiata, ma impegno e determinazione sono stati formativi ed
indispensabili compagni di viaggio.
Tuttavia solo dopo la laurea, a contatto con le prime esperienze professionali, ho capito
quale sia stata l’importanza di un’esperienza universitaria vissuta con partecipazione diretta
e costante all’attività didattica, che mi ha aiutato non solo nell’apprendimento, ma anche –
e soprattutto – nel prendere confidenza con le categorie del diritto e con il ragionamento
giuridico. Infatti la formazione professionale, per poter essere adeguatamente fruttuosa,
presuppone di principio un’adeguata preparazione universitaria.
Ma non solo: in un contesto professionale quale quello di questi tempi, nel quale l’esagerata
proliferazione del numero degli avvocati e l’abbassamento del livello medio di qualità
deontologica e professionale rendono disagevole ai giovani praticanti la ricerca di buoni
maestri, ed un mercato sempre più competitivo e selettivo richiede il possesso di talenti
significativi, assume particolare importanza la formazione universitaria, che rappresenta,
se curata con la dovuta attenzione, una cospicua chance in più nell’accesso alle professioni
legali. Io mi considero fortunato: nell’apprendimento della professione ho trovato un
eccellente Maestro, ma prima ancora ho vissuto a Padova un’esperienza universitaria
importante, in un ambiente formativo serio e rigoroso, che mi ha grandemente aiutato nel
non facile ingresso nella professione forense.
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Sala delle Lauree | PalazzoSigillum
del Bo Universitatis Iuristarum (1627)
Sala delle Lauree | Palazzo del Bo