Lo stato dell`arte delle Politiche di Riduzione del Danno in

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Lo stato dell`arte delle Politiche di Riduzione del Danno in
2009
“Lo stato dell’arte delle Politiche di Riduzione del Danno in Umbria”
DOCUMENTO del Coordinamento tecnico regionale delle Unità di strada
e centri a bassa soglia
INDIPENDENZE CULTURALI 2009
“Lo stato dell’arte delle Politiche di Riduzione del Danno in Umbria”
DOCUMENTO del Coordinamento tecnico regionale delle Unità di strada
e centri a bassa soglia
In occasione della partecipazione delle Unità di Strada della Regione Umbria alla
Conferenza Regionale sulle Dipendenze, tenutasi a Foligno nel Dicembre 2007, dove uno
dei temi principali si riferiva alle Politiche di Riduzione del Danno, le quattro equipe (Unità
di Strada di: Perugia, Terni, Foligno, Città di Castello), ravvisando la necessità di
coordinare ed organizzare le proprie attività in modo univoco, soprattutto tentando
approcci volti alla riduzione dei decessi per Overdose, hanno proposto alla Direzione
Regionale Sanità e Servizi Sociali la costituzione del Coordinamento Regionale delle Unità
di Strada.
Alla base del Coordinamento sono state evidenziate le seguenti esigenze:
• Bisogno delle equipe degli operatori di viversi come un unico soggetto regionale,
data la territorialità dell’intervento e il forte nomadismo dei consumatori: la città di
Perugia ha rappresentato e rappresenta snodo primario dell’acquisto e del consumo
di sostanze, pertanto dagli altri territori i consumatori“migrano” in città per l’utilizzo,
pur vivendo radicati nei luoghi di origine.
Da ciò, la necessità di un continuo raccordo tra le quattro equipe, per consentire
univocità dell’intervento, sia riguardo il metodo che le azioni, tenendo conto della
diversità dei contesti.
• Necessità di raccogliere e monitorare i dati relativi alle tipologie e modalità di
consumo, al fine di sviluppare un Osservatorio privilegiato del fenomeno.
Da anni non si registra più la “scena aperta” del consumo, bensì una
frammentazione dei luoghi di acquisto e utilizzo, frammentazione che ad oggi
sembra essere in aumento. Conseguenza inevitabile è il ritorno o comunque il
consolidamento del “sommerso”, con le note problematiche che ne derivano.
• Esigenza di divenire soggetto “politico” al fine di essere punto di riferimento per le
istituzioni, per diventare soggetto e non oggetto di decisioni e per partecipare
attivamente alla programmazione delle politiche e degli interventi con gli Enti
Pubblici.
• Necessità di promuovere e/o consolidare la piena integrazione della Riduzione del
danno all’interno delle politiche complessive attuate nei confronti delle
problematiche connesse all’uso/abuso/dipendenza da sostanze psicoattive,
attraverso un rapporto di piena integrazione delle Unità di strada all’interno
dell’organizzazione dipartimentale dei servizi per le dipendenze; attivare coprogettazioni, azioni comuni, formazione congiunta.
Coordinamento, quindi, come stimolo nei vari territori alle politiche di Riduzione del Danno
e per la corretta applicazione sia del Piano Sanitario Regionale che di quello Sociale, oltre
che degli Atti di indirizzo Regionali relativi alle dipendenze.
Il consumo delle sostanze costituisce un fenomeno estremamente trasversale per fasce di
età e/o ceto sociale, e si caratterizza prevalentemente come “policonsumo” ( in particolare
cocaina-eroina/alcool-cocaina/psicofarmaci-alcool-eroina).
Da ciò evidenziamo un aumento esponenziale di consumatori adulti, con prevalenti
modalità di consumo della sostanza di tipo iniettivo, in particolare della cocaina, mentre le
fasce giovanili si attestano su stili di consumo che privilegiano la via inalatoria: la sostanza
viene “sniffata” o “fumata” (si rileva una grande esplosione dell’uso del crack).
Inoltre si registra da parte della popolazione immigrata, che fino a poco tempo fa era
presente sulla “piazza” prevalentemente per lo “spaccio”, una netta virata verso il
consumo problematico delle sostanze, con modalità di utilizzo che inizialmente erano
condizionate da fattori “culturali” (utilizzo solo per via inalatoria) e più recentemente si
sono “globalizzate” (utilizzo per via iniettiva e policonsumo).
Con la DGR n. 1935 del 22-12-2008 è stato istituito formalmente il “Coordinamento
tecnico regionale delle Unità di strada e Centri a bassa soglia”, costituito dai responsabili
delle Unità di strada e Centri a bassa soglia presenti nel territorio regionale; a partire dal
mese di gennaio 2009, quindi, il gruppo si è riunito regolarmente, a cadenza periodica.
Questa fase in realtà é stata preceduta da incontri frequenti fin dal mese di giugno 2008,
per l’impostazione, la realizzazione ed il monitoraggio di azioni connesse al progetto
“Emergenza overdose: intervento integrato per ridurre la mortalità per overdose nella
Regione Umbria”.
A seguire, sono state sviluppate azioni secondo diverse linee di intervento :
Progetto “Emergenza overdose: intervento integrato per ridurre la mortalità
per overdose nella Regione Umbria”:
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Sono stati redatti i progetti di potenziamento delle attività di strada, sulla base di
quanto stabilito dalla DGR 1935/2008 e concordato nelle riunioni, e quindi discussi
in gruppo;
In particolare, si è stabilito di mettere in collegamento, all’interno di una cornice
progettuale unitaria, l’attività di informazione sui mezzi di trasporto pubblico (treni,
bus);
E’ stato verificato il ruolo dell’Unità di strada in collegamento con il Servizio di
Emergenza 118 di Perugia per i casi di overdose, e le comunicazioni da attivare con
le altre Unità;
È stata ravvisata l’opportunità di attivare un supporto specifico alle iniziative comuni
volte al potenziamento del lavoro di strada e stabilite nell’ambito del Gruppo di
coordinamento, con funzioni di rafforzamento dei collegamenti tra le diverse Unità
di strada e di sviluppo di una maggiore omogeneità delle realizzazioni poste in
essere da ciascuna di esse, oltre che di gestione amministrativa unitaria; è stato
quindi indicato quale soggetto idoneo a svolgere tali funzioni l’associazione CNCA
Umbria;
E’ stata ravvisata l’opportunità di riprendere le attività di informazione,
collaborazione e confronto con le Forze dell’Ordine, già in precedenza realizzate da
parte della Regione nel territorio della provincia di Perugia con il contributo del NOT
della Prefettura, estendendo l’attività anche alla provincia di Terni.
Progetto di prevenzione selettiva
prevenzione e riduzione dei rischi”:
“Nuovi
comportamenti
di
consumo:
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Definiti gli indirizzi operativi fondamentali per l’attuazione del progetto, sono stati
confermati i gruppi-target cui rivolgere gli interventi: locali frequentati dai giovani,
con particolare attenzione (soprattutto a Perugia) agli studenti universitari, e
tifoserie organizzate; è stata proposta la possibilità di coinvolgere le equipe dei
centri di aggregazione giovanile frequentati da adolescenti/giovani adulti;
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Effettuata una prima “ricognizione” riguardo i locali e luoghi di aggregazione di
maggiore interesse in ciascun territorio;
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E’ stata condivisa la necessità di individuare opportune strategie di coinvolgimento
dei target intermedi: gestori ed operatori dei locali, leader delle tifoserie; sono stati
individuati alcuni soggetti e realtà disponibili a collaborare ed avviati i contatti;
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Si è stabilito che l’equipe unica regionale debba prevedere 4 operatori, ciascuno
proveniente da una unità di strada esistente, + max 2 operatori di realtà che
abbiano avviato o siano in procinto di avviare la costituzione di una unità di strada;
sono stati definiti i nominativi degli operatori individuati.
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E’ stata evidenziata la necessità di associare l’operatività ad attività formative; sono
state impostate ulteriori azioni a valenza formativa: contatti con realtà extra
regionali impegnate in analoghe attività e momenti di auto formazione ad iniziativa
delle stesse Unità di strada;
Progetto per la realizzazione di una associazione di consumatori ed ex
consumatori di sostanze stupefacenti
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E’ stata espressa da parte dei consumatori un’esigenza di partecipazione, con
l'obiettivo di vedere rappresentate e difese le proprie istanze ed affrontate le
problematiche quotidiane, di avere uno spazio e un luogo in cui esprimere
competenze e saperi, di avere un'opportunità di esprimersi anche a livello
progettuale e come promotori di iniziative, di essere interlocutori diretti delle
istituzioni.
Ne è quindi scaturito un progetto, che ha come finalità generale la promozione di
un protagonismo sociale dei consumatori ed ex consumatori, attraverso la creazione
di un'associazione che sia punto di riferimento per le tante persone (giovani e meno
giovani) che vivono una situazione di disagio sociale connessa all’uso attuale, o
pregresso, di sostanze psicoattive.
Il progetto intende individuare risposte a partire dalle proposte avanzate dai
consumatori, il cui ruolo sia riconosciuto e ritenuto credibile dalle istituzioni; fornire
uno spazio fisico di incontro al di fuori della strada; generare gruppi di auto mutuo
aiuto per trasferire conoscenze e rispondere in prima persona ai bisogni individuati;
presentare progetti agli enti preposti per finanziare iniziative ed azioni rivolte
all'intero territorio; dare la possibilità di coordinarsi ed esprimersi a livello regionale
sulle problematiche connesse al disagio sociale; permettere alla persona
tossicodipendente di viversi ed essere vissuto non solo come problema sociale ma
come risorsa; offrire una migliore qualità di vita dando l'opportunità di usufruire dei
servizi del territorio; generare e coltivare nel consumatore la consapevolezza e il
riconoscimento dei propri diritti e doveri in quanto cittadino.
Ad oggi, l'Associazione è legalmente costituita con il nome “Agorà”, il gruppo attualmente
è composto prevalentemente da soggetti del territorio di Perugia, ma l'obiettivo è quello di
allargare la partecipazione a tutto il territorio regionale.
Progetto “giornale di strada”
Il progetto ha come finalità quella di fornire un supporto ad azioni di: promozione della
salute e riduzione dei danni conseguenti all’abuso di sostanze stupefacenti; riduzione della
mortalità per overdose; divulgazione di saperi e informazioni per la prevenzione;
counselling specifico rivolto a persone che adottano comportamenti a rischio, come
assunzione di droghe ed alcool, scarsa o nessuna attenzione verso la prevenzione di
malattie sessualmente trasmissibili.
Il target al quale ci si rivolge è in particolare quello dei giovani utilizzatori di sostanze, sia
italiani che stranieri; inoltre, tutti coloro che si trovano a vivere in strada o in condizioni di
disagio sociale.
La metodologia adottata è quella del coinvolgimento diretto (empowerment) dei
destinatari, anche attraverso l'Associazione Agorà.
Gli strumenti per raggiungere tali obiettivi sono rappresentati da:
- un giornale trimestrale redatto dalle persone aderenti all’associazione dei consumatori
con il contributo di utenti delle Unità di strada regionali e con il supporto degli operatori
dei servizi di Unità di Strada e di Bassa Soglia; il giornale sarà diffuso in maniera
capillare in tutto il territorio regionale;
- un fumetto in tre copie, da realizzare con il supporto di professionisti della
comunicazione, che veicoli messaggi sul rischio di overdose legato al consumo di
eroina e al consumo di cocaina e preveda un numero dedicato alla popolazione
immigrata che faccia uso di sostanze psicoattive
Si ritiene importante utilizzare strumenti a larga diffusione, come un giornale sullo stile
della free-press ed il fumetto, in quanto basati su un modello comunicativo incentrato
sui concetti di peer-education e di empowerment. Nella letteratura internazionale tali
concetti sono descritti come possibilità per l’individuo e/o la comunità di aumentare le
proprie capacità, di migliorare la qualità della vita, di fronteggiare consapevolmente le
situazioni esistenziali, di aumentare la comprensione critica della realtà sociale in cui si
vive e di accrescere e mantenere la propria autostima; ciò facilita anche un cambiamento
di prospettiva da parte degli operatori nel modo di rapportarsi con l’utente, considerandolo
non più solo il destinatario del proprio agire o al quale far pervenire una serie di
informazioni, ma un co-attore con il quale condividere il linguaggio, gli obiettivi specifici, le
risorse con le quali costruire il percorso educativo, e gli strumenti per monitorarlo e
verificarne l’efficacia.
Ad oggi il Coordinamento Regionale delle Unità di Strada ha realizzato:
•
incontri programmatori e di monitoraggio delle azioni di intervento relative al
Progetto Overdose
•
incontri con le equipe del Servizio di emergenza 118, per elaborare un protocollo
operativo
•
incontri tra le equipe di Unità di Strada dei vari territori, per la migliore
organizzazione degli interventi di Riduzione del danno sui treni/bus regionali.
•
Per il Progetto di Prevenzione Selettiva, oltre a definire una mappatura regionale
dei locali e/o luoghi/eventi dove realizzare il Progetto, è stato realizzato un
intervento presso il Feedback a Foligno, per la serata di chiusura della stagione. E'
stata presente tutta l'equipe di lavoro, ovvero un operatore per ogni territorio ed il
Coordinatore del Progetto.
•
Realizzazione del N. 0 del Giornale di strada, e del primo fumetto inerente le
possibili overdose da eroina.
Inoltre, all'interno del Coordinamento sono state definite azioni/problematiche specifiche,
pertanto ogni coordinatore delle quattro equipe segue una di esse in rappresentanza del
coordinamento:
•
Nicolussi Luigina (Perugia)
Rapporti istituzionali Unità di Strada
•
Coppoli Marco (Terni)
Carcere
•
Giorgetti Maria Palma
Prevenzione Selettiva
(Lella)
•
(Foligno)
Minni Stefano
Informazione/comunicazione e Giornale
(Città Di Castello)
di Strada
Il Coordinamento delle Unità
di Strada Regione Umbria