Caserta, la Caiola: No a nuove case alla Caserma

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Caserta, la Caiola: No a nuove case alla Caserma
Caserta, la Caiola: No a nuove case alla Caserma Barducci e San Benedetto
Riceviamo e volentieri pubblichiamo da Italia Nostra di Caserta e la sua presidente Maria
Carmela Caiola.
CASERTA - Si apprende dagli organi di stampa della cessione al Comune di Caserta, da parte
del Demanio, di numerose caserme dismesse. In particolare per l’ex caserma Barducci e i
Mulini Militari di San Benedetto, realizzati al terminale dell’Acquedotto Carolino da Carlo
Vanvitelli, il Comune di Caserta ha già presentato alla Regione Campania un progetto per la
realizzazione di ben 345 alloggi.
Italia Nostra ricorda che si tratta di un bene vincolato di grande valore storico artistico,
circondato da una vasta area verde.
Già da tempo ben 400 cittadini residenti nell’area che, ricordiamo, è una delle più
sofferenti della città , hanno richiesto, con firme consegnate al Sindaco, che vi si realizzasse
verde pubblico attrezzato, per permettere agli abitanti, soprattutto anziani e bambini, di poter
sfuggire al congestionamento e al traffico causato dal Centro direzionale.
Dove verrebbero realizzati questi alloggi? Si utilizzerebbero le strutture storiche o si
costruirebbe sul verde residuo? E i circa 1400 nuovi residenti, come potrebbero non aggravare
le condizioni di invivibilità della zona?
Apprendiamo inolltre che cade come una mannaia sulla testa dei casertani l’accordo tra
l’Assessore Regionale all’Ambiente e l’associazione delle cementerie italiane, per
bruciare il cdr proveniente dai rifiuti nei cementifici Moccia e Cementir, nonostante si stia
edificando un Policlinico col quale tali attività sono incompatibili. Risulta a questo punto chiara
la strategia di Moccia, che da un lato chiede di delocalizzare cava e cementificio a
Pietravairano, dove sono stati utilizzati fondi europei per milioni di euro per realizzare un parco,
e dall’altra prevede di rimanere a Caserta per bruciare le ecoballe.
Il futuro immaginato per Caserta diventa sempre più fosco. In questo quadro nero solo un
piccolo barlume di luce: i denari del Governo per costruire un altro enorme edificio nel Macrico
mancano. Bene, il Museo dell’Unità d’Italia si può tranquillamente realizzare negli
edifici già esistenti. Ci sono però ben 30 milioni di euro della Regione. Sono sufficienti per
acquistare l’area e aprirla finalmente ai casertani!
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Il Presidente
Arch. Maria Carmela Caiola
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