La dispensa per gli insegnanti - Hera Ragazzi

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La dispensa per gli insegnanti - Hera Ragazzi
ROTARY INTERNATIONAL
‘’Service Above Self’’
Emilia Romagna - Repubblica di San Marino - Toscana
Distretto 2070 – Italia
Annata
Rotariana
2009/2010
ROTARY CLUB VALLE DEL SAVIO
progetto
aquasavia
dispensa informativa
aquasavia è un progetto di didattica ambientale promosso dal Rotary Club Valle del Savio con il patrocinio dei Comuni di
Bagno di Romagna, Mercato Saraceno, Roncofreddo, Sarsina, Sogliano al Rubicone, Verghereto, della Provincia Forlì-Cesena
e dell’Ufficio Scolastico Provinciale - Con la collaborazione di Hera FC - Segreteria organizzativa Anima Mundi
aquasavia _ dispensa informativa docenti scuole primarie
Uomini, piante, animali: la vita del nostro pianeta dipende dall’acqua.
Dal corpo umano, costituito per i ¾ di acqua, alla superficie della Terra coperta per il 71% di acqua, questa
risorsa preziosa è un elemento fondamentale che permette al nostro mondo di crescere. Assente in molte
zone, abbondante in altre, oggi l’acqua è minacciata dall’inquinamento e dagli sprechi. La disponibilità di
acqua dolce sta diminuendo e l’emergenza idrica è uno dei temi più importanti per il futuro del nostro pianeta.
L’acqua, simbolo del fluire continuo della vita, diritto universale, va rispettata: risparmiando acqua beviamo alla
salute nostra e del pianeta.
Immagine tratta da “In buone acque. Report 2008 sulla qualità dell’acqua potabile”, Gruppo Hera
Questa dispensa, realizzata nell’ambito del progetto, intende fornire agli insegnanti delle Scuole Primarie della
vallata del Savio, informazioni e strumenti utili a impostare attività didattiche sui 3 filoni (l’acqua e l’uomo;
racconti dal fiume; buone pratiche di risparmio idrico) e facilitare la partecipazione al concorso previsto
nell’ambito del progetto aquasavia.
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------indice
_ introduzione: alcune nozioni essenziali su una risorsa essenziale
_ tema: l’acqua e l’uomo
_ tema: buone pratiche di risparmio idrico
_ attività: sperimentiamo e giochiamo
_ tema: racconti dal fiume
_ attività: attiviamoci
_ soluzioni giochi, bibliografia, sitografia
_ pag. 3
_ pag. 6
_ pag. 10
_ pag. 11
_ pag. 14
_ pag. 15
_ pag. 18
L’immagine di copertina è tratta da www.appenninoromagnolo.it
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Redazione a cura di Simona Nasolini, Anima Mundi.
Si ringrazia per la collaborazione il Rotary Club Valle del Savio e Monica Guidi Hera Forlì-Cesena.
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alcune nozioni essenziali su una risorsa essenziale: l’acqua
E’ presente sulla Terra da molto tempo
Il pianeta che ci ospita si chiama Terra, ma visto dal cielo è il pianeta dell’acqua. Le terre emerse sono poca
cosa, il resto sono mare, laghi, fiumi, ghiacciai: messi insieme più di due terzi della superficie della Terra.
L'acqua è la sostanza più diffusa sulla terra: il 97,3% negli oceani e continenti ed il 2,7% è presente sotto
forma gassosa nell'atmosfera.
Ma l’acqua sulla Terra non c’è da sempre: dopo circa 1 miliardo di anni dalla formazione del pianeta il vapor
acqueo emesso dalle eruzioni vulcaniche si è raffreddato e condensato in nubi, dando così origine a piogge
torrenziali che durarono secoli e che formarono gli oceani attuali.
Da allora ha preso origine un ciclo inesauribile che chiamiamo Ciclo dell’acqua.
- La pioggia viene rilasciata dalle nuvole; cadendo sulla terra si raccoglie in gran parte in ruscelli e laghi;
- i ruscelli confluiscono nei fiumi;
- il calore del sole fa evaporare parte dell’acqua dei laghi e dei fiumi e la trasforma in un gas detto vapore
acqueo;
- i fiumi sfociano nel mare;
- lo strato superficiale del mare evapora continuamente e si trasforma in vapore acqueo;
- quando l’atmosfera si raffredda, il vapore acqueo si condensa in piccolissime gocce d’acqua. Le nuvole
sono formate da milioni di queste goccioline;
- una parte dell’acqua piovana filtra nel sottosuolo attraverso il terreno e piccolissime fessure nelle rocce.
L’acqua così raccolta forma le falde acquifere;
- le piante assorbono acqua dal terreno e la maggior parte di essa ritorna nell’aria attraverso le foglie.
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E’ l’elemento essenziale per la vita sulla Terra
Per capire l'importanza dell'acqua bisogna pensare che gli esseri viventi (uomo compreso), sono costituiti in
gran parte di acqua che, grazie alle sue proprietà fisico-chimiche, interviene in tutti i processi biologici. La
quantità d’acqua nel corpo umano è in media il
65%, ma varia da un individuo all’altro e a seconda
dell’età. Le cellule sono formate per lo più di acqua.
Gli esseri viventi primitivi sono formati da piccole
cellule, chiuse entro una membrana, nella quale la
percentuale di acqua è oltre il 98%; i primi animali
sono stati probabilmente simili alle attuali meduse,
la cui composizione, è di circa il 95% di acqua. Le
piante hanno anche esse un'alta percentuale di
acqua nella loro costituzione.
Curiosità
Quanta acqua contengono?
Melone 99%, ananas 87%, pomodoro 95%,
elefante 70%, arancia 85%
Meduse della specie Aurelia aurita all’Acquario di Genova
Grazie all’acqua e dentro l’acqua si sono formati i primi esseri viventi
Sotto l’azione della radiazione ultravioletta solare e delle scariche elettriche, l’acqua si è combinata con gli altri
componenti dell’atmosfera primitiva (metano, ammoniaca, ossido di carbonio, anidride carbonica) portando
alla formazione delle prime molecole organiche semplici che con il passare del tempo si sono trasformate in
molecole sempre più complesse e simili a quelle che troviamo in tutti gli esseri viventi. Stiamo parlando di ciò
che il biologo Oparin definì “brodo primordiale”, dove – non sappiamo ancora come e perché – le molecole
hanno acquistato, un giorno, la capacità di riprodursi e hanno dato luogo così alla vita, un fenomeno iniziato
circa tre miliardi di anni fa.
Come fossero le prime forme di vita è difficile dire: quasi certamente erano alghe unicellulari microscopiche,
forse simili alle attuali diatomee.
…uomo compreso!
Per molto tempo, dopo la comparsa della vita, gli eventi si sono svolti nei mari, che all’inizio avevano una
salinità molto inferiore all’attuale. In un qualche momento gli organismi viventi sono approdati sulle terre
emerse ed hanno cominciato a differenziarsi in due grandi filoni, gli esseri viventi marini e quelli terrestri, con
le infinite varietà che conosciamo oggi, fino a quando sono comparsi sulla Terra, circa tre o due milioni di anni
fa (tempi recentissimi secondo la scala geologica), gli esseri umani.
Anche l’uomo prende vita nell’acqua
Come accennato sopra, a partire dall’acqua si compie l’evoluzione della specie a cui l’individuo appartiene
(filogenesi) ma anche lo sviluppo biologico dell’individuo stesso (ontogenesi), per riprendere la celebre
locuzione “l’ontogenesi ricapitola la filogenesi” introdotta nel 1866 dal biologo tedesco Ernst Haeckel.
Sembra difficile? Affatto, basti pensare al liquido amniotico in cui prende vita l’embrione che diventerà
neonato, bambino, ragazzo, adulto…
Moltissime specie uni o pluricellulari trascorrono invece nei corpi d’acqua tutto il loro ciclo vitale, trovandovi
nutrimento e protezione, mentre che per gli organismi terrestri spesso l’acqua risulta il massimo fattore
limitante proprio per la necessità di reperirla.
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Non è infinita e non basta per tutti
Sul pianeta Terra più di 1 miliardo e 200 milioni di persone non hanno accesso sufficiente a fonti di acqua
pulita e quasi altri due miliardi vivono senza servizi igienici.
L’OCSE prevede che, a causa del cambiamento climatico, entro il 2030 quasi la metà della popolazione
mondiale vivrà in aree ad alto stress idrico per lo più in Cina e nel sud dell’Asia. Inoltre, la scarsità d’acqua in
alcune zone aride e semiaride provocherà lo spostamento di un numero di persone comprese tra 24 e 700
milioni. Il Rapporto ONU, infine, evidenzia il fortissimo impatto che questa situazione ha e avrà sulla salute
pubblica: quasi l’80% delle malattie nei Paesi in via di sviluppo è strettamente correlata a utilizzi di acque
contaminate. (Fonte: Rapporto “L’acqua in un mondo che cambia” pubblicato dall’ONU nel 2009 e citata in “In
buone acque. Report 2008 sulla qualità dell’acqua potabile”, del Gruppo Hera)
Immagini tratte da www.gruppohera.it e “In buone acque. Report 2008 sulla qualità dell’acqua potabile”, Gruppo Hera
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L’acqua e l’uomo
L’essere umano ha bisogno dell’acqua per le sue funzioni vitali, come abbiamo già visto, ma anche per le
sue attività; essa rappresenta una risorsa indispensabile per usi che vanno da quello potabile all’irriguo, da
quello civile all’industriale, dal ricreativo alla pesca e alla
navigazione.
Molto di questi utilizzi dipendono dall’acqua dolce, che costituisce
acqua dolce
solo una (piccola) parte dell’acqua presente sulla Terra.
Il 97% dell’acqua della Terra è costituito da oceani e mari,
solo il 3% è dolce e quindi utilizzabile dall’uomo.
acqua
salata
L’utilizzo dell’acqua dolce
Industria;
20,5%
Usi civili ;
9,50%
Agricoltura;
70%
Usi agricoli (o meglio agro-zootecnici): irrigazione, allevamento del bestiame, itticoltura.
L’acqua nell’agricoltura e nell’allevamento ha un duplice impatto ambientale:
o si usano enormi quantità di acqua dolce per irrigare i campi,
o il deflusso carico di pesticidi, fertilizzanti, rifiuti animali, inquina suolo, fiumi, laghi, mari con prodotti chimici
tossici e un eccesso di nutrienti.
Usi industriali: acque necessarie nei processi produttivi come refrigerante, solvente, per il lavaggio degli
impianti e per l’eliminazione delle scorie.
Curiosità
Quanta acqua serve per fare:
1 giornalino 9 litri,
1 auto 450 litri,
1 maglione 200 litri,
1 paio di scarpe 60 litri,
1 maglietta di cotone 2.000 litri.
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A proposito di alimenti
L’alimentazione odierna ci spinge a consumare cibi poco semplici,
molto industrializzati ovvero manipolati, conservati, precotti, etc.
Tutto ciò, oltre alle inevitabili conseguenze sulla nostra salute,
comporta un grande consumo di acqua.
Per esempio per 1 pacco da 500 gr di pasta ne servono 780 litri,
per una pizza classica ne servono 1.150 e per 1 hamburger da 150
grammi addirittura 2.400 litri.
Si possono scoprire altri quantità di acqua virtuale negli alimenti
sul sito www.acquavirtuale.it a cura di Hera.
Il concetto di “acqua virtuale” definisce quanta acqua è contenuta
nella produzione e commercio di alimenti e beni di consumo.
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Usi civili: coinvolgono le acque potabili o quelle utilizzate per scopi igienici e ricreativi; questo impiego ha
subito un grande aumento nel tempo per il maggiore benessere delle società ricche, dove l’acqua viene
sfruttata – e purtroppo molto spesso sprecata - per lavarsi, per tenere puliti gli edifici e strade, per innaffiare
parchi e giardini, per costruire piscine e parchi di divertimenti, etc…
L’acqua in casa serve per
Lavaggio auto
giardinaggio
6%
Usi in cucina
6%
Altri usi
6%
Uso potabile
1%
Bucato
12%
Lavaggio
stoviglie
10%
Bagno doccia
39%
Altri usi sanitari
20%
Come evidenzia il grafico, solo l’1% dell’acqua che arriva nelle nostre case viene usata per bere.
Ma come ci arriva? Attraverso il sistema dell’acquedotto che comincia dall’opera di prelievo o captazione
dell’acqua dall’ambiente e si chiude con
la sua restituzione all’ambiente. Si
ridisegna così un ciclo, come descrive il
seguente schema del servizio idrico
integrato di Hera.
Immagine tratta da “In buone acque.
Report 2008 sulla qualità dell’acqua
potabile”, del Gruppo Hera.
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A proposito di acqua potabile
Acqua potabile significa letteralmente “che può essere bevuta” senza nuocere alla salute, ossia che presenta
tutti i requisiti di qualità stabiliti dalla normativa vigente. E’ “l’acqua che sgorga direttamente in casa vostra”,
come recita la pubblicità promossa dal sindaco Bloomberg di New York, accessibile e sicura.
Tuttavia in Italia, con circa 200 litri pro capiti annui, siamo i primi consumatori al mondo di acqua in bottiglia,
le cosiddette “acqua minerali”, ma di minerali – e relative proprietà - sono in realtà ricche anche le acque che
sgorgano dai nostri rubinetti.
L’adozione di acqua minerale versus quella di rubinetto comporta
una spesa aggiuntiva, ed inutile, di circa 300 euro all’anno; per
non parlare dell’inquinamento e del consumo energetico causati dal
trasporto e dallo smaltimento dei rifiuti. Eppure l’acqua del
rubinetto, in gran parte del Paese, certamente dove Hera opera, è
di buona/eccellente qualità: la presenza di cloro, che tanto a lungo
l’ha resa poco gradevole al gusto, ormai è scomparsa quasi
dappertutto.
Immagine tratta da “HeraPiù - periodico di informazione per i clienti
- numero otto - dicembre 2008”, del Gruppo Hera
Acqua minerale versus acqua di rubinetto
Cerchiamo di capire meglio la differenza tra acqua minerale e acqua potabile.
L’acqua potabile è una risorsa primaria destinata al consumo e a fondamentali attività umane. La legge la
definisce così: “le acque trattate o non trattate, destinate ad uso potabile, per la preparazione di cibi e
bevande, o per altri usi domestici, a prescindere dalla loro origine, siano esse fornite tramite una rete di
distribuzione, mediante cisterne, in bottiglie o in contenitori”. Le proprietà dell’acqua possono essere
migliorate, rendendola potabile, tramite processi di potabilizzazione, per esempio con l’aggiunta di cloro come
disinfettante.
L’acqua minerale invece sgorga da una sorgente, e solitamente è venduta in bottiglia. La legge la definisce
così: “sono considerate acque minerali naturali le acque che, avendo origine da una falda o un giacimento
sotterraneo, provengono da una o più sorgenti naturali o perforate e che hanno caratteristiche igieniche
particolari (microbiologicamente pure) e proprietà favorevoli alla salute”.
Qualsiasi trattamento chimico che alteri la composizione dell’acqua è vietato. L’unico trattamento ammesso è
l’aggiunta di anidride carbonica per renderle gassate. Le caratteristiche delle acque minerali dipendono quindi
dalla fonte e dai sali minerali che vengono trascinati durante il cammino sotterraneo attraverso le rocce, prima
di sgorgare in superficie. In base al tipo di minerali disciolti (questo valore si chiama residuo fisso), le acque
minerali vengono classificate come:
1. Minimamente mineralizzate: il residuo fisso è meno di 50 mg/l
2. Oligominerali: il residuo fisso è compreso tra 50 e 500 mg/l
3. Ricche di Sali minerali: il residuo fisso è maggiore di 1500 mg/l
Non esiste una categoria per l’intervallo 500-1.500 mg/l.
Secondo gli esperti le differenze tra acqua minerale e acqua di rubinetto nella maggior parte dei casi, per le
persone sane, non è rilevante. Per star bene infatti è necessario bere la quantità minima di acqua che serve a
mantenere l’equilibrio idrico nel corpo, e le proprietà benefiche attribuite alle acque minerali non hanno
valenza scientifica. Inoltre le leggi hanno parametri molto stretti per l’acqua di rubinetto (circa 200) e più
generosi (solo 48) per l’acqua minerale. Ad esempio per le acque minerali non esiste alcun limite o “valore
guida” per anioni e cationi principali. Vediamo qui sotto un confronto di alcuni parametri su alcune acque
minerali commercializzate e l’acqua Hera nei comuni della vallata del Savio (Dati medi Carta dei Servizi Hera
anno 2009 I semestre Forlì-Cesena) .
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Residuo fisso a 180°
(mg/l)
212
488
190
462
368
170
1500
Acque rubinetto Bagno di Romagna
Acque rubinetto Mercato Saraceno
Acque rubinetto Roncofreddo
Acque rubinetto Sarsina
Acque rubinetto Sogliano al Rub.
Acque rubinetto Verghereto
Valori previsti legge acque potabili
(D.Lgs. 31/01)
Acqua minerale
Tipo 1
Acqua minerale
Tipo 2
Acqua minerale
Tipo 3
Valori previsti legge acque minerali
(D.542/92 e succ.mod.)
(Fonte dati: Hera FC e Rotary Ghirlandina)
Sodio (mg/l)
Nitrati (mg/l)
14
44
7
16
15
4
200
3
2
1
1
12
3
50
39.2
0.9
0.9
274.8
6.9
8.2
1283
49
5
-
-
45 per gli adulti
10 per i bambini
Il residuo fisso sono i sali minerali disciolti in acqua. Più è basso il residuo fisso, più è “leggera” l’acqua.
Il sodio indica la quantità di sale comune presente nell’acqua. Benché sia meglio non superare la dose
quotidiana consigliata (2.4 grammi), bere acqua con poco sodio porta a una riduzione trascurabile. Pensiamo
infatti a quanto sale introduciamo con gli alimenti! E’ molto meglio limitare questo che comprare costose acque
con poche particelle di sodio!
I nitrati sono considerati sostanze nocive, arrivano nelle falde a causa della concimazione agricola (chimica o
naturale) e dalle attività industriali.
Come vedete l’acqua del rubinetto è ampiamente entro i limiti di legge: quindi si può davvero dire che l’acqua
di casa è sicura, e la possiamo bere.
Quindi: non bevete i luoghi comuni! L'acqua minerale non è migliore dell'acqua potabile!
Il costo dell’acqua
Nessuno al mondo spende come noi per l’acqua minerale: oltre 50 euro l’anno a testa, un record.
Bevendo quella del rubinetto, la spesa sarebbe stata di meno di 30 cent. L’acqua costa poco, nonostante gran
parte della bolletta, circa il 70%, sia determinato da tasse e accise. Meglio non abusarne.
LE COMPONENTI DEL COSTO DELL’ACQUA
0,39€/mc Impianto depurativo
0,20 €/mc Rete fognature
0,18 €/mc Riduzione perdite
0,41 €/mc Distribuzione
0,30 €/mc Captazione
-----------------------------------------------1, 48 €/mc COSTO TOTALE
(Fonte dati e immagine: Hera)
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buone pratiche di risparmio idrico
Imperativo presente: non sprechiamola
E’ necessario cercare insieme delle soluzioni, delle azioni concrete, per rendere il nostro futuro più sostenibile.
Come possiamo risparmaire acqua nella nostra vita di tutti i giorni? Che significato può avere un
atteggiamento attento e consapevole nei confronti di ciò che ci circonda, a casa, a scuola? Una
consapevolezza che permetta di indirizzare le scelte delle famiglie nel momento di comprare elettrodomestici,
di optare per una doccia invece che per un bagno in vasca, e così via. Lo ripetiamo: l’acqua non è un bene
comune illimitato. Sono pertanto da evitare usi poco razionali e infrastrutture poco efficienti.
Per evitare sprechi e spendere meno in bolletta è fondamentale adottare comportamenti virtuosi: ricordiamo
che da una doccia o un rubinetto aperto possono uscire anche 20 litri al minuto. Il costo medio annuo per una
famiglia di tre persone è di circa 250 euro, per un consumo pro capite di quasi 200 metri cubi l’anno.
Ecco alcuni consigli,
tratti dalla guida Hera Buone abitudini e dal sito www.gruppohera.it.
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Riutilizzare l’acqua di cottura della pasta, è un ottimo sgrassante per lavare le stoviglie.
Non lavare frutta e verdura sotto l’acqua corrente, ma lasciarla a bagno con un pizzico di bicarbonato;
l’acqua del lavaggio può essere poi utilizzata per annaffiare piante e fiori, attività che è sempre bene fare
alla sera, quando il sole è calato e l’acqua evapora in misura minore.
Un uso razionale degli elettrodomestici permette il risparmio di acqua ed energia elettrica: è opportuno
utilizzare lavatrice e lavastoviglie a pieno carico, diminuendo la frequenza dei lavaggi e riducendo la
temperatura: un lavaggio a 30° consuma la metà di uno a 90°.
Evitare le perdite, perché un rubinetto che gocciola è causa di notevole spreco: infatti, 90 gocce in un
minuto sono 4.000 litri di acqua sprecata in un anno.
Lavare l’auto utilizzando il secchio e non la canna dell’acqua corrente.
Per lavarsi i denti, rasarsi o fare lo shampoo, non è necessario tenere il rubinetto aperto.
Quando è possibile, fare la doccia anziché il bagno nella vasca.
Applicare frangigetto o riduttori di flusso ai rubinetti di casa.
Un WC con il doppio tasto di scarico, a quantità differenziata, contribuisce ad un rilevante contenimento
dei consumi.
Non gettare mai nel water e nei lavandini: cotton fioc, cotone idrofilo, dischetti per il trucco, mozziconi di
sigaretta, profilattici, collant, assorbenti, pannolini, cerotti e materiali plastici, lamette, rasoi, oli di frittura,
grassi animali o vegetali, scarti alimentari, capelli. Tutti questi rifiuti bloccano e danneggiano le parti
meccaniche dell'impianto di depurazione, aumentano il volume e resistono nel tempo causando
l'intasamento del condotto di scarico
Verificare che il contatore, con i rubinetti chiusi, non giri: un foro di 1 millimetro nelle tubature provoca una
perdita di oltre 2.300 litri di acqua al giorno.
Chiudere sempre il rubinetto centrale dell'acqua quando ci si allontana da casa per lunghi periodi.
Immagine tratta da www.gruppohera.it
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Sperimentiamo e giochiamo
Esperimenti ed attività per i bambini seguiti dagli insegnanti o altri adulti!
Esperimenti sul vapore acqueo…
Il vapor acqueo è costituito da minuscole gocce che si formano quando l’acqua si riscalda; le goccioline
non si vedono a occhio nudo perché sono troppo piccole. Se si fa raffreddare il vapore queste goccioline si
trasformano in gocce più grandi cioè l’acqua passa dallo stato gassoso allo stato liquido.
1. Versiamo un po’ di acqua in una scodella e con un pennarello facciamo un segno appena sopra il livello
dell’acqua; mettiamo la scodella in un luogo assolato e controlliamo cosa succede.
2. Riempiamo ora tre scodelle. Lasciamone una in un luogo fresco; una fuori dalla finestra e l’ultima sul
termosifone. Quale asciuga prima?
3. Facciamo apparire l’acqua: riempiamo un vasetto di vetro con dell’acqua e mettiamolo in frigorifero per
un’oretta poi tiriamolo fuori. Cosa succede alla superficie del vasetto? Asciughiamola con uno straccio: lo
straccio si bagna?
La superficie esterna del vasetto si ricopre di goccioline d’acqua perché il vasetto pieno di acqua gelata
raffredda l’aria circostante e il vapore contenuto nell’aria condensa.
4. Facciamo bollire dell’acqua e avviciamo al vapore un mestolo di metallo. Cosa succede al mestolo? Perché
si bagna?
5. Riempiamo d’acqua fino a metà due contenitori, controlliamo che il livello dell’acqua sia lo stesso e
segniamolo con un pennarello; copriamo uno dei due contenitori con un foglio di alluminio; lasciamoli in un
posto caldo per qualche giorno e poi controlliamo nuovamente i livelli. Cos’è successo?
… e sulle soluzioni
• Riempiamo un bicchiere fino all’orlo e versiamoci pian piano del sale. Non trabocca perché le sostanze
disciolte in acqua non occupano spazio.
• Proviamo adesso a unire acqua e olio….cosa succede? Le soluzioni si comportano un po’ diversamente
dall’acqua pura perché cambia la densità.
• Prendiamo due bicchieri e riempiamoli per metà d’acqua; in uno dei due mescoliamo almeno 10 cucchiaini di
sale.
Mettiamo un uovo in ciascun bicchiere e verifichiamo che nell’acqua salata sta a galla, in quella dolce no. Se
poi mettiamo due gocce di inchiostro nell’acqua dolce e la versiamo in un bicchiere con acqua salata vedremo
i due strati che rimangono separati.
• Proviamo a scaldare in un pentolino chiuso con un coperchio, l’acqua salata dell’esperimento precedente.
Il vapore condensato sul coperchio lo si può raccogliere e verificare che è dolce: è così infatti che si ottiene
acqua dolce da acqua salata!
Costruiamo le nuvole
1. Accendiamo una candela; infiliamo una bottiglia di vetro capovolta sopra la fiamma, lentamente, in modo
che la candela entri nel collo della bottiglia. Lasciamola un po’ così in modo che entri il fumo della candela.
2. Soffiamo forte dentro alla bottiglia.
3. Mettiamo la bottiglia in freezer per qualche secondo. Quando la tireremo fuori, se tutto è andato per il verso
giusto, dovremmo vedere come della nebbia all’interno della bottiglia; se poi versiamo dell’acqua dentro la
bottiglia, vedremo questa nebbia uscire piano, piano e l’acqua all’interno della bottiglia riempirsi di particelle
nere e divenire grigiastra.
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Logogramma
Trovate ed evidenziate in questo schema le parole degli elenchi sotto riportati. Le lettere che rimangono
comporranno una frase importante!
10 LETTERE: ACQUEDOTTO – DEPURATORE – POTABILITA’ – NUBIFRAGIO – GHIACCIAIO
9 LETTERE: TUBAZIONI
8 LETTERE: SORGENTE – SCARSITA’ – GRANDINE – PINGUINO
7 LETTERE: RISORSA – EFFETTO – PIOGGIA
6 LETTERE: DOCCIA – SALATA – VAPORE – CALORE – SALUTE
5 LETTERE: FIUME – ACQUA – DOLCE – PESCI – SERRA – BAGNO
4 LETTERE: SALI – TETO – DIGA – GELO – NEVE – MARE
3 LETTERE: H2O
2 LETTERE: WC
Le lettere sbagliate
In ogni frase si è nascosta una lettera sbagliata: scoprite la lettera giusta e scrivetela nella colonna di sinistra.
Troverete un ottima abitudine da copiare
CIRCOLO POLARE ANTICO
LEZIONE DI STORTA
CANE E SALAME
CONTARE A SQUARCIAGOLA
HO UN BRACCIO COTTO
IL FUOCO NEL CABINO
APPRODARE SU UN ASOLA
HO RATTO LA BIRO
MI SONO FATTO MELE
HO PRESO UN CATTIVO VOTO
IL CUADRO E’ STORTO
IL MOLO MI HA DATO UN CALCIO
ASPETTA UN OTTIMO!
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L’onda
Cancellate le lettere che costituiscono le parole, qui a destra, partendo dalla prima e arrivando all’ultima.
Le lettere che rimarranno diranno una grande verità!
L’CAASCACQTAUABOE’UT
TINAGLIRIASORBICSACHIERE
RUBILINEMITTOTATUBTA
A,TURERIPICOOGRDAGIALO!
1. cascata
2. bottiglia
3. bicchiere
4. rubinetto
5. tubature
6. pioggia
La capillarità
Per realizzare questo esperimento occorrono: forbici, carta assorbente bianca (oppure: filtri per caffè
“americano”, carta da cucina), 5 differenti pennarelli di colore scuro, non indelebili, acqua, 5 bicchieri.
Tagliamo la carta assorbente in striscie larghe circa 4 dita. Disegniamo su ogni striscia di carta una linea con
un pennarello differente a circa tre dita dal fondo e scriviamo in alto il tipo di pennarello che abbiamo utilizzato.
Mettiamo ogni striscia in un bicchiere, in cui abbiamo versato due dita d’acqua. L’acqua deve toccare il fondo
delle strisce, ma non l’inchiostro. Lasciamo agire per 5-6 minuti e osserviamo ciò che accade.
Cosa accade: le molecole di acqua si “arrampicano” lungo le fibre della carta quando l’acqua raggiunge
l’inchiostro ne scioglie i coloranti che si “aggrappano” alle sue molecole e si fanno trasportare. I più leggeri
riusciranno a salire molto in alto.
Ricordiamo che in natura la capillarità consente all’acqua di risalire lungo le radici e gli steli di una pianta.
Gocce di pensieri
Questa attività può essere realizzata sia riflettendo sull’uso dell’acqua a scuola o in casa sia in seguito ad una
uscita lungo il fiume.
Dopo aver chiesto a ciascun bambino le impressioni suscitate pensando all’ambiente fluviale, si creeranno
delle gocce con cartoncini azzurri, in cui i bambini potranno esprimere i loro pensieri decorandoli con disegni
che riproducano le sensazioni emerse. Le varie gocce così ottenute potranno essere impiegate per la
costruzione di un cartellone collettivo.
Una variante prevede di realizzare grandi gocce da ricoprire con carta alluminio e creare una fantastica
scenografia per l’aula o uno spettacolo teatrale dedicato all’acqua.
I suoni dell’acqua: costruiamo bastoni della pioggia
Per la realizzazione di questo strumento i bambini dovranno portare da casa i tubi di cartone della carta
assorbente o di quella igienica. Serve poi del filo di rame, dei semi, cartoncino, nastro adesivo.
Costruiamo ogni bastone con l’impiego di due tubi di cartone, che incastriamo tra loro e fissiamo con nastro
adesivo; in seguito mettiamo all’interno dei tubi del filo di rame sistemato a spirale, in modo che possa servire
a frenare la discesa dei semi che verranno posti in ultimo all’interno del tubo. Completiamo il bastone della
pioggia ponendo due dischi di cartone ad entrambe le estremità, in modo da permettere la discesa dei semi al
suo interno, che riproducono il suono creato dalla pioggia.
Alla fine possiamo anche decorare il tubo al suo esterno, utilizzando colori a tempera o strisce di carta velina
colorata.
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Racconti dal fiume
Il fiume…
I fiumi e i torrenti sono senza dubbio elementi fra i più significativi del paesaggio terrestre e, anche se l’acqua
che vi scorre è una minima quantità di quella esistente sulla Terra, la loro importanza è enorme: modellano le
pianure, trasportano materiale solido dalla montagna verso il mare, alimentano le falde acquifere sotterranee,
garantiscono habitat preziosi e ricchi di biodiversità. Il fiume è un grande patrimonio culturale, da
salvaguardare anche per le valenze educative e turistiche.
La tutela e la gestione dei fiumi sono oggi affidate soprattutto alla Legge 183/1989 sulla Difesa del Suolo, che
ha istituito le Autorità di Bacino come, nel nostro caso, l’Autorità di Bacini regionali Romagnoli, che ha il
compito di gestire in modo unitario e non più frammentario i principali bacini fluviali.
L’uomo ha sempre utilizzato i corsi d’acqua per i propri scopi, ma negli ultimi anni ciò ha avuto il carattere di
una vera e propria aggressione. I fiumi di tutto il mondo sono stati cementificati; ridotti in secca per il prelievo
d’acqua per scopi irrigui e idroelettrici, o per l’irrigazione; stravolti per il prelievo di ghiaia; inquinati da ogni
sorta di scarichi urbani e industriali; le aree spondali spogliate della vegetazione e urbanizzate. (Fonte WWF
Italia, www.wwf.it.)
…Savio
Nasce dalle pendici di monte Castelvecchio a quota 1.126 metri
d'altezza, nel massiccio del Fumaiolo, nei pressi di Montecoronaro.
Da qualche decennio la sua piccola sorgente è indicata da un
monumento in ferro su cui spiccano l'immagine del lupo, simbolo di
Montecoronaro, e gli anelli della "caveja" simbolo della Romagna.
Il suo corso è lungo 126 km, il che ne fa il fiume più lungo della
Romagna. Con regime torrentizio attraversa subito il centro di Bagno
di Romagna e di San Piero in Bagno formando poi qualche km più a
valle il bacino artificiale di Quarto dove riceve da destra il torrente
Para. Da qui bagna poi svariati centri tra i quali Sarsina, Mercato Saraceno e Borello. Da quest'ultima località il
fiume riceve da sinistra il torrente omonimo Borello, suo principale tributario, dopodiché entra in pianura
raggiungendo in breve la città di Cesena. Attraversato il centro urbano il fiume scorre poi più lento con
andamento meandriforme e pesantemente arginato, entrando in provincia di Ravenna dove sfiora i centri di
Castiglione di Cervia e Castiglione di Ravenna. Presso l'omonima località di Savio il fiume inizia a risentire
dell'influenza del mare cosìcchè forma un'ampia serie di meandri sino a giungere nei pressi di Cervia dove, tra
le località di Lido di Classe e Lido di Savio, sfocia nel Mar Adriatico.
Il Savio ha un regime spiccatamente torrentizio con piene turbinose in autunno che possono anche sfiorare i
1.000 m3/s e magre quasi totali in estate. La sua portata media presso la foce è modesta (circa 6 m3/s.).
(Fonti: www.wikipedia.it, http://www.comunic.it/vallesavio/fumaiolo/N-teveresavio.html)
Tutti i corsi d’acqua che hanno carattere torrentizio sono in piccola parte alimentati dalle sorgenti: l’acqua che
scorre proviene soprattutto dalle precipitazioni atmosferiche, discontinue e imprevedibili, che determinano la
portata variabile.
Si ricorda che la portata è il volume di acqua che passa attraverso una sezione perpendicolare alla direzione
della corrente nell’unità di tempo; si calcola moltiplicando l’area della sezione per la velocità media della
corrente e si esprime in m3/sec. Di solito si distingue in portata “di minima” (magra), “di media” e “di massima”
(piena). La differenza tra la massima e la minima è detta regime. Se la differenza è piccola, il corso d’acqua ha
regime costante o fluviale, altrimenti presenta regime torrentizio, che è appunto il nostro caso.
Ricordiamo anche che per bacino idrografico si intende il territorio da cui provengono le acque che
contribuiscono ad alimentare un torrente o un fiume, mentre lo spartiacque è la linea immaginaria che separa
le acque che si trovanono in un bacino da quelle di un bacino confinante (in genere corre lungo le creste delle
montagne); infine l’alveo o letto è l’avvallamento in cui scorre un corso d’acqua
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Attiviamoci!
Attività didattiche sul fiume.
La carta identità del fiume
Modalità di lavoro: a piccoli gruppi
Obiettivo: ogni gruppo deve impostare una grande carta d’identità (utilizzando tutto lo spazio di un cartellone)
del fiume Savio, prendendo in considerazione il tratto nel territorio della scuola.
Possono essere inseriti elementi/informazioni/dati quali: nome, nato a, termina a, percorso (territori
attraversati), affluenti, lunghezza, segni particolari, stato di salute (presente, passato, futuro), ecosistemi
presenti, uso del fiume (presente, passato, futuro), eventi storici importanti, leggende, ricordi, foto (attuali e
d’epoca, nelle quattro stagioni), e altri decisi, in modo condiviso, dal gruppo o precedentemente
dall’insegnante.
Analizziamo il fiume
Durante un uscita al fiume è utile far analizzare ai bambini, lo stato, la conformazione e la morfologia del corso
d’acqua,attraverso una scheda di rilevazione contenente le informazioni seguenti.
Il corso d’acqua si chiama….
Il corso d’acqua è
un fiume (è di grosse dimensioni, c’è sempre acqua)
un ruscello (piccolo corso d’acqua montano)
un torrente (in alcuni periodi dell’anno rimane asciutto)
un canale (è artificiale)
Intorno al corso d’acqua ci sono: boschi / ampi coltivati (indicare quale coltivazione è più diffusa) / campagna
abbandonata / abitazioni (indicare il tipo) / Industrie/fabbriche (indicare il tipo) / ponti / altro.
Esaminando un tratto del corso d’acqua noto che l’acqua è: lenta / stagnante / rapida / limpida / quasi limpida /
sporca / torbida.
L’acqua è torbida perchè ci sono: fango / alghe.
L’acqua è sporca a causa di: rifiuti liquidi / rifiuti solidi.
Le sponde sono: naturali / artificiali / ripide / dolci.
Sulle sponde la vegetazione è formata da: alberi / arbusti / erba / rovi e sterpi / non c’è vegetazione.
Durante la passeggiata ho visto: pesci / anfibi ( rane, rospi, tritoni) / insetti / uccelli / rettili ( lucertole, bisce) /
mammiferi.
Test dell’acqua
Sempre in occasione di una uscita sul fiume è’ possibile eseguire dei semplici test prelevando dei campioni
d’acqua.
Per il test del colore bisognerà porre attenzione, durante il prelievo del campione, a non far entrare all’interno
della bottiglia fango e detriti. Come campione positivo si riempirà un’altra bottiglia di plastica con della
semplice acqua di rubinetto. Dopo un giorno si confronterà la differenza di colore tra i due campioni, seguendo
il seguente schema: Stesso colore del rubinetto / Giallastra / Verdastra / Marrone chiaro / Marrone scuro /
Oleosa / Oleosa scura.
Per il test dell’odore è necessario riempire per metà una bottiglia con l’acqua di fiume, agitarla e verificare
l’odore secondo il seguente schema: Nessun odore / Leggero odore di fango / Odore di fango / Forte odore di
fango / Cattivo odore / Odore di sostanze chimiche.
Per il test della trasparenza riempire di acqua di fiume una bottiglia di vetro trasparente, lasciare a riposo per
qualche minuto e porre dietro al vetro un foglio di giornale. Nel caso in cui si distinguano i caratteri, l’acqua
sarà perfettamente limpida; più la lettura è difficoltosa, maggiore sarà la torbidità.
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Acqua&Cultura
L’acqua non rappresenta solamente una risorsa indispensabile alla vita, ma è anche potente forza evocatrice
che stimola sentimenti molto forti, a volte contrastanti tra loro. La serenità di un ruscello che scorre tra i sassi
è sicuramente in contrasto con la sensazione di paura e sgomento che può provocare una burrasca marina.
L’acqua fa provare anche rabbia e angoscia: le piogge torrenziali, le piene, le alluvioni sono fonte di terrore.
Inoltre l’acqua è simbolo: è il liquido amniotico in cui si sviluppa il feto, è la pioggia che cade sui campi, è la
fonte che disseta. L’acqua purifica il corpo da malattie e umori nocivi, permette gli scambi e i commerci che si
svolgono sul mare.
In tutti questi aspetti la simbologia dell’acqua ha dato vita a un ricco e variegato mondo immaginifico popolato
di divinità, miti, leggende, luoghi sacri e figure misteriose che incarnano di volta in volta gli aspetti particolari di
questo elemento e la sua centralità nella vita dell’uomo.
In tutte le cosmogonie antiche è l’acqua che dà origine al mondo, spesso con la prevalenza del fattore
femminile a sottolineare la fecondità dell’acqua stessa. L’acqua è anche simbolo di purezza e di rinascita
spirituale liberando l’anima dalle macchie terrene, così come purifica il corpo liberandolo da infezioni e
malattie. Non a caso il battesimo cristiano è l’emblema della purificazione dell’anima.
L’acqua è infine simbolo di fertilità, elemento indispensabile al sostentamento e al nutrimento. Sono nate così
le divinità del mare, di fonti, laghi e fiumi che gli uomini abitanti in varie parti del mondo hanno pregato e
pregano, e a cui fanno sacrifici per propiziarsi prosperità e nutrimento.
Sono molteplici, quindi, gli spunti che possono dare il via ad una narrazione del fiume come testimoniano i
brani seguenti, ma innumerevoli sono le opere d’arte, le canzoni, i film in cui l’acqua è protagonista.
“Bello il fiume,
ha un inizio,
ha una fine,
ma tanta strada deve percorrere,
come me.
Il suo fruscio
è come una musica,
una musica dolce,
allegra,
piena di brio,
proprio come la voglio io.
I suoi problemi sono le curve,
i miei li sto già dimenticando, ascoltando questo dolce canto.”
(Sara, scuola media, Rimini 1995)
“Quest’acqua lo affascinava: quanto l’amava, come le era riconoscente! Udiva in cuore parlare la voce ora
ridesta, ed essa gli ripeteva: Ama quest’acqua! Resta con lei! Impara da lei! Oh sì, voleva ascoltarla, da lei
voleva imparare! Chi fosse riuscito a comprendere quell’acqua e i suoi segreti – così gli pareva – avrebbe
compreso anche molte altre cose, molti segreti, tutti i segreti.
Ma dei segreti del fiume, per ques’oggi non vedeva che una cosa sola, tale però da afferrare interamente
l’anima sua. Ecco quel che vedeva: quest’acqua correva correva, sempre correva, eppure era sempre lì, era
sempre e in ogni tempo la stessa, eppure in ogni istante un’altra. (…)
Il fiume tendeva alla meta, Siddharta lo vedeva affrettarsi, quel fiume che era fatto di lui e dei suoi e di tutti gli
uomini ch’egli avesse mai visto, tutte le onde, tutta quell’acqua si affrettavano, soffrendo, verso le loro mete.
Molte mete: la cascata, il lago, le rapide, il mare, e tutte le mete venivano raggiunte, e a ogni meta una nuova
ne seguiva, e dall’acqua si generava vapore e saliva in cielo, diventava pioggia e precipitava giù dal cielo,
diventava fonte, ruscello, fiume, e di nuovo riprendeva il suo cammino, di nuovo cominciava a fluire”.
(Hermann Hesse, “Siddharta”, Adelphi, 1996)
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“..L’acqua corrente tra i cespugli dilaga, acqueta le ire, poi seguita il viaggio tra i cespugli di celidonio giallo e
d’ortiche. Si specchiano i pioppeti nell’acqua. Il rivo ha freschissimi murmuri […]Passa placida l’acqua verde
con un fruscio fra mezzo a le piante acquatiche che ondeggiano mollissimamente e palpitano come vive..”
(Gabriele D’Annunzio, “Le novelle della Pescara”, Mondadori, 1995)
.. Ho conosciuto l'acqua che s'insacca, l'acqua che si ammala, l'acqua colle croste, con fiori orrendamente
bianchi, l'acqua venefica, i riflessi metallici dell'acqua, la terra come una tonsura tra rari ciuffi d'erbe idropiche.
Ho conosciuto l'acqua torrenziale, l'acqua rovinosa, l'acqua che bisogna asserragliare. Ho conosciuto l'acqua
nemica ..
(G. Ungaretti “Sete” da "Il deserto e dopo, Mondadori, 1961)
.. L'acqua il vento / La sanità delle prime cose. / Il lavoro umano sull'elemento / Liquido - la natura che
conduce / Strati di rocce su strati - il vento / Che scherza nella valle - ed ombra del vento / La nuvola - il
lontano ammonimento / Del fiume nella valle ..
(D. Campana, “Canti Orfici”, Einaudi, 2005)
Mi bagnavo con lui alla diga del mulino, e tentavo le mie prime nuotate. Percuotevo l'acqua fresca con le
braccia, attraversando una insenatura profonda, poi tuffavo la testa sotto la piccola cascata; mentre la
corrente mi inondava la bocca e il naso e frotte di guizzanti pesciolini emergendo dalla sabbia mi solleticavano
le gambe.Come poteva l'acqua essere così meravigliosa? Sembrava lavare le ultime tracce di dolore della mia
anima. (…)
(A.J.Cronin, “Anni verdi”, Bompiani, 1998)
e ora a voi… buon lavoro!
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Soluzioni giochi
Logogramma: L’acqua è preziosa
Le lettere sbagliate: Risparmio acqua
L’onda: L’acqua è una risorsa limitata, ricordalo!
Bibliografia e siti consultati per la redazione della dispensa
o Rotary Ghirlandina, “SaluteAcqua Junior. Rotary Special Edition”, dicembre 2008
o Hera Forlì-Cesena, “Le buone abitudini. Guida all’utilizzo intelligente delle risorse: rifiuti, acqua ed energia”
o Gruppo Hera, “In buone acque. Report 2008 sulla qualità dell’acqua potabile”, scaricabile dal sito
www.gruppohera.it
o Gruppo Hera, “HeraPiù - periodico di informazione per i clienti - numero nove - luglio 2009”
o Gruppo Hera, “HeraPiù - periodico di informazione per i clienti - numero otto - dicembre 2008”
o Giorgio Nebbia, “Sete”, Editori Riuniti, 1991
o Comune di Ferrara, “Acqua. La risorsa acqua: percorsi didattici”, 2003
o Hera Ravenna, “Molecole d’Acqua”, scaricabile dal sito www.gruppohera.it
o http://www.regione.emilia-romagna.it/acquarisparmio/
o www.acquavirtuale.it
o www.gruppohera.it/itinerarioinvisibile
o http://www.regione.emilia-romagna.it/baciniromagnoli/
o Squadernone, il quadernone scientifico, Ministero della Pubblica Istruzione, Fondazione Umberto
Veronesi, scaricabile dal sito http://www.igiornidellascienza.it/progetto.html
Libri e siti per spunti didattici
o Vincenzina Dorigo Orio – Anna Berton, “Tutto Acqua”, Orio Editore 1998
o “Classi contro corrente. Percorsi Educativi sui fiumi”, WWF Italia, 2001 (info su
http://www.wwf.it/client/render.aspx?root=2826&)
o http://cicloacqua.altervista.org/index.html
o E. Camino – C. Calcagno, "Cerca l’acqua sottoterra. Ferma l’acqua fermando la Terra", Edizione Gruppo
Abele, 1991
Libri per approfondire
o Philip Ball, “H2O una biografia dell’acqua”, Rizzoli, 2000
o Vandana Shiva, “Le guerre dell’acqua”, Feltrinelli, 2004
o Maude Barlow – Tony Clarke, “Oro blu. La battaglia contro il furto mondiale dell’acqua”, Arianna Editrice,
2004
o Paolo Sorcinelli, “Storia sociale dell’acqua. Riti e culture”, Bruno Mondatori, 1998
o Gaston Bachelard, “Psicanalisi delle acque”, Red Edizioni, 1987
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