Claudio Clemente, Direttore UIF
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Claudio Clemente, Direttore UIF
Claudio Clemente Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia (UIF) L’attività di analisi dell’UIF a fini di contrasto del finanziamento del terrorismo e del traffico di immigrati “Antiriciclaggio e lotta al finanziamento del terrorismo e all’immigrazione clandestina” AICOM Università “LA SAPIENZA” – Facoltà di ECONOMIA 9 novembre 2016 Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia AGENDA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Il contesto Il finanziamento del terrorismo Il quadro normativo nazionale Il ruolo degli operatori Il ruolo della UIF La collaborazione internazionale Il traffico di migranti Conclusioni Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 2 IL CONTESTO La lotta al terrorismo internazionale la strategia generale di prevenzione e contrasto minaccia globale necessità di una strategia globale e integrata incentrata su la cooperazione internazionale • esigenza di uniformità di azione e coordinamento tra i diversi Paesi, considerata la portata transnazionale del fenomeno un approccio trasversale di natura multidisciplinare • • • • • militare politico/diplomatico sicurezza e prevenzione (indagini e intelligence) sociale (dialogo interculturale e interreligioso) finanziario Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 3 IL CONTESTO La lotta al terrorismo internazionale la strategia di prevenzione e contrasto sotto il profilo finanziario finalità prevenire l‘utilizzo del sistema finanziario ed economico da parte delle organizzazioni terroristiche l’azione di prevenzione è svolta in coordinamento con quella di repressione del terrorismo Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 4 IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO RICICLAGGIO VS FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO Differenze A) Riciclaggio di denaro sporco: una o più operazioni funzionali a «ripulire» una quantità di denaro riveniente da un reato presupposto (money laundering) B) Finanziamento del terrorismo: attività finalizzate alla raccolta di fondi, in qualunque modo realizzati, da utilizzare per compiere o a favorire uno o più delitti con finalità di terrorismo (money dirtying) Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 5 IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO RICICLAGGIO VS FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO Schemi operativi a confronto Le fasi del riciclaggio collocamento (placement) introduzione nel sistema finanziario dei fondi di origine illecita money laundering stratificazione (layering) dissimulazione dell’origine dei fondi (primo “lavaggio) integrazione (integration) reintegrazione dei fondi nel sistema finanziario legale (“centrifuga”) Le fasi del finanziamento del terrorismo raccolta (collection) trasmissione/ occultamento money dirtying impiego (use) (dissimulation) Raccolta di fondi di origine lecita o illecita dissimulazione delle finalità di impiego dei fondi utilizzo dei fondi per attività illecite (terrorismo) Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 6 IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO RICICLAGGIO VS FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO Elementi comuni • sono posti in essere con modalità tali da occultare o dissimulare le rispettive finalità • transitano nei medesimi punti del circuito finanziario globale • si avvalgono delle medesime tecniche e strumenti • costituiscono fattori di inquinamento e destabilizzazione dei mercati, pertanto perseguiti penalmente e sottoposti a un articolato sistema internazionale di presidi di prevenzione e contrasto Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 7 IL FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO 8 RICICLAGGIO VS FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO Aspetti specifici del terrorismo e risvolti operativi natura dei flussi: possibile origine lecita caratteristiche delle operazioni: comuni al riciclaggio importi delle operazioni: possono essere molto contenuti frammentazione dei flussi: tendenza alla «parcellizzazione», specie per piccoli gruppi locali e network di «lupi solitari» localizzazione dei flussi: maggiore «proiezione» internazionale, spesso da/verso aree di conflitto canali/strumenti: ampio utilizzo di circuiti «informali» e di strumenti non tracciabili (contante) difficoltà ad intercettare, riconoscere e ricostruire i flussi destinati al terrorismo, anche per l’ampia area di sovrapposizione con il riciclaggio Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE La nozione di finanziamento del terrorismo (art. 1 D.Lgs. 109/2007) qualsiasi attività diretta con qualsiasi mezzo alla raccolta, provvista, intermediazione, deposito, custodia o erogazione di fondi o di risorse economiche, in qualunque modo realizzati, destinati ad essere in tutto o in parte utilizzati al fine di compiere uno o più delitti con finalità di terrorismo, o in ogni caso diretti a favorire il compimento di uno o più delitti con finalità di terrorismo indipendentemente dall'effettivo utilizzo dei fondi e delle risorse economiche qualsiasi attività (raccolta, intermediazione, movimentazione, etc.) fondi e risorse economiche (attività finanziarie, beni materiali/immateriali) di qualsiasi origine (attività lecite e illecite) finalizzata al compimento o favoreggiamento di atti di terrorismo indipendentemente dall’effettivo impiego Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 9 IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE Il contrasto al finanziamento del terrorismo I due “pilastri” della strategia di prevenzione e contrasto I) MISURE DI «CONGELAMENTO» blocco operativo di capitali e risorse economiche posseduti o controllati anche indirettamente da terroristi designati in apposite liste interrompere i flussi destinati al finanziamento del terrorismo, «essicandone» le fonti II) MISURE DI PREVENZIONE ANTIRICICLAGGIO estensione del sistema dei presidi antiriciclaggio registrazione delle operazioni adeguata verifica segnalazioni operazioni sospette ostacolare l’utilizzo del sistema finanziario per il finanziamento del terrorismo Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 10 IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE Gli obblighi degli operatori I) misure di «congelamento» per i soggetti designati (D.Lgs. 109/2007) A) CONGELAMENTO DEI FONDI E DELLE RISORSE ECONOMICHE congelamento dei fondi: divieto di movimentazione, trasferimento, modifica, utilizzo, gestione, accesso ad attività e utilità finanziarie es: contanti, assegni, ordini di pagamento, depositi, crediti, strumenti finanziari congelamento delle risorse economiche: divieto di trasferimento, disposizione o utilizzo di beni materiali e immateriali, mobili e immobili es: vendita, locazione, affitto o costituzione di diritti reali di garanzia B) COMUNICAZIONE comunicazione alla UIF entro 30 giorni delle misure di congelamento applicate ai soggetti designati (nominativi coinvolti, l'ammontare e la natura dei fondi o delle risorse economiche) comunicazione alla UIF delle operazioni, dei rapporti, e di ogni altra informazione disponibile, riconducibile ai soggetti designati Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 11 IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE Gli obblighi degli operatori II) misure di prevenzione antiriciclaggio (D.Lgs. 231/2007) A) ADEGUATA VERIFICA - identificazione e verifica dell’identità del cliente e del titolare effettivo - acquisizione di informazioni su scopo e natura del rapporto continuativo/prestazione professionale - controllo costante B) REGISTRAZIONE - conservazione delle informazioni acquisite in sede di adeguata verifica e dei dettagli relativi alle operazioni di importo pari o superiore a 15.000 euro C) ORGANIZZAZIONE E CONTROLLI - assetto organizzativo e di controlli interni che assicurino il rispetto delle disposizioni dell’Autorità volte a prevenire l'utilizzo degli intermediari a fini di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo D) SEGNALAZIONI DI OPERAZIONI SOSPETTE - trasmissione alla UIF delle SOS di riciclaggio e finanziamento del terrorismo Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 12 IL RUOLO DEGLI OPERATORI LA COLLABORAZIONE ATTIVA Segnalazioni pervenute alla UIF per categoria proiezione Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 13 IL RUOLO DEGLI OPERATORI LA COLLABORAZIONE ATTIVA Segnalazioni di finanziamento del terrorismo pervenute alla UIF (valori assoluti e percentuali) proiezione in calo per 5 anni triplicate nel 2015 Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 2016: previsto ulteriore raddoppio 14 IL RUOLO DEGLI OPERATORI LA COLLABORAZIONE ATTIVA Segnalazioni di finanziamento terrorismo tipologie ricorrenti Operatività di soggetti designati o indagati per terrorismo coinvolgimento diretto di clienti o familiari in vicende giudiziarie, richieste di Autorità, cronaca riscontro, anche mediante sistemi automatici, di collegamenti finanziari tra clienti e controparti censite in «black-list» del terrorismo Operatività di associazioni no-profit movimentazioni sospette su rapporti finanziari intestati ad enti senza scopo di lucro dell’universo islamico (comunità islamiche, fondazioni, onlus, associazioni, centri culturali), o a persone collegate (tesorieri, rappresentanti) Anomalie finanziarie connotate da «rischio geografico» operazioni o movimentazioni anomale, di regola riferibili a clientela straniera ingiustificate o comunque incoerenti rispetto al profilo economico o alle finalità dichiarate connotate da elementi di rischio caratterizzanti, non solo di tipo finanziario Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 15 IL RUOLO DELLA UIF LA COLLABORAZIONE ATTIVA Sensibilizzazione dei segnalanti interlocuzione periodica (incontri, seminari) attività ispettive («money transfer» e finanziamento del terrorismo) Elaborazione e diffusione di indicatori e «modelli» per agevolare l’individuazione dei casi di finanziamento del terrorismo comunicazione UIF del 18 aprile 2016 «Prevenzione del finanziamento del terrorismo internazionale» Portale del contrasto per il finanziamento del terrorismo raccolta di casistiche operative del Gruppo Egmont pubblicazioni e report del Gruppo GAFI documenti su politiche e strategie di contrasto (ONU, Consiglio UE, etc.) Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 16 IL RUOLO DELLA UIF STRUMENTI E METODI DI ANALISI Unità operativa dedicata («Settore finanziamento del terrorismo») specializzazione: sviluppo esperienze e competenze specifiche presidio delle modalità e dei tempi di lavorazione competenza allargata a tutte le segnalazioni dei «money transfer» Strumenti e metodologie di analisi orientati al fenomeno strumenti evoluti per l’analisi delle reti (network analysis) utilizzo più ampio dei dati per ricostruire le tecniche di raccolta, gestione e trasferimento dei fondi destinati al terrorismo analisi periodiche in forma aggregata («money transfer») Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 17 IL RUOLO DELLA UIF COOPERAZIONE E SCAMBIO DI INFORMAZIONI Cooperazione domestica rapida condivisione delle analisi della UIF con gli Organi investigativi e, tramite essi, con DNA e CASA scambio di nominativi di soggetti sensibili Cooperazione internazionale partecipazione a progetti di analisi e studio di fenomeni scambio «multilaterale» di dati, per l’approfondimento delle forme di finanziamento dell’ISIL e dei «foreign fighers» (Gruppo Egmont) Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 18 LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE SVILUPPO DELLE PRASSI INTERNAZIONALI L’esperienza mostra che lo strumento della segnalazione di operazioni sospette va affinato e completato: il sospetto spesso segue, non precede, le azioni terroristiche e il loro finanziamento GAFI: Operational Plan Comm.ne Europea: Action Plan Obiettivi • Sviluppare un approccio «intelligence-based» complementare a quello «suspicious-based» • Favorire l’individuazione di soggetti e operazioni connessi a organizzazioni terroristiche • Valorizzare collegamenti soggettivi e oggettivi rivelatori di «anomalie» precedenti a veri e propri «sospetti» Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 19 LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE SVILUPPO DELLE PRASSI INTERNAZIONALI (2) L’esperienza mostra anche l’utilità di condividere informazioni a livello internazionale prima e a prescindere dall’individuazione di specifici collegamenti territoriali Attività e obiettivi • Le FIU hanno avviato prassi innovative di scambi multilaterali relativi a soggetti e trasferimenti di fondi Egmont Group: Gruppo di Lavoro «ISIL» • Vengono individuate in tal modo «network» transnazionali riconducibili a organizzazioni o attività terroristiche • Informazioni sinora scambiate su oltre 20.000 soggetti. • Su tale patrimonio di intelligence sono in corso analisi con specifiche finalità preventive Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 20 LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE SVILUPPO DELLE PRASSI INTERNAZIONALI (3) E’ necessario rafforzare sia la prevenzione sia il contrasto «militare» del terrorismo attraverso un migliore coordinamento inter-istituzionale GAFI: Domestic Inter-Agency information Sharing Obiettivi • Meccanismi più ampi ed efficaci di condivisione di informazioni tra autorità (FIU, organi investigativi e di intelligence) • Risolvere l’esistente frammentazione mettendo a fattor comune informazioni ed esperienze per: Comm.ne Europea: Action Plan • analisi e interventi da parte di tutte le autorità coinvolte; • alimentare gli scambi internazionali. Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 21 LA COLLABORAZIONE INTERNAZIONALE 22 MISURE INTERNAZIONALI – NUOVE REGOLE EUROPEE Il «Piano d’azione» per rafforzare la lotta contro il finanziamento del terrorismo (Commissione Europea, febbraio 2016) Linee d’intervento • Proposte di modifica alla IV Direttiva antiriciclaggio misure sull’utilizzo di carte prepagate e valute virtuali rafforzamento dei poteri delle FIU e della collaborazione tra esse istituzione di archivi nazionali sui conti bancari maggiore trasparenza sulla titolarità effettiva • richiamo al ruolo centrale delle Unità di Informazione Finanziaria (FIU) e alla importanza della cooperazione sia tra le FIU che tra le FIU e il settore privato e le altre autorità di contrasto • necessità di rafforzare le capacità di intelligence finanziaria delle FIU, anche attraverso l’ampliamento dei poteri di accesso alle informazioni Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia IL TRAFFICO DI MIGRANTI 23 IL «MIGRANT SMUGGLING» (MS): TIPOLOGIE Trafficking in Human Beings (THB) / Traffico di Esseri Umani I proventi del traffico derivano dallo sfruttamento degli esseri umani in quanto “merce produttiva” (es: lavoro nero, prostituzione, compravendita di organi umani). Smuggling Of Migrants (SOM) / Traffico di Migranti in senso stretto I proventi del traffico consistono nel denaro che gli immigrati pagano per essere introdotti illegalmente in uno Stato diverso da quello di provenienza (di destinazione finale o “di transito”). il fenomeno si presenta anche come sovrapposizione di entrambe le tipologie: gli immigrati pagano per essere illecitamente introdotti nel Paese Terzo e una volta giunti a destinazione, vengono sfruttati nelle forme tipiche del lavoro nero e della prostituzione Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia IL TRAFFICO DI MIGRANTI 24 IL «MIGRANT SMUGGLING» TRA RICICLAGGIO E FINANZIAMENTO DEL TERRORISMO Lo sfruttamento dell’immigrazione clandestina in qualsiasi forma garantisce consistenti guadagni da reimmettere nel circuito legale: il traffico di esseri umani e di migranti costituiscono «reati presupposto» del riciclaggio Le organizzazioni terroristiche si finanziano anche attraverso attività illecite, ad esempio come emerso anche da notizie di cronaca controllando direttamente tali traffici o esigendo il pagamento di parte degli introiti Ulteriore potenziale connessione tra traffici di migranti e terrorismo: favoreggiamento, anche inconsapevole, dell’ingresso di jihadisti mimetizzati nei flussi di immigrati (es: commercio di documenti falsi) Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia IL TRAFFICO DI MIGRANTI IL «MIGRANT SMUGGLING»: ASPETTI FINANZIARI • largo ricorso al canale dei «money transfer» attestato sia in «letteratura» sia da indagini giudiziarie • caratterizzazioni «territoriali» dei trasferimenti: area di origine dei soggetti (Paesi del Corno d’Africa e del Medio Oriente) Stato di destinazione/provenienza dei fondi (Paesi europei o Stati collocati lungo le rotte dell’immigrazione) localizzazione delle agenzie (zone di confine o di transito di immigrati) • conformazione dei trasferimenti tipica della «rete», determinata dalla struttura delle organizzazioni e dai particolari meccanismi di pagamento delle «tratte» presupposti per una «modellizzazione» del fenomeno e per un approccio di analisi specifico esistenza di tratti comuni con il fenomeno del finanziamento del terrorismo Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 25 IL TRAFFICO DI MIGRANTI IL «MIGRANT SMUGGLING»: Analisi Congiunta Internazionale e Modellizzazione Domestica Analisi Congiunta fra alcune FIU dell’Unione Europea Approccio «Soggettivo» e «Transnazionale» : Scambi informativi fra FIU su soggetti che presentino 2 requisiti: 1) Soggetti indagati per migrant smuggling in uno dei Paesi partecipanti al progetto 2) Stato di provenienza/destinazione dei fondi ricompreso nelle rotte migratorie. Modellizzazione Finanziaria su SOS money transfer (fonte: Archivio UIF) Approccio «Modellistico» e «Nazionale» : Profilatura del comportamento finanziario del potenziale Migrant Smuggler in termini di valori assunti dalle variabili caratterizzanti i trasferimenti (nazionalità e luogo di insediamento di Sender, Receiver e dei rispettivi Agenti; importo, segno e data dei trasferimenti). • Utilizzo in funzione «predittiva» • Utilizzo nell’ambito delle analisi di network. Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 26 CONCLUSIONI 27 ASPETTI OPERATIVI E FINANZIARI Flussi di finanziamento dell’ISIL Organizzazioni che controllano territori (ISIL) Micro-cellule locali ASPETTI OPERATIVI «lupi solitari», «foreign fighters» Network articolati Circuiti diversificati per il trasferimento dei fondi ASPETTI FINANZIARI Fondi anche di origine lecita Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia Somme di importo relativamente contenuto Attività caritatevoli o imprenditoriali CONCLUSIONI 28 Fonte: Dal mio ufficio, una telefonata i miei colleghi. «Franco c’è una traccia interessante». Salah Abdeslam era passato dall’Italia in agosto, quando partito dal Belgio aveva attraversato la penisola per imbarcarsi a Bari verso la Grecia… Eravamo in grado di ricostruire le tappe del suo passaggio in Italia grazie alle tracce lasciate dalla sua carta di credito… F. Roberti , «Il contrario della paura» Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia 29 GRAZIE PER L’ATTENZIONE Unità di Informazione Finanziaria per l’Italia