le tignole
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LE TIGNOLE LE GENERALITA’ La tignola (Eupocecilia ambiguella) e la tignoletta (Lobesia botrana) sono due piccoli lepidotteri. La più diffusa è la tignoletta che ha sostituito la tignola in varie zone d’Italia. Questi fitofagi sono tra i più pericolosi per la vite. Il colore degli adulti e grigiastro, mentre le larve sono nocciola chiaro con il capo scuro (larve neonate) e giallo-verdastre o verde scuro (larve mature). IL CICLO E IL DANNO Dopo la schiusura delle uova, le larve attaccano, a seconda dello stadio vegetativo della vite, i bottoni fiorali , i fiori e gli acini. Le larve di prima generazione della tignoletta compaiono prima della fioritura (II metà di maggio circa). Solitamente questo attacco non provoca danni, a meno che l’infestazione superi la soglia del 50% di grappolini attaccati. La seconda generazione compare la prima decade di luglio mentre la terza alla fine di agosto. Queste generazioni provocano danni in quanto attaccano gli acini perché carpofaghe. Oltre a causare danni diretti relativi alla perforazione degli acini, in annate umide e piovose possono favorire l’instaurarsi di muffe, soprattutto la muffa grigia. LA LOTTA Deve essere impostata con un accurato monitoraggio del vigneto, effettuato attraverso la collocazione di trappole sessuali per rilevare il volo settimanale dell’insetto e con il controllo ed il campionamento di fiori e acini per valutare l’entità dell’attacco, di conseguenza verrà impostata la lotta al fitofago, tenendo in considerazione i monitoraggi effettuati con le trappole a feromone e il principio attivo impiegato.. Contro le tignole è possibile impiegare con successo il Bacillus thuringiensis var. Kurstaki. Per la prima generazione antofaga non si effettua alcun trattamento. Larve di II generazione: primo intervento subito dopo l’inizio del volo (a 10 giorni dall’inizio delle catture), secondo intervento dopo 7-8 giorni; Larve di III generazione: intervento solo in caso di attacchi su varietà tardive e recettive E’ consigliabile effettuare i trattamenti nelle ore serali con l’aggiunta di 500 grammi di zucchero/hl, bagnando bene i grappoli. Anche il metodo della confusione sessuale è valido ma deve essere applicato su vaste superfici. E’ possibile impiegare: Prodotti ammessi in viticoltura biologica: - Bacillus thuringiensis Prodotti ammessi in lotta integrata, ma non ammessi in viticoltura biologica - Esteri fosforici (al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall'avversità): metile e Clorpirifos - Indoxacarb - Spinosad (al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall'avversità) - Teflubenzuron - Tebufenozide; - Flufenoxuron - Lufenuron (al massimo 2 interventi all’anno indipendentemente dall'avversità) - Metossifenozide (impiegabile solo su Lobesia botrana) Clorpirifos Spesso il trattamento contro lo Scafoideo è sufficiente per contrastare anche Tignoletta, se il principio attivo e la data sono scelti in modo corretto. Nelle zone dove vi è anche il rischio Tignoletta (ma quest’anno sembra minore la presenza, anche a causa dell’andamento climatico avverso) è possibile intervenire con Chlorpirifos, tra il 28/06 ed il 03/07 Giugno, facendo comunque attenzione a colpire bene sia il grappolo (Tignoletta) che tutta la parete fogliare (Scafoideo). Dove vi sono anche vigneti hobbistici: intervenire con Thiametoxam (Actara) entro il 28/06: questo prodotto non è efficace contro Tignoletta, ma ha i pregi di essere sistemico, molto efficace contro le cicaline, di basso impatto verso gli utili e di lunga persistenza. Evitando uno specifico intervento contro Tignoletta Intorno al 10 di agosto si è segnalato l’inizio della deposizione delle uova di terza generazione. Solo in zone con attacchi tradizionalmente molto gravi, monitorare la quantità di uova per decidere se intervenire. Da ricordare che sono rare aree sono soggette a attacchi di terza generazione, quindi si raccomanda, prima di intervenire con insetticidi, di valutare attentamente l’effettiva necessità. Si suggerisce di non intervenire con livelli di infestazione inferiori al 10% di grappoli colonizzati (ricordare che, in particolare sui vigneti inerbiti, vi è sempre una buona percentuale di parassitizzazione delle uova). Solo se veramente necessario, intervenire bagnando molto solo la fascia dei grappoli. In caso di Lotta biologica, utilizzare Bacillus thuringiensis alla sera in acqua acidificata intervenendo la prima volta entro il 16/08 e la seconda dopo una settimana. In lotta convenzionale, si può intervenire entro il 16 con regolatori di crescita (Flufenoxuron, Spinosad, Indoxacarb) oppure entro il 22 con Clorpirifos. Aggiornamento: Dicembre 2009 Accedi al sito web dedicato al FEASR: Agricoltura e Sviluppo rurale - Politica di sviluppo rurale 2007-2013 Torna all’indice