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IRAN CLASSICO E OASI DEL DESERTO DI DASHT E-KAVIR  22/02/2017  Rif. 2027.1 XXX
TESORI PERSIANI
TRA CAROVANE, OASI, DESERTI E MOSCHEE
30 MAGGIO – 09 GIUGNO 2017, 11 giorni - 10 notti
d
La banalità con cui la stampa occidentale ha abbondantemente farcito le descrizioni dell’Iran khomeinista e postkhomeinista non consente di avvicinare questo paese senza pregiudizi. Pregiudizi che si squagliano come neve al
sole già dal primo impatto con gli iraniani che viaggiano con i turisti sugli aerei che li portano a Tehran.
All’arrivo, quei turisti scoprono un paese moderno e frenetico e una popolazione gioviale, accogliente e amichevole,
il cosiddetto paese reale, quello che è sempre un passo avanti ai suoi governanti, che quasi come ovunque, non si
merita.
La Persia ha segnato la storia dell’umanità e delle religioni: da qui sono partiti gli eserciti di Ciro e Dario, la predicazione
di Zoroastro, da questi deserti e queste oasi sono passati i mercanti carichi di tappeti e spezie, qui è nata la scrittura
cufica, tra i fiori di questi giardini sono nate le grandi liriche d’amore di Sadi, Hafez, Ferdossi e degli altri grandi poeti
persiani.
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1° giorno, martedì 30 Maggio 2017: Milano > Tehran
Ritrovo dei signori partecipanti all’aeroporto di Milano Malpensa, disbrigo delle formalità doganali e d’imbarco e
partenza con volo NO STOP di linea Iran Air delle 11h20 per Tehran.
Arrivo previsto alle 17h50.. Disbrigo delle formalità doganali e di sbarco.
Incontro con la guida e trasferimento in hotel. Pernottamento
2° giorno, mercoledì 31 Maggio 2017: Tehran > Shiraz
Pensione completa.
Giornata dedicata alla visita della città e dei suoi importanti musei: il museo archeologico, dove sono custoditi preziosi
reperti delle antiche civiltà assire e persiane, il museo del vetro ospitato in un bel palazzo in stile Gujarat e il bellissimo
museo dei tappeti. In alternativa ai uno dei musei precedentemente citati, possibilità di inserire la visita al Golestan
un raffinato complesso di edifici e giardini ex residenza degli Shah, che racchiude la celebre sala del trono e una copia
del trono del Pavone. Nel tardo pomeriggio trasferimento in aeroporto e volo per Shiraz. A seguire trasferimento in
hotel e pernottamento.
Tehran. Tehran si trova in una pianura che degrada verso il sud, ai piedi dei monti Elburz a un'altitudine variabile
tra 1.100 e 1.700 m slm.
Teheran nacque come rifugio alla calura opprimente per gli abitanti della storica città di Ray. Già nel 1404 però
Don Ruy Gonzáles de Clavijo, un ambasciatore castigliano, probabilmente il primo europeo colto a visitare Teheran,
durante un viaggio verso Samarcanda, la descrisse come una grande città con una residenza reale, mentre Ray
fu descritta invece come una città abbandonata.
Tehran diventerà capitale del paese nel 1755 sotto Muhammad Karim Khan, ma è con l’avvento al potere dello
Scià Reza Pahlavi nel 1925, che la città assume l’aspetto attuale. Le mura costruite da Shah Nasseredin vengono
distrutte e sostituite da ampi viali rettilinei, il centro, composto principalmente da quartieri popolari, costruito
intorno alla piazza oggi dedicata all’Imam Khomeini e allo sterminato Bazaar, mentre zone più benestanti vengono
costruite più a nord, assieme alla maggior parte delle ambasciate straniere.
3° giorno, giovedì 01 Giugno 2017: Shiraz> Persepoli > Naqsh-e Rostam > Shiraz (150 Km)
Pensione completa.
Mattinata partenza per la visita di Persepoli, uno dei siti archeologici più belli di tutto il Medio Oriente, dove si visiterà
il Palazzo fatto costruire da Dario I nel 518 a.C. per celebrare le feste di inizio anno. Prima Dario e poi Serse
convocarono in Persia i migliori artigiani per costruire un palazzo che doveva essere la summa dell’architettura e della
scultura delle regioni mesopotamiche. L’enorme piattaforma è ricoperta di bassorilievi raffiguranti tutte le popolazioni
che facevano parte dell’Impero Persiano, le celebri satrapie. La visita prosegue con Naqsh-e Rostam, dove si trovano
le tombe dei primi re: Dario il grande, Serse, Artaserse I e Dario II. Pomeriggio dedicato alla visita di Shiraz, nota per i
suoi giardini e per il suo clima mite. Si visiteranno la moschea di Nasir-ol-Molk, il mausoleo di Ali Ben Hamze
interamente rivestito di specchi, il Palazzo e i giardini di Narenjestan, notevole esempio di architettura Kajaridi, e la
tomba del poeta Hafez.
Dopo cena, facoltativo, visita allo spettacolare mausoleo sciita di Shah-e Cheragh, lo straordinario mausoleo del Re
della Luce, incessante meta di pellegrinaggio. Trattandosi di un luogo di culto la visita al mausoleo è effettuabile solo
se non sono previste celebrazioni religiose, alle quali non è consentito ai turisti partecipare
Persepoli. Una delle cinque capitali dell'Impero achemenide, con Babilonia, Ecbatana, Pasargade e Susa. La
costruzione di Persepoli iniziò nel 520 a.C. sotto Dario I e durò quasi settant'anni e fu interrotta dall'invasione
dell'impero da parte di Alessandro Magno. La città non fu mai una residenza permanente, ma solo cerimoniale,
costruita per ospitare le feste del nuovo anno, con solenni processioni dei rappresentanti dei paesi tributari. I
palazzi di Persepoli, nove grandi strutture, si ergono su una piattaforma alta più di 12 m e vasta 133.000 m².
Secondo fonti greche la città, con le residenze degli aristocratici, dei funzionari di corte, gli alloggi della servitù e
dei soldati, si trovava ai piedi della piattaforma, separata da un fossato e all'interno di una doppia cinta muraria. Il
primo europeo a descrivere il sito fu l'ambasciatore veneziano Giosafat Barbaro nel 1473.
Nāqsh-e Rostām, sito archeologico poco lontano da Persepoli, dove si trovano le tombe di Dario e di altri re
achemenedi, un tempio del fuoco e bassorilievi del periodo sassanide. Le tombe dei re achemenidi, scavate nella
roccia si trovano tutte a notevole altezza dal suolo. L'ingresso è al centro di una croce, che si apre su una piccola
camera, dove giaceva il sarcofago del re. Un’iscrizione identifica una delle tombe come quella di Dario I (522-486
a.C.), le altre tre tombe si ritiene siano quelle di Serse I (486-465 a.C.), Artaserse I (465-424 a.C.) e Dario II (423404 a.C.). Una quinta, incompiuta, potrebbe appartenere ad Artaserse III, che regnò solo due anni, o, più
probabilmente, di quella di Dario III (336-330 a.C.), ultimo re della dinastia achemenide.
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I rilievi sulla roccia, tutti di grandi dimensioni, raffigurano l'investitura del re Ardašīr I da parte di Ahura Mazda, il
trionfo di Sapore I, Bahram II, l'investitura di Narsete e Ormisda II.Di fronte alla grande roccia dove sono scavate le
tombe si trova la Kaba-ye Zartosht, tempio zoroastriano di epoca achemenide a forma di cubo.
Shīrāz. Città ai piedi dei monti Zagros, a circa 1.500 m slm e capitale della Persia durante la dinastia
Zand dal 1750 al 1794. Shiraz ha probabilmente più di 4.000 anni di vita, essendo citata nelle iscrizioni cuneiformi
del III millennio a.C., rinvenute nell'area sud-occidentale della città stessa, ma giare scoperte nei dintorni
contengono vino, il più antico del mondo, che gli scienziati hanno datato approssimativamente a 7.000 anni fa.
4° giorno, venerdì 02 Giugno 2017: Shiraz > Pasargade > Abarkuh > Yazd (425 Km)
Pensione completa.
Di buon mattino partenza per Yazd. Lungo il percorso sosta per la visita delle rovine di Pasargade, città fondata del V
secolo a.C. da Ciro il Grande, dopo la vittoria riportata su Astiaghe, re dei Medi. Nel sito, che occupa una superficie
molto grande ed è ancora da scavare a fondo, si trova la tomba di Ciro il Grande. Pranzo in ristorante e proseguimento
per Abarkuh e Yazd.
A Yazd visita delle inquietanti torri del silenzio nella suggestiva luce del tramonto.
Sistemazione in hotel nelle camere riservate e cena.
Pasargade fu fondata da Ciro il Grande (550-529 a. C.) il settimo re della dinastia Achemenide e divenne la prima
capitale dei sovrani achemenidi. Secondo la tradizione, Ciro avrebbe scelto questo sito per la sua capitale perché
era il luogo della sua vittoria nel 550 a.C. contro l'ultimo re della dinastia dei Medi (708-550 a.C). Questa battaglia
decisiva segnò l'inizio degli anni di conquista che portarono alla formazione dell'impero achemenide. Da quel
momento, Pasargade diventò la sede imperiale della dinastia achemenide e vi rimase sotto il regno di Ciro e di suo
figlio Cambise II (530-522 a.C). Con la morte di Cambise e l'arrivo al potere nel 522 a.C. di Dario il Grande (522486 a.C), Pasargade fu relegata in secondo ordine e Persepoli la sostituì.
Abarkuh. Città carovaniera di antiche origini situata nell'Iran centrale. Vi si trovano la moschea Nizamiyeh,
sormontata da due minareti, del 1325, la moschea del venerdì del 1337, il mausoleo ottagonale Gunbad-i 'Alī, del
1056, il Taūs al-Haramain del 1318 e un antichissimo cipresso di enormi dimensioni che si stima che abbia 4.000
anni e che sia il più antico di tutto l’Iran.
5° giorno, sabato 03 Giugno 2017: Yazd > Dune di Bafq > Yazd (200 km)
Pensione completa.
Mattinata dedicata alla visita di Yazd, secondo l’UNESCO una della città più antiche al mondo. La visita comprenderà
l’antica medina, l’antica cisterna, la porta antica del Bazaar di Amir Chakhmakh e il Tempio del Fuoco di Ateshkadeh,
forse il più importante tempio zoroastriano dove è custodita la fiamma sacra che, secondo la tradizione, arde
ininterrottamente dal 470 a.C.
Nel pomeriggio partenza per le dune di Bafq nel deserto Dasht-e-Kavir, (100km a sud di Yazd) per ammirare il
tramonto sorseggiando un buon the. Possibilità di passeggiare sulle dune di sabbia.
Lungo il tragitto sosta al villaggio di Fahraj il cui centro storico in mattoni crudi e paglia è oggetto di un bel progetto di
restauro e dove si trova la prima moschea insediata in terra persiana subito dopo la conquista araba.
Yazd. Centro principale del culto zoroastriano, Yazd è situata in un'oasi fra i deserti del Dasht-e Kavir e del Dashte Lut a 1.216 m slm. La città risale al tempo dell'impero medo, 3.000 anni fa, quando era nota come Ysatis. L'attuale
nome della città deriva dal re sassanide Yazdgard I. Nel 1272 fu visitata da Marco Polo, che raccontò della mitica
“materia di Yazd”, cioè un tessuto che combinava seta e oro e che era molto valutato nel mondo dell’epoca. A
causa del clima secco e delle estati torride, Yazd è provvista di una delle più ampie reti di qanat nel mondo e di
molti yakhchal, ghiacciaie per conservare il ghiaccio proveniente dalle vicine montagne. Molti edifici antichi sono
dotati di torri del vento e di vasti ambienti sotterranei. La città vecchia è uno dei più grandi centri urbani costruito
quasi interamente con un impasto di argilla, sabbia e paglia.
Il patrimonio zoroastriano include una Torre del Silenzio nei dintorni e in città e un Tempio del Fuoco, dove una
fiamma arde ininterrottamente dall'anno 470.
Atashkadeh (Tempio del fuoco zoroastriano). Questo tempio zoroastriano venne costruito nel 1934 su un sito
appartenente all’associazione zoroastriana parsi dell’India, sotto la supervisione di Jamshid Amanat. La fiamma
sacra, conservata e tenuta accesa dietro ad un vetro proprio di fronte all’ingresso principale, si dice arda dal 470
a.C. e che sia stata trasferita dal tempio Nahid-e-Pars prima a Yazd e poi qui.
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6° giorno, domenica 04 Giugno 2017: Yazd > Meybod > Nain > Esfahan (320 km)
Pensione completa.
In mattinata partenza per Meybod e visita alla fortezza di Narin, alle ghiacciaie ed alla ingegnosa piccionaia che con
l’allevamento di migliaia di piccioni ha consentito in passato un fiorente commercio di guano. Proseguimento per Nain
e breve sosta fotografica al caravanserraglio e alla antica moschea Jame risalente al X secolo, una delle prime quattro
costruite nel paese dopo l’invasione araba. Proseguimento per Isfahan, discesa in hotel, sistemazione nelle camere
riservate e cena.
Meybod. Le origini della città risalgono al periodo pre-islamico e durante la dinastia dei Muzaffaridi fu anche
capitale della Persia. Importante la fortezza sasanide di mattoni di fango e paglia di Narin, quasi completamente
in rovina e interessanti la stazione postale risalente a 300 anni fa, il Caravanserraglio ristrutturato con delle
botteghe interne, la Piccionaia, la Ghiacciaia Yakh Dan, che permise alle popolazioni del deserto di sopravvivere
all’ostilità del clima.
Nain. Al limitare occidentale del grande deserto Dasht-e-Kavir, la città dalle caratteristiche case di argilla è famosa
per i tappeti con il medaglione centrale, realizzati con materiali pregiati e con un’altissima densità dei nodi. A Nain
si trova una delle moschee più antiche del paese, che risale al 900, e ha un piano interrato che veniva usato nei
periodi più caldi, e per il forte sassanide Narin Ghaleh, ora in rovina.
7° giorno, lunedì 05 Giugno 2017: Esfahan
Pensione completa.
Un vecchio detto persiano dice “Esfahan è la metà del mondo”, per il suo indiscutibile fascino architettonico e artistico
costruito nel corso degli anni da sovrani di ogni stirpe, dagli abbasidi ai selgiuchidi, ai mongoli. Visita della Moschea
del Venerdì, costruita prima di ogni altra tra l'XI e il XII secolo, con il più grande cortile interno di tutto l'Iran, interamente
realizzato secondo un gioco di chiaroscuri che solo in epoche successive ha lasciato spazio alle caratteristiche
piastrelle azzurre e dorate. Proseguimento con la bellissima piazza su cui si affacciano la Moschea del Imam, la
Moschea Lotfollah o delle donne e il palazzo Ali Qapu ed al Palazzo delle quaranta colonne. Sosta agli antichi ponti di
Si-o-Se pol e Khajou che adornano il letto del fiume ormai, ahimè, quasi sempre in secca. Pranzo in ristorante. Rientro
in hotel al termine delle visite, cena e pernottamento.
Esfahan. Qui il clima è temperato per quasi tutto l'anno poiché ci si trova al centro dell'altopiano iranico, proprio
ai piedi della catena montuosa di Zagros. Esfahan conserva gelosamente lo splendore di quegli anni da capitale
(l’antica Sepahan), con splendidi palazzi e moschee che difficilmente hanno rivali nel resto dell'Iran, tanto ricca di
monumenti da meritare la definizione di "altra metà del mondo". Il periodo di maggior splendore si visse nella
seconda metà del 1500, sotto il regno di Abbas il Grande (della dinastia dei Safavidi). Assolutamente da vedere è
la Masjed-e Emam, la moschea che si affaccia lungo uno dei lati più brevi della Meidun-e Emam; sia gli esterni
che gli interno sono completamente rivestiti dalle piastrelle di maiolica azzurra il cui colore assume tonalità diverse
a seconda delle condizioni di luce, dando un volto diverso di questo monumento ad ogni ora del giorno. Esfahan
è famosa per i suoi antichi ponti, il Pol-e Khaju e il Si o Se Pol (ponte delle 33 arcate), costruito nel 1602, con la
sua armoniosa struttura, è il ponte più conosciuto della città. Benché non siano affatto unici, i Menar Jombun
"minareti oscillanti" di Esfahan sono probabilmente i più famosi. Salendo la stretta e ripida scala che arriva in cima
ad ognuno di essi e appoggiandosi saldamente al muro, si può sentire il minareto dondolare incredibilmente avanti
e indietro. Molto bello il Chehel Sotun, conosciuto anche come Palazzo delle 40 colonne, fu voluto dallo shah
Abbas I nel XVII secolo come corte ufficiale e sala delle udienze, circondato da un grande parco. Le colonne in
realtà non sono 40, ma la parola tradotta in italiano come "40" in persiano significa "molte", infatti sono 18, in legno,
e tutte poste all'ingresso del palazzo, tuttavia sembrano di più, riflettendosi nelle acque della piscina davanti alla
porta stessa. Qui lo shah teneva udienze ma anche fastosi banchetti, tutte scene raffigurate dagli affreschi nelle
sale interne del palazzo. Speciale menzione va anche al Palazzo Hasht Behesht, ovvero “Il Palazzo degli Otto
Paradisi” residenza estiva dello scià Soleiman situata in un lussureggiante giardino. Questo seducente palazzo di
pianta ottagonale fu finito nel 1669 sebbene la costruzione fosse iniziata nel XI secolo.
8° giorno, martedì 06 Giugno 2017: Esfahan
Pensione completa.
Giornata dedicata al completamento delle visite di Esfahan. Nell’antico quartiere armeno di Jolfa visita alla cattedrale
armena di Vank ed al toccante museo che racconta, tra l’altro, il genocidio subito dagli armeni ad opera dei turchi
Pranzo in ristorante. Sosta al Palazzo Hasht Behesht ovvero “Il Palazzo degli Otto Paradisi. Nel pomeriggio tempo a
disposizione per la scoperta dell’immenso Bazaar che si estende a nord della grande piazza su di una superficie molto
vasta. Come la maggior parte dei bazar iraniani, anche questo è suddiviso in varie strade collegate tra loro, in ognuna
delle quali si svolge una determinata attività artigianale o si tratta un tipo di merceologia. Cena in ristorante tipico.
Rientro in hotel e pernottamento.
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9° giorno, mercoledì 07 Giugno 2017: Esfahan > Kashan (300 Km)
Pensione completa.
Partenza per Kashan, situata a 1.600 metri sul livello del mare ed ai confini con il grande deserto. Kashan, oltre che
per i tappeti è famosa per le mattonelle smaltate, chiamate Kashi, dalle quali la città prende nome.
Sistemazione in hotel per la cena e il pernottamento.
10° giorno, giovedì 08 Giugno 2017: Kashan > Tehran (245 km)
Pensione completa. (pranzo in ristorante e cena in hotel)
Intera giornata dedicata alla visita di città con i giardini di Fin e la casa nobiliare Tabatabei, l’antico Hammam di Sultan
Mir Amhad, la moschea e madrassa Agaha Bozorgh antica di 400 anni. Nel pomeriggio visita del venerato Mausoleo
Emazadeh Haĺal a Bidgol e alla città sotterranea di Nushabad dove si potrà ammirare una gigantesca cisterna
sotterranea sassanide vecchia di 1500 anni e gli intricati cunicoli di epoca safavide. Rientro a Kashan e tempo libero
nell’antico bazaar.
Partenza per l’aeroporto di Tehran. Sistemazione nel nuovissimo Axis Hotel all’aeroporto Internazionale, cena e
pernottamento.
Kashan. Da Kashi, piastrella. I rinvenimenti archeologici sulle collinette di Sialk poco a ovest della città, rivelano
che questa zona sia stata abitata già almeno da 8.000 anni fa. Kashan risale al periodo elamita e nei sobborghi
si trovano le rovine di uno ziggurat più antico di quello di Ur.
Kashan è stata a lungo luogo di villeggiatura dei re safavidi. Bagh-e Fin, progettato dallo Shah Abbas I per essere
una visione persiana del paradiso, è uno degli esempi più famosi.
Belle la moschea e madrasa Agha Bozorg, della fine del 1700, l’hammam del sultano Mir Ahmad e le storiche case,
oggi musei, delle ricche famiglie di commercianti come i Borujerdi, i Tabatabei, gli Ameri e gli Abbasi.
A Kashan si trova la tomba di Abu-Luluah, il soldato persiano ridotto in schiavitù dai conquistatori islamici, che
uccise il califfo 'Omar ibn al-Khattāb nel 644, e, nel centro della città, le mura del forte Ghaleh Jalali, eretto per
ordine del sultano Malik Shah I nel XI secolo.
11° giorno, venerdì 09 Giugno 2017: Tehran > Milano
Partenza dall’aeroporto di Tehran con volo NO STOP Iran Air delle 09h20 per Milano Malpensa. Arrivo previsto alle
12h30.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: € 1.850
BASE 20 PERSONE
SUPPLEMENTO CAMERA SINGOLA € 450
*Tasse aeroportuali e sovrapprezzo carburante (fuel surcharge) sono inclusi,
ma sono indipendenti dalla nostra politica commerciale e possono aumentare senza preavviso
QUOTA GARANTITA IN EURO
QUOTA D’ISCIZIONE € 50
La quota comprende:
 volo di linea Iran Air Milano / Tehran andata e ritorno;
 tasse aeroportuali in vigore alla data odierna (€ 92);
 volo interno Tehran / Shiraz;
 sistemazione negli hotel indicati o similari;
 trattamento di pensione completa come da programma;
 acqua o soft drink ai pasti;
 trasferimenti e trasporti in pullman privati granturismo;
 guida parlante italiano per tutta la durata del tour;
 ingressi ai siti previsti dal programma;
 facchinaggi negli alberghi;
 assicurazione sanitaria (massimale € 10.000) e bagaglio (massimale € 1.000);
 assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni);
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La quota non comprende:
 visto turistico (€ 80);
 mance (obbligatorie € 40/50)
 le visite indicate come facoltative;
 spese personali;
 tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.
Assicurazioni facoltative:

assicurazione annullamento viaggio AXA F30:
+ 58 € fino a 2.000 € di spesa
In caso di sottoscrizione dell’assicurazione facoltativa AXA F30 contro i rischi di annullamento del viaggio, le coperture
per spese mediche sono aumentate a 30.000 € .
Hotel quotati (o similari):
 Tehran
Hotel Parsian Evin **** 
 Shiraz
Hotel Pars/Chamran ***** 
 Yazd
Hotel Parsian Safayieh **** 
 Isfahan
Hotel Kowsar ***** 
 Kashan
Hotel Negarestan ****
 Tehran
Hotel Axis **** 
CERTIFICATO D’ECCELLENZA 2014
Documenti necessari per i cittadini italiani adulti e minori:
Passaporto con validità minima residua di 6 mesi dalla data prevista di rientro, tre pagine consecutive libere.
Visto turistico. Per l’ottenimento del visto occorre compilare l’apposito modulo allegando 2 fototessere, le
fotocopie delle pagine del passaporto con i dati personali la scadenza e i familiari iscritti, le impronte digitali
(prese al consolato Iraniano). Per il ritiro del visto è richiesta la presentazione del passaporto originale. Tempo
stimato per ottenimento 30 giorni.
ISRAELE: se si è stati in Israele meno di un anno precedente al viaggio in Iran è necessario dichiararlo alla
richiesta di visto perché è necessaria una procedura di autorizzazione diversa e può non essere concesso il
visto.
Note:
 Le distanze e i tempi di percorrenza riportati nel programma sono desunti da siti di mappe elettroniche e sono
forniti, come le descrizioni delle località, a titolo puramente indicativo; la sequenza delle visite è da ritenersi
orientativa e le visite previste possono non includere alcuni dei siti o dei monumenti descritti, in dipendenza
degli orari e dei giorni di accessibilità stagionali e del tempo effettivamente a disposizione.
 Alcuni nomi di località e altri nomi citati nel programma sono traslitterati in lettere latine a partire dall’originale
farsi. La traslitterazione dei nomi locali in caratteri latini è di tipo fonetico, per questo il medesimo vocabolo può
essere ritrovato scritto in caratteri latini in forme diverse tra loro.
 Rif. 2027.1 XXX
Patrimoni dell’Umanità UNESCO (World Heritage)
La Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, adottata dalla Conferenza generale
dell'UNESCO il 16 novembre 1972, ha lo scopo di identificare e mantenere la lista di quei siti
che rappresentano delle particolarità di eccezionale importanza da un punto di vista
culturale o naturale e possiedono valore di universalità, unicità e insostituibilità.
Alla data del 4 novembre 2014 la lista contiene 981 siti in 160 paesi dei 190 che hanno
ratificato la Convenzione.
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