Italian presidency: entrepreneurship education in the picture Vleva
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Italian presidency: entrepreneurship education in the picture Vleva
TITOLO Italian presidency: entrepreneurship education in the picture LUOGO E DATA Vleva Brussels Office Bruxelles 9 settembre 2014 ORGANIZZATORE VLEVA Relazione In data 9 settembre 2014 si è tenuto il seminario sull’educazione all’imprenditorialità. La moderatrice ha brevemente introdotto i relatori presenti e ha subito ceduto loro la parola. Il primo intervento è stato quello dell’italiano Marcello Limina, Direttore Generale per gli affari internazionali del Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Egli ha presentato la struttura generale degli ambiti d’intervento previsti dalla presidenza italiana. Tra le priorità italiane vi è un controllo della strategia Europe2020 volta a contrastare il fenomeno della disoccupazione giovanile, in questi ultimi anni sempre più diffuso. I programmi di mobilità e d’internazionalizzazione possono essere in questo senso un importante mutamento in campo educativo. Un rafforzamento delle competenze di base e trasversali rappresenta un altro aspetto fondamentale per la presidenza, che punta a una maggiore efficacia ed efficienza degli investimenti nell’ambito dell’istruzione. Inoltre sono previsti importanti sviluppi dal punto di vista tecnologico e digitale, come l’utilizzo del Digital Learning e le Open Educational Resources (OER), che saranno rese accessibili a tutti. È atteso anche un progetto di “well being” nelle scuole, non solo riguardante la qualità dei pasti, ma anche il livello di efficienza e innovazione delle strutture. Questi temi saranno trattati nei prossimi Consigli EPSCO (Consiglio Occupazione, Politica Sociale, Salute e Consumatori) ed EYCS (Consiglio Istruzione, Gioventù, Cultura e Sport), previsti per il mese di dicembre. Il Direttore Generale ha terminato il suo intervento ricordando alcuni prossimi eventi in tema d’istruzione come “European High Level Dialogue – Education in the Digital Era” in programma il prossimo 11 dicembre a Bruxelles, o lo “European Day of Languages” di Firenze previsto in data 25 e 26 settembre. Al termine della presentazione sono state poste alcune domande al Dott. Limina su quali fossero gli ambiti di attuazione del programma italiano, che ha confermato che i principali temi saranno scuola e università, con un occhio di riguardo per le scuole inferiori. Limina, infatti, ha sostenuto che fossero proprio quest’ultime a necessitare l’intervento più importante poiché la scuola, al giorno d’oggi, viene vissuta da troppe famiglie come una spesa, quando invece dovrebbe essere vista come il più importante degli investimenti. Un’ulteriore osservazione è stata mossa esprimendo la preoccupazione che questo programma, come già accaduto per altri in passato, non venga tenuto in grande considerazione dal Consiglio, ma il Direttore Generale si è detto molto fiducioso a riguardo, proprio perché i punti del programma sono semplici e di facile attuazione. A seguire ha preso la parola l’On. Elin McCallum (DG EAC) che ha ampliato l’ottica della discussione a livello europeo. Quando si parla di imprenditorialità, ha sostenuto, ci si riferisce alla capacità di convertire le idee in azioni; è una questione di creatività, innovazione e capacità di assumersi dei rischi, uniti all’abilità di pianificare e gestire le situazioni per poter raggiungere gli obiettivi. L’On. ha poi parlato della 1 strategia Europe2020 che prevede una crescita rilevante dell’istruzione, attraverso i programmi di mobilità, finanziamenti e partnership, e altri programmi innovativi; sarà fondamentale riportare l’attenzione allo sviluppo dello spirito imprenditoriale in Europa. Le strategie specifiche sono al momento diffuse solo in piccola parte in Europa e ancora a livelli iniziali (presenti in Norvegia, Svezia, Fiandre). Elin McCallum ha poi presentato le tre caratteristiche basilari dell’istruzione: la linea politica, l’azione e l’informazione. La linea politica deve tenere in considerazione alcuni aspetti come il sistema imprenditoriale nel suo insieme, lo sviluppo e la formazione degli imprenditori, il supporto a quelli più giovani e gli impegni con tutti gli stakeholder. Il progetto Entrepreneurship360 nasce come un sistema che promuove la mentalità imprenditoriale attraverso l’istruzione; cerca di evidenziare le caratteristiche necessarie per un cambio culturale che coinvolga leadership, insegnamento e apprendimento. Inoltre promuove le istituzioni che si affacciano nel panorama estero, è pronto a rispondere alle esigenze di mercato e a formare persone pronte a livello imprenditoriale e lavorativo. Un’altra opportunità è rappresentata dal programma Erasmus+, che mantiene la formazione professionale come area di priorità per i propri investimenti. A livello europeo si sta lavorando in tutti i settori della società, dalla scuola alle famiglie, ma è un processo che ha bisogno di tempo. Come terzo relatore del seminario è intervenuto Johannes Linder, fondatore del Department of Entreprenuership Education & Business Education presso la University College of Teaching Education di Vienna. Linder ha spiegato che l’istruzione all’imprenditoria aiuta gli studenti a diventare dei cittadini a tutti gli effetti. Prima viene data a questi la possibilità di sviluppare le proprie iniziative, maggiore sarà la loro capacità di crescere personalmente e professionalmente. In seguito ha fornito una definizione del termine “entrepreneur”, come colui il quale sta cercando un’idea e la sta realizzando. I giovani devono credere di poter avere delle idee e di poterle realizzare. Quando parla d’istruzione all’imprenditorialità Linder fa riferimento ad un processo di maturazione che porta gli individui ad evolvere: da uno stato iniziale in cui si può raggiungere una propria indipendenza, si arriva a una maturità da “cittadini”, per spingersi in seguito a un’indipendenza di pensiero e di azione professionale, fino ad arrivare a una completa indipendenza imprenditoriale. Il problema che sta alla base era che il sistema di educazione austriaco forniva un insegnamento e un aiuto non uniforme a tutti i ragazzi, con differenze dipendenti dalle accessibilità delle famiglie. Solo un terzo dei giovani tra i 14 e i 18 anni aveva la possibilità di frequentare il Ginnasio, o una scuola che fornisse una formazione adeguata per una futura carriera universitaria. I cambiamenti dell’ambiente economico e dei valori sociali hanno contribuito ad aumentare le pressioni sui giovani di tutto il mondo. Il mercato del lavoro è sempre più competitivo, il successo personale e professionale richiede innovazione: gli studenti devono quindi essere in grado di imparare nuovi concetti, prendere iniziative, comunicare idee e lavorare con gli altri. Per questo motivo Linder ha pensato di creare un ambiente di sostegno all’apprendimento, che cambiasse il sistema educativo presente e che fosse di sostegno ai giovani come facilitatore di cambiamento. Egli ritiene che le capacità imprenditoriali siano essenziali per educare i giovani e creare dei cittadini attivi. Attualmente il suo programma prevede, attraverso una strategia multi-part, di inserire l’educazione all’imprenditorialità nell’ambito dei carichi scolastici tradizionali, offrendo competizioni imprenditoriali, workshop e programmi di dibattito per studenti, e la formazione degli insegnanti a livello nazionale ed europeo. L’esperto austriaco ha istruito, nel corso degli ultimi anni, insegnanti in tutta l’Europa sud-orientale (Albania, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Kosovo, Croazia, Macedonia, Romani e Serbia). Il processo d’internazionalizzazione di questo programma è abbastanza lento, poiché sono le scuole e le istituzioni per prime a doversi mobilitare e aggiornare; l’intervento di Linder avviene solo in un 2 secondo momento, attraverso la ricerca di insegnanti che vengono educati con le basi del suo lavoro e poi incoraggiati a trovare i propri metodi per far in modo che non si discostino dalle esigenze dei loro sistemi scolastici. Come risultato del suo lavoro, più del 70% degli studenti austriaci, di età compresa tra i 14 e 18 anni, riceve dalle 3 alle 8 ore di formazione all’imprenditorialità a settimana. Il suo programma, che è stato formalmente adottato dal Ministero della Pubblica Istruzione, crea migliaia di nuovi progetti ogni anno. Inoltre, Linder è stato invitato a diffondere le sue idee e i suoi progetti anche ai ragazzi più giovani, tra i 10 e i 14 anni. L’ultimo relatore del seminario è stato il belga Jelle Reynaert, Rappresentante UE per il Belgio. Reynaert è intervenuto fornendo un resoconto su quanto realizzato nel semestre di presidenza greca in ambito di educazione e istruzione. Il primo Consiglio in tema d’istruzione si è svolto il 24 febbraio 2014. L’attenzione era incentrata sul bisogno di nuovi sistemi riguardanti la formazione e l’istruzione nei paesi dell’UE; l’obiettivo è di migliorare le competenze dei giovani, o degli adulti che ne hanno meno, e fare in modo che acquisiscano quelle necessarie per poter affrontare il mercato del lavoro attuale. Il Consiglio vuole incoraggiare gli Stati membri ad aggiornarsi ai nuovi modelli d’istruzione e formazione a livello comunitario, attraverso l’uso di strumenti finanziari, come l’Erasmus+ Programme e il Fondo Europeo per gli Investimenti. Nel corso del secondo incontro, svoltosi nel mese di maggio, il Consiglio si è concentrato sull’importanza dell’apprendimento linguistico all’interno dell’UE. Il multilinguismo deve prevedere l’insegnamento di almeno due lingue straniere oltre alla propria lingua madre, a partire da una giovane età. È necessario quindi uno sviluppo rapido per quanto riguarda le accessibilità alle risorse, le strutture organizzative e la formazione degli insegnanti. Reynaert ha terminato il proprio intervento sottolineando come il semestre di presidenza greca abbia analizzato il tema dell’educazione in diversi settori, alcuni da un punto di vista astratto, mentre la presidenza italiana ha già parlato nello specifico e concretamente di interventi diretti nelle scuole. LINK Slide Marcello Limina, Slide Elin McCallum, Slide Johannes Linder, Slide Jelle Reynaert Eseguito da: Marco Oliosi UNIONCAMERE DEL VENETO Delegazione di Bruxelles Av. de Tervueren 67 - B - 1040 Bruxelles Tel. +32 2 5510490 Fax +32 2 5510499 e-mail: [email protected] 3