19 - ASD Atletica Rotaliana

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19 - ASD Atletica Rotaliana
Atletica
l'Adige
Dietro i due battistrada
il tunisino Amor, lo svedese Skoog,
al debutto sulla distanza
e Jarmouni, marocchino di Storo
HALF MARATHON
lunedì
19 novembre 2007
45
Tra le donne ha vinto la Benedetti
con quasi un minuto sulla Giordano
Quasi tremila al via nonostante
la giornata molto fredda
Chirchir vola e il Garda parla keniano
Battuto in volata il connazionale Tanui. Battocletti si qualifica sesto
I TOP DELLA CORSA
di LUCA PERENZONI
RIVA DEL GARDA – La mezza
maratona del Garda Trentino
parla ancora una volta keniano,
grazie al successo del ventiquattrenne Eric Chirchir al termine
dei classici 21 chilometri e 97
metri coperti in 1:04’44” e conclusi con un accenno di volata
finale per precedere il connazionale e compagno di fuga Isaak
Tanui, il vero favorito della corsa gardesana.
Cielo coperto e temperature
decisamente basse hanno accolto i quasi 3000 iscritti alla sesta edizione della mezza maratona organizzata dalla Trentino
Eventi di Sandro Poli. Una partecipazione da record che, dopo i leggeri disagi della passata
stagione, ha imposto qualche
cambiamento, a cominciare dalla zona d’arrivo trasferita dalla
fascinosa ed accattivante piazza Catena al più grigio quartiere della Baltera, proprio davanti al Palafiere, resosi utilissimo
come base logistica per accogliere le tre migliaia di podisti
ed i numerosi appassionati che
hanno preso parte alla marcia
non-competitiva. Ad essere sinceri, comparando i vantaggi logistici (soprattutto la possibilità di godere di ampio parcheggio) con gli svantaggi d’ambiente (l’arrivo sulle sponde del Benaco era senza dubbio il valore
aggiunto della gara) e di percorso (leggasi finale tutto in risalita), non si è del tutto sicuri che
la scelta di puntare più sulla
quantità degli iscritti che sulla
LE INTERVISTE
I MIGLIORI DELLA CLASSIFICA MASCHILE
1) Kipkemei Chirchir Eric Atl. Virtus Cr Lucca 1:04:45
2) Kiprotich Tanui Isack Bruni Pubbl. Atl. Vomano 1:04:45
3) Amor Rached Atletica Cernusco Pro Sesto 1:04:56
4) Skoog Henrik 1:05:34
5) Jarmouni Rachid S. A. Valchiese 1:06:08
6) Battocletti Giuliano Co-ver Sportiva Mapei 1:06:53
7) Rizzi Igor Running Torre De’ Roveri 1:07:29
8) Frick Gerd Asv Telmekom Team Südtirol 1:07:48
9) Pigoni Matteo Calcestruzzi Corradini Excels. 1:07:58
10) Pasetto Gianluca Calcestruzzi Corradini Excels. 1:08:11
11) Osadchy Dmytro 1:08:34
12) Engström Patrik Fk Studenterna 1:08:54
13) Bergman Magnus 1:09:15
14) Stalder Juerg Victoria Park 1:09:42
15) Pradetto Fabrizio Jager Atletica Vittorio Veneto 1:10:26
16) Larm Jonas Hasselby Sk 1:10:29
17) Paris Giovanni S.A. Valchiese 1:10:33
18) Sanna Mirko Calcestruzzi Corradini Excels. 1:10:34
19) Nilsson Linus 1:10:35
20) Bogdanich Massimiliano Calcestruzzi Corradini 1:10:37
LE MIGLIORI NELLA CLASSIFICA FEMMINILE
1) Benedetti Stefania Alpinistico Vertovese 1:14:22
2) Giordano Laura Silca Ultralite Triathlon 1:15:13
3) Ruban Julia Lcc Wien 1:16:22
4) Mancini Marcella Runner Team 99 Sbv 1:16:33
5) Ricotta Giovanna Atletica Asi Veneto 1:18:20
6) Conceicao Lopes Sonia Maria Atl. Insieme New Foods Vr 1:18:28
7) Bartoli Rita Sintofarm Atletica 1:21:08
8) Jonsson Hanna 1:21:47
qualità della gara sia azzeccata,
ma forse vale la pena considerare l’edizione targata 2007 come una prova generale in vista
del campionato italiano master
che la stessa Garda Trentino
Half Marathon ospiterà nella
prossima stagione.
Come detto il primo a raggiungere il Palafiere rivano, una set-
tantina di minuti dopo la partenza da Arco è stato Chirchir,
in testa sin dai primi metri in un
gruppo che si è andato via via
assottigliandosi fino a ridursi
ad un quartetto comprendente
anche lo stesso Tanui e due nordafricani, il tunisino Rached
Amor ed il marocchino di Storo
Rachid Jarmouni, il primo ad al-
QUASI IN PARITA’. I keniani Chirchir e Tanui sul traguardo
zare bandiera bianca attorno al
quindicesimo chilometro per un
principio di crampi alla gamba
destra. Una defezione che non
ha ovviamente turbato l’azione
dei tre battistrada, con il veterano Amor a provare più volte
l’allungo decisivo tra il diciasettesimo ed il diciottesimo chilometro, prima di crollare sotto
l’attacco fulmineo della coppia
keniana che nel finale si accontenta di chiudere in parata, con
Chirchir a precedere di un paio
di metri il connazionale Tanui.
Undici secondi dopo anche
Amor chiude la propria fatica,
mentre poco dietro si concretizza la poderosa rimonta dello
svedese Henrik Skoog, ottimo
debuttante sulla distanza dei 21
chilometri dopo aver lanciato
importanti segnali nella stagione in pista. A seguire ecco giungere i colori biancoazzurri dell’Atletica Valchiese vestiti da
uno stanco ma soddisfatto Jarmouni, chiamato a precedere il
campione italiano in carica, quel
Giuliano Battocletti in via di guarigione dalla mononucleosi e
prossimo a concludere la stagione dopo aver rinunciato alla
maratona di Milano in programma la prima domenica di dicembre. Per il trentaduenne noneso, giunto nella “Busa” solo per
un allenamento agonistico, la
mezza maratona trentina è servita in ottica 2008, quando ci saranno da difendere i due titoli
italiani (nella mezza maratona,
appunto, e nel cross) per puntare magari a ben figurare nella
maratona tricolore di Carpi.
Se la prova maschile assume
sempre più tinte africane, in
campo femminile si è assistiti
ad un dominio italiano: a spuntarla è stata la bergamasca Stefania Benedetti, reduce da
un’estate travagliata ma davvero brillante nel fermare i cronometri su un interessante 1:14’22
con quasi un minuto di vantaggio sulla triatleta marchigiana
Laura Giordano.
Passano i minuti, si succedono gli arrivi del popolo dei podisti: chi arriva stremato ma
contento, chi stanco ed insoddisfatto, chi arriva e l’importante era quello. Ma l’arrivo sul lago era davvero un’altra cosa.
Anche per il pubblico, più o meno appassionato che fosse.
Esausta la trentina Beatrici: «Avevo ancora nelle gambe la gara di Frangarto. È stata dura. Per fortuna che adesso vado in vacanza»
La Benedetti: «Ho riscattato una stagione no»
Il campione italiano Battocletti: «Ho passato la mononucleosi, mi sono allenato»
RIVA DEL GARDA - A conti
fatti, al traguardo l’entusiasmo maggiore è quello che si
riscontra nelle parole di Stefania Benedetti, vincitrice
della prova femminile. «Questa mezza maratona è stata
un po’ una sorpresa. Arrivo
da un’estate davvero terribile, con una pubalgia che mi
ha tormentato per molti mesi, stroncando di fatto l’intera stagione. Sono riuscita a
rimettermi in carreggiata verso fine settembre e ho puntato su questa gara perchè mi
avevano detto che avrei goduto di un grande panorama.
Ad essere sinceri non ci ho
fatto molto caso, ma sono comunque soddisfatta sia per
quanto riguarda la vittoria,
sia per il tempo: non mi
aspettavo cercatemente di fare già 1:14, in fondo il mio personale è a poco meno di un
minuto di distanza. Un plauso va invece rivolto agli organizzatori: nonostante il finale impegnativo è una gara
davvero piacevole, soprattutto perchè priva di traffico».
Decisamente diverse le impressioni di Lorenza Beatrici
(Atletica Trento), prima trentina all’arrivo: «Che fatica!
Avevo ancora nelle gambe la
gara di Frangarto di domenica scorsa e con il passare dei
chilometri è stata sempre più
dura. Per fortuna che adesso
per un paio di mesi vado in
vacanza...».
Passando al maschile non
si può prescindere da Giuliano Battocletti marchiato di
tricolore. «Per me quello di
Riva era soprattutto un alle-
SESTO. Il trentino Battocletti e la Benedetti foto F. Calabrese
namento. Ho scoperto in ritardo di aver contratto una
forma di mononucleosi che
ha evidentemente influito sul
mio rendimento estivo e proprio per questo da qualche
giorno ho scelto di rinuncia-
re alla maratona di Milano (2
dicembre) per concentrarmi
sulla prossima stagione, a cominciare dalla corsa di San
Silvestro a Bolzano. Poi in rapida successione la Ciaspolada, il Campaccio e il Cross
della Vallagarina, per poi andare un mese in Kenia con il
gruppo di Renato Canova e
completare la preparazione
ai campionati italiani di
cross. Proprio per questo
posso ritenermi soddisfatto
delle sensazioni percepite durante l’azione, anche se dopo i primi 4 chilometri non
ho spinto a fondo».
Il noneso domenica sarà
in gara anche a Condino, nell’ultimo
cross nazionale
prima degli europei
di
Toro
(Spagna) e
al suo fianco troverà
anche Rachid Jarmouni,
giunto
proprio
davanti a
lui. «Per
quindici
chilometri
sono stato
nel vivo della corsa e credevo anche di potercela fare.
Ma poi ho sentito i muscoli
indurirsi, un principio di
crampi ed ho preferito alzare il piede, per evitare infortuni visto che domenica inizia la stagione dei cross. Ma
nel complesso sono contento e fiducioso in vista del futuro».
Lu. Pe.
Alla mezza maratona anche il titolo «tecnico»
Claudia Andrighettoni
regina degli ingegneri
RIVA DEL GARDA – La Garda Trentino Half Marathon oltre
ad incoronare Erik Chirchir e Stefania Benedetti metteva in lizza anche gli ingegneri podisti d’Italia, giunti sulle sponde del
Benaco per contendersi il titolo italiano di corsa. Un titolo che,
in campo femminile, ha preso la via di Rovereto, grazie alla vittoria della giovane Claudia Andrighettoni, da sempre portacolori dell’Us Quercia Rovereto. Allenata da Dimitri Giordani (a
sua volta impegnato ieri sulle
strade della mezza maratona),
l’ingegner Andrighettoni si divide tra corse su strada e mezze maratone e l’appuntamento
rivano le ha permesso di ritoccare il proprio personale sulla
distanza (1 ora 26’09”, dodicesimo tempo assoluto nella disfida femminile, proprio alle
spalle di Lorenza Beatrici), in
attesa di trovare spazio per ulteriori miglioramenti. «A conti
fatti la gara di Riva non si è rivelata adatta per fare il tempo:
è ancora una sfida aperta, so
che posso fare ancora meglio». Laureatasi in ingegneria Civile
nel luglio 2006, durante la giornata Claudia si divide tra lo studio di famiglia e il Comune di Rovereto, per poi raggiungere lo
Stadio Quercia e dedicarsi all’allenamento quotidiano.
Le ultime stagioni sono state piuttosto tormentate ma dal
2007 ha ripreso a viaggiare su buone andature fino a ritagliarsi la piccola soddisfazione della miglior ingegnere d’Italia. Anche se la premiazione ha riservato un piccolo giallo: «Mi aspettavo di essere chiamata sul palco, ma hanno premiato un’altra atleta. Sono andata a verificare ed ho visto che aveva un
tempo più alto del mio: tutto risolto in pochi secondi!». D’altronde, fregare sui numeri un ingegnere non è proprio così semplice...
Lu. Pe.