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Vitavissuta a cura di Giancarlo Giuliani Le ultime parole dei racconti natalizi raccontano dei Magi che “ritornano per un’altra strada”, che non sappiamo quale fosse, ma che non passava nelle vicinanze del re Erode. Anche noi, tornando ai problemi di casa nostra, vorremmo che i nostri re-magi della politica passassero per altre strade rispetto a quelle della vecchia politica e dei vecchi politici, così autoreferenziali e inconcludenti. Vorremmo che passassero per via del rinnovamento, per proseguire per via della solidarietà e del coinvolgimento delle risorse migliori, poi per via del nonspreco e del lavoro…. Speriamo che non si perdano per strada. Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 10 gennaio 2013 - € 1,00 N. 1 Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia Editoriale Buona cultura Vi auguro un Buon Anno 2013 in questo primo numero del nostro settimanale. E vorrei iniziare una riflessione sull’importanza di promuovere cultura nei nostri ambienti. C’è bisogno di studiosi, artisti, curiosi del nostro tempo, capaci di leggere il territorio con uno sguardo di fede e che ci propongano i loro stimoli e le loro riflessioni. La cultura non può avere soltanto un carattere elitario, nella maggior parte dei casi rivolta più allo studio del passato che alla contemporaneità. E soprattutto a 360 gradi, perché il nostro territorio ospita una certa vivacità culturale, ma ognuno prende parte alle proprie iniziative e difficilmente si creano occasioni di confronto, di dialogo e di crescita comune. La diocesi si è attrezzata con il settimanale “la Voce Misena”, “Radio Duomo” e il “Cinema Gabbiano”, e affida questi mezzi alla sensibilità degli operatori pastorali, perché li usino e diventino ‘strumenti’ per favorire l’approfondimento, il dibattito, la circolazione di idee. La cultura cristiana, cioè la visione della realtà generata dalla fede, oggi passa anche attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Il giornale rimane un punto di riferimento sicuro di informazione e contatto. La radio ha la capacità di mettere più velocemente in relazione. Il cinema va in profondità, crea dibattito sui valori e i problemi della vita, si rivolge a tutti. In un mondo in cui è difficile incrociare anche solo lo sguardo delle persone, possono diventare occasione opportuna e reale di incontro, scambio, soprattutto crescita umana e anche spirituale. È per questo che la diocesi indice per domenica prossima 20 gennaio “Una giornata per Voce Misena”, di riflessione sul valore del nostro settimanale e di impegno a sostenerlo con il rinnovo o un nuovo abbonamento alla Voce Misena. Ci contiamo molto. Ne va della sopravvivenza di questa voce. Gesualdo Purziani Il ponte necessario A Corinaldo il presidente Spacca promette rapidità “Subito il ponte provvisorio e, nel frattempo, al lavoro per la progettazione di quello definitivo”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, oggi nel corso dell’incontro a Corinaldo con il sindaco Matteo Principi, il collega di Mondavio Federico Talè, il commissario della Provincia di Ancona Patrizia Casagrande, i tecnici della Provincia di Pesaro e della Regione, per un confronto sulla realizzazione del collegamento tra i due Comuni. Collegamento interrotto dopo il crollo, nel marzo del 2011, del ponte storico sul fiume Cesano e, nel novembre del 2012, del guado provvisorio posizionato a monte dell’originale attraversamento, entrambi collassati a causa delle forti piogge e delle conseguenti piene. Nella mattina di martedì i tecnici hanno illustrato, carte alla mano, il progetto del nuovo ponte provvisorio. “Ripristinare immediatamente il collegamento tra Corinaldo e Mondavio, tra le province di Ancona e Pesaro, è la priorità assoluta – ha detto Spacca, che aveva effettuato un sopralluogo sul posto all'indomani del crollo – Guardiamo dunque subito all’emergenza. E l’emergenza, ora, è realizzare subito il ponte in struttura metallica. Una soluzione provvisoria in grado di dare una risposta immediata alle esi- 18-25 gennaio: Settimana di preghiera per l’Unità Venerdì 18 gennaio Martedì 22 gennaio ore 21.15 nella chiesa del Porto: ore 21.15 nella chiesa del Porto: tenuta da don Francesco Savini a cura del settore diocesano Giovani A.C. con il Vescovo e la rev. Jules Cave, anglicana sul valore dell' ECUMENISMO Lectio biblica sull’unità Veglia di preghiera ecumenica genze di mobilità dei cittadini e alle necessità delle imprese che operano nella vallata del Cesano. Vogliamo essere subito operativi, per questo la Regione ha stanziato nel proprio bilancio 80mila euro, pari a circa il 50% dell’importo complessivo, accollandosi quindi i costi di trasporto e di montaggio dell’opera. Stiamo anche valutando la possibilità di far rientrare le cifre che le Province di Ancona e Pesaro stanzieranno a loro volta, nel patto di stabilità verticale regionale, se quello nazionale dovesse costituire un ostacolo al cofinanziamento”. Spacca ha sottolineato la necessità di improntare la ricostruzione del ponte alla massima operatività, rapidità e concretezza. Per questo ha chiesto che sia individuato un responsabile dell’intero procedimento, che coordini le attività delle varie istituzioni coinvolte, in modo da snellire e velocizzare l’iter. Una volta assicurato in via provvisoria il collegamento sul fiume Cesano, le istituzioni, insieme, lavoreranno alla ricostruzione del ponte definitivo. “Si tratta – ha concluso Spacca – di un territorio molto vivace, ricco dal punto di vista turistico e culturale e su cui insiste un’area industriale particolarmente attiva. Per questo è assolutamente necessario ripristinare al più presto questa infrastruttura di fondamentale importanza”. Il Sindaco di Corinaldo Matteo Principi è rimasto contento e soddisfatto dell’esito dell’incontro che si è tenuto presso la Sala Giunta del Comune di Corinaldo. Ilario Taus da sinistra: Francesco Talè, Patrizia Casagrande, Matteo Pirncipi, Gian Mario Spacca, in questo numero 8 - 9 Giornata del migrante Riflessioni in vista di domenica 5 Desideri di inizio anno Il sindaco parla ai senigalliesi Domenica 20 gennaio Una giornata per Voce Misena Il nostro settimanale chiede un po' di attenzione. Per dire che esiste, che ha ancora voglia di raccontare storie interessanti ed utili, perché è necessaria un'informazione rispettosa delle persone, capace di offrire qualche chiave di lettura per capire meglio anche il nostro piccolo mondo. E per trovare nuovi amici. 11 Rivoluzione rifiuti A Mondolfo arriva la differenziata attualità la voce misena 10 gennaio 2013 Il mercato delle armi non conosce mai crisi Riprendono gli affari per l’industria delle armi del Vecchio continente: dopo il calo del 2010, nel 2011 gli ordinativi ai paesi dell’Unione Europea per esportazioni di sistemi militari sono aumentati del 18,3% superando i 37 miliardi e mezzo di euro. Crescono soprattutto le autorizzazioni verso le zone di maggior tensione del pianeta – Medio Oriente e Asia – mentre diminuiscono quelle verso gli Stati Uniti. Aumentano anche le consegne effettive di materiali militari: ma su queste la XIV Relazione annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari non presenta i dati perché diversi paesi (tra cui Germania e Regno Unito) non li hanno resi noti. Come l’anno scorso, anche questa Relazione è stata pubblicata in chiusura d’anno (il 14 dicembre scorso) in assoluto silenzio: nessun comunicato stampa né del Consiglio dell’UE, né sul sito del Parlamento europeo, nessun annuncio, nessuna conferenza stampa (e ovviamente nessun articolo di giornale). I dati sono per diversi aspetti già superati: la Relazione UE riporta infatti le cifre delle autorizzazioni (licences) e delle consegne (exports) di armamenti dei paesi membri per l’anno precedente, cioè il 2011. Nonostante il lungo lasso di tempo per la preparazione, le informazioni della Relazione sono incomplete e ampiamente carenti. Anche quest’anno “diversi Stati non hanno potuto fornire i dati”. Non si tratta di paesi marginali nella produzione di armi: oltre a Belgio, Danimarca, Polonia, Grecia e Irlanda, non hanno infatti fornito all’UE le cifre sulle consegne effettive di armi anche Germania e Regno Unito, cioè due tra i maggiori esportatori mondiali di armamenti. Innanzitutto, come già detto, nel 2011 le autorizzazioni all’esportazione di armamenti (licences) nel loro insieme sono cresciute del 18,3% raggiungendo la cifra totale di oltre 37 miliardi e mezzo di euro (erano 31,7 miliardi nel 2010). Oltre ai trasferimenti di armamenti tra i paesi dell’UE (14,5 miliardi di euro), che comprendono anche le coproduzioni intergovernative, mostrano una forte ripresa le esportazioni verso i paesi asiatici (dai 4,7 miliardi del 2010 agli oltre 5 miliardi e mezzo di euro del 2011) e in particolar modo verso il Medio Oriente (da 6,6 miliardi a quasi 8 miliardi di euro). La storia di Karim, un bambino nato a Betlemme duemila anni dopo l'altro Bambino Da una scatola di cartone Nascere a Betlemme, nella città Gesù dopo duemila anni e non avere non solo un tetto, ma nemmeno i genitori. È la storia di Karim, nome che significa ‘il generoso’, bambino di soli tre mesi, abbandonato dalla madre in strada, dentro una piccola scatola di cartone. Trovato da un passante, grazie all’intervento della polizia, ora è accudito e amato nella Crèche, l’orfanotrofio, ora anche asilo, istituito dalle Figlie della Carità di San Vincenzo de Paoli nel 1905. Karim ha dei grandi occhi neri. Guarda con attenzione tutto ciò che si muove e sorride a chi si trova accanto a lui. Sorride cercando un contatto con le sue piccole manine che escono dalla tutina celeste. La scatola è solo un ricordo, ora Karim, il generoso, ha una sua culletta, calda, comoda e soprattutto pulita. Di sua madre e suo padre non si sa nulla, Karim è solo. Gesù quando nacque aveva accanto a sé Giuseppe e Maria, Karim no, ma può contare sull’aiuto di suor Elizabeth, responsabile della Crèche e del suo staff, tra cui Rosa, la capo infermiera che lo prende in braccio, per pulirlo, ottenendo in cambio un nuovo grande sorriso. Karim quando portato alla Crèche non aveva un nome, non esisteva, il suo era un destino segnato, oggi ha un nome, un’identità, ma la sua battaglia per la vita non è finita, anzi è appena cominciata. Bambini come lui, abbandonati, rifiutati, denutriti, a volte percossi, violentati, cacciati dalle loro case, non hanno diritti in questa terra, dove pure il Bambino è nato, non possono essere adottati ma solo dati in tutela a famiglie disponibili, che sono molto poche. Spiega suor Elizabeth: “Sono molto forti le pressioni sociali contro questi nuclei familiari. L’istituto dell’adozione nella cultura islamica non è permesso ed esiste solo questa forma di tutela. Di fatto i bambini restano con noi fino al sesto anno di età. Poi andranno in case famiglia dove restano fino al 18° anno di età”. Da quel momento in poi dovranno sbrogliarsela da soli e nella società palestinese, dove le condizioni sociali ed economiche non sono mai state particolarmente floride, penalizzate gravemente dall’occupazione militare israeliana, questo non è per nulla facile. Karim, intanto, ha davanti a sé anni di spensieratezza, verrà curato, educato, giocherà, socializzerà con altri bambini con famiglia, imparerà a camminare, ad essere autonomo, secondo un progetto educativo portato avanti da anni nella Crèche. Fuori la vita lo aspetta. Nella stanza di Karim ci sono altri piccoli e piccole come lui, che per un motivo e per un altro, non hanno una mamma, un papà, dei nonni, dei parenti. Le loro madri hanno dovuto disfarsi di loro subito dopo il parto. E in molti casi fuggire. “Tra le cause dell’abbandono - afferma suor Elizabeth - quella principale è che non è possibile per una giovane rimanere incinta al di fuori del matrimonio. Chi vi resta arriva a rischiare la morte. Queste ragazze, che provengono in gran parte da villaggi isolati, qualcuna anche vittima di violenza, sono reputate un’onta dalla famiglia di origine al punto che rischiano essere uccise. Chi riesce a tenere nascosta la gravidanza, una volta aver dato alla luce il bambino e abbandonato, torna a casa dalla famiglia ignara. Altre, invece, la cui gravidanza è nota alle famiglie, rischiano di essere uccise dagli stessi parenti. Vengono, per questo, prese in consegna dalla polizia e dai servizi sociali palestinesi che le portano in un luogo sicuro. Si tratta certamente di un fenomeno limitato ma che purtroppo esiste e che oggi viene alimentato anche dal crescente fenomeno della prostituzione, causata dal peggioramento delle condizioni economiche della zona dovuto al muro di separazione israeliano che impedisce a molti di andare a lavorare in Israele”. I bambini della Crèche in questi giorni sono in festa. Una volontaria vestita da Babbo Natale li intrattiene nel grande salone dell’istituto. Insieme cantano, giocano, il più grande di loro ha cinque anni ma a guardarlo sembra che ne abbia di più. Fra poco dovrà lasciare la casa che lo ha accolto dalla nascita. Lo aspetta un'altra abitazione, altri fratellini e sorelline, ma non sembra contento. I più piccoli si scatenano quando vedono entrare suor Elizabeth che ha una carezza per tutti. Con il cappellino rosso di Babbo Natale in testa si rincorrono nel grande salone, mangiano dei dolci, scherzano, si fanno dispetti. Qualcuno piange a dirotto. “Sono dei piccoli Gesù - dice sorridendo la religiosa vincenziana - ai quali cerchiamo di dare quel tetto e quell’affetto che ogni bambino del mondo dovrebbe avere. La nostra missione è quella di offrire a queste creature un luogo di vita e di accoglienza in modo tale che possano crescere e svilupparsi il più armoniosamente possibile”. Nella Crèche attualmente ci sono trenta bambini, dei quali una decina con problemi fisici ma che hanno una famiglia che non può mantenerli e che sono stati messi qui dai servizi sociali palestinesi, gli altri venti sono tutti abbandonati. A questi se ne aggiungono altri 68, frequentanti la scuola, che vengono da famiglie povere. Molti di loro vengono lavati, poiché in casa non hanno acqua calda, e vestiti. Le difficoltà a gestire questa struttura non mancano, servono soldi e aiuto: “Abbiamo diverso personale, tutte persone del luogo, ed occasionalmente anche dei volontari ai quali viene richiesto un visto di ingresso che difficilmente Israele rilascia a chi viene dall’estero, per cui si può sfruttare il visto turistico che solo vale tre mesi. Alla scadenza i volontari devo lasciare il Paese e questo per i nostri piccoli è un trauma in quanto si affezionano subito agli operatori. Sentono molto il distacco”. Nonostante tutto alla Crèche vi è la consapevolezza che le vie della pace, in questa terra, passano anche da qui e dagli occhi felici e pieni di vita di bambini come Karim, il generoso. a cura di Daniele Rocchi (Betlemme) Disabili e Inps È un inizio d’anno di grande timore quello che stanno vivendo in questi giorni migliaia di persone disabili in Italia. All’interno della consueta circolare di fine anno che adegua gli importi delle provvidenze economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordi in base agli indicatori dell’inflazione e del costo della vita, l’Inps ha inserito una novità allarmante e inattesa. Se infatti, fino ad oggi, al raggiungimento del limite reddituale per le pensioni di invalidità concorrevano soltanto i redditi personali, dal 1° gennaio 2013 verranno presi in considerazione anche quelli del coniuge. Dunque, se in una famiglia con il marito o la moglie invalido civile al cento per cento il reddito complessivo supererà i 16.127,30 euro lordi all’anno, si perderà il diritto alla pensione di 275,87 euro mensili. Una piccola cifra, ben al di sotto di ogni relazione con i reali bisogni quotidiani di una persona con disabilità, che tuttavia costituisce spesso una risorsa indispensabile per quelle famiglie che già in difficoltà ora si trovano ancor più nel disagio. Il nuovo indicatore reddituale è nondimeno discriminante perché, in barba ad ogni trattamento di equità sociale, riguarda soltanto gli invalidi civili al cento per cento e non quelli parziali, i sordi e i ciechi. La decisione dell’Istituto di previdenza non è, almeno in apparenza, di natura politica. Nella circolare n. 149 del 28 dicembre 2012, infatti, l’Inps basa la sua interpretazione su una sentenza della Corte suprema di Cassazione (Sezione lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) pronunciata non a sezioni unite e di tendenza contraria rispetto ad altri orientamenti già espressi dallo stesso tribunale. Le associazioni di categoria hanno minacciato ricorsi e il presidente della Fish (Federazione italiana superamento handicap), Pietro Barbieri, ha parlato di una decisione che “colpisce i più poveri espropriandoli di una pensione dall’importo risibile” e ha invocato “chiarezza rispetto ai meccanismi di assunzione di tale provvedimento: vogliamo sapere chi, dall’interno dei Ministeri responsabili, abbia avallato questa iniqua decisione”. Quel che risulta più sorprendente, però, è il tentativo evidente di danneggiare quelle famiglie che, spesso con maggiori sacrifici, sono riuscite a costituirsi nonostante le circostanze assai difficili. In un contesto socio-economico senz’altro avverso alle persone più fragili la disposizione dell’Istituto, peraltro impegnato ormai da anni in una dispendiosa e farraginosa caccia ai “falsi invalidi”, segna un ulteriore passaggio nel degrado dei diritti di cittadinanza. Sebbene l’Inps non si richiami ad alcun dettato normativo, è difficile credere che la decisione non sia stata avallata da una precisa volontà politica. La stessa che, negli ultimi anni, ha cercato di legare a più riprese le indennità di accompagnamento al reddito e di introdurre principi iniqui di compartecipazione alla spesa pubblica senza differenziare prima le modalità di sostegno in base alle esigenze concrete dei cittadini. Riccardo Benotti enti locali la voce misena 10 gennaio 2013 inserzione a cura della Regione Marche 3 Lavoro, crescita, responsabilità Bilancio Regionale 2013 Il massimo rigore per sostenere il lavoro e per riconfermare le misure anticrisi a favore dello sviluppo e dell’equità sociale, senza aumentare le tasse e garantendo il diritto alla salute di tutti i marchigiani. Sono i cardini su cui si innesta il bilancio di previsione 2013 della Regione Marche. “Il bilancio 2013 fa i conti con 420 milioni di euro di tagli del Governo, ma non aumenta la pressione fiscale, conferma le misure anticrisi a sostegno dell’occupazione, introduce nuovi elementi di sviluppo e tutela il welfare e la coesione sociale – spiega il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca - In questo momento così difficile è importante superare rendite di posizione, immobilismo, paura e saper guardare avanti con intraprendenza per sfidare il futuro con coraggio. Attraverso una rigorosa spending review regionale e la lotta all’evasione fiscale liberiamo quindi risorse dagli apparati e dalla burocrazia per destinarle su progetti concreti a favore dei giovani, del lavoro e della crescita del nostro territorio”. li e welfare; trasporti. COSTI DELLA POLITICA/ BUROCRAZIA: risparmi di -30 milioni di euro grazie a molteplici misure quali soppressione di Enti regionali; abolizione Cda; azzeramento quasi totale delle consulenze esterne; eliminazione auto blu; taglio di commissioni, collegi e comitati; taglio di dirigenti e ser- Misure per la difesa attiva del lavoro e dello sviluppo senza alzare le tasse e pensando ai giovani il report di quanto fatto nei 5 anni della crisi, dal 2008 ad oggi: fondo ammortizzatori sociali in deroga per lavoratori imprese sotto i 15 dipendenti; impegno con dotazione richiesta di 409 mln euro per la protezione di 80.305 lavoratori; aiuti alle assunzioni, progetti formativi, voucher (FSE): 196 mln euro; 60.914 beneficiari; contrat- RESISTENZA MARCHE: OCCUPAZIONE RESISTENZA MARCHE: IMPRENDITORIALITÀ COSTI DELLA POLITICA: MARCHE VIRTUOSE TASSE REGIONALI MARCHE: SOTTO MEDIA NAZIONALE “La redazione del bilancio – afferma l’assessore al bilancio Pietro Marcolini - è stata complessa a causa della drammatica riduzione dei trasferimenti statali, ma nonostante ciò siamo riusciti a tenere in ordine i conti della Regione e a mantenere alta l’attenzione riservata alle categorie più fragili. Tra gli impegni decisivi la difesa e il miglioramento della qualità dei servizi socio assistenziali, il trasporto pubblico locale, la prima casa e gli aiuti alle imprese”. RISORSE REGIONALI: con il Bilancio 2013 la Regione nei settori extra-sanitari mette a disposizione della comunità marchigiana risorse proprie per oltre 600 milioni di euro. PRIORITA’ BILANCIO 2013: invarianza della pressione fiscale; recupero di risorse tramite taglio dei costi della politica/burocrazia e lotta all’evasione; difesa attiva del lavoro e giovani; casa e housing sociale; liquidità per le PMI; internazionalizzazione e attrazione degli investimenti; turismocultura-territorio; politiche socia- vizi regionali; blocco del turnover; ecc. Approvata legge statutaria con riduzione di assessori/consiglieri regionali. Per il 2013 si lavorerà anche alla razionalizzazione degli immobili regionali con ulteriori risparmi sul versante degli affitti e alla ulteriore riduzione dei costi della burocrazia. LOTTA ALL’EVASIONE: con il potenziamento dell’attività di contrasto dell’evasione si è arrivati ad un recupero di circa 30 milioni di euro all’anno; negli ultimi 5 anni in totale sono stati recuperati 140 mln di euro. PATTO DI STABILITA’ VERTICALE: per il terzo anno consecutivo, la Regione conferma il Patto di stabilità verticale annunciandolo l’intervento fin dal bilancio 2013: un trasferimento di capacità di spesa pari a 40 mln di euro che permetterà agli Enti locali di girare liquidità con i pagamenti alle piccole imprese del territorio. DIFESA ATTIVA DEL LAVORO E DELLE PMI: conferma nel bilancio 2013 del pacchetto di misure anticrisi per la tutela dell’occupazione, delle piccole imprese e della coesione sociale. Di seguito ti di solidarietà: 3.094 lavoratori coinvolti; prestiti d’onore regionale: avviate 976 nuove imprese (50% giovani sotto i 35 anni, 2/3 al femminile); borse lavoro (adotta un giovane), stabilizzazioni contratti a termine, progetti per precari scuola: 2.675 beneficiari; contributi agli studi per figli lavoratori in difficoltà: 1.806 beneficiari; contributi di solidarietà (200 euro mensili): 5.420 beneficiari; agevolazioni sanitarie: 39.815 ricette esentate da ticket per 27.984 lavoratori in difficoltà; Fondo di garanzia per la liquidità e l’accesso al credito delle PMI: 15.906 PMI coinvolte, 683 mln euro di finanziamenti garantiti; progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico per PMI: 551 mln euro di investimenti attivati, incentivi di 144 mln, 1.654 progetti agevolati, 1.793 imprese coinvolte; Fondo BEI per sviluppo PMI: 100 mln euro. INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI - Costituzione di un albo di professionisti (avvocati, commercialisti, urbanisti, ingegneri gestionali, architetti, ecc.) specializzati nella assistenza tecnica e commerciale ai potenziali investitori, in particolare a sostegno delle attività propedeutiche agli investimenti esteri in entrata. - Costituzione di un “Fondo per la valorizzazione degli investimenti produttivi ed occupazionali sul territorio”, con una dotazione finanziaria per 1,5 milioni di euro, per la erogazione di voucher con copertura pubblica fino al 50% dell’importo, ai professionisti iscritti all’albo. PRESSIONE FISCALE: nonostante i tagli nazionali il Bilancio 2013 mantiene invariata la pressione fiscale regionale, che nelle Marche è scesa nel tempo e risulta ora inferiore alla media italiana; dal 2004 le addizionali regionali Irpef e Irap sono state ridotte di -36%, da 169 a 108 milioni di euro; oltre i 2/3 dei cittadini marchigiani sono esentati dall’addizionale regionale Irpef. DEBITO: il bilancio regionale presenta conti in ordine, testimoniati anche dalla riduzione costante del debito regionale complessivo; è sceso costantemente, in controtendenza nazionale, dal 2004 fino ad oggi, arrivando alla cifra di 1.236 milioni (-8%). SANITA’ E WELFARE: nonostante i -180 milioni di tagli di trasferimenti statali il Governo regionale conferma il suo impegno verso i cittadini e avvia una riforma per assicurare servizi appropriati in tutto il territorio. Per quanto riguarda le politiche sociali è prevista sostanziale invarianza della dotazione regionale rispetto lo scorso anno: in particolare viene confermata la quota storica di 35 mln di euro dal 2010 e l’integrazione di 10 mln in conseguenza del definanziamento statale. Giovani, casa, housing sociale e rilancio dell’edilizia La Regione, con questo bilancio, si propone di sostenere, oltre le categorie più fragili e gli anziani al centro di un progetto per la longevità attiva, in particolar modo i giovani e i loro diritti, sia per quanto riguarda la ricerca di occupazione che della casa. Il fine è anche quello del rilancio del mercato edilizio, un vero e proprio moltiplicatore per tutti i settori che coinvolge. - Verranno impiegati 2,9 milioni di euro per l’innovativo progetto “Giovani nell’internazionalizzazione” che prevede voucher regionali con la riduzione per le PMI di -50% del costo di assunzione di giovani laureati e diplomati a sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI; anche per questi giovani viene istituito uno specifico albo regionale a cui le imprese potranno attingere, in coerenza con l’iniziativa del fondo per l’attrazione degli investimenti. - Coinvolgimento di giovani qualificati nell’apertura dei siti turistici-culturali diffusi sul territorio (musei, archivi, biblioteche, teatri). L’intervento regionale prevede l’erogazione di borse di studio e di lavoro, cui sono destinati 2 milioni di euro. - E’ prevista poi la costituzione di un “Fondo per la casa, l’housing sociale e la riqualificazione urbana” di circa 15 milioni di euro, destinato all’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie, nonché al sostegno di progetti integrati pubblico-privati e di riqualificazione dei centri abitati. Il Fondo agirà secondo un meccanismo di “rotazione” per consentire un effetto leva di stimolo all’edilizia e sarà costituito da diverse fonti finanziarie (Jessica, housing sociale, ecc.). La priorità regionale della casa si rafforza anche con la conferma del progetto di casa intelligente per la longevità attiva. Per dare, infine, velocità alle Marche sono stati assunti tre impegni per il 2013: alta formazione e mestieri; attrazione degli investimenti e Marche in rete per rafforzare il modello policentrico di città-regione, grazie alla distribuzione diffusa ed equilibrata di servizi, attività e infrastrutture. senigallia la voce misena 10 gennaio 2013 dill' al monc' in piazza a cura di G. Nicoli • Anche quest’anno siamo giunti al primo numero del nostro settimanale e vogliamo formulare a tutti/e gli auguri di un sereno e lavorativo anno 2013. Invitiamo i nostri fedeli lettori - come hanno sempre fatto – a collaborare con noi segnalandoci quanto desiderano sia pubblicato. Marco Mazzanti, presidente della Cri A seguito del decreto legislativo di riorganizzazione della Croce Rossa Italiana, si sono tenute in tutti i comitati locali e provinciali italiani le elezioni dei rispettivi presidenti. Si tratta di un momento importante in vista di un completo riordino della Cri che, finalmente, torna ad avere dei vertici scelti dai soci. Presidente del Comitato Locale di Senigallia è stato eletto il geom. Marco Mazzanti, volontario della Cri senigalliese e per due mandati ispettore della disciolta componente dei volontari del soccorso. Suo il compito, fino al dicembre 2013, di fungere da traghettatore verso i nuovi orizzonti dell’Associazione; un compito gravoso che richiede il sostegno, la collaborazione e l’impegno di tutto il personale del Comitato Locale, oltre alla vicinanza dei cittadini che, con la Croce Rossa, hanno sempre avuto un rapporto molto positivo. Al neo eletto presidente i migliori auguri per la sua futura attività. Mauro Petrucci Arte, sport e terapia Non siamo tutti uguali. E per fortuna. C’è chi è più socievole ed estroverso e chi meno. Alcuni, più di altri, delle volte hanno bisogno di qualche stimolo in più, o magari, solo di qualcosa di bello, colorato e vivace per immergersi in una sintonia comunicativa. È proprio questo ciò che la Fondazione Arca promuove e porta avanti. Nello specifico, sono due i corsi-laboratori che riprendono dopo la pausa natalizia. Martedì 8 gennaio l’appuntamento è stato con il laboratorio di Arteterapia. Tali laboratori conducono bambini speciali e non nel fantastico Il Sindaco Maurizio Mangialardi, che ci ha assicurato “ci legge volentieri”, quando lo ha ritenuto opportuno ha sempre risposto e, nei limiti delle possibilità finanziarie, ha accontentato il segnalatore. • Ultimi giorni per visitare i presepi allestiti nelle varie Chiese di Senigallia (ma anche nei paesi). Sono tutti da ammirare, a cominciare da quello del Porto (in via XX settembre n.ri 3 e 4) a quello della chiesa dell’Immacolata, nell’altare a destra, dove a grandezza naturale è rappresentata la sacra Famiglia con i Magi, indossanti tutti abiti color oro. La tradizione vuole che vi rimangano fino alla ricorrenza del Battesimo di Gesù, che quest’anno si fe- e libero mondo dell'espressione artistica. Partendo dalla narrazione di alcuni dei brani più salienti de “Il meraviglioso mago di Oz” i bambini saranno guidati alla scoperta dei materiali e della loro malleabilità di fronte all’espressione. Un semplice modo che fa della condivisione un vero e proprio divertimento (i laboratori si svolgeranno ogni martedì dalle 18:00 alle 19:30 fino al 28 maggio presso la Parrocchia della Pace in via Raffaello Sanzio, 237). Il secondo appuntamento è stato invece mercoledì 9 con il Basket over limits. L’Asdm (Associazione Sportiva Dilettantistica Maior - Educare attraverso lo Sport), applicando il metodo Calamai, promuove le potenzialità integrative di uno sport di squadra come il basket over limits dove, il passaggio della palla e il palleggio, sono la meta per l’interazione fra compagni di squadra che trasformano la palestra in un luogo di scambio e collaborazione fra tutti i bambini e ragazzi che la frequentano attivamenti culturale che lega due dimensioni apparentemente inconciliabili: Per saperne di più: http://www. fondazionearca.org/ Più assistenza Due nuove camere grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. La Fondazione Città di Senigallia, Ente proprietario della Casa protetta di via Cellini, vuole così ringraziare la Fondazione per l’importante contributo, ben 12.000 euro, erogato per l'acquisto di due arredi completi per altrettante camere della struttura di accoglienza per gli anziani. Si tratta di arredi dell’ultima generazione con particolare attenzione al letto e dotati, ad esempio, del cosiddetto sistema MIS ovvero Micro Stimulation System basato sul concetto della stimolazione basale, sia attiva sia passiva. steggerà il 13 gennaio, ma in qualche chiesa vi resteranno anche fino a tutto il mese di gennaio. • Le due farmacie comunali hanno un nuovo e più ampio orario di apertura. Sia quella in centro che quella a Cesanella sono dunque ora a disposizione tutte le mattine dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 13 e tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle 19,45 (orario che poi nel periodo estivo sarà dalle 16 alle 20). Le chiusure si effettueranno soltanto il sabato pomeriggio e nell’intera giornata della domenica, salva la turnazione obbligatoria. • “La Tombola della Solidarietà” svoltasi il 2 gennaio in piazza Simoncelli, sotto il tendone allestito per il veglione di Capodanno, ha riscosso un buon successo. Sono state mille le cartelle a disposizione ed i premi in palio erano molti. L’intero incasso dell’evento, organizzato dalla Caritas locale, sarà destinato al fondo di solidarietà della Diocesi. • Durante le festività natalizie, nel Parco della Pace, sono state trovate alcune biciclette smontate, vetri a terra e rifiuti sparsi. C’è anche chi ha danneggiato una panchina in piazza Garibaldi: tutti atti vandalici. In questa piazza dovrebbero iniziare presto i lavori per il suo rifacimento totale. Ma forse urge un altro tipo di rifacimento, specie in alcune teste calde. Grido di allarme della Confartigianato Il centro muore Affitti alle stelle nel centro storico di Senigallia, fino a 60 euro al mese per metro quadro. Lo segnala la Confartigianato. "Per una attività di 40 mq si arriva a dover pagare fino a 2.250 euro al mese – dichiara Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia.Un esborso enorme. Se si aggiungono anche i costi in continuo incremento per tasse e tariffe locali, le bollette di luce e gas, i costi fissi esplodono. Negozi e botteghe che lavorano nel centro storico di Senigallia accusano il colpo. Pur di mantenere in piedi l’attività attingono anche ai propri patrimoni personali e familiari. Ma sono allo stremo. Per questo la Confartigianato chiede ai proprietari dei locali di calmierare i prezzi. I canoni di locazione pretendono troppo in raffronto alle possibilità economiche reali e molti negozi sono infine e purtroppo costretti a chiudere, messi in ginocchio dall’incapacità di onorare mensilmente la quota d’affitto. Così il centro di Senigallia muore. Si moltiplicano i cartelli “affittasi” o “cedesi attività” e i locali sfitti crescono a dismisura. Nessuno si fa avanti perché l’alto costo dei canoni di locazione scoraggia chi vuole investire. Chi ha in animo di tentare, sul punto di aprire bottega si blocca una volta apprese le cifre esorbitanti richieste dal canone mensile. Qualche “temerario” ci prova comunque, apre l’attività, ma dati i costi e le difficoltà, anche questi pochi sono costretti a chiudere. Il commercio e le attività artigiane fuggono dal centro troppo caro e si rifugiano in periferia. Le vie storiche della città rimangono vuote. Per uscire da questa situazione serve un gesto concreto e immediato". Confartigianato chiede che si apra un tavolo interassociativo aperto alle Istituzioni per cercare, attraverso un atto di responsabilità, di calmierare i prezzi richiesti come pagamento per il canone mensile così da ridurli a una somma accettabile e vicina alle possibilità reali delle imprese. La crisi ha svuotato le casse delle aziende, la liquidità a disposizione è scarsa. Ma la città ha bisogno di un centro vivo. Per questo chiediamo che le attività vengano messe in condizione di poter continuare a lavorare. Paola Mengarellli Centro missionario diocesano - Senigallia adentistretti Grandi progetti di città “Orti del Vescovo”: la Regione Marche trasferirà al Comune un co-finanziamento pari a 2.515.044,46 euro da inserire nel bilancio di previsione 2013 e che, unito al finanziamento nazionale, arriva ad un totale di 3 milioni e 900 mila euro. Per la riqualificazione di un'area strategica, sia da un punto di vista sociale che urbanistico, si è compiuto un passo decisivo. Dalla ristrutturazione del comparto, che si estende tra viale Cavallotti, via delle Caserme e il Duomo e di proprietà della curia, degli istituti diocesani e dell'ex Irab, arriveranno infatti 40 appartamenti che la Curia destinerà a tempo indeterminato a edilizia residenziale pubblica. Il progetto prevede anche il prolungamento dei Portici Ercolani con la creazione di un nuovo blocco di colonnato nell'ultimo tratto dell'omonima via. Altro progetto importante, ex colonie Enel. La Giunta ha approvato il piano attuativo per la riqualificazione dell'area sita sul lungomare Da Vinci. Il piano attuativo delle ex colonie Enel, il cui rudere è stato già demolito, interessa una superficie di 35 mila metri quadrati di cui 23.700 di proprietà privata (un pool di imprenditori tra cui figurano Riccardo e Remo Morpurgo). Nell'area sorgerà un residence con 34 appartamenti, un ristorante, due bar e un hotel a cinque piani, con altezza massima di 15,7 metri, con 42 camere, un ristorante, una piscina e un'area fitness. Dagli oneri di urbanizzazione arriveranno anche nuove infrastrutture. Secondo l'iter amministrativo, e se la proprietà rispetterà i tempi di consegna di tutta la documentazione, i lavori potrebbero iniziare a fine 2013, inizio 2014. Senigallia, ore 21.00 - Teatro ‘Portone’, piazzale della Vittoria senigallia succede a senigallia * Siringhe a terra in via Verdi e piazza Simoncelli. Continuano le segnalazioni e le proteste dei cittadini per il degrado in cui versano alcune zone della città con conseguente rischio di incolumità. Già a dicembre infattu nel tratto di strada di via Sanzio all'altezza del ponte sul Misa e dell'ex concessionaria Alfa Romeo alcuni passanti avevano notato altre siringhe abbandonate. * Nuovo sopralluogo lunedì mattina nel la voce misena 10 gennaio 2013 distributore di metano di via Mattei, dove domenica mattina è esploso un tubo di compressione utilizzato per il raffreddamento del metano. I Vigili del Fuoco sono tornati nel luogo dell'incidente per effettuare ulteriori accertamenti ed acquisire tutti gli elementi utili al fine di formulare una relazione tecnica sulle cause dell'esplosione. * Notte movimentata al centro di accoglienza profughi dell'Hotel Lori, sul lungomare di Marzocca. La struttura, che ospita profughi di guerra di varie etnie con prevalenza di magrebini e libici, è stata danneggiata dall'eccessiva esuberanza di alcuni degli ospiti. * Primo giorno di saldi senza il botto. A Senigallia, come in quasi tutta Italia, sabato hanno preso il via le vendite di fine stagione che si protrarranno fino al primo marzo ma l’effetto non è stato quello degli anni scorsi. E’ presto per fare un bilancio, come confermano le associazioni di categoria, tuttavia l’effetto dei saldi sarà sicuramente contenuto. * La “questione” rifiuti continua a tenere banco sulla spiaggia di velluto. Se l'arrivo della nuova ditta vincitrice della gara d'appalto per la raccolta della differenziata ha messo fine ai continui disservizi del mancato ritiro dei rifiuti, per gli ex dipendenti della Aimeri l'odissea prosegue. Dal 1° dicembre la Rieco Spa di Pescara ha preso in carico il servizio di raccolta dei rifiuti perchè vincitrice della gara d'appalto. Come previsto nel bando, la nuova impresa ha assunto anche tutti i settanta lavorato- L'incontro dell'Amministrazione con la città Speranze di inizio anno In un’aula gremita, tra cittadini, esponenti del mondo politico, economico e associativo, si è tenuto lo scorso 31 dicembre il tradizionale discorso di fine anno del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi: “Un'occasione di riflessione e di condivisione”, l’ha definita lui stesso. Il bilancio consuntivo è a tratti desolanti e sconfortante: la crisi che ha investito il paese in generale ha avuto delle ripercussioni drastiche anche nel tessuto locale. Cantieri fermi, imprese storiche collassate, aumento della disoccupazione e famiglie in gravi difficoltà sono un fatto ormai assodato. Impossibile indi- te, il momento è difficilissimo. Ed allora: quale sarà il bilancio di previsione 2013? “L’obiettivo generale di gestione può riassumersi così: contribuire a salvare la città. Certo, il volume generale dei servizi erogati ai cittadini senigalliesi si abbasserà. Per il 2013 non sono previsti investimenti e ci si limiterà a pagare i crediti vantati dalle imprese fornitrici per lavori già eseguiti. Tuttavia, se non sarà possibile evitare la riduzione della spesa a seguito dei tagli imposti ai comuni, “ne diversificheremo l’entità - assicura il sindaco - sostenendo coloro che sono maggiormente in difficoltà e valorizzando ancor di più il turismo, settore care una data certa a partire dalla quale vedremo un nuovo e sereno corso degli eventi. Il bilancio di previsione per il 2013 non è stato ancora approvato. “Non eravamo nelle condizioni oggettive di farlo”, dice Mangialardi: “il quadro normativo è in continuo mutamento, le scelte del governo e del parlamento sono incerte e non risulta chiara l’entità delle risorse a disposizione dei comuni”. E così continua: “si tratta di recuperare qualcosa come 9 milioni e duecentomila euro, in un bilancio composto in buona parte da spese incomprimibili come stipendi, contratti in vigore e rate di mutuo. Si tratta di un’impresa titanica. A questo ci hanno condotto le innumerevoli recenti leggi varate negli ultimi anni, a cominciare dalla famosa o famigerata spending review, che hanno sottratto risorse ai Comuni, senza riuscire a distinguere le posizioni di chi come Senigallia ha un bilancio sano da quelle degli Enti che invece negli anni passati hanno agito con disinvoltura ed irresponsabilità”. Per tutti i comuni la questione è urgen- prezioso per la nostra città, in grado di garantire posti di lavoro e di rilanciare l’economia locale”. La riflessione di Mangialardi si fa concreta ma allo stesso tempo speranzosa: sa di poter contare sulla sua squadra di Giunta, su un Consiglio comunale competente, sa di poter far affidamento su una solida cooperazione tra tutti i livelli istituzionali. C’è bisogno di un sempre maggior raccordo fra amministratori e amministrati, puntando sul valore della partecipazione: le associazioni di volontariato, i Centri sociali, le Consulte comunali, la stessa Diocesi rappresentano degli interlocutori validi ed efficaci. Ma come in ogni discorso di fine anno che si rispetti non si può prescindere da ciò che è stato, da come si è vissuto nei precedenti dodici mesi: per progettare non possiamo fare a meno di guardarci indietro, seppur di poco. Si guarda ciò che è stato per non tornare a commettere gli stessi errori, si guarda indietro per far tesoro di ciò che abbiamo maturato. E Mangialardi non si esime dal farlo. Perché di buoni risultati ce ne sono stati e con orgoglio ne parla. A partire dal riconoscimento della cittadinanza onoraria per due personalità di rilievo: Dacia Maraini, “da sempre impegnata a valorizzare il ruolo della donna e a denunciare la violenza di cui sono vittime” e don Luigi Ciotti che ha fatto della legalità uno stile di vita concreto e positivo. Nel 2012 poi, si è fornita una risposta originale e concreta al problema della casa grazie alla consegna dei venti alloggi in autocostruzione realizzati a tempo di record a Cesano: dieci famiglie italiane e dieci famiglie straniere hanno concretamente realizzato il proprio sogno di avere una casa, lavorando in prima persona, mettendo a disposizione il proprio ingegno e le proprie abilità artigiane. Esperienza umana e sociale forte e concreta di cui andare davvero fieri: “esempio della filosofia che guida i nostri qualificati interventi di pianificazione urbanistica ispirati all’idea di consumo zero del territorio e finalizzati anche a fornire una risposta al drammatico problema della casa”. Mangialardi prosegue e sottolinea che Senigallia ha fatto registrare un seppur lieve incremento complessivo delle presenze turistiche. Mangialardi cita il Summer Jamboree, il CaterRaduno, ma anche le mostre - come quella dedicata a Tullio Pericoli e Mario Giacomelli- che hanno contribuito a fare della Rocca Roveresca il museo più visitato delle Marche. E fa presente che con lo sgombero del cantiere dell’ex Navalmeccanico, Senigallia potrà candidarsi per ricevere una doppia Bandiera blu: non solo quella per la spiagge ma anche quella per gli approdi turistici. Buoni risultati che non possono essere negati e tantomeno dimenticati. Le previsioni che ci attendono sono meno rosee. Eppure, e conclude, “l’augurio migliore che sento di rivolgere a ciascuno di voi e a me stesso: avere il coraggio e l’apertura mentale per condurre la nostra città in mare aperto, confidando, per resistere alle correnti e alle tempeste, proprio sulla saldezza e coesione dell’equipaggio composto da tutti i cittadini di Senigallia e sulla loro volontà di stare insieme e di darsi aiuto reciproco in questi momenti di difficoltà. Solo così ce la faremo ad andare avanti e solo così riusciremo un giorno ad avvistare in lontananza la Senigallia del futuro”. a cura di Silvia Fabri ri alle dipendenze della Aimeri, la ditta di Rozzano, che aveva gestito in precedenza il servizio. Una gestione che nell'ultimo anno ha sollevato continue proteste. Dai cittadini che non ne potevano più dei disservizi, ai lavoratori che lamentavo ritardi o salti nei pagamenti degli stipendi. Proprio le questione economica è al centro dello stato di agitazione in cui versano i settanta ex lavoratori della Aimeri. * La Musicalbox s.r.l ha comunicato che, per sopraggiunti motivi tecnici e organizzativi non prevedibili in anticipo, lo spettacolo “Viva Verdi”, previsto per mercoledì 9 gennaio al Teatro La Fenice, è stato annullato. Gli organizzatori non hanno ancora fissato una eventuale data di recupero. Concerto Rotary dell'Epifania A conclusione delle festività natalizie, come da tradizione ormai consolidata, il Rotaract Club di Senigallia ha organizzato, il 5 Gennaio alle ore 18 presso l’Auditorium San Rocco, il Concerto dell’Epifania grazie al patrocinio del Comune di Senigallia e con la partecipazione del Rotary Club cittadino. Ad esibirsi per il secondo anno consecutivo è stato il Coro “ Francesco Tomassini ” di Serra De’ Conti diretto dal M° Mirco Barani. E’stato un piacevolissimo pomeriggio all’insegna della musica e della solidarietà. Dopo il saluto del Presidente Rotaract Club di Senigallia Elena Turchi, del Vice Sindaco della città di Senigallia Maurizio Memè e del Delegato Rotary per il Rotaract Club di Senigallia A.S. 2012/2013 Avv. Massimiliano Belli, il Coro ha intrattenuto il folto pubblico composto da Rotariani, Rotaractiani e cittadini con diversi brani tratti dalla tradizione musicale italiana ed internazionale. Un ringraziamento speciale va all’amico Mauro Pierfederici che ha regalato la sua professionalità nella presentazione del Coro e dei brani proposti, contribuendo a valorizzare ancor più l’evento. Al termine del Concerto le offerte donate dai partecipanti sono state devolute alla Avis di Senigallia. A ritirare il contributo e a ringraziare il Rotaract Club di Senigallia, il Segretario della sezione cittadina Avis Sig. Luciano Di Marcelli. Un evento culturale e al tempo stesso benefico che incarna in pieno la direttiva del “ servire ”che contraddistingue da sempre il Rotaract Club. Elena Turchi Una tombola speciale a Cesano La Tombola della Befana 2013 del 5 gennaio scorso alla scuola di Cesano, si è trasformata in un vero evento cittadino. La serata, che è stata organizzata dall’Associazione “Cesano per” in collaborazione con la Parrocchia di Cesano, aveva uno scopo speciale: donare un televisore alla Scuola di Cesano che ne era stata privata in seguito ad un furto, e donare il corrispettivo all’oratorio parrocchiale, che nel corso degli ultimi tre anni – grazie all’Associazione “Cesano Per” e all’infaticabile parroco don Mario Camborata - è diventato un luogo frequentatissimo e pieno di attività per decine di ragazzi e decine di famiglie. Sabato 5 gennaio, Il plesso di Cesano è stato letteralmente invaso dagli abitanti del quartiere e da decine di cittadini provenienti da altre zone della nostra città, che hanno potuto assistere e prendere parte ad un vero e proprio … spettacolo umano! La serata si è aperta con l’esibizione dei bambini che frequentano i corsi di musica all’oratorio parrocchiale. chiesa la voce misena 10 gennaio 2013 Un musical su don Zeno e sulla sua umanità I figli di Nomadelfia chiesa “Voi portate il Vangelo della danza”. Così don Zeno Saltini (1900-1981) si rivolgeva ai figli di Nomadelfia, bambini e ragazzi tolti alla strada e accolti dal sacerdote nella sua comunità. Per loro, don Zeno nel 1965 aveva istituito “Le serate di Nomadelfia”, spettacoli itineranti in cui, attraverso la danza e il teatro, comunicare “il messaggio sempre nuovo del Vangelo”. Il 13 gennaio prossimo, al Teatro Moderno di Gros- seto, 87 figli di Nomadelfia andranno in scena con l’opera “I ragazzi di don Zeno”, musical scritto da Franca De Angelis e diretto da Anna Cianca, frutto di un laboratorio teatrale avviato all’interno della comunità. Oggi a Nomadelfia vivono circa cento ragazzi minori, nati o “rinati” in comunità, in affido familiare e provenienti da diverse realtà di disagio. Francesco Materazzo, presidente di Nomadelfia, dice: CARITAS - L'isola caraibica ha praticamente ancora bisogno di tutto Haiti, tre anni dopo La grande stampa non ne parla più. Per questo viene da pensare che gli haitiani abbiano risolto quasi del tutto i tanti problemi causati dal terremeoto del 2010 e dalle successive epidemie di colera. La realtà continua ad essere drammatica e Caritas italiana fa conoscere i suoi progetti. Il 12 gennaio 2010 un terribile terremoto colpiva Haiti, provocando la morte di 230 mila persone, oltre 300.000 feriti e un milione e mezzo di senza tetto. A tre anni da quell’evento il Rapporto “Haiti: un cammino condiviso” illustra l'impegno complessivo di Caritas Italiana a sostegno della Chiesa locale e delle persone più vulnerabili. Il Report anticipa la visita nel paese caraibico, dal 6 al 15 gennaio prossimo, di una delegazione ufficiale guidata dal direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu. Complessivamente ad oggi sono stati approvati e avviati 125 progetti di solidarietà, per un importo di oltre 17 milioni di euro, pari al 69,26% dei quasi 25 milioni raccolti grazie alla colletta straordinaria promossa dalla Conferenza episcopale italiana il 24 gennaio 2010. Il Rapporto completo è consultabile su www.caritasitaliana.it. Partire dai poveri. “A tre anni dal sisma – dichiara don Francesco Soddu -, il Paese è ancora posto di fronte a una crisi umanitaria di dimensioni enormi che lascia nell’incertezza un popolo duramente colpito dapprima per il terremoto del 12 gennaio 2010, successivamente per l’epidemia di colera e infine per i cicloni Isaac e Sandy, che hanno seriamente danneggiato coltivazioni e abitazioni: ancora oggi oltre 360 mila sfollati sopravvivono nei campi allestiti nella periferia della capitale”. “Caritas Italiana, fin dai primi giorni seguenti il sisma – ha aggiunto don Soddu -, si è posta accanto alla popolazione e alla Caritas haitiana, interprete autentica dei bisogni dei più poveri e dell’intera comunità, in stretto coordinamento con la rete delle Caritas di tutto il mondo. La nostra presenza accanto ai fratelli haitiani vuole essere segno di speranza e contributo di fede per aiutare i fratelli haitiani a non rassegnarsi e riprendere il proprio cammino di vita”. E ancora oggi “con costante attenzione alla realtà locale e in comunione con le realtà coinvolte, Caritas Italiana continua, nel segno della carità cristiana, a sostenere la popolazione locale con programmi e progettualità”, per favorire “uno sviluppo che parta dai più poveri”. Cinque linee prioritarie. Dopo i tre anni dal sisma, la strategia di intervento di Caritas Italiana ad Haiti prosegue secondo cinque linee prioritarie: sostegno agli organismi della Chiesa locale, con l’accompagnamento delle attività di Caritas Haiti; sostegno allo sviluppo socio‐economico; rafforzamento della struttura organizzativa dei partner locali, per migliorarne le capacità di pianificazione e di gestione; sostegno all’educazione; attenzione continua alle urgenze. Caritas Italiana ha operato e continua a operare per promuovere una progressiva autonomia delle comunità coinvolte nei progetti, attraverso la progettazione dal basso, stimolata e condivisa con le stesse comunità destinatarie. Una delle priorità è il supporto alla creazione e alla diversificazione delle economie locali, in un’ottica di sostenibilità nel medio lungo periodo sul piano sociale, economico e ambientale, andando oltre la logica dell’immediato e investendo sullo sviluppo per innescare un cambiamento sociale dal basso. Progetti segno. L’impegno di Caritas Italiana si è tradotto in alcuni progetti segno. Il primo è il rafforzamento delle attività economiche di Apf (Association des paysans de Fondwa), un’organizzazione fondata nel 1988 a Fondwa (circoscrizione di Leogane, nel Dipartimento Ovest di Haiti) per aiutare i contadini della zona a organizzarsi e a essere responsabili del proprio sviluppo. C’è poi il progetto di Cooperativa alimentare “La Rosée” di Fhrd (Fondation Haïtienne pour le Relèvement et le Développement), che fa seguito alla realizzazione del Villaggio Colombe nelle vicinanze della missione degli Scalabriniani a Croix des Bouquets, comune della circoscrizione della capitale Port au Prince. La prima fase del progetto ha permesso la costruzione di 13 casette, di cui hanno beneficiato famiglie della zona vittime del terremoto, ma l’obiettivo di Caritas Italiana e dei partner locali è sempre più ampio e, al di là dell’aspetto materiale, c’è l’aspetto sociale, ossia la costruzione della comunità e il sostegno ai processi di sviluppo locale. Un incontro per i catechisti Parlare di fede Sabato 19 gennaio prossimo nelle parrocchie della diocesi di Senigallia non ci saranno gli incontri di catechesi. Non si tratta del primo sciopero dei catechisti e degli educatori, ma di un'eloquente scelta che dice della necessità, sempre presente, di fare incontrare esigenze pastorali con la necessaria lettura della contemporaneità. Chi si occupa di catechesi, infatti, andrà in Seminario dove l'Ufficio catechistico ha organizzato un incontro sull' "Iniziazione cristiana oggi". In diverse occasioni, chi si occupa di 'iniziazione cristiana' ha sollecitato la chiesa senigalliese nel chiedersi non soltanto 'come fare' catechismo, ma soprattutto quale comunità proporre, in un cammino di crescita nella fede. Nulla è più come cinquanta anni fa, quando si strutturavano le catechesi di base: viene da dire che quasi soltanto i modelli organizzativi e pastorali siano rimasti gli stessi. E' il vescovo Giuseppe, nella lettera di presentazione del convegno, a dire: "Il convegno non è una serie di relazioni, ma si è voluto dare un taglio laboratoriale". Sì, perché occorre osare, mettere in discussione, se necessario, modi di fare non più capaci di intercettare cuore e mente dei destinatari, piccoli o grandi che siano. Nell'occasione sarà presente don Valentino Bulgarelli, direttore dell'Ufficio catechistico di Bologna. Con lui ci sarà occasione per rimotivare un impegno educativo che rischia di andare avanti per forza di inerzia, con relative fatiche di ogni soggetto coinvolto. E' prioritario ragionare sull'identità delle parrocchie, della stessa chiesa perché l'iniziazione cristiana è fondamentalmente proporre la fede in una comunità. In questo senso sarà utile recuperare il lavoro del Sinodo diocesano, dove in tanti hanno dato il loro contributo per vivere una Chiesa che parli sempre di più del Vangelo, vivendolo anzitutto e proponendolo a chi ha voglia di novità. L. M. “A Nomadelfia non esistono cancelli, c’è un continuo contatto con l’esterno, con persone che vengono a trovarci, e a cui non chiediamo nessuna professione di fede. Non è un’isola felice in mezzo a un mondo in difficoltà. I nostri figli da più di quarant’anni calcano tutte le piazze d’Italia e incontrano persone di ogni provenienza. Non sono esenti da confronti con l’esterno, che vivono come qualsiasi coetaneo che ha un’esperienza di famiglia, anche se questa segue certe linee magari non condivise”. Un bel viaggio a Roma Si avvicina il pellegrinaggio annuale a Roma in occasione dell'anniversario della morte di Pio IX. La partenza è prevista per giovedì 7 febbraio 2013, con questo programma: 4,30 partenza per Roma dalla portineria dell’Opera Pia; 9,30 arrivo a Roma (ingresso musei vaticani) sistemazione. Per il ritiro dei biglietti, incontro con mons.Nicolini e il dottor Umbero Utro; 10,00 inizio visita ai musei e Cappella Sistina; 12,30 pranzo al ristorante; 16,00 Basilica San Lorenzo al Verano pr la Santa Messa; 18,00 circa partenza per Senigallia con sosta per la cena offerta dall’Opera Pia; 23,00 (circa) arrivo a Senigallia. Note organizzative: prezzo di partecipazione Euro 60 (da pagare subito al momento del’iscrizione, oppure entro il 24 gennaio 2013). Il prezzo comprende: viaggio in pullman G.T., pranzo al ristorante, ingresso ai musei e alla Cappella Sistina. I posti in pullman saranno assegnati al momento della prenotazione. Le prenotazioni si ricevono nella portineria dell’Opera Pia Masta Ferretti dal 2 gennaio 2013 (tel. 071791881). Organizzazione tecnica “Socrate Viaggi” - Senigallia Combattere lo spread sociale “Non rassegnarsi” allo “spread del benessere sociale”, mentre “si combatte quello della finanza”: questa la “ricetta” del Papa per la crisi, per vincere la quale “occorre recuperare il senso del lavoro e di un profitto ad esso proporzionato”. Lo ha detto nell'annuale incontro con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Altro compito “urgente”, “formare i leaders” del futuro: “Anche l’Unione europea - ha detto il Papa - ha bisogno di rappresentanti lungimiranti e qualificati, per compiere le scelte difficili che sono necessarie per risanare la sua economia e porre basi solide per il suo sviluppo. Da soli alcuni Paesi andranno forse più veloci, ma, insieme, tutti andranno certamente più lontano”, ha precisato il Papa deplorando “le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri”. Nella parte centrale del suo discorso, Benedetto XVI ha ricordato che “la costruzione della pace passa per la tutela dell’uomo e dei suoi diritti fondamentali”. A questo proposito, il Papa ha salutato con favore la Risoluzione del Consiglio d’Europa che ha chiesto la proibizione dell’eutanasia, mentre ha stigmatizzato quei Paesi in cui “si è lavorato per introdurre o ampliare legislazioni che depenalizzano o liberalizzano l’aborto”. “Preoccupazione”, infine, per la decisione della Corte interamericana dei Diritti umani relativa alla fecondazione in vitro, che “ridefinisce arbitrariamente il momento del concepimento e indebolisce la difesa della vita prenatale”. chiesa la voce misena 10 gennaio 2013 la settimana del vescovo in agenda Venerdì 11 gennaio Ore 21,00: Conferenza con Efrem Tresoldi al “Teatro Portone” Domenica 13 gennaio Giornata delle migrazioni Ore 18.00: S.Messa in Cattedrale Martedì 15 gennaio Ore 9.30: Commissione “Migrantes” a Loreto Mercoledì 16 gennaio Ore 21.00: Incontro sulla “Dei Verbum” al “Teatro Portone" di Senigallia Mercoledì 16 gennaio Domenica 20 gennaio Ore 11.15: S.Messa a Piticchio di Arcevia in onore di San Sebastiano. Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario Sabato 19 gennaio Ore 10.00: S.Messa per i Vigili Urbani in Cattedrale a Senigallia Quattro incontri per conoscerlo meglio E fu il Concilio La diocesi di Senigallia promuove alcuni appuntamenti per approfondire le quattro costituzioni conciliari (vedi programma intero a pagina 16). Sono i documenti costitutivi dell'esperienza terrena della Chiesa, interpellata ogni giorno di più a testimoniare per davvero la novità del Vangelo di Gesù. L’11 ottobre 1962 Giovanni XXIII decretò la solenne apertura dei lavori conciliari. Al centro una riflessione sul comportamento più opportuno da adottare per far fronte a una crisi religiosa sempre più sentita e alla situazione mondiale. Non si trattava di cambiare il contenuto evangelico da trasmettere, ma di rinnovare la modalità attraverso cui poter trasmettere la Buona Notizia a un mondo in continuo cambiamento sociale, ideologico, politico e culturale. Dei settanta documenti stilati in preparazione uno solo venne approvato il 4 dicembre 1963: la “Sacrosantum Concilium”. In questa costituzione viene preso in esame l’aspetto liturgico della fede cristiana: la liturgia viene vista come fonte e culmine della vita di ogni fedele e proprio a partire da tale motivazione viene sollecitata una partecipazione attiva. L’assemblea dei credenti riuniti a pregare si configura come coprotagonista assieme al sacerdote che presiede nella celebrazione dell’eucaristia e questa, unita alla decisione di preferire per la celebrazione la lingua vernacolare al latino costituì un’importante quanto sconvolgente novità per l’intero mondo cattolico. La seconda costituzione approvata dai padri conciliari il 21 novembre 1964 fu la “Lumen gentium”. Fino a quel momento la Chiesa si presentava agli occhi del mondo soprattutto come una struttura gerarchizzata, in cui la rilevanza data al ruolo del fedele era pressoché nulla. Tra le molteplici affermazioni di questo documento, invece, viene riconosciuta in modo chiaro e inequivocabile l’importanza che ogni cristiano riveste all’interno della comunità. Tutti i fedeli sono protagonisti responsabili della sua missione e il ministero dei vescovi, coadiuvati dai preti e dai diaconi si pone al loro servizio guidandoli nella missione verso il mondo. Ore 15.00: Convegno diocesano sulla Catechesi in Seminario La costituzione “Dei Verbum” vede la luce il 18 novembre 1965. L’obiettivo centrale di questo terzo documento assembleare fu la definizione del concetto di rivelazione che viene vista come l’auto comunicazione di Dio in Gesù Cristo; per questo motivo la fede stessa diviene sinonimo di incontro, relazione, dialogo e sequela e la Parola di Dio diventa patrimonio di tutti i fedeli. L’ultimo documento approvato dai padri conciliari il 7 dicembre 1965 fu la “Gaudium et spes”. Questa costituzione è, nel senso letterale della parola, l’imprevisto del concilio Vaticano II, perché non si era approntata una qualche proposta sul rapporto della Chiesa con il mondo moderno. Eppure, a rileggere il discorso di inaugurazione di Giovanni XXIII, sembra che proprio per questo il Concilio sia stato radunato, per superare la situazione di un plurisecolare conflitto della Chiesa con la cultura e la società moderna, per aprire strade di dialogo, in modo tale che il messaggio cristiano possa trovare più facilmente porte aperte, se non per accoglierlo nella fede, almeno per ascoltarlo e trarne un qualche beneficio. La “Gaudium et spes” ricolloca la Chiesa serenamente all’interno del vivere sociale determinato dalla cultura della modernità, non rinunciando alla proclamazione di ciò che è vero e giusto, né alla contestazione delle devianze e dei mali del mondo, ma riconoscendo che solo nella libertà essa può svolgere degnamente la missione che il Signore le ha affidato. Il Concilio Vaticano II si concluse l’8 dicembre 1965, dopo cinque anni di lavoro intenso; ai fedeli e al mondo intero fu consegnata l’immagine di una Chiesa diversa e rinnovata, consapevole dei suoi limiti e degli errori, ma desiderosa di incontrare di nuovo, seguendo il Vangelo, i volti e i pensieri delle persone. Paolo Gasperini Tante firme per "Uno di noi" Raccogliere almeno un milione di firme in sette diversi Paesi dell’Unione europea: è questo il traguardo “minimo” cui punta l’iniziativa “Uno di Noi” (www.oneofus.eu, firme anche on-line) per chiedere il riconoscimento della protezione giuridica di ogni essere umano sin dal concepimento. Nel comunicato stampa diffuso oggi dal Movimento per la vita italiano (Mpv) col titolo “I diritti umani non possono essere condizionati”, si spiega che “i presidenti dei principali movimenti ed associazioni ecclesiali hanno lanciato un appello agli italiani perché sottoscrivano l’iniziativa dei cittadini europei ‘Uno di Noi’”. Si tratta di un’iniziativa - prosegue il testo - che “vuol dare attuazione alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo laddove sostiene che il riconoscimento della sempre uguale dignità dell’uomo dal concepimento alla morte naturale è il fondamento della libertà, della giustizia e della pace”. Per l’Italia aderiscono Acli, Medici cattolici, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione cattolica, Cammino neocatecumenale, Azione per Famiglie nuove, Comunione e liberazione; Sant’Egidio; Focolari; Forum famiglie; Forum associazioni socio-sanitarie; Mcl; Mpv; Retinopera; Scienza&Vita; Rns; Giuristi cattolici. Vita di chiesa Il grazie all'Avulss senigalliese Venerdì 14 dicembre 2012, alle ore 18 in Duomo, il Vescovo – come ogni anno - ha celebrato la S.Messa per gli avulsini, con il diacono-presidente Giancarlo Girolimini. Nell’omelia mons.Orlandoni ha ringraziato i volontari spronandoli a continuare nella loro opera. Nell’incontro conviviale, tenutosi al Circolo “La Fenice”, questo “acrostico” dal titolo: “Essere dell’AVULSS”: Avere tanti amici a cui pensare/ Voler collaborare con rispetto/ Una parola buona da donare/ La pace da portare ad ogni cuore/ Sempre e dovunque risultati avrai/ Se con pazienza e amore lo farai (le maiuscole leggendole verticalmente formano la sigla AVULSS) composto dalla versatile Angela e inserito in un quadretto in argento, è stato donato a Maria Morbidelli, volontaria onoraria (come Lidia Cavalletti) all’Opera Pia Mastai Ferretti, dove presta la sua opera con competenza, amore e dolcezza, apprezzata dagli ospiti e dal personale Mariannina Puerini Solidarietà agli immigrati 40 mila euro raccolti subito (10 mila dalla diocesi e 30 mila dalla Caritas Italiana), 500 coperte dal presidente della Repubblica, l’impegno della cessione di un’indennità mensile da parte dei 33 sindaci della Piana di Gioia Tauro e altri 10 mila euro dalla Regione Calabria, a cui si aggiungono altre modiche offerte. È questo il primo bilancio all’appello rivolto dal vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Franco Milito, per dare “una coperta al fratello immigrato bisognoso”. Lo rende noto lo stesso presule in una lettera alla diocesi nella quale ringrazia “per la risposta immediata, generosa, superiore ad ogni aspettativa, venuta dalla diocesi”. Mons. Milito intravede “un intreccio bello: lo zelo dei Parroci, il vivo senso di chi, avvezzo al bisogno o in grado di comprenderne l’acutezza, l’amorevolezza mariana, filone d’oro della nostra pietà più profonda”. Con la somma destinata dalla diocesi sarà allestito un impianto docce e un servizio lavanderia oltre all’acquisto di un pulmino. Inoltre, da ieri, è in corso la distribuzione di giubbini catarifrangenti che “rappresentano una garanzia in più per chi, al calar della sera, circola a piedi o in bicicletta. Con tale strumento di salvaguardia dai rischi si raggiunge anche un altro obbiettivo: il riconoscimento della dignità delle persone, nel loro circolare senza confondersi nel buio, talora complici di incidenti mortali”. Auguri per il Natale ortodosso Un augurio a tutti i fedeli ortodossi che vivono nel nostro Paese e che oggi (7 gennaio scorso, ndr) celebrano, secondo il calendario giuliano, il Santo Natale, affinché “riescano a trovare quell’accoglienza, quella comprensione, quella integrazione a cui hanno diritto. Quell’accoglienza che riconosce e promuove la loro dignità umana e rispetta i motivi di vita che li hanno portati in mezzo a noi”. A formulare così gli auguri agli immigrati ortodossi è mons. Mansueto Bianchi, vescovo di Pistoia e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo: “Guardando alle persone che appartengono alla Chiesa ortodossa e vivono la loro fede qui tra noi in Italia, vorrei esprime un augurio e anche un impegno”. “L’impegno è che le nostre Chiese che sono in Italia siano in questo cammino di accoglienza e integrazione veramente profetiche anche dinanzi all’impegno dello Stato e della società civili, indicando una strada di percorrenza che sia in qualche modo anticipatrice ed esemplare per quella che deve essere un percorso comune dell’intera società”. Secondo gli ultimi dossier statistici di Caritas e Fondazione Migrantes gli ortodossi sono la prima comunità straniera d’Italia, seguiti dai musulmani, per una presenza di circa un milione e mezzo di fedeli. Il giorno della nascita del bambino Gesù è considerato la principale festività in tutte le confessioni cristiane, ma non viene festeggiato allo stesso modo nei Paesi cattolici e ortodossi I 'numeri' delle vocazioni “Progetta con Dio… Abita il futuro. Le vocazioni segno della Speranza fondata sulla Fede”: è questo il tema del convegno nazionale tenutosi a Roma, su iniziativa dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale delle vocazioni. Presso la Domus Pacis-Torre Rossa Park Hotel sono riuniti oltre duecento tra direttori regionali, diocesani ed esperti di pastorale vocazionale, insieme ai direttori e formatori di seminari e degli istituti di vita consacrata maschili e femminili, e a numerosi collaboratori laici. I dati disponibili circa le vocazioni sono i seguenti: nel mondo i presbiteri diocesani sono oltre 270 mila, i presbiteri religiosi 135 mila, i diaconi permanenti 36 mila, le religiose 750 mila, i seminaristi 120 mila. In Italia i preti diocesani sono circa 32 mila, i religiosi 16 mila, le religiose 90 mila. I seminaristi italiani (tra diocesani e religiosi) sono circa 5.500. Sui numeri non c’è un ‘crollo’, anche se la tenuta è maggiore per i candidati al presbiterato rispetto alla vita religiosa. Positivi i dati circa la vita contemplativa che mantiene un suo particolare fascino. 8 il paginone la voce misena 10 gennaio 2013 Il primo cittadino di Civitanova ospita una famiglia a casa sua Il sindaco e la famiglia rom il paginone rritorio “Tutti sappiamo che l’immigrazione non è un problema semplice: è una questione che evoca forti passioni e dibattiti di sicurezza nazionale, economica, legali, sociali; ma coinvolge anche la dignità fondamentale e la vita della persona, creata a immagine e somiglianza di Dio. E a causa di questo è in primo luogo una questione morale che occupa e preoccupa la Chiesa”. Queste le parole di mons. Paolo Schiavon, vescovo ausiliare di Roma e Presidente della Commissione CEI per le migrazioni (Cemi) e della Fondazione Migrantes alla presentazione della prossima Giornata Mondiale del Migrante e del rifugiato che si celebra domenica 13 gennaio 2013. “La qualità della nostra democrazia italiana ed europea – ha spiegato il Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego - passa necessariamente attraverso la qualità delle risposte alle persone e famiglie in cammino e in fuga, non solo in termini di accoglienza e di percorsi d’integrazione, ma anche in termini di cooperazione internazionale che permetta alle persone di vivere nel proprio Paese”. Mons. Perego ha poi ricordato che in Italia per ottenere la cittadinanza occorrono 10 anni, “il limite massimo previsto dalla Convenzione Europea sulla cittadinanza”: “prevedere il ritorno a cinque anni di residenza per ottenere la cittadinanza - ha spiegato - significa adeguarsi agli standard internazionali e favorire partecipazione e inclusione sociale”. In Italia vige infatti il principio dello “jus sanguinis” per ottenere la cittadinanza: questo comporta “di fatto l’esclusione e la differenziazione sociale di quasi 650 mila minori nati in Italia da genitori immigrati. Sembra dunque il tempo, come del resto hanno scelto di fare la maggior parte degli Stati europei, di ampliare anche in Italia lo ‘jus soli’, cioè l’acquisto della cittadinanza italiana per nascita sul territorio”. “L’accesso alla cittadinanza di chi nasce in Italia come anche la riduzione dei tempi per il riconoscimento della cittadinanza italiana - ha detto ancora mons. Perego - portano con sé un’immediata o più veloce accessibilità alla partecipazione al voto, allo svolgimento del servizio civile da parte dei giovani tra i 18 e i 28 anni, che sono due strumenti importanti per la crescita della responsabilità e per una completa inclusione nella vita italiana, favorendo la crescita della democrazia e della coesione sociale”. Rispondendo ai giornalisti mons. Perego ha confermato che la cittadinanza “rimane una proposta importante alle forze politiche in vista delle elezioni. Purtroppo – ha precisato – sono state consegnate 23 proposte di modifica della legge, e non c’è ancora unitarietà sul piano politico. Questo rende difficile vedere a breve un cambiamento della legge. Speriamo che anche le forze politiche considerino gli immigrati come una risorsa, visto che il 72% italiani, come risulta da un recente sondaggio, è favorevole alla cittadinanza e il 74% al voto amministrativo. Ciò significa una crescita di attenzione non “Lo faccio come privato cittadino e come medico, ho prestato la mia casa a una famiglia rom perché ho valutato ci fosse un'emergenza umanitaria a cui le istituzioni non hanno saputo dare una risposta in tempi brevi”. Così il sindaco di Civitanova Marche, Tommaso Claudio Crovatta spiega il senso della sua iniziativa di dare ospitalità ai rom nella sua casa. La notizia è stata ripor- tata da “il messaggero.it” nell’edizione delle Marche. “Non voglio – ha aggiunto il primo cittadino - che nella mia città ci siano persone malate e costrette a dormire all'aperto, per questo ho offerto la mia casa per qualche giorno ad una famiglia con una donna incinta e la madre già operata di tumore e con una sospetta neoplasia in atto”. La decisone è stata presa, spiega Cor- vatta, dopo aver percorso tutte le strade istituzionali: Prefettura, Protezione civile, Provincia. La famiglia rom ieri è andata via dalla casa del sindaco per essere presa in carico – informa ancora il quotidiano - dall'attivista umanitaria Laura Marzola in attesa che sia pronta la roulotte, offerta da un benefattore, dove andrà a vivere, in una zona di Civitanova con altri rom già inseriti. MIGRAZIONI PELLEGRINAGGIO DI FEDE E DI SPERANZA 13 GENNAIO 2013 99ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato pagine curate da Laura Mandolini solo culturale ma anche sul piano politico e sociale”. Il Direttore di Migrantes ha poi citato l’accordo Stato-Regioni in materia sanitaria sugli stranieri, siglato il 27 dicembre scorso che “fornisce un quadro non più discrezionale”, visto che “il superamento della discrezionalità è elemento determinante per le politiche dell’immigrazione”. Italia è Paese d'immigrati. Siamo aquota 5 milioni: uno su dodici residenti nella penisola. È uno dei dati della ventiduesima edizione del Dossier migrantes Episcopale statistico immigrazione Conferenza realizzato da Italiana 1950 al 1989 sono state 188 mila le dowww.migrantes.it Caritas italiana e Fondazione Migran- mande d'asilo e dal 1990 (anno d'abotes. Lo slogan che il Dossier ha scelto lizione della riserva geografica) fino al per il 2012 è "Non sono numeri". 2011 se ne sono aggiunte circa 326 mila Si è voluto così ridare centralità alla di- (archivio del ministero dell'Interno) per gnità degli immigrati in quanto perso- un totale, dal dopoguerra ad oggi, di olne. Rifugiati e profughi. Nel 2011 sono tre mezzo milione. Nel 2011 le domanstate 42,5 milioni le persone costrette de sono state presentate in prevalenza alla fuga in altri Paesi, di cui 15,2 mi- da persone provenienti dall'Europa dellioni i rifugiati e 26,4 gli sfollati interni. l'Est e dal martoriato continente africaNello stesso anno sono state presentate no; quasi un terzo (30%) delle domande 895 mila domande di asilo: di esse, 277 prese in esame (24.150) è stato definito mila sono state presentate nell'Ue, con positivamente. Gli sbarchi dal Nord 51 mila casi in Francia (primo Paese) Africa, confluiti per lo più nell'isola di e 37.350 in Italia. Nel nostro Paese, dal Lampedusa, hanno coinvolto circa 60 il paginone la voce misena 10 gennaio 2013 9 Le radici di un popolo La comunità dei nostri connazionali a Bedford (Gran Bretagna) L'Italia va ben al di là dell'Italia. Non lo si pensa mai, ma al di là delle Alpi un popolo di emigranti ha sempre lo sguardo fisso sulla madrepatria. Come la comunità di italiani a Bedford, in Gran Bretagna. È come un grande paese di quattordicimila abitanti, incastonato, quasi una perla tricolore, in una cittadina inglese sui centomila. Proprio l'altro giorno, un'autorità inglese riconosceva: "Gli italiani hanno marcato socialmente e psicologicamente la nostra città". Lo ripete con fierezza padre Mario Dalla Costa, il parroco degli italiani, già qui negli anni '70, che li accompagna dal battesimo al cimitero, un invidiabile, riposante prato verdissimo. Insieme a pakistani, indiani, polacchi o altre ondate di emigrazione i nostri italiani sono ormai una parte viva della cittadinanza. Sono cittadini, considerati parte interamente di un insieme. "Non cittadini interamente a parte, come spesso è chi emigra in Italia" aggiunge qualcuno di loro, maliziosamente. Provengono tutti dal nostro Sud, in particolare da Avellino, Benevento, Napoli e Sicilia. Lavoravano in massa a costruire mattoni in varie fabbriche del luogo. Erano gli anni sessanta, anni della ricostruzione delle città inglesi, in particolare di Londra. Ora, vecchi e malandati si trascinano lentamente alla chiesa della Missione italiana per la veglia di Natale. È animata quest'anno, naturalmente in perfetto inglese, da un gruppo grazioso di una quindicina di bambini della catechesi, tutti loro nipotini. Raccontano la storia meravigliosa della nascita di Gesù. E il miracolo si compie quasi subito. Quando arriva Antony, un pargoletto di mila persone, in partenza prima dalla Tunisia e poi dalla Libia (28 mila). Cinque milioni d'immigrati. Il Dossier ha stimato che il numero complessivo degli immigrati regolari, inclusi i comunitari e quelli non ancora iscritti in anagrafe, abbia di poco superato i 5 milioni di persone alla fine del 2011. Nel 2011 il ministero degli Affari esteri ha rilasciato 231.750 visti per inserimento stabile, in prevalenza per motivi di lavoro e di famiglia, mentre sono stati circa 263 mila i permessi di soggiorno validi alla fine del 2010 che, dopo essere scaduti, non sono risultati rinnovati alla fine del 2011. I permessi di soggiorno in vigore alla fine dell'anno, inclusi i minori iscritti sul titolo dei genitori e al netto dei casi di doppia registrazione (archivio del ministero dell'Interno revisionato dall'Istat), sono 3.637.724. Da questa base si è partiti per elaborare la stima del Dossier e quantificare, anche con il supporto di altri archivi, la consistenza degli immigrati comunitari che non sono più inclusi nell'archivio dei permessi di soggiorno. Il numero stimato dei comunitari (1.373.000, per l'87% provenienti dai nuovi 12 Stati membri) è stato ottenuto applicando ai residenti a fine 2010 lo stesso tasso d'aumento riscontrato tra i soggiornanti non comunitari nel 2011. I principali Paesi d'origine sono Romania (997.000), Polonia (112.000), Bulgaria (53.000), Germania (44.000), Francia (34.000), Gran Bretagna (30.000), Spagna (20.000) e Paesi Bassi (9.000). La ripartizione della stima totale per aree continentali vede prevalere l'Europa, tra co- appena quattro settimane, posto tra la paglia sotto l'altare. Il gruppo di bambini canta imperturbabile "Astro del ciel", mentre lui strilla accanto, a contrappunto, con tutte le sue energie. Una corale inedita. Commovente. Infine prende sonno, dolcemente. Un'assemblea fittissima di vecchi emigrati italiani guarda, ammira e pensa forse quanto ha pianto essa stessa per poter rinascere, crescere qui in terra straniera. Ricostruire la propria vita tra mille e una difficoltà. Anche se qui, nel mondo inglese, a differenza che da noi, freedom, la libertà di fare, d'intraprendere, di lanciarsi è senz'altro impareggiabile. Senso di un antico popolo di mare, dove ogni terra è sempre oggetto di desiderio, di conquista, di orizzonti aperti. "Sono venuti moltissimi da un ambiente mafioso e povero", continua padre Mario, vivace ottantenne, parlando dei nostri, "ma qui hanno dovuto rimboccarsi le maniche, credere in stessi, camminare da soli. Sono stati ammirevoli!" Accanto al presepio, l'albero di Natale s'illumina grandioso, come in tutte le chiese inglesi. Ma avverti, altrettanto grandioso, un forte senso di comunità, di radici comuni e di italianità. Un popolo che camminava nelle tenebre, che veniva da lontano si era messo, un duro giorno, in viaggio. Come Maria. Vive ora la notte di Dio. È il loro, forse, il Natale più vero. Al posto di chi non si è mai mosso dalla sua terra. Che non potrà mai capire questo bambino, nato lontano da casa, da una famiglia in cammino, sprovvista di tutto e sperduta. Una nascita tra pecore e pastori, che ha sconvolto le frontiere della terra, dall'Oriente dei re magi alla fuga in Egitto. Come sempre, Dio attende alla frontiera. Lo si incontra quando ci si mette in cammino… Invito potente per tutti - specie per chi è rimasto ancorato alla propria terra a costruire comunità. A formare un popolo unico con coloro che camminano, a inseguire insieme la luminosità di una stella, cioè dei valori grandi e comuni. "Non il proprio tornaconto" ti soffia qualche italiano qui, mostrando uno sguardo attento a vicende di casa nostra "non l'interesse privato o la propria ambizione!" In una calligrafia da bambino, si legge sotto l'albero di Natale: "Se vuoi che il mondo si apra a te, apri prima la tua mano". A Bedford, una volta terra di emigranti, è successo così. Renato Zilio munitari (27,4%) e non comunitari (23,4%), seguita dall'Africa (22,1%), dall'Asia (18,8%) e dall'America (8,3%), mentre le poche migliaia di persone provenienti dall'Oceania e gli apolidi non raggiungono neppure lo 0,1%. Le conseguenze della crisi. In Italia la grave crisi ancora in corso tra il 2007 e il 2011 ha provocato la perdita di un milione di posti di lavoro, in parte compensati da 750 mila assunzioni di stranieri in settori e mansioni non ambiti dagli italiani. Anche nel 2011 gli occupati nati all'estero sono aumentati di 170 mila. Attualmente gli occupati stranieri sono circa 2,5 milioni e rappresentano un decimo dell'occupazione totale. Nello stesso tempo tra gli stranieri è aumentato il numero dei disoccupati (310 mila, di cui 99 mila comunitari) e il tasso di disoccupazione (12,1%, quattro punti più in più rispetto alla media degli italiani), mentre il tasso di attività è sceso al 70,9% (9,5 punti più elevato che tra gli italiani). Gli immigrati sono concentrati nelle fasce più basse del mercato del lavoro e, ad esempio, mentre tra gli italiani gli operai sono il 40%, la quota sale all'83% tra gli immigrati comunitari e al 90% tra quelli non comunitari. Motivati dal bisogno di tutela, sono oltre 1 milione gli immigrati iscritti ai sindacati, con un'incidenza dell'8% sul totale dei sindacalizzati e del 14,8% sulla sola componente attiva. Anche il settore agricolo, scarsamente attrattivo nei confronti degli italiani, per molti immigrati costituisce una prospettiva d'inseri- mento stabile (allevamenti e serre) o un'opportunità limitata a determinati periodi dell'anno (lavoro stagionale) o quantomeno al momento dell'ingresso, al punto che l'agricoltura è stata il solo settore ad aver registrato, per gli immigrati, un saldo occupazionale positivo. Altri settori per i quali il contributo degli immigrati continua a risultare fondamentale sono l'edilizia, i trasporti e, in generale, i lavori a forte manovalanza: dai dati messi a disposizione dalle organizzazioni delle cooperative, risulta che gli immigrati incidono per oltre un sesto nelle cooperative di pulizie e per oltre un terzo in quelle che si occupano della movimentazione merci. 10 esperienze la voce misena 10 gennaio 2013 Anche alcuni giovani della diocesi di Senigallia hanno accettato l'invito di Roma Taizé, l'incontro con il mondo Nel corso della preghiera a san Giovanni in Laterano, frère Alois, priore della comunità di Taizè ha annunciato che il prossimo incontro europeo promosso dalla comunità si terrà a Strasburgo. Dalla città “eterna”, sede del papato, al cuore delle istituzioni comunitarie: sarà Strasburgo, sede del Parlamento europeo, del Consiglio d’Europa e della Corte europea dei diritti dell’uomo la città che ospiterà, a fine 2014, il prossimo “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, organizzato dalla comunità di Taizé. Al momento dell’annuncio erano presenti l’arcivescovo della diocesi, mons. JeanPierre Grallet e il sindaco della città, Roland Ries. Strasburgo, ha sottolineato frère Alois è una città “al confine tra due paesi, una città simbolo della riconciliazione in Europa, un simbolo di un’Europa aperta e solidale”: in effetti i giovani verranno accolti sia nella parte francese dell’Alsazia, sia nella parte tedesca del Baden. Frère Alois ha anche ricordato l’incontro del giorno precedente con il papa, a piazza San Pietro, sottolineando che “la preghiera la scorsa notte con Papa Benedetto XVI rimarrà impressa nella nostra memoria come una luce per aiutarci ad andare avanti”. In sinagoga. Molti gli incontri proposti nel pomeriggio ai giovani, spesso a carattere ecumenico ma anche interreligioso: va in questo senso il significativo momento vissuto ieri alla Sinagoga di Roma con annessa visita del ghetto. Il giovane rabbino Ariel Di Porto ha presentato la comunità ebraica romana, spiegando che oltre al Tempio maggiore ci sono altre 14 sinagoghe in città che sono non “solo luogo di preghiera, ma anche di studio e d’incontro”. Il rabbino è stato ascoltato attentamente da un centinaio di giovani, i maschi indossavano tutti rispettosamente la kippah, mentre raccontava la storia lunghissima della comuni- tà di Roma che ha 22 secoli ed è forse l’unico caso al mondo di una presenza ininterrotta e costante degli ebrei nel medesimo posto. Il rabbino ha poi spiegato che a Roma si pratica un rito più antico di quello delle due grandi famiglie in cui è diviso l’ebraismo, la sefardita e l’ashkenazita, “probabilmente portato dagli ebrei di Gerusalemme arrivati in seguito alla prima diaspora provocata dai romani”. L’incontro è continuato con la spiegazione di alcuni fondamenti della religione ebraica e delle feste più importanti poi i ragazzi sono scemati nel ghetto dove alcune lapidi ricordano a tutti dove è cominciato e cosa è stato il rastrellamento tedesco durante l’ultimo conflitto mondiale. Voci di pellegrini. L’esperienza di Taizé è anche accoglienza in famiglia, un modo ulteriore che favorisce l’incontro. Mariasofia Miscia, ospita a casa sue due ragazze francesi “per aiutarle a vivere meglio questa esperienza. Non sempre è facile capirsi ma tra una parola d’italiano, una in francese e un po’ d’inglese alla fine ci si comprende”. La giovane, che fa parte di un gruppo giovanile della parrocchia romana di Santa Maria Immacolata di Lourdes racconta che lei insieme ai suoi compagni hanno deciso di vivere l’esperienza di Taizé a Roma e hanno poi “trasferito” il loro entusiasmo ai genitori che “hanno aperto le porte di casa”. Mateusz Mihalshi, polacco di 25 anni è invece la prima volta che partecipa all’incontro europeo e racconta “di aver rischiato di diventare un ‘cattivo ragazzo’: sto provando a cambiare e sto cercando Dio in questo momento. Alcuni amici mi hanno parlato di Taizé e mi ha affascinato l’idea di conoscere nuove persone e nuove culture. Durante i momenti di preghiera ho sentito la bellezza del pregare insieme, del percepire la chiesa in cui mi trovavo come la mia casa, non mi sono sentito straniero”. a cura di Simona Mengascini Nella foto: i giovani della diocesi di Senigallia che hanno preso parte all'incontro di fine anno organizzato da Taize a Roma Riflessioni del dopo esercizi spirituali a Fonte Avellana sul tema dell' "Ana - teismo" Tornare a Dio dopo Dio E' il sottotitolo di “Ana-teismo” un libro del filosofo Richard Kearney. Il testo è stato il filo conduttore agli esercizi spirituali proposti dall'Azione Cattolica diocesana agli adulti dell'associazione e ai loro amici. Da diverse parrocchie della diocesi ci siamo ritrovati quindi a Fonte Avellana il 5 e 6 gennaio guidati dal priore P. Gianni Giacomelli. Perché un filosofo agli esercizi spirituali? Perché Kearney, con una lucida analisi, constata il deserto spirituale, religioso, culturale e antropologico in cui si trova l'uomo di oggi. Diversamente dai suoi colleghi però non si ferma all'analisi ma propone, profeticamente, anche una “soluzione”. Anche noi constatiamo che, dopo tanti sforzi per evangelizzare, l'uomo moderno sembra non essere più attratto dal messaggio evangelico proposto nelle nostre chiese … Ancora molti si dichiarano credenti, ma la maggior parte tende a precisare di non essere praticante! “Dio è morto” attesta Nietzsche. Ma quale Dio è morto? Forse è morta un'idea di Dio che era bene che morisse. Come si può tornare a Dio dopo che un certo Dio è morto nel cuore degli uomini? E' questa la domanda fondamentale alla quale il testo ardisce una risposta. Kearney propone fin dall'inizio un itinerario spirituale che di fatto è antichissimo, già scritto nella Bibbia. L'uomo moderno ha smarrito quel Dio che, il Vecchio Testamento e il Nuovo Testamento, hanno da sempre proposto: il Dio kenotico, il Dio che si abbassa, che abbandona la sua potenza e sceglie di diventare uomo. Il Dio kenotico è anche il Dio che chiede all'uomo di essere ospitato. Colui che è il Diverso per eccellenza chiede all'uomo una “casa”. Maria è dunque la prima anateista del cristianesimo, è lei che accetta la sfida più incredibile che sia mai stata posta ad una creatura: ospitare il suo Creatore! L'atteggiamento anateista presuppone l'ospitalità, è questa la categoria centrale del testo, l'ospitalità dell'altro, del diverso, del nemico. Senza diversità non c'è relazione, l'uguaglianza non impegna, è molto difficile amare chi è molto diverso da me “se amate chi vi ama che merito ne avrete?” Gesù c'invita ad amare il nemico, il diverso da noi per eccellenza …. perché se lo ami non è più tuo nemico. Per far questo però è necessaria l' “immaginazione” (1° movimento anateistico) che può essere anche tradotta con “Fede”: dobbiamo immaginare l'altro come un soggetto con il quale possiamo entrare in relazione. L'immaginazione serve ad Israele per pensare che al di là del Mar Rosso, con l'esercito del faraone alle calcagna, ci possa essere la salvezza. Abramo deve immaginare che potrà avere una grande discendenza, Maria dovrà immaginare di concepire il Figlio di Dio. L'anateismo è dunque una scommessa, una scommessa per la vita piena e abbondante! Non ci chiede di cambiare i testi di riferimento della nostra fede o delle fedi altrui, ma c'invita ad accogliere una “buona notizia” per l'uomo. Il Dio a cui bisogna tornare è il Dio della Vita. Abbandonare il Dio dei sacrifici e tornare al Dio che vuole la vita di Isacco, al Dio d'Isaia che vuole misericordia, a Maria che mette in gioco se stessa per la vita del mondo, a Gesù che non sacrifica se stesso ma dona la sua vita affinché anche la nostra sia piena. Queste sono solo alcune delle riflessioni che abbiamo potuto condividere, il testo è molto interessante e ricco di spunti anche per il superamento della contrapposizione tra teismo e ateismo. Non mancano inoltre riferimenti alle grandi religioni e alla cultura contemporanea, sia filosofica che letteraria, dove l'autore evidenzia che l'atteggiamento anateista è profondamente trans culturale e trans religioso. Il dialogo con il mondo contemporaneo, auspicato nel Concilio dalla Gaudium et Spes, può diventare concreto e passare attraverso l'immaginazione, l'umorismo, l'impegno, il discernimento e l'ospitalità: il moto quintuplice – i cinque movimenti della scommessa anateista. Sono stati veramente “esercizi”, è servito un certo sforzo … anche per il ritmo intenso delle due giornate, abbiamo di che riflettere in questo nuovo anno dedicato alla Fede e iniziato con il Sinodo sulla nuova evangelizzazione! Morena Torreggiani territorio la voce misena 10 gennaio 2013 La festa nel cuore di Corinaldo Un San Silvestro ricco di emozioni, una festa straordinaria, un successo sotto ogni prospettiva. Il Capodanno in piazza organizzato dal Comune di Corinaldo è stato un vero e proprio trionfo, con una organizzazione che ha reso la festa diverte e gustosa sia sul piano dell'animazione che logistico. Nonostante fosse la prima edizione, la festa voluta dall'Amministrazione di Corinaldo con la collaborazione delle strutture ristorative del paese ha superato a pieni voti ogni perplessità e cancellato ogni dubbio or- 11 Uno speciale cenone di Capodanno ganizzativo, riuscendo a divertire e a far festeggiare oltre 1500 persone. Un'esperienza nuova per Corinaldo, un evento che è pronto a trasformarsi in un “classico” tutto corinaldese. Il primo punto di forza del successo del capodanno in piazza è stata senza dubbio la location. Piazza del Terreno, che si è trasformato per una notte in un grande locale addobbato a festa con migliaia di corinaldesi uniti nei festeggiamenti. Luogo riscaldato e servito sotto ogni punto di vista. Ilario Taus Mondolfo alle prese con la raccolta rifiuti "Metti in moto la speranza" è diventata una piacevole e attesa tradizione per la nostra comunità montignanese. Anche quest’anno, nella notte di San Silvestro, la parrocchia e la Caritas di Montignano hanno offerto l’opportunità di trascorrere insieme un ultimo dell’anno all’insegna dell’amicizia, sapendo di aiutare anche alcune famiglie del nostro paese che si trovano a vivere momenti di difficoltà. Passano sette anni ed è diventata una realtà importante come le altre tradizioni di paese. Grazie alla disponibilità dei membri della Caritas parrocchiale che come tutti gli anni si sono trasformati in bravi cuochi e brillanti camerieri hanno cosi potuto far vivere una serata piacevole a tante persone sole facendo festa e tra bollicine di spumante e scambio di auguri con allegria e così è arrivato il nuovo anno 2013. Luisella Catalani e il gruppo Caritas parrocchiale Ripe, Monterado e Castelcolonna insieme Nuova differenziata Unione dei Comuni Rivoluzione ambientale con il nuovo anno a Mondolfo: si inaugurare il nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. “Certamente un nuovo stile di abitudini quello che sarà chiamata ad adottare ogni famiglia per quel che concerne la gestione dei rifiuti domestici con il nuovo anno ma, a ben guardare, i nostri cittadini già da tempo collaborano per la differenziata con ottimi risultati, sia per quel che concerne la carta che per l’utilizzo delle isole ecologiche, ora divenute di prossimità” così l’Assessore all’Ambiente del Comune di Mondolfo Massimiliano Lucchetti. “Ovviamente dovremo abituarci ad utilizzare i vari contenitori a seconda dei materiali, sia quelli posizionati in casa che quelli di prossimità, per plastica, vetro e lattine”. Nuovi anche gli orari e i giorni di raccolta, “Su cui dovremo seguire attentamente il calendario, diverso per la zona verde (Mondolfo) e blu (Marotta), reperibile anche sul sito internet del Comune www.comune.mondolfo.pu.it . In particolare – sottolinea l’Assessore Lucchetti – è del tutto nuovo anche l’ora- rio di esposizione dei contenitori sulla pubblica strada, che dovrà avvenire non più al mattino ma scrupolosamente alla sera prima del giorno indicato in calendario, dalle ore 22”. Resta bene inteso che i contenitori domestici saranno conservati nelle aree private dei singoli utenti, e posizionati nelle aree pubbliche solo nei giorni previsti dal calendario, “anche se va ricordata quella che è una grande novità – prosegue Lucchetti – e cioè l’apertura del Centro Ambientale Comunale, in una zona baricentrica del territorio come Via Valcesano 40, aperto tutti i giorni feriali, e dove potranno essere conferiti tutti i tipi di rifiuti. Utilissima anche la raccolta di ingombranti e potature, che sarà effettuata, previa prenotazione, direttamente a casa dei singoli utenti”. Di qui importante avere sempre a portata di mano il numero verde gratuito, attivo tutti i giorni feriali: “800.584267 questo è il numero per ogni tipo di richiesta, dubbi sulla differenziata: non esitate a chiamare” conclude Lucchetti, “anche se, per qualche tempo, sarà inevitabile una fase di assestamento del servizio, legato alla complessità del sistema: disagi che si sono manifestati anche in comuni vicini a suo tempo, ma che stiamo lavorando per contenere al massimo”. Alessandro Berluti E’ il primo caso a livello regionale e potrebbe tracciare una nuova strada percorribile allo scopo di contrastare la crisi galoppante. Nella giornata del 13 dicembre, Monterado, Ripe e Castelcolonna hanno deliberato a favore della fusione in un unico ‘mega-comune’. La delibera è avvenuta tramite tre sedute consiliari convocate simultaneamente nelle quali si è discusso della fusione delle tre amministrazioni in una sola comunità. Pionieri di quella che potrebbe essere una svolta storica, i tre primi cittadini dei comuni in questione, il sindaco di Ripe Conigli, quello di Castelcolonna Lorenzetti e quello di Monterado Diamantini. Naturalmente la decisione dei tre comuni non concluderà la pratica, ma sarà il primo passo per creare i presupposti giuridici. L’iter sarà lungo e tortuoso. Dopo la delibera delle amministrazioni infatti, la palla passerà alla Regione che dovrà predisporre ed approvare un’apposita legge che sancisca la fusione a tutti gli effetti. L’obiettivo preponderante di questa unione è quella di ottimizzare le risorse in un momento in cui i bilanci, in special modo dei piccoli comuni stanno soffrendo. Se tutto andrà a buon fine, il nuovo mega comune comprenderà più di 8mila abitanti e sarà secondo nella zona solo a Senigallia. Rimane l’incognita del nome, anche se è probabile che si opti per la somma dei tre nomi che per una denominazione ex novo. Ripe, Castel Colonna e Monterado hanno detto, in ognuno dei tre consigli comunali, si al progetto di unificazione in un unico ente. E la decisione formale ma non sufficiente è già arrivata in Regione che dovrà provvedere con un apposito percorso istituzionale a sancire il passaggio al nuovo comune da circa 8.000 abitanti. In periodi – come questo – dove i tagli alle risorse si fanno sempre più decisi, l’unica strada per risolvere le problematiche sembra essere proprio quella di aggregarsi e così le tre cittadine guidate rispettivamente da Fausto Conigli, Massimo Lorenzetti e Gianni Diamantini hanno scelto di compiere questo passo. Che ora dovrà essere seguito da una decisione della Giunta regionale, probabilmente verso metà gennaio alla ripresa dei lavori, e di nuovo da un passaggio in consiglio comunale per ognuna delle tre realtà coinvolte che dovranno votare il contenuto della proposta di legge regionale. Infine, per far sì che l’iter amministrativo possa partire definitivamente, dovrà esser data la parola ai cittadini, con un referendum, forse entro l’estate 2013. M.G. La 'Befana artigiana' fa festa per centinaia di bambini Un entusiasmo travolgente quello delle centinaia e centinaia di bambini che al Palasport di Senigallia hanno festeggiato la Befana Artigiana della Confartigianato. Grande successo per una manifestazione giunta quest’anno alla 29^ edizione. Centinaia di persone hanno partecipato alla festa che ha visto la presenza di bambini provenienti da tutta la provincia. Alla manifestazione hanno preso parte anche il presidente e il segretario della Confartigianato provinciale di Ancona Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, Patrizia Casagrande Commissario Provincia di Ancona, la senatrice Silvana Amati, l'on. Carlo Ciccioli, l'assessore comunale Gennaro Campanile, il presidente e il segretario della Confartigianato di Senigallia Giovanni Angelini e Giacomo Cicconi Massi. La Befana Artigiana 2013 ha distribuito oltre 1.000 pacchi dono e fatto festa con i bambini. La giornata é stata allietata dalla musica e dai balli. Grande successo per i laboratori didattici dei 5 sensi dove i bambini sotto la guida dei maestri artigiani hanno appreso divertendosi le tecniche di molti mestieri, dal ricamo alla realizzazione di dolci e biscotti. La Befana Artigiana della Confartigianato é da sempre un importante momento di aggregazione e intende anche stimolare i più piccoli alla manualità e creatività. Anche quest'anno fondamentale la collaborazione con gli educatori della Fondazione Montessori di Chiaravalle. Siamo molto soddisfatti dell’iniziativa, hanno dichiarato il Presidente e il Segretario della Confartigianato provinciale di Ancona Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, perché l’entusiasmo dei bambini ci spinge di anno in anno a ripetere la manifestazione con qualche novità che faccia divertire i più piccoli ma anche i più grandi. E’ stata una giornata di allegria perché la Befana é tradizionalmente la festa dei bambini. Anche quest’anno dunque la Befana Confartigianato é stata ricca di doni e divertente. Dolci e caramelle sono stati distribuiti a tutti ed é stato anche un ottimo momento di socializzazione e di grande divertimento. Ricchi i pacchi dono che contenevano sorprese adatte alle diverse fasce di età, tutti giochi per riscoprire il valore della manualità, del fare. P.M. 12 cultura la voce misena 10 gennaio 2013 cultura Lo chef Uliassi fa notizia Circolo dei lettori Paolo Ermani a Senigallia Testate tra le più prestigiose nell'Est-Europa hanno reso omaggio alla cucina italiana di alto livello pubblicando uno speciale report dedicato allo Chef senigalliese Mauro Uliassi. Il tema delle festività ha suggerito il menù presentato dal Top Chef stellato che ha proposto piatti che evocano la tradizione, nei contenuti e nelle materie prime utilizzate, ma elaborati con le odierne e sofisticate tecniche di cucina in una superba veste interpretativa dal carattere unico ed essenziale. Vendeglatas, la rivista gastronomica più antica in Ungheria, Gastro Review in Slovacchia e Repubblica Ceca, oltre ad un network di informazione mitteleuropeo, hanno scelto i capolavori di Uliassi per comunicare la migliore espressione della cucina italiana d'autore fatta di ricerca continua e di sapori autentici. La Libreria Iobook, nell'ambito del "Circolo dei lettori", ha messo in programma il quarto appuntamento per giovedì 17 gennaio p.v., ore 21 (libreria Iobook). "Vi è mai capitato di leggere un libro e di trovare una frase che avreste voluto condividere, che vorreste leggere a qualcun altro, gridare a voce alta, scriverla a lettere cubitali su qualche muro? Avete un autore che amate così tanto da volerne parlare con altri, un libro che ha aperto un nuovo punto di vista sul mondo e che volete regalare ad altri? Avete mai avuto il grande desiderio di visitare i luoghi dei personaggi letterari che più avete amato: la Marsiglia di Izzo, la Parigi di Maigret, la Ferrara di Bassani, la Lisbona di Pessoa..? Per il 17 gennaio è in programma "Pastorale americana" di Philip Roth. Venerdì 11 gennaio 2013, alle ore 21, a Senigallia presso il centro sociale Arvultura, via Abbagnano 3, sarà presente Paolo Ermani, Presidente dell'associazione Paea (Progetti alternativi per l’energia e l'ambiente), socio fondatore ed ex vicepresidente del Movimento per la decrescita felice. È tra gli ideatori del quotidiano on line Il Cambiamento. Da due decenni è impegnato nell'ambito delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. In questa occasione parlerà del suo libro ' Pensare come le montagne - Manuale teorico-pratico di decrescita per salvare il pianeta cambiando in meglio la propria vita", scritto in collaborazione con Valerio Pignatta. G.T. Belle novità al Centro teatrale Orfeo Tamburi, Fumetti a scuola La casa del teatro E' ora di riprenderci il futuro e con il nuovo anno ci sono grandi novità al Centro Teatrale Senigalliese! Il Centro è una struttura di formazione permanente e si basa sull'esigenza di far nascere una "Casa del teatro e delle arti” a Senigallia. Un luogo dove potersi formare in maniera profonda, sperimentare i primi rudimenti del mestiere teatrale e fare della condivisione una possibilità per uscire dalla solitudine, sia umana che artistica. Vogliamo creare un luogo umano, libero, vero e creativo per resistere alla decadenza e continuare a coltivare semi di speranza. Ecco perché vi comunico le novità per il 2013: 1) Il Cts, dopo essere stato riconosciuto dal Comune di Senigallia un centro culturale di rilevanza nazionale, si è visto assegnare una sede stabile in pieno centro storico. La sede è in Piazza Garibaldi, 1 (sopra i Vigili Urbani): vi invitiamo a venirci a trovare, così potrete anche cogliere l'occasione di visitare uno dei tanti luoghi storici della nostra città. 2) L a scuola di teatro amplia l'offerta formativa e, oltre al già avviato corso sulle tecniche attoriali e sul teatro popolare tenuto da David Anzalone, apre le iscrizioni per: a) “Il gioco del teatro”, corso per bambini dai 3 ai 5 anni sui giochi propedeutici al teatro diretto dall'attrice ed educatrice Agnese Barucca. Inizio il 10 gennaio. b) "La danza del teatro", corso di danza tenuto dalla danzatrice e coreografa Debora Formica. Inizio l'8 gennaio. 3) All'interno del Centro sarà allestita una ”Biblioteca èpopolare”, dove potete trovare, consultare e avere in prestito gratuitamente video, bibliografie e testi sul teatro. Per i dettagli del progetto, seguire gli sviluppi del Centro, collaborare con noi e\o iscrivervi ai corsi, visitate il nostro sito ufficiale www. corsoteatro.it . Per qualsiasi ulteriore informazione, potete scriverci all'indirizzo mail [email protected] oppure chiamarci al 3312364307. David Anzalone da vedere Più di 1700 visitatori hanno già visitato la mostra dedicata ad Orfeo Tamburi, aperta a dicembre al Piano Nobile della Rocca Roveresca. Un’esposizione importante che rimette l’accento su uno dei protagonisti marchigiani dell’arte del Novecento Italiano. La mostra, realizzata a conclusione del lavoro di catalogazione finanziato dalla Cassa di Risparmio di Jesi, è stata realizzata dal Comune di Senigallia e dal Museo Comunale d’Arte Moderna in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Paesaggistici ed Architettonici delle Marche. Oltre alle opere di proprietà del Museo viene esposta anche una selezione degli oli di proprietà delle Gallerie Gioacchini di Ancona e Cortina che completano la panoramica sull’attività di Tamburi. Di particolare interesse la serie di paesaggi e le vedute cittadine che ci restituiscono una Parigi d’altri tempi, opere che mettono in risalto la sua grande abilità di disegnatore che lo portò ad essere interprete per i contemporanei delle maggiori città del mondo ritraendo, oltre a Parigi, Londra, New York ed Atene pubblicando i suoi disegni sui libri Touring Club e la rivista Fortune. La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2013 ed è possibile visitarla tutti i giorni dalle ore 8.30 alle ore 19.30. "Molto rumore per nulla" ad Ostra Grazie allo straordinario lavoro di approfondimento curato da Marco Petrelli (cinema “Excelsior” di Falconara Marittima), i partecipanti hanno potuto farsi più che un’idea su come muoversi per poter beneficiare dei contributi regionali per l’acquisto dei proiettori cinematografici digitali. E’ imminente, infatti, l’uscita del bando regionale per la valutazione dei progetti che le sale cinematografiche presenteranno. Dopo aver resistito per oltre un decennio al tentativo dei 'colossi' di farle fuori, le sale sopravvissute guardano al digitale con un misto di preoccupazione e desierio di novità. Vogliono esserci e proporre cultura, hanno più che mai bisogno di comunità di riferimento che sostengano il loro lavoro, accettino con loro la sfida del mettersi in relazione con il mondo, abbiano la stessa passione per i tanti bei linguaggi che parlano di umanità. Laura Mandolini Marco Altimani Rivoluzione digitale plative – scrive Gianluca Bernardini – che la settima arte o la messa in scena, quando sono alte e buone, possono inserirsi per aiutare gli uomini e le donne a fermarsi, a prendere una pausa per una riflessione altra che sa andare al di là della semplice visione del film eo dello spettacolo. Le nostre sale, dunque, possono offrire in questa direzione, secondo la propria mission, un ottimo servizio”. Può essere utile anche leggere, sempre nel numero 6 – dicembre 2012, l’articolo “Nessuna sala deve chiudere”, scritto dal segretario nazionale Acec Francesco Giraldo. In sintesi, Giraldo sprona le sale, e soprattutto le loro comunità ecclesiali di riferimento, a vivere la sfida digitale come un’occasione unica per fare un salto di qualità, investire economicamente e in competenze culturali, ridefinire il lavoro pastorale delle sale. Mettendosi in rete, perché da soli è tanto più difficile vincere questa nuova avventura che, prima che tecnologica, è culturale. Fabrizio Chiappetti Con l’anno nuovo, appena incominciato, eccoci di nuovo a teatro, sicuri di trascorrere una serata divertente, grazie a William Shakespeare e al ‘Melograno’ di Senigallia. E’ il Teatro ‘La Vittoria’ di Ostra che ospita questo evento teatrale di spessore, con la rappresentazione di ‘Molto rumore per nulla’, in scena il 12 e 13 gennaio con inizio alle 21 il sabato e alle 17 la domenica. Una delle commedie di Shakespeare di spicco, “Molto rumore per nulla” è in realtà una commedia in cui l’autore vuole mettere in evidenza quanto l’uomo sia influenzabile e quanto si fidi più degli altri che del proprio cuore. L’uomo è dunque debole ed è sufficiente un semplice rumore, un disturbo casuale per piegare la sua integrità. Considerata a lungo commedia romantica per i temi amorosi e per la struttura ricca di elementi farseschi e giocosi, l’opera rientra a pieno titolo nel novero delle tragicommedie, nelle quali l’elemento comico si fonde con quello tragico e perfido degli inganni. Commedia breve e brillante, è stata fortunata su versante della rappresentazione teatrale, restando nei secoli una delle commedie di Shakespeare più conosciute e più presente sui palcoscenici di tutto il mondo. Prenotazioni presso Foto Tecnica Ubaldi - Piazza Dei Martiri 14 – Ostra – tel. 071 68079. I cinema dell'Acec si sono ritrovati a Senigallia per il loro incontro Il cinema ‘Gabbiano 2’ di Senigallia ha ospitato lo scorso 29 dicembre l’incontro annuale dell’Acec Marche. Circa quaranta persone, tra esercenti e collaboratori delle sale della comunità marchigiane (gli ex cinema parrocchiali) hanno dato vita ad un appuntamento che ha saputo coniugare diverse esigenze: guardarsi in faccia tra chi condivide le stesse ‘fatiche’, aggiornarsi su strategie, programmi ed iniziative, affrontare con meno paura la rivoluzione digitale, visto che nel giro di un anno le pellicole spariranno dalla circolazione. Nell’occasione, inoltre, la delegazione regionale ha ridistribuito le quote Acec alle singole sale, piccolo ma significativo contributo economico annuale molto apprezzato. Sembra quasi un dibattito accademico, ma ogni anno è utile chiedersi perché vale la pena investire tempo e soldi nelle sale della comunità. E’ molto efficace la risposta riportata nell’ultimo editoriale del periodico SdC. “Sta nelle parentesi contem- La scuola media “Fagnani” e la Fondazione Rosellini di nuovo insieme per promuovere la conoscenza del fumetto. Gli alunni di tutte le classi dell’istituto sono stati coinvolti in una lezione molto speciale, dove il posto dei libri è stato preso da disegni e balloon. Con l’aiuto di Franco Spiritelli, membro della Fondazione e grande esperto di quella che è stata definita la “nona arte”, gli alunni hanno approfondito il linguaggio delle immagini, ricostruendone l’evoluzione nel corso del tempo. Il fumetto, insomma, come vera e propria arte visiva del racconto; ma anche un modo concreto per arricchire l’offerta didattica della scuola, attraverso l’educazione alla lettura iconografica e l’utilizzo di strumenti multimediali, verso cui le giovani generazioni dimostrano una straordinaria familiarità. spettacolo la voce misena 10 gennaio 2013 13 eventi e corsi il taccuino Senigallia - Museo dell'emigrazione La Regione Marche, in collaborazione con la Provincia di Ancona e con le altre Province marchigiane, istituirà presso la struttura “Villa Colloredo Mels” di Recanati, il Museo dell’Emigrazione Marchigiana nel Mondo al fine di conservare e diffondere l’alto valore storico, culturale e sociale rappresentato dall’emigrazione marchigiana. Il Comune di Senigallia invita i cittadini che vogliano contribuire alla creazione del Museo Regionale dell’Emigrazione, a consegnare il materiale utile all’Ufficio Relazioni con il Pubblico in Piazza Manni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e Senigallia - Le Marche sconosciute dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 18.15. Incontro con l’autore del libro "101 storie sulle Marche che non ti hanno mai raccontato" Newton Senigallia - Mostra da Spalato Compton editori di Marina Minelli. Domenica 13 Continua nelle prestigiose sale di Palazzo del gennaio ore 18, punto T, teatro La Fenice, insieme Duca, la mostra realizzata dal Comune di Senigal- all’autrice interviene Sonia Bagni con la partecilia, dal Museo d’Arte Moderna e della Fotografia, pazione straordinaria di Stefano Ranucci – Rana in collaborazione con il gruppo Hulu della Bien- che racconterà alcuni retroscena … e dei ballerini nale d’Arte di Spalato. L’evento curato da Mateo della Società di Danza Ancona. Una bella occasioPerasović, già rettore dell’Accademia di Belle Arti ne per conoscere le tante sorprese che una piccola di Spalato, si inserisce nella collaborazione tra le regione come la nostra sa regalare e in tanti casi istituzioni delle due città. sconosciute ai più. Il teatro di Luigi Pirandello torna a Senigallia Questa sera si recita a soggetto di Luigi Pirandello con Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini, regia Ferdinando Ceriani Nel 1930, durante un esilio volontario a Berlino per assorbire il fermento della cultura tedesca, Luigi Pirandello scrive "Questa sera si recita a soggetto". La pièce è una complessa architettura di strutture a incastro in cui la ben nota passione del drammaturgo siciliano per il metateatro arriva a una delle sue vette più alte. La quarta parete viene completamente abbattuta e l'inizio dello spettacolo coincide con un alterco fra gli attori della compagnia, che litigano con il regista su come do- ver rappresentare il testo da mettere in scena (che una novella dello stesso Pirandello, "Leonora addio!"). Il testo deve essere rappresentato a soggetto, senza un copione predeterminato. Il regista vorrebbe suddividere il racconto in quadri ed episodi, in modo da dare un ordine un ordine e un rigore formale alla struttura dello spettacolo ma gli attori non sono d'accordo. Temono che la rigidità della struttura vada a scapito della loro immedesimazione e dell'intensità dei sentimenti rappresentati, soprattutto in funzione del fatto che la novella di riferimento è una storia di amori e gelosie. Teatro "La Fenice" - Senigallia venerdì 11 gennaio 2013, ore 21. Matteo Fraboni in concerto a Senigallia This is my music Due gli appuntamenti previsti alla Piccola Fenice, luogo ideale per ascoltare jazz e blues. Sabato 12 gennaio alle ore 21.00 il giovane talento del jazz italiano Matteo Fraboni Quintet e domenica 7 aprile alle ore 17.00 Mountain Men con Mathieu Guillou alla chitarra e Ian Giddey all'armonica per un viaggio alle radici del blues graffiante ed essenziale. Il viaggio fantastico nel mondo della musica prosegue alla Rotonda a Mare domenica 20 gennaio con i flauti e i liuti de La Reverdie. Clarinetto e pianoforte, jazz ma non solo, domenica 10 febbraio con Gabriele Mirabassi e Andre Mehmari, mentre le suggestioni del tango inonderanno la Rotonda a Mare domenica 24 febbraio con Federico Mondelci al sassofono e Simone Zan- chini alla fisarmonica. Marzo si aprirà con il bianco e il nero della tastiera di Giuseppe Albanese domenica 3 marzo e non solo opera con I Solisti di Perugia domenica 17. Infine il pianoforte di Ottavia Maria Maceratini concluderà la stagione con le Suggestioni dall'est e dal nord domenica 21 aprile. Info e prenotazioni - Teatro La Fenice: 0717930842 - 3351776042 mail: [email protected] - www.senigalliaturismo.it Orari biglietteria Teatro La Fenice: venerdì e sabato dalle ore 18.00 alle ore 20.00. Rotonda a Mare: il giorno dello spettacolo dalle ore 15.00. Ingresso unico euro 10,00 euro. I biglietti della stagione concertistica possono essere acquistati anche on-line sul sito www.vivaticket.it C.M. Natale in collegiata, chiusura in bellezza Chiude domenica pomeriggio 13 gennaio 2013 la nona edizione della rassegna musicale “Natale in Collegiata”, nell’occasione dell’ultima delle tradizionali festività natalizie, legate alla liturgia al Battesimo del Signore. Alle ore 17,30 nella Insigne Collegiata di S.Giustina a Mondolfo, ad animare la liturgia sarà la Cappella Musicale della Cattedrale Basilica di San Bendetto del Tronto, sotto la direzione di Massimo Malavolta. “Una rassegna particolarmente ricca di appuntamenti, di espressioni e di generi quella che andiamo a concludere per questa edizione Natale 2012 – così il direttore artistico Filippo Sorcinelli – che ha raccolto un ottimo consenso e che si è confermata negli obiettivi di fondo, ovvero quello di animare le liturgie con la propria musica: la Musica sacra, contestualizzando ampiamente nel rito, ed al contempo - data la sua unicità nel territorio - quello di promuovere e trasmettere a tutti le iniziative legate alla buona musica, attraverso le istituzioni musicali di Mondolfo e dell’hinterland”. Ora il concerto di domenica pomeriggio 13 gennaio, con la Cappella Musicale della Cattedrale di San Benedetto del Tronto: ha un organico di 25 elementi circa ed è stata diretta, dalla sua costituzione fino al 2005 dal M° don Piergiorgio Vitali. Dalla scomparsa del compianto Maestro la Cappella viene guidata dal maestro Massimo Malavolta. Per il programma completo e info: www. parrocchiamondolfo.it A.B. Cinema multisala GABBIANO www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375 da giovedì 10 gennaio La parte degli angeli Un film di Ken Loach. Con Paul Brannigan, John Henshaw, Roger Allam, Gary Maitland, Jasmine Riggins. 106' - Gran Bretagna, Francia, Belgio, Italia 2012. Glasgow. Il giovane Robbie, già recidivo, evita il carcere perché il giudice decide di puntare sulla sua capacità di recupero visto che la sua altrettanto giovane compagna sta aspettando un figlio. Viene così affidato a Rhino che è il responsabile di un gruppo di persone sfuggite al carcere e condannate a compiere lavori socialmente utili. Dopo aver assistito a un pestaggio, di cui Robbie diviene vittima nel momento in cui decide di andare in ospedale per vedere il bambino, Rhino decide di aiutarlo. Scoperta la sua particolare sensibilità gustativa per quanto riguarda i vari tipi di whisky decide di introdurlo nell'ambiente. È così che a Robbie e ad alcuni suoi compagni di rieducazione viene l'idea di un 'colpo' del tutto anomalo che però potrebbe offrire loro un futuro sereno. Ken Loach torna a riflettere sulla commedia umana, arte nella quale è indiscutibilmente maestro. Sceglie lo scenario della Glasgow che ama e ci offre il ritratto di uomini segnati dalla vita privilegiando tra tutti quello del giovane Robbie. È a quelli che questo nostro mondo libero etichetta come irrecuperabili che, ancora una volta rivolge la sua attenzione. Perché Loach è convinto che la possibilità di un riscatto sociale vada più che mai offerta in questi nostri tempi in cui il dio mercato reclama ingenti e quotidiani sacrifici umani. La migliore offerta Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson. 124' - Italia 2012 Virgil Oldman è un sessantenne antiquario e battitore d'aste di elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa quanto solitaria. Non ha mai avuto una donna al suo fianco e tutta la sua passione è rivolta all'arte. Fino a quando riceve un incarico telefonico da Claire, giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza, che vuole venga fatta una valutazione degli oggetti preziosi che arredano la sua villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli appuntamenti. Virgil viene così attratto da questa committente nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto. Intanto, nel corso dei sopralluoghi, trova nei sotterranei dell'abitazione parti di un meccanismo che si rivela essere di produzione molto antica. la Befana ad Ostra fotografia di Giancarlo Barchiesi 14 sport la voce misena 10 gennaio 2013 Miciulli, tre vittorie di seguito ed il secondo posto in classifica ARZILLA 0 – MICIULLI 1 MICIULLI 1 – ISOLA DI FANO 0 MICIULLI 2 – FUTURA “98” 0 sport Tre vittorie consecutive rilanciano la Miciulli verso la vetta della classifica. E’ stato un periodo felice per la squadra di mister Goldoni. Le reti di Galdenzi, Schiano Stefano e le ultime due di Marcucci e Cercaci hanno reso felice tutto il complesso neroazzurro. La squadra, rinnovata in più parti, visti gli acquisti di Cercaci e di altri ottimi giocatori, ha fatto in modo di fare un salto di qualità verso la conquista del primato. La partita odierna è stata fin dal fischio d’inizio dominata dai locali che già al 6° sono andati in vantaggio col loro bomber Marcucci. Gli ospiti hanno tentato in più riprese di agguantare il pareggio, ma l’attenta difesa del Miciulli ha infranto ogni tentativo. Alla ripresa del gioco, dopo il riposo, è sempre la Miciulli ad imporre il proprio gioco, culminato al 73° con la bella rete di Cercaci. Sabato prossimo la squadra andrà in trasferta sul campo della Maior. Saprà continuare il periodo positivo? MICIULLI: Minardi, Mori, Odoguardio, Bellagamba, Turchi, Rosi, Cercaci, Piersanti, Galdenzi (72’ Schiano St.), Marcucci (88’ Moschini), Contini (80’ Massacci). All. Goldoni (squalificato). FUTURA 98: Conti, Battisti, Frezza, Franchini, Cinotti, Bernabei, Ritorto, Eusebi (60’ Alessandrini), Serafini S., Cini A. (76’ Sticca), Ferri (74’ Pierpaoli). All. Serafini M. Arbitro: Bertuccini di Pesaro. CLASSIFICA: Usav Pesaro 34, Miciulli 32, Tavernelle 30, Gabicce G. 30, Maior 28, Villa Fastiggi 27, S.Veneranda 25, Villa Ceccolini 24, Isola di Fano 22, Pesaro C. 22, Junior C.C. 19, Muraglia 18, Atl. Tavullia 17, Fortuna ‘78’ 17, Arzilla 17, Fanano 14, Futura ‘98’ 13. Giancarlo Mazzotti La Vigor Senigallia, a ranghi ridotti, subisce due goal Una ripresa molto difficile PAGLIARE 2 VIGOR SENIGALLIA 0 Il nuovo anno non porta bene agli uomini di mister Clementi, che nella prima di ritorno di questo campionato d’Eccellenza rimediano la prima sconfitta. I ragazzi vigorini hanno dato l’anima pur di portare a casa un risultato utile, ma le ottime occasioni create non sono state sfruttate a dovere per la mancanza di un vero realizzatore. In questo periodo di ferie natalizie, due buone notizie ci sono state in casa vigorina, la prima: il ritorno in squadra del terzino Ruggeri, la seconda: sabato scorso è ritornato pure il centrale Tombari, due pilastri difensivi che sapranno dar forza a questa compagine di giovani virgulti. L’unica partita è tutta in salita per i senigalliesi in quanto i locali li mettono alle strette nella propria metacampo, cercando in più occasioni di perforare la porta difesa dal buon Moscateli. Il terreno ridotto ad un pantano non facilita certo il gioco rossoblù, che stenta nel costruire azioni pericolose. Ci prova al 20° Rossetti, che da buona posizione impegna l’estremo Peroni in una difficile parata. Al 22° il Pagliare passa in vantaggio. Su un lungo lancio di Lanciotti, De Luca s’impossessa della sfera, servendo poi in area il solitario Pezzoli che non ha difficoltà a battere l’incolpevole Moscatelli. I vigorini reagiscono, anche se con fatica. Al 29° Pesaresi ci prova, ma il suo pallonetto tanto insidioso termina di poco fuori. Alla ripresa del gioco sono i rossoblù ad impensierire la porta di Peroni, prima con Sinigaglia, quindi con Pesaresi che su calcio d’angolo di testa sfiora il pari. Su una ripartenza locale il Pagliare va in gol per la seconda volta. 70°, su uno spiovente in area vigorina, Ciotti di testa devia in rete. La Vigor tenta di accorciare il divario con due tentativi di Pesaresi all’81° e all’85°, ma senza alcun risultato. La partita finisce qui con la sconfitta. Domenica prossima, seconda di ritorno al Bianchelli con il forte Fossombrone, quinta forza di questo campionato d’Eccellenza. Saprà la giovane compagine vigorina cancellare il brutto 3 a 0 subito all’andata? PAGLIARE: Peroni, Cafini, Merlonghi, Ciotti, Filipponi, Tedeschi, Bizzarri (15’ st Alijevic), Chiappini, Pezzoli, De Luca (41’st Sciamanna), Langiotti (25’ Goldengas basket, periodo grigio Il campionato di pallacanestro serie B dilettanti durante le ferie natalizie non ha subito soste e per la Goldengas non tutto è filato liscio. MONTEGRANARO 73 – GOLDENGAS 77 GOLDENGAS 91 – CENTO 92 CECINA 82 – GOLDENGAS 71 Tre incontri con la vittoria esterna sul campo del Montegranaro dopo un tempo supplementare e una tripla finale del capitano Pierantoni. L’immeritata sconfitta è stata subita sul proprio terreno ad opera del Cento, al tempo supplementare, quando Giroli manca il tiro libero del pareggio per un ulteriore tempo supplementare (27-11; 45-38; 67-55; 79-79, 91-92). Questa è la seconda sconfitta, ultima del girone di ritorno sul campo del Cecina. L’inizio è tutto di marca locale, anche se i biancorossi senigalliesi tentano di rimanere incollati. Primo quarto 28-20; nel secondo quarto i biancorossi con Maddaloni, Catalani e Barantani riportano la Goldengas sulla retta via, tanto da chiudere in vantaggio sul 40-41. L’inizio ripresa è tutto di marca locale, così che in poco tempo con Bruni e Bertolini si fa il vuoto, tanto da chiu- dere il quarto sul 6 a 51 Ultimo quarto con la Goldengas in rimonta ma non sufficiente per vincere la partita. Finale 82 a 71 (2-20; 12-21; 26-10; 16-20). Domenica prossima inizio girone di ritorno in trasferta sul campo del Consum Siena, ultima in classifica. CECINA: Bruni 18, Coppa 15, Fratto 4, Bertolini 15, Salvadori 6, Caroti, Tessitori 10, Rischia 7, Vittine, Del Testa 7. All. Campanella. GOLDENGAS: Barantani 8, Maddaloni 16, Catalani 13, Pierantoni 6, Pasquinelli 9, Savelli 2, Savelli D. 2, Perini 10, Sartini 2. All. Vallia. Arbitr: Sansone e Capotorto. NOTE – parziali: 28-20, 40-41, 66-51, Cecina: tiri da due 23/36, tiri da tre 7/21, liberi 15/19; Goldengas: tiri da due 18/31, tiri da tre 8/28, liberi 11/6; uscito per falli Perini (Goldengas). CLASSIFICA: Ravenna 30, Firenze 23, Empoli 20, Montecatini 20, Montegranaro 20, Cecina 20, Castelfiorentino 14, Cento 14, Livorno 14, Siena 12, Goldengas 12, Montegranaro 10, Rimini 10, Ancona 10, Civitanova 8, Costone Siena 4. G.M. st Palma). All. R.Vagnoni. VIGOR: Moscatelli 6,5, Siena 6, S.Gregorini 6, Morganti 6, Ruggieri 6, Tombari 6 Chiarucci 5,5 (7’ st Bittoni 6), Sinigaglia 6,5 (22’ st Carboni6, Rossetti 6,5, Pesaresi 6,5. T. Gregorini 6,5 (25’ st Marini 6). All. Clementi. Arbitro: Martiniello di Macerata. RETI: 22’ pt Pezzoli, 25’ st Ciotti. NOTE: ammoniti Cafini, Filipponi, Siena, S.Gregorini, Pesaresi; spettatori 300 circa. CLASSIFICA: Matelica 41, Biagio Nazzaro 33, Fermana 29, Montegranaro 28, Fossombrone 26, Urbinelli 25, Pagliare 24, Tolentino 23, Grottammare 20, Monturanese 20, Vigor 19, Corridonia 16, Cagliese 13, Elp. Cascinare 11, Urbania 9, Cingolana 9. CICLISMO Penultima striscia II Ciclo Miseni attestano le proprie affinità elettive fuoristrada. Il Master Cross interregionale open torna ad applaudire Paolo Pavoni. Il campione marchigiano élite, reduce dai fasti dell’Umbria Cross, si impone sull’anello di Girola. Il Team Co.Bo. - 3 P Sport Pavoni festeggia al meglio l’Epifania, che vale a ‘papà’ Aldo Pavoni (tricolore supergentleman in carica e Le attività del tennistavolo Dopo la pausa natalizia l'attività agonistica del centro tennistavolo riprende il via con un torneo nazionale e a seguire (il 12 gennaio) il campionato a squadre. Nel frattempo il Comitato Regionale ha diramato le classifiche di competenza ed il Tennistavolo Senigallia risulta in testa in entrambe le competizioni che riguardano le società. Nel "Superpremio Società", giunto alla 39° edizione, la società storica del pongismo cittadino guida la classifica con 73 punti contro i 41 del CUS Camerino, i 25 di Juvenes San Marino e i 23 di Virtus Ascoli. Nel "Grand Prix Giovanile", giunto invece alla 24° edizione, il distacco dalle inseguitrici è minore (65,5 punti contro 55 e 44). Nelle classifiche individuali maschile, i giovani Gorini Alec (14 punti), Matafora Mirco (10), Spinozzi Paolo (10), tutti del Tennistavolo Senigallia, guidano la neonata 5° categoria (in pratica la categoria di accesso alle classifiche nazionali). Tennistavolo Senigallia Giancarlo Mazzotti fondatore della dinastia fuoristrada di Parolito) il bronzo di giornata congiuntamente al rafforzamento della leadership in classifica generale di settore. L’oro dei giovani va di nuovo al marzocchese Yuri Torcianti (Uisp Senigallia). Il primato dei veterani arride al romagnolo Gabriele Arfilli (Hobby Bike – Gambettola). Nella Zona Industriale di Fermo circuitano 82 crossisti. Per gli atleti uispini è l’ultima prova pretricolore, cui seguirà il Campionato Marchigiano Ciclocross Uisp: domenica 20 gennaio, sul tracciato suggestivo ricavato nel centro storico di Sassoferrato, per la qualitativa organizzazione del G.C. Avis – Santino Massi presieduto da Carlo Sabbatini. La cronaca della gara regina elegge battistrada il ‘fuori quota’ Paolo Pavoni, seguito dal migliore amatore, Alessandro Dell'Orso (Abruzzo Mtb). La corsa degli specialisti più maturi viene dominata da Gabriele Arfilli, sulla cui scia terminano il sassoferratese Giovanni Tittoni (Team Ponte), Stefano Santini e Alessio Olivi (tandem del Cicli Cingolani – Pianello di Ostra. Vittorie di categoria per i sempreverdi Graziano Malatesta e Paolo Soricetti (Cingolani). In testa alle valchirie: Elena Torcianti (Superbike) su Daniella Stefanelli (Cingolani). Nell’arena giovanile, il campione biancorossoverde Yuri Torcianti dribbla il talentuoso Ciuccarelli. Terza piazza ad Alice Torcianti (reginetta rosa). Umberto Martinelli Foto: Paolo Pavoni trionfa sul circuito di Girola penultima la voce misena 10 gennaio 2013 15 *** asteriski un bambino povero”. Lui: decido io” (maschili- Amministratori amati Nel tradizionale incontro con il Corpo Diplomati- sta!). E adotta il cane. Al giudizio degli antropolo- Il Governatore Spacca è al 4° posto nella classifica nazionale dei presidenti di Regione. Il Sindaco co il Papa dichiara: “Se preoccupa lo spread, do- gi (e di Dio!) il verdetto giusto. Ceriscioli di Pesaro è i più stimato nelle Marche vrebbero sgomentare di più le crescenti differenze PdL - Lega fra i pochi ricchi e i molti poveri” che, purtroppo, Siglato l’accordo Pdl- Lega. Maroni è candidato tra i comuni capoluogo di provincia. sono in aumento. al Pirellone. Come “premier”? Maroni vuole Tremonti; Berlusconi propone Alfano. Si vedrà… Si Abbandono di serpenti Politica, elezioni in vista Era stato abbandonato vicino ad un cassonetto Monti dichiara: “Non sono un tassatore”. Bersani, vota nei giorni 24-25 febbraio. Gi elettori sono dei rifiuti in via Verdi a Senigallia, chiuso nella che già si considera “premier”, lo invita a non fare circa 51 milioni. sua teca, coperta da un lenzuolo: un serpente boa troppa “propaganda”. Berlusconi è sicuro – con la constrictor. Finita la smania per l'animale esotico, Lega – di arrivare al 40%. Vedremo. L'Imu, ottima entrata questo è diventato un rifiuto di cui disfarsi. Piena Italiani brava gente. L’Imu pagata da quasi tutti solidarietà al serpente che di sicuro stava molto Sconcertante adozione spinge le entrate. Siamo a più 13.8 miliardi, nono- meglio dov'era. Lui: adottiamo un cane?”. Lei: preferirei adottare stante la crisi. a cura di G. Cionchi Il Papa ai diplomatici 13 gennaio 2013 - Battesimo del Signore Siamo tutti figli Parola di Dio Is 40,1-5.9-11 Salmo 103 Tt 2,11-14;3,4-7 Lc 3,15-16.21-22 Prediletti da Dio: il Battesimo è segno di una vita che rinasce e che è capace di Bene Lasciati alle spalle i giorni di Natale, intensi e caotici, brevi e stordenti, passiamo quasi improvvisamente al Battesimo di Gesù, iniziando il tempo ordinario. Lo so, lo so: non sono certo io che cambierò l'anno liturgico ma non mi dispiacerebbe aggiungere qualche festa intermedia dopo il breve tempo natalizio. Inizierei, dopo l'Epifania da riposizionare di domenica con la domenica della Festa della fuga in Egitto. Così facendo, magari, noi bravi cristiani ci ricorderemmo di quanto hanno penato Maria e Giuseppe in un paese straniero, clandestini come quei povericristi che vediamo sbarcare sulle nostre coste siciliane (lo ha detto anche il Papa, quindi non faccio politica!). Poi aggiungerei la domenica dello stupore di Nazareth, tema appena sfiorato dalla straordinaria festa della Santa Famiglia, per dedicare almeno qualche micro-riflessione all'assordante silenzio di Nazareth e a quei trent'anni di nulla (il 90% della vita terrena del Maestro e Signore Gesù) che danno un sapore nuovo alla quotidianità. la parola a... arrivati in redazione Alessandro Cari Ostraveterani, ho conosciuto Alessandro insegnandogli il francese a Senigallia, quando lui aveva la spensierata età di 18 anni. Era un ragazzo buono, gentile, educato, volenteroso e di buone capacità, tanto che col suo impegno ha raggiunto una buona preparazione nel corso dell’anno scolastico. Ma soprattutto ricordo volentieri la sua maturità e il suo senso di responsabilità che, insieme alla buona volontà di altri vostri bravi concittadini (Cipollini, Mariani e Paternoster) hanno contribuito a fare di quella classe la migliore della mia carriera. Se il buongiorno si vede dal mattino, lei, Signora Daniela, e tu, Edoardo, avete un ottimo esempio da tenere fisso davanti ai vostri occhi. Il giorno del funerale ho assistito ad uno spettacolo straordinario. Non sapevo che foste così numerosi! Siete scesi come un fiume in piena verso il cimitero, quasi aveste voluto risuscitare Alessandro. Signora Paradisi e Signora Neri, so quanto soffrite come mamme dello sposo e della sposa. Voi siete la prima e la seconda mamma di Alessandro, perché la mamma della sposa non è una suocera ma la seconda mamma del genero, quella scelta ed adottata. Gesù, come fece con la Sua mamma, vi darà tanta forza da riversare ancora come amore su Daniela e su Edoardo. Voi mamme siete straordinarie come collaboratrici della creazione di Dio. Prima di darci la luce voi ci custodite gelosamente nove mesi al buio. In tutti questi giorni potreste anche scegliere di lasciarci per sempre nel buio del nulla; ma al buio voi Il fatto che siamo tutti stati battezzati da neonati ha un valore enorme e da valorizzare: i nostri genitori (più o meno coscientemente) hanno voluto donarci tutto il loro cuore e la loro passione per Dio appena nati. Ma, ahimè, l'esperienza fisica sensibile (non quella teologica) è rimasta sepolta nel passato e, tutto sommato, il fatto di essere o meno battezzati non ci cambia di molto la vita... Se invece sapessimo cosa davvero è accaduto in quel giorno benedetto in cui un povero prete ha versato sul nostro capo l'acqua benedetta! Siamo diventati figli di Dio, concittadini dei santi, liberi di amare. Figli di Dio: forse possiamo aspirare a diventare delle grandi pop-star o dei premi Nobel, ma più che figli di Dio non potremo mai essere... e lo siamo già! Concittadini dei santi, appartenendo al grande sogno di Dio che è la Chiesa fatta di poveri peccatori (noi) ma anche di grandi testimoni. Possiamo vantarci e contare sull'aiuto dei grandi santi, chiedere la fede a Pietro o il buonumore a san Filippo o lo spirito di pace a frate Francesco... Liberi di amare: liberati dal laccio del peccato, delle tenebre, del grande inganno delle origini, salvati da Cristo possiamo, con l'aiuto del suo amore e della sua grazia, imparare ad amare come egli ha fatto. Sulle sponde del Giordano Gesù si mette in coda per essere battezzato. Lui, senza peccato, desidera da subito mettere bene in chiaro il suo sti- di Paolo Curtaz le: egli è venuto per solidarizzare con noi uomini, senza trucchi, senza privilegi. Lui, senza tenebra, ha accettato di condividere la nostra tenebra per illuminarla con la sua presenza. Isaia, nella prima lettura, deportato in Babilonia con molti ebrei dopo la disfatta di Gerusalemme, incoraggia un popolo smarrito e fragile parlando della venuta di Dio. Anche la gloria di Dio, come dice altrove Geremia, lascia il Tempio ormai distrutto e parte in catene per stare con il suo popolo. Davvero Gesù è il Dio-con-noi, senza riserve, senza parentesi. Dopo il Battesimo Gesù prega (!) e, nella preghiera fa esperienza di essere abitato dallo Spirito Santo e tutti sentono la voce del Padre: "Tu sei il mio figlio bene-amato, in te mi sono compiaciuto". Tutti noi veniamo educati a meritarci di essere amati, a compiere delle cose che ci rendono meritevoli dell'affetto altrui; sin da piccoli siamo educati ad essere buoni alunni, buoni figli, buoni fidanzati, buoni sposi, buoni genitori, bravo parroco... il mondo premia le persone che riescono, capaci e dentro di noi - s'insinua l'idea che Dio mi ama, certo, ma a certe condizioni. È difficile amare "bene", l'amore è grandioso e ambiguo, può costruire e distruggere, non si tratta di adorare qualcuno, ma di amarlo "bene", renderlo autonomo, adulto, vero, consapevole. Così Dio fa con me. inbreve preferite la vita e la luce! E ci generate. Che dire della giovane età del caro Alessandro? Noi credenti sappiamo che non abbiamo fatto un contratto con Dio prima di nascere. Quando ho insegnato ad Alessandro avevo già perso un fratello di 39 anni e la mia sposa, di 35. Successivamente ho perso l‘altro fratello, di 54 anni. Nonostante tutto, ancora fiducioso, ho così pregato: “Dio, babbo, mamma, grazie per la luce che mi avete donato. E questa luce, che duri 20, 50 o 100 anni, non è che una scintilla dell’eternità. E noi siamo solo granelli di sabbia nella Tua immensità, Signore Iddio”. Antonio Di Giuseppe Grazie, Genoveffa! E’ con molto piacere che anche quest’anno abbiamo rinnovato l’abbonamento a Bonini Predieri Genoveffa, nostra fedelissima abbonata di novanta anni che attende settimanalmente “La Voce Misena” con grande gioia e curiosità. La ringraziamento e le auguriamo di rinnovarlo ancora per tanti anni. M.P. A Monterado Il Natale sarà celebrato in una combinazione partecipativa fra parrocchia, scuola e famiglia, sabato 12 gennaio 2013 nella chiesa parrocchiale di Monterado. Alle ore 15 si avranno le prove generali, alle ore 16 la recita. Su proposta del pievano don Giuseppe, quest’anno la manifestazione è incentrata sul poemetto del Pascoli “In Occidente”, con un menabò che comprende, oltre al saluto del Pievano e del Dirigente scolastico, una scaletta molto interessante di cui parleremo anche su Voce Misena. I ragazzi e le ragazze della Scuola Primaria (ex elementare) ma frequentanti il catechismo, faranno da sfondo scenografico e rappresenteranno gli Angeli e i Pastori. La lettura e il commento del Pascoli sono di piena collaborazione con: il Dirigente scolastico prof.ssa Adriana A. Siena, con la vice Dirigente Antonietta Tombari, con i docenti Baldelli Francesca, Peroni Alessandra e Morelli Daniele che hanno espresso larga simpatia per la bella iniziativa culturale natalizia. Bruna è arrivata a 100! La cara Bruna Orlietti ha compiuto 100 anni. Lo scorso 18 dicembre a festeggiarla c’era- no il sindaco Mangialardi, il vice sindaco Memè e tutta la sua famiglia: le figlie Flavia e Graziella, il genero, gli 8 nipoti e i suoi 15 pronipoti. Non potevano di certo mancare gli altri parenti, il parroco don Giuseppe e i tanti amici. Donna di fede, appassionata sostenitrice dell’Azione Cattolica, assidua ascoltatrice di Radio Duomo nonché lettrice fedele del nostro settimanale La Voce Misena, a Bruna auguriamo con affetto tanta serenità e ancora mille e mille di questi giorni. Buon compleanno Bruna! [email protected] misena.it www.vocemisena.it P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132 Presepio a Montale Quest’anno anche Montale di Arcevia, ha avuto il suo particolare presepio, realizzato con impegno e fantasia esclusivamente con pietre dai bambini dell’oratorio, davanti al quale è stato posizionato, con il fattivo aiuto delle due suore rimaste e dei genitori. Coloro che lo hanno visitato ne sono rimasti molto soddisfatti ed invitano gli altri a recarvisi. Daniela Titti Settimanale della Diocesi di Senigallia Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia. Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi. Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura: 4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 1218/11/1952La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250. I DI S E C O I D IA L L A G I N SE mercoledì 16 gennaio In ascolto della parola di Dio, la Dei Verbum NAZARENO MARCONI biblista, rettore del Seminario Regionale Umbro mercoledì 27 febbraio La liturgia nella vita della Chiesa, la Sacrosanctum Concilium ANDREA GRILLO docente di Teologia sacramentaria presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo giovedì 18 aprile La Chiesa nella Lumen Gentium ENRICO BRANCOZZI docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto Teologico Marchigiano giovedì 9 maggio A servizio dell’uomo, Chiesa e mondo nella Gaudium et Spes GIACOMO COSTA direttore della rivista “Aggiornamento sociali” GLI INCONTRI SI TERRANNO PRESSO IL TEATRO PORTONE di SENIGALLIA alle ORE 21