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Vitavissuta
a cura di Giancarlo Giuliani
Le ultime parole dei racconti natalizi raccontano dei Magi che “ritornano per
un’altra strada”, che non sappiamo quale fosse, ma che non passava nelle vicinanze del re Erode. Anche noi, tornando ai problemi di casa nostra, vorremmo
che i nostri re-magi della politica passassero per altre strade rispetto a quelle
della vecchia politica e dei vecchi politici, così autoreferenziali e inconcludenti.
Vorremmo che passassero per via del rinnovamento, per proseguire per via
della solidarietà e del coinvolgimento delle risorse migliori, poi per via del nonspreco e del lavoro…. Speriamo che non si perdano per strada.
Settimanale della Diocesi di Senigallia - Giovedì 10 gennaio 2013 - € 1,00
N. 1
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, CN / AN - EDITORE: "Fondazione Gabbiano" Senigallia
Editoriale
Buona cultura
Vi auguro un Buon Anno 2013
in questo primo numero del nostro settimanale. E vorrei iniziare
una riflessione sull’importanza
di promuovere cultura nei nostri
ambienti. C’è bisogno di studiosi,
artisti, curiosi del nostro tempo,
capaci di leggere il territorio con
uno sguardo di fede e che ci propongano i loro stimoli e le loro
riflessioni. La cultura non può
avere soltanto un carattere elitario, nella maggior parte dei casi
rivolta più allo studio del passato che alla contemporaneità. E
soprattutto a 360 gradi, perché il
nostro territorio ospita una certa vivacità culturale, ma ognuno
prende parte alle proprie iniziative e difficilmente si creano occasioni di confronto, di dialogo
e di crescita comune. La diocesi
si è attrezzata con il settimanale
“la Voce Misena”, “Radio Duomo” e il “Cinema Gabbiano”, e
affida questi mezzi alla sensibilità
degli operatori pastorali, perché
li usino e diventino ‘strumenti’
per favorire l’approfondimento, il dibattito, la circolazione di
idee. La cultura cristiana, cioè la
visione della realtà generata dalla
fede, oggi passa anche attraverso
i mezzi della comunicazione sociale. Il giornale rimane un punto
di riferimento sicuro di informazione e contatto. La radio ha la
capacità di mettere più velocemente in relazione. Il cinema va
in profondità, crea dibattito sui
valori e i problemi della vita, si
rivolge a tutti. In un mondo in cui
è difficile incrociare anche solo
lo sguardo delle persone, possono diventare occasione opportuna
e reale di incontro, scambio, soprattutto crescita umana e anche
spirituale. È per questo che la
diocesi indice per domenica prossima 20 gennaio “Una giornata
per Voce Misena”, di riflessione
sul valore del nostro settimanale
e di impegno a sostenerlo con il
rinnovo o un nuovo abbonamento alla Voce Misena. Ci contiamo
molto. Ne va della sopravvivenza
di questa voce.
Gesualdo Purziani
Il ponte
necessario
A Corinaldo
il presidente Spacca
promette rapidità
“Subito il ponte provvisorio e, nel frattempo, al lavoro per la progettazione di quello
definitivo”. Così il presidente della Regione
Marche, Gian Mario Spacca, oggi nel corso dell’incontro a Corinaldo con il sindaco
Matteo Principi, il collega di Mondavio Federico Talè, il commissario della Provincia
di Ancona Patrizia Casagrande, i tecnici
della Provincia di Pesaro e della Regione,
per un confronto sulla realizzazione del collegamento tra i due Comuni. Collegamento
interrotto dopo il crollo, nel marzo del 2011,
del ponte storico sul fiume Cesano e, nel
novembre del 2012, del guado provvisorio
posizionato a monte dell’originale attraversamento, entrambi collassati a causa delle
forti piogge e delle conseguenti piene.
Nella mattina di martedì i tecnici hanno illustrato, carte alla mano, il progetto del nuovo
ponte provvisorio. “Ripristinare immediatamente il collegamento tra Corinaldo e Mondavio, tra le province di Ancona e Pesaro, è
la priorità assoluta – ha detto Spacca, che
aveva effettuato un sopralluogo sul posto
all'indomani del crollo – Guardiamo dunque subito all’emergenza. E l’emergenza,
ora, è realizzare subito il ponte in struttura
metallica. Una soluzione provvisoria in grado di dare una risposta immediata alle esi-
18-25 gennaio: Settimana di preghiera per l’Unità
Venerdì 18 gennaio
Martedì 22 gennaio
ore 21.15 nella chiesa del Porto:
ore 21.15 nella chiesa del Porto:
tenuta da
don Francesco Savini
a cura del settore
diocesano Giovani A.C.
con il Vescovo e la rev.
Jules Cave, anglicana
sul valore dell'
ECUMENISMO
Lectio biblica sull’unità Veglia di preghiera ecumenica
genze di mobilità dei cittadini e alle necessità delle imprese che operano nella vallata
del Cesano. Vogliamo essere subito operativi, per questo la Regione ha stanziato nel
proprio bilancio 80mila euro, pari a circa il
50% dell’importo complessivo, accollandosi quindi i costi di trasporto e di montaggio
dell’opera. Stiamo anche valutando la possibilità di far rientrare le cifre che le Province di Ancona e Pesaro stanzieranno a loro
volta, nel patto di stabilità verticale regionale, se quello nazionale dovesse costituire
un ostacolo al cofinanziamento”.
Spacca ha sottolineato la necessità di improntare la ricostruzione del ponte alla
massima operatività, rapidità e concretezza.
Per questo ha chiesto che sia individuato un
responsabile dell’intero procedimento, che
coordini le attività delle varie istituzioni
coinvolte, in modo da snellire e velocizzare
l’iter. Una volta assicurato in via provvisoria
il collegamento sul fiume Cesano, le istituzioni, insieme, lavoreranno alla ricostruzione del ponte definitivo. “Si tratta – ha concluso Spacca – di un territorio molto vivace,
ricco dal punto di vista turistico e culturale
e su cui insiste un’area industriale particolarmente attiva. Per questo è assolutamente
necessario ripristinare al più presto questa
infrastruttura di fondamentale importanza”.
Il Sindaco di Corinaldo Matteo Principi è
rimasto contento e soddisfatto dell’esito
dell’incontro che si è tenuto presso la Sala
Giunta del Comune di Corinaldo.
Ilario Taus
da sinistra: Francesco Talè, Patrizia Casagrande,
Matteo Pirncipi, Gian Mario Spacca,
in questo numero
8 - 9 Giornata del migrante
Riflessioni in vista di domenica
5 Desideri di inizio anno
Il sindaco parla ai senigalliesi
Domenica 20 gennaio
Una giornata per Voce Misena
Il nostro settimanale chiede un po' di attenzione. Per dire che
esiste, che ha ancora voglia di raccontare storie interessanti ed
utili, perché è necessaria un'informazione rispettosa delle persone, capace di offrire qualche chiave di lettura per capire meglio
anche il nostro piccolo mondo. E per trovare nuovi amici.
11 Rivoluzione rifiuti
A Mondolfo arriva la differenziata
attualità
la voce misena
10 gennaio 2013
Il mercato delle armi non conosce mai crisi
Riprendono gli affari per l’industria delle armi del
Vecchio continente: dopo il calo del 2010, nel 2011
gli ordinativi ai paesi dell’Unione Europea per
esportazioni di sistemi militari sono aumentati del
18,3% superando i 37 miliardi e mezzo di euro.
Crescono soprattutto le autorizzazioni verso le zone
di maggior tensione del pianeta – Medio Oriente e
Asia – mentre diminuiscono quelle verso gli Stati Uniti. Aumentano anche le consegne effettive di
materiali militari: ma su queste la XIV Relazione
annuale sul controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari non presenta i dati perché
diversi paesi (tra cui Germania e Regno Unito) non
li hanno resi noti. Come l’anno scorso, anche questa Relazione è stata pubblicata in chiusura d’anno
(il 14 dicembre scorso) in assoluto silenzio: nessun
comunicato stampa né del Consiglio dell’UE, né
sul sito del Parlamento europeo, nessun annuncio,
nessuna conferenza stampa (e ovviamente nessun
articolo di giornale). I dati sono per diversi aspetti
già superati: la Relazione UE riporta infatti le cifre delle autorizzazioni (licences) e delle consegne
(exports) di armamenti dei paesi membri per l’anno
precedente, cioè il 2011. Nonostante il lungo lasso
di tempo per la preparazione, le informazioni della
Relazione sono incomplete e ampiamente carenti.
Anche quest’anno “diversi Stati non hanno potuto
fornire i dati”. Non si tratta di paesi marginali nella produzione di armi: oltre a Belgio, Danimarca,
Polonia, Grecia e Irlanda, non hanno infatti fornito
all’UE le cifre sulle consegne effettive di armi anche Germania e Regno Unito, cioè due tra i maggiori esportatori mondiali di armamenti. Innanzitutto,
come già detto, nel 2011 le autorizzazioni all’esportazione di armamenti (licences) nel loro insieme
sono cresciute del 18,3% raggiungendo la cifra totale di oltre 37 miliardi e mezzo di euro (erano 31,7
miliardi nel 2010). Oltre ai trasferimenti di armamenti tra i paesi dell’UE (14,5 miliardi di euro), che
comprendono anche le coproduzioni intergovernative, mostrano una forte ripresa le esportazioni verso
i paesi asiatici (dai 4,7 miliardi del 2010 agli oltre
5 miliardi e mezzo di euro del 2011) e in particolar
modo verso il Medio Oriente (da 6,6 miliardi a quasi 8 miliardi di euro).
La storia di Karim, un bambino nato a Betlemme duemila anni dopo l'altro Bambino
Da una scatola di cartone
Nascere a Betlemme, nella città Gesù
dopo duemila anni e non avere non
solo un tetto, ma nemmeno i genitori. È la storia di Karim, nome che significa ‘il generoso’, bambino di soli
tre mesi, abbandonato dalla madre
in strada, dentro una piccola scatola
di cartone. Trovato da un passante,
grazie all’intervento della polizia,
ora è accudito e amato nella Crèche,
l’orfanotrofio, ora anche asilo, istituito dalle Figlie della Carità di San
Vincenzo de Paoli nel 1905. Karim
ha dei grandi occhi neri. Guarda con
attenzione tutto ciò che si muove e
sorride a chi si trova accanto a lui.
Sorride cercando un contatto con le
sue piccole manine che escono dalla
tutina celeste. La scatola è solo un ricordo, ora Karim, il generoso, ha una
sua culletta, calda, comoda e soprattutto pulita. Di sua madre e suo padre
non si sa nulla, Karim è solo. Gesù
quando nacque aveva accanto a sé
Giuseppe e Maria, Karim no, ma può
contare sull’aiuto di suor Elizabeth,
responsabile della Crèche e del suo
staff, tra cui Rosa, la capo infermiera
che lo prende in braccio, per pulirlo,
ottenendo in cambio un nuovo grande sorriso. Karim quando portato alla
Crèche non aveva un nome, non esisteva, il suo era un destino segnato,
oggi ha un nome, un’identità, ma la
sua battaglia per la vita non è finita,
anzi è appena cominciata. Bambini
come lui, abbandonati, rifiutati, denutriti, a volte percossi, violentati,
cacciati dalle loro case, non hanno
diritti in questa terra, dove pure il
Bambino è nato, non possono essere
adottati ma solo dati in tutela a famiglie disponibili, che sono molto
poche. Spiega suor Elizabeth: “Sono
molto forti le pressioni sociali contro
questi nuclei familiari. L’istituto dell’adozione nella cultura islamica non
è permesso ed esiste solo questa forma di tutela. Di fatto i bambini restano con noi fino al sesto anno di età.
Poi andranno in case famiglia dove
restano fino al 18° anno di età”. Da
quel momento in poi dovranno sbrogliarsela da soli e nella società palestinese, dove le condizioni sociali
ed economiche non sono mai state
particolarmente floride, penalizzate
gravemente dall’occupazione militare israeliana, questo non è per nulla
facile. Karim, intanto, ha davanti a sé
anni di spensieratezza, verrà curato,
educato, giocherà, socializzerà con
altri bambini con famiglia, imparerà a camminare, ad essere autonomo, secondo un progetto educativo
portato avanti da anni nella Crèche.
Fuori la vita lo aspetta.
Nella stanza di Karim ci sono altri
piccoli e piccole come lui, che per
un motivo e per un altro, non hanno
una mamma, un papà, dei nonni, dei
parenti. Le loro madri hanno dovuto
disfarsi di loro subito dopo il parto.
E in molti casi fuggire. “Tra le cause
dell’abbandono - afferma suor Elizabeth - quella principale è che non è
possibile per una giovane rimanere
incinta al di fuori del matrimonio.
Chi vi resta arriva a rischiare la morte. Queste ragazze, che provengono
in gran parte da villaggi isolati, qualcuna anche vittima di violenza, sono
reputate un’onta dalla famiglia di
origine al punto che rischiano essere
uccise. Chi riesce a tenere nascosta
la gravidanza, una volta aver dato
alla luce il bambino e abbandonato,
torna a casa dalla famiglia ignara.
Altre, invece, la cui gravidanza è
nota alle famiglie, rischiano di essere
uccise dagli stessi parenti. Vengono,
per questo, prese in consegna dalla
polizia e dai servizi sociali palestinesi che le portano in un luogo sicuro.
Si tratta certamente di un fenomeno
limitato ma che purtroppo esiste e
che oggi viene alimentato anche dal
crescente fenomeno della prostituzione, causata dal peggioramento
delle condizioni economiche della
zona dovuto al muro di separazione
israeliano che impedisce a molti di
andare a lavorare in Israele”.
I bambini della Crèche in questi
giorni sono in festa. Una volontaria
vestita da Babbo Natale li intrattiene
nel grande salone dell’istituto. Insieme cantano, giocano, il più grande di
loro ha cinque anni ma a guardarlo
sembra che ne abbia di più. Fra poco
dovrà lasciare la casa che lo ha accolto dalla nascita. Lo aspetta un'altra abitazione, altri fratellini e sorelline, ma non sembra contento. I più
piccoli si scatenano quando vedono
entrare suor Elizabeth che ha una
carezza per tutti. Con il cappellino
rosso di Babbo Natale in testa si rincorrono nel grande salone, mangiano
dei dolci, scherzano, si fanno dispetti. Qualcuno piange a dirotto. “Sono
dei piccoli Gesù - dice sorridendo la
religiosa vincenziana - ai quali cerchiamo di dare quel tetto e quell’affetto che ogni bambino del mondo
dovrebbe avere. La nostra missione
è quella di offrire a queste creature
un luogo di vita e di accoglienza in
modo tale che possano crescere e
svilupparsi il più armoniosamente
possibile”. Nella Crèche attualmente ci sono trenta bambini, dei quali
una decina con problemi fisici ma
che hanno una famiglia che non può
mantenerli e che sono stati messi qui
dai servizi sociali palestinesi, gli altri venti sono tutti abbandonati. A
questi se ne aggiungono altri 68, frequentanti la scuola, che vengono da
famiglie povere. Molti di loro vengono lavati, poiché in casa non hanno
acqua calda, e vestiti. Le difficoltà a
gestire questa struttura non mancano, servono soldi e aiuto: “Abbiamo
diverso personale, tutte persone del
luogo, ed occasionalmente anche dei
volontari ai quali viene richiesto un
visto di ingresso che difficilmente
Israele rilascia a chi viene dall’estero, per cui si può sfruttare il visto
turistico che solo vale tre mesi. Alla
scadenza i volontari devo lasciare il
Paese e questo per i nostri piccoli è
un trauma in quanto si affezionano
subito agli operatori. Sentono molto il distacco”. Nonostante tutto alla
Crèche vi è la consapevolezza che le
vie della pace, in questa terra, passano anche da qui e dagli occhi felici e
pieni di vita di bambini come Karim,
il generoso.
a cura di Daniele Rocchi
(Betlemme)
Disabili
e Inps
È un inizio d’anno di grande timore quello che stanno vivendo in questi giorni migliaia di persone disabili in Italia. All’interno della consueta circolare di fine anno
che adegua gli importi delle provvidenze
economiche per invalidi civili, ciechi civili e sordi in base agli indicatori dell’inflazione e del costo della vita, l’Inps ha
inserito una novità allarmante e inattesa.
Se infatti, fino ad oggi, al raggiungimento del limite reddituale per le pensioni di
invalidità concorrevano soltanto i redditi
personali, dal 1° gennaio 2013 verranno
presi in considerazione anche quelli del
coniuge. Dunque, se in una famiglia con
il marito o la moglie invalido civile al
cento per cento il reddito complessivo supererà i 16.127,30 euro lordi all’anno, si
perderà il diritto alla pensione di 275,87
euro mensili. Una piccola cifra, ben al di
sotto di ogni relazione con i reali bisogni
quotidiani di una persona con disabilità,
che tuttavia costituisce spesso una risorsa
indispensabile per quelle famiglie che già
in difficoltà ora si trovano ancor più nel
disagio. Il nuovo indicatore reddituale è
nondimeno discriminante perché, in barba ad ogni trattamento di equità sociale,
riguarda soltanto gli invalidi civili al cento per cento e non quelli parziali, i sordi e
i ciechi. La decisione dell’Istituto di previdenza non è, almeno in apparenza, di
natura politica. Nella circolare n. 149 del
28 dicembre 2012, infatti, l’Inps basa la
sua interpretazione su una sentenza della
Corte suprema di Cassazione (Sezione
lavoro 25 febbraio 2011, n. 4677) pronunciata non a sezioni unite e di tendenza
contraria rispetto ad altri orientamenti già
espressi dallo stesso tribunale. Le associazioni di categoria hanno minacciato ricorsi e il presidente della Fish (Federazione italiana superamento handicap), Pietro
Barbieri, ha parlato di una decisione che
“colpisce i più poveri espropriandoli di
una pensione dall’importo risibile” e ha
invocato “chiarezza rispetto ai meccanismi di assunzione di tale provvedimento:
vogliamo sapere chi, dall’interno dei Ministeri responsabili, abbia avallato questa
iniqua decisione”. Quel che risulta più
sorprendente, però, è il tentativo evidente
di danneggiare quelle famiglie che, spesso con maggiori sacrifici, sono riuscite a
costituirsi nonostante le circostanze assai
difficili. In un contesto socio-economico
senz’altro avverso alle persone più fragili
la disposizione dell’Istituto, peraltro impegnato ormai da anni in una dispendiosa
e farraginosa caccia ai “falsi invalidi”, segna un ulteriore passaggio nel degrado dei
diritti di cittadinanza. Sebbene l’Inps non
si richiami ad alcun dettato normativo, è
difficile credere che la decisione non sia
stata avallata da una precisa volontà politica. La stessa che, negli ultimi anni, ha
cercato di legare a più riprese le indennità
di accompagnamento al reddito e di introdurre principi iniqui di compartecipazione alla spesa pubblica senza differenziare
prima le modalità di sostegno in base alle
esigenze concrete dei cittadini.
Riccardo Benotti
enti locali
la voce misena
10 gennaio 2013
inserzione a cura della Regione Marche
3
Lavoro, crescita, responsabilità
Bilancio Regionale 2013
Il massimo rigore per sostenere il
lavoro e per riconfermare le misure anticrisi a favore dello sviluppo
e dell’equità sociale, senza aumentare le tasse e garantendo il diritto
alla salute di tutti i marchigiani.
Sono i cardini su cui si innesta il
bilancio di previsione 2013 della
Regione Marche.
“Il bilancio 2013 fa i conti con 420
milioni di euro di tagli del Governo, ma non aumenta la pressione
fiscale, conferma le misure anticrisi
a sostegno dell’occupazione, introduce nuovi elementi di sviluppo e
tutela il welfare e la coesione sociale – spiega il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca
- In questo momento così difficile
è importante superare rendite di
posizione, immobilismo, paura e
saper guardare avanti con intraprendenza per sfidare il futuro con
coraggio. Attraverso una rigorosa
spending review regionale e la lotta
all’evasione fiscale liberiamo quindi risorse dagli apparati e dalla burocrazia per destinarle su progetti
concreti a favore dei giovani, del
lavoro e della crescita del nostro
territorio”.
li e welfare; trasporti.
COSTI DELLA POLITICA/
BUROCRAZIA: risparmi di -30
milioni di euro grazie a molteplici
misure quali soppressione di Enti
regionali; abolizione Cda; azzeramento quasi totale delle consulenze esterne; eliminazione auto blu;
taglio di commissioni, collegi e
comitati; taglio di dirigenti e ser-
Misure per la difesa attiva
del lavoro e dello sviluppo
senza alzare le tasse
e pensando ai giovani
il report di quanto fatto nei 5 anni
della crisi, dal 2008 ad oggi: fondo ammortizzatori sociali in deroga per lavoratori imprese sotto
i 15 dipendenti; impegno con dotazione richiesta di 409 mln euro
per la protezione di 80.305 lavoratori; aiuti alle assunzioni, progetti
formativi, voucher (FSE): 196 mln
euro; 60.914 beneficiari; contrat-
RESISTENZA MARCHE:
OCCUPAZIONE
RESISTENZA MARCHE:
IMPRENDITORIALITÀ
COSTI DELLA POLITICA:
MARCHE VIRTUOSE
TASSE REGIONALI MARCHE:
SOTTO MEDIA NAZIONALE
“La redazione del bilancio – afferma l’assessore al bilancio Pietro
Marcolini - è stata complessa a
causa della drammatica riduzione
dei trasferimenti statali, ma nonostante ciò siamo riusciti a tenere
in ordine i conti della Regione e a
mantenere alta l’attenzione riservata alle categorie più fragili. Tra
gli impegni decisivi la difesa e il miglioramento della qualità dei servizi socio assistenziali, il trasporto
pubblico locale, la prima casa e gli
aiuti alle imprese”.
RISORSE REGIONALI: con il
Bilancio 2013 la Regione nei settori extra-sanitari mette a disposizione della comunità marchigiana
risorse proprie per oltre 600 milioni di euro.
PRIORITA’ BILANCIO 2013:
invarianza della pressione fiscale;
recupero di risorse tramite taglio
dei costi della politica/burocrazia
e lotta all’evasione; difesa attiva
del lavoro e giovani; casa e housing sociale; liquidità per le PMI;
internazionalizzazione e attrazione degli investimenti; turismocultura-territorio; politiche socia-
vizi regionali; blocco del turnover;
ecc. Approvata legge statutaria
con riduzione di assessori/consiglieri regionali.
Per il 2013 si lavorerà anche alla
razionalizzazione degli immobili
regionali con ulteriori risparmi
sul versante degli affitti e alla ulteriore riduzione dei costi della
burocrazia.
LOTTA ALL’EVASIONE: con il
potenziamento dell’attività di contrasto dell’evasione si è arrivati ad
un recupero di circa 30 milioni di
euro all’anno; negli ultimi 5 anni
in totale sono stati recuperati 140
mln di euro.
PATTO DI STABILITA’ VERTICALE: per il terzo anno consecutivo, la Regione conferma il Patto
di stabilità verticale annunciandolo l’intervento fin dal bilancio
2013: un trasferimento di capacità
di spesa pari a 40 mln di euro che
permetterà agli Enti locali di girare liquidità con i pagamenti alle
piccole imprese del territorio.
DIFESA ATTIVA DEL LAVORO E DELLE PMI: conferma nel
bilancio 2013 del pacchetto di misure anticrisi per la tutela dell’occupazione, delle piccole imprese e
della coesione sociale. Di seguito
ti di solidarietà: 3.094 lavoratori
coinvolti; prestiti d’onore regionale: avviate 976 nuove imprese
(50% giovani sotto i 35 anni, 2/3
al femminile); borse lavoro (adotta un giovane), stabilizzazioni
contratti a termine, progetti per
precari scuola: 2.675 beneficiari;
contributi agli studi per figli lavoratori in difficoltà: 1.806 beneficiari; contributi di solidarietà (200
euro mensili): 5.420 beneficiari;
agevolazioni sanitarie: 39.815 ricette esentate da ticket per 27.984
lavoratori in difficoltà; Fondo di
garanzia per la liquidità e l’accesso
al credito delle PMI: 15.906 PMI
coinvolte, 683 mln euro di finanziamenti garantiti; progetti di ricerca, sviluppo, innovazione e trasferimento tecnologico per PMI:
551 mln euro di investimenti attivati, incentivi di 144 mln, 1.654
progetti agevolati, 1.793 imprese
coinvolte; Fondo BEI per sviluppo
PMI: 100 mln euro.
INTERNAZIONALIZZAZIONE E ATTRAZIONE INVESTIMENTI
- Costituzione di un albo di professionisti (avvocati, commercialisti, urbanisti, ingegneri gestionali,
architetti, ecc.) specializzati nella
assistenza tecnica e commerciale
ai potenziali investitori, in particolare a sostegno delle attività
propedeutiche agli investimenti
esteri in entrata.
- Costituzione di un “Fondo per la
valorizzazione degli investimenti
produttivi ed occupazionali sul
territorio”, con una dotazione finanziaria per 1,5 milioni di euro,
per la erogazione di voucher con
copertura pubblica fino al 50%
dell’importo, ai professionisti
iscritti all’albo.
PRESSIONE FISCALE: nonostante i tagli nazionali il Bilancio
2013 mantiene invariata la pressione fiscale regionale, che nelle
Marche è scesa nel tempo e risulta
ora inferiore alla media italiana;
dal 2004 le addizionali regionali Irpef e Irap sono state ridotte
di -36%, da 169 a 108 milioni di
euro; oltre i 2/3 dei cittadini marchigiani sono esentati dall’addizionale regionale Irpef.
DEBITO: il bilancio regionale
presenta conti in ordine, testimoniati anche dalla riduzione costante del debito regionale complessivo; è sceso costantemente,
in controtendenza nazionale, dal
2004 fino ad oggi, arrivando alla
cifra di 1.236 milioni (-8%).
SANITA’ E WELFARE: nonostante i -180 milioni di tagli di
trasferimenti statali il Governo
regionale conferma il suo impegno verso i cittadini e avvia una
riforma per assicurare servizi appropriati in tutto il territorio. Per
quanto riguarda le politiche sociali è prevista sostanziale invarianza
della dotazione regionale rispetto
lo scorso anno: in particolare viene confermata la quota storica di
35 mln di euro dal 2010 e l’integrazione di 10 mln in conseguenza del definanziamento statale.
Giovani, casa, housing sociale e rilancio dell’edilizia
La Regione, con questo bilancio, si propone di sostenere,
oltre le categorie più fragili e gli anziani al centro di un
progetto per la longevità attiva, in particolar modo i giovani e i loro diritti, sia per quanto riguarda la ricerca di
occupazione che della casa.
Il fine è anche quello del rilancio del mercato edilizio, un
vero e proprio moltiplicatore per tutti i settori che coinvolge.
- Verranno impiegati 2,9 milioni di euro per l’innovativo progetto “Giovani nell’internazionalizzazione” che
prevede voucher regionali con la riduzione per le PMI
di -50% del costo di assunzione di giovani laureati e diplomati a sostegno dei processi di internazionalizzazione
delle PMI; anche per questi giovani viene istituito uno
specifico albo regionale a cui le imprese potranno attingere, in coerenza con l’iniziativa del fondo per l’attrazione degli investimenti.
- Coinvolgimento di giovani qualificati nell’apertura dei
siti turistici-culturali diffusi sul territorio (musei, archivi,
biblioteche, teatri). L’intervento regionale prevede l’erogazione di borse di studio e di lavoro, cui sono destinati
2 milioni di euro.
- E’ prevista poi la costituzione di un “Fondo per la casa,
l’housing sociale e la riqualificazione urbana” di circa 15
milioni di euro, destinato all’acquisto della prima casa da
parte delle giovani coppie, nonché al sostegno di progetti
integrati pubblico-privati e di riqualificazione dei centri
abitati.
Il Fondo agirà secondo un meccanismo di “rotazione”
per consentire un effetto leva di stimolo all’edilizia e sarà
costituito da diverse fonti finanziarie (Jessica, housing
sociale, ecc.). La priorità regionale della casa si rafforza
anche con la conferma del progetto di casa intelligente
per la longevità attiva.
Per dare, infine, velocità alle Marche sono stati assunti
tre impegni per il 2013: alta formazione e mestieri; attrazione degli investimenti e Marche in rete per rafforzare il modello policentrico di città-regione, grazie alla
distribuzione diffusa ed equilibrata di servizi, attività e
infrastrutture.
senigallia
la voce misena
10 gennaio 2013
dill' al monc' in piazza
a cura di G. Nicoli
• Anche quest’anno
siamo
giunti al primo
numero del nostro settimanale
e vogliamo formulare a tutti/e
gli auguri di un sereno e lavorativo
anno 2013. Invitiamo i nostri fedeli
lettori - come hanno sempre fatto
– a collaborare con noi segnalandoci quanto desiderano sia pubblicato.
Marco Mazzanti,
presidente della Cri
A seguito del decreto legislativo di
riorganizzazione della Croce Rossa
Italiana, si sono tenute in tutti i comitati locali e provinciali italiani le
elezioni dei rispettivi presidenti. Si
tratta di un momento importante in
vista di un completo riordino della
Cri che, finalmente, torna ad avere
dei vertici scelti dai soci. Presidente del Comitato Locale di Senigallia
è stato eletto il geom. Marco Mazzanti, volontario della Cri senigalliese e per due mandati ispettore della
disciolta componente dei volontari
del soccorso. Suo il compito, fino
al dicembre 2013, di fungere da traghettatore verso i nuovi orizzonti
dell’Associazione; un compito gravoso che richiede il sostegno, la collaborazione e l’impegno di tutto il
personale del Comitato Locale, oltre
alla vicinanza dei cittadini che, con
la Croce Rossa, hanno sempre avuto
un rapporto molto positivo. Al neo
eletto presidente i migliori auguri
per la sua futura attività.
Mauro Petrucci
Arte, sport e terapia
Non siamo tutti uguali. E per fortuna.
C’è chi è più socievole ed estroverso
e chi meno. Alcuni, più di altri, delle
volte hanno bisogno di qualche stimolo in più, o magari, solo di qualcosa
di bello, colorato e vivace per immergersi in una sintonia comunicativa. È
proprio questo ciò che la Fondazione
Arca promuove e porta avanti. Nello
specifico, sono due i corsi-laboratori
che riprendono dopo la pausa natalizia. Martedì 8 gennaio l’appuntamento è stato con il laboratorio di Arteterapia. Tali laboratori conducono
bambini speciali e non nel fantastico
Il Sindaco Maurizio Mangialardi, che
ci ha assicurato “ci legge volentieri”,
quando lo ha ritenuto opportuno ha
sempre risposto e, nei limiti delle possibilità finanziarie, ha accontentato il
segnalatore.
• Ultimi giorni per visitare i presepi
allestiti nelle varie Chiese di Senigallia (ma anche nei paesi). Sono tutti da
ammirare, a cominciare da quello del
Porto (in via XX settembre n.ri 3 e 4)
a quello della chiesa dell’Immacolata,
nell’altare a destra, dove a grandezza
naturale è rappresentata la sacra Famiglia con i Magi, indossanti tutti abiti
color oro. La tradizione vuole che vi
rimangano fino alla ricorrenza del Battesimo di Gesù, che quest’anno si fe-
e libero mondo dell'espressione artistica. Partendo dalla narrazione di
alcuni dei brani più salienti de “Il meraviglioso mago di Oz” i bambini saranno guidati alla scoperta dei materiali e della loro malleabilità di fronte
all’espressione. Un semplice modo
che fa della condivisione un vero e
proprio divertimento (i laboratori si
svolgeranno ogni martedì dalle 18:00
alle 19:30 fino al 28 maggio presso la
Parrocchia della Pace in via Raffaello
Sanzio, 237). Il secondo appuntamento è stato invece mercoledì 9 con il
Basket over limits. L’Asdm (Associazione Sportiva Dilettantistica Maior
- Educare attraverso lo Sport), applicando il metodo Calamai, promuove le potenzialità integrative di uno
sport di squadra come il basket over
limits dove, il passaggio della palla e
il palleggio, sono la meta per l’interazione fra compagni di squadra che
trasformano la palestra in un luogo
di scambio e collaborazione fra tutti i
bambini e ragazzi che la frequentano
attivamenti culturale che lega due dimensioni apparentemente inconciliabili: Per saperne di più: http://www.
fondazionearca.org/
Più assistenza
Due nuove camere grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi. La Fondazione Città
di Senigallia, Ente proprietario della
Casa protetta di via Cellini, vuole
così ringraziare la Fondazione per
l’importante contributo, ben 12.000
euro, erogato per l'acquisto di due
arredi completi per altrettante camere della struttura di accoglienza per
gli anziani. Si tratta di arredi dell’ultima generazione con particolare attenzione al letto e dotati, ad esempio,
del cosiddetto sistema MIS ovvero
Micro Stimulation System basato sul
concetto della stimolazione basale,
sia attiva sia passiva.
steggerà il 13 gennaio, ma in qualche
chiesa vi resteranno anche fino a tutto
il mese di gennaio.
• Le due farmacie comunali hanno un
nuovo e più ampio orario di apertura.
Sia quella in centro che quella a Cesanella sono dunque ora a disposizione tutte le mattine dal lunedì al sabato
dalle 8,30 alle 13 e tutti i pomeriggi
dal lunedì al venerdì dalle 15,30 alle
19,45 (orario che poi nel periodo estivo sarà dalle 16 alle 20). Le chiusure si
effettueranno soltanto il sabato pomeriggio e nell’intera
giornata della domenica, salva la turnazione obbligatoria.
• “La Tombola della Solidarietà” svoltasi il 2 gennaio in piazza Simoncelli,
sotto il tendone allestito
per il veglione di Capodanno, ha riscosso un buon successo. Sono state mille le cartelle a disposizione ed
i premi in palio erano molti. L’intero
incasso dell’evento, organizzato dalla
Caritas locale, sarà destinato al fondo
di solidarietà della Diocesi.
• Durante le festività natalizie, nel Parco della Pace, sono state trovate alcune
biciclette smontate, vetri a terra e rifiuti sparsi. C’è anche chi ha danneggiato una panchina in piazza Garibaldi: tutti atti vandalici. In questa piazza
dovrebbero iniziare presto i lavori per
il suo rifacimento totale. Ma forse urge
un altro tipo di rifacimento, specie in
alcune teste calde.
Grido di allarme della Confartigianato
Il centro muore
Affitti alle stelle nel centro storico di
Senigallia, fino a 60 euro al mese per
metro quadro. Lo segnala la Confartigianato. "Per una attività di 40 mq
si arriva a dover pagare fino a 2.250
euro al mese – dichiara Giacomo Cicconi Massi, Segretario Confartigianato Senigallia.Un esborso enorme. Se si
aggiungono anche i costi in continuo
incremento per tasse e tariffe locali,
le bollette di luce e gas, i costi fissi
esplodono. Negozi e botteghe che lavorano nel centro storico di Senigallia
accusano il colpo. Pur di mantenere in
piedi l’attività attingono anche ai propri patrimoni personali e familiari. Ma
sono allo stremo. Per questo la Confartigianato chiede ai proprietari dei
locali di calmierare i prezzi. I canoni di locazione pretendono troppo in
raffronto alle possibilità economiche
reali e molti negozi sono infine e purtroppo costretti a chiudere, messi in
ginocchio dall’incapacità di onorare
mensilmente la quota d’affitto.
Così il centro di Senigallia muore. Si
moltiplicano i cartelli “affittasi” o “cedesi attività” e i locali sfitti crescono a
dismisura. Nessuno si fa avanti perché
l’alto costo dei canoni di locazione
scoraggia chi vuole investire. Chi ha
in animo di tentare, sul punto di aprire
bottega si blocca una volta apprese le
cifre esorbitanti richieste dal canone
mensile. Qualche “temerario” ci prova comunque, apre l’attività, ma dati i
costi e le difficoltà, anche questi pochi
sono costretti a chiudere. Il commercio e le attività artigiane fuggono dal
centro troppo caro e si rifugiano in
periferia. Le vie storiche della città rimangono vuote. Per uscire da questa
situazione serve un gesto concreto e
immediato".
Confartigianato chiede che si apra
un tavolo interassociativo aperto alle
Istituzioni per cercare, attraverso un
atto di responsabilità, di calmierare i
prezzi richiesti come pagamento per il
canone mensile così da ridurli a una
somma accettabile e vicina alle possibilità reali delle imprese. La crisi
ha svuotato le casse delle aziende, la
liquidità a disposizione è scarsa. Ma
la città ha bisogno di un centro vivo.
Per questo chiediamo che le attività
vengano messe in condizione di poter
continuare a lavorare.
Paola Mengarellli
Centro missionario diocesano - Senigallia
adentistretti
Grandi progetti di città
“Orti del Vescovo”: la Regione Marche trasferirà al Comune un co-finanziamento pari a
2.515.044,46 euro da inserire nel
bilancio di previsione 2013 e che,
unito al finanziamento nazionale,
arriva ad un totale di 3 milioni e
900 mila euro. Per la riqualificazione di un'area strategica, sia da
un punto di vista sociale che urbanistico, si è compiuto un passo
decisivo. Dalla ristrutturazione del
comparto, che si estende tra viale
Cavallotti, via delle Caserme e il
Duomo e di proprietà della curia,
degli istituti diocesani e dell'ex
Irab, arriveranno infatti 40 appartamenti che la Curia destinerà a
tempo indeterminato a edilizia
residenziale pubblica. Il progetto
prevede anche il prolungamento
dei Portici Ercolani con la creazione di un nuovo blocco di colonnato
nell'ultimo tratto dell'omonima via.
Altro progetto importante, ex colonie Enel. La Giunta ha approvato
il piano attuativo per la riqualificazione dell'area sita sul lungomare
Da Vinci. Il piano attuativo delle ex
colonie Enel, il cui rudere è stato
già demolito, interessa una superficie di 35 mila metri quadrati di
cui 23.700 di proprietà privata (un
pool di imprenditori tra cui figurano
Riccardo e Remo Morpurgo). Nell'area sorgerà un residence con
34 appartamenti, un ristorante,
due bar e un hotel a cinque piani,
con altezza massima di 15,7 metri, con 42 camere, un ristorante,
una piscina e un'area fitness. Dagli oneri di urbanizzazione arriveranno anche nuove infrastrutture.
Secondo l'iter amministrativo, e
se la proprietà rispetterà i tempi di
consegna di tutta la documentazione, i lavori potrebbero iniziare
a fine 2013, inizio 2014.
Senigallia, ore 21.00 - Teatro ‘Portone’, piazzale della Vittoria
senigallia
succede a senigallia
* Siringhe a terra in via Verdi e
piazza Simoncelli. Continuano le
segnalazioni e le
proteste dei cittadini per il degrado in cui versano
alcune zone della
città con conseguente rischio di incolumità. Già a dicembre infattu nel tratto di strada
di via Sanzio all'altezza del ponte sul Misa
e dell'ex concessionaria Alfa Romeo alcuni
passanti avevano notato altre siringhe abbandonate.
* Nuovo sopralluogo lunedì mattina nel
la voce misena
10 gennaio 2013
distributore di metano di via Mattei, dove
domenica mattina è esploso un tubo di
compressione utilizzato per il raffreddamento del metano. I Vigili del Fuoco sono
tornati nel luogo dell'incidente per effettuare ulteriori accertamenti ed acquisire tutti
gli elementi utili al fine di formulare una relazione tecnica sulle cause dell'esplosione.
* Notte movimentata al centro di accoglienza profughi dell'Hotel Lori, sul
lungomare di Marzocca. La struttura, che
ospita profughi di guerra di varie etnie con
prevalenza di magrebini e libici, è stata danneggiata dall'eccessiva esuberanza di alcuni
degli ospiti.
* Primo giorno di saldi senza il botto. A
Senigallia, come in quasi tutta Italia, sabato hanno preso il via le vendite di fine
stagione che si protrarranno fino al primo marzo ma l’effetto non è stato quello degli anni scorsi. E’ presto per fare un
bilancio, come confermano le associazioni
di categoria, tuttavia l’effetto dei saldi sarà
sicuramente contenuto.
* La “questione” rifiuti continua a tenere
banco sulla spiaggia di velluto. Se l'arrivo della nuova ditta vincitrice della gara
d'appalto per la raccolta della differenziata ha messo fine ai continui disservizi
del mancato ritiro dei rifiuti, per gli ex dipendenti della Aimeri l'odissea prosegue.
Dal 1° dicembre la Rieco Spa di Pescara ha
preso in carico il servizio di raccolta dei rifiuti perchè vincitrice della gara d'appalto.
Come previsto nel bando, la nuova impresa
ha assunto anche tutti i settanta lavorato-
L'incontro dell'Amministrazione con la città
Speranze di inizio anno
In un’aula gremita, tra cittadini, esponenti del mondo politico, economico e
associativo, si è tenuto lo scorso 31 dicembre il tradizionale discorso di fine
anno del sindaco di Senigallia Maurizio
Mangialardi: “Un'occasione di riflessione e di condivisione”, l’ha definita lui
stesso.
Il bilancio consuntivo è a tratti desolanti
e sconfortante: la crisi che ha investito
il paese in generale ha avuto delle ripercussioni drastiche anche nel tessuto
locale. Cantieri fermi, imprese storiche
collassate, aumento della disoccupazione e famiglie in gravi difficoltà sono un
fatto ormai assodato. Impossibile indi-
te, il momento è difficilissimo. Ed allora: quale sarà il bilancio di previsione
2013? “L’obiettivo generale di gestione
può riassumersi così: contribuire a salvare la città. Certo, il volume generale
dei servizi erogati ai cittadini senigalliesi si abbasserà. Per il 2013 non sono previsti investimenti e ci si limiterà a pagare
i crediti vantati dalle imprese fornitrici
per lavori già eseguiti. Tuttavia, se non
sarà possibile evitare la riduzione della
spesa a seguito dei tagli imposti ai comuni, “ne diversificheremo l’entità - assicura il sindaco - sostenendo coloro che
sono maggiormente in difficoltà e valorizzando ancor di più il turismo, settore
care una data certa a partire dalla quale
vedremo un nuovo e sereno corso degli eventi. Il bilancio di previsione per
il 2013 non è stato ancora approvato.
“Non eravamo nelle condizioni oggettive di farlo”, dice Mangialardi: “il quadro
normativo è in continuo mutamento, le
scelte del governo e del parlamento sono
incerte e non risulta chiara l’entità delle risorse a disposizione dei comuni”.
E così continua: “si tratta di recuperare
qualcosa come 9 milioni e duecentomila
euro, in un bilancio composto in buona
parte da spese incomprimibili come stipendi, contratti in vigore e rate di mutuo.
Si tratta di un’impresa titanica. A questo ci hanno condotto le innumerevoli
recenti leggi varate negli ultimi anni, a
cominciare dalla famosa o famigerata
spending review, che hanno sottratto risorse ai Comuni, senza riuscire a distinguere le posizioni di chi come Senigallia
ha un bilancio sano da quelle degli Enti
che invece negli anni passati hanno agito
con disinvoltura ed irresponsabilità”.
Per tutti i comuni la questione è urgen-
prezioso per la nostra città, in grado di
garantire posti di lavoro e di rilanciare
l’economia locale”.
La riflessione di Mangialardi si fa concreta ma allo stesso tempo speranzosa:
sa di poter contare sulla sua squadra di
Giunta, su un Consiglio comunale competente, sa di poter far affidamento su
una solida cooperazione tra tutti i livelli
istituzionali. C’è bisogno di un sempre
maggior raccordo fra amministratori e
amministrati, puntando sul valore della
partecipazione: le associazioni di volontariato, i Centri sociali, le Consulte comunali, la stessa Diocesi rappresentano
degli interlocutori validi ed efficaci.
Ma come in ogni discorso di fine anno
che si rispetti non si può prescindere da
ciò che è stato, da come si è vissuto nei
precedenti dodici mesi: per progettare
non possiamo fare a meno di guardarci
indietro, seppur di poco. Si guarda ciò
che è stato per non tornare a commettere gli stessi errori, si guarda indietro per
far tesoro di ciò che abbiamo maturato.
E Mangialardi non si esime dal farlo.
Perché di buoni risultati ce ne sono stati
e con orgoglio ne parla.
A partire dal riconoscimento della cittadinanza onoraria per due personalità di
rilievo: Dacia Maraini, “da sempre impegnata a valorizzare il ruolo della donna e a denunciare la violenza di cui sono
vittime” e don Luigi Ciotti che ha fatto
della legalità uno stile di vita concreto e
positivo. Nel 2012 poi, si è fornita una
risposta originale e concreta al problema
della casa grazie alla consegna dei venti alloggi in autocostruzione realizzati a
tempo di record a Cesano: dieci famiglie italiane e dieci famiglie straniere
hanno concretamente realizzato il proprio sogno di avere una casa,
lavorando in prima persona,
mettendo a disposizione il proprio ingegno e le proprie abilità
artigiane. Esperienza umana e
sociale forte e concreta di cui
andare davvero fieri: “esempio della filosofia che guida
i nostri qualificati interventi
di pianificazione urbanistica
ispirati all’idea di consumo
zero del territorio e finalizzati anche a fornire una risposta
al drammatico problema della
casa”. Mangialardi prosegue
e sottolinea che Senigallia ha
fatto registrare un seppur lieve
incremento complessivo delle
presenze turistiche. Mangialardi cita il Summer Jamboree,
il CaterRaduno, ma anche le
mostre - come quella dedicata
a Tullio Pericoli e Mario Giacomelli- che hanno contribuito
a fare della Rocca Roveresca
il museo più visitato delle Marche. E fa
presente che con lo sgombero del cantiere dell’ex Navalmeccanico, Senigallia
potrà candidarsi per ricevere una doppia Bandiera blu: non solo quella per la
spiagge ma anche quella per gli approdi
turistici.
Buoni risultati che non possono essere
negati e tantomeno dimenticati. Le previsioni che ci attendono sono meno rosee.
Eppure, e conclude, “l’augurio migliore
che sento di rivolgere a ciascuno di voi
e a me stesso: avere il coraggio e l’apertura mentale per condurre la nostra città
in mare aperto, confidando, per resistere
alle correnti e alle tempeste, proprio sulla saldezza e coesione dell’equipaggio
composto da tutti i cittadini di Senigallia
e sulla loro volontà di stare insieme e di
darsi aiuto reciproco in questi momenti
di difficoltà. Solo così ce la faremo ad
andare avanti e solo così riusciremo un
giorno ad avvistare in lontananza la Senigallia del futuro”.
a cura di Silvia Fabri
ri alle dipendenze della Aimeri, la ditta di
Rozzano, che aveva gestito in precedenza il
servizio. Una gestione che nell'ultimo anno
ha sollevato continue proteste. Dai cittadini
che non ne potevano più dei disservizi, ai
lavoratori che lamentavo ritardi o salti nei
pagamenti degli stipendi. Proprio le questione economica è al centro dello stato di agitazione in cui versano i settanta ex lavoratori
della Aimeri.
* La Musicalbox s.r.l ha comunicato
che, per sopraggiunti motivi tecnici e
organizzativi non prevedibili in anticipo, lo spettacolo “Viva Verdi”, previsto
per mercoledì 9 gennaio al Teatro La Fenice, è stato annullato. Gli organizzatori
non hanno ancora fissato una eventuale
data di recupero.
Concerto Rotary
dell'Epifania
A conclusione delle festività natalizie,
come da tradizione ormai consolidata, il
Rotaract Club di Senigallia ha organizzato, il 5 Gennaio alle ore 18 presso l’Auditorium San Rocco, il Concerto dell’Epifania grazie al patrocinio del Comune di
Senigallia e con la partecipazione del Rotary Club cittadino. Ad esibirsi per il secondo anno consecutivo è stato il Coro “
Francesco Tomassini ” di Serra De’ Conti diretto dal M° Mirco Barani. E’stato un
piacevolissimo pomeriggio all’insegna
della musica e della solidarietà. Dopo il
saluto del Presidente Rotaract Club di Senigallia Elena Turchi, del Vice Sindaco
della città di Senigallia Maurizio Memè e
del Delegato Rotary per il Rotaract Club
di Senigallia A.S. 2012/2013 Avv. Massimiliano Belli, il Coro ha intrattenuto
il folto pubblico composto da Rotariani,
Rotaractiani e cittadini con diversi brani
tratti dalla tradizione musicale italiana ed
internazionale. Un ringraziamento speciale va all’amico Mauro Pierfederici che
ha regalato la sua professionalità nella
presentazione del Coro e dei brani proposti, contribuendo a valorizzare ancor
più l’evento. Al termine del Concerto le
offerte donate dai partecipanti sono state
devolute alla Avis di Senigallia. A ritirare il contributo e a ringraziare il Rotaract
Club di Senigallia, il Segretario della
sezione cittadina Avis Sig. Luciano Di
Marcelli. Un evento culturale e al tempo
stesso benefico che incarna in pieno la direttiva del “ servire ”che contraddistingue
da sempre il Rotaract Club.
Elena Turchi
Una tombola
speciale a Cesano
La Tombola della Befana 2013 del 5 gennaio
scorso alla scuola di Cesano, si è trasformata in un vero evento cittadino. La serata, che
è stata organizzata dall’Associazione “Cesano per” in collaborazione con la Parrocchia di Cesano, aveva uno scopo speciale:
donare un televisore alla Scuola di Cesano
che ne era stata privata in seguito ad un furto, e donare il corrispettivo all’oratorio parrocchiale, che nel corso degli ultimi tre anni
– grazie all’Associazione “Cesano Per” e
all’infaticabile parroco don Mario Camborata - è diventato un luogo frequentatissimo
e pieno di attività per decine di ragazzi e decine di famiglie. Sabato 5 gennaio, Il plesso
di Cesano è stato letteralmente invaso dagli
abitanti del quartiere e da decine di cittadini
provenienti da altre zone della nostra città,
che hanno potuto assistere e prendere parte
ad un vero e proprio … spettacolo umano!
La serata si è aperta con l’esibizione dei
bambini che frequentano i corsi di musica
all’oratorio parrocchiale.
chiesa
la voce misena
10 gennaio 2013
Un musical su don Zeno e sulla sua umanità
I figli di Nomadelfia
chiesa
“Voi portate il Vangelo della danza”. Così don
Zeno Saltini (1900-1981) si rivolgeva ai figli di
Nomadelfia, bambini e ragazzi tolti alla strada
e accolti dal sacerdote nella sua comunità. Per
loro, don Zeno nel 1965 aveva istituito “Le serate di Nomadelfia”, spettacoli itineranti in cui,
attraverso la danza e il teatro, comunicare “il
messaggio sempre nuovo del Vangelo”. Il 13
gennaio prossimo, al Teatro Moderno di Gros-
seto, 87 figli di Nomadelfia andranno in scena
con l’opera “I ragazzi di don Zeno”, musical
scritto da Franca De Angelis e diretto da Anna
Cianca, frutto di un laboratorio teatrale avviato
all’interno della comunità. Oggi a Nomadelfia
vivono circa cento ragazzi minori, nati o “rinati” in comunità, in affido familiare e provenienti da diverse realtà di disagio. Francesco
Materazzo, presidente di Nomadelfia, dice:
CARITAS - L'isola caraibica ha praticamente ancora bisogno di tutto
Haiti, tre anni dopo
La grande stampa non ne parla più. Per questo viene da pensare che gli haitiani abbiano risolto
quasi del tutto i tanti problemi causati dal terremeoto del 2010 e dalle successive epidemie di colera. La realtà continua ad essere drammatica e Caritas italiana fa conoscere i suoi progetti.
Il 12 gennaio 2010 un terribile terremoto colpiva Haiti, provocando la morte di
230 mila persone, oltre 300.000 feriti e
un milione e mezzo di senza tetto. A tre
anni da quell’evento il Rapporto “Haiti:
un cammino condiviso” illustra l'impegno complessivo di Caritas Italiana a
sostegno della Chiesa locale e delle persone più vulnerabili. Il Report anticipa
la visita nel paese caraibico, dal 6 al 15
gennaio prossimo, di una delegazione
ufficiale guidata dal direttore di Caritas
Italiana, don Francesco Soddu. Complessivamente ad oggi sono stati approvati e
avviati 125 progetti di solidarietà, per un
importo di oltre 17 milioni di euro, pari
al 69,26% dei quasi 25 milioni raccolti
grazie alla colletta straordinaria promossa dalla Conferenza episcopale italiana il
24 gennaio 2010. Il Rapporto completo è
consultabile su www.caritasitaliana.it.
Partire dai poveri. “A tre anni dal sisma – dichiara don Francesco Soddu -, il
Paese è ancora posto di fronte a una crisi
umanitaria di dimensioni enormi che lascia nell’incertezza un popolo duramente colpito dapprima per il terremoto del
12 gennaio 2010, successivamente per
l’epidemia di colera e infine per i cicloni Isaac e Sandy, che hanno seriamente
danneggiato coltivazioni e abitazioni:
ancora oggi oltre 360 mila sfollati sopravvivono nei campi allestiti nella periferia della capitale”. “Caritas Italiana,
fin dai primi giorni seguenti il sisma – ha
aggiunto don Soddu -, si è posta accanto
alla popolazione e alla Caritas haitiana,
interprete autentica dei bisogni dei più
poveri e dell’intera comunità, in stretto
coordinamento con la rete delle Caritas di
tutto il mondo. La nostra presenza accanto ai fratelli haitiani vuole essere segno di
speranza e contributo di fede per aiutare
i fratelli haitiani a non rassegnarsi e riprendere il proprio cammino di vita”. E
ancora oggi “con costante attenzione alla
realtà locale e in comunione con le realtà
coinvolte, Caritas Italiana continua, nel
segno della carità cristiana, a sostenere
la popolazione locale con programmi e
progettualità”, per favorire “uno sviluppo che parta dai più poveri”.
Cinque linee prioritarie. Dopo i tre
anni dal sisma, la strategia di intervento di Caritas Italiana ad Haiti prosegue
secondo cinque linee prioritarie: sostegno agli organismi della Chiesa locale,
con l’accompagnamento delle attività
di Caritas Haiti; sostegno allo sviluppo
socio‐economico; rafforzamento della
struttura organizzativa dei partner locali,
per migliorarne le capacità di pianificazione e di gestione; sostegno all’educazione; attenzione continua alle urgenze.
Caritas Italiana ha operato e continua a
operare per promuovere una progressiva autonomia delle comunità coinvolte
nei progetti, attraverso la progettazione
dal basso, stimolata e condivisa con le
stesse comunità destinatarie. Una delle
priorità è il supporto alla creazione e alla
diversificazione delle economie locali, in
un’ottica di sostenibilità nel medio lungo
periodo sul piano sociale, economico e
ambientale, andando oltre la logica dell’immediato e investendo sullo sviluppo
per innescare un cambiamento sociale
dal basso.
Progetti segno. L’impegno di Caritas
Italiana si è tradotto in alcuni progetti
segno. Il primo è il rafforzamento delle
attività economiche di Apf (Association
des paysans de Fondwa), un’organizzazione fondata nel 1988 a Fondwa (circoscrizione di Leogane, nel Dipartimento
Ovest di Haiti) per aiutare i contadini
della zona a organizzarsi e a essere responsabili del proprio sviluppo. C’è poi
il progetto di Cooperativa alimentare
“La Rosée” di Fhrd (Fondation Haïtienne pour le Relèvement et le Développement), che fa seguito alla realizzazione
del Villaggio Colombe nelle vicinanze della missione degli Scalabriniani a
Croix des Bouquets, comune della circoscrizione della capitale Port au Prince.
La prima fase del progetto ha permesso
la costruzione di 13 casette, di cui hanno
beneficiato famiglie della zona vittime
del terremoto, ma l’obiettivo di Caritas
Italiana e dei partner locali è sempre più
ampio e, al di là dell’aspetto materiale,
c’è l’aspetto sociale, ossia la costruzione
della comunità e il sostegno ai processi di
sviluppo locale.
Un incontro per i catechisti
Parlare di fede
Sabato 19 gennaio prossimo
nelle parrocchie della diocesi
di Senigallia non ci saranno
gli incontri di catechesi. Non
si tratta del primo sciopero dei
catechisti e degli educatori, ma
di un'eloquente scelta che dice
della necessità, sempre presente, di fare incontrare esigenze
pastorali con la necessaria lettura della contemporaneità. Chi
si occupa di catechesi, infatti,
andrà in Seminario dove l'Ufficio catechistico ha organizzato
un incontro sull' "Iniziazione
cristiana oggi". In diverse occasioni, chi si occupa di 'iniziazione cristiana' ha sollecitato
la chiesa senigalliese nel chiedersi non soltanto 'come fare'
catechismo, ma soprattutto
quale comunità proporre, in un
cammino di crescita nella fede.
Nulla è più come cinquanta
anni fa, quando si strutturavano le catechesi di base: viene
da dire che quasi soltanto i
modelli organizzativi e pastorali siano rimasti gli stessi. E' il
vescovo Giuseppe, nella lettera
di presentazione del convegno,
a dire: "Il convegno non è una
serie di relazioni, ma si è voluto dare un taglio laboratoriale".
Sì, perché occorre osare, mettere in discussione, se necessario, modi di fare non più capaci
di intercettare cuore e mente
dei destinatari, piccoli o grandi
che siano. Nell'occasione sarà
presente don Valentino Bulgarelli, direttore dell'Ufficio catechistico di Bologna. Con lui ci
sarà occasione per rimotivare
un impegno educativo che rischia di andare avanti per forza
di inerzia, con relative fatiche
di ogni soggetto coinvolto. E'
prioritario ragionare sull'identità delle parrocchie, della stessa chiesa perché l'iniziazione
cristiana è fondamentalmente
proporre la fede in una comunità. In questo senso sarà utile
recuperare il lavoro del Sinodo
diocesano, dove in tanti hanno
dato il loro contributo per vivere una Chiesa che parli sempre
di più del Vangelo, vivendolo
anzitutto e proponendolo a chi
ha voglia di novità.
L. M.
“A Nomadelfia non esistono cancelli, c’è un continuo contatto con
l’esterno, con persone che vengono a trovarci, e a cui non chiediamo nessuna professione di fede.
Non è un’isola felice in mezzo a un
mondo in difficoltà. I nostri figli da
più di quarant’anni calcano tutte le
piazze d’Italia e incontrano persone di ogni provenienza. Non sono
esenti da confronti con l’esterno,
che vivono come qualsiasi coetaneo che ha un’esperienza di famiglia, anche se questa segue certe
linee magari non condivise”.
Un bel viaggio
a Roma
Si avvicina il pellegrinaggio annuale a Roma in occasione dell'anniversario della morte di Pio IX. La
partenza è prevista per giovedì 7
febbraio 2013, con questo programma: 4,30 partenza per Roma dalla
portineria dell’Opera Pia; 9,30 arrivo a Roma (ingresso musei vaticani) sistemazione. Per il ritiro dei
biglietti, incontro con mons.Nicolini e il dottor Umbero Utro; 10,00
inizio visita ai musei e Cappella
Sistina; 12,30 pranzo al ristorante;
16,00 Basilica San Lorenzo al Verano pr la Santa Messa; 18,00 circa
partenza per Senigallia con sosta
per la cena offerta dall’Opera Pia;
23,00 (circa) arrivo a Senigallia.
Note organizzative: prezzo di partecipazione Euro 60 (da pagare subito
al momento del’iscrizione, oppure
entro il 24 gennaio 2013). Il prezzo comprende: viaggio in pullman
G.T., pranzo al ristorante, ingresso
ai musei e alla Cappella Sistina. I
posti in pullman saranno assegnati
al momento della prenotazione. Le
prenotazioni si ricevono nella portineria dell’Opera Pia Masta Ferretti dal 2 gennaio 2013 (tel. 071791881). Organizzazione tecnica
“Socrate Viaggi” - Senigallia
Combattere lo
spread sociale
“Non rassegnarsi” allo “spread del
benessere sociale”, mentre “si combatte quello della finanza”: questa
la “ricetta” del Papa per la crisi, per
vincere la quale “occorre recuperare
il senso del lavoro e di un profitto
ad esso proporzionato”. Lo ha detto
nell'annuale incontro con il Corpo diplomatico accreditato presso la Santa
Sede. Altro compito “urgente”, “formare i leaders” del futuro: “Anche
l’Unione europea - ha detto il Papa
- ha bisogno di rappresentanti lungimiranti e qualificati, per compiere
le scelte difficili che sono necessarie
per risanare la sua economia e porre basi solide per il suo sviluppo. Da
soli alcuni Paesi andranno forse più
veloci, ma, insieme, tutti andranno
certamente più lontano”, ha precisato il Papa deplorando “le crescenti
differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più
poveri”. Nella parte centrale del suo
discorso, Benedetto XVI ha ricordato
che “la costruzione della pace passa
per la tutela dell’uomo e dei suoi diritti fondamentali”. A questo proposito, il Papa ha salutato con favore la
Risoluzione del Consiglio d’Europa
che ha chiesto la proibizione dell’eutanasia, mentre ha stigmatizzato
quei Paesi in cui “si è lavorato per
introdurre o ampliare legislazioni
che depenalizzano o liberalizzano
l’aborto”. “Preoccupazione”, infine,
per la decisione della Corte interamericana dei Diritti umani relativa alla
fecondazione in vitro, che “ridefinisce arbitrariamente il momento del
concepimento e indebolisce la difesa
della vita prenatale”.
chiesa
la voce misena
10 gennaio 2013
la settimana del vescovo
in agenda
Venerdì 11 gennaio
Ore 21,00: Conferenza con Efrem Tresoldi al
“Teatro Portone”
Domenica 13 gennaio
Giornata delle migrazioni
Ore 18.00: S.Messa in Cattedrale
Martedì 15 gennaio
Ore 9.30: Commissione “Migrantes” a Loreto
Mercoledì 16 gennaio
Ore 21.00: Incontro sulla “Dei Verbum” al
“Teatro Portone" di Senigallia
Mercoledì 16 gennaio
Domenica 20 gennaio
Ore 11.15: S.Messa a Piticchio di Arcevia in
onore di San Sebastiano.
Ore 9.30: Aggiornamento del Clero in Seminario
Sabato 19 gennaio
Ore 10.00: S.Messa per i Vigili Urbani in Cattedrale a Senigallia
Quattro incontri per conoscerlo meglio
E fu il Concilio
La diocesi di Senigallia promuove alcuni appuntamenti per approfondire le
quattro costituzioni conciliari (vedi programma intero a pagina 16). Sono i
documenti costitutivi dell'esperienza terrena della Chiesa, interpellata ogni
giorno di più a testimoniare per davvero la novità del Vangelo di Gesù.
L’11 ottobre 1962 Giovanni XXIII
decretò la solenne apertura dei lavori
conciliari. Al centro una riflessione sul
comportamento più opportuno da adottare per far fronte a una crisi religiosa
sempre più sentita e alla situazione
mondiale. Non si trattava di cambiare
il contenuto evangelico da trasmettere,
ma di rinnovare la modalità attraverso
cui poter trasmettere la Buona Notizia
a un mondo in continuo cambiamento
sociale, ideologico, politico e culturale.
Dei settanta documenti stilati in preparazione uno solo venne approvato il 4
dicembre 1963: la “Sacrosantum Concilium”. In questa costituzione viene
preso in esame l’aspetto liturgico della fede cristiana: la liturgia viene vista
come fonte e culmine della vita di ogni
fedele e proprio a partire da tale motivazione viene sollecitata una partecipazione attiva. L’assemblea dei credenti
riuniti a pregare si configura come coprotagonista assieme al sacerdote che
presiede nella celebrazione dell’eucaristia e questa, unita alla decisione di preferire per la celebrazione la lingua vernacolare al latino costituì un’importante
quanto sconvolgente novità per l’intero
mondo cattolico.
La seconda costituzione approvata dai
padri conciliari il 21 novembre 1964 fu
la “Lumen gentium”. Fino a quel momento la Chiesa si presentava agli occhi
del mondo soprattutto come una struttura gerarchizzata, in cui la rilevanza data
al ruolo del fedele era pressoché nulla.
Tra le molteplici affermazioni di questo
documento, invece, viene riconosciuta
in modo chiaro e inequivocabile l’importanza che ogni cristiano riveste all’interno della comunità. Tutti i fedeli
sono protagonisti responsabili della sua
missione e il ministero dei vescovi, coadiuvati dai preti e dai diaconi si pone al
loro servizio guidandoli nella missione
verso il mondo.
Ore 15.00: Convegno diocesano sulla Catechesi
in Seminario
La costituzione “Dei Verbum” vede la
luce il 18 novembre 1965. L’obiettivo
centrale di questo terzo documento assembleare fu la definizione del concetto di rivelazione che viene vista come
l’auto comunicazione di Dio in Gesù
Cristo; per questo motivo la fede stessa
diviene sinonimo di incontro, relazione,
dialogo e sequela e la Parola di Dio diventa patrimonio di tutti i fedeli.
L’ultimo documento approvato dai padri conciliari il 7 dicembre 1965 fu la
“Gaudium et spes”. Questa costituzione
è, nel senso letterale della parola, l’imprevisto del concilio Vaticano II, perché non si era approntata una qualche
proposta sul rapporto della Chiesa con
il mondo moderno. Eppure, a rileggere
il discorso di inaugurazione di Giovanni XXIII, sembra che proprio per questo il Concilio sia stato radunato, per
superare la situazione di un plurisecolare conflitto della Chiesa con la cultura e
la società moderna, per aprire strade di
dialogo, in modo tale che il messaggio
cristiano possa trovare più facilmente
porte aperte, se non per accoglierlo nella fede, almeno per ascoltarlo e trarne
un qualche beneficio. La “Gaudium et
spes” ricolloca la Chiesa serenamente
all’interno del vivere sociale determinato dalla cultura della modernità, non
rinunciando alla proclamazione di ciò
che è vero e giusto, né alla contestazione delle devianze e dei mali del mondo,
ma riconoscendo che solo nella libertà
essa può svolgere degnamente la missione che il Signore le ha affidato.
Il Concilio Vaticano II si concluse l’8
dicembre 1965, dopo cinque anni di lavoro intenso; ai fedeli e al mondo intero
fu consegnata l’immagine di una Chiesa diversa e rinnovata, consapevole dei
suoi limiti e degli errori, ma desiderosa
di incontrare di nuovo, seguendo il Vangelo, i volti e i pensieri delle persone.
Paolo Gasperini
Tante firme per "Uno di noi"
Raccogliere almeno un milione di firme in sette diversi Paesi dell’Unione
europea: è questo il traguardo “minimo” cui punta l’iniziativa “Uno di Noi”
(www.oneofus.eu, firme anche on-line) per chiedere il riconoscimento della
protezione giuridica di ogni essere umano sin dal concepimento. Nel comunicato stampa diffuso oggi dal Movimento per la vita italiano (Mpv) col titolo “I
diritti umani non possono essere condizionati”, si spiega che “i presidenti dei
principali movimenti ed associazioni ecclesiali hanno lanciato un appello agli
italiani perché sottoscrivano l’iniziativa dei cittadini europei ‘Uno di Noi’”. Si
tratta di un’iniziativa - prosegue il testo - che “vuol dare attuazione alla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo laddove sostiene che il riconoscimento
della sempre uguale dignità dell’uomo dal concepimento alla morte naturale è
il fondamento della libertà, della giustizia e della pace”. Per l’Italia aderiscono
Acli, Medici cattolici, Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Azione
cattolica, Cammino neocatecumenale, Azione per Famiglie nuove, Comunione e liberazione; Sant’Egidio; Focolari; Forum famiglie; Forum associazioni
socio-sanitarie; Mcl; Mpv; Retinopera; Scienza&Vita; Rns; Giuristi cattolici.
Vita di chiesa
Il grazie all'Avulss senigalliese
Venerdì 14 dicembre 2012, alle ore 18 in Duomo, il Vescovo – come ogni anno
- ha celebrato la S.Messa per gli avulsini, con il diacono-presidente Giancarlo Girolimini. Nell’omelia mons.Orlandoni ha ringraziato i volontari spronandoli a continuare nella loro opera. Nell’incontro conviviale, tenutosi al Circolo
“La Fenice”, questo “acrostico” dal titolo: “Essere dell’AVULSS”: Avere tanti
amici a cui pensare/ Voler collaborare con rispetto/ Una parola buona da donare/ La pace da portare ad ogni cuore/ Sempre e dovunque risultati avrai/
Se con pazienza e amore lo farai (le maiuscole leggendole verticalmente
formano la sigla AVULSS) composto dalla versatile Angela e inserito in un
quadretto in argento, è stato donato a Maria Morbidelli, volontaria onoraria
(come Lidia Cavalletti) all’Opera Pia Mastai Ferretti, dove presta la sua opera
con competenza, amore e dolcezza, apprezzata dagli ospiti e dal personale
Mariannina Puerini
Solidarietà agli immigrati
40 mila euro raccolti subito (10 mila dalla diocesi e 30 mila dalla Caritas Italiana), 500 coperte dal presidente della Repubblica, l’impegno della cessione
di un’indennità mensile da parte dei 33 sindaci della Piana di Gioia Tauro e
altri 10 mila euro dalla Regione Calabria, a cui si aggiungono altre modiche
offerte. È questo il primo bilancio all’appello rivolto dal vescovo di Oppido Mamertina-Palmi, mons. Franco Milito, per dare “una coperta al fratello immigrato
bisognoso”. Lo rende noto lo stesso presule in una lettera alla diocesi nella
quale ringrazia “per la risposta immediata, generosa, superiore ad ogni aspettativa, venuta dalla diocesi”. Mons. Milito intravede “un intreccio bello: lo zelo
dei Parroci, il vivo senso di chi, avvezzo al bisogno o in grado di comprenderne
l’acutezza, l’amorevolezza mariana, filone d’oro della nostra pietà più profonda”. Con la somma destinata dalla diocesi sarà allestito un impianto docce e un
servizio lavanderia oltre all’acquisto di un pulmino. Inoltre, da ieri, è in corso la
distribuzione di giubbini catarifrangenti che “rappresentano una garanzia in più
per chi, al calar della sera, circola a piedi o in bicicletta. Con tale strumento di
salvaguardia dai rischi si raggiunge anche un altro obbiettivo: il riconoscimento
della dignità delle persone, nel loro circolare senza confondersi nel buio, talora
complici di incidenti mortali”.
Auguri per il Natale ortodosso
Un augurio a tutti i fedeli ortodossi che vivono nel nostro Paese e che oggi (7
gennaio scorso, ndr) celebrano, secondo il calendario giuliano, il Santo Natale,
affinché “riescano a trovare quell’accoglienza, quella comprensione, quella integrazione a cui hanno diritto. Quell’accoglienza che riconosce e promuove la
loro dignità umana e rispetta i motivi di vita che li hanno portati in mezzo a noi”.
A formulare così gli auguri agli immigrati ortodossi è mons. Mansueto Bianchi,
vescovo di Pistoia e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il
dialogo: “Guardando alle persone che appartengono alla Chiesa ortodossa e
vivono la loro fede qui tra noi in Italia, vorrei esprime un augurio e anche un
impegno”. “L’impegno è che le nostre Chiese che sono in Italia siano in questo
cammino di accoglienza e integrazione veramente profetiche anche dinanzi all’impegno dello Stato e della società civili, indicando una strada di percorrenza
che sia in qualche modo anticipatrice ed esemplare per quella che deve essere
un percorso comune dell’intera società”. Secondo gli ultimi dossier statistici di
Caritas e Fondazione Migrantes gli ortodossi sono la prima comunità straniera
d’Italia, seguiti dai musulmani, per una presenza di circa un milione e mezzo
di fedeli. Il giorno della nascita del bambino Gesù è considerato la principale
festività in tutte le confessioni cristiane, ma non viene festeggiato allo stesso
modo nei Paesi cattolici e ortodossi
I 'numeri' delle vocazioni
“Progetta con Dio… Abita il futuro. Le vocazioni segno della Speranza fondata sulla Fede”: è questo il tema del convegno nazionale tenutosi a Roma, su
iniziativa dell’Ufficio nazionale Cei per la pastorale delle vocazioni. Presso la
Domus Pacis-Torre Rossa Park Hotel sono riuniti oltre duecento tra direttori
regionali, diocesani ed esperti di pastorale vocazionale, insieme ai direttori e
formatori di seminari e degli istituti di vita consacrata maschili e femminili, e a
numerosi collaboratori laici. I dati disponibili circa le vocazioni sono i seguenti:
nel mondo i presbiteri diocesani sono oltre 270 mila, i presbiteri religiosi 135
mila, i diaconi permanenti 36 mila, le religiose 750 mila, i seminaristi 120 mila.
In Italia i preti diocesani sono circa 32 mila, i religiosi 16 mila, le religiose 90
mila. I seminaristi italiani (tra diocesani e religiosi) sono circa 5.500. Sui numeri
non c’è un ‘crollo’, anche se la tenuta è maggiore per i candidati al presbiterato
rispetto alla vita religiosa. Positivi i dati circa la vita contemplativa che mantiene
un suo particolare fascino.
8
il paginone
la voce misena
10 gennaio 2013
Il primo cittadino di Civitanova ospita una famiglia a casa sua
Il sindaco e la famiglia rom
il paginone rritorio
“Tutti sappiamo che l’immigrazione
non è un problema semplice: è una questione che evoca forti passioni e dibattiti di sicurezza nazionale, economica,
legali, sociali; ma coinvolge anche la
dignità fondamentale e la vita della persona, creata a immagine e somiglianza
di Dio. E a causa di questo è in primo
luogo una questione morale che occupa
e preoccupa la Chiesa”.
Queste le parole di mons. Paolo Schiavon, vescovo ausiliare di Roma e Presidente della Commissione CEI per le
migrazioni (Cemi) e della Fondazione
Migrantes alla presentazione della prossima Giornata Mondiale del Migrante e
del rifugiato che si celebra domenica 13
gennaio 2013. “La qualità della nostra
democrazia italiana ed europea – ha
spiegato il Direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Giancarlo Perego - passa necessariamente attraverso
la qualità delle risposte alle persone e
famiglie in cammino e in fuga, non solo
in termini di accoglienza e di percorsi
d’integrazione, ma anche in termini di
cooperazione internazionale che permetta alle persone di vivere nel proprio
Paese”. Mons. Perego ha poi ricordato
che in Italia per ottenere la cittadinanza
occorrono 10 anni, “il limite massimo
previsto dalla Convenzione Europea
sulla cittadinanza”: “prevedere il ritorno
a cinque anni di residenza per ottenere
la cittadinanza - ha spiegato - significa
adeguarsi agli standard internazionali
e favorire partecipazione e inclusione
sociale”. In Italia vige infatti il principio dello “jus sanguinis” per ottenere la
cittadinanza: questo comporta “di fatto
l’esclusione e la differenziazione sociale di quasi 650 mila minori nati in Italia
da genitori immigrati. Sembra dunque
il tempo, come del resto hanno scelto
di fare la maggior parte degli Stati europei, di ampliare anche in Italia lo ‘jus
soli’, cioè l’acquisto della cittadinanza
italiana per nascita sul territorio”.
“L’accesso alla cittadinanza di chi nasce in Italia come anche la riduzione
dei tempi per il riconoscimento della
cittadinanza italiana - ha detto ancora
mons. Perego - portano con sé un’immediata o più veloce accessibilità alla
partecipazione al voto, allo svolgimento del servizio civile da parte dei
giovani tra i 18 e i 28 anni, che sono
due strumenti importanti per la crescita della responsabilità e per una completa inclusione nella vita italiana, favorendo la crescita della democrazia e
della coesione sociale”. Rispondendo
ai giornalisti mons. Perego ha confermato che la cittadinanza “rimane una
proposta importante alle forze politiche
in vista delle elezioni. Purtroppo – ha
precisato – sono state consegnate 23
proposte di modifica della legge, e non
c’è ancora unitarietà sul piano politico.
Questo rende difficile vedere a breve un
cambiamento della legge. Speriamo che
anche le forze politiche considerino gli
immigrati come una risorsa, visto che il
72% italiani, come risulta da un recente
sondaggio, è favorevole alla cittadinanza e il 74% al voto amministrativo. Ciò
significa una crescita di attenzione non
“Lo faccio come privato cittadino e
come medico, ho prestato la mia casa a
una famiglia rom perché ho valutato ci
fosse un'emergenza umanitaria a cui le
istituzioni non hanno saputo dare una
risposta in tempi brevi”. Così il sindaco di Civitanova Marche, Tommaso
Claudio Crovatta spiega il senso della
sua iniziativa di dare ospitalità ai rom
nella sua casa. La notizia è stata ripor-
tata da “il messaggero.it” nell’edizione
delle Marche. “Non voglio – ha aggiunto il primo cittadino - che nella
mia città ci siano persone malate e costrette a dormire all'aperto, per questo
ho offerto la mia casa per qualche giorno ad una famiglia con una donna incinta e la madre già operata di tumore
e con una sospetta neoplasia in atto”.
La decisone è stata presa, spiega Cor-
vatta, dopo aver percorso tutte le strade istituzionali: Prefettura, Protezione
civile, Provincia. La famiglia rom ieri
è andata via dalla casa del sindaco per
essere presa in carico – informa ancora
il quotidiano - dall'attivista umanitaria
Laura Marzola in attesa che sia pronta
la roulotte, offerta da un benefattore,
dove andrà a vivere, in una zona di Civitanova con altri rom già inseriti.
MIGRAZIONI
PELLEGRINAGGIO
DI FEDE E DI SPERANZA
13 GENNAIO 2013
99ª Giornata Mondiale
del Migrante e del Rifugiato
pagine curate da Laura Mandolini
solo culturale ma anche sul piano politico e sociale”. Il Direttore di Migrantes
ha poi citato l’accordo Stato-Regioni in
materia sanitaria sugli stranieri, siglato
il 27 dicembre scorso che “fornisce un
quadro non più discrezionale”, visto che
“il superamento della discrezionalità è
elemento determinante per le politiche
dell’immigrazione”.
Italia è Paese d'immigrati.
Siamo aquota 5 milioni: uno su dodici
residenti nella penisola. È uno dei dati
della ventiduesima edizione del Dossier
migrantes
Episcopale
statistico immigrazione Conferenza
realizzato
da Italiana
1950 al 1989 sono state 188 mila le dowww.migrantes.it
Caritas italiana e Fondazione Migran- mande d'asilo e dal 1990 (anno d'abotes. Lo slogan che il Dossier ha scelto lizione della riserva geografica) fino al
per il 2012 è "Non sono numeri".
2011 se ne sono aggiunte circa 326 mila
Si è voluto così ridare centralità alla di- (archivio del ministero dell'Interno) per
gnità degli immigrati in quanto perso- un totale, dal dopoguerra ad oggi, di olne. Rifugiati e profughi. Nel 2011 sono tre mezzo milione. Nel 2011 le domanstate 42,5 milioni le persone costrette de sono state presentate in prevalenza
alla fuga in altri Paesi, di cui 15,2 mi- da persone provenienti dall'Europa dellioni i rifugiati e 26,4 gli sfollati interni. l'Est e dal martoriato continente africaNello stesso anno sono state presentate no; quasi un terzo (30%) delle domande
895 mila domande di asilo: di esse, 277 prese in esame (24.150) è stato definito
mila sono state presentate nell'Ue, con positivamente. Gli sbarchi dal Nord
51 mila casi in Francia (primo Paese) Africa, confluiti per lo più nell'isola di
e 37.350 in Italia. Nel nostro Paese, dal Lampedusa, hanno coinvolto circa 60
il paginone
la voce misena
10 gennaio 2013
9
Le radici
di un popolo
La comunità dei nostri connazionali
a Bedford (Gran Bretagna)
L'Italia va ben al di là dell'Italia. Non lo
si pensa mai, ma al di là delle Alpi un
popolo di emigranti ha sempre lo
sguardo fisso sulla madrepatria. Come
la comunità di italiani a Bedford, in
Gran Bretagna. È come un grande
paese di quattordicimila abitanti,
incastonato, quasi una perla tricolore,
in una cittadina inglese sui centomila.
Proprio l'altro giorno, un'autorità inglese
riconosceva: "Gli italiani hanno marcato
socialmente e psicologicamente
la nostra città". Lo ripete con fierezza
padre Mario Dalla Costa, il parroco
degli italiani, già qui negli anni '70, che
li accompagna dal battesimo al cimitero,
un invidiabile, riposante prato verdissimo.
Insieme a pakistani, indiani,
polacchi o altre ondate di emigrazione
i nostri italiani sono ormai una parte
viva della cittadinanza. Sono cittadini,
considerati parte interamente di un
insieme. "Non cittadini interamente a
parte, come spesso è chi emigra in
Italia" aggiunge qualcuno di loro, maliziosamente.
Provengono tutti dal nostro Sud, in
particolare da Avellino, Benevento,
Napoli e Sicilia. Lavoravano in massa a
costruire mattoni in varie fabbriche
del luogo. Erano gli anni sessanta, anni
della ricostruzione delle città inglesi,
in particolare di Londra. Ora, vecchi e
malandati si trascinano lentamente
alla chiesa della Missione italiana per
la veglia di Natale. È animata quest'anno,
naturalmente in perfetto inglese,
da un gruppo grazioso di una quindicina
di bambini della catechesi, tutti
loro nipotini. Raccontano la storia
meravigliosa della nascita di Gesù.
E il miracolo si compie quasi subito.
Quando arriva Antony, un pargoletto di
mila persone, in partenza prima dalla Tunisia e poi
dalla Libia (28 mila). Cinque milioni d'immigrati. Il
Dossier ha stimato che il numero complessivo degli
immigrati regolari, inclusi i comunitari e quelli non
ancora iscritti in anagrafe, abbia di poco superato i 5
milioni di persone alla fine del 2011. Nel 2011 il ministero degli Affari esteri ha rilasciato 231.750 visti per
inserimento stabile, in prevalenza per motivi di lavoro
e di famiglia, mentre sono stati circa 263 mila i permessi di soggiorno validi alla fine del 2010 che, dopo
essere scaduti, non sono risultati rinnovati alla fine
del 2011. I permessi di soggiorno in vigore alla fine
dell'anno, inclusi i minori iscritti sul titolo dei genitori e al netto dei casi di doppia registrazione (archivio
del ministero dell'Interno revisionato dall'Istat), sono
3.637.724. Da questa base si è partiti per elaborare la
stima del Dossier e quantificare, anche con il supporto
di altri archivi, la consistenza degli immigrati comunitari che non sono più inclusi nell'archivio dei permessi di soggiorno. Il numero stimato dei comunitari
(1.373.000, per l'87% provenienti dai nuovi 12 Stati
membri) è stato ottenuto applicando ai residenti a fine
2010 lo stesso tasso d'aumento riscontrato tra i soggiornanti non comunitari nel 2011. I principali Paesi
d'origine sono Romania (997.000), Polonia (112.000),
Bulgaria (53.000), Germania (44.000), Francia
(34.000), Gran Bretagna (30.000), Spagna (20.000) e
Paesi Bassi (9.000). La ripartizione della stima totale
per aree continentali vede prevalere l'Europa, tra co-
appena quattro settimane, posto tra la
paglia sotto l'altare. Il gruppo di bambini
canta imperturbabile "Astro del
ciel", mentre lui strilla accanto,
a contrappunto,
con tutte le sue energie.
Una corale inedita. Commovente.
Infine prende sonno, dolcemente.
Un'assemblea fittissima di vecchi emigrati
italiani guarda, ammira e pensa
forse quanto ha pianto essa stessa per
poter rinascere, crescere qui in terra
straniera. Ricostruire la propria vita
tra mille e una difficoltà. Anche se qui,
nel mondo inglese, a differenza che da
noi, freedom, la libertà di fare,
d'intraprendere, di lanciarsi è senz'altro
impareggiabile. Senso di un antico
popolo di mare, dove ogni terra è sempre
oggetto di desiderio, di conquista,
di orizzonti aperti.
"Sono venuti moltissimi da un ambiente
mafioso e povero", continua padre
Mario, vivace ottantenne, parlando dei
nostri, "ma qui hanno dovuto rimboccarsi
le maniche, credere in stessi,
camminare da soli. Sono stati ammirevoli!"
Accanto al presepio, l'albero di
Natale s'illumina grandioso, come in
tutte le chiese inglesi. Ma avverti,
altrettanto grandioso, un forte senso
di comunità, di radici comuni e di italianità.
Un popolo che camminava
nelle tenebre, che veniva da lontano si
era messo, un duro giorno, in viaggio.
Come Maria. Vive ora la notte di Dio.
È il loro, forse, il Natale più vero. Al
posto di chi non si è mai mosso dalla
sua terra. Che non potrà mai capire
questo bambino, nato lontano da casa,
da una famiglia in cammino, sprovvista
di tutto e sperduta. Una nascita tra
pecore e pastori, che ha sconvolto le
frontiere della terra, dall'Oriente dei
re magi alla fuga in Egitto. Come sempre,
Dio attende alla frontiera. Lo si
incontra quando ci si mette in cammino…
Invito potente per tutti - specie per chi
è rimasto ancorato alla propria terra a costruire comunità. A formare un
popolo unico con coloro che camminano,
a inseguire insieme la luminosità di
una stella, cioè dei valori grandi e
comuni. "Non il proprio tornaconto" ti
soffia qualche italiano qui, mostrando
uno sguardo attento a vicende di casa
nostra "non l'interesse privato o la propria
ambizione!" In una calligrafia da
bambino, si legge sotto l'albero di
Natale: "Se vuoi che il mondo si apra a
te, apri prima la tua mano".
A Bedford, una volta terra di emigranti,
è successo così.
Renato Zilio
munitari (27,4%) e non comunitari (23,4%), seguita
dall'Africa (22,1%), dall'Asia (18,8%) e dall'America
(8,3%), mentre le poche migliaia di persone provenienti dall'Oceania e gli apolidi non raggiungono neppure lo 0,1%.
Le conseguenze della crisi. In Italia la grave crisi ancora in corso tra il 2007 e il 2011 ha provocato la perdita
di un milione di posti di lavoro, in parte compensati da
750 mila assunzioni di stranieri in settori e mansioni
non ambiti dagli italiani. Anche nel 2011 gli occupati
nati all'estero sono aumentati di 170 mila. Attualmente gli occupati stranieri sono circa 2,5 milioni e rappresentano un decimo dell'occupazione totale. Nello
stesso tempo tra gli stranieri è aumentato il numero
dei disoccupati (310 mila, di cui 99 mila comunitari)
e il tasso di disoccupazione (12,1%, quattro punti più
in più rispetto alla media degli italiani), mentre il tasso
di attività è sceso al 70,9% (9,5 punti più elevato che
tra gli italiani). Gli immigrati sono concentrati nelle
fasce più basse del mercato del lavoro e, ad esempio,
mentre tra gli italiani gli operai sono il 40%, la quota
sale all'83% tra gli immigrati comunitari e al 90% tra
quelli non comunitari.
Motivati dal bisogno di tutela, sono oltre 1 milione
gli immigrati iscritti ai sindacati, con un'incidenza
dell'8% sul totale dei sindacalizzati e del 14,8% sulla sola componente attiva. Anche il settore agricolo,
scarsamente attrattivo nei confronti degli italiani, per
molti immigrati costituisce una prospettiva d'inseri-
mento stabile (allevamenti e serre) o un'opportunità
limitata a determinati periodi dell'anno (lavoro stagionale) o quantomeno al momento dell'ingresso, al punto
che l'agricoltura è stata il solo settore ad aver registrato, per gli immigrati, un saldo occupazionale positivo.
Altri settori per i quali il contributo degli immigrati
continua a risultare fondamentale sono l'edilizia, i trasporti e, in generale, i lavori a forte manovalanza: dai
dati messi a disposizione dalle organizzazioni delle
cooperative, risulta che gli immigrati incidono per oltre un sesto nelle cooperative di pulizie e per oltre un
terzo in quelle che si occupano della movimentazione
merci.
10
esperienze
la voce misena
10 gennaio 2013
Anche alcuni giovani della diocesi di Senigallia hanno accettato l'invito di Roma
Taizé, l'incontro con il mondo
Nel corso della preghiera a san Giovanni in Laterano, frère Alois, priore della comunità di Taizè
ha annunciato che il prossimo incontro europeo
promosso dalla comunità si terrà a Strasburgo.
Dalla città “eterna”, sede del papato, al cuore delle istituzioni comunitarie: sarà Strasburgo, sede
del Parlamento europeo, del Consiglio d’Europa
e della Corte europea dei diritti dell’uomo la città
che ospiterà, a fine 2014, il prossimo “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra”, organizzato dalla comunità di Taizé. Al momento dell’annuncio erano
presenti l’arcivescovo della diocesi, mons. JeanPierre Grallet e il sindaco della città, Roland Ries.
Strasburgo, ha sottolineato frère Alois è una città
“al confine tra due paesi, una città simbolo della
riconciliazione in Europa, un simbolo di un’Europa aperta e solidale”: in effetti i giovani verranno
accolti sia nella parte francese dell’Alsazia, sia
nella parte tedesca del Baden. Frère Alois ha anche ricordato l’incontro del giorno precedente con
il papa, a piazza San Pietro, sottolineando che “la
preghiera la scorsa notte con Papa Benedetto XVI
rimarrà impressa nella nostra memoria come una
luce per aiutarci ad andare avanti”.
In sinagoga. Molti gli incontri proposti nel pomeriggio ai giovani, spesso a carattere ecumenico ma anche interreligioso: va in questo senso il
significativo momento vissuto ieri alla Sinagoga
di Roma con annessa visita del ghetto. Il giovane
rabbino Ariel Di Porto ha presentato la comunità ebraica romana, spiegando che oltre al Tempio
maggiore ci sono altre 14 sinagoghe in città che
sono non “solo luogo di preghiera, ma anche di
studio e d’incontro”. Il rabbino è stato ascoltato
attentamente da un centinaio di giovani, i maschi
indossavano tutti rispettosamente la kippah, mentre raccontava la storia lunghissima della comuni-
tà di Roma che ha 22 secoli ed è forse l’unico caso
al mondo di una presenza ininterrotta e costante
degli ebrei nel medesimo posto. Il rabbino ha poi
spiegato che a Roma si pratica un rito più antico
di quello delle due grandi famiglie in cui è diviso
l’ebraismo, la sefardita e l’ashkenazita, “probabilmente portato dagli ebrei di Gerusalemme arrivati
in seguito alla prima diaspora provocata dai romani”. L’incontro è
continuato con la spiegazione di
alcuni fondamenti della religione
ebraica e delle feste più importanti poi i ragazzi sono scemati
nel ghetto dove alcune lapidi ricordano a tutti dove è cominciato e cosa è stato il rastrellamento
tedesco durante l’ultimo conflitto
mondiale.
Voci di pellegrini. L’esperienza
di Taizé è anche accoglienza in
famiglia, un modo ulteriore che
favorisce l’incontro. Mariasofia Miscia, ospita a casa sue due
ragazze francesi “per aiutarle a
vivere meglio questa esperienza.
Non sempre è facile capirsi ma
tra una parola d’italiano, una in
francese e un po’ d’inglese alla
fine ci si comprende”. La giovane, che fa parte di un gruppo
giovanile della parrocchia romana di Santa Maria
Immacolata di Lourdes racconta che lei insieme ai
suoi compagni hanno deciso di vivere l’esperienza
di Taizé a Roma e hanno poi “trasferito” il loro
entusiasmo ai genitori che “hanno aperto le porte di casa”. Mateusz Mihalshi, polacco di 25 anni
è invece la prima volta che partecipa all’incontro
europeo e racconta “di aver rischiato di diventare
un ‘cattivo ragazzo’: sto provando a cambiare e
sto cercando Dio in questo momento. Alcuni amici mi hanno parlato di Taizé e mi ha affascinato
l’idea di conoscere nuove persone e nuove culture.
Durante i momenti di preghiera ho sentito la bellezza del pregare insieme, del percepire la chiesa
in cui mi trovavo come la mia casa, non mi sono
sentito straniero”.
a cura di Simona Mengascini
Nella foto: i giovani della diocesi di Senigallia
che hanno preso parte all'incontro di fine anno
organizzato da Taize a Roma
Riflessioni del dopo esercizi spirituali a Fonte Avellana sul tema dell' "Ana - teismo"
Tornare a Dio dopo Dio
E' il sottotitolo di “Ana-teismo” un libro del filosofo Richard Kearney. Il testo
è stato il filo conduttore agli esercizi spirituali proposti dall'Azione Cattolica
diocesana agli adulti dell'associazione e ai loro amici. Da diverse parrocchie
della diocesi ci siamo ritrovati quindi a Fonte Avellana il 5 e 6 gennaio guidati
dal priore P. Gianni Giacomelli.
Perché un filosofo agli esercizi spirituali?
Perché Kearney, con una lucida analisi, constata il deserto spirituale, religioso,
culturale e antropologico in cui si trova l'uomo di oggi. Diversamente dai suoi
colleghi però non si ferma all'analisi ma propone, profeticamente, anche una
“soluzione”.
Anche noi constatiamo che, dopo tanti sforzi per evangelizzare, l'uomo moderno sembra non essere più attratto dal messaggio evangelico proposto nelle nostre chiese … Ancora molti si dichiarano credenti, ma la maggior parte tende a
precisare di non essere praticante! “Dio è morto” attesta Nietzsche. Ma quale
Dio è morto? Forse è morta un'idea di Dio che era bene che morisse. Come si
può tornare a Dio dopo che un certo Dio è morto nel cuore degli uomini? E'
questa la domanda fondamentale alla quale il testo ardisce una risposta.
Kearney propone fin dall'inizio un itinerario spirituale che di fatto è antichissimo, già scritto nella Bibbia.
L'uomo moderno ha smarrito quel Dio
che, il Vecchio Testamento e il Nuovo
Testamento, hanno da sempre proposto:
il Dio kenotico, il Dio che si abbassa,
che abbandona la sua potenza e sceglie
di diventare uomo. Il Dio kenotico è anche il Dio che chiede all'uomo di essere ospitato. Colui che è il Diverso per
eccellenza chiede all'uomo una “casa”.
Maria è dunque la prima anateista del
cristianesimo, è lei che accetta la sfida
più incredibile che sia mai stata posta ad
una creatura: ospitare il suo Creatore!
L'atteggiamento anateista presuppone
l'ospitalità, è questa la categoria centrale
del testo, l'ospitalità dell'altro, del diverso, del nemico. Senza diversità non c'è
relazione, l'uguaglianza non impegna, è
molto difficile amare chi è molto diverso da me “se amate chi vi ama che merito ne avrete?” Gesù c'invita ad amare il
nemico, il diverso da noi per eccellenza
…. perché se lo ami non è più tuo nemico. Per far questo però è necessaria
l' “immaginazione” (1° movimento anateistico) che può essere anche tradotta
con “Fede”: dobbiamo immaginare l'altro come un soggetto con il quale possiamo entrare in relazione. L'immaginazione serve ad Israele per pensare che al
di là del Mar Rosso, con l'esercito del
faraone alle calcagna, ci possa essere la
salvezza. Abramo deve immaginare che
potrà avere una grande discendenza,
Maria dovrà immaginare di concepire
il Figlio di Dio. L'anateismo è dunque
una scommessa, una scommessa per la
vita piena e abbondante! Non ci chiede
di cambiare i testi di riferimento della
nostra fede o delle fedi altrui, ma c'invita ad accogliere una “buona notizia”
per l'uomo. Il Dio a cui bisogna tornare
è il Dio della Vita. Abbandonare il Dio
dei sacrifici e tornare al Dio che vuole la vita di Isacco, al Dio d'Isaia che
vuole misericordia, a Maria che mette
in gioco se stessa per la vita del mondo,
a Gesù che non sacrifica se stesso ma
dona la sua vita affinché anche la nostra
sia piena.
Queste sono solo alcune delle riflessioni
che abbiamo potuto condividere, il testo
è molto interessante e ricco di spunti anche per il superamento della contrapposizione tra teismo e ateismo.
Non mancano inoltre riferimenti alle
grandi religioni e alla cultura contemporanea, sia filosofica che letteraria, dove
l'autore evidenzia che l'atteggiamento
anateista è profondamente trans culturale e trans religioso. Il dialogo con il
mondo contemporaneo, auspicato nel
Concilio dalla Gaudium et Spes, può
diventare concreto e passare attraverso
l'immaginazione, l'umorismo, l'impegno, il discernimento e l'ospitalità: il
moto quintuplice – i cinque movimenti
della scommessa anateista.
Sono stati veramente “esercizi”, è servito un certo sforzo … anche per il ritmo
intenso delle due giornate, abbiamo di
che riflettere in questo nuovo anno dedicato alla Fede e iniziato con il Sinodo
sulla nuova evangelizzazione!
Morena Torreggiani
territorio
la voce misena
10 gennaio 2013
La festa nel cuore di Corinaldo
Un San Silvestro ricco di emozioni, una
festa straordinaria, un successo sotto
ogni prospettiva. Il Capodanno in piazza organizzato dal Comune di Corinaldo è stato un vero e proprio trionfo, con
una organizzazione che ha reso la festa
diverte e gustosa sia sul piano dell'animazione che logistico. Nonostante fosse
la prima edizione, la festa voluta dall'Amministrazione di Corinaldo con la
collaborazione delle strutture ristorative
del paese ha superato a pieni voti ogni
perplessità e cancellato ogni dubbio or-
11
Uno speciale cenone di Capodanno
ganizzativo, riuscendo a divertire e a far
festeggiare oltre 1500 persone. Un'esperienza nuova per Corinaldo, un evento
che è pronto a trasformarsi in un “classico” tutto corinaldese. Il primo punto
di forza del successo del capodanno in
piazza è stata senza dubbio la location.
Piazza del Terreno, che si è trasformato
per una notte in un grande locale addobbato a festa con migliaia di corinaldesi
uniti nei festeggiamenti. Luogo riscaldato e servito sotto ogni punto di vista.
Ilario Taus
Mondolfo alle prese con la raccolta rifiuti
"Metti in moto la speranza" è diventata una piacevole e attesa tradizione per la nostra
comunità montignanese. Anche quest’anno, nella notte di San Silvestro, la parrocchia e la Caritas di Montignano hanno offerto l’opportunità di trascorrere insieme un
ultimo dell’anno all’insegna dell’amicizia, sapendo di aiutare anche alcune famiglie
del nostro paese che si trovano a vivere momenti di difficoltà. Passano sette anni ed
è diventata una realtà importante come le altre tradizioni di paese. Grazie alla disponibilità dei membri della Caritas parrocchiale che come tutti gli anni si sono trasformati in bravi cuochi e brillanti camerieri hanno cosi potuto far vivere una serata
piacevole a tante persone sole facendo festa e tra bollicine di spumante e scambio di
auguri con allegria e così è arrivato il nuovo anno 2013.
Luisella Catalani e il gruppo Caritas parrocchiale
Ripe, Monterado e Castelcolonna insieme
Nuova differenziata Unione dei Comuni
Rivoluzione ambientale con il nuovo anno a Mondolfo: si inaugurare il
nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti. “Certamente un nuovo
stile di abitudini quello che sarà chiamata ad adottare ogni famiglia per
quel che concerne la gestione dei rifiuti domestici con il nuovo anno ma,
a ben guardare, i nostri cittadini già da
tempo collaborano per la differenziata con ottimi risultati, sia per quel che
concerne la carta che per l’utilizzo
delle isole ecologiche, ora divenute di
prossimità” così l’Assessore all’Ambiente del Comune di Mondolfo Massimiliano Lucchetti.
“Ovviamente dovremo abituarci ad
utilizzare i vari contenitori a seconda
dei materiali, sia quelli posizionati in
casa che quelli di prossimità, per plastica, vetro e lattine”. Nuovi anche
gli orari e i giorni di raccolta, “Su
cui dovremo seguire attentamente il
calendario, diverso per la zona verde
(Mondolfo) e blu (Marotta), reperibile anche sul sito internet del Comune
www.comune.mondolfo.pu.it . In particolare – sottolinea l’Assessore Lucchetti – è del tutto nuovo anche l’ora-
rio di esposizione
dei contenitori sulla
pubblica strada, che
dovrà avvenire non
più al mattino ma
scrupolosamente alla
sera prima del giorno indicato in calendario, dalle ore 22”.
Resta bene inteso che
i contenitori domestici saranno conservati
nelle aree private dei
singoli utenti, e posizionati nelle aree pubbliche solo nei
giorni previsti dal calendario, “anche
se va ricordata quella che è una grande novità – prosegue Lucchetti – e
cioè l’apertura del Centro Ambientale Comunale, in una zona baricentrica del territorio come Via Valcesano
40, aperto tutti i giorni feriali, e dove
potranno essere conferiti tutti i tipi di
rifiuti. Utilissima anche la raccolta di
ingombranti e potature, che sarà effettuata, previa prenotazione, direttamente a casa dei singoli utenti”.
Di qui importante avere sempre a portata di mano il numero verde gratuito,
attivo tutti i giorni feriali: “800.584267
questo è il numero per ogni tipo di richiesta, dubbi sulla differenziata: non
esitate a chiamare” conclude Lucchetti, “anche se, per qualche tempo, sarà
inevitabile una fase di assestamento
del servizio, legato alla complessità
del sistema: disagi che si sono manifestati anche in comuni vicini a suo
tempo, ma che stiamo lavorando per
contenere al massimo”.
Alessandro Berluti
E’ il primo caso a livello regionale e potrebbe tracciare una nuova
strada percorribile allo scopo di
contrastare la crisi galoppante. Nella giornata del 13 dicembre, Monterado, Ripe e Castelcolonna hanno
deliberato a favore della fusione in
un unico ‘mega-comune’.
La delibera è avvenuta tramite tre
sedute consiliari convocate simultaneamente nelle quali si è discusso
della fusione delle tre amministrazioni in una sola comunità. Pionieri
di quella che potrebbe essere una
svolta storica, i tre primi cittadini
dei comuni in questione, il sindaco
di Ripe Conigli, quello di Castelcolonna Lorenzetti e quello di Monterado Diamantini.
Naturalmente la decisione dei tre
comuni non concluderà la pratica,
ma sarà il primo passo per creare
i presupposti giuridici. L’iter sarà
lungo e tortuoso. Dopo la delibera
delle amministrazioni infatti, la palla passerà alla Regione che dovrà
predisporre ed approvare un’apposita legge che sancisca la fusione a
tutti gli effetti.
L’obiettivo preponderante di questa unione è quella di ottimizzare
le risorse in un momento in cui i
bilanci, in special modo dei piccoli
comuni stanno soffrendo. Se tutto
andrà a buon fine, il nuovo mega
comune comprenderà più di 8mila
abitanti e sarà secondo nella zona
solo a Senigallia. Rimane l’incognita del nome, anche se è probabile che si opti per la somma dei tre
nomi che per una denominazione ex
novo. Ripe, Castel Colonna e Monterado hanno detto, in ognuno dei
tre consigli comunali, si al progetto
di unificazione in un unico ente. E
la decisione formale ma non sufficiente è già arrivata in Regione che
dovrà provvedere con un apposito
percorso istituzionale a sancire il
passaggio al nuovo comune da circa
8.000 abitanti.
In periodi – come questo – dove i
tagli alle risorse si fanno sempre
più decisi, l’unica
strada per risolvere le problematiche sembra essere
proprio quella di
aggregarsi e così
le tre cittadine
guidate rispettivamente da Fausto
Conigli, Massimo Lorenzetti e
Gianni Diamantini hanno scelto di
compiere questo
passo.
Che ora dovrà essere seguito da una
decisione della Giunta regionale,
probabilmente verso metà gennaio
alla ripresa dei lavori, e di nuovo da
un passaggio in consiglio comunale
per ognuna delle tre realtà coinvolte che dovranno votare il contenuto
della proposta di legge regionale.
Infine, per far sì che l’iter amministrativo possa partire definitivamente, dovrà esser data la parola ai
cittadini, con un referendum, forse
entro l’estate 2013.
M.G.
La 'Befana artigiana' fa festa per centinaia di bambini
Un entusiasmo travolgente quello delle centinaia e
centinaia di bambini che al Palasport di Senigallia
hanno festeggiato la Befana Artigiana della Confartigianato.
Grande successo per una manifestazione giunta quest’anno alla 29^ edizione. Centinaia di persone hanno partecipato alla festa che ha visto la presenza di
bambini provenienti da tutta la provincia. Alla manifestazione hanno preso parte anche il presidente e il
segretario della Confartigianato provinciale di Ancona
Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, il sindaco di
Senigallia Maurizio Mangialardi, Patrizia Casagrande
Commissario Provincia di Ancona, la senatrice Silvana Amati, l'on. Carlo Ciccioli, l'assessore comunale
Gennaro Campanile, il presidente e il segretario della Confartigianato di Senigallia Giovanni Angelini e
Giacomo Cicconi Massi. La Befana Artigiana 2013 ha
distribuito oltre 1.000 pacchi dono e fatto festa con i
bambini. La giornata é stata allietata dalla musica e
dai balli. Grande successo per i laboratori didattici dei
5 sensi dove i bambini sotto la guida dei maestri artigiani hanno appreso divertendosi le tecniche di molti
mestieri, dal ricamo alla realizzazione di dolci e biscotti. La Befana Artigiana della Confartigianato é da
sempre un importante momento di aggregazione e intende anche stimolare i
più piccoli alla manualità e creatività.
Anche quest'anno fondamentale la
collaborazione con gli educatori della
Fondazione Montessori di Chiaravalle. Siamo molto soddisfatti dell’iniziativa, hanno dichiarato il Presidente
e il Segretario della Confartigianato
provinciale di Ancona Valdimiro Belvederesi e Giorgio Cataldi, perché
l’entusiasmo dei bambini ci spinge di
anno in anno a ripetere la manifestazione con qualche
novità che faccia divertire i più piccoli ma anche i più
grandi.
E’ stata una giornata di allegria perché la Befana é tradizionalmente la festa dei bambini. Anche quest’anno dunque la Befana Confartigianato é stata ricca di
doni e divertente. Dolci e
caramelle sono stati distribuiti a tutti ed é stato anche
un ottimo momento di socializzazione e di grande
divertimento. Ricchi i pacchi dono che contenevano
sorprese adatte alle diverse
fasce di età, tutti giochi per
riscoprire il valore della
manualità, del fare.
P.M.
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cultura
la voce misena
10 gennaio 2013
cultura
Lo chef Uliassi fa notizia
Circolo dei lettori
Paolo Ermani a Senigallia
Testate tra le più prestigiose nell'Est-Europa hanno reso omaggio alla cucina italiana di alto livello
pubblicando uno speciale report dedicato allo Chef
senigalliese Mauro Uliassi. Il tema delle festività
ha suggerito il menù presentato dal Top Chef stellato che ha proposto piatti che evocano la tradizione, nei contenuti e nelle materie prime utilizzate,
ma elaborati con le odierne e sofisticate tecniche
di cucina in una superba veste interpretativa dal
carattere unico ed essenziale. Vendeglatas, la rivista gastronomica più antica in Ungheria, Gastro
Review in Slovacchia e Repubblica Ceca, oltre ad
un network di informazione mitteleuropeo, hanno
scelto i capolavori di Uliassi per comunicare la
migliore espressione della cucina italiana d'autore
fatta di ricerca continua e di sapori autentici.
La Libreria Iobook, nell'ambito del "Circolo dei
lettori", ha messo in programma il quarto appuntamento per giovedì 17 gennaio p.v., ore 21 (libreria Iobook). "Vi è mai capitato di leggere un libro
e di trovare una frase che avreste voluto condividere, che vorreste leggere a qualcun altro, gridare
a voce alta, scriverla a lettere cubitali su qualche
muro? Avete un autore che amate così tanto da
volerne parlare con altri, un libro che ha aperto un
nuovo punto di vista sul mondo e che volete regalare ad altri? Avete mai avuto il grande desiderio
di visitare i luoghi dei personaggi letterari che più
avete amato: la Marsiglia di Izzo, la Parigi di Maigret, la Ferrara di Bassani, la Lisbona di Pessoa..?
Per il 17 gennaio è in programma "Pastorale americana" di Philip Roth.
Venerdì 11 gennaio 2013, alle ore 21, a Senigallia
presso il centro sociale Arvultura, via Abbagnano
3, sarà presente Paolo Ermani, Presidente dell'associazione Paea (Progetti alternativi per l’energia
e l'ambiente), socio fondatore ed ex vicepresidente del Movimento per la decrescita felice. È tra
gli ideatori del quotidiano on line Il Cambiamento. Da due decenni è impegnato nell'ambito delle
energie rinnovabili e del risparmio energetico. In
questa occasione parlerà del suo libro ' Pensare
come le montagne - Manuale teorico-pratico di
decrescita per salvare il pianeta cambiando in meglio la propria vita", scritto in collaborazione con
Valerio Pignatta.
G.T.
Belle novità al Centro teatrale Orfeo Tamburi, Fumetti a scuola
La casa del teatro
E' ora di riprenderci il futuro e con
il nuovo anno ci sono grandi novità al Centro Teatrale Senigalliese!
Il Centro è una struttura di formazione permanente e si basa sull'esigenza di far nascere una "Casa del
teatro e delle arti” a Senigallia. Un
luogo dove potersi formare in maniera profonda, sperimentare i primi rudimenti del mestiere teatrale
e fare della condivisione una possibilità per uscire dalla solitudine,
sia umana che artistica. Vogliamo
creare un luogo umano, libero, vero
e creativo per resistere alla decadenza e continuare a coltivare semi
di speranza.
Ecco perché vi comunico le novità
per il 2013: 1) Il Cts, dopo essere
stato riconosciuto dal Comune di
Senigallia un centro culturale di
rilevanza nazionale, si è visto assegnare una sede stabile in pieno
centro storico. La sede è in Piazza
Garibaldi, 1 (sopra i Vigili Urbani): vi invitiamo a venirci a trovare,
così potrete anche cogliere l'occasione di visitare uno dei tanti luoghi
storici della nostra città. 2)
L a
scuola di teatro amplia l'offerta formativa e, oltre al già avviato corso
sulle tecniche attoriali e sul teatro
popolare tenuto da David Anzalone,
apre le iscrizioni per: a) “Il gioco
del teatro”, corso per bambini dai 3
ai 5 anni sui giochi propedeutici al
teatro diretto dall'attrice ed educatrice Agnese Barucca. Inizio il 10
gennaio. b) "La danza del teatro",
corso di danza tenuto dalla danzatrice e coreografa Debora Formica.
Inizio l'8 gennaio. 3) All'interno del
Centro sarà allestita una ”Biblioteca èpopolare”, dove potete trovare, consultare e avere in prestito gratuitamente video, bibliografie e testi
sul teatro.
Per i dettagli del progetto, seguire
gli sviluppi del Centro, collaborare
con noi e\o iscrivervi ai corsi, visitate il nostro sito ufficiale www.
corsoteatro.it . Per qualsiasi ulteriore informazione, potete scriverci all'indirizzo mail [email protected]
oppure chiamarci al 3312364307.
David Anzalone
da vedere
Più di 1700 visitatori hanno già
visitato la mostra dedicata ad Orfeo Tamburi, aperta a dicembre al
Piano Nobile della Rocca Roveresca. Un’esposizione importante
che rimette l’accento su uno dei
protagonisti marchigiani dell’arte
del Novecento Italiano. La mostra, realizzata a conclusione del
lavoro di catalogazione finanziato
dalla Cassa di Risparmio di Jesi,
è stata realizzata dal Comune di
Senigallia e dal Museo Comunale
d’Arte Moderna in collaborazione
con la Soprintendenza per i Beni
Paesaggistici ed Architettonici
delle Marche. Oltre alle opere di
proprietà del Museo viene esposta
anche una selezione degli oli di
proprietà delle Gallerie Gioacchini di Ancona e Cortina che completano la panoramica sull’attività
di Tamburi. Di particolare interesse la serie di paesaggi e le vedute
cittadine che ci restituiscono una
Parigi d’altri tempi, opere che
mettono in risalto la sua grande
abilità di disegnatore che lo portò
ad essere interprete per i contemporanei delle maggiori città del
mondo ritraendo, oltre a Parigi,
Londra, New York ed Atene pubblicando i suoi disegni sui libri
Touring Club e la rivista Fortune.
La mostra rimarrà aperta fino al
31 gennaio 2013 ed è possibile visitarla tutti i giorni dalle ore 8.30
alle ore 19.30.
"Molto rumore per
nulla" ad Ostra
Grazie allo straordinario lavoro di
approfondimento curato da Marco
Petrelli (cinema “Excelsior” di Falconara Marittima), i partecipanti
hanno potuto farsi più che un’idea su
come muoversi per poter beneficiare
dei contributi regionali per l’acquisto
dei proiettori cinematografici digitali. E’ imminente, infatti, l’uscita del
bando regionale per la valutazione
dei progetti che le sale cinematografiche presenteranno.
Dopo aver resistito per oltre un decennio al tentativo dei 'colossi' di
farle fuori, le sale sopravvissute
guardano al digitale con un misto di
preoccupazione e desierio di novità.
Vogliono esserci e proporre cultura,
hanno più che mai bisogno di comunità di riferimento che sostengano
il loro lavoro, accettino con loro la
sfida del mettersi in relazione con il
mondo, abbiano la stessa passione
per i tanti bei linguaggi che parlano
di umanità.
Laura Mandolini
Marco Altimani
Rivoluzione digitale
plative – scrive Gianluca Bernardini – che la settima arte o la messa
in scena, quando sono alte e buone,
possono inserirsi per aiutare gli uomini e le donne a fermarsi, a prendere una pausa per una riflessione altra
che sa andare al di là della semplice
visione del film eo dello spettacolo.
Le nostre sale, dunque, possono offrire in questa direzione, secondo la
propria mission, un ottimo servizio”.
Può essere utile anche leggere, sempre nel numero 6 – dicembre 2012,
l’articolo “Nessuna sala deve chiudere”, scritto dal segretario nazionale
Acec Francesco Giraldo. In sintesi,
Giraldo sprona le sale, e soprattutto
le loro comunità ecclesiali di riferimento, a vivere la sfida digitale come
un’occasione unica per fare un salto
di qualità, investire economicamente
e in competenze culturali, ridefinire
il lavoro pastorale delle sale. Mettendosi in rete, perché da soli è tanto
più difficile vincere questa nuova avventura che, prima che tecnologica,
è culturale.
Fabrizio Chiappetti
Con l’anno nuovo, appena incominciato, eccoci di nuovo a teatro, sicuri
di trascorrere una serata divertente,
grazie a William Shakespeare e al
‘Melograno’ di Senigallia. E’ il Teatro ‘La Vittoria’ di Ostra che ospita
questo evento teatrale di spessore,
con la rappresentazione di ‘Molto
rumore per nulla’, in scena il 12 e
13 gennaio con inizio alle 21 il sabato e alle 17 la domenica. Una delle
commedie di Shakespeare di spicco,
“Molto rumore per nulla” è in realtà
una commedia in cui l’autore vuole
mettere in evidenza quanto l’uomo
sia influenzabile e quanto si fidi più
degli altri che del proprio cuore.
L’uomo è dunque debole ed è sufficiente un semplice rumore, un disturbo casuale per piegare la sua integrità. Considerata a lungo commedia
romantica per i temi amorosi e per la
struttura ricca di elementi farseschi e
giocosi, l’opera rientra a pieno titolo
nel novero delle tragicommedie, nelle quali l’elemento comico si fonde
con quello tragico e perfido degli
inganni. Commedia breve e brillante, è stata fortunata su versante della
rappresentazione teatrale, restando
nei secoli una delle commedie di
Shakespeare più conosciute e più
presente sui palcoscenici di tutto il
mondo. Prenotazioni presso Foto
Tecnica Ubaldi - Piazza Dei Martiri
14 – Ostra – tel. 071 68079.
I cinema dell'Acec si sono ritrovati a Senigallia per il loro incontro
Il cinema ‘Gabbiano 2’ di Senigallia ha ospitato lo scorso 29 dicembre
l’incontro annuale dell’Acec Marche. Circa quaranta persone, tra esercenti e collaboratori delle sale della
comunità marchigiane (gli ex cinema
parrocchiali) hanno dato vita ad un
appuntamento che ha saputo coniugare diverse esigenze: guardarsi in
faccia tra chi condivide le stesse ‘fatiche’, aggiornarsi su strategie, programmi ed iniziative, affrontare con
meno paura la rivoluzione digitale,
visto che nel giro di un anno le pellicole spariranno dalla circolazione.
Nell’occasione, inoltre, la delegazione regionale ha ridistribuito le quote
Acec alle singole sale, piccolo ma
significativo contributo economico
annuale molto apprezzato.
Sembra quasi un dibattito accademico, ma ogni anno è utile chiedersi
perché vale la pena investire tempo
e soldi nelle sale della comunità. E’
molto efficace la risposta riportata
nell’ultimo editoriale del periodico
SdC. “Sta nelle parentesi contem-
La scuola media “Fagnani” e la Fondazione Rosellini di nuovo insieme per
promuovere la conoscenza del fumetto.
Gli alunni di tutte le classi dell’istituto
sono stati coinvolti in una lezione molto
speciale, dove il posto dei libri è stato
preso da disegni e balloon. Con l’aiuto
di Franco Spiritelli, membro della Fondazione e grande esperto di quella che è
stata definita la “nona arte”, gli alunni
hanno approfondito il linguaggio delle
immagini, ricostruendone l’evoluzione
nel corso del tempo. Il fumetto, insomma, come vera e propria arte visiva del
racconto; ma anche un modo concreto
per arricchire l’offerta didattica della scuola, attraverso l’educazione alla
lettura iconografica e l’utilizzo di strumenti multimediali, verso cui le giovani
generazioni dimostrano una straordinaria familiarità.
spettacolo
la voce misena
10 gennaio 2013
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eventi e corsi
il taccuino
Senigallia - Museo dell'emigrazione
La Regione Marche, in collaborazione con la Provincia di Ancona e con le altre Province marchigiane, istituirà presso la struttura “Villa Colloredo Mels” di Recanati, il Museo dell’Emigrazione
Marchigiana nel Mondo al fine di conservare e
diffondere l’alto valore storico, culturale e sociale rappresentato dall’emigrazione marchigiana. Il
Comune di Senigallia invita i cittadini che vogliano contribuire alla creazione del Museo Regionale
dell’Emigrazione, a consegnare il materiale utile
all’Ufficio Relazioni con il Pubblico in Piazza
Manni dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e Senigallia - Le Marche sconosciute
dal lunedì al giovedì dalle 15.30 alle 18.15.
Incontro con l’autore del libro "101 storie sulle
Marche che non ti hanno mai raccontato" Newton
Senigallia - Mostra da Spalato
Compton editori di Marina Minelli. Domenica 13
Continua nelle prestigiose sale di Palazzo del gennaio ore 18, punto T, teatro La Fenice, insieme
Duca, la mostra realizzata dal Comune di Senigal- all’autrice interviene Sonia Bagni con la partecilia, dal Museo d’Arte Moderna e della Fotografia, pazione straordinaria di Stefano Ranucci – Rana
in collaborazione con il gruppo Hulu della Bien- che racconterà alcuni retroscena … e dei ballerini
nale d’Arte di Spalato. L’evento curato da Mateo della Società di Danza Ancona. Una bella occasioPerasović, già rettore dell’Accademia di Belle Arti ne per conoscere le tante sorprese che una piccola
di Spalato, si inserisce nella collaborazione tra le regione come la nostra sa regalare e in tanti casi
istituzioni delle due città.
sconosciute ai più.
Il teatro di Luigi Pirandello
torna a Senigallia
Questa sera si recita a soggetto
di Luigi Pirandello
con Mariano Rigillo e Anna Teresa
Rossini, regia Ferdinando Ceriani
Nel 1930, durante un esilio volontario a Berlino per assorbire il fermento
della cultura tedesca, Luigi Pirandello
scrive "Questa sera si recita a soggetto". La pièce è una complessa architettura di strutture a incastro in cui la ben
nota passione del drammaturgo siciliano per il metateatro arriva a una delle
sue vette più alte. La quarta parete
viene completamente abbattuta e l'inizio dello spettacolo coincide con un
alterco fra gli attori della compagnia,
che litigano con il regista su come do-
ver rappresentare il testo da mettere
in scena (che una novella dello stesso
Pirandello, "Leonora addio!"). Il testo
deve essere rappresentato a soggetto,
senza un copione predeterminato. Il
regista vorrebbe suddividere il racconto in quadri ed episodi, in modo da
dare un ordine un ordine e un rigore
formale alla struttura dello spettacolo ma gli attori non sono d'accordo.
Temono che la rigidità della struttura
vada a scapito della loro immedesimazione e dell'intensità dei sentimenti
rappresentati, soprattutto in funzione
del fatto che la novella di riferimento
è una storia di amori e gelosie.
Teatro "La Fenice" - Senigallia
venerdì 11 gennaio 2013, ore 21.
Matteo Fraboni in concerto a Senigallia
This is my music
Due gli appuntamenti previsti alla Piccola Fenice, luogo ideale per ascoltare
jazz e blues. Sabato 12 gennaio alle ore
21.00 il giovane talento del jazz italiano Matteo Fraboni Quintet e domenica
7 aprile alle ore 17.00 Mountain Men
con Mathieu Guillou alla chitarra e
Ian Giddey all'armonica per un viaggio alle radici del blues graffiante ed
essenziale. Il viaggio fantastico nel
mondo della musica prosegue alla Rotonda a Mare domenica
20 gennaio con i flauti
e i liuti de La Reverdie.
Clarinetto e pianoforte, jazz ma non solo,
domenica 10 febbraio
con Gabriele Mirabassi e Andre Mehmari,
mentre le suggestioni
del tango inonderanno la Rotonda a Mare
domenica 24 febbraio con Federico
Mondelci al sassofono e Simone Zan-
chini alla fisarmonica. Marzo si aprirà
con il bianco e il nero della tastiera di
Giuseppe Albanese domenica 3 marzo
e non solo opera con I Solisti di Perugia domenica 17. Infine il pianoforte
di Ottavia Maria Maceratini concluderà la stagione con le Suggestioni
dall'est e dal nord domenica 21 aprile.
Info e prenotazioni - Teatro La Fenice: 0717930842 - 3351776042 mail:
[email protected] - www.senigalliaturismo.it Orari
biglietteria Teatro La
Fenice: venerdì e sabato
dalle ore 18.00 alle ore
20.00. Rotonda a Mare:
il giorno dello spettacolo
dalle ore 15.00. Ingresso
unico euro 10,00 euro.
I biglietti della stagione
concertistica possono
essere acquistati anche
on-line sul sito www.vivaticket.it
C.M.
Natale in collegiata, chiusura in bellezza
Chiude domenica pomeriggio 13 gennaio
2013 la nona edizione della rassegna musicale “Natale in Collegiata”, nell’occasione
dell’ultima delle tradizionali festività natalizie, legate alla liturgia al Battesimo del
Signore. Alle ore 17,30 nella Insigne Collegiata di S.Giustina a Mondolfo, ad animare la liturgia sarà la Cappella Musicale
della Cattedrale Basilica di San Bendetto
del Tronto, sotto la direzione di Massimo
Malavolta. “Una rassegna particolarmente ricca di appuntamenti, di espressioni e
di generi quella che andiamo a concludere
per questa edizione Natale 2012 – così il
direttore artistico Filippo Sorcinelli – che
ha raccolto un ottimo consenso e che si
è confermata negli obiettivi di fondo,
ovvero quello di animare le liturgie con
la propria musica: la Musica sacra, contestualizzando ampiamente nel rito, ed al
contempo - data la sua unicità nel territorio - quello di promuovere e trasmettere a
tutti le iniziative legate alla buona musica,
attraverso le istituzioni musicali di Mondolfo e dell’hinterland”. Ora il concerto
di domenica pomeriggio 13 gennaio, con
la Cappella Musicale della Cattedrale di
San Benedetto del Tronto: ha un organico di 25 elementi circa ed è stata diretta,
dalla sua costituzione fino al 2005 dal M°
don Piergiorgio Vitali. Dalla scomparsa
del compianto Maestro la Cappella viene
guidata dal maestro Massimo Malavolta.
Per il programma completo e info: www.
parrocchiamondolfo.it
A.B.
Cinema multisala GABBIANO
www.cinemagabbiano.it Tel. 071 65375
da giovedì 10 gennaio
La parte degli angeli
Un film di Ken Loach. Con Paul Brannigan, John Henshaw, Roger Allam,
Gary Maitland, Jasmine Riggins. 106' - Gran Bretagna, Francia, Belgio,
Italia 2012.
Glasgow. Il giovane Robbie, già recidivo, evita il carcere perché il giudice decide
di puntare sulla sua capacità di recupero visto che la sua altrettanto giovane compagna sta aspettando un figlio. Viene così affidato a Rhino che è il responsabile
di un gruppo di persone sfuggite al carcere e condannate a compiere lavori socialmente utili. Dopo aver assistito a un pestaggio, di cui Robbie diviene vittima nel
momento in cui decide di andare in ospedale per vedere il bambino, Rhino decide
di aiutarlo. Scoperta la sua particolare sensibilità gustativa per quanto riguarda
i vari tipi di whisky decide di introdurlo nell'ambiente. È così che a Robbie e ad
alcuni suoi compagni di rieducazione viene l'idea di un 'colpo' del tutto anomalo che però potrebbe offrire loro un futuro sereno. Ken Loach torna a riflettere
sulla commedia umana, arte nella quale è indiscutibilmente maestro. Sceglie lo
scenario della Glasgow che ama e ci offre il ritratto di uomini segnati dalla vita
privilegiando tra tutti quello del giovane Robbie. È a quelli che questo nostro
mondo libero etichetta come irrecuperabili che, ancora una volta rivolge la sua
attenzione. Perché Loach è convinto che la possibilità di un riscatto sociale vada
più che mai offerta in questi nostri tempi in cui il dio mercato reclama ingenti e
quotidiani sacrifici umani.
La migliore offerta
Un film di Giuseppe Tornatore. Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia
Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson. 124' - Italia 2012
Virgil Oldman è un sessantenne antiquario e battitore d'aste di elevata professionalità. Conduce una vita tanto lussuosa quanto solitaria. Non ha mai avuto una
donna al suo fianco e tutta la sua passione è rivolta all'arte. Fino a quando riceve
un incarico telefonico da Claire, giovane erede di una ricca famiglia. La ragazza,
che vuole venga fatta una valutazione degli oggetti preziosi che arredano la sua
villa e di cui vuole liberarsi, non si presenta mai agli appuntamenti. Virgil viene
così attratto da questa committente nascosta fino al punto di scoprire il suo segreto. Intanto, nel corso dei sopralluoghi, trova nei sotterranei dell'abitazione parti di
un meccanismo che si rivela essere di produzione molto antica.
la Befana ad Ostra
fotografia
di Giancarlo Barchiesi
14
sport
la voce misena
10 gennaio 2013
Miciulli, tre vittorie di seguito ed il secondo posto in classifica
ARZILLA 0 – MICIULLI 1
MICIULLI 1 – ISOLA DI FANO 0
MICIULLI 2 – FUTURA “98” 0
sport
Tre vittorie consecutive rilanciano la Miciulli
verso la vetta della classifica. E’ stato un periodo felice per la squadra di mister Goldoni.
Le reti di Galdenzi, Schiano Stefano e le ultime due di Marcucci e Cercaci hanno reso felice tutto il complesso neroazzurro. La squadra,
rinnovata in più parti, visti gli acquisti di Cercaci e di altri ottimi giocatori, ha fatto in modo
di fare un salto di qualità verso la conquista
del primato. La partita odierna è stata fin dal
fischio d’inizio dominata dai locali che già al
6° sono andati in vantaggio col loro bomber
Marcucci. Gli ospiti hanno tentato in più riprese di agguantare il pareggio, ma l’attenta
difesa del Miciulli ha infranto ogni tentativo.
Alla ripresa del gioco, dopo il riposo, è sempre la Miciulli ad imporre il proprio gioco,
culminato al 73° con la bella rete di Cercaci.
Sabato prossimo la squadra andrà in trasferta
sul campo della Maior. Saprà continuare il periodo positivo?
MICIULLI: Minardi, Mori, Odoguardio,
Bellagamba, Turchi, Rosi, Cercaci, Piersanti, Galdenzi (72’ Schiano St.), Marcucci (88’
Moschini), Contini (80’ Massacci). All. Goldoni (squalificato).
FUTURA 98: Conti, Battisti, Frezza, Franchini, Cinotti, Bernabei, Ritorto, Eusebi (60’
Alessandrini), Serafini S., Cini A. (76’ Sticca), Ferri (74’ Pierpaoli). All. Serafini M.
Arbitro: Bertuccini di Pesaro.
CLASSIFICA: Usav Pesaro 34, Miciulli 32,
Tavernelle 30, Gabicce G. 30, Maior 28, Villa
Fastiggi 27, S.Veneranda 25, Villa Ceccolini
24, Isola di Fano 22, Pesaro C. 22, Junior C.C.
19, Muraglia 18, Atl. Tavullia 17, Fortuna ‘78’
17, Arzilla 17, Fanano 14, Futura ‘98’ 13.
Giancarlo Mazzotti
La Vigor Senigallia, a ranghi ridotti, subisce due goal
Una ripresa molto difficile
PAGLIARE 2
VIGOR SENIGALLIA 0
Il nuovo anno non porta bene agli uomini di mister Clementi, che nella prima
di ritorno di questo campionato d’Eccellenza rimediano la prima sconfitta.
I ragazzi vigorini hanno dato l’anima
pur di portare a casa un risultato utile,
ma le ottime occasioni create non sono
state sfruttate a dovere per la mancanza
di un vero realizzatore. In questo periodo di ferie natalizie, due buone notizie
ci sono state in casa vigorina, la prima:
il ritorno in squadra del terzino Ruggeri, la seconda: sabato scorso è ritornato
pure il centrale Tombari, due pilastri difensivi che sapranno dar forza a questa
compagine di giovani virgulti. L’unica
partita è tutta in salita per i senigalliesi
in quanto i locali li mettono alle strette
nella propria metacampo, cercando in
più occasioni di perforare la porta difesa dal buon Moscateli. Il terreno ridotto
ad un pantano non facilita certo il gioco
rossoblù, che stenta nel costruire azioni
pericolose. Ci prova al 20° Rossetti, che
da buona posizione impegna l’estremo Peroni in una difficile parata. Al
22° il Pagliare passa in vantaggio. Su
un lungo lancio di Lanciotti, De Luca
s’impossessa della sfera, servendo poi
in area il solitario Pezzoli che non ha
difficoltà a battere l’incolpevole Moscatelli. I vigorini reagiscono, anche se
con fatica. Al 29° Pesaresi ci prova, ma
il suo pallonetto tanto insidioso termina di poco fuori. Alla ripresa del gioco
sono i rossoblù ad impensierire la porta
di Peroni, prima con Sinigaglia, quindi con Pesaresi che su calcio d’angolo
di testa sfiora il pari. Su una ripartenza
locale il Pagliare va in gol per la seconda volta. 70°, su uno spiovente in area
vigorina, Ciotti di testa devia in rete.
La Vigor tenta di accorciare il divario
con due tentativi di Pesaresi all’81° e
all’85°, ma senza alcun risultato. La
partita finisce qui con la sconfitta.
Domenica prossima, seconda di ritorno
al Bianchelli con il forte Fossombrone, quinta forza di questo campionato
d’Eccellenza. Saprà la giovane compagine vigorina cancellare il brutto 3 a 0
subito all’andata?
PAGLIARE: Peroni, Cafini, Merlonghi, Ciotti, Filipponi, Tedeschi, Bizzarri
(15’ st Alijevic), Chiappini, Pezzoli, De
Luca (41’st Sciamanna), Langiotti (25’
Goldengas basket, periodo grigio
Il campionato di pallacanestro serie B dilettanti durante le ferie natalizie non ha subito soste
e per la Goldengas non tutto è filato liscio.
MONTEGRANARO 73 – GOLDENGAS 77
GOLDENGAS 91 – CENTO 92
CECINA 82 – GOLDENGAS 71
Tre incontri con la vittoria esterna sul campo
del Montegranaro dopo un tempo supplementare e una tripla finale del capitano Pierantoni.
L’immeritata sconfitta è stata subita sul proprio terreno ad opera del Cento, al tempo supplementare, quando Giroli manca il tiro libero
del pareggio per un ulteriore tempo supplementare (27-11; 45-38; 67-55; 79-79, 91-92).
Questa è la seconda sconfitta, ultima del girone di ritorno sul campo del Cecina. L’inizio è
tutto di marca locale, anche se i biancorossi senigalliesi tentano di rimanere incollati. Primo
quarto 28-20; nel secondo quarto i biancorossi
con Maddaloni, Catalani e Barantani riportano
la Goldengas sulla retta via, tanto da chiudere
in vantaggio sul 40-41. L’inizio ripresa è tutto
di marca locale, così che in poco tempo con
Bruni e Bertolini si fa il vuoto, tanto da chiu-
dere il quarto sul 6 a 51 Ultimo quarto con la
Goldengas in rimonta ma non sufficiente per
vincere la partita. Finale 82 a 71 (2-20; 12-21;
26-10; 16-20). Domenica prossima inizio girone di ritorno in trasferta sul campo del Consum Siena, ultima in classifica.
CECINA: Bruni 18, Coppa 15, Fratto 4, Bertolini 15, Salvadori 6, Caroti, Tessitori 10,
Rischia 7, Vittine, Del Testa 7. All. Campanella.
GOLDENGAS: Barantani 8, Maddaloni 16,
Catalani 13, Pierantoni 6, Pasquinelli 9, Savelli 2, Savelli D. 2, Perini 10, Sartini 2. All.
Vallia.
Arbitr: Sansone e Capotorto. NOTE – parziali:
28-20, 40-41, 66-51, Cecina: tiri da due 23/36,
tiri da tre 7/21, liberi 15/19; Goldengas: tiri da
due 18/31, tiri da tre 8/28, liberi 11/6; uscito
per falli Perini (Goldengas).
CLASSIFICA: Ravenna 30, Firenze 23, Empoli 20, Montecatini 20, Montegranaro 20,
Cecina 20, Castelfiorentino 14, Cento 14, Livorno 14, Siena 12, Goldengas 12, Montegranaro 10, Rimini 10, Ancona 10, Civitanova 8,
Costone Siena 4.
G.M.
st Palma). All. R.Vagnoni. VIGOR:
Moscatelli 6,5, Siena 6, S.Gregorini
6, Morganti 6, Ruggieri 6, Tombari 6
Chiarucci 5,5 (7’ st Bittoni 6), Sinigaglia 6,5 (22’ st Carboni6, Rossetti 6,5,
Pesaresi 6,5. T. Gregorini 6,5 (25’ st
Marini 6). All. Clementi.
Arbitro: Martiniello di Macerata. RETI:
22’ pt Pezzoli, 25’ st Ciotti. NOTE:
ammoniti Cafini, Filipponi, Siena,
S.Gregorini, Pesaresi; spettatori 300
circa.
CLASSIFICA: Matelica 41, Biagio
Nazzaro 33, Fermana 29, Montegranaro 28, Fossombrone 26, Urbinelli 25,
Pagliare 24, Tolentino 23, Grottammare 20, Monturanese 20, Vigor 19, Corridonia 16, Cagliese 13, Elp. Cascinare
11, Urbania 9, Cingolana 9.
CICLISMO
Penultima striscia
II Ciclo Miseni attestano le proprie
affinità elettive fuoristrada.
Il Master Cross interregionale open
torna ad applaudire Paolo Pavoni.
Il campione marchigiano élite, reduce dai fasti dell’Umbria Cross,
si impone sull’anello di Girola.
Il Team Co.Bo. - 3 P Sport Pavoni
festeggia al meglio l’Epifania, che
vale a ‘papà’ Aldo Pavoni (tricolore supergentleman in carica e
Le attività del tennistavolo
Dopo la pausa natalizia l'attività agonistica del centro tennistavolo riprende il via con un torneo
nazionale e a seguire (il 12 gennaio) il campionato a squadre. Nel frattempo il Comitato Regionale
ha diramato le classifiche di competenza ed il Tennistavolo Senigallia risulta in testa in entrambe le
competizioni che riguardano le società. Nel "Superpremio Società", giunto alla 39° edizione, la società storica del pongismo cittadino guida la classifica con 73 punti contro i 41 del CUS Camerino,
i 25 di Juvenes San Marino e i 23 di Virtus Ascoli. Nel "Grand Prix Giovanile", giunto invece alla
24° edizione, il distacco dalle inseguitrici è minore (65,5 punti contro 55 e 44). Nelle classifiche
individuali maschile, i giovani Gorini Alec (14 punti), Matafora Mirco (10), Spinozzi Paolo (10),
tutti del Tennistavolo Senigallia, guidano la neonata 5° categoria (in pratica la categoria di accesso
alle classifiche nazionali).
Tennistavolo Senigallia
Giancarlo Mazzotti
fondatore della dinastia fuoristrada di Parolito) il bronzo di giornata
congiuntamente al rafforzamento
della leadership in classifica generale di settore.
L’oro dei giovani va di nuovo al
marzocchese Yuri Torcianti (Uisp
Senigallia).
Il primato dei veterani arride al romagnolo Gabriele Arfilli (Hobby
Bike – Gambettola).
Nella Zona Industriale di Fermo
circuitano 82 crossisti.
Per gli atleti uispini è l’ultima prova pretricolore, cui seguirà il Campionato Marchigiano Ciclocross
Uisp: domenica 20 gennaio, sul
tracciato suggestivo ricavato nel
centro storico di Sassoferrato, per
la qualitativa organizzazione del
G.C. Avis – Santino Massi presieduto da Carlo Sabbatini.
La cronaca della gara regina elegge battistrada il ‘fuori quota’ Paolo
Pavoni, seguito dal
migliore amatore,
Alessandro Dell'Orso (Abruzzo Mtb).
La corsa degli specialisti più maturi
viene dominata da
Gabriele Arfilli, sulla cui scia terminano
il sassoferratese Giovanni Tittoni (Team
Ponte), Stefano Santini e Alessio Olivi
(tandem del Cicli
Cingolani – Pianello
di Ostra.
Vittorie di categoria
per i sempreverdi
Graziano Malatesta
e Paolo Soricetti
(Cingolani).
In testa alle valchirie: Elena Torcianti (Superbike) su
Daniella Stefanelli (Cingolani).
Nell’arena giovanile, il campione
biancorossoverde Yuri Torcianti
dribbla il talentuoso Ciuccarelli.
Terza piazza ad Alice Torcianti
(reginetta rosa).
Umberto Martinelli
Foto: Paolo Pavoni trionfa
sul circuito di Girola
penultima
la voce misena
10 gennaio 2013
15
***
asteriski
un bambino povero”. Lui: decido io” (maschili- Amministratori amati
Nel tradizionale incontro con il Corpo Diplomati- sta!). E adotta il cane. Al giudizio degli antropolo- Il Governatore Spacca è al 4° posto nella classifica nazionale dei presidenti di Regione. Il Sindaco
co il Papa dichiara: “Se preoccupa lo spread, do- gi (e di Dio!) il verdetto giusto.
Ceriscioli di Pesaro è i più stimato nelle Marche
vrebbero sgomentare di più le crescenti differenze PdL - Lega
fra i pochi ricchi e i molti poveri” che, purtroppo, Siglato l’accordo Pdl- Lega. Maroni è candidato tra i comuni capoluogo di provincia.
sono in aumento.
al Pirellone. Come “premier”? Maroni vuole Tremonti; Berlusconi propone Alfano. Si vedrà… Si Abbandono di serpenti
Politica, elezioni in vista
Era stato abbandonato vicino ad un cassonetto
Monti dichiara: “Non sono un tassatore”. Bersani, vota nei giorni 24-25 febbraio. Gi elettori sono
dei rifiuti in via Verdi a Senigallia, chiuso nella
che già si considera “premier”, lo invita a non fare circa 51 milioni.
sua teca, coperta da un lenzuolo: un serpente boa
troppa “propaganda”. Berlusconi è sicuro – con la
constrictor. Finita la smania per l'animale esotico,
Lega – di arrivare al 40%. Vedremo.
L'Imu, ottima entrata
questo è diventato un rifiuto di cui disfarsi. Piena
Italiani brava gente. L’Imu pagata da quasi tutti solidarietà al serpente che di sicuro stava molto
Sconcertante adozione
spinge le entrate. Siamo a più 13.8 miliardi, nono- meglio dov'era.
Lui: adottiamo un cane?”. Lei: preferirei adottare stante la crisi.
a cura di G. Cionchi
Il Papa ai diplomatici
13 gennaio 2013 - Battesimo del Signore
Siamo tutti figli
Parola di Dio
Is 40,1-5.9-11
Salmo 103
Tt 2,11-14;3,4-7
Lc 3,15-16.21-22
Prediletti da Dio: il Battesimo è
segno di una vita che rinasce e
che è capace di Bene
Lasciati alle spalle i giorni di Natale, intensi e
caotici, brevi e stordenti, passiamo quasi improvvisamente al Battesimo di Gesù, iniziando
il tempo ordinario. Lo so, lo so: non sono certo
io che cambierò l'anno liturgico ma non mi dispiacerebbe aggiungere qualche festa intermedia
dopo il breve tempo natalizio.
Inizierei, dopo l'Epifania da riposizionare di domenica con la domenica della Festa della fuga in
Egitto. Così facendo, magari, noi bravi cristiani
ci ricorderemmo di quanto hanno penato Maria e
Giuseppe in un paese straniero, clandestini come
quei povericristi che vediamo sbarcare sulle nostre coste siciliane (lo ha detto anche il Papa,
quindi non faccio politica!).
Poi aggiungerei la domenica dello stupore di Nazareth, tema appena sfiorato dalla straordinaria
festa della Santa Famiglia, per dedicare almeno
qualche micro-riflessione all'assordante silenzio
di Nazareth e a quei trent'anni di nulla (il 90%
della vita terrena del Maestro e Signore Gesù)
che danno un sapore nuovo alla quotidianità.
la parola a... arrivati in redazione
Alessandro
Cari Ostraveterani, ho conosciuto Alessandro insegnandogli il
francese a Senigallia, quando
lui aveva la spensierata età di
18 anni. Era un ragazzo buono,
gentile, educato, volenteroso e di
buone capacità, tanto che col suo
impegno ha raggiunto una buona
preparazione nel corso dell’anno
scolastico. Ma soprattutto ricordo volentieri la sua maturità e il
suo senso di responsabilità che,
insieme alla buona volontà di altri
vostri bravi concittadini (Cipollini, Mariani e Paternoster) hanno
contribuito a fare di quella classe
la migliore della mia carriera. Se
il buongiorno si vede dal mattino,
lei, Signora Daniela, e tu, Edoardo, avete un ottimo esempio da
tenere fisso davanti ai vostri occhi. Il giorno del funerale ho assistito ad uno spettacolo straordinario. Non sapevo che foste così
numerosi! Siete scesi come un
fiume in piena verso il cimitero,
quasi aveste voluto risuscitare
Alessandro. Signora Paradisi e
Signora Neri, so quanto soffrite come mamme dello sposo e
della sposa. Voi siete la prima
e la seconda mamma di Alessandro, perché la mamma della sposa non è una suocera ma
la seconda mamma del genero,
quella scelta ed adottata. Gesù,
come fece con la Sua mamma,
vi darà tanta forza da riversare
ancora come amore su Daniela
e su Edoardo. Voi mamme siete
straordinarie come collaboratrici
della creazione di Dio. Prima di
darci la luce voi ci custodite gelosamente nove mesi al buio. In
tutti questi giorni potreste anche
scegliere di lasciarci per sempre
nel buio del nulla; ma al buio voi
Il fatto che siamo tutti stati battezzati da neonati ha
un valore enorme e da valorizzare: i nostri genitori
(più o meno coscientemente) hanno voluto donarci
tutto il loro cuore e la loro passione per Dio appena
nati. Ma, ahimè, l'esperienza fisica sensibile (non
quella teologica) è rimasta sepolta nel passato e,
tutto sommato, il fatto di essere o meno battezzati
non ci cambia di molto la vita... Se invece sapessimo cosa davvero è accaduto in quel giorno benedetto in cui un povero prete ha versato sul nostro
capo l'acqua benedetta! Siamo diventati figli di
Dio, concittadini dei santi, liberi di amare.
Figli di Dio: forse possiamo aspirare a diventare
delle grandi pop-star o dei premi Nobel, ma più
che figli di Dio non potremo mai essere... e lo siamo già! Concittadini dei santi, appartenendo al
grande sogno di Dio che è la Chiesa fatta di poveri
peccatori (noi) ma anche di grandi testimoni. Possiamo vantarci e contare sull'aiuto dei grandi santi,
chiedere la fede a Pietro o il buonumore a san Filippo o lo spirito di pace a frate Francesco...
Liberi di amare: liberati dal laccio del peccato,
delle tenebre, del grande inganno delle origini, salvati da Cristo possiamo, con l'aiuto del suo amore
e della sua grazia, imparare ad amare come egli
ha fatto. Sulle sponde del Giordano Gesù si mette
in coda per essere battezzato. Lui, senza peccato,
desidera da subito mettere bene in chiaro il suo sti-
di Paolo Curtaz
le: egli è venuto per solidarizzare con noi uomini,
senza trucchi, senza privilegi.
Lui, senza tenebra, ha accettato di condividere la
nostra tenebra per illuminarla con la sua presenza.
Isaia, nella prima lettura, deportato in Babilonia
con molti ebrei dopo la disfatta di Gerusalemme,
incoraggia un popolo smarrito e fragile parlando
della venuta di Dio. Anche la gloria di Dio, come
dice altrove Geremia, lascia il Tempio ormai distrutto e parte in catene per stare con il suo popolo.
Davvero Gesù è il Dio-con-noi, senza riserve, senza parentesi. Dopo il Battesimo Gesù prega (!) e,
nella preghiera fa esperienza di essere abitato dallo
Spirito Santo e tutti sentono la voce del Padre: "Tu
sei il mio figlio bene-amato, in te mi sono compiaciuto".
Tutti noi veniamo educati a meritarci di essere
amati, a compiere delle cose che ci rendono meritevoli dell'affetto altrui; sin da piccoli siamo educati
ad essere buoni alunni, buoni figli, buoni fidanzati, buoni sposi, buoni genitori, bravo parroco... il
mondo premia le persone che riescono, capaci e dentro di noi - s'insinua l'idea che Dio mi ama, certo, ma a certe condizioni. È difficile amare "bene",
l'amore è grandioso e ambiguo, può costruire e
distruggere, non si tratta di adorare qualcuno, ma
di amarlo "bene", renderlo autonomo, adulto, vero,
consapevole. Così Dio fa con me.
inbreve
preferite la vita e la luce! E ci generate. Che dire della giovane
età del caro Alessandro? Noi credenti sappiamo che non abbiamo
fatto un contratto con Dio prima
di nascere. Quando ho insegnato
ad Alessandro avevo già perso
un fratello di 39 anni e la mia sposa, di 35. Successivamente ho
perso l‘altro fratello, di 54 anni.
Nonostante tutto, ancora fiducioso, ho così pregato: “Dio, babbo,
mamma, grazie per la luce che mi
avete donato. E questa luce, che
duri 20, 50 o 100 anni, non è che
una scintilla dell’eternità. E noi
siamo solo granelli di sabbia nella
Tua immensità, Signore Iddio”.
Antonio Di Giuseppe
Grazie, Genoveffa!
E’ con molto piacere che anche
quest’anno abbiamo rinnovato
l’abbonamento a Bonini Predieri Genoveffa, nostra fedelissima
abbonata di novanta anni che attende settimanalmente “La Voce
Misena” con grande gioia e curiosità. La ringraziamento e le auguriamo di rinnovarlo ancora per
tanti anni.
M.P.
A Monterado
Il Natale sarà celebrato in una combinazione
partecipativa fra parrocchia, scuola e famiglia,
sabato 12 gennaio 2013 nella chiesa parrocchiale di Monterado. Alle ore 15 si avranno le
prove generali, alle ore 16 la recita. Su proposta
del pievano don Giuseppe, quest’anno la manifestazione è incentrata sul poemetto del Pascoli
“In Occidente”, con un menabò che comprende,
oltre al saluto del Pievano e del Dirigente scolastico, una scaletta molto interessante di cui
parleremo anche su Voce Misena. I ragazzi e le
ragazze della Scuola Primaria (ex elementare)
ma frequentanti il catechismo, faranno da sfondo scenografico e rappresenteranno gli Angeli
e i Pastori. La lettura e il commento del Pascoli
sono di piena collaborazione con: il Dirigente scolastico prof.ssa Adriana A. Siena, con la
vice Dirigente Antonietta Tombari, con i docenti
Baldelli Francesca, Peroni Alessandra e Morelli
Daniele che hanno espresso larga simpatia per
la bella iniziativa culturale natalizia.
Bruna è arrivata a 100!
La cara Bruna Orlietti ha compiuto 100 anni.
Lo scorso 18 dicembre a festeggiarla c’era-
no il sindaco Mangialardi, il vice sindaco
Memè e tutta la sua famiglia: le figlie Flavia
e Graziella, il genero, gli 8 nipoti e i suoi 15
pronipoti. Non potevano di certo mancare gli
altri parenti, il parroco don Giuseppe e i tanti
amici. Donna di fede, appassionata sostenitrice dell’Azione Cattolica, assidua ascoltatrice di Radio Duomo nonché lettrice fedele
del nostro settimanale La Voce Misena, a
Bruna auguriamo con affetto tanta serenità
e ancora mille e mille di questi giorni. Buon
compleanno Bruna!
redazione@voce misena.it
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P.zza Garibaldi, 3 - 60019 Senigallia
Tel. 071 64578 Fax: 071 7914132
Presepio a Montale
Quest’anno anche Montale di Arcevia, ha avuto il suo particolare
presepio, realizzato con impegno
e fantasia esclusivamente con
pietre dai bambini dell’oratorio,
davanti al quale è stato posizionato, con il fattivo aiuto delle due
suore rimaste e dei genitori. Coloro che lo hanno visitato ne sono
rimasti molto soddisfatti ed invitano gli altri a recarvisi.
Daniela Titti
Settimanale della Diocesi di Senigallia
Proprietà: Fondazione Gabbiano, Piazza Garibaldi 3 - Senigallia.
Direttore editoriale: Gesualdo Purziani Direttore responsabile: Giuseppe Cionchi.
Hanno scritto questo numero: Laura Mandolini, Giancarlo Mazzotti, Alessandro Berluti, Umberto Martinelli, Leonardo
Pasqualini, Ilario Taus, Giulia Torbidoni. Stampa: Galeati Industrie Grafiche S.p.A. Imola www.galeati.it - Tiratura:
4.000 copie Abbonamento annuo ordinario: € 35,00 da versare sul conto corrente n°5240857 intestato a: Fondazione Gabbiano Piazza Garibaldi, 3 - Senigallia - Associato FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici e USPI
Unione stampa periodica italiana. Autorizzazione n. 137/1952 Registro Periodici del Tribunale di Ancona del 1218/11/1952La testata “La Voce Misena” fruisce dei contributi statali diretti di cui alla Legge 7 agosto 1990, n°250.
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mercoledì 16 gennaio
In ascolto della parola di Dio, la Dei Verbum
NAZARENO MARCONI
biblista, rettore del Seminario Regionale Umbro
mercoledì 27 febbraio
La liturgia nella vita della Chiesa, la Sacrosanctum Concilium
ANDREA GRILLO
docente di Teologia sacramentaria presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo
giovedì 18 aprile
La Chiesa nella Lumen Gentium
ENRICO BRANCOZZI
docente di Teologia dogmatica presso l’Istituto Teologico Marchigiano
giovedì 9 maggio
A servizio dell’uomo, Chiesa e mondo nella Gaudium et Spes
GIACOMO COSTA
direttore della rivista “Aggiornamento sociali”
GLI INCONTRI SI TERRANNO PRESSO IL
TEATRO PORTONE di SENIGALLIA alle ORE 21