comportamento e legalità ambientale

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comportamento e legalità ambientale
COMPORTAMENTO E LEGALITÀ AMBIENTALE
Ing. Maria Berillo
Approfondimento
tematico
Osservatorio Ambiente e Legalità - Regione Basilicata
Premessa
Il Comune di Potenza con un suo programma di
educazione ambientale denominato “Agenda
21 Scuola”, da attuare nell’anno scolastico
2003/2004, ha concorso al bando relativo al
Programma INFEA - Regione Basilicata; l’iniziativa è stata approvata ed è risultata prima in graduatoria finale (D.D. 75/E/2003.D.1538 del
5.12.03).
Il progetto vede impegnato, fra gli altri,
l’Osservatorio Ambiente e Legalità della
Regione Basilicata come Ente compartecipante
oltre che come Centro di Educazione
Ambientale (C.E.A.) di riferimento di progetto.
L’impegno dell’Osservatorio Ambiente e Legalità
nella realizzazione del progetto “Agenda 21
Scuola” rientra prevalentemente nelle attività di:
• ricerca – elaborazione - informatizzazione
dati, realizzazione elaborato informativo educativo per le scuole ed il territorio, questionari;
• relazione presso le scuole e per ambiti progettuali;
• consulenza nelle scuole e nei gruppi di lavoro;
• supporto per le attività di monitoraggio e
rendicontazione.
Di seguito si riportano alcuni dei contenuti
oggetto di riflessione/discussione con i ragazzi
interessati dal progetto.
L’Osservatorio Ambiente e Legalità della
Regione Basilicata
L’Osservatorio Ambiente e Legalità è una struttura creata dalla Regione Basilicata (istituito con
DGR 7068 del 28.10.96 e DGR del 23.12.96);
opera in convenzione con Legambiente
Basilicata ed in collaborazione con il Movimento
Azzurro.
Il suo campo d’azione sono gli illeciti e le
diverse forme di reati e crimini ambientali
per una corretta fruizione e gestione del territorio e dell’ambiente.
Opera con:
– un gruppo di Tecnici - un Coordinatore; un
Direttore; Responsabili Operativi e
Ricercatori
– un Consiglio Direttivo - Organismi
Istituzionali; Amministrazioni Locali; ARPAB;
Procure della Repubblica; Corte dei Conti;
Prefetture; Questure; Forze dell’Ordine;
Associazioni Sindacali ed Imprenditoriali;
Associazioni Ambientaliste, Professionali e
Culturali
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Approfondimento
tematico
L’AGENDA 21 SCUOLE
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Le attività principali:
• l’analisi ed il monitoraggio delle diverse
forme di illegalità ambientali;
• l’informazione e la formazione degli operatori impegnati sui reati e gli illeciti ambientali in collaborazione con le Forze
dell’Ordine;
incontri nelle scuole per l’educazione alla legalità ambientale e la promozione della partecipazione attiva dei cittadini alla tutela del territorio;
raccolta, analisi e verifica delle segnalazioni al
numero verde 800251479 con indirizzo dell’utenza verso gli uffici pubblici ed amministrativi
per le specificità ambientali e verso le forze di
polizia per la prevenzione e repressione delle
illegalità ambientali.
La normativa ambientale è comunque sempre
più articolata, basta prendere un Codice
dell’Ambiente per rendersi conto che sono
centinaia le norme che interessano ciascuno dei
principali comparti quali: acqua, agricoltura, alimenti, animali, aree protette, aria, armi, bellezze naturali, beni culturali, biodiversità, boschi e
foreste, caccia, cave e torbiere, danno ambientale, difesa del suolo, edilizia ed urbanistica,
energia, flora e vegetazione, inquinamento elettromagnetico, lavoro (ambiente e sicurezza),
montagna, nucleare, pesca, protezione civile,
rifiuti, rischi incidenti rilevanti, rumore, sostanze
pericolose, strumenti volontari di politica
ambientale, tasse ambientali, valutazione di
impatto ambientale, veicoli, vigilanza, zone
umide…
Legislazione ambientale e gli organi competenti in materia di illeciti
Per vivere tutti insieme, senza danneggiarsi a
vicenda, le comunità sociali si sono date delle
norme di comportamento, chiamate leggi, che
regolano e tutelano le condizioni ritenute essenziali della convivenza civile e a cui il comportamento di ognuno deve uniformarsi.
I processi decisionali in termini di “norme” vengono attivati dalla Unione Europea, dal Governo
centrale, dalle Regioni e dalle Amministrazioni
locali. Occorre avere consapevolezza che ogni
decisione da prendere comporta sia effetti di
natura economica e sociale che la necessità di
esaminare con cura le esigenze di tutti, puntando contemporaneamente sia alla salvaguardia
della natura, sia al miglioramento delle condizioni di vita della popolazione.
In materia ambientale, come in ogni altro
campo, possono essere attuati comportamenti e
fatti che assumono un valore antisociale o
comunque negativo.
La mancata osservanza del comando recato
dalla legge può (è possibile inquinare senza
commettere un illecito) determinare le condizioni di reato oppure un illecito amministrativo.
I reati in materia ambientale sono, al pari dei
reati di ogni altra natura, di competenza di
ogni organo di Polizia Giudiziaria
(Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza,
Corpo Forestale dello Stato e corpi forestali
regionali, Polizia Stradale, Vigili Urbani, Polizia
Locale, Guardie Ecologiche Volontarie…) senza
alcuna distinzione selettiva.
Gli illeciti ambientali a cui si assiste nella nostra
Regione sono di varia natura ed entità quasi
sempre microcriminale.
Emerge la quasi totale illegalità (88%) in alcuni
settori di attività controllati dalle forze dell’ordine quali : cave ; imprese edili ; discariche pubbliche e depuratori. Le operazioni di sequestro
più significative nel 2003 sono relative al comparto delle discariche pubbliche le quali hanno
presentato in molte occasioni forti irregolarità.
Ma non tutto ciò che appare come ambientalmente scorretto è un illecito a livello giuridico.
Spesso realtà negative per la collettività, non
configurano un illecito formale.
Gli illeciti ambientali in Basilicata non sono
solo quelli facilmente “visibili” (relativi cioè
solo: alle discariche; alle cave; ai depuratori; alle
emissioni in atmosfera, sul suolo ed in acqua; al
rumore; ai vincoli; agli incendi; alla flora, fauna,
Comportamento e legalità ambientale
Oltre alle leggi esiste anche un codice (etico)
di comportamento non scritto, questo ha lo
scopo di rendere compatibili i nostri com-
portamenti con quelli degli altri. Ed è soprattutto in quest’ultimo campo che la capacità
di assumersi responsabilità (e non delegare
agli altri), prendere decisioni in condizioni di
incertezza, agire autonomamente in situazioni complesse, deve andare di pari passo con
la disponibilità a cogliere messaggi ed emozioni che ci arrivano non solo dall’essere
umano, ma anche dalla natura per realizzare
un percorso concreto di sviluppo sostenibile
della comunità.
Approfondimento
tematico
caccia e pesca; alla urbanistica; alla polizia veterinaria; al codice della strada e fuoristrada...)
spesso essi sono relativi a comparti ambientali
da sempre sottovalutati ed è importante far si
che non si incorra nel paradosso che ”non compie illecito ambientale se in pratica si è autorizzati a farlo”.
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