cellula donatrice somatica
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cellula donatrice somatica
5. PRODUZIONE di EMBRIONI IN VITRO (IVEP: IVM, IVF, IVC) FECONDAZIONE IN VITRO Fertilizzazione: unione del DNA del nucleo nella testa dello spermatozoo con il DNA nel nucleo dell’oocita MATURAZIONE L’uovo subisce cambiamenti complessi prima di essere pronto per la fecondazione (meiosi aploide). Cominciano durante la vita fetale ma si completano soltanto dopo la ovulazione e la penetrazione dello spermatozoo. MATURAZIONE IN VITRO Oociti da mattatoio (superamento limite numerico; origine e stadio di sviluppo sconosciuti) OPU (oociti uniformi e sincronizzati) Competitiva alla SO: > numero embrioni /mese, (2 v/sett senza stimolazione ormonale) Alternativa alla SO: Animali gravidi, aciclici, vecchi, problemi vie genitali e tube, prepuberi. CAPACITAZIONE •Gradiente di densità (Percoll) •Swim-up •Medium con alta forza ionica •Ca++ ionofori •Caffeina, teofillina •(….) Intracytoplasmic Sperm Injection (ICSI) Successi variabili Specie-specifico (meglio per umani e cavalli) In alcuni specie meglio SUZI (sub-zonal insemination) Sempre meno efficiente di IVF Selezione spermatozoi non naturale COLTIVAZIONE IN VITRO DI EMBRIONI BCS Coculture (per es cellule ovidotto) SOF •Fabbisogni ignoti e variabili nel tempo •Meno sviluppati •Aborti tardivi •Meno resistenti al congelamento •LOS! •Perdite fetali dal 5% (embrioni prodotti in vivo) al 20% 6. SEZIONE EMBRIONI (fissione gemellare o EMBRYO SPLITTING) Si possono ottenere individui identici suddividendo un unico embrione come succede naturalmente nel caso dei gemelli monozigoti Nei mammiferi max 2-4 individui Non sono cloni: a) non sono il risultato di riproduzione asessuata; b) condividono tutto il loro materiale genetico, mentre i cloni prodotti artificialmente condividono solo il DNA nucleare mentre il DNA mitocondriale è diverso. Semplice, minimo addestramento, ma laborioso, strumentazione costosa. Non commerciale, solo sperimentale. Tasso di gravidanza < 10-15% rispetto a interi. Totale +50% (e non 100%) Necessita tempo nel momento meno opportuno per ET 1 o max 2 persone: raccolta isolamento, ET, congelamento ecc. Concentrazione e rapidità Non funziona molto bene per congelamento (< tasso di gravidanza) Non sempre auspicato aumento della prole (es. allevamenti da latte) Aumentano riceventi non gravide Combinato con sessaggio Molto meno costoso IVM da mattatoio 7. TRAPIANTO DI GENI •Prima della fertilizzazione (gameti) •Prime fasi di sviluppo embrionale Bioreattori capaci di produrre grandi quantità di proteine nei liquidi biologici Donatori per xenotrapianti Modelli animali di malattie MICROINIEZIONE: iniezione diretta di DNA nel pronucleo di un uovo appena fecondato (nessun controllo sul posto, risultati assai variabili, relativamente inefficiente CELLULE GERMINALI PRIMORDIALI Coltivate in vitro si moltiplicano ma si differenziano e diventano TOTIPOTENTI BLASTOMERI FETALI TRAPIANTO NUCLEARE 8. CLONAZIONE Per clonazione, in biologia, si intende la riproduzione asessuata, naturale o artificiale, di un intero organismo vivente o anche di una singola cellula. Dal greco κλών (klōn = “ramo", "ramoscello“) Clonazione in natura La clonazione intesa come riproduzione asessuata è molto comune nelle piante. Negli animali la riproduzione asessuata include gemmazione (meduse, coralli, vermi piatti), frammentazione (vermi) e partenogenesi (alcuni pesci, insetti, rane, lucertole). La maggior parte degli animali capaci di riprodursi asessualmente ricorrono alle partenogenesi solo in alcune circostanze. La partenogenesi è più rapida della riproduzione sessuata e permette un veloce sfruttamento delle risorse disponibili. Nelle api le uova fertilizzate diventano individui femmine, mentre le aploidi non fertilizzate (partenogenetiche) diventano maschi. LA RIPRODUZIONE ASESSUATA NON SI VERIFICA NATURALMENTE NEI MAMMIFERI STORIA DELLA CLONAZIONE Anni ’50 primi esperimenti di TN con uova di anfibi Anni 60 e 70 successi negli anfibi, anche con cellule donatrici differenziate (cellule intestinali dei girini) ma il ciclo completo non si chiudeva: cellule donatrici da girini risultavano in rane completamente sviluppate, cellule donatrici di rane completamente sviluppate fornivano girini, ma nessuna rana adulta fu clonata da cellule di rana adulta Nei mammiferi: 1986 Clonazione di pecora mediante trapianto nucleare di blastomeri fetali (cellule embrionali indifferenziate), cioè embrioni allo stadio molto precoce prima dell’impianto. 1989 bovini e suini La novità di Dolly è stata quella di usare una cellula donatrice somatica (mammaria) di un animale ADULTO per TRAPIANTO NUCLEARE (SCNT) Il genoma di una cellula somatica di mammifero adulto può essere riprogrammato all’interno di un citoplasma di un oocita enucleato e può poi supportare tutto lo sviluppo embrionale fino alla nascita dell’individuo. Dimostrazione che il genoma di una cellula somatica differenziata è completo, nel senso che contiene tutte le coppie di geni dell’individuo, come nello zigote originale, cioè il genoma completo può venire conservato durante la differenziazione. Dopo Dolly: Bovino (1998), topo (1998), capra (1999), suino (2000), poi ratti cani gatti cavalli cervi…. SCNT: Passo fondamentale per lo sviluppo di OGM Fin dagli anni ’80 si producevano OGM mediante microiniezione di pezzi di genoma in uno dei due pronuclei dello zigote: efficienza 1% animali d’allevamento, 6% topi. La maggior parte degli embrioni non si sviluppano. Tra i nati, meno dell’1% mostrano la modificazione genetica desiderata, e non è sicuro che la trasmettano. Possibilità di mosaicismo. Si aggiungono dei geni, che possono interferire con quelli già presenti. Le cellule donatrici per TN possono essere raccolte da un animale transgenico con le desiderate modificazioni genetiche, oppure le cellule donatrici in coltura possono essere modificate geneticamente prima del TN. Permette ricombinazioni genetiche molto precise e specifiche (geni modificati, eliminati o aggiunti) (a differenza della microiniezione di DNA). La cellula donatrice può essere controllata prima evitando quindi di sprecare tempo e denaro in gestazioni di animali non modificati (le madri surrogate sono impiantate solo con embrioni GM) ANIMALI TRANSGENICI - MG + NT applicazioni: “BIOREATTORI” Produzione di proteine umane o farmaci es: fattori della coagulazione – emofilia insulina – diabete, interferone – infezioni virali, antitrombina, antiptripsina (TRACY ’91), anticorpi verso cellule tumorali (GRACE ’98) Problemi di sicurezza per eventualità di zoonosi efficienza troppo bassa. MG + NT applicazioni “XENOTRAPIANTI” produzione di organi e tessuti animali adatti ad essere trapiantati negli umani (cuore, polmoni, reni, fegato, tessuto nervoso per m. di Parkinson e Alzheimer, isole di Langherans per diabete). Primati no, molti più problemi etici e maggior rischio trasmissione infezioni. Preferiti i maiali (simili agli umani per anatomia fisiologia e taglia degli organi, rapida crescita, breve ciclo riproduttivo e prolificità, mantenimento relativamente facile ed economico). Applicazione controversa dal punto di vista sociale ed etico grande dibattito e sensibilità nell’opinione pubblica. Ma a parte questo, ci sono ostacoli dal punto di vista tecnologico e scientifico: a) Pericolo di zoonosi (per es. retrovirus) b) Rigetto immunologico (maiali con epitopo antigenico silenziato) c) Compatibilità: anche se evitiamo il rigetto, poi l’organo del suino può funzionare adeguatamente e rispondere in maniera appropriata ai segnali chimici e ormonali umani? MG + NT applicazioni MODELLI ANIMALI PER MALATTIE UMANE moltissime malattie umane riprodotte nei topi. Problemi come sempre per trasferire le conoscenze da una specie a l’altra Ciclo vitale dei topi molto corto, meglio animali d’allevamento, in particolare suini (Parkinson, Alzheimer, alcuni tipi di diabete, aterosclerosi, cancro mammella, psoriasi). Pecore per fibrosi cistica. Osteogenesi imperfetta, talassemia, oncologia (geni attivatori e soppressori) MG + NT applicazioni ZOOTECNIA: MIGLIORAMENTO DEGLI ANIMALI DA REDDITO Clonare un individuo particolarmente produttivo oppure inserire geni desiderati prima del NT (produzione latte, velocità di accrescimento, magrezza della carne, prole tutta dello stesso genere ecc). Ancor più che per le applicazioni biomediche in questo caso le procedure devono essere economicamente vantaggiose e dunque i problemi tecnici rendono ancora più remota questa possibilità, essendo troppo costosa la procedura rispetto ai vantaggi commerciali. In qualche caso usati tori clonati per fecondazione naturale in grandi mandrie (Nord Australia). Nei prodotti alimentari derivati da animali clonati non sembrano esserci pericoli per la salute umana, ma le conoscenze sono ancora molto scarse e dovrebbe prevalere il principio della prudenza. Dibattito in USA per la legislazione. Gli individui che manifestano correttamente il gene desiderato (per es. maiali con GH bovino) soffrono di moltissimi problemi di salute (ulcere gastriche, artriti, malattie renali, cardiomegalia, dermatiti). Lana pecore con antitarme, aumento caseine latte, eliminazione βlattoglubulina, riduzione % lattosio, grasso latte …. MG + NT applicazioni RESISTENZA ALLE MALATTIE (per es. mucca pazza, mastiti) ENVIROPIGTM: a pig that has the capability to digest plant phytate, leading to less phosphate in the manure from the animal and thus less environmental pollution. Often mentioned in the literature as an example of an environmentally friendly use of biotechnology (GM and cloning) MG + NT applicazioni •Recupero di specie e razze in via di estinzione o addirittura ESTINTE MG + NT applicazioni RICERCA DI BASE capire le leggi fondamentali della biologia, come per es. l’espressione dei geni durante lo sviluppo e la differenziazione MG + NT applicazioni Clonazione terapeutica (medicina rigenerativa) Cura malattie tramite cellule staminali e riproduzione dei tessuti: ● Parkinson ● Alzheimer ● Sclerosi multipla ● Infarto del miocardio ● Diabete ● Leucemia Prima i limiti erano tecnici: “ciò che è possibile fare” Ormai dopo Dolly i limiti sono etici: “ciò che è accettabile fare” La fama di Dolly è dovuta soprattutto ad ansietà pubblica e preoccupazioni morali, visto che gli scienziati hanno dimostrato di poter gestire e manipolare la vita fino a questo punto. Science 30 March 2001: Vol. 291 no. 5513 p. 2552 Don't Clone Humans! •Rudolf Jaenisch, •Ian Wilmut* •R. Jaenisch is at the Whitehead Institute for Biomedical Research and Department of Biology, MIT, Cambridge, MA 02142, USA. •I. Wilmut is at the Roslin Institute, Roslin, Midlothian EH25 9PS, UK. I successi nella clonazione animale suggeriscono ad alcuni che la tecnologia è abbastanza matura per giustificare la sua applicazione alla specie umana. Uno specialista della fecondazione in vitro e un fisiologo della riproduzione hanno recentemente annunciato la loro intenzione di clonare bambini entro un anno. Ci sono una infinità di ragioni sociali ed etiche per cui noi non saremo mai favorevoli a copiare una persona, pur tuttavia la nostra preoccupazione immediata è che tale proposito non tiene minimamente conto dei problemi riscontrati nella clonazione degli animali. Sin dalla nascita della pecora Dolly clonazioni riuscite sono state riferite in topi, bovini, capre e suini, dunque è stata accumulata abbastanza esperienza per rendersi conto dei rischi. La clonazione animale è insufficiente ed è verosimile che rimarrà tale per il futuro che si può immaginare. La clonazione risulta in difetti della gestazione e neonatali. Nel migliore dei casi una percentuale bassissima degli embrioni ottenuti con TN sopravvive fino alla nascita, e di questi circa la metà muore nel periodo perinatale. Non c’è nessuna ragione per ritenere che i risultati dei tentativi di clonazione umana possano essere differenti. I pochi ruminanti clonati che sono sopravvissuti fino alla nascita e sembrano normali sono spesso di taglia gigante, una condizione denominata “sindrome della prole grossa” (“large offspring syndrome”). Molto più comuni sono difetti più gravi ed evidenti che si verificano durante lo sviluppo. Si ritiene che disfunzioni placentari siano la causa delle frequenti morti embrionali durante la gestazione. I cloni neonati spesso mostrano insufficienza respiratoria e problemi circolatori, che sono le cause più comuni di morti neonatali. Anche quelli che sopravvivono apparentemente sani possono soffrire di disfunzioni immunitarie, o malformazioni dei reni o del cervello, che contribuiranno a causarne la morte poco più tardi. Dunque se si va a tentare la clonazione umana, gli embrioni che non muoiono presto, potrebbero sopravvivere fino a diventare bambini o adulti anormali, risultati problematici in ogni caso. […] Hanno anche provato a rassicurare l’opinione pubblica: “classificheremo gli embrioni, faremo screening genetici, possiamo fare dei controlli di qualità”. Dunque pensano di usare i metodi di diagnosi prenatale impiegati di routine per rilevare anomalie cromosomiche o altri difetti genetici. Ma non esistono metodi scientifici disponibili ora o nel futuro immaginabile che possano esaminare lo stato complessivo epigenetico del genoma (il problema dei cloni riguarda la riprogrammazione del nucleo trasferito). Le reazioni pubbliche agli insuccessi della clonazione umana, potrebbero ostacolare le ricerche sulle cellule staminali embrionali per la riparazione e rigenerazione di organi e tessuti. Si stanno conducendo ricerche al fine di programmare queste cellule a differenziarsi in specifici tipi di tessuti che potrebbero essere usati per rigenerare cellule nervose (m. di Parkinson e di Alzheimer, per es.) o del muscolo cardiaco. I potenziali benefici di questa clonazione di cellule ai fini terapeutici saranno enormi, e questa area di ricerca non può essere associata agli attivisti della clonazione umana. Noi riteniamo che nel momento in cui gli aspetti scientifici della clonazione nucleare non sono stati ancora chiariti, i tentativi di clonare esseri umani siano pericolosi ed irresponsabili. […]