di Gabriella Bosmin

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di Gabriella Bosmin
LABORATORIO PER LA SCUOLA PRIMARIA !
di Gabriella Bosmin
Scopo del laboratorio è:
riuscire ad impostare un canovaccio, un progetto
di racconto partendo dagli oggetti esposti nel museo.
Nel nostro caso il Museo Archeologico di Arcevia.
Prima di cominciare !
!
ecco alcune informazioni su Arcevia (AN)!
R RACCONTI
ARCEVIA
-Rocca Contrada e i castelli IX-XVI sec. circa
scavi archeologici
-Preistoria: eneolitico,
età del rame
http://www.arceviaweb.it/arcevia/arcevia/roccacontrada.html!
Rocca Contrada-Arcevia
L’antico nome di Arcevia è Rocca Contrada, probabilmente
originato dal nome del possidente del primitivo insediamento
fortificato: un documento del 1147, infatti, nomina la Rocha de
Contrado, cioè Rocca di Contrado o Corrado.
Nel 1817, Pio VII attribuì a Rocca Contrada il nome fittizio di
Arcevia (latinizzazione del nome medievale: “arx" per rocca e
“via” per contrada), basandosi su notizie e documenti falsati nel
secolo precedente dagli eruditi locali.
"Siede questa sublime
in erto monte, e salda
la rende e forte la sassosa falda;
e tal che fra le prime
terre del bel Piceno
maestosa s'innalza al ciel sereno..."
(Gaspare Murtola, Roccacontrada 1636)
L’antica Rocca Contrada di Ercole Ramazzani XVI sec.!
ole Ramazzani de la Rocha!
portante pittore e plastificatore locale della Controriforma. Nato ad Arcevia nel 1537, apprese la pittura
a bottega di Lorenzo Lotto durante la permanenza dell’artista veneziano ad Ancona ed a Loreto nel
Hondius Jodocus Jr., La Rocca Contrada, 1627
Incisione in rame, colorata a mano con precisione. Questa mappa storica della città di Rocca
bitativo. Osservo e valuto il presente cerco di stabilire !
averso informazioni e fonti che mi devo procurare, !
li grosse trasformazioni siano avvenute. !
p.d. v. geografico ho meno problemi perché le alture, !
ianura dello stesso luogo sono rimaste simili anche !
arretro di molti secoli a. C. a meno che delle catastrofi !
urali non ne abbiano mutato la fisionomia (terremoti, !
ndi alluvioni, eruzioni vulcaniche …). È più facile invece !
un fiume cambi il suo percorso, che il mare si allontani !
a costa, che una foresta venga ridotta o addirittura scompaia.!
o anche conoscere quali essenze vegetali fossero presenti o non potrebbero proprio esserci
e. Ad esempio in un periodo antecedente al XIX secolo in Italia non posso parlare di magnolie.!
co i centri storici, i palazzi di potere!
gnore, podestà, re …), le mura.!
PREPARO TRE SCHEMI, SUL MODELLO DI QUELLO !
!
PRESENTATO NELLA RELAZIONE E DENOMINATO!
!
LI ELEMENTI CHE COMPONGONO IL RACCONTO DI FINZION
!
PER FORNIRE ALCUNE INFORMAZIONI SUI TEMI PRESENTI!
!
AL MUSEO ARCHEOLOGICO DI ARCEVIA, LUOGO IN CUI SI
!
SVOLGERÀ IL LABORATORIO!
2.DOVE:!
1.CHE COSA:
NTI
mboli di terracotta vuoti all’interno con un’iscrizione
a.Montefortino, nel campo “Pianetti” facendo un fosso
per piantare una siepe vengono trovati i primi vasi romani
e tombe di guerrieri gallici con relativi corredi
b.palazzo Anselmi, Arcevia
tomba gallica più ricca dell’intero sepolcreto. È di
onna eccezionalmente ricca: tre famose corone
(museo di An)
c.Montefortino, valle I Pianetti, nel podere di Albina Marcellin
d.nel podere adiacente Marcellini, di Giuseppe Carletti Giamp
sindaco di Arcevia
Informazioni utili
l tempo i reperti scavati appartenedi diritto ai proprietari del terreno
arcellini cominciò a scavare senza
ssi e senza controlli di esperti
3.QUANDO:!
GLI SCAVI
a.1892
c.1894!
d.1895
a Marcellini vendette ad antiquari
e stranieri ciò che veniva trovato
oi terreni
4.CHI:!
a.il colono di un certo Marcellini scava e trova!
5.L’INTRECCIO:
b-Anselmo Anselmi, collezionista e ricercatore di documenti antichi
archeologici, acquista subito i primi vasi e li disegna!
-scoperte, acquisti, litigi, trafugamenti!
c.Anselmi acquista i tre corredi di vasellame e di armi!
-caccia all’oggetto antico e prezioso
d.Il colono che coltivava i terreni, Luigi Evangelisti si imbatté in un
possente massicciata di pietrame. Avvisa il sindaco che procede
avventure/disavventure, incontri …
2.DOVE:!
Conelle
1.CHE COSA:!
-terrazzo alluvionale a forma triangolare delimitato
dalle scarpate formate dalla confluenza del fosso di
Montefortino col torrente Acquaviva. Nel terzo lato
scavano un terzo fosso artificiale
elta del tema, !
ti:!
ssato di Conelle !
in rame e in selce (punte e
nali)!
i di capanne (macchie scure
lari)
INFORMAZIONI UTILI
3.QUANDO:
SALA II
IL SITO DI
CONELLE
eguito ad aratura affiorano
eriali preistorici
ssato viene scavato all’inizio per
a e in seguito usato come
arica dei materiali dei villaggi
mica, selce, fauna)
-età del rame: !
seconda metà del IV
millennio a. C.
4.CHI:!
5.L’INTRECCIO:!
-scavano, costruiscono, si difendono!
-lavorano la selce, l’osso e il corno !
di cervo, cacciano
i personaggi,
protagonisti e no
1.CHE COSA:!
VILLAGGIO
ta del tema:!
-siti arroccati su alture a controllo di vie di comunicazione!
uotidiana !
-coperti da manto boscoso!
e!
-collegato con le vie di transito che passavano sui crinali e nei fondova
-vasto pianoro sulla sommità, posizione dominante sui pendii e le valla
ti!
ario!
i:!
menti preziosi in oro e argento!
SANTUARIO (divinità salutare?)!
-nel luogo denominato la Fonte: scaturisce una sorgente da cui si origi
un ruscello
oni e spiedi (per la cottura
carni), coltelli, padelle, vasi!
n ferro o in bronzo!
votive in lamina di bronzo!
anatomici, teste femminili!
di animali (ovini, bovini)
GALLI SENONI:
ricca comunità
a
MONTEFORTINO
V/III sec. a. C.
4.CHI:!
INFORMAZIONI UTILI!
-donne di ceto elevato, us
moni misti con greci etruschi ed etnie
oggetti risultano importati da Etruria,
merid., Grecia!
3.QUANDO:
bracciali insieme, girocoll
e anelli!
5.L’INTRECCIO:!
re con le foglie in lamina d’oro
ngono da una bottega greca!
-che cosa fanno, !
erci verso l’Etruria e il porto di Ancona
greca)
-avventure/disavventure,
-che cosa succede,!
-guerrieri con spade, lanc
giavellotti di ferro!
-cavalli, pecore, capre, bu
-di bambini non si parla, b
ipotizzarne la tipologia
sita al Museo (nome, tipologia, città)……………………………………………………………………………………………
scegli il periodo che ti interessa ……………………………………………………………………………………………………
ndica il popolo, la civiltà, l’etnia ……………………………………………………………………………………………………
scegli gli oggetti che ti attirano, ti stimolano (scrivi che cosa sono/il loro utilizzo, il materiale d
cui sono fatti e la data) …………………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….
osservali bene per poterli descrivere, se te lo permettono fanne una foto
ma di cominciare il racconto devi raccogliere informazioni sul luogo dove abitavano e sulla
iltà/popolo cui appartenevano gli oggetti.
informati su dove sono stati trovati, a chi (persona) appartenevano, come si costruivano …
parla con la guida che ti segue, chiedi l’eventuale pubblicazione o catalogo del museo, titoli d
testi che riguardino l’argomento, cerca in internet.
Se il reperto è relativamente recente, è interessante parlare con gli abitanti del luogo, posson
conoscere storie che non si trovano scritte
r abbozzare una traccia del racconto possiamo avere due approcci:
orico: partire dagli elementi che abbiamo scelto pensando a quali obiettivi vogliamo che i
mbini raggiungano
IC Spinea 1 VE, classe V
ESEMPIO DI UN
Testo scritto in piccolo gruppo
ad imitazione del racconto di finzione ascoltato
LA VITA DI UNA DONNA RICCA!
quartiere della città di Ateste viveva, in una casa molto ricca, una famiglia sontuosa. In questa casa viveva una ragazz
Nerca.!
abitava in una casa a più stanze le quali avevano questa funzioni: la stanza principale, al centro, aveva il focolare d
no alari in bronzo, fornello, paletta e molle e mestolo; un’altra stanza serviva al suo passatempo: conteneva un te
i pesi da telaio, taralli e utensili da filatura come conocchia fuso e rocchetto; la terza stanza dotata di tre letti e due cist
o decorato a sbalzo; a lato di questa stanza c’era una stanzina che conteneva due dolii con dentro riserve di cibo.!
ntiquattrenne si alza dal letto e si prepara per la giornata: dalla cista che serviva a contenere i vestiti, prende un abito f
suto di lino chiuso da fibule, dopo di che si fa fare l’acconciatura dalle serve poi si guarda allo specchio in bronzo.!
omento delle nozze, il marito le aveva regalato una collana e un braccialetto in oro che usava per gli incontri importan
hevoli; poi indossa gli stivali che le servivano nel caso che qualche fiume fosse straripato provocando fango e per il terr
oso. Esce per andare al santuario e si porta un ex voto, uno stilo che serviva a scrivere sulle tavoletta di cera ch
va lei. Quando entra nel santuario posa il suo ex voto ed entra nella “scuola”. Torna a casa per pranzare: la serva acce
co, mette gli alari di ferro a fianco al fuoco, mette un tegame, cucina il pane con il fornello. Dopo aver pranzato va n
dei passatempi dove va a tessere. Si siede su una panca in bronzo decorata con dei cavalli davanti al telaio. Prima di u
io, avvolge la lana grezza sulla conocchia, il telaio aveva all’estremità inferiore dei pesi da telaio o dei taralli; dopo la
si avvolge nel fuso e poi il filo viene avvolto nei rocchetti.!
DOPO LA VISITA COLLEGIALE AL MUSEO, CON GUIDA
corsiste girano liberamente per le sale alla ricerca del “loro” oggetto
dividono spontaneamente in due gruppi seguendo il loro interesse:
L FOSSATO DI CONELLE (età del rame)
GALLI SENONI (V/III sec. a. C.
Questi gli oggetti “ispiratori”:
- gli alari e gli spiedi fi ferro
- la corona d’oro
oggetti:!
spiedi, alari!
eglie, tegami!
boccali!
banchetto dei !
Galli Senoni!
ambiente:!
capanne!
animali!
acqua-santuario (rinnovato !
di civiltà in civiltà)!
cibo:!
miglio, farro per focacce e zuppe!
mele e pere selvatiche!
cacciagione, pollame,!
carne di maiale lavorata con il sale (salum
bevanda simile alla birra!
abbigliamento:!
introduzione delle brache!
GALLI SENONI: SCALETTA
1)  risveglio del bambino fratello della sposa
2)  preparazione del banchetto (descrizione delle stoviglie + ari e
spiedi)
3) scene al santuario con gli oggetti sacri, rito propiziatorio nel
santuario
4) evento inaspettato, presagio infausto
5) il bambino per caso sente che hanno rubato la corona e
rintraccia i ladri
6) abbigliamento dei guerrieri/delle donne
l fossato di Conelle
Ceramica, età del rame
UNA GIORNATA NEL VILLAGGIO DI CONELLE (titolo provviso
1) Notte tormentata del bambino protagonista (rumori della natura);
rassicurazione della pecorella (animale introdotto)
2) Le attività della mattina: trebbiatura del farro
3) Sistemazione del farro raccolto e rottura recipiente
4) Vaso rotto nel fossato
5) Ricordo di un episodio : incidente accaduto nel fossato
(l’uomo che è diventato zoppo); paura del bambino
6) Ritorno a casa del bambino, creazione del nuovo vaso,
conversazione con il padre
7) Momento collettivo intorno al fuoco e conversazione sulla caccia
8) Stato d’animo del bambino in merito alla giornata vissuta; sogno de
DA QUESTO MOMENTO COMINCIA
LA COSTRUZIONE DEL RACCONTO
-  scambi di idee
-  confronti sulla scelta degli oggetti
-  dubbi da fugare consultando la guida (un archeologo) presente
-  proposte di sequenze
-  discussioni sulla compatibilità con l’epoca degli “elementi” e delle
“tipologie” considerate
-  inizio della stesura
(non del lavoro che non è ancora terminato)
lta difficoltà nell’impatto iniziale, come far “parlare” l’oggetto?
pproccio incerto, ad una attività che non si è abituati a fare, destabilizza
me attivare la fantasia? la creatività? forse è una questione di abitudine
rocedimento, il metodo, gli esempi sono chiari
è compreso che bisogna mettersi dal punto di vista dei bambini
è compresa la necessità di documentarsi e di avere a portata di mano la
cumentazione
ssun problema a lavorare in gruppo anche se sconosciute: attiva l’elasticità
ntale e si trova chiarezza nell’attività dello scrivere e nella relazione con gli a
prezzano lavorare al museo, la sensazione di “produrre” nell’ambiente di stud
itiva: la soggezione e l’estraneità dell’ambiente-museo vengono sostituite
l’importanza fondamentale di produrre un racconto
CI RIPROMETTIAMO DI CONTINUARE
A LAVORARE ON-LINE
PER TERMINARE DI SCRIVERE
I RACCONTI COMINCIATI
NEL MUSEO DI ARCEVIA
Bibliografia!
-Ilaria Venanzoni, Claudio Ciabochi, Studio Ares-Andrea Fioranello, Arcevia in tasca, Editore Claudio Ciabochi, Fabriano-An 2011!
-Gaia Pignocchi, Mara Silvestrini, Il Museo Archeologico di ARCEViA e i Siti sul
territorio, Carsa Edizioni, Pescara 2002!
-Lucio Tribellini, Montefortino d’Arcevia, Ricostruzione di una straordinaria scopert
archeologica, edito da Associazione Sportiva Montefortino, Arcevia-An 2006