ORDINE DEL GIORNO n. 66 Collegato al disegno di legge n. 148

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ORDINE DEL GIORNO n. 66 Collegato al disegno di legge n. 148
ORDINE DEL GIORNO n. 66
Collegato al disegno di legge n. 148 <<Assestamento del bilancio per l’anno 2016 e del bilancio
per gli anni 2016-2018 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015, n. 26>>
Non accolto dalla Giunta, votato e respinto dall’Aula nella seduta n. 242 del 28 luglio 2016
Presentatore: Barillari
Oggetto: La Regione sostenga iniziative alternative e di promozione degli sport invernali per gli studenti
delle scuole dell’obbligo durante il periodo primaverile di sospensione regionale delle attività scolastiche
PREMESSO che a partire dall’anno scolastico 2010/2011, presso le scuole della nostra Regione vi è
l’obbligo di sospendere l’attività didattica da tre a sei giorni, in concomitanza con i festeggiamenti legati
al Carnevale ed alla solennità del Mercoledì delle Ceneri. Tale sospensione consente, a chi ne ha la
possibilità, di programmare un periodo di vacanza, solitamente coincidente con la settimana bianca;
RICORDATO che se da un punto di vista di principio questa sospensione può essere condivisibile, anche
per consentire agli studenti un periodo di interruzione e riposo a metà dell’anno scolastico, non possiamo
negare che molte famiglie non possono permettersi di sostenere le spese per la settimana bianca e sono
quindi costrette a trovare soluzioni alternative per poter garantire l’affidamento dei propri figli durante
un periodo che, per loro, è lavorativo;
APPURATO che si hanno evidenze di casi in cui molti genitori hanno dovuto chiedere ferie e permessi ai
datori di lavoro, altri hanno pagato baby-sitter, altri hanno potuto usufruire della disponibilità dei nonni
per la custodia dei figli. Il problema, quindi, esiste e non si può negare. Anche l’Ufficio Scolastico
Regionale, al tempo dell’introduzione della norma regionale favorevole alla stessa, ammette che non ci
sono molte famiglie che possono permettersi la settimana bianca e che si rende necessario un intervento
per trovare una soluzione;
RITENUTO che il periodo di sospensione regionale primaverile delle attività scolastiche può essere
positivo e rappresentare un’opportunità per consentire a tutti gli studenti la frequenza di attività sportive
invernali, e che a tal fine si dovrebbe cercare di dare delle risposte e delle agevolazioni soprattutto agli
studenti ed alle famiglie che presentano un indicatore ISEE entro i 30.000 euro, con un’attenzione
particolare ai giovani che presentano disabilità;
ATTESO che la realizzazione di interventi di questo tipo possa anche promuovere il turismo invernale
montano regionale nonché la pratica di attività sportive invernali che non possono che rappresentare un
beneficio fisico e salutare per le giovani generazioni;
RITENUTO che per quanto riguarda invece le famiglie che non possono o non vogliono usufruire della
possibilità data di trascorrere la settimana bianca, si ritiene che ci siano i margini affinché le scuole,
unitamente a soggetti pubblici e privati, possano organizzare nelle loro strutture delle attività alternative
di carattere sportivo, culturale ed artistico in modo tale da coinvolgere gli studenti in quel periodo ed
alleviare le preoccupazioni delle famiglie che, altrimenti, dovrebbero trovare autonomamente soluzioni
alternative per la custodia dei figli;
IMPEGNA LA GIUNTA REGIONALE
1. a valutare l’attivazione di idonee iniziative promozionali e di sostegno economico alle famiglie per far
sì che il periodo di sospensione regionale primaverile possa rappresentare un’opportunità per consentire
a tutti gli studenti la frequenza di attività sportive invernali, e che si debba cercare di dare delle risposte
e delle agevolazioni soprattutto agli studenti ed alle famiglie che presentano un indicatore ISEE entro i
30.000 euro con un’attenzione particolare ai giovani che presentano disabilità;
2. a valutare e sostenere anche economicamente, in sinergia con le scuole e le istituzioni pubbliche e
private, la realizzazione di attività alternative di carattere sportivo, culturale ed artistico presso le
strutture scolastiche in modo tale da coinvolgere gli studenti in quel periodo ed alleviare le
preoccupazioni delle famiglie che, altrimenti, dovrebbero trovare autonomamente soluzioni alternative
per la custodia dei figli.