Nokia - Android: 1 X 2

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Nokia - Android: 1 X 2
Nokia - Android: 1 X 2
L’annuncio di un terminale Nokia con a bordo il sistema operativo Android era tanto atteso quanto ritenuto
singolare e inaspettato.
Atteso perché notizie, specifiche ed immagini giravano da così tante settimane nel web da rendere
l’annuncio scontato; sorprendente in quanto Nokia, dopo l’acquisto da parte di Microsoft, sembrava ormai
indirizzata a sviluppare e integrare solamente il sistema operativo Windows Phone.
Scontato o meno l’annuncio c’è stato. Anzi, al Mobile World Congress di Barcellona sono stati presentati
ben tre smartphone della nuova famiglia Nokia X.
I tre nuovi prodotti, Nokia X, Nokia X+ e Nokia XL sono molto simili tra di loro. Esteticamente presentano le
medesime scocche colorate e lo stesso pannello IPS LCD con risoluzione di 800x480 pixel da 5 pollici per XL
e da 4’’ per gli altri due modelli.
La memoria interna è di 4 GB per tutti e tre i modelli, poca ma comunque espandibile tramite micro SD,
mentre la RAM è di 768 MB per Nokia XL e X+ mentre da 515 MB per il modello più piccolo.
La fotocamera non rappresenta certo il punto di forza dei nuovi Nokia X Family: da soli 3 MPX, con messa a
fuoco fissa e senza flash per Nokia X e X+, mentre da 5 MPX con autofocus e flash LED per il Nokia XL (che
dispone anche di fotocamera frontale da 2 MPX per le videochiamate).
Il processore Qualcomm Snapdragon S4 dual core da 1 GHz accomuna tutti e tre i modelli così come il
supporto Dual SIM.
Il team di Nokia ha lavorato a lungo su questo dispositivo unendo le caratteristiche e i punti di forza di
quattro diversi ecosistemi: Nokia Lumia, Nokia Asha, Windows Phone 8 e Android sia per quanto riguarda il
software sia per gli aspetti hardware e di design.
Dalla serie Nokia Lumia che sta acquistando sempre più quote nel marcato smartphone internazionale, il
team Nokia ha preso alcuni aspetti del design esterno (sempre molto apprezzato) per la nuova famiglia X.
La scocca posteriore in plastica, soprattutto per quanto riguarda Nokia XL, dai colori sgargianti (al momento
dell’uscita saranno disponibili sei diverse colorazioni), la cornice e la forma del display ricordano molto il
design dei vari lumia 520, 620, 720, 820… Dal punto di vista software vengono riproposti alcuni dei
programmi sviluppati da Nokia come Here Drive, Here Maps, Nokia Camera e Nokia Music che hanno
contribuito al successo dei terminali WP8, completando l’offerta software proposta da Microsoft.
Forse è alla serie Asha che Nokia si ispira maggiormente per la nuova linea X, sia esternamente che
internamente. Soprattutto Nokia X e X+ riprendono ampiamente le linee e il design compatto, solido e
“spesso” di Asha 501 e 503 oltre che l’evidente unico tasto touch “indietro”.
Dal sistema operativo Asha la Nokia X Family eredita la politica delle applicazioni social preinstallate
(Facebook, Twitter, WeChat, Viber), il browser proprietario (oltre che Opera) oltre che l’interfaccia a
“swipe”, la Fastlane homescreen e alcuni aspetti grafici.
Da Windows Phone 8 la serie X riprende il menù principale con icone ridimensionabili stile “Tile” (non live
però) anche se parzialmente ridisegnato, alcune applicazioni proprietarie come Skype, OneDrive e Outlook
oltre che Bing come motore di ricerca di default.
Ma la parte più attesa era l’integrazione con Android. Il sistema operativo di casa Google è effettivamente
alla base del nuovo Nokia che ha però lavorato su una massiccia personalizzazione dell’OS: ne risulta una
versione completamente stravolta e ridisegnata tanto che il sito della società finlandese indica Nokia X 1.0
come versione del sistema operativo, una filosofia simile a quella adottata da Amazon per la linea Kindle
Fire. Il sistema quindi non si basa sulle Api Google anche se sono state conservate alcune funzionalità
importanti come la possibilità di creare cartelle, installare Widget (anche se si comportano più come Tile) e
accedere alla tendina delle notifiche.
La più grande limitazione sarà l’impossibilità di accedere direttamente e nativamente al Play Store (sarà
forse possibile dopo aver effettuato il root del telefono) e a tutti qui servizi Google come Gmail, Maps,
Drive, Chrome al fine di, per ovvi motivi commerciali, indirizzare gli utenti verso i relativi servizi offerti da
Nokia-Microsoft.
Il Nokia Store però disporrà di tutte le applicazioni Android certificate che saranno quindi scaricabili sui
nuovi smartphone oltre che l’accesso a store di terze parti (non menzionati in conferenza al MWC 2014) e il
supporto al sideloading.
La versione Android di partenza è la 4.1.2 Jelly
Bean, datata Ottobre 2012, sicuramente meno
avanzata e soprattutto meno ottimizzata per
terminali di fascia bassa (come i Nokia X) della 4.4
KitKat. Questo però denota il fatto che Nokia stia
lavorando da molto tempo sul progetto “X family”.
A un primo impatto questa famiglia di terminali
può sembrare più un test come fu il Nokia N9
(terminale dalle potenzialità enormi ma
commercializzato solo in alcuni paesi e soprattutto
mai supportato successivamente), che finirà sugli
scaffali solo per premiare lo sforzo di un team verso
questo nuovo progetto.
Alcuni aspetti e caratteristiche, come il Dual SIM e il
prezzo contenuto, sembrano indirizzare il mercato
di questi dispositivi verso i paesi emergenti e in via
di sviluppo, un po’ come la serie Asha.
D’altra parte però il fatto che i modelli presentati
siano ben tre unite alle dichiarazioni di Nokia, fanno pensare che i terminali non sia una linea di prodotti di
nicchia, ma un progetto su cui Nokia ha speso e punta molto e a cui presto si aggiungeranno altri modelli
anche dalle caratteristiche hardware più aggressive.
Si tratta di un dispositivo se non altro interessante che permette a Nokia di imporsi come unica casa
produttrice di telefoni che può vantare ben quattro famiglie di dispositivi differenti (i classici Nokia
candybar, Nokia Asha, Nokia Lumia e Nokia X) e un offerta di soluzioni vastissima.
I tre nuovi dispositivi mostrano comunque diversi limiti, primo tra tutti la mancanza di una vera identità e di
una destinazione precisa verso una ben definita fetta di mercato.
Il sistema pare inoltre poco reattivo e fluido anche nelle operazioni più semplice e basilari per un telefono,
colpa forse di un sistema non ottimizzato al meglio per un hardware non di primo livello, cosa che invece
non succede per la soluzione Windows Phone: Nokia Lumia 520.
Il telefono quando viene acquistato presenta le limitazione evidenziate più in alto e anche se l’accesso
diretto al Play Store e alle app di Google è comunque possibile in pochi semplici passaggi non può definirsi
immediato per ogni tipo di utente. La sensazione è quella di aver un mano un ibrido i cui diversi ecosistemi
fanno fatica a comunicare tra di loro.
Anche alcuni aspetti estetici inoltre potevano forse essere sviluppati meglio: l’unico tasto centrale
“indietro” non è proprio dei sistemi Android che operano solitamente su tre tasti (Home, indietro e opzionimultitasking) ed è inserito all’interno di una cornice inferiore forse troppo larga.
Microsoft, sempre dal MWC di Barcellona, ha ribadito il massimo sostegno a Nokia, ma non ha però
nascosto le perplessità legate alle ultime scelte della casa finlandese.
"Ci sono cose di cui siamo molto entusiasti, altre di cui lo siamo meno", così ha risposto Joe Belfiore (uno
dei pilastri della divisione Windows Phone) in merito alle domande riguardanti i nuovi telefoni Nokia
equipaggiati con Android.
In questo modo pare delinearsi un panorama favorevole ai consumatori. In molti temevano che l’unione di
Nokia e Microsoft portasse a un totale controllo di quest’ultima sulle strategie di mercato della storica
azienda produttrice di telefoni così da allinearsi più alla Apple almeno come filosofia. Nokia sembra
(almeno per ora) godere invece di una notevole libertà di azione e sviluppo.
Pietro Diliberto