Relazione snowtracking PNATE 2009 - Life EX-TRA
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Relazione snowtracking PNATE 2009 - Life EX-TRA
Sommario SNOW – TRACKING ...................................................................................................................... 2 Introduzione .................................................................................................................................... 3 Quadro conoscitivo dell’area oggetto di studio ................................................................................ 3 Logica e finalità............................................................................................................................... 5 Stato del lavoro............................................................................................................................... 6 Conclusioni ................................................................................................................................... 10 WOLF HOWLING ......................................................................................................................... 11 Materiali e metodi.......................................................................................................................... 12 Strategia di campionamento ...................................................................................................... 12 Applicazione locale della tecnica ............................................................................................... 15 Risultati......................................................................................................................................... 16 Sforzo e resa del campionamento ............................................................................................. 16 Resa dei rilevamenti.................................................................................................................. 17 Survey ................................................................................................................................... 17 Monitoraggio rendez-vous ......................................................................................................... 18 Monitoraggio opportunistico ................................................................................................... 18 Numero di unità riproduttive individuate e localizzazione dei rendez-vous ............................. 18 1 SNOW – TRACKING 2 Introduzione Il presente documento intende esporre le attività inerenti il monitoraggio invernale su neve dei branchi locali di Lupo svolte nell’ambito del progetto Life EXTRA a partire dal primo ottobre 2009 al 15 gennaio 2010 nel territorio Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. Come prima esigenza, preliminare alle attività di campo, sono state definite con chiarezza logica, finalità, tecniche, criteri e strategie di campionamento del monitoraggio invernale della presenza del Lupo nel territorio del Parco nazionale. In quest’ottica, in fase di pianificazione delle attività, si è provveduto a organizzare i circuiti di ricognizione per l’attività di snow-tracking avvalendosi dei protocolli operativi standardizzati di tecniche indirette di monitoraggio dei branchi locali di Lupo (tracciature su neve, ululato indotto e analisi genetica non invasiva) messi a punto nell’ambito del progetto LIFE natura 2000 che aveva permesso di definire i possibili arrangiamenti (ambiti) territoriali dei branchi localmente presenti nel periodo 2000-2004. Quadro conoscitivo dell’area oggetto di studio La definizione dell’area di studio, dei settori e dei circuiti di ricognizione è stata realizzata su base GIS. Al fine di valutare la bontà delle ipotesi formulate in passato, la definizione dell’area di progetto e la sua suddivisione in settori specifici si è basata sia sulle informazioni precedenti circa la presenza del Lupo che sulle caratteristiche topografiche e/o di accessibilità del territorio. In particolare si è fatto riferimento ai seguenti criteri: 1. Interpretazione integrata dei dati di monitoraggio del Lupo nell’ambito del progetto Life Natura 2000 “Azioni di conservazione del Lupo (Canis lupus) in 10 S.I.C. di tre Parchi della Regione Emilia-Romagna” in termini di scenari di possibili arrangiamenti territoriali dei branchi locali; 2. Orografia e viabilità all’interno del territorio del Parco nazionale e delle aree limitrofe. Tenuto conto dei criteri sopra esposti è stata definita un’area di progetto dell’estensione complessiva pari a 110 mila ettari. Sono stati identificati all’interno dell’area quattro distinti Settori d’Azione denominati: rispettivamente Settore 1, Settore 2, Settore 3, Settore 4 (Fig. 1). Il primo Settore (Settore 1) coincide con la porzione occidentale dell’area di studio: Val Baganza, Alta Val Parma, sinistra orografica dell’Alta Val Cedra per il versante emiliano, Alta Val Magra per quello toscano. Corrisponde a circa il 19% dell’intera area di studio. Il secondo Settore (Settore 2) coincide con la porzione centro-occidentale dell’area di studio: destra orografica dell’Alta Val Cedra, Val d’Enza, sinistra orografica dell’Alta Val Secchia, per il versante emiliano, Val Taverone per quello toscano. Corrisponde a circa il 16,5% dell’intera area di studio. Il terzo Settore (Settore 3) coincide con la porzione meridionale dell’area di studio: destra orografica dell’Alta Val Secchia, Val d’Ozola, Val Dolo, per il versante emiliano, Val Serchio per quello toscano. Corrisponde a circa il 35,7% dell’intera area di studio. Il quarto Settore (Settore 4) coincide con la porzione settentrionale dell’area di studio ed è compreso interamente nel territorio emiliano: media Val Secchia, bassa Val d’Ozola. Corrisponde a circa il 28,7% dell’intera area di studio. 3 Fig. 1 Settori identificati nell’ambito del progetto Life_Extra. Allo scopo di massimizzare le probabilità di intercettare le piste nella neve che i lupi lasciano durante i loro spostamenti all’interno del territorio (Fritts & Mech 1981, Peterson et al. 1984, Ciucci 1994, Wydeven et al. 1996) sono stati individuati 39 circuiti di ricognizione disposti nell’area di studio non in maniera casuale o stratificata bensì del tutto opportunistica. 4 Fig. 2. Localizzazione grafica dei trentanove circuiti invernali. Logica e finalità Poiché la metodologia di raccolta dati deve essere standardizzata e deve seguire una strategia comune è stato adottato il seguente protocollo di lavoro: a. gli operatori si attivano lungo i circuiti prestabiliti a partire da 36-48 ore dall’ultima nevicata che renda distinguibili le tracce più recenti da quelle preesistenti. Questo margine di tempo si rende necessario per consentire agli animali di compiere spostamenti e conseguentemente aumentare la probabilità di contattare le piste dei lupi lungo i circuiti. La stessa neve viene utilizzata sino a quando le sue condizioni fisiche consentono il riconoscimento delle tracce e la stima della loro età e/o sino a quando l’estensione della copertura nevosa consente di realizzare tracciature di lunghezza minima rappresentativa; b. una volta contattata la pista di lupi lungo il circuito di ricognizione questo viene abbandonato per seguire la pista, anche per più giorni consecutivi, in modo tale da realizzare tratti di tracciature il più estesi e continuativi possibile; c. nelle tracciature viene data priorità al senso di provenienza delle tracce in modo da non arrecare disturbo sistematico al lupo nelle sue aree di rifugio; d. i segmenti di tracciature ricostruiti senza interruzioni, indipendentemente dal numero di giorni di tracciatura, vengono definiti “sessioni di tracciatura”; 5 e. il percorso seguito dai lupi nel corso dello spostamento viene registrato sia su carta topografica con l’ausilio della registrazione delle coordinate topografiche dei punti di riferimento tramite GPS, sia digitalizzato attraverso la costruzione di un layer GIS con associato uno specifico database nel quale sono riportati: n. di sessione, n. di tracciatura, data, n. di lupi, siti di raccolta e marcatura, etc. Stato del lavoro Per quanto riguarda l’attività di snow-tracking, i dati raccolti nei mesi ottobre-gennaio 2009-2010 sono stati archiviati direttamente su base GIS; sono stati prodotti layers relativi a settori e circuiti di ricognizione, piste di lupi rilevate e sforzo prodotto per la loro tracciatura (Fig. 4), segni di presenza rilevati, ovvero feci, urine, resting site, ground scratching (Fig. 6); ad ognuno di questi elementi sono stati associati i relativi attributi nel database correlato. È stata inoltre digitalizzata la localizzazione delle feci con le relative informazioni inserite nel database associato; esiste un layer apposito di archiviazione delle feci analizzate per la tipizzazione genetica. Fig. 3. Alcune piste di Lupo. Località Passo del Lupo (RE). In questa prima fase di snow-tracking sono stati coinvolti 10 operatori i quali hanno realizzato a piedi uno sforzo complessivo su neve di oltre 288 Km per un impegno di circa 148 ore (Fig.4). Grazie a tale sforzo sono state effettuate 11 sessioni di tracciatura valide. I giorni totali di uscita sono stati 31 con una media (±D.S.) di circa 14 ± 4,5 km di sforzo a sessione di tracciatura su neve. 6 Fig. 4. Sforzo complessivo. Relativamente ad ogni settore, i chilometri di sforzo sono risultati maggiormente concentrati nel settore 3, ossia nell’area corrispondente alla porzione meridionale dell’area di studio (Grafico 1). Grafico 1. Sforzo (in chilometri) relativi ad ogni settore. Il Settore “zero” si riferisce all’area del Parco del Frignano. 7 Grafico 2. Chilometri di sforzo in relazione all’area dei settori Grafico 3. Ripartizione dello di sforzo (in termini di ore) in relazione all’area dei settori Complessivamente nell'intera area di progetto sono state tracciate piste di lupi corrispondenti a 11 sessioni per oltre 28 Km, di cui 22,17 Km (Fig.5). La lunghezza delle sessioni varia da un minimo di 0,5 km ad un massimo di 4,4 km, per una lunghezza media (±D.S.) di 2,18 ± 1,47 km. In questo caso il settore interessato da un maggiore numero di chilometri di tracciature è stato il settore numero uno, corrispondente alla porzione occidentale dell’area di studio. Dall'elaborazione dei dati raccolti su neve risulta che la dimensione media minima (±D.S.) dei branchi in questi mesi invernali per sessione è di circa 3,09 ± 1,04 lupi. 8 Nel 77% delle sessioni di tracciatura complessivamente effettuate nel corso della prima parte della stagione invernale sull’intero territorio di progetto non sono stati contati più di 3 lupi in associazione (Grafico 4). Grafico 4. Percentuale di lupi per classe. L’associazione più frequente è risultata quella composta da due e tre lupi (rispettivamente 31% delle sessioni). Lupi in attività solitaria sono stati osservati nel 15% dei casi mentre il numero massimo di lupi trovati in attività contemporanea è risultato di quattro elementi (23% delle sessioni). Lungo i percorsi di tracciatura su neve sono stati rinvenuti: • 8 campioni fecali, con una media di 0,73 escrementi per sessione. Tutti gli escrementi raccolti sono stati ritenuti validi per l’indagine genetica; • 16 Urine delle quali 3 RLU con una media di 1,45 urine per sessione; • 3 ground scratching; • 1 resting site. 9 Fig. 5. Localizzazione di escrementi, resting site, ground scratching e urine rinvenuti durante le sessioni di tracciatura su neve. Conclusioni Dall’analisi dei dati fin qui ottenuti (v. Tabella 1) si evince come il lavoro di campo proceda in modo opportuno e sia in grado di condurre, in una prospettiva triennale di monitoraggio, a risultati soddisfacenti. Sessione invernale ottobre 2009gennaio 2010 N. N. N. uscite Operator sessio totali i ni 10 31 11 % uscite con sessioni Km tot sforzo Km tot tracce % resa Km 35,48% 288 28 9,72% Tabella 1. Sforzo di campionamento e tracciature realizzati nell’ambito dell’attività di snow-tracking nei quattro mesi di ricerca. Si prevede che nei prossimi mesi, se le condizioni meteorologiche lo consentiranno, l’attività di tracciatura su neve incrementerà notevolmente consentendo di ampliare il database e di formulare salde ipotesi sui branchi di Lupo presenti nel Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano. 10 WOLF HOWLING 11 Materiali e metodi Strategia di campionamento Le informazioni ricercate tramite il wolf-howling sono state la presenza/assenza di adulti e la localizzazione dei siti di rendez-vous. L’attività di wolf-howling è stata concentrata nel periodo estivo, ed in particolare tra il 29 giugno 2010 ed il 2 settembre 2010 ed ha interessato un’area di studio di circa110.000 ha. La strategia di campionamento utilizzata nella presente indagine è assimilabile al survey esaustivo di Harrington & Mech (1982): è stato infatti realizzato un campionamento sistematico (strategia del saturation sampling), prevedendo la possibilità di allocare opportunisticamente, rispetto ai punti teorici, le stazioni di emissione particolarmente inaccessibili o non idonee dal punto di vista ambientale. A questo scopo, per la scelta preliminare dei punti di emissione, si è sovrapposta una griglia di lato 3 km alla cartografia regionale (scala 1:10.000) dell’area di studio, utilizzando programmi GIS (Esri-ArcView), considerando i punti di intersezione della griglia come potenziali stazioni di emissione. In base alla miglior disposizione dei punti di intersezione in termini di accessibilità e copertura acustica, sono state inizialmente generate 8 griglie potenziali, i cui punti di origine necessari alla definizione delle rispettive maglie, sono stati selezionati casualmente tramite un generatore di numeri random (Microsoft-EXCEL). Di queste griglie si è scelta l’ipotesi ritenuta sperimentalmente la più idonea al territorio oggetto di indagine. I vertici dei quadrati del reticolo hanno fornito in questa fase i punti di emissione potenziali. È stato creato un layer digitale che rappresenta l’area non idonea di presenza di cuccioli in base a: vicinanza centri abitati, mancanza di copertura boschiva, vicinanza a corpi idrici. In tal modo, seguendo un criterio opportunistico e dipendentemente dalla topografia della zona, alcune stazioni (n=76) sono state spostate, mentre altre (n=131) sono state duplicate o integrate, a copertura esaustiva di versanti opposti che risultavano esclusi dal campionamento mediante la griglia di riferimento. Certe stazioni di emissione (n=29) indicate dalla griglia di riferimento, inoltre, sono state eliminate perché collocate in aree troppo antropizzate, o limitate da crinali e praterie di alta quota, e quindi reputate di scarsa efficacia ai fini del campionamento. 12 Fig1. - Rappresentazione della griglia di campionamento utilizzata per il posizionamento delle stazioni di emissione (in rosso). In grigio chiaro le aree idonee al campionamento (“adatte” ad ospitare rendez-vous). In totale le aree idonee (63800 ha) costituiscono il 58% dell’intera area di studio. Wolf-howling 2010. Le nuove stazioni sono state pertanto posizionate il più vicino possibile ai punti della griglia, in aree idonee (individuate con l’ausilio delle carta di copertura del suolo Corine land cover) al campionamento. La distanza dello spostamento medio effettuato sulle 76 stazioni (±D.S.) è stata di circa 933±456 m. Una volta individuate e confermate le stazioni di emissioni realmente utilizzabili, sono state scelte, per l’emissione, quelle che garantivano una completa copertura del territorio nelle zone maggiormente vocate alla presenza di un rendez-vous site (Ciucci, 1994). In tal senso, si è definita come copertura acustica effettiva l’area (buffer) inclusa entro un raggio di 1.5 km dalla stazione, e delimitata da elementi orografici ad una quota superiore rispetto al punto di emissione stesso. Tali buffer, indicanti pertanto la superficie raggiunta acusticamente, sono stati utilizzati per quantificare la superficie effettiva di campionamento. A tal proposito sono stati “tagliati” su base GIS seguendo le caratteristiche orografiche del territorio in modo tale da escludere le zone del buffer dalle quali non si sarebbe potuta udire alcuna eventuale risposta da parte dei lupi. All’interno dell’area di studio, sono stati definiti dei circuiti di rilevamento, ciascuno dei quali comprende più stazioni di emissione. Dove possibile si è cercato di far coincidere i circuiti con le strade sterrate ed asfaltate dell’area di studio, in modo da poter percorrere tutto o almeno parte del circuito con un veicolo. Laddove ciò non era possibile, i circuiti sono stati percorsi a piedi, sfruttando ove possibile la rete sentieristica del CAI (Club Alpino Italiano). 13 Oltre alle stazioni dei circuiti, sono state individuati sul territorio alcuni punti di emissione (n=13) individuati opportunisticamente (durante l’attività di monitoraggio), allo scopo di coprire zone potenzialmente utilizzabili dai lupi non coperte efficacemente dalle stazioni dei circuiti. Successivamente al ritrovamento della cucciolata, il campionamento del circuito interessato è stato sospeso per dare luogo al monitoraggio di tipo opportunistico del rendez-vous (monitoraggio rendez-vous). In tal senso è stata attuata una strategia che ha previsto lo svolgimento di una serie di repliche mirate alla triangolazione acustica di tale sito, ossia l’emissione dello stimolo da parte degli operatori da almeno due postazioni diverse sufficientemente lontane da poter ottenere almeno due differenti direttrici di ascolto. L’incrocio delle direttive di ascolto degli ululati (triangolazione) permette in tal modo l’individuazione di un’area di possibile localizzazione della cucciolata. I tentativi sono avvenuti, quando possibile, per un periodo di 3 giorni, intervallo temporale necessario sia per assicurarsi che il branco sia effettivamente localizzato in quell’area (e non si tratti piuttosto di uno spostamento). Sono state inoltre effettuate delle stimolazioni “mirate” in riferimento a: × conoscenza pregressa a proposito della presenza di una precedente cucciolata × dati rilevati tramite radio-collare satellitare. Complessivamente i punti di emissione-ascolto selezionati sono stati 234 articolati lungo 32 circuiti; il numero di stazioni per ogni circuito è variato da un minimo di 3 (circuito “Comano”) ad un massimo di 10 stazioni (es. circuito “Pratizzano”). La lunghezza complessiva di questi ultimi è risultata essere composta di 732,861 km, con una media (±D.S.) di circa 22,90±10,44 km per circuito. 14 Fig. 2 - Stazioni di emissione (in rosso) e rete di circuiti totali previsti dalla strategia di campionamento. In grigio scuro i buffer di ascolto medio delle stazioni. Wolf-howling 2010. Applicazione locale della tecnica Nella realizzazione di ciascun survey, che prevede la replica del circuito per 3 notti consecutive (Harrington & Mech, 1982), si è cercato di effettuare un minimo di 2 circuiti a settimana, utilizzando almeno 2 squadre, secondo un calendario di riferimento prestabilito. I punti opportunistici sono stati coperti una volta ciascuno durante la stagione estiva, anch’essi secondo un calendario opportunistico stabilito settimanalmente. Il campionamento è stato realizzato nelle ore serali e notturne, tra il tramonto e l’alba. Non è stato eseguito il survey in condizioni di pioggia o vento in quanto fonti di rumore possono alterare la percezione acustica dell’operatore. I circuiti previsti in fase di campionamento localizzati in prossimità dei rendez-vous rilevati nel corso di survey, non sono stati effettuati in quanto si è assunto che l’area circostante al sito di rendez-vous individuato, non possa essere realisticamente sede di rendez-vous di altri branchi. 15 Le stazioni di emissione sono state raggiunte con la massima discrezione, limitando al minimo i rumori e l’utilizzo di luci artificiali, ed osservando per precauzione 5 minuti di silenzio prima di ogni emissione. Alla fine del terzo trial si sono attesi 15 minuti prima di raggiungere la stazione successiva. Il volume di emissione di ogni trial è stato tarato progressivamente a livelli crescenti in modo tale da non rischiare di spaventare i lupi che si trovassero nelle vicinanze al punto di emissione radio (Harrington & Mech, 1982). Come consigliato dagli stessi autori (Harrington & Mech, 1982) si è utilizzato un ululato di un singolo lupo, per non inibire la risposta di branchi poco numerosi. Tale ululato presenta nella nota cantata un’alternanza tra modulazione continua ed interrotta (flat and break). Le emissioni sono state effettuate utilizzando la seguente strumentazione: Tromba acustica INKEIL 200 Hertz Amplificatore MONACOR Lettore CD portatile Batteria al piombo 7V/14V CD con ululati di Lupo italiano (P. Ciucci) Cronometro GPS palmare (GARMIN GPSMAP 60 CX) Bussola Dati raccolti In caso di risposta si è interrotta immediatamente la riproduzione del CD per meglio udire la risposta. I dati registrati sono stati: l’intervallo temporale (in secondi) intercorso tra la fine del trial in corso e l’avvio della risposta stessa (tempo di risposta); la durata in secondi dell’ululato; stima grossolana del numero minimo di adulti e cuccioli presenti (risulta particolarmente difficoltoso effettuare un conteggio attendibile quando 2 o 3 individui si sovrappongono ululando contemporaneamente); distanza stimata della riposta del/i lupo/i dall’operatore; direzione (°N) della risposta tramite bussola. Risultati Sforzo e resa del campionamento L’attività di wolf-howling è stata svolta dal 29 Giugno 2010 al 2 Settembre 2010. Complessivamente sono state effettuate 477 sessioni di emissione per uno sforzo complessivo di oltre 470 ore/squadra. I chilometri percorsi sono stati di circa 8.032 km, corrispondenti ad una media (± DS) di 96±45,3 km per uscita. 16 Considerando nell'insieme le diverse strategie di campionamento, sono state ottenute 31 risposte di lupo di cui 19 con presenza di cuccioli. La resa in termini di sessioni positive, rispetto alle sessioni complessivamente effettuate (n=477), è stata rispettivamente del 6% e del 4%. La percentuale di risposta da parte dei lupi è stata dello 22,6% (n=7) al primo e secondo trial acustico e del 32,3% (n=10) al terzo trial. Il 6,5% (n=2) delle risposte è da attribuirsi alle risposte ottenute in corrispondenza delle sessioni di monitoraggio opportunistiche durante le quali sono state effettuate emissioni di stimolazione aggiuntive. Per il restante 16,1% (n=5) non è stato registrato il trial al quale gli animali hanno risposto. Nel 64,5% (n=20) dei casi la risposta è stata rilevata durante la prima replica del circuito, nel 25,8% (n=8) durante la seconda e nel 9,7% (n=3) dei casi durante la terza replica. La durata della risposta ha oscillato da un minimo di 2 secondi ad un massimo di 300 secondi ed ha avuto una durata media di 58,7 secondi. La percentuale di risposta dei cuccioli è stata dell’11,8% (n=2) al primo trial, del 23,5% (n=4) al secondo e del 47,1% (n=8) al terzo trial acustico. Nell’11,8% la risposta è stata ottenuta in corrispondenza del primo e secondo trial della seconda sessione di emissione effettuata opportunisticamente. Nel 5,9% (n=1) non è stato registrato il trial al quale i cuccioli hanno risposto. La durata della risposta ha avuto una media pari a quella ottenuta nel calcolo della durata delle risposte totali (58,7 secondi). Per il 22,2% (n=6) dei circuiti non è stato possibile effettuare tutte e tre le repliche consecutive di campionamento (14,8% solo una replica, 7,4% solo due repliche). Superficie idonea (ha) Superficie campionata (ha) % superficie idonea campionata 63.800 69.678 75,4 Tab. 1 Superfici (in ettari) di campionamento interessate dal monitoraggio estivo. Wolf-howling 2010. Resa dei rilevamenti Survey Per quanto concerne il survey, le sessioni sono state 437 pari al 186,7% delle sessioni previste dal campionamento (sono state infatti effettuate 203 sessioni aggiuntive) e la densità è stata di 0,004 sessioni per ettaro. Lo sforzo di survey è stato complessivamente di circa 230 ore; mediamente ogni circuito di survey ha avuto una durata (±D.S.) di circa 3,10±1,5 ore. Nel corso delle sessioni di survey, sono state ottenute 10 risposte corali con presenza anche di cuccioli, corrispondenti ad una resa del 2% sul totale delle risposte registrate durante lo svolgimento di tale strategia di rilevamento 17 Sforzo Risposte Resa Strategia di rilevamento km Ore Session i (n°) Stazioni (n°) Cucciol i (n°) Totale (n°) Risposte cuccioli/sessio ni (%) Survey 7100 230 437 437 10 16 2 Monitoraggio rendez-vous 932 18 38 38 7 13 18 Opportunistica 310 12 2 2 2 2 100 Tab. 2 - Principali risultati relativi alle tre strategie di rilevamento (survey, monitoraggio rendezvous, opportunistica) svolte all’interno dell’attività di wolf-howling. Estate 2010. Monitoraggio rendez-vous Le sessioni effettuate per il monitoraggio dei rendez-vous, sono state 38. Lo sforzo, in termini di ore, necessario allo svolgimento di tale attività è stato di oltre 18 ore, con una media (±D.S.) di 1,09±1,1 ore per uscita. Le risposte corali con presenza di cuccioli ottenute, comprensive della prima risposta di ritrovamento del rendez-vous e di quelle successive riconducibili a tentativi di triangolazione, sono state 7, corrispondenti ad una resa del 18% sul totale delle risposte registrate nel corso dell’attività di monitoraggio dei rendez-vous (Tabella 5.5). Monitoraggio opportunistico Sono state effettuate 2 uscite “opportunistiche” in località Rocca Pumacciolo e Tana dei Lupi, in provincia di Parma, durante le quali sono state effettuate altrettante sessioni che hanno restituito una resa pari al 100% sul totale delle risposte registrate nel corso dell’attività di monitoraggio opportunistico. Numero di unità riproduttive individuate e localizzazione dei rendez-vous Risposte corali con presenza di cuccioli sono state ottenute da 7 diverse località; grazie alle triangolazioni acustiche effettuate, ed in base a criteri di simultaneità delle risposte e distanza spazio-temporale, tali risposte ottenute sono state attribuite a 6 unità riproduttive differenti. 18 Fig. 3. – Stazioni di emissione effettuate (in rosso) e rispettivi buffer di ascolto medi (in grigio scuro). In giallo i rendez-vous localizzati. Wolf-howling 2010. Codic e Nome stazione di emissione Nome branco Provincia Data prima stimolazione Data ultima stimolazion e Confermat o RVn1 Cerreto Cerreto RE 29/06/2010 29/06/2010 NO RVn2 Fioritola Sillara PR 29/06/2010 02/07/2010 SI RVn3 Succiso Cerreto RE 06/07/2010 06/07/2010 NO RVn4 Rocca Pumacciolo Valditacca PR 20/07/2010 10/08/2010 SI RVn5 Alpessigola Ponente MO 05/07/2010 10/08/2010 SI RVn6 Tana dei Lupi Reno PR 29/07/2010 29/07/2010 SI RVn7 Monte Girone Vairo PR 09/08/2010 11/08/2010 SI Tabella 3 Principali informazioni relative ai branchi rilevati durante l’attività di wolf-howling. Estate 2010. 19