Nelle forme del fuoco

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Nelle forme del fuoco
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Nelle forme del
Lo scultore Helidon Xhixha regala energia e musicalità all’acciaio
C
ome definirebbe la sua arte in poche parole?
Una scultura comunicativa, un’arte magnetica, capace
di ipnotizzare, che non si rivela subito e che ha sempre
qualcosa da dirti, anche dopo che l’hai guardata per ore. È tutta
una questione di modellare la luce, l’energia e il colore.
E poi c’è l’acciaio, con cui ha una particolare sintonia,
quasi una complicità.
È il mio materiale preferito, rappresenta la mia generazione,
l’epoca in cui vivo. Mi affascina perché richiede molta energia.
Nell’acciaio c’è una natura nascosta, imprigionata.
La sua arte ha bisogno di grandi spazi?
Nasco come scultore monumentale. Ho sempre considerato
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l’arte in grande. Anche quando realizzo sculture più piccole,
infondo in loro il concetto della grandiosità.
Quando ha capito che sarebbe diventato un artista?
A 5 anni. Già allora mio padre mi disse che sarei diventato uno
scultore. A quel tempo mio fratello era il mio mentore, ed era
molto severo: facevo 500 disegni e lui me ne sceglieva due.
E qual è stata la sua prima scultura?
Un ritratto di mio padre fatto con la plastilina. Avevo sette anni.
Chi sono i suoi riferimenti artistici?
Mio padre Sal e mio fratello Ilirjan. Sono entrambi artisti e sono i miei maestri.
Chiara Cadeddu
WHO’S WHO.
Helidon Xhixha
, nato a Durazzo, in Albania,
nel 1970, ha ereditato dal padre Sal la passione
per l’arte.Trasferitosi in Italia, si è laureato all’Accademia
di Belle Arti di Brera. Da allora si è distinto per le sue
sculture in acciaio, presentate in personali e collettive
organizzate in tutto il mondo. Recentemente ha realizzato
alcune sculture monumentali per la nuova sede della
Regione Lombardia a Milano.Tra i suoi progetti futuri, una
mostra personale al Pac di Milano, curata da Francesco
Poli. I progetti di Xhixha sono promossi e divulgati
dalla galleria milanese Spirale Milano. www.xhixha.it
fuoco
E al di fuori della sua famiglia?
Jackson Pollock ed Henry Moore, due maestri ideali. Pollock
è riuscito a fermare il tempo, Moore ha unito passato e presente.
Nell’energia e nella forza delle sue opere si coglie un ritmo,
una musicalità latente.
La musica è sempre presente nella mia arte, che vuole trasmettere armonia, allegria, voglia di vivere, dinamismo. Forse per
questo non sopporto l’arte statica.
sopra a sinistra:
Luce
di Helidon Xhixha,
2011. Acciaio
lucidato a specchio;
cm 120x241.
sopra: Helidon
Xhixha al lavoro
nell’atelier di Novara
dove crea le sue opere.
qui a sinistra: disegno
preparatorio
per una scultura
monumentale.
Quando crea, ascolta musica o lavora in silenzio?
Ascolto sempre musica classica, Wagner e Beethoven. La
gestualità invisibile delle loro composizioni è in sintonia
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con le mie opere.
Le sue sculture sono molto fisiche. Ha mai
pensato di creare qualche opera più immateriale, usando il computer?
Non è il mio genere. La scultura richiede il
tocco. Sono fedele al materiale.
L’arte e il design sono due categorie distinte?
No. Nelle mie opere si combinano scultura, architettura, pittura e design in un pezzo solo. A volte poi la sua scultura diventa design. Nei suoi tavoli
e nelle sue poltrone, naturalmente sempre in acciaio.
In quei casi ho abbinato l’acciaio al legno, per suggerire un’idea
di caldo e freddo. E poi l’ho combinato anche al vetro o alla
pelle. Mi piace sperimentare.
Le capita di riprendere in mano qualche vecchia scultura,
per cambiarla o migliorarla?
Mai. Mi servono per capire gli sbagli del passato.
Che cosa le ha trasmesso l’Albania, il suo Paese d’origine?
La disciplina e il rispetto dei valori. Il mio popolo è stato temprato da un regime duro.
Anche in Albania ci sono sue opere?
Ci sono alcuni progetti in corso.
Dove vorrebbe vedere una sua scultura?
A New York, sulla Quinta Strada, davanti al Guggenheim Museum.
Qual è l’opera recente cui è più legato?
Mia figlia Electra. Ha un anno e 7 mesi. Mi sta dipingendo tutta la casa. Promette bene come artista.
—Mario Gerosa
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Nelle opere
dell’artista si fondono
architettura,
pittura, design
in alto a sinistra:
una scultura di 12x4
metri nella hall
del Grand Hotel
Melia a Dubai, 2011.
in alto: Riflessi dal
cielo, 2012. Acciaio;
cm 400x200.
Collocata presso
il Nuovo Palazzo
Regione Lombardia,
piazza Città di
Lombardia, Milano.
sopra a sinistra:
scultura
di 12x10 metri,
Acciaieria Arvedi,
Cremona, 2010.
sotto: Energia
attraverso
il rosso di Helidon
Xhixha, 2011.
Ferro verniciato a
forno; cm 53x113.