cartella stampa - Marta Franceschetti

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cartella stampa - Marta Franceschetti
16° CINEMAMBIENTE – Environmental Film Festival
Torino, 31 maggio - 5 Giugno 2013
Torna anche quest’anno CinemAmbiente e di questi tempi non è una cosa scontata.
Giunto alla sedicesima edizione il Festival, amato e atteso dal pubblico della città, si
conferma evento di riferimento della scena internazionale dei festival cinematografici a
tematica ambientale. Dal 31 maggio al 5 giugno si susseguiranno proiezioni, dibattiti,
incontri ed eventi che coinvolgeranno registi e personalità provenienti da tutto il mondo.
Inaugura il Festival in anteprima nazionale The Fruit Hunters di Yung Chang, inno alla
biodiversità che con ironia e leggerezza racconta il variegato universo dei «cacciatori di
frutta», appassionati che viaggiano in giro per il globo in cerca di frutti rari e perduti.
Protagonista del film è Bill Pullman, star hollywoodiana di prima grandezza, interprete di
film quali Balle spaziali, Strade perdute, Independence Day che sarà eccezionalmente a
Torino per presentare il film e incontrare il pubblico.
Come da tradizione protagoniste del programma sono le sezioni competitive. Fra i dieci
film del concorso internazionale documentari vale la pena citare le anteprime italiane di
Fuck for Forest, film divenuto un caso internazionale e incentrato sull’omonimo gruppo di
porno attivisti, e di Blackfish, documentario shock sulla storia dell’orca assassina Tilikum
presentato con grandissimo successo all’ultima edizione del Sundance di Robert Redford.
Il concorso documentari italiani continua a raccontare il nostro paese e le sue tante storie
di resistenza e attivismo. Due novità vivacizzano poi il panorama delle competizioni
del Festival: il concorso One Hour dedicato ai documentari internazionali della
durata inferiore ai sessanta minuti e il concorso internazionale La casa di domani,
cinque film che tracciano scenari futuri fra sviluppo, economia, demografia. Chiude
la selezione un nutrito programma di cortometraggi e una serie di eventi speciali fra i quali
segnaliamo l’anteprima di Un mondo in pericolo, nuovo capolavoro di Markus Imhoof
incentrato sull’universo delle api.
Intorno alle proiezioni si articoleranno poi una serie di incontri e dibattiti: gli Ecotalk, che si
svolgeranno al Circolo dei Lettori, conversazioni con alcuni protagonisti internazionali
dell'ambientalismo. Fra i tanti personaggi che animeranno il Festival vale la pena citare
Pierre Rabhi, guru della agricoltura sostenibile, Luca Mercalli, Rossano Ercolini, Daniele
Incalcaterra, Helena Norberg-Hodge e Chris Paine.
Come sempre il Festival è organizzato a impatto zero, con ospiti che si sposteranno per la
città con il bike sharing e pasti rigorosamente a chilometro zero. Per premiare poi le
pratiche smart da quest’anno i biglietti per le proiezioni saranno acquistabili on line con
una serie di promozioni che renderanno più vantaggioso l’acquisto sul web.
CinemAmbiente si inserisce da quest’anno in modo organico negli Smart City Days, il
cloud di eventi che animeranno la città prima e dopo il nostro Festival.
Gaetano Capizzi
Direttore del Festival
TWEETS
ACHIM STEINER
Direttore Esecutivo dell’Unep e Sottosegretario Generale delle Onu
Forza CinemAmbiente, film uguale cittadini consapevoli uguale trasformare l’intera società
verso un minor spreco di cibo a livello mondiale.
ASFANE BASSIR-POUR
Direttore dell’Unric
#UNRIC Afsané Bassir-Pour sostiene con piacere lo straordinario festival ambientale di
#Torino @Cinemambiente http://ow.ly/kMMd5
ANDREA ORLANDO
Ministro dell’Ambiente
I miei auguri più vivi a CinemAmbiente, il Festival che mette a fuoco i temi ambientali con
l’angolazione originale e speciale del regista.
PIERO FASSINO
Sindaco della Città di Torino
Bentornato #Cinemambiente, prestigioso evento culturale che unisce l’amore torinese per
il #cinema alla vocazione #verde della Città #CA2016.
ENZO LAVOLTA
Assessore all’Ambiente della Città di Torino
Il #cinema è uno strumento strategico per suscitare nei cittadini una maggiore sensibilità e
indurre comportamenti #smart #CA16.
MAURIZIO BRACCIALARGHE
Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città del Comune di Torino
CinemAmbiente è un grande Festival cinematografico internazionale che ha contribuito a
determinare una cultura ambientale nel nostro Paese.
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ANTONIO SAITTA
Presidente della Provincia di Torino
Promuovo con grande piacere questo Festival! Ogni anno ci aiuta a vedere e parlare di
progetti, sogni, speranze per il nostro ambiente.
ROBERTO RONCO
Assessore all’Ambiente della Provincia di Torino
Cari amici, questo Festival mi porta sempre il buon umore e così mi vien da dirvi: c’è un
futuro per l’ambiente finché c’è CinemAmbiente!
ROBERTO COTA
Presidente della Regione Piemonte
Saluto la 16esima ed. di CinemaAmbiente, Festival torinese di rilievo internazionale per la
promozione del cinema e della cultura ambientale. Un’altra eccellenza Piemonte.
ROBERTO RAVELLO
Assessore all’ambiente della Regione Piemonte
Un evento che offrirà numerosi spunti di riflessione per il rilancio di una cultura dell’ambient
e, la diffusione di comportamenti responsabili e la costruzione di un futuro sostenibile.
UGO NESPOLO
Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino
Il #mondo è la nostra casa e dobbiamo rispettarlo. Grazie a #CinemAmbiente impariamo
ad averne cura #CA16.
ALBERTO BARBERA
Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino
Bentornato #CinemAmbiente, l'appuntamento italiano più importante dell'anno per chi ha a
cuore la salvezza del pianeta. #CA16
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COMUNICATO STAMPA
La sedicesima edizione di CinemAmbiente, il più importante festival cinematografico a
tematica ambientale diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del
Cinema di Torino, avrà luogo a Torino, da venerdì 31 maggio a mercoledì 5 giugno
2013, data in cui si festeggia il World Environment Day (WED), la Giornata Mondiale
dell'Ambiente promossa da UNEP (United Nations Environment Programme).
Inaugura il festival venerdì 31 maggio l'anteprima nazionale di The Fruit Hunters di Yung
Chang, inno alla biodiversità che racconta il variegato mondo dei “cacciatori di frutta”,
appassionati che viaggiano in giro per il globo in cerca di frutti rari e perduti. Protagonista
del film è Bill Pullman, star hollywoodiana di nota fama, interprete di film quali Balle
spaziali, Strade perdute, Independence Day. Bill Pullman sarà ospite a Torino per
presentare il film e incontrare il pubblico. Introduce la serata, alle ore 21, il cortometraggio
CasaOz: anteprima di Alessandro Avataneo, previsto nella sezione Eventi Speciali.
Il festival quest’anno presenta oltre 80 film, suddivisi tra le sezioni competitive nazionali ed
internazionali.
Fra i 10 film del Concorso Internazionale Documentari, tutte anteprime italiane, da
segnalare quella di Fuck for Forest, film divenuto un caso internazionale e incentrato
sull'omonimo gruppo di porno attivisti, e quella di Blackfish, documentario shock sulla
storia dell'orca assassina Tilikum presentato con grandissimo successo all'ultima edizione
del Sundance di Robert Redford.
Il Concorso Documentari Italiani, composto da 10 titoli, continua a raccontare il nostro
paese e le sue tante storie di resistenza e attivismo, come Se io fossi acqua,
documentario sul dopo inondazione del 2011 a La Spezia e Massa Carrara. Lo sguardo
dei registi italiani si posa anche su storie estere, come nel caso di Lucciole per lanterne
che analizza la gestione delle risorse idriche nel Cile del dopo Pinochet.
Due novità vivacizzano poi il panorama delle competizioni del festival: il Concorso
Internazionale Documentari One Hour, dedicato ai documentari internazionali della
durata inferiore ai 60 minuti e il Concorso “La casa di domani”, cinque film che tracciano
scenari futuri fra sviluppo, economia, demografia, raccogliendo film documentari di
produzione internazionale che affrontano, in modo costruttivo, le problematiche della
contemporaneità e suggeriscono le buone pratiche per la società di domani.
In particolare sabato 1° giugno è prevista una serata dedicata al film Ultima chiamata,
last call di Enrico Cerasuolo, già presentato come work in progress lo scorso anno a
CinemAmbiente. A quarant’anni di distanza dal libro Il rapporto sui limiti dello sviluppo, che
metteva in luce come la continua crescita della popolazione umana e il conseguente
crescere del consumo potesse essere devastante per l’intero ecosistema terrestre, il film si
chiede se abbiamo ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima
chiamata. Oltre al regista e al produttore del film, interverranno alla serata anche il neo
Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino e
Luca Mercalli.
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Tutti i concorsi presentano i migliori film documentari a tematica ambientale prodotti negli
ultimi due anni e sono giudicati da Giurie Internazionali e Nazionali composte da esponenti
del mondo del cinema, della cultura e dell'ambientalismo.
Il Presidente della Giuria Internazionale quest’anno è Maurizio Nichetti.
Per quel riguarda le sezioni non competitive quest’anno sono: Panorama Cortometraggi,
Ecokids ed Eventi Speciali.
La sezione internazionale Panorama Cortometraggi presenta, fuori concorso, una
selezione di 36 cortometraggi di fiction, animazione e documentari dai linguaggi innovativi
che affrontano specifici problemi ambientali.
Sempre molto seguita dal pubblico più giovane, Ecokids, in collaborazione con
Legambiente, prevede una serie di proiezioni mattutine, generalmente introdotte da
educatori ed esperti; la sezione si rivolge a studenti di ogni ordine e grado e accoglie film e
ospiti in esclusiva. Nell’ambito dell’iniziativa “CinemAmbiente con bebè, giornate di cinema
dedicate alle famiglie”, la mattina di domenica 2 giugno, in collaborazione con Giovani
Genitori e Museo Nazionale del Cinema, è prevista la proiezione del film di animazione
Lorax - Il guardiano della foresta di Chris Renaud e Kype Balda, già accolto con enorme
successo dai giovanissimi durante la scorsa edizione del festival.
Completano la selezione una serie di eventi speciali fra i quali il già citato The Fruit
Hunters in apertura e, in chiusura del festival, l'anteprima italiana di Un mondo in
pericolo, nuovo capolavoro di Markus Imhoof incentrato sull'universo delle api.
Intorno alle proiezioni, che si svolgeranno tutte al Cinema Massimo (sala 1 e sala 3) di via
Verdi, si articoleranno anche una serie di incontri e dibattiti: gli Ecotalk, che si terranno tra
Circolo dei Lettori e Blah Blah, ospiteranno conversazioni con alcuni dei protagonisti
internazionali dell'ambientalismo. Fra i tanti personaggi che animeranno il festival vale la
pena citare Pierre Rabhi, guru della agricoltura sostenibile, Rossano Ercolini, vincitore del
prestigioso premio Goldman Environmental Prize 2013 per le sue attività sulla riduzione
dei rifiuti, e Helena Norberg-Hodge, considerata tra i 10 ambientalisti più influenti al mondo
fondatrice dell’International Society for Ecology and Culture (ISEC).
Come sempre il festival è organizzato a impatto zero, con ospiti e staff che si sposteranno
per la città con automobili elettriche, il bike sharing e tutti i pasti saranno rigorosamente a
chilometro zero.
Inoltre per premiare le pratiche smart da quest'anno i biglietti per le proiezioni saranno
acquistabili on line con una serie di promozioni che renderanno più vantaggioso l'acquisto
sul web. I luoghi del festival saranno inoltre coperti da wi-fi gratuito.
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SERATE DI APERTURA E CHIUSURA
Il festival si apre con un viaggio intorno alla natura, al commercio e alla storia della frutta.
The Fruit Hunters di Yung Chang accompagna lo spettatore dall’alba dell’umanità fino
all’era della moderna agricoltura, al seguito di un gruppo di cacciatori di frutta, avventurieri
che viaggiano attraverso la cultura, la storia e la geografia per mostrare la relazione tra
l’uomo e la frutta. Un film che cambia non solo il modo in cui il cibo viene percepito, ma
anche ciò che il cibo significa per l’essere umano e la società.
Il protagonista del film Bill Pullman sarà uno degli ospiti d’eccezione del festival, e sarà
presente in sala per incontrare il pubblico.
Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio CasaOz: anteprima di
Alessandro Avataneo. Sarà l’occasione per parlare dell’attività dell’Associazione CasaOz
di Torino, che si prende cura di bambini malati e delle loro famiglie.
Attraverso tecniche di ripresa innovative, Un mondo in pericolo di Markus Imhoof, film di
chiusura del festival, il documentario segue a distanza ravvicinata la vita delle api. Un
documentario che ci fa scoprire la loro vita, la loro incredibile intelligenza e le inaspettate
caratteristiche che assomigliano di molto a quelle umane. Una fotografia di profonda
bellezza che ritrae un mondo che purtroppo, per motivi legati ai consumi umani, sta
rischiando di scomparire, provocando gravi danni all’interno ecosistema.
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SERATE DI APERTURA E CHIUSURA: SINOSSI
The Fruit Hunters - Cacciatori di frutta (Canada 2012, 92’) di Yung Chang
Un viaggio alla scoperta del mondo della frutta tra cultura, storia ed ecologia con
protagonisti esperti di ortocultura, pomologi o semplici appassionati. Yung Chang ci guida
così in una vera e propria odissea intorno al mondo che ci condurrà alla scoperta del
mango bianco di Bali o del raro kura-kura durian del Borneo, passando per i fichi italiani
ormai scomparsi ma rintracciabili nei dipinti del Rinascimento, la Rare Fruit Council
International del Mango Festival di Miami in Florida e il commercio delle banane in
Honduras, fino a incontrare Bill Pullman, che ci svelerà il suo sogno di creare un frutteto a
Hollywood. Tratto dall’omonimo volume di Adam Leith-Gollner.
CasaOz: anteprima (Italia 2013, 9’) di Alessandro Avataneo
CasaOz è un’associazione che ha scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui c’è
un bambino malato, offrendo accoglienza, sostegno e assistenza nell’elaborazione di un
percorso di ritorno alla normalità sociale. Ma è innanzitutto un luogo, un edificio in cui
essere accolti e trovare ascolto, empatia o sostegno. Una vera e propria porta che si apre
su una diversa concezione della vita e del dolore, raccogliendo un insieme di storie di
persone che hanno deciso di aiutarsi reciprocamente con l’obiettivo di mutare la stessa
prospettiva della malattia e creare uno spazio sereno dove superare nel migliore dei modi
le difficoltà che i piccoli pazienti sono costretti ad affrontare.
Un mondo in pericolo - More Than Honey (Svizzera, Germania, Austria 2012, 95’)
di Markus Imhoof
La sindrome dello spopolamento degli alveari, riscontrata per la prima volta in Nord
America alla fine del 2006 e che si è poi diffusa anche nei principali paesi europei, è un
fenomeno ancora poco conosciuto che provoca l’improvvisa moria di intere colonie di api
sul quale gli scienziati continuano a interrogarsi. Ma dalle conseguenze potenzialmente
devastanti per l’intero equilibrio ecosistemico del pianeta. Grazie a un lavoro di ricerca
durato oltre cinque anni, Markus Imhoof ci guida così alla scoperta di un insetto dalle
sorprenderti caratteristiche, allevato per secoli dall’uomo e sempre più in pericolo a causa
di fattori come l’uso di particolari pesticidi chimici in agricoltura.
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PREMI
Concorso Internazionale Documentari
Premio al miglior documentario internazionale offerto da Asja € 5.000,00
Premio Consulta Provinciale degli Studenti di Torino € 1.500,00
Concorso Documentari Italiani
Premio al miglior documentario italiano offerto da CiAL € 3.000,00
Premio speciale Guido Boccaccini in collaborazione con ANMC
Menzione Speciale LEGAMBIENTE
Concorso Internazionale Documentari ONE HOUR
Premio al miglior mediometraggio offerto da SMAT € 2.000,00
Premio Speciale Sub-ti: Sub-ti offre in premio la fornitura di sottotitoli in una lingua europea
per la nuova opera del regista vincitore, comprensivo di traduzione, adattamento e spotting
list con timecode, da una lingua europea ad un’altra lingua europea.
Concorso 'La casa di domani'
Premio al miglior documentario per 'La casa di domani' offerto da Leroy Merlin € 3.000,00
Questo concorso raccoglie i film documentari di produzione internazionale che affrontano
in modo costruttivo le problematiche della contemporaneità e suggeriscono buone pratiche
per la società di domani.
Premi Speciali
Premio Speciale 'Eating City, la città che mangia' offerto da Risteco € 3.000,00
Il premio è promosso dal consorzio Risteco ed ha lo scopo di premiare il film che meglio
affronta i temi dell'alimentazione, del consumo del suolo, del consumo energetico e in
generale della sostenibilità del vivere in città. Possono partecipare al premio speciale film
selezionati tra tutti i concorsi del Festival.
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LE GIURIE
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
Maurizio Nichetti – Presidente della Giuria
Ha lavorato dal 1971 al 1978 come sceneggiatore presso lo Studio Bozzetto, scrivendo
Allegro non troppo e tre lungometraggi del signor Rossi, prima di fondare nel 1975 la
compagnia teatrale Quelli di Grock ed esordire alla regia con il lungometraggio Ratataplan
(1979). Ha quindi realizzato, tra gli altri, film come Ho fatto splash (1980), Ladri di
saponette (1988), Volere volare (1990), Luna e l’altra (1997) e Honolulu Baby (2001). Ha
inoltre condotto programmi televisivi (tra cui Quo Vadiz? e Pista!), diretto spettacoli teatrali
(Le sorelle Materassi, Tootsie e La verità) e lirici (Il barbiere di Siviglia, Il domino nero, Il
paese dei campanelli, Cin-Ci-Là), oltre a fiction (Dott. Clown e Agata e Ulisse) e serie tv
(Mammamia!). Per la Rai ha anche firmato serie animate come Neve & Gliz e Teen Days.
È attualmente impegnato nella lavorazione di un lungometraggio sulla vita di San
Francesco e dal 2005 al 2010 è stato direttore artistico del Trento Film Festival.
Claudia Apostolo
Giornalista televisiva, collabora con il Tg3 del Piemonte ed è inviata di Ambiente Italia,
storica trasmissione legata alla natura, al paesaggio e al territorio italiano in onda da oltre
vent’anni il sabato su Rai Tre. Ha inoltre realizzato diversi documentari con l’associazione
Puntodoc, girati nell’Amazzonia brasiliana e prodotti dall’associazione Ong Mais
(Movimento per l’autosviluppo, l’interscambio e la solidarietà), come A beiradeira e o
grilador.
Cristina Gabetti
Si è laureata a Yale. Cronista di spettacolo per i telegiornali Mediaset, poi curatrice di
Abitare Tv, dal 2008 conduce Occhio allo spreco, la rubrica del sabato del programma
Striscia la notizia. Ha scritto diversi volumi come Tentativi di eco condotta, Occhio allo
spreco - Consumare meno e vivere meglio e Tondo come il mondo - Manuale per giovani
amici della Terra, partecipando inoltre con un saggio al testo Green Economy, curato da
Victor Uckmar e Maurizio Guandalini.
Daniele Incalcaterra
Ha studiato ingegneria e matematica a Buenos Aires, prima di dedicarsi alla fotografia e
iniziare a occuparsi di documentari presso gli Ateliers Varan di Parigi, di cui è diventato
codirettore nel biennio 1988-89. Fondatore dell’Atelier Video a Palermo con Fausta
Quattrini nel 1996, ha quindi collaborato con lei alla realizzazione del documentario La
nación mapuche, che è stato presentato al Torino Film Festival del 2007, per poi dirigere
El Impenetrable (2012).
Chris Paine
Ha scritto e diretto i documentari Who Killed the Electric Car? (2006) e Revenge of the
Electric Car (2011), entrambi presentati in anteprima a CinemAmbiente. Ha inoltre prodotto
No Maps for These Territories (2000), Faster! (2003) e Charge (2011) di Mark Neale. Fa
parte del consiglio di amministrazione di Friends of the Earth e collabora con Sunergize,
azienda neozelandese legata all’energia solare, la Conscious Commuter Corporation,
azienda americana specializzata in bici elettriche, e del Black Rock Arts Foundation,
sezione del Burning Man festival che si svolge in Nevada.
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CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
Antonio Bellia
Ha esordito alla regia con Peppino Impastato - Storia di un siciliano libero, seguito da Nel
cuore delle alghe e dei coralli e Ore d’aria, lavorando quindi come aiuto per registi come
Marco Tullio Giordana o Ciprì e Maresco. Nel 2005 ha fondato la Demetra produzioni con
cui ha realizzato documentari come Crimini di pace e ’A pirrera, prima di cominciare a
collaborare con Rai Educational per il programma La storia siamo noi. Tra le sue ultime
regie, Uno di noi, A tutto tonno e Il santo nero.
Roberto Cavallo
È stato assessore all’Ambiente, agricoltura e protezione civile del Comune di Alba ed è
presidente di Erica, azienda di consulenza e comunicazione ambientale, oltre che di Aica
(Associazione internazionale per la comunicazione ambientale). Ha scritto diversi volumi di
narrativa e divulgazione scientifica come Prodotti di nicchia di Langhe e Roero, Napoli
Expres e Meno 100 chili - Ricette per la dieta della nostra pattumiera che ha ispirato
l’omonimo documentario diretto da Emanuele Caruso.
Adonella Marena
Impegnata sin dagli anni Ottanta nell’approfondimento e sviluppo del cinema delle donne,
ha collaborato con canali televisivi italiani come Rai Tre o La7 e internazionali come Zdf
Arte e Planete. Ha quindi realizzato diversi documentari ispirati a esperienze a lei vicine e
legati a temi come quelli dell’intercultura, della memoria o dell’ecologia, tra cui La fabbrica
degli animali, Tute bianche, Mi piaceva vivere lassù, No Tav - Gli indiani della valle, Il
cartun d’le ribelliun e Libellule.
CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR
Enrica Capra
Dopo diverse esperienze nel mondo del teatro, ha lavorato come direttore della
comunicazione in campo editoriale, prima di entrare nel team di sviluppo di una società di
produzione cinematografica. È la fondatrice e Ceo di GraffitiDoc, che dal 2004 ha prodotto
diversi documentari come Polvere - Il grande processo dell’amianto di Niccolò Bruna e
Andrea Prandstraller. Nel biennio 2011-2013 è stata vice presidente di Doc/It,
l’associazione dei professionisti del documentario italiano.
Gianluca e Massimiliano De Serio
Dal 1999 hanno realizzato numerosi cortometraggi e documentari, tra cui Il giorno del
santo, Mio fratello Yang, Zakaria, Rew e Shade o L’esame di Xhodi, ottenendo diversi
riconoscimenti come il Nastro d’argento e il premio per il miglior film a Oberhausen. Con
Bakroman hanno vinto il premio come miglior documentario al Torino Film Festival nel
2010 e l’anno seguente hanno esordito nel lungometraggio di finzione con Sette opere di
Misericordia, presentato in anteprima al Festival di Locarno.
Rossano Ercolini
È coordinatore del centro di ricerca Rifiuti zero del Comune di Capannori (Lucca) ed è
presidente dell’associazione Diritto al futuro, oltre a essere tra i principali fondatori della
rete nazionale Rifiuti zero. Speaker negli incontri mondiali della Zero Waste International
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Alliance dal 2009 al 2012, ha quindi promosso la Zero Waste Italy di cui è tra i coordinatori.
Presidente dell’associazione Zero Waste Europe, ha ricevuto il Goldman Environmental
Prize nel 2013.
Menzione speciale LEGAMBIENTE
Alessandra Bonfanti
Laureata alla Sapienza di Roma in comunicazione e marketing sociale, è membro del
direttivo nazionale di Legambiente, oltre a collaborare con il mensile «La Nuova Ecologia»
e con la direzione nazionale dove sta contribuendo a costruire il dipartimento Cultura e
territorio e la rete degli eco festival dell’associazione FestambienteNet. Di recente si
occupa di bellezza, qualità culturale dei territori e dei piccoli comuni, rigenerazione urbana
e creatività.
Daniele Di Stefano
Giornalista, ha scritto di ambiente e salute per diverse agenzie di stampa. Ufficio stampa
del comitato referendario contro il nucleare (e di varie altre cause ambientaliste), cura la
comunicazione web di Legambiente nazionale.
Salvatore Venezia
Laureato in scienze politiche, appassionato di cinema da sempre, dal 2000 vive e lavora a
Torino. Dal 1995 è membro del consiglio nazionale di Legambiente e fa parte del direttivo
di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Fra il 1993 e il 1999 è stato presidente del
circolo Il Cigno di Legambiente Caltagirone e tutt’ora riveste la carica di presidente del
circolo “Dora in poi” di Collegno.
CONCORSO “LA CASA DI DOMANI”
Il concorso «La casa di domani» rappresenta una novità assoluta all’interno del Festival e
raccoglie cinque film documentari che tracciano possibili scenari futuri per i destini del
nostro pianeta. Il premio viene attribuito da una giuria di Leroy Merlin e sottolinea
l’esigenza di veicolare il messaggio che tutti possiamo contribuire alla salvaguardia e alla
valorizzazione dell’habitat partendo da azioni quotidiane e domestiche. Poiché il cinema è
la forma di linguaggio più immediata per parlare di queste tematiche Leroy Merlin
ha individuato nel Festival CinemAmbiente il partner ideale per promuovere il valore della
sostenibilità. Il premio «La casa di domani» verrà assegnato al film in concorso che
affronterà al meglio le problematiche della contemporaneità suggerendo in modo
costruttivo buone pratiche per la società di domani.
Fanno parte della giuria del premio «La casa di domani»: Lucia Bucci (LM Collegno Reg. Nord Ovest), Rosa Capozzola (LM Lissone - Reg. Bergamo - Mi Est), Cecile
Gueben (Servizi interni), Sandra Lena (LM Marcon - Reg. Nord Est), Luca Pereno
(Coordinatore Sviluppo Sostenibile), Emanuele Rossi (Lm Porte di Napoli - Reg. Sud) e
Giovanni Valentini (LM Tiburtina - Reg. Centro Roma Nord).
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CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI
Le dieci pellicole che compongono la sezione internazionale toccano alcune tra le più
importanti tematiche legate ai questioni ambientali contemporanee. Char...The No Man's
Island di Sourav Sarangi riprende il viaggio del regista al confine tra India e Bangladesh
per raccontare la vita di alcune famiglie di fatto profughe a causa del riscaldamento globale
e del conseguente innalzamento del livello del mare. Il tema della spazzatura è senza
dubbio uno dei problemi più grandi che ci troveremo a dover affrontare nei prossimi
decenni: Jeremy Irons è il protagonista di Trashed, una narrazione ampia ed esaustiva
sull’argomento, dalle cause alle possibili soluzioni “zero waste”. L’estinzione del tonno
rosso è al centro di Der letze Fang di Markus CM Schmidt, dove il punto di vista è quello
dei pescatori che vedono scomparire la loro principale fonte di sostentamento e quindi
avvicinarsi sempre di più la totale scomparsa della loro stessa professione. In Blackfish di
Gabriela Cowperthwaite la protagonista è un’orca, Tilikum. Grande attrazione di un parco
acquatico in Florida, ha attaccato alcun addestratori, causando la morte di uno di questi. Il
film questa volta si interroga sul punto di vista dell’animale: quanto di quello che è
successo è dovuto alla sua ferocia e quanto alle condizioni di vita a cui è costretto? Le
forme di resistenza territoriale sono ormai entrate nel lessico comune. Drill Baby Drill di
Lech Kowalski ne racconta una poco nota in Italia ma paradigmatica: quella della
popolazione di un villaggio in Ucrania contraria alle trivellazioni della Chevron altamente
impattanti dal punto di vista ambientale. Tous cobayes? di Jean-Paul Jaud analizza il
tema degli OGM basandosi su uno studio condotto da un biologo francese che
dimostrerebbe, per la prima volta, una corrispondenza – nei ratti – tra consumo di mais
OGM e alcune malattie. Due esperti narratori, il filmmaker Manu Riche e lo scrittore Patrick
Marnham, uniscono le forze per raccontare nel film Snake Dance, la storia dell’invenzione
della bomba atomica e delle sue inaspettate conseguenze nel mondo d’oggi, sulle tracce
di due personaggi: Aby Warburg, studioso di popolazioni indiane d’America, e Robert
Oppenheimer, il famoso fisico che costruì la prima bomba atomica. Le strade dell’attivismo
ambientalista sono tante e variegate, come dimostra Fuck for Forest di Michał Marczak: a
Berlino un gruppo di ambientalisti ha messo in piedi una casa di produzione amatoriale di
film pornografici, allo scopo di comprare ettari di foresta amazzonica per salvarla, anche se
le cose non andranno esattamente come speravano i protagonisti del documentario.
Etologo e biologo, Richard Dawkins è oggi tra i più strenui difensori e divulgatori della
teoria dell’evoluzione darwiniana. Gus Holwerda regista di The Unbelivers lo segue in un
tour mondiale di incontri pubblici spesso sold out (cui partecipano, tra gli altri, personalità
come Woody Allen, Cameron Diaz, Stephen Hawking, Werner Herzog, Ian McEwan o
Cormac McCarthy), in cui, insieme al fisico teorico Lawrence Krauss, difende l’importanza
dell’approccio puramente razionale e scientifico contro ogni ingerenza di altro tipo, prima
fra tutte quella religiosa. Infine Lost Rivers di Caroline Bacle: forse conosciamo le strade
delle nostre città, ma sappiamo cosa vi scorre sotto? Il documentario esplora le vie
d’acqua scomparse dalle città di tutto il mondo, da il Petite rivière di St-Pierre a Montreal,
al Saw Mill River di New York, o il River Tyburn di Londra e il Bova-Celato di Brescia.
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CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI: SINOSSI
Blackfish (USA 2013, 82’) Orca assassina di Gabriela Cowperthwaite
Tilikum è un’orca di oltre cinque tonnellate che vive in cattività da quando fu catturata al
largo delle coste islandesi nel 1983. Tra le attrazioni del SeaWorld di Orlando in Florida, è
diventata celebre anche per gli incidenti mortali in cui è stata coinvolta, come nel caso di
Dawn Brancheau, un addestratore quarantenne trascinato in acqua da Tilikum durante
un’esibizione nel febbraio del 2010. Alla ricerca dei motivi di un gesto da subito
stigmatizzato dai media, Gabriela Cowperthwaite ci guida così alla scoperta delle
condizioni di vita di tante «orche assassine» costrette in cattività come Tilikum, oltre a fare
emergere le straordinarie caratteristiche di questi mammiferi.
Char...The No Man's Island - Char…L’isola di nessuno (India, Giappone, Italia,
Danimarca, Norvegia 2012, 88') di Sourav Sarangi
L’isola di Char, al confine tra India e Bangladesh, offre rifugio a tutte quelle famiglie che
hanno perso la loro casa e sono state costrette ad abbandonare i loro villaggi per l’ondata
di piena che li ha travolti a causa dell’innalzamento delle acque. Qui vive anche Rubel, con
moglie e figli che, come tutti gli abitanti del posto, trae il suo sostentamento anche grazie al
fiorente contrabbando sviluppato nella zona e che comprende ogni tipo di merce, dall’alcol
al riso, fino al bestiame. Un microcosmo autosufficiente ed eterogeneo, osservato e
studiato da Sourav Sarangi nell’arco di diversi anni così da catturarne l’evoluzione e la sua
trasformazione.
Der letze Fang - L’ultima caccia (Germania 2012, 85’) di Markus CM Schmidt
Un esemplare adulto di tonno rosso arriva a misurare oltre cinque metri di lunghezza e a
pesare circa sei quintali. È una specie a rischio estinzione a causa della sovrapesca a cui
è stata sottoposta nel Mediterraneo, suo luogo di riproduzione, che ha ridotto
drasticamente gli stock. Molte le nazioni che hanno quindi deciso di regolamentarne se
non impedirne la cattura, così che il prezzo cui è venduto ha raggiunto la cifra record di
cinquemila euro al chilo, come accaduto a Tokyo nel gennaio del 2013. Ma anche gli stessi
pescatori sono oggi una categoria a rischio di scomparsa, per la mancanza ormai cronica
di materia prima e per i costi di gestione sempre meno sostenibili.
Drill Baby Drill - Trivella bambina trivella (Francia 2013, 84’) di Lech Kowalski
Quando la popolazione di un villaggio polacco al confine con l’Ucraina, un’area celebre per
la sua bellezza naturale, scopre che la Chevron, una delle più grandi multinazionali
energetiche, ha intenzione di iniziare delle trivellazioni sul territorio tramite l’uso della
fratturazione idraulica, non è inizialmente contraria all’idea. Lo diventerà quando scoprirà i
pesanti danni non solo ambientali connessi con questa tecnica estrattiva, prima di iniziare
così una vera e propria battaglia contro l’azienda. Una vicenda molto simile a quella
vissuta dalla comunità di un’area della Pennsylvania chiamata l’Arabia Saudita degli Stati
Uniti per la ricchezza dei suoi giacimenti petroliferi.
Fuck for Forest - Scopa per la foresta (Polonia 2012, 86’) di Michał Marczak
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Forse non sarà la bellezza, ma il sesso a salvare il mondo. O almeno questa è l’idea di
Tommy Hol Ellingsen e Leona Johansson che nel 2004 hanno fondato a Berlino la prima
organizzazione no profit erotica ambientalista. Un unicum in grado di sposare la causa
ecologica con istanze neohippy legate alla liberazione sessuale che prevede la vendita di
materiale pornografico amatoriale per comprare ettari di foresta amazzonica,
salvaguardando così il futuro del pianeta. Oltre a cercare di preservare il destino della
popolazione indigena che, a causa della selvaggia distruzione di una delle più straordinarie
aree naturali della Terra come l’Amazzonia, rischia la completa estinzione.
Lost Rivers - Fiumi perduti (Canada 2012, 72’) di Caroline Bacle
Da sempre la civiltà si è sviluppata lungo i fiumi, che hanno rappresentato per molto tempo
le principali vie di comunicazione e sulle cui rive abbiamo costruito le nostre città o
sviluppato le nostre attività produttive. Ma con l’affermarsi della rivoluzione industriale si è
invece deciso di sostituire tanti corsi d’acqua cittadini con più comode strade in terra.
Nascosti ai nostri occhi, essi continuano però a scorrere, pur se in modo sotterraneo.
Come scopriamo grazie a Caroline Bacle che ci guida alla scoperta di veri e propri fiumi
perduti come il Petite rivière di St-Pierre a Montreal, il Saw Mill River di New York, il River
Tyburn di Londra e il Bova-Celato di Brescia.
Snake Dance - La danza del serpente (Belgio 2012, 75’) di Manu Riche, Patrick
Marnham
Una riflessione sulla nascita dell’era nucleare che dalla giungla del Congo, alla ricerca
delle miniere di Uranio, arriva fino al Los Alamos National Laboratory in New Mexico, il sito
principale del Progetto Manhattan, che durante la Seconda Guerra mondiale portò alla
realizzazione della prima bomba atomica, passando per Hiroshima e Nagasaki. Sulle
tracce di due personalità come il fisico Robert Oppenheimer, che del Progetto Manhattan
fu il direttore, e dello storico dell’arte tedesco Aby Warburg, che studiò il simbolismo
religioso degli indiani Hopi, come la danza del serpente, convinto che la tragedia dell’uomo
derivi dalla sua incapacità di affrontare le proprie paure più profonde.
Tous cobayes? - Siamo tutti delle cavie? (Francia 2012, 119’) di Jean-Paul Jaud
Tra il 2009 e il 2011, in condizioni di totale segretezza, un’equipe coordinata dal professor
Gilles-Èric Séralini in collaborazione con la Criigen, un comitato che studia rischi e benefici
dell’ingegneria genetica, hanno condotto il più approfondito studio legato agli organismi
geneticamente modificati e i pesticidi. Particolare attenzione è stata quindi dedicata
all’erbicida Roundup che è stato immesso sul mercato dalla Monsanto negli anni Settanta
ed è rimasto in produzione fino al 2000. Dai risultati emerge quindi come il mais Ogm sia
fortemente tossico, fino a diventare mortale per alcune specie di roditori. Quali quindi i
rischi e gli effetti sulla nostra salute?
Trashed – Rifiutati (Regno Unito 2012, 97’) di Candida Brady
Ogni anno sono cinquantotto miliardi i bicchieri di plastica utilizzati nel mondo, duecento
miliardi le bottiglie di plastica, senza contare le tonnellate di rifiuti legati alla nostra vita
quotidiana o quelli tossici gettati nell’ambiente. A partire dalla spiaggia di fronte all’antica
città libanese di Sidone, letteralmente invasa da montagne di immondizia accumulata negli
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anni, accompagniamo Jeremy Irons in un viaggio alla scoperta di un problema sempre più
globale, come quello della spazzatura, dal devastante impatto ambientale e che rischia di
diventare una delle emergenze più drammatiche per il futuro dell’intero pianeta. Presentato
in anteprima al Festival di Cannes. Musica di Vangelis.
The Unbelievers - I noncredenti (USA 2013 - 76’) di Gus Holwerda
Etologo e biologo, autore di volumi come Il gene egoista o L’orologiaio cieco, Richard
Dawkins è oggi tra più strenui difensori e divulgatori della teoria dell’evoluzione darwiniana,
oltre che ateo convinto entrato più volte in conflitto con gli ambienti religiosi. Grazie a Gus
Holwerda lo seguiamo quindi in un vero e proprio tour mondiale di conferenze e incontri
pubblici spesso sold out (cui partecipano, tra gli altri, personalità come Woody Allen,
Cameron Diaz, Stephen Hawking, Werner Herzog, Ian McEwan o Cormac McCarthy), in
cui, insieme al fisico teorico Lawrence Krauss, difende l’importanza dell’approccio
puramente razionale e scientifico contro ogni ingerenza di altro tipo.
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CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI
I documentari di produzione italiana in concorso toccano fatti di cronaca e luoghi tra i più
noti del Belpaese e offrono un ampio sguardo su questioni urgenti e scottanti spesso
rimaste nell’ombra. Il concorso è composto da 10 titoli, di differenti durate. Materia oscura
di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti racconta un luogo di guerra in tempo di pace. Lo
spazio del film è il Poligono Sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna, dove per oltre
cinquanta anni i governi di tutto il mondo hanno testato “armi nuove” e dove il governo
italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari compromettendo inesorabilmente il
territorio. Tra montagne e mare, passato e presente viene costantemente messa in scena
una “guerra immaginaria” che sembra non aver fine. L’inquinamento pesante frutto
dell’industrializzazione e le sue conseguenze sulla vita dei cittadini sono al centro del
lavoro di Simone Salvemini intitolato Il giorno che verrà: la vita di quattro abitanti di
Brindisi rappresenta la quotidianità in una delle zone industriali più inquinate d’Europa.
Il rumore dell’erba racconta la Valcamonica e in particolare un paese che via via ha perso
tutti i suoi abitanti. Le due persone rimaste portano con sé la memoria del luogo. La
capacità della comunità degli abitanti di reagire alle calamità naturali emerge con forza in
Se io fossi acqua di Massimo Bondielli: un racconto corale che ha per protagonista la
comunità che ha reagito prontamente e autonomamente all’inondazione dell’ottobre 2011
a La Spezia e Massa Carrara, ricominciando a lavorare la propria terra e rimettendola in
produzione dopo averla liberata dal fango e dai detriti.
La città più famosa d’Italia e tra le mete turistiche più apprezzate al mondo, Venezia rischia
di scomparire lasciando il posto ad un luogo fatto solo di turismo e vetrine: Teorema
Venezia di Andreas Pichler è un’inchiesta sulla perdita di originalità della città, anche
dovuta all’aumento vertiginoso dei prezzi.
Nel panorama degli Ordini monastici non esistono altri esempi nei quali la cura del bosco è
parte integrante delle disposizioni e della costituzione dell’Ordine stesso. I monaci
benedettini camaldolesi, per secoli hanno tutelato il paesaggio e hanno praticato uno
sviluppo socio-economico sostenibile, innescando un welfare che hanno condiviso con le
popolazioni rurali locali. Monika Crha e Angelo Santovito ci portano all’interno del
monastero e dell’eremo con il film Come l'abete, sapiente delle cose dell'alto. Mazzara
del Vallo ha una delle marinerie più importanti d’Italia. Roberta Schillaci riprende la dura
vita di alcuni pescatori in Il limite, che dipinge la vita a Mazzara del Vallo e insieme
realizza un racconto intimo sulla lontananza che si prova stando in mare giorni e giorni.
Due pellicole ci portano in altri luoghi ben lontani dall’Europa. Girato in Cile, Lucciole per
lanterne di Stefano Martone e Mario Martone ripercorre, attraverso la storia di tre donne,
gli avvenimenti che portarono nel 1981 Pinochet a privatizzare quasi tutte le risorse idriche
in Cile. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua sono stati ceduti a
grandi imprese e multinazionali interessate a produrre energia idroelettrica. Nel 2008 in
Patagonia arriva anche l’Enel. I fiumi della Patagonia cilena, una delle maggiori riserve
d’acqua dolce del pianeta, diventano proprietà della multinazionale italiana. L’emergenza
spazzatura è particolarmente visibile in un luogo che al contrario è comunemente ritenuto
un paradiso in terra: le Maldive. In Thilafushi Gon’dudhoh - Waste Final Destination in
Maldives di Roberto Carini e Giulio Pedretti, si vede una delle isole di rifiuti più grande del
mondo, che rischia di intaccare la bellezza incontaminata di uno straordinario e fragilissimo
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ecosistema. Con l’immagine calda e sgranata del Super 8 lo spettatore viene
accompagnato in una serie di interviste a scrittori e giornalisti, per indagare in modo
approfondito il significato della parola sostenibilità. Parole sostenibili di Marco Dazzi è
una suggestione importante per comprendere una delle parole più usate e forse meno
comprese del nostro tempo.
CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI: SINOSSI
Come l’abete, sapiente delle cose dell’alto (Italia 2012, 80’) di Monika Crha e Angelo
Santovito
Nel panorama degli ordini monastici non esistono altri esempi, a parte quello dei
benedettini camaldolesi, nei quali la gestione del bosco sia parte integrante delle
disposizioni e della costituzione dell’ordine stesso. Per secoli essi sono stati infatti custodi
del paesaggio e degli equilibri ecologici del territorio, gestendo uno sviluppo
socioeconomico locale sostenibile e innescando un welfare condiviso con le popolazioni
rurali locali. Un esempio di responsabilità ambientale controcorrente rispetto alla storia
umana più recente che potrebbe essere sugellata da un vero e proprio codice forestale per
divenire quindi parte integrante di una proposta di candidatura Unesco.
Il giorno che verrà (Italia 2013, 55’) di Simone Salvemini
Brindisi, oggi. Daniela è incinta, Pierpaolo sta ultimando un’inedita mappa della città, Paola
aspetta di incidere il suo primo disco e Gianni è un blogger oltre che un operaio saldatore.
Quattro vicende e quattro personaggi differenti, accomunati dall’appartenenza al
movimento No al carbone, per raccontare la vita e la realtà di una delle zone industriali più
inquinate d’Europa. Una vera e propria emergenza completamente ignorata dal mondo
della politica nazionale dal devastante impatto ambientale e dalle gravissime conseguenze
sulla salute della popolazione locale (come nel caso delle malformazioni cardiache
neonatali, che sono il settanta per cento in più rispetto alla media europea).
Il limite (Italia 2012, 55’) di Rossella Schillaci
La Priamo, un peschereccio d’altura siciliano, sta rientrando a Mazara del Vallo e
l’equipaggio si prepara a riabbracciare i familiari dopo tre settimane in alto mare tra
Lampedusa, la Tunisia e la Libia. Ma si tratta di una sosta molto breve: solo pochi giorni e
gli uomini dovranno infatti ripartire per un altro mese in cui, confinati tra la stiva, il ponte e
gli orizzonti del Mediterraneo come unici confini, vivranno una difficile convivenza
contrassegnata dai ritmi della pesca e del mare. Nasce così un racconto intimo sulla
lontananza, ma anche il ritratto di una comunità che vanta la marineria più grande d’Italia
oltre a una delle più numerose comunità tunisine di tutto il paese.
Lucciole per lanterne (Italia 2013, 42’) di Stefano Martone e Mario Martone
Da quando Pinochet ha privatizzato la quasi totalità delle risorse idriche del Cile nel 1981, i
diritti per lo sfruttamento dell’acqua sono stati via via ceduti ad aziende private interessate
alla produzione di energia idroelettrica, fino a oggi, quando sulla Patagonia incombe il
progetto HidroAysén che prevede la costruzione di cinque dighe sui fiumi Pascua e Baker.
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Attraverso le vicende di tre donne che pur vivendo a centinaia di chilometri di distanza si
trovano ad affrontare la stessa emergenza, nasce quindi un racconto che descrive le
conseguenze che un modello di sviluppo può causare su una popolazione che vive ai
margini sia da un punto di vista geografico sia sociale.
Materia oscura (Italia 2013, 80’) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti
Un racconto in tre movimenti per descrivere il poligono sperimentale del Salto di Quirra in
Sardegna, dove per oltre cinquanta anni i paesi di tutto il mondo hanno testato nuove armi
e il governo italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari compromettendo
inesorabilmente il territorio. Dalla ricerca attraverso gli archivi cinematografici del poligono
per scoprire filmati con protagonisti gli armamenti più insoliti, all’indagine di un geologo che
tenta di misurare l’inquinamento causato dalle sperimentazioni militari, fino al racconto di
due allevatori costretti a fare i conti con un’area profondamente segnata dall’attività bellica.
Presentato in anteprima al Forum di Berlino.
Parole sostenibili (Italia 2012, 20’) di Marco Dazzi
Pochi termini sono entrati così prepotentemente nell’immaginario collettivo e nel dibattito
contemporaneo come quello di sostenibilità. Ma quanto e cosa sappiamo di un concetto
così abusato, che, nato in ambito scientifico, è stato presto introdotto in quello sociale,
ambientale o economico, rischiando però di perdere la propria specificità? Grazie alle voci
di esperti, ma anche di attivisti o intellettuali, nasce così un vero e proprio viaggio
interamente ripreso in Super8 che da Milano arriva al Giappone, passando per l’Africa, alla
ricerca del significato più autentico di una parola spesso utilizzata solo per creare facili
allarmismi o immaginare gli scenari più nefasti.
Il rumore dell’erba (Italia 2012, 24’) di Alessandra Locatelli
Angelo e Lucia sono gli ultimi abitanti di due paesi fantasma della Valcamonica che,
nonostante lo svuotamento progressivo che da anni caratterizza il loro territorio, resistono
al tempo in compagnia dei loro ricordi. Mentre nei centri storici deserti le antiche case in
pietra disabitate da anni vengono abbattute, la popolazione locale ha infatti scelto di
trasferirsi più a ridosso delle piste da sci, nelle villette a schiera e nelle moderne unità
abitative che ospitano anche i turisti durante la stagione estiva o invernale. Un processo
inarrestabile in cui la memoria perduta si scontra con un nuovo che avanza spesso senza
alcuna consapevolezza dell’identità di un luogo.
Se io fossi acqua (Italia 2013, 87’) di Massimo Bondielli
Il 25 ottobre del 2011 in poche ore si riversano sulla provincia della Spezia e di Massa e
Carrara oltre cinquecento millimetri di pioggia, causando la piena dei fiumi Vara e Magra
oltre all’inondazione delle valli limitrofe. Tanti i centri pesantemente danneggiati, tra cui le
Cinque Terre, per un bilancio finale di sei morti. Attraverso le voci dei soccorritori e dei
tecnici che a vario titolo hanno partecipato alle operazioni di assistenza alla popolazione
locale, nasce quindi un racconto corale che ha per protagonista una comunità che
reagisce prontamente e autonomamente, ricominciando a lavorare la propria terra e
rimettendola in produzione dopo averla liberata dal fango e dai detriti.
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Teorema Venezia (Italia, Austria, Germania 2012, 80') di Andreas Pichler
Per gli americani è la vacanza da sogno da organizzare almeno una volta nella vita, così
come per i giapponesi, ma anche per tanti europei Venezia rimane una delle mete
predilette per un weekend romantico o una tappa obbligata del viaggio in Italia. Non è
quindi un caso che solo l’anno scorso sono stati oltre venti milioni i turisti che hanno
soggiornato nel capoluogo veneto. Una cifra impressionante se confrontata con le
dimensioni della cittadina e con la popolazione stabile del centro storico che ha perso in
cinquant’anni oltre il settanta per cento dei suoi abitanti, anche a causa della sempre
peggiore qualità della vita legata a un turismo di massa dall’impatto devastante.
Thilafushi Gon’dudhoh - Waste Final Destination in Maldives (Italia 2013, 15’)
di Roberto Carini e Giulio Pedretti
Nel 1991 il governo delle Maldive ha varato il progetto per la creazione di un atollo
artificiale che è ora diventato una delle isole di rifiuti più grandi del mondo e che rischia di
intaccare la bellezza incontaminata di uno straordinario e fragilissimo ecosistema. Grazie
alle voci di esperti che raccontano come avviene la gestione dei rifiuti nella zona e quali
sono i metodi utilizzati per contenere quella che sta diventando una vera e propria
emergenza, scopriamo quindi quali possono essere le soluzioni per risolverla
nell’immediato futuro. Il film fa parte di B-side, una piattaforma tesa a creare una mappa
audiovisiva del lato nascosto e deteriorato dei paradisi naturali del pianeta.
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CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR
Tra le novità più grandi della sedicesima edizione di CinemAmbiente si inserisce il
Concorso Internazionale Documentari One Hour. Il concorso comprende nove
documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti, che mostrano un ampio
spaccato sulle tematiche ambientali e offrono riflessioni sugli scenari futuri per il nostro
pianeta.
Particolare attenzione viene data al tema della crisi economica, con due titoli che
ritraggono la situazione contemporanea della Grecia: Cassandra’s Treasure di Yorgos
Avgeropoulos, un documentario sullo sfruttamento delle risorse minerarie greche come
soluzione economica per far fronte alla crisi, che osserva le ripercussioni dell’estrazione
mineraria e l’impatto ambientale, e Little Land in cui il regista Nikos Dayandas racconta la
vita di Ikaria, remota isola dell’Egeo, in cui si è formata una comunità costituita da giovani
che hanno abbandonato la città nella speranza di trovare in campagna nuove possibilità
per un domani migliore. Un altro film che affronta tematiche economiche è Nos vies
discount, in cui il regista Frederic Brunnquell accompagna lo spettatore in un vero e
proprio viaggio per comprendere gli effetti generati da un modello economico basato sul
concetto di “low-cost”.
Il tema della povertà è al centro di Black Out di Eva Weber, che racconta le difficoltà
economiche e sociali di un paese come la Guinea in cui la maggior parte della popolazione
non ha accesso all’elettricità, costringendo le giovani generazioni a un vero e proprio
esodo notturno verso luoghi illuminati per poter studiare anche durante le ore di buio.
Altra tematica centrale nel dibattito ambientale contemporaneo è quella dei rifiuti,
affrontata da Valentin Thurn in Food Savers, che analizza questo tema partendo dal
concetto degli sprechi alimentari. L’alimentazione è anche al centro di Rawer, il film di
Anneloek Sollart che racconta di Tom, un bambino che dall’età di 5 anni ha seguito una
dieta crudista per volere della madre, con gravi conseguenze sulla sua salute.
Affronta invece il tema degli effetti dei pesticidi Orange Witness di Andrew Nisker, che
spiega i danni per la salute della popolazione causati dall’”agente arancio”, un defoliante
usato per scopi militari durante la Guerra del Vietnam e in seguito ampiamente utilizzato
anche negli Stati Uniti, con conseguenze micidiali per la salute che si ripercuotono ancora
oggi.
La lotta per l’ambiente è l’argomento dominante di The Way to Nowhere Island di Kate
McNaughton: un ritratto di Tamsin Omond, stella emergente del movimento ambientalista
britannico, che è riuscita ad attirare l’attenzione del grande pubblico sulle tematiche verdi
diventando una vera e propria ecocelebrità.
Chiude la selezione del concorso The Weather War di Bigert & Bergström, in cui il duo di
artisti svedesi prova a controllare il tempo atmosferico attraverso un deviatore di tornado:
un documentario interessante sugli interventi dell’uomo sull’ambiente per poter controllare
il clima.
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CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR: SINOSSI
Black Out (Regno Unito 2012, 47’) di Eva Weber
Ogni giorno a Conkary in Guinea durante le sessioni di esami, quando il sole tramonta,
centinaia di giovani studenti iniziano un pellegrinaggio notturno alla ricerca della luce che li
conduce in posti come stazioni di servizio e aeroporti o alla volta dei quartieri più ricchi
della città. Solo un quinto degli abitanti del paese ha infatti accesso all’elettricità:
un’emergenza sociale che oltre a causare parecchi danni a livello economico crea notevoli
disagi alla popolazione. Rendendo inoltre ancor più faticoso il cammino della fascia più
giovane verso l’emancipazione legata alla cultura e all’educazione. L’unico strumento nelle
loro mani per costruirsi un futuro migliore.
Cassandra’s Treasure - Il tesoro di Cassandra (Grecia 2012, 58’) di Yorgos
Avgeropoulos
Lo sfruttamento della ricchezza mineraria del paese è oggi una delle soluzioni adottate
dalla Grecia per far fronte a una crisi non solo economica che non sembra trovare una via
di uscita. Così il governo ha deciso di cedere i diritti alla compagnia canadese Eldorado
Gold sull’estrazione legata a oltre trentamila ettari di terreno della penisola Calcidica,
un’area in cui sono presenti ricchi giacimenti di oro, rame e altri metalli preziosi. Senza
però fare i conti con la popolazione locale, che da anni lotta contro la costruzione di una
miniera, o preoccuparsi dell’impatto ambientale sul territorio di questa decisione. I cui
benefici potrebbero essere inferiori ai danni causati.
Food Savers (Germania 2013, 44’) di Valentin Thurn
In un mondo, come quello occidentale, in cui lo spreco alimentare è un’emergenza sempre
più attuale (solo negli Stati Uniti riguarda il quaranta per cento dei prodotti acquistati), c’è
chi combatte la propria battaglia per recuperare quella considerazione del cibo andata via
via scomparendo nella moderna civiltà dei consumi e dalle pesanti conseguenze anche a
livello ecologico. Sono agricoltori, direttori di supermercati, cuochi o semplici casalinghe,
come ci racconta Valentin Thurn che, dopo Taste the West, torna a interrogarsi su un tema
centrale del dibattito ambientale contemporaneo come quello dei rifiuti, analizzandone un
diverso aspetto della loro catena produttiva.
Little Land – Piccola Terra (Grecia 2013, 52’) di Nikos Dayandas
Fin dall’inizio della crisi economica che si è abbattuta sulla Grecia a partire dal 2009, molti
giovani disoccupati ateniesi hanno deciso di abbandonare la città e spostarsi in campagna,
con la speranza di trovare delle condizioni di vita migliori per il futuro. È il caso del
trentacinquenne Thodoris che ha scelto di trasferirsi a Ikaria, una remota isola alla periferia
dell’Egeo settentrionale, scoprendo una comunità che sopravvive grazie a una particolare
cultura incentrata sull’autonomia e la cooperazione. Un luogo celebre inoltre per la sua
qualità della vita, tanto da essere una delle cinque Blue Zone al mondo, regioni
caratterizzate dalla particolare longevità dei suoi abitanti.
Orange Witness - Testimone arancione (Canada 2013, 44’) di Andrew Nisker
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L’agente arancio era il nome in codice dato dall’esercito statunitense a un defoliante
tristemente celebre per il suo massiccio utilizzo durante la Guerra del Vietnam,
ufficialmente finalizzato alla rimozione delle foglie degli alberi così da privare i vietcong
della copertura del manto vegetale. Miscela di due erbicidi sviluppati negli Stati Uniti negli
anni Quaranta, e ampiamente diffusi nella pratica agricola del decennio successivo, la sua
storia non militare è però ancora tutta da raccontare. Così come i micidiali effetti sulla
salute della popolazione non solo vietnamita, ma anche canadese, americana
neozelandese, che ne è stata esposta a sua completa insaputa.
Nos vies discount – Vite scontate (Francia 2012, 52’) di Frederic Brunnquell
Per anni il nostro potere d’acquisto è costantemente cresciuto così da poter soddisfare
senza troppa oculatezza ogni nostro bisogno a prezzo sempre più contenuto e fare in
modo che l’economia prosperasse. Ma quale è stato alla fine il risultato di un modello e di
crescita di questo tipo? E quale il suo impatto a livello sociale o ambientale? In un vero e
proprio road movie scandito dagli incontri più particolari e dalle più diverse situazioni,
Frederic Brunnquell ci guida così a scoprire dove ci sta portando questa economia al
risparmio, cercando di capire infine se siamo ancora in grado di cogliere il valore di quello
che acquistiamo e consumiamo.
Rawer - Più crudo (Paesi Bassi 2012, 55’) di Anneloek Sollart
Sin da quando aveva cinque anni Tom non ha mangiato che cibo crudo, non cotto o
scaldato. Così ha deciso per lui sua madre, convinta che il crudismo sia la scelta più sana
e più giusta per il figlio. Almeno fino a quando Tom viene ricoverato in ospedale e si
scopre come in realtà sia invece seriamente denutrito a causa della dieta ipocalorica che è
costretto a seguire, oltre a essere molto al di sotto dei parametri di crescita di un ragazzo
della sua età. La donna viene quindi denunciata per trascuratezza e abuso psicologico nei
confronti del figlio.
Väderkriget - La guerra del tempo (Svezia 2012,58’) di Bigert & Bergström
Controllare il tempo atmosferico, utilizzandolo a proprio uso e consumo, è forse uno dei
grandi sogni dell’uomo fin dalla sua preistoria. Anche quello del duo di artisti svedesi Bigert
& Bergström che hanno così deciso di esplorare la Tornado Belt americana (un’area del
midwest caratterizzata dalla forte presenza di trombe d’aria) con l’obiettivo di verificare
l’effettiva efficienza del deviatore di tornado di loro invenzione. Lungo la strada avranno
quindi modo di scoprire quanto la meteorologia si sia sviluppata in simbiosi con la scienza
militare.
The Way to Nowhere Island - La strada per l’Isola che non c’è (Regno Unito 2012,
58’) di Kate McNaughton
Tamsin Omond è una delle stelle emergenti del movimento ambientalista britannico.
Giovane e carismatica, è diventata celebre per aver guidato diverse azioni dimostrative
regolarmente concluse con il suo arresto. Tasmin ha però capito che alzare sempre più il
livello della radicalità delle manifestazioni è una strategia piuttosto fallimentare se
l’obiettivo è quello di spingere il grande pubblico a interessarsi alla causa ecologica. Ha
così cambiato tattica, cercando di sfruttare a suo favore l’interesse mediatico che sembra
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seguire ogni sua mossa e trasformarsi quindi in una vera e propria ecocelebrità. Una
mossa che non sembra però piacere a tanti suoi colleghi di lotta.
CONCORSO “LA CASA DI DOMANI”
Si inaugura quest’anno la nuova sezione del Concorso “La casa di domani”, in
collaborazione con Leroy Merlin. Cinque i film documentari in competizione di produzione
internazionale e che affrontano in modo costruttivo le problematiche della
contemporaneità, suggerendo le buone pratiche per la società di domani.
Gli argomenti trattati spaziano dal tema della sovrappopolazione e dello sviluppo
demografico, come in Critical Mass, descrivendo i danni, anche psicologici, di un mondo
sempre più densamente popolato. In Future My Love vengono delineati possibili scenari
futuri rispetto a quelli non troppo ottimistici degli attuali modelli economici. Si parla di
architettura sostenibile e spazi urbani in due film: The Human Scale e I Have Always
Been a Dreamer. In quest’ultimo lavoro la regista ci illustra, attraverso le voci di studiosi,
artisti e storici, una vera e propria documentazione visuale di due città emblematiche come
Detroit e Dubai. Infine, il già citato Ultima chiamata del torinese Enrico Cerasuolo, in cui si
parla di un mondo che cambia, a un ritmo accelerato, attraversando e superando un
periodo di cambiamenti permanenti. La proiezione è prevista per sabato 1° giugno durante
una serata “ad hoc” alla presenza di personalità e ospiti.
CONCORSO “LA CASA DI DOMANI”: SINOSSI
Critical Mass - Massa critica (Regno Unito 2012, 101’) di Mike Freedman
Nel 1962 lo scienziato John Calhoun decise di tentare un esperimento sociologico legato
all’aumento forzato della popolazione in una comunità di topi per valutare le conseguenze
del sovraffollamento in un gruppo sociale. I risultati furono sorprendenti: dalla rapida
creazione di un’elite maschile dominante che sviluppò un comportamento sessuale
aberrante alla crescita della mortalità infantile al novanta per cento, fino alla nascita di una
generazione di esemplari apatici, asociali e disadattati. Parte da qui anche Mike Freedman
per raccontare, attraverso le voci di personaggi come Desmond Morris o Jeffrey McKee, i
danni, anche psicologici, di un mondo sempre più densamente popolato.
Future My Love - Futuro amore mio (Scozia, Svezia 2012, 93’) di Maja Borg
Un viaggio attraverso il collasso finanziario che caratterizza la nostra contemporaneità alla
ricerca di vie nuove in grado di immaginare futuri alternativi rispetto agli scenari non troppo
ottimistici che i modelli economici imperanti continuano a costruire. Accompagnati da
Jacques Fresco, un futurista novantacinquenne che ha già avuto modo di affrontare una
crisi come quella del ’29, avremo così modo di conoscerne le teorie economiche basate
sul concetto di risorse e grazie alle quali a ognuno saranno garantiti cibo, vestiti, casa ed
educazione senza dover utilizzare denaro o essere costretti a indebitarsi. Il tutto grazie
all’applicazione intelligente della tecnologia.
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The Human Scale - La scala umana (Danimarca 2012, 83’) di Andreas M. Dalsgaard
Il cinquanta per cento della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane. Un dato
destinato a salire, secondo alcuni studi, raggiungendo l’ottanta per cento entro il 2050 e
che è forse collegato all’emergenza climatica e ambientale, oltre alle tante criticità che
caratterizzano la nostra moderna esistenza quotidiana. Grazie all’architetto Jan Gehl, che
studia l’evoluzione del comportamento umano cittadino da più di quarant’anni, scopriamo
quindi come le città contemporanee siano in realtà degli ambienti assolutamente inadatti
all’interazione sociale ben lontani dal favorire quell’inclusione e necessità di intimità che
fanno parte dei bisogni primari dell’essere umano.
I Have Always Been a Dreamer - Sono sempre stato un sognatore (USA 2012, 78’) di
Sabine Gruffat
Quanto influiscono i modelli produttivi nel modificare i parametri stessi di un paesaggio
urbano e di una realtà geografica? E quale il loro impatto sulla popolazione? Grazie alle
voci di studiosi, artisti e storici, Sabine Gruffat ci guida così in una vera e propria
documentazione visuale di due città emblematiche come Detroit e Dubai. Evidenziando
quindi le caratteristiche politiche, culturali o sociali di due ere ben distinte come il fordismo
dei primi decenni del Novecento contrapposto alla postmodernità anche industriale della
fine del secolo. Oltre a fare emergere i limiti di una monocultura industriale dai pesanti
effetti sulla comunità locale.
Ultima chiamata - Last Call (Italia, Norvegia 2013, 90’) di Enrico Cerasuolo
Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il
Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio da cui emerse con chiarezza come le
conseguenze della continua crescita della popolazione umana (con relativi ritmi
dell’industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento
delle risorse) potevano essere devastanti per l’intero ecosistema terrestre, oltre a mettere
a rischio la stessa sopravvivenza della specie umana. A quarant’anni di distanza,
ripercorrendo le biografie degli ideatori e autori del volume, si cerca quindi di capire se
abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima
chiamata.
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PANORAMA CORTOMETRAGGI
Programma 1 [101']
Feral (USA 2012, 12') di Daniel Sousa
Il fosso bianco (Italia 2012, 24') di Tommaso Ausili
Gonawindua (Colombia 2012, 14') di Jorge Mario Suarez
MobiGlobe - Ein Film der Autostadt in Wolfsburg (Germania, Svizzera 2012, 19') di Frank
Papenbroock
Sea [is still] Around Us (USA 2012, 4') di Hope Tucker
Tar Sands: to the End of the Earth (Belgio, Madagascar 2012, 28') di Christopher Walker
Programma 2 [88']
E-Wasteland (Australia 2012, 20') di David Fedele
Fra me e la terra (Italia 2012, 17') di Valentina Giordano
Gokula - A Place on Earth for Cows (Regno Unito 2011, 11') di Donna Lipowitz
Humboldt (Cile 2011, 12') di Nicolás Cortés e René Castillo Ibaceta
Irish Folk Furniture (Irlanda 2012, 8') di Tony Donoghue
Lattinoir (Italia 2012, 11') di Ilaria Battistella e Francesco Squillace
Noodle Fish (Corea del Sud 2012, 9') di Kim Jin-man
Programma 3 [48']
Animali animati (Italia 2012, 12') di Ffwd
Nogobougou (Mali, Francia 2012, 7') di Julien Fiorentino e Stanislas Duhau
Paal (Messico, Canada, Svizzera 2012, 21') di Christoph Müller e Victor Vargas Villafuerte
The Story of Sharks (USA 2012, 5') di Brendan Talwar e Ian Rossiter
Triptyque: Tripes, entrailles, visceres (Canada 2012, 3') di Pierre M. Trudeau
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Programma 4 [94']
Alex (Corea del Sud 2012, 3') di Choi Ji-Sun
Api di città (Italia 2013, 28') di Alessandro Rocca e Davide Demichelis
Blue Marble Cafe (Svezia 2012, 10') di Håkan Julander
Dusty Night (Francia, Afghanistan 2011, 19') di Ali Hazara
L'età del cemento (Italia 2012, 30') di Mario Petitto
Shave It (Argentina 2012, 4') di Jorge Tereso e Fernando Maldonado
Programma 5 [49']
Aequador (Francia 2012, 20') di Laura Huertas Millàn
Quagga (Russia, Regno Unito 2012, 2') di Olga Poliektova e Tatiana Poliektova
Semalu (Malesia , Belgio 2013, 20') di Jimmy Hendrickx
Die Touristen kommen ! (Austria 2012, 7') di Gerald Zahn
Programma 6 [58']
Learning to Fish (Irlanda 2012, 4') di Teemu Auersalo
The People Who Try to Save the World (Repubblica Ceca, Turchia 2012, 30') di Akile Nazli
Kaya
La Terre (Francia 2012, 8') di Vincent Le Port
Vita da randagi (Italia 2013, 16') di Marino Rore
Programma 7 [48']
Exhaustibility (Austria 2012, 9') di Eni Brandner
How We Live (Regno Unito 2013, 15') di Meghan Horvath
Into Spring (Paesi Bassi 2012, 4') di Udo Prinsen
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The Rainmakers (Tanzania, Paesi Bassi 2013, 20') di Anne van Campenhout e Anne de
Leeuw
EVENTI SPECIALI
La selezione del Festival CinemAmbiente si completa con dieci imperdibili anteprime
cinematografiche della sezione Eventi speciali.
Si inizia con The Fruit Hunters di Yung Chang, film di apertura della sedicesima edizione
che vede come protagonista la star del cinema Bill Pullman, ospite d’eccezione al festival.
Il film, seguendo le peregrinazioni dei “cacciatori di frutta” in cerca di frutti rari e ormai
scomparsi, affronta il tema della biodiversità con toni ironici. Il film sarà preceduto dalla
proiezione del cortometraggio CasaOz: anteprima di Alessandro Avataneo.
Un altro grande viaggio nella natura è quello raccontato dallo spettacolare documentario
More Than Honey di Markus Imhoof, film di chiusura del festival. La pellicola, realizzata in
oltre cinque anni di ricerca, è un viaggio maestoso alla scoperta dell’universo delle api e
riflette sul pericolo della loro estinzione e sulle devastanti conseguenze che ciò
implicherebbe per l’intero pianeta. Il film sarà distribuito in Italia da Officine UBU. Il tuffo
negli spazi naturali continua con El Impenetrable in cui il regista Daniele Incalcaterra si
muove nei territori del Chaco, in Paraguay, documentando devastazioni e scempi compiuti
ai danni della seconda foresta più estesa al mondo dopo l’Amazzonia. Si passa dalla realtà
alla finzione con Il bosco incantato di Sara Grimaldi, prodotto da Leroy Merlin. Qui
protagonista è infatti un pannello che ritrae un paesaggio naturale: a realizzarlo sono le
detenute del carcere femminile Icam (istituto a custodia attenuata per madri), che
attraverso la realizzazione di questo pannello recuperano un rapporto perduto con la
natura.
Il rapporto tra natura e tecnologia è al centro di OGM? Verso un’allerta mondiale di
Clément Fonquernie, incentrato sullo studio degli organismi geneticamente modificati
compiuto dal professor Gilles Eric-Séralini e dalla sua equipe. Il film testimonia i risultati
inquietanti circa la nocività degli OGM emersi da questa importante ricerca.
Le tematiche economiche entrano anche nella selezione degli eventi speciali con due
pellicole. L’economia della felicità di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John
Page, in cui si propongono modelli economici basati sul paradigma della localizzazione e
sul benessere della persona e Revenge of the Electric Car di Chris Paine, un film su
come le alte sfere dell’industria automobilistica americana avrebbero bloccato sul nascere
la diffusione delle auto elettriche. Nel film, oltre alle interviste ad esponenti del settore,
sono presenti interventi di celebrità come Tim Robbins e Danny DeVito, sostenitori di
questo veicolo innovativo.
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EVENTI SPECIALI: SINOSSI
Il bosco incantato (Italia 2013, 9’) di Sara Grimaldi
Un carcere separa un gruppo di detenute da un bosco di pioppi che lo circonda. La
distanza tra la due realtà sembra incolmabile, ma grazie alla realizzazione di un pannello
dipinto durante un laboratorio nato all’interno dell’Icam (l’Istituto a custodia attenuata per
detenute madri) le donne recupereranno, anche in virtù delle loro voci e dei loro ricordi, un
rapporto perduto con la natura che sembrava impossibile ritrovare. In un vero e proprio
viaggio che ne esplora le emozioni e l’immaginario, oltre a diventare metafora e simbolo di
un percorso di rinascita che esse stesse stanno compiendo per aprirsi quindi alle infinite
possibilità cui può dar vita.
CasaOz: anteprima (Italia 2013, 9’) di Alessandro Avataneo
CasaOz è un’associazione che ha scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui c’è
un bambino malato, offrendo accoglienza, sostegno e assistenza nell’elaborazione di un
percorso di ritorno alla normalità sociale. Ma è innanzitutto un luogo, un edificio in cui
essere accolti e trovare ascolto, empatia o sostegno. Una vera e propria porta che si apre
su una diversa concezione della vita e del dolore, raccogliendo un insieme di storie di
persone che hanno deciso di aiutarsi reciprocamente con l’obiettivo di mutare la stessa
prospettiva della malattia e creare uno spazio sereno dove superare nel migliore dei modi
le difficoltà che i piccoli pazienti sono costretti ad affrontare.
L’ economia della felicità - The Economics of Happiness (USA, Regno Unito, 67’)
di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John Page
Il mercato sempre più globalizzato degli ultimi decenni ha avuto tra le principali
conseguenze quello di aumentare il potere delle realtà finanziarie e dei più importanti
gruppi privati mondiali. Oltre a incidere pesantemente sulla situazione politica dell’intero
pianeta, aggravandone ogni conflitto: da quelli etnici e religiosi all’emergenza climatica,
fino alla recente crisi economica. Esiste però un’altra strada che in nome di un futuro
diverso vuole riscoprire un’economia basata sul nuovo paradigma della localizzazione e
sul benessere della persona. Come ci raccontano diverse voci provenienti da ogni
continente convinte che un mondo migliore sia effettivamente possibile.
The Fruit Hunters - Cacciatori di frutta (Canada, 2012, 92’) di Yung Chang
Un viaggio alla scoperta del mondo della frutta tra cultura, storia ed ecologia con
protagonisti esperti di ortocultura, pomologi o semplici appassionati. Yung Chang ci guida
così in una vera e propria odissea intorno al mondo che ci condurrà alla scoperta del
mango bianco di Bali o del raro kura-kura durian del Borneo, passando per i fichi italiani
ormai scomparsi ma rintracciabili nei dipinti del Rinascimento, la Rare Fruit Council
International del Mango Festival di Miami in Florida e il commercio delle banane in
Honduras, fino a incontrare Bill Pullman, che ci svelerà il suo sogno di creare un frutteto a
Hollywood. Tratto dall’omonimo volume di Adam Leith-Gollner.
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OGM? Verso un’allerta mondiale – Les OGM & Nous, vers une alerte mondiale?
(Francia, 2012, 90’) di Clément Fonquernie
Da anni il biologo molecolare Gilles-Éric Séralini sognava di poter realizzare uno studio
prolungato che mettesse a confronto topi nutriti con gli Ogm e con il mais trattato con il
Roundup, erbicida prodotto dalla Monsanto dal 1975. Un progetto diventato realtà grazie al
Criigen, il Comité de recherche et d’information indépendantes sur le génie génétique, che
ha portato alla nascita di un esperimento della durata di ventiquattro mesi. I risultati,
pubblicati nel settembre del 2012, hanno scatenato diverse polemiche, oltre a far
emergere prove schiaccianti sulla pericolosità degli alimenti modificati geneticamente
legate alla quantità e alla tipologia dei tumori sviluppati dalle cavie.
El Impenetrable (Argentina, Francia 2012, 91’) di Daniele Incalcaterra e Fausta
Quattrini
Quando Daniele Incalcaterra scopre che il padre gli ha lasciato in eredità cinquemila ettari
di terreno nel Chaco, area del Sud America che comprende la più grande foresta per
estensione dopo l’Amazzonia, parte per il Paraguay. L’obiettivo è quello di spingere il
governo ad attribuire all’appezzamento la tutela di riserva naturale, così da restituirlo agli
indigeni locali, i Guarnì. Si troverà quindi a scontrarsi con l’ostruzionismo degli altri
proprietari terrieri e la sfiancante burocrazia locale, mentre a bordo di una vecchia
automobile scoprirà un territorio devastato dalla deforestazione compiuta in nome dei
grandi latifondisti, delle multinazionali e delle compagnie petrolifere.
Un mondo in pericolo - More Than Honey (Svizzera, Germania, Austria, 2012, 95’)
di Markus Imhoof
La sindrome dello spopolamento degli alveari, riscontrata per la prima volta in Nord
America alla fine del 2006 e che si è poi diffusa anche nei principali pasi europei, è un
fenomeno ancora poco conosciuto che provoca l’improvvisa moria di intere colonie di api
sul quale gli scienziati continuano a interrogarsi. Ma dalle conseguenze potenzialmente
devastanti per l’intero equilibrio ecosistemico del pianeta. Grazie a un lavoro di ricerca
durato oltre cinque anni, Markus Imhoof ci guida così alla scoperta di un insetto dalle
sorprenderti caratteristiche, allevato per secoli dall’uomo e sempre più in pericolo a causa
di fattori come l’uso di particolari pesticidi chimici in agricoltura.
Revenge of the Electric Car - La rivincita dell’auto elettrica (USA, 2011, 90’) di Chris
Paine
Chris Paine ha raccontato nel 2006 come una congiura ordita dalle alte sfere
dell’economia e della politica americana aveva sancito la fine del sogno dell’auto elettrica.
Un panorama che oggi appare del tutto mutato. Lo stesso Paine ci guida così alla scoperta
del futuro dell’industria automobilistica tramite gli interventi di alcuni dei suoi protagonisti:
da Bob Lutz della General Motors, a Elon Musk, il giovane milionario fondatore della Tesla
Motors, fino a Carlos Ghosn, dirigente della Nissan che nel 2009 ha annunciato la
produzione della Leaf, un veicolo elettrico a basso costo accessibile a tutti, coinvolgendo
inoltre star di Hollywood come Tim Robbins o Danny DeVito.
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ECOKIDS
Sono dieci i film, tra animazione, fiction e documentari, che quest’anno rientrano nella
sezione dedicata al pubblico dei più piccoli, Ecokids.
In collaborazione con Legambiente, Ecokids prevede una serie di proiezioni mattutine,
generalmente introdotte da educatori ed esperti e si rivolge a studenti di ogni ordine e
grado, accogliendo da sempre film e ospiti in esclusiva.
Sempre all’interno di Ecokids, una novità assoluta di quest’anno è l’iniziativa
CinemAmbiente con Bebè, in collaborazione con Giovani Genitori e Museo Nazionale del
Cinema: domenica 2 giugno al mattino verrà proiettato Lorax - Il guardiano della foresta
di Chris Renaud e Kyle Balda.
Questa proiezione è pensata per i genitori che vogliono andare al cinema con i figli, anche
i più piccoli: il volume sarà ridotto, le luci soffuse e ci saranno a disposizione fasciatoi,
scalda-biberon, pannolini e un passeggino parking.
Quello che lo scorso anno si chiamava “Al cinema con mamma e papà”, diventa
quest’anno Al cinema in famiglia: nei pomeriggi di sabato 1 giugno e domenica 2 giugno
verranno proiettati, gratuitamente per i bambini sotto i 14 anni, due film di animazione
decisamente originali: Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo di Rémi Bezançon e
Jean-Christophe Lie e I Croods di Kirk De Micco e Chris Sanders.
Il primo è composto da centocinquantamila disegni eseguiti a mano da una troupe di
duecentocinquanta persone suddivisa in otto diversi studi di animazione nel mondo, e
racconta la vera storia di Zarafa, la prima giraffa a sbarcare in Europa come dono offerto
dal pascià d’Egitto al Re di Francia Carlo X nel 1827 per ottenerne il sostegno contro i
turchi che assediavano Alessandria d’Egitto. La versione italiana vede la partecipazione al
doppiaggio di Vinicio Capossela, che, per l’occasione, ha composto la canzone originale
Zarafa giraffa, inserita alla fine del film.
I Croods si rivolge a bambini in età scolare e narra la storia di Eep, un’adolescente che fa
parte di una famiglia di cavernicoli, i Croods. Stanca di un’esistenza improntata sulla mera
sopravvivenza familiare gestita in modo iperprotettivo, la ragazza è impaziente di scoprire
il mondo. E quando una notte incontra Guy, un giovane nomade che predice la fine di tutto
e le fa conoscere il fuoco, si troverà a scontrarsi con la severità del genitore. Ma ormai le
porte di una esistenza completamente nuova si sono aperte ai suoi occhi.
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ECOKIDS: I FILM
Le avventure di Fiocco di Neve (Spagna, 2011, 85’) di Andrés G. Schaer
Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo (Francia, Belgio, 2012, 78’) di Rémi Bezançon
e Jean-Christophe Lie
I Croods (USA, 2013, 98’) di Kirk De Micco e Chris Sanders
Lorax - Il guardiano della foresta (USA, 2012, 86') di Chris Renaud e Kyle Balda
Meno 100 chili - Ricette per la dieta della nostra pattumiera (Italia, 2013, 82’) di Emanuele
Caruso
Promised Land (USA, 2012, 106’) di Gus Van Sant
Re della terra selvaggia (USA, 2012, 91’) di Benh Zeitlin
Sammy 2 – La grande fuga (Belgio, 2012, 92’) di Ben Stassen
L’ultimo pastore (Italia, 2012, 76’) di Marco Bonfanti
Vita di Pi (Cina, USA, 2012, 127’) di Ang Lee
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ECOTALK
Incontri con i protagonisti del festival
Venerdì 31 maggio ore 16.30 – Blah Blah
Incontro con “Veterinari senza frontiere”
“Veterinari senza frontiere” è un’associazione attiva da oltre trenta anni in tutto il mondo
con l’obiettivo di garantire migliori condizioni di vita ai più vulnerabili, affermando i principi
della sovranità alimentare e sostenendo modelli di produzione agroecologici, in grado
anche di contrastare il cambiamento climatico. Fin dall’inizio, Vsf ha posto la
comunicazione delle sue attività al centro delle strategie per realizzare la propria mission.
L’incontro con CinemAmbiente era quindi un appuntamento solo rimandato, che
quest’anno per la prima volta si concretizza, ospitando la cerimonia conclusiva della
Golden Goat Shortfilm Competition , manifestazione organizzata da Vsf Europa con il
contributo di Arcabalena. Una serata nel corso della quale sarà premiato Marko
Bogdanovic, regista del cortometraggio Livfestock farming - A Close-up, scelto da una
giuria composta da Luca Sabbioni, Sarah Pesenti, Andrea Mattacheo, Riccardo Fassone,
Pietro Venezia e Alessandro Broglia. Dopo la premiazione avrà inoltre luogo una tavola
rotonda incentrata sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’educazione permanente alla
cittadinanza globale, a partire dall’esperienza diretta di alcuni documentaristi che hanno
lavorato per Vsf come Fabien Blanchon e Hamed Zolfagharikoohi, autori del
mediometraggio Risposte contadine, di cui verranno proiettati alcune sequenze durante
l’incontro.
All’evento, moderato dal giornalista Massimo Bongiorno, partecipano anche Pietro Venezia
e Alessandro Broglia, oltre a Luca Sabbioni e Alessandro Dessì, project coordinator di Vsf
Italia.
Sabato 1 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori
Frutti perduti, frutti ritrovati - Incontro con i protagonisti del film The Fruit Hunters di
Yung Chan
Bill Pullman sarà anche una star di Hollywood, ma non somiglia certo a Indiana Jones, e
tanto meno gli somiglia l’agronoma Isabella Dalla Ragione. Eppure i due protagonisti del
documentario di Yung Chan sono due veri cacciatori di tesori perduti: rari tipi di frutta, a
rischio di estinzione per le crudeli leggi di mercato liberiste che premiano solo le specie più
commerciabili. Una passione che si è trasformata in una vera e propria missione in difesa
della biodiversità alimentare di cui parleranno con la paesaggista e botanica Michela
Pasquali. All’incontro parteciperà anche Paola Costanzo, responsabile delle collezioni del
Museo della Frutta «Francesco Garnier Valletto».
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Protagonista di film come Independence Day di Roland Emmerich o Strade perdute di
David Lynch, Bill Pullman vive sulle colline di Hollywood dove ha creato un giardino con
più di cento tipi diversi di piante da frutta. Nel 2011 ha fondato l’associazione Hollywood
Orchard.
Isabella Dalla Ragione ha fondato l’associazione Archeologia Arborea a San Lorenzo di
Cherchi, in Umbria, dove ha raccolto oltre quattrocentocinquanta piante di centocinquanta
varietà diverse.
Michela Pasquali ha fondato l'organizzazione Linaria e ha scritto volumi come Loisaida
NYC community gardens e I giardini di Manhattan - Storie di guerrilla gardens.
Domenica 2 giugno ore 16.30 – Blah Blah
At-trazione animale
La trazione animale moderna per una agricoltura sempre più ecosostenibile
La tavola rotonda a CinemAmbiente sulla trazione animale moderna in agricoltura precede
di poche ore la visita di Pierre Rabhi. La coincidenza non è priva di significato. Nella
visione e nelle pratiche dei suoi promotori, la trazione animale moderna è infatti un metodo
in sintonia con la natura, tesa a un’agricoltura ecologica, sostenibile, misurata, in cui le
componenti umana, animale e vegetale interagiscono armonicamente per il bene del
pianeta. L’incontro al Festival è il primo in Italia fuori dalla filiera agricola e ha lo scopo di
iniziare ad agglomerare intorno all’agricoltura biologica e alla moderna trazione animale
diverse competenze multidisciplinari, a partire dalla presentazione di alcuni video realizzati
da Wwoof Italia. Il dibattito è condotto da Mario Gala, membro del consiglio nazionale del
Wwoof Italia, titolare di azienda agricola presidio Slow Food, promotore della trazione
animale in agricoltura.
Prendono parte alla discussione:
Enrico Moriconi, componente del direttivo nazionale di Medicina Democratica.
Claudio Papalia, della Fert Rights di Torino, produttrice di contenuti innovativi per i media
sociali, editrice di Trancemedia.eu.
Giovani agricoltori biologici operanti in regione Piemonte.
Domenica 2 giugno ore 20.30 - Cinema Massimo
Per la terra e per l’uomo – Incontro con Pierre Rabhi e Andrea Segré
Il mio corpo e' la terra
Proiezione dell'omonima docu-intervista a Pierre Rabhi, regia di Carola Benedetto e
Igor Piumetti (30' - 2012)
La serata, inclusa nel festival Per sentieri e remiganti (www.persentierieremiganti.it), e'
realizzata in collaborazione con AiCARE (Agenzia italiana per la campagna e l'agricoltura
responsabile ed etica).
La «rivoluzione gentile e agroecologica» del «contadino poeta» Pierre Rabhi sta
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letteralmente trasformando la Francia. Pioniere dell'agricoltura ecologica ed esperto
internazionale per la lotta contro la desertificazione non solo professa la necessità di
cambiare modello di sviluppo, ma propone soluzioni e, soprattutto, le applica. «La società
cambierà quando la morale e l'etica investiranno le nostre riflessioni», questa la sostanza
della filosofia di Pierre Rabhi. Restio a muoversi e a comparire in pubblico, è a Torino in
una delle sue rare apparizioni.
Pierre Rabhi vive nell'Ardèche, dove si dedica all'agricoltura, sostenendo diversi
programmi di tutela della terra e dell'ecosistema. Ha creato l'associazione Terre &
Humanisme e nel 2006 Colibris. È autore di volumi come Manifesto per la terra e per
l'uomo.
Andrea Segrè è direttore del dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari
dell'Università di Bologna ed è il fondatore di Last Minute Market, laboratorio per la
riduzione e il recupero degli sprechi alimentari.
Francesca Durastanti è socia fondatrice e presidente di AiCare (Agenzia italiana per la
campagna e l’agricoltura responsabile ed etica).
Partecipano all’incontro la monaca induista Svamini Hamsananda, la giornalista Paola
Emilia Cicerone, il professore di economia e politica agraria Francesco Di Iacovo,
l’indologa Carola Benedetto e lo slavista Igor Piumetti.
Carola Benedetto, laureata in indologia allʼUniversità di Torino, è autrice e regista per il
Gruppo del Cerchio e direttore artistico del Festival Per Sentieri e Remiganti.
Igor Piumetti, slavista e traduttore, attore e regista, diplomato in montaggio nel 2008, ha
lavorato come montatore di Nel ventre del bambino (2008), con Sotiguy Kouyate.
Lunedì 3 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori
Felicità possibile? - Incontro con Helena Norberg-Hodge e Maurizio Pallante
Come uscire da una crisi che non è solo economica ed ecologica, ma anche spirituale?
Nel suo film L’economia della felicità (che sarà proiettato durante l’incontro) Helena
Norberg-Hodge ci racconta come migliorare il benessere dell’uomo e del pianeta, offrendo
non solo un’analisi a tutto tondo della globalizzazione, ma anche un potente messaggio di
speranza per il futuro. E la parola chiave di questo messaggio sembra essere
«localizzazione». Quando le persone cominciano a capire il nesso tra cambiamento
climatico, instabilità economica globale e la loro personale sofferenza allora c’è davvero la
potenzialità di un movimento in grado di cambiare il mondo.
Helena Norberg-Hodge, considerata tra i dieci ambientalisti più influenti del mondo, ha
scritto Il futuro nel passato, che è stato tradotto in più di quaranta lingue, ed è membro
della International Commission on the Future of Food and Agriculture. Nel 2012 ha
ricevuto il prestigioso Global Peace Award.
Maurizio Pallante ha fondato il movimento per la decrescita felice e ne dirige le edizioni.
Membro del comitato scientifico M’illumino di meno, è autore di numerosi saggi, tra cui
Ricchezza ecologica, Discorso sulla decrescita, La felicità sostenibile e del romanzo I
trent’anni che sconvolsero il mondo.
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Martedì 4 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori
Verso Rifiuti Zero - Incontro con Rossano Ercolini
Rossano Ercolini è un maestro elementare che vive a Capannori, in provincia di Lucca.
Per proteggere il benessere dei suoi studenti e concittadini, decise di informare la
comunità sui rischi dell’inceneritore e sulle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti
domestici del paese. Ha quindi creato una campagna anti-inceneritori, da cui è poi nato il
movimento Rifiuti zero. Ercolini è stato insignito a San Francisco il mese scorso del
Goldman Environmental Prize, il più prestigioso premio ambientale al mondo. Il presidente
Barack Obama ha poi incontrato i vincitori del premio alla Casa Bianca. Nel 2009, in piena
emergenza rifiuti a Napoli, fu Ercolini a proporre di tenere il meeting dell’associazione
internazionale Zero Waste proprio nel capoluogo campano, coinvolgendo così esperti in
grado di studiare la situazione e consigliare i cittadini. Con Ercolini, L’Italia può vantare un
premio Nobel in tema d’ambiente.
Rossano Ercolini è presidente di Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero e di Zero Waste
Europe nonché direttore del centro ricerca Rifiuti Zero di Capannori. Nel 2013 ha vinto il
Goldman Environmental Prize .
Beppe Rovera da anni è curatore e conduttore della trasmissione in onda su Rai Tre
Ambiente Italia. Nel 2006 ha vinto il premio giornalistico per l’ambiente «Mario Pastore».
ECO EVENTI
Eating City - La città che mangia – Pranzo contro gli sprechi alimentari
2 giugno, ore 12 - 16 Piazza Vittorio Veneto
Primo non sprecare. È questa la filosofia alla base di Eating City, un pranzo gratuito a
base di cibi in eccedenza cucinato da chef conosciuti. Una manifestazione nata per
dimostrare come un nuovo rapporto con le risorse alimentari sia possibile, superando la
logica dominante del surplus e dello spreco, che si articolerà in tre momenti: il mercato
Campagna Amica con eccellenze agroalimentari non solo piemontesi, la cooperativa
Libera, coinvolta per incentivare il contatto diretto tra aziende produttrici e consumatori
nell’ottica della distribuzione a chilometro zero, e il talk show, organizzato per stimolare il
dialogo tra i partecipanti all’evento.
A cura di Risteco. In collaborazione con Last Minute Market, Festival CinemAmbiente,
Cooperativa Nanà, Cial, Coldiretti Piemonte.
Gomorra Interior Design
Un’installazione di Sergio Barboni
Il business dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici è gestito dalla criminalità organizzata
con estrema efficienza e grandi guadagni. Ingenti quantitativi di veleni sfuggiti ai controlli
ufficiali viaggiano infatti verso il l’Italia del Sud e sono occultati in qualsiasi luogo possibile.
La creatività criminale non conosce limiti di fronte al profitto. Il progetto Gomorra Interior
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Design immagina con ironia che l’inventiva dei clan mafiosi raggiunga un livello ancora più
alto e perverso nascondendo fusti industriali pieni di rifiuti tossici direttamente nei nostri
salotti trasformati in tavoli, divani e poltrone.
PROGETTI
Green Film Network
Il Green Film Network è l’associazione che riunisce i principali festival che si svolgono
annualmente nel mondo, incentrati sulla tematica ambientale. L’obiettivo del network è
quello di coordinare gli eventi dei festival che ne fanno parte, promuovere e distribuire i film
a livello internazionale, oltre a incoraggiare iniziative e progetti in grado di incentivare la
riflessione sull’ambiente. Numerosi i Paesi coinvolti:
- Portogallo, Seia: Cine’ Eco – Festival Internacional de Cinema Ambiental da Serra
de Estrela (www.cineecoseia.org)
- Messico, Cuernavaca: Cinema Planeta – Festival Internacional de Cine y Medio
Ambiente de México (www.cinemaplaneta.org)
- India, Nuova Delhi: CMS VATAVARAN – Environmental & Wildlife Film Festival and
Forum (www.cmsvatavaran.org)
- Kosovo, Prizren: Dokufest International Documentary and Short Film Festival
(www.dokufest.com/2013)
- Russia, Mosca: ECOCUP Environmental Film Festival (http://www.ecocup.ru)
- Spagna, Saragoza: Ecozine Film Festival – Festival Internacional de Cine y Medio
Ambiente de Saragoza (www.festivalecozine.com)
- Usa, Washington: Environmental Film Festival in the Nation’s Capital
(www.dcenvironmentalfilmfest.org)
- Québec, Montréal: FFEM – Festival de Films de l’Environment de Montréal
(www.cinemaduparc.com)
- Brasile, Goiás: FICA - Festival Internacional de Cinema e Video Ambiental
(www.fica.art.br)
- Francia, Parigi: FIFE – Festival International du Film d’Environnement
(www.iledefrance.fr/festival-film-environnement)
- Brasile, Rio de Janeiro: Filmambiente – Festival Internacional de Audiovisual
Ambiental (www.filmambiente.com)
- Korea, Seoul: GFFIS – Green Film Festival in Seoul (www.en.gffis.org)
- Belgio, Bruxelles: GREEN UP FILM FESTIVAL (www.greenupfilmfestival.com)
- Germania, Berlino: Interfilm Festival (www.interfilm.de)
- Romania, Tulcea: Pelicam International Film Festival (www.pelicam.ro/eng)
- Canada,
Toronto:
Planet
in
Focus
Environmental
Film
Festival
(www.planetinfocus.org)
- Québec, Montréal: RIEC- IWFE – Rencontres Internationales “Eau ed Cinéma”
International “Water and Film” Events (www.riec-iwfe.org)
- Usa, San Francisco: San Francisco Green Film Festival (www.sfgreenfilmfest.org)
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CinemAmbiente Tour
tour.cinemambiente.it
[email protected]
CinemAmbiente Tour è il progetto di distribuzione cinematografica dei film presentati
durante il Festival. Focalizzata su temi come quello della sostenibilità, dell’energia, della
biodiversità o dei cambiamenti climatici, si tratta di una iniziativa indirizzata a enti, scuole,
associazioni e tutte quelle realtà che, attraverso il linguaggio cinematografico, vogliono
diffondere una coscienza e una conoscenza ambientale ed ecologica.
CinemAmbiente Tv - Film per l’educazione ambientale
tv.cinemambiente.it
[email protected]
CinemAmbiente Tv - Film per l’educazione ambientale è un progetto didattico per portare i
film a tema ambientale all’interno delle scuola attraverso internet, grazie al quale si può
accedere a un archivio di oltre duecento film in streaming, tra documentari, cortometraggi
e film di animazione corredati da dossier di approfondimento, divisi per argomento e per
ordine di scuola.
INFO & CONTATTI
Ufficio stampa
Studio Sottocorno
Valentina Tua e Delia Parodo
Tel. +39 011 8138865 - Cell. 339 3779900/ 320 4048063
[email protected] - [email protected]
con la collaborazione di Marta Franceschetti per la stampa locale – Cell. 339 4776466
[email protected]
Luoghi del Festival
Cinema Massimo
Via Verdi 18, Torino
T + 39 011 8138570/574
Museo Nazionale del Cinema
Mole Antonelliana
Via Montebello 20, Torino
T +39 011 813 8511
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Blah Blah
Via Po 21, Torino
Circolo dei Lettori
Via Bogino 9, Torino
Eating City - La città che mangia
Pranzo contro gli sprechi alimentari
Piazza Vittorio Veneto, Torino
Articolo 4
Corso Regina Margherita 27, Torino
MODALITÁ DI INGRESSO
Alcune proiezioni ed eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, mentre
altre richiedono l’acquisto di biglietti che saranno disponibili dal 24 maggio on line, con
l’applicazione per mobile e presso le casse del cinema Massimo.
BIGLIETTI SINGOLI
€ 5,00 presso le casse del cinema Massimo
Promozione on line
€ 4,50 on line sul sito www.cinemambiente.it o con l’applicazione per mobile
ABBONAMENTI GIORNALIERI
€ 12,00 alle casse del Cinema Massimo
I possessori di abbonamento dovranno comunque ritirare presso le casse i biglietti per
ogni singolo spettacolo. I biglietti saranno disponibili fino ad esaurimento posti.
Promozione abbonamento
Agli spettatori che presenteranno alle casse 4 abbonamenti giornalieri sarà regalato un
abbonamento.
Promozione on line
€ 12,00 se uno spettatore acquista più di 2 biglietti on line (o tramite mobile) in un’unica
transazione per gli spettacoli di uno stesso giorno in orari non sovrapposti. Sarà possibile
accedere direttamente alla sala senza ritirare i singoli biglietti in cassa.
Repliche
Le proiezioni in replica del 6 giugno seguiranno la regolare programmazione del cinema
Massimo. Il costo dei biglietti è di € 5,00
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16° CinemAmbiente
Environmental Film Festival
DIRETTORE
Gaetano Capizzi
SEGRETERIA
Erica Girotto
PROGRAMMAZIONE
Francesco Giai Via
RESPONSABILE ECOEVENTI, COMUNICAZIONE, MARKETING
Silvana Brunero
CORDINAMENTO COMUNICAZIONE E MARKETING
Maria Grazia Girotto
DOCUMENTAZIONE
Giulio Pedretti
con la collaborazione di Thea Bosso
ECOTALK
Paola Della Valle
UFFICIO STAMPA
Studio Sottocorno
Valentina Tua
Delia Parodo
con la collaborazione di Marta Franceschetti
OSPITALITÀ
Elisa Liani
con la collaborazione di
Elisabetta Tumiati
Nadia Zanellato
Davide Carbonari
Maurizio Lesto
COORDINAMENTO GIURIE
Laura D’Amore
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COORDINAMENTO ECOKIDS
Arianna Borlo
CATALOGO
Guglielmo Maggioni
LOGISTICA
Salvatore Cutaia
Marco Petrilli
DESK CINEMA MASSIMO
Lea Stjepovic
Giulia Carbonero
GRAFICA E SIGLA DEL FESTIVAL
Dunter & Housedada
WEB
Creatiweb
TRADUZIONI
Kenneth A. Britsch
TRADUZIONI SIMULTANEE
Giliola Viglietti
Anna Ribotta
Marina Mocetti Spagnuolo
SOTTOTITOLI
Sub-Ti Limited, Londra
FOTOGRAFI
Paolo Tangari
Allievi ITIS Bodoni
Polo ITS
RIPRESE VIDEO
Filmine S.n.c.
ATTREZZATURE E LAVORAZIONI TECNICHE
Acuson
Novarolfilm
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Museo Nazionale del Cinema
PRESIDENTE
Ugo Nespolo
DIRETTORE
Alberto Barbera
ASSISTENTE DIREZIONE E COORDINAMENTO FESTIVAL
Angela Savoldi
VICE DIRETTORE e CONSERVATORE CAPO
Donata Pesenti Campagnoni
COMUNICAZIONE E PROMOZIONE
Maria Grazia Girotto
UFFICIO STAMPA
Veronica Geraci
AMMINISTRAZIONE
Erika Pichler
COORDINATORE GENERALE
Daniele Tinti
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