cartella stampa - Marta Franceschetti
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cartella stampa - Marta Franceschetti
16° CINEMAMBIENTE – Environmental Film Festival Torino, 31 maggio - 5 Giugno 2013 Torna anche quest’anno CinemAmbiente e di questi tempi non è una cosa scontata. Giunto alla sedicesima edizione il Festival, amato e atteso dal pubblico della città, si conferma evento di riferimento della scena internazionale dei festival cinematografici a tematica ambientale. Dal 31 maggio al 5 giugno si susseguiranno proiezioni, dibattiti, incontri ed eventi che coinvolgeranno registi e personalità provenienti da tutto il mondo. Inaugura il Festival in anteprima nazionale The Fruit Hunters di Yung Chang, inno alla biodiversità che con ironia e leggerezza racconta il variegato universo dei «cacciatori di frutta», appassionati che viaggiano in giro per il globo in cerca di frutti rari e perduti. Protagonista del film è Bill Pullman, star hollywoodiana di prima grandezza, interprete di film quali Balle spaziali, Strade perdute, Independence Day che sarà eccezionalmente a Torino per presentare il film e incontrare il pubblico. Come da tradizione protagoniste del programma sono le sezioni competitive. Fra i dieci film del concorso internazionale documentari vale la pena citare le anteprime italiane di Fuck for Forest, film divenuto un caso internazionale e incentrato sull’omonimo gruppo di porno attivisti, e di Blackfish, documentario shock sulla storia dell’orca assassina Tilikum presentato con grandissimo successo all’ultima edizione del Sundance di Robert Redford. Il concorso documentari italiani continua a raccontare il nostro paese e le sue tante storie di resistenza e attivismo. Due novità vivacizzano poi il panorama delle competizioni del Festival: il concorso One Hour dedicato ai documentari internazionali della durata inferiore ai sessanta minuti e il concorso internazionale La casa di domani, cinque film che tracciano scenari futuri fra sviluppo, economia, demografia. Chiude la selezione un nutrito programma di cortometraggi e una serie di eventi speciali fra i quali segnaliamo l’anteprima di Un mondo in pericolo, nuovo capolavoro di Markus Imhoof incentrato sull’universo delle api. Intorno alle proiezioni si articoleranno poi una serie di incontri e dibattiti: gli Ecotalk, che si svolgeranno al Circolo dei Lettori, conversazioni con alcuni protagonisti internazionali dell'ambientalismo. Fra i tanti personaggi che animeranno il Festival vale la pena citare Pierre Rabhi, guru della agricoltura sostenibile, Luca Mercalli, Rossano Ercolini, Daniele Incalcaterra, Helena Norberg-Hodge e Chris Paine. Come sempre il Festival è organizzato a impatto zero, con ospiti che si sposteranno per la città con il bike sharing e pasti rigorosamente a chilometro zero. Per premiare poi le pratiche smart da quest’anno i biglietti per le proiezioni saranno acquistabili on line con una serie di promozioni che renderanno più vantaggioso l’acquisto sul web. CinemAmbiente si inserisce da quest’anno in modo organico negli Smart City Days, il cloud di eventi che animeranno la città prima e dopo il nostro Festival. Gaetano Capizzi Direttore del Festival TWEETS ACHIM STEINER Direttore Esecutivo dell’Unep e Sottosegretario Generale delle Onu Forza CinemAmbiente, film uguale cittadini consapevoli uguale trasformare l’intera società verso un minor spreco di cibo a livello mondiale. ASFANE BASSIR-POUR Direttore dell’Unric #UNRIC Afsané Bassir-Pour sostiene con piacere lo straordinario festival ambientale di #Torino @Cinemambiente http://ow.ly/kMMd5 ANDREA ORLANDO Ministro dell’Ambiente I miei auguri più vivi a CinemAmbiente, il Festival che mette a fuoco i temi ambientali con l’angolazione originale e speciale del regista. PIERO FASSINO Sindaco della Città di Torino Bentornato #Cinemambiente, prestigioso evento culturale che unisce l’amore torinese per il #cinema alla vocazione #verde della Città #CA2016. ENZO LAVOLTA Assessore all’Ambiente della Città di Torino Il #cinema è uno strumento strategico per suscitare nei cittadini una maggiore sensibilità e indurre comportamenti #smart #CA16. MAURIZIO BRACCIALARGHE Assessore alla Cultura, Turismo e Promozione della città del Comune di Torino CinemAmbiente è un grande Festival cinematografico internazionale che ha contribuito a determinare una cultura ambientale nel nostro Paese. 2 ANTONIO SAITTA Presidente della Provincia di Torino Promuovo con grande piacere questo Festival! Ogni anno ci aiuta a vedere e parlare di progetti, sogni, speranze per il nostro ambiente. ROBERTO RONCO Assessore all’Ambiente della Provincia di Torino Cari amici, questo Festival mi porta sempre il buon umore e così mi vien da dirvi: c’è un futuro per l’ambiente finché c’è CinemAmbiente! ROBERTO COTA Presidente della Regione Piemonte Saluto la 16esima ed. di CinemaAmbiente, Festival torinese di rilievo internazionale per la promozione del cinema e della cultura ambientale. Un’altra eccellenza Piemonte. ROBERTO RAVELLO Assessore all’ambiente della Regione Piemonte Un evento che offrirà numerosi spunti di riflessione per il rilancio di una cultura dell’ambient e, la diffusione di comportamenti responsabili e la costruzione di un futuro sostenibile. UGO NESPOLO Presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino Il #mondo è la nostra casa e dobbiamo rispettarlo. Grazie a #CinemAmbiente impariamo ad averne cura #CA16. ALBERTO BARBERA Direttore del Museo Nazionale del Cinema di Torino Bentornato #CinemAmbiente, l'appuntamento italiano più importante dell'anno per chi ha a cuore la salvezza del pianeta. #CA16 3 COMUNICATO STAMPA La sedicesima edizione di CinemAmbiente, il più importante festival cinematografico a tematica ambientale diretto da Gaetano Capizzi e organizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino, avrà luogo a Torino, da venerdì 31 maggio a mercoledì 5 giugno 2013, data in cui si festeggia il World Environment Day (WED), la Giornata Mondiale dell'Ambiente promossa da UNEP (United Nations Environment Programme). Inaugura il festival venerdì 31 maggio l'anteprima nazionale di The Fruit Hunters di Yung Chang, inno alla biodiversità che racconta il variegato mondo dei “cacciatori di frutta”, appassionati che viaggiano in giro per il globo in cerca di frutti rari e perduti. Protagonista del film è Bill Pullman, star hollywoodiana di nota fama, interprete di film quali Balle spaziali, Strade perdute, Independence Day. Bill Pullman sarà ospite a Torino per presentare il film e incontrare il pubblico. Introduce la serata, alle ore 21, il cortometraggio CasaOz: anteprima di Alessandro Avataneo, previsto nella sezione Eventi Speciali. Il festival quest’anno presenta oltre 80 film, suddivisi tra le sezioni competitive nazionali ed internazionali. Fra i 10 film del Concorso Internazionale Documentari, tutte anteprime italiane, da segnalare quella di Fuck for Forest, film divenuto un caso internazionale e incentrato sull'omonimo gruppo di porno attivisti, e quella di Blackfish, documentario shock sulla storia dell'orca assassina Tilikum presentato con grandissimo successo all'ultima edizione del Sundance di Robert Redford. Il Concorso Documentari Italiani, composto da 10 titoli, continua a raccontare il nostro paese e le sue tante storie di resistenza e attivismo, come Se io fossi acqua, documentario sul dopo inondazione del 2011 a La Spezia e Massa Carrara. Lo sguardo dei registi italiani si posa anche su storie estere, come nel caso di Lucciole per lanterne che analizza la gestione delle risorse idriche nel Cile del dopo Pinochet. Due novità vivacizzano poi il panorama delle competizioni del festival: il Concorso Internazionale Documentari One Hour, dedicato ai documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti e il Concorso “La casa di domani”, cinque film che tracciano scenari futuri fra sviluppo, economia, demografia, raccogliendo film documentari di produzione internazionale che affrontano, in modo costruttivo, le problematiche della contemporaneità e suggeriscono le buone pratiche per la società di domani. In particolare sabato 1° giugno è prevista una serata dedicata al film Ultima chiamata, last call di Enrico Cerasuolo, già presentato come work in progress lo scorso anno a CinemAmbiente. A quarant’anni di distanza dal libro Il rapporto sui limiti dello sviluppo, che metteva in luce come la continua crescita della popolazione umana e il conseguente crescere del consumo potesse essere devastante per l’intero ecosistema terrestre, il film si chiede se abbiamo ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata. Oltre al regista e al produttore del film, interverranno alla serata anche il neo Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il Sindaco della Città di Torino Piero Fassino e Luca Mercalli. 4 Tutti i concorsi presentano i migliori film documentari a tematica ambientale prodotti negli ultimi due anni e sono giudicati da Giurie Internazionali e Nazionali composte da esponenti del mondo del cinema, della cultura e dell'ambientalismo. Il Presidente della Giuria Internazionale quest’anno è Maurizio Nichetti. Per quel riguarda le sezioni non competitive quest’anno sono: Panorama Cortometraggi, Ecokids ed Eventi Speciali. La sezione internazionale Panorama Cortometraggi presenta, fuori concorso, una selezione di 36 cortometraggi di fiction, animazione e documentari dai linguaggi innovativi che affrontano specifici problemi ambientali. Sempre molto seguita dal pubblico più giovane, Ecokids, in collaborazione con Legambiente, prevede una serie di proiezioni mattutine, generalmente introdotte da educatori ed esperti; la sezione si rivolge a studenti di ogni ordine e grado e accoglie film e ospiti in esclusiva. Nell’ambito dell’iniziativa “CinemAmbiente con bebè, giornate di cinema dedicate alle famiglie”, la mattina di domenica 2 giugno, in collaborazione con Giovani Genitori e Museo Nazionale del Cinema, è prevista la proiezione del film di animazione Lorax - Il guardiano della foresta di Chris Renaud e Kype Balda, già accolto con enorme successo dai giovanissimi durante la scorsa edizione del festival. Completano la selezione una serie di eventi speciali fra i quali il già citato The Fruit Hunters in apertura e, in chiusura del festival, l'anteprima italiana di Un mondo in pericolo, nuovo capolavoro di Markus Imhoof incentrato sull'universo delle api. Intorno alle proiezioni, che si svolgeranno tutte al Cinema Massimo (sala 1 e sala 3) di via Verdi, si articoleranno anche una serie di incontri e dibattiti: gli Ecotalk, che si terranno tra Circolo dei Lettori e Blah Blah, ospiteranno conversazioni con alcuni dei protagonisti internazionali dell'ambientalismo. Fra i tanti personaggi che animeranno il festival vale la pena citare Pierre Rabhi, guru della agricoltura sostenibile, Rossano Ercolini, vincitore del prestigioso premio Goldman Environmental Prize 2013 per le sue attività sulla riduzione dei rifiuti, e Helena Norberg-Hodge, considerata tra i 10 ambientalisti più influenti al mondo fondatrice dell’International Society for Ecology and Culture (ISEC). Come sempre il festival è organizzato a impatto zero, con ospiti e staff che si sposteranno per la città con automobili elettriche, il bike sharing e tutti i pasti saranno rigorosamente a chilometro zero. Inoltre per premiare le pratiche smart da quest'anno i biglietti per le proiezioni saranno acquistabili on line con una serie di promozioni che renderanno più vantaggioso l'acquisto sul web. I luoghi del festival saranno inoltre coperti da wi-fi gratuito. 5 SERATE DI APERTURA E CHIUSURA Il festival si apre con un viaggio intorno alla natura, al commercio e alla storia della frutta. The Fruit Hunters di Yung Chang accompagna lo spettatore dall’alba dell’umanità fino all’era della moderna agricoltura, al seguito di un gruppo di cacciatori di frutta, avventurieri che viaggiano attraverso la cultura, la storia e la geografia per mostrare la relazione tra l’uomo e la frutta. Un film che cambia non solo il modo in cui il cibo viene percepito, ma anche ciò che il cibo significa per l’essere umano e la società. Il protagonista del film Bill Pullman sarà uno degli ospiti d’eccezione del festival, e sarà presente in sala per incontrare il pubblico. Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio CasaOz: anteprima di Alessandro Avataneo. Sarà l’occasione per parlare dell’attività dell’Associazione CasaOz di Torino, che si prende cura di bambini malati e delle loro famiglie. Attraverso tecniche di ripresa innovative, Un mondo in pericolo di Markus Imhoof, film di chiusura del festival, il documentario segue a distanza ravvicinata la vita delle api. Un documentario che ci fa scoprire la loro vita, la loro incredibile intelligenza e le inaspettate caratteristiche che assomigliano di molto a quelle umane. Una fotografia di profonda bellezza che ritrae un mondo che purtroppo, per motivi legati ai consumi umani, sta rischiando di scomparire, provocando gravi danni all’interno ecosistema. 6 SERATE DI APERTURA E CHIUSURA: SINOSSI The Fruit Hunters - Cacciatori di frutta (Canada 2012, 92’) di Yung Chang Un viaggio alla scoperta del mondo della frutta tra cultura, storia ed ecologia con protagonisti esperti di ortocultura, pomologi o semplici appassionati. Yung Chang ci guida così in una vera e propria odissea intorno al mondo che ci condurrà alla scoperta del mango bianco di Bali o del raro kura-kura durian del Borneo, passando per i fichi italiani ormai scomparsi ma rintracciabili nei dipinti del Rinascimento, la Rare Fruit Council International del Mango Festival di Miami in Florida e il commercio delle banane in Honduras, fino a incontrare Bill Pullman, che ci svelerà il suo sogno di creare un frutteto a Hollywood. Tratto dall’omonimo volume di Adam Leith-Gollner. CasaOz: anteprima (Italia 2013, 9’) di Alessandro Avataneo CasaOz è un’associazione che ha scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui c’è un bambino malato, offrendo accoglienza, sostegno e assistenza nell’elaborazione di un percorso di ritorno alla normalità sociale. Ma è innanzitutto un luogo, un edificio in cui essere accolti e trovare ascolto, empatia o sostegno. Una vera e propria porta che si apre su una diversa concezione della vita e del dolore, raccogliendo un insieme di storie di persone che hanno deciso di aiutarsi reciprocamente con l’obiettivo di mutare la stessa prospettiva della malattia e creare uno spazio sereno dove superare nel migliore dei modi le difficoltà che i piccoli pazienti sono costretti ad affrontare. Un mondo in pericolo - More Than Honey (Svizzera, Germania, Austria 2012, 95’) di Markus Imhoof La sindrome dello spopolamento degli alveari, riscontrata per la prima volta in Nord America alla fine del 2006 e che si è poi diffusa anche nei principali paesi europei, è un fenomeno ancora poco conosciuto che provoca l’improvvisa moria di intere colonie di api sul quale gli scienziati continuano a interrogarsi. Ma dalle conseguenze potenzialmente devastanti per l’intero equilibrio ecosistemico del pianeta. Grazie a un lavoro di ricerca durato oltre cinque anni, Markus Imhoof ci guida così alla scoperta di un insetto dalle sorprenderti caratteristiche, allevato per secoli dall’uomo e sempre più in pericolo a causa di fattori come l’uso di particolari pesticidi chimici in agricoltura. 7 PREMI Concorso Internazionale Documentari Premio al miglior documentario internazionale offerto da Asja € 5.000,00 Premio Consulta Provinciale degli Studenti di Torino € 1.500,00 Concorso Documentari Italiani Premio al miglior documentario italiano offerto da CiAL € 3.000,00 Premio speciale Guido Boccaccini in collaborazione con ANMC Menzione Speciale LEGAMBIENTE Concorso Internazionale Documentari ONE HOUR Premio al miglior mediometraggio offerto da SMAT € 2.000,00 Premio Speciale Sub-ti: Sub-ti offre in premio la fornitura di sottotitoli in una lingua europea per la nuova opera del regista vincitore, comprensivo di traduzione, adattamento e spotting list con timecode, da una lingua europea ad un’altra lingua europea. Concorso 'La casa di domani' Premio al miglior documentario per 'La casa di domani' offerto da Leroy Merlin € 3.000,00 Questo concorso raccoglie i film documentari di produzione internazionale che affrontano in modo costruttivo le problematiche della contemporaneità e suggeriscono buone pratiche per la società di domani. Premi Speciali Premio Speciale 'Eating City, la città che mangia' offerto da Risteco € 3.000,00 Il premio è promosso dal consorzio Risteco ed ha lo scopo di premiare il film che meglio affronta i temi dell'alimentazione, del consumo del suolo, del consumo energetico e in generale della sostenibilità del vivere in città. Possono partecipare al premio speciale film selezionati tra tutti i concorsi del Festival. 8 LE GIURIE CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI Maurizio Nichetti – Presidente della Giuria Ha lavorato dal 1971 al 1978 come sceneggiatore presso lo Studio Bozzetto, scrivendo Allegro non troppo e tre lungometraggi del signor Rossi, prima di fondare nel 1975 la compagnia teatrale Quelli di Grock ed esordire alla regia con il lungometraggio Ratataplan (1979). Ha quindi realizzato, tra gli altri, film come Ho fatto splash (1980), Ladri di saponette (1988), Volere volare (1990), Luna e l’altra (1997) e Honolulu Baby (2001). Ha inoltre condotto programmi televisivi (tra cui Quo Vadiz? e Pista!), diretto spettacoli teatrali (Le sorelle Materassi, Tootsie e La verità) e lirici (Il barbiere di Siviglia, Il domino nero, Il paese dei campanelli, Cin-Ci-Là), oltre a fiction (Dott. Clown e Agata e Ulisse) e serie tv (Mammamia!). Per la Rai ha anche firmato serie animate come Neve & Gliz e Teen Days. È attualmente impegnato nella lavorazione di un lungometraggio sulla vita di San Francesco e dal 2005 al 2010 è stato direttore artistico del Trento Film Festival. Claudia Apostolo Giornalista televisiva, collabora con il Tg3 del Piemonte ed è inviata di Ambiente Italia, storica trasmissione legata alla natura, al paesaggio e al territorio italiano in onda da oltre vent’anni il sabato su Rai Tre. Ha inoltre realizzato diversi documentari con l’associazione Puntodoc, girati nell’Amazzonia brasiliana e prodotti dall’associazione Ong Mais (Movimento per l’autosviluppo, l’interscambio e la solidarietà), come A beiradeira e o grilador. Cristina Gabetti Si è laureata a Yale. Cronista di spettacolo per i telegiornali Mediaset, poi curatrice di Abitare Tv, dal 2008 conduce Occhio allo spreco, la rubrica del sabato del programma Striscia la notizia. Ha scritto diversi volumi come Tentativi di eco condotta, Occhio allo spreco - Consumare meno e vivere meglio e Tondo come il mondo - Manuale per giovani amici della Terra, partecipando inoltre con un saggio al testo Green Economy, curato da Victor Uckmar e Maurizio Guandalini. Daniele Incalcaterra Ha studiato ingegneria e matematica a Buenos Aires, prima di dedicarsi alla fotografia e iniziare a occuparsi di documentari presso gli Ateliers Varan di Parigi, di cui è diventato codirettore nel biennio 1988-89. Fondatore dell’Atelier Video a Palermo con Fausta Quattrini nel 1996, ha quindi collaborato con lei alla realizzazione del documentario La nación mapuche, che è stato presentato al Torino Film Festival del 2007, per poi dirigere El Impenetrable (2012). Chris Paine Ha scritto e diretto i documentari Who Killed the Electric Car? (2006) e Revenge of the Electric Car (2011), entrambi presentati in anteprima a CinemAmbiente. Ha inoltre prodotto No Maps for These Territories (2000), Faster! (2003) e Charge (2011) di Mark Neale. Fa parte del consiglio di amministrazione di Friends of the Earth e collabora con Sunergize, azienda neozelandese legata all’energia solare, la Conscious Commuter Corporation, azienda americana specializzata in bici elettriche, e del Black Rock Arts Foundation, sezione del Burning Man festival che si svolge in Nevada. 9 CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI Antonio Bellia Ha esordito alla regia con Peppino Impastato - Storia di un siciliano libero, seguito da Nel cuore delle alghe e dei coralli e Ore d’aria, lavorando quindi come aiuto per registi come Marco Tullio Giordana o Ciprì e Maresco. Nel 2005 ha fondato la Demetra produzioni con cui ha realizzato documentari come Crimini di pace e ’A pirrera, prima di cominciare a collaborare con Rai Educational per il programma La storia siamo noi. Tra le sue ultime regie, Uno di noi, A tutto tonno e Il santo nero. Roberto Cavallo È stato assessore all’Ambiente, agricoltura e protezione civile del Comune di Alba ed è presidente di Erica, azienda di consulenza e comunicazione ambientale, oltre che di Aica (Associazione internazionale per la comunicazione ambientale). Ha scritto diversi volumi di narrativa e divulgazione scientifica come Prodotti di nicchia di Langhe e Roero, Napoli Expres e Meno 100 chili - Ricette per la dieta della nostra pattumiera che ha ispirato l’omonimo documentario diretto da Emanuele Caruso. Adonella Marena Impegnata sin dagli anni Ottanta nell’approfondimento e sviluppo del cinema delle donne, ha collaborato con canali televisivi italiani come Rai Tre o La7 e internazionali come Zdf Arte e Planete. Ha quindi realizzato diversi documentari ispirati a esperienze a lei vicine e legati a temi come quelli dell’intercultura, della memoria o dell’ecologia, tra cui La fabbrica degli animali, Tute bianche, Mi piaceva vivere lassù, No Tav - Gli indiani della valle, Il cartun d’le ribelliun e Libellule. CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR Enrica Capra Dopo diverse esperienze nel mondo del teatro, ha lavorato come direttore della comunicazione in campo editoriale, prima di entrare nel team di sviluppo di una società di produzione cinematografica. È la fondatrice e Ceo di GraffitiDoc, che dal 2004 ha prodotto diversi documentari come Polvere - Il grande processo dell’amianto di Niccolò Bruna e Andrea Prandstraller. Nel biennio 2011-2013 è stata vice presidente di Doc/It, l’associazione dei professionisti del documentario italiano. Gianluca e Massimiliano De Serio Dal 1999 hanno realizzato numerosi cortometraggi e documentari, tra cui Il giorno del santo, Mio fratello Yang, Zakaria, Rew e Shade o L’esame di Xhodi, ottenendo diversi riconoscimenti come il Nastro d’argento e il premio per il miglior film a Oberhausen. Con Bakroman hanno vinto il premio come miglior documentario al Torino Film Festival nel 2010 e l’anno seguente hanno esordito nel lungometraggio di finzione con Sette opere di Misericordia, presentato in anteprima al Festival di Locarno. Rossano Ercolini È coordinatore del centro di ricerca Rifiuti zero del Comune di Capannori (Lucca) ed è presidente dell’associazione Diritto al futuro, oltre a essere tra i principali fondatori della rete nazionale Rifiuti zero. Speaker negli incontri mondiali della Zero Waste International 10 Alliance dal 2009 al 2012, ha quindi promosso la Zero Waste Italy di cui è tra i coordinatori. Presidente dell’associazione Zero Waste Europe, ha ricevuto il Goldman Environmental Prize nel 2013. Menzione speciale LEGAMBIENTE Alessandra Bonfanti Laureata alla Sapienza di Roma in comunicazione e marketing sociale, è membro del direttivo nazionale di Legambiente, oltre a collaborare con il mensile «La Nuova Ecologia» e con la direzione nazionale dove sta contribuendo a costruire il dipartimento Cultura e territorio e la rete degli eco festival dell’associazione FestambienteNet. Di recente si occupa di bellezza, qualità culturale dei territori e dei piccoli comuni, rigenerazione urbana e creatività. Daniele Di Stefano Giornalista, ha scritto di ambiente e salute per diverse agenzie di stampa. Ufficio stampa del comitato referendario contro il nucleare (e di varie altre cause ambientaliste), cura la comunicazione web di Legambiente nazionale. Salvatore Venezia Laureato in scienze politiche, appassionato di cinema da sempre, dal 2000 vive e lavora a Torino. Dal 1995 è membro del consiglio nazionale di Legambiente e fa parte del direttivo di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta. Fra il 1993 e il 1999 è stato presidente del circolo Il Cigno di Legambiente Caltagirone e tutt’ora riveste la carica di presidente del circolo “Dora in poi” di Collegno. CONCORSO “LA CASA DI DOMANI” Il concorso «La casa di domani» rappresenta una novità assoluta all’interno del Festival e raccoglie cinque film documentari che tracciano possibili scenari futuri per i destini del nostro pianeta. Il premio viene attribuito da una giuria di Leroy Merlin e sottolinea l’esigenza di veicolare il messaggio che tutti possiamo contribuire alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’habitat partendo da azioni quotidiane e domestiche. Poiché il cinema è la forma di linguaggio più immediata per parlare di queste tematiche Leroy Merlin ha individuato nel Festival CinemAmbiente il partner ideale per promuovere il valore della sostenibilità. Il premio «La casa di domani» verrà assegnato al film in concorso che affronterà al meglio le problematiche della contemporaneità suggerendo in modo costruttivo buone pratiche per la società di domani. Fanno parte della giuria del premio «La casa di domani»: Lucia Bucci (LM Collegno Reg. Nord Ovest), Rosa Capozzola (LM Lissone - Reg. Bergamo - Mi Est), Cecile Gueben (Servizi interni), Sandra Lena (LM Marcon - Reg. Nord Est), Luca Pereno (Coordinatore Sviluppo Sostenibile), Emanuele Rossi (Lm Porte di Napoli - Reg. Sud) e Giovanni Valentini (LM Tiburtina - Reg. Centro Roma Nord). 11 CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI Le dieci pellicole che compongono la sezione internazionale toccano alcune tra le più importanti tematiche legate ai questioni ambientali contemporanee. Char...The No Man's Island di Sourav Sarangi riprende il viaggio del regista al confine tra India e Bangladesh per raccontare la vita di alcune famiglie di fatto profughe a causa del riscaldamento globale e del conseguente innalzamento del livello del mare. Il tema della spazzatura è senza dubbio uno dei problemi più grandi che ci troveremo a dover affrontare nei prossimi decenni: Jeremy Irons è il protagonista di Trashed, una narrazione ampia ed esaustiva sull’argomento, dalle cause alle possibili soluzioni “zero waste”. L’estinzione del tonno rosso è al centro di Der letze Fang di Markus CM Schmidt, dove il punto di vista è quello dei pescatori che vedono scomparire la loro principale fonte di sostentamento e quindi avvicinarsi sempre di più la totale scomparsa della loro stessa professione. In Blackfish di Gabriela Cowperthwaite la protagonista è un’orca, Tilikum. Grande attrazione di un parco acquatico in Florida, ha attaccato alcun addestratori, causando la morte di uno di questi. Il film questa volta si interroga sul punto di vista dell’animale: quanto di quello che è successo è dovuto alla sua ferocia e quanto alle condizioni di vita a cui è costretto? Le forme di resistenza territoriale sono ormai entrate nel lessico comune. Drill Baby Drill di Lech Kowalski ne racconta una poco nota in Italia ma paradigmatica: quella della popolazione di un villaggio in Ucrania contraria alle trivellazioni della Chevron altamente impattanti dal punto di vista ambientale. Tous cobayes? di Jean-Paul Jaud analizza il tema degli OGM basandosi su uno studio condotto da un biologo francese che dimostrerebbe, per la prima volta, una corrispondenza – nei ratti – tra consumo di mais OGM e alcune malattie. Due esperti narratori, il filmmaker Manu Riche e lo scrittore Patrick Marnham, uniscono le forze per raccontare nel film Snake Dance, la storia dell’invenzione della bomba atomica e delle sue inaspettate conseguenze nel mondo d’oggi, sulle tracce di due personaggi: Aby Warburg, studioso di popolazioni indiane d’America, e Robert Oppenheimer, il famoso fisico che costruì la prima bomba atomica. Le strade dell’attivismo ambientalista sono tante e variegate, come dimostra Fuck for Forest di Michał Marczak: a Berlino un gruppo di ambientalisti ha messo in piedi una casa di produzione amatoriale di film pornografici, allo scopo di comprare ettari di foresta amazzonica per salvarla, anche se le cose non andranno esattamente come speravano i protagonisti del documentario. Etologo e biologo, Richard Dawkins è oggi tra i più strenui difensori e divulgatori della teoria dell’evoluzione darwiniana. Gus Holwerda regista di The Unbelivers lo segue in un tour mondiale di incontri pubblici spesso sold out (cui partecipano, tra gli altri, personalità come Woody Allen, Cameron Diaz, Stephen Hawking, Werner Herzog, Ian McEwan o Cormac McCarthy), in cui, insieme al fisico teorico Lawrence Krauss, difende l’importanza dell’approccio puramente razionale e scientifico contro ogni ingerenza di altro tipo, prima fra tutte quella religiosa. Infine Lost Rivers di Caroline Bacle: forse conosciamo le strade delle nostre città, ma sappiamo cosa vi scorre sotto? Il documentario esplora le vie d’acqua scomparse dalle città di tutto il mondo, da il Petite rivière di St-Pierre a Montreal, al Saw Mill River di New York, o il River Tyburn di Londra e il Bova-Celato di Brescia. 12 CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI: SINOSSI Blackfish (USA 2013, 82’) Orca assassina di Gabriela Cowperthwaite Tilikum è un’orca di oltre cinque tonnellate che vive in cattività da quando fu catturata al largo delle coste islandesi nel 1983. Tra le attrazioni del SeaWorld di Orlando in Florida, è diventata celebre anche per gli incidenti mortali in cui è stata coinvolta, come nel caso di Dawn Brancheau, un addestratore quarantenne trascinato in acqua da Tilikum durante un’esibizione nel febbraio del 2010. Alla ricerca dei motivi di un gesto da subito stigmatizzato dai media, Gabriela Cowperthwaite ci guida così alla scoperta delle condizioni di vita di tante «orche assassine» costrette in cattività come Tilikum, oltre a fare emergere le straordinarie caratteristiche di questi mammiferi. Char...The No Man's Island - Char…L’isola di nessuno (India, Giappone, Italia, Danimarca, Norvegia 2012, 88') di Sourav Sarangi L’isola di Char, al confine tra India e Bangladesh, offre rifugio a tutte quelle famiglie che hanno perso la loro casa e sono state costrette ad abbandonare i loro villaggi per l’ondata di piena che li ha travolti a causa dell’innalzamento delle acque. Qui vive anche Rubel, con moglie e figli che, come tutti gli abitanti del posto, trae il suo sostentamento anche grazie al fiorente contrabbando sviluppato nella zona e che comprende ogni tipo di merce, dall’alcol al riso, fino al bestiame. Un microcosmo autosufficiente ed eterogeneo, osservato e studiato da Sourav Sarangi nell’arco di diversi anni così da catturarne l’evoluzione e la sua trasformazione. Der letze Fang - L’ultima caccia (Germania 2012, 85’) di Markus CM Schmidt Un esemplare adulto di tonno rosso arriva a misurare oltre cinque metri di lunghezza e a pesare circa sei quintali. È una specie a rischio estinzione a causa della sovrapesca a cui è stata sottoposta nel Mediterraneo, suo luogo di riproduzione, che ha ridotto drasticamente gli stock. Molte le nazioni che hanno quindi deciso di regolamentarne se non impedirne la cattura, così che il prezzo cui è venduto ha raggiunto la cifra record di cinquemila euro al chilo, come accaduto a Tokyo nel gennaio del 2013. Ma anche gli stessi pescatori sono oggi una categoria a rischio di scomparsa, per la mancanza ormai cronica di materia prima e per i costi di gestione sempre meno sostenibili. Drill Baby Drill - Trivella bambina trivella (Francia 2013, 84’) di Lech Kowalski Quando la popolazione di un villaggio polacco al confine con l’Ucraina, un’area celebre per la sua bellezza naturale, scopre che la Chevron, una delle più grandi multinazionali energetiche, ha intenzione di iniziare delle trivellazioni sul territorio tramite l’uso della fratturazione idraulica, non è inizialmente contraria all’idea. Lo diventerà quando scoprirà i pesanti danni non solo ambientali connessi con questa tecnica estrattiva, prima di iniziare così una vera e propria battaglia contro l’azienda. Una vicenda molto simile a quella vissuta dalla comunità di un’area della Pennsylvania chiamata l’Arabia Saudita degli Stati Uniti per la ricchezza dei suoi giacimenti petroliferi. Fuck for Forest - Scopa per la foresta (Polonia 2012, 86’) di Michał Marczak 13 Forse non sarà la bellezza, ma il sesso a salvare il mondo. O almeno questa è l’idea di Tommy Hol Ellingsen e Leona Johansson che nel 2004 hanno fondato a Berlino la prima organizzazione no profit erotica ambientalista. Un unicum in grado di sposare la causa ecologica con istanze neohippy legate alla liberazione sessuale che prevede la vendita di materiale pornografico amatoriale per comprare ettari di foresta amazzonica, salvaguardando così il futuro del pianeta. Oltre a cercare di preservare il destino della popolazione indigena che, a causa della selvaggia distruzione di una delle più straordinarie aree naturali della Terra come l’Amazzonia, rischia la completa estinzione. Lost Rivers - Fiumi perduti (Canada 2012, 72’) di Caroline Bacle Da sempre la civiltà si è sviluppata lungo i fiumi, che hanno rappresentato per molto tempo le principali vie di comunicazione e sulle cui rive abbiamo costruito le nostre città o sviluppato le nostre attività produttive. Ma con l’affermarsi della rivoluzione industriale si è invece deciso di sostituire tanti corsi d’acqua cittadini con più comode strade in terra. Nascosti ai nostri occhi, essi continuano però a scorrere, pur se in modo sotterraneo. Come scopriamo grazie a Caroline Bacle che ci guida alla scoperta di veri e propri fiumi perduti come il Petite rivière di St-Pierre a Montreal, il Saw Mill River di New York, il River Tyburn di Londra e il Bova-Celato di Brescia. Snake Dance - La danza del serpente (Belgio 2012, 75’) di Manu Riche, Patrick Marnham Una riflessione sulla nascita dell’era nucleare che dalla giungla del Congo, alla ricerca delle miniere di Uranio, arriva fino al Los Alamos National Laboratory in New Mexico, il sito principale del Progetto Manhattan, che durante la Seconda Guerra mondiale portò alla realizzazione della prima bomba atomica, passando per Hiroshima e Nagasaki. Sulle tracce di due personalità come il fisico Robert Oppenheimer, che del Progetto Manhattan fu il direttore, e dello storico dell’arte tedesco Aby Warburg, che studiò il simbolismo religioso degli indiani Hopi, come la danza del serpente, convinto che la tragedia dell’uomo derivi dalla sua incapacità di affrontare le proprie paure più profonde. Tous cobayes? - Siamo tutti delle cavie? (Francia 2012, 119’) di Jean-Paul Jaud Tra il 2009 e il 2011, in condizioni di totale segretezza, un’equipe coordinata dal professor Gilles-Èric Séralini in collaborazione con la Criigen, un comitato che studia rischi e benefici dell’ingegneria genetica, hanno condotto il più approfondito studio legato agli organismi geneticamente modificati e i pesticidi. Particolare attenzione è stata quindi dedicata all’erbicida Roundup che è stato immesso sul mercato dalla Monsanto negli anni Settanta ed è rimasto in produzione fino al 2000. Dai risultati emerge quindi come il mais Ogm sia fortemente tossico, fino a diventare mortale per alcune specie di roditori. Quali quindi i rischi e gli effetti sulla nostra salute? Trashed – Rifiutati (Regno Unito 2012, 97’) di Candida Brady Ogni anno sono cinquantotto miliardi i bicchieri di plastica utilizzati nel mondo, duecento miliardi le bottiglie di plastica, senza contare le tonnellate di rifiuti legati alla nostra vita quotidiana o quelli tossici gettati nell’ambiente. A partire dalla spiaggia di fronte all’antica città libanese di Sidone, letteralmente invasa da montagne di immondizia accumulata negli 14 anni, accompagniamo Jeremy Irons in un viaggio alla scoperta di un problema sempre più globale, come quello della spazzatura, dal devastante impatto ambientale e che rischia di diventare una delle emergenze più drammatiche per il futuro dell’intero pianeta. Presentato in anteprima al Festival di Cannes. Musica di Vangelis. The Unbelievers - I noncredenti (USA 2013 - 76’) di Gus Holwerda Etologo e biologo, autore di volumi come Il gene egoista o L’orologiaio cieco, Richard Dawkins è oggi tra più strenui difensori e divulgatori della teoria dell’evoluzione darwiniana, oltre che ateo convinto entrato più volte in conflitto con gli ambienti religiosi. Grazie a Gus Holwerda lo seguiamo quindi in un vero e proprio tour mondiale di conferenze e incontri pubblici spesso sold out (cui partecipano, tra gli altri, personalità come Woody Allen, Cameron Diaz, Stephen Hawking, Werner Herzog, Ian McEwan o Cormac McCarthy), in cui, insieme al fisico teorico Lawrence Krauss, difende l’importanza dell’approccio puramente razionale e scientifico contro ogni ingerenza di altro tipo. 15 CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI I documentari di produzione italiana in concorso toccano fatti di cronaca e luoghi tra i più noti del Belpaese e offrono un ampio sguardo su questioni urgenti e scottanti spesso rimaste nell’ombra. Il concorso è composto da 10 titoli, di differenti durate. Materia oscura di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti racconta un luogo di guerra in tempo di pace. Lo spazio del film è il Poligono Sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna, dove per oltre cinquanta anni i governi di tutto il mondo hanno testato “armi nuove” e dove il governo italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari compromettendo inesorabilmente il territorio. Tra montagne e mare, passato e presente viene costantemente messa in scena una “guerra immaginaria” che sembra non aver fine. L’inquinamento pesante frutto dell’industrializzazione e le sue conseguenze sulla vita dei cittadini sono al centro del lavoro di Simone Salvemini intitolato Il giorno che verrà: la vita di quattro abitanti di Brindisi rappresenta la quotidianità in una delle zone industriali più inquinate d’Europa. Il rumore dell’erba racconta la Valcamonica e in particolare un paese che via via ha perso tutti i suoi abitanti. Le due persone rimaste portano con sé la memoria del luogo. La capacità della comunità degli abitanti di reagire alle calamità naturali emerge con forza in Se io fossi acqua di Massimo Bondielli: un racconto corale che ha per protagonista la comunità che ha reagito prontamente e autonomamente all’inondazione dell’ottobre 2011 a La Spezia e Massa Carrara, ricominciando a lavorare la propria terra e rimettendola in produzione dopo averla liberata dal fango e dai detriti. La città più famosa d’Italia e tra le mete turistiche più apprezzate al mondo, Venezia rischia di scomparire lasciando il posto ad un luogo fatto solo di turismo e vetrine: Teorema Venezia di Andreas Pichler è un’inchiesta sulla perdita di originalità della città, anche dovuta all’aumento vertiginoso dei prezzi. Nel panorama degli Ordini monastici non esistono altri esempi nei quali la cura del bosco è parte integrante delle disposizioni e della costituzione dell’Ordine stesso. I monaci benedettini camaldolesi, per secoli hanno tutelato il paesaggio e hanno praticato uno sviluppo socio-economico sostenibile, innescando un welfare che hanno condiviso con le popolazioni rurali locali. Monika Crha e Angelo Santovito ci portano all’interno del monastero e dell’eremo con il film Come l'abete, sapiente delle cose dell'alto. Mazzara del Vallo ha una delle marinerie più importanti d’Italia. Roberta Schillaci riprende la dura vita di alcuni pescatori in Il limite, che dipinge la vita a Mazzara del Vallo e insieme realizza un racconto intimo sulla lontananza che si prova stando in mare giorni e giorni. Due pellicole ci portano in altri luoghi ben lontani dall’Europa. Girato in Cile, Lucciole per lanterne di Stefano Martone e Mario Martone ripercorre, attraverso la storia di tre donne, gli avvenimenti che portarono nel 1981 Pinochet a privatizzare quasi tutte le risorse idriche in Cile. Nei trent’anni successivi i diritti per lo sfruttamento dell’acqua sono stati ceduti a grandi imprese e multinazionali interessate a produrre energia idroelettrica. Nel 2008 in Patagonia arriva anche l’Enel. I fiumi della Patagonia cilena, una delle maggiori riserve d’acqua dolce del pianeta, diventano proprietà della multinazionale italiana. L’emergenza spazzatura è particolarmente visibile in un luogo che al contrario è comunemente ritenuto un paradiso in terra: le Maldive. In Thilafushi Gon’dudhoh - Waste Final Destination in Maldives di Roberto Carini e Giulio Pedretti, si vede una delle isole di rifiuti più grande del mondo, che rischia di intaccare la bellezza incontaminata di uno straordinario e fragilissimo 16 ecosistema. Con l’immagine calda e sgranata del Super 8 lo spettatore viene accompagnato in una serie di interviste a scrittori e giornalisti, per indagare in modo approfondito il significato della parola sostenibilità. Parole sostenibili di Marco Dazzi è una suggestione importante per comprendere una delle parole più usate e forse meno comprese del nostro tempo. CONCORSO DOCUMENTARI ITALIANI: SINOSSI Come l’abete, sapiente delle cose dell’alto (Italia 2012, 80’) di Monika Crha e Angelo Santovito Nel panorama degli ordini monastici non esistono altri esempi, a parte quello dei benedettini camaldolesi, nei quali la gestione del bosco sia parte integrante delle disposizioni e della costituzione dell’ordine stesso. Per secoli essi sono stati infatti custodi del paesaggio e degli equilibri ecologici del territorio, gestendo uno sviluppo socioeconomico locale sostenibile e innescando un welfare condiviso con le popolazioni rurali locali. Un esempio di responsabilità ambientale controcorrente rispetto alla storia umana più recente che potrebbe essere sugellata da un vero e proprio codice forestale per divenire quindi parte integrante di una proposta di candidatura Unesco. Il giorno che verrà (Italia 2013, 55’) di Simone Salvemini Brindisi, oggi. Daniela è incinta, Pierpaolo sta ultimando un’inedita mappa della città, Paola aspetta di incidere il suo primo disco e Gianni è un blogger oltre che un operaio saldatore. Quattro vicende e quattro personaggi differenti, accomunati dall’appartenenza al movimento No al carbone, per raccontare la vita e la realtà di una delle zone industriali più inquinate d’Europa. Una vera e propria emergenza completamente ignorata dal mondo della politica nazionale dal devastante impatto ambientale e dalle gravissime conseguenze sulla salute della popolazione locale (come nel caso delle malformazioni cardiache neonatali, che sono il settanta per cento in più rispetto alla media europea). Il limite (Italia 2012, 55’) di Rossella Schillaci La Priamo, un peschereccio d’altura siciliano, sta rientrando a Mazara del Vallo e l’equipaggio si prepara a riabbracciare i familiari dopo tre settimane in alto mare tra Lampedusa, la Tunisia e la Libia. Ma si tratta di una sosta molto breve: solo pochi giorni e gli uomini dovranno infatti ripartire per un altro mese in cui, confinati tra la stiva, il ponte e gli orizzonti del Mediterraneo come unici confini, vivranno una difficile convivenza contrassegnata dai ritmi della pesca e del mare. Nasce così un racconto intimo sulla lontananza, ma anche il ritratto di una comunità che vanta la marineria più grande d’Italia oltre a una delle più numerose comunità tunisine di tutto il paese. Lucciole per lanterne (Italia 2013, 42’) di Stefano Martone e Mario Martone Da quando Pinochet ha privatizzato la quasi totalità delle risorse idriche del Cile nel 1981, i diritti per lo sfruttamento dell’acqua sono stati via via ceduti ad aziende private interessate alla produzione di energia idroelettrica, fino a oggi, quando sulla Patagonia incombe il progetto HidroAysén che prevede la costruzione di cinque dighe sui fiumi Pascua e Baker. 17 Attraverso le vicende di tre donne che pur vivendo a centinaia di chilometri di distanza si trovano ad affrontare la stessa emergenza, nasce quindi un racconto che descrive le conseguenze che un modello di sviluppo può causare su una popolazione che vive ai margini sia da un punto di vista geografico sia sociale. Materia oscura (Italia 2013, 80’) di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti Un racconto in tre movimenti per descrivere il poligono sperimentale del Salto di Quirra in Sardegna, dove per oltre cinquanta anni i paesi di tutto il mondo hanno testato nuove armi e il governo italiano ha fatto brillare i vecchi arsenali militari compromettendo inesorabilmente il territorio. Dalla ricerca attraverso gli archivi cinematografici del poligono per scoprire filmati con protagonisti gli armamenti più insoliti, all’indagine di un geologo che tenta di misurare l’inquinamento causato dalle sperimentazioni militari, fino al racconto di due allevatori costretti a fare i conti con un’area profondamente segnata dall’attività bellica. Presentato in anteprima al Forum di Berlino. Parole sostenibili (Italia 2012, 20’) di Marco Dazzi Pochi termini sono entrati così prepotentemente nell’immaginario collettivo e nel dibattito contemporaneo come quello di sostenibilità. Ma quanto e cosa sappiamo di un concetto così abusato, che, nato in ambito scientifico, è stato presto introdotto in quello sociale, ambientale o economico, rischiando però di perdere la propria specificità? Grazie alle voci di esperti, ma anche di attivisti o intellettuali, nasce così un vero e proprio viaggio interamente ripreso in Super8 che da Milano arriva al Giappone, passando per l’Africa, alla ricerca del significato più autentico di una parola spesso utilizzata solo per creare facili allarmismi o immaginare gli scenari più nefasti. Il rumore dell’erba (Italia 2012, 24’) di Alessandra Locatelli Angelo e Lucia sono gli ultimi abitanti di due paesi fantasma della Valcamonica che, nonostante lo svuotamento progressivo che da anni caratterizza il loro territorio, resistono al tempo in compagnia dei loro ricordi. Mentre nei centri storici deserti le antiche case in pietra disabitate da anni vengono abbattute, la popolazione locale ha infatti scelto di trasferirsi più a ridosso delle piste da sci, nelle villette a schiera e nelle moderne unità abitative che ospitano anche i turisti durante la stagione estiva o invernale. Un processo inarrestabile in cui la memoria perduta si scontra con un nuovo che avanza spesso senza alcuna consapevolezza dell’identità di un luogo. Se io fossi acqua (Italia 2013, 87’) di Massimo Bondielli Il 25 ottobre del 2011 in poche ore si riversano sulla provincia della Spezia e di Massa e Carrara oltre cinquecento millimetri di pioggia, causando la piena dei fiumi Vara e Magra oltre all’inondazione delle valli limitrofe. Tanti i centri pesantemente danneggiati, tra cui le Cinque Terre, per un bilancio finale di sei morti. Attraverso le voci dei soccorritori e dei tecnici che a vario titolo hanno partecipato alle operazioni di assistenza alla popolazione locale, nasce quindi un racconto corale che ha per protagonista una comunità che reagisce prontamente e autonomamente, ricominciando a lavorare la propria terra e rimettendola in produzione dopo averla liberata dal fango e dai detriti. 18 Teorema Venezia (Italia, Austria, Germania 2012, 80') di Andreas Pichler Per gli americani è la vacanza da sogno da organizzare almeno una volta nella vita, così come per i giapponesi, ma anche per tanti europei Venezia rimane una delle mete predilette per un weekend romantico o una tappa obbligata del viaggio in Italia. Non è quindi un caso che solo l’anno scorso sono stati oltre venti milioni i turisti che hanno soggiornato nel capoluogo veneto. Una cifra impressionante se confrontata con le dimensioni della cittadina e con la popolazione stabile del centro storico che ha perso in cinquant’anni oltre il settanta per cento dei suoi abitanti, anche a causa della sempre peggiore qualità della vita legata a un turismo di massa dall’impatto devastante. Thilafushi Gon’dudhoh - Waste Final Destination in Maldives (Italia 2013, 15’) di Roberto Carini e Giulio Pedretti Nel 1991 il governo delle Maldive ha varato il progetto per la creazione di un atollo artificiale che è ora diventato una delle isole di rifiuti più grandi del mondo e che rischia di intaccare la bellezza incontaminata di uno straordinario e fragilissimo ecosistema. Grazie alle voci di esperti che raccontano come avviene la gestione dei rifiuti nella zona e quali sono i metodi utilizzati per contenere quella che sta diventando una vera e propria emergenza, scopriamo quindi quali possono essere le soluzioni per risolverla nell’immediato futuro. Il film fa parte di B-side, una piattaforma tesa a creare una mappa audiovisiva del lato nascosto e deteriorato dei paradisi naturali del pianeta. 19 CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR Tra le novità più grandi della sedicesima edizione di CinemAmbiente si inserisce il Concorso Internazionale Documentari One Hour. Il concorso comprende nove documentari internazionali della durata inferiore ai 60 minuti, che mostrano un ampio spaccato sulle tematiche ambientali e offrono riflessioni sugli scenari futuri per il nostro pianeta. Particolare attenzione viene data al tema della crisi economica, con due titoli che ritraggono la situazione contemporanea della Grecia: Cassandra’s Treasure di Yorgos Avgeropoulos, un documentario sullo sfruttamento delle risorse minerarie greche come soluzione economica per far fronte alla crisi, che osserva le ripercussioni dell’estrazione mineraria e l’impatto ambientale, e Little Land in cui il regista Nikos Dayandas racconta la vita di Ikaria, remota isola dell’Egeo, in cui si è formata una comunità costituita da giovani che hanno abbandonato la città nella speranza di trovare in campagna nuove possibilità per un domani migliore. Un altro film che affronta tematiche economiche è Nos vies discount, in cui il regista Frederic Brunnquell accompagna lo spettatore in un vero e proprio viaggio per comprendere gli effetti generati da un modello economico basato sul concetto di “low-cost”. Il tema della povertà è al centro di Black Out di Eva Weber, che racconta le difficoltà economiche e sociali di un paese come la Guinea in cui la maggior parte della popolazione non ha accesso all’elettricità, costringendo le giovani generazioni a un vero e proprio esodo notturno verso luoghi illuminati per poter studiare anche durante le ore di buio. Altra tematica centrale nel dibattito ambientale contemporaneo è quella dei rifiuti, affrontata da Valentin Thurn in Food Savers, che analizza questo tema partendo dal concetto degli sprechi alimentari. L’alimentazione è anche al centro di Rawer, il film di Anneloek Sollart che racconta di Tom, un bambino che dall’età di 5 anni ha seguito una dieta crudista per volere della madre, con gravi conseguenze sulla sua salute. Affronta invece il tema degli effetti dei pesticidi Orange Witness di Andrew Nisker, che spiega i danni per la salute della popolazione causati dall’”agente arancio”, un defoliante usato per scopi militari durante la Guerra del Vietnam e in seguito ampiamente utilizzato anche negli Stati Uniti, con conseguenze micidiali per la salute che si ripercuotono ancora oggi. La lotta per l’ambiente è l’argomento dominante di The Way to Nowhere Island di Kate McNaughton: un ritratto di Tamsin Omond, stella emergente del movimento ambientalista britannico, che è riuscita ad attirare l’attenzione del grande pubblico sulle tematiche verdi diventando una vera e propria ecocelebrità. Chiude la selezione del concorso The Weather War di Bigert & Bergström, in cui il duo di artisti svedesi prova a controllare il tempo atmosferico attraverso un deviatore di tornado: un documentario interessante sugli interventi dell’uomo sull’ambiente per poter controllare il clima. 20 CONCORSO INTERNAZIONALE DOCUMENTARI ONE HOUR: SINOSSI Black Out (Regno Unito 2012, 47’) di Eva Weber Ogni giorno a Conkary in Guinea durante le sessioni di esami, quando il sole tramonta, centinaia di giovani studenti iniziano un pellegrinaggio notturno alla ricerca della luce che li conduce in posti come stazioni di servizio e aeroporti o alla volta dei quartieri più ricchi della città. Solo un quinto degli abitanti del paese ha infatti accesso all’elettricità: un’emergenza sociale che oltre a causare parecchi danni a livello economico crea notevoli disagi alla popolazione. Rendendo inoltre ancor più faticoso il cammino della fascia più giovane verso l’emancipazione legata alla cultura e all’educazione. L’unico strumento nelle loro mani per costruirsi un futuro migliore. Cassandra’s Treasure - Il tesoro di Cassandra (Grecia 2012, 58’) di Yorgos Avgeropoulos Lo sfruttamento della ricchezza mineraria del paese è oggi una delle soluzioni adottate dalla Grecia per far fronte a una crisi non solo economica che non sembra trovare una via di uscita. Così il governo ha deciso di cedere i diritti alla compagnia canadese Eldorado Gold sull’estrazione legata a oltre trentamila ettari di terreno della penisola Calcidica, un’area in cui sono presenti ricchi giacimenti di oro, rame e altri metalli preziosi. Senza però fare i conti con la popolazione locale, che da anni lotta contro la costruzione di una miniera, o preoccuparsi dell’impatto ambientale sul territorio di questa decisione. I cui benefici potrebbero essere inferiori ai danni causati. Food Savers (Germania 2013, 44’) di Valentin Thurn In un mondo, come quello occidentale, in cui lo spreco alimentare è un’emergenza sempre più attuale (solo negli Stati Uniti riguarda il quaranta per cento dei prodotti acquistati), c’è chi combatte la propria battaglia per recuperare quella considerazione del cibo andata via via scomparendo nella moderna civiltà dei consumi e dalle pesanti conseguenze anche a livello ecologico. Sono agricoltori, direttori di supermercati, cuochi o semplici casalinghe, come ci racconta Valentin Thurn che, dopo Taste the West, torna a interrogarsi su un tema centrale del dibattito ambientale contemporaneo come quello dei rifiuti, analizzandone un diverso aspetto della loro catena produttiva. Little Land – Piccola Terra (Grecia 2013, 52’) di Nikos Dayandas Fin dall’inizio della crisi economica che si è abbattuta sulla Grecia a partire dal 2009, molti giovani disoccupati ateniesi hanno deciso di abbandonare la città e spostarsi in campagna, con la speranza di trovare delle condizioni di vita migliori per il futuro. È il caso del trentacinquenne Thodoris che ha scelto di trasferirsi a Ikaria, una remota isola alla periferia dell’Egeo settentrionale, scoprendo una comunità che sopravvive grazie a una particolare cultura incentrata sull’autonomia e la cooperazione. Un luogo celebre inoltre per la sua qualità della vita, tanto da essere una delle cinque Blue Zone al mondo, regioni caratterizzate dalla particolare longevità dei suoi abitanti. Orange Witness - Testimone arancione (Canada 2013, 44’) di Andrew Nisker 21 L’agente arancio era il nome in codice dato dall’esercito statunitense a un defoliante tristemente celebre per il suo massiccio utilizzo durante la Guerra del Vietnam, ufficialmente finalizzato alla rimozione delle foglie degli alberi così da privare i vietcong della copertura del manto vegetale. Miscela di due erbicidi sviluppati negli Stati Uniti negli anni Quaranta, e ampiamente diffusi nella pratica agricola del decennio successivo, la sua storia non militare è però ancora tutta da raccontare. Così come i micidiali effetti sulla salute della popolazione non solo vietnamita, ma anche canadese, americana neozelandese, che ne è stata esposta a sua completa insaputa. Nos vies discount – Vite scontate (Francia 2012, 52’) di Frederic Brunnquell Per anni il nostro potere d’acquisto è costantemente cresciuto così da poter soddisfare senza troppa oculatezza ogni nostro bisogno a prezzo sempre più contenuto e fare in modo che l’economia prosperasse. Ma quale è stato alla fine il risultato di un modello e di crescita di questo tipo? E quale il suo impatto a livello sociale o ambientale? In un vero e proprio road movie scandito dagli incontri più particolari e dalle più diverse situazioni, Frederic Brunnquell ci guida così a scoprire dove ci sta portando questa economia al risparmio, cercando di capire infine se siamo ancora in grado di cogliere il valore di quello che acquistiamo e consumiamo. Rawer - Più crudo (Paesi Bassi 2012, 55’) di Anneloek Sollart Sin da quando aveva cinque anni Tom non ha mangiato che cibo crudo, non cotto o scaldato. Così ha deciso per lui sua madre, convinta che il crudismo sia la scelta più sana e più giusta per il figlio. Almeno fino a quando Tom viene ricoverato in ospedale e si scopre come in realtà sia invece seriamente denutrito a causa della dieta ipocalorica che è costretto a seguire, oltre a essere molto al di sotto dei parametri di crescita di un ragazzo della sua età. La donna viene quindi denunciata per trascuratezza e abuso psicologico nei confronti del figlio. Väderkriget - La guerra del tempo (Svezia 2012,58’) di Bigert & Bergström Controllare il tempo atmosferico, utilizzandolo a proprio uso e consumo, è forse uno dei grandi sogni dell’uomo fin dalla sua preistoria. Anche quello del duo di artisti svedesi Bigert & Bergström che hanno così deciso di esplorare la Tornado Belt americana (un’area del midwest caratterizzata dalla forte presenza di trombe d’aria) con l’obiettivo di verificare l’effettiva efficienza del deviatore di tornado di loro invenzione. Lungo la strada avranno quindi modo di scoprire quanto la meteorologia si sia sviluppata in simbiosi con la scienza militare. The Way to Nowhere Island - La strada per l’Isola che non c’è (Regno Unito 2012, 58’) di Kate McNaughton Tamsin Omond è una delle stelle emergenti del movimento ambientalista britannico. Giovane e carismatica, è diventata celebre per aver guidato diverse azioni dimostrative regolarmente concluse con il suo arresto. Tasmin ha però capito che alzare sempre più il livello della radicalità delle manifestazioni è una strategia piuttosto fallimentare se l’obiettivo è quello di spingere il grande pubblico a interessarsi alla causa ecologica. Ha così cambiato tattica, cercando di sfruttare a suo favore l’interesse mediatico che sembra 22 seguire ogni sua mossa e trasformarsi quindi in una vera e propria ecocelebrità. Una mossa che non sembra però piacere a tanti suoi colleghi di lotta. CONCORSO “LA CASA DI DOMANI” Si inaugura quest’anno la nuova sezione del Concorso “La casa di domani”, in collaborazione con Leroy Merlin. Cinque i film documentari in competizione di produzione internazionale e che affrontano in modo costruttivo le problematiche della contemporaneità, suggerendo le buone pratiche per la società di domani. Gli argomenti trattati spaziano dal tema della sovrappopolazione e dello sviluppo demografico, come in Critical Mass, descrivendo i danni, anche psicologici, di un mondo sempre più densamente popolato. In Future My Love vengono delineati possibili scenari futuri rispetto a quelli non troppo ottimistici degli attuali modelli economici. Si parla di architettura sostenibile e spazi urbani in due film: The Human Scale e I Have Always Been a Dreamer. In quest’ultimo lavoro la regista ci illustra, attraverso le voci di studiosi, artisti e storici, una vera e propria documentazione visuale di due città emblematiche come Detroit e Dubai. Infine, il già citato Ultima chiamata del torinese Enrico Cerasuolo, in cui si parla di un mondo che cambia, a un ritmo accelerato, attraversando e superando un periodo di cambiamenti permanenti. La proiezione è prevista per sabato 1° giugno durante una serata “ad hoc” alla presenza di personalità e ospiti. CONCORSO “LA CASA DI DOMANI”: SINOSSI Critical Mass - Massa critica (Regno Unito 2012, 101’) di Mike Freedman Nel 1962 lo scienziato John Calhoun decise di tentare un esperimento sociologico legato all’aumento forzato della popolazione in una comunità di topi per valutare le conseguenze del sovraffollamento in un gruppo sociale. I risultati furono sorprendenti: dalla rapida creazione di un’elite maschile dominante che sviluppò un comportamento sessuale aberrante alla crescita della mortalità infantile al novanta per cento, fino alla nascita di una generazione di esemplari apatici, asociali e disadattati. Parte da qui anche Mike Freedman per raccontare, attraverso le voci di personaggi come Desmond Morris o Jeffrey McKee, i danni, anche psicologici, di un mondo sempre più densamente popolato. Future My Love - Futuro amore mio (Scozia, Svezia 2012, 93’) di Maja Borg Un viaggio attraverso il collasso finanziario che caratterizza la nostra contemporaneità alla ricerca di vie nuove in grado di immaginare futuri alternativi rispetto agli scenari non troppo ottimistici che i modelli economici imperanti continuano a costruire. Accompagnati da Jacques Fresco, un futurista novantacinquenne che ha già avuto modo di affrontare una crisi come quella del ’29, avremo così modo di conoscerne le teorie economiche basate sul concetto di risorse e grazie alle quali a ognuno saranno garantiti cibo, vestiti, casa ed educazione senza dover utilizzare denaro o essere costretti a indebitarsi. Il tutto grazie all’applicazione intelligente della tecnologia. 23 The Human Scale - La scala umana (Danimarca 2012, 83’) di Andreas M. Dalsgaard Il cinquanta per cento della popolazione mondiale vive oggi in aree urbane. Un dato destinato a salire, secondo alcuni studi, raggiungendo l’ottanta per cento entro il 2050 e che è forse collegato all’emergenza climatica e ambientale, oltre alle tante criticità che caratterizzano la nostra moderna esistenza quotidiana. Grazie all’architetto Jan Gehl, che studia l’evoluzione del comportamento umano cittadino da più di quarant’anni, scopriamo quindi come le città contemporanee siano in realtà degli ambienti assolutamente inadatti all’interazione sociale ben lontani dal favorire quell’inclusione e necessità di intimità che fanno parte dei bisogni primari dell’essere umano. I Have Always Been a Dreamer - Sono sempre stato un sognatore (USA 2012, 78’) di Sabine Gruffat Quanto influiscono i modelli produttivi nel modificare i parametri stessi di un paesaggio urbano e di una realtà geografica? E quale il loro impatto sulla popolazione? Grazie alle voci di studiosi, artisti e storici, Sabine Gruffat ci guida così in una vera e propria documentazione visuale di due città emblematiche come Detroit e Dubai. Evidenziando quindi le caratteristiche politiche, culturali o sociali di due ere ben distinte come il fordismo dei primi decenni del Novecento contrapposto alla postmodernità anche industriale della fine del secolo. Oltre a fare emergere i limiti di una monocultura industriale dai pesanti effetti sulla comunità locale. Ultima chiamata - Last Call (Italia, Norvegia 2013, 90’) di Enrico Cerasuolo Commissionato al Mit dal Club di Roma fondato da Aurelio Peccei e pubblicato nel 1972, il Rapporto sui limiti dello sviluppo fu il primo studio da cui emerse con chiarezza come le conseguenze della continua crescita della popolazione umana (con relativi ritmi dell’industrializzazione, dell’inquinamento, della produzione di cibo e dello sfruttamento delle risorse) potevano essere devastanti per l’intero ecosistema terrestre, oltre a mettere a rischio la stessa sopravvivenza della specie umana. A quarant’anni di distanza, ripercorrendo le biografie degli ideatori e autori del volume, si cerca quindi di capire se abbiamo effettivamente ormai oltrepassato i limiti o se siamo ancora in tempo per un’ultima chiamata. 24 PANORAMA CORTOMETRAGGI Programma 1 [101'] Feral (USA 2012, 12') di Daniel Sousa Il fosso bianco (Italia 2012, 24') di Tommaso Ausili Gonawindua (Colombia 2012, 14') di Jorge Mario Suarez MobiGlobe - Ein Film der Autostadt in Wolfsburg (Germania, Svizzera 2012, 19') di Frank Papenbroock Sea [is still] Around Us (USA 2012, 4') di Hope Tucker Tar Sands: to the End of the Earth (Belgio, Madagascar 2012, 28') di Christopher Walker Programma 2 [88'] E-Wasteland (Australia 2012, 20') di David Fedele Fra me e la terra (Italia 2012, 17') di Valentina Giordano Gokula - A Place on Earth for Cows (Regno Unito 2011, 11') di Donna Lipowitz Humboldt (Cile 2011, 12') di Nicolás Cortés e René Castillo Ibaceta Irish Folk Furniture (Irlanda 2012, 8') di Tony Donoghue Lattinoir (Italia 2012, 11') di Ilaria Battistella e Francesco Squillace Noodle Fish (Corea del Sud 2012, 9') di Kim Jin-man Programma 3 [48'] Animali animati (Italia 2012, 12') di Ffwd Nogobougou (Mali, Francia 2012, 7') di Julien Fiorentino e Stanislas Duhau Paal (Messico, Canada, Svizzera 2012, 21') di Christoph Müller e Victor Vargas Villafuerte The Story of Sharks (USA 2012, 5') di Brendan Talwar e Ian Rossiter Triptyque: Tripes, entrailles, visceres (Canada 2012, 3') di Pierre M. Trudeau 25 Programma 4 [94'] Alex (Corea del Sud 2012, 3') di Choi Ji-Sun Api di città (Italia 2013, 28') di Alessandro Rocca e Davide Demichelis Blue Marble Cafe (Svezia 2012, 10') di Håkan Julander Dusty Night (Francia, Afghanistan 2011, 19') di Ali Hazara L'età del cemento (Italia 2012, 30') di Mario Petitto Shave It (Argentina 2012, 4') di Jorge Tereso e Fernando Maldonado Programma 5 [49'] Aequador (Francia 2012, 20') di Laura Huertas Millàn Quagga (Russia, Regno Unito 2012, 2') di Olga Poliektova e Tatiana Poliektova Semalu (Malesia , Belgio 2013, 20') di Jimmy Hendrickx Die Touristen kommen ! (Austria 2012, 7') di Gerald Zahn Programma 6 [58'] Learning to Fish (Irlanda 2012, 4') di Teemu Auersalo The People Who Try to Save the World (Repubblica Ceca, Turchia 2012, 30') di Akile Nazli Kaya La Terre (Francia 2012, 8') di Vincent Le Port Vita da randagi (Italia 2013, 16') di Marino Rore Programma 7 [48'] Exhaustibility (Austria 2012, 9') di Eni Brandner How We Live (Regno Unito 2013, 15') di Meghan Horvath Into Spring (Paesi Bassi 2012, 4') di Udo Prinsen 26 The Rainmakers (Tanzania, Paesi Bassi 2013, 20') di Anne van Campenhout e Anne de Leeuw EVENTI SPECIALI La selezione del Festival CinemAmbiente si completa con dieci imperdibili anteprime cinematografiche della sezione Eventi speciali. Si inizia con The Fruit Hunters di Yung Chang, film di apertura della sedicesima edizione che vede come protagonista la star del cinema Bill Pullman, ospite d’eccezione al festival. Il film, seguendo le peregrinazioni dei “cacciatori di frutta” in cerca di frutti rari e ormai scomparsi, affronta il tema della biodiversità con toni ironici. Il film sarà preceduto dalla proiezione del cortometraggio CasaOz: anteprima di Alessandro Avataneo. Un altro grande viaggio nella natura è quello raccontato dallo spettacolare documentario More Than Honey di Markus Imhoof, film di chiusura del festival. La pellicola, realizzata in oltre cinque anni di ricerca, è un viaggio maestoso alla scoperta dell’universo delle api e riflette sul pericolo della loro estinzione e sulle devastanti conseguenze che ciò implicherebbe per l’intero pianeta. Il film sarà distribuito in Italia da Officine UBU. Il tuffo negli spazi naturali continua con El Impenetrable in cui il regista Daniele Incalcaterra si muove nei territori del Chaco, in Paraguay, documentando devastazioni e scempi compiuti ai danni della seconda foresta più estesa al mondo dopo l’Amazzonia. Si passa dalla realtà alla finzione con Il bosco incantato di Sara Grimaldi, prodotto da Leroy Merlin. Qui protagonista è infatti un pannello che ritrae un paesaggio naturale: a realizzarlo sono le detenute del carcere femminile Icam (istituto a custodia attenuata per madri), che attraverso la realizzazione di questo pannello recuperano un rapporto perduto con la natura. Il rapporto tra natura e tecnologia è al centro di OGM? Verso un’allerta mondiale di Clément Fonquernie, incentrato sullo studio degli organismi geneticamente modificati compiuto dal professor Gilles Eric-Séralini e dalla sua equipe. Il film testimonia i risultati inquietanti circa la nocività degli OGM emersi da questa importante ricerca. Le tematiche economiche entrano anche nella selezione degli eventi speciali con due pellicole. L’economia della felicità di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John Page, in cui si propongono modelli economici basati sul paradigma della localizzazione e sul benessere della persona e Revenge of the Electric Car di Chris Paine, un film su come le alte sfere dell’industria automobilistica americana avrebbero bloccato sul nascere la diffusione delle auto elettriche. Nel film, oltre alle interviste ad esponenti del settore, sono presenti interventi di celebrità come Tim Robbins e Danny DeVito, sostenitori di questo veicolo innovativo. 27 EVENTI SPECIALI: SINOSSI Il bosco incantato (Italia 2013, 9’) di Sara Grimaldi Un carcere separa un gruppo di detenute da un bosco di pioppi che lo circonda. La distanza tra la due realtà sembra incolmabile, ma grazie alla realizzazione di un pannello dipinto durante un laboratorio nato all’interno dell’Icam (l’Istituto a custodia attenuata per detenute madri) le donne recupereranno, anche in virtù delle loro voci e dei loro ricordi, un rapporto perduto con la natura che sembrava impossibile ritrovare. In un vero e proprio viaggio che ne esplora le emozioni e l’immaginario, oltre a diventare metafora e simbolo di un percorso di rinascita che esse stesse stanno compiendo per aprirsi quindi alle infinite possibilità cui può dar vita. CasaOz: anteprima (Italia 2013, 9’) di Alessandro Avataneo CasaOz è un’associazione che ha scelto di mettersi a disposizione delle famiglie in cui c’è un bambino malato, offrendo accoglienza, sostegno e assistenza nell’elaborazione di un percorso di ritorno alla normalità sociale. Ma è innanzitutto un luogo, un edificio in cui essere accolti e trovare ascolto, empatia o sostegno. Una vera e propria porta che si apre su una diversa concezione della vita e del dolore, raccogliendo un insieme di storie di persone che hanno deciso di aiutarsi reciprocamente con l’obiettivo di mutare la stessa prospettiva della malattia e creare uno spazio sereno dove superare nel migliore dei modi le difficoltà che i piccoli pazienti sono costretti ad affrontare. L’ economia della felicità - The Economics of Happiness (USA, Regno Unito, 67’) di Helena Norberg-Hodge, Steven Gorelick, John Page Il mercato sempre più globalizzato degli ultimi decenni ha avuto tra le principali conseguenze quello di aumentare il potere delle realtà finanziarie e dei più importanti gruppi privati mondiali. Oltre a incidere pesantemente sulla situazione politica dell’intero pianeta, aggravandone ogni conflitto: da quelli etnici e religiosi all’emergenza climatica, fino alla recente crisi economica. Esiste però un’altra strada che in nome di un futuro diverso vuole riscoprire un’economia basata sul nuovo paradigma della localizzazione e sul benessere della persona. Come ci raccontano diverse voci provenienti da ogni continente convinte che un mondo migliore sia effettivamente possibile. The Fruit Hunters - Cacciatori di frutta (Canada, 2012, 92’) di Yung Chang Un viaggio alla scoperta del mondo della frutta tra cultura, storia ed ecologia con protagonisti esperti di ortocultura, pomologi o semplici appassionati. Yung Chang ci guida così in una vera e propria odissea intorno al mondo che ci condurrà alla scoperta del mango bianco di Bali o del raro kura-kura durian del Borneo, passando per i fichi italiani ormai scomparsi ma rintracciabili nei dipinti del Rinascimento, la Rare Fruit Council International del Mango Festival di Miami in Florida e il commercio delle banane in Honduras, fino a incontrare Bill Pullman, che ci svelerà il suo sogno di creare un frutteto a Hollywood. Tratto dall’omonimo volume di Adam Leith-Gollner. 28 OGM? Verso un’allerta mondiale – Les OGM & Nous, vers une alerte mondiale? (Francia, 2012, 90’) di Clément Fonquernie Da anni il biologo molecolare Gilles-Éric Séralini sognava di poter realizzare uno studio prolungato che mettesse a confronto topi nutriti con gli Ogm e con il mais trattato con il Roundup, erbicida prodotto dalla Monsanto dal 1975. Un progetto diventato realtà grazie al Criigen, il Comité de recherche et d’information indépendantes sur le génie génétique, che ha portato alla nascita di un esperimento della durata di ventiquattro mesi. I risultati, pubblicati nel settembre del 2012, hanno scatenato diverse polemiche, oltre a far emergere prove schiaccianti sulla pericolosità degli alimenti modificati geneticamente legate alla quantità e alla tipologia dei tumori sviluppati dalle cavie. El Impenetrable (Argentina, Francia 2012, 91’) di Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini Quando Daniele Incalcaterra scopre che il padre gli ha lasciato in eredità cinquemila ettari di terreno nel Chaco, area del Sud America che comprende la più grande foresta per estensione dopo l’Amazzonia, parte per il Paraguay. L’obiettivo è quello di spingere il governo ad attribuire all’appezzamento la tutela di riserva naturale, così da restituirlo agli indigeni locali, i Guarnì. Si troverà quindi a scontrarsi con l’ostruzionismo degli altri proprietari terrieri e la sfiancante burocrazia locale, mentre a bordo di una vecchia automobile scoprirà un territorio devastato dalla deforestazione compiuta in nome dei grandi latifondisti, delle multinazionali e delle compagnie petrolifere. Un mondo in pericolo - More Than Honey (Svizzera, Germania, Austria, 2012, 95’) di Markus Imhoof La sindrome dello spopolamento degli alveari, riscontrata per la prima volta in Nord America alla fine del 2006 e che si è poi diffusa anche nei principali pasi europei, è un fenomeno ancora poco conosciuto che provoca l’improvvisa moria di intere colonie di api sul quale gli scienziati continuano a interrogarsi. Ma dalle conseguenze potenzialmente devastanti per l’intero equilibrio ecosistemico del pianeta. Grazie a un lavoro di ricerca durato oltre cinque anni, Markus Imhoof ci guida così alla scoperta di un insetto dalle sorprenderti caratteristiche, allevato per secoli dall’uomo e sempre più in pericolo a causa di fattori come l’uso di particolari pesticidi chimici in agricoltura. Revenge of the Electric Car - La rivincita dell’auto elettrica (USA, 2011, 90’) di Chris Paine Chris Paine ha raccontato nel 2006 come una congiura ordita dalle alte sfere dell’economia e della politica americana aveva sancito la fine del sogno dell’auto elettrica. Un panorama che oggi appare del tutto mutato. Lo stesso Paine ci guida così alla scoperta del futuro dell’industria automobilistica tramite gli interventi di alcuni dei suoi protagonisti: da Bob Lutz della General Motors, a Elon Musk, il giovane milionario fondatore della Tesla Motors, fino a Carlos Ghosn, dirigente della Nissan che nel 2009 ha annunciato la produzione della Leaf, un veicolo elettrico a basso costo accessibile a tutti, coinvolgendo inoltre star di Hollywood come Tim Robbins o Danny DeVito. 29 ECOKIDS Sono dieci i film, tra animazione, fiction e documentari, che quest’anno rientrano nella sezione dedicata al pubblico dei più piccoli, Ecokids. In collaborazione con Legambiente, Ecokids prevede una serie di proiezioni mattutine, generalmente introdotte da educatori ed esperti e si rivolge a studenti di ogni ordine e grado, accogliendo da sempre film e ospiti in esclusiva. Sempre all’interno di Ecokids, una novità assoluta di quest’anno è l’iniziativa CinemAmbiente con Bebè, in collaborazione con Giovani Genitori e Museo Nazionale del Cinema: domenica 2 giugno al mattino verrà proiettato Lorax - Il guardiano della foresta di Chris Renaud e Kyle Balda. Questa proiezione è pensata per i genitori che vogliono andare al cinema con i figli, anche i più piccoli: il volume sarà ridotto, le luci soffuse e ci saranno a disposizione fasciatoi, scalda-biberon, pannolini e un passeggino parking. Quello che lo scorso anno si chiamava “Al cinema con mamma e papà”, diventa quest’anno Al cinema in famiglia: nei pomeriggi di sabato 1 giugno e domenica 2 giugno verranno proiettati, gratuitamente per i bambini sotto i 14 anni, due film di animazione decisamente originali: Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo di Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie e I Croods di Kirk De Micco e Chris Sanders. Il primo è composto da centocinquantamila disegni eseguiti a mano da una troupe di duecentocinquanta persone suddivisa in otto diversi studi di animazione nel mondo, e racconta la vera storia di Zarafa, la prima giraffa a sbarcare in Europa come dono offerto dal pascià d’Egitto al Re di Francia Carlo X nel 1827 per ottenerne il sostegno contro i turchi che assediavano Alessandria d’Egitto. La versione italiana vede la partecipazione al doppiaggio di Vinicio Capossela, che, per l’occasione, ha composto la canzone originale Zarafa giraffa, inserita alla fine del film. I Croods si rivolge a bambini in età scolare e narra la storia di Eep, un’adolescente che fa parte di una famiglia di cavernicoli, i Croods. Stanca di un’esistenza improntata sulla mera sopravvivenza familiare gestita in modo iperprotettivo, la ragazza è impaziente di scoprire il mondo. E quando una notte incontra Guy, un giovane nomade che predice la fine di tutto e le fa conoscere il fuoco, si troverà a scontrarsi con la severità del genitore. Ma ormai le porte di una esistenza completamente nuova si sono aperte ai suoi occhi. 30 ECOKIDS: I FILM Le avventure di Fiocco di Neve (Spagna, 2011, 85’) di Andrés G. Schaer Le avventure di Zarafa - Giraffa Giramondo (Francia, Belgio, 2012, 78’) di Rémi Bezançon e Jean-Christophe Lie I Croods (USA, 2013, 98’) di Kirk De Micco e Chris Sanders Lorax - Il guardiano della foresta (USA, 2012, 86') di Chris Renaud e Kyle Balda Meno 100 chili - Ricette per la dieta della nostra pattumiera (Italia, 2013, 82’) di Emanuele Caruso Promised Land (USA, 2012, 106’) di Gus Van Sant Re della terra selvaggia (USA, 2012, 91’) di Benh Zeitlin Sammy 2 – La grande fuga (Belgio, 2012, 92’) di Ben Stassen L’ultimo pastore (Italia, 2012, 76’) di Marco Bonfanti Vita di Pi (Cina, USA, 2012, 127’) di Ang Lee 31 ECOTALK Incontri con i protagonisti del festival Venerdì 31 maggio ore 16.30 – Blah Blah Incontro con “Veterinari senza frontiere” “Veterinari senza frontiere” è un’associazione attiva da oltre trenta anni in tutto il mondo con l’obiettivo di garantire migliori condizioni di vita ai più vulnerabili, affermando i principi della sovranità alimentare e sostenendo modelli di produzione agroecologici, in grado anche di contrastare il cambiamento climatico. Fin dall’inizio, Vsf ha posto la comunicazione delle sue attività al centro delle strategie per realizzare la propria mission. L’incontro con CinemAmbiente era quindi un appuntamento solo rimandato, che quest’anno per la prima volta si concretizza, ospitando la cerimonia conclusiva della Golden Goat Shortfilm Competition , manifestazione organizzata da Vsf Europa con il contributo di Arcabalena. Una serata nel corso della quale sarà premiato Marko Bogdanovic, regista del cortometraggio Livfestock farming - A Close-up, scelto da una giuria composta da Luca Sabbioni, Sarah Pesenti, Andrea Mattacheo, Riccardo Fassone, Pietro Venezia e Alessandro Broglia. Dopo la premiazione avrà inoltre luogo una tavola rotonda incentrata sui temi dello sviluppo sostenibile e dell’educazione permanente alla cittadinanza globale, a partire dall’esperienza diretta di alcuni documentaristi che hanno lavorato per Vsf come Fabien Blanchon e Hamed Zolfagharikoohi, autori del mediometraggio Risposte contadine, di cui verranno proiettati alcune sequenze durante l’incontro. All’evento, moderato dal giornalista Massimo Bongiorno, partecipano anche Pietro Venezia e Alessandro Broglia, oltre a Luca Sabbioni e Alessandro Dessì, project coordinator di Vsf Italia. Sabato 1 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori Frutti perduti, frutti ritrovati - Incontro con i protagonisti del film The Fruit Hunters di Yung Chan Bill Pullman sarà anche una star di Hollywood, ma non somiglia certo a Indiana Jones, e tanto meno gli somiglia l’agronoma Isabella Dalla Ragione. Eppure i due protagonisti del documentario di Yung Chan sono due veri cacciatori di tesori perduti: rari tipi di frutta, a rischio di estinzione per le crudeli leggi di mercato liberiste che premiano solo le specie più commerciabili. Una passione che si è trasformata in una vera e propria missione in difesa della biodiversità alimentare di cui parleranno con la paesaggista e botanica Michela Pasquali. All’incontro parteciperà anche Paola Costanzo, responsabile delle collezioni del Museo della Frutta «Francesco Garnier Valletto». 32 Protagonista di film come Independence Day di Roland Emmerich o Strade perdute di David Lynch, Bill Pullman vive sulle colline di Hollywood dove ha creato un giardino con più di cento tipi diversi di piante da frutta. Nel 2011 ha fondato l’associazione Hollywood Orchard. Isabella Dalla Ragione ha fondato l’associazione Archeologia Arborea a San Lorenzo di Cherchi, in Umbria, dove ha raccolto oltre quattrocentocinquanta piante di centocinquanta varietà diverse. Michela Pasquali ha fondato l'organizzazione Linaria e ha scritto volumi come Loisaida NYC community gardens e I giardini di Manhattan - Storie di guerrilla gardens. Domenica 2 giugno ore 16.30 – Blah Blah At-trazione animale La trazione animale moderna per una agricoltura sempre più ecosostenibile La tavola rotonda a CinemAmbiente sulla trazione animale moderna in agricoltura precede di poche ore la visita di Pierre Rabhi. La coincidenza non è priva di significato. Nella visione e nelle pratiche dei suoi promotori, la trazione animale moderna è infatti un metodo in sintonia con la natura, tesa a un’agricoltura ecologica, sostenibile, misurata, in cui le componenti umana, animale e vegetale interagiscono armonicamente per il bene del pianeta. L’incontro al Festival è il primo in Italia fuori dalla filiera agricola e ha lo scopo di iniziare ad agglomerare intorno all’agricoltura biologica e alla moderna trazione animale diverse competenze multidisciplinari, a partire dalla presentazione di alcuni video realizzati da Wwoof Italia. Il dibattito è condotto da Mario Gala, membro del consiglio nazionale del Wwoof Italia, titolare di azienda agricola presidio Slow Food, promotore della trazione animale in agricoltura. Prendono parte alla discussione: Enrico Moriconi, componente del direttivo nazionale di Medicina Democratica. Claudio Papalia, della Fert Rights di Torino, produttrice di contenuti innovativi per i media sociali, editrice di Trancemedia.eu. Giovani agricoltori biologici operanti in regione Piemonte. Domenica 2 giugno ore 20.30 - Cinema Massimo Per la terra e per l’uomo – Incontro con Pierre Rabhi e Andrea Segré Il mio corpo e' la terra Proiezione dell'omonima docu-intervista a Pierre Rabhi, regia di Carola Benedetto e Igor Piumetti (30' - 2012) La serata, inclusa nel festival Per sentieri e remiganti (www.persentierieremiganti.it), e' realizzata in collaborazione con AiCARE (Agenzia italiana per la campagna e l'agricoltura responsabile ed etica). La «rivoluzione gentile e agroecologica» del «contadino poeta» Pierre Rabhi sta 33 letteralmente trasformando la Francia. Pioniere dell'agricoltura ecologica ed esperto internazionale per la lotta contro la desertificazione non solo professa la necessità di cambiare modello di sviluppo, ma propone soluzioni e, soprattutto, le applica. «La società cambierà quando la morale e l'etica investiranno le nostre riflessioni», questa la sostanza della filosofia di Pierre Rabhi. Restio a muoversi e a comparire in pubblico, è a Torino in una delle sue rare apparizioni. Pierre Rabhi vive nell'Ardèche, dove si dedica all'agricoltura, sostenendo diversi programmi di tutela della terra e dell'ecosistema. Ha creato l'associazione Terre & Humanisme e nel 2006 Colibris. È autore di volumi come Manifesto per la terra e per l'uomo. Andrea Segrè è direttore del dipartimento di scienze e tecnologie agroalimentari dell'Università di Bologna ed è il fondatore di Last Minute Market, laboratorio per la riduzione e il recupero degli sprechi alimentari. Francesca Durastanti è socia fondatrice e presidente di AiCare (Agenzia italiana per la campagna e l’agricoltura responsabile ed etica). Partecipano all’incontro la monaca induista Svamini Hamsananda, la giornalista Paola Emilia Cicerone, il professore di economia e politica agraria Francesco Di Iacovo, l’indologa Carola Benedetto e lo slavista Igor Piumetti. Carola Benedetto, laureata in indologia allʼUniversità di Torino, è autrice e regista per il Gruppo del Cerchio e direttore artistico del Festival Per Sentieri e Remiganti. Igor Piumetti, slavista e traduttore, attore e regista, diplomato in montaggio nel 2008, ha lavorato come montatore di Nel ventre del bambino (2008), con Sotiguy Kouyate. Lunedì 3 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori Felicità possibile? - Incontro con Helena Norberg-Hodge e Maurizio Pallante Come uscire da una crisi che non è solo economica ed ecologica, ma anche spirituale? Nel suo film L’economia della felicità (che sarà proiettato durante l’incontro) Helena Norberg-Hodge ci racconta come migliorare il benessere dell’uomo e del pianeta, offrendo non solo un’analisi a tutto tondo della globalizzazione, ma anche un potente messaggio di speranza per il futuro. E la parola chiave di questo messaggio sembra essere «localizzazione». Quando le persone cominciano a capire il nesso tra cambiamento climatico, instabilità economica globale e la loro personale sofferenza allora c’è davvero la potenzialità di un movimento in grado di cambiare il mondo. Helena Norberg-Hodge, considerata tra i dieci ambientalisti più influenti del mondo, ha scritto Il futuro nel passato, che è stato tradotto in più di quaranta lingue, ed è membro della International Commission on the Future of Food and Agriculture. Nel 2012 ha ricevuto il prestigioso Global Peace Award. Maurizio Pallante ha fondato il movimento per la decrescita felice e ne dirige le edizioni. Membro del comitato scientifico M’illumino di meno, è autore di numerosi saggi, tra cui Ricchezza ecologica, Discorso sulla decrescita, La felicità sostenibile e del romanzo I trent’anni che sconvolsero il mondo. 34 Martedì 4 giugno ore 18.30 - Circolo dei Lettori Verso Rifiuti Zero - Incontro con Rossano Ercolini Rossano Ercolini è un maestro elementare che vive a Capannori, in provincia di Lucca. Per proteggere il benessere dei suoi studenti e concittadini, decise di informare la comunità sui rischi dell’inceneritore e sulle soluzioni per la gestione sostenibile dei rifiuti domestici del paese. Ha quindi creato una campagna anti-inceneritori, da cui è poi nato il movimento Rifiuti zero. Ercolini è stato insignito a San Francisco il mese scorso del Goldman Environmental Prize, il più prestigioso premio ambientale al mondo. Il presidente Barack Obama ha poi incontrato i vincitori del premio alla Casa Bianca. Nel 2009, in piena emergenza rifiuti a Napoli, fu Ercolini a proporre di tenere il meeting dell’associazione internazionale Zero Waste proprio nel capoluogo campano, coinvolgendo così esperti in grado di studiare la situazione e consigliare i cittadini. Con Ercolini, L’Italia può vantare un premio Nobel in tema d’ambiente. Rossano Ercolini è presidente di Ambiente e Futuro per Rifiuti Zero e di Zero Waste Europe nonché direttore del centro ricerca Rifiuti Zero di Capannori. Nel 2013 ha vinto il Goldman Environmental Prize . Beppe Rovera da anni è curatore e conduttore della trasmissione in onda su Rai Tre Ambiente Italia. Nel 2006 ha vinto il premio giornalistico per l’ambiente «Mario Pastore». ECO EVENTI Eating City - La città che mangia – Pranzo contro gli sprechi alimentari 2 giugno, ore 12 - 16 Piazza Vittorio Veneto Primo non sprecare. È questa la filosofia alla base di Eating City, un pranzo gratuito a base di cibi in eccedenza cucinato da chef conosciuti. Una manifestazione nata per dimostrare come un nuovo rapporto con le risorse alimentari sia possibile, superando la logica dominante del surplus e dello spreco, che si articolerà in tre momenti: il mercato Campagna Amica con eccellenze agroalimentari non solo piemontesi, la cooperativa Libera, coinvolta per incentivare il contatto diretto tra aziende produttrici e consumatori nell’ottica della distribuzione a chilometro zero, e il talk show, organizzato per stimolare il dialogo tra i partecipanti all’evento. A cura di Risteco. In collaborazione con Last Minute Market, Festival CinemAmbiente, Cooperativa Nanà, Cial, Coldiretti Piemonte. Gomorra Interior Design Un’installazione di Sergio Barboni Il business dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici è gestito dalla criminalità organizzata con estrema efficienza e grandi guadagni. Ingenti quantitativi di veleni sfuggiti ai controlli ufficiali viaggiano infatti verso il l’Italia del Sud e sono occultati in qualsiasi luogo possibile. La creatività criminale non conosce limiti di fronte al profitto. Il progetto Gomorra Interior 35 Design immagina con ironia che l’inventiva dei clan mafiosi raggiunga un livello ancora più alto e perverso nascondendo fusti industriali pieni di rifiuti tossici direttamente nei nostri salotti trasformati in tavoli, divani e poltrone. PROGETTI Green Film Network Il Green Film Network è l’associazione che riunisce i principali festival che si svolgono annualmente nel mondo, incentrati sulla tematica ambientale. L’obiettivo del network è quello di coordinare gli eventi dei festival che ne fanno parte, promuovere e distribuire i film a livello internazionale, oltre a incoraggiare iniziative e progetti in grado di incentivare la riflessione sull’ambiente. Numerosi i Paesi coinvolti: - Portogallo, Seia: Cine’ Eco – Festival Internacional de Cinema Ambiental da Serra de Estrela (www.cineecoseia.org) - Messico, Cuernavaca: Cinema Planeta – Festival Internacional de Cine y Medio Ambiente de México (www.cinemaplaneta.org) - India, Nuova Delhi: CMS VATAVARAN – Environmental & Wildlife Film Festival and Forum (www.cmsvatavaran.org) - Kosovo, Prizren: Dokufest International Documentary and Short Film Festival (www.dokufest.com/2013) - Russia, Mosca: ECOCUP Environmental Film Festival (http://www.ecocup.ru) - Spagna, Saragoza: Ecozine Film Festival – Festival Internacional de Cine y Medio Ambiente de Saragoza (www.festivalecozine.com) - Usa, Washington: Environmental Film Festival in the Nation’s Capital (www.dcenvironmentalfilmfest.org) - Québec, Montréal: FFEM – Festival de Films de l’Environment de Montréal (www.cinemaduparc.com) - Brasile, Goiás: FICA - Festival Internacional de Cinema e Video Ambiental (www.fica.art.br) - Francia, Parigi: FIFE – Festival International du Film d’Environnement (www.iledefrance.fr/festival-film-environnement) - Brasile, Rio de Janeiro: Filmambiente – Festival Internacional de Audiovisual Ambiental (www.filmambiente.com) - Korea, Seoul: GFFIS – Green Film Festival in Seoul (www.en.gffis.org) - Belgio, Bruxelles: GREEN UP FILM FESTIVAL (www.greenupfilmfestival.com) - Germania, Berlino: Interfilm Festival (www.interfilm.de) - Romania, Tulcea: Pelicam International Film Festival (www.pelicam.ro/eng) - Canada, Toronto: Planet in Focus Environmental Film Festival (www.planetinfocus.org) - Québec, Montréal: RIEC- IWFE – Rencontres Internationales “Eau ed Cinéma” International “Water and Film” Events (www.riec-iwfe.org) - Usa, San Francisco: San Francisco Green Film Festival (www.sfgreenfilmfest.org) 36 CinemAmbiente Tour tour.cinemambiente.it [email protected] CinemAmbiente Tour è il progetto di distribuzione cinematografica dei film presentati durante il Festival. Focalizzata su temi come quello della sostenibilità, dell’energia, della biodiversità o dei cambiamenti climatici, si tratta di una iniziativa indirizzata a enti, scuole, associazioni e tutte quelle realtà che, attraverso il linguaggio cinematografico, vogliono diffondere una coscienza e una conoscenza ambientale ed ecologica. CinemAmbiente Tv - Film per l’educazione ambientale tv.cinemambiente.it [email protected] CinemAmbiente Tv - Film per l’educazione ambientale è un progetto didattico per portare i film a tema ambientale all’interno delle scuola attraverso internet, grazie al quale si può accedere a un archivio di oltre duecento film in streaming, tra documentari, cortometraggi e film di animazione corredati da dossier di approfondimento, divisi per argomento e per ordine di scuola. INFO & CONTATTI Ufficio stampa Studio Sottocorno Valentina Tua e Delia Parodo Tel. +39 011 8138865 - Cell. 339 3779900/ 320 4048063 [email protected] - [email protected] con la collaborazione di Marta Franceschetti per la stampa locale – Cell. 339 4776466 [email protected] Luoghi del Festival Cinema Massimo Via Verdi 18, Torino T + 39 011 8138570/574 Museo Nazionale del Cinema Mole Antonelliana Via Montebello 20, Torino T +39 011 813 8511 37 Blah Blah Via Po 21, Torino Circolo dei Lettori Via Bogino 9, Torino Eating City - La città che mangia Pranzo contro gli sprechi alimentari Piazza Vittorio Veneto, Torino Articolo 4 Corso Regina Margherita 27, Torino MODALITÁ DI INGRESSO Alcune proiezioni ed eventi saranno ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti, mentre altre richiedono l’acquisto di biglietti che saranno disponibili dal 24 maggio on line, con l’applicazione per mobile e presso le casse del cinema Massimo. BIGLIETTI SINGOLI € 5,00 presso le casse del cinema Massimo Promozione on line € 4,50 on line sul sito www.cinemambiente.it o con l’applicazione per mobile ABBONAMENTI GIORNALIERI € 12,00 alle casse del Cinema Massimo I possessori di abbonamento dovranno comunque ritirare presso le casse i biglietti per ogni singolo spettacolo. I biglietti saranno disponibili fino ad esaurimento posti. Promozione abbonamento Agli spettatori che presenteranno alle casse 4 abbonamenti giornalieri sarà regalato un abbonamento. Promozione on line € 12,00 se uno spettatore acquista più di 2 biglietti on line (o tramite mobile) in un’unica transazione per gli spettacoli di uno stesso giorno in orari non sovrapposti. Sarà possibile accedere direttamente alla sala senza ritirare i singoli biglietti in cassa. Repliche Le proiezioni in replica del 6 giugno seguiranno la regolare programmazione del cinema Massimo. Il costo dei biglietti è di € 5,00 38 16° CinemAmbiente Environmental Film Festival DIRETTORE Gaetano Capizzi SEGRETERIA Erica Girotto PROGRAMMAZIONE Francesco Giai Via RESPONSABILE ECOEVENTI, COMUNICAZIONE, MARKETING Silvana Brunero CORDINAMENTO COMUNICAZIONE E MARKETING Maria Grazia Girotto DOCUMENTAZIONE Giulio Pedretti con la collaborazione di Thea Bosso ECOTALK Paola Della Valle UFFICIO STAMPA Studio Sottocorno Valentina Tua Delia Parodo con la collaborazione di Marta Franceschetti OSPITALITÀ Elisa Liani con la collaborazione di Elisabetta Tumiati Nadia Zanellato Davide Carbonari Maurizio Lesto COORDINAMENTO GIURIE Laura D’Amore 39 COORDINAMENTO ECOKIDS Arianna Borlo CATALOGO Guglielmo Maggioni LOGISTICA Salvatore Cutaia Marco Petrilli DESK CINEMA MASSIMO Lea Stjepovic Giulia Carbonero GRAFICA E SIGLA DEL FESTIVAL Dunter & Housedada WEB Creatiweb TRADUZIONI Kenneth A. Britsch TRADUZIONI SIMULTANEE Giliola Viglietti Anna Ribotta Marina Mocetti Spagnuolo SOTTOTITOLI Sub-Ti Limited, Londra FOTOGRAFI Paolo Tangari Allievi ITIS Bodoni Polo ITS RIPRESE VIDEO Filmine S.n.c. ATTREZZATURE E LAVORAZIONI TECNICHE Acuson Novarolfilm 40 Museo Nazionale del Cinema PRESIDENTE Ugo Nespolo DIRETTORE Alberto Barbera ASSISTENTE DIREZIONE E COORDINAMENTO FESTIVAL Angela Savoldi VICE DIRETTORE e CONSERVATORE CAPO Donata Pesenti Campagnoni COMUNICAZIONE E PROMOZIONE Maria Grazia Girotto UFFICIO STAMPA Veronica Geraci AMMINISTRAZIONE Erika Pichler COORDINATORE GENERALE Daniele Tinti 41