Settembre 2016
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Settembre 2016
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Apla e ilEditoriale territorio L’Italia trema, le istituzioni dormono Prevenire meglio che ricostruire 4Categorie 5 Apla e il territorio 8 Apla informa 11 Confartigianato Persone 12 Apla informa 16 Categorie 18Credito Parma Artigiana Mensile Direttore Responsabile: Gianfranco Ragonesi Hanno collaborato a questo numero: Alberto Bertoli Annamaria Borelli Clementino Gabbi Davide Soliani Giuseppe Tavoni Davide Zanettini Coordinamento editoriale: Tatiana Cogo - [email protected] Stampa e grafica: Tipolito AMC Via Nitti, 5 - Parma - tel. 0521 291432 [email protected] - www.amcparma.it Pubblicità Francesco Melley - [email protected] Tel. 0521.219291 - Cell. 347.3765645 Ancora una volta l’Italia si muove soltanto dopo una grande catastrofe, forse sarebbe giunta l’ora di cambiare e iniziare a programmare a lungo termine. Che il nostro paese sia una zona ad alto rischio sismico non è una novità degli ultimi giorni, i terremoti degli anni scorsi in Abruzzo ed Emilia-Romagna avrebbero dovuto far capire a cittadini e istituzioni che era necessario intervenire, ma come abbiamo visto, poco è stato fatto. E dire che in Italia il 70% delle costruzioni è in pessimo stato di conservazione, quindi a rischio di crolli e che tra queste costruzioni sono presenti anche edifici appartenenti a quel 50% di patrimonio artistico che l’intero pianeta ci invidia e che vorrebbe possedere. Certo, a livello economico, i costi per rendere gli edifici in Italia antisismici sono enormi, basti pensare che gli ingegneri della Protezione Civile stimano in circa 50 miliardi di euro i soli interventi per gli edifici pubblici, mentre il Consiglio nazionale degli ingegneri (Cni) stima in 93 miliardi il costo per le abitazioni private. Per quanto riguarda l’Emilia-Romagna le abitazioni a rischio sismico sono 880.401, 4.329.699 le persone coinvolte e il costo per la messa in sicurezza è di oltre 6 miliardi e mezzo. A Parma le abitazioni a rischio sono 7.549, il costo per la messa in sicurezza è di poco più di 55 milioni di euro e 17.506 le persone esposte, sempre secondo il Cni. Le cifre da investire sono decisamente alte, ma secondo diversi studi, per un euro speso in prevenzione se ne possono risparmiare fino a quattro in ricostruzione. In Italia non c’è prevenzione in materia sismica anche perché abbiamo una burocrazia lenta e ricca d’incongruenze, un esempio è l’articolo 18 della legge regionale 24/2001 dell’Emilia-Romagna, che rendeva obbligatorio il “fascicolo del fabbricato”, ma che finì per essere presto dimenticato e che con la legge regionale 28/2013 venne addirittura eliminato. Del “fascicolo del fabbricato” si è tornati molto a parlare in questi giorni, infatti se fosse stato obbligatorio in tutta la nazione, probabilmente si sarebbero potute salvare molte vite. Gli italiani, in generale, sottovalutano il problema, perché a fronte di costi elevati, non vedono gli effetti reali dell’intervento, quindi cittadini e istituzioni preferiscono non investire in qualcosa che ‘forse’ non avverrà mai. Le ultime leggi di stabilità hanno previsto una detrazione Irpef per chi effettua una ristrutturazione antisismica, ma il 65% di detrazioni spalmate in dieci anni non sono certamente così invitanti quanto si potrebbe pensare, servirebbe piuttosto una serie di interventi che permettano di ottenere prestiti a tasso agevolato e fisso per coloro che vogliono rendere sicura la propria casa. Detto tutto questo, dovrebbe essere chiaro che investire sull’antisismico aiuterebbe a evitare tragedie come quelle accadute in questi giorni e rilancerebbe l’edilizia, settore in crisi da molti anni e che, fra l’altro, in materia di progettazione antisismica, è leader in Europa. Leonardo Cassinelli Presidente Confartigianato Imprese Apla di Parma #presidenteapla settembre 2016 parma artigiana 3 Apla e il territorio Categorie Massaggi, la denuncia di Apla «Servono nuove regole chiare per disciplinare l’ambito delle pratiche bionaturali» U na recente sentenza del Consiglio di Stato, nei confronti di un titolare di un ‘Centro benessere Tuina’ fa nuovamente emergere il vuoto normativo che caratterizza la pratica dei massaggi, poiché afferma l’estraneità delle pratiche tuina e shiatsu dall’ambito di attività della legge 1/90 che disciplina l’attività di estetista. In Italia i massaggi sono ufficialmente riconosciuti dalle normative come di tipo sanitario o di tipo estetico. Per praticarli, quindi, si deve essere o fisioterapista (professione ausiliaria a quelle sanitarie) o estetista (professione normata dalla legge 1/90). Tutto il mondo delle pratiche bionaturali (per esempio massaggi shiatsu, tuina, ayurvedici, riflessologia plantare) non è, in realtà, regolato da un contesto normativo specifico. Dal punto di vista della formazione, per essere fisioterapista serve un diploma di laurea triennale e anche per essere estetista è necessario un percorso formativo piuttosto lungo che varia dai due a tre anni (con corsi di qualificazione in enti di formazione autorizzati, corsi di specializzazione, esperienze lavorative di uno o tre anni). Per le altre tipologie di massaggi non esistono invece percorsi formativi e scuole accreditate dagli organi competenti che diano una qualifica riconosciuta, anche se esiste un business che fa credere il contrario a ignari operatori e aspiranti tali. Ciò non permette quindi di garantire e verificare un’adeguata competenza delle persone alle quali è concesso di effettuare trattamenti di vario tipo anche sul corpo umano. Chi pratica massaggi non estetici e non fisioterapici rientra nell’ambito della legge 4/2013 che li definisce professionisti ‘non organizzati in ordini o collegi’. Questa legge stabilisce comunque alcune norme di base: rispetto dei principi di buona fede, della correttezza, dell’ampliamento e della specializzazione dell’offerta dei servizi, della responsabilità del professionista. In altre professioni ausiliare a quel4 parma artigiana settembre 2016 le sanitarie, come per gli odontoiatri, chi esercita in modo abusivo incorre in sanzioni amministrative pecuniarie che vanno da un minimo di 2.500 euro a 7.500 euro in caso di mancanza di licenza o abilitazione professionale. Sono state poi inasprite le pene nei casi di omicidio colposo e di lesioni personali colpose derivanti dall’esercizio abusivo di una professione per la quale è richiesta una speciale abilitazione dello Stato o di un’arte sanitaria. Confartigianato Imprese Apla pone una domanda: «Se il fisioterapista è ausiliario delle professioni sanitarie, come il massaggiatore sportivo e l’estetista fa massaggi estetici perché dunque chi opera nell’ambito ‘benessere’ senza alcun titolo riconosciuto, non è ritenuto un abusivo»? Molti Comuni del litorale italiano hanno vietato e sanzionano i massaggi sulle spiagge, operati da abusivi che spesso utilizzano oli e creme non certificati e di cui non si conosce la provenienza e che non sono effettuati in luoghi igienicamente idonei. È noto che i tratta- menti fatti da persone non qualificate possono creare vari disturbi a partire da quelli dermatologici. Confartigianato ritiene che anche i Comuni del parmense, che hanno come compito la tutela della salute e dell’igiene pubblica, dovrebbero vigilare maggiormente almeno sulle condizioni igienico sanitarie in cui spesso praticano alcuni operatori anche nel territorio di loro competenza. «Crediamo servano nuove leggi chiare e possibilmente uguali in tutte le regioni per regolamentare l’attività delle pratiche bionaturali quindi anche per i massaggi che non hanno finalità terapeutiche e non rientrano né nelle professioni sanitarie né in quelle estetiche - dice Michele Ziveri, neo eletto nel consiglio nazionale di Confartigianato Benessere -. Sono indispensabili, inoltre, standard formativi omogenei e nuove regole per disciplinare le attività dei centri benessere e fare quindi ordine in un mercato minacciato dalla concorrenza sleale di operatori improvvisati e irregolari che rappresentano un grave pericolo per la salute dei consumatori». Apla e il territorio Confartigianato Acconciatori Calzolai 2.0 Michele Ziveri, presidente di Confartigianato Benessere Emilia-Romagna entra nel consiglio direttivo nazionale di Confartigianato Acconciatori insieme a: Barbara Catani (Toscana), Tiziana Chiorboli (Veneto) e Rossano Trobbiani (Marche). Sempre nella stessa giornata è stato eletto presidente, all’unanimità, il lombardo Aurelio Salvoni alla guida dell’associazione per il prossimo quadriennio. L’obiettivo del nuovo consiglio è quello di proseguire l’efficace attività svolta negli ultimi anni: «Con il nostro programma - ha spiegato Ziveri - puntiamo a combattere duramente l’abusivismo e la concorrenza sleale presente nel settore. Vogliamo poi rispondere, sempre in continuità con i precedenti consigli, ai bisogni dei nostri associati sulle tematiche della legalità, fisco e formazione professionale». A supporto di quanto detto, Ziveri, ha anche annunciato che l’obbiettivo più immediato di Confartigianato Acconciatori sarà presentare al prossimo convegno di Mestre, il piano d’azione per la verifica dei requisiti europei di categoria, requisiti essenziali alla formazione professionale e alla lotta contro l’abusivismo. Maurizio Liuzzi, presidente del Comitato paritetico San Crispino e consigliere provinciale di Confartigianato Imprese Apla Parma, è stato riconfermato membro del direttivo nazionale di Calzolai 2.0, l’associazione italiana ufficiale dei calzolai, aderente a Confartigianato. La delega assegnata a Liuzzi è quella relativa all’organizzazione eventi. Nata nel giugno 2013 allo scopo di creare una rappresentanza nazionale di tutta la categoria, l’associazione ha sede nei locali di Confartigianato Imprese Veneto di Mestre (Venezia). Calzolai 2.0 vuole perseguire la rappresentanza, la salvaguardia, la valorizzazione, la crescita e la promozione verso il pubblico, anche tramite fiere e mercati nazionali e internazionali, del mestiere del calzolaio e della produzione delle scarpe su misura. Vuole, inoltre, favorire la cooperazione, le forme di aggregazione, i nuovi strumenti di comunione, comunicazione e conoscenza, la formazione professionale continua e supplementare, la qualificazione professionale. Ziveri eletto nel consiglio nazionale Riconfermato Liuzzi nel direttivo nazionale Terremoto del centro Italia: Confartigianato avvia raccolta fondi Tutte le iniziative di sostegno alla popolazione e agli imprenditori Confartigianato ha attivato una serie di iniziative per fornire aiuto e assistenza alle popolazioni vittime del sisma che ha colpito il centro Italia. La Confederazione ha aperto un conto corrente bancario cui potranno essere fatti pervenire contributi a favore delle zone terremotate. Il conto corrente bancario, intestato “Confartigianato Raccolta Fondi Terremoto Italia Centrale 2016”, ha le seguenti coordinate IBAN IT81H0569603224000003941X65. Intanto continuano le iniziative promosse dalle Associazioni territoriali di Confartigianato per aiutare gli imprenditori colpiti dal sisma. Nei 16 Comuni di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo che hanno subito i danni maggiori sono ubicate 624 imprese artigiane con 1.475 addetti. In particolare, Confartigianato di Ascoli Piceno ha organizzato il programma solidale tra imprese per gestire offerte e richieste di aiuto. Gli imprenditori che vogliono mettere a disposizione gratuitamente degli imprenditori danneggiati magazzini in cui custodire macchinari, scorte, merci e quant’altro sarà possibile distaccare dai luoghi resi inagibili possono contattare i seguenti recapiti di Confartigianato Ascoli Piceno 0736336402 - mobile (anche Whatsapp) 3294497732. Le azioni portate a termine, con consegna di materiale e strutture alla protezione Civile, sono riportate nel sito di Confartigianato Ascoli Piceno al seguente link diretto: http://confartigianato.apfm.it/eventi/terremoto-2016.html Anche Confartigianato Marche ha manifestato il proprio impegno a supportare iniziative in favore del sistema economico locale, così come Confartigianato Ancona, Confartigianato Macerata, Confartigianato L’Aquila, Confartigianato Rieti e Confartigianato Lazio. Confartigianato Ravenna si è attivata per mettere a disposizione di un’impresa di Arquata del Tronto un modulo abitativo per sostenere la famiglia del titolare che ha perso la propria abitazione. settembre 2016 parma artigiana 5 Apla e il territorio Consiglio provinciale: il punto sulle azioni de Cassinelli: «Dobbiamo riscoprire lo spirito di appartenenza» S i è svolto a luglio il Consiglio Provinciale di Confartigianato Imprese Apla durante il quale il presidente Leonardo Cassinelli ha illustrato le ultime azioni intraprese dall’associazione. Il presidente ha ricordato l’ultima edizione dell’Assemblea nazionale di Confartigianato durante la quale è stato celebrato il 70° anno di costituzione della Confederazione, alla presenza del Presidente della Repubblica Mattarella. «Quest’anno ricorre anche il 70° anno della Repubblica italiana - ha spiegato Cassinelli - il 1946 rappresenta l’anno in cui è nata la speranza per una nuova vita, una sorta di spartiacque tra la guerra, distruzione e un nuovo periodo che trovava nella ricostruzione la voglia di rinascere e ripartire. Un anno di svolta anche per noi imprenditori, dove grazie al “saper fare” sono rinate e si sono sviluppate migliaia e migliaia di piccole imprese che sono poi diventate la spina dorsale dell’economia italiana». L’azione di rappresentanza a livello nazionale, regionale e provinciale (Apla nascerà nel 1948), di questo grande e variegato mondo di imprenditori si è evoluta insieme a esso, per rispondere a bisogni, sempre diversi e maggiori, degli imprenditori, delle loro famiglie e dei loro collaboratori. «La società italiana è cambiata, noi stessi siamo cambiati. E un primo tema sul quale vi invito a riflettere è la necessità di oggi di rivitalizzare il senso di appartenenza. C’è bisogno di essere uniti per crescere e più 6 parma artigiana settembre 2016 partecipazione alla vita associativa, dobbiamo condividere problemi e soluzioni perché fare impresa non è mai stato tanto difficile come in questi anni di crisi - ha detto Cassinelli al Consiglio». Con il contributo di tutto il sistema Confartigianato ci si sta occupando del problema dell’accesso al credito, per fare in modo che il Governo passi dagli annunci ai fatti concreti. E, su base locale, oltre ad assistere le imprese nella richiesta di garanzia a Unifidi, Apla ha sostenuto il progetto di dar vita a una banca locale: Banca di Parma - Credito Cooperativo che nell’autunno scorso ha aperto il primo sportello in viale Tanara e adesso ha deliberato un aumento di capitale e ricerca nuovi soci. Cassinelli ha poi affrontato il tema del digitale: «In anni di durissima crisi, ci sono stati artigiani di tutte le età, curiosi e geniali, che rendendosi conto del veloce cambiamento in corso, hanno iniziato a utilizzare gli strumenti oggi a disposizione: web, social network, le nuove tecnologie e le loro imprese sono cresciute, hanno conquistato più mercati. Le imprese del futuro stanno dimostrando come l’artigianalità e le tecnologie digitali non solo vanno straordinariamente d’accordo, ma possono essere una risposta solida e concreta alla fame di prodotti non standard». A livello provinciale l’associazione si è spinta su molti fronti cogliendo le esigenze della base associativa. Tanti sono stati gli incontri organizzati sull’uso e l’importanza dei social network e della rete che hanno riscontrato una buona partecipazione: «L’Associazione - ha sottolineato Cassinelli - può assistere le imprese con le necessarie competenze». L’attenzione di Apla si è anche rivolta all’internazionalizzazione delle imprese dedicando risorse a una serie di iniziative che coinvolgono le diverse associazioni di Confartigianato presenti in regione. Si stanno continuamente ricercando nuovi canali commerciali per i comparti abbigliamento, moda e alimentare che favoriscano i contatti con imprese e mercati interessati esteri. È stata poi stipulata una nuova convenzione con Co.Mark con consulenti specializzati: i temporary export manager. L’impegno di Confartigianato nella tutela degli interessi delle aziende non ha trascurato l’aspetto tributario. In particolare l’Associazione si è concentra sulla pressione fiscale degli enti locali (Imu, Tasi e tassa dei rifiuti). «L’invito ai sindaci di rivedere i livelli e le modalità di tassazione è caduto nel vuoto, così abbiamo deciso di iniziare, in base alle norme dei regolamenti vigenti e della legislazione nazionale, un’azione di richiesta di rimborso per il 2015 di parte della tassa dei rifiuti per le attività che potevano provare di aver smaltito i rifiuti speciali e tossico-nocivi, attraverso canali diversi dal servizio pubblico comunale. Vedremo come si concluderà, ma non ci siamo limitati a questo, abbiamo chiesto dal 1° gennaio scorso la riduzione delle superfici tassate escludendo quelle occupate da macchinari o attrezzature finalizzate alla produzione e dove si formano anche i rifiuti speciali». Per questi casi, nell’ipotesi di rigetto o parziale accoglimento delle domande di rimborso o di detassazione dei locali, l’associazione assisterà gra- Apla e il territorio ll’Associazione tuitamente le imprese nel ricorso avverso tali provvedimenti alla Commissione Tributaria provinciale. Apla, sempre in tema di ambiente, ha assistito le imprese che installano climatizzatori o impianti frigoriferi e utilizzano i gas fluorurati (F-gas) per qualificarsi con il conseguimento del patentino del frigorista. «L’associazione ha continuato l’attività di denuncia contro l’abusivismo dilagante; sul tema abbiamo avuto incontri con il Prefetto e con il Comandante provinciale della Guardia di Finanza. I casi che ci vengono segnalati, dopo le necessarie verifiche, sono oggetto di specifica denuncia anonima da parte dell’Associazione - ha ricordato il presidente provinciale». Per creare interesse da parte dei turisti verso le imprese artigiane che operano in centro storico l’associazione ha ideato e redatto una guida ‘Parma Made In’ che ha riscosso un grande successo, così come è stato ottenuto un enorme risultato, anche in termini di consenso di pubblico, dall’evento ‘Modella per gioco’, iniziativa organizzata per dare visibilità a diversi settori dell’artigianato e alla scuola Formart. «Si respira un nuovo clima - ha dichiarato Cassinelli, alla fine del suo intervento - lo straordinario successo di Cibus che ha visto la partecipazione record di oltre 3.000 espositori, la rinascita del Parma Calcio, la prima edizione di Gola Gola e poi Parma io ci Sto e il Festival Verdi con una programmazione ricca e di spessore internazionale, la nascita di Banca di Parma: queste sono testimonianze di una città che sta reagendo. L’augurio è che tutto ciò possa dare una spinta all’economia locale». Apla ha sottoscritto l’atto costitutivo della Fondazione di Comunità Munus Anche Confartigianato Imprese Apla ha aderito a Munus Onlus, la Fondazione di Comunità di Parma. Il presidente provinciale Leonardo Cassinelli ha sottoscritto la carta dei valori e l’atto costitutivo, durante la cerimonia che si è svolta recentemente a palazzo Rangoni, assieme a tantissimi imprenditori, associazioni di categoria, banche, fondazioni bancarie, liberi professionisti, Comune, Provincia e Prefettura di Parma. Il battesimo ufficiale è fissato per questo mese, ma nel frattempo l’ente no profit di diritto privato ha mosso già i primi passi con l’obiettivo di dare un contributo reale al miglioramento della vita della comunità, alla diffusione della cultura del dono e alla solidarietà. La Fondazione di Comunità è un intermediario filantropico che si mette al servizio di tutti coloro che vogliono destinare risorse per il bene comune; non raccoglie risorse per finanziare progetti propri, ma è un’infrastruttura di connessione tra i donatori e chi realizza progetti di solidarietà sociale. In pratica aiuta tutti coloro che desiderano destinare risorse al perseguimento di finalità d’utilità sociale, mettendo a disposizione di chiunque voglia donare per realizzare iniziative d’utilità sociale in un determinato territorio, la propria struttura affinché il donante possa godere di tutti i benefici (anche di natura fiscale) della filantropia istituzionale senza dover sostenere l’onere di costituirsi una propria realtà o di ricercare iniziative da finanziare. Confartigianato aderisce a “Parma io ci sto!” Confartigianato Imprese Apla è entrata a far parte dell’Associazione “Parma, io ci sto!” che si è costituita quest’anno con 5 soci promotori: Alessandro Chiesi, Guido Barilla, Andrea Pontremoli, l’Unione Parmense degli Industriali e la Fondazione Cariparma. A questi si sono aggiunti un ampio gruppo di firmatari che hanno aderito e sottoscritto il “Manifesto per Parma”. “Parma, io ci sto!” nasce dall’esigenza condivisa di sostenere e alimentare il rilancio e la valorizzazione del nostro territorio, attraverso energie e sforzi coordinati. Gli obiettivi sono di creare iniziative di eccellenza e progresso economico-sociale, di attrarre investimenti, talenti e competenze. Un progetto che vuole guardare lontano, per proiettare Parma e la sua gente verso un futuro dinamico e vivace, vivibile e sostenibile. Sono 4 gli ambiti in cui l’associazione sta lavorando attraverso altrettanti laboratori: buon cibo, la nostra cultura, turismo e tempo libero, formazione e innovazione. Gli appuntamenti tematici saranno aperti a tutti per dare la possibilità di portare idee e iniziative a favore della città e il suo territorio. settembre 2016 parma artigiana 7 Apla informa Crisi dell’edilizia Cassa Edile di Parma: ulteriore riduzione delle In vendita l’edificio di Vicofertile L o scorso 30 giugno tra le organizzazioni imprenditoriali parmensi dell’artigianato e dell’industria e i sindacati del settore edilizia è stata raggiunta una nuova, importante intesa finalizzata al riequilibrio economico finanziario della Cassa Edile di Parma, pesantemente colpita dalla grave crisi economica che ha caratterizzato gli ultimi anni e che ha colpito (e colpisce tuttora) in modo particolare tutto il settore dell’edilizia. La stipula di un nuovo accordo si è resa necessaria a seguito della constatazione del fatto che un precedente analogo accordo siglato lo scorso gennaio non sarebbe stato sufficiente a riequilibrare i conti dell’Ente. La pesante diminuzione d’imprese edili e dipendenti iscritti non poteva non avere conseguenze sull’Ente, le cui finalità, come noto, sono la fornitura di servizi alle prime e prestazioni ai secondi grazie a risorse attinte esclusivamente dai contributi versati mensilmente in misura preponderante dai datori di lavoro. Appare quindi chiaro il perché si siano significativamente ridotte le risorse economiche disponibili. Tutto ciò in un quadro che vede le imprese faticosamente “sopravvissute” sul mercato in grossa difficoltà a versa8 parma artigiana settembre 2016 re i contributi dovuti per legge e per contratto all’Ente, situazione resa ancor più grave dal fatto che quasi sempre ciò è dovuto ai mancati pagamenti da parte di enti pubblici in particolare, ma anche di privati. Anche la stipula di accordi tra le parti sociali, che consentono di rateizzare fino a due anni le somme dovute si è rivelata una misura utile, ma purtroppo non sufficiente a risolvere i problemi di liquidità delle imprese edili. Pochi dati significativi: le imprese con dipendenti operanti a Parma e provincia sono passate in media dalle circa 1.100 del 2010 (con una consistente contrazione rispetto al precedente biennio) alle 750 del 2016, con un numero di dipendenti ridottosi da circa 5.200 a poco più di 2.600 e con una corrispondente, pesante calo del numero di ore lavorate e di massa salari annua denunciata, passata dai 70 milioni di euro a poco più di 40 milioni. Con questi numeri non certamente incoraggianti per l’immediato futuro, i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali e dei lavoratori non potevano non intervenire per evitare il susseguirsi di bilanci quantomeno problematici quali quelli purtroppo registrati negli ultimi anni, nonostante il ricorso alle riserve accumulate nel corso di decenni di attività e la riduzione o addirittura la soppressione di alcune provvidenze adottata a malincuore già nel 2013 e, come si diceva, agli inizi del corrente anno. Si è quindi reso indispensabile ricorrere a ulteriori tagli alle prestazioni di cui beneficiano a tutt’oggi sia le imprese che i dipendenti. Per quanto concerne le prime si è concordato che, a decorrere dal prossimo ottobre, il rimborso dei dispositivi di protezione antinfortunistica verrà effettuato limitatamente alle calzature; la fornitura dei restanti indumenti obbligatoria per contratto (estivo pantaloni multitasche, 2 magliette girocollo in cotone; invernale - pantaloni multitasche, 1 giubbino o una felpa o un pile) non verrà quindi più rimborsata e graverà sulle imprese. Sempre dal prossimo ottobre verranno ulteriormente ridotte le prestazioni di cui sono beneficiari i dipendenti. In particolare il rimborso per protesi e cure dentarie viene ridotto a un limite massimo del 30% dell’esborso con un limite massimo comunque non superiore a 1.250 €; il rimborso per occhiali non potrà superare i 140 € e il rimborso mensile per asili nido e scuole materne non potrà superare rispettivamente 296 e 160 €. Apla informa prestazioni Servizi pubblici un abisso chiamato Italia Acqua: le tariffe sono sempre più alte I Anche il personale di Cassa Edile è stato purtroppo coinvolto in questo piano di risanamento del bilancio in quanto, in aggiunta alle riduzioni di orario precedentemente concordate, si sono purtroppo dovuti effettuare due licenziamenti di personale a tempo pieno. Da rilevare come il consiglio di amministrazione abbia anche assunto la spiacevole ma ineluttabile decisione di alienare l’immobile di proprietà ubicato a Vicofertile, via Martiri della Liberazione, 42 composto da 24 appartamenti arredati. Come noto tale struttura è stata fino a poco tempo fa utilizzata per alloggiare il personale dipendente delle imprese edili proveniente da fuori provincia, regione o dall’estero, come nel caso dei lavoratori Moldavi assunti in numero consistente dalle imprese locali nei primi anni duemila. Purtroppo anche in questo caso la crisi dell’edilizia ha lasciato il segno, e ora l’immobile è sottoutilizzato. Da qui la decisione del cda finalizzata, da un lato, a porre fine a spese improduttive, dall’altro di acquisire liquidità per le finalità istituzionali. Clementino Gabbi Info relative all’immobile: Andrea Zanni, Cassa Edile di Parma tel. 0521 1915022; 335 317582 n Italia negli ultimi cinque anni le tariffe di fornitura dell’acqua, dello smaltimento rifiuti e dei servizi pubblici sono aumentate mediamente del 22% e non è certo colpa della crisi economica perché ha colpito tutta l’Europa, non solo il nostro paese (UE più Turchia, Islanda, Norvegia e Svizzera) con un aumento medio dei servizi dell’11,4%, ovvero circa la metà di quello registrato sul territorio italiano. Nello specifico del servizio idrico gli aumenti sono stati decisamente significativi, infatti il costo dell’acqua è aumentato del 34,8%, quasi tre volte la media dell’Eurozona (13,5%). Perché le tariffe sono così care? Teoricamente per la qualità offerta dei servizi e per la loro manutenzione, tuttavia questo non è sempre vero e le amministrazioni locali che dovrebbero controllare non lo fanno. Un esempio di questo è la questione della dispersione idrica, un proble- ma decisamente esoso e presente anche nella nostra città con il 39% di acqua che va sprecata (media regionale 26%). Nonostante i significativi aumenti nelle tariffazioni, il 39% dei cittadini italiani si ritiene decisamente deluso e insoddisfatto dai servizi ricevuti; inoltre quando vengono poste domande specifiche come l’opinione sullo stato di cura manutenzione di strade, monumenti e palazzi pubblici, la soddisfazione generale scende al 34% rispetto a una media europea del 64%. E Parma? Parma dal 2007 a oggi è diventata una delle città italiane più care sulla fornitura dell’acqua, con aumenti del 86,4% (solo nell’ultimo anno del 6,7%), un dato che deve far riflettere tenendo conto che nello stesso lasso temporale a Bologna l’aumento è stato “solo” del 33,2% e che nell’ultimo anno ha avuto una riduzione pari al 4,1%. Anche Confartigianato Imprese Apla Parma ha partecipato al Meeting di Rimini. Nella foto i vicepresidenti Marco Granelli ed Enrico Bricca, accompagnati dal vicesegretario Ivano Mangi. settembre 2016 parma artigiana 9 Apla informa e il territorio Piano aria: dal 1° ottobre le limitazioni alla circolazione Previsti incentivi ai privati per la sostituzione dei veicoli commerciali diesel Euro3 «U n passo avanti importante, con risorse certe e spendibili in tempi brevi per un primo piano di azioni per un’aria più pulita, a cui si aggiungeranno fondi per la rottamazione di veicoli commerciali fino agli euro 3: proprio per i veicoli diesel euro 3, come previsto dal Piano integrato dell’aria regionale in vigore, scatterà il divieto di circolazione dal 1° ottobre prossimo». Paola Gazzolo, esprime così la soddisfazione per l’incontro svolto a Roma con il ministro Gian Luca Galletti e i rappresentanti delle altre Regioni per fare il punto sullo stato di attuazione del Protocollo anti-smog sottoscritto il 30 dicembre scorso da Governo, Conferenza delle Regioni e Anci. Dal prossimo autunno sarà disponibile oltre 1 miliardo di euro su scala nazionale per il miglioramento della qualità dell’aria, l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati e la mobilità sostenibile nei percorsi casa-scuola o casa-lavoro nelle città. «Con il pacchetto di finanziamenti messi a disposizione, il Governo mantiene gli impegni assunti: dal canto suo, l’Emilia-Romagna è disponibile a fare la propria parte partecipando alle trattative con Bruxelles sulla procedura di infrazione aperta verso l’Italia per il superamento delle soglie per la concentrazione di Pm10 in tutta la Pianura Padana - ha detto ancora l’assessore». Fondamentale è l’impegno assunto dal Governo per appositi incentivi ministeriali ai privati destinati alla sostituzione dei veicoli commerciali diesel euro 3 in circolazione con veicoli a basse emissioni. Sempre al fine di migliorare la qualità dell’aria, dal 1° ottobre riprenderanno sul territorio regionale le misure di limitazione alla circolazione previste dal “Piano aria integrato regionale”, in vigore fino al 31 marzo 2017 in 30 Comuni emiliano-romagnoli. Le limitazioni alla 10 parma artigiana settembre 2016 circolazione trovano applicazione dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle 18.30, oltre che nelle domeniche ecologiche (previste la prima domenica di ogni mese, con sospensione dal 1° dicembre al 6 gennaio). I provvedimenti di limitazione alla circolazione riguardano i veicoli a benzina fino all’Euro 1, diesel fino all’Euro 3 e ciclomotori fino all’Euro 0. Come previsto dal Piano, il divieto di circolazione scatterà anche per i veicoli commerciali diesel Euro 3 di categoria N1, lo scorso anno oggetto di deroga. Specifiche deroghe sono individuate per l’accesso ai parcheggi scambiatori, alle strutture ospedaliere e ad alcune tipologie di veicoli e di utenti, come le famiglie con una fascia Isee bassa e i veicoli per l’accompagnamento degli alunni a scuola. Sono esclusi dai provvedimenti gli autoveicoli elettrici e ibridi, i ciclomotori e motocicli elettrici, gli autoveicoli per trasporti specifici e a uso speciale e quelli che effettuano il car pooling, ossia trasportano almeno tre persone a bordo. Restano infine in vigore le misure emergenziali già adottate lo scorso anno, in caso di superamento prolungato del valore limite giornaliero di Pm10 rilevato dalle stazioni della rete regionale di monitoraggio dell’aria. Se - in seguito alle verifiche effettuate da Arpa e nella giornata del martedì, individuato quale giorno di controllo - si dovesse evidenziare che nei 7 giorni precedenti si è avuto lo sforamento continuativo del valore limite giornaliero di 50 µg/m3 di PM10 nel territorio di una o più province, le limitazioni al traffico adottate dal lunedì al venerdì varranno anche la domenica successiva (domenica ecologica straordinaria) nelle aree urbane dei Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti della provincia nella quale si sono verificati i superamenti. Confartigianato Apla e il territorio Persone Celebrazioni luigine Cupla organizza: Conversazione sulla Duchessa il 3 ottobre alla Palatina I I 2016 è l’anniversario dei 200 anni dall’arrivo di Maria Luigia, la “Duchessa più amata dai Parmigiani”. Anche Anap e Ancos hanno voluto inserirsi nel ricco calendario di eventi e appuntamenti organizzati per ricordare l’età dei ducati parmensi e Maria Luigia d’Asburgo. Il 3 ottobre, alle 16.30, alla biblioteca Palatina (sala Maria Luigia), in collaborazione con l’associazione culturale Dante Alighieri si terrà una conversazione sulla duchessa. È stata poi consegnata la stoffa di materiale ignifugo che sarà utilizzata per restaurare 25 poltrone. La stoffa è stata acquistata grazie ai fondi raccolti dall’associazione durante un’iniziativa di beneficienza. “Il coraggio di resistere. Stabilità e pensioni” Il 7 ottobre alle 16 all’Hotel ‘Parma&Congressi’ I l Cupla provinciale di Parma (Coordinamento unitario dei pensionati del lavoro autonomo) composto da 8 associazioni nazionali dei pensionati e coordinato da Ero Luigi Gualerzi, presidente di Anap, organizza il convegno: “Il coraggio di resistere. Stabilità e pensioni”. Durante l’incontro, che si svolgerà venerdì 7 ottobre, alle 16, all’hotel Parma&Congressi (Fraore), saranno affrontati argomenti particolarmente cari ai pensionati. Durante l’incontro saranno anche discusse le conseguenze della legge di stabilità sulle pensioni saranno al centro dell’intervento di Venier Rossi direttore Inapa regionale di Confartigianato, mentre Alfredo Alessandrini, presidente di Banca di Parma - Credito Cooperativo parlerà dei rapporti tra banca, risparmi e cessione del quinto della pensione. Interverrà, infine, Giovanni Giungi, coordinatore Cupla EmiliaRomagna che illustrerà le attività dell’associazione a livello regionale. Prevenzione del tumore al seno Anap organizza lo spettacolo ‘Prima di’ il 22 ottobre al Magnani di Fidenza L’incasso sarà devoluto ad Andos e Lilt S ensibilizzare il mondo femminile alla prevenzione del tumore al seno: è questo l’obiettivo di «PRIMA DI. Prima che sia troppo tardi. Prima della paura. Prima di tutto», lo spettacolo teatrale che andrà in scena al Teatro Magnani di Fidenza il prossimo 22 ottobre, alle 17.30. Lo spettacolo, realizzato dall’Associazione promozione sociale ZonaFranca di Parma, con la regia di Franca Tragni, è stato fortemente voluto da Anap Confartigianato e dal Comune di Fidenza per raccogliere fondi a favore delle associazioni Andos di Fidenza e Lilt di Parma. L’ingresso è a offerta e al termine dello spettacolo, nel caveau, ci sarà un aperitivo durante il quale gli spettatori potranno confrontarsi direttamente con le associazioni coinvolte nell’iniziativa. Il Comune di Fidenza ha inserito ‘Prima di’ nel calendario degli eventi dell’Ottobre Fidentino. Le dieci attrici di ZonaFranca Parma in scena raccontano storie di donne “prese” e storie di donne “salvate” dal male. Lo spettacolo si apre con un Flash Mob dedicato alla prevenzione e si snoda su diversi quadri teatrali che non nascondono il dramma ma lo guardano da un’angolazione nuova, raccontando la gioia di farcela, la bellezza che va oltre l’immagine riflessa nello specchio. Nelle scene corali le donne sono “Maglie” unite da uno stesso filo, amiche della stanza rosa, il sostegno per chi racconta il dolore della terapia. Ma oltre il dolore c’è la vita, l’immensa fatica di rimettere i pezzi a posto, la gioia infinita di ritrovarsi persone migliori. Nello spettacolo c’è spazio anche per i dati statistici e per il divertente quadro di una donna in perenne battaglia con se stessa, con quello che mangia e quello che respira, l’impegno comunque di condurre uno stile di vita “sano” perché, come dice lei guardando la sua bambina, “Prevenire è faticoso si, ma ne vale davvero la pena”. Info: Patrizia Gualerzi, segreteria Anap Ancos, tel. 0521 219269 Ascoltiamo il nostro cuore Il prossimo 21 ottobre, alle 16.30, nella sala conferenze Confartigianato Imprese Apla (viale Mentana 139/A, ingresso da via Muggia) si parlerà di prevenzione delle malattie del sistema cardiovascolare con il cardiologo Lorenzo Marchini. settembre 2016 parma artigiana 11 Apla informa Scadenze fiscali Settembre 2016 Ottobre 2016 Venerdì 16 settembre Lunedì 17 ottobre ◆IVA - Liquidazione mensile ◆IVA - Dichiarazione d’intento ◆RITENUTE ◆IVA - Liquidazione mensile ◆INPS - Gestione separata ◆Ritenute ◆Versamento rata saldo 2015 acconto 2016 Redditi persone fisiche titolari di Partita IVA e società ◆INPS - Gestione separata Lunedì 26 settembre ◆Versamento rata saldo 2015 acconto 2016 Redditi persone fisiche titolari di Partita IVA e società Martedì 25 ottobre ◆IVA Comunitaria - elenchi Intrastat mensili ◆IVA Comunitaria - elenchi Intrastat mensili Venerdì 30 settembre ◆Versamento rata saldo 2015 e acconto 2016 Redditi persone fisiche non titolari di Partita IVA ◆ Invio telematico modd. Unico Persone Fisiche, Società di persone, Società di Capitali, Enti non commerciali mese e anno Lunedì 31 ottobre ◆Versamento rata saldo 2015 e acconto 2016 Redditi persone fisiche non titolari di Partita IVA indice variazione annuale variazione annuale mensile intera 100% ridotta 75% Giugno 2016 99,9-0,3% -0,225 Canone Rai È possibile presentare istanza di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato, pagato ma non dovuto. L’Associazione è a disposizione per chiarimenti e informazioni. Info: Davide Spocchi, tel. 0521 219322 Nuovo orario Da lunedì 19 settembre l’associazione sarà aperta nei consueti orari: da lunedì a giovedì dalle 8 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30; venerdì dalle 8 alle 13 e dalle 14,30 alle 16,30. Cassa integrazione per le aziende artigiane Accordi di sospensione/solidarietà Fsba (ex Eber) L e procedure di attivazione e sottoscrizione per gli accordi di FSBA sono attive su Abaco, per cui dal 2 agosto 2016 è possibile procedere alla sottoscrizione di accordi e all’invio che saranno gestiti con le consuete procedure all’interno dei Comitati di Bacino. Le parti hanno individuato come data di decorrenza degli accordi il 2 agosto, pertanto non sono possibili accordi retroattivi. La Regione è stata informata dell’operatività di FSBA. L’ufficio sindacale della Confartigianato Imprese Apla è disponibile per stipulare accordi in tal senso. Info: Giuseppe Tavoni, tel. 0521 219256 12 parma artigiana settembre 2016 Apla informa Partono i corsi di aggiornamento obbligatorio Formazione sicurezza Entro l’11 gennaio 2017 l’aggiornamento per chi ha effettuato il corso prima dell’11 gennaio 2012 S ono passati ormai quasi 5 anni da quando la Conferenza permanente per i rapporti tra Stato e Regioni, dopo un complesso e articolato iter, ha approvato il 21 dicembre 2011 gli accordi sulla formazione dei datori di lavoro che svolgono direttamente le funzioni di responsabili del servizio prevenzione e protezione (Rspp) dei lavoratori, preposti e dirigenti, dando così attuazione a quanto previsto, rispettivamente, dagli artt. 34 e 37 del D. Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla sicurezza). Questa nuova normativa ha regolamentato contenuti, durata e modalità dei percorsi formativi che fino ad allora non erano altrimenti specificati. Ma perché per le aziende è importante la formazione in materia di sicurezza? Oltre ad essere un obbligo di legge, alla formazione, se efficace, consegue il corretto comportamento, che è l’unico mezzo per tenere sotto controllo un rischio quando tutte le altre misure siano state poste in atto ma non siano state in grado di eliminarlo. Proprio in quest’ottica, un’altra importante novità introdotta dagli accordi è l’obbligo di effettuare l’aggiornamento della formazione ogni 5 anni, sia per i datori di lavoro, sia per i lavoratori. La durata di tali corsi è in relazione alla classe di rischio: 6, 10 e 14 ore per i datori di lavoro che svolgono un’attività appartenente alle classi di rischio rispettivamente bassa, media e alta, mentre per i lavoratori la durata è di 6 ore per tutte le classi. Sia per i datori di lavoro che svol- gono le funzioni di Rspp che per i lavoratori (a qualunque titolo inquadrati) che hanno effettuato il corso di formazione prima dell’11 gennaio 2012, il termine ultimo per effettuare l’aggiornamento è il giorno 11 gennaio 2017. La legge ammette anche la possibilità di effettuare il corso di aggiornamento secondo la modalità e-learning. Per dare l’opportunità a tutte le imprese di adempiere ai propri obblighi, abbiamo predisposto un calendario di massima (suscettibile di variazioni) dei prossimi corsi, in modo che ogni impresa possa programmare la formazione in base alle proprie esigenze. Le aziende interessate potranno optare anche per la modalità di formazione e-learning. SETTEMBREOTTOBRENOVEMBREDICEMBRE FORMAZIONE LAVORATORI “BASE” AGGIORNAMENTO 26 31 3 15 FORMAZIONE LAVORATORI Apla Fidenza Apla Parma Apla Fidenza Apla Parma 19 e 20 Apla Parma AGGIORNAMENTO — DATORI DI LAVORO/RSPP 24 e 25 — Apla Parma 17, 18 e 19 Apla Fidenza 14, 15 e 16 Apla Parma 5e6 Apla Parma 12, 13 e 14 Apla Parma 28, 29 e 30 Apla Fidenza Info: Ufficio Ambiente e Sicurezza, Davide Soliani, tel. 0521 219272; Annamaria Borelli, tel. 0521 219287 GR AT U IT O settembre 2016 parma artigiana 13 Apla informa Rifiuti Ampliato il concetto di produttore iniziale Da ora anche il committente e il cliente sono responsabili: devono vigilare regole procedurali È stato introdotto, in ambito di rifiuti, il nuovo concetto di “produttore iniziale” che estende la definizione originaria non più soltanto a chi materialmente produce il rifiuto attraverso la propria attività (esecutore/appaltatore), ma anche al soggetto a cui questa produzione è giuridicamente riferibile, quindi al committente o al cliente per conto del quale viene svolta l’attività. La legge 125/2015, all’art. 11 comma 16 bis, ha infatti modificato alcune definizioni contenute nel dlgs. 152/2006 (art 183, comma 1), ampliando il concetto di produttore di rifiuti, per cui la definizione attualmente vigente è la seguente: “il soggetto la cui attività produce rifiuti e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile detta produzione (produttore iniziale)”. Con particolare riferimento ai contratti di appalto, questo ampliamento della definizione ha come conseguenza l’introduzione della responsabilità del committente cliente, al quale si applicano gli stessi obblighi vigenti a carico del produttore di rifiuti, obblighi che - a questo punto - vengono condivisi con l’esecutore appaltatore. 14 parma artigiana settembre 2016 La modifica normativa non coinvolge gli adempimenti di tipo procedurale, relativi alle gestione dei rifiuti (deposito temporaneo, compilazione del registro e dei formulari di trasporto, dichiarazione MUD): questi sono inevitabilmente a carico del produttore materiale, cioè di colui che concretamente genera i rifiuti. Al committente, invece, viene ora attribuito il compito di vigilare sia sul rispetto delle regole procedurali, sia sui controlli che l’appaltatore compie in merito alla regolarità amministrativa dei soggetti coinvolti nelle fasi di gestione del rifiuto. Questo nuovo ruolo comporta cioè, per il committente, l’onere di verificare le autorizzazioni del trasportatore e del destinatario dei rifiuti. Infatti il produttore è tenuto a consegnare i rifiuti solo a trasportatori autorizzati e ha il dovere di assicurarsi che l’impianto di destinazione sia munito di apposita autorizzazione allo smaltimento o al recupero dei rifiuti in questione. Di questo ampliamento della definizione, con conseguente condivisione della responsabilità, è quindi opportuno tener conto nella stesura dei contratti d’appalto e, in generale, in qualsiasi lavoro esegui- to per conto di un cliente, che ora potrebbe essere chiamato in causa per omessa vigilanza sulla corretta gestione dei rifiuti. Infatti, in mancanza di questa vigilanza, il cliente - in qualità di produttore iniziale del rifiuto - potrebbe commettere, insieme al produttore materiale, i reati di gestione non autorizzata o di abbandono di rifiuti, nonché incorrere nelle sanzioni previste per la mancata o errata compilazione dei documenti obbligatori (artt. 256, comma 1 e 2, e 258 del D.Lgs. 152/2006). Ricordiamo che la corretta gestione dei rifiuti speciali prodotti da attività industriali e artigianali comporta il rispetto di una serie di obblighi, sanzionabili anche penalmente in caso di inadempienza. Innanzitutto il produttore materiale deve procedere all’identificazione della natura dei suoi rifiuti, attribuendovi codice CER ed eventuali classi di pericoloso. Deve tenere un registro di carico e scarico rifiuti, sul quale annotare la tipologia, le caratteristiche e le quantità dei rifiuti prodotti e smaltiti, utilizzando poi questi dati anche per la denuncia MUD. Il produttore materiale di rifiuti pericolosi oltre i dieci addetti è tenuto all’iscrizione al Sistri e, dal momento dell’avvio dell’operatività (a oggi fissata al 1° gennaio 2017), assolverà agli obblighi suddetti mediante questo sistema telematico. La sanzione amministrativa per la totale o parziale omissione dei registri relativi ai rifiuti non pericolosi è compresa tra 2.600 e 15.500 €, per i rifiuti pericolosi tra 15.500 e 93.000 € (ridotte rispettivamente da 2.070 a 12.400 € e da 1.040 a 6.200 € per le imprese che occupano meno di 15 dipendenti). I rifiuti possono essere conservati in deposito temporaneo, nel luogo in cui sono stati prodotti, purché siano avviati alle operazioni di recupero o smaltimento secondo le seguenti modalità alternative, a Apla informa Raee domestici di piccole dimensioni Ritiro gratuito “uno contro zero” È d’obbligo per i distributori con superficie di vendita di almeno 400 mq sul rispetto delle scelta del produttore: con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito, oppure quando il quantitativo complessivo raggiunga i 30 metri cubi, di cui al massimo 10 mc di rifiuti pericolosi. In ogni caso, il deposito temporaneo non può avere durata superiore ad un anno. Se non vengono rispettate le condizioni temporali e i limiti quantitativi prescritti, il produttore può incorrere in sanzioni penali (art. 256, comma 1, lettera a) o b) ed il giudice può riconoscere una responsabilità amministrativa a carico dell’impresa, comminando sanzioni oppure prevedendo la sospensione o la revoca di autorizzazioni all’esercizio dell’attività. Nei termini suddetti il rifiuto deve essere conferito a soggetti autorizzati: sia il trasportatore che l’impianto finale, quindi, devono essere in possesso di regolare titolo, che il produttore è tenuto a verificare. L’avvenuto smaltimento è dimostrato dalla compilazione dei formulari di trasporto, la cui quarta copia deve arrivare al produttore entro tre mesi dal conferimento, con l’obbligo di denunciarne l’eventuale mancata ricezione. I produttori che, invece di rivolgersi a soggetti autorizzati, intendono trasportare da soli i propri rifiuti speciali non pericolosi (o pericolosi fino a 30 kg/giorno), oppure i Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) devono iscriversi nelle relative categorie dell’Albo Gestori Ambientali. Questo li autorizza al trasporto dei rifiuti speciali agli impianti di conferimento e dei Raee all’isola ecologica del comune di riferimento. In entrambi i casi, ogni trasporto deve essere accompagnato dalla compilazione di specifica documentazione: formulari oppure documenti di raccolta e trasporto per i Raee. D al 22 luglio il ritiro “uno contro zero” gratuito delle apparecchiature elettriche ed elettroniche di piccole dimensioni è obbligatorio anche senza la vendita di un apparecchio corrispondente. Lo stabilisce il decreto ministeriale 121 del 31 maggio 2016, che detta le modalità semplificate di ritiro gratuito dei rifiuti di apparecchiature domestiche. Il decreto è uno dei regolamenti attuativi previsti dal d.lgs. 49/2014, che ha recepito nell’ordinamento italiano la nuova disciplina europea sulla gestione dei Raee. In forza di questo regolamento, i distributori con superficie di vendita al dettaglio uguale o superiore ai 400 mq sono obbligati al ritiro “uno contro zero” - cioè senza alcuna necessità per il cliente di acquistare un’apparecchiatura equivalente - dei Raee di dimensioni inferiori ai 25 cm di lato. I distributori possono rifiutare il ritiro solo se il Raee rappresenta un rischio per la salute e la sicurezza del personale per motivi di contaminazione, se risulta privo dei suoi componenti essenziali in modo evidente o se contiene altri rifiuti. Per i punti vendita al di sotto dei 400 mq, così come per la distribuzione online, il ritiro gratuito “uno contro zero” è facoltativo, mentre rimane confermato l’obbligo dell’uno contro uno - a fronte cioè dell’acquisto di un apparecchio equivalente - già vigente per tutti i distributori. I punti vendita sono tenuti ad informare i clienti di questa nuova opportunità, con modalità chiare e di immediata percezione, ad esempio esponendo avvisi. I distributori devono allestire un adeguato spazio di ritiro, all’interno dei locali o in un luogo situato in prossimità immediata, purché di loro pertinenza (può essere lo stesso già organizzato per “l’uno contro uno”), mettendo a disposizione dei clienti appositi contenitori segnalati, liberamente fruibili e preferibilmente vicino all’ingresso o all’uscita, che riportino l’indicazione dei Raee conferibili e garantiscano la separazione tra pericolosi e non pericolosi. Questi contenitori devono essere predisposti in modo da assicurare che il deposito avvenga in condizioni di sicurezza, senza possibilità di prelievo libero dei rifiuti e senza rischio per l’ambiente e la salute umana. Lo svuotamento dei contenitori deve avvenire periodicamente per raggruppare i Raee in luogo idoneo, aventi le seguenti caratteristiche: non essere accessibile da parte di soggetti terzi, essere dotato di pavimentazione, essere protetta dalle acque meteoriche e dall’azione del vento a mezzo di appositi sistemi di copertura o recinzione (anche mobili), garantire l’integrità delle apparecchiature e la separazione delle pericolose dalle non pericolose. Al momento dello svuotamento dei contenitori di raccolta viene compilato un modulo di carico e scarico, contrassegnato da un numero progressivo e da conservare per almeno tre anni. Il successivo prelievo dei Raee dal luogo di raggruppamento, per il conferimento ai centri di raccolta/impianti autorizzati, deve essere effettuato ogni sei mesi o, in alternativa, al raggiungimento dei 1.000 kg; in ogni caso non può superare l’anno. Il trasporto verso i centri di raccolta è subordinato alla preventiva iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali, in categoria 3 bis, ed è sempre accompagnato da un documento numerato, redatto in tre copie e recante in allegato i relativi moduli di carico e scarico. Mediante la compilazione e la conservazione per almeno tre anni dei suddetti moduli e dei documenti di trasporto, il distributore adempie a tutti gli obblighi legati alla gestione dei rifiuti Raee, di cui al D.Lgs 152/06. Il distributore obbligato che non ritira un Raee a titolo gratuito (sia nel caso dell’uno contro zero che dell’uno contro uno) è punibile con una sanzione amministrativa da 150 e a 400 e per ciascuna apparecchiatura non ritirata o ritirata a titolo oneroso (art. 38 D.Lgs. 49/2014). Info: Annamaria Borelli, ufficio Ambiente e Sicurezza, tel. 0521 219287 settembre 2016 parma artigiana 15 Categorie A partire dal giugno 2017 Vietato l’utilizzo del nome Culatello nei prodotti che non rientrano nel disciplinare Si va verso la redazione di un disciplinare di produzione della Culatta? È stato recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che ha introdotto il divieto di utilizzo della denominazione “Culatello” per i salumi che non rispondono a tutte le caratteristiche del prodotto registrato con questo marchio e che non ne rispettano il disciplinare, anche se la base anatomica utilizzata per produrli è la stessa. A partire dal giugno 2017, quindi, non ne sarà consentito l’utilizzo, nemmeno con ulteriori specifiche o diciture, nella denominazione di vendita, negli ingredienti, nell’etichetta o nella pubblicità. Di conseguenza non sarà più ammesso l’uso di denominazioni quali, ad esempio, “Culatello con cotenna”, per la commercializzazione di prodotti - come la Culatta - che non rispondono ai requisiti definiti dal decreto. La definizione “Culatello” sarà riservata al solo “prodotto di salumeria stagionato, ottenuto dai muscoli crurali posteriori e interni della coscia del suino […], totalmente privato della cotenna e parzialmente del grasso di copertura […], separata completamente dalla base ossea e sezionata in modo da assumere forma a pera”, realizzato attraverso specifiche fasi produttive, con ingredienti prestabiliti 16 parma artigiana settembre 2016 e precise caratteristiche estetiche. I prodotti difformi ma già immessi sul mercato o etichettati prima dell’entrata in vigore del decreto potranno essere commercializzati fino a esaurimento scorte ma, successivamente, la violazione comporterà una sanzione amministrativa da tremila a quindicimila euro e la possibile confisca del prodotti. La definizione “Culatello con cotenna” è spesso utilizzata per la vendita della Culatta, salume ottenuto a partire dalla medesima parte anatomica ma con procedimenti e requisiti parzialmente diversi da quelli stabiliti dal disciplinare del Culatello. L’introduzione del divieto mette quindi in grave difficoltà molte aziende che realizzano o commercializzano questo salume, di produzione relativamente recente ma che negli ultimi anni ha avuto una grande diffusione e ottenuto riscontri positivi da parte dei consumatori. Per questo motivo le Associazioni di categoria del territorio hanno sentito l’esigenza di proporre un incontro, con l’intento di tutelare i produttori e gestire nel modo migliore possibile la fase di passaggio dalla attuale denominazione di vendita della culatta alla nuova, che dovrà essere adottata entro il prossimo giugno. Molte aziende produttrici temono infatti che l’eliminazione del termine Culatello dalla denominazione possa disorientare i consumatori e di conseguenza incidere, almeno inizialmente, sulle vendite della culatta. Nei giorni scorsi si è tenuto un primo incontro, alla presenza del parlamentare Giuseppe Romanini e di esponenti della Regione Emilia-Romagna, per discutere delle conseguenze di questo divieto e delle contromisure più opportune da adottare. I produttori presenti hanno proposto l’idea di un marchio di tutela e di un disciplinare specifico della Culatta, che ritengono possa rappresentare una valida soluzione al problema: un marchio collettivo, infatti, potrebbe tutelare il salume e, al tempo stesso, valorizzarlo come produzione specifica di pregio e quindi promuoverne la diffusione. In questo progetto hanno ottenuto il sostegno della Regione, che si è detta disponibile a offrire il suo supporto in tutte le fasi del procedimento. È stato quindi deciso di fissare un nuovo incontro in autunno, per iniziare a confrontarsi concretamente su tutti i molteplici aspetti posti dalla possibile adozione di un disciplinare di produzione della Culatta. Categorie Autotrasporto Distacco e somministrazione transnazionale di lavoratori L’Italia recepisce la direttiva che disciplina il distacco transfrontaliero G li obiettivi fondamentali della normativa sono quelli di contrastare il fenomeno del distacco abusivo, attraverso cui si realizzano la violazione dei diritti fondamentali dei lavoratori e pratiche di concorrenza sleale e agevolare la cooperazione tra gli Stati membri nell’accertamento dell’autenticità dei distacchi e nel perseguimento e nella repressione dei distacchi abusivi. Al fine di accertare se l’impresa distaccante eserciti effettivamente attività diverse rispetto a quelle di mera gestione o amministrazione del personale dipendente saranno valutati i seguenti elementi: il luogo in cui l’impresa ha sede legale e amministrativa, uffici, reparti o unità produttive; il luogo in cui è registrata alla Camera di commercio o, ove sia richiesto in ragione dell’attività svolta, a un albo professionale; il luogo in cui i lavoratori sono assunti e quello da cui sono distaccati; la disciplina applicabile ai contratti conclusi dall’impresa distaccante con i suoi clienti e con i suoi lavoratori; il luogo in cui l’impresa esercita l’attività economica principale e in cui risulta occupato il personale amministrativo; il numero dei contratti eseguiti o l’ammontare del fatturato realizzato dall’impresa nello Stato membro di stabilimento, tenendo conto della specificità delle piccole e medie imprese e di quelle di nuova costituzione; ogni altro elemento utile alla valutazione complessiva. Inoltre, con l’obiettivo di accertare se il lavoratore è distaccato in modo coerente, saranno valutati anche tutti gli ulteriori elementi: il contenuto, la natura e le modalità di svolgimento dell’attività lavorativa e la retribuzione del lavoratore; la circostanza che il lavoratore eserciti abitualmente la propria attività nello Stato membro da cui è stato distaccato; la temporaneità dell’attività lavorativa svolta in Italia; la data di inizio del distacco; la circostanza che il lavoratore sia tornato o si preveda che torni a prestare la sua attività nello Stato membro da cui è stato distaccato; la circostanza che il datore di lavoro che distacca il lavoratore provveda alle spese di viaggio, vitto o alloggio e le modalità di pagamento o rimborso; eventuali periodi precedenti in cui la medesima attività è stata svolta dallo stesso o da un altro lavoratore distaccato; l’esistenza del certificato relativo alla legislazione di sicurezza sociale applicabile. Sanzioni Nelle ipotesi in cui il distacco in favore di un’impresa stabilita in Italia non risulti autentico, il lavoratore è considerato a tutti gli effetti alle dipendenze del soggetto che ne ha utilizzato la prestazione. Inoltre, il distaccante e il soggetto che ha utilizzato la prestazione dei lavoratori distaccati saranno puniti con una sanzione amministrativa di 50 euro per ogni lavoratore occupato e per ogni giornata di occupazione (non inferiore a 5.000 né superiore a 50.000 euro). Condizioni di lavoro Al rapporto di lavoro e i lavoratori distaccati si applicano, durante il periodo del distacco, le medesime condizioni di lavoro e di occupazione previste per i lavoratori che effettuano prestazioni lavorative subordinate analoghe nel luogo in cui si svolge il distacco. Unatras su pesatura container «Bene impegno del sottosegretario Vicari contro rischio caos nei porti» «L’applicazione nei porti italiani della nuova normativa Solas che impone il certificato VGM di pesatura dei container all’imbarco sulle navi sta creando notevoli ritardi e disagi per gli autotrasportatori. Il Governo ha recepito le nostre preoccupazioni e ci aspettiamo rapidi interventi per risolvere la situazione». È quanto dichiara Amedeo Genedani, presidente di Confartigianato Trasporti e di Unatras, il quale apprezza l’impegno manifestato ieri dal sottosegretario al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, Simona Vicari, nel corso di un incontro con le organizzazioni dell’autotrasporto per affrontare i problemi riscontrati dagli imprenditori nella pesatura dei container prima dell’imbarco sulle navi. «Dall’entrata in vigore delle nuove regole - sostiene Genedani - soprattutto in alcuni porti del Nord Italia, all’autotrasportatore non è consentito scaricare il contenitore dal camion, nonostante sia stato già pesato all’esterno, finché non arriva la comunicazione telematica VGM al terminal portuale. Tutto ciò crea lunghe attese e code, con conseguente intasamento dell’operatività dei porti italiani, oltre a provocare maggiori costi e sforamento dei tempi di guida e di riposo previsti per gli autotrasportatori i quali ne risultano fortemente danneggiati. Apprezziamo la sensibilità per il problema e la volontà di trovare soluzioni pratiche mostrate dal sottosegretario - conclude il presidente - e confidiamo in azioni concrete che risolvano rapidamente i problemi degli autotrasportatori sui quali si sono scaricate le inefficienze di altri operatori». settembre 2016 parma artigiana 17 Apla e il territorio Credito Anche a Parma lo Risorse per oltre 15 sportello Artigiancassa Prodotti e servizi bancari per le pmi a milioni di euro Agriturismi Le domande entro il 23 settembre L a Regione Emilia-Romagna stanzia 15,7 milioni di euro per le aziende agricole che vogliono affiancare all’attività principale anche quella di accoglienza o di ospitalità oppure avviare una fattoria didattica. Le risorse sono quelle del Programma regionale di sviluppo rurale 2014-2020 e finanzieranno interventi di ristrutturazione e ampliamento dei fabbricati rurali, la qualificazione degli spazi aziendali esterni, l’acquisto di specifiche attrezzature. Destinatari del bando sono le aziende agricole iscritte negli elenchi provinciali degli operatori agrituristici e di fattoria didattica che rientrano nella definizione di micro e piccola impresa (impiegano fino a 50 addetti - 10 le micro - e hanno un fatturato e/o un bilancio annuo non superiore a 10 milioni di euro - 2 milioni le micro). Le domande potranno essere presentate fino al 23 settembre attraverso il sistema informativo di Agrea. condizioni dedicate D a oggi anche Confartigianato Imprese Apla Parma dispone al proprio interno di uno sportello bancario per le imprese associate e clienti. È stato, infatti, siglato con Artigiancassa, la banca di riferimento degli artigiani e delle pmi, un accordo commerciale per la promozione e la vendita di prodotti e servizi di BNL, istituto di credito del gruppo BNP Paribas, brandizzati a marchio Artigiancassa. L’obiettivo è quello di velocizzare i tempi di istruttoria e di erogazione delle richieste di finanziamento per le imprese attraverso processi completamente digitalizzati con l’eliminazione della documentazione cartacea e l’utilizzo della firma digitale, a condizioni vantaggiose e competitive. Il catalogo prodotti comprende oltre i finanziamenti, anche la possibilità di aprire un conto corrente, richiedere una carta di credito o un POS, nonché di usufruire di servizi non finanziari a carattere tecnologico, come la nuova APP Swizzy, strumento di marketing digitale, che aiuta gli imprenditori a “fare rete” con i propri clienti attraverso lo smartphone. Le convenzioni bancarie di settembre Per le imprese inserite nel nuovo accordo a fasce Cariparma - Credem FASCIA 1 Conto Corrente Anticipi (SBF - Ant. Fatture) FASCIA 1 C.D.F. (Comm. Disp. Fondi) Unicredit Conto Corrente S.B.F. Ant. Fatture FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 4,097% 5,047% 6,447%7,997% 2,697% 3,397% 4,397%5,097% FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 0,20% 0,30% 0,40%0,50% FASCIA 1 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 3,947% 4,847% 5,997%7,997% 2,097% 2,597% 4,397%5,097% 2,697% 3,397% 4,397%5,097% Intesa San Paolo - Carisbo - BCC - Banca Popolare di Lodi - Banca Popolare dell’Emilia Romagna FASCIA 1 Conto Corrente Anticipi (SBF - Ant. Fatture) FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 3,947% 4,847% 6,447%7,997% 2,697% 3,397% 4,397%5,097% Monte Paschi di Siena FASCIA 1 Conto Corrente SBF Ant. Fatture 18 parma artigiana settembre 2016 FASCIA 2 FASCIA 3 FASCIA 4 3,947% 4,847% 5,997%7,197% 2,097% 2,597% 3,497%4,597% 2,697% 3,397% 4,397%5,097% grafica • pubblicità • stampa stampa digitale gestione dato variabile barcode • QR 0521.291432 - www.amcparma.it - [email protected]