I candidati si scaldano Biebersul poster con il cane Poldo
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I candidati si scaldano Biebersul poster con il cane Poldo
I candidati si scaldano Biebersul poster con il cane Poldo SIMONA POLI LEONARDO Bieber ha fatto un manifesto elettorale insieme al suo cane Poldo, che sembra molto concentrato nel ruolo di testimonial per la campagna. Il candidato del Pd al consiglio regionale, da sei anni in Palazzo Vecchio, si è speso parecchio per il mondo canino e promette a chi come lui è appassionato di quattrozampe di mantenere l'impegno anche in Regione. Il suo comitato elettorale, aperto il 24 aprile, è in via Pacinotti, accanto al cinema Fiamma. All'inaugurazione hanno partecipato Luca Lotti, Francesco Bonifazi, Rosa Maria Di Giorgi. Bieber è renziano da sempre, ha conosciuto il presidente del Consiglio sui banchi di scuola e lo ha pure battuto una volta nelle elezioni studentesche al liceo Dante. La stessa sera del 24 aprile ha aperto la sua campagna con una festa al Combo un altro candidato del Pd, Andrea Giorgio, leader dei giovani Democratici. «Parleremo di contemporaneità», ha annunciato. «In gioco c'è la differenza tra chi crede che questa città sia soltanto il suo passato e chi vuole farne vivere il futuro». L'ex presidente della Provincia Andrea Barducci ha aperto il comitato in piazza Beccaria, sull'angolo con viale Amendola. Sulla porta d'ingresso ha scritto "il Barducci", un modo per dare per scontata la sua popolarità conquistata in tanti an- M ni di attività politica. Il timbro di antirenziano lo distingue in queste elezioni, è lui il candidato della sinistra Dem che in questi giorni in Parlamento sta conducendo un braccio di ferro durissimo col premier sull'Italicum. La sfida con la "dirimpettaia" Titta Meucci, assessore di Palazzo Vecchio, che ha il comitato sul lato opposto della piazza, accanto al cinema, è davvero simbolica e diretta. Mentre gli altri "avversari" temibili Eugenio Gianï e Stefania Saccardi sono più distanti: il primo in piazza Ravenna e la seconda in via Guido Monaco, In corsa c'è Giorgio: "C'è chi crede che questa città sia soltanto il suo passato e chi vuole il suo futuro" poi Marta Rapallini che per la prima volta si misura col consenso elettorale. Finora aveva sempre ricoperto incarichi di partito ed è ancora presidente dell'Istituto Granisci. Nella geografia del Pd nazionale è vicina al presidente Matteo Orfini ed è quindi considerata una "pontiera" tra le due anime del partito. In gara a Firenze anche Donata Bianchi , che dal 2000 è ricercatrice all'Istituto degli Innocenti e in passato ha collaborato con l'associazione Artemisia, occupandosi di minori. FROfJU<IJNERISERVAT