WEB - Pro Loco Lamon
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Chi siamo Cosa facciamo Il Gruppo di tradizioni popolari “Drio le pèche” è nato a Lamon nel 2006 ed ha come obiettivo primario la valorizzazione e la promozione delle antiche tradizioni lamonesi anche attraverso la riproposizione, con costumi ed attrezzi originali, degli antichi mestieri lamonesi (pastór, cròmer, cóntha, moléta...) e di momenti di vita quotidiana di un tempo, in particolare del periodo dai primi del ‘900 fino al secondo conflitto mondiale. Il logo è stato realizzato dal nostro socio Giuliano Smaniotto ed intende rappresentare la sintesi tra la peculiare identità lamonese e gli obiettivi dell’associzazione: una cròmera con il suo carico sulle spalle che procede lentamente con il profilo del monte Coppolo sullo sfondo. E’ il simbolo di una storia che viene da lontano ma che è proiettata nel futuro, sulle pesanti orme (le pèche) lasciate da chi ci ha preceduto. I Lamonesi sono sempre stati “in movimento”: come pastori-cròmer-conthemoléte non sono mai stati chiusi nel loro microcosmo ma, ribellandosi alla loro condizione di marginalità geografica, con intelligenza e fierezza hanno saputo rapportarsi con mondi, lingue e culture diverse. Il gruppo ha partecipato a diverse manifestazioni in Provincia di Belluno e di Trento: il Palio di Feltre, la Mostra del Fagiolo di Lamon, il Palio del Tesino, la Festa de la Dorc e del Vin di Siror, le fiere agricole di Longarone. E’ inoltre intervenuto alla trasmissione “Mondo Agricolo” diffusa da alcune emittenti del Triveneto. Il gruppo si propone per sfilate nei tradizionali costumi lamonesi con l’esibizione di oggetti ed attrezzi originali o delle loro fedeli ricostruzioni. A scopo dimostrativo vengono rievocati numerosi lavori tipici del territorio lamonese seguendo i metodi e processi lavorativi di un tempo recuperati con un attento lavoro di ricerca. Il gruppo è disponibile anche all’allestimento di mostre su tematiche inerenti lo stile di vita passato attraverso esposizione di fotografie, documenti, ma anche con la ricostruzione materiale di ambienti tipici della vita di tutti i giorni. Attualmente il gruppo è composto da una trentina di persone di tutte le età. I suoi figuranti propongono antichi mestieri, oggi spariti, riutilizzando oggetti ed attrezzi originali. Si tratta in prevalenza di tipici lavori ambulanti praticati per secoli dai Lamonesi, nella stragrande maggioranza “nomadi per mestiere”. LA BALIA Ricorda un tipico lavoro lamonese: quello esercitato da giovani donne che venivano assunte nelle grandi città per allattare figli di donne nobili o ricche. Durante il baliatico avrebbero indossato bei vestiti, conosciuto lusso, comodità e ottima cucina. GRUPPO DEI CONTHE I conthe erano artigiani girovaghi che dalle nostre montagne giungevano fino in Toscana e in Francia, offrendo il loro lavoro che consisteva nella costruzione o impagliatura di sedie. I nostri conthe mostrano i classici attrezzi con la loro denominazione dialettale: la càora, la barcela o la crath, i scarpiei, il mesuròto, le trivele e il fusér conservati in una cassetta di legno. I PASTORI Ricordiamo che, secondo le notizie di Liberale Paganini, negli anni ’30 a Lamon ben 313 persone erano impiegate nella pastorizia. Lavorando all’ aperto per tutta la durata dell’ anno, l’ abbigliamento del pastore doveva essere comodo e caldo. Caratteristici erano il tabaro e la dimara, ampi mantelli a ruota che avevano la duplice funzione di protezione dalle intemperie e di coperta per il riposo notturno. GRUPPO DI CRÒMER E CRÒMERE Può essere definito il lavoro più tipico dei lamonesi del passato. I cròmer si spostavano a piedi o in bicicletta con il loro tipico negozio viaggiante detto cassela, un armadietto di legno nei cui scomparti si trovavano aghi, bottoni, nastri, pettini, creme e saponette, biancheria intima o piccoli capi di abbigliamento, occhiali e forbici, corone del rosario. Le cromere lamonesi sono entrate a pieno titolo nella storia e nella cultura popolare di molti cantoni svizzeri che le hanno ricordate dedicando loro angoli e sezioni di alcuni musei etnografici. IL MOLETA Il moleta era l'arrotino che girava per le fiere e per le contrade per affilare coltelli da cucina, forbici da sarta, accette per la legna. La ruota della mola era sistemata su una carriola o su una robusta bicicletta ed era fatta girare con il movimento dei pedali. LA LAVORAZIONE DELLA LANA Vengono presentate le fasi iniziali della lavorazione della lana, ossia la cardatura e la filatura, che avvenivano dopo le due tosature annuali in marzo e settembre. Altre figuranti dimostrano l’utilizzo concreto del filo di lana quando nei filò serali d’inverno le donne confezionavano calze (calthit) e maglie (fanele). GRUPPO DELLE CONTADINE Alle donne che restavano a casa erano affidati tutti i lavori della campagna. Le coltivazioni tipiche lamonesi sono quelle del fagiolo, delle patate (cartufole), del mais (sorg) e della canapa dalla quale si ricavava la fibra da tessere in pezze e lenzuola. GRUPPO DELLA LISSIA Un’altra incombenza tipicamente femminile era quella del lavaggio di panni e lenzuola. Le moderne lavatrici erano sostituite da un complesso procedimento manuale, il cui detergente era rappresentato dalla cenere del focolare bollita nell’acqua. Nella sfilata sono presenti altri figuranti come il boscaiolo, lo sciatore e l’emigrante con la valigia di cartone. Naturalmente non poteva mancare la giovane coppia di sposi, vestita con abiti da matrimonio originali dei primi anni ’20, spesso gli unici abiti da festa. Contatti Solcato lateralmente dalle lunghe vallate dei torrenti Cismon e Senaiga, il territorio lamonese si trova al limite più occidentale del feltrino a due passi dall’altopiano del Tesino. Il suo territorio è tipicamente alpino, ricco di strade e sentieri pittoreschi. La vita sull’altopiano, presente da millenni, ci ha lasciato in eredità un patrimonio culturale di notevole interesse, come dimostrano i ritrovamenti archeologici di epoca romana, ma anche la recente storia del paese, impreziosita da tradizioni, usi e costumi molto particolari, è di notevole interesse. Per informazioni e/o richieste contattare: Presidente: Gaio Emma Tel. 0439.9082 Vice presidente: Smaniotto Giuliano Tel 334.3538280 Segretario: Faoro Ruben Tel 333.6153959 e-mail: [email protected] Pro loco, via Resenterra 19, 32033 Lamon (BL) Tel 0439.96393 e-mail: [email protected] sito: www.prolocolamon.it “ Vivete per il presente, sognate per l’avvenire, imparate dal passato “