La valutazione psicologica del tennista
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La valutazione psicologica del tennista
La valutazione psicologica del tennista Dott.ssa Marta Franci OBIETTIVI ¡ Valutare alcune dimensioni psicologiche rilevanti per la carriera sportiva del giovane tennista per la fase di sviluppo individuale di ciascun atleta Caratteristiche, abilità, competenze specifiche richieste dalla disciplina Fase del ciclo di vita individuale e familiare, sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale MATERIALI E METODI ¡ breve colloquio conoscitivo ¡ valutazione multidimensionale dell’autostima, così come percepita da ciascun atleta ¡ valutazione dell’ansia di stato, anch’essa autopercepita da ciascun atleta Autovalutazione Forniscono una misura dell’impegno, della fiducia di sé, della capacità di definire obiettivi, dell’uso di immagini mentali, della capacità di concentrazione, ecc… Ciò che l’atleta percepisce di sé cfr AUTOEFFICACIA PERCEPITA: insieme di convinzioni (beliefs) rispetto alle proprie capacità (capabilities) necessarie per il conseguimento di terminati risultati (attainments)(Bandura, 1997) COLLOQUIO CLINICO ¡ Raccogliere alcune informazioni di base sullo stile di vita degli atleti ¡ Cominciare a costruire un rapporto di fiducia per agevolare la successiva somministrazione di questionari AUTOVALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DELL’AUTOSTIMA Test Multidimensionale dell’Autostima (Bracken, 1993) Il test si compone di sei scale: 1. relazioni interpersonali 2. controllo sull’ambiente 3. emotività 4. successo scolastico 5. vita familiare 6. vissuto corporeo ¡ Ogni scala è composta da 25 items ¡ Valori del campione normativo: 126-135: autostima molto positiva 116-125: autostima lievemente positiva 86-115: autostima nella media 76-85: autostima lievemente negativa 66-75: autostima molto negativa Inferiore a 66: autostima estremamente negativa AUTOVALUTAZIONE DELL’ANSIA Self Rating Anxiety Scale (Zung, 1971) Il test è composto da 20 items; il punteggio totale è compreso tra 20 e 80. Valori del campione normativo: 20-44: ansia normale 45-59: ansia da lieve a moderata 60-74: ansia elevata 75-80: ansia estremamente elevata RISULTATI: TMA ¡ I livelli di autostima percepita per tutti i soggetti si collocano ampiamente nei valori medi ¡ In particolare, 7 soggetti presentano punteggi medi (86-115) ¡ 3 soggetti (tutte femmine) si collocano nella fascia di autostima lievemente positiva (116-125) ¡ Quali scale presentano i punteggi più alti? E quali i più bassi? TMA: le scale nel dettaglio Emotività: capacità di Vissuto corporeo: riconoscere, valutare, percezione della propria descrivere e controllare le condizione corporea, in emozioni secondo schemi base a propri giudizi, emotivi che diventano feedback diretti e indiretti ¡ Punteggi più alti ¡ Punteggi più bassi sempre più stabili (maschi) (comunque nel range medio) Scala dell’emotività (135) Scala del vissuto Scala della vita familiare corporeo (73) e scala del (132) successo scolastico S u c c e(82) sso scolastico: Vita familiare: come l’atleta si percepisce in relazione alle persone da cui dipende per assistenza, sicurezza, educazione percezione della propria carriera scolastica (maschi) RISULTATI SAS ¡ I livelli di ansia percepita dal gruppo di atleti si collocano nel range di ansia normale (28-40). ¡ I livelli più bassi di ansia sono quelli riportati dalle atlete femmine (range 28-30) ¡ Il valore più alto di ansia (ma comunque nel range medio) è riportato da un atleta maschio (40). CORRELAZIONI TRA TMA E SAS ¡ Correlazioni negative statisticamente significative tra ansia percepita e controllo sull’ambiente (-0.74), successo scolastico (-0.64), emotività (0.53). ¡ Minore è il livello di ansia, migliore è la percezione di controllo sull’ambiente, il successo scolastico e il rapporto con la propria emotività. CONCLUSIONI ¡ Il gruppo di atleti presenta livelli di autostima globalmente buoni ¡ Le dimensioni dell’autostima più rappresentate sembrano legate alla fase di ciclo di vita che gli atleti stanno attraversando ¡ Preadolescente o adolescenti immersi in un sottofondo emotivo vivace e denso (Masci, 2012) ¡ Relazioni familiari = nodo importante. In questa fase inizia la lotta tra appartenenza e distanza, tra dipendenza e autonomia (Haley, 1980) ¡ Il vissuto corporeo e l’accettazione di un corpo in cambiamento = passaggio obbligato tra mondo dell’adolescente e quello degli adulti CONCLUSIONI ¡ Il gruppo di atleti presenta livelli di ansia nella norma ¡ Non si riscontrano differenze statisticamente significative tra atlete e atleti ¡ Chi è più ansioso non approda nemmeno al mondo agonistico? L’agonismo sportivo, in questo caso, funziona come prima selezione? ¡ Oltre, evidentemente, a un livello tecnico e tattico, “la testa fa la differenza”? Grazie dell’attenzione!