IL FIUME SABATO Il fiume Sabato prende il nome

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IL FIUME SABATO Il fiume Sabato prende il nome
IL FIUME SABATO
Il fiume Sabato prende il nome dal popolo dei Sabini o Sabatini, una tribù dei Sanniti stanziatasi nel
bacino del Sabatus (Livio) il cui eponimo era Sabus.
Ha origine in una vallata tra il Monte Terminio e il Monte Accellica, ai piedi del Varco Colle
Finestra, e misura un percorso di circa 60 Km con un bacino idrografico pari a 387 Kmq prima di
riversare le sue acque nel Calore Irpino come affluente di sinistra.
Lo spartiacque topografico del Bacino del Sabato corre ad est lungo le linee di cresta dei Monti
Picentini (M. Accellica, M. Terminio, M. Faggeto) per poi proseguire lungo le dorsali collinari che
si trovano più a nord fin nei pressi dell’abitato di Benevento.
Ad ovest, invece, a partire da Benevento, tale spartiacque corre lungo la dorsale San Leuco-Arpaise,
poi più a sud lungo le linee di cresta del massiccio del Partenio ed infine a sud-ovest lungo la
dorsale M. Esca-M. Faliesi-M. Peluso per ritornare sui M. Picentini (M. Vellizzano, M. Mai) nei
pressi di Serino .
Reticolo Idrografico del Fiume Sabato
Il corso d’acqua del fiume Sabato, interessa principalmente le province di Avellino e di Benevento
segnando da Altavilla Irpina per un tratto da sud a nord il confine tra il territorio sannita e quello
avellinese fino alla confluenza del torrente Fratta sulla destra.
Attraversa, inoltre, lo Stretto di Barba lasciando sulla sinistra Ceppaloni e San Leucio del Sannio e
sulla destra Chianche e Sant'Angelo a Cupolo, e confluisce nel Calore in località "Pantano", ad
ovest di Benevento, 1 km circa dopo il ponte romano Leproso o Lebbroso.
I suoi affluenti più importanti sono il torrente Fenestrelle (11 km; nasce in località Sambuto) ed il
torrente Vallone delle Barre.
Osservando l’evoluzione del reticolo idrografico del fiume Sabato (Figura 1) è possibile distinguere
i seguenti territori comunali attraversati : Serino, S. Michele di Serino, S. Lucia di Serino, S.
Stefano del Sole, Cesinali, Atripalda, Avellino, Manocalzati, Montefredane, Prata Principato Ultra,
Pratola Serra, Tufo, Altavilla Irpina, Chianche e Petruro Irpino per poi immettersi nel fiume Calore
in territorio di Benevento. Inoltre, rientra nei comprensori delle Comunità Montane SerineseSolofrana e del Partenio.
Figura 1
Qualità delle acque
Il corso d’acqua in questione, può essere considerato un classico torrente appeninico con forti
escursioni di livello idrico a seconda delle stagioni: in primavera la qualità delle acque è ottima,
praticamente trasparente mentre nelle stagioni calde i livelli sono estremamente ridotti a causa di
un'indiscriminata captazione idrica che mette a dura prova l'esistenza stessa di questo splendido
torrente dalle acque cristalline.
La qualità delle acque è influenzata, inoltre, dalla tipologia di terreni attraversati lungo il tragitto.
In particolare, dalle sorgenti, per alcuni chilometri, il fiume ha tutte le caratteristiche di un torrente
montano e scorre su terreni calcarei. Giunto nel Comune di Serino attraversa, invece,terreni
alluvionali che, durante l'estate, riducono di molto la sua portata costringendolo a scorrere in
subalveo per alcuni km per poi riemergere in superficie nei pressi del Comune di S.Michele di
Serino. Da questo punto in poi, inizia il suo tratto più pescoso che interessa in primis il Comune di
Cesinali ed è possibile notare anche la diversa conformazione del fiume con raschi, buche profonde
e cascatelle.
Per quanto riguarda la sua struttura, è da notare un alveo caratterizzato da correnti veloci con pietre
di medio piccole dimensioni per una larghezza che varia tra i sette e i dieci metri. Le sponde,
invece, sono contornate da alberi d'alto fusto e d'estate i grandi farfacci (i nostri "lappazzi") sfiorano
l'acqua creando nascondigli ombreggiati per le trote.
Altre specie ittiche presenti in ridotta quantità rispetto alle trote sono: vaironi, barbi ed anguille.