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ALLEGATO ALLA DELIBERA N. 1841 DELL’11 OTTOBRE 2013 SCHEMA DI CONVENZIONE QUADRO FRA REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA E TERNA RETE ITALIA SpA PER ASSICURARE LA DEFINIZIONE DELLE MISURE DI COMPENSAZIONE E RIEQUILIBRIO AMBIENTALE ALLE AMMINISTRAZIONI COMUNALI TERRITORIALMENTE INTERESSATE DALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO “ELETTRODOTTO A 380kV” S.E. UDINE OVEST – S.E. REDIPUGLIA PREMESSO CHE: • Terna S.p.A. (di seguito denominata Terna), in attuazione del D.Lgs.79/99, è la società proprietaria della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) (il cui ambito è stato definito dai Decreti ministeriali 25.6.1999, 23.12.2002, 27.02.2009, 16.11.2009, 26.04.2010 e 22.12.2010) ed è titolare della concessione delle attività di trasmissione e dispacciamento dell'energia elettrica nel territorio nazionale, già rilasciata al G.R.T.N. S.p.A. con Decreto ministeriale 20.4.2005 e modificata con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 15.12.2010; • Terna, ai sensi del DPCM 11.5.2004, ha acquisito le attività, le funzioni, i beni, i rapporti giuridici attivi e passivi (ivi inclusa la titolarità delle convenzioni di cui all'art. 3, commi 8, 9 e 10, del D.Lgs. 79/1999) facenti capo al G.R.T.N. S.p.A., nonché la titolarità e le funzioni di gestore di cui all'art. 3, commi 1 e 2, del D.Lgs. 79/1999; tale acquisizione ha avuto efficacia a partire dal 1.11.2005; • Terna, ai sensi dell'art. 9, comma 1, della Convenzione annessa al DM 20.04.2005, entro il 31 dicembre di ogni anno, predispone un Piano di Sviluppo (PdS) della Rete di Trasmissione Nazionale, sottoposto alla approvazione del Ministero dello Sviluppo Economico; • ai sensi della parte II del D.Lgs. n. 152/2006, così come successivamente modificato, il PdS è sottoposto, prima dell’approvazione da parte del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), a procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nell’ambito della quale sono raccolti i pareri delle Regioni anche ai sensi dell’art. 2, comma 1, del DM 22.12.2000; • Terna, ai sensi dell’articolo 1, comma 4, del DPCM 11.5.2004, ha redatto il Codice di trasmissione, dispacciamento, sviluppo e sicurezza della rete (di seguito Codice di Rete), contenente le regole tecniche, di carattere obiettivo e non discriminatorio, ai sensi dell’art. 3, comma 6, del D.Lgs. 79/1999, per l'accesso e l'uso della RTN e delle apparecchiature direttamente connesse, per l'interoperabilità delle reti e per l'erogazione del servizio di dispacciamento, nonché i criteri generali per lo sviluppo e la difesa della sicurezza della RTN e per gli interventi di manutenzione della stessa; • Terna, ai sensi dell’art. 3, comma 1, del D.Lgs. 79/1999, in qualità di gestore della Rete di Trasmissione Nazionale, concessionaria del servizio di trasmissione e dispacciamento, ha l’obbligo di connettere alla RTN tutti i soggetti che ne facciano richiesta, senza compromettere la continuità del servizio e purché siano rispettate le regole tecniche di connessione definite nel Codice di Rete; Terna, con procura del Notaio dott. Luca Troili in Roma, Rep. n. 18464 del 14.03.2012, ha conferito a Terna Rete Italia S.p.A. (costituita con atto per Notaio Dott. Luca Troili in Roma, Rep. n. 18372/8920 del 23.02.2012 e interamente controllata da Terna) il potere di compiere in suo nome e per suo conto, tra l’altro, ogni azione inerente l’attività di supporto per autorizzazioni, servitù ed espropri, nonché il potere di rappresentarla nei confronti della pubblica amministrazione e di svolgere o definire con l’Amministrazione dello Stato, delle Regioni, delle Provincie, dei Comuni e di ogni altra Amministrazione Pubblica ogni pratica inerente le suddette attività; PREMESSO INOLTRE CHE: • La rete elettrica ad alta ed altissima tensione dell’area Est dell’Italia (Regione Friuli Venezia Giulia) rappresenta una sezione critica del sistema elettrico italiano, essendo allo stato attuale caratterizzata da un basso livello di magliatura (intesa come grado di connessione e di mutua riserva tra le linee e le stazioni che compongono la rete); • Gli studi sul comportamento dinamico della rete elettrica del Friuli Venezia Giulia svolti su diversi scenari mettono in evidenza la criticità dei sovraccarichi sui sistemi 220 kV e 132 kV conseguenti all’indisponibilità singola dei collegamenti a 380 kV “Redipuglia-Divaca” e “Redipuglia-Planais”; • Terna, a partire dal PdS dell’anno 2006, e riconfermato nel PdS edizione 2012, ha evidenziato la necessità di realizzare una serie di interventi atti a rimuovere gli attuali limiti della rete in Friuli Venezia Giulia, ovvero porre rimedio alle situazioni di indisponibilità dei collegamenti 380 kV sopra evidenziati e quindi migliorare la gestione in sicurezza della rete friulana, in tutte le condizioni di esercizio; tra questi la realizzazione di un collegamento trasversale a 380 kV in doppia terna, in uscita dalla stazione di Redipuglia verso il nodo della rete a 380 kV, di Udine Ovest; • La Regione Friuli Venezia Giulia a gennaio 2007 ha istituito uno specifico Gruppo di Lavoro, composto dalla stessa Regione, dai Comuni interessati dal corridoio ambientale di fattibilità dell’opera e con la partecipazione dell’ARPA. E’ stato stabilito che Terna incontrasse ogni singolo Comune e recepisse le osservazioni al corridoio ambientale costruito con la Regione e le eventuali problematiche relative che potessero limitare l’identificazione di una fascia di fattibilità di tracciato, con l’obiettivo di individuare, in tal caso, soluzioni alternative da verificare con sopralluoghi congiunti tra Terna, Enti Locali e ARPA; • Il dialogo tra Terna e i Comuni interessati dal corridoio ambientale si è sviluppato tra gennaio e ottobre 2007, per un totale di oltre 50 incontri: Terna ha raccolto le richieste di adeguamento del corridoio ambientale alle esigenze di sviluppo urbanistico, industriale, commerciale e alla necessità di preservare alcune aree di pregio localizzate nei territori comunali. Con gran parte dei Comuni è stato possibile arrivare fin da subito alla definizione condivisa di una fascia di fattibilità di tracciato all’interno del corridoio ambientale; ad alcuni altri Terna ha chiesto di poter effettuare studi più approfonditi e verificare la fattibilità tecnica e la compatibilità ambientale delle alternative proposte; • Nel maggio 2007 Terna ha illustrato alla Regione Friuli Venezia Giulia le opere elettriche previste dalla razionalizzazione proposta (demolizioni, interramenti e delocalizzazione di alcuni elettrodotti) e la fascia di fattibilità di tracciato stabilita con i Comuni durante la fase di concertazione; • A Luglio 2007 la Regione Friuli Venezia Giulia ha convocato i Comuni per la sottoscrizione del Protocollo di Intesa sulla fascia di fattibilità di tracciato scaturita dal processo di concertazione con Terna: i Comuni che hanno aderito al Protocollo di Intesa sono l’80% di quelli coinvolti dall’intero progetto di razionalizzazione; • Il 4 febbraio 2008 è avvenuta la sottoscrizione di un Atto di Intesa tra Terna e la Regione Friuli Venezia Giulia sulla fascia di fattibilità di tracciato e sulla razionalizzazione della rete elettrica regionale; • In data 13 novembre 2008 la Società Terna Rete Italia S.p.A. ha presentato istanza alla “Direzione Generale per l’energia e le risorse minerarie” del MISE ai fini dell’ottenimento dell’autorizzazione unica di cui all’art. 1-sexies del citato D.L. 239/2003, allegando la relativa documentazione tecnica concernente il progetto definitivo dell’elettrodotto a 380 kV in doppia terna denominato “S.E. Udine Ovest – S.E. Redipuglia”; • Il MiSE, con nota prot. n. 59886 del 23 dicembre 2009, ha comunicato l’avvio del procedimento amministrativo per il rilascio dell’autorizzazione ed ha inoltrato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (MATTM) ed al Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MiBAC) richiesta di attivazione dell’endo-procedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA); • Terna in data 17 aprile 2009 ha presentato il progetto alla Commissione Tecnica VIA; • Il MiSE in data 2 luglio 2009 ha convocato la prima riunione della Conferenza di Servizi; • Il Gruppo Istruttore della Commissione Tecnica VIA, del MiBAC e della Regione Friuli Venezia Giulia in data 24 luglio 2009 ha eseguito un sopralluogo sulle aree interessate dal progetto; • Il MATTM ed il MiBAC in data 21 luglio 2011 hanno emesso il Decreto di pronuncia di compatibilità ambientale con prescrizioni; • In data 11 luglio 2012 la Società ha trasmesso agli Enti interessati il progetto definitivo, integrato nel rispetto delle prescrizioni contenute nel Decreto VIA che comportano modifiche del tracciato; • La Regione Friuli Venezia Giulia ha esaminato in linea tecnica il progetto in questione e la relativa Conferenza interna di Servizi, convocata ai fini dell’espressione del parere unico regionale, tenutasi in data 4 settembre 2012, ha espresso parere favorevole sul progetto in argomento, subordinatamente al rispetto delle prescrizioni e raccomandazioni formulate dai Servizi coinvolti in sede di conferenza stessa; • In data 13 settembre 2012 si è tenuta presso il Ministero competente la seconda e conclusiva riunione della Conferenza di Servizi ministeriale e il relativo verbale è stato trasmesso ai componenti della conferenza stessa in data 3 ottobre 2012; • In sede di Conferenza di Servizi ministeriale il rappresentante unico regionale ha espresso, in conformità alla decisione finale della Conferenza interna di Servizi del 4 settembre 2012, parere unico favorevole subordinatamente al rispetto di una serie di prescrizioni e raccomandazioni; • nella medesima sede ministeriale il responsabile del procedimento, nel prendere atto della posizione favorevole della Regione e delle Amministrazioni centrali intervenute, ha chiesto alla medesima Regione l’espressione dell’intesa necessaria per il rilascio dell’autorizzazione ministeriale; • Richiamata la DGR n. 1871/2012 del 25.10.2012 con la quale la Regione ha favorevolmente espresso l’intesa con lo Stato ai fini del rilascio dell’autorizzazione unica ministeriale, subordinatamente all’inserimento nel decreto autorizzativo ministeriale delle prescrizioni e raccomandazioni riportate nell’Allegato alla citata DGR 1871/2012; • Richiamato il decreto MISE n. 239/EL-146/181/2013 dd. 12.3.2013 con il quale è stato approvato il progetto definitivo dell’opera ed autorizzata la costruzione e l’esercizio della stessa, nel quale sono espressamente riportate le prescrizioni e raccomandazioni espresse dalla Giunta regionale della Regione Friuli Venezia Giulia nell’Allegato alla DGR n. 1871/2012, ivi compresa la prescrizione n. 3 relativa alla stipula di un accordo Terna/Regione Fvg per assicurare, presso i Comuni direttamente interessati, la realizzazione di adeguate misure di compensazione e riequilibrio ambientale e territoriale; • L’art. 1, comma 4, lettera f), della Legge 239/2004, prevede che “lo Stato e le Regioni……omissis…… garantiscono l’adeguato equilibrio territoriale ….omissis ….. prevedendo eventuali misure di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale qualora esigenze connesse agli indirizzi strategici nazionali richiedano concentrazioni territoriali di attività, impianti e infrastrutture ad elevato impatto ambientale, …..omissis”; • L’art. 1, comma 5, della Legge 239/2004, prevede che “Le Regioni e gli enti locali territorialmente interessati dalla localizzazione di nuove infrastrutture energetiche, ovvero al potenziamento o trasformazione di infrastrutture esistenti, hanno diritto di stipulare accordi che individuino misure di compensazione e riequilibrio ambientale,….omissis…”; • Nel caso di specie, le Parti concordemente ritengono che ricorrano le condizioni e le fattispecie di cui ai sopra citati commi 4 e 5 dell’art. 1 della Legge 239/2004; • La Regione, altresì, ritiene di demandare la puntuale individuazione delle misure compensative a specifiche convenzioni tra Terna Rete Italia S.p.A. ed i Comuni sul cui territorio sarà realizzato l’elettrodotto, fermo restando che dovrà trattarsi di interventi di compensazione e riequilibro ambientale che abbiano caratteristiche di pubblica utilità, esclusa ogni pattuizione di natura meramente pecuniaria o commerciale; • La Regione, per le sopra esposte ragioni, ritiene opportuno stipulare apposita Convenzione quadro tra l’Amministrazione regionale e Terna Rete Italia SpA per assicurare la successiva sottoscrizione di singole convenzioni compensative con i Comuni interessati; TUTTO CIÒ PREMESSO, TRA: Regione Friuli Venezia Giulia, con sede legale in Piazza Unità d’Italia, 1 – 34100 Trieste, rappresentata dalla Presidente pro tempore Debora Serracchiani, autorizzata alla firma del presente atto con Deliberazione della Giunta Regionale n. _______ del 11 ottobre 2013__________ E Terna Rete Italia S.p.A., con sede legale in Roma, Via Egidio Galbani, 70 - 00156 – C.F. e P.I.11799181000, in qualità di procuratore di Terna S.p.A. giusta procura per notaio Troili in Roma, Rep. n. 18464 del 14/03/2012, rappresentata nel presente Protocollo dal Direttore di Sviluppo Rete, Dott. Stefano Conti SI CONVIENE QUANTO SEGUE: Art. 1 – Premesse 1. I contenuti di cui alle premesse costituiscono parte integrante della presente Convenzione. Art. 2 – Definizioni 1. Ai fini della presente Convenzione si intendono per misure di compensazione e riequilibrio ambientale, di cui all’art. 1, comma 5 della Legge 239/2004, interventi che corrispondono a opere di riqualificazione territoriale quali ad esempio: interventi vegetazionali (piantumazione aree) - sistemazione straordinaria rete viaria - recupero e ripristino di ex cave - interventi di mitigazione ambientale di infrastrutture stradali - sistemazione di boschi - ripristino piste forestali - progetti di miglioramento ambientale ai fini faunistici di aree protette - realizzazione di percorsi d’accesso ad aree archeologiche - piste ciclabili e pedonali - parchi urbani - interventi di riqualificazione edifici pubblici - interventi di riqualificazione di monumenti e ambienti pubblici – altri interventi d’interesse pubblico di pari valore compensativo, sia sul piano economico che ambientale e territoriale. 2. Non rientrano tra le misure di compensazione e riequilibrio ambientale di cui al presente articolo tutte le opere atte a ridurre gli impatti ambientali che siano previste e prescritte dai provvedimenti attinenti al progetto dell’elettrodotto in argomento ivi comprese le opere di demolizione e interramenti di linee della rete elettrica esistente. Art. 3 - Adempimenti 1. Terna Rete Italia, ai sensi del quadro normativo vigente, si impegna a: a) Riconoscere misure di compensazione e riequilibrio ambientale di cui al precedente art. 2, comma 1, da realizzarsi nei territori dei Comuni interessati dalla costruzione del nuovo elettrodotto e della nuova stazione elettrica (Comune di Basiliano - Comune di Campoformido - Comune di Pozzuolo del Friuli - Comune di Lestizza - Comune di Mortegliano - Comune di Pavia di Udine - Comune di Santa Maria la Longa - Comune di Trivignano Udinese - Comune di Palmanova – Comune di San Vito al Torre - Comune di Tapogliano Campolongo – Comune di San Pier d’Isonzo – Comune di Villesse); b) individuare, in accordo con i Comuni interessati e con le modalità di cui ai successivi artt. 4 e 5, le misure di compensazione e riequilibrio ambientale fra quelle di cui al precedente art. 2 comma 1, opere dagli stessi Comuni realizzate, che in ogni caso rivestano carattere di pubblica utilità, esclusa ogni caratteristica di natura commerciale. Tali opere saranno finanziate anche mediante un contributo fornito da Terna Rete Italia S.p.A., nella misura massima complessiva di 3,9 Milioni di Euro, IVA compresa; c) adottare la ripartizione delle misure di compensazione e riequilibrio ambientale di cui al successivo art. 5 e secondo i criteri stabiliti nel successivo art. 4; d) sottoscrivere singole convenzioni, per l’individuazione puntuale delle misure compensative e di riequilibrio ambientale di cui al precedente art. 2, rispettando i contenuti di cui ai successivi artt. 4 e 5, con i seguenti Comuni direttamente interessati dalla realizzazione del nuovo elettrodotto e della nuova stazione elettrica, sempre che essi intendano avvalersi dei benefici messi a disposizione da Terna Rete Italia SpA: Comune di Basiliano - Comune di Pozzuolo del Friuli - Comune di Lestizza - Comune di Mortegliano - Comune di Pavia di Udine - Comune di Santa Maria la Longa - Comune di Trivignano Udinese - Comune di Palmanova – Comune di San Vito al Torre - Comune di Tapogliano Campolongo; e) trasmettere alla Regione Friuli Venezia Giulia copia delle convenzioni con i Comuni di cui alla precedente lettera d) entro 30 giorni dalla loro stipula. Art. 4 – Contenuti minimi delle convenzioni con i Comuni 1. Le Parti si danno reciprocamente atto che Terna ed i Comuni di Campoformido, Villesse e San Pier d’Isonzo hanno autonomamente già stipulato apposite Convenzioni per la determinazione delle misure di compensazione e riequilibro ambientale, per un importo complessivo di Euro 623.000,00 a valere sull’importo di cui al precedente art. 3, comma 1, lettera b). 2. Le singole convenzioni che Terna Rete Italia SpA si impegna a stipulare con i restanti Comuni interessati di cui al precedente art. 3, per un importo complessivo di 3,277 Milioni di Euro, IVA compresa, saranno predisposte sulla base dei seguenti elementi: a) la ripartizione delle misure di compensazione e riequilibrio ambientale è effettuata sulla base dei seguenti criteri oggettivi e dei coefficienti e pesi parametrici così come definiti al successivo art. 5: 1. lunghezza (km) di nuovo elettrodotto nel territorio comunale; 2. lunghezza di linee (km) previste come interventi di demolizione e/o interramento di elettrodotti esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale; 3. numero di edifici che beneficeranno dell’allontanamento o della rimozione di linee elettriche esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale nell’ambito delle opere di cui al precedente art. 2 comma 2, con riferimento agli edifici ricadenti all’interno delle fasce di rispetto urbanistico; 4. parametrizzazione del valore ambientale e territoriale delle aree del territorio comunale attraversate (km) dal nuovo elettrodotto in funzione della loro destinazione d’uso urbanistica; 5. presenza della stazione elettrica denominata Udine Sud riguardante due territori comunali; b) la definizione puntuale delle opere di compensazione e riequilibrio ambientale di cui al precedente art. 2 comma 1, e oggetto di contributo, stabilendo altresì i tempi di loro realizzazione e le modalità e i tempi di erogazione del contributo stesso. Le misure compensative e di riequilibrio ambientale, indicate in ciascuna singola convenzione, sono individuate e definite dal Comune in accordo con Terna Rete Italia SpA, e saranno dallo stesso Comune realizzate. 3. Terna Rete Italia SpA si impegna a ripristinare lo stato dei luoghi alla situazione ante operam applicando i migliori standard costruttivi a fronte di eventuali danni arrecati in occasione della realizzazione della linea a 380 kV S.E. Redipuglia- S.E. Udine Ovest . Al fine dell’individuazione dei danni farà fede il verbale di accertamento redatto dai competenti uffici dell’Amministrazione comunale. 4. Terna Rete Italia SpA si impegna a realizzare la linea a 380 kV Udine Ovest-Redipuglia con pali monostelo a ridotto impatto ambientale (vedi Allegato 1), in luogo dei tradizionali tralicci troncopiramidali, compatibilmente con le esigenze tecniche. Art. 5 – Modello di calcolo adottato per definire la ripartizione delle opere compensative. 1. Il presente schema di calcolo, individua i coefficienti e i pesi parametrici per la ripartizione delle opere compensative riconosciute da Terna Rete Italia Spa ai rimanenti Comuni territorialmente interessati dal nuovo elettrodotto ed eventualmente intenzionati a sottoscrivere una convenzione. 2. La ripartizione delle opere compensative tra detti ulteriori Comuni è effettuata sulla base dei criteri oggettivi indicati all’art. 4, secondo i coefficienti e i pesi parametrici di seguito definiti. A. CRITERIO N. 1: lunghezza del nuovo elettrodotto nel territorio comunale La lunghezza, espressa in km, del nuovo elettrodotto 380 kV “S. E Udine Ovest –S.E. Redipuglia” sarà convertita in termini percentuali. Il 100% del nuovo tracciato considerato per l’attribuzione del valore derivante da questo criterio in ciascun Comune, corrisponderà al valore chilometrico del tracciato residuo dall’esclusione dei tratti che attraversano i Comuni che hanno precedentemente siglato accordi con Terna Spa. A questo criterio sarà destinato il 100% dell’impegno economico per le nuove convenzioni. B. CRITERIO N. 2: lunghezza di linee previste come interventi di demolizione e/o interramento di elettrodotti esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale Questo criterio aggiornerà i valori risultanti dall’applicazione del criterio n.1, alla luce della portata del beneficio derivante/non derivante dagli interventi di demolizione di elettrodotti esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale. A questo criterio sarà destinato complessivamente un valore percentuale pari a -15% dell’impegno economico per le nuove convenzioni, così come indicato al precedente punto. Il beneficio sarà parametrato ai livelli di tensione delle linee rimosse dal territorio comunale; il fattore moltiplicativo dei metri equivalenti di linee di cui è prevista la demolizione, è stato definito secondo l’altezza media dei tralicci per ciascun livello di tensione. In questo modo, non soltanto sarà correttamente riconosciuto un minor beneficio ai Comuni che non ospiteranno demolizioni/interramenti, ma sarà anche ponderato il vantaggio per i Comuni che ne beneficeranno a seconda dell’altezza della linea elettrica. C. CRITERIO N. 3: numero di edifici che beneficeranno dell’allontanamento o della rimozione di linee elettriche esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale Questo criterio aggiornerà i valori risultanti dall’applicazione dei criteri n.1 e n.2, alla luce del numero di edifici che beneficeranno dell’allontanamento o della rimozione di linee elettriche esistenti nell’ambito dello stesso territorio comunale grazie agli interventi di demolizione, con riferimento agli edifici ricadenti all’interno delle fasce di rispetto urbanistico. A questo criterio sarà destinato complessivamente un valore percentuale pari a -15% dell’impegno economico per le nuove convenzioni, così come precedentemente indicato al punto 1. D. CRITERIO N. 4: parametrizzazione del valore delle aree del territorio comunale attraversate dal nuovo elettrodotto Questo criterio aggiornerà i valori risultanti dall’applicazione dei criteri n. 1, n. 2 e n. 3, alla luce della parametrizzazione del valore ambientale e territoriale delle aree del territorio comunale attraversate dal nuovo elettrodotto in funzione della loro destinazione d’uso urbanistica. Il valore viene parametrato attribuendo un coefficiente moltiplicativo dei km di nuova linea rispetto al valore della classificazione urbanistica (destinazione) dei terreni attraversati. Zona omogenea Coefficiente moltiplicativo E2 1,200 E3 1,150 E4 1,000 E5 0,950 E6 0,900 Altro 0,800 L’applicazione di questo criterio riconosce un maggior contributo ai Comuni che vedranno il passaggio del nuovo elettrodotto in aree di maggior pregio, così come un minor contributo se tali aree saranno luogo di dismissioni di linee esistenti. A questo criterio sarà destinato complessivamente un valore percentuale pari al 15% dell’impegno economico per le nuove convenzioni, così come precedentemente indicato al punto 1. E. CRITERIO N. 5: presenza della stazione elettrica Questo criterio attribuisce un valore all’impatto della nuova stazione elettrica denominata Udine Sud, riguardante i territori di Pavia di Udine e Santa Maria La Longa, ripartendolo in egual misura tra i due Comuni. A questo criterio sarà destinato complessivamente un valore percentuale pari al 15%. Art.6 - Verifiche e Monitoraggi 1. Terna Rete Italia SpA si impegna a demolire gli elettrodotti oggetto di razionalizzazione di cui all’art. 2 del Protocollo di intesa sottoscritto in data 4.2.2008 tra Regione, Terna e i Comuni. A tal fine si impegna a richiedere le necessarie autorizzazioni alle demolizioni e a dar corso ai necessari procedimenti secondo la tempistica individuata nell’Allegato 2 al presente accordo. 2. Al fine di monitorare le fasi attuative della presente Convenzione quadro, opera il Comitato di sorveglianza di cui all’art. 8 del Protocollo di Intesa del 4.2.2008 con le modalità ivi previste. Art. 7 – Foro esclusivo 1. Per qualsiasi controversia relativa all’interpretazione e all’applicazione della presente Convenzione, le Parti, in conformità a quanto previsto dall'art. 135, comma 1, lettera f) del D.Lgs. 2 luglio 2010, n. 104, riconoscono la competenza esclusiva del Tribunale amministrativo regionale del Lazio, sede di Roma. Trieste, addì ___________________ Per la Regione Friuli Venezia Giulia: Per Terna Rete Italia SpA: ALLEGATO 1 ALLEGATO 2 t0 = (31/10/2013) apertura cantiere Redipuglia – Udine Ovest Attività Avvio istanze autorizzative Tempistica attività t0 + 10 mesi Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest A3 t0 + 10 mesi Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest A4 t0 + 10 mesi Da 02/09/2014 A1 A2 Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest; Dopo realizzazione A4 A5 A6 t0 + 10 mesi Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest; Dopo realizzazione A6 A7 A8 Da 02/09/2014 t0 + 6 mesi Da 01/05/2014 A12 A13 A14 t0 + 7 mesi t0 + 5 mesi t0 + 5 mesi Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest; Dopo realizzazione A8 Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest Dopo realizzazione 380 kV Redipuglia – Udine Ovest; Dopo realizzazione A10 Da 01/06/2014 Da 01/04/2014 Da 01/04/2014 A15 t0 + 9 mesi Da 01/08/2014 A16 A17 t0 + 9 mesi t0 + 8 mesi Da 01/08/2014 Da 01/07/2014 A9 A10 t0 + 10 mesi A11 Descrizione dell’attività Demolizione 220 kV Redipuglia-Udine Nord Est x 20 km Raccordo 132 kV Istrago Meduna a CP Spilimbergo. Intervento già realizzato Demolizione elettrodotto 132 kV Istrago – Meduna Istanza autorizzativa nuovo Cavo 132kV CP Udine Sud – Udine FS e demolizione elettrodotto 132 kV Redipuglia-Udine FS Demolizione elettrodotto 132 kV Redipuglia-Udine FS Istanza autorizzativa della variante aerea dell’elettrodotto 132 kV Strassoldo – Redipuglia FS e Demolizione linea 132 kV Strassoldo – Redipuglia FS. Demolizione linea 132 kV Strassoldo – Redipuglia FS Istanza autorizzativa della variante aereo/cavo dell’elettrodotto 132kV Redipuglia-Ca’Poja e Demolizione tratto in variante 132kV Redipuglia-Ca’Poja Demolizione tratto in variante 132kV Redipuglia-Ca’Poja Variante 132kV Redipuglia-Schiavetti e demolizione tratto linea 132 kV Redipuglia-Schiavetti Demolizione tratto linea 132 kV Redipuglia-Schiavetti Istanza autorizzativa della variante in cavo della linea 132 kV Redipuglia - Manzano Attivazione variante a Enel D. per l’interramento di 3 linee MT dt in uscita da SE Redipuglia Attivazione variante a Enel D. per spostamento linea MT dt zona Campo sportivo S.Pier Isonzo Istanza autorizzativa con DIA Ministeriale della variante aerea dell’elettrodotto 380 kV Monfalcone – Redipuglia Istanza autorizzativa con DIA Ministeriale della variante aerea del 380 kV Redipuglia - Divaca Istanza autorizzativa della variante in cavo dell’elettrodotto 132kV CP Udine Sud – Romanello IL PRESIDENTE IL SEGRETARIO GENERALE