Domenica 30 Agosto 2015

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Domenica 30 Agosto 2015
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La Fiera di San Vitale è una fiera che
arriva da lontano, c’era ancora prima
dei nostri nonni, bisnonni e trisavoli.
Addirittura documenti storici la fanno
risalire ai tempi Matildici. È un evento in
cui tutta la nostra comunità carpinetana
da sempre si riconosce e si identifica.
È per questo che la Fiera di San Vitale,
oltre ad essere organizzata con la cura
dovuta, porta il risultato di una ricerca di
nuove, interessanti e avvincenti mostre
e attività da affiancare a quelle tradizionali. L’evoluzione socio-economica ha
modificato la specializzazione dei tre
giorni che, fino a non molti decenni fa
voleva il primo per la mostra delle vacche, il secondo per la mostra dei buoi
(la fiera grossa) e il terzo per la mostra
delle pecore. Ora, come allora, la fiera
di San Vitale è un evento che -per l’eccellenza dei suoi prodotti, l’originalità e
la qualità delle mostre- richiama gente
da tutta la montagna ed ultimamente
dalle città. Nei ricordi giovanili di molti
carpinetani che hanno frequentato l’autoscontro, la Fiera di San Vitale, assieme ai baracconi portava anche le prime
piogge dopo la canicola estiva che segnavano la fine dell’estate e l’inizio del
cambiamento di stagione.
Quest’anno la fiera si inserisce nello
sforzo che tutta la gente della nostra
comunità e l’Amministrazione Comunale stanno compiendo per uscire da
questo momento economico non parti-
colarmente felice.
Vuol essere come sempre un elemento
di richiamo e di attrazione per gli operatori economici, i turisti e le famiglie. Vuole rappresentare una buona vetrina del
nostro territorio, curata dagli espositori,
dalle associazioni e dai tanti volontari
che vi partecipano e vi lavorano con impegno e serietà. Sono tante le iniziative
e le mostre in programma quest’anno e
che troverete su questa brochure, tutte
frutto di tanto lavoro e tutte degne di
tanto successo. Sono certo che saprete farvi prendere dall’entusiasmo degli
organizzatori della Fiera di San Vitale e
condividere con loro giornate di serenità e di divertimento.
foto fiera
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IL SINDACO
Tiziano Borghi
INAUGURIAMO LA FIERA
di San Vitale
La curiosità di vedere come Marola,
Valestra, Pantano, Cigarello, BebbioCasteldaldo, Onfiano, Velluciana, Casette-Pianzano e Pontone mostreranno
il loro tema, è grande; come grande è,
la soddisfazione dell’amministrazione
comunale della risposta e collaborazione ricevuta da tutti.
L’aspettativa è molto alta e sicuramente riusciranno a stupirci.
Noi, voi, tutti insieme per questo
momento di aggregazione, di divertimento, di riscoperta di una civiltà contadina che troppe volte viene sottovalutata o addirittura dimenticata.
La fiera è sempre stata un’occasione
dove i piccoli produttori locali esponevano il frutto del proprio lavoro, eccellenze gastronomiche riconosciute
anche fuori porta. Interessante perciò
è riportare gli antichi strumenti utilizzati per la loro realizzazione che ancora
oggi rendono unico il prodotto contadino Carpinetano.
La manifestazione si aprirà coinvolgendo tutto il territorio e cercando di
valorizzare in particolare le frazioni di
Carpineti e i prodotti tipici, veri tesori e
protagonisti dell’evento.
La serata inaugurale vedrà sfilare i
carri allestiti da ogni borgata, le quali,
hanno scelto un tema agricolo – alimentare in rappresentanza di tutti i frutti della terra, tipici Carpinetani.
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VICE SINDACO
Mirco Costetti
COMUNE DI CARPINETI
Uff.Sindaco
% 0522.615061
Segreteria
% 0522.615091
Tributi% 0522.615095
Ragioneria
% 0522.615090
Commercio
% 0522.615098
Uff. tecnico % 0522.615092
Uff.Serv. Sociali % 0522.615089
Anagrafe
% 0522.615093
Biblioteca
% 0522.615036
Polizia Mun. % 0522.816932
Telefax0522.718014
PEC: [email protected]
WEB: www.comune.carpineti.re.it
Consiglio Comunale quinquennio 2014/2019
Tiziano Borghi Sindaco
con delega a: Personale, Affari generali, Ambiente, Cave, Urbanistica Edilizia
riceve su appuntamento nelle giornate di mercoledì e sabato dalle ore
10.00 alle ore 12.00 - indirizzo mail [email protected] Mirco Costetti Vicesindaco
con delega a: Agricoltura, Commercio, Lavori Pubblici, Attività Produttive,
Lavoro - riceve nella giornata di sabato dalle ore 9.00 alle ore 12.30
Enrica Costi Assessore con delega a: Bilancio, Servizi Sociali, Sanità, Diritto all’Infanzia - riceve
nelle giornate di lunedì dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e di martedì dalle
ore 10.00 alle ore 12.30
Enrico Rossi Assessore con delega a: Politiche Giovanili, Sport, Turismo, Sviluppo del Territorio
riceve il venerdì dalle ore 10,00 alle ore 12.30
Monica Comastri Assessore con delega a: Cultura, Scuola, Associazionismo e Volontariato
riceve su appuntamento il giovedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore
18.00 presso la Biblioteca in Via G. di Vittorio 8
CONSIGLIERI
Luciano Roffi, Marco Ruggi, Matteo Giovani, Granfranco Campani, Serena Pantani, Stefano Baldelli, Davide Annigoni, Paola Bertoni, Debora Margini
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ESCAVAZIONE E FRANTUMAZIONE MATERIALI
GHIAIOSI, CALCESTRUZZI, CONGLOMERATI
BITUMINOSI, REGIMAZIONI IDRAULICHE,
LAVORI FLUVIALI E STRADALI,
MOVIMENTI TERRA E TRASPORTI
Calcestruzzi Guidetti
C.E.A.G. Calcestruzzi ed Affini S.r.l.
Via San Bartolomeo, 30 - Villa Minozzo (RE)
Cantiere San Bartolomeo 0522 818121
Impianto Campolungo 0522 812761
Impianto Collagna 0522 897398
Impianto Rubiera 0522 626154
Impianto Rivalta 0522 569535
Amministrazione 0522 818148
Ufficio commerciale 0522 818317
Telefax 0522 818324
Posta elettronica ordinaria: [email protected]
Posta elettronica certificata: [email protected]
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LA MEZZADRIA
Risorsa principale degli abitanti della nostra montagna
nell’apporto del godimento del fondo,
dell’azione direttiva e di determinate
quote di capitale. La famiglia mezzadrile, invece, è tenuta alla prestazione
del lavoro e nell’apporto degli attrezzi
necessari per eseguirlo, nonchè di determinate quote di capitale, anche se
anticipate dal concedente.
Il rapporto di mezzadria si determina
fra i singoli mediante la “scritta colonica” e convertito nel LIBRETTO COLONICO, da tenersi in due esemplari, una
per ciascuna delle parti.
Il rapporto di mezzadria consta di diversi articoli, sorvolando, praticamente,
sui doveri del padrone, mentre esplicita
in modo rigoroso nei seguenti termini:”il
mezzadro è obbligato”, “il mezzadro
dovrà vigilare”, il mezzadro sarà tenuto”, “sarà dovere del mezzadro”, “il
mezzadro non potrà senza autorizzazione del padrone”....
I mezzadri debbono abitare in modo
continuativo nelle case del padrone con
tutta la loro famiglia; tenere a metà tutti
gli animali; conservare tutto il letame e
spargerlo secondo il volere del padrone; lavorare ed arare la terra almeno
tre volte l’anno prima della semina; seminarla, zapparla, mondarla, chiuderla
con siepi e fossati quando necessario;
zappare le vigne due volte l’anno; zappare ai piedi gli alberi fruttiferi; sterpare
i prati e segarli fino ai confini.
La mezzadria ha costituito per molti
secoli la risorsa principale degli abitanti
della nostra montagna. E’ stata la forma prevalente di conduzione di queste
terre, sempre in progressiva espansione fino ad ottenere la sua massima
affermazione fino ala metà del secolo
scorso.
Il giorno 5 dicembre dell’anno 1938
in Reggio Emilia fra la Federazione
Nazionale dei Proprietari ed Affittuari
Conduttori e la Federazione Nazionale
dei Coloni e Mezzadri e la Federazione
Nazionale Fascista delle Cooperative
di Lavoro Agricolo è stato stipulato il
PATTO GENERALE di MEZZADRIA
dei FONDI RUSTICI nella ZONA MONTANA della Provincia di REGGIO EMILIA.
Tale Patto è entrato in vigore per il
triennio 11 novembre 1938 - 11 novembre 1941 e si intenderà tacitamente
rinnovato di anno in anno salvo che
una delle Organizzazioni non ne dia
disdetta all’altra parte entro il termine di
quattro mesi prima della scadenza.
Il rapporto di mezzadria è uno speciale
contratto di carattere associativo basato sulla reciproca fiducia, tipicamente
atto a garantire la solidarietà e la collaborazione fra i contraenti.
Le parti contraenti sono il CONCEDENTE ed il MEZZADRO.
Per parte del concedente consiste
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La famiglia mezzadrile ha inoltre l’obbligo di eseguire col bestiame del fondo
il trasporto dei prodotti sul mercato o
all’abitazione e magazzini padronali.
Il bestiame bovino non potrà essere
usato per distanze superiori a 10 chilometri; tale distanza non potrà essere superata anche nel trasporto delle
masserizie mezzadrili nel caso del rilascio del podere.
Il mezzadro ha l’obbligo della sorveglianza dei boschi ad alto fusto e cedui
compresi nella mezzadria o aggregati
al podere e può utilizzare i prodotti
(vinciglie, erbe, foglie, ghiande,...) per
pascolo, alimento e lettiera.
Il mezzadro può utilizzare la legna
grossa, limitatamente ai bisogni della
famiglia e alla riparazione degli attrezzi
rurali dell’azienda, purchè sia di castagno. Quella di quercia spetta al padrone.
I prodotti della potatura del bosco compreso nella mezzadria spettano per
metà al mezzadro.
Il mezzadro dovrà restituire a fine
contratto tutti i capitali vivi e morti e
quant’altro trovò nell’azienda all’atto
della consegna, nella stessa quantità,
qualità e valore.
Il mezzadro potrà allevare polli, anatre,
oche e tacchini che dovrà dividere a
metà col padrone.
La lotta dei mezzadri ebbe un significativo successo con l’ottenimento del
cosiddetto “Lodo De Gasperi”, trasformato in Legge nel 1946, che stabiliva
una ripartizione pari al 53 per cento a
favore del mezzadro.
Il mezzadro, poi, era tenuto in diversi
periodi dell’anno a portare le ONORANZE al padrone: due ventine di uova per
Pasqua ed altre quattro durante l’anno;
sei capponi, di almeno 12 chilogrammi,
a Natale; un paniere di uva tosca al
momento della vendemmia ed un altro
paniere di frutta; una grossa gallina
livornese sotto le feste natalizie; 50 fascine sprovviste di foglie.
Se nel podere vi erano castagneti, i
marroni spettavano al padrone e delle
castagne, solo la metà al mezzadro.
Ivo Rondanini
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Venerdì 28 agosto ore 16,00: Il castello dei piccoli, castello di Carpineti.
Visita speciale per bambini e ragazzi
Sabato 29 agosto ore 19,00: Incontri al tramonto...il duo Savigni ed i loro antichi strumenti.
Un viaggio di scoperta dei genitori della chitarra e del pianoforte moderni. A seguire cena con le artiste.
GIORNI E ORARI DI APERTURA DEL CASTELLO DELLE CARPINETE
AGOSTO da martedì a domenica compresi
dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle ore 19
SETTEMBRE sabato e domenica dalle ore 15 alle ore 17.30
OTTOBRE domenica e festivi dalle ore 15 alle ore 17.30
GIORNI E ORARI DI APERTURA
DELL’OSTELLO & RISTORO DI PIEVE DI SAN VITALE
AGOSTO aperto da martedì a domenica dalle ore 10 alle ore 20
SETTEMBRE/ OTTOBRE aperto sabato e festivi dalle ore 10 alle ore 20
Cene e pernottamenti su prenotazione
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Ideanatura Tel. 339 2943736 - 338 6744818 - [email protected]
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IL PARCO DEL GUSTO
... al Parco Matilde
Nel verde del Parco Matilde un mondo
di cibi tra i quali si potrà scegliere per
passare una giornata in tranquillità tra
mostre, esposizione di mezzi agricoli,
animazione bambini e musica.
Menu’:
SCARPAZZONE CON RISO
PRIMI PIATTI
CARNE DI PECORA
CARNE DI MAIALE
CICCIOLI
CARNE FIORENTINA
CASAGAI
GNOCCO FRITTO - PIZZA
FRITTURA DI PESCE
PIATTI DI SALUME
PATATINE FRITTE
VERDURE GRIGLIATE
DOLCI DI TANTE VARIETA’
FRUTTA
BEVANDE varie
GELATO
Per tutti i gusti, per chi ama il salato e
chi il dolce, chi vuole solo “spizzicare” e
chi vuole un pasto completo, tanti gusti
e tante possibilità modo che nessuno
rimarrà deluso.
poi... stand con prodotti alimentari, savurett, marmellate, salumi, vino, Parmigiano Reggiano, liquori e....tanto altro.
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LO SCARPAZZONE CON RISO
Un prodotto antico che rappresenta Carpineti
della gente semplice, che nei prodotti
della terra ha sempre tratto insegnamenti di vita quotidiana.
Lo Scarpazzone da 12 anni è diventato nuovamente oggetto di condivisione
attraverso la festa dello “scarpazzone
in forma”, evento organizzato dall’Associazione Capineti da Vivere che si
tiene il secondo fine settimana di luglio.
Viene detto “in forma” perché insieme
al riso e all’erbetta è la forma del Parmigiano Reggiano l’elemento essenziale
nella ricetta, ed inoltre ricorda che nei
tempi passati veniva cotto nel “sol”.
Ed ora, alle generazioni future si vogliono lasciare attraverso questo cibo i
ricordi dei sapori antichi ritrovati.
Quando si parla di agricoltura, di terra,
di cibo, di tradizioni e di aggregazione
non si può non parlare dello Scarpazzone. Questo alimento antico rappresenta la cultura della nostra zona. Le
mondine che tornavano dalle risaie
cariche di riso, per condividere con la
famiglia la fatica fatta con la schiena
curva e la gambe nell’acqua, lo cucinavano insieme alle erbette, al Parmigiano Reggiano e alla ricotta dando vita
al prelibato scarpazzone, portandolo
ai loro uomini nei campi, che stavano
lavorando la terra, e festeggiando così
la fine della giornata. Un momento di
vita contadina che nella sua normalità
rispecchia il tempo passato e l’unione
... da Carpineti, una montagna di cose buone!!
Forno - Pasticceria Giberti di Lamberti Paolo & C. s.n.c.
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IL PARMIGIANO REGGIANO
L’élite gastronomica italiana nel Mondo
Il Parmigiano Reggiano è sempre stato nella storia espressione della sua
terra e dell’Italia nel mondo fin dalle
sue origini antiche e nobili risalenti al
Medioevo.
servarsi e di viaggiare, allontanandosi
dalla zona di produzione. Questa caratteristica è stata la fortuna del Parmigiano Reggiano, che così ha potuto
viaggiare lungo i secoli in tutto il mondo,
diventando espressione autentica del
cosiddetto Made in Italy agroalimentare.
Le intense attività agricole e di bonifica
dei terreni legate ai monasteri dei Benedettini e dei Cistercensi della pianura
di Parma e Reggio Emilia portarono allo
sviluppo delle grancie, aziende agricole
dove si iniziò a sviluppare l’allevamento di vacche utili ai lavori agricoli e alla
produzione di latte.
In particolare, i monaci furono i primi
produttori di Parmigiano Reggiano,
spinti dalla ricerca di un formaggio
che avesse una caratteristica su tutte:
quella di durare nel tempo. Ottennero
questo risultato asciugando la pasta e
aumentando le dimensioni delle forme,
consentendo così al formaggio di con-
Curiosità: Oltre che nel Decamerone
di Boccaccio il Parmigiano Reggiano
viene citato in un altro celebre libro,
ovvero “L’isola del Tesoro” di Robert
Louise
Stevenson dove è scritto
che il Dottor Livesey parlando con Jim,
protagonista del libro, dice: “Hai visto
la mia tabacchiera, vero? Eppure non
mi hai mai visto fumare tabacco; la ragione è che vi tengo dentro un pezzo
di formaggio parmigiano, un formaggio
fatto in Italia, e molto nutriente”.
Fra i tanti strumenti utilizzati per la sua
realizzazione, i più singolari sono lo
Spino e la Caldaia in rame.
Lo Spino: il nome deriva dal materiale
utilizzato in origine per realizzarlo, ovvero un ramo di spino naturale. Lo strumento però nel tempo rilasciava frammenti di legno all’interno del formaggio,
così ne fu cambiato il materiale, ma non
il nome. Con lo spino si rompe la cagliata in piccolissimi grani dalla dimensione di chicchi di mais, e dunque per
la minuscola granulosità dell’impasto
il prodotto viene anche chiamato “formaggio grana”. Ancora oggi, a distanza
di secoli dalla sua invenzione, il casaro
usa uno spino realizzato in materiali
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moderni e igienici, compiendo a mano
ogni giorno la delicata operazione di
frantumazione della cagliata.
ta, da ognuna delle quali si ottengono
oggi due forme. L’uso del rame era e rimane determinante per fattori non solo
tecnologici (buona conducibilità termica
e diminuzione dei tempi di cottura) ma
anche biologici, infatti questo materiale
permette un importante contenimento
dello sviluppo batterico.
La Caldaia in rame a fuoco diretto: il
Parmigiano Reggiano è prodotto riscaldando il latte (un tempo a fuoco diretto,
oggi a vapore) nelle tradizionali caldaie
di rame a foggia di campana rovescia-
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I CASAGAI
La nobiltà di un alimento povero
Il Casagai o Cazagai rappresenta un
piatto una volta molto usato nelle famiglie contadine, in quanto la polenta era
base della loro alimentazione . Un cibo
antichissimo, che deve il suo particolare aroma agli elementi da cui è composto, ovvero polenta, fagioli,
condimento a base di
aglio e lardo, Parmigiano Reggiano, e alla sua
successiva
frittura. I casagai erano una
versione “ricca”
della
polenta
e venivano tradizionalmente serviti a
spicchi . La ricetta era rigorosamente segreta.
In inverno quando nelle famiglie contadine si ammazzava il maiale, animale
di cui non si buttava nulla data nota la
scarsità di cibo, con le cotenne disponibili si preparavano i casagai.
Come di ogni vecchio piatto ci sono
varie versioni, c’è chi li faceva con la
pancetta, chi senza la salsiccia, insomma ogni famiglia aveva le sue abitudini.
Il paiolo, o paiuolo, è la pentola usata
tradizionalmente per la preparazione
della polenta e solitamente
viene costruito in rame,
ghisa, pietra ollare o
alluminio.
Il paiolo in rame
battuto di grosso spessore è
quello di tradizione e ancora
oggi diffuso in
tutto il nostro territorio. Ha pareti alte e
leggermente convesse, un
solo manico ad arco ribaltabile e il fondo bombato, poiché durante la cottura
non viene appoggiato su un piano ma
si appende nel caminetto o si incastra
negli anelli della stufa.
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Il ricco menù propone: piatti della tradizione emiliana (rigorosamente fatti in casa),
specialità tipiche montanare, sfiziosi buffet e pizze di ogni tipo, anche da asporto.
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IL SAVURETT
Il prodotto dell’ingegno contadino
sono le seguenti: la prima fase di lavorazione consiste nel grattugiare le pere
e le mele per ottenere una polpa consistente e sugosa che viene successivamente torchiata e filtrata in teli di
canapa a maglia grossa. Il liquido così
ottenuto viene fatto bollire lentamente e
sorvegliato per 26 ore ininterrotte, prevenendo bruciature e aromi affumicati,
sino ad ottenere una polpa di adeguata intensità. Intorno alle ventesima ora
di cottura si aggiungono pezzi di pere
tipo Nobile, preventivamente sbucciate, al fine di dare consistenza a questo
prodotto. La cottura si ritiene terminata
quando un cucchiaio di prodotto posto
su un piatto inclinato quasi verticalmente si arrotola su se stesso, senza scivolare. Dal 2014 è possibile nella terza
domenica della Festa della Castagna
di Marola assistere alla lavorazione e
assaggiare questo incredibile prodotto.
Il “Savurett” o “Savuret” rappresenta
una tradizione alimentare storica del
territorio carpinetano e reggiano e
viene ottenuto con una metodologia
di produzione antica e secolare, completamente naturale, caratterizzata da
un lunghissimo processo produttivo
che serve a renderlo conservabile per
lungo tempo , mantenendo così il suo
profilo aromatico originale.
La materia prima è costituita in predominanza da pere, e in aggiunta da
mele. Tra le pere si possono utilizzare
le varietà autoctone quali il Pèr Spalèr,
il Pèr Nobel o Baraban, il Pèr Aval e altre varietà autoctone della Provincia di
Reggio Emilia; oppure varietà cosmopolite come il Passacrassana e il Pero
Nobile.
Le fasi tradizionali per l’ottenimento e
l’elaborazione del prodotto, così come
sono state tramandate dai produttori,
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Via Martinella, 50/C - 43124 PARMA - Tel. 0521.257057
E-mail: [email protected]
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LE BARZIGOLE
Eredità Bizantina
Le Barzigole sono
piccole
bistecche
ottenute dalle parti
migliori della carne di
pecora.
Le tracce dei Bizantini nel nostro territorio
carpinetano, durante
il periodo dell’Alto
Medioevo, sono evidenti in particolare
nella cultura culinaria. I militi bizantini
di frontiera erano chiamati non solo a
combattere, ma anche a sostenersi
attraverso attività agricole. In tal modo
venne tramandata la pastorizia e la cultura connessa, infatti gli ovini erano preziosi per la lana, il latte e la carne che
erano in grado di offrire. Ancora oggi
nell’Appennino reggiano i prodotti della
macelleria e della salumeria legati alla
carne di pecora trovano un importante
utilizzo. Vengono macellate soprattutto
pecore femmine di
età superiore all’anno, fino a un massimo
di due anni. L’aspetto
più caratteristico delle barzigole è quello
del binomio carne
e concia, preparati
per armonizzare congiuntamente la cottura e il gusto tipico
della pecora adulta. Nello specifico il
processo prevede che passati circa tre
giorni dalla macellazione di una pecora
adulta o di un agnellone, vengano selezionati i tagli ritenuti più interessanti,
quali spalla o pancia, poi sezionati in
fette dal giusto spessore. Si aggiunge
poi la concia preparata amalgamando
sapientemente olio, aglio, alloro, salvia,
rosmarino e sale. A Valestra, le famiglie
producono e preservano ancora questo
prodotto autoctono d’eccellenza.
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cell. 346 423 1909 - 347 0346158
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LA CASTAGNA
Frutto millenario
che per costruire, il castagno è da sempre considerato un bene d’inestimabile
valore dagli abitanti della montagna. I
castagneti più famosi sono certamente quelli che circondano l’antica Abbazia di Marola, in cui molte piante di
pregiati “marroni” offrono ogni anno la
possibilità di raccogliere i loro frutti. La
tradizionale Festa della Castagna che
si tiene ogni anno in autunno a Marola
è una bellissima occasione per gustare
questo frutto secondo i vari modi che
la cucina tradizionale propone, fra cui il
più semplice e famoso è senza dubbio
la “caldarrosta”.
Tra i tanti strumenti e attrezzi legati alla
produzione e all’utilizzo della castagna
il Metato sicuramente ne fa da padrone, ma anche la Sbucciatrice, che qui
vi proponiamo,ne rappresenta un punto
chiave.
La castagna deriva dai fiori femminili
( solitamente 2 o 3) racchiusi da una
cupola che poi si trasforma in riccio.
La forma dei frutti dipende, oltre che
dalla varietà delle castagne, anche dal
numero e dalla posizione che essi occupano all’interno del riccio. Secondo
le ricerche storiche, il castagno risale a
circa 10.000 anni fa ,conservatasi nella parte più protetta delle Alpi Apuane.
Questo dimostra che il castagno ha saputo resistere alle ondate di freddo glaciale che si sono susseguite nel tempo.
Il castagno è sicuramente una delle ricchezze naturali della zona, alla sua storia si affianca strettamente quella degli
abitanti che hanno vissuto a Carpineti
in passato. Grazie al notevole valore
alimentare del suo frutto, al prezioso
miele che le api producono dai suoi
fiori, al legname ottimo sia da ardere
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Metato: struttura in pietra in cui le castagne vengono fatte essiccare per un
periodo di quaranta giorni, possibilmente posate su un legno di castagno.
Tra i più antichi dislocati sul territorio
abbiamo quello in Fràzera a Marola,
attualmente ristrutturato e visitabile.
Sbucciatrice: strumento utilizzato per
rimuovere la buccia della castagna
essiccata, che verrà poi macinata al
mulino per ottenerne la farina, preferibilmente in mulini a pietra.
Curiosità: Correva l’anno 1964 quando
Marola ha deciso di dare vita alla prima
Festa della Castagna dell’Appennino
Tosco-Emiliano. Da allora di anni ne
sono trascorsi 50 e nemmeno un’edizione è mai stata saltata, promuovendo
nel tempo il suo costante miglioramen-
to. Basti pensare che durante la prima
festa, realizzata in un campo di fronte
all’attuale Piazza Giovanni da Marola,
i marroni venivano distribuiti crudi. Il
famoso padellone che ancora oggi è il
centro della manifestazione con i suoi
quintali di caldarroste è arrivato al secondo anno. Ottobre dopo ottobre sono
stati proposti il castagnaccio, i tortellini,
il vin brulè e molti altri prodotti a base
di castagna che Marola propone con
orgoglio, tutti lì da gustare. Il mezzo
secolo di successi che hanno portato
la Festa a crescere da una a ben tre
domeniche consecutive, è stato possibile anche grazie all’impegno di tanti
volontari che non mancano mai di dare
il proprio contributo.
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42124 Reggio Emilia
Cell 339.7839771
e-mail: [email protected]
pec: [email protected]
34
PIEVE DI SAN VITALE
il nuovo punto espositivo
Il nuovo punto espositivo presso la Pieve di San Vitale di Carpineti raccoglie
e mette in mostra alcuni tra i più significativi reperti archeologici rinvenuti
durante le campagne di restauro eseguite negli ultimi anni. I pezzi sono posti
entro una sacrestia laterale superstite
dell’edificio religioso e allestiti entro
una struttura in acciaio cor-ten che fornisce un’esperienza museografica di
forte impatto emozionale. L’esito è un
piccolo museo lapideo che, superando
la sua fondamentale funzione didattica,
si pone come potenziale fulcro per la
valorizzazione dell’intero complesso.
35
RUBERTELLI ARGILLE srl
Escavazioni e vendita argilla per ceramiche, ghiaia e sabbia,
autotrasporto conto terzi, movimento terra
Sede legale: via I Maggio n. 2 Villa Minozzo (RE)
Stabilimento: Via Mulino Dionigi, 3 Carpineti (RE)
Tel. 0522.893350 e-mail [email protected]
36
37
38
AGRICOLTURA
ed energie rinnovabili
La produzione di energia da fonti rinnovabili è
oggi il tema più trattato nel dibattito sulle prospettive dell’agricoltura, con valutazioni di senso diametralmente opposto. Da una parte, le
agroenergie suscitano un grande interesse nel
mondo agricolo, con fortissime aspettative, tutte
positive, per i benefici sia economici che ambientali. Dall’altro, emergono preoccupazioni per gli
impatti che la “deriva” energetica dell’agricoltura
può generare sulla disponibilità alimentare, sugli
usi del suolo e sull’economia dei territori rurali.
Per l’economia nel suo complesso, le energie rinnovabili producono un grande interesse per due
obiettivi strategici: la necessità di contribuire alla
riduzione della dipendenza energetica e l’impegno a concorrere al contrasto dei cambiamenti
climatici.
Se un tempo il settore primario costituiva quasi
l’unica attività del nostro territorio con finalità
principali di sostentamento e di soddisfazione dei
consumi interni, oggi l’agricoltura, pur non sviluppandosi su grandi dimensioni, è un settore di
punta e di qualità, ad alto contenuto tecnologico.
Una logica conseguenza diventa l’agricoltura
sostenibile, con l’introduzione all’interno della
propria azienda di serre/coperture fotovoltaiche,
pompe di calore, cogenerazione da biomassa,
illuminazione a led a seconda delle proprie esigenze. Incentivare le aziende agricole a scegliere
la strada dell’ autoconsumo dedicando uno stand
per scoprire le importanti novità e opportunità
previste dal V Conto Energia per il settore agricolo. La soluzione più perseguita al momento,
sembra essere quella dell’ impianto fotovoltaico
perché:
1. Si guadagna con gli incentivi secondo le tariffe
del Conto Energia, oppure si hanno dei benefit
derivanti dallo scambio sul posto.
2. Si risparmia sui costi dell’ energia elettrica.
3. C’è possibilità di sostituire l’amianto in copertura con una nuova copertura e godere in questo
modo di un ulteriore incentivo.
4. Ci sono benefici fiscali poichè il reddito derivante dall’ impianto è considerato reddito agrario.
5.Si ha incremento del valore economico degli
immobili dell’ azienda e quindi dell’ azienda stessa.
6. Si ha incremento di immagine per l’ azienda,
grazie alla scelta di un’ agricoltura sostenibile con
zero emissioni di CO2.
In questo scenario, per garantire sostenibilità
ambientale e sostenibilità economica, il ruolo
della ricerca e dell’innovazione tecnologica è
fondamentale, soprattutto della ricerca interdisciplinare.
L’ASSESSORE ALL’AGRICOLTURA
Mirco Costetti
39
40
LA CONSULTA DEI GIOVANI
di Carpineti
La Consulta Giovani di Carpineti è un
organo integrante ma indipendente
dell’amministrazione comunale.
Autonoma e svincolata da qualsiasi
ideologia di partito, ha come fine ultimo
quello di diffondere, sensibilizzare, far
comprendere e conoscere alle generazioni più giovani del comune di appartenenza i valori, buoni usi e costumi
dell’essere cittadina e cittadino.
La Consulta ha un proprio statuto e
un proprio regolamento che disciplina
e regola l’azione dei membri. Attualmente composta da 8 ragazzi, accoglie
ragazzi e ragazze del comune di Carpineti in età compresa tra i 16 e 30 anni,
senza limite al numero di membri che
possono partecipare.
Tra le attività recentemente realizzate
possiamo trovare:
1. Assistenza alla “Telefono Azzurro
Onlus” nella vendita di piante e fiori per
beneficenza.
2. Incontro sulla Scienza con la ricercatrice di origine carpinetana Elena
Canovi del centro di ricerca CERN di
Ginevra con la collaborazione di Stana.
3. Incontro sul tema ambiente e rifiuti.
4. Partecipazione al “Comitato Fiera”
per la programmazione della Fiera
di S. Vitale con la collaborazione di
CON.V.A..
Cogliamo l’occasione per rinnovare
l’invito a seguirci sulla omonima pagina
facebook e a supportarci nelle nostre
iniziative
IL PRESIDENTE
Claudia Pignedoli
41
I GRUPPI DI CAMMINO
un modo semplice, piacevole ed economico
per mantenersi in salute
PROGETTO DI COMUNITA’ NEL TERRITORIO CARPINETANO
cile da praticare quotidianamente all’interno
delle normali abitudini di vita quotidiana.
Negli ultimi anni la sedentarietà si è diffusa
sempre più, si sono ridotti drasticamente l’esercizio fisico regolare e costante e l’attività
fisica quotidiana; ci si muove sempre meno a
piedi o in bicicletta, la tecnologia ha reso le
attività lavorative sempre più statiche.
Camminare è una forma di esercizio fisico
vantaggiosa per tutte le età, in grado di migliorare la qualità della vita senza costi economici.
Prendere parte a un Gruppo di Cammino aiuta a vivere in modo più sano e a creare nuove
amicizie.
L’amministrazione comunale di Carpineti
ha avviato sul proprio territorio il progetto di
promozione del cammino attraverso un coordinamento tra l’AUSL di Reggio Emilia, Uisp
Reggio Emilia, che dal mese di luglio e fino
alla fine del mese di settembre, unisce in gruppo un insieme di persone che si dà appuntamento a cadenza settimanale per camminare
insieme, accompagnati lungo un percorso
prestabilito con lo scopo di svolgere un’attività
fisica utile a migliorare la salute.
Questa iniziativa ha come scopo la promozione della cultura della salute, sia essa fisica
che psicofisica oltre che lo spirito di aggregazione e condivisione sociale.
All’interno della promozione di stili di vita
salutari, il camminare rappresenta oggi uno
strumento di benessere utile a fini preventivi
e ricreativi. Grazie alle sue caratteristiche di
spontaneità, semplicità, adattabilità ed economicità risulta infatti una forma di esercizio
fruibile dalla maggior parte delle persone.
Costituisce, inoltre, un elemento di punta nella lotta alla sedentarietà utilizzabile anche da
parte dei medici di medicina generale.
Il cammino è uno dei modi migliori per fare
movimento: è socializzante, economico e fa-
L’ASSESSORE ALLO SPORT
Enrico Rossi
42
La Scuola di musica “Luigi Valcavi”
comunica che sono aperte le iscrizioni
per l’anno scolastico 2014/2015.
Saranno attivati i seguenti corsi
d’insegnamento:
- Teoria e solfeggio
-Chitarra
-Fisarmonica
-Tastiere
- Strumenti a fiato
-Batteria
Si svolgeranno inoltre, sempre presso
la sede, corsi serali per adulti.
Per informazioni rivolgersi allo 0522 615095
Comitato Locale di Carpineti
Presente in Fiera con stand per:
misurare glicemia e colesterolo (solo al mattino)
illustrare le proprie attività
fare animazione con il gruppo GIOVANI della CRI
EMERGENZA
Servizio ambulanze 0522 618221
email: [email protected]
43
44
Accoglienza residenziale per anziani non autosufficienti
con assistenza tutelare continuativa di personale qualificato
Accoglienza giornaliera per anziani e adulti inabili nel centro diurno,
con possibilità di trasporto
Accoglienza notturna in apposito centro notturno sperimentale
Assistenza medico-infermieristica e riabilitativa,
in convenzione con l’Azienda Usl di Reggio Emilia
L’Azienda Pubblica di servizio alla persona “Don Cavalletti” è stata costituita dal
1°/8/2008 attraverso la fusione delle 2 IPAB già storicamente presenti a Carpineti (Pio
Istituto Don Cavalletti e Pio Istituto Don Beretti nate attraverso lasciti testamentari dei
due Benemeriti Sacerdoti).
A questa ASP è stato affidato il compito della produzione di diversi servizi sociali e socio
sanitari, nonché di servizi socio-educativi nel campo del sostegno scolastico, a partire
da quelli già gestiti dalle 2 ex IPAB confluite nell’ASP, oltre all’Assistenza Domiciliare per
i Comuni di Carpineti, Casina, Castelnovo ne’ Monti e Vetto.
Quest’anno poi ricorre il centenario della morte del Fondatore – Sacerdote Don Bartolomeo Cavalletti -.
Attraverso la collaborazione fra Parrocchia di Carpineti, Amministrazione Comunale e
l’ASP saranno intraprese iniziative per ricordarne l’opera meritoria.
45
Il nostro impegno continua
46
47
Foto: S. Beretti - A. Nasi
di Casini Christian
di Casini Christian
Via Crispi, 70/A
CARPINETI (RE)
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Centro Assistenza Porsche
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Squadre iscritte:
1 squadra Terza Categoria
18 squadre settore giovanile
(tutte le annate)
1 squadra Allievi regionali
1 squadra Giovanissimi regionali
ASD Progetto Montagna
Sede sociale in via Kennedy, 37/A
Felina di Castelnovo Monti
email: [email protected]
sito internet:
www.progettomontagnaasd.it
tel. 0522 814738 - fax 0522 619600
I referenti delle scuole calcio di zona
del Progetto Montagna sono:
Carpineti:
Sandro Frassinetti 328/3588766
Felina:
Marco Rossi 338/2309722
Castelnovo ne’ Monti:
Dario Patullo 328/8253703
Collagna:
Laura Curti 328/9097498
Baiso:
Di Gesù Domenico 329/3110660
Toano/Cavola/Villa Minozzo:
Antonio Berretti 340/2816719
L’attività dell’Associazione è rivolta a bambini/e e ragazzi/e che vanno dai primi calci (5/6anni) alla categoria Allievi regionali (16 anni), con la terza categoria che dà
la possibilità di continuare a fare attività a chi non rientra più nel settore giovanile.
La scuola calcio del Progetto Montagna è presente a Castelnovo ne’ Monti, Felina,
Cavola, Toano, Carpineti, Baiso, Collagna.
53
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54
IL CASTELLO DI CARPINETI
mille anni di storia nella pietra
ma il ruolo nevralgico del Castello delle
Carpinete e lo elegge a testimone privilegiato per narrare le vicende politiche
e militari che hanno caratterizzato un
ampio contesto cronologico e geografico. Nel volume, curato da Francesco
Lenzini sono presenti i saggi di Carlo
Baja Guarienti, Ivan Chiesi, Maria
Cristina Costa, Giovanni Costi, Paolo
Golinelli, Francesco Lenzini, Massimo
Mussini, Eugenio Riversi, Clementina
Santi.
Edito in occasione del novecentenario
della morte di Matilde di Canossa, il
volume pone il Castello delle Carpinete
al centro di un’approfondita indagine
interdisciplinare, che ne mette in luce
il rilievo nel corso dei secoli. Suddiviso
in sezioni tematiche il volume esplora
le vicende che hanno caratterizzato il
manufatto nel tempo ponendolo in relazione ai mutevoli contesti politici, militari, religiosi e artistici che ne hanno
definito la cornice storica. Incrociando
le fonti documentarie con le strutture
materiali - riscoperte dalle campagne
archeologiche e di restauro architettonico per la prima volta rese note in questo studio - la ricognizione rivela molti
nuovi elementi, aprendo al contempo
altri orizzonti di ricerca. Un’opera complessa, che si avvale dei contributi di
insigni studiosi afferenti a diversi ambiti disciplinari, corredata da numerose
iconografie e documenti inediti. Un patrimonio ricco e sfaccettato, che confer-
55
INAUGURAZIONE FIERA
Sfilata dei carri contadini
Marola, Valestra, Pantano, Cigarello, Bebbio e Casteldaldo, Onfiano, Velluciana,
Pontone, Casette, Pianzano svilupperanno
sul loro carro trainato da trattori vecchi e
nuovi un argomento inerente all’agricoltura
e alle 21 sfileranno lungo via Crispi fermandosi nel centro del paese e mostrando le
loro opere.
La piazza sarà animata dalle Associazioni
Il Melograno e Compagnia di
San Vitale che accoglieranno
il pubblico alla scoperta di
vecchi momenti di scene di
vita contadina.
Il discorso del Sindaco aprirà la fiera che sarà sempre
accompagnata dal rinfresco
offerto dai commercianti carpinetani.
i protagonisti dell’aspetto musicale facendo
entrare il pubblico nell’atmosfera contadina
con i loro canti armoniosi e antichi.
Una serata da non perdere alla quale l’Amministrazione spera vi sia la partecipazione
di tutta la cittadinanza per valorizzare tutto il
lavoro svolto dai volontari che realizzeranno
i carri, e sentirsi parte di una comunità.
Per completare la serata Le
Falistre e i Fulminant saranno
“LE FALISTRE E I FULMINANT”
Coro femminile di canti popolari e musica
ideato e diretto da Mara Redeghieri
...in perfetta sintonia con l’Antica Fiera di
San Vitale. ...Buona Fiera a tutti!!
Mara e il suo gruppo vi faranno trascorrere
una serata speciale, omaggio alle tradizioni
musicali e poetiche del crinale reggiano,
56
VENERDÌ 28 AGOSTO
ORE 21.00: CENTRO DI CARPINETI
Saluto del Sindaco Tiziano Borghi e apertura Fiera
lungo via Crispi:
SFILANO I CARRI delle borgate
mostrando i vari prodotti dell’agricoltura
partecipano le borgate di:
VELLUCIANA, PONTONE, BEBBIO - CASTELDALDO - VALESTRA
ONFIANO, PANTANO, MAROLA, PIANZANO - CASETTE
CIGARELLO - SAN DONNINO
a seguire: Rinfresco offerto dai commercianti di Carpineti
Piazza della Repubblica:
RAPPRESENTAZIONE DI VITA CONTADINA
DA PARTE DELLA ASSOCIAZIONE DI RIEVOCAZIONE STORICA
IL MELOGRANO
RAPPRESENTAZIONE DI VITA CONTADINA
DA PARTE DELLA “COMPAGNIA SAN VITALE”
Piazza Matilde di Canossa:
ESPOSIZIONE FOTO DI VITA CONTADINA
ORE 22.00 Concerto del Coro femminile di canti popolari e musica
“Le Falistre e i Fulminant”
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Parco Matilde in Largo Alpini 1
(INGRESSO LIBERO)
In fiera troverete anche LUNA PARK • PESCA DI BENEFICENZA
57
I CENTO VOLTI DI MATILDE
dal 29 agosto al 31 ottobre 2015
La mostra I cento volti di Matilde si pone
come “ideale” continuazione (seppure
con un piccolo contributo) della ricerca compiuta alla fine degli anni ’90 dal
prof. Paolo Golinelli che aveva come
titolo “I mille volti di Matilde” (che è diventata un volume ormai introvabile).
Raccoglie circa 60 opere di artisti (pittori, scultori, disegnatori … ormai di
riconosciuta fama) che hanno amato
e studiato la grande Contessa e la sua
storia e ne hanno rappresentato in più
occasioni il volto e la vita: si tratta di
grandi tavole (come quelle di Corrado
Tiradini) o di studi preziosi (come gli
acquerelli di Davide Benati), bozzetti
o calchi di grandi sculture (Giuffredi,
Martani, Picciati) ritratti già diventati famosi (i volti di Bruno Chersicla), piccole
gallerie che si rifanno
a “fonti classiche” (la
serie di acquerelli di
Rina Ferri) … volti di
taglio modernissimo
(come quelli disegnati da Sonia Possentini, da Omar Galliani
o da Nani Tedeschi).
Lungo la mostra un
itinerario di pannelli
che raccontano la
biografia di Matilde di
Canossa scandita e
accompagnata dalla
“iconografia classica”
della Contessa, le immagini storiche
(le miniature di Donizone, il quadro di
Farinati o quello di Biagio Felceri o il
dipinto attribuito al Parmigianino), ma
con una particolare attenzione ai “volti
reggiani di Matilde” forse meno noti: i
bronzi di Giovanni Simonini, la scultura
di Carmela Adani, l’affresco di Guastalla
… il codice della Biblioteca Panizzi …
Dal 29 Agosto al 31 Ottobre: Carpineti,
palazzo di Cortina e ambienti che si affacciano sulla piazza Matilde.
Mostra e catalogo a cura di Clementina Santi e Sandro Parmiggiani (con un
saggio critico di Sandro Parmiggiani).
Clementina Santi
58
SABATO 29 AGOSTO
Presso scuole medie “Il Tricolore”
ORE 10.00: INAUGURAZIONE MOSTRE PITTURA E SCULTURA
MUSEO DELLA FISARMONICA
Presso il Parco Matilde
ORE 10.30: INAUGURAZIONE PARCO DEL GUSTO E
MOSTRA DI ATTREZZATURA CONTADINA E MOSTRA BONSAI
MOSTRA TRATTORI E MEZZI AGRICOLI ANTICHI
DALLE ORE 15.00: ANIMAZIONE PER BAMBINI CON BOLLE GIGANTI, LABORATORIO
LUDICO E CREATIVO, CLOWN, PALLONCINI E TRUCCABIMBI
MUSICA, SCUOLA DI PITTURA E DISEGNO
ORE 16.30: L’AZIENDA U.S.L. DI REGGIO EMILIA PRESENTA:
PROGETTO DI COMUNITÀ ‘MONTAGNE DI SALUTE’
ORE 17.00: IL CORPO FORESTALE DELLO STATO
COMANDO PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA
PRESENTA: “ORSI, LUPI, LINCI, CINGHIALI, CAPRIOLI
COSA STA SUCCEDENDO ALLA FAUNA ITALIANA?”
Palazzo Cortina e Piazza Matilde di Canossa
ORE 16.30: INAUGURAZIONE MOSTRA “I 100 VOLTI DI MATILDE“
a cura di Clementina Santi e Sandro Parmiggiani
Catalogo Corsiero Editore
Piazza Matilde di Canossa
ORE 17.30: PRESENTAZIONE LIBRO SULLA STORIA DEL CASTELLO DI CARPINETI
DALLE ORE 22.00: DJ PER TUTTA LA NOTTE CON IL “FUEGO”
IN FIERA TROVATE: LUNA PARK, PESCA DI BENEFICIENZA, MERCATO AMBULANTE,
ESPOSIZIONE MEZZI AGRICOLI NUOVI E ANTICHI, ESPOSIZIONE AUTO
59
MOSTRE IN FIERA
apertura: sabato 29 e domenica 30 agosto
orari apertura:
10,00/12,30
15,30/18,30
info: 0522.615010
c/o Scuole Medie
c/o Parco Matilde
MOSTRA DI PITTURA
espongono:
Maria Alberta Ferrari
Lia Ghirelli
Gianfranco Campani
Angiolina Farri
Angelo Picciati
Maria Paola Gatti
MOSTRA DI CIVILTA’ CONTADINA
espongono:
Piante Grasse e Suiseki
di Helen Club Bonsai
Erbario tra Mitologia, Poesia e Ironia
di Ermanio Ermanno Beretti
Civiltà Contadina in Movimento
di Ernesto Ferri
Modellini Agricoli Storici
di Iader Bagnoli
Civiltà Contadina
di Gianfranco Camagnoni
Storia del Caseificio
“Parmigiano Reggiano”
di Giuseppe Pagliarini
PICCOLO MUSEO
DELLA FISARMONICA
Percorso storico
attraverso lo strumento
Collezione di Everardo Beneventi
i s.n.c.
alladin
tti & P
di Bere
Via Montelago, 2
Valestra (RE)
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0522.893115
COLLEZIONE BENEVENTI
E’ una delle più belle e complete collezioni
private in Italia.
Composta di pezzi ottimamente conservati
e filologicamente restaurati, danno un quadro completo della storia di questo strumento “popolare”: dalle prime concertine, organetti e accordeons, che dopo 150 anni di
storia, approdano alle fisarmoniche di oggi.
Dopo un’interminabile ricerca iniziata molti
anni fa e non ancora conclusa, EVERARDO
BENEVENTI, è riuscito a realizzare un si-
gnificativo documento della storia musicale
di questo strumento della musica stessa,
infatti non si può parlare di uno o due “pezzi speciali”, perché tutte sono egualmente
importanti.
Le fisarmoniche esposte in questa occasione sono alcune tra le più significative della
collezione che comunque segnano il cammino storico di questo splendido strumento
musicale: LA FISARMONICA.
LA FISARMONICA: LA STORIA
poiché ogni popolo personalizza lo strumento secondo la propria cultura, le proprie
tradizioni.
La fisarmonica trova, in ogni modo, la sua
maturità in Italia: nella seconda metà del
1800, verso il 1860, quando a Castelfidardo
(AN) con Paolo Soprani, a Stradella (PV),
con Dallapè, nascono i primi laboratori artigianali, dai quali partono gli strumenti musicali che oggi sono i migliori del mondo.
La fisarmonica “nasce” in Cina nel 3000
a.c., è infatti orientale il primo strumento
musicale antenato della fisarmonica: lo
“tcheng”.
La culla della fisarmonica moderna, però, è
l’Europa quando, all’inizio del 1800, a Vienna, Berlino e Londra si iniziano a sperimentare i primi Organetti-Concertine-Accordeo.
Strumento d’estrazione popolare, la fisarmonica nei suoi primi anni di vita, non ha
un paese natale ben definito, una patria,
Domenica 30 Agosto 2015
“Due passi tra castagneti e Metati”
camminata guidata nel Carpinetano
con Giuseppe Cascio e Diva Valli
Ritrovo ore 8,00
Partenza ore 8,30
dal Parco Pubblico
Largo Alpini, 1 - Carpineti - RE
Presentarsi con abbigliamento sportivo adeguato per la camminata
... non dimenticate la macchina fotografica!!
Rientro previsto ore 13,00 possibilità di pranzo finale al “Parco del Gusto”
c/o Parco Pubblico (Fiera di San Vitale)
Info: Giuseppe 329.8875183
61
www.kaiti.it
Con il patrocinio e la collaborazione di
Provincia di
Modena
Comune di
Fiorano Modenese
Comune di
Castellarano
Comune di
Castelvetro
Comune di
Maranello
Comune di
Casalgrande
Comune di
Viano
Comune di
Carpineti
27-28-29-30
agosto 2015
Torneo Nazionale di Calcio
Categoria Allievi 1999 - 2000
www.memorialprevidi.it
VI° Memorial
Nardino Previdi
SQUADRE PARTECIPANTI
Bologna F.C.
Brescia Calcio
U.S. Sassuolo
A.C. Milan
A.C. Reggiana
Domenica
30
agosto
Juventus F.C.
A.S. Roma
Carpi F.C.
Hellas Verona
A.C. Mantova
Modena F.C.
F.C. Inter
A.C. Cesena
Torino F.C.
Semifinali
A.C. Chievo
Verona
Finale
ore 10.00
ore 16.30
Stadio P. Galeotti
CARPINETI (RE)
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In collaborazione con
rivolto ai futuri atleti dei migliori settori giovanili d’Italia.
Straordinario scopritore di talenti raffinato
conoscitore di uomini prima ancora che di
giocatori, Nardino Previdi ha percorso cinquant’anni di calcio italiano con la competenza e la leggerezza di un signore d’altri
tempi.
La capacità di conservare sempre un lucido metro di giudizio anche nei momenti del
grande successo gli era dovuta dall’origine
contadina della sua famiglia che proveniva
dalla bassa modenese.
Per il primo anno il Comune di Carpineti
sarà protagonista di primo piano dell’evento
ospitando le semifinali e la finale del Torneo, domenica 30 agosto, presso il proprio
centro sportivo.
L’ospitalità della nostra terra, dove tecnologia ed enogastronomia si fondono in un mix
di ceramiche, motori e sapori conosciuti in
tutto il mondo sarà ancora una volta pronta
ad accogliere le importanti società professionistiche partecipanti al Torneo.
Il Torneo in memoria di Nardino Previdi,
giunto quest’anno alla sesta edizione, è
organizzato dalla società Progetto Calcio
Sassuolo e si svolge nelle provincie di Reggio Emilia e Modena, è diventato uno dei
più importanti eventi a livello nazionale ed è
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
DI CARPINETI
62
DOMENICA 30 AGOSTO
Ritrovo Parco Matilde
ORE 8.30: CAMMINATA TRA CASTAGNETI E METATI DEL CARPINETANO
Accompagnati da Diva Valli e Giuseppe Cascio
Presso Scuole Medie “Il Tricolore”
dalle ORE 9,30: APERTURA MOSTRA PITTURA E SCULTURA
Ore 17,30: CONCERTO APERITIVO A CURA
DELLA SCUOLA DI MUSICA LUIGI VALCAVI
Parco Matilde
dalle Ore 9.30: APERTURA STAND GASTRONOMICI E MOSTRE
ANIMAZIONE BAMBINI E MUSICA - SCUOLA DI PITTURA E DISEGNO
Giardino di Via Iº Maggio - Riana (circonvalazione di Carpineti)
dalle 10.00 alle 12,30 e dalle ore 14,30 alle 19,00: VOLI TURISTICI IN ELICOTTERO
Pieve di San Vitale
UN NUOVO MUSEO A SAN VITALE DI CARPINETI
ORE 10,30: Inaugurazione ed apertura della sala espositiva permanente
dei reperti lapidei della Pieve di San Vitale, a cura di Cristina Costa e Francesco Lenzini
Centro Sportivo Galeotti
VI° Torneo Nardino Previdi - Mattino Semifinali - Pomeriggio Finali
Piazza Matilde di Canossa
ORE 21.00: “SUONA LA FISARMONICA” Serata dalle Aie al Teatro
In caso di maltempo lo spettacolo si terrà al Parco Matilde in Largo Alpini 1
(INGRESSO LIBERO)
Poiago c/o A.S.P. Don Cavalletti
Dalle 9,00 alle 12,00 e dalle 16,00 alle 19,00
Apertura straordinaria Museo “Deletta e Ugo Cantarelli”
c/o Scuole Elementari “Don P. Borghi” (piazzale)
da parte di Comitato locale Croce Rossa misurazione pressione e glicemia
IN FIERA TROVATE: LUNA PARK, PESCA DI BENEFICIENZA, MERCATO AMBULANTE,
ESPOSIZIONE MEZZI AGRICOLI NUOVI E ANTICHI, ESPOSIZIONE AUTO
63
© Foto: Archivio Comune di Carpineti - Associazione Carpineti da Vivere - S. Beretti - Consorzio del Parmigiano Reggiano - L. Lugli - A. Nasi
REGGIONI S.R.L. - Salone e uffici:
Viale Enzo Bagnoli 63/E-F
42035 Castelnovo ne’ Monti (RE)
Tel: 0522/811533 - Fax: 0522/611107