RappoRtoCoopI 2009
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RappoRtoCoopI 2009
Ph. Livio Senigalliesi Rapporto CoopI 2009 Un anno di lotta alla povertà Sudan, Ph. Roberto Goglio Sommario 1 Introduzione 2 - 6 Il nostro impegno per le popolazioni del Sud del mondo 7 - 16 I nostri interventi contro la povertà 8 Agricoltura 9 Acqua e servizi igienico-ambientali 10 Sanità 11 Servizi socio-economici 12 Formazione 13 Sostegno a distanza 14 Migrazioni 15 Diritti umani 16 Assistenza umanitaria 17 L’associazione in controluce. L’organigramma 18 - 19 Il nostro bilancio. Investiamo per un mondo migliore 20 - 21 2009: un anno di azioni umanitarie 22 - 23 La comunicazione e la raccolta fondi per la solidarietà tra i popoli 24 - 25 2009: un anno di fatti in Italia credits Testi di: p. Vincenzo Barbieri, Lucilla Bertolli, Francesca Castellari, Ennio Miccoli, Sabrina Munaò, Barbara Nese, Francesco Quistelli, Domenico Porco, Isabella Samà, Alessandra Soprano. Ricerca iconografica: Laura Carbonara - Immagini di: Archivio COOPI, Archivio Milano Film Festival, Luca Bonacini, Gina Campisi, Giuseppe Damiano, Roberto Goglio, Lorenzo Dell’Uva, Marzia Giribardi, Abdelhak Lahdab, Ugo Panella, Ugo Pedeferri , Giuseppe Selvaggi, Livio Senigalliesi, Gabriele Viviani, Antonio Zivieri, Olivièr Zuchuat Progetto grafico di: TOSICAMPANINI Printed by: Brain Print & Solution Introduzione Nel 2009, COOPI ha confermato la sua presenza nei Paesi in cui era attiva durante l’anno precedente, portando avanti diversi programmi (dalla sicurezza alimentare alla sanità, dall’acqua ai diritti umani), con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili (i bambini, le donne vittime di violenza, le popolazioni indigene oggetto di discriminazione). Il Sostegno a distanza si è confermato uno strumento importante di cooperazione, perché - attraverso l’assistenza diretta ai bambini - si contribuisce ad aiutare le nuove generazioni a sviluppare appieno le proprie potenzialità. Nel campo dell’emergenza, sono state avviate attività di risposta alla siccità in Kenya ed Etiopia, di potenziamento dei programmi in Palestina, dopo gli scontri di dicembre 2008/gennaio 2009, ed ancora interventi più strutturati in Paesi in cui permane uno stato di povertà cronica, come la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, la Repubblica Centrafricana. A questo ultimo Paese, va un pensiero particolare: a settembre 2009, infatti, due operatori centrafricani di COOPI hanno perso la vita, mentre erano impegnati nelle attività quotidiane in un progetto di rafforzamento del sistema scolastico della Prefettura di Haut Mbomou. A loro va l’affetto di tutta l’organizzazione come a tutti i nostri operatori che in questo anno, come sempre, si trovano a portare avanti le attività in contesti a volte molto complessi e talora pure pericolosi. Il 2009 è stato inoltre un anno impegnativo per l’organizzazione e ricco di novità. Innanzitutto si è proseguito nel rafforzare la nuova struttura organizzativa della nostra ONG: in Italia, dando spazio e strumenti maggiori agli uffici della raccolta fondi e della comunicazione, alle risorse umane ed agli uffici di supporto per i programmi internazionali; all’estero, attraverso l’avvio del decentramento di due importanti sedi per COOPI: il coordinamento regionale America Latina a Quito, ed il coordinamento regionale (Kenya, Uganda, Somalia, Sud Sudan) di Nairobi. Le novità organizzative per COOPI non riguardano solo processi e nuovi strumenti di lavoro, ma la realizzazione di un cambiamento culturale e l’innovazione nel modo di lavorare. Rispetto alle attività realizzate in Italia, COOPI ha intensificato i suoi investimenti sulla raccolta fondi per diversificare maggiormente i suoi finanziatori e rafforzare le proprie capacità economiche. Accanto agli aspetti legati alla raccolta fondi, l’organizzazione ha approfondito il tema del legame tra imprese ed ONG esplorando nuove piste di collaborazione legate alla Responsabilità Sociale d’Impresa. Sempre sul fronte italiano, diverse sono state le attività di educazione allo sviluppo realizzate, in particolare su tematiche ambientali, sui diritti dell’infanzia nei Paesi in via di sviluppo e nel quadro delle attività dell’osservatorio AIDS. Un grazie, dunque, ai nostri operatori, ma anche ai nostri partners, ai nostri volontari, e ai nostri finanziatori pubblici e privati, che hanno contribuito e partecipato, nelle diverse forme, alla realizzazione delle attività portate avanti nel 2009 ed un augurio di continuare insieme l’impegno della nostra organizzazione di lottare contro la povertà. Ennio Miccoli (Direttore) p. Vincenzo Barbieri (Presidente) Ph. Ugo Panella Il nostro impegno per le popolazioni del Sud del mondo Dove siamo COOPI è presente in 21 Paesi del mondo. In 6 di questi, opera anche attraverso il Sostegno a distanza. Rispetto al passato, la nostra presenza si riduce in Asia e in Europa dell’Est, ma si rafforza nelle aree storiche di intervento, ovvero l’Africa sub-Sahariana e l’A merica Latina. È qui infatti che ci concentriamo, in termini di programmi e di coordinamenti. Paesi in cui COOPI è presente anche con progetti di Sostegno a distanza. * COOPI nel Sudan ha due coordinamenti, uno nel Sud Sudan e uno nel Darfur. Pertanto per il Sudan i progetti saranno ricondotti alle 2 regioni, piuttosto che all’intero Paese. 2 Rapporto CoopI 2009 Brasile, Ph. Gabriele Viviani I numeri di COOPI 21 Paesi 193 Progetti umanitari 98 Progetti d’emergenza 95 Progetti di sviluppo 8 Settori di intervento 4.900.000 Beneficiari diretti 1.891 Beneficiari di Sostegno a distanza 28 Progetti di Sostegno a distanza 162 Espatriati 63 Collaboratori in Italia 300 Volontari 25.000Sostenitori in Italia 1.756 Donatori del Sostegno a distanza 4 Sedi regionali e 38.960.157 Bilancio Un anno di Cooperazione Internazionale 3 L’impegno per paese L’impegno per continente COOPI lavora soprattutto nel continente africano e latino-americano. Per la precisione, conduciamo 157 progetti in Africa, 31 progetti in America meridionale e centrale, 5 progetti in Asia e Medio-oriente. A tale mole di impegno, corrisponde una pressocché uguale proporzione del budget investito: l’80% dei fondi per i programmi internazionali va all’Africa, seguito dal 16% per il sudAmerica e dal 4% per l’Asia e il Medio-oriente. 4 Rapporto CoopI 2009 N umero P rogetti per P aese 30 28 18 Ciad 9 31 RDC 8 16 RCA 8 Kenya 6 Malawi 5 Bolivia 5 10 Ecuador Senegal 5 Darfur Marocco 4 Perù Colombia 4 Sudan 3 Uganda 2 Palestina 2 SudSudan 2 Paraguay 1 Guatemala 0 2 Camerun 10 SierraLeone 14 10 Etiopia 20 Mozambico COOPI conduce 193 progetti in 21 Paesi del mondo. Se confrontiamo i dati con quelli del 2008 (185 progetti in 24 Paesi), risulta evidente che l’impegno di COOPI nella lotta contro la povertà è rimasto costante da un anno all’altro. Il Paese in cui realizziamo il maggiore numero di progetti è di nuovo la Repubblica Democratica del Congo. Dalla tabella sembrerebbe piuttosto la Somalia. In realtà, il dato del Paese appare “gonfiato” dal numero elevato di brevi e puntuali progetti di emergenza che vi conduciamo. Per rimanere nel commento della tabella, stessa avvertenza va fatta nei confronti del Malawi. Nel Paese, infatti, sono stati finanziati piccoli progetti legati a pochi programmi più strutturati. Il Paese, infine, in cui il nostro intervento è più ridotto è il Mozambico. P rogetti per A rea G eografica 5 M edio O riente 31 A merica Latina 157 A frica Ciad, Ph. Antonio Zivieri Ecuador, Ph. Ugo Pedeferri Il tipo di progetti T ipo di P rogetti COOPI realizza 193 progetti umanitari, di cui 98 di emergenza e 95 di sviluppo. Rispetto al 2008, aumenta l’impegno dell’associazione sul fronte dell’emergenza, passando dal 36% al 51%. Si può dunque affermare che COOPI si divide equamente tra risposta alle crisi umanitarie e contributo ai processi di sviluppo dei popoli. 98 95 C osti per tipologia di destinazione 41% S viluppo 51% E mergenza 8% A ltro E mergenza S viluppo Un anno di Cooperazione Internazionale 5 Paesi Per quante persone ci impegniamo Nel 2009, COOPI ha raggiunto circa 4.900.000 beneficiari diretti. Rispetto all’anno precedente, è avvenuto un incremento di 400.000 unità nel numero di persone raggiunte dai nostri interventi. Ciò è in linea con l’aumento del numero di progetti seguiti nel 2009 (193 rispetto ai 185). Se si legge la tabella riportata, si ha modo di osservare come il numero di progetti si leghi al numero di beneficiari: per esempio, c’è corrispondenza nel caso della Repubblica Democratica del Congo e della Somalia, dove, a fronte del numero maggiore di progetti, si rileva il numero più grande di beneficiari; invece, nel caso della Palestina, si registra un numero limitato di progetti per un numero considerevole di beneficiari (5 progetti, come Sud Sudan e Uganda, ma oltre 400.000 beneficiari diretti, dato che pone la Palestina al 4˚ posto in classifica, secondo il numero di beneficiari). Dalla tabella si evince anche che l’impegno di COOPI si concentra nel rispondere ai bisogni e alle necessità dell’Africa sub-Sahariana. Infatti, i Paesi con il maggior numero di beneficiari sono, oltre alla Repubblica Democratica del Congo e alla Somalia, il Ciad, il Kenya, il Malawi, l’Etiopia e la Repubblica Centrafricana. Numero progetti Numero beneficiari Numero espatriati 2 1 2 2 2 3 4 4 5 5 5 6 8 8 9 10 10 14 16 18 28 31 193 249 12 169 104.888 11.813 400 3.720 41.575 414.427 48.640 113.009 58.812 134.256 37.855 8.668 223.732 214.182 129.782 137.169 465.082 1.701.972 1.001.080 4.851.492 1 0 1 2 1 0 3 2 5 * 3 4 7 8 8 22 5 11 6 35 38 0 162 Camerun Mozambico Colombia Guatemala Marocco Senegal Sierra Leone Paraguay Palestina Sud Sudan Uganda Perù Sudan Darfur Bolivia Ecuador Kenya Malawi Repubblica Centrafricana Etiopia Ciad Repubblica Democratica del Congo Somalia TOTALE * Il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore. Quanti siamo E spatriati per N azionalità COOPI si avvale della collaborazione di 63 operatori in Italia, 162 espatriati e oltre 1.000 operatori locali. Leggendo la tabella, risulta ancora una volta come la Repubblica Democratica del Congo sia il luogo in cui è maggiore la presenza di COOPI, anche in termini di espatriati (38). Seguono il Ciad (35), il Kenya (22) e la Repubblica Centrafricana (11). La Somalia non ha espatriati. A causa della forte insicurezza nel Paese, COOPI lavora grazie ai suoi operatori locali. Ovviamente, se si legge il dato degli espatriati per destinazione geografica, si riconferma la diversa concentrazione di COOPI nei continenti: 126 sono gli espatriati in Africa, 30 in America centrale e meridionale, 6 in Asia e Medio oriente. Riguardo alla nazionalità degli espatriati, COOPI mantiene l’italianità delle sue origini: 101 espatriati su 162 sono infatti italiani. 61 E stera 101 I taliana E spatriati per A rea G eografica 6 A ltri P aesi 30 A merica L atina e C entrale N umero di E spatriati per P aese 40 38 35 30 22 20 11 8 8 6 5 4 Ciad RDC RCA Etiopia Malawi Kenya Bolivia Ecuador Perù SudanDarfur 0 Uganda Palestina 0 Nota: il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore. 6 Rapporto CoopI 2009 Somalia 2 3 SudSudan 0 7 5 Paraguay 1 Senegal 2 3 SierraLeone 1 Marocco 0 Colombia 1 Guatemala 0 Camerun 126 A frica Mozambico 10 I nostri interventi contro la povertà COOPI conduce 193 progetti nel mondo. Essi sono riconducibili a 8 settori primari: l’agricoltura, l’acqua e l’igiene, la salute, l’assistenza umanitaria, l’educazione, i servizi socio-economici, i diritti umani e le migrazioni. Nel grafico riportato, è possibile leggere il numero di progetti per settore. L’agricoltura è il settore di maggiore impegno di COOPI (49 progetti in 14 Paesi). Tale dato si spiega con l’obiettivo di rispondere alla crisi alimentare dei Paesi in via di sviluppo. Nell’area in cui interveniamo, cioè l’Africa sub-Sahariana, il numero di persone che soffre la fame è cresciuto del 10,5% rispetto al 2008, secondo i dati forniti dalla FAO. Per questa ragione, COOPI ha avviato programmi più strutturati, che potessero rispondere alla carenza di alimenti attraverso il supporto ai sistemi produttivi locali. La salute è il secondo cospicuo settore di intervento (36 progetti in 8 Paesi). COOPI ha continuato a sostenere i Paesi che hanno di partenza i sistemi sanitari più deboli e le condizioni infrastrutturali più critiche o dove conflitti, migrazioni ed emergenze ambientali hanno portato al parziale abbandono delle strutture e quindi al loro inesorabile degrado. Siamo particolarmente impegnati in Ciad e Somalia: in Ciad per ogni 1.000 abitanti si contano 0.4 medici, 0,27 infermieri e 4 posti letto, mentre in Somalia i posti letto sono 28, ma solo il 20% della popolazione ha accesso all’acqua potabile. Nel settore acqua, si contano 29 progetti in 9 Paesi. COOPI nel 2009 ha lavorato in Medio Oriente, Africa e America Latina: ad attività infrastrutturali, che garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari appropriati, COOPI ha associato la formazione di artigiani per la costruzione di strutture analoghe, delle comunità locali sulla manutenzione delle strutture, la diffusione di campagne di sensibilizzazione su igiene personale e salute. per garantire il diritto all’alfabetizzazione di bambini e adulti, per rafforzare i sistemi educativi (Repubblica Centrafricana), per preparare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro con iniziative sostenibili e concrete (Etiopia e Palestina). In ultimo, l’impegno nel settore migrazione (2 progetti in 2 Paesi) caratterizza COOPI come Ong che lavora insieme ai migranti per lo sviluppo dei Paesi di origine. Da una parte, infatti, l’associazione si occupa del cosiddetto co-sviluppo, ossia rende le associazioni di migranti capaci di promuovere azioni efficaci di sviluppo nel Paese di provenienza; e dall’altra parte, si impegna affinché chi ritorna, per diverse ragioni, nel Paese di origine non viva il trauma del fallimento e possa re-inserirsi positivamente all’interno della propria comunità. Settori di intervento Assistenza umanitaria Formazione Acqua Diritti umani Agricoltura Salute Servizi socio economici Migrazione Totale Nell’ambito dell’assistenza umanitaria, COOPI ha condotto 31 progetti in 11 Paesi. In particolare, nel 2008, ha proseguito le azioni di risposta alle emergenze naturali (la siccità che colpisce la zona transfrontaliera di Kenya ed Etiopia), di supporto agli sfollati (in Uganda ed in Etiopia) e di sostegno ai rifugiati (in Ciad e in Ecuador). I servizi socio-economici sono il quinto settore di intervento per COOPI. Sono stati realizzati, infatti, 17 progetti in 9 Paesi, per sostenere l’inserimento dei giovani vulnerabili nel mercato del lavoro (in Palestina e in Sierra Leone), per rafforzare il comparto dell’artigianato locale (in Marocco e in Camerun) e per favorire il recupero psico-sociale delle donne e dei bambini vittime di violenza (in Repubblica Democratica del Congo). COOPI conduce 15 progetti che riguardano la promozione dei diritti umani, il rafforzamento della società civile e la pacificazione in 6 Paesi. In particolare, COOPI si contraddistingue per il lavoro di empowerment delle donne in Sud America, di auto-governo delle popolazioni locali in Ciad, di tutela, difesa e valorizzazione dei popoli indigeni vittime di discriminazione e violenza, come i pigmei Aka in Repubblica Centrafricana e gli abitanti originari della Bolivia. Nel settore della formazione, COOPI lavora in 8 Paesi svolgendo 14 progetti. Dall’istruzione primaria alla formazione universitaria, l’organizzazione lavora Numero paesi 11 8 9 6 14 8 9 2 Numero progetti 31 14 29 15 49 36 17 2 193 P rogetti per S ettore 2 M igrazione 17 S ervizi S ocio 31 A ssistenza U manitaria E conomici 14 F ormazione 36 S alute 29 A cqua 49 A gricoltura 15 D iritti U mani Un anno di Cooperazione Internazionale 7 Agricoltura Nel 2009, il problema della fame nel mondo si è aggravato dell’11,8% rispetto all’anno precedente (FAO 2009). COOPI ha risposto avviando programmi più strutturati. In particolare, ha lavorato con 49 progetti di ambito agricolo in 15 Paesi, intervenendo in aree in cui conflitti, carestie o povertà diffusa rendono difficoltosa l’acquisizione regolare di risorse alimentari e lo sviluppo economico e sociale. L’organizzazione ha operato nel sottosettore della sicurezza alimentare (20 progetti in 9 Paesi), dell’agricoltura tout court (15 progetti in 11 Paesi), dell’allevamento (11 progetti in 2 Paesi), della pesca e della salvaguardia delle risorse forestali (3 progetti in 2 Paesi). In pratica, COOPI ha lavorato per rafforzare le competenze tecniche/professionali dei beneficiari; ha procurato risorse necessarie alla coltivazione o alla pesca, come sementi, avannotti (pesci appena nati), attrezzature; ha assistito lo sviluppo di attività economiche capaci di rappresentare una fonte di reddito per le comunità; ha supportato campagne di vaccinazione per animali, ha valutato e monitorato il loro stato di salute; ha migliorato i processi di produzione e conservazione degli alimenti. Sottosettori Pesca e risorse forestali Allevamento Sicurezza alimentare Agricoltura Numero progetti Numero paesi 3 11 20 15 2 2 9 11 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Fornire attrezzature agricole e formare 3.500 agricoltori; ● Distribuire più di 72.000 kg di sementi (frumento, sorgo, sesamo ed altre varietà locali); ● Formare più di 110 veterinari; ● Vaccinare più di 1.200.000 capi di bestiame; ● Curare oltre 900.000 animali; ● Piantare più di 750.000 alberi. Paesi Bolivia Palestina Paraguay Ciad Ecuador Etiopia Kenya Malawi Sudan/Darfur Sud Sudan Uganda Somalia Sierra Leone Repubblica Democratica del Congo Repubblica Centrafricana Totale Numero progetti di settore 1 1 1 5 1 3 4 2 4 2 1 20 1 3 1 50* * Il risultato è 50 anziché 49, perché esiste un progetto che coinvolge 2 paesi confinanti. 8 Rapporto CoopI 2009 Somalia Sud, Ph. Giuseppe Selvaggi Ciad, Ph. Marzia Giribardi Acqua e servizi igienico-ambientali Più di un sesto della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua pulita. Circa 2.5 miliardi di persone, tra cui quasi un miliardo di bambini, sono sprovvisti di servizi igienico-sanitari. Ogni 20 secondi, un bambino muore per mancanza di standard igienici adeguati. COOPI ha lavorato nel settore acqua in 9 Paesi con 29 progetti. Tali progetti sono suddivisi in 3 sottosettori: acqua e igiene (19 progetti in 9 Paesi) gestione dell’acqua (9 progetti in 8 Paesi), gestione e smaltimento dei rifiuti (1 progetto in 1 Paese). In sintesi, in Medio Oriente, Africa e America Latina, COOPI ha realizzato attività infrastrutturali che garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari appropriati; ha portato avanti attività quali la formazione di artigiani per la costruzione di strutture analoghe, dei comitati per la gestione dell’acqua, di membri delle comunità sulla manutenzione delle strutture ed infine ha promosso campagne di sensibilizzazione su igiene personale e salute. La gestione dei progetti è mirata all’inclusione sociale delle comunità più vulnerabili, attraverso il loro coinvolgimento nell’identificazione dei bisogni, nella gestione e manutenzione delle strutture realizzate, per garantire sostenibilità ai progetti. Sottosettori Acqua Acqua-igiene Gestione e smaltimento dei rifiuti Numero progetti Numero paesi 9 19 1 8 8 1 Alcuni risultati di COOPI nel settore Paesi Repubblica Centrafricana Palestina Bolivia Kenya Sudan/Darfur Sud Sudan Somalia Repubblica Democratica del Congo Ecuador Etiopia Etiopia Numero progetti di settore 2 1 2 4 3 3 4 2 1 7 29 Nel 2009 siamo riusciti a: ● Costruire 62 pozzi; ● Fornire più di 40 bacini di raccolta delle acque pluviali; ● Allestire 16 fontane; ● Realizzare almeno 17 nuovi sistemi di tubazioni per la distribuzione dell’acqua; ● Impiantare più di 2.650 latrine ventilate. Un anno di Cooperazione Internazionale 9 Ciad, Ph. Marzia Giribardi Salute COOPI ha lavorato nel settore salute con 36 progetti in 8 Paesi, soprattutto africani. In particolare l’organizzazione si è occupata di sanità di base (14 progetti in 5 Paesi); di nutrizione (10 progetti in 3 Paesi); di salute materno-infantile (6 progetti in 4 Paesi); di prevenzione e trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili e dell’HIV-AIDS (4 progetti in 4 Paesi). In sintesi, COOPI ha supportato direttamente i sistemi sanitari nazionali di base, dalla ristrutturazione di centri sanitari ed ospedali alla fornitura di materiale medico e non medico, dalla creazione di canali sostenibili di approvvigionamento dei farmaci alla formazione o aggiornamento professionale del personale, dalla creazione di procedure (di trasferimento dei pazienti, per esempio) fino al monitoraggio e al supporto di campagne di vaccinazione o di sensibilizzazione sulle principali emergenze sanitarie. Nel sottosettore nutrizione, COOPI ha creato prevalentemente strutture appropriate presso i centri sanitari già presenti e messo in atto programmi terapeutici, di monitoraggio e stabilizzazione nutrizionale nel medio periodo, attraverso sia interventi diretti che campagne di sensibilizzazione. COOPI, inoltre, ha contribuito alla prevenzione e cura della malaria, della patologia della fistola, della malnutrizione infantile e di molte malattie sessualmente trasmissibili, attraverso interventi che vanno ad arginare gli effetti di violenze sessuali, della mancata prevenzione, di pratiche ostetriche non corrette e della malnutrizione. Inoltre COOPI si è occupata di orientare i gruppi medici verso tecniche di prevenzione della malattia, di organizzare eventi di sensibilizzazione e gruppi teatrali, di creare/supervisionare workshop femminili su diversi temi. Sottosettori Sanità di base Malattie sessualmente trasmissibili e HIV/AIDS Salute materno-infantile Nutrizione Altro 10 Rapporto CoopI 2009 Numero progetti Numero paesi 14 4 6 10 2 5 4 4 3 2 Paesi Mozambico Perù Bolivia Ciad Malawi Uganda Somalia Repubblica Democratica del Congo Totale Numero progetti di settore 2 1 1 5 4 3 6 14 36 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Realizzare interventi nutrizionali per circa 310.000 beneficiari; ● Fornire attività di salute materno-infantile a più di 157.500 donne e 14.000 bambini; ● Offrire attività di prevenzione e trattamento di HIV/AIDS a più di 150.000 persone; ● Equipaggiare più di 40 strutture sanitarie (tra ospedali e centri salute locali); ● Formare più di 700 operatori sanitari sulle tecniche di salute pre e post-natale di donne e bambini. Servizi socio-economici Il lavoro in ambito sociale ed economico permette la promozione della persona e delle comunità locali più vulnerabili; inoltre favorisce lo sviluppo integrato tra le comunità urbane e rurali. COOPI è intervenuta nel 2009 nel settore dei servizi socio-economici con 17 progetti in 9 Paesi: 9 progetti in 7 Paesi hanno promosso l’inserimento lavorativo, l’avvio di microimprese o di altre attività generatrici di reddito, in special modo riguardanti i giovani e le donne; 5 progetti, concentrati nello stesso Paese, hanno invece avuto l’obiettivo di fornire assistenza psico-sociale ad individui o gruppi particolarmente vulnerabili, quali soggetti discriminati, marginali o vittime di violenza ed abuso; 3 progetti in 2 Paesi hanno implicato la fornitura di veri e propri servizi sociali, per promuovere la riabilitazione personale, sia sociale che economica, supplendo alle mancanze della struttura nazionale. Sottosettori Lavoro, attività generatrici di reddito, microcredito Servizi sociali Assistenza psico-sociale Numero progetti Numero paesi 9 3 5 7 2 1 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Attivare più di 80 corsi di formazione professionale ed inserimento lavorativo, di cui 10 rivolti specificatamente alle donne; ● Avviare oltre 40 attività imprenditoriali e micro imprese; ● Aprire 3 centri di lavoro, laboratori e punti vendita; ● Seguire più di 20 centri di riabilitazione e sostegno per donne e bambini vittime di violenza; ● Supportare oltre 20 tra attività di sensibilizzazione e punti d’ascolto. Paesi Marocco Palestina Paraguay Camerun Colombia Ecuador Etiopia Sierra Leone Repubblica Democratica del Congo Totale Numero progetti di settore 1 2 1 2 1 1 2 1 6 17 Haiti, Ph. Giuseppe Damiano Un anno di Cooperazione Internazionale 11 Formazione L’istruzione e la formazione, sia scolastica che professionale, sono strumenti fondamentali per la garanzia e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, così come enunciato negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. COOPI, attraverso i 14 progetti che ha sostenuto nel 2009, è stata presente in 8 Paesi in Sud America ed in Africa dove, attraverso i suoi interventi, ha favorito la crescita del potenziale umano, l’indipendenza economica e l’autonomia decisionale dei singoli e delle comunità, ha ridato ai bambini il diritto all’infanzia, garantendo un principio di auto sviluppo nei loro Paesi. COOPI si è occupata di formazione a vari livelli: ha operato con 6 progetti in 2 Paesi nel campo dell’istruzione primaria; con 7 progetti in 5 Paesi nel campo dell’istruzione secondaria e della formazione professionale; con 1 progetto per la formazione universitaria. In sintesi, l’organizzazione ha svolto azioni che vanno dalla costruzione di scuole alla fornitura di materiale didattico, dalla formazione di insegnanti ed educatori al reinserimento scolastico di bambini strappati all’infanzia, dalla formazione secondaria all’orientamento professionale, dal tutoraggio imprenditoriale dei giovani all’offerta di alta formazione universitaria, mantenendo sempre un’attenzione particolare verso bambini e giovani disabili. Sottosettori Istruzione primaria Formazione professionale/Istruzione secondaria Formazione universitaria Numero progetti Numero paesi 6 7 1 2 5 1 Paesi Colombia Etiopia Palestina Repubblica Centroafricana Senegal Sierra Leone Somalia Uganda Totale Numero progetti di settore 1 2 1 5 1 2 1 1 14 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Migliorare gli edifici scolastici per oltre 80.000 bambini; ● Organizzare corsi di formazione professionale per circa 170 giovani; ● Equipaggiare più di 180 scuole; ● Avviare 22 imprese; ● Creare oltre 100 giardini d’infanzia; ● Formare 600 educatori. Uganda, Archivio COOPI 12 Rapporto CoopI 2009 Perù, Ph. Luca Bonacini Sostegno a distanza Nel 2009, i progetti di Sostegno a distanza sono stati 28, hanno toccato 6 paesi (Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Uganda, Repubblica Centrafricana e Perù) ed hanno interessato 1.891 bambine e bambini. L’obiettivo di COOPI è creare un contesto di tutela dei diritti dell’infanzia che sia efficace e duraturo nel tempo. A questo scopo abbiamo realizzato interventi di sensibilizzazione per i membri delle comunità, di coinvolgimento delle comunità nella riabilitazione e gestione delle scuole e di promozione di reti locali di protezione. Gli interventi del Sostegno a distanza hanno fornito, inoltre, risposte concrete ed immediate a favore del diritto a: l’istruzione, attraverso il pagamento delle rette scolastiche, la fornitura di materiale scolastico, il contributo al pagamento degli insegnanti; la salute, attraverso la fornitura di vaccini, medicine, interventi chirurgici ai bambini portatori di handicap, cure, cibo, acqua potabile; la protezione, attraverso il supporto a bambini vittime di conflitti, sfruttamento o abuso sessuale e alle loro famiglie, sensibilizzazioni comunitarie su temi legati alla protezione, ecc.; il gioco e tempo libero, attraverso l’organizzazione di momenti ricreativi, visite guidate, tornei sportivi e attraverso la fornitura di attrezzature e giochi. Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Ricevere l’apporto di 1.756 donatori italiani; ● Convincere 275 sostenitori a fare una donazione extra per Natale, per comprare un regalo a tutti i bambini del Sostegno a distanza; ● Sostenere 10 scuole; ● Supportare 4 Centri per disabili in Senegal, Repubblica Centrafricana, Sierra Leone e Uganda. Paese Sierra Leone Uganda Perù Senegal Repubblica Centroafricana Etiopia Totale Numero progetti 5 4 5 3 6 8 28 Numero bambini sostenuti 222 397 215 382 474 201 1.891 Un anno di Cooperazione Internazionale 13 Ciad, Ph. Marzia Girimbardi Migrazione Dal 2002 COOPI lavora a progetti di cooperazione internazionale relativi al settore della migrazione. L’approccio con cui COOPI interviene in questo settore e che caratterizza tali progetti è che questi si svolgono in due Paesi attraverso la realizzazione di attività in Italia – con i migranti e le associazioni di migranti- e nel Paese di origine. I progetti relativi al settore migrazione che COOPI ha realizzato nel 2009 sono stati due, entrambi indirizzati alla comunità senegalese: il primo è un progetto di co-sviluppo, cioè un progetto che ha l’obiettivo di rafforzare le associazioni di migranti in maniera tale da promuovere il loro ruolo in iniziative di sviluppo del proprio Paese di origine; il secondo è un progetto finalizzato al supporto al reinserimento nel proprio Paese di origine degli immigrati costretti a lasciare l’Italia. Sottosettori Reinserimento Altro 14 Rapporto CoopI 2009 Numero progetti Numero paesi 1 1 1 1 Paesi Senegal Italia Totale Numero progetti di settore 1 1 2 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Formare e supportare 6 associazioni di migranti senegalesi; ● Realizzare 3 cicli di formazione per associazioni di migranti; ● Organizzare un seminario nazionale in cui sono state valorizzate le case history di due associazioni senegalesi; ● Coordinare la realizzazione di attività di educazione allo sviluppo. Diritti umani Il supporto e la strutturazione della società civile sono attività strettamente connesse alla tutela dei diritti umani, alla partecipazione democratica, ma anche alla prevenzione dei conflitti. Questi gli obiettivi di COOPI e dei 15 progetti con cui è stata presente in 6 Paesi, nel 2009. Attraverso la collaborazione con i partner locali di 4 Paesi, sono stati portati avanti 6 progetti di rafforzamento della società civile, supportando sia le popolazioni sia le istituzioni, spesso affiancando altri progetti di tipo socioeconomico. COOPI ha inoltre promosso l’avviamento di attività di supporto ai gruppi vulnerabili e ai loro diritti, in 2 Paesi ed ha fatto altrettanto, con 5 progetti in 3 Paesi, per alcune minoranze etniche, lottando contro la discriminazione e per la tutela dei diritti di comunità minoritarie. COOPI ha implementato anche interventi per l’assistenza e il reinserimento di excombattenti, fra cui gli ex-bambini soldato, in particolare in Africa centrooccidentale. Anche questi progetti sono stati portati avanti in affiancamento ad attività di supporto psico-sociale. Sono state promosse infine, in appoggio alle comunità locali, attività di prevenzione e soluzione di conflitti, oltre ad attività che favoriscono la partecipazione democratica in un paio di Paesi. Sottosettori Prevenzione e soluzione conflitti Rafforzamento società civile Cultura, diritti umani e gruppi vulnerabili Partecipazione democratica Minoranze etniche Brasile, Ph. Gabriele Viviani Numero progetti Numero paesi 1 6 2 1 5 1 4 2 1 3 Paesi Bolivia Ciad Ecuador Kenya Repubblica Centroafricana Uganda Totale Numero progetti di settore 2 2 3 2 5 1 15 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Sostenere più di 300.000 persone; ● Supportare 3.500 donne nella tutela e rivendicazione dei loro diritti; ● Aiutare oltre 7.000 pigmei Aka della Repubblica Centrafricana nella lotta contro ogni forma di discriminazione; ● Stampare 1 saggio sociologico sul diritto tradizionale degli indigeni della Bolivia. Un anno di Cooperazione Internazionale 15 Ciad, Ph. Olivièr Zuchuat Assistenza umanitaria Conflitti armati, persecuzioni politiche, mancanza di diritti e disastri naturali hanno causato, nel 2009, 43,3 milioni di sfollati, secondo l’Alto Commissariato ONU per i rifugiati. Di questi, 15,2 milioni sono propriamente rifugiati; 27,1 milioni, invece, sfollati interni. I 4/5 di tutti i rifugiati appartengono ai Paesi in via di sviluppo. COOPI, in situazioni d’emergenza e di crisi, ha fornito assistenza umanitaria in 11 Paesi di Africa e Sud America con 31 progetti: in 8 Paesi, ha lavorato per la prevenzione dei disastri naturali con 15 progetti; in 4 Paesi ha realizzato 9 progetti di aiuto ai rifugiati; in 3 Paesi, ha condotto 4 progetti di aiuto alimentare; in 1 solo Paese, ha portato avanti 2 progetti di ricostruzione. In sintesi, COOPI ha assistito le popolazioni vittime di conflitti o di catastrofi naturali; ha fornito cibo e generi di prima necessità, assistenza medica e psicologica; ha avviato la ricostruzione di abitazioni e infrastrutture pubbliche. Inoltre, ha predisposto programmi di formazione volti alla prevenzione e alla gestione di disastri ambientali. L’associazione è rimasta al fianco delle persone dimenticate, offrendo la possibilità di ricostruire e ristabilire una normalità. Inoltre, ha posto le basi per successivi percorsi di sviluppo, prestando attenzione alla sostenibilità degli interventi a medio e lungo termine. Sottosettori Aiuto alimentare Aiuto ai rifugiati Ricostruzione Prevenzione disastri Altro 16 Rapporto CoopI 2009 Numero progetti Numero paesi 4 9 2 15 1 3 4 1 8 1 Paesi Paraguay Perù Bolivia Ciad Ecuador Etiopia Guatemala Malawi Somalia Repubblica Democratica del Congo Repubblica Centrafricana Totale Numero progetti di settore 3 5 2 6 3 2 2 4 1 2 1 31 Alcuni risultati di COOPI nel settore Nel 2009 siamo riusciti a: ● Assistere oltre 300.000 profughi; ● Gestire 1 ospedale distrettuale, portando assistenza sanitaria a circa 250.000 tra profughi e abitanti delle comunità locali; ● Creare o supportare più di 20 centri sanitari locali; ● Lavorare in 4 campi profughi con interventi multi-settoriali; ● Formare oltre 400 leader comunitari sulla gestione e preparazione ai disastri naturali. L’associazione in controluce. L’organigramma assemblea dei soci presidente p. Vincenzo Barbieri vice presidente Claudio Ceravolo comitato direttivo Vincenzo Barbieri, Claudio Ceravolo, Giulio Cardisperi, Efrem Fumagalli, Olimpio Gasaprotto, Carla Ricci, Claudio Tarchi consiglio generale Vincenzo Barbieri, Claudio Ceravolo, Giulio Cardisperi, Efrem Fumagalli, Olimpio Gasaprotto, Carla Ricci, Claudio Tarchi, Giuliano Bottino, Ermes Donati, Claudio Felcher, Giacomo Franceschini, Abdelhak Lahdab, Antonio Montefiori, Silvia Giuliano, Donatella Donato, Maria Pia Collu, Gabriele Caggianese controllo interno Dario Vignati direttore Ennio Miccoli Area Comunicazione Ufficio Stampa risorse umane Alessandro Ponti segreteria Generale Silvana Oldani Area Volontari Gruppi Territorio pianificazione programmi internazionali Barbara Nese comunicazione istituzionale/ advocacy Francesco Quistelli Area Individui AUDIT INTERNO Ricerca e progettazione Lorenzo Bianchi Carnevale Progettazione Finanziatori internazionali Università collegio sindacale Dario Vignati, Maria Teresa Bonomi, Valerio Di Iorio COMUNICAZIONE E FUNDRAISING Francesco Quistelli emergenza Efrem Fumagalli Area Fondazioni Aziende Area Eventi Area Educazione allo Sviluppo Area Sostegno a Distanza Contabilità e Bilancio Ricerca Settoriale Valutazione Acquisti e Logistica Amministrazione finanza Alberto Cogo Amministrazione Personale Controllo e Rendicontazione Informatica Coord. Regionale nairobi Paola Grivel responsabili paesi/settori Kenya, Somalia, Uganda RD Congo, Mozambico, Malawi, Sierra Leone Giacomo Franceschini Etiopia, Palestina, Sudan Valentina Zita Marocco, Senegal RCA, Ciad, Camerun Migrazioni Sostegno a distanza Claudio Tarchi Alessandra Soprano Sabrina Munaò Coord. Regionale America latina Piero Brunod Bolivia, Colombia, Ecuador, Guatemala, haiti, paraguay, perù Ultimo aggiornamento luglio 2010 Un anno di Cooperazione Internazionale 17 Il nostro bilancio Investiamo per un mondo migliore Relazione della società di revisione, PKF S.p.a. Al Comitato Direttivo dell’Associazione COOPI Cooperazione Internazionale 1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio dell’Associazione COOPI - Cooperazione Internazionale chiuso al 31 dicembre 2009. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete ai membri del Comitato Direttivo di COOPI - Cooperazione Internazionale. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. La presente relazione non è emessa ai sensi di legge, stante il fatto che COOPI - Cooperazione Internazionale non è obbligata al controllo contabile ex art. 2409 bis e successivi del codice civile (ora art. 14 del D. Lgs. del 27 gennaio 2010 n. 39). 2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 26 giugno 2009. 3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio di COOPI - Cooperazione Internazionale al 31 dicembre 2009 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’Associazione chiuso a tale data. Milano, 24 giugno 2010 - PKF Italia S.p.A. Fioranna Negri - Ivo Costa 18 Rapporto CoopI 2009 Rendiconto della gestione in euro PROVENTI Entrate progetti Quote sociali Donazioni Rimborsi e proventi vari Proventi finanziari 2009 2008 37.008.563 9.225 1.210.389 517.005 214.975 38.960.157 32.392.321 10.125 1.499.588 4 80.370 3 09.217 3 4.691.621 ONERI Oneri sostenuti per progetti Personale e collaborazioni di sede Oneri istituzionali Oneri generali Oneri finanziari RISULTATO DI ASSOCIAZIONE 35.901.557 1.511.606 362.798 469.266 707.463 38.952.690 7.467 3 1.649.177 1.456.764 306.069 6 82.790 589.781 3 4.684.581 7.040 2009 15.640.293 13.333.641 3.667.907 2.976.939 2.600.745 38.219.525 2008 1 6.195.860 10.111.804 2.383.700 2.975.081 2.498.648 34.165.093 Donazioni e contributi in euro Unione europea Organizzazioni internazionali Governo italiano ed Enti Locali Altri governi Donazioni private Altri proventi TOTALE 740.632 38.960.157 526.528 34.691.621 2009 2008 662.145 4.544.600 634.052 - 4.678.823 - 16.395.971 26.915.591 515.713 6.606.230 684.333 7.180.724 16.606.718 31.593.718 109.422 7.467 116.889 109.422 7.040 116.462 961 161.256 Stato patrimoniale in euro Attivo Immobilizzazioni nette Crediti verso finanziatori Crediti verso altri Titoli Liquidità Ratei e risconti attivi Risconti progetti in corso Totale attivo Passivo Fondo comune Utile d’esercizio Totale patrimonio netto Fondi per rischi ed oneri Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Debiti verso banche Altri debiti a breve Ratei e risconti passivi Risconti progetti in corso totale passivo 100.909 3.270.735 4.139.798 22.771 19.263.528 26.915.591 135.794 3.377.820 3.496.820 21.193 24.284.373 31.593.718 Da dove vengono i fondi Donazioni e contributi a COOPI Fondi di donazioni e contributi in milioni di euro 7% 40 donazioni private 35 2% altri proventi 8% 30 altri governi 25 20 9% governo italiano ed enti locali 15 10 5 40% unione europea 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 34% organizzazioni internazionali Impiego per area geografica Come sono utilizzati i fondi Ripartizione Ripartizione 5,5% italia 14,8% 94% 3,6% asia e medio oriente america latina e centrale 76% africa 6% sede e attività in italia progetti Grazie! A: ECHO, Ufficio per l’Aiuto Umanitario della Commissione Europea; Unione Europea; UNICEF; UNDP, Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo; ACNUR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati; Ministero degli Affari Esteri; Banca Mondiale; Cooperazione Italiana; Fondo Italo-peruviano; OCHA, Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari; USAID, Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale; FAO; Fondazione Cariplo; WFP, Programma Mondiale per l’Alimentazione; UNOPS, Agenzia delle Nazioni Unite per i servizi ai progetti; Cooperazione tecnica belga; Fondo internazionale di Lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria; Ambasciata Norvegese; Fondo Italo-ecuadoriano; Banca Compagnia di San Paolo; CHF International; Regione Lombardia; FONAG, Fondo per la protezione dell’acqua; Kreditanstalt Fur Winderaufbau di Francoforte; Provincia di Bolzano; Mediafriends; Regione Toscana; Regione Lazio; Fondazione per la Carità e la Difesa della Natura (Charity and Defence of Nature Foundation); Ministero della Salute della Repubblica Democratica del Congo; Corte Internazionale di Giustizia; Comune di Milano; Bio Energy Resources Ltd.; Tavola Valdese; ArcelorMittal; Barclays Private Equity; Brussels Airlines; Chiquita; Datagest; FERA; GB Plange; GemeazCusin; Guna; Legacoop; Pirelli; Sanofi Aventis; Sperling&Kupfer; Terna; Teuco; e a tutte le aziende e i donatori che ci supportano. Un anno di Cooperazione Internazionale 19 2009: un anno di azioni umanitarie gennaio - Dopo 12 giorni di bombarda- menti, la popolazione della Striscia di Gaza è ormai allo stremo. “Non c’è cibo né gas né petrolio - spiega Jerome Socie, coordinatore dei progetti COOPI in Palestina - la popolazione non ha modo né di scaldarsi né di cucinare o riscaldare i pasti. È inverno, fa freddo, e le bombe hanno fatto esplodere le finestre di molte case”. COOPI lancia l’appello “Emergenza Gaza” per acquistare cibo e altri beni di prima necessità, sfruttando la rete operativa che già possedeva sul territorio. febbraio - “Una giovane donna rifugiata, con forti dolori pre-parto, si è presenta al centro sanitario del campo di Djabal gestito da COOPI nell’Est Ciad, e sostenuto da UNHCR (Alto Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite). Occorre assolutamente un parto cesareo. Dopo qualche minuto d’intervento, un bambino esce dal ventre della madre con due circolari di placenta attorno al collo e una terza a livello delle braccine. Il nascituro ha difficoltà nel respirare, e sua mamma è in uno stato grave. Ma l’essenziale è stato fatto, e il peggio è stato evitato. Due vite sono state salvate appena in tempo”. Guelnoudji Ndjekounkosse (OCHA - Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari). marzo - “Grazie alla Fabbrica del Sorriso 2009, COOPI sostiene l’Hogar San Camilo, il centro gestito da padre Zeffirino che accoglie le persone con HIV / AIDS, tra cui mamme e bambini sieropositivi. Si trova nei Barrios Altos, una zona storica presso il cercado centro - di Lima, in Perù. Il supporto fornito è medico ma soprattutto psicologico, le persone sono aiutate a lottare per la vita con coraggio e dignità”. Nico Porco (Ufficio comunicazione COOPI). aprile - Kasache è una zona nel Distretto di Salima, in Malawi, in cui le alluvioni hanno sempre danneggiato le colture e in molti casi interi appezzamenti di terreno con abitazioni. “L’avvento del silo per il grano nella zona di Kasache, grazie al contributo di COOPI, aiuterà a riportare la speranza perduta fra le comunità, poichè potranno usufruire nel periodo del disastro di sementi e cibo immagazzinato in precedenza”. Eric Malunje, Presidente del Comitato di Protezione Civile (CPC) del Kasache. 20 Rapporto CoopI 2009 maggio - “Quando vivevo sulla strada, settembre - Il 21 settembre nella giugno - “Con COOPI ho lavorato nella zona di confine a un progetto per l’integrazione dei rifugiati colombiani, fuggiti dal loro paese a causa della guerra. La popolazione ecuadoriana ha un’immagine spesso stereotipata dei colombiani, visti come immigrati che delinquono e spacciano, fatto che porta anche a pesanti discriminazioni. È difficile fare il cooperante, ma se ci metti l’animo ti ripaga di tutto, ti rende davvero felice”. Tiziana Vicario, cooperante di COOPI in Ecuador. ottobre - Il 14 ottobre si celebra la luglio - “Un progetto sull’artigianato è novembre - “Villaggio di Zengo, Provincia dell’Ituri, Repubblica Democratica del Congo. Come ogni giorno le donne si sobbarcano l’onere dei lavori più gravosi: la ricerca dell’acqua, la coltivazione dei campi, la raccolta della legna, cucinano e accudiscono la prole. A tutto questo si sommano le violenze e soprusi in famiglia o a causa di gruppi armati. A queste donne eccezionali e così provate dalla vita, COOPI dedica progetti di assistenza e protezione”. Livio Senigalliesi, fotoreporter. appena sveglio, cominciavo a cercare di procurarmi del cibo. Assumevo diversi tipi di droghe. Ricordo che una sera si è avvicinato un assistente sociale e mi ha chiesto se volevo andare a scuola; dopo due mesi mi ha convinto. Da quando sono entrato al centro di COOPI, mangio tre volte al giorno, dormo su un letto pulito e frequento le lezioni. Da grande vorrei diventare ingegnere, per costruire grattacieli che in Etiopia non esistono”. Ashenafi, ex- ragazzo di strada di Addis Abeba, beneficiario dei progetti di COOPI. consono ai nostri obiettivi perché è un settore portante per la regione dell’Orientale e per il suo sviluppo socio economico. Sebbene manchino le industrie, quest’ area ha un forte potenziale, essendoci manodopera e materia prima. A Nador, COOPI ha fatto tanta formazione in loco e ha distribuito kit e forniture agli artigiani per realizzare i prodotti seguendo le nuove tendenze”. Hannou El Kabir, rappresentante de L’Agence de l’Oriental di Nador, Marocco. agosto - “Grazie al contributo di ECHO (Ufficio per gli aiuti umanitari della Commissione Europea), siamo riusciti a riabilitare 21 punti di approvvigionamento idrico. Abbiamo inoltre concluso con successo un’estesa campagna di promozione dell’igiene nelle scuole e presso i punti di raccolta d’acqua, diffondendo messaggi sulle buone pratiche d’igiene personale, distribuendo saponette per lavare le mani e spiegando, con sessioni teoriche e pratiche, il corretto utilizzo dei pozzi riabilitati e consegnati alle comunità”. Massimo Russo, capo-progetto di COOPI in Darfur. Repubblica Centrafricana sulla strada che collega la capitale Bangui con la città di Obo, nel sud-est del Paese, M. Claude Porcela Nzapaoko e M. Jean Jacques Namkoisse, due operatori locali di COOPI sono stati uccisi e un terzo, M. Adramane Abdel Karim, gravemente ferito. I tre erano impegnati in un intervento di miglioramento del sistema scolastico della Prefettura di Haut Mbomou. Giornata Internazionale per la Riduzione dei Disastri Naturali. COOPI ha in corso ben dieci progetti di assistenza umanitaria e prevenzione alle catastrofi in Perù, Guatemala, Bolivia, Malawi, Ecuador e in Paraguay con il sostegno della Comunità Europea e del Ministero degli Affari Esteri. dicembre - 1 dicembre, Giornata Mondiale di Lotta all’AIDS: Jenefer Sesay, operatrice di COOPI in Sierra Leone, promuove l’utilizzo del condom femminile durante un momento di sensibilizzazione fra la popolazione. Un anno di Cooperazione Internazionale 21 La comunicazione e la raccolta fondi per la solidarietà tra i popoli Nel corso del 2009 il dipartimento comunicazione e raccolta fondi di COOPI è stato impegnato su diversi fronti per garantire sostenibilità e visibilità all’organizzazione e ai diversi progetti messi in campo. In sintesi: tatti, la brochure istituzionale, l’abstract del Report annuale (comprensivo del Bilancio 2008), materiale di visibilità (pieghevole, posters, calendari, ecc.), documentazione interna di benchmarking e studio campagne. Raccolta fondi- Area individui Ufficio Stampa L’area Raccolta Fondi Individui si è concentrata sulla fidelizzazione dei donatori attivi e l’acquisizione di nuovi sostenitori. Ha realizzato diverse attività di direct marketing online e off line e numerose iniziative di raccolta fondi, legate soprattutto alla campagna “Tutti in classe!” e alla campagna “La fame uccide” per la lotta alla malnutrizione. L’area Sostegno a distanza ha visto un incremento di oltre 200 nuovi bambini sostenuti rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1.891 beneficiari in 6 paesi del Sud del mondo. In totale, i donatori sono 25.000, di cui 15.000 attivi (con almeno una donazione negli ultimi 18 mesi). COOPI nel 2009 ha segnato 412 uscite stampa, mentre l’anno precedente erano state 106: è stato dunque netto il miglioramento. Di queste uscite, 146 si contano nel primo semestre e 266 nel secondo, di cui 130 solo sul web. Ci sono state inoltre 18 uscite televisive nel secondo semestre del 2009, di cui 3 sulla mostra fotografica sull’Uganda, 15 sui progetti di COOPI. Inoltre sono state 17 le uscite radiofoniche, di cui 8 sui progetti e 9 sugli eventi a cui l’organizzazione ha partecipato o di cui è stata la promotrice. Raccolta fondi - Area aziende Le attività realizzate con le aziende includono campagne promozionali, di sensibilizzazione e di finanziamento quali la Campagna “Tutti in classe” (www.tuttiinclasse.org), la Campagna “L’ambiente giusto fa sviluppo” (www.ambientegiusto.it); la Campagna Sostegno a Distanza; e la Campagna Natale aziende. Il coinvolgimento delle imprese, a parte gli strumenti tradizionali utilizzati per la sensibilizzazione aziendale e la raccolta fondi (payroll giving, formazione e team-building solidali, educazione alla multiculturalità ecc.), nel 2009 è passato anche attraverso nuove tipologie di attività. Da un lato, COOPI ha continuato a promuovere il rapporto Face to face con le aziende private, presentando progetti ad hoc, studiati assieme a seconda delle esigenze di ciascuno e delle possibili sinergie; in parallelo, l’organizzazione ha riservato un’attenzione particolare al tema della responsabilità sociale di impresa. A questo proposito, in collaborazione con il centro ELACID di Cartagena, COOPI ha avviato una riflessione interna rispetto ai modelli di buone pratiche sui partenariati con le aziende, facendo uso della propria esperienza in materia, e prendendo in considerazione diversi esempi dall’America Latina e dall’Italia, in vista dell’elaborazione delle proprie linee guida sul tema della responsabilità sociale d’impresa. Le uscite stampa sono state classificate come segue: 97 Istituzionali (su COOPI) 23 COOPI e le Giornate mondiali 23 Formazione 207 Eventi 21 Sostegno a distanza 41 Varie Eventi In occasione del lancio delle campagne o all’interno di più ampie manifestazioni e festival, COOPI ha anche promosso alcuni eventi, sempre con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a progetti di emergenza o di sviluppo nei paesi in cui opera. Tra questi: NGO World Videos, un concorso per cortometraggi di comunicazione sociale per ONG ed organizzazioni umanitarie italiane ed internazionali, in collaborazione con Milano Film Festival; “Jump! For life”, realizzato grazie a Chiquita all’interno del campionato 4x4 di sand volley; il Concerto di Natale, “Musica per la vita”, grazie al contributo di Gemeaz Cusin e Brussels Airlines. Comunicazione istituzionale COOPI nel 2009 ha lanciato diversi nuovi strumenti di comunicazione con i nostri interlocutori istituzionali, commerciali e privati. Tra questi il quadrimestrale dell’associazione, COOPI News, diretto a più di 15.000 sostenitori e con- 22 Rapporto CoopI 2009 Servizio di Luciano Scalettari su Famiglia Cristiana n. 38 - 20 settembre 2009 Gli eventi del 2009 in cui Coopi è stata collaboratrice, promotrice o partecipante, a cui la stampa ha dato particolare attenzione, sono stati: 12 Walls 5 Olimpiadi umanitarie 54 Jump for life 23 Ngo World Videos 22 il Disegno più lungo del mondo 1 Margherite Azzurre 19 COOPI Insieme 37 Natale COOPI 34 4Fondazioni Comunicazione web Per quanto riguarda la comunicazione mediatica con i nostri sostenitori, l’organizzazione si è appoggiata ai consueti strumenti di diffusione, informazione ed interazione già in uso negli anni precedenti quali il sito dell’organizzazione - www.coopi.org (rinnovato ad ottobre 2009), il nuovo sito www.adottareadistanza.org (da ottobre 2009), il blog di COOPI, i Social Network Facebook e Twitter, il COOPI Channel su You Tube, oltre che a siti specifici annessi alle campagne e la newsletter mensile online inviata a più di 15.000 iscritti. Educazione allo sviluppo Allo scopo di formare, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica italiana ed in particolare il mondo della scuola, nel corso del 2009, COOPI ha realizzato progetti di educazione allo sviluppo in Lombardia e nelle regioni nelle quali sono presenti le sedi regionali dell’associazione. Tra questi: “Il contributo italiano, pubblico e privato, per l’azione globale contro l’AIDS”, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e condotto da COOPI, in qualità di capofila dell’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale contro l’AIDS. Ha riguardato, tra l’altro, l’organizzazione di 8 seminari regionali e un’attività continuativa di diffusione mediatica del tema dell’Accesso Universale ai farmaci. “Deserti, le ong e la sfida della desertificazione”: finanziato dal Ministero degli Affari Esteri, ha coinvolto i giovani delle scuole secondarie superiori e delle università, creando consapevolezza sul tema della desertificazione in Italia e nel mondo. “I diritti dell’infanzia nei Paesi in Via di Sviluppo: iniziativa di educazione per studenti e insegnanti - Il disegno più lungo del mondo”. Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e realizzato in partenariato con la Ong VIS e la Cooperativa EOS, ha permesso di creare una rete di condivisione e scambio sul tema della Convenzione sui diritti dell’infanzia tra insegnanti e studenti di 30 scuole italiane. “Nuovi sviluppi, Un percorso educativo per cambiare i punti di vista”: il progetto è realizzato insieme alle ONG Cesvi e Amref nell’ambito del progetto “Fondazioni4Africa”. Oltre ad attività di carattere educativo rivolte tanto alle scuole italiane quanto a quelle ugandesi, sono state promosse sul territorio italiano iniziative mirate a portare il tema del post conflitto in Nord Uganda e del ritorno a casa degli sfollati all’attenzione di un pubblico più vasto. “Il tuo ambiente più giusto”. Nell’ambito del progetto “Sostegno allo sviluppo sostenibile delle comunità del Sud Kivu”, COOPI ha coinvolto 8 scuole primarie della regione Toscana e 4 amministrazioni comunali della Provincia di Siena in attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dello sviluppo sostenibile e della preservazione delle risorse naturali. Alcuni risultati di COOPI nell’area Nel 2009 siamo riusciti a: ● Contattare oltre 20.000 sostenitori; ● Attivare 300 volontari localmente; ● Realizzare numerose iniziative con le 4 associazioni regionali di COOPI (Lazio, Toscana, Piemonte e Veneto) e i 3 Gruppi Locali (Brescia, Parma, Napoli); ● Promuovere 2 campagne integrate di sensibilizzazione e raccolta fondi (“Tutti in classe!” e “L’ambiente giusto fa sviluppo”); ● Organizzare 6 eventi nazionali. 2009: un anno di fatti in Italia gennaio - Nella Striscia di Gaza bombardamenti e scontri hanno colpito come non mai la popolazione civile, provocato centinaia di vittime innocenti ra donne e bambini, distrutto migliaia di abitazioni. COOPI lancia in Italia l’appello “Emergenza Gaza” per raccogliere fondi necessari all’acquisto di cibo e altri beni di prima necessità in Palestina. febbraio - Durante una visita a Goz Beida, nel Sud-Est del Ciad, l’attore George Clooney ha incontrato a una festa gli operatori di COOPI, come “ambasciatore di pace” del World Food Programme. Una bella sorpresa per i nostri, ma soprattutto le nostre, cooperanti. marzo - Va in onda su Italia 1 il servizio che Andrea Pellizzari ha realizzato in Perù per il progetto di COOPI “Insieme per i bambini, contro l’AIDS”, sostenuto in TV da La Fabbrica del Sorriso 2009. aprile - Il 6 aprile a Milano viene inaugurata la mostra “Darfur, la vita oltre il conflitto”. Le foto sono di Roberto Goglio, capo progetto COOPI nel Sudan occidentale. “Walls” è invece il titolo della mostra che documenta il Muro che divide Israele dai Territori Occupati palestinesi ma anche i muri che gli operatori di COOPI, insieme alla popolazione locale, ricostruiscono ogni giorno. Gli scatti sono del fotografo Andrea Rossetti. 24 Rapporto CoopI 2009 maggio - Il 19 maggio COOPI lancia a Milano la nuova campagna “Tutti in classe!” per garantire l’istruzione primaria ai bambini nei paesi del Sud del mondo. Testimonial sono Silver, fumettista creatore di Lupo Alberto, e Gianni Biondillo, architetto e scrittore. giugno - Compiere “un milione di salti contro la povertà” è la sfida che COOPI rinnova per il 2009 con l’iniziativa “Jump! for Life”, insieme a Chiquita e agli sportivi e tifosi della 16 ˆ edizione del Sand Volley 4x4 Serie A femminile. luglio - Si conclude la raccolta dei video che parteciperanno alla 1 ˆ edizione di “NGO WORLD VIDEOS - Reportage dal Sud del mondo”: il concorso per cortometraggi di comunicazione sociale lanciato da COOPI e dal Milano Film Festival. settembre - Il 26 settembre COOPI organizza presso la sua sede di Milano “COOPI Insieme”, una due giorni di musica, animazione per bambini, degustazioni etniche, artigianato e approfondimento culturale per incontrare chi ci ha sempre creduto, chi non si è mai risparmiato, chi semplicemente vuole saperne di più. ottobre - Insieme a VIS - Volontari per lo sviluppo ed EOS - l’Ippogrifo Azzurro, COOPI presenta l’iniziativa di educazione allo sviluppo “Il disegno più lungo del mondo”, nata per creare una rete tra alcune scuole, italiane e straniere, sul tema della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. novembre - Il 20 novembre, in occasione del XX anniversario della Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, COOPI promuove “The Good Night”: una serata dedicata ai diritti dei più piccoli, nella quale locali, ristoranti e teatri delle più importanti città italiane si uniscono a sostegno dei bambini del Sud del mondo, promuovendo i progetti di Sostegno a distanza di COOPI e donando una parte del ricavato della serata in favore dei progetti sul campo. agosto - Il 15 agosto padre Barbieri - fondatore e presidente di COOPI va in missione in Ruanda e nella Repubblica Democratica del Congo. Lì ha realizzato dei progetti che sostiene direttamente, senza finanziamenti esterni. dicembre - COOPI organizza “Musica per la vita” in tre località italiane con spettacoli artistici nel segno del gospel. I fondi raccolti dai concerti sosterranno il progetto di COOPI “Radio Nhamatanda” per la lotta all’AIDS in Mozambico. Un anno di Cooperazione Internazionale 25 COOPI nel mondo* * Le sedi estere possono cambiare. Consultare il sito www.coopi.org per aggiornamenti Bolivia Av. Arce N ˚ 2314 . Edif. Fundación DEMMER PISO 4 ˚- Of. 8 y 9, La Paz HAITI Rue de Tabarre 70, Port au Prince CAMEROUN B.P. 16075 Yaoundé KENYA Peponi Road, House 0039, Westlands P.O. Box 3857 - 00100 Nairobi CIAD B.P. 1900 Klemat, N’dnjamena Malawi Area 14 plot 11, Lilongwe COLOMBIA Carrera 27A No. 40A-68 barrio La Soledad Bogotà Mozambico Rua Pinheiro Chagas, n. 263 Beira ECUADOR Calle Ultimas Noticias N39-127 y El Universo Quito ETIOPIA Bole Kefle Ketama Kebele, n.10 House n.013 P.O. BOX 2204 Addis Abeba GUATEMALA 11 calle 2-23, zona 2, Colonia El Zapote, Ciudad de Guatemala Sudan Amarat street 53, Block 12, House 36 Khartoum Palestina Mount of Olives Alsheik Anbar street Sbeh building flat n 5 Jerusalem Perù Calle Coronel Zegarra # 264 Jesus Maria, Lima Repubblica Centrafricana B.P. 1335 Bangui Repubblica Democratica del Congo Av du Ring 67 Quartier Macampagne Commune de Ngaliema Kinshasa Senegal Avenue Birag Diop (Rue 5 x F - Point E) B.P. 11561 Dakar Sierra Leone 49H Off Spur Road, Freetown Uganda Bukasa Close plot 3999, P.O. Box 33058, Muyenga, Kampala Paraguay Ruta Transchaco Km. 389,5 1 ˚ Tte Irala Fernández (Depto. Presidente Hayes), Asuncion ITALIA Numero Verde 800 117755 Ufficio Relazione con i Donatori allo 02 30.85.057 - e-mail: [email protected] Ufficio Relazioni con le Aziende allo 02 30.85.057 - e-mail: [email protected] COME SOSTENERCI In Posta: c/c postale 990200 intestato a: COOPI - Cooperazione Internazionale - ONG ONLUS In banca: c/c bancario 000000102369, Banca Popolare Etica - IBAN: IT 06 R 05018 01600 00000010236 c/c bancario di Banca Prossima - filiale di Milano - 20121, Via Manzoni (angolo via Verdi) IBAN: IT36A0335901600100000000003 intestato a: COOPI - Cooperazione Internazionale - ONG Onlus. Online: collegandosi al sito www.coopi.org COOPI - COOPERAZIONE INTERNAZIONALE ONG Onlus HEADQUARTERS: VIA F. DE LEMENE 50 - 20151 MILAN - ITALY TEL. +39.02.3085057 r.a. - FAX +39.02.33403570 [email protected] - WWW.COOPI.ORG - C.F. e P. IVA 80118750159