RappoRtoCoopI 2009

Transcript

RappoRtoCoopI 2009
Ph. Livio Senigalliesi
Rapporto CoopI 2009
Un anno di lotta alla povertà
Sudan, Ph. Roberto Goglio
Sommario
1
Introduzione
2 - 6 Il nostro impegno per le popolazioni del Sud del mondo
7 - 16 I nostri interventi contro la povertà
8
Agricoltura
9 Acqua e servizi igienico-ambientali
10 Sanità
11 Servizi socio-economici
12 Formazione
13 Sostegno a distanza
14 Migrazioni
15 Diritti umani
16 Assistenza umanitaria
17
L’associazione in controluce. L’organigramma
18 - 19 Il nostro bilancio. Investiamo per un mondo migliore
20 - 21 2009: un anno di azioni umanitarie
22 - 23 La comunicazione e la raccolta fondi per la solidarietà tra i popoli
24 - 25 2009: un anno di fatti in Italia
credits
Testi di: p. Vincenzo Barbieri, Lucilla Bertolli, Francesca Castellari, Ennio Miccoli, Sabrina Munaò, Barbara Nese,
Francesco Quistelli, Domenico Porco, Isabella Samà, Alessandra Soprano.
Ricerca iconografica: Laura Carbonara - Immagini di: Archivio COOPI, Archivio Milano Film Festival, Luca Bonacini,
Gina Campisi, Giuseppe Damiano, Roberto Goglio, Lorenzo Dell’Uva, Marzia Giribardi, Abdelhak Lahdab, Ugo Panella,
Ugo Pedeferri , Giuseppe Selvaggi, Livio Senigalliesi, Gabriele Viviani, Antonio Zivieri, Olivièr Zuchuat
Progetto grafico di: TOSICAMPANINI
Printed by: Brain Print & Solution
Introduzione
Nel 2009, COOPI ha confermato la sua presenza nei Paesi in cui era attiva durante l’anno precedente, portando avanti diversi programmi
(dalla sicurezza alimentare alla sanità, dall’acqua ai diritti umani), con particolare attenzione ai gruppi più vulnerabili (i bambini, le donne
vittime di violenza, le popolazioni indigene oggetto di discriminazione).
Il Sostegno a distanza si è confermato uno strumento importante di cooperazione, perché - attraverso l’assistenza diretta ai bambini - si
contribuisce ad aiutare le nuove generazioni a sviluppare appieno le proprie potenzialità.
Nel campo dell’emergenza, sono state avviate attività di risposta alla siccità in Kenya ed Etiopia, di potenziamento dei programmi in Palestina,
dopo gli scontri di dicembre 2008/gennaio 2009, ed ancora interventi più strutturati in Paesi in cui permane uno stato di povertà cronica, come
la Repubblica Democratica del Congo, la Somalia, la Repubblica Centrafricana. A questo ultimo Paese, va un pensiero particolare: a settembre
2009, infatti, due operatori centrafricani di COOPI hanno perso la vita, mentre erano impegnati nelle attività quotidiane in un progetto
di rafforzamento del sistema scolastico della Prefettura di Haut Mbomou. A loro va l’affetto di tutta l’organizzazione come a tutti i nostri
operatori che in questo anno, come sempre, si trovano a portare avanti le attività in contesti a volte molto complessi e talora pure pericolosi.
Il 2009 è stato inoltre un anno impegnativo per l’organizzazione e ricco di novità. Innanzitutto si è proseguito nel rafforzare la nuova struttura
organizzativa della nostra ONG: in Italia, dando spazio e strumenti maggiori agli uffici della raccolta fondi e della comunicazione, alle risorse
umane ed agli uffici di supporto per i programmi internazionali; all’estero, attraverso l’avvio del decentramento di due importanti sedi per
COOPI: il coordinamento regionale America Latina a Quito, ed il coordinamento regionale (Kenya, Uganda, Somalia, Sud Sudan) di Nairobi.
Le novità organizzative per COOPI non riguardano solo processi e nuovi strumenti di lavoro, ma la realizzazione di un cambiamento culturale
e l’innovazione nel modo di lavorare.
Rispetto alle attività realizzate in Italia, COOPI ha intensificato i suoi investimenti sulla raccolta fondi per diversificare maggiormente i suoi
finanziatori e rafforzare le proprie capacità economiche. Accanto agli aspetti legati alla raccolta fondi, l’organizzazione ha approfondito il
tema del legame tra imprese ed ONG esplorando nuove piste di collaborazione legate alla Responsabilità Sociale d’Impresa. Sempre sul fronte
italiano, diverse sono state le attività di educazione allo sviluppo realizzate, in particolare su tematiche ambientali, sui diritti dell’infanzia nei
Paesi in via di sviluppo e nel quadro delle attività dell’osservatorio AIDS.
Un grazie, dunque, ai nostri operatori, ma anche ai nostri partners, ai nostri volontari, e ai nostri finanziatori pubblici e privati, che hanno
contribuito e partecipato, nelle diverse forme, alla realizzazione delle attività portate avanti nel 2009 ed un augurio di continuare insieme
l’impegno della nostra organizzazione di lottare contro la povertà.
Ennio Miccoli
(Direttore)
p. Vincenzo Barbieri
(Presidente)
Ph. Ugo Panella
Il nostro impegno
per le popolazioni del Sud del mondo
Dove siamo
COOPI è presente in 21 Paesi del mondo. In 6 di questi, opera anche attraverso il Sostegno a distanza.
Rispetto al passato, la nostra presenza si riduce in Asia e in Europa dell’Est, ma si rafforza nelle aree storiche di intervento, ovvero
l’Africa sub-Sahariana e l’A merica Latina. È qui infatti che ci concentriamo, in termini di programmi e di coordinamenti.
Paesi in cui COOPI è presente anche
con progetti di Sostegno a distanza.
* COOPI nel Sudan ha due coordinamenti, uno nel Sud Sudan
e uno nel Darfur. Pertanto per il Sudan i progetti saranno
ricondotti alle 2 regioni, piuttosto che all’intero Paese.
2
Rapporto CoopI 2009
Brasile, Ph. Gabriele Viviani
I numeri di COOPI
21 Paesi
193 Progetti umanitari
98 Progetti d’emergenza
95 Progetti di sviluppo
8 Settori di intervento
4.900.000 Beneficiari diretti
1.891 Beneficiari di Sostegno a distanza
28 Progetti di Sostegno a distanza
162 Espatriati
63 Collaboratori in Italia
300 Volontari
25.000Sostenitori in Italia
1.756 Donatori del Sostegno a distanza
4 Sedi regionali
e 38.960.157 Bilancio
Un anno di Cooperazione Internazionale
3
L’impegno per paese
L’impegno per continente
COOPI lavora soprattutto nel continente africano e latino-americano. Per la precisione, conduciamo 157 progetti in Africa, 31
progetti in America meridionale e centrale, 5 progetti in Asia e
Medio-oriente. A tale mole di impegno, corrisponde una pressocché uguale proporzione del budget investito: l’80% dei fondi per
i programmi internazionali va all’Africa, seguito dal 16% per il sudAmerica e dal 4% per l’Asia e il Medio-oriente.
4
Rapporto CoopI 2009
N umero P rogetti per P aese
30
28
18
Ciad
9
31
RDC
8
16
RCA
8
Kenya
6
Malawi
5
Bolivia
5
10
Ecuador
Senegal
5
Darfur
Marocco
4
Perù
Colombia
4
Sudan
3
Uganda
2
Palestina
2
SudSudan
2
Paraguay
1
Guatemala
0
2
Camerun
10
SierraLeone
14
10
Etiopia
20
Mozambico
COOPI conduce 193 progetti in 21 Paesi del mondo.
Se confrontiamo i dati con quelli del 2008 (185 progetti in 24
Paesi), risulta evidente che l’impegno di COOPI nella lotta contro
la povertà è rimasto costante da un anno all’altro.
Il Paese in cui realizziamo il maggiore numero di progetti è di nuovo la Repubblica Democratica del Congo. Dalla tabella sembrerebbe piuttosto la Somalia. In realtà, il dato del Paese appare “gonfiato” dal numero elevato di brevi e puntuali progetti di emergenza
che vi conduciamo.
Per rimanere nel commento della tabella, stessa avvertenza va fatta nei confronti del Malawi. Nel Paese, infatti, sono stati finanziati
piccoli progetti legati a pochi programmi più strutturati.
Il Paese, infine, in cui il nostro intervento è più ridotto è il
Mozambico.
P rogetti per A rea G eografica
5
M edio
O riente
31
A merica
Latina
157
A frica
Ciad, Ph. Antonio Zivieri
Ecuador, Ph. Ugo Pedeferri
Il tipo di progetti
T ipo di P rogetti
COOPI realizza 193 progetti umanitari, di cui 98 di emergenza e
95 di sviluppo.
Rispetto al 2008, aumenta l’impegno dell’associazione sul fronte
dell’emergenza, passando dal 36% al 51%. Si può dunque affermare che COOPI si divide equamente tra risposta alle crisi umanitarie
e contributo ai processi di sviluppo dei popoli.
98
95
C osti per tipologia di destinazione
41%
S viluppo
51%
E mergenza
8%
A ltro
E mergenza
S viluppo
Un anno di Cooperazione Internazionale
5
Paesi
Per quante persone ci impegniamo
Nel 2009, COOPI ha raggiunto circa 4.900.000 beneficiari diretti.
Rispetto all’anno precedente, è avvenuto un incremento di 400.000 unità
nel numero di persone raggiunte dai nostri interventi. Ciò è in linea con
l’aumento del numero di progetti seguiti nel 2009 (193 rispetto ai 185).
Se si legge la tabella riportata, si ha modo di osservare come il numero di
progetti si leghi al numero di beneficiari: per esempio, c’è corrispondenza
nel caso della Repubblica Democratica del Congo e della Somalia, dove, a
fronte del numero maggiore di progetti, si rileva il numero più grande di
beneficiari; invece, nel caso della Palestina, si registra un numero limitato
di progetti per un numero considerevole di beneficiari (5 progetti, come
Sud Sudan e Uganda, ma oltre 400.000 beneficiari diretti, dato che pone la
Palestina al 4˚ posto in classifica, secondo il numero di beneficiari).
Dalla tabella si evince anche che l’impegno di COOPI si concentra nel
rispondere ai bisogni e alle necessità dell’Africa sub-Sahariana. Infatti, i
Paesi con il maggior numero di beneficiari sono, oltre alla Repubblica
Democratica del Congo e alla Somalia, il Ciad, il Kenya, il Malawi, l’Etiopia e
la Repubblica Centrafricana.
Numero
progetti
Numero
beneficiari
Numero
espatriati
2
1
2
2
2
3
4
4
5
5
5
6
8
8
9
10
10
14
16
18
28
31
193
249
12
169
104.888
11.813
400
3.720
41.575
414.427
48.640
113.009
58.812
134.256
37.855
8.668
223.732
214.182
129.782
137.169
465.082
1.701.972
1.001.080
4.851.492
1
0
1
2
1
0
3
2
5
*
3
4
7
8
8
22
5
11
6
35
38
0
162
Camerun
Mozambico
Colombia
Guatemala
Marocco
Senegal
Sierra Leone
Paraguay
Palestina
Sud Sudan
Uganda
Perù
Sudan Darfur
Bolivia
Ecuador
Kenya
Malawi
Repubblica Centrafricana
Etiopia
Ciad
Repubblica Democratica del Congo
Somalia
TOTALE
* Il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore.
Quanti siamo
E spatriati per N azionalità
COOPI si avvale della collaborazione di 63 operatori in Italia, 162 espatriati
e oltre 1.000 operatori locali.
Leggendo la tabella, risulta ancora una volta come la Repubblica
Democratica del Congo sia il luogo in cui è maggiore la presenza di COOPI,
anche in termini di espatriati (38). Seguono il Ciad (35), il Kenya (22) e la
Repubblica Centrafricana (11).
La Somalia non ha espatriati. A causa della forte insicurezza nel Paese,
COOPI lavora grazie ai suoi operatori locali.
Ovviamente, se si legge il dato degli espatriati per destinazione geografica, si riconferma la diversa concentrazione di COOPI nei continenti: 126
sono gli espatriati in Africa, 30 in America centrale e meridionale, 6 in Asia
e Medio oriente.
Riguardo alla nazionalità degli espatriati, COOPI mantiene l’italianità delle
sue origini: 101 espatriati su 162 sono infatti italiani.
61
E stera
101
I taliana
E spatriati per A rea G eografica
6
A ltri P aesi
30
A merica
L atina e
C entrale
N umero di E spatriati per P aese
40
38
35
30
22
20
11
8
8
6
5
4
Ciad
RDC
RCA
Etiopia
Malawi
Kenya
Bolivia
Ecuador
Perù
SudanDarfur
0
Uganda
Palestina
0
Nota: il numero di espatriati del Sud Sudan è incluso nella voce Kenya, in quanto i due Paesi fanno capo allo stesso coordinatore.
6
Rapporto CoopI 2009
Somalia
2
3
SudSudan
0
7
5
Paraguay
1
Senegal
2
3
SierraLeone
1
Marocco
0
Colombia
1
Guatemala
0
Camerun
126
A frica
Mozambico
10
I nostri interventi
contro la povertà
COOPI conduce 193 progetti nel mondo. Essi sono riconducibili a 8 settori
primari: l’agricoltura, l’acqua e l’igiene, la salute, l’assistenza umanitaria, l’educazione, i servizi socio-economici, i diritti umani e le migrazioni.
Nel grafico riportato, è possibile leggere il numero di progetti per settore.
L’agricoltura è il settore di maggiore impegno di COOPI (49 progetti in 14
Paesi). Tale dato si spiega con l’obiettivo di rispondere alla crisi alimentare dei
Paesi in via di sviluppo. Nell’area in cui interveniamo, cioè l’Africa sub-Sahariana, il numero di persone che soffre la fame è cresciuto del 10,5% rispetto al
2008, secondo i dati forniti dalla FAO. Per questa ragione, COOPI ha avviato
programmi più strutturati, che potessero rispondere alla carenza di alimenti
attraverso il supporto ai sistemi produttivi locali.
La salute è il secondo cospicuo settore di intervento (36 progetti in 8 Paesi).
COOPI ha continuato a sostenere i Paesi che hanno di partenza i sistemi
sanitari più deboli e le condizioni infrastrutturali più critiche o dove conflitti,
migrazioni ed emergenze ambientali hanno portato al parziale abbandono
delle strutture e quindi al loro inesorabile degrado. Siamo particolarmente
impegnati in Ciad e Somalia: in Ciad per ogni 1.000 abitanti si contano 0.4
medici, 0,27 infermieri e 4 posti letto, mentre in Somalia i posti letto sono 28,
ma solo il 20% della popolazione ha accesso all’acqua potabile.
Nel settore acqua, si contano 29 progetti in 9 Paesi. COOPI nel 2009 ha lavorato in Medio Oriente, Africa e America Latina: ad attività infrastrutturali, che
garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a servizi igienico-sanitari
appropriati, COOPI ha associato la formazione di artigiani per la costruzione
di strutture analoghe, delle comunità locali sulla manutenzione delle strutture, la diffusione di campagne di sensibilizzazione su igiene personale e salute.
per garantire il diritto all’alfabetizzazione di bambini e adulti, per rafforzare
i sistemi educativi (Repubblica Centrafricana), per preparare i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro con iniziative sostenibili e concrete (Etiopia e
Palestina).
In ultimo, l’impegno nel settore migrazione (2 progetti in 2 Paesi) caratterizza COOPI come Ong che lavora insieme ai migranti per lo sviluppo dei
Paesi di origine. Da una parte, infatti, l’associazione si occupa del cosiddetto
co-sviluppo, ossia rende le associazioni di migranti capaci di promuovere
azioni efficaci di sviluppo nel Paese di provenienza; e dall’altra parte, si impegna affinché chi ritorna, per diverse ragioni, nel Paese di origine non viva
il trauma del fallimento e possa re-inserirsi positivamente all’interno della
propria comunità.
Settori di intervento
Assistenza umanitaria
Formazione
Acqua
Diritti umani
Agricoltura
Salute
Servizi socio economici
Migrazione
Totale
Nell’ambito dell’assistenza umanitaria, COOPI ha condotto 31 progetti in 11
Paesi. In particolare, nel 2008, ha proseguito le azioni di risposta alle emergenze naturali (la siccità che colpisce la zona transfrontaliera di Kenya ed
Etiopia), di supporto agli sfollati (in Uganda ed in Etiopia) e di sostegno ai
rifugiati (in Ciad e in Ecuador).
I servizi socio-economici sono il quinto settore di intervento per COOPI.
Sono stati realizzati, infatti, 17 progetti in 9 Paesi, per sostenere l’inserimento
dei giovani vulnerabili nel mercato del lavoro (in Palestina e in Sierra Leone),
per rafforzare il comparto dell’artigianato locale (in Marocco e in Camerun)
e per favorire il recupero psico-sociale delle donne e dei bambini vittime di
violenza (in Repubblica Democratica del Congo).
COOPI conduce 15 progetti che riguardano la promozione dei diritti umani,
il rafforzamento della società civile e la pacificazione in 6 Paesi. In particolare, COOPI si contraddistingue per il lavoro di empowerment delle donne
in Sud America, di auto-governo delle popolazioni locali in Ciad, di tutela,
difesa e valorizzazione dei popoli indigeni vittime di discriminazione e violenza, come i pigmei Aka in Repubblica Centrafricana e gli abitanti originari
della Bolivia.
Nel settore della formazione, COOPI lavora in 8 Paesi svolgendo 14 progetti.
Dall’istruzione primaria alla formazione universitaria, l’organizzazione lavora
Numero paesi
11
8
9
6
14
8
9
2
Numero progetti
31
14
29
15
49
36
17
2
193
P rogetti per S ettore
2
M igrazione
17
S ervizi
S ocio
31
A ssistenza
U manitaria
E conomici
14
F ormazione
36
S alute
29
A cqua
49
A gricoltura
15
D iritti
U mani
Un anno di Cooperazione Internazionale
7
Agricoltura
Nel 2009, il problema della fame nel mondo si è aggravato dell’11,8% rispetto all’anno precedente (FAO 2009). COOPI ha risposto avviando programmi più strutturati. In particolare, ha lavorato con 49 progetti di ambito
agricolo in 15 Paesi, intervenendo in aree in cui conflitti, carestie o povertà
diffusa rendono difficoltosa l’acquisizione regolare di risorse alimentari e lo
sviluppo economico e sociale.
L’organizzazione ha operato nel sottosettore della sicurezza alimentare
(20 progetti in 9 Paesi), dell’agricoltura tout court (15 progetti in 11 Paesi),
dell’allevamento (11 progetti in 2 Paesi), della pesca e della salvaguardia delle
risorse forestali (3 progetti in 2 Paesi).
In pratica, COOPI ha lavorato per rafforzare le competenze tecniche/professionali dei beneficiari; ha procurato risorse necessarie alla coltivazione o
alla pesca, come sementi, avannotti (pesci appena nati), attrezzature; ha assistito lo sviluppo di attività economiche capaci di rappresentare una fonte di
reddito per le comunità; ha supportato campagne di vaccinazione per animali, ha valutato e monitorato il loro stato di salute; ha migliorato i processi
di produzione e conservazione degli alimenti.
Sottosettori
Pesca e risorse forestali
Allevamento
Sicurezza alimentare
Agricoltura
Numero
progetti
Numero
paesi
3
11
20
15
2
2
9
11
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Fornire attrezzature agricole e formare 3.500 agricoltori;
● Distribuire più di 72.000 kg di sementi (frumento, sorgo, sesamo
ed altre varietà locali);
● Formare più di 110 veterinari;
● Vaccinare più di 1.200.000 capi di bestiame;
● Curare oltre 900.000 animali;
● Piantare più di 750.000 alberi.
Paesi
Bolivia
Palestina
Paraguay
Ciad
Ecuador
Etiopia
Kenya
Malawi
Sudan/Darfur
Sud Sudan
Uganda
Somalia
Sierra Leone
Repubblica Democratica del Congo
Repubblica Centrafricana
Totale
Numero
progetti
di settore
1
1
1
5
1
3
4
2
4
2
1
20
1
3
1
50*
* Il risultato è 50 anziché 49, perché esiste un progetto che coinvolge 2 paesi confinanti.
8 Rapporto CoopI 2009
Somalia Sud, Ph. Giuseppe Selvaggi
Ciad, Ph. Marzia Giribardi
Acqua
e servizi igienico-ambientali
Più di un sesto della popolazione mondiale non ha accesso all’acqua pulita.
Circa 2.5 miliardi di persone, tra cui quasi un miliardo di bambini, sono sprovvisti di servizi igienico-sanitari. Ogni 20 secondi, un bambino muore per mancanza di standard igienici adeguati.
COOPI ha lavorato nel settore acqua in 9 Paesi con 29 progetti. Tali progetti
sono suddivisi in 3 sottosettori: acqua e igiene (19 progetti in 9 Paesi) gestione
dell’acqua (9 progetti in 8 Paesi), gestione e smaltimento dei rifiuti (1 progetto
in 1 Paese).
In sintesi, in Medio Oriente, Africa e America Latina, COOPI ha realizzato attività infrastrutturali che garantiscono alle popolazioni accesso all’acqua e a
servizi igienico-sanitari appropriati; ha portato avanti attività quali la formazione di artigiani per la costruzione di strutture analoghe, dei comitati per
la gestione dell’acqua, di membri delle comunità sulla manutenzione delle
strutture ed infine ha promosso campagne di sensibilizzazione su igiene personale e salute.
La gestione dei progetti è mirata all’inclusione sociale delle comunità più vulnerabili, attraverso il loro coinvolgimento nell’identificazione dei bisogni, nella
gestione e manutenzione delle strutture realizzate, per garantire sostenibilità
ai progetti.
Sottosettori
Acqua
Acqua-igiene
Gestione e smaltimento dei rifiuti
Numero
progetti
Numero
paesi
9
19
1
8
8
1
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Paesi
Repubblica Centrafricana
Palestina
Bolivia
Kenya
Sudan/Darfur
Sud Sudan
Somalia
Repubblica Democratica del Congo
Ecuador
Etiopia
Etiopia
Numero
progetti
di settore
2
1
2
4
3
3
4
2
1
7
29
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Costruire 62 pozzi;
● Fornire più di 40 bacini di raccolta delle acque pluviali;
● Allestire 16 fontane;
● Realizzare almeno 17 nuovi sistemi di tubazioni per la distribuzione
dell’acqua;
● Impiantare più di 2.650 latrine ventilate.
Un anno di Cooperazione Internazionale
9
Ciad, Ph. Marzia Giribardi
Salute
COOPI ha lavorato nel settore salute con 36 progetti in 8 Paesi, soprattutto
africani.
In particolare l’organizzazione si è occupata di sanità di base (14 progetti in
5 Paesi); di nutrizione (10 progetti in 3 Paesi); di salute materno-infantile (6
progetti in 4 Paesi); di prevenzione e trattamento delle malattie sessualmente trasmissibili e dell’HIV-AIDS (4 progetti in 4 Paesi).
In sintesi, COOPI ha supportato direttamente i sistemi sanitari nazionali di
base, dalla ristrutturazione di centri sanitari ed ospedali alla fornitura di materiale medico e non medico, dalla creazione di canali sostenibili di approvvigionamento dei farmaci alla formazione o aggiornamento professionale del
personale, dalla creazione di procedure (di trasferimento dei pazienti, per
esempio) fino al monitoraggio e al supporto di campagne di vaccinazione o
di sensibilizzazione sulle principali emergenze sanitarie.
Nel sottosettore nutrizione, COOPI ha creato prevalentemente strutture
appropriate presso i centri sanitari già presenti e messo in atto programmi
terapeutici, di monitoraggio e stabilizzazione nutrizionale nel medio periodo, attraverso sia interventi diretti che campagne di sensibilizzazione.
COOPI, inoltre, ha contribuito alla prevenzione e cura della malaria, della patologia della fistola, della malnutrizione infantile e di molte malattie sessualmente trasmissibili, attraverso interventi che vanno ad arginare gli effetti di
violenze sessuali, della mancata prevenzione, di pratiche ostetriche non corrette e della malnutrizione. Inoltre COOPI si è occupata di orientare i gruppi
medici verso tecniche di prevenzione della malattia, di organizzare eventi di
sensibilizzazione e gruppi teatrali, di creare/supervisionare workshop femminili su diversi temi.
Sottosettori
Sanità di base
Malattie sessualmente trasmissibili e HIV/AIDS
Salute materno-infantile
Nutrizione
Altro
10
Rapporto CoopI 2009
Numero
progetti
Numero
paesi
14
4
6
10
2
5
4
4
3
2
Paesi
Mozambico
Perù
Bolivia
Ciad
Malawi
Uganda
Somalia
Repubblica Democratica del Congo
Totale
Numero
progetti
di settore
2
1
1
5
4
3
6
14
36
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Realizzare interventi nutrizionali per circa 310.000 beneficiari;
● Fornire attività di salute materno-infantile a più di 157.500 donne
e 14.000 bambini;
● Offrire attività di prevenzione e trattamento di HIV/AIDS
a più di 150.000 persone;
● Equipaggiare più di 40 strutture sanitarie (tra ospedali e centri salute locali);
● Formare più di 700 operatori sanitari sulle tecniche di salute
pre e post-natale di donne e bambini.
Servizi socio-economici
Il lavoro in ambito sociale ed economico permette la promozione della
persona e delle comunità locali più vulnerabili; inoltre favorisce lo sviluppo
integrato tra le comunità urbane e rurali.
COOPI è intervenuta nel 2009 nel settore dei servizi socio-economici con
17 progetti in 9 Paesi: 9 progetti in 7 Paesi hanno promosso l’inserimento
lavorativo, l’avvio di microimprese o di altre attività generatrici di reddito, in
special modo riguardanti i giovani e le donne; 5 progetti, concentrati nello
stesso Paese, hanno invece avuto l’obiettivo di fornire assistenza psico-sociale ad individui o gruppi particolarmente vulnerabili, quali soggetti discriminati, marginali o vittime di violenza ed abuso; 3 progetti in 2 Paesi hanno
implicato la fornitura di veri e propri servizi sociali, per promuovere la riabilitazione personale, sia sociale che economica, supplendo alle mancanze
della struttura nazionale.
Sottosettori
Lavoro, attività generatrici di reddito, microcredito
Servizi sociali
Assistenza psico-sociale
Numero
progetti
Numero
paesi
9
3
5
7
2
1
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Attivare più di 80 corsi di formazione professionale ed inserimento
lavorativo, di cui 10 rivolti specificatamente alle donne;
● Avviare oltre 40 attività imprenditoriali e micro imprese;
● Aprire 3 centri di lavoro, laboratori e punti vendita;
● Seguire più di 20 centri di riabilitazione e sostegno per donne
e bambini vittime di violenza;
● Supportare oltre 20 tra attività di sensibilizzazione e punti d’ascolto.
Paesi
Marocco
Palestina
Paraguay
Camerun
Colombia
Ecuador
Etiopia
Sierra Leone
Repubblica Democratica del Congo
Totale
Numero
progetti
di settore
1
2
1
2
1
1
2
1
6
17
Haiti, Ph. Giuseppe Damiano
Un anno di Cooperazione Internazionale
11
Formazione
L’istruzione e la formazione, sia scolastica che professionale, sono strumenti
fondamentali per la garanzia e la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo,
così come enunciato negli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
COOPI, attraverso i 14 progetti che ha sostenuto nel 2009, è stata presente in 8 Paesi in Sud America ed in Africa dove, attraverso i suoi interventi,
ha favorito la crescita del potenziale umano, l’indipendenza economica e
l’autonomia decisionale dei singoli e delle comunità, ha ridato ai bambini
il diritto all’infanzia, garantendo un principio di auto sviluppo nei loro Paesi.
COOPI si è occupata di formazione a vari livelli: ha operato con 6 progetti
in 2 Paesi nel campo dell’istruzione primaria; con 7 progetti in 5 Paesi nel
campo dell’istruzione secondaria e della formazione professionale; con 1
progetto per la formazione universitaria.
In sintesi, l’organizzazione ha svolto azioni che vanno dalla costruzione di
scuole alla fornitura di materiale didattico, dalla formazione di insegnanti
ed educatori al reinserimento scolastico di bambini strappati all’infanzia,
dalla formazione secondaria all’orientamento professionale, dal tutoraggio
imprenditoriale dei giovani all’offerta di alta formazione universitaria, mantenendo sempre un’attenzione particolare verso bambini e giovani disabili.
Sottosettori
Istruzione primaria
Formazione professionale/Istruzione secondaria
Formazione universitaria
Numero
progetti
Numero
paesi
6
7
1
2
5
1
Paesi
Colombia
Etiopia
Palestina
Repubblica Centroafricana
Senegal
Sierra Leone
Somalia
Uganda
Totale
Numero
progetti
di settore
1
2
1
5
1
2
1
1
14
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Migliorare gli edifici scolastici per oltre 80.000 bambini;
● Organizzare corsi di formazione professionale per circa 170 giovani;
● Equipaggiare più di 180 scuole;
● Avviare 22 imprese;
● Creare oltre 100 giardini d’infanzia;
● Formare 600 educatori.
Uganda, Archivio COOPI
12
Rapporto CoopI 2009
Perù, Ph. Luca Bonacini
Sostegno a distanza
Nel 2009, i progetti di Sostegno a distanza sono stati 28, hanno toccato 6
paesi (Senegal, Sierra Leone, Etiopia, Uganda, Repubblica Centrafricana e
Perù) ed hanno interessato 1.891 bambine e bambini.
L’obiettivo di COOPI è creare un contesto di tutela dei diritti dell’infanzia
che sia efficace e duraturo nel tempo. A questo scopo abbiamo realizzato
interventi di sensibilizzazione per i membri delle comunità, di coinvolgimento
delle comunità nella riabilitazione e gestione delle scuole e di promozione di
reti locali di protezione.
Gli interventi del Sostegno a distanza hanno fornito, inoltre, risposte concrete
ed immediate a favore del diritto a: l’istruzione, attraverso il pagamento
delle rette scolastiche, la fornitura di materiale scolastico, il contributo al
pagamento degli insegnanti; la salute, attraverso la fornitura di vaccini,
medicine, interventi chirurgici ai bambini portatori di handicap, cure, cibo,
acqua potabile; la protezione, attraverso il supporto a bambini vittime di
conflitti, sfruttamento o abuso sessuale e alle loro famiglie, sensibilizzazioni
comunitarie su temi legati alla protezione, ecc.; il gioco e tempo libero,
attraverso l’organizzazione di momenti ricreativi, visite guidate, tornei sportivi
e attraverso la fornitura di attrezzature e giochi.
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Ricevere l’apporto di 1.756 donatori italiani;
● Convincere 275 sostenitori a fare una donazione extra per Natale,
per comprare un regalo a tutti i bambini del Sostegno a distanza;
● Sostenere 10 scuole;
● Supportare 4 Centri per disabili in Senegal, Repubblica Centrafricana,
Sierra Leone e Uganda.
Paese
Sierra Leone
Uganda
Perù
Senegal
Repubblica Centroafricana
Etiopia
Totale
Numero
progetti
5
4
5
3
6
8
28
Numero
bambini
sostenuti
222
397
215
382
474
201
1.891
Un anno di Cooperazione Internazionale
13
Ciad, Ph. Marzia Girimbardi
Migrazione
Dal 2002 COOPI lavora a progetti di cooperazione internazionale relativi al
settore della migrazione. L’approccio con cui COOPI interviene in questo
settore e che caratterizza tali progetti è che questi si svolgono in due Paesi
attraverso la realizzazione di attività in Italia – con i migranti e le associazioni
di migranti- e nel Paese di origine.
I progetti relativi al settore migrazione che COOPI ha realizzato nel 2009
sono stati due, entrambi indirizzati alla comunità senegalese: il primo è un
progetto di co-sviluppo, cioè un progetto che ha l’obiettivo di rafforzare
le associazioni di migranti in maniera tale da promuovere il loro ruolo in
iniziative di sviluppo del proprio Paese di origine; il secondo è un progetto
finalizzato al supporto al reinserimento nel proprio Paese di origine degli immigrati costretti a lasciare l’Italia.
Sottosettori
Reinserimento
Altro
14
Rapporto CoopI 2009
Numero
progetti
Numero
paesi
1
1
1
1
Paesi
Senegal
Italia
Totale
Numero
progetti
di settore
1
1
2
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Formare e supportare 6 associazioni di migranti senegalesi;
● Realizzare 3 cicli di formazione per associazioni di migranti;
● Organizzare un seminario nazionale in cui sono state valorizzate
le case history di due associazioni senegalesi;
● Coordinare la realizzazione di attività di educazione allo sviluppo.
Diritti umani
Il supporto e la strutturazione della società civile sono attività strettamente
connesse alla tutela dei diritti umani, alla partecipazione democratica, ma
anche alla prevenzione dei conflitti. Questi gli obiettivi di COOPI e dei 15
progetti con cui è stata presente in 6 Paesi, nel 2009.
Attraverso la collaborazione con i partner locali di 4 Paesi, sono stati portati
avanti 6 progetti di rafforzamento della società civile, supportando sia le
popolazioni sia le istituzioni, spesso affiancando altri progetti di tipo socioeconomico. COOPI ha inoltre promosso l’avviamento di attività di supporto
ai gruppi vulnerabili e ai loro diritti, in 2 Paesi ed ha fatto altrettanto, con
5 progetti in 3 Paesi, per alcune minoranze etniche, lottando contro la
discriminazione e per la tutela dei diritti di comunità minoritarie. COOPI
ha implementato anche interventi per l’assistenza e il reinserimento di excombattenti, fra cui gli ex-bambini soldato, in particolare in Africa centrooccidentale. Anche questi progetti sono stati portati avanti in affiancamento
ad attività di supporto psico-sociale. Sono state promosse infine, in appoggio
alle comunità locali, attività di prevenzione e soluzione di conflitti, oltre ad
attività che favoriscono la partecipazione democratica in un paio di Paesi.
Sottosettori
Prevenzione e soluzione conflitti
Rafforzamento società civile
Cultura, diritti umani e gruppi vulnerabili
Partecipazione democratica
Minoranze etniche
Brasile, Ph. Gabriele Viviani
Numero
progetti
Numero
paesi
1
6
2
1
5
1
4
2
1
3
Paesi
Bolivia
Ciad
Ecuador
Kenya
Repubblica Centroafricana
Uganda
Totale
Numero
progetti
di settore
2
2
3
2
5
1
15
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Sostenere più di 300.000 persone;
● Supportare 3.500 donne nella tutela e rivendicazione dei loro diritti;
● Aiutare oltre 7.000 pigmei Aka della Repubblica Centrafricana
nella lotta contro ogni forma di discriminazione;
● Stampare 1 saggio sociologico sul diritto tradizionale degli indigeni della Bolivia.
Un anno di Cooperazione Internazionale
15
Ciad, Ph. Olivièr Zuchuat
Assistenza umanitaria
Conflitti armati, persecuzioni politiche, mancanza di diritti e disastri naturali hanno causato, nel 2009, 43,3 milioni di sfollati, secondo l’Alto
Commissariato ONU per i rifugiati. Di questi, 15,2 milioni sono propriamente rifugiati; 27,1 milioni, invece, sfollati interni. I 4/5 di tutti i rifugiati
appartengono ai Paesi in via di sviluppo.
COOPI, in situazioni d’emergenza e di crisi, ha fornito assistenza umanitaria
in 11 Paesi di Africa e Sud America con 31 progetti: in 8 Paesi, ha lavorato per
la prevenzione dei disastri naturali con 15 progetti; in 4 Paesi ha realizzato 9
progetti di aiuto ai rifugiati; in 3 Paesi, ha condotto 4 progetti di aiuto alimentare; in 1 solo Paese, ha portato avanti 2 progetti di ricostruzione.
In sintesi, COOPI ha assistito le popolazioni vittime di conflitti o di catastrofi
naturali; ha fornito cibo e generi di prima necessità, assistenza medica e psicologica; ha avviato la ricostruzione di abitazioni e infrastrutture pubbliche.
Inoltre, ha predisposto programmi di formazione volti alla prevenzione e alla
gestione di disastri ambientali.
L’associazione è rimasta al fianco delle persone dimenticate, offrendo la
possibilità di ricostruire e ristabilire una normalità. Inoltre, ha posto le basi
per successivi percorsi di sviluppo, prestando attenzione alla sostenibilità degli interventi a medio e lungo termine.
Sottosettori
Aiuto alimentare
Aiuto ai rifugiati
Ricostruzione
Prevenzione disastri
Altro
16
Rapporto CoopI 2009
Numero
progetti
Numero
paesi
4
9
2
15
1
3
4
1
8
1
Paesi
Paraguay
Perù
Bolivia
Ciad
Ecuador
Etiopia
Guatemala
Malawi
Somalia
Repubblica Democratica del Congo
Repubblica Centrafricana
Totale
Numero
progetti
di settore
3
5
2
6
3
2
2
4
1
2
1
31
Alcuni risultati di COOPI nel settore
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Assistere oltre 300.000 profughi;
● Gestire 1 ospedale distrettuale, portando assistenza sanitaria
a circa 250.000 tra profughi e abitanti delle comunità locali;
● Creare o supportare più di 20 centri sanitari locali;
● Lavorare in 4 campi profughi con interventi multi-settoriali;
● Formare oltre 400 leader comunitari sulla gestione e preparazione
ai disastri naturali.
L’associazione in controluce. L’organigramma
assemblea dei soci
presidente
p. Vincenzo Barbieri
vice presidente
Claudio Ceravolo
comitato direttivo
Vincenzo Barbieri,
Claudio Ceravolo, Giulio
Cardisperi, Efrem Fumagalli,
Olimpio Gasaprotto,
Carla Ricci, Claudio Tarchi
consiglio generale
Vincenzo Barbieri,
Claudio Ceravolo, Giulio
Cardisperi, Efrem Fumagalli,
Olimpio Gasaprotto, Carla
Ricci, Claudio Tarchi, Giuliano
Bottino, Ermes Donati,
Claudio Felcher, Giacomo
Franceschini, Abdelhak
Lahdab, Antonio Montefiori,
Silvia Giuliano, Donatella
Donato, Maria Pia Collu,
Gabriele Caggianese
controllo interno
Dario Vignati
direttore
Ennio Miccoli
Area
Comunicazione
Ufficio Stampa
risorse umane
Alessandro Ponti
segreteria
Generale
Silvana Oldani
Area Volontari
Gruppi Territorio
pianificazione
programmi
internazionali
Barbara Nese
comunicazione
istituzionale/
advocacy
Francesco Quistelli
Area Individui
AUDIT
INTERNO
Ricerca
e progettazione
Lorenzo Bianchi Carnevale
Progettazione
Finanziatori internazionali
Università
collegio sindacale
Dario Vignati,
Maria Teresa Bonomi,
Valerio Di Iorio
COMUNICAZIONE
E FUNDRAISING
Francesco Quistelli
emergenza
Efrem Fumagalli
Area
Fondazioni
Aziende
Area Eventi
Area
Educazione allo
Sviluppo
Area
Sostegno a Distanza
Contabilità
e Bilancio
Ricerca
Settoriale
Valutazione
Acquisti
e Logistica
Amministrazione
finanza
Alberto Cogo
Amministrazione
Personale
Controllo e
Rendicontazione
Informatica
Coord. Regionale
nairobi
Paola Grivel
responsabili paesi/settori
Kenya, Somalia,
Uganda
RD Congo,
Mozambico,
Malawi,
Sierra Leone
Giacomo Franceschini
Etiopia,
Palestina,
Sudan
Valentina Zita
Marocco,
Senegal
RCA,
Ciad,
Camerun
Migrazioni
Sostegno
a distanza
Claudio Tarchi
Alessandra Soprano
Sabrina Munaò
Coord. Regionale
America latina
Piero Brunod
Bolivia,
Colombia,
Ecuador,
Guatemala,
haiti,
paraguay,
perù
Ultimo aggiornamento luglio 2010
Un anno di Cooperazione Internazionale
17
Il nostro bilancio
Investiamo per un mondo migliore
Relazione della società di revisione, PKF S.p.a.
Al Comitato Direttivo dell’Associazione COOPI Cooperazione Internazionale
1. Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio dell’Associazione COOPI - Cooperazione Internazionale chiuso al 31 dicembre 2009. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità
alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete ai membri
del Comitato Direttivo di COOPI - Cooperazione Internazionale. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e
basato sulla revisione contabile. La presente relazione non è emessa ai
sensi di legge, stante il fatto che COOPI - Cooperazione Internazionale
non è obbligata al controllo contabile ex art. 2409 bis e successivi del
codice civile (ora art. 14 del D. Lgs. del 27 gennaio 2010 n. 39).
2. Il nostro esame è stato condotto secondo i principi di revisione
emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli
Esperti Contabili e raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire
ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il
procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche
a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza
e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza
delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio
professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 26
giugno 2009.
3. A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio di COOPI - Cooperazione
Internazionale al 31 dicembre 2009 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza
e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e
finanziaria e il risultato economico dell’Associazione chiuso a tale data.
Milano, 24 giugno 2010 - PKF Italia S.p.A.
Fioranna Negri - Ivo Costa
18
Rapporto CoopI 2009
Rendiconto della gestione
in euro PROVENTI
Entrate progetti Quote sociali
Donazioni Rimborsi e proventi vari
Proventi finanziari
2009
2008
37.008.563
9.225
1.210.389
517.005
214.975
38.960.157
32.392.321
10.125
1.499.588 4 80.370
3 09.217
3 4.691.621 ONERI
Oneri sostenuti per progetti
Personale e collaborazioni di sede
Oneri istituzionali
Oneri generali
Oneri finanziari
RISULTATO DI ASSOCIAZIONE 35.901.557
1.511.606
362.798
469.266
707.463
38.952.690
7.467
3 1.649.177
1.456.764
306.069
6 82.790
589.781
3 4.684.581
7.040
2009
15.640.293
13.333.641
3.667.907
2.976.939
2.600.745
38.219.525
2008
1 6.195.860
10.111.804
2.383.700
2.975.081
2.498.648
34.165.093
Donazioni e contributi
in euro Unione europea
Organizzazioni internazionali
Governo italiano ed Enti Locali
Altri governi
Donazioni private
Altri proventi
TOTALE
740.632
38.960.157
526.528
34.691.621
2009
2008
662.145
4.544.600
634.052
-
4.678.823 -
16.395.971 26.915.591 515.713
6.606.230
684.333
7.180.724
16.606.718
31.593.718
109.422
7.467
116.889
109.422
7.040
116.462
961 161.256
Stato patrimoniale
in euro Attivo
Immobilizzazioni nette
Crediti verso finanziatori
Crediti verso altri
Titoli
Liquidità
Ratei e risconti attivi
Risconti progetti in corso
Totale attivo
Passivo
Fondo comune
Utile d’esercizio
Totale patrimonio netto
Fondi per rischi ed oneri
Trattamento di fine rapporto
di lavoro subordinato
Debiti verso banche
Altri debiti a breve
Ratei e risconti passivi
Risconti progetti in corso
totale passivo
100.909 3.270.735
4.139.798
22.771
19.263.528
26.915.591
135.794
3.377.820
3.496.820
21.193
24.284.373 31.593.718
Da dove vengono i fondi
Donazioni e contributi a COOPI
Fondi di donazioni e contributi
in milioni di euro
7%
40
donazioni
private
35
2%
altri proventi
8%
30
altri governi
25
20
9%
governo
italiano
ed enti
locali
15
10
5
40%
unione
europea
1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009
34%
organizzazioni
internazionali
Impiego per area geografica
Come sono utilizzati i fondi
Ripartizione
Ripartizione
5,5%
italia
14,8%
94%
3,6%
asia
e medio
oriente
america
latina e
centrale
76%
africa
6%
sede
e attività
in italia
progetti
Grazie!
A: ECHO, Ufficio per l’Aiuto Umanitario della Commissione Europea; Unione Europea; UNICEF; UNDP, Programma delle Nazioni
Unite per lo Sviluppo; ACNUR, Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati; Ministero degli Affari Esteri; Banca Mondiale;
Cooperazione Italiana; Fondo Italo-peruviano; OCHA, Ufficio per il Coordinamento degli Affari Umanitari; USAID, Agenzia degli Stati
Uniti per lo Sviluppo Internazionale; FAO; Fondazione Cariplo; WFP, Programma Mondiale per l’Alimentazione; UNOPS, Agenzia delle
Nazioni Unite per i servizi ai progetti; Cooperazione tecnica belga; Fondo internazionale di Lotta all’AIDS, alla Tubercolosi e alla Malaria;
Ambasciata Norvegese; Fondo Italo-ecuadoriano; Banca Compagnia di San Paolo; CHF International; Regione Lombardia; FONAG,
Fondo per la protezione dell’acqua; Kreditanstalt Fur Winderaufbau di Francoforte; Provincia di Bolzano; Mediafriends; Regione
Toscana; Regione Lazio; Fondazione per la Carità e la Difesa della Natura (Charity and Defence of Nature Foundation); Ministero della
Salute della Repubblica Democratica del Congo; Corte Internazionale di Giustizia; Comune di Milano; Bio Energy Resources Ltd.; Tavola
Valdese; ArcelorMittal; Barclays Private Equity; Brussels Airlines; Chiquita; Datagest; FERA; GB Plange; GemeazCusin; Guna; Legacoop;
Pirelli; Sanofi Aventis; Sperling&Kupfer; Terna; Teuco; e a tutte le aziende e i donatori che ci supportano.
Un anno di Cooperazione Internazionale
19
2009: un anno di azioni umanitarie
gennaio - Dopo 12 giorni di bombarda-
menti, la popolazione della Striscia di Gaza
è ormai allo stremo. “Non c’è cibo né gas
né petrolio - spiega Jerome Socie, coordinatore dei progetti COOPI in Palestina - la
popolazione non ha modo né di scaldarsi né
di cucinare o riscaldare i pasti. È inverno, fa
freddo, e le bombe hanno fatto esplodere le
finestre di molte case”. COOPI lancia l’appello
“Emergenza Gaza” per acquistare cibo e altri
beni di prima necessità, sfruttando la rete
operativa che già possedeva sul territorio.
febbraio - “Una giovane donna rifugiata,
con forti dolori pre-parto, si è presenta al centro
sanitario del campo di Djabal gestito da COOPI
nell’Est Ciad, e sostenuto da UNHCR (Alto
Commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite).
Occorre assolutamente un parto cesareo. Dopo
qualche minuto d’intervento, un bambino esce dal
ventre della madre con due circolari di placenta
attorno al collo e una terza a livello delle braccine.
Il nascituro ha difficoltà nel respirare, e sua mamma
è in uno stato grave. Ma l’essenziale è stato fatto, e
il peggio è stato evitato. Due vite sono state salvate
appena in tempo”.
Guelnoudji Ndjekounkosse (OCHA - Ufficio delle
Nazioni Unite per gli Affari Umanitari).
marzo - “Grazie alla Fabbrica del Sorriso
2009, COOPI sostiene l’Hogar San Camilo, il
centro gestito da padre Zeffirino che accoglie
le persone con HIV / AIDS, tra cui mamme
e bambini sieropositivi. Si trova nei Barrios
Altos, una zona storica presso il cercado centro - di Lima, in Perù. Il supporto fornito
è medico ma soprattutto psicologico, le
persone sono aiutate a lottare per la vita con
coraggio e dignità”.
Nico Porco (Ufficio comunicazione COOPI).
aprile - Kasache è una zona nel Distretto
di Salima, in Malawi, in cui le alluvioni hanno
sempre danneggiato le colture e in molti casi
interi appezzamenti di terreno con abitazioni.
“L’avvento del silo per il grano nella zona
di Kasache, grazie al contributo di COOPI,
aiuterà a riportare la speranza perduta fra le
comunità, poichè potranno usufruire
nel periodo del disastro di sementi e cibo
immagazzinato in precedenza”.
Eric Malunje, Presidente del Comitato di Protezione
Civile (CPC) del Kasache.
20
Rapporto CoopI 2009
maggio - “Quando vivevo sulla strada,
settembre - Il 21 settembre nella
giugno - “Con COOPI ho lavorato
nella zona di confine a un progetto per
l’integrazione dei rifugiati colombiani, fuggiti
dal loro paese a causa della guerra.
La popolazione ecuadoriana ha un’immagine
spesso stereotipata dei colombiani, visti
come immigrati che delinquono e spacciano,
fatto che porta anche a pesanti
discriminazioni. È difficile fare il cooperante,
ma se ci metti l’animo ti ripaga di tutto,
ti rende davvero felice”.
Tiziana Vicario, cooperante di COOPI in Ecuador.
ottobre - Il 14 ottobre si celebra la
luglio - “Un progetto sull’artigianato è
novembre - “Villaggio di Zengo, Provincia
dell’Ituri, Repubblica Democratica del Congo.
Come ogni giorno le donne si sobbarcano
l’onere dei lavori più gravosi: la ricerca
dell’acqua, la coltivazione dei campi,
la raccolta della legna, cucinano e accudiscono
la prole. A tutto questo si sommano le
violenze e soprusi in famiglia o a causa di
gruppi armati. A queste donne eccezionali e
così provate dalla vita, COOPI dedica progetti
di assistenza e protezione”.
Livio Senigalliesi, fotoreporter.
appena sveglio, cominciavo a cercare di
procurarmi del cibo. Assumevo diversi tipi
di droghe. Ricordo che una sera si è avvicinato
un assistente sociale e mi ha chiesto se
volevo andare a scuola; dopo due mesi mi ha
convinto. Da quando sono entrato al centro
di COOPI, mangio tre volte al giorno, dormo
su un letto pulito e frequento le lezioni.
Da grande vorrei diventare ingegnere, per
costruire grattacieli che in Etiopia non esistono”.
Ashenafi, ex- ragazzo di strada di Addis Abeba,
beneficiario dei progetti di COOPI.
consono ai nostri obiettivi perché è un settore
portante per la regione dell’Orientale e per
il suo sviluppo socio economico. Sebbene
manchino le industrie, quest’ area ha un forte
potenziale, essendoci manodopera e materia
prima. A Nador, COOPI ha fatto tanta formazione in loco e ha distribuito kit e forniture
agli artigiani per realizzare i prodotti seguendo
le nuove tendenze”.
Hannou El Kabir, rappresentante de L’Agence
de l’Oriental di Nador, Marocco.
agosto - “Grazie al contributo di
ECHO (Ufficio per gli aiuti umanitari della
Commissione Europea), siamo riusciti
a riabilitare 21 punti di approvvigionamento
idrico. Abbiamo inoltre concluso con
successo un’estesa campagna di promozione
dell’igiene nelle scuole e presso i punti
di raccolta d’acqua, diffondendo messaggi
sulle buone pratiche d’igiene personale,
distribuendo saponette per lavare le mani
e spiegando, con sessioni teoriche e pratiche,
il corretto utilizzo dei pozzi riabilitati
e consegnati alle comunità”.
Massimo Russo, capo-progetto di COOPI in Darfur.
Repubblica Centrafricana sulla strada che
collega la capitale Bangui con la città di Obo,
nel sud-est del Paese, M. Claude Porcela
Nzapaoko e M. Jean Jacques Namkoisse,
due operatori locali di COOPI sono stati
uccisi e un terzo, M. Adramane Abdel Karim,
gravemente ferito. I tre erano impegnati in
un intervento di miglioramento del sistema
scolastico della Prefettura di Haut Mbomou.
Giornata Internazionale per la Riduzione
dei Disastri Naturali. COOPI ha in corso
ben dieci progetti di assistenza umanitaria e
prevenzione alle catastrofi in Perù, Guatemala,
Bolivia, Malawi, Ecuador e in Paraguay con il sostegno della Comunità Europea e del
Ministero degli Affari Esteri.
dicembre - 1 dicembre, Giornata Mondiale
di Lotta all’AIDS: Jenefer Sesay, operatrice di
COOPI in Sierra Leone, promuove l’utilizzo
del condom femminile durante un momento
di sensibilizzazione fra la popolazione.
Un anno di Cooperazione Internazionale
21
La comunicazione e la raccolta fondi
per la solidarietà tra i popoli
Nel corso del 2009 il dipartimento comunicazione e raccolta fondi di
COOPI è stato impegnato su diversi fronti per garantire sostenibilità e visibilità all’organizzazione e ai diversi progetti messi in campo. In sintesi:
tatti, la brochure istituzionale, l’abstract del Report annuale (comprensivo del Bilancio 2008), materiale di visibilità (pieghevole, posters, calendari,
ecc.), documentazione interna di benchmarking e studio campagne.
Raccolta fondi- Area individui
Ufficio Stampa
L’area Raccolta Fondi Individui si è concentrata sulla fidelizzazione dei donatori attivi e l’acquisizione di nuovi sostenitori. Ha realizzato diverse attività
di direct marketing online e off line e numerose iniziative di raccolta fondi,
legate soprattutto alla campagna “Tutti in classe!” e alla campagna “La
fame uccide” per la lotta alla malnutrizione.
L’area Sostegno a distanza ha visto un incremento di oltre 200 nuovi bambini sostenuti rispetto all’anno precedente, raggiungendo 1.891 beneficiari in
6 paesi del Sud del mondo.
In totale, i donatori sono 25.000, di cui 15.000 attivi (con almeno una donazione negli ultimi 18 mesi).
COOPI nel 2009 ha segnato 412 uscite stampa, mentre l’anno precedente
erano state 106: è stato dunque netto il miglioramento. Di queste uscite, 146
si contano nel primo semestre e 266 nel secondo, di cui 130 solo sul web.
Ci sono state inoltre 18 uscite televisive nel secondo semestre del 2009, di
cui 3 sulla mostra fotografica sull’Uganda, 15 sui progetti di COOPI. Inoltre
sono state 17 le uscite radiofoniche, di cui 8 sui progetti e 9 sugli eventi a
cui l’organizzazione ha partecipato o di cui è stata la promotrice.
Raccolta fondi - Area aziende
Le attività realizzate con le aziende includono campagne promozionali,
di sensibilizzazione e di finanziamento quali la Campagna “Tutti in classe” (www.tuttiinclasse.org), la Campagna “L’ambiente giusto fa sviluppo” (www.ambientegiusto.it); la Campagna Sostegno a Distanza; e la
Campagna Natale aziende.
Il coinvolgimento delle imprese, a parte gli strumenti tradizionali utilizzati
per la sensibilizzazione aziendale e la raccolta fondi (payroll giving, formazione e team-building solidali, educazione alla multiculturalità ecc.), nel 2009
è passato anche attraverso nuove tipologie di attività. Da un lato, COOPI ha
continuato a promuovere il rapporto Face to face con le aziende private,
presentando progetti ad hoc, studiati assieme a seconda delle esigenze di
ciascuno e delle possibili sinergie; in parallelo, l’organizzazione ha riservato
un’attenzione particolare al tema della responsabilità sociale di impresa.
A questo proposito, in collaborazione con il centro ELACID di Cartagena,
COOPI ha avviato una riflessione interna rispetto ai modelli di buone pratiche sui partenariati con le aziende, facendo uso della propria esperienza in
materia, e prendendo in considerazione diversi esempi dall’America Latina
e dall’Italia, in vista dell’elaborazione delle proprie linee guida sul tema della
responsabilità sociale d’impresa.
Le uscite stampa sono state classificate come segue:
97 Istituzionali (su COOPI)
23 COOPI e le Giornate mondiali
23 Formazione
207 Eventi
21 Sostegno a distanza
41 Varie
Eventi
In occasione del lancio delle campagne o all’interno di più ampie manifestazioni e festival, COOPI ha anche promosso alcuni eventi, sempre con l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare a progetti di emergenza o di sviluppo
nei paesi in cui opera. Tra questi: NGO World Videos, un concorso per
cortometraggi di comunicazione sociale per ONG ed organizzazioni umanitarie italiane ed internazionali, in collaborazione con Milano Film Festival;
“Jump! For life”, realizzato grazie a Chiquita all’interno del campionato 4x4
di sand volley; il Concerto di Natale, “Musica per la vita”, grazie al contributo di Gemeaz Cusin e Brussels Airlines.
Comunicazione istituzionale
COOPI nel 2009 ha lanciato diversi nuovi strumenti di comunicazione con i
nostri interlocutori istituzionali, commerciali e privati. Tra questi il quadrimestrale dell’associazione, COOPI News, diretto a più di 15.000 sostenitori e con-
22
Rapporto CoopI 2009
Servizio di Luciano Scalettari su Famiglia Cristiana n. 38 - 20 settembre 2009
Gli eventi del 2009 in cui Coopi è stata collaboratrice, promotrice o partecipante, a cui la stampa ha dato particolare attenzione, sono stati:
12 Walls
5
Olimpiadi umanitarie
54 Jump for life
23 Ngo World Videos
22 il Disegno più lungo del mondo
1
Margherite Azzurre
19 COOPI Insieme
37 Natale COOPI
34 4Fondazioni
Comunicazione web
Per quanto riguarda la comunicazione mediatica con i nostri sostenitori,
l’organizzazione si è appoggiata ai consueti strumenti di diffusione, informazione ed interazione già in uso negli anni precedenti quali il sito dell’organizzazione - www.coopi.org (rinnovato ad ottobre 2009), il nuovo sito
www.adottareadistanza.org (da ottobre 2009), il blog di COOPI, i Social
Network Facebook e Twitter, il COOPI Channel su You Tube, oltre che
a siti specifici annessi alle campagne e la newsletter mensile online inviata a
più di 15.000 iscritti.
Educazione allo sviluppo
Allo scopo di formare, informare e sensibilizzare l’opinione pubblica italiana
ed in particolare il mondo della scuola, nel corso del 2009, COOPI ha realizzato progetti di educazione allo sviluppo in Lombardia e nelle regioni nelle
quali sono presenti le sedi regionali dell’associazione. Tra questi:
“Il contributo italiano, pubblico e privato, per l’azione globale contro l’AIDS”, co-finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e condotto da
COOPI, in qualità di capofila dell’Osservatorio Italiano sull’Azione Globale
contro l’AIDS. Ha riguardato, tra l’altro, l’organizzazione di 8 seminari regionali e un’attività continuativa di diffusione mediatica del tema dell’Accesso
Universale ai farmaci.
“Deserti, le ong e la sfida della desertificazione”: finanziato dal Ministero
degli Affari Esteri, ha coinvolto i giovani delle scuole secondarie superiori e
delle università, creando consapevolezza sul tema della desertificazione in
Italia e nel mondo.
“I diritti dell’infanzia nei Paesi in Via di Sviluppo: iniziativa di educazione per studenti e insegnanti - Il disegno più lungo del mondo”.
Finanziato dal Ministero degli Affari Esteri e realizzato in partenariato con
la Ong VIS e la Cooperativa EOS, ha permesso di creare una rete di condivisione e scambio sul tema della Convenzione sui diritti dell’infanzia tra
insegnanti e studenti di 30 scuole italiane.
“Nuovi sviluppi, Un percorso educativo per cambiare i punti di vista”:
il progetto è realizzato insieme alle ONG Cesvi e Amref nell’ambito del progetto “Fondazioni4Africa”. Oltre ad attività di carattere educativo rivolte tanto
alle scuole italiane quanto a quelle ugandesi, sono state promosse sul territorio
italiano iniziative mirate a portare il tema del post conflitto in Nord Uganda e
del ritorno a casa degli sfollati all’attenzione di un pubblico più vasto.
“Il tuo ambiente più giusto”. Nell’ambito del progetto “Sostegno allo
sviluppo sostenibile delle comunità del Sud Kivu”, COOPI ha coinvolto 8
scuole primarie della regione Toscana e 4 amministrazioni comunali della
Provincia di Siena in attività di informazione e sensibilizzazione sul tema dello sviluppo sostenibile e della preservazione delle risorse naturali.
Alcuni risultati di COOPI nell’area
Nel 2009 siamo riusciti a:
● Contattare oltre 20.000 sostenitori;
● Attivare 300 volontari localmente;
● Realizzare numerose iniziative con le 4 associazioni regionali
di COOPI (Lazio, Toscana, Piemonte e Veneto) e i 3 Gruppi Locali (Brescia, Parma, Napoli);
● Promuovere 2 campagne integrate di sensibilizzazione e raccolta fondi
(“Tutti in classe!” e “L’ambiente giusto fa sviluppo”);
● Organizzare 6 eventi nazionali.
2009: un anno di fatti in Italia
gennaio - Nella Striscia di Gaza
bombardamenti e scontri hanno colpito
come non mai la popolazione civile,
provocato centinaia di vittime innocenti
ra donne e bambini, distrutto migliaia
di abitazioni. COOPI lancia in Italia l’appello
“Emergenza Gaza” per raccogliere fondi
necessari all’acquisto di cibo e altri beni
di prima necessità in Palestina.
febbraio - Durante una visita a Goz Beida,
nel Sud-Est del Ciad, l’attore George Clooney
ha incontrato a una festa gli operatori
di COOPI, come “ambasciatore di pace”
del World Food Programme. Una bella
sorpresa per i nostri, ma soprattutto le nostre,
cooperanti.
marzo - Va in onda su Italia 1 il servizio
che Andrea Pellizzari ha realizzato in Perù per
il progetto di COOPI “Insieme per i bambini,
contro l’AIDS”, sostenuto in TV da La Fabbrica
del Sorriso 2009.
aprile - Il 6 aprile a Milano viene inaugurata
la mostra “Darfur, la vita oltre il conflitto”.
Le foto sono di Roberto Goglio, capo
progetto COOPI nel Sudan occidentale.
“Walls” è invece il titolo della mostra
che documenta il Muro che divide Israele
dai Territori Occupati palestinesi ma anche
i muri che gli operatori di COOPI, insieme
alla popolazione locale, ricostruiscono
ogni giorno. Gli scatti sono del fotografo
Andrea Rossetti.
24
Rapporto CoopI 2009
maggio - Il 19 maggio COOPI lancia a
Milano la nuova campagna “Tutti in classe!”
per garantire l’istruzione primaria ai bambini
nei paesi del Sud del mondo.
Testimonial sono Silver, fumettista creatore
di Lupo Alberto, e Gianni Biondillo, architetto
e scrittore.
giugno - Compiere “un milione di salti
contro la povertà” è la sfida che COOPI rinnova
per il 2009 con l’iniziativa “Jump! for Life”,
insieme a Chiquita e agli sportivi e tifosi
della 16 ˆ edizione del Sand Volley 4x4
Serie A femminile.
luglio - Si conclude la raccolta dei video
che parteciperanno alla 1 ˆ edizione di “NGO
WORLD VIDEOS - Reportage dal Sud
del mondo”: il concorso per cortometraggi
di comunicazione sociale lanciato da COOPI
e dal Milano Film Festival.
settembre - Il 26 settembre COOPI
organizza presso la sua sede di Milano
“COOPI Insieme”, una due giorni di musica,
animazione per bambini, degustazioni
etniche, artigianato e approfondimento
culturale per incontrare chi ci ha sempre
creduto, chi non si è mai risparmiato, chi
semplicemente vuole saperne di più.
ottobre - Insieme a VIS -
Volontari per lo sviluppo ed
EOS - l’Ippogrifo Azzurro,
COOPI presenta l’iniziativa
di educazione allo sviluppo
“Il disegno più lungo del
mondo”, nata per creare
una rete tra alcune scuole,
italiane e straniere, sul
tema della Convenzione
sui Diritti dell’Infanzia e
dell’Adolescenza.
novembre - Il 20 novembre, in occasione
del XX anniversario della Convenzione sui
Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, COOPI
promuove “The Good Night”: una serata
dedicata ai diritti dei più piccoli, nella quale
locali, ristoranti e teatri delle più importanti
città italiane si uniscono a sostegno dei
bambini del Sud del mondo, promuovendo
i progetti di Sostegno a distanza di COOPI e
donando una parte del ricavato della serata
in favore dei progetti sul campo.
agosto - Il 15 agosto padre Barbieri -
fondatore e presidente di COOPI va in missione in Ruanda e nella Repubblica
Democratica del Congo. Lì ha realizzato
dei progetti che sostiene direttamente,
senza finanziamenti esterni.
dicembre - COOPI organizza “Musica
per la vita” in tre località italiane con spettacoli
artistici nel segno del gospel. I fondi raccolti
dai concerti sosterranno il progetto di COOPI
“Radio Nhamatanda” per la lotta all’AIDS
in Mozambico.
Un anno di Cooperazione Internazionale 25
COOPI nel mondo*
* Le sedi estere possono cambiare. Consultare il sito www.coopi.org per aggiornamenti
Bolivia
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Edif. Fundación DEMMER
PISO 4 ˚- Of. 8 y 9,
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B.P. 16075
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