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Bilancio di
Sostenibilità 2008
Responsabilità economica, ambientale e sociale
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Bilancio di
Sostenibilità 2008
Responsabilità economica, ambientale e sociale
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Pagina 2
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Fiat Identity
16 Board of Directors
19 History of the Fiat Group
22 Profile and Structure of the Group
27 Corporate Governance
29 Application of the Code of Conduct
30 Evolution of the Compliance
Program pursuant to Legislative
Decree 231/2001
Imporre la propria volontà agli altri, è forza.
Imporre la propria volontà a se stesso,
è forza superiore. Lao Tse
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Indice
6 Lettera agli stakeholder
10
12
13
18
20
21
24
26
28
29
Il Gruppo e la Sostenibilità
Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri
Profilo del Gruppo
Automobili
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni
Veicoli Industriali
Componenti e Sistemi di Produzione
Mappa dei principali accordi internazionali attivi
Modello di Corporate Governance
Governance della Sostenibilità
Piano di Sostenibilità
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile
44 Mobilità ecologica e sicura
45 A Fiat il primato europeo per le più basse
emissioni di CO2
48 Leader nei combustibili alternativi
52 Viaggio nei sistemi di trazione alternativi
54 Bollino verde per il trasporto urbano
56 Riciclare che passione
58 Sicure dentro e fuori
64 Innovazione sostenibile
65 Tecnologia pulita
66 PHYLLA: il sole a quattro ruote
68 L’azienda agricola piena di energia
70 La prima Ferrari verde
71 Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza
72 Comunicazione tra veicoli e infrastrutture
per la mobilità del futuro
72
74
75
76
78
81
82
83
85
86
86
90
94
98
100
104
106
110
112
Meno consumi e più sicurezza
Innovazione che migliorano la qualità della vita
Progetti e collaborazioni in Europa
Fabbriche amiche dell’ambiente
WCM verso la fabbrica eccellente
Integrazione della gestione ambientale
nei processi produttivi
Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti
Organici Volatili
Riduzione dei consumi energetici e ricorso
a energie alternative
La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi
Le persone, “motore” del Gruppo
Gestione e sviluppo delle risorse
Formazione e gestione della conoscenza:
importanti alleati per lo sviluppo delle persone
Salute e sicurezza, un impegno prioritario
I nostri figli, il nostro futuro
Relazioni industriali
Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita
Orientare l’Azienda verso il cliente
Fornitori come partner
Uno sviluppo in sintonia con le comunità
La performance in numeri
120 Parametri del Report
121 Indicatori di performance
159 Lettera di attestazione del Bilancio di Sostenibilità
160 Indice dei contenuti GRI-G3
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Lettera agli stakeholder
Per il Gruppo Fiat la sostenibilità è qualcosa che va al di là delle pagine di un Bilancio.
La consideriamo un modo di fare impresa, una mentalità che guida le scelte di ogni giorno, affinché
siano prese in maniera responsabile e con piena coscienza delle conseguenze che ne possono derivare.
Il nostro obiettivo è che questa visione sia sempre più radicata all’interno dell’Azienda e che pervada
ogni processo, ad ogni livello e in ogni settore di attività.
Il 2008 è stato un anno fondamentale per dare corpo alla nostra idea di sostenibilità e trasferirla in un
sistema di gestione strutturato. Nel corso dell’anno, infatti, il Gruppo Fiat ha adottato importanti
iniziative per allineare i propri comportamenti alle migliori pratiche internazionali.
Come primo passo, è stata costituita un’unità interna specificamente dedicata, con il compito di
facilitare la diffusione della cultura della responsabilità economica, ambientale e sociale e di
promuovere lo sviluppo di pratiche sostenibili.
Lo stesso top management è parte attiva nel percorso di miglioramento continuo che guida l’Azienda.
Inoltre, per la prima volta, è stato elaborato un dettagliato Piano di Sostenibilità, che contiene gli
impegni della Fiat, suddivisi nelle diverse aree di responsabilità, per il breve e medio periodo: dalla
promozione di una mobilità sempre più sostenibile alla riduzione dell’impatto ambientale dei processi
produttivi, dalla gestione e sviluppo delle risorse umane al miglioramento della qualità della vita
lavorativa, dalle attività per la rete di vendita alle iniziative a favore delle comunità locali.
I progressi verso il raggiungimento di questi obiettivi verranno costantemente verificati grazie
anche all’adozione di un sistema di monitoraggio gestionale basato su un set specifico di indicatori
di performance.
Già nel corso dell’anno sono stati raggiunti traguardi di rilievo.
In campo ambientale, ad esempio, a Fiat è stato riconosciuto il primato, tra i principali costruttori in
Europa, per il più basso livello di emissioni di CO2, risultando la più virtuosa sia a livello di brand sia
come Fiat Group Automobiles. Inoltre, con il lancio della Grande Punto “Natural Power”, Fiat ha
rafforzato la leadership nel campo delle vetture ecologiche alimentate a metano, grazie anche ai motori
sviluppati da FPT Powertrain Technologies. New Holland ha consolidato il proprio posizionamento
come “Clean Energy Leader”, offrendo un’ampia gamma di prodotti compatibili con il biodiesel puro,
mentre Iveco, oltre a proporre una gamma che soddisfa gli standard più severi in termini di emissioni
inquinanti, in largo anticipo rispetto alle scadenze di legge, ha avviato la sperimentazione di veicoli
ibridi diesel-elettrici. Magneti Marelli, infine, si è confermata attore primario nel campo della mobilità
sostenibile, aggiudicandosi uno pei premi automotive più prestigiosi al mondo per il sistema TetraFuel.
Questi esempi, che rappresentano solo una piccola parte dei risultati ottenuti, ci dicono che
stiamo procedendo nella giusta direzione e non fanno altro che rappresentare per tutti noi uno
stimolo a proseguire.
6 Lettera agli stakeholder
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Il Bilancio di Sostenibilità che vi presentiamo, giunto alla sua quinta edizione, pur continuando a
seguire le linee guida della Global Reporting Initiative, è stato rinnovato, nella forma e nei contenuti,
per coniugare il rigore del documento alla facilità di lettura dei dati e delle informazioni.
Come dicevamo, non crediamo che il nostro impegno si esaurisca nelle pagine di un Bilancio.
Siamo convinti che i grandi passi avanti compiuti e gli obiettivi ambiziosi che ci siamo posti – di cui
troverete ampio riflesso in questo documento – diano alla Fiat e a tutti i nostri stakeholder la garanzia
che le “buone pratiche” non siano affidate alla sensibilità delle singole persone, ma diventino parte
integrante della strategia di business del Gruppo.
Sappiamo che abbiamo di fronte un anno difficile, dovuto al deterioramento delle condizioni di
mercato in gran parte dei settori e delle aree geografiche in cui operiamo.
Ma la Fiat è pronta ad affrontare le trasformazioni che interverranno e a farlo da protagonista.
Siamo pronti a salvaguardare, insieme ai nostri marchi, anche il nostro metodo di gestione, basato
sulla convinzione che un percorso di sviluppo industriale abbia valore solo se è anche sostenibile.
Il Presidente
Luca Cordero di Montezemolo
L’Amministratore Delegato
Sergio Marchionne
Lettera agli stakeholder 7
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Più le circostanze sono contro di te,
più la tua forza interiore
sarà luminosa. Swami Vivekananda
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Il Gruppo e la Sostenibilità
10 Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri
12 Profilo del Gruppo
24 Mappa dei principali accordi internazionali attivi
26 Modello di Corporate Governance
28 Governance della Sostenibilità
29 Piano di Sostenibilità
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Pagina 10
Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri
Per il secondo anno Fiat è
PACE Award a Magneti
leader per le più basse
emissioni di CO2
Marelli per la tecnologia TetraFuel®
in Europa con 133,7 g/km
Grande Punto a metano nominata
Clean Car of the Year
leader
europei nelle vendite dei
veicoli a metano
Fiat e Iveco
Centro Ricerche Fiat
51 invenzioni
e ottenuti oltre 300 nuovi
diritti di brevetto
protette
2 miliardi di euro investiti
in ricerca e sviluppo
a livello mondo
Medaglia d’oro
al
Sima Innovation Awards per il
trattore New Holland NH 2
alimentato a idrogeno
TM
Fiat Group Automobiles premiata
CRM Excellence
Award di Gartner per la
con il
strategia di Customer
Relationship Management
5 stelle Euro NCAP
per Alfa MiTo e Lancia Delta che
si aggiungono a Fiat 500, Grande
Punto, Bravo, Croma e Alfa 159
10 Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri
Il motore F32 di FPT Powertrain
Technologies, per le macchine di
CNH - Case New Holland, è
Diesel dell’anno
soddisfazione
del cliente Iveco con
Il livello di
Assistance Non-Stop è pari a
9 punti su 10
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91 milioni di euro spesi per la
263 milioni di euro spesi
formazione di 133 mila
dipendenti: +14% rispetto al 2007
per il miglioramento della sicurezza
e dell'ambiente di lavoro
Autonomy
Mirafiori Baby il più grande
asilo nido aziendale d’Italia
19 milioni
di euro
l'impegno del Gruppo a favore
delle
comunità
Con
tutta la
gamma di Fiat Group Automobiles
può essere adattata per chi ha
ridotte capacità
motorie
8.000 persone aiutate
in Brasile, dal 2004, con il
progetto Árvore da Vida
Certificazione LEED
117 certificazioni
ISO 14001
(Leadership in Energy and
Environmental Design) allo
stabilimento Magneti Marelli
Powertrain di Hortolandia (Brasile)
81%
-3,2% il consumo
di energia per vettura
-30% i Composti
prodotta nei siti Fiat Group
Automobiles
dai siti europei di Fiat Group
Automobiles
Organici Volatili emessi
del valore dei materiali
diretti acquistati da Fiat Group
Automobiles e FPT Powertrain
Technologies proviene da siti di
fornitori certificati
ISO 14001
Il Gruppo e la Sostenibilità Un anno di Sostenibilità: fatti e numeri 11
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Profilo del Gruppo
Fiat è il più grande Gruppo manifatturiero
italiano.
Da più di cent’anni opera in campo
automotoristico progettando, costruendo e
vendendo automobili, camion, trattori, macchine
agricole, macchine movimento terra, motori e
componenti per autoveicoli, mezzi e sistemi di
produzione.
Il Gruppo svolge attività industriali e di servizi
finanziari nel settore automotoristico attraverso
Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene
rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.
Con 203 stabilimenti, occupa più di 198 mila
dipendenti in tutto il mondo e dispone di 118
centri di ricerca e sviluppo nei cinque continenti,
in cui operano circa 14.500 persone altamente
qualificate.
I ricavi, pari a 59,4 miliardi di euro, sono
aumentati dell’1,5 per cento rispetto al 2007: la
significativa performance dei primi nove mesi
(+8,4 per cento) è stata compensata dai cali
registrati dalla maggior parte dei Settori nel
quarto trimestre (-17,2 per cento rispetto al 2007).
Il risultato della gestione ordinaria di 3,4 miliardi
di euro è aumentato del 4 per cento (+129 milioni
di euro): gli incrementi conseguiti dalle Macchine
per l’Agricoltura, dai Veicoli Industriali e dalle
auto di lusso hanno più che bilanciato i cali
registrati da Fiat Group Automobiles, dai
Componenti e dalle Macchine per le Costruzioni.
Gruppo Fiat
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
(1)
2008
2007
2006
59.380
198.348
5.263
1.986
58.529
185.227
3.985
1.741
51.832
172.012
3.789
1.591
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Struttura del Gruppo: principali Settori
Automobili
FIAT GROUP
MASERATI
FERRARI
Macchine per
l’Agricoltura e
le Costruzioni
Veicoli
Industriali
CNH
IVECO
AUTOMOBILES
100%
100%
85%
12 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
89,3%
100%
Componenti e Sistemi
di Produzione
FPT
MAGNETI
MARELLI
TEKSID
COMAU
TECHNOLOGIES
100%
100%
84,8%
100%
POWERTRAIN
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Automobili
Fiat è tra i fondatori dell’industria automobilistica
europea. In più di un secolo di attività l’Azienda
ha prodotto quasi 93 milioni di vetture e veicoli
commerciali leggeri e per ben 12 volte i modelli
del Gruppo si sono aggiudicati il titolo di “Auto
dell’anno”. Il business dell’automobile comprende
Fiat Group Automobiles, Maserati e Ferrari.
Fiat Group Automobiles
Fiat Group Automobiles (FGA) progetta, produce
e vende automobili con i marchi Fiat, Alfa Romeo,
Lancia e Abarth, oltre che veicoli commerciali con
il marchio Fiat Professional. Ogni brand ha
un’identità specifica e persegue politiche
commerciali e di marketing distinte.
Fiat
Fiat è il marchio caratterizzato da creatività e
versatilità. Sui suoi modelli tante soluzioni
originali al servizio della massima praticità.
Senza per questo rinunciare al gusto di un design
“Made in Italy”, che spesso si trasforma in icona
di successo, come è avvenuto con la 500.
Nel 2008 è stato presentato Qubo, primo “free
space” del marchio, seguito in autunno dalla
Grande Punto Natural Power, versione a doppia
alimentazione (benzina e metano), che conferma
ancora una volta l’attenzione del brand verso
l’ambiente. L’impegno costante verso la ricerca di
soluzioni ecocompatibili ha portato Fiat ad essere
leader per le più basse emissioni di CO2 tra i
dieci marchi automobilistici più venduti in
Europa (fonte: JATO Dynamics, dati relativi
all’anno 2008).
Alfa Romeo
Alfa Romeo è simbolo di sportività, tecnologia e
comfort in un design unico. Tutta la gamma lo
conferma: dalla 147 alla 159, dalla Spider alla
Brera, alla serie speciale 8C, cui si ispira la
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 13
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nuovissima MiTo, commercializzata nel 2008.
MiTo è la compatta più sportiva del mercato, che
in quattro metri propone tutti i valori dell’Alfa
Romeo e si distingue per stile, agilità ed
eccellenza tecnica finalizzata al piacere di guida.
Lancia
Lancia si propone come marchio elitario ed
esclusivo. I suoi modelli sono caratterizzati da
un’eleganza da “indossare” nella vita di ogni
giorno. Tra le vetture della gamma troviamo infatti
la Ypsilon, la “city limousine” Musa, il
monovolume più venduto in Italia, e dal 2008 la
Delta. Vettura dal nome storico, quest’ultima
segna il ritorno del marchio nel segmento delle
berline medie, con una proposta che sintetizza
due valori fondamentali per il marchio: il fascino
dello stile e un temperamento audace e
innovatore.
14 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
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Abarth
Rilanciato due anni fa, Abarth è sinonimo di
grinta ed emozione sportiva. Sotto il segno dello
Scorpione sono tornate, in chiave moderna, tutte
le attività di un tempo. Nel 2008 il marchio ha
presentato la Abarth 500, il kit “esseesse” con il
quale elaborarla e infine l’edizione limitata
Assetto Corse.
Fiat Professional
Fiat Professional è il marchio dei veicoli
commerciali leggeri. È un punto di riferimento per
chi cerca produttività, facilità d’uso e bassi
consumi. Lo testimonia il suo ampio successo di
mercato e la recente conquista del titolo
“International Van of the Year 2009” da parte del
Fiorino, arricchitosi nel 2008 di due nuove versioni.
Fiat Group Automobiles
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
Autovetture e veicoli commerciali consegnati (numero)
(1)
2008
2007
2006
26.937
52.634
2.288
843
2.152.500
26.812
50.542
1.865
751
2.233.800
23.702
44.691
2.163
675
1.980.300
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 15
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Maserati
Maserati significa auto di lusso, equipaggiate con
le tecnologie più avanzate e facilmente
riconoscibili per l’inconfondibile eleganza delle
linee. Come dimostrano i modelli presentati nel
2008: dalla GranTurismo S, affascinante
interpretazione della sportività Maserati, alla
nuova Quattroporte, ora declinata nelle versioni
4,2 e 4,7 litri. La MC12, nella scorsa stagione, è
stata ancora la vettura vincente nel Campionato
Fia GT, dove ha contribuito alla vittoria del titolo
Squadre e Piloti.
Maserati
Ricavi netti (milioni euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
Autovetture consegnate (numero)
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
16 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
(1)
2008
2007
2006
825
767
73
47
8.759
694
695
97
54
7.496
519
649
82
46
5.734
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Pagina 17
Ferrari
Simbolo di eccellenza e di sportività, Ferrari non
ha bisogno di presentazioni. Il suo biglietto da
visita sono i titoli conquistati in Formula Uno:
16 nella categoria Costruttori e 15 in quella Piloti.
Oltre che, ovviamente, i modelli Gran Turismo:
automobili uniche nel design, nella tecnologia e
nel lusso che in tutto il mondo rappresentano il
più prestigioso “Made in Italy”. Nel 2008 la
gamma del Cavallino si è arricchita della nuova
California, prima “8 cilindri” coupé-cabriolet della
Casa con motore anteriore centrale, caratterizzata
da numerosi contenuti innovativi.
Ferrari
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
Autovetture omologate consegnate alla rete (numero)
(1)
2008
2007
2006
1.921
3.017
311
164
6.452
1.668
2.926
246
147
6.368
1.447
2.870
142
83
5.650
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 17
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Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni
CNH - Case New Holland produce e
commercializza trattori, mietitrebbia e un’ampia
gamma di macchine per soddisfare ogni esigenza
di chi lavora nell’agricoltura. E poi caricatori,
escavatori, pale e terne per rispondere alle
necessità di coloro che operano nel campo delle
costruzioni. Questi i prodotti di CNH - Case New
Holland, un’Azienda del Gruppo che è
internazionale per nascita e vocazione.
Si costituisce, infatti, nel 1999 dall’unione di due
costruttori prestigiosi e oggi opera in tutto il
mondo attraverso quattro marchi globali e due
regionali.
Macchine per l’Agricoltura
New Holland Agriculture è uno dei produttori
leader mondiali di macchine per l’agricoltura.
Il marchio è fortemente impegnato nel sostenere
tutte le potenzialità dei biocarburanti in
agricoltura e offre l’intera gamma con motori che
possono essere alimentati con biodiesel al cento
per cento. Case IH, specializzata nella costruzione
18 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
di un’ampia gamma di trattori, mietitrebbia e
imballatrici, dispone - tra l’altro - di una serie di
prodotti a quattro ruote motrici con potenza fino a
600 cavalli. Infine Steyr da oltre 60 anni è leader
di mercato in Austria nella fabbricazione di
trattori che si collocano nel segmento “premium”
del mercato europeo.
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Macchine per le Costruzioni
New Holland Construction è un produttore
globale che offre una gamma completa di
macchine movimento terra. Può contare su una
rete di 800 concessionari e più di 2.100 punti
vendita distribuiti in cento Paesi e, grazie
all’esperienza dei prestigiosi marchi da cui ha
tratto origine, vanta prodotti di qualità che
rispondono ad alti standard di sicurezza.
Case Construction, che opera nel comparto da
quasi 170 anni, produce vari tipi di mezzi, come
mini pale gommate, terne, escavatori ad alta
potenza e caricatori gommati, progettati per
affrontare condizioni climatiche estreme o aree a
rischio. Kobelco, infine, offre sul mercato
americano una gamma di prodotti caratterizzati
da soluzioni tecnologiche d’avanguardia.
CNH - Case New Holland
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
(1)
2008
2007
2006
12.723
31.521
676
286
11.843
28.173
648
308
10.527
25.335
394
289
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 19
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Pagina 20
Veicoli Industriali
Camion e autobus per muovere tonnellate di
merci e trasportare milioni di persone, per
operare in città e sulle autostrade, ma anche nelle
zone più impervie: dal deserto africano alla
Siberia e alla Cina. Veicoli per entrare nelle cave,
nelle miniere e spostare grandi quantità di merci
e di materiali pesanti, come marmi o laterizi.
E poi mezzi di pronto intervento, come i veicoli
antincendio, per dare soccorso immediato in
situazioni di emergenza o i mezzi impiegati in
impegnative missioni di peacekeeping. Tutti
questi veicoli industriali sono realizzati da Iveco,
il Settore di Fiat Group che offre al mercato una
gamma completa di mezzi da lavoro, capaci di
rispondere a qualsiasi necessità.
Iveco
Iveco è leader nel trasporto su gomma: progetta e
costruisce un’articolata serie di veicoli industriali
leggeri (da 2,8 a 6 tonnellate di peso totale a
terra), medi (da 6 a 16 tonnellate) e pesanti (oltre
le 16 tonnellate) sia per il trasporto stradale sia
20 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
per impieghi off-road. L’anno scorso hanno
debuttato con il marchio Iveco il nuovo
Eurocargo, camion ”medio”, proposto in versione
stradale e 4x4, e due inediti veicoli fuoristrada
leggeri: il Massif e la Campagnola, storico
modello rilanciato nel 2008.
Iveco Irisbus
Iveco Irisbus è uno dei principali costruttori
europei che operano nel settore del trasporto
collettivo di persone. Tra i veicoli presentati di
recente si segnalano il Crossway Low Entry, un
autobus ribassato per servizi intercity e, per il
trasporto di alto livello, Crealis, autobus che
adotta numerose soluzioni innovative, soprattutto
nel design esterno ed interno.
Iveco Magirus
Con il marchio Iveco Magirus, il Settore è
protagonista nel comparto dei mezzi antincendio
e di soccorso, ed è in particolare leader mondiale
nel segmento delle scale.
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Iveco Astra
Iveco Astra, invece, è sinonimo di forza e
versatilità, grazie ad una gamma di mezzi capaci
di destreggiarsi nelle cave e nelle miniere più
impervie e di movimentare grandi quantità di
materiali pesanti. Nel 2008 Iveco Astra ha lanciato
il grande dumper rigido RD50, che ha una portata
utile di 50 tonnellate.
Iveco Defence Vehicles
Iveco Defence Vehicles è specializzata nei veicoli
adatti ad applicazioni per la difesa. Il suo fiore
all’occhiello è il Light Multirole Vehicle (LMV)
protagonista di tante missioni di pace durante le
quali ha dato prova delle sue eccezionali qualità
nella protezione degli equipaggi, salvando molte
vite umane.
Veicoli industriali
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero) (3)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (2)
Unità consegnate (numero)
(1)
2008
2007
2006
10.768
27.108
426
246
192.100
11.196
26.461
347
207
211.700
9.136
24.533
342
174
181.500
(1) Al netto dei veicoli ceduti in buy-back.
(2) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
(3) Esclude i dipendenti occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).
Componenti e Sistemi di Produzione
L’area di business Componenti e Sistemi di
Produzione riunisce quattro Settori che hanno un
ruolo strategico per il Gruppo: FPT Powertrain
Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.
Ognuno nel proprio campo, infatti, fornisce alle
nostre Aziende prodotti, oltre che supporto
tecnologico e ingegneristico. Queste competenze
permettono loro di essere partner qualificati
anche di altri costruttori.
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies (FPT) è il Settore che
si occupa di tutte le attività del Gruppo nel campo
di propulsori e cambi per vetture, veicoli
commerciali leggeri medi e pesanti, autobus,
macchine agricole e da costruzione. FPT sviluppa
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 21
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Pagina 22
soluzioni anche per il comparto marino e
nell’ambito della Power Generation. Nell’Azienda
operano circa tremila tecnici altamente
specializzati, che si dedicano alla ricerca, allo
sviluppo e all’ingegnerizzazione di tecnologie
innovative. Nel 2008 l’attività di FPT
ha accompagnato lo sviluppo delle tante novità
presentate dai marchi del Gruppo, realizzando
numerosi prodotti tra i quali si segnalano i diesel
Euro 5 per Fiat Bravo e Lancia Delta, il nuovo
motore 1.4 litri a doppia alimentazione metanobenzina per Fiat Grande Punto e
l’industrializzazione del sistema Start&Stop per
Fiat 500 Pur-O2®.
FPT Powertrain Technologies
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero) (2)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1)
2008
2007
2006
7.000
20.507
898
141
7.075
19.876
365
70
6.145
18.924
254
74
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
(2) Include anche i dipendenti Iveco occupati nelle attività powertrain confluite in FPT Powertrain Technologies (8.335 unità a fine 2008 e 8.218 unità a fine 2007).
Magneti Marelli
Molti dei componenti nevralgici di un veicolo,
dai fari ai sistemi di controllo motore, dalle
sospensioni all’elettronica che costituisce il
“sistema nervoso” del mezzo, sono progettati e
realizzati da Magneti Marelli. L’Azienda, che ha
dimensione internazionale ed è presente in 18
Paesi, opera in diverse aree di business:
illuminazione, sistemi elettronici, controllo
motore, sistemi di scarico, sospensioni e
ammortizzatori, componenti plastici, motorsport e
distribuzione di ricambi al mercato indipendente.
Rispondendo alle esigenze dei clienti, nel 2008
Magneti Marelli ha realizzato decine di nuovi
prodotti in tutte le linee di business. Tra questi si
segnalano i componenti per Lancia Delta, Alfa
MiTo, Abarth 500 e Maserati GranTurismo.
Magneti Marelli
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1)
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
22 Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo
2008
2007
2006
5.447
33.216
474
268
5.000
27.962
319
221
4.455
25.195
293
210
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Pagina 23
Teksid
Teksid, con più di 60 anni di esperienza, è oggi il
più grande gruppo di fonderie di ghisa del
mondo, con una capacità produttiva di circa 600
mila tonnellate annue. In questo materiale, infatti,
realizza basamenti, teste cilindri e altri
componenti per motori, oltre che particolari per
trasmissioni, cambi e sospensioni. Costruisce
anche teste cilindri in alluminio. Tra i suoi clienti,
oltre alle Aziende di Fiat Group, ci sono anche i
più importanti costruttori del mondo di
automobili, camion, trattori e motori diesel.
Teksid
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1)
2008
2007
2006
837
7.600
41
3
783
7.826
32
1
979
8.342
32
5
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Comau
Come specialista nei sistemi di automazione
industriale destinati al Settore autoveicolistico,
Comau è l’Azienda del Gruppo che realizza
“le macchine che costruiscono le macchine”.
Offre, infatti, un ampio assortimento di soluzioni
sia nell’ambito dei sistemi di saldatura e
assemblaggio scocche sia nell’ambito dei sistemi
di lavorazione e montaggio meccanico. Attività
complessa che comprende: ingegneria, logistica e
gestione, fabbricazione, installazione, avvio
produttivo e manutenzione degli impianti
produttivi presso gli stabilimenti dei clienti.
Comau
Ricavi netti (milioni di euro)
Dipendenti a fine esercizio (numero)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali (milioni di euro)
Spesa complessiva in Ricerca e sviluppo (milioni di euro) (1)
2008
2007
2006
1.123
11.445
17
13
1.089
11.960
33
12
1.280
12.293
56
20
(1) Include i costi capitalizzati e quelli spesati direttamente a conto economico.
Il Gruppo e la Sostenibilità Profilo del Gruppo 23
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Pagina 24
Mappa dei principali accordi
internazionali attivi
Italia
Francia e Italia
FPT Powertrain Technologies
e Gruppo Daimler
Fiat Group Automobiles e
Gruppo PSA Peugeot Citroën
Collaborazione strategica e
fornitura di motori diesel
light duty
JV (Sevel) paritetica per la
produzione di tre famiglie di
veicoli:
- monovolume alto di gamma
per Peugeot, Citroën, Fiat e
Lancia
- furgone commerciale
compatto per Peugeot, Citroën
e Fiat
- combi per Peugeot, Citroën e
Fiat
Francia, Germania, Italia,
Svizzera, Gran Bretagna
Europa
Iveco e Barclays
Fiat Group Automobiles (FGA)
e Crédit Agricole
JV per fornire servizi finanziari
a rete di vendita e clienti finali
Iveco
JV per le attività di
finanziamento in Europa di FGA,
Jaguar e Land Rover
Serbia
Fiat Group Automobiles (FGA)
e Governo Serbo
JV per la produzione di
autovetture FGA nello
stabilimento ex Zastava
(FGA 67% e Governo
Serbo 33%)
24 Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi
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Polonia
Turchia
Cina
Giappone
Fiat Group Automobiles e Ford
Fiat Group Automobiles e
- Gruppo PSA Peugeot Citroën
- Tofas (Gruppo Koç)
Iveco, FPT Powertrain
Technologies, SAIC e Chongqing
FPT Powertrain Technologies e
Suzuki Motor Corporation
JV per la produzione e la
vendita di veicoli industriali e
relativi motori e trasmissioni
Accordo di licenza per la
produzione di motori diesel
Multijet
Alleanza per sviluppo e
produzione di vetture del
segmento A (Fiat 500 e Ford KA)
FPT Powertrain Technologies
e General Motors
JV per la produzione del motore
diesel 1.3 Multijet
Alleanza per sviluppo e
produzione di veicoli
commerciali leggeri
CNH - Case New Holland e
Koç Holding
JV per la produzione di trattori
con marchio Case IH e New
Holland, importazione e
distribuzione di macchine per
l'agricoltura in Turchia (CNH
37,5% e Koç Holding 37,5%)
Pakistan
CNH - Case New Holland e
Al Futtaim
JV (Al-Ghazi) quotata per la
produzione e distribuzione di
trattori con il marchio New
Holland in Pakistan (CNH 43.2%
e Al Futtaim Group 50%)
Russia
Fiat Group Automobiles e
OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)
JV per produzione (modello
Linea) e commercializzazione di
vetture Fiat
Accordo di collaborazione
relativo a:
- assemblaggio dei modelli Palio,
Albea e Doblò
- assemblaggio di un veicolo
commerciale leggero Ducato
Iveco e Samotlor
JV per la produzione del Daily
in Russia
India
Magneti Marelli e
Sumi Motherson
CNH - Case New Holland e
Larsen & Toubro
JV per la produzione e la vendita
di macchine per le costruzioni
JV per la produzione di
sistemi di illuminazione
e controllo motore
Fiat Group Automobiles, FPT
Powertrain Technologies e TATA
Alleanza per:
- JV per la produzione di auto
dei segmenti B e C, motori e
cambi
- Condivisione della rete di
concessionari
Magneti Marelli e Krishna
Due JV per la produzione di
sistemi di scarico
Magneti Marelli e
Endurance Technologies
JV per la produzione di
ammortizzatori
FPT Powertrain Technologies e
OJSC-Sollers (già Severstal-Auto)
Magneti Marelli e
Suzuki, Maruti Suzuki
Magneti Marelli e
United Machines
JV per produzione del motore
diesel F1A
JV per la produzione di
centraline elettroniche di
controllo per motori diesel
JV per la produzione di
sistemi elettronici automotive
Il Gruppo e la Sostenibilità Mappa dei principali accordi internazionali attivi 25
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Pagina 26
Modello di Corporate Governance
Il modello di Corporate Governance del Gruppo Fiat aderisce e si conforma ai principi di governance raccomandati dal Codice
di Autodisciplina delle società quotate, edito nel marzo 2006 da Borsa Italiana S.p.A., con le integrazioni e gli adeguamenti
nel tempo adottati in forza della previgente quotazione presso il New York Stock Exchange (NYSE) e quelli conseguenti alle
caratteristiche del Gruppo.
Obiettivo 2009
Aggiornamento del
Codice di Condotta
per allinearlo alle
migliori pratiche
Negli ultimi quindici anni il Gruppo ha arricchito
notevolmente il proprio sistema di buon governo
societario tramite l’adozione di un insieme di
valori, regole e procedure da parte del vertice
aziendale.
Elemento fondamentale del sistema di Corporate
Governance è il Codice di Condotta approvato dal
Consiglio di Amministrazione di Fiat S.p.A. ed
entrato in vigore nel 2003 sostituendo il
precedente Codice Etico del 1993. Il Codice
definisce i principi di condotta negli affari nonché
gli impegni e le responsabilità dei dipendenti.
Non trascura i risvolti sociali e ambientali che
accompagnano le attività del Gruppo, unitamente
alla considerazione dell’importanza di un
approccio cooperativo con gli stakeholder.
Nel 2002 Fiat S.p.A., in qualità di società
emittente azioni quotate, istituisce e adotta il
Regolamento Internal Dealing diretto a
disciplinare gli obblighi informativi e le modalità
comportamentali delle “Persone Rilevanti” e della
stessa Società, al fine di assicurare la massima
trasparenza e omogeneità informativa nei
confronti del mercato. Il regolamento rimarrà in
vigore fino al marzo 2006, quando il recepimento
della direttiva europea “Market Abuse”
disciplinerà integralmente la materia, rendendo
superflua un’ulteriore regolamentazione in via
volontaria.
Nel 2003 il Consiglio di Amministrazione di Fiat
S.p.A. approva per la prima volta il Modello di
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs.
231/01 che sarà successivamente aggiornato nel
2005, nel 2006, nel 2007 e nel 2008 per recepire le
evoluzioni normative ed interpretative in materia
26 Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance
di reati sanzionati ex. D.Lgs. 231/01. Approvate dal
Consiglio di Amministrazione, entrano in vigore
nel 2003 le Linee di indirizzo per il Sistema di
Controllo Interno. Il documento individua le
principali responsabilità per il disegno, il
funzionamento e il monitoraggio del sistema di
controllo interno. Il Consiglio approva inoltre i
regolamenti del Comitato Controllo Interno e del
Comitato Nomine e Compensi che, rivisti nel
2005, definiscono composizione, compiti e
riunioni dei Comitati. Il Comitato Nomine e
Compensi rimarrà in vigore fino al 2007 per
diventare poi Comitato Nomine e Corporate
Governance e Comitato Remunerazioni.
Entrano in vigore sempre nel 2003 anche le Linee
Guida sulle operazioni significative e con parti
correlate. Conformemente al Codice di
Autodisciplina delle società quotate, il Consiglio
di Amministrazione si riserva in via preventiva
l’esame e l’approvazione delle operazioni aventi
un significativo rilievo economico, patrimoniale e
finanziario, ivi comprese le più significative
operazioni con parti correlate che assoggetta a
particolari criteri di correttezza sostanziale e
procedurale.
Nel 2004, per la prima volta, le informazioni
relative al sistema di Corporate Governance,
precedentemente contenute nella Relazione sulla
Gestione al Bilancio, vengono organizzate in un
documento: la Relazione sulla Corporate
Governance.
La Relazione, redatta in conformità alla Guida
diffusa da Assonime ed Emittenti Titoli S.p.A. e
raccomandata da Borsa Italiana S.p.A., ha
cadenza annuale.
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Pagina 27
Sempre nel 2004 il Gruppo Fiat attiva un processo
di Enterprise Risk Management il cui framework
di riferimento è il COSO (The Committee of
Sponsoring Organizations of the Tradeway
Commission) - Enterprise Risk Management
(ERM) - Integrated Framework del 29 settembre
2004.
Nel 2005 l’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A.
approva articolati requisiti per la valutazione
annuale dell’indipendenza degli amministratori.
Sempre nel 2005 il Consiglio di Amministrazione
approva la Procedura di Gruppo per il
conferimento di incarichi a società di revisione al
fine di salvaguardare il requisito di indipendenza
delle società incaricate della revisione contabile.
Entra inoltre in vigore nel 2005 la Procedura per
la gestione delle denunce che ha la finalità di
disciplinare il processo operativo di ricevimento,
archiviazione e riscontro delle segnalazioni di
violazione del Codice di Condotta pervenute da
qualsiasi soggetto interno (dipendenti) o esterno
all’Azienda (fornitori, clienti eccetera).
Nel 2006 il Gruppo Fiat, in qualità di “Foreign
registrant accelerated filer”, certifica il sistema di
controllo interno sul reporting finanziario previsto
dalla sezione 404 del Sarbanes Oxley Act
statunitense. Le attività effettuate dal
management e dall’Internal Audit con riferimento
al processo di conformità al Sarbanes-Oxley Act,
nonostante il delisting dal New York Stock
Exchange (NYSE), sono state di fatto mantenute
come attività di valutazione e monitoraggio del
Sistema di Controllo Interno sul Financial
Reporting (ICFR). Ciò anche al fine di supportare
la certificazione da parte dell’Amministratore
Delegato e dei dirigenti preposti alla redazione
dei documenti contabili societari, richiesta dalla
legge italiana 262/2005 a partire dal 2007. Sia a
livello di Gruppo sia di Settore, i risultati delle
attività ICFR sono periodicamente comunicate al
top management e al Comitato Controllo Interno.
Il Modello di Enterprise Risk Management (ERM)
approccio bottom-up: partendo dalla singola Società o
business unit, ogni rischio è valutato in termini di
probabilità di accadimento e impatto (economico, di
continuità di business o di ritorno d’immagine aziendale)
entrambi, come alto/medio/basso, fino ad ottenere una
valutazione di Settore.
Il modello prevede che siano inoltre descritte le misure in
essere, definite le future misure di contenimento dei rischi
non accettabili, i piani di azione e i relativi responsabili.
L’intero processo è supportato da un sistema informatico
sviluppato internamente ad hoc.
Al temine del processo, i Risk Report di ogni Settore
vengono consolidati dando vita al Group Risk Report.
Con l’approvazione delle linee di indirizzo per il Sistema di
Controllo Interno, nel dicembre del 2002, il Gruppo Fiat ha
stabilito che, nei singoli Settori, in base a determinati
criteri (natura del rischio, probabilità, impatto eccetera) i
rischi devono essere sottoposti all’esame del Consiglio di
Amministrazione da parte degli Amministratori Esecutivi.
Inoltre, la mappa dei rischi e delle contromisure è
presentata annualmente al Comitato Controllo Interno che
tra i suoi compiti ha anche quello di assistere il Consiglio
nel verificare l’adeguatezza e l’effettivo funzionamento del
Sistema di Controllo Interno.
Il Gruppo Fiat considera il sistema di controllo interno un
elemento fondamentale della Governance aziendale e ha
implementato il modello ERM per garantirne l’efficienza e
l’efficacia, assicurando un’attenta gestione dei rischi.
A questo fine il Gruppo ha studiato e adattato alle proprie
esigenze l’Enterprise Risk Management, il framework
pubblicato nel settembre 2004 dal COSO (The Committee
of Sponsoring Organizations of the Tradeway Commission),
il comitato formato da cinque associazioni professionali
americane con competenze specifiche di bilancio e
auditing.
L’ERM è stato strutturato come un processo aziendale con
obiettivi e ruoli definiti in tutta l’organizzazione. Consente
un costante monitoraggio dei rischi che possono impedire
il raggiungimento degli obiettivi aziendali ma anche
rappresentare delle opportunità.
Il processo è coordinato centralmente dall’ente aziendale
Group Control, mentre nei Settori la responsabilità è stata
attribuita ai Chief Financial Officer (CFO).
La mappatura dei rischi è stata effettuata centralmente
con un approccio top-down, partendo dagli obiettivi di
processo e identificando 80 risk drivers in diverse
aree/processi. La valutazione del rischio segue invece un
La funzione Internal
Audit ha attuato un
external quality
assessment
ottenendo il giudizio
di generally compliant
agli standard
internazionali di
Internal Audit. Tra le
best practice emerse:
il posizionamento
organizzativo, lo
sviluppo professionale,
i metodi e i sistemi
informatici utilizzati
Il Gruppo e la Sostenibilità Modello di Corporate Governance 27
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9:15
Pagina 28
Governance della Sostenibilità
Per essere sostenibile e garantire una crescita
duratura nel tempo, un’azienda deve tener in
considerazione gli interessi e le aspettative degli
stakeholder. In quest’ottica nel Gruppo Fiat
l’integrazione delle scelte economiche con quelle
di natura sociale e ambientale costituisce un
impegno fondamentale per la creazione di valore
di lungo periodo. Questa consapevolezza ha radici
nella storia del Gruppo e si è evoluta e rafforzata
nel corso degli anni, integrando
progressivamente la Sostenibilità nelle strategie
aziendali. Il 2008 ha rappresentato l’anno
dell’ulteriore evoluzione. Il Gruppo ha costituito
un’Unità dedicata che ha lo scopo d’introdurre un
sistema di Gestione Integrata della Sostenibilità
volto a promuovere un processo di
miglioramento continuo a supporto di uno
sviluppo sostenibile, contribuendo alla gestione
dei rischi e migliorando al tempo stesso la
reputazione presso gli stakeholder.
Group Executive Council
Funzioni Corporate
Unità di Sostenibilità
Comitato di Sostenibilità
Settori
Gli organi della Sostenibilità
L’ Unità di Sostenibilità, (US) che fa capo al Group
Controller, ha il compito di facilitare la diffusione
della cultura della Sostenibilità in Azienda, di
individuare le aree di miglioramento e di
supportare e coordinare i progetti che
costituiscono il Piano di Sostenibilità.
Il Comitato di Sostenibilità (CS) favorisce e valuta
le decisioni operative e svolge un ruolo consultivo
delle proposte che l’US sottopone al GEC (Group
Executive Council). A partire dal 2009 il Comitato si
riunirà istituzionalmente due volte all’anno, mentre
i suoi componenti continueranno ad essere
consultati singolarmente in caso di necessità.
Il CS è composto dalle principali funzioni
aziendali di Gruppo e Settore: Business
Development, Corporate Communications,
Engineering & Design, GEC Coordinator, Group
Control, Human Resources, Industrial Relations,
Institutional Relations, Internal Audit, Manufacturing,
Purchasing, Senior Counsel, Treasurer.
Il GEC, organismo decisionale guidato
dall’Amministratore Delegato del Gruppo e
composto dagli Amministratori Delegati dei
Settori operativi e da alcuni capi funzione,
28 Il Gruppo e la Sostenibilità Governance della Sostenibilità
definisce l’approccio strategico, approva le linee
guida e valuta la congruità del Piano di
Sostenibilità con l’orientamento di business.
Il GEC è periodicamente informato sull’andamento
dei progetti e sulle performance del Gruppo
relativamente alle tematiche di Sostenibilità.
Il Processo del Piano di Sostenibilità
L’Unità di Sostenibilità individua, in collaborazione
con i Settori e le Funzioni Corporate, le aree di
miglioramento e i relativi progetti/obiettivi e formula
una proposta di Piano di Sostenibilità (fase di
pianificazione).
Il Piano viene valutato dal Comitato di Sostenibilità e,
in seguito, viene sottoposto per approvazione al GEC,
che ne analizza la coerenza con la strategia del
Gruppo. La responsabilità dei progetti e del
raggiungimento degli obiettivi concordati nel Piano di
Sostenibilità fa capo ai diversi Settori o alle Funzioni
Corporate, che hanno risorse, strumenti e know-how
necessari per l’implementazione (fase di gestione).
A ulteriore garanzia del rispetto degli impegni presi,
l’US è periodicamente informata dello stato di
avanzamento dei progetti e, a sua volta, aggiorna il
GEC (fase di controllo).
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Pagina 29
Piano di Sostenibilità
In questa edizione del Bilancio, il Gruppo presenta il suo primo Piano di Sostenibilità con il quale
comunica il proprio impegno nei confronti degli stakeholder.
Il Piano si focalizza su alcune direttrici prioritarie, è dettagliato sul 2009, e verrà aggiornato di anno in
anno al fine di rendicontare sullo stato dei progetti e fissare nuovi obiettivi per garantire un
miglioramento continuo delle performance del Gruppo.
Corporate Governance e Sostenibilità
■
Mantenere un sistema di Governance allineato con le best practice internazionali
Prodotto
■
■
■
Continuare a ridurre le emissioni di CO 2 e le emissioni inquinanti
Incrementare la recuperabilità, riciclabilità e riutilizzabilità dei veicoli
Continuare a migliorare la sicurezza dei prodotti
Processi produttivi
■
■
Migliorare la cultura ambientale del Gruppo
Minimizzare l’impatto ambientale (e.g. consumo di energia, emissioni di CO 2)
Risorse umane
■
■
■
■
■
Offrire pari opportunità
Promuovere lo sviluppo del capitale umano
Sviluppare e gestire la conoscenza
Sensibilizzare sui temi di Sostenibilità
Promuovere e salvaguardare la salute e la sicurezza
Rete dei concessionari e di assistenza
■
Formare la rete su tematiche specifiche di ecologia e sicurezza
Clienti
■
Migliorare la “customer experience”
Fornitori
■
Sviluppare e promuovere la Sostenibilità ambientale e sociale nella Supply Chain
Comunità
■
■
Supportare le comunità locali
Sostenere la formazione dei giovani
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 29
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Pagina 30
Piano di Sostenibilità
Corporate Governance e Sostenibilità
Sistema di Governance best-in-class
Impegni
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Sviluppare e diffondere all’interno
del Gruppo Fiat la cultura della
Sostenibilità
●
Implementazione di un sistema di
Gestione Integrata della Sostenibilità che
includa aspetti ambientali e sociali nelle
decisioni di business
✔ Creati l’Unità e il Comitato di Sostenibilità
✔ Coinvolto periodicamente il GEC (Group
2009
■ definizione di un flusso informativo verso
il CdA
Executive Council) per condividere
tematiche di Sostenibilità
✔ Identificate le principali aree di
miglioramento e i relativi progetti
✔ Elaborato il primo Piano di Sostenibilità
✔ Iniziato il supporto e il coordinamento
centrale dei progetti
Vedere pagine 28 e 29
✔ Formulata una proposta di aggiornamento
■ approvazione e diffusione del Codice di
Condotta aggiornato
●
Introduzione di uno specifico programma
anti-frode
✔ Primo esame
■ approvazione e diffusione del programma
anti-frode
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di
soluzioni tecnologiche diversificate:
✔ Il brand Fiat ha registrato le emissioni
medie ponderate più basse in Europa (133,7
g/km di CO2) tra i 10 marchi più venduti
(fonte: Jato Dynamics)
✔ Circa il 36% delle vetture vendute in
Europa ha registrato emissioni fino a 120
g/km di CO2 e circa il 73% fino a 140 g/km
di CO2
✔ Introdotto il sistema Start&Stop sul
modello Fiat 500
✔ Presentata la gamma Fiat Pur-O2® che
comprende le versioni di 500, Bravo e
Croma con emissioni di CO2 ulteriormente
ridotte
2009
■ graduale estensione della gamma
Fiat Pur-O2®
●
Aggiornamento del Codice di Condotta
Prodotto
Emissioni di CO2
Proseguire nello sviluppo di una
gamma di vetture con il più basso
livello di emissioni di CO2 medie
ponderate
Fiat Group Automobiles (FGA)
MOTORI
● “downsizing”
dei motori a benzina (e.g. T-Jet)
tecnologia Multiair (2009)
● Multijet di seconda generazione su motori
diesel (2009)
● sistema Start&Stop su larga scala
● motore bicilindrico (Small Gasoline
Engine) su vetture dei segmenti più bassi
●
TRASMISSIONI
diffusione del cambio AMT (Automated
Manual Transmission) nel segmento delle
vetture piccole e sui veicoli commerciali
leggeri
● introduzione di cambi altamente efficienti
a doppia frizione a secco (DDCT - Dual Dry
Clutch Transmission) nel segmento delle
vetture medie
●
VEICOLO
riduzione di peso del 5% sui modelli
2010-12 vs quelli 2005-07
● aumento dell’efficienza generale dei
sistemi ausiliari (e.g. sistemi di
climatizzazione, alternatore, pompa olio) e
della gestione termica (sistemi di
raffreddamento con scambiatori di calore
intelligenti)
●
30 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
Vedere pagine 45 e 46
2012
■ mantenimento della leadership per le
vetture con il più basso livello medio
ponderato di emissioni di CO2 tra i principali
costruttori in Europa
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17-03-2009
Impegni
9:15
Pagina 31
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di
soluzioni tecnologiche diversificate:
✔ –17% di emissioni di CO2 (365 vs 443 g/km):
Quattroporte 4.7 Automatica (2008) vs
Quattroporte 4.2 cambio elettroattuato F1
(2005)
2012
■ –30% di emissioni di CO2 sulla nuova
Quattroporte vs versione 2008
Ridurre le emissioni di CO2 con un
approccio a 360 gradi
Maserati
MOTORI
● nuova famiglia di motori (studi sul
downsizing e/o turbo)
● sistema Start&Stop
TRASMISSIONI
aumento dell’efficienza del cambio
✔ –13% di emissioni di CO2 (345 vs 400 g/km):
GranTurismo 4.2 Automatica (2008) vs
GranSport 4.2 F1 (2005)
●
VEICOLO
pneumatici verdi (riduzione della
resistenza al rotolamento)
● materiali più leggeri e ultra leggeri
● aumento dell’efficienza aerodinamica su
tutti i nuovi modelli
● miglioramento della gestione termica e del
raffreddamento
● ottimizzazione di attriti e lubrificazione
● introduzione di accessori intelligenti
(Pulse Width Modulation controllers, Smart
alternator)
●
Ferrari
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di
soluzioni tecnologiche diversificate:
MOTORI
doppia iniezione (2009)
● sistema Start&Stop (2009)
● smart alternator (2009/10)
● gestione termica intelligente (2009/10)
● programma di riduzione dell’attrito (2009/10)
● studio su motori turbo
●
✔ –12% di emissioni di CO2:
California motore 8 valvole vs F430 8 valvole.
Sulla California sono stati introdotti:
✔ iniezione diretta ad alta pressione
(200 bar)
✔ cambio a doppia frizione
✔ efficienza aerodinamica
✔ Brake Prefill
2012
■ –40% di emissioni di CO2 vs gamma 2007
✔ Introdotto il motore diesel F32, altamente
efficiente e di dimensioni ridotte, per
minipale. Si è aggiudicato il riconoscimento
“Diesel of the Year”
In corso
TRASMISSIONI
pompa dell’olio di lubrificazione del
cambio ad alta efficienza
●
VEICOLO
materiali ultra leggeri (nuova Enzo 2011/12)
● controllo attivo dei flussi aerodinamici
interni (2009/10)
● valutazione, in collaborazione con i
fornitori, di nuovi pneumatici con ridotta
resistenza al rotolamento
● ottimizzazione della frenata per minimizzare
le perdite e aumentare l’efficienza
●
CNH - Case New Holland
Aumento dell’efficienza (quantità di lavoro
svolto per unità di energia utilizzata per
macchina), attraverso:
● miglioramento dei sistemi veicolo
(trasmissioni, circuiti idraulici, sistemi di
raffreddamento, sistemi di ventilazione e
condizionamento, fonte energia elettrica)
per macchine agricole
● sviluppo di prototipi e di tecnologie
(uniche al mondo per livello di efficienza)
per caricatori gommati
● studi di fattibilità per prototipi di minipale
e terne con motori di dimensioni ridotte
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 31
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17-03-2009
Impegni
9:15
Pagina 32
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Introduzione e sviluppo di un portafoglio di
soluzioni tecnologiche diversificate:
✔ Promosso un gruppo di lavoro con altri
costruttori di veicoli industriali e con la
Commissione europea al fine di sviluppare
una metodologia per la misurazione delle
emissioni di CO2 dei veicoli commerciali
pesanti
2012
■ definizione di un metodo efficace per
misurare le emissioni di CO2 dei veicoli
commerciali pesanti
Promuovere veicoli più lunghi per
aumentare la capacità di trasporto merci
✔ Memorandum d’Intesa con il Ministero dei
Trasporti italiano per la sperimentazione di
semirimorchi più lunghi (Progetto Diciotto)
2009
■ sperimentazione su strada di 20 unità
(combinazioni di articolati di
trattori/semirimorchi di 18 m. di lunghezza)
Promuovere nei principali mercati almeno
un modello ad energia alternativa, in linea
con le condizioni socio-economiche ed
energetiche locali:
● metano (brand Natural Power) e GPL
in Europa
● Flex & TetraFuel in America Latina
✔ 75% quota di mercato Fiat nelle vetture a
metano e 55% quota di mercato nei veicoli
commerciali leggeri a metano in Europa
(80.000 veicoli Fiat a metano venduti in
Europa)
✔ Gamma a metano più ampia d’Europa con
8 modelli tra Fiat e Fiat Professional
(lanciata Grande Punto Natural Power)
✔ 650.000 veicoli Fiat Flexfuel e TetraFuel®
venduti in Brasile (99% del mix di vendita)
✔ Aggiudicato il bando della Regione
Lombardia per la fornitura di 20 Panda
metano-idrogeno
2009:
■ mantenimento della leadership nel
mercato dei veicoli a metano
■ lancio sul mercato del Ducato e del Fiorino
Natural Power
■ introduzione di una gamma di veicoli a
GPL
Rafforzare la leadership nella riduzione
dei consumi e delle emissioni di CO2
Iveco
MOTORI
● motori Common Rail per la gamma dei
veicoli commerciali pesanti
● miglioramento dell’efficienza del sistema
SCR (Selective Catalytic Reduction)
● ultra-high fuel economy oil per i motori
Cursor (2009)
VEICOLO
miglioramento dell’efficienza dei sistemi
ausiliari (e.g. aria condizionata,
raffreddamento motore)
●
Promuovere l’utilizzo di fonti
energetiche alternative e rinnovabili
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
● Valutazione
e sperimentazione di altre
soluzioni sostenibili per il futuro:
● trazione elettrica/ibrida per la mobilità
urbana
● miscele metano-idrogeno
Vedere pagine 48-50
●
CNH - Case New Holland
●
Promuovere il piano Clean Energy Leader
per l’utilizzo di biocombustibili e seguire con
interesse la ricerca sui biocarburanti di
seconda generazione, prodotti dalle
coltivazioni per scopi non alimentari (New
Holland Agriculture)
✔ 80% dei modelli di New Holland
Agriculture sono predisposti per l’utilizzo di
miscele di biocombustibili fino al 100%
Promuovere il concetto di indipendenza
energetica per l’azienda agricola attraverso
l’utilizzo di trattori a idrogeno (New Holland
Agriculture)
✔ Realizzato NH2TM, primo prototipo funzionante
● Promuovere soluzioni di combustibili/trazioni
alternative per specifici segmenti di prodotto:
● metano per furgoni, camion e autobus
● trazione elettrica per minibus e furgoni
merci urbani
✔ Leader in Europa con una gamma
completa di veicoli a metano e un parco
circolante di circa 10.000 mezzi
● Valutazione
✔ Sperimentati 10 Daily ibridi in
collaborazione con FedEx
✔ Sperimentato su strada un Eurocargo
ibrido in collaborazione con TNT
●
Iveco
2009
■ predisposizione di tutti i motori a benzina
per l’utilizzo di miscele di bioetanolo al 10%
(E10)
Ampliamento della gamma di modelli che
possono utilizzare combustibili alternativi o
rinnovabili
● Aumento della compatibilità della gamma con
miscele a percentuali più alte di biocombustile
Maserati
e sperimentazione di altre
soluzioni sostenibili per il futuro:
● trazione ibrida diesel-elettrica per
autobus e furgoni merci urbani
● biocombustibili di seconda generazione
(Olio vegetale idrogenato, Bio-massa a Liquido)
32 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
Vedere pagina 51
di trattore agricolo a idrogeno. Si è aggiudicato
la Medaglia d’oro al Sima Innovation Awards
Vedere pagina 68
Entro 2011
■ ulteriore aumento del numero di modelli
predisposti per l’utilizzo di miscele di
biocombustibili al 100%
2010
■ primi test di prototipi di trattori a idrogeno
in un’azienda agricola energeticamente
indipendente
2009
■ lancio sul mercato dell’Eurocargo a
metano
Vedere pagina 49
Vedere pagine 52 e 53
■ completamento della sperimentazione su
strada dei veicoli ibridi
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17-03-2009
Impegni
9:15
Pagina 33
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Fornire ai clienti informazioni sull'utilizzo e
la manutenzione ecologica dei veicoli
✔ Presentato il software eco:Drive che aiuta
a migliorare lo stile di guida (in quattro mesi
20.000 utenti registrati con un risparmio di
oltre 400 ton di CO2)
✔ Promosso il programma di manutenzione
Green check-up
2009
■ diffusione di eco:Drive
■ estensione del Green check-up
■ lancio di una campagna “educativa” per
una guida responsabile
Promuovere l’utilizzo di tecnologie a
basso impatto ambientale e
incoraggiare i clienti ad un
comportamento ecologico
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
Vedere pagine 46 e 47
Emissioni inquinanti e acustiche
Ridurre al minimo le emissioni
inquinanti
✔ Omologazione Euro 5 in corso per sei
modelli
Fiat Group Automobiles (FGA)
Anticipazione delle normative sulle
emissioni inquinanti (e.g. ossidi di azoto
NOx, particolato) attraverso lo sviluppo e
l’introduzione di nuove soluzioni
tecnologiche
Nota: le scadenze di legge per la normativa Euro 5
sono: 1° settembre 2009 per le nuove omologazioni;
1° gennaio 2011 per tutte le nuove immatricolazioni
●
Maserati
Entro il 2010
■ tutti i veicoli prodotti conformi alla
normativa Euro 5
✔ Dal 1° dicembre tutti i veicoli con motori
4.7 sono stati omologati Euro 5 (rappresenta
il 77% della produzione)
CNH - Case New Holland
Entro 1° dicembre 2009
■ tutti i veicoli prodotti conformi alla
normativa Euro 5
Prima del 2011
■ progressiva introduzione di nuovi modelli
conformi alla normativa Interim Tier 4
Nota: le scadenze di legge per la normativa Interim
Tier 4 sono: 1° gennaio 2011 motori >130kW;
1° gennaio 2012 motori <130kW
Iveco
● Certificazione dell’attuale gamma dei veicoli
commerciali medi e pesanti in base allo
standard EEV (Enhanced EnvironmentallyFriendly Vehicles)
● Anticipazione delle normative per la
riduzione di NOx e particolato e della normativa
Euro VI per veicoli commerciali medi e
pesanti, attraverso:
● un ulteriore sviluppo del sistema SCR
(Selective Catalytic Reduction)
● un uso generalizzato del filtro
antiparticolato (DPF)
✔ 25.000 veicoli commerciali medi e pesanti
conformi alla normativa Euro V venduti in
Europa (riduzione di circa 4.000 ton di NOx)
✔ Motori per camion e autobus omologati
EEV
●
Interventi sulle emissioni acustiche del
propulsore (rumorosità motore,
trasmissione e ausiliari) e del rotolamento
degli pneumatici (preservando le
caratteristiche dinamiche)
✔ – 5% delle emissioni acustiche dei nuovi
propulsori diesel Euro 5
✔ Introdotto il sistema Start&Stop che ha
permesso di ottenere una riduzione delle
emissioni acustiche nella guida urbana
2009/2010
■ –4% vs 2008 (corrispondente a –3 / 4 dBA)
delle emissioni acustiche dei propulsori
■ –3% vs 2008 (corrispondente a –2 dBA)
del rumore da rotolamento a frequenze
medie-alte dei nuovi modelli
Rendere il sistema di informazione sul
traffico più accessibile ai clienti, migliorando
la qualità delle informazioni
✔ Quasi 550.000 veicoli dotati di Blue&Me
venduti nel mondo (di cui circa 10% con
Blue&Me Nav in Europa)
2010
■ Blue&Me disponibile sull’intera gamma in
Europa
2009
■ completamento dell’omologazione EEV
per la gamma dei veicoli commerciali medi
e pesanti
Vedere pagina 54
Ridurre le emissioni acustiche
Fiat Group Automobiles (FGA)
Contribuire a migliorare la gestione
del traffico
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
Vedere pagina 59
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 33
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Impegni
9:15
Pagina 34
Azioni
Maserati
Risultati 2008
Obiettivi
✔ Oltre il 50% della produzione è dotato di
Bluetooth o telefono cellulare integrato
2010
■ 100% della produzione dotato di
Bluetooth o telefono cellulare integrato
✔ Introdotto il
In corso
Rendere il sistema di informazione sul
traffico più accessibile ai clienti, migliorando
la qualità delle informazioni
●
Iveco
Blue&Me Fleet
Vedere pagina 55
Recuperare, Riciclare, Riutilizzare
Estendere l’uso della metodologia
Life Cycle Assessment (LCA)
Fiat Group Automobiles (FGA)
Analisi degli impatti ambientali dei
componenti e/o dei processi produttivi
●
✔ Applicata analisi LCA ad alcuni processi
produttivi (e.g. pre-trattamento verniciatura)
✔ Applicata analisi LCA ai materiali innovativi
(e.g. progetto UE per valutare un nuovo
materiale per la sigillatura dei vetri al fine di
facilitarne il distacco durante le operazioni di
manutenzione o di fine vita)
2009
■ analisi LCA degli impianti di
condizionamento per valutare l’impatto
sull’ambiente dei sistemi alternativi in studio
■ analisi LCA del processo di saldatura delle
schede elettriche/elettroniche con e senza
piombo
Vedere pagina 57
Recepire la normativa REACH
(Registration, Evaluation,
Authorisation of Chemicals) con
focus sulle SVHC (Substances of
Very High Concern)
Fiat Group Automobiles (FGA)
Definizione delle modalità operative di
gestione e individuazione delle criticità
● Implementazione di un sistema informatico
per la gestione di REACH e di un sistema di
informazione per i clienti sui temi relativi a SVHC
● Coinvolgimento delle affiliazioni
●
✔ Creato un gruppo di lavoro intersettoriale
per la definizione delle Linee Guida di
Gruppo per la gestione di REACH
Vedere pagine 57 e 111
2009
■ sviluppo di sistemi informatici (IMDS e
FELIS) per la gestione di REACH e creazione
di uno “sportello clienti” per informazioni di
dettaglio sulle SVHC
2010
gestione integrata delle schede sicurezza
delle sostanze e attività propedeutiche per
notifica SVHC
■
Aumentare l’utilizzo di materiali
riciclati
Fiat Group Automobiles (FGA)
Individuazione dei componenti in cui è
possibile utilizzare materiali riciclati
● Monitoraggio dei materiali riciclati nei
componenti tramite sistema informatico (IMDS)
✔ Iniziata la mappatura dei componenti delle
vetture realizzati in materiale riciclato
2009
■ completamento della mappatura
Guidare tutte le associazioni di operatori
economici che gestiscono i veicoli a fine vita
per la realizzazione di un Accordo Quadro
con le autorità pubbliche italiane
● Sviluppo di una rete di demolitori
qualificati e autorizzati
✔ Accordo Quadro sulla Gestione dei Veicoli
Fuori Uso, guidato da FGA e i Ministeri
dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico
italiani e firmato da tutte le associazioni di
operatori economici del settore di riferimento
✔ Attivata una rete di demolitori in tutta
Europa
2009
■ diffondere informazioni sullo smontaggio
dei veicoli attraverso diversi mezzi di
comunicazione
■ sviluppare sistemi informatici per
incrementare il riutilizzo dei materiali
riciclabili provenienti da veicoli a fine vita
●
Aumentare la percentuale di
recuperabilità del parco circolante
Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco
●
Vedere pagina 56
34 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
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9:15
Pagina 35
Sicurezza dei prodotti
Impegni
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Promuovere una gamma di sistemi di
assistenza alla guida (e.g. ESP)
✔ 5 stelle Euro NCAP: Alfa MiTo e Lancia Delta
✔ Più del 90% dei veicoli venduti in Europa
2009
■ introduzione del Synaptic Damping
Control su Lancia Delta
Continuare a migliorare la sicurezza
preventiva, attiva e passiva dei veicoli
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
dotati di ESP (obbligatorio dal 2012)
Vedere pagina 58
Maserati
●
Promuovere una gamma di sistemi di
assistenza alla guida:
● Ultima generazione del Vehicle Dynamic
Control (VDC)
● Skyhook - sospensioni a controllo attivo
dello smorzamento
● Proiettori anteriori adattivi e fari allo xeno
● Brake Prefill
● Protezioni attive antiribaltamento
✔ Introdotto l’ESP di serie su tutti i modelli
in anticipo rispetto alla normativa
✔ Proiettori anteriori adattivi e
sospensioni Skyhook disponibili su tutti i
modelli
In corso
Ferrari
● Trasferimento
della tecnologia
dall’esperienza in Formula 1 alle vetture
stradali
✔ Introdotti:
✔ Impianto frenante carboceramico
In corso
Promuovere una gamma di sistemi di
assistenza alla guida:
● Controllo Elettronico della Stabilità (ESC)
● Lane Departure Warning (LDW)
● Cruise Control Adattativo (ACC)
✔ ESC optional sulla maggior parte della
gamma
✔ LDW e ACC optional sulla gamma dei
veicoli commerciali pesanti
✔ Engage concept equipaggiato con Active
Lane Departure Warning, Turning Assistant e
ACC di seconda generazione
Iveco
●
● Valutazione
di altri dispositivi di sicurezza
per il futuro:
● Lane Change e Turning Assistant
● Front Collision Warning
standard su tutti i modelli
✔ F1-Trac (controllo trazione) per V8 e V12;
E-Diff (differenziale elettronico) per motore
centrale posteriore V8; F1-Trac ed E-Diff per
430 Scuderia e 430 Scuderia Spider
✔ Manettino di serie su tutti i modelli
✔ Sospensioni a Controllo Magnetoreologico
(599 GTB Fiorano e California)
✔ Brake Prefill (California)
✔ Active Roll Bar (California)
✔ Proiettori anteriori adattivi (California)
Entro fine 2010
■ tutti gli autobus turistici dotati di ESC di
serie
Vedere pagina 58
Continuare a migliorare le condizioni
di lavoro degli operatori delle macchine
CNH - Case New Holland
Riduzione del livello di rumorosità
nell’abitacolo e dell’esposizione alle
vibrazioni dell’operatore, attraverso:
● sospensioni attive per cabine e assali
(macchine per l’agricoltura)
● elevata ergonomicità (macchine per
costruzioni)
●
✔ Brevettato il dispositivo S-Track per il
trattore cingolato New Holland Agriculture
(che permette una riduzione della
rumorosità di 10 dBA e delle vibrazioni del
20/50%)
Miglioramento dell’ergonomia dei
comandi e riduzione dello stress psico-fisico
dell’operatore
2010-2011:
■ su diversi prodotti in gamma saranno
disponibili: touch-screen, automazione manovre
complesse, semplificazione dei messaggi di
diagnostica, controllo termico intelligente
●
Continuare ad aumentare gli standard
di sicurezza per gli operatori delle
macchine
CNH - Case New Holland
Aumento dei requisiti di sicurezza per le
funzioni a controllo elettronico delle macchine
per costruzioni
● Aumento della guidabilità e della sicurezza
ad alta velocità dei trattori agricoli
●
2010-2011:
■ dispositivo S-Track disponibile sulla
maggior parte dei trattori cingolati
2012
■ diminuzione media di 2 dBA nella cabina
vs modelli 2008
✔ Tutte le piattaforme delle macchine per
costruzioni sono conformi alla normativa
EN 474 e ai requisiti ISO 15998
2011
■ introduzione del controllo sterzo avanzato,
del controllo automatico frenatura e del
controllo stabilità veicolo sui trattori agricoli
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 35
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9:15
Pagina 36
Processi Produttivi
Cultura ambientale
Impegni
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Promuovere la cultura ambientale
del Gruppo
●
Formulazione e diffusione delle nuove
Linee Guida ambientali
✔ Formulate le nuove Linee Guida
2009
■ approvazione e diffusione delle nuove
Linee Guida
●
Definizione di una piattaforma intranet di
Gruppo per lo scambio di informazioni, best
practice e strumenti di formazione tra i vari
Settori
✔ Impostata la piattaforma
■
Sviluppo e miglioramento del sistema di
gestione (monitoraggio e reporting) dei KPI
ambientali per renderlo più efficace e in linea
con le esigenze informative degli stakeholder
✔ Migliorato il sistema gestionale dei KPI
ambientali di Fiat Group Automobiles (FGA)
2009
■ estensione del sistema gestionale dei KPI
ambientali di FGA agli altri Settori del Gruppo
●
Estensione delle certificazioni secondo lo
standard ISO 14001
✔ Ottenute 117 certificazioni ISO 14001 che
coprono oltre la metà dei siti produttivi
2010
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi europei
2012
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi di tutto il mondo
●
Adozione del sistema di produzione World
Class Manufacturing (WCM) considerato tra
i migliori standard a livello mondiale
✔ 91 siti produttivi (+100% vs 2007) coinvolti
nel programma WCM. 12 hanno ottenuto il
livello bronzo
2010
■ estensione del programma WCM al 100%
degli attuali siti produttivi
●
Ottimizzazione della gestione dei rifiuti in
funzione delle caratteristiche del Paese in cui
opera l’unità produttiva
✔ Adottato un più efficace sistema di
gestione dei rifiuti nei siti che partecipano al
World Class Manufacturing
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi
Ottimizzazione della gestione delle acque
in entrata e in uscita in funzione delle
caratteristiche del Paese in cui opera l’unità
produttiva
✔ Adottato un più efficace sistema di
gestione delle acque nei siti che partecipano
al World Class Manufacturing
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi
Definizione di un sistema di gestione
energetico finalizzato alla minimizzazione
dei consumi
✔ –3,2% vs 2007 (da 5,68 a 5,5 GJ/vett.) del
consumo di energia per vettura prodotta nei
siti di FGA
Ampliare e consolidare il sistema di
gestione dei Key Performance
Indicator (KPI) ambientali
●
Vedere pagina 77
sviluppo e attivazione della piattaforma
Impatto ambientale
Ottimizzare il sistema di gestione
ambientale del Gruppo
●
Vedere pagine 78-81
Ridurre il consumo di energia per
unità prodotta
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
Vedere pagina 83
Ridurre le emissioni di CO2 derivanti
dall’energia elettrica consumata
Innovazioni tecnico-impiantistiche e
differenziazione di fonti energetiche
promuovendo il ricorso a:
● fonti di energia a bassa emissione
● impianti di co-trigenerazione
● sistemi di recupero del calore
●
✔ Ampliato il progetto
Green Factories
(riduzione dei consumi energetici e delle
emissioni di CO2) ai siti italiani di FGA
Mirafiori e Iveco Suzzara e a quello polacco di
FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala
2009
prosegue il progetto
■
✔ –5% vs 2007 delle emissioni di CO2 nei siti
italiani di FGA grazie a interventi tecnico
gestionali volti alla riduzione dei consumi
energetici (e.g. sistemi centralizzati di
controllo e regolazione)
■ –12% vs 2008 delle emissioni di CO2 dei
siti italiani di FGA a seguito della messa in
esercizio di due centrali di cogenerazione
(Melfi e Sevel)
✔ Realizzato un impianto fotovoltaico presso
il sito Ferrari (Maranello - Italia)
■
Vedere pagine 83-85
36 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
2009
■ –2% vs 2008 (pari a 5,4 GJ/vett.) del consumo
di energia per vettura prodotta nei siti di FGA
attraverso interventi tecnico/gestionali (e.g.
sistemi centralizzati di controllo e regolazione).
Obiettivo definito a pari volumi 2008
–25% vs 2008 delle emissioni di CO2 del
sito Ferrari attraverso un impianto di
trigenerazione
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Impegni
9:15
Pagina 37
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Applicazione delle Migliori Tecniche
Disponibili (MTD) negli impianti di
verniciatura
✔ –30% vs 2007 delle emissioni di COV nei
siti europei di FGA attraverso sistemi
“a base acqua” (Cassino in Italia e Tychy in
Polonia) o l’applicazione delle MTD
2009
■ FGA nei siti europei si impegna a
consolidare i risultati del 2008
Ridurre le emissioni di Composti
Organici Volatili (COV)
Fiat Group Automobiles (FGA)
●
Vedere pagina 82
Nota: l’obiettivo è stato definito considerando l’attuale
contesto di mercato incerto. Il conseguente livello di
saturazione impiantistica e le ripetute fermate e riprese
impattano infatti sulle emissioni di COV
Risorse Umane
Pari opportunità
Garantire pari opportunità nello
sviluppo delle carriere
Valorizzare il percorso professionale
interno
Processo di monitoraggio a livello globale
sull’applicazione dei principi di pari
opportunità (uomo/donna) relativamente a:
livelli retributivi, gestione del piano di merito
annuale, valutazione della performance e
della leadership, avanzamenti di carriera
✔ Impostato il processo di monitoraggio su
scala globale e avviato il progetto pilota
Programma di Internal Job Posting a
seguito di progetti pilota sviluppati in alcuni
Settori. Il programma prevede l’utilizzo di
una piattaforma comune tra tutti i Settori
per indicare i fabbisogni di personale per
posizioni impiegati/professional.
✔ Implementato l’Internal
●
●
Vedere pagina 89
Job Posting in
tutte le Aziende del Gruppo Fiat in Francia,
Regno Unito, Germania, Polonia, Austria,
Spagna, Portogallo, Svizzera, Benelux,
Repubblica Ceca e Slovacchia
2009
■ progressiva applicazione all’interno del
Gruppo
2009
■ Nord America: progetto pilota in CNH
■ America Latina: studio di fattibilità a livello
di Gruppo
Vedere pagine 88-89
Sviluppo del capitale umano
Valorizzare le competenze
all’interno del Gruppo
Estensione del sistema di mappatura della
leadership
●
✔ Valutati 33.700 dipendenti (circa il 53%
della popolazione impiegati e professional e
il 100% dei dirigenti)
2009
■ copertura del 100% della popolazione
impiegati e professional
Vedere pagine 86-88
Gestire i piani di successione e gli
spostamenti interni infragruppo
Programma Talent Review gestito per
famiglia professionale
●
✔ Condotte Talent Review per 15 famiglie
professionali (copertura del 90% della
popolazione dirigenti e professional) a livello
intersettoriale e su scala globale che hanno
consentito di identificare i dirigenti e i
professional in possesso delle caratteristiche
necessarie per ricoprire posizioni chiave
■ proseguimento del programma con
aggiornamento costante delle Review
Vedere pagina 86
Formazione e gestione della conoscenza
Diffondere la cultura del Gruppo Fiat
e i valori della leadership
● Creazione dell’iniziativa Fiat Group
Corporate University
Migliorare l’efficacia della
formazione e il suo impatto sulla
performance
●
2009
■ avvio dell’iniziativa Fiat Group Corporate
University per tutti i manager e selezionati
professional ad alto potenziale
Applicazione della metodologia “Action
Learning” a casi aziendali reali per
sviluppare opportunità di business
✔ Iniziativa Double Digit di Iveco (coinvolti
15.000 dipendenti)
2009
iniziativa Leadership in Action per tutti i
manager del Gruppo
Implementazione di una offerta formativa
flessibile e innovativa per funzioni
intersettoriali e famiglie professionali
✔ Iniziative
■ estensione delle iniziative ad altre due
famiglie professionali
●
Agora (Marketing Academy) e
Marketing Bubble per la famiglia
professionale marketing
■
Vedere pagine 90-93
Creazione di un catalogo di programmi
e-learning e di strumenti di sviluppo della
leadership on-line
●
■ coinvolgimento di tutta la popolazione
manageriale
37
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
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17-03-2009
9:15
Pagina 38
Sensibilizzazione sui temi di Sostenibilità
Impegni
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Mantenere la Sostenibilità tra gli
obiettivi aziendali
●
Inclusione nel sistema di remunerazione
variabile di obiettivi ambientali e sociali
✔ Applicato ad alcuni membri del Group
Executive Council
2009
■ estensione ai primi livelli degli
Amministratori Delegati dei Settori operativi
● Formulazione e diffusione delle nuove
Linee Guida sulla gestione delle risorse
umane e sul rispetto dei diritti umani
✔ Elaborate le nuove Linee Guida
■ approvazione e diffusione delle nuove
Linee Guida
✔ Studio e analisi degli spostamenti
casa-lavoro per i dipendenti di Mirafiori
✔ Elaborato e consegnato il piano agli Enti
locali
2009
■ implementazione del piano per il
comprensorio di Mirafiori (circa 18.500
dipendenti)
✔ Studio e analisi della distribuzione sul
territorio dei dipendenti Maserati
✔ Formulato un questionario per la raccolta
di informazioni
2009:
■ distribuzione del questionario ai
dipendenti e analisi dei dati raccolti
■ elaborazione e consegna del piano agli
Enti locali
●
Ottimizzazione di un sistema
standardizzato di Gruppo per la gestione
della salute e della sicurezza
✔ Definite le procedure standard per il
sistema unificato
2009
■ validazione esterna di conformità alle
Linee Guida UNI-INAIL 2001 per i siti
produttivi italiani
Estensione delle certificazioni secondo lo
standard OHSAS 18001
✔ Ottenute 12 certificazioni OHSAS 18001
che coprono 17.000 dipendenti
2010
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi del Gruppo
2012
■ estensione al 100% degli attuali siti
produttivi delle joint venture
Migliorare gli spostamenti
casa-lavoro dei dipendenti
Fiat Group Automobiles (FGA)
Sviluppo di un piano di mobilità per gli
spostamenti casa – lavoro da e per i
comprensori industriali italiani di Mirafiori
(Torino) e di Maserati (Modena), attraverso il
maggiore utilizzo del trasporto pubblico, il
car pooling, la mobilità dolce (bicicletta), il
miglioramento delle aree di interfaccia, di
sosta e parcheggio
●
Maserati
Salute e sicurezza sul lavoro
Continuare il processo di
validazione esterna del sistema di
gestione della salute e sicurezza sul
lavoro
●
Vedere pagina 96
Continuare a promuovere la cultura
della salute e sicurezza sul luogo di
lavoro
●
Formulazione e diffusione delle nuove
Linee Guida salute e sicurezza
✔ Formulate le nuove Linee Guida
2009
■ approvazione e diffusione delle nuove Linee
Guida
●
Miglioramento del sistema di
monitoraggio degli incidenti a livello di
Gruppo
✔ Implementato il sistema di monitoraggio
migliorato
■ consolidamento del sistema di
monitoraggio migliorato per tutti i Settori
industriali del Gruppo
●
Nuovo progetto di formazione di Gruppo
Health & Safety First
✔ Progettazione
■ implementazione del progetto nei siti
produttivi italiani
Progetto Top Ten Safety: 10 iniziative
chiave per la salute e sicurezza
✔ Progettazione
Costituzione in Italia di un Fondo sanitario
integrativo (FASIFIAT) per operai e impiegati
del Gruppo Fiat (definito nell’ambito
dell’accordo integrativo di Gruppo del
28/06/2006)
✔ Costituito il Fondo e assolti gli
adempimenti necessari per la gestione delle
prestazioni
●
Vedere pagina 95
■ implementazione del progetto nei siti
produttivi italiani e pianificazione estensione
al 100% dei siti produttivi
Salute delle persone
Facilitare l’accesso economico alle
prestazioni sanitarie
●
38 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
Vedere pagina 97
Gennaio 2009
■ avvio attività
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Pagina 39
Rete dei concessionari e di assistenza
Strategia di formazione
Impegni
Migliorare le competenze della forza
vendita e trasferire ai clienti i
contenuti di ecologia e sicurezza dei
prodotti
Migliorare la capacità dei tecnici
di diagnosticare, riparare e
manutenere i motori ecologici
Azioni
Progettazione ed erogazione di corsi
specifici che valorizzino best practice ed
esplorino possibili sinergie a livello di Gruppo
●
Risultati 2008
Obiettivi
✔ 55.000 ore di formazione erogate in tutto il
mondo alla forza vendita di FGA, CHN Case New Holland e Iveco su temi di
ecologia e sicurezza
2009
■ +15% delle ore di formazione alla forza
vendita su temi di ecologia e sicurezza
✔ 183.000 ore di formazione erogate in tutto
il mondo ai tecnici di FGA, CHN - Case New
Holland e Iveco su temi di ecologia
■ +10% delle ore di formazione ai tecnici su
temi di ecologia
Vedere pagine 104 e 105
Clienti
Customer experience
Migliorare la relazione con il cliente
Fiat Group Automobiles (FGA)
Identificazione di momenti utili per
raccogliere riscontri e aspettative dei clienti
●
✔ Raccolti riscontri e aspettative dei clienti
durante le fasi di pre-acquisto, acquisto,
assistenza in garanzia, gestione lamentele,
contatto con call centre e test drive
✔ Implementato un nuovo sistema per
raccogliere e misurare la disponibilità dei
clienti ad essere promotori del brand
(Net Promoter Score)
✔ 226.000 clienti intervistati vs 183.000
nel 2007
✔ 3.200 concessionari coinvolti vs 2.500
nel 2007
✔ Fiat Group Automobiles Customer Services
vince il premio CRM Excellence di Gartner
2009
■ estensione della raccolta di riscontri e
aspettative dei clienti alle fasi di
finanziamento, assistenza fuori garanzia ed
eventi
Vedere pagine 106, 107 e 109
Fornitori
Sostenibilità nella Supply Chain
Sviluppare e promuovere la
responsabilità sociale e ambientale
dei fornitori
Formulazione e diffusione delle Linee
Guida di Sostenibilità specifiche per i fornitori
●
✔ Elaborate le Linee Guida
2009
■ approvazione e distribuzione a tutti
i fornitori del Gruppo Fiat
inizio della formazione
●
Formazione su tematiche di Sostenibilità ai
buyer del Gruppo
■
Introduzione di indicatori di performance
ambientale e sociale nel processo di
valutazione di nuovi fornitori
■ implementazione del processo di
valutazione
●
Distribuzione a fornitori selezionati di un
questionario di autovalutazione della propria
performance ambientale e sociale
●
●
✔ Elaborato il questionario
■
distribuzione e analisi del questionario
■ audit di fornitori di Cina e India tramite
ente terzo o Fiat Group Purchasing SQE
(Supplier Quality Engineering)
■ audit di fornitori selezionati appartenenti a
Paesi occidentali tramite Fiat Group
Purchasing SQE
Audit ambientali e sociali
Vedere pagine 110 e 111
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 39
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9:15
Pagina 40
Comunità
Comunità locali
Impegni
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
Árvore da Vida: progetto di Fiat
Automóveis Brasile che ha lo scopo di
migliorare la qualità di vita della comunità
di Jardim Teresòpolis attraverso:
● sviluppo di attività socio-educative
● corsi di formazione
● costituzione della cooperativa
“Cooperárvore”
● gestione di un centro di sostegno e di
consulenza per le famiglie della comunità
✔ Dal 2004 al 2008 più di 8.000 persone
hanno beneficiato del progetto
✔ Nel 2008 Fiat Automóveis Brasile ha
investito più di 650.000 euro
2009
■ continua il supporto al progetto con nuovi
corsi di preparazione professionale e
formazione
● Supporto di CNH al progetto Habitat for
Humanity per famiglie bisognose attraverso:
● raccolte fondi
● coinvolgimento dei dipendenti nella
costruzione di case
✔ Nel periodo 2007-2008 sono stati devoluti
all’associazione complessivamente 200.000
dollari e oltre 100 dipendenti hanno offerto
la loro manodopera nell’ambito dei
programmi che hanno coinvolto sia i
concessionari Case Construction sia le
persone di CNH
Promuovere lo sviluppo sociale ed
economico delle comunità
Fiat Group Automobiles (FGA)
CNH - Case New Holland
●
Vedere pagine 113 e 114
2009
■ continua il supporto al progetto
Vedere pagine 112 e 113
Sostenere le comunità africane nel
miglioramento della logistica del
trasporto
Iveco
● Supporto di Iveco al progetto Transaid per
aiutare, nella gestione della logistica, le
cooperative di donne del Ghana coinvolte in
attività commerciali
✔ Consegnati 3 Daily con allestimento
speciale
● Supporto all’iniziativa Techpro2: progetto
di formazione tecnica sviluppato in
collaborazione con il Centro Nazionale
Opere Salesiane per la Formazione e
l’Aggiornamento Professionale
Programma avviato in Italia:
✔ 10 centri salesiani coinvolti
✔ 200 giovani formati
✔ 630 concessionari hanno offerto
opportunità di stage
Vedere pagine 116 e 117
2009
■ corsi di guida per le donne delle
cooperative e supporto per lo sviluppo di un
sistema di gestione dei trasporti
Formazione dei giovani
Sostenere la crescita professionale e
sociale dei giovani, per facilitarne
l’inserimento nel mondo del lavoro
e per rispondere alla necessità di
personale specializzato
Fiat Group Automobiles (FGA)
2009
■ estensione del progetto ad altre sedi: 4 in
Spagna, 1 in Polonia e 1 in Brasile
FGA ha fornito ai centri di formazione
veicoli e componenti per le prove pratiche,
attrezzature, materiale didattico e
formazione per i docenti
Vedere pagina 115
Iveco
Supporto alle Scuole Tecniche Don Bosco
in Darfur (Sudan) per lo sviluppo di
competenze meccaniche e tecniche nel
settore automotive
●
Promozione dei valori educativi del rugby
presso l’Istituto Penale per minorenni
“C. Beccaria” di Milano e offerta di stage
professionali per il reinserimento nel mondo
del lavoro
●
40 Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità
✔ Contribuito alla formazione di docenti in
loco e fornito materiale didattico e
apparecchiature tecniche
2009
■ continua il supporto al progetto
Vedere pagina 115
■
sviluppo del progetto:
■ contributo di Iveco alla formazione di
personale (volontari) e acquisto di
attrezzature sportive
■ stage professionali per lo sviluppo di
competenze meccaniche e tecniche offerte
dal concessionario Milanocarri (Milano - Italia)
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Impegni
9:15
Pagina 41
Azioni
Risultati 2008
Obiettivi
● Supporto al progetto Soweto School
Games (Sudafrica)
✔ Dal 2006 supporto continuativo al centro
sportivo e all’evento Soweto School Games
in qualità di main sponsor. Nel 2008 coinvolti
1.200 giovani atleti (provenienti da 22 scuole)
2009
■ continua il supporto al centro sportivo e
alle sue attività
Offrire ai giovani delle aree disagiate
l’opportunità di praticare sport,
contribuendo alla loro educazione
Fiat Group Automobiles (FGA) - Iveco
Vedere pagina 117
Glossario tecnico
Active Roll Bar: sistema di protezione per gli occupanti in caso di ribaltamento della vettura; ha la peculiarità di essere nascosto dalla finizione posteriore retroschienale quando si trova in
posizione chiusa. In caso di necessità i roll bar vengono espulsi automaticamente
Brake prefill: dispositivo che rileva la potenziale situazione di pericolo; quando il guidatore rilascia improvvisamente il pedale dell'acceleratore il sistema avvicina automaticamente le pastiglie
dei freni ai dischi. Nel caso di un’eventuale frenata di emergenza concorre così ad una più rapida decelerazione della vettura
Controllo Elettronico della Stabilità (ESC): sistema per il controllo della stabilità del veicolo, che agisce in fase di sbandata, regolando la potenza del motore e frenando le singole ruote con
differente intensità in modo tale da ristabilizzare l'assetto del mezzo
Cruise Control Adattativo (ACC): sistema elettronico che permette la regolazione automatica della velocità del veicolo e il mantenimento della distanza di sicurezza dal mezzo che lo precede
E-Diff (differenziale elettronico): soluzione tecnica, da anni utilizzata e affinata sulle monoposto di F1, per scaricare al suolo coppie elevatissime in condizioni di uso estremo: necessario in pista
per migliorare i valori di motricità in uscita di curva evitando dannosi pattinamenti del retrotreno, su strada si trasforma in un arricchimento tecnologico capace di innalzare gli standard di stabilità
Electronic Stability Program (ESP): dispositivo che interviene quando è a rischio la stabilità della vettura e aiuta il conducente a mantenere il controllo dell'auto
EN 474: normativa sui requisiti di sicurezza per le macchine per le costruzioni
F1-Trac (controllo trazione): sistema capace di garantire la massima aderenza disponibile tramite il monitoraggio continuo della velocità relativa delle ruote. Opera con una logica di
funzionamento auto-adattiva in funzione del grip disponibile
ISO 14001: standard, emanato dall'ente di normazione internazionale ISO (International Standard Organization), che specifica i requisiti per un Sistema di Gestione Ambientale
ISO 15998: normativa relativa alla sicurezza funzionale dei componenti elettronici delle macchine per le costruzioni
Lane Departure Warning (LDW): dispositivo che avvisa il guidatore dell’avvicinamento involontario al bordo della corsia
Life Cycle Assessment (LCA): metodologia di analisi che valuta l’insieme di interazioni che un prodotto/componente ha con l'ambiente e ne definisce gli impatti diretti o indiretti, considerando il
suo intero ciclo di vita dalla produzione al riciclaggio fino alla dismissione finale
Linee Guida UNI-INAIL 2001: documento, emanato dall'Ente Nazionale Italiano di Unificazione (UNI) e dall'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL), che
contiene linee guida e raccomandazioni per lo sviluppo di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro
Manettino: selettore posizionato sul volante, che consente di modificare i settaggi vettura in funzione delle preferenze personali del pilota, delle caratteristiche del fondo stradale e del livello di
aderenza disponibile
OHSAS 18001: standard internazionale che specifica i requisiti che deve avere un sistema di Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza dei Lavoratori sul posto di lavoro
Pulse Width Modulation controllers: dispositivi elettrici (e.g. ventola e radiatore, pompa benzina), che grazie al controllo a modulazione di impulsi, riducono la potenza assorbita dalla batteria e
quindi dal motore per ricaricarla, con conseguente diminuzione del consumo carburante
S - Track: dispositivo che consiste in un sostegno continuo al cingolo metallico del trattore per attenuare le discontinuità di contatto con la ruota motrice e le conseguenti vibrazioni e rumorosità
Selective Catalytic Reduction (SCR): dispositivo di post-trattamento dei gas di scarico che, attraverso l’iniezione di una miscela di acqua demineralizzata e urea (AdBlue), permette di ridurre le
emissioni di NOx (ossidi di azoto)
Skyhook: sistema che gestisce il controllo automatico continuo degli ammortizzatori garantendo lo smorzamento ideale in ogni condizione di guida
Smart alternator: dispositivo di ricarica della batteria che, grazie a una centralina intelligente, consente di ridurre la potenza assorbita dal motore ai soli casi di effettiva necessità
Sospensioni a Controllo Magnetoreologico: il moto di ogni ruota è regolato da un ammortizzatore le cui caratteristiche di smorzamento sono determinate da un fluido di tipo magnetoreologico,
che modifica le sue caratteristiche dinamiche, in particolare di resistenza allo scorrimento, per effetto di un campo magnetico elettricamente controllato
Start&Stop: dispositivo che a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia automaticamente non appena viene rilasciato il pedale del
freno. Il principale beneficio è una consistente riduzione del consumo di combustibile e delle emissioni di CO2 in situazioni di traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori
Synaptic Damping Control: sistema che agisce attivamente sulle sospensioni, al fine di incrementare il comfort in ogni condizione di utilizzo e di aumentare la tenuta di strada e la guidabilità
del veicolo
Vehicle Dynamic Control (VDC): dispositivo che, tramite sensori, verifica di continuo l’aderenza degli pneumatici al terreno e in caso di sbandata interviene per ripristinare la direzionalità e la
stabilità dell’assetto del veicolo
Vedi anche glossario sul sito www.fiatgroup.com/sostenibilità
Il Gruppo e la Sostenibilità Piano di Sostenibilità 41
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17-03-2009
9:15
Pagina 42
Il nostro vero problema non è la nostra forza oggi,
ma è piuttosto la necessità vitale di agire oggi
per garantire la nostra forza domani. Dwight D. Eisenhower
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17-03-2009
9:15
Pagina 43
Approccio integrato
allo sviluppo sostenibile
44 Mobilità ecologica e sicura
64 Innovazione sostenibile
76 Fabbriche amiche dell’ambiente
86 Le persone, “motore” del Gruppo
104 Unetversity: l’università per tecnici
e forza vendita
106 Orientare l’Azienda verso il cliente
110 Fornitori come partner
112 Uno sviluppo in sintonia con le comunità
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17-03-2009
9:15
Pagina 44
Mobilità ecologica e sicura
Perseguire una mobilità sempre più sostenibile è da tempo l’obiettivo primario del Gruppo. Grazie a Fiat, negli anni Novanta il
diesel è protagonista di una vera e propria rivoluzione: viene infatti brevettato il sistema di iniezione elettronica Unijet, da cui ha
origine il Common Rail, che in poco tempo si afferma come il nuovo standard per molte case automobilistiche e che porta a una
riduzione dei consumi del 15 per cento. Da quel momento il Gruppo non ha mai smesso di cercare soluzioni sempre migliori.
Soddisfare il bisogno crescente di mobilità riducendo
l’impatto ambientale e sociale in tutto il ciclo vita
della vettura, rappresenta una scelta strategica
imprescindibile. In quest’ottica le attività di ricerca
del Gruppo sono orientate a sviluppare soluzioni
innovative per ridurre le emissioni inquinanti e
acustiche, la congestione del traffico, il numero degli
incidenti e aumentare la riciclabilità del prodotto. Con
la consapevolezza che non esiste un’unica soluzione
per la mobilità sostenibile, ma una combinazione di
tecnologie convenzionali e alternative legate anche
alle caratteristiche dell’area in termini geografici,
economici e di disponibilità dei combustibili, il
Gruppo Fiat è impegnato nel:
■ migliorare le caratteristiche di eco-compatibilità
dei propulsori convenzionali;
■ sviluppare sistemi di trazione alternativi;
■ progettare dispositivi per la riduzione delle emissioni;
■ ricercare soluzioni di riciclaggio per ridurre l’impatto
ambientale al termine del ciclo di vita del prodotto;
■ studiare soluzioni, in termini di architettura del
veicolo, per aumentarne la sicurezza.
Roadmap dei sistemi di propulsione (vedere anche pagina 65)
Oggi
Sviluppi a breve termine 2009-2012
Innovazione
FIAT GROUP AUTOMOBILES
Diesel
Filtro antiparticolato (DPF)
Nuovo “Midsize”
■ Twin stage turbo
■
■
Start&Stop
Multijet “II”
Benzina
■
■
T-Jet
Start&Stop
Multiair
Iniezione diretta
Small Gasoline
Engine
Metano-Idrogeno
Turbo metano
Start&Stop
di 2a generazione
Trazioni e Combustibili alternativi
■
■
Metano
Flexfuel/TetraFuel (America Latina)
Elettrico
GPL
(flotte sperimentali)
Ibrido
IVECO
Diesel
■
■
■
■
Common Rail “2” (veicoli commerciali leggeri)
Turbo Brake
Start&Stop
SCR (Selective Catalytic Reduction)
Filtro antiparticolato (DPF)
Common Rail “2”
Twin Turbo
(veicoli medi e pesanti)
Trazioni e Combustibili alternativi
■
■
Metano
Elettrico
Ibrido
diesel-elettrico
Biocombustibili
di 2a generazione
(BTL e HVO)
Elettrico a ioni di litio
44 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
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9:15
Pagina 45
A Fiat il primato europeo per le più basse emissioni di CO 2
Nel 2008 a Fiat Group Automobiles è stato
riconosciuto il primato in Europa per il più basso
livello medio di emissioni di CO2 e il brand Fiat,
per il secondo anno consecutivo, si è posizionato
al vertice della classifica, tra i dieci marchi
automobilistici più venduti in Europa, con un
valore medio di 133,7 g/km (fonte Jato Dynamics,
leader mondiale per la consulenza e la ricerca nel
campo automotive).
Fiat è uno dei marchi automobilistici che sta
rispondendo meglio alla necessità di limitare
l’impatto del trasporto sull’ambiente.
Per raggiungere questo importante traguardo Fiat
propone soluzioni concrete che sono alla portata
Best in class in fuel economy
L’iniziativa Best in Class in Fuel Economy del Centro
Ricerche Fiat ha l’obiettivo di sviluppare tecnologie a
breve e medio termine, destinate ad aumentare l’efficienza
energetica dei veicoli del Gruppo, con particolare
riferimento al miglioramento dei sistemi ausiliari,
dell’aerodinamica e della gestione generale dell’energia
del veicolo (elettrica, termica e idraulica).
L’iniziativa è altamente intersettoriale perché le strategie di
risparmio energetico dei sistemi ausiliari, inizialmente
sviluppate per il settore auto, sono state successivamente
trasferite ai veicoli commerciali e in un prossimo futuro
saranno applicate anche ai veicoli per l’agricoltura.
Nell’ambito di Best in Class in Fuel Economy , nel corso del
2008 sono state realizzate diverse attività:
■ energy management , studio di soluzioni per un uso più
razionale dei sistemi di bordo, tra cui climatizzatore,
ventola di raffreddamento e alternatore;
■ energy saving air conditioning , definizione di un nuovo
algoritmo per la regolazione della temperatura dell’aria
all’interno dell’abitacolo, che varia la soglia di inserimento
del compressore in base alla necessità di comfort e di
deumidificazione, minimizzando la richiesta di energia
meccanica. Il beneficio stimato è una riduzione di circa il
7 per cento dei consumi quando il condizionatore è in
funzione. Questa innovazione ha già trovato applicazione
su Fiat 500 e Panda;
■ refrigeranti alternativi : progetto volto a comparare
diversi tipi di refrigeranti (CO2, R152a e HFO1234yf) in
prospettiva dell’adeguamento alla normativa Europea
F-GAS, che vieta l’uso dell’attuale refrigerante imponendo
l’adozione di sostanze a minor effetto serra;
di tutti e immediatamente disponibili.
Lo dimostrano i prodotti presenti sul mercato, i
piani di ricerca e sviluppo, le iniziative di mobilità
sostenibile portate avanti in collaborazione con la
Pubblica Amministrazione e gli investimenti nello
sviluppo di nuovi prodotti. Dal 1995 al 2008,
infatti, le emissioni medie di anidride carbonica
(CO2) delle vetture vendute in Europa da Fiat
Group Automobiles sono scese del 22 per cento.
L’impegno di Fiat Group Automobiles (FGA) per
l’ambiente si è sviluppato principalmente lungo
due direttrici: migliorare le caratteristiche di
eco-compatibilità dei modelli e dei propulsori
convenzionali e sviluppare tecnologie innovative.
■
smart cooling , sistema di raffreddamento innovativo
basato sulla modularità della dissipazione del calore,
costituito da due circuiti di raffreddamento: uno operante
a 90 gradi (raffreddamento di motore, olio eccetera) e un
secondo operante a 5 gradi sopra la temperatura ambiente
(condensatore, raffreddamento del carburante eccetera).
I due circuiti condividono la stessa superficie di scambio
termico e, grazie ad un sistema di controllo innovativo,
incrementano l’efficacia di dissipazione del calore e
l’efficienza dei sistemi del veicolo;
■ aero engine bay , soluzione innovativa di incapsulamento del motore e convogliamento dell’aria al fine di
migliorare la resistenza aerodinamica del sistema di
raffreddamento del motore. I vantaggi che ne conseguono
sono molteplici, primo fra tutti il risparmio di carburante.
73%
delle
vetture FGA vendute
in Europa hanno
registrato emissioni di
CO2 fino a 140 g/km e
il 36% fino a 120 g/km
Obiettivo 2012
L’impegno di FGA
è di mantenere per le
sue vetture il più
basso livello medio
ponderato di
emissioni di CO2 tra
i principali costruttori
in Europa
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 45
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17-03-2009
9:15
Pagina 46
Quando l’innovazione arriva dai motori convenzionali
Pur-O2®
Fiat 500, Bravo e
Croma sono le vetture
che rientrano nella
gamma Pur-O2®, la
linea ambientale che
identifica un gruppo
selezionato di versioni
caratterizzate da
sistemi e dispositivi
specifici a favore
dell’ambiente. Come
l’eco:Drive , il sistema
Start&Stop e gli
speciali pack eco
(pneumatici verdi, olii
a bassa viscosità,
pacchetti
aerodinamici e cambi
a rapporti modificati).
La 500 Pur-O2® fa
registrare emissioni di
CO2 pari a 113 g/km
FPT Powertrain Technologies offre motori con soluzioni
tecnologiche innovative, volte al contenimento dei consumi
e delle emissioni. La parola d’ordine della progettazione
è downsizing , che, in ambito motoristico, consiste
nell’adottare un motore di cilindrata ridotta abbinato a un
turbocompressore di nuova generazione, per ottenere
prestazioni confrontabili o migliori rispetto a propulsori di
cilindrata superiore, ma con consumi ed emissioni inferiori.
Parlare di downsizing in FPT Powertrain Technologies
significa parlare di T-Jet, famiglia di motori a benzina 1.4 da
120 a 155 CV, presentati nel 2007 ed entrati in piena
produzione nel 2008. Mentre per il diesel è stato lanciato
nel 2008 il nuovo motore 1.6 Multijet 16 valvole, in cui la
sovralimentazione del propulsore è stata realizzata con un
turbocompressore a geometria variabile, controllato
elettronicamente. Questa tecnologia contribuisce a
migliorare l’erogazione di potenza, garantendo allo stesso
tempo caratteristiche di coppia molto elevata anche a bassi
regimi di rotazione e prestazioni raffrontabili con quelle di
un motore 1.9, ma con consumi ridotti.
Un ulteriore beneficio per l’ambiente arriva dall’innovativo
Start&Stop, presentato per la prima volta in ottobre al
“Mondial de l’Automobile” di Parigi sulla Fiat 500.
Il sistema è stato sviluppato dall’Engineering & Design di
Fiat Group Automobiles, con il contributo di FPT Powertrain
Technologies, Magneti Marelli e Bosch. Lo Start&Stop,
a veicolo fermo, in corrispondenza delle fasi di
funzionamento al minimo, spegne il motore e lo riavvia
non appena viene rilasciato il pedale del freno. Il principale
beneficio è dunque una consistente riduzione del consumo
di combustibile e delle emissioni di CO2 in situazioni di
traffico congestionato e di ripetute soste ai semafori.
46 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
greenCHECK-UP
È il progetto di educazione e informazione per una
mobilità sostenibile, promosso dall’area After Sales di Fiat
Group Automobiles e attuato nei principali Paesi europei.
Attraverso una campagna di comunicazione, il Gruppo
sensibilizza il cliente su una corretta manutenzione della
vettura, invitandolo a effettuare, presso la rete di
assistenza autorizzata, un controllo sulle componenti che
hanno maggiore impatto sull’ambiente: pressione dei
pneumatici, filtro dell’aria, emissioni dei gas di scarico
e batteria.
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Pagina 47
eco:Drive, la guida amica dell’ambiente
Per ridurre l’impatto ambientale dei propri veicoli, Fiat non
considera solo il loro ciclo di vita, ma, approcciando il
problema in maniera integrata, estende il suo impegno
anche al modo in cui le persone guidano, consapevole
dell’importante contributo che il comportamento al
volante può avere sulla riduzione della CO2. Correggendo,
infatti, alcune abitudini di guida è possibile ridurre i
consumi fino al 15-20 per cento.
Forte di questa convinzione, Fiat è stato il primo marchio
nell'industria automobilistica a coinvolgere il guidatore in
un processo virtuoso per ridurre emissioni e consumi.
Basta seguire i suggerimenti di eco:Drive , il nuovo
sistema basato sulla piattaforma Blue&Me, nato dalla
collaborazione tra Fiat Group Automobiles e Microsoft
Automotive Business Unit. In pratica, si inserisce una
chiavetta USB nella porta del Blue&Me e si guida
normalmente. Il sistema raccoglie tutte le informazioni
relative al veicolo e allo stile di guida. Una volta arrivati a
casa, sarà sufficiente trasferire le informazioni su un PC
dotato dell’apposito software e il programma valuterà
l’efficienza di guida, l’ eco:Index , suggerendo contemporaneamente come modificare il proprio stile per ridurre,
in futuro, le emissioni di anidride carbonica e i relativi
costi di carburante.
Ma eco:Drive è molto di più: è anche una community che
vive sul web. Fiat eco:Ville è infatti la città ideale, popolata
da tutti gli eco driver, nella
quale si innesca una sorta di
competizione ad essere più
virtuosi alla guida della
propria auto. Le tonnellate
di anidride carbonica cosi
risparmiate vengono tradotte
in facili esempi virtuali, da
cui è possibile comprendere
l’importanza del risultato
raggiunto. Così, il risparmio
totale di energia ottenuto in
un dato momento viene
equiparato al numero dei pasti che si potrebbero
preparare per tutti i residenti di eco:Ville , o alle ore di
illuminazione delle loro case.
Semplice e simpatico, questo sistema nasce dalla
consapevolezza che anche piccoli cambiamenti, se fatti da
molte persone, possono contribuire enormemente a
ridurre l’impatto ambientale.
L’uso del dispositivo eco:Drive , lanciato su Grande Punto e
500, in soli quattro mesi ha consentito una riduzione
di oltre 400 tonnellate di CO2.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 47
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Pagina 48
Leader nei combustibili alternativi
80
mila
Fiat Natural Power
vendute in Europa
nel 2008:
75%
quota di
mercato delle vetture
Fiat a metano
55%
quota di
mercato dei veicoli
commerciali leggeri
Fiat a metano
Metano
Fiat è, da dieci anni, leader europeo nel campo
delle vetture OEM (Original Equipment
Manufacturer) a metano.
La propulsione a metano rappresenta la scelta
tecnologica più efficace e disponibile,
nell’immediato, per risolvere i problemi di
inquinamento delle aree urbane. Il metano o
gas naturale compresso (CNG), infatti, si
presenta oggi come l’unico combustibile
realmente alternativo rispetto a benzina e
gasolio e il più pulito attualmente disponibile:
■ garantisce minori emissioni nocive, dal
particolato ai composti aromatici come il benzene;
■ riduce al minimo le emissioni più critiche nei
confronti della qualità dell’aria, quali gli ossidi
di azoto e gli idrocarburi più reattivi, che
promuovono la formazione di ozono a livello
del suolo e la successiva generazione di smog
fotochimico;
■ riduce le emissioni di CO 2 di circa il 23 per
cento rispetto ad una vettura a benzina, con
evidenti benefici sull’effetto serra;
■ viene trasportato attraverso metanodotti
esistenti, rinunciando alle autocisterne, con
evidenti benefici in termini di traffico di
superficie, sicurezza stradale ed emissioni
inquinanti.
Fiat e FPT Powertrain Technologies hanno
sviluppato la doppia alimentazione
metano-benzina per dare la possibilità di
abbinare ai vantaggi del metano la praticità di
rifornimento della benzina, lasciando così
inalterate le abitudini di guida. Una soluzione
semplice nei principi, ma tecnicamente sofisticata:
■ le bombole sono integrate nella struttura del
veicolo fin dalla fase di progettazione, per non
penalizzare l’abitabilità e gli standard di
sicurezza adottati per tutti i veicoli Fiat;
■ la doppia alimentazione benzina-metano
garantisce un pieno di tranquillità anche nelle
zone dove i distributori di CNG sono meno
numerosi;
48 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
■ il sistema di controllo motore è
specificatamente progettato per veicoli a doppia
alimentazione, garantisce perciò il totale controllo
dell’efficienza e delle emissioni in entrambe le
modalità;
■ la compatibilità per l’impiego di bio-metano,
se opportunamente depurato, è garantita fin da
subito.
Fiat è il costruttore che offre, nella sua linea
ecologica Natural Power , la più ampia gamma di
veicoli con doppia alimentazione. Quest’offerta
risponde alle esigenze di mobilità di una vasta
categoria di utenti, compreso il settore
professionale: va dal Doblò (anche Cargo) alla
Punto (anche Van), dalla Multipla alla Panda
(anche Van), fino alla Grande Punto presentata
alla fine del 2008.
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Grande Punto Natural Power “Clean Car 2008”
Fiat Automobiles ha voluto dimostrare il proprio impegno
a 360 gradi per la tutela dell’ambiente anche in occasione
della presentazione ufficiale, in ottobre, della Grande
Punto Natural Power, compensando l’impatto ambientale
generato dal lancio con un’attività di riforestazione (oltre
6.600 metri quadri di foresta nel parco del Ticino).
Grande Punto Natural Power è equipaggiata con il motore
Fire 1.4 8v EVO2 nella nuovissima versione bifuel CNG
progettata da FPT Powertrain Technologies, e rispetta già i
limiti della normativa antinquinamento Euro 5, con
emissioni di 115 g/km di CO2.
Inoltre, per la prima volta sono stati utilizzati una
centralina unica, riducendo così la complessità dei
precedenti sistemi di controllo del motore e iniettori
completamente dedicati al metano, che aumentano la
qualità e l’affidabilità del propulsore.
Tre i serbatoi: due bombole che complessivamente
contengono 84 litri di metano e un serbatoio per la benzina
di 45 litri. All’avviamento l’alimentazione è sempre a
benzina, ma subito dopo la vettura passa automaticamente al gas. Torna, sempre in automatico, alla benzina
solo quando il gas delle bombole sta per esaurirsi. È
comunque sempre possibile per il guidatore scegliere il tipo
di alimentazione tramite un pulsante posto sulla plancia.
Come riconoscimento dell’importante risultato raggiunto
in campo ambientale, una giuria di giornalisti di settore ha
premiato la Grande Punto con il “Clean Car of the Year 2008”.
Fin dal 1995 anche Iveco rivolge l’attenzione alla
propulsione a gas naturale e oggi è leader
europeo nella ricerca e produzione di questi
veicoli, con migliaia di mezzi nel parco circolante
di aziende private e della pubblica
amministrazione. Tutti i veicoli Iveco utilizzano
motori a gas naturale dedicati, che funzionano a
combustione stechiometrica. Ciò consente loro di
fornire prestazioni elevate e costanti, abbassando
al tempo stesso le emissioni inquinanti ben al di
sotto dei limiti previsti per i veicoli a minimo
impatto ambientale.
1) Centralina gestione iniezione
2) Selettore metano/benzina
3) Riduttore di pressione
4) Filtro “deoliatore”
5) Gruppo iniettori metano
6) Serbatoio benzina e bocchettone rifornimento
7) Valvola bocchettone rifornimento metano ad innesto rapido
8) Serbatoio metano centrale
9) Serbatoio metano posteriore
Tra i veicoli a metano, Iveco offre il Daily, in
versioni furgone, cabinato e minibus, e lo Stralis.
Iveco è impegnata a rendere disponibile una
versione a gas naturale di ogni linea di prodotto
adatta a missioni urbane (l’Eurocargo a metano
sarà disponibile a partire dalla seconda metà del
2009). Inoltre, gli autobus Irisbus a metano, mossi
da motori Cursor, sono stati adottati da più di 70
città europee.
10
mila veicoli
Iveco a metano
circolanti nel mondo.
Leader in Europa
70
città europee
utilizzano gli autobus
Irisbus a metano
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 49
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Metano e idrogeno per la Panda della Regione
Lombardia
650
mila
vetture Fiat Flex e
TetraFuel vendute in
Brasile nel 2008.
Leader in Brasile
Il brand Fiat, grazie al contributo del Centro Ricerche Fiat,
di FPT Powertrain Technologies e di alcuni partner (ENI,
FAST, NCT e SAPIO), nel corso del 2008 si è aggiudicato il
bando della Regione Lombardia per la sperimentazione di
20 Panda alimentate a miscela di metano-idrogeno.
Il bando prevede anche la realizzazione di due stazioni di
rifornimento nel comune di Milano.
Il Gruppo ritiene che il passaggio intermedio verso
le tecnologie basate sull’idrogeno possa essere
rappresentato dal metano, nel suo possibile impiego nei
motori a combustione interna in miscela con l’idrogeno
stesso. Infatti, essendo entrambi combustibili gassosi, le
tecnologie sviluppate per la distribuzione del metano sia
nel settore auto sia nelle infrastrutture, possono costituire
la piattaforma di partenza ideale per il graduale ingresso
dell’idrogeno nel settore dei trasporti.
La miscela metano (70 per cento) – idrogeno (30 per cento)
consente di:
■ utilizzare tecnologie motoristiche esistenti;
■ garantire prestazioni e autonomia del motore pressoché
inalterate rispetto al metano;
■ assicurare un’ulteriore riduzione delle emissioni di CO 2
dell’11 per cento rispetto al metano;
■ realizzare una combustione più completa e pulita;
■ offrire un’interessante opportunità di utilizzo dell’idrogeno
già disponibile (come i sottoprodotti delle industrie
chimiche) favorendo così lo sviluppo della filiera di
produzione e distribuzione.
In tal modo sarà possibile offrire una prospettiva di
impiego dell’idrogeno a più breve termine.
Biocombustibili
Fiat e FPT Powertrain Technologies stanno
investendo importanti risorse nello sviluppo di
tecnologie capaci di valorizzare al meglio il
patrimonio naturale disponibile. Un impegno
grazie al quale Fiat ha raggiunto la leadership sul
mercato brasiliano, con una gamma completa di
vetture dotate della tecnologia Flexfuel, che
consente di utilizzare miscele variabili di benzina
e bioetanolo.
In Brasile, infatti, la rete distributiva di bioetanolo
è capillare, favorita negli anni dalla situazione
socio-politica e dalla disponibilità della materia
prima. Magneti Marelli ha il merito di aver
realizzato il SFS® (Software Flexfuel Sensor ),
tecnologia all’avanguardia, che consente di
riconoscere la composizione del combustibile
presente nel serbatoio e di adattare
conseguentemente i parametri di funzionamento
del motore: il cliente può scegliere se utilizzare
gasolina (benzina miscelata con il 22 per cento di
bioetanolo), bioetanolo o ambedue in qualunque
proporzione.
Un’ulteriore espressione dell’elevato livello
tecnologico raggiunto è la Fiat Siena TetraFuel ®
prodotta in Brasile, che oltre ad essere
equipaggiata con il sistema Flexfuel, può essere
alimentata anche con metano. Il TetraFuel ®,
sviluppato e prodotto da FPT Powertrain
Technologies, è il primo motore al mondo capace
di funzionare con quattro combustibili diversi:
bioetanolo, gasolina, benzina e metano.
Centralina di controllo TetraFuel®
50 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
Tutti i motori FPT Powertrain Technologies
sono compatibili con l’utilizzo di biocombustibili
(bioetanolo e biodiesel) in miscela con i
combustibili tradizionali fino al 5 per cento
(E5-B5). In particolare, i motori diesel possono già
impiegare miscele fino al 7 per cento di biodiesel
(B7), mentre quelli a benzina sono in gran parte
adeguati all’uso di miscele al 10 per cento di
bioetanolo (E10). Inoltre, per specifici utilizzi,
come quelli agricoli, alcuni motori sono stati
adattati per essere compatibili con miscele di
biocombustibile in percentuali superiori.
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A Magneti Marelli il premio per l’innovazione
ambientale
Magneti Marelli, con la tecnologia multicombustibile
TetraFuel®, si è aggiudicata l’edizione 2008 del PACE
Award, uno dei premi automotive più prestigiosi in ambito
mondiale.
Il PACE Award (Premier Automotive Suppliers’
Contribution to Excellence), giunto alla sua 14a edizione, è
promosso dal periodico Automotive News e ogni anno
premia le migliori innovazioni del settore a livello
mondiale.
La tecnologia TetraFuel® è stata sviluppata e realizzata da
Magneti Marelli in Brasile e consente a un veicolo di
utilizzare indifferentemente quattro tipi di combustibile
(benzina, alcool, una miscela in qualsiasi proporzione fra i
due e gas naturale).
Infatti, New Holland Agriculture ha guidato
l’industria agricola nel sostegno all’utilizzo del
biodiesel, classificandosi come Clean Energy
Leader e offrendo un’ampia gamma di prodotti
compatibili con il biodiesel puro B100, compresi
La peculiarità distintiva della soluzione è che il
riconoscimento e il dosaggio dei vari carburanti e il
conseguente controllo dei parametri di alimentazione,
avvengono grazie ad un software presente nella centralina
di controllo motore (ECU).
Il software utilizza un algoritmo di calcolo molto potente
che analizza parametri provenienti da vari sensori della
vettura e principalmente relativi al sistema di iniezione
(sonda lambda, temperatura motore, eccetera).
Grazie all’elettronica, quindi, il sistema sceglie
automaticamente l’opzione migliore riguardo al
carburante da utilizzare a seconda della situazione di
guida, raggiungendo il compromesso ottimale tra
performance, economia del combustibile e basse
emissioni.
i motori a iniezione elettronica con tecnologia
Common Rail. Ad oggi circa l’80 per cento dei
modelli (trattori, movimentatori telescopici e
macchine da raccolta) sono predisposti per
l’utilizzo di B100.
80%
dei
modelli di New
Holland Agriculture è
compatibile con il
biodiesel puro B100
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 51
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Biogas immediatamente
utilizzabile da tutti i
veicoli Iveco a metano
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Per poter alimentare le macchine New Holland
con il cento per cento di biodiesel è sufficiente
installare un kit di filtri e seguire un programma
di manutenzione specifico.
Importante precisare che New Holland segue con
interesse la ricerca sui biocombustibili di seconda
generazione e promuove i biocarburanti prodotti
dalle coltivazioni per scopi non alimentari, al fine
di non sottrarre cibo ai Paesi in via di sviluppo.
New Holland Agriculture ha investito in modo
consistente nella tecnologia biodiesel,
assicurandosi anche accordi importanti nel Regno
Unito, come dimostra la flotta di 54 prodotti
alimentati al cento per cento con biodiesel
presentati al Grassland & Muck Event 2008
(Warwickshire - Gran Bretagna). Infine, New
Holland Agriculture Equipment è stata scelta
come fornitore preferito dall’Eden Project, la serra
più grande del mondo, realizzata in Cornovaglia.
Allo stesso tempo, i veicoli di Iveco, già oggi,
possono utilizzare biocombustibili come il biogas
– prodotto dai rifiuti organici e dagli scarti
vegetali – che affianca e integra l’offerta del gas
fossile, così come il biodiesel, miscelabile con il
gasolio di origine fossile in una percentuale fino
al 5 per cento senza bisogno di alcun intervento.
Per il futuro, invece, Iveco sta indirizzando la
propria innovazione sui biocombustibili di
seconda generazione. Molto promettenti, anche
se attualmente disponibili in modo limitato sul
mercato, rappresentano un impegno importante
per un sistema di trasporto sostenibile.
Il futuro dei biocombustibili è rappresentato da
quelli rinnovabili di seconda generazione. Si tratta
dell’HVO (Olio vegetale idrogenato), un
combustibile derivato da olii vegetali non in
conflitto con la catena alimentare, e del BTL
(Bio-massa a Liquido) che, partendo dalle
biomasse e mediante un processo chimico di
trasformazione, arriva a un combustibile con
caratteristiche molto simili a quelle dell’HVO.
Viaggio nei sistemi di trazione alternativi
Elettrico
Iveco, attraverso la sua Società Altra, vanta una
grande esperienza nella produzione di sistemi di
trasporto elettrici e ibridi, per veicoli merci e per
52 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
autobus urbani. Basti pensare che già dal 1982
Iveco applica trazioni completamente elettriche
agli autobus.
Risale invece al 1986 lo sviluppo e la realizzazione
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del primo Daily Elettrico. I miglioramenti sono
stati continui e oggi il Daily Elettrico è
equipaggiato con un motore elettrico di tipo
asincrono trifase comandato da inverter, che ha il
compito di muovere direttamente il veicolo e di
recuperare energia durante la fase di frenatura.
La sua autonomia arriva fino a 120 km. Il mezzo si
presenta quindi come soluzione ideale per i più
svariati impieghi in ambito urbano (servizio
navetta, taxi, scuolabus eccetera).
Ibrido
Iveco è leader in questo settore dal 1994, quando
produsse il primo Turbocity ibrido. Oggi sono
più di 60 gli autobus ibridi Iveco in servizio in
Europa. Rispetto ai veicoli tradizionali, gli ibridi
Iveco e FPT Powertrain Technologies insieme a
FedEx per provare l’ibrido
Nel 2008 Iveco ha consegnato dieci Daily ibridi dieselelettrici a FedEx, il più grande corriere espresso del mondo
con una spiccata sensibilità all’ambiente. I veicoli utilizzano
l’architettura ibrida parallela, progettata e sviluppata da Iveco
e Powertrain Research & Technology (area di ricerca di
FPT Powertrain Technologies), e sono utilizzati a Torino e a
Milano per una campagna di test sul campo.
Con questa soluzione, Iveco e FPT Powertrain Technologies
hanno messo a punto le strategie di controllo
per massimizzare l’efficienza del sistema: ripartizione
coppia tra motore termico e motogeneratore elettrico,
frenata rigenerativa, controllo automatico del cambio e
Start&Stop. In pratica, il Daily ibrido ha un motore
turbodiesel collegato, attraverso una frizione a controllo
elettronico, ad un propulsore elettrico. Questo, a sua volta,
è accoppiato al cambio robotizzato. Sfruttando in modo
“intelligente” le doti del propulsore elettrico e di quello a
scoppio, il veicolo ibrido riduce sensibilmente consumi ed
emissioni. Inoltre, in fase di rallentamento, il motore
elettrico lavora come un generatore, trasformando
l’energia cinetica in corrente, che viene immagazzinata
nelle batterie, anziché essere dispersa e sprecata.
In questo modo è possibile un risparmio di combustibile
fino al 30 per cento in ambito urbano, con una riduzione
corrispondente di emissioni di CO2.
La flotta di dieci veicoli Daily ibridi che è in circolazione
sulle strade urbane milanesi e torinesi consentirà di
risparmiare in un anno circa 6.000 litri di gasolio e di
garantiscono, oltre che maggiore silenziosità e
comfort di marcia, importanti risparmi sui
consumi e la possibilità, in alcune configurazioni,
di viaggiare ad emissioni zero e quindi anche
nelle aree urbane protette. La gamma Iveco di
autobus ibridi seriali e paralleli è già operativa in
numerose città europee. Ora, questa tecnologia si
sta estendendo anche al trasporto merci.
Nel 2008, infatti, Iveco ha iniziato un vasto
programma di prove su strada per la gamma dei
veicoli commerciali leggeri e medi, il Daily e
l’Eurocargo, in collaborazione con alcuni grandi
clienti.
I risultati positivi raggiunti sinora lasciano
pensare che questa tecnologia possa dare un
contributo importante alla mobilità urbana.
Nel 1994 Iveco ha
omologato il primo
autobus ibrido
d’Europa:
l’Iveco Turbocity
ridurre le emissioni di CO2 di circa 15 tonnellate rispetto ai
veicoli tradizionali.
I veicoli commerciali leggeri, molto diffusi per le consegne
nelle aree urbane, possono ottenere un concreto beneficio
dall’utilizzo di trazioni ibride, grazie alla loro specifica
missione e all’elevato chilometraggio.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura 53
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Bollino verde per il trasporto urbano
25
mila veicoli
medi e pesanti Euro V
venduti in Europa nel
2008:
-4.000
tonnellate di NOx
L’attenzione che Iveco dedica ai veicoli a basse
emissioni si estende anche a specifiche esigenze
del trasporto pubblico locale, dove la salvaguardia
della qualità dell’aria è di primaria importanza.
Da anni, infatti, Iveco è leader negli autobus
urbani alimentati a metano, che soddisfano i
limiti EEV (Enhanced Environmentally-Friendly
Vehicles), lo standard più severo previsto dalle
normative europee in tema di emissioni.
Più di recente, grazie all’esperienza acquisita con
la tecnologia SCR (Selective Catalytic Reduction),
sistema di post trattamento dei gas di scarico,
e con l’evoluzione dei filtri per il particolato,
Iveco è in grado di soddisfare questi limiti anche
con i veicoli a propulsione diesel: i veicoli Iveco
dotati di sistema SCRT (una combinazione di SCR
e di trappola per il particolato) sono infatti
certificati EEV.
Inoltre, tutti i veicoli Iveco medi e pesanti
soddisfano gli standard Euro V a partire dal 2005,
in anticipo di ben quattro anni rispetto alla loro
entrata in vigore (ottobre 2009).
Ridurre al minimo le emissioni inquinanti
rappresenta una sfida continua per Iveco. I suoi
prodotti, infatti, circolano frequentemente in aree
urbane densamente popolate. La costante ricerca
e l’applicazione di tecnologie all’avanguardia, non
solo motoristiche, rappresentano il contributo di
Iveco per una mobilità più efficiente, sicura e
sostenibile per l’ambiente.
54 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
S30 CNG motore pulito per il Daily
Il motore di FPT Powertrain Technologies S30 CNG è il più
piccolo utilizzato da Iveco nella sua gamma veicolare ed è
installato sul mezzo commerciale leggero Daily.
Questo propulsore, 3.0 litri 16 valvole, è stato sviluppato
da FPT Powertrain Technologies partendo dal motore F1C
diesel e ottimizzato, in termini di consumo ed emissioni,
per le applicazioni a metano. Grazie all’approccio
stechiometrico e all’utilizzo di un catalizzatore a tre vie,
che abbatte contemporaneamente i tre principali agenti
inquinanti (NOx , CO e HC), la motorizzazione risulta così
conforme alla Direttiva 2005/55 – EEV.
L’S30 CNG è il motore adatto per veicoli che circolano
principalmente sulle strade urbane, come i minibus e i
veicoli commerciali leggeri, dove le basse emissioni sono
un requisito importante.
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Con Blue&Me Fleet l’itinerario è sempre più breve
Iveco ha presentato, in occasione del Salone
Internazionale dei Veicoli Industriali di Hannover, il sistema
Blue&Me Fleet , soluzione telematica per la gestione delle
flotte e l’assistenza dei clienti, sviluppata sulla piattaforma
Blue&Me di Fiat Group Automobiles e su quella FleetVisor
di Qualcomm.
Con questa importante iniziativa, Iveco fornisce ai clienti la
soluzione ottimale per l’utilizzo dei veicoli e la corretta
pianificazione degli itinerari, aspetti ormai sempre più
importanti ai fini della riduzione dell’impatto ambientale e
del miglioramento dei costi operativi.
Il computer di bordo è in grado di dialogare con il sistema
CAN bus del veicolo per richiedere informazioni (per
esempio consumo di combustibile, distanza, velocità,
percorrenza totale e altre informazioni tecniche) e
correlarle al conducente, in modo da fornire dati precisi
sull’attività e sullo stile di guida dei singoli autisti.
I prossimi sviluppi di Blue&Me Fleet includeranno una
funzione di assistenza tecnica che, grazie a un sistema di
comunicazione automatica con l’Iveco Customer Centre,
fornirà tutte le informazioni necessarie riguardanti il
veicolo e la sua posizione geografica per automatizzare
l’intervento del servizio Non-Stop Assistance.
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Riciclare che passione
1992
2000
2008
Nasce il progetto F.A.RE.
(Fiat Auto Recycling)
di Fiat
Promulgata
la Direttiva europea
2000/53/CE
Fiat Group Automobiles
promuove l’Accordo
di Programma Quadro sulla
Gestione dei Veicoli Fuori Uso
Fiat Group Automobiles (FGA) da oltre 15 anni,
cioè da prima dell’entrata in vigore delle leggi in
materia, è impegnata a migliorare il riciclaggio
dei veicoli giunti a fine vita. Già nel 1992, infatti,
il Gruppo aveva dato vita al Progetto F.A.RE.
(Fiat Auto Recycling), un sistema per il riciclaggio
totale delle auto destinate alla demolizione, con
l’obiettivo di riutilizzare non soltanto il metallo,
ma tutti i materiali (vetri, plastiche e gomme) con
i quali sono costruite le vetture. L’iniziativa, che
prevedeva la proficua collaborazione tra industria,
demolitori e aziende specializzate nel riciclaggio,
riscosse subito un grande successo.
56 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
L’impegno continuo ha portato alla
formalizzazione, a maggio 2008, dell’Accordo di
Programma Quadro sulla Gestione dei Veicoli
Fuori Uso, promosso da FGA e firmato dal
Ministero dell’Ambiente e della Tutela del
Territorio e del Mare, dal Ministero dello Sviluppo
Economico, dall’ISPRA e da nove Associazioni
della filiera del settore dei veicoli fuori uso
(ANFIA e UNRAE per i costruttori di autoveicoli FEDERAICPA per i concessionari di autoveicoli FISE-UNIRE, CAR-CNA e ADA per le aziende di
demolizione - ASSOFERMET per gli addetti alla
demolizione, frantumazione e
recupero/commercio di rottame - AIRA per i
frantumatori di rottame metallico e AIR per le
aziende del recupero energetico).
Obiettivo principale dell’Accordo è il
miglioramento della gestione dei veicoli a fine
vita per raggiungere i target di riciclo e recupero
energetico imposti dalla Direttiva 2000/53/CE sui
veicoli fuori uso.
Quest’ultima, infatti, recepita in tutti i Paesi UE e
in Italia con il D.Lgs. 209/2003, ha lo scopo di
disciplinare e aumentare l’efficienza ambientale
della gestione dei veicoli fuori uso, imponendo
una serie di vincoli sia sulla progettazione
(esclusione dei metalli pesanti, marchiatura
eccetera) sia sulla gestione a fine vita, fissando
target di riciclaggio e recupero energetico, tempi
di raggiungimento dei medesimi e responsabilità.
L’Accordo di Programma Quadro sulla Gestione
dei Veicoli Fuori Uso, fortemente voluto da Fiat
Group Automobiles, rappresenta il primo e più
avanzato esempio in Europa al quale tutti gli
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attori coinvolti nella filiera industriale,
dall’industria automobilistica alla impresa di
demolizione, hanno lavorato con i Ministeri
competenti per trasformare gli enormi
quantitativi rottamati ogni anno (solo in Italia nel
2007 la cifra di veicoli demoliti era superiore a 1,5
milioni) in un business fatto di riutilizzazione dei
componenti e di riciclo dei materiali (acciaio,
leghe leggere, vetro, gomma e plastica).
Fiat Group Automobiles, inoltre, pone molta
enfasi sulla possibilità di incrementare la
riciclabilità dei nuovi modelli. Nella fase di scelta
delle materie prime seleziona materiali e sostanze
eco-compatibili (riciclati, riciclabili o di origine
naturale) che utilizza sia per gli esterni sia per gli
interni delle autovetture. Le nuove vetture della
gamma FGA sono già recuperabili al 95 per cento
in peso, anticipando così i vincoli omologativi di
recuperabilità imposti dalla direttiva 2005/64/CE o
RRR (Recuperare, Riciclare, Riutilizzare) che sono
obbligatori da dicembre 2008 per le nuove
omologazioni e da luglio 2010 per le nuove
immatricolazioni.
Lotta alle sostanze pericolose
All’interno del Gruppo Fiat nel corso del 2008 è stato
creato un gruppo di lavoro intersettoriale che ha definito le
Linee Guida comuni per l’applicazione del regolamento n.
1907/2006 del Parlamento europeo, del 18 dicembre 2006.
La nuova normativa, denominata in breve REACH acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation of
Chemicals - disciplina Ia fabbricazione, l’importazione,
l’immissione in commercio e l’utilizzo delle sostanze
chimiche nell’Unione europea.
Obiettivo principale di REACH è migliorare la conoscenza
dei pericoli e dei rischi derivanti da prodotti chimici, nuovi
o già esistenti, assicurando un maggiore livello di
protezione della salute umana e dell’ambiente.
Life Cycle Assessment anche nel processo
produttivo
Fiat Group Automobiles utilizza la metodologia di Life
Cycle Assessment (LCA) durante lo sviluppo dei nuovi
prodotti, per prendere in considerazione fin da subito le
implicazioni ecologiche dei nuovi componenti delle
vetture e analizzare le differenti soluzioni di design.
Materiali Alfa MiTo
Le nuove vetture della
gamma FGA sono già
recuperabili al
95%
in peso
Peso in percentuale
Acciaio 59,0%
Polimeri 13,6%
Ghisa 9,5%
Leghe leggere 6,6%
Elastometri 4,6%
Vetro 2,7%
Altri metalli 2,3%
Altro 1,7%
Indice recuperabilità
95,3%
Indice riciclabilità
85,1%
Il gruppo di lavoro intersettoriale ha avviato una serie di
attività; tra queste la più delicata è stata l’individuazione
nei prodotti delle sostanze estremamente pericolose
(SVHC Substances of Very High Concern), ovvero sia
sostanze cancerogene, mutagene e tossiche per la
riproduzione (CMR) sia persistenti, bioaccumulabili
e tossiche per l’ambiente (PBT). Questa attività è
particolarmente delicata per gli obblighi di notifica e di
informazione ad essa correlati, nonché per la possibilità
che la commercializzazione di queste sostanze diventi
proibita, il che potrebbe comportare la necessità di
individuare in tempi rapidi dei sostituti.
Vedere anche pagina 111 .
Dal 2008 la metodologia LCA è stata applicata anche al
processo produttivo al fine di identificare alternative più
ecologiche per alcuni processi, come il pre-trattamento
della verniciatura, che necessitano di elevati quantitativi
di energia e pertanto contribuiscono in maniera
significativa all’impatto ambientale complessivo della fase
di produzione del veicolo.
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Sicure dentro e fuori
5
stelle Euro NCAP
per 7 modelli: Fiat
500, Grande Punto,
Bravo, Croma, Alfa 159,
MiTo e Lancia Delta
Per il Gruppo Fiat progettare prodotti che
proteggono il guidatore, i passeggeri e allo stesso
tempo salvaguardano la sicurezza di tutti gli utenti
della strada rappresenta una sfida quotidiana e un
impegno nei confronti della comunità. In tal senso,
la ricerca e lo sviluppo di dispositivi innovativi si
basa su tre direttrici fondamentali:
■ assicurare le condizioni migliori per evitare il
rischio di collisione (sicurezza preventiva);
■ contribuire attivamente, nel momento di difficoltà,
a impedire l’incidente (sicurezza attiva);
■ offrire una protezione ottimale a tutte le persone
quando avviene lo scontro (sicurezza passiva).
Sistemi di assistenza avanzati al
servizio del guidatore
Il Gruppo Fiat rivolge la massima attenzione
soprattutto alla prevenzione degli incidenti.
A questo scopo l’iniziativa Preventive Safety Best
in Class , del Centro Ricerche Fiat, ha l’obiettivo di
sviluppare nuovi sistemi di ausilio alla guida e di
sicurezza preventiva per i prodotti del Gruppo.
Foto della simulazione dell’urto frontale a 64 km/h sulla Lancia Delta, tratta dal sito www.euroncap.com.
L’abitacolo rimane indeformato e dimostra che il rischio di lesione del conducente e del passeggero è molto basso
(punteggio ottenuto 14,4 su un massimo di 16)
58 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
Nel corso del 2008 sono state realizzate diverse
innovazioni, tutte in fase di test su dimostratori:
■ Lane Change Assistant supporta il guidatore nel
cambio di corsia. In fase di sorpasso, infatti,
controlla l’area posteriore adiacente al veicolo per
50-70 metri verificando così la presenza di altri
mezzi in arrivo. Qualora il guidatore abbia
intenzione di sorpassare e la corsia adiacente non
sia libera, il sistema invia un segnale visivo.
■ Collision Warning è una tecnologia che
riconosce eventuali situazioni pericolose,
derivanti dalla presenza di ostacoli sulla
traiettoria, anche in condizioni di bassa visibilità,
e le indica al guidatore con un segnale di allerta
sul pedale dell’acceleratore e/o sulla cintura.
■ Turning Assistant supporta il guidatore di mezzi
pesanti nelle manovre di svolta a destra,
segnalando gli ostacoli nell’angolo cieco.
Inoltre, il Centro Ricerche Fiat ha sviluppato,
insieme con Fiat Group Automobiles, il Lane
Departure Warning, che avvisa il guidatore
dell’avvicinamento involontario al bordo della
corsia. Il sistema, denominato Driving Advisor e
già disponibile sulla Lancia Delta, si attiva quando
la vettura viaggia a una velocità superiore ai 55
km/h inviando una leggera coppia al volante e
attirando l’attenzione del guidatore che ha
superato la linea di demarcazione.
Ma i sistemi di assistenza al guidatore non si
fermano al solo veicolo. Si basano anche sulla
cooperazione tra veicolo e infrastruttura.
Le applicazioni sviluppate dalla ricerca, infatti,
utilizzano sia i sensori di bordo (sistemi
autonomi) sia lo scambio di informazioni con le
infrastrutture stradali e gli altri veicoli (sistemi
cooperativi), per migliorare la percezione delle
situazioni di pericolo, supportare il guidatore
nelle situazioni critiche e ridurre la distrazione.
In questo scenario di riferimento, Magneti Marelli,
grazie all’interazione dei propri sistemi ADAS
(Advanced Driver Assistance Systems) con le
tecnologie telematiche finalizzate alla
comunicazione veicolo-infrastruttura, lavora a
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livello nazionale ed internazionale per contribuire
alla definizione delle funzioni e degli standard di
sicurezza preventiva.
Tra le iniziative di ricerca sui sistemi telematici,
sono di particolare rilievo i progetti realizzati
nell’ambito del Programma Quadro di Ricerca
dell’Unione Europea.
Il progetto integrato SAFESPOT , ad esempio,
supportato da EUCAR (associazione europea per
la ricerca e lo sviluppo automotive), coinvolge 52
partner europei, rappresentati dalle principali
case automobilistiche, dai maggiori fornitori
automotive (tra cui Magneti Marelli) e da
numerosi operatori stradali. L’obiettivo del
progetto, iniziato nel 2006 e destinato a durare
quattro anni, è realizzare nuovi sistemi
cooperativi per migliorare la sicurezza stradale,
basati sullo scambio di informazioni fra veicoli
(Vehicle to Vehicle V2V) e tra l’infrastruttura
stradale e i veicoli (Vehicle to Infrastructure V2I).
Basta un tasto per lanciare l’SOS
La piattaforma telematica Blue&Me , nata dalla collaborazione tra Fiat Group Automobiles e Microsoft, è un
sistema di comunicazione di bordo con una serie di
funzioni e servizi, che spaziano dall’integrazione con il
telefono cellulare alla gestione di contenuti audio,
rendendo ogni viaggio ancora più sicuro e gradevole.
La compatibilità con il Bluetooth®, inoltre, permette di
accedere alle funzioni del cellulare senza mai togliere le
mani dal volante.
Un’evoluzione della piattaforma è rappresentata dal
Blue&Me Nav che, oltre alla tecnologia Blue&Me, mette a
disposizione una gamma di funzioni multimediali evolute,
tra cui l’SOS.
In caso di emergenza, infatti, con il Blue&Me Nav basta
premere il tasto SOS e immediatamente viene inviato un
sms alla centrale operativa con l’indicazione della
posizione della vettura.
Il servizio, disponibile 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, si
attiva anche in automatico in caso di incidente (quando
si attiva l’airbag). Il veicolo viene tempestivamente
localizzato ed è possibile usufruire dell’assistenza stradale
e sanitaria. Il tasto SOS si può utilizzare anche in caso di
malori o di pericolo.
Le informazioni fornite sul luogo dell’incidente, inoltre,
riducono della metà i tempi di reazione dei servizi di
soccorso nelle zone rurali e del 40 per cento nelle zone
urbane.
L’iniziativa, coordinata dal Centro Ricerche Fiat,
rappresenta una pietra miliare nella concezione
della mobilità futura, non solo dal punto di vista
della sicurezza, ma anche dell’efficienza del traffico.
Il progetto integrato TeleFOT è invece coordinato
da VTT, il principale centro di ricerca della
Finlandia, e coinvolge 24 partner europei, fra i
quali Magneti Marelli e Centro Ricerche Fiat, oltre
ad alcuni fra i principali centri di ricerca
internazionali.
Obiettivo dell’iniziativa, partita a giugno del 2008
e della durata di quattro anni, è realizzare
campagne di valutazione sulle nuove funzioni
telematiche legate alla mobilità, che possono
essere fruite a bordo del veicolo tramite
dispositivi portatili.
Il progetto rappresenta un’importante opportunità
per valutare dal punto di vista dell’ergonomia e
della sicurezza il comportamento dei clienti
nell’impiego di nuove funzioni telematiche di bordo.
Il servizio SOS, disponibile sulle vetture di Fiat Group
Automobiles equipaggiate con Blue&Me Nav, anticipa le
decisioni della Commissione europea, ancora in
discussione sull’obbligatorietà del sistema di chiamata di
emergenza paneuropea eCall.
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Formazione e comunicazione per
ridurre gli incidenti
Con le numerose misure di sicurezza preventiva,
attiva e passiva, il Gruppo Fiat è impegnato a fondo
per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza sui
propri veicoli. E, sempre a questo scopo, propone
anche diversi corsi di guida sicura affinché il
guidatore possa agire con responsabilità in
qualunque situazione di traffico.
Nel corso del 2008, Fiat Professional e ASC
(Automotive Safety Centre) hanno realizzato il primo
corso Guida Sicura Professional destinato ai clienti
di veicoli commerciali. Obiettivo dell’iniziativa è
insegnare tecniche di guida sicura e di guida “eco”
(economica ed ecologica) a coloro che per lavoro
passano molte ore al volante. Infatti, più di chiunque
altro i professionisti del settore sanno bene quanto
sia importante affrontare gli imprevisti della strada
in modo tempestivo. Senza dimenticare che una
guida responsabile significa anche un risparmio
economico sia sul fronte dei consumi (fino al 15-20
per cento di carburante in meno) sia su quello dei
costi di manutenzione e di riparazione.
Anche Iveco ritiene importante porre l’accento su
uno stile di guida responsabile. Infatti, presso la
pista prove di Cascinette, a Torino, ha ospitato la
26a edizione del Campionato Mondiale Autisti,
manifestazione organizzata dall’UICR (Union
25
oltre
mila
iscritti al Campionato
Italiano guid@ sicura
promosso da Alfa
Romeo
60 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
Internationale des Chauffeurs Routiers), che si
svolge ogni due anni per sensibilizzare l’intera
categoria sul tema della sicurezza stradale e del
rispetto del codice della strada. Sono state coinvolte
19 delegazioni per un totale di circa 600 persone.
I veicoli utilizzati, tutti forniti da Iveco, sono stati
furgoni, autocarri, autoarticolati, autotreni e autobus.
Alfa Romeo è, infine, da anni in prima fila nel
sostenere iniziative sulla sicurezza, la prevenzione e
l’educazione stradale, attraverso interventi di
formazione e campagne di comunicazione. Per il
terzo anno ha sponsorizzato il Campionato Italiano
guid@ sicura, progetto ideato dalla società Dorado
Centro Internazionale Guida Sicura, diretta dal
campione Andrea de Adamich, che ha come
obiettivo la promozione della sicurezza stradale e di
una guida consapevole presso il mondo giovanile e
studentesco (giovani patentati 18-25 anni).
Il progetto è stato sostenuto dalla Presidenza del
Consiglio dei Ministri e patrocinato dal Ministero
degli Interni e dal Ministero dei Trasporti.
Nel mese di luglio Alfa Romeo ha anche lanciato una
campagna di comunicazione dedicata ai rischi
dell’assunzione di alcool prima di mettersi al
volante. L’invito a una guida responsabile è stato
presentato proprio nel periodo estivo, che coincide
con il più alto numero di incidenti collegati al
consumo di alcolici da parte dei giovani.
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Divertirsi in sicurezza con Alfa MiTo
Junior
Migliaia di ore di
simulazioni virtuali
hanno permesso di
sviluppare la MiTo
senza l’ausilio di
prototipi e in soli
16 mesi
Forte di una straordinaria storia nelle competizioni
sportive, Alfa Romeo sostiene che interpretare il
concetto di sportività significa lavorare anche per
ottenere il massimo della sicurezza. Al di là dei
numerosi e sofisticati sistemi di controllo dell’auto
oggi disponibili, Alfa Romeo ritiene fondamentale
sensibilizzare l’opinione pubblica - e in particolare i
più giovani - sull’importanza strategica che il tema
della sicurezza, della prevenzione e dell’educazione
stradale riveste per qualsiasi società evoluta.
Per il brand infatti l’auto rappresenta lo specchio
della società. Forte di questa convinzione durante il
lancio della MiTo è stata presentata anche la
versione Junior, equipaggiata con motore 1.4 da 78
cavalli, pensata proprio per i più giovani e destinata
ad essere in linea con le normative che diversi Paesi
europei stanno mettendo a punto per i neopatentati.
Non solo un motore con limitatore di potenza,
ma anche tanta sicurezza: la MiTo, infatti, si è
aggiudicata le cinque stelle Euro NCAP ed è ai
62 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Mobilità ecologica e sicura
vertici del segmento nel campo della sicurezza con
un punteggio di 36 su un massimo di 37.
Importante risultato raggiunto grazie all’adozione di
serie dei più avanzati dispositivi elettronici per il
controllo del comportamento dinamico (dalla frenata
alla trazione) e dei più completi sistemi di sicurezza
passiva. Tra i quali:
■ Vehicle Dynamic Control (VDC), non disinseribile,
interviene quando è a rischio la stabilità della vettura
e aiuta il pilota a controllare l’auto;
■ Motor Schleppmoment Regelung (MSR), ridà
coppia al motore evitando il pattinamento derivante
dal blocco delle ruote, quando in condizioni di bassa
aderenza si scala bruscamente di marcia;
■ Dynamic Steering Torque (DST), sterzo elettronico
attivo, aiuta il guidatore poco esperto con un leggero
impulso sul volante a effettuare la manovra di
controsterzo quando la vettura diventa
sovrasterzante in curva;
■ Electronic Q2, assicura l’effetto di un differenziale
autobloccante. Di solito, infatti, quando si accelera in
uscita di curva, la ruota interna perde aderenza e la
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stelle Euro NCAP
per Alfa MiTo
traiettoria si allarga. Grazie al Q2 elettronico, invece,
il traction control frena la ruota interna e
ridistribuisce la coppia, applicandola alla ruota
esterna che in quel momento ha maggiore aderenza;
■ 7 airbag, due dei quali Multistage;
■ sistema S.A.H.R. (Self Aligning Head Restraint),
nuovo dispositivo di seconda generazione integrato
nello schienale dei sedili anteriori che, in caso di
urto, avvicina gli appoggiatesta alla nuca degli
occupanti attenuando così il colpo di frusta.
per i comportamenti: è disponibile, infatti, un kit
con tre alcool tester per sensibilizzare i giovani
sull’importanza di una guida responsabile.
Anche nel campo della sicurezza preventiva la
MiTo Junior è all’avanguardia. Adotta, infatti, i
proiettori anteriori con la funzione “luce diurna”
(Day Time Running Light) che, alla messa in moto
della vettura, automaticamente accende le luci di
posizione (il dispositivo risponde ad una
normativa europea che entrerà in vigore nel 2012).
Mentre i proiettori posteriori a LED, rispetto alle
lampade tradizionali offrono più intensità
luminosa per una maggiore sicurezza.
Oltre che per la tecnologia c’è attenzione anche
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Innovazione sostenibile
Per rafforzare le proprie posizioni il Gruppo Fiat ritiene fondamentale fare innovazione e farla in maniera sostenibile, mettendo al
primo posto le persone, la società e l’ambiente. In tutti i Paesi gli uomini e le donne del Gruppo si dedicano ad anticipare e
soddisfare le necessità, in perenne cambiamento, dei clienti e a trasformare idee creative in prodotti e servizi innovativi, che
possano contribuire a rendere la mobilità sempre più sostenibile.
Tutto questo si traduce in piani di sviluppo mirati a creare mezzi migliori, più sicuri, rispettosi dell’ambiente e più confortevoli.
Centro Ricerche Fiat
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) inizia la sua attività nel 1978
come polo di riferimento per l’innovazione e lo sviluppo.
Oggi è un centro di eccellenza, riconosciuto a livello
internazionale, la cui missione è l’utilizzo dell’innovazione
come leva strategica nei business del Gruppo Fiat e la
valorizzazione dei risultati delle proprie attività attraverso
la promozione, lo sviluppo e il trasferimento di contenuti
innovativi in grado di dare distintività e competitività al
prodotto.
Il CRF opera a Orbassano (TO) e nelle tre sedi decentrate di
Bari, Trento e Foggia, controlla, a Udine, il Centro Ricerche
Plast-Optica (CRP), focalizzato sulle ricerche avanzate nei
settori dell’ottica e della plastica per sistemi di
illuminazione e inoltre lavora in stretta sinergia con il
Centro Studi Sistemi di Trasporto (CSST) di Torino. Con un
organico di oltre 850 dipendenti, il CRF dispone di un vasto
insieme di competenze tecniche cui si affianca una serie
di laboratori all’avanguardia per la sperimentazione di
sistemi powertrain e della compatibilità elettromagnetica,
l’analisi sperimentale di rumore e vibrazioni, la
simulazione di guida, lo sviluppo di nuovi materiali e
processi produttivi, l’optoelettronica e le microtecnologie.
Nel corso degli anni, il Centro Ricerche Fiat ha raggiunto
risultati altamente significativi come testimoniano gli oltre
2.300 brevetti registrati e le 51 nuove domande di brevetto
depositate nel 2008.
Non solo, sono 55 i progetti approvati nel Settimo
Programma Quadro (2007-2013). Un dato che conferma la
forte presenza anche nella ricerca europea.
Il CRF ha inoltre sviluppato un network globale di oltre
150 università e centri di ricerca e oltre mille partner
industriali in tutto il mondo, grazie ai quali può rafforzare
64 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile
ulteriormente le strategie globali di innovazione,
implementare specifiche attività operative a livello locale e
assicurare lo sviluppo di competenze specifiche.
Particolarmente attivo nel campo della ricerca per la
mobilità sostenibile, il Centro Ricerche Fiat adotta un
approccio sistemico volto a studiare soluzioni innovative
che esprimano un concetto di mobilità sostenibile a tutto
tondo, che comprenda, quindi, la diminuzione delle
emissioni tramite motori innovativi (nell’ambito degli
sviluppi tecnologici di FPT Powertrain Technologies),
ma anche la riduzione dei consumi attraverso
l’alleggerimento, l’aerodinamica, l’infomobilità, l’utilizzo
di materiali ecologici e riciclabili. Per approdare, infine,
alla riduzione della congestione del traffico e
dell’inquinamento acustico.
Elasis
Nata nel 1988, su iniziativa del Gruppo Fiat, come Società
dedicata alla ricerca nell’ambito dei programmi di
sviluppo dell’Italia del Sud, Elasis è un centro di ricerca ad
elevata specializzazione nel settore dell’innovazione
tecnologica, dello sviluppo completo di veicoli, della
mobilità, del suo impatto sull’ambiente e della sicurezza
stradale.
Opera attraverso i centri di Pomigliano d’Arco (Napoli),
di Torino e di Lecce, con circa 1.200 dipendenti e dispone
di mezzi di progettazione e calcolo, oltre che di
strumentazioni per la sperimentazione fisica e virtuale, tra
i più avanzati, basati su una capacità di sviluppo e gestione
di sistemi informatici di assoluto rilievo. Anche in Elasis,
come in CRF, le attività relative a motori e cambi vengono
condotte nell’ambito dei progetti di sviluppo di FPT
Powertrain Technologies.
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Tecnologia pulita
FPT Powertrain Technologies orienta
costantemente la sua ricerca verso tecnologie
innovative per il miglioramento delle prestazioni
del motore e allo stesso tempo per la riduzione
delle emissioni. Per raggiungere questo sfidante
obiettivo, FPT articola il proprio impegno
principalmente in due direzioni: ottimizzare le
caratteristiche di eco-compatibilità dei propulsori
convenzionali e sviluppare sistemi di trazione
alternativi. Il piano di sviluppo motoristico che ne
deriva, da un lato prevede l’identificazione di
soluzioni di breve periodo (2009-2012), dall’altro è
proiettato verso attività di tipo esplorativo su
future tecnologie. Vedere anche pagina 44.
Nel breve periodo, la prima novità è rappresentata
dal sistema d’iniezione Multijet “II”, che sarà
adottato inizialmente dal motore diesel 1.3 SDE.
Si tratta di un’evoluzione che consente di ridurre
l’intervallo di tempo tra le iniezioni di gasolio,
assicurando una significativa riduzione delle
emissioni degli ossidi di azoto (NOx) e dei
consumi e un miglioramento del comfort acustico.
Un’ulteriore testimonianza dell’impegno di FPT
Powertrain Technologies in termini di downsizing
(vedere anche pagina 46) , è il motore Small
Gasoline Engine , che consente una riduzione dei
consumi e, di conseguenza, delle emissioni di
CO2, nonché il rispetto dei futuri limiti di
emissione Euro 5 ed Euro 6, con prestazioni pari
ai motori di cilindrata maggiore.
Alla base di questo nuovo motore benzina c’è il
passaggio da un propulsore tradizionale a 4
cilindri a un 2 cilindri da 900 cc, che sarà
disponibile nelle versioni aspirata, turbo e a
doppia alimentazione metano-benzina. Tra i
contenuti tecnologici di maggior rilievo di questo
propulsore, si segnala l’innovativo sistema
elettronico di gestione delle valvole d’aspirazione
Multiair . Questo dispositivo consente di
controllare l’aria nei motori ad accensione
comandata senza dover utilizzare la tradizionale
farfalla, con benefici concreti in termini di
potenza, coppia ai bassi regimi, consumi ed
emissioni e, non ultimo, prontezza di risposta.
Nel corso del 2009 il sistema sarà introdotto sul
motore benzina 1.4 Fire in versione sia aspirata
sia turbo.
Nel piano di sviluppo di soluzioni per contribuire
alla riduzione dei consumi e quindi delle
emissioni di CO2, FPT Powertrain Technologies
considera anche l’evoluzione delle trasmissioni.
La trasmissione a doppia frizione a secco (DDCT Dual Dry Clutch Transmission ) in fase finale di
sperimentazione, infatti, oltre a migliorare
notevolmente il comfort di guida, consente una
reale riduzione dei consumi.
Nella direttrice dello sviluppo dei sistemi di
trazione alternativi, invece, in virtù del successo
riscosso fino ad oggi dalle motorizzazioni a
metano, FPT da un lato ha deciso di rendere i
motori già esistenti ancora più ecologici (come la
prossima versione del Cursor CNG per gli
autobus che rispetta in anticipo i futuri limiti di
emissione previsti dalla normativa europea);
dall’altro ha avviato l’evoluzione dei motori a
metano sviluppando soluzioni di tipo turbo, che
consentono un notevole incremento delle prestazioni
a fronte di emissioni estremamente contenute.
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Le attività di tipo esplorativo su future
innovazioni tecnologiche condotte dalla divisione
Powertrain Research & Technology di FPT si
stanno indirizzando verso la sperimentazione di
un prototipo di motopropulsore ibrido per ora
non finalizzato alla produzione. Questa soluzione
prevede l’accoppiamento dello Small Gasoline
Engine al Dual Dry Clutch Transmission, con
l’integrazione di un motore elettrico calettato su
uno dei suoi due alberi primari. Architettura che
consente la realizzazione di un propulsore ibrido
di tipo “torque-split”, dove la coppia del motore
termico si combina con quella del motore
elettrico e consente tutte le tipiche funzionalità
della trazione ibrida in un packaging, però,
estremamente compatto, dai consumi ridotti e
con basse emissioni, nel pieno rispetto
dell’ambiente.
La ricerca di FPT si orienta non solo a sviluppare
soluzioni innovative in campo automotive, ma
anche a estendere questo know-how acquisito ad
altri settori, in particolare a quello industriale.
È, infatti, in valutazione il trasferimento ai motori
Heavy Duty per i veicoli commerciali e industriali
di tecnologie consolidate per l’auto (come il
Common Rail di ultima generazione e il filtro
antiparticolato).
PHYLLA: il sole a quattro ruote
A novembre del 2008 è stato presentato il
prototipo PHYLLA , Veicolo Urbano
Multi-Ecologico e Sostenibile (VUMES).
Può ospitare fino a quattro passeggeri pur
essendo lunga meno di tre metri, raggiunge i 130
chilometri orari e accelera da zero a cento in sei
secondi. Ma, soprattutto, è uno dei più innovativi
progetti di city car a zero emissioni e totalmente
riciclabile.
Il prototipo nasce dalla collaborazione tra:
la Regione Piemonte (che ha sponsorizzato e
finanziato il progetto), l’Environment Park (che ha
contribuito a definire e selezionare le tecnologie
innovative per l’ambiente), il Centro Ricerche Fiat
(a cui sono state demandate, in qualità di vehicle
project leader, le scelte tecniche e architetturali
per lo sviluppo del dimostratore marciante) e il
Politecnico di Torino (per la gestione complessiva
del progetto e il coordinamento dei partner).
Hanno inoltre collaborato la Camera di
Commercio di Torino con il progetto From
Concept to Car, l’Istituto Europeo di Design e
l’Istituto di Arte Applicata e Design, Novamont, il
Consorzio Proplast, Sagat, En.e.com Italia, Sydera
e Bee Studio.
I gruppi di lavoro si sono occupati di diversi
aspetti per giungere a un risultato comune: la
ricerca della migliore soluzione nell’impiego
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combinato di fonti di energia alternativa (solare,
idroelettrica, biogas eccetera), la sperimentazione
di materiali ad elevata efficienza strutturale e
totalmente riciclabili, la selezione delle tecnologie
innovative più rilevanti per la mobilità urbana
(come le batterie di nuova generazione ad elevata
densità energetica) e la possibilità di rivolgersi a
un’utenza estesa.
L’iniziativa è nata per soddisfare i bisogni
dell’utenza urbana. Si è partiti dall’identificazione
di una serie di problemi che affliggono le città,
come l’inquinamento, il rumore, la congestione
del traffico, i vincoli sempre più stringenti per
l’accesso ai centri urbani. Alla luce di queste
considerazioni, è stata pensata un’auto adatta sia
alla mobilità individuale e condivisa (car sharing
e van sharing) da parte di un’utenza estesa
(persone anziane, diversamente abili eccetera) sia
all’ambito professionale per l’accesso ad aree
ristrette quali aeroporti, stazioni ed ospedali,
località turistiche.
Il risultato è PHYLLA, un nuovo concetto di
veicolo urbano:
■ elettrico e sostenibile, per sfruttare direttamente
e indirettamente tutte le fonti di energia, in primo
luogo l’energia solare e l’idrogeno, alla ricerca
della combinazione migliore;
■ totalmente riciclabile, per annullare le emissioni
di gas inquinanti e di CO2 nelle aree urbane e
ridurre l’impatto ambientale durante l’intero ciclo
di vita del prodotto (dalla produzione al fine vita);
■ economico, in grado di raggiungere livelli di
costo chilometrico dieci volte inferiori rispetto a
un veicolo equivalente (city car) di normale
produzione a benzina;
■ multiuso, nel senso di flessibile nell’uso e nella
personalizzazione.
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L’azienda agricola piena di energia
Con il trattore sperimentale NH 2 alimentato a
idrogeno New Holland Agriculture ha conquistato
la medaglia d’oro al Sima Innovation Awards
2009, uno dei più importanti saloni europei multi
specialistici del mondo agricolo, fortemente
improntato all’innovazione nel rispetto di
un’agricoltura sostenibile.
Il trattore NH2 , primo al mondo ad essere
alimentato a idrogeno e realizzato in
collaborazione con il Centro Ricerche Fiat e l’ente
Style del Gruppo, rappresenta solo una delle
componenti del concetto più ampio di
indipendenza energetica per l’azienda agricola.
Coerentemente con la posizione di Clean Energy
Leader , infatti, New Holland si è posta l’obiettivo
di liberare gli agricoltori dalla dipendenza dai
combustibili fossili, consentendo loro di
raggiungere la piena autonomia in termini di
carburanti.
Il concetto di indipendenza energetica
dell’azienda agricola offre ai clienti notevoli
TM
Medaglia d’oro al Sima
Innovation Awards per il
trattore New Holland
NH2 alimentato a
idrogeno
TM
TM
68 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile
vantaggi nel lungo periodo, in quanto è basato
sulla capacità di produrre elettricità da fonti
naturali a basso impatto ambientale, di
immagazzinare l’energia prodotta e di riutilizzarla
facilmente.
Nel trattore sperimentale NH2 , ricavato da un
modello della serie T6000, il motore a
combustione interna è stato sostituito con celle
TM
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a idrogeno che generano l’elettricità, utile per
azionare i motori elettrici che muovono il trattore.
Più nel dettaglio, l’idrogeno compresso alimenta
le celle a combustibile che, reagendo con
l’ossigeno preso dall’aria, producono acqua ed
elettricità. Le celle a combustibile hanno una
lunga vita operativa e consentono di evitare il
problema ambientale dello smaltimento delle
batterie esaurite. L’idrogeno compresso, ad alto
potenziale energetico, può essere comodamente
stoccato in un serbatoio, anche per lungo tempo,
consentendo rifornimenti pronti e veloci.
Il trattore NH2 è un prototipo con 106 CV
perfettamente funzionante e in grado di eseguire
tutti i compiti di un trattore serie T6000 in quasi
totale silenzio ed emettendo unicamente vapore
e acqua.
L’innovazione prevede che siano i clienti stessi a
produrre in proprio l’idrogeno compresso,
partendo dall’acqua (attraverso l’elettrolisi) o dal
metano (tramite la fermentazione dei
sottoprodotti e delle biomasse),
superando così l’ostacolo maggiore
che è oggi legato alla disponibilità
e alla distribuzione ell’idrogeno.
Inoltre, il progetto prevede che
i sistemi di produzione siano
alimentati da impianti eolici
o da pannelli solari e che
l’idrogeno venga stoccato in
serbatoi sotterranei presso
l’azienda agricola stessa.
Forti del presupposto che,
rispetto alle automobili e agli
autocarri, trattori e mietitrebbia
lavorano usualmente a breve
distanza dalla sede dell’azienda
e possono quindi essere riforniti
senza problemi.
Gli agricoltori, quindi, sono in una
posizione di assoluto vantaggio per
approfittare della tecnologia di utilizzo
dell’idrogeno: dispongono, infatti, dello spazio
sufficiente per installare sistemi alternativi di
generazione dell’energia elettrica, quali impianti
solari ed eolici e di trattamento delle biomasse e
per immagazzinare l’energia prodotta sotto forma
di idrogeno. Oltre ai vantaggi di tipo ambientale,
inoltre, un sistema di questo tipo consente alle
aziende agricole di diventare indipendenti dal
punto di vista energetico e di migliorare la
propria stabilità finanziaria. I costi del carburante
costituiscono infatti una parte significativa delle
spese operative che un’azienda agricola si trova
ad affrontare quotidianamente.
TM
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La prima Ferrari verde
Al “North American International Auto Show” 2008
di Detroit, la Ferrari ha presentato una F430 Spider
alimentata con biocarburante, dimostratore
tecnologico studiato per sottolineare la particolare
sensibilità alle fonti di energia alternative
soprattutto in Nord America.
La realizzazione di un propulsore alimentato a
biocarburante si inserisce nell’ambito dei
programmi di ricerca e sviluppo annunciati
durante il convegno sull’Innovazione Tecnologica
per la celebrazione dei sessanta anni dell’azienda.
In tale occasione, la Ferrari ha illustrato progetti
finalizzati al miglioramento dell’efficienza sul
sistema veicolo nel suo complesso, per continuare
a diminuire i consumi e le emissioni inquinanti e
raggiungere l’obiettivo di ridurre le emissioni di
CO2 del 40 per cento entro il 2012, rispetto alla
gamma del 2007.
La F430 Spider Biofuel utilizza una miscela di
etanolo all’85 per cento (E85) e sfrutta l’esperienza
accumulata nell’uso dei biocarburanti anche grazie
alle applicazioni che questi hanno nelle
competizioni. In Formula 1, il regolamento tecnico
impone benzina con un contenuto di componenti
derivati da biomasse pari al 5,75 per cento, mentre
il Campionato Fia GT e l’American Le Mans Series
(ALMS) fanno ricorso a carburanti al 10 per cento
di etanolo (E10). Le competizioni si sono quindi
dimostrate ancora una volta un eccellente
laboratorio per sperimentare soluzioni che, se
ritenute valide, verranno applicate alla produzione.
A dimostrazione dell’efficacia del continuo
trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada,
già oggi tutte le vetture del Cavallino Rampante
possono utilizzare fino al 10 per cento di etanolo
senza necessità di alcuna modifica.
Con questo vero e proprio dimostratore
tecnologico, la Ferrari dà prova della capacità di
proporre soluzioni tecniche in grado di soddisfare
eventuali richieste provenienti dal mercato senza
per questo perdere le caratteristiche distintive di
sportività, prestazioni e piacevolezza di guida che
rendono uniche e inimitabili tutte le vetture
prodotte a Maranello. Per utilizzare l’E85, sono
state effettuate modifiche all’impianto di
alimentazione e soprattutto alla centralina di
controllo motore. Quest’ultima, opportunamente
sviluppata, rende il motore compatibile con
l’impiego di due carburanti (Flexfuel), a pari
rapporto di compressione. Tutte le altre
caratteristiche tecniche sono rimaste inalterate
rispetto ad un motopropulsore di normale
produzione. Utilizzando questo tipo di
biocarburante e grazie alle modifiche apportate, la
Ferrari ha ottenuto un apprezzabile incremento per
quanto riguarda la potenza massima (che aumenta
di 10 cavalli a parità di giri) e la coppia (che sale
del 4 per cento), lasciando invariato il peso
complessivo. I vantaggi per l’ambiente si
traducono in una riduzione delle emissioni di CO2
pari al 5 per cento.
L’innovazione secondo i giovani
Nell’ambito delle proprie iniziative di sviluppo e supporto
all'innovazione e di valorizzazione di giovani talenti,
a dicembre 2008 Ferrari ha lanciato un bando volto a
finanziare sei borse di studio, da assegnare tramite
concorso internazionale, a giovani laureati/laureandi in
Ingegneria, Fisica, Architettura e Human Factors.
Le borse di studio, della durata di 12 mesi, sono orientate
allo sviluppo di tematiche di innovazione. I vincitori
dovranno, infatti, sviluppare un progetto di ricerca relativo
alle aree tematiche della riduzione della CO2, la riduzione
del peso e l'interfaccia uomo-macchina.
Il concorso è aperto a cittadini dell’Unione Europea, di
Stati Uniti, Canada e Repubblica Popolare Cinese.
70 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile
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Transport Concept: trasporto ad elevata efficienza
Il Transport Concept è un veicolo dimostratore
attraverso cui Iveco vuole esprimere la sua
visione del futuro del trasporto stradale pesante:
camion più efficienti, caratterizzati da una più alta
capacità di carico, minori consumi e maggiore
sicurezza.
Il progetto nasce dalla constatazione che il
mercato dei mezzi pesanti a lunga percorrenza
esprime l’esigenza di trasportare una quantità
maggiore di merce con costi ridotti di gestione
dei veicoli.
Il Transport Concept è costituito da un trattore
con semirimorchio elaborato sulla base dello
Stralis AS. Alcune delle soluzioni sperimentate
sono destinate a trovare applicazione nelle
prossime generazioni della gamma Stralis.
Il veicolo dimostrativo ha un semirimorchio
leggermente più lungo che consente un
incremento in volume trasportabile, pur
mantenendo una massa totale a terra di 40-44
tonnellate. Per ridurre i costi di gestione il
Transport Concept punta su tre fronti:
■ ottimizzazione dell’aerodinamica di trattore e
semirimorchio del 20 per cento circa, riducendo
così il consumo di combustibile fino all’8 per cento;
■ ottimizzazione meccanica del trattore, basata su
componenti innovativi che Iveco sta sviluppando
per la nuova gamma di veicoli pesanti;
■ adozione di pneumatici di ultima generazione
che riducono la resistenza al rotolamento.
Il veicolo ha il 15 per cento in più di carico utile,
il 9 per cento in più di capienza di europallet e
consuma il 15 per cento in meno di gasolio.
L’aumento della redditività complessiva per il
cliente è stimato tra il 15 e il 20 per cento.
Oltre che economico, il Transport Concept è
anche un mezzo estremamente sicuro. Il veicolo,
infatti, è equipaggiato con numerosi dispositivi
di sicurezza attiva, come il sistema di
prevenzione del cambio di corsia (Lane Warning
e Active Lane Assistant), l’ESP, il sistema di
monitoraggio della pressione dei pneumatici
(TPM), l’Adaptive Cruise Control di seconda
generazione, il Blind Spot Detection (per
l’eliminazione degli angoli morti)
e le telecamere e i sensori per le manovre.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 71
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Comunicazione tra veicoli e infrastrutture per la mobilità del futuro
Il Gruppo Fiat, con il coordinamento del Centro
Ricerche Fiat, ha partecipato al bando Mobilità
Sostenibile, nell’ambito del programma di
innovazione Industria 2015 , promosso dal
Ministero dello Sviluppo Economico che stabilisce
le linee strategiche per lo sviluppo e la
competitività del sistema produttivo italiano del
futuro.
Il Progetto Easy Rider, proposto da Magneti
Marelli, è risultato primo classificato per il tema
della Mobilità Sostenibile a livello nazionale tra
50 proposte selezionate e oltre 420 imprese
partecipanti.
L’obiettivo del progetto è implementare una rete
interconnessa di veicoli e infrastrutture stradali
intelligenti che abiliti l’erogazione di servizi di
mobilità e sicurezza, per la gestione integrata del
traffico pubblico e privato in ambito
metropolitano ed extraurbano, al fine di
decongestionare il traffico, ridurre le emissioni,
aumentare la sicurezza stradale e diminuire i costi
legati all’incidentalità.
Il progetto coinvolge diversi partner, con la
finalità di costruire una filiera rappresentativa
degli interessi nazionali sull’infomobilità applicata
all’efficienza del trasporto e alla sicurezza
stradale. Il partenariato, infatti, è costituito da
rappresentanti di tutti i portatori di interesse del
settore: gestori dell’infrastruttura stradale e della
mobilità urbana, componentisti, service e content
provider. Partecipano più di 30 aziende, sei
organismi di ricerca, cinque Università e otto Enti
Pubblici.
Ambiente e sicurezza sono dunque i due obiettivi
principali del Progetto Easy Rider. Il primo
obiettivo è perseguito attraverso la regolazione
del traffico, la riduzione dei tempi di percorrenza
e di ricerca del parcheggio, il controllo dello stile
di guida e l’indirizzamento del veicolo su percorsi
a minimo consumo. Invece, le innovazioni messe
in campo per la sicurezza sono il rilievo e l’invio
ai veicoli di informazioni sulla presenza di pericoli
sulla strada, la chiamata di emergenza, l’aumento
dell’efficienza e dell’efficacia dei soccorsi in caso
di incidente, lo sviluppo di modalità di interazione
poco distraente con i dispositivi a bordo veicolo e
il monitoraggio dello stato psico-fisico del
guidatore.
I dimostratori saranno allestiti nella città e nella
provincia di Torino, nella città di Roma, sulla
tangenziale di Napoli e nella Regione Sicilia.
Attorno ai dimostratori, infatti, saranno costruite
ulteriori proposte di progetto a finanziamento
complementari e sinergiche.
Meno consumi e più sicurezza
Al Salone “Mondial de l’Automobile” 2008 di
Parigi, Magneti Marelli e NAVTEQ - leader
mondiale nella fornitura di dati cartografici
digitali per la navigazione satellitare e soluzioni
basate sulla localizzazione - hanno presentato il
frutto della loro collaborazione tecnologica più
recente: l’Automotive Integrated Navigation .
La nuova soluzione integra le mappe NAVTEQ e
gli ultimi sistemi elettronici di Magneti Marelli
72 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile
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con lo scopo di aumentare la sicurezza e ridurre i
consumi di carburante. L’obiettivo è una
navigazione integrata a bordo auto, realmente
interconnessa e adeguata alla caratteristiche
fisiche dell’ambiente in cui il veicolo si muove.
L’innovativo sistema si basa su alcune principali
applicazioni:
■ Green Routing . Consente di calcolare itinerari
“verdi”, che richiedono cioè la minore quantità
possibile di carburante. Il sistema è in grado di
calcolare l’itinerario più adatto combinando le
informazioni sul traffico, le caratteristiche della
strada (per esempio curve, dislivelli, limiti di
velocità) e i dati relativi al motore del veicolo con
le informazioni presenti nelle mappe;
■ Green Driving . Favorisce in tempo reale
l’adattamento di parametri quali i comandi
dell’iniezione e dell’acceleratore, oltre alla
gestione intelligente del cambio. Il conducente
ha così l’opportunità di guidare in maniera più
responsabile sulla base dei suggerimenti sulla
velocità e sul cambio;
■ Riconoscimento avanzato dei segnali stradali .
Il sistema Magneti Marelli combina i dati
cartografici NAVTEQ e le informazioni fornite da
una telecamera per comunicare al guidatore
informazioni sulla segnaletica stradale;
■ Sicurezza . Le mappe contengono riferimenti ai
tratti stradali potenzialmente pericolosi, così da
consentire al conducente di visualizzarli in
anticipo. Il sistema Magneti Marelli controlla
l’orientamento dei fanali in base alle informazioni
trasmesse dalla cartografia;
■ Servizi avanzati di connettività . L’applicazione
offre connettività in tempo reale e permette
l’aggiornamento del software, oltre al download
di aggiornamenti cartografici e contenuti dinamici
quali, ad esempio, le informazioni sul traffico.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile 73
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Innovazioni che migliorano la qualità della vita
Nell’ambito del “Well-Tech Award” 2008, rassegna
dedicata alle innovazioni tecnologiche di rilievo
internazionale, il Centro Ricerche Fiat e Fiat
Professional hanno ottenuto la menzione speciale
per le innovazioni che migliorano la qualità della
vita grazie alla Panda OXALIS e al Fiorino MAS.
La Panda OXALIS è un prototipo sviluppato sulla
base di una Panda Van 4x4 e attrezzato per la
produzione di acqua potabile ottenuta tramite il
filtraggio e la sterilizzazione in loco. Il veicolo può
servire come unità mobile di intervento in
situazioni di emergenza dovute a eventi
catastrofici o in caso di carenze infrastrutturali.
Il trattamento acque ha un’autonomia operativa
superiore a 500 ore. Il processo di purificazione
dell’acqua, quasi interamente automatizzato, è
costantemente monitorato e la purezza
batteriologica è garantita dalla presenza di uno
sterilizzatore a lampada UV. Il sistema di
alimentazione è completato da quattro pannelli
fotovoltaici posizionati sul tetto il cui apporto
74 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Innovazione sostenibile
energetico può giungere a circa il 24 per cento
del fabbisogno.
Altrettanto innovativo è il Fiorino MAS (Mezzo
Avanzato di Soccorso) prototipo progettato come
mezzo di trasporto d’emergenza in caso di
incidenti e per l’erogazione di servizi di medicina
in generale. Il veicolo garantisce il pronto
intervento in caso di incidenti e permette di
mantenere un contatto radio di vera e propria
telemedicina con gli enti ospedalieri. Per il
progetto è stato scelto il nuovo Fiorino in virtù
dell’ampio spazio interno e della possibilità di
ripiegare completamente i sedili, condizione
indispensabile per l’alloggiamento di una barella.
Il riconoscimento è andato al Centro Ricerche Fiat
e a Fiat Professional con la motivazione:
”per l’impegno profuso nella realizzazione,
promozione e trasferimento dell’innovazione, in
grado di dare distintività e competitività alle
soluzioni sviluppate sui veicoli commerciali”.
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Progetti e collaborazioni in Europa
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) ha una lunga
tradizione di partecipazione ai Programmi Quadro
della Commissione europea (che definiscono i
temi prioritari della ricerca e i relativi
finanziamenti in Europa).
A partire dagli anni Ottanta il CRF ha iniziato a
prendere parte, in qualità di coordinatore o più
semplicemente di partner, a progetti di ricerca
precompetitiva realizzati in collaborazione con
altri soggetti del mondo industriale, della ricerca
e dell’accademia.
Nel corso del 2008, le proposte del CRF approvate
a livello internazionale sono state 33, per un
totale di 55 dall’inizio del Settimo Programma
Quadro (2007-2013).
Le aree tematiche, in cui il CRF tradizionalmente
presenta il maggior numero di progetti, sono:
■ Transport , con focus su sicurezza del veicolo,
riduzione dell’impatto ambientale, miglioramento
della mobilità, sistemi di comunicazione veicoloveicolo (V2V) e veicolo-infrastruttura (V2I);
■ Information and Communication Technologies ,
con focus su telematica e sensoristica;
■ Materials and New Production Technologies, con
focus su ricerca di materiali e processi innovativi.
Di recente l’impegno del CRF in ambito europeo
si è concretizzato anche nella partecipazione
attiva e strutturata alle Piattaforme Tecnologiche
Europee (PTE), organizzazioni che raggruppano
tutti gli attori rilevanti per la ricerca. Nate sul
finire del Sesto Programma Quadro, rispondono
alla necessità di un approccio sistematico per
raggiungere l’obiettivo fissato dalla “strategia di
Lisbona”, ovvero fare dell’Europa l'economia della
conoscenza più competitiva e dinamica del
mondo, investendo il 3 per cento del Prodotto
Interno Lordo in ricerca. Con l’obiettivo di
promuovere un approccio alla ricerca basato sulla
collaborazione tra pubblico e privato, le PTE
permettono un confronto coordinato tra industria,
accademia, associazioni e Commissione europea,
al fine di definire una strategia di ricerca comune
di lungo termine.
Il Centro Ricerche Fiat è attivo, inoltre, in diverse
associazioni europee, tra cui l’EUCAR
(associazione europea per la ricerca e lo sviluppo
automotive), nata nel 1994 con l’obiettivo di
perseguire una cooperazione strategica nelle
attività di ricerca su tre aree prioritarie:
Motopropulsori e Combustibili, Sicurezza
Integrata e Materiali e Processo Produttivo.
Rilevante è infine la presenza del CRF in tavoli
istituzionali che lavorano su determinate priorità
comuni a diversi settori. Tra questi l’eSafety
Forum coordinato da Ertico, associazione che
rappresenta gli interessi di oltre cento partner in
Europa impegnati a realizzare una mobilità sicura,
pulita, efficiente e confortevole di persone e merci
attraverso lo sviluppo diffuso di Sistemi
Intelligenti di Trasporto (Intelligent Transport
Systems ITS).
Fotoluminescenza di Nanocristalli semiconduttori di dimensione 2-5 nm (TUD Technische Universität Dresden prof. Eychmüller)
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Fabbriche amiche dell’ambiente
La progressiva riduzione dell’impatto ambientale dei processi produttivi è per il Gruppo Fiat un impegno fondamentale. Obiettivo
perseguito ogni giorno con il costante contributo di tutte le persone che lavorano nel Gruppo, nella convinzione che sia necessario
e possibile conciliare le ambizioni di crescita del business con il rispetto per l’ambiente.
Per ridurre in modo efficace ed efficiente l’impatto
ambientale dei propri processi produttivi, il
Gruppo Fiat ritiene indispensabile un approccio
Life Cycle Thinking , che prende in considerazione
tutte le possibili implicazioni ambientali in ogni
fase del ciclo vita dei prodotti: dalla progettazione
(scelta dei materiali, caratteristiche tecniche dei
componenti e dei prodotti e relative modalità di
produzione) alla produzione, all’uso e al fine vita,
includendo anche lo studio delle migliori strategie
di approvvigionamento e distribuzione. Questo
modo di interpretare il business è stato codificato
nel tempo in politiche e strutture organizzative al
fine di indirizzare lo sviluppo delle molteplici
attività del Gruppo. All’interno di ciascuna
56
mila dipendenti
coinvolti in corsi di
formazione in materia
di ecologia per un
totale di:
224
mila ore di
formazione
76 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente
Società, quindi, sono stati sviluppati programmi
operativi, che includono un’analisi delle
potenzialità dell’impatto ambientale di ogni
attività e l’implementazione di contromisure
tecniche, organizzative e gestionali, di tipo
preventivo o di contenimento.
I programmi sono orientati principalmente a:
■ privilegiare l’uso di sostanze e materiali
compatibili con l’ambiente;
■ ottimizzare l’uso delle risorse in ogni attività,
fin dalle fasi di progettazione dei prodotti e dei
processi;
■ sviluppare e realizzare processi sempre più
compatibili con l’ambiente;
■ non sprecare e raccogliere in modo selettivo per
riciclare e recuperare.
In questo modo la gestione dei fattori ambientali
è integrata con quella dei fattori industriali.
Organizzazione e formazione
Per garantire l’attuazione delle politiche e delle
Linee Guida del Gruppo, tutti i Settori industriali
si sono dotati di una specifica struttura
organizzativa, mantenendo la responsabilità della
gestione delle problematiche ambientali integrata
con quella degli aspetti relativi alla salute e alla
sicurezza sul lavoro. Queste strutture,
denominate Environment, Health & Safety (EHS),
hanno lo scopo di garantire che l’impegno dei
vertici di Settore sia correttamente attuato a
livello locale, assicurando omogeneità e sinergie
nel rispetto delle specificità legate ai differenti
business.
A livello di singolo sito produttivo sono, inoltre,
presenti enti di staff che dipendono
funzionalmente dall’ente centrale EHS del Settore.
Nel 2008 nasce inoltre il Comitato Ambiente, al
quale partecipano i responsabili degli enti EHS,
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con lo scopo di favorire la collaborazione tra i
Settori e lo scambio di informazione sulle migliori
pratiche.
Per la creazione di una cultura ambientale diffusa
all’interno del Gruppo il personale ha un ruolo
attivo e imprescindibile:
■ il management ha l’obiettivo di esaminare e
Indicatori di performance ambientale
La gestione ambientale richiede un sistema strutturato di
monitoraggio dei fondamentali indicatori di performance (KPI
- Key Performance Indicator) applicabili ai diversi processi
industriali del Gruppo.
È così possibile rilevare il livello di performance, effettuare
confronti interni e esterni e di conseguenza definire obiettivi
di miglioramento percorribili. Complessivamente gli aspetti
ambientali significativi per le attività del Gruppo possono
essere classificati in quattro famiglie:
■ consumo di risorse naturali, di energia e di acqua;
■ generazione di rifiuti;
■ emissioni in atmosfera ed emissioni acustiche;
■ potenziali situazioni di emergenza che possono
definire strategie, linee di azione e priorità di
intervento;
■ il middle management verifica l’adeguatezza delle
procedure, assicurandone la corretta attuazione;
■ i dipendenti a tutti i livelli sono stimolati a
individuare le aree di miglioramento e suggerire
possibili soluzioni.
determinare incidenti ambientali.
Nell’ambito di tali famiglie dal 1992 è stato organizzato,
e periodicamente rivisitato, un sistema di monitoraggio
dei relativi KPI coerente con le caratteristiche dei processi
interessati e, ove possibile e applicabile, con le indicazioni
del Global Reporting Inititiaves (GRI) al fine di favorire
confronti con altre realtà esterne al Gruppo.
Nel corso del 2008 il Settore Fiat Group Automobiles
ha rivisto e sviluppato ulteriormente il sistema di gestione
dei KPI per renderlo più efficace, accurato e tempestivo.
Nel 2009 il nuovo sistema di monitoraggio e reporting
sarà ampliato anche agli altri Settori, consentendo una
più estensiva e capillare definizione degli obiettivi di
miglioramento.
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WCM verso la fabbrica eccellente
91
stabilimenti
coinvolti nel WCM
12
stabilimenti
hanno il livello bronzo
Da alcuni anni il Gruppo Fiat ha scelto di
allinearsi a uno dei migliori standard di
produzione a livello mondiale, il World Class
Manufacturing (WCM). Insieme a esperti europei
e giapponesi è stato sviluppato un sistema che
riguarda l’organizzazione della fabbrica nel suo
complesso e che interessa la gestione degli
aspetti ambientali e di sicurezza sul lavoro, la
qualità, la manutenzione, il controllo dei costi e la
logistica, in un’ottica di miglioramento continuo.
Il cardine attorno al quale ruota tutto il processo è
l’aggressione sistematica di ogni tipo di spreco e
perdita, con il coinvolgimento di tutti, attraverso
l’impiego rigoroso di metodi e strumenti standard.
Nel 2008 il programma World Class Manufacturing
è arrivato a coprire tutti i Settori del Gruppo e il
numero degli stabilimenti coinvolti è aumentato
di oltre il cento per cento.
L’esperienza acquisita grazie all’analisi dell’intero
ciclo manifatturiero dalle migliori aziende, ha
portato alla individuazione, nell’ambito del WCM,
di alcune aree chiave: Total Quality Control (TQC),
Total Productive Maintenance (TPM), Total
Industrial Engineering (TIE) e Just In Time (JIT).
Con il WCM la tradizionale rendicontazione è
sostituita dal “Cost Deployment” che costituisce la
bussola del sistema nel suo complesso. Basato su
una sistematica analisi delle perdite e degli
sprechi indica, infatti, le aree e le diverse
tipologie di perdite e sprechi consentendo una
prioritizzazione e progettualizzazione degli
interventi nonché la rendicontazione finale dei
risultati.
Introdotto e sviluppato con un forte impegno del
management, il WCM si fonda sul costante e
diffuso contributo di tutti coloro che lavorano nel
Gruppo. Richiede l’applicazione di metodi,
strumenti e standard e si concretizza nella
creazione di un sistema visibile all’interno della
fabbrica e trasparente verso tutti i dipendenti.
È efficace nella misura in cui si pone come obiettivo
la semplicità e la praticità delle applicazioni.
Riconosce la sicurezza per l’uomo, la protezione
78 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente
dell’ambiente e la soddisfazione del cliente come
valori fondamentali.
Nel 2008 il WCM è stato esteso al sistema
amministrativo di Gruppo con la nascita del
World Class Administration e al sistema logistico
con il World Class Logistics.
Il programma WCM è arrivato a coprire 13
stabilimenti Fiat Group Automobiles portandone
sette a livello di bronzo (Cassino, Melfi, Atessa e
Termini Imerese in Italia; Tychy in Polonia; Bursa in
Turchia e Betim in Brasile). FPT Powertrain
Technologies ha avviato il programma in 14
stabilimenti raggiungendo il livello di bronzo in
quattro (Pratola Serra e Verrone in Italia;
Bielsko-Biala in Polonia; Bourbon-Lancy in Francia).
CNH - Case New Holland ha coinvolto 27 siti e
Magneti Marelli 32. Iveco, infine, su cinque siti in
cui ha sviluppato la metodologia, ha ottenuto una
certificazione per il livello di bronzo nello
stabilimento di Valladolid in Spagna.
LEED per Magneti Marelli
Lo stabilimento brasiliano Magneti Marelli Powertrain di
Hortolandia ha ottenuto la certificazione LEED, Leadership
in Energy and Environmental Design. Rilasciata dal U.S.
Green Building Council, per l’elevato standard ambientale
e l’efficiente utilizzo delle risorse.
Crash Program
Durante i primi mesi del 2008 lo stabilimento italiano
Giambattista Vico di Pomigliano d’Arco di Fiat Group
Automobiles ha sviluppato un ampio programma di
ristrutturazione denominato Crash Program con l’obiettivo
di migliorare il processo logistico del sito, aggiornare il
personale sulla base della metodologia del WCM e avviare
progetti di miglioramento.
Durante un periodo di oltre tre mesi sono stati avviati più
di 900 nuovi progetti di miglioramento di rilievo
(advanced, major e standard kaizen) e oltre 15 mila quick
kaizen. In particolare sono stati avviati 150 cantieri
di cui 60 di manutenzione autonoma, 57 di workplace
organization e 41 di manutenzione professionale. Circa un
milione di ore di formazione sono state spese per formare
oltre seimila lavoratori e sono stati certificati oltre tremila
addetti con il sistema MTS (Manufacturing Training
System). A seguito di quest’importante iniziativa si sono
ottenuti circa diecimila suggerimenti.
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World Class Logistics (WCL)
La riduzione dell’impatto ambientale non è solo
uno dei temi trattati nel programma World Class
Manufacturing, ma è soprattutto un preciso
impegno del Gruppo Fiat. Al fine di assicurare il
mantenimento di questo impegno il Gruppo
coinvolge tutti gli attori che intervengono nelle
varie fasi del processo logistico interno ed
esterno.
Per questo, nel corso del 2008, è stato introdotto
nell’ambito dell’ente Supply Chain Management il
World Class Logistics.
La visione del WCL interessa quindi tutta la
complessa catena di fornitura, fino ai dealer,
passando attraverso una nuova organizzazione
dei processi logistici, volta a sincronizzarne il
funzionamento minimizzando gli sprechi. Per
rendere sempre più efficace il processo di
miglioramento nell’ambito della logistica, nel
corso del 2008 l’ente Supply Chain Management
si è arricchita di una specifica funzione di
collegamento tra i processi manifatturieri e quelli
logistici: il Logistic Engineering nell’ambito di
Industrial Supply Chain & World Class Logistics.
La missione della funzione aziendale è ottimizzare
e sincronizzare i flussi attraverso gli standard
logistici di classe mondiale con le logiche di WCL,
definendo con queste modalità il target di costo
logistico per i nuovi modelli e il prodotto in esercizio.
Packaging
Tra le attività del 2008, è proseguito il
miglioramento continuo del packaging che ha
visto coinvolta tutta la catena di fornitura fino ai
siti produttivi del Gruppo Fiat, con risultati sia sul
fronte della riduzione di utilizzo di materia prima
metallica sia di riduzione dell’impiego di imballi a
perdere in cartone.
Le attività hanno riguardato principalmente la
sostituzione del parco contenitori standard
(container management) e la reingegnerizzazione
dei contenitori stessi.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 79
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75%
di
fornitori coinvolti in
Italia nel progetto
cambio resa
-25%
di
mezzi in entrata negli
stabilimenti Fiat
Group Automobiles
in Italia, pari a:
-60
mila
km/giorno percorsi,
corrispondenti a:
-54
mila
kg/giorno di CO2
emessa
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Nell’ambito del container management, la
sostituzione di vecchi contenitori con contenitori
plastici ha consentito la riduzione dell’uso di
materiale metallico e di cartone con benefici
apprezzabili sul fronte ambientale. Non solo, ma le
migliori caratteristiche di impilabilità dei nuovi
contenitori plastici standard in fase di trasporto
consentono un uso più efficiente dei mezzi con la
conseguente riduzione dei costi e delle emissioni.
Tra l’altro i nuovi contenitori plastici di tipo
“abbattibile” permettono una razionalizzazione dei
viaggi di ritorno che di solito avvengono con
contenitori vuoti. Questi, infatti, possono essere
ripiegati liberando così spazio sul mezzo. Le attività
di reingegnerizzazione sono state estese ai
contenitori metallici e orientate a migliorare il
dimensionamento del contenitore, ottimizzando
così la saturazione del volume di carico dei camion,
e a studiare la costruzione di contenitori in ottica di
riduzione del peso a parità di capacità unitaria.
La diminuzione così ottenuta ha consentito di
ridurre il metallo (circa 800 tonnellate in meno per
ogni modello da attrezzare) e il peso trasportato da
ogni camion (16 per cento medio in meno) con un
beneficio evidente in termini di minori emissioni in
atmosfera e di risparmio di combustibile.
Trasporti
Diversi progetti sono stati realizzati nel 2008 per
ridurre le emissioni derivanti dai trasporti: dal
container management alla variazione delle
condizioni di resa per consentire la migliore
saturazione dei mezzi, al bilanciamento e
saturazione dei trasporti “intersezionali” tra gli
stabilimenti di Fiat Group Automobiles, fino ad
arrivare ad applicazioni di trasporto intermodali
con ricorso a mezzi di trasporto alternativi (treno
e nave) a minore impatto ambientale. Queste
iniziative si aggiungono a quelle già realizzate
negli anni passati come la creazione di i-FAST,
Società del Gruppo Fiat che utilizza una flotta
propria di mezzi Euro III-V a limitato impatto
ambientale per il trasporto delle vetture.
Inoltre, nel 2008 il progetto cambio resa,
inizialmente rivolto ai fornitori italiani, è stato
progressivamente esteso a quelli europei, coprendo
così circa il 60 per cento dei volumi di trasporto.
Con questa iniziativa la responsabilità del
trasporto dei materiali destinati alla produzione
passa dal fornitore agli stabilimenti del Gruppo.
Si ottimizza così il numero dei viaggi grazie a una
maggiore sinergia. Con il progetto cambio resa si
stima una riduzione degli spostamenti di circa 25
mila chilometri al giorno e delle emissioni di CO2
di circa 22 mila chilogrammi al giorno (dato
riferito all’Europa, Italia esclusa).
Intermodalità nei trasporti
Per favorire forme di trasporto alternativo a quello su
gomma, Fiat Group Automobiles ha attivato nel 2008 un
progetto di intermodalità sulla tratta italiana Melfi-Termini
Imerese, promuovendo l’uso della nave tra Napoli e
Palermo. Circa 16 mezzi al giorno a regime sono caricati su
traghetti con una riduzione dell’inquinamento (circa 14 mila
chilometri al giorno in meno percorsi su strada e più di 12
mila chilogrammi di CO2 risparmiati) e l’aumento della
sicurezza stradale su una tratta considerata particolarmente
critica. Altri studi legati all’intermodalità ferrovia/strada/mare
sono in corso per estenderne l’applicazione.
Milk Run per Maserati
Il processo di ritiro dei materiali dal fornitore diretti verso
lo stabilimento e il magazzino Maserati, già da alcuni anni
è organizzato con la tecnica del Milk Run (giro del latte).
Su tutto il territorio europeo i fornitori sono stati suddivisi
per area geografica e i ritiri dei materiali tengono conto di
un percorso ottimale dei mezzi che massimizza la
saturazione dei volumi e minimizza il tempo necessario
per visitare tutti i fornitori della stessa area geografica. Tale
processo è stato reso possibile grazie alla sinergia nei
trasporti consolidatasi tra Maserati, SAIMA e i principali
fornitori europei.
80 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente
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Integrazione della gestione ambientale nei processi produttivi
Il Gruppo Fiat si propone di estendere e, laddove
è già attivo, di migliorare il Sistema di Gestione
Ambientale (SGA) conformemente ai requisiti
dello standard internazionale ISO 14001. Il Gruppo
ritiene, infatti, che l’adozione di questo standard
offra le migliori garanzie possibili per raggiungere
gli obiettivi ambientali che si è dato e consenta
un’omogeneità organizzativa e procedurale e un
linguaggio comune sia al suo interno sia verso gli
interlocutori esterni. È stato quindi definito un
piano che entro il 2012 porterà tutti gli attuali siti
produttivi nel mondo alla certificazione ISO 14001.
A fine 2008 erano attive nel Gruppo 117
certificazioni.
Le attività svolte nell’ambito del SGA traggono
anche vantaggio dall’applicazione del programma
WCM. Il WCM prevede, infatti, modalità originali e
innovative, mutuate dalle migliori pratiche, per
individuare le potenziali aree di miglioramento,
definire i piani di azione e svolgere audit.
Tali modalità, in particolare quelle riferite alle
problematiche energetiche e alla gestione dei
rifiuti e delle acque, che a fine 2008 interessavano
circa 90 siti produttivi, entro la fine del 2010
saranno progressivamente estese secondo il
programma WCM.
In alcuni Settori è inoltre in vigore da diversi anni
un sistema di audit periodico, svolto dal
personale degli enti EHS centrali e di altri siti
produttivi, che integra il sistema di audit interno
svolto dal personale di ciascun sito.
La combinazione e l’integrazione degli audit
interni e periodici con quelli svolti dall’ente di
certificazione, consentono di verificare lo stato di
applicazione delle procedure e dei requisiti
previsti e il livello di raggiungimento degli
obiettivi, in modo da evidenziare eventuali
criticità e agire di conseguenza.
117
certificazioni ISO 14001
Obiettivo
Certificazione del
100%
dei
siti europei entro la
fine del 2010 e del
100%
dei
siti mondiali entro la
fine del 2012
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 81
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Riduzione delle emissioni in atmosfera dei Composti Organici Volatili
-48%
di COV
emessi dai siti europei
FGA nel 2008 rispetto
al 2004
Nel corso del 2008 Fiat Group Automobiles (FGA)
e Iveco hanno continuato nel loro impegno verso
la riduzione delle emissioni in atmosfera dei
Composti Organici Volatili (COV) derivanti dagli
impianti di verniciatura dei propri stabilimenti,
con un importante sforzo sia tecnologico sia
organizzativo. Dove possibile sono stati installati
sistemi di verniciatura “a base acqua”, o in
alternativa le Migliori Tecniche Disponibili (MTD)
che permettono comunque l’ampio rispetto dei
limiti di legge.
In Iveco nella fabbrica italiana di Suzzara
(Mantova) sono stati introdotti i sistemi Easy pig ,
precedentemente applicati a Brescia in Italia e a
Valladolid in Spagna. Questi sistemi consentono
di ridurre il solvente utilizzato per il lavaggio dei
circolatori poiché permettono di recuperare e
riutilizzare quasi tutto lo smalto presente nei
circuiti di distribuzione al momento del cambio
colore. L’introduzione del sistema Easy pig ha
portato nel 2008 a una riduzione annua di 18 mila
chilogrammi di smalto e di 185 mila litri di
solvente per il sito di Brescia, 5.300 chilogrammi
di smalto e 82 mila litri di solvente per il sito di
Valladolid ed infine 4.200 chilogrammi di smalto e
41 mila litri di solvente (dati riferiti a quattro
mesi) per il sito di Suzzara.
100
milioni
di euro stanziati da
FGA per impianti di
verniciatura “a base
acqua”
In Fiat Group Automobiles sono continuati gli
interventi di predisposizione dei vari impianti di
verniciatura all’utilizzo di prodotti vernicianti di
ultima generazione a basso contenuto di COV
denominati “a base acqua”. Gli investimenti per la
realizzazione di questi interventi hanno superato i
100 milioni di euro. Nel 2008 gli stabilimenti in
cui è stata introdotta questa tecnologia sono stati
Cassino in Italia e Tychy in Polonia.
A Cassino, che vanta uno degli impianti di
verniciatura più sofisticati, le scelte tecnologiche
sono state orientate alla riduzione delle emissioni
alla fonte ottenendo così il più basso impatto
ambientale integrato su aria, acqua, rumore e
82 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente
rifiuti. Le particolari pistole di spruzzatura
montate sui robot hanno una grande precisione di
tiro per evitare anche il minimo spreco di vernice.
Il sistema informatico a governo dell’impianto
consente di organizzare lotti di decine di scocche
del medesimo colore, riducendo le operazioni di
cambio vernice, che ogni volta comportano
consumo di materiale.
Dal punto di vista energetico la nuova
verniciatura di Cassino è stata studiata per
consumare il minore quantitativo possibile di
risorse. In tutti gli stabilimenti di Fiat Group
Automobiles sono in corso interventi per
adeguare le verniciature agli standard ecologici
raggiunti a Cassino, che vanno oltre i requisiti
richiesti dalla legge in fatto di compatibilità
ambientale.
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Riduzione dei consumi energetici e ricorso a energie alternative
Fiat Group Automobiles ha da sempre perseguito
politiche di approvvigionamento energetico volte
all’utilizzo di impianti di cogenerazione ad alta
efficienza presso i propri stabilimenti per la
produzione di energia elettrica da fonti assimilate
a quelle rinnovabili. Nel 2008
l’approvvigionamento di energia elettrica da
questo tipo di impianti è stata pari a circa il
18 per cento del consumo totale. Inoltre, un
quantitativo pari a circa 4 mila MWh, equivalenti
allo 0,3 per cento del totale dei consumi di
energia elettrica, è di origine idroelettrica
totalmente rinnovabile. Nel 2009 entreranno in
funzione due nuovi impianti presso gli
stabilimenti italiani di Sata (Melfi) e Sevel
(Atessa) che porteranno a circa il 40 per cento la
quota di energia elettrica approvvigionata da fonti
assimilate a quelle rinnovabili.
Nel 2008 è stato presentato il nuovo impianto
fotovoltaico realizzato nello stabilimento Ferrari
che ospita le Lavorazioni Meccaniche Motori.
L’installazione dei pannelli fotovoltaici consentirà
all’Azienda di Maranello di diminuire il prelievo
dalla rete elettrica di oltre 210 mila kWh all’anno.
L’impianto è stato realizzato da EnerRay, società
del Gruppo Maccaferri. Il piano per la riduzione
dell’impatto ambientale delle attività produttive
prevede inoltre un impianto di trigenerazione che
sarà operativo entro la prima metà del 2009.
Tale impianto consentirà la pressoché totale
copertura del fabbisogno aziendale di energia
elettrica, con una conseguente riduzione delle
emissioni di CO2, che già nel 2009 sarà del 25 per
cento rispetto ai livelli attuali. L’impianto rientra
tra gli investimenti previsti nell’ambito della
sostenibilità ambientale e dello sfruttamento di
energia da fonti rinnovabili, come parte di un
percorso iniziato nel 2001 con la certificazione
ISO 14001 e proseguito nel 2007 con
l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Inoltre,
negli ultimi anni sono state ampliate le aree
verdi, sia interne sia esterne ai vari padiglioni
industriali fino ad arrivare ad una superficie di
circa 165 mila metri quadrati. Gli investimenti a
tutela dell’ambiente fanno parte del programma
Formula Uomo, che vede la persona al centro
delle attività aziendali.
-3,2%
rispetto al 2007 il
consumo di energia
per vettura prodotta
nei siti Fiat Group
Automobiles
ABB Energy Efficiency
Award allo
stabilimento Iveco di
Brescia (Italia) per gli
interventi di efficienza
energetica effettuati
Impianto fotovoltaico presso lo
stabilimento Ferrari che ospita le
Lavorazioni Meccaniche Motori
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 83
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Pagina 84
Nel 2008 Comau ha sviluppato soluzioni flessibili
per la realizzazione di sistemi di lastratura che
consentono benefici in termini di riduzione dei
consumi di energia elettrica, del rumore generato
e dello smaltimento di lubrificanti. La possibilità
di realizzare impianti strutturalmente sempre
uguali, indipendentemente dal modello prodotto,
porta a una significativa ottimizzazione degli
stessi. Con VersaFlex Comau offre un insieme di
soluzioni tecnologiche avanzate per progettare al
meglio le nuove linee di lastratura in un’ottica
d’utilizzo multimodello. Nell’ambito della linea di
prodotti VersaFlex l’innovazione più importante è
rappresentata da Versaroll , sistema di
assemblaggio che oltre a ridurre i consumi di
energia, grazie alla grande velocità di traslazione,
permette anche di avere linee più compatte
andando a ridurre lo spazio a terra occupato di
circa il 15 per cento.
Il ruolo della ricerca
Il Centro Ricerche Fiat (CRF) offre know-how e supporto
operativo ai Settori del Gruppo per ottimizzare i consumi
di energia negli stabilimenti produttivi. A partire dal 2007
il CRF, infatti, ha avviato il progetto Green Factories , che
prevede specifiche attività indirizzate allo sviluppo di
modelli di analisi energetica dei processi produttivi.
Sono stati selezionati i principali processi industriali e
classificati in funzione del consumo energetico primario al
fine di individuarne le principali criticità, per le quali il CRF
sta elaborando un protocollo di misure. Per le aree ad alta
intensità energetica sarà quindi possibile definire un
ventaglio di modifiche riferite ai materiali, ai processi, alle
tecnologie e alle soluzioni impiantistiche. Gli interventi di
efficienza energetica studiati e proposti nel 2008 dal CRF
hanno riguardato gli stabilimenti italiani di Iveco Suzzara
(Mantova) e Fiat Group Automobiles Mirafiori (Torino) e quello
polacco di FPT Powertrain Technologies di Bielsko-Biala.
84 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente
In questi stabilimenti sono state avviate attività di audit
energetico mediante un censimento dei possibili interventi
di risparmio a livello di sistema, di processo e di edificio.
Con riferimento allo stabilimento Iveco la metodologia di
audit energetico è stata focalizzata sul processo di
verniciatura, al fine di verificarne l’ottimizzazione
energetica ed i possibili incrementi di efficienza in termini
di costi e consumi. Presso lo stabilimento Fiat Group
Automobiles è stata applicata una metodologia di
caratterizzazione dei consumi energetici di alcune
macchine utilizzate nelle unità di stampaggio e di
verniciatura. A Bielsko-Biala è stato invece eseguito un
audit energetico su alcune famiglie di macchine utensili.
Anche in questi casi i risultati hanno consentito di
individuare opportunità di contenimento dei consumi nei
processi.
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Pagina 85
La realtà virtuale per la riduzione degli sprechi
Una tecnica all’avanguardia, ma soprattutto un
nuovo approccio al lavoro mirato a ridurre tempi,
costi dei progetti e quindi sprechi. È la virtual
integration di CNH – Case New Holland analoga a
quella già presente in Fiat Group Automobiles.
I benefici dell’utilizzo della realtà virtuale sono una
drastica riduzione dei tempi di ricerca e sviluppo e
un notevole miglioramento della qualità dei nuovi
modelli. Questo strumento consente di verificare
in tempi brevissimi e a costo zero (in termini di
materiale e approvvigionamento) tutte le possibili
configurazioni e di passare solo in un secondo
momento alla fase di prototipizzazione, limitando
in questo modo il numero di esemplari e di test.
Quando il grado di confidenza della verifica
virtuale è molto alto si può passare direttamente
alla produzione. La virtual integration ha già
realizzato importanti risultati come il primo
trattore alimentato interamente a idrogeno.
L’NH2 infatti, è stato sviluppato in quattro mesi
TM
(dall’idea al primo “turn key”) senza passaggi di
prototipizzazione intermedia, senza sprechi di
risorse, materiale ed energia; il tutto solo grazie
all’utilizzo delle nuove tecniche di simulazione e
l’esperienza di pochissime persone. Un progetto di
tale portata avrebbe normalmente richiesto molti
mesi di sviluppo, prototipi e prove e il risultato
non sarebbe stato migliore.
Quando anche l’IT diventa Green
Nel Gruppo Fiat, l’attenzione agli impatti ambientali e al
dispendio energetico non si limita ai processi produttivi ma
interessa anche il settore IT (Information Technology).
Diverse sono le iniziative realizzate nell’arco degli anni,
sia a livello di Settore sia di Gruppo, che hanno portato
oltre a una razionalizzazione dei processi operativi e
a significative economie sui costi di gestione IT, anche
a una notevole riduzione dei consumi di energia e
conseguentemente di emissioni di CO2 indirette.
Le iniziative in questo ambito sono molteplici: da soluzioni
di e-collaboration a impianti di video conference ad altri
sistemi che impattano sulla razionalizzazione della mobilità
fino a progetti legati al processo di consolidamento della
infrastruttura IT.
Tra quelle più significative, il progetto di trasformazione
della complessa infrastruttura IT del Gruppo, realizzata tra
il 2006 e il 2008 in collaborazione con IBM. Gli apparati
fisici del principale Data Centre Fiat sono stati ottimizzati
conseguendo miglioramenti di prestazione e una riduzione
annua del 37 per cento del consumo di energia,
corrispondente a un risparmio di emissioni stimato in
circa seimila tonnellate di CO2. Analogamente, nel 2008
è stato realizzato anche un progetto di ristrutturazione
dell’infrastruttura IT degli enti centrali del Gruppo.
Si segnala anche l’iniziativa avviata da FPT Powertrain
Technologies nell’area produzione in collaborazione
con Hewlett-Packard: attraverso una razionalizzazione
dell’architettura informatica, sono stati ottimizzati i sistemi
a presidio delle linee di produzione di motori e cambi. Nel
2009 il progetto verrà esteso a tutti i siti produttivi di FPT.
Grazie al passaggio da un modello di gestione distribuito ad
uno centralizzato, i consumi energetici sono stati abbattuti
del 90 per cento.
Nell’area sistemi per l’ufficio, infine, nel 2008 Publikompass,
Elasis e Centro Ricerche Fiat, come già fatto in passato da
alcune Società del Gruppo, hanno sostituito le stampanti
personali con stampanti multifunzionali (stampanti, fax,
fotocopiatrici e scanner) collocate in isole dedicate.
Progressivamente questa iniziativa verrà estesa ad altri
Settori del Gruppo attraverso un coordinamento centrale.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fabbriche amiche dell’ambiente 85
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Le persone, “motore” del Gruppo
Centralità dell’individuo, il suo rispetto e la sua tutela; competenze come patrimonio da sviluppare e condividere; opportunità di
crescita professionale senza discriminazione; ambiente di lavoro stimolante. Queste le parole chiave del Gruppo Fiat, che considera
il contributo professionale di ogni dipendente fondamentale per il raggiungimento dei risultati.
Gestione e sviluppo delle risorse
Cinque sono i principi fondamentali che
rappresentano gli elementi guida della gestione e
dello sviluppo del capitale umano dell’Azienda e
sui quali i vari livelli di management dei Settori
sono stati responsabilizzati, al fine di darne
attuazione uniforme e globale:
■ meritocrazia;
■ leadership come elemento guida nella gestione
del cambiamento e delle persone;
■ competizione come fattore da ricercare e fare
proprio;
■ performance “best-in-class” come punto di
riferimento;
■ affidabilità nel fare e garantire quanto promesso.
Condotte Talent Review
per 15 famiglie
professionali, a livello
intersettoriale e su
scala globale, per
identificare i dirigenti e
i professional con le
caratteristiche
necessarie per ricoprire
posizioni chiave
86 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
In coerenza con questi principi e a supporto della
loro effettiva applicazione, sono stati identificati le
leve e gli strumenti di gestione e sviluppo del
capitale umano prioritari per l’Azienda. Tra questi, il
Performance & Leadership Management (P&LM),
unico processo integrato a livello di Gruppo sulle
dimensioni valutative della performance e della
leadership, che rappresenta la base per i principali
sistemi gestionali. Questo strumento è fortemente
legato al modello di leadership del Gruppo, che
costituisce il motore del cambiamento e un
riferimento valutativo e culturale, diffuso
attraverso l’esempio di un numero sempre più
elevato di persone rappresentative nei ruoli chiave
dell’organizzazione.
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
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Pagina 87
Oltre 198 mila
dipendenti di cui circa
16%
Performance & Leadership
Management per valorizzare le
risorse
Disegnato per guidare la cultura del Gruppo Fiat
della performance e della leadership, il
Performance & Leadership Management permette
di valutare e orientare risultati, attitudini e
comportamenti individuali, responsabilizzando e
coinvolgendo le risorse nel proprio percorso di
sviluppo.
Le persone, infatti, tendono ad esser più efficaci
quando sanno che cosa l’Azienda si aspetta da loro
e ne condividono le logiche. In quest’ottica, il
processo di P&LM mira a instaurare una
comunicazione bilaterale e trasparente con le
persone per capire, insieme a loro, quale tipo di
contributo possono fornire e se stanno lavorando
nella giusta direzione per raggiungere gli obiettivi
concordati.
Lo strumento si è rivelato nel tempo un valido
supporto per migliorare e crescere.
L’introduzione di questo processo di valutazione a
livello mondiale, per tutti i Settori del Gruppo, ha
consentito il raggiungimento di una serie di risultati
che hanno incrementato l’efficacia organizzativa:
■ connessione tra obiettivi individuali, di team,
organizzativi e chiara comunicazione delle
aspettative;
■ integrazione tra valutazione dei risultati e della
leadership;
■ confronto continuo tra manager e collaboratori;
■ motivazione costante con impatto sui risultati
individuali e sulla “retention”;
■ azioni specifiche di sviluppo individuale.
donne
30
anni l'età
media del team che ha
progettato Alfa MiTo
Il 24% dei dipendenti
del Gruppo nel mondo
ha meno di 30 anni
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 87
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
33.700
impiegati, professional
e dirigenti valutati con
il P&LM
Obiettivo 2009:
estensione al 100%
della popolazione
impiegati, professional
e dirigenti
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Pagina 88
Il sistema di Performance & Leadership
Management nel 2008 è stato applicato a 33.700
tra impiegati, professional e dirigenti con
l’impegno, per il 2009, dell’estensione al 100 per
cento di questa popolazione aziendale.
Stesse possibilità per tutti:
Internal Job Posting e mappatura
dell’applicazione delle pari
opportunità uomo/donna
L’Internal Job Posting è un’iniziativa orientata a
favorire la mobilità considerata su più
dimensioni: intersettoriale, internazionale e
interfunzionale.
È uno strumento trasparente attraverso il quale
domanda e offerta di lavoro si incontrano in
modo efficace ed efficiente per l’intera
organizzazione.
In quest’ottica, una piattaforma web comune
consente, da una parte, la raccolta e la
pubblicazione di tutte le posizioni aperte
all’interno del Gruppo e, dall’altra, la possibilità
Nasce il progetto
Internal Job Posting
88 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
per tutti i dipendenti di candidarsi
spontaneamente in base alle proprie aspirazioni
professionali. La candidatura delle persone del
Gruppo è privilegiata rispetto a quella di aspiranti
esterni.
Grazie al coinvolgimento di tutti i Settori, il Job
Posting, oltre a offrire pari opportunità ai
dipendenti, permette di ricoprire posizioni vacanti
in tempi più brevi.
Inoltre il programma, favorendo l’adozione di
alcuni principi di gestione delle risorse umane, è
un valido strumento per coinvolgere direttamente
le persone nella scelta del proprio percorso
professionale, motivandole e rendendole più
responsabili delle decisioni. Con un duplice
obiettivo: supportarne la crescita e rafforzare il
legame con l’Azienda.
Infatti, il Job Posting:
■ fornisce importanti occasioni di visibilità ai
candidati interni;
■ facilita la mobilità interna;
■ stimola un approccio proattivo e propositivo da
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Proseguono i rapporti
di collaborazione tra il
Gruppo e
40
delle più
importanti università
europee e i loro
migliori studenti
parte delle persone, che scelgono
autonomamente e spontaneamente di proporsi
per una specifica posizione;
■ incoraggia un rapporto trasparente e un dialogo
aperto tra il manager e il collaboratore che, prima
di proporre la candidatura, deve informare il
proprio responsabile;
■ promuove una logica comune, che consente di
sviluppare la crescita delle risorse interne a
vantaggio di tutta l’organizzazione, anziché del
singolo Settore.
Nel corso del 2008 l’iniziativa è stata avviata a
livello di Gruppo Fiat in Francia, Regno Unito,
Germania, Polonia, Austria, Spagna, Portogallo,
Svizzera, Benelux, Repubblica Ceca e Slovacchia.
Nel 2009 partirà un progetto pilota in Nord
America per CNH – Case New Holland e sarà
realizzato uno studio di fattibilità per l’America
Latina.
Al fine di verificare che venga rispettata
l’applicazione dei principi di pari opportunità tra
uomo e donna, nel corso del 2008 è stato realizzato
anche un progetto pilota per il monitoraggio dei
livelli retributivi, della gestione del piano di
merito annuale, della valutazione della
performance e della leadership nonché degli
avanzamenti di carriera. Nel 2009 il processo di
monitoraggio sarà progressivamente applicato
all’interno del Gruppo.
Premio Golden Bip
Con il video cv e altre iniziative, il Gruppo Fiat ha vinto il
premio Golden Bip per l’attività più innovativa nel settore
del Campus Recruitment. Quello proposto dal Resourcing
Center in collaborazione con il Politecnico di Milano è
stato infatti un format assolutamente nuovo che lasciava
ampio spazio alla creatività. Al posto del classico
curriculum vitae, agli studenti è stato proposto di
presentare la loro domanda di lavoro attraverso un video.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 89
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Formazione e gestione della conoscenza: importanti alleati per
lo sviluppo delle nostre persone
91
milioni di euro
investiti per la
formazione
133 mila
dipendenti coinvolti:
+14%
rispetto al 2007
L’attività di formazione e gestione delle
conoscenze all’interno del Gruppo Fiat è da
sempre considerata un importante strumento
trasversale di sostegno alle carriere individuali,
di servizio alla valorizzazione del patrimonio di
competenze aziendali e di diffusione della
strategia e dei valori del Gruppo.
La ricerca delle migliori performance e le nuove
sfide commerciali e industriali richiedono che le
attività di formazione tradizionale siano
costantemente migliorate e affiancate da nuovi
approcci per lo sviluppo della leadership, oltre
che da metodologie con una forte connessione
a casi aziendali reali.
Nel corso dell’anno è stata creata una nuova
organizzazione trasversale, il Group Learning ,
che ha lo scopo di fornire un valido supporto al
processo di trasformazione aziendale,
90 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
coordinando i Settori del Gruppo nelle attività di
training e garantendo la condivisione di risorse,
esperienze e best practice. In quest’ottica è stato
anche ampliato il supporto tecnologico e sono
stati rinforzati i servizi on-line grazie alla
disponibilità della piattaforma e-learning
“E-dotto” per la diffusione e gestione delle
conoscenze a livello intersettoriale.
Di seguito, a titolo esemplificativo, sono riportate
alcune delle numerose attività di formazione
sviluppate nel 2008.
World Class Manufacturing:
se conosci, fai meglio
Il rapido sviluppo del World Class Manufacturing
(WCM) all’interno del Gruppo ha aumentato le
opportunità legate alla diffusione delle
conoscenze che in questi anni sono state
consolidate e sviluppate nei diversi stabilimenti.
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Pagina 91
Nel 2008 è stata infatti avviata la WCM Academy,
una specifica scuola di formazione rivolta a
operai, tecnici e manager su temi che vanno dai
sistemi di organizzazione del posto di lavoro, alla
manutenzione, alla qualità e alla logistica.
Di particolare importanza è proprio il modulo di
formazione sulla logistica industriale che prevede
attività di simulazione in aree appositamente
attrezzate. Le prime due sedi allestite per questo
modulo sono state lo stabilimento di Fiat Group
Automobiles di Cassino (Italia) e quello CNH Case New Holland di Racine (Stati Uniti). In totale
in un anno sono state formate 300 persone.
Grande rilievo è stato dato, inoltre, alla
formazione degli operai attraverso il
Manufacturing Training System: strumento
utilizzato per lo sviluppo delle competenze in
occasione dell’introduzione di nuovi modelli e per
il miglioramento della gestione del prodotto in
esercizio durante la normale attività. Con questa
metodologia sono stati addestrati oltre 11 mila
operatori da più di 600 insegnanti interni.
Nel 2008, nell'ambito del World Class
Manufacturing Development, è stata istituita
un'unità interamente dedicata alla formazione, la
Manufacturing Training Unit, che sarà operativa
nel 2009. Vedere anche pagine 78-80.
Formazione allo stabilimento Giambattista Vico
Un impegno economico significativo interamente a carico
dell’Azienda e oltre un milione di ore di formazione.
È così che lo stabilimento Giambattista Vico di Pomigliano
d’Arco (Napoli – Italia), attraverso il coinvolgimento e il
contributo di tutti i lavoratori, ha avviato una completa
riorganizzazione del sistema produttivo secondo i principi
del WCM.
In occasione degli interventi strutturali sugli impianti, i
seimila dipendenti hanno appreso i pilastri del sistema
di lavoro che si sta estendendo progressivamente a tutti i
siti del Gruppo.
Grazie a otto ore al giorno di corsi intensivi teorici e
pratici, accompagnati da test di valutazione, i lavoratori
hanno perfezionato le loro competenze su prodotto,
processo, sicurezza e qualità.
I primi a essere addestrati sono stati i 266 capi e quadri i
quali, dopo aver beneficiato anche di corsi per sviluppare
la leadership, sono diventati “diffusori” presso i loro
collaboratori della conoscenza acquisita.
Iveco innova con il Common
Future Way e il Double Digit
Iveco è presente in modo significativo in quasi
tutto il mondo attraverso filiali, joint venture o
uffici commerciali. Questa dimensione
internazionale richiede strumenti di integrazione
specifici per facilitare l’ingresso e lo sviluppo
professionale in Azienda del personale locale.
In quest’ottica, Common Future Way è un
progetto formativo destinato a dipendenti
provenienti da realtà extra-europee (in particolare
Cina, America Latina e Russia) con vari livelli di
responsabilità aziendale (da neolaureati a middle
manager fino a senior manager).
La finalità è quella di offrire un’esperienza il più
possibile interculturale, con focus
sull’acquisizione sia di competenze generali sia di
know-how tecnico specifico. Il percorso di
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 91
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Pagina 92
formazione prevede esperienze sul campo,
“project work” (nel caso dei neolaureati),
affiancamenti e presentazioni da parte dei
manager di riferimento della sede centrale (nel
caso dei programmi di integrazione di middle e
senior manager).
Il progetto, che ha mosso i suoi primi passi nel
2006, tra il 2007 e il 2008 ha interessato 84
persone (42 neolaureati, 32 middle manager e
dieci senior manager) e nella terza edizione,
iniziata a settembre 2008, sono stati finora
coinvolti 21 neolaureati provenienti da Cina,
Brasile e Argentina.
Double Digit è invece un programma formativo
rivolto ai dipendenti Iveco di tutto il mondo che
ha preso il via nel 2006 e nel solo 2008 ha
coinvolto un totale di 15 mila persone attraverso
numerose giornate di aula, sul campo, vari
moduli on-line e lo sviluppo di comunità virtuali.
L’obiettivo dell’iniziativa è coinvolgere e
Obiettivo 2009
Avvio dell’iniziativa
Fiat Group Corporate
University
92 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
sensibilizzare le persone nel perseguimento di
una redditività a doppia cifra comunicando le
motivazioni delle scelte aziendali, orientando il
contributo personale verso il raggiungimento dei
risultati, rafforzando l’orgoglio di appartenenza
nonché il senso di responsabilità e di urgenza nei
confronti del cambiamento.
Marketing Bubble per CNH e Fiat
Group Automobiles
Il 2008 è stato l’anno del lancio dell’iniziativa
Marketing Bubble. Le Bubble sono progetti che,
attraverso la metodologia “Action Learning”,
ovvero di apprendimento su casi aziendali reali,
coinvolgono i talenti del marketing e di altre
famiglie professionali mettendo insieme in
un’unica iniziativa: formazione, pensiero creativo
e sviluppo del business.
Elemento chiave di questo modello di formazione
è una piattaforma di collaborazione on-line che
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permette di condividere documenti, dati e
best practice. Ad ogni elemento informativo è
infatti associato un riferimento (tag) che ne
descrive il significato e consente di creare una
vera libreria on-line facilmente consultabile anche
da chi non ha partecipato alla Bubble.
Attraverso le Bubble, nel 2008 sono stati
sviluppati due progetti pilota e coinvolte oltre
cento persone nell’individuazione di opportunità
per il miglioramento del profitto e nella
definizione di strategie orientate alla creazione di
valore. I Settori coinvolti sono stati Fiat Group
Automobiles, con la revisione del posizionamento
della Fiat Bravo in Europa, e CNH - Case New
Holland, con la definizione della strategia di
marketing del brand Steyr e del relativo piano di
business dei prossimi tre anni.
Il successo delle Bubble ne fa l’elemento chiave
del futuro modello di formazione del Gruppo Fiat.
Un faro per Comau con
Lighthouse
Comau sta acquisendo sempre più una
dimensione globale e ha voluto rendere i propri
dipendenti attori di questa trasformazione.
È così che nel 2008 è stato lanciato il progetto
Lighthouse che ha coinvolto la business unit
Body Welding e che nel 2009 sarà esteso anche
ad altre aree.
Cento “agenti del cambiamento” e successivamente,
in un processo a cascata, tutti i dipendenti della
business unit sono stati coinvolti in questo
progetto di trasformazione attraverso diversi
momenti di formazione e comunicazione.
Condivisione dei valori dell’Azienda, ridefinizione
dell’organizzazione e dei processi, sviluppo della
capacità di lavorare in squadra, miglioramento
del processo di innovazione e di ascolto del
cliente: questi i principali risultati raggiunti.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 93
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Salute e sicurezza, un impegno prioritario
263
milioni
di euro spesi per il
miglioramento della
sicurezza, delle
condizioni
dell’ambiente di
lavoro e della salute
dei lavoratori
La salvaguardia e la promozione della salute e
della sicurezza sul luogo di lavoro è una priorità
per il Gruppo in ogni sua attività e in ogni Paese
in cui opera.
Il Gruppo Fiat è infatti impegnato a offrire
condizioni di lavoro sicure attraverso
l’applicazione di un approccio preventivo volto a
evitare incidenti e malattie professionali nonché a
minimizzare altri rischi per la salute e la sicurezza.
Nel 2008 sono state rafforzate le strutture
competenti per la gestione della salute e sicurezza
e definite Linee Guida e Politiche di Gruppo.
È proseguito inoltre l’impegno relativo a:
■ lo sviluppo delle competenze all’interno
dell’organizzazione;
■ la formazione delle risorse;
■ il miglioramento del monitoraggio e della
gestione delle informazioni.
Nella definizione dei programmi operativi, i Settori
del Gruppo, che mantengono la responsabilità
300
persone
nel mondo dedicate
alla gestione della
salute e sicurezza sul
posto di lavoro
94 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
della gestione di tutti gli aspetti di sicurezza in
coerenza con le disposizioni legislative dei vari
Paesi in cui operano, fanno riferimento ad alcuni
principi generali:
■ la sicurezza e la salute del lavoro, l’ergonomia,
la prevenzione degli incendi e, più in generale, la
prevenzione di qualunque rischio devono essere
strettamente integrati nell’attività lavorativa e non
possono essere gestiti separatamente;
■ la prevenzione dei rischi e il miglioramento delle
condizioni lavorative sono obiettivi che
coinvolgono tutto il personale ai diversi livelli
nell’ambito delle proprie competenze e
attribuzioni;
■ la promozione di comportamenti sicuri e
preventivi è parte essenziale dei compiti di ogni
responsabile ai vari livelli organizzativi;
■ l’informazione e la formazione di tutto il
personale sui temi della salute e della sicurezza
sul luogo di lavoro devono essere parte integrante
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delle conoscenze professionali di ciascuno.
Parallelamente alle modalità previste dalle leggi e
dalle norme in materia antinfortunistica in vigore
nei diversi Paesi, ogni Settore rendiconta su base
periodica informazioni qualitative e quantitative al
fine di valutare che le azioni messe in atto siano
efficaci. Nel 2008 sono state definite e introdotte
nuove modalità per la gestione delle informazioni
sulla sicurezza, consolidate regolarmente secondo
criteri omogenei. Queste informazioni integrano
gli indicatori industriali e come questi vengono
analizzati al fine di verificare la situazione sia in
termini puntuali sia in termini di trend.
La conoscenza come strumento di prevenzione
Una cultura condivisa, che considera la sicurezza
condizione basilare per lo svolgimento di ogni
attività, costituisce il presupposto fondamentale
per una concreta prevenzione dei rischi di
infortunio e per la salute. In quest’ottica sono
numerose le iniziative di formazione che
coinvolgono tutti i livelli organizzativi: i livelli
direzionali con l’obiettivo di definire strategie, linee
di azione e priorità di intervento; i responsabili
operativi per assicurare che tutti attuino
correttamente le procedure di lavoro; i responsabili
aziendali e, ove previsti, i rappresentanti dei
lavoratori in materia di sicurezza per il costante
aggiornamento delle competenze anche con
riferimento alle specificità tecnologiche di processo
e prodotto; l’intera popolazione per acquisire la
consapevolezza dei rischi residui associati alle
proprie attività e alle corrette modalità da seguire
per lo svolgimento del proprio lavoro.
Nel corso del 2008, allo scopo di informare e
sensibilizzare il personale in materia di
prevenzione degli infortuni e di salute e sicurezza
sul posto di lavoro, sono stati svolti circa 533 mila
interventi formativi, coinvolgendo 112 mila
dipendenti nel mondo.
Sono state inoltre progettate due nuove iniziative,
che saranno attuate a partire dal 2009 e che sono
volte a promuovere la cultura della prevenzione:
Health & Safety First e Top Ten Safety.
Health & Safety First riguarda un innovativo
percorso di formazione che coinvolge l’intera
struttura organizzativa. Questo progetto ha lo
scopo di aggiornare e incrementare le conoscenze
e gli strumenti a disposizione per svolgere al
meglio le attività quotidiane e si focalizza non solo
sulle competenze di tipo tecnico, ma anche e
soprattutto su competenze di tipo gestionale (e.g.
problem solving, team working). Il programma
verrà inizialmente testato in alcuni siti produttivi per
poi essere gradualmente esteso a tutti gli altri siti
italiani, con eventuali aggiornamenti e integrazioni.
Top Ten Safety riguarda invece la definizione di
modalità standard per focalizzare l’attenzione di chi
lavora nei siti produttivi sui temi della salvaguardia
della salute e sicurezza (comunicazioni relative alla
situazione infortunistica, gestione dei visitatori e
delle imprese esterne, segnaletica in fabbrica,
abbigliamento e dispositivi di protezione
individuale). Nel corso del 2009 il progetto sarà
implementato nei siti produttivi italiani e sarà poi
esteso gradualmente al di fuori dell’Italia.
Sempre con l’obiettivo di diffondere conoscenze e
procedure operative, nel 2008 è stato sviluppato il
progetto per una piattaforma intranet di Gruppo
dedicata ai temi dell’ambiente, salute e sicurezza;
strumento già in uso in alcuni Settori e che sarà
operativo nel 2009.
Obiettivo 2009
Implementazione
dei progetti
Health & Safety First
e Top Ten Safety
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 95
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12
certificazioni
OHSAS 18001 che
coprono una
popolazione di
17 mila dipendenti
Obiettivo 2010
Certificazione OHSAS
18001 di tutti gli
attuali siti produttivi
del Gruppo
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Il Sistema di Gestione della Salute e della
Sicurezza sul lavoro
A seguito dell’esperienza maturata negli anni
nell’ambito della gestione ambientale, il Gruppo
ha deciso di attuare progressivamente in tutti i
siti produttivi un Sistema certificato di Gestione
della Salute e della Sicurezza sul Lavoro (SGSSL).
Il SGSSL rappresenta, infatti, lo strumento
gestionale più efficace per garantire la piena
attuazione degli obiettivi di salvaguardia e di
protezione della salute e della sicurezza di tutti
coloro che a diverso titolo lavorano nei siti.
Il sistema integra e fa propri tutti gli strumenti
sviluppati e attuati nell’ambito del programma
World Class Manufacturing (vedere anche
pagina 78), in particolar modo per quanto
riguarda l’analisi approfondita di tutti gli eventi
che hanno determinato un infortunio (o che ne
hanno il potenziale) e l’attuazione di misure
preventive e correttive volte a eliminarne le cause.
È stata inoltre definita le tempistica delle
certificazioni esterne:
■ validazione esterna alle Linee Guida UNI-INAIL 2001
per i siti produttivi italiani entro la fine del 2009;
■ certificazione di conformità allo standard
OHSAS 18001 per gli attuali siti produttivi del
Gruppo entro la fine del 2010; per quelli delle
joint venture entro la fine del 2012.
Il processo di attestazione della conformità alle
Linee Guida UNI-INAIL 2001, partito nella seconda
metà dell’anno, ha già registrato il primo
attestato di conformità (stabilimento di Magneti
Marelli Powertrain di Modugno – Bari – Italia).
Relativamente alle certificazioni OHSAS 18001,
alla fine del 2008 i siti certificati erano 12: tre in
Brasile, cinque in Polonia, uno in Italia, uno in
Francia, uno in Portogallo e uno in Turchia.
Queste certificazioni coprono una popolazione di
circa 17.000 persone.
La salute in Azienda
Generalmente, in ogni stabilimento del Gruppo è
presente una struttura sanitaria dedicata alle
attività di prevenzione, di sorveglianza e di pronto
soccorso, con uno specifico organico di personale
medico e paramedico adeguato alle necessità di
ciascuna sede.
Gli interventi di assistenza sanitaria, che
comprendono sia le visite preventive e periodiche
sia quelle a richiesta dai lavoratori, sono stati
circa 308 mila.
La salute delle persone
La quasi totalità delle Aziende del Gruppo
partecipa inoltre a piani integrativi sanitari, nella
maggior parte dei casi di tipo assicurativo. I livelli
di copertura variano da Paese a Paese in relazione
ai sistemi di assistenza sanitaria pubblica e a
vincoli, opportunità e competitività del mercato
locale.
A Torino (Italia) è attivo il Centro Diagnostico Fiat,
una struttura dedicata sia alla medicina del lavoro
sia al servizio sanitario integrativo per dirigenti e
professional che ogni anno eroga 34 mila visite
specialistiche, mille check-up, 220 mila esami di
laboratorio e 2.800 visite di medicina del lavoro.
Ai Fondi sanitari integrativi esistenti per dirigenti
e professional, dal 1 gennaio 2009 in Italia si
aggiunge il Fondo per impiegati e operai,
FASIFIAT.
96 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
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FASIFIAT
A conferma dell’attenzione del Gruppo Fiat per la tutela della
salute dei propri dipendenti, a fine 2008 è stato presentato
FASIFIAT, Fondo di assistenza sanitaria a cui 70 mila operai
e impiegati in Italia e i loro familiari potranno aderire per
integrare le prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.
Il Fondo, che nasce da un accordo tra Fiat S.p.A. e le
Organizzazioni Sindacali metalmeccaniche, è finanziato
principalmente dall’Azienda oltre che da un contributo del
dipendente e rimborsa le spese che il Sistema Sanitario
Nazionale lascia a carico del cittadino in caso di utilizzo delle
strutture pubbliche. In caso di utilizzo di strutture private
convenzionate con il Fondo, garantisce inoltre il pagamento
diretto, senza anticipo da parte dell’assistito, delle spese
sanitarie, nonché il rimborso parziale di quelle sostenute
presso strutture private scelte dall'assistito.
Una Centrale Operativa coordina la disponibilità di oltre 220
case di cura, più di 700 poliambulatori, centri diagnostici e
laboratori di analisi, 3.500 medici specialisti e odontoiatri
convenzionati e fornisce un servizio di guardia medica 24 ore
su 24 tutto l’anno.
Le prestazioni sono previste entro elevati massimali ed
è anche previsto il rimborso di visite specialistiche e cure
odontoiatriche, oltre che di lenti da vista. Il Fondo garantisce
infine programmi di prevenzione con check-up periodici e un
pacchetto maternità.
La struttura del Fondo è di tipo paritetico, con organi
amministrativi composti in egual misura da rappresentanti
delle Società e dei lavoratori del Gruppo.
La salute passa anche dall’ergonomia
Nel corso del 2008 sono proseguiti gli studi del
Centro Ricerche Fiat (CRF) e di Elasis sulla
"valutazione preventiva" del carico ergonomico per
le fasi di progettazione del processo produttivo.
Si è partiti da metodi esistenti, individuati a
livello internazionale e attraverso una vasta
sperimentazione è stato possibile sviluppare degli
"strumenti metodologici di analisi ergonomica
preventiva" adeguati alle caratteristiche dei
diversi cicli di produzione, dei vari settori del
Gruppo Fiat.
Questi strumenti metodologici consentono analisi
di ergonomia fisica nel modo più completo oggi
possibile e se abbinati all'utilizzo di software di
simulazione virtuale, dotati di manichini
biomeccanici digitali, permettono di simulare le
attività di lavoro valutandone l'indice di rischio
ergonomico esteso a tutto il corpo.
Grazie ai risultati ottenuti da questo studio è stato
possibile applicare con programmi pilota la
valutazione ergonomica preventiva del processo
produttivo.
Nello specifico, gli strumenti metodologici
sviluppati sono stati utilizzati per l'analisi delle
postazioni di lavoro della linea produttiva della
Alfa MiTo, e allo stesso modo sono state
effettuate delle verifiche ergonomiche anche per
gli stabilimenti italiani di altri settori del Gruppo
Fiat quali quello di Iveco a Suzzara, quello di CNH
a Modena e quello di FPT Powertrain Technologies
a Mirafiori (Torino).
Il coinvolgimento guida il cambiamento
Il coinvolgimento delle persone è la forza che guida il
cambiamento. Per questo a livello di Unità Tecnologiche
Elementari (UTE) nel 2008 si sono tenute specifiche
convention (ProdAction) nel corso delle quali il personale
ha formulato numerose proposte di miglioramento sulle
tre aree: sicurezza, posto e metodo di lavoro, formazione.
Il capo UTE è stato il leader della convention: ha fornito le
linee guida, ascoltato gli operai e coordinato l’incontro.
Nel corso dell'anno sono stati organizzati 660 incontri
durante i quali sono state raccolte circa 46.000 proposte di
miglioramento.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 97
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I nostri figli, il nostro futuro
Grande attenzione è stata rivolta nel corso degli
anni ai figli dei dipendenti del Gruppo per i quali
sono state realizzate diverse iniziative: dai family
day, per far conoscere ai piccoli dove lavorano i
genitori, a Natale Bimbi, per festeggiare la
ricorrenza più attesa; dalle Borse di Studio alle
colonie estive fino alle attività sportive.
In particolare il 2008 è l’anno in cui l’asilo nido
aziendale Mirafiori Baby di Fiat (Torino - Italia)
inizia ad operare a pieno regime e il Progetto
Benessere Junior, introdotto inizialmente in
Ferrari a Maranello (Modena - Italia) nel 2002 e
nel 2007 sviluppato per il sito di Melfi (Potenza Italia), viene esteso ai figli dei dipendenti dello
stabilimento di Pomigliano D’Arco (Napoli - Italia).
98 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
L’asilo nido aziendale più grande
d’Italia: artistico e “bio”
Si chiama Mirafiori Baby e, oltre ad essere l’asilo
nido aziendale più grande d’Italia, è anche il
primo nido “artistico”.
Nel progetto educativo sviluppato dal Gruppo Fiat
assieme alla cooperativa Cesed, infatti, non si
parla di didattica ma di rispetto delle inclinazioni
personali del bambino. Al Mirafiori Baby ci sono
“tate”, non insegnanti, e anche veri e propri atelier
dove i bimbi possono dare sfogo alla creatività
con la pittura, la musica e l’attività motoria.
In piena attività dai primi mesi del 2008, l’asilo,
che era stato inaugurato il settembre precedente,
nasce per dare la possibilità alle mamme e ai
papà di Mirafiori di avere i propri piccoli vicini al
luogo di lavoro, conciliando così al meglio la vita
professionale con quella familiare.
All’interno, giocattoli, tavoli e scaffali sono
realizzati in legno da artigiani e i colori degli
ambienti sono studiati secondo i principi della
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cromoterapia: giallo e arancio nel salone dei
giochi - per stimolare l’intelletto - blu e azzurro
nelle zone relax – per favorire il riposo.
Grande attenzione è dedicata anche all’aspetto
nutrizionale. A pranzo niente cibi precotti e
omogeneizzati: solo alimenti biologici, cucinati
direttamente dalle cuoche dell’asilo.
In uno spazio di circa mille metri quadri al quale
si aggiunge un’area gioco esterna di 400, l’asilo
ospita 75 bambini fra i tre mesi e i tre anni.
Al fine di offrire un servizio efficiente ai genitori
della Fiat, l’asilo è caratterizzato da un’ampia
flessibilità, in termini di orario di apertura, di
possibilità di utilizzo e di continuità del servizio.
La struttura è aperta dodici ore al giorno e
consente di scegliere tra una frequenza di quattro,
sei oppure otto ore. Inoltre, il periodo di chiusura
è stato fissato in relazione alle ferie aziendali.
Quanto ai costi del servizio, un significativo
contributo aziendale permette di allineare la retta
a quella di un asilo pubblico, con modalità che
tutelano i dipendenti con reddito più basso.
Borse di studio per i primi della
classe
Dal 1996 i figli dei dipendenti delle Società del
Gruppo Fiat possono aderire al programma
“Premi e Borse di Studio”, grazie al quale gli
studenti che hanno conseguito i migliori risultati
possono ottenere contributi economici.
Sono ammessi al concorso i ragazzi che hanno
conseguito il Diploma di Maturità, il Diploma di
Laurea e la Laurea.
L’iniziativa, estesa a tutti i Paesi in cui la presenza
del Gruppo è più significativa, testimonia
l’impegno nella promozione di occasioni di
crescita e sviluppo per i giovani talenti in una
prospettiva sempre più globale.
Anche nel 2008 il programma è stato molto
apprezzato e i Paesi coinvolti sono stati: Italia,
Francia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Belgio,
Nord America, Brasile e Cina, per un totale di
1.148 premi, di cui 351 in Italia e 797 all’estero,
e un importo complessivo di 2,2 milioni di euro.
Ragazzi in forma con il Progetto
Benessere Junior
Negli ultimi anni in alcuni Settori del Gruppo Fiat
hanno preso il via programmi medico-sportivi
dedicati ai figli dei dipendenti che hanno lo scopo
di diffondere la cultura dell’attività sportiva e
promuoverne la pratica fin dall’infanzia.
Dopo l’esperienza di Maserati e Ferrari nel 2007,
quella dello stabilimento Sata (Melfi - Italia) di
Fiat Group Automobiles (FGA), nel 2008 anche lo
stabilimento Giambattista Vico (Pomigliano D’Arco
- Italia) di FGA ha aderito al Progetto Benessere
Junior.
Con questo programma i figli dei dipendenti tra
i sei e i 15 anni hanno potuto effettuare visite
mediche specialistiche ed essere indirizzati alla
disciplina sportiva più adatta. A completamento
dell’iniziativa è stata, inoltre, svolta un’attività di
comunicazione comportamentale in relazione al
problema degli abusi alimentari e del sovrappeso,
nonché degli effetti nocivi di fumo e alcool.
Nel 2008 sono stati oltre 900 i figli dei dipendenti
che hanno aderito al programma (630 a
Pomigliano D’Arco e 300 a Maranello).
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 99
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Relazioni industriali
659
accordi
collettivi stipulati a
livello aziendale o di
stabilimento nel
mondo
86%
dei
dipendenti coperto
da contrattazione
collettiva nel mondo
40,6%
dei
dipendenti in Italia
(dirigenti esclusi)
aderisce a un sindacato
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo delle
Organizzazioni Sindacali e delle rappresentanze
dei lavoratori costituite conformemente alle leggi
e alle prassi previste nei vari Paesi in cui è
presente. Con esse mantiene relazioni improntate
al reciproco riconoscimento, al dialogo e al
confronto costruttivo.
Nel corso del 2008 è proseguito il costante
dialogo con le Organizzazioni Sindacali e le
rappresentanze dei lavoratori a livello aziendale,
con l’obiettivo di cercare soluzioni condivise per
gestire le conseguenze sui lavoratori delle misure
adottate per rispondere alle esigenze del mercato.
Nella prima parte dell’anno la discussione ha
principalmente riguardato le misure volte ad
assecondare una domanda di mercato in crescita,
attraverso un aumento della flessibilità degli
stabilimenti da attuarsi principalmente tramite il
ricorso al lavoro straordinario, al lavoro
temporaneo e all’incremento delle turnazioni.
Nella seconda parte dell’anno, a seguito della
crisi finanziaria globale e dei suoi effetti
sull’economia reale che per il Gruppo ha
provocato una forte, repentina e inattesa
riduzione degli ordini con conseguenti contrazioni
dei livelli di produzione, il confronto con le
Organizzazioni Sindacali ha riguardato
principalmente il rilascio progressivo di lavoratori
interinali e dei lavoratori con contratto a tempo
determinato e l’attivazione di misure di
sospensione dell’attività produttiva sia in alcuni
Paesi europei sia in Nord America.
L’intensa negoziazione collettiva a vari livelli ha
consentito di raggiungere con le Organizzazioni
Sindacali importanti accordi per la definizione
delle condizioni salariali e normative nei vari
Paesi in cui operano le Aziende del Gruppo.
L’adesione e la relativa iscrizione al sindacato è
una libera scelta del dipendente e avviene
secondo le modalità previste dalle norme locali e
dalle regole delle diverse Organizzazioni
Sindacali. In alcuni Paesi, come ad esempio la
Francia e la Germania, l’iscrizione al sindacato è
considerata una scelta attinente la sfera personale
del dipendente e non viene comunicata
all’Azienda.
Nella maggior parte dei Paesi europei sono
previste anche strutture di rappresentanza, elette
direttamente dai lavoratori. In Italia, ad esempio,
esistono le Rappresentanze Sindacali Unitarie
(RSU) elette da tutti i lavoratori (dirigenti esclusi)
su liste presentate dalle Organizzazioni Sindacali.
Le elezioni si svolgono ogni tre anni a livello di
unità produttiva.
Iscritti al sindacato in Italia, dati in percentuale sul totale dei lavoratori (operai, impiegati, quadri)
FIOM 11,6
FIM 10,7
UILM 9,2
FISMIC 6,1
UGL 1,8
FAILMS 0,6
FLM 0,02
Altri 0,5
100 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
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Il Comitato Aziendale Europeo (CAE) è
l’organismo di rappresentanza a livello europeo
per l’informazione e la consultazione dei lavoratori
nelle imprese di dimensioni comunitarie. Il CAE
del Gruppo Fiat è stato costituito nel 1997, in
applicazione dell’accordo istitutivo stipulato nel
1996 e successivamente rinnovato con modifiche e
integrazioni. La regolamentazione attuale è stata
definita con l’accordo del 29 giugno 2005 stipulato
con la Federazione Europea Metalmeccanici, in
rappresentanza delle Organizzazioni Sindacali dei
Paesi europei in cui Fiat è presente, e con le
Organizzazioni Sindacali italiane. L’accordo, che
avrà validità fino alla fine del 2009, ha modificato
la composizione del CAE per rappresentare anche
i lavoratori dei Paesi entrati nell’Unione Europea a
seguito dell’allargamento del 1° maggio 2004,
ripartendo i 30 seggi, di cui è composto, in
funzione della distribuzione occupazionale del
Gruppo in Europa.
In Europa la situazione del Gruppo Fiat, con
particolare riferimento alle operazioni con impatto
transnazionale, come previsto dalla Direttiva
Europea 45/94/CE, è stata oggetto di informazione
e consultazione nell’ambito del CAE. A maggio si
è svolto l’incontro con il Comitato ristretto.
Alla riunione plenaria annuale, che si è tenuta nei
giorni 20 e 21 novembre 2008, rappresentanti del
management hanno presentato i risultati
raggiunti, le principali linee di sviluppo del
Gruppo, l’evoluzione della situazione di mercato e
produttiva verificatasi nel corso del 2008 e le
prospettive per il 2009.
In Italia è proseguito il confronto con le
Organizzazioni Sindacali, sia a livello nazionale sia
territoriale. Durante la riunione con
l’Amministratore Delegato del 23 luglio 2008, le
Segreterie Nazionali del sindacato metalmeccanico
(Fim, Fiom, Uilm e Fismic), insieme ad alcuni
rappresentanti delle strutture territoriali di Torino,
sono state aggiornate sull’evoluzione del Piano di
rinnovamento e sviluppo del Gruppo Fiat e sulle
iniziative avviate per realizzare gli obiettivi
prefissati. Nel corso del mese di novembre le
Organizzazioni Sindacali Fim, Fiom, Uilm e Fismic
hanno presentato all’azienda la piattaforma per il
rinnovo del contratto integrativo di Gruppo, in
scadenza il 31 dicembre 2008. Il 16 dicembre si è
tenuto presso l’Unione Industriale di Torino un
incontro cui hanno partecipato le Segreterie
Nazionali dei Sindacati metalmeccanici e alcune
rappresentanze delle strutture di coordinamento
sindacale, nel corso del quale i rappresentanti
delle Organizzazioni Sindacali hanno presentato i
contenuti della piattaforma rivendicativa e i
rappresentanti dell’Azienda hanno illustrato le
condizioni produttive e occupazionali e le relative
prospettive. È stato commentato il quadro
economico e, in particolare, lo scenario di forte
turbolenza dei mercati in cui operano le Aziende
del Gruppo, che ha provocato, nell’ultima parte
dell’anno, una notevole flessione degli ordini e
conseguenti forti riduzioni dei livelli di
produzione. A conclusione dell’incontro l’Azienda
ha dichiarato la propria indisponibilità a
intraprendere le trattative sulla base della
piattaforma rivendicativa, ritenuta incompatibile
con il quadro congiunturale, ma si è dimostrata
disponibile a trattare temi di carattere normativo
nonché a valutare, insieme al Sindacato, le
modalità più opportune per gestire la situazione di
calo dei volumi e le conseguenti dissaturazioni
produttive.
Dal punto di vista della gestione delle esigenze
produttive, in Italia l’aumento dell’attività,
registrata nella prima parte dell’anno, ha
consentito di trasformare a tempo indeterminato
circa 900 contratti a termine e di inserire circa 370
giovani con contratto di apprendistato
professionalizzante. Di converso, per gestire la
situazione di calo dei volumi che si è verificata nel
corso del secondo semestre, in numerose realtà
produttive si è provveduto a una riduzione dei
turni settimanali di lavoro, anche ripristinando la
distribuzione dell’orario di lavoro su cinque giorni
alla settimana nella maggioranza degli
stabilimenti in cui era prevista l’articolazione dei
turni su un maggior numero di giornate.
Il sistema di turnazioni su sei giorni alla settimana
rimane ancora attivo solamente in alcune aree di
lavorazione e interessa un numero marginale di
lavoratori. Oltre ad aver ridotto, in quasi tutte le
974
sono i
componenti delle RSU
in carica nelle Aziende
metalmeccaniche in
Italia
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo 101
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Pagina 102
Aziende del Gruppo, il numero dei dipendenti con
contratti a termine e dei lavoratori con contratto di
somministrazione lavoro, è stato necessario fare
ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni
Ordinaria. Questo provvedimento, che ha preso
avvio nel corso del mese di luglio per un limitato
numero di realtà produttive, ha progressivamente
riguardato la maggioranza degli stabilimenti
italiani del Gruppo (fatta eccezione per gli
stabilimenti del business Macchine Agricole di
CNH - Case New Holland e per le realtà Comau),
raggiungendo le punte più elevate di sospensione
dell’attività produttiva nei mesi di novembre e
dicembre. Fuori dall’Italia le esigenze di maggior
utilizzo degli impianti hanno in particolare
interessato gli stabilimenti in Brasile e Polonia,
con un ampio ricorso alle prestazioni
straordinarie, che in alcune realtà hanno superato
il dieci per cento dell’orario normale, all’aumento
dei turni lavorativi e all’inserimento di lavoratori
temporanei. Accordi di flessibilità dell’orario in
relazione alle fluttuazioni delle esigenze produttive
sono stati applicati per CNH - Case New Holland in
Belgio e Polonia, dove è prassi consolidata stante
la stagionalità del business. Anche fuori dall’Italia
nell’ultima parte dell’anno è stato necessario, per
fronteggiare il notevole calo dei volumi, ricorrere
a diverse misure tra cui la riduzione del numero
dei lavoratori a tempo determinato e degli
interinali e la sospensione dell’attività produttiva.
In particolare, in Francia è stato fatto ricorso a
“chômage partiel” per CNH - Case New Holland,
102 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Le persone, “motore” del Gruppo
FPT Powertrain Technologies, Teksid e,
marginalmente, per Magneti Marelli; in Spagna
sono state attivate ed approvate procedure di
“Expediente de Regulacion de Empleo” per FPT
Componentes Mecanicos, Iveco e Magneti Marelli;
in Germania Iveco Magirus ha fatto ricorso a
banca ore presso lo stabilimento di Ulm; negli
Stati Uniti CNH - Case New Holland ha fatto
ricorso ad alcune settimane di “temporary lay off”
presso gli stabilimenti di Wichita, Burlington e
Calhoun, tutti facenti parte del Business Macchine
per Costruzioni.
Nel 2008 sono state effettuate limitate operazioni
di ristrutturazione e riorganizzazione di attività.
Queste hanno prevalentemente riguardato in
Europa la gestione, attraverso piani sociali, della
razionalizzazione dell’attività di distribuzione
ricambi per Fiat Group Automobiles (Germania) e
della riduzione delle attività di Comau e del
Settore componenti nell’area Plastic Components
and Modules (Francia) e in Nord America la
razionalizzazione delle attività di Financial
Services di CNH - Case New Holland.
In Italia si segnala, per il Settore Componenti,
l’avvio di un piano di collocazione in mobilità
presso lo stabilimento di Cassino.
La conflittualità in Italia è stata più moderata di
quella registrata nel 2007, mentre i conflitti
collettivi negli altri Paesi, anche per quest’anno,
sono stati si scarsa rilevanza.
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Unetversity:
l’università per tecnici e forza vendita
330
addetti
alla formazione
25
100
mila venditori
mila tecnici
formati in tutto il
mondo
I concessionari e i tecnici della rete di assistenza
rappresentano il punto di contatto tra l’Azienda e
il cliente, da qui l’importanza di avere degli
operatori competenti, preparati e con una
profonda conoscenza dei prodotti del Gruppo.
Nel 2008 nasce così un’organizzazione trasversale
per la gestione delle conoscenze.
Più di 25 mila venditori e oltre centomila tecnici
di tutto il mondo addestrati con oltre due milioni
e mezzo di ore di formazione. Sono questi i
numeri di Unetversity , la nuova struttura del
Gruppo Fiat che si occupa della formazione
commerciale e tecnica dei concessionari e dei
tecnici della rete di assistenza di Fiat, Alfa Romeo,
Lancia, Abarth, Fiat Professional, CNH - Case New
Holland e Iveco.
Obiettivo 2009
+15%
in
formazione su temi di
sicurezza ed ecologia
per i venditori
+10%
in
formazione su
manutenzione e
riparazioni dei motori
ecologici per i tecnici
della rete assistenza
104 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita
L’ente, che a livello di Gruppo è operativo dal
2008, ha l’obiettivo di mettere in comune le
migliori esperienze maturate dai diversi Settori.
Si creano quindi sinergie, garantendo un’offerta
formativa completa, omogenea e flessibile, nel
rispetto e nella valorizzazione delle peculiarità di
ciascun marchio.
Le 330 persone che fanno parte di Unetversity
continuano a lavorare all’interno del proprio
Settore assicurando così specificità di contenuti
e contando sempre sulla tempestività e sulle
economie di scala che la nuova organizzazione
garantisce.
Con la gestione trasversale della formazione, le
competenze “core” che spesso prima venivano
gestite con il supporto di società esterne, sono
state riportate in Azienda.
Oltre alla formazione in occasione del lancio di
nuovi prodotti, Unetversity si propone di creare
una sorta di “libreria” di contenuti, un catalogo
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sempre disponibile per ogni esigenza e valido per
tutti i Settori. Una delle prime importanti sinergie
è stata la diffusione di un’unica piattaforma
informatica per la formazione, il Learning
Management System , che permette di utilizzare il
web in tutte le fasi del processo: dalla
pianificazione alle iscrizioni dei partecipanti, dallo
svolgimento dei corsi a distanza alla raccolta dei
feedback. La stessa piattaforma è stata adottata
anche da Ferrari e a breve sarà estesa a Maserati.
Nel 2008 Iveco ha lanciato, per la prima volta in
modo strutturato, un piano formativo completo
ed estensivo per la guida economica e sicura dei
mezzi pesanti. I Demo-Driver delle
concessionarie, in due giornate di formazione in
aula e di prove su strada, hanno acquisito le
competenze necessarie per un utilizzo del veicolo
che massimizzi la sicurezza, l’economicità e il
rispetto per l’ambiente.
2,5
milioni di ore
di formazione di cui
240
mila ore su
ecologia e sicurezza
Parole chiave: ecologia e sicurezza
Nel corso del 2008 grande spazio è stato dato ai
temi della sicurezza e dell’ecologia per un totale
di circa 240 mila ore di formazione.
L’addestramento più tecnico, rivolto ai meccanici
di officina, si è focalizzato sullo sviluppo di
competenze di riparazione e manutenzione dei
motori ecologici, fondamentali per garantire
emissioni coerenti con gli standard prescritti.
La forza vendita è stata invece sensibilizzata e
formata sui temi della sicurezza e dell’ecologia al
fine di promuovere presso i clienti i vantaggi
offerti dalla gamma del Gruppo.
In particolare, Fiat Group Automobiles (FGA) ha
organizzato attività di formazione per i
concessionari in occasione del lancio di Grande
Punto a metano, nuova Lancia Delta e Alfa MiTo,
focalizzandosi, oltre che sulle specificità dei nuovi
prodotti, anche su tematiche relative all’ecologia,
ai sistemi di alimentazione alternativi, ai vantaggi
del metano e al funzionamento dei sistemi
eco:Drive e Start&Stop. I venditori di Fiat
Professional sono stati inoltre impegnati in
sessioni di guida sicura dei veicoli commerciali,
mentre 183 mila ore di lezione sono state erogate
anche nell’ambito della formazione tecnica ai
meccanici-riparatori per tutti i brand FGA.
CNH, con i marchi Construction Case CE e New
Holland CE, ha concentrato gli sforzi formativi
sull’uso in sicurezza, sia per l’utilizzatore sia per
chi si trova nelle vicinanze, delle macchine
movimento terra. Gli operatori dei brand agricoli
Case IH, New Holland e Steyr hanno invece fruito
di corsi per aumentare l’efficienza e la produttività
delle macchine riducendo consumi e sprechi.
Bambini in auto
A settembre 2008 si è tenuta in 600 concessionarie Fiat
italiane l’iniziativa “BimbiSicuramente”: una settimana
dedicata alla sensibilizzazione e all’informazione sul tema
della sicurezza dei bambini in auto.
Grazie a “BimbiSicuramente”, tutto il personale di vendita
ha partecipato a un corso di formazione sul corretto uso
dei sistemi di ritenuta per il trasporto dei bambini in auto
e sull’ESP ®, acquisendo così importanti competenze da
trasferire ai clienti.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Unetversity: l’università per tecnici e forza vendita 105
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Orientare l’Azienda verso il cliente
511
addetti al
Customer Services
Centre di Arese:
3,4
milioni di
contatti in un anno
La soddisfazione del cliente è un prerequisito fondamentale per il successo dell’Azienda. Un cliente
soddisfatto è infatti un cliente fedele e un promotore dell’immagine del marchio sul mercato.
“Orientare l’Azienda verso il cliente” è la missione dei Customer Services del Gruppo Fiat:
organizzazioni trasversali e completamente dedicate al cliente, dalla vendita al servizio, che collaborano
in modo coordinato con tutti gli enti aziendali coinvolti per allineare le promesse dei marchi alle
esigenze e alle aspettative di chi acquista. È così che i Customer Services supportano l’Azienda in uno
dei più importanti e profondi cambiamenti degli ultimi anni: diventare “customer centric”.
Customer Services, il filo di
contatto con il cliente
I Customer Services Centre rappresentano,
unitamente alle concessionarie, i più importanti
canali di relazione con i clienti e sono localizzati
in tutte le principali aree geografiche in cui il
Gruppo Fiat opera (Stati Uniti, Europa, America
Latina e Asia).
226
mila clienti
FGA intervistati al
fine di raccogliere
riscontri e suggerimenti
+24%
rispetto al 2007
106 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente
In particolare, il Customer Services Centre di
Arese (Milano - Italia), che serve i marchi di Fiat
Group Automobiles (FGA) e di CNH – Case New
Holland per 13 Paesi, è tra i più grandi in Europa
nel settore automotive: 511 addetti che gestiscono
3,4 milioni di contatti l’anno. Tra i servizi forniti si
segnalano quelli di informazione, gestione dei
reclami e assistenza alla mobilità.
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Non solo tra i più grandi, ma anche tra quelli con
la qualità di servizio più alta. Infatti, secondo la
ricerca europea Benchcontact, effettuata da una
società indipendente sui principali call centre del
settore automotive, il Customer Services Centre
di Arese si è posizionato come leader in molti
mercati.
Il primo passo verso il cliente:
misurare e monitorare i risultati
La misurazione costante dei risultati e della
soddisfazione dei clienti è il punto di partenza per
migliorare la qualità dei servizi erogati in termini
di velocità di risposta e di contenuto, oltre che
per sviluppare nuovi servizi e per individuare
nuovi canali di contatto.
In sintesi, i numeri chiave del Customer Services
di FGA nel 2008:
■ l’indice Net Promoter Score (NPS) di FGA ha
registrato un incremento del 15 per cento rispetto
al 2007. NPS è uno dei parametri fondamentali
per misurare il livello di soddisfazione, infatti
indica il numero dei clienti che a seguito di
esperienze positive promuove il brand presso
altre persone;
■ la soddisfazione della gestione dei reclami dei
clienti FGA è aumentata del 42 per cento e quella
dei servizi di informazione del 20 per cento
rispetto al 2006;
■ l’85 per cento delle chiamate dei clienti vengono
gestite entro 20 secondi e l’84 per cento delle
richieste di informazione sono evase con un’unica
chiamata (one call solution);
■ le lamentele sono gestite in un tempo medio di
5,8 giorni mentre il 70 per cento in meno di 5 giorni;
■ il tempo di fermo auto è stato ridotto del 9 per
cento ed è pari in media a 3,4 giorni; nell’80 per
cento dei casi ai clienti è comunque offerta una
vettura sostitutiva dei marchi FGA (+40 per cento
rispetto al 2007).
5,8
giorni
è il tempo medio di
risoluzione delle
lamentele.
Il 70% dei casi in
meno di 5 giorni
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 107
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Bene al primo colpo: Fix It Right
First Time
Si chiama Fix It Right First Time e identifica la
capacità di riparare il guasto durante la prima
visita in officina per garantire ai clienti il miglior
servizio possibile.
Nel corso del 2008 FGA, grazie allo sviluppo e
all’applicazione di soluzioni assistenziali e di
supporto tecnico alle concessionarie, ha
migliorato del dieci per cento la capacità di
riparare il guasto durante la prima visita in
officina. In particolare, i principali interventi
hanno riguardato il miglioramento dei mezzi a
disposizione dell’help-desk tecnico con
l’introduzione di una nuova tecnologia per la
diagnosi a distanza.
108 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente
È stato poi esteso a tutta l’Europa il network DSC
(Diagnostic Specialist Community ), che
rappresenta un efficace strumento di
trasferimento di conoscenza e diagnosi a
distanza. Grazie a questa rete, infatti, i migliori
tecnici europei di concessionaria sono a
disposizione per scambiare esperienze e proporre
soluzioni per i casi più complessi.
Va inoltre segnalato il programma TechPro2
avviato nel 2008 per rispondere alla necessità di
manodopera specializzata nelle officine e, al
tempo stesso, all’esigenza sociale di indirizzare al
lavoro i giovani delle aree più disagiate (vedere
anche pagina 115).
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FGA Customer Services vince il
premio CRM Excellence di Gartner
Iveco non lascia mai soli i clienti
con Assistance Non-Stop
Fiat Group Automobiles è stata premiata da
Gartner con il CRM Excellence Award che ogni
anno è conferito ai tre migliori programmi di CRM
(Customer Relationship Management) nell’area
Europa, Africa e Medio Oriente.
Un riconoscimento ottenuto grazie alla strategia
di FGA nella gestione della customer experience,
che si basa su cinque punti fondamentali:
■ comprendere le esigenze dei clienti;
■ sviluppare nuove iniziative di CRM per
potenziali acquirenti;
■ utilizzare diversi strumenti per comunicare con
il pubblico (approccio multicanale);
■ misurare il risultato delle campagne di
marketing in termini non solo di vendite, ma
anche di fedeltà;
■ raccogliere i riscontri dei clienti lungo tutto il
“customer experience cycle” per promuoverne la
partecipazione attiva.
Con Iveco è sufficiente una telefonata per
accedere al servizio Assistance Non-Stop (ANS)
attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno in 31 Paesi
d’Europa.
Assistance Non-Stop, attivo in dieci lingue,
garantisce infatti supporto tecnico a tutti i clienti
che riscontrano un problema al loro veicolo e che
hanno bisogno di assistenza immediata.
Dopo la telefonata, un operatore, grazie a sistemi
informativi integrati, attiva subito l’officina di
assistenza più vicina. La pratica viene poi seguita
e monitorata costantemente fino all’avvenuta
riparazione al fine di ridurre al massimo i tempi di
fermo del mezzo.
Il servizio, che ha risolto oltre 85 mila casi di
assistenza in un anno, ha registrato un grande
successo: 80 per cento dei veicoli riparati in otto
ore con una soddisfazione del cliente pari a nove
punti su dieci.
Iveco
Assistance Non-Stop:
80%
dei veicoli
riparati in 8 ore con
una soddisfazione del
cliente pari a nove
punti su dieci
Iveco Contact Us :
accedendo al sito
www.iveco.com, è
possibile comunicare
direttamente con
l’Azienda da ogni
parte del mondo
attraverso un
apposito modulo
11
mila
richieste gestite
24
ore è il tempo
medio di risposta
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Orientare l’Azienda verso il cliente 109
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Fornitori come partner
Il Gruppo Fiat ha come obiettivo strategico la creazione di una rete di collaborazioni durature e
reciprocamente soddisfacenti con partner altamente qualificati.
33
miliardi di
euro di acquisti
2.500
addetti nel mondo
Fiat è una realtà sempre più globale, presente in
tutto il mondo sia direttamente sia attraverso i
suoi partner e ha quindi deciso di costituire
un’unica Società di acquisti per cogliere le
possibili sinergie e per dare ai fornitori stessi più
opportunità di business.
Nel 2008 le funzioni acquisti dei diversi Settori
(tra cui Fiat Group Automobiles, CNH - Case New
Holland, Iveco e FPT Powertrain Technologies)
sono così confluite nella Società Fiat Group
Purchasing (FGP), cui è stato attribuito il compito
di gestire le politiche di acquisto e il rapporto con
i fornitori in tutto il mondo.
La nuova organizzazione trasversale si è
dimostrata una grande opportunità per integrare
e semplificare i processi, oltre che un valido
strumento per creare un modo di operare comune
e condiviso. Le iniziative avviate da FGP nel 2008
hanno semplificato e uniformato le procedure di
acquisto e di controllo, diminuendo la
complessità di gestione per quei fornitori che già
collaboravano con più di un’Azienda del Gruppo e
110 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner
incrementando il parco dei fornitori comuni.
A supporto del processo di armonizzazione dei
sistemi informativi, si è dato vita al Purchasing
Portal, sito intranet di FGP al quale possono accedere
2.500 buyer dislocati in 12 regioni del mondo.
Nel segno della partnership con i fornitori, e al
fine di diffondere i processi e la cultura del
miglioramento tecnologico continuo, FGP ha poi
avviato due altre iniziative:
■ WCM Purchasing, struttura dedicata alla
consulenza per quei fornitori interessati ad
applicare il sistema World Class Manufacturing
(WCM) presso i loro stabilimenti, avviando così
un processo di miglioramento che abbraccia tutta
la catena di creazione del valore (vedere anche
pagina 78) ;
■ Su.Per (Supplier Performance), programma che
ha lo scopo di promuovere la propositività dei
fornitori tramite un meccanismo che attribuisce
ad essi una parte dei risparmi derivanti
dall’introduzione delle innovazioni tecniche e
tecnologiche da loro proposte.
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Pagina 111
81%
del
valore dei materiali
diretti acquistati da
Fiat Group
Automobiles e
FPT Powertrain
Technologies proviene
da siti di fornitori
certificati ISO 14001
Nel corso del 2008, come in passato, si è dato
vita a momenti di confronto e sono proseguite le
iniziative di comunicazione già avviate in
precedenza: dalle diverse convention locali e da
quella di San Paolo con duemila fornitori
brasiliani (durante le quali sono state assegnati i
Qualitas Awards ai migliori partner) fino ai
Technology Days (incontri di approfondimento e
scambio dedicati a singoli fornitori, leader in
tecnologia, innovazione e qualità).
Sempre a supporto della comunicazione, la rivista
Qualitas, da poco realizzata anche in inglese e
inviata a quasi 2.000 fornitori, si conferma un
valido strumento di aggiornamento sulle politiche
e le attività del Gruppo. Nel corso dell’anno,
Qualitas ha dedicato ampio spazio ai progressi in
campo ambientale raggiunti dai Settori del
Gruppo Fiat.
Per sensibilizzare i propri partner sui temi della
sostenibilità (rispetto dei diritti umani e
dell’ambiente oltre che promozione di un
comportamento etico) e a integrazione del Codice
di Condotta al quale tutti i fornitori sono tenuti da
tempo a conformarsi, nel 2008 FGP ha
predisposto specifiche Linee Guida. Nel corso del
2009, a conclusione del processo di approvazione
interno al Gruppo, le Linee Guida saranno
comunicate ai fornitori. Seguiranno audit e
questionari di autovalutazione per verificare il
rispetto di questi principi.
Insieme contro le sostanze pericolose
Nel 2008 Fiat ha creato un team intersettoriale attivo nella
lotta alle sostanze pericolose. Obiettivo: aiutare le Aziende
del Gruppo e i propri fornitori ad affrontare le sfide
imposte dalla nuova normativa sulle sostanze chimiche:
regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e
del Consiglio.
A settembre è stata inviata a tutti i partner di FGP una
comunicazione informativa sul regolamento REACH
(acronimo di Registration, Evaluation, Authorisation
of Chemicals) e sugli obblighi imposti a produttori e
importatori di sostanze, preparati e articoli. In un secondo
momento i fornitori sono stati invitati a compilare un
questionario on line, utile per individuare eventuali
criticità e verificare le procedure attuate per garantire il
rispetto dei termini di legge.
Per rispondere a eventuali dubbi e ricevere una consulenza
specifica sul tema, è stato inoltre attivato un indirizzo di
posta elettronica completamente dedicato.
Vedere anche pagina 57.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Fornitori come partner 111
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Uno sviluppo in sintonia
con le comunità
Il Gruppo Fiat è consapevole di svolgere un ruolo rilevante rispetto allo sviluppo economico e al benessere delle collettività e da
sempre sostiene le comunità ove sono dislocate le unità produttive sia direttamente sia attraverso collaborazioni con le istituzioni
locali e partnership con associazioni e organizzazioni non-profit.
Nel 2008 l’impegno del Gruppo verso la comunità è stato di 19 milioni di euro.
Nel complesso, le numerose iniziative realizzate hanno interessato differenti aree, come i progetti a carattere sociale sul territorio,
gli interventi di cooperazione internazionale, la formazione dei giovani, le sponsorizzazioni per la promozione dell’arte, della
cultura e dell’istruzione, le attività parrocchiali e religiose, il sostegno alla ricerca scientifica e al sistema sanitario, gli eventi in
campo ambientale e in materia di sicurezza.
19
milioni di euro
l’impegno del Gruppo
Fiat verso le comunità
Di seguito alcune delle numerose iniziative
realizzate nel 2008 e selezionate in base alla loro
peculiarità o all’importanza economica.
Autonomy: mobilità per tutti
Garantire la mobilità a tutti non è solo un
obiettivo morale e civile verso cui l’intera
comunità deve puntare, ma anche un
fondamentale presupposto dello sviluppo
economico e culturale della società moderna.
È questa la convinzione che nel 1995 ha portato
alla nascita di Autonomy , il programma di
mobilità di Fiat Group Automobiles (FGA)
dedicato alla progettazione e alla realizzazione di
soluzioni tecniche per chi ha ridotte capacità
motorie. Un programma che vuole offrire a tutti
Con Autonomy
qualunque modello di
vettura FGA può
essere adattato a chi
ha ridotte capacità
motorie
l’opportunità di usare senza limitazioni un mezzo
di trasporto. Autonomy prevede, infatti, la
possibilità di allestire qualunque modello di
vettura e veicolo commerciale Fiat, Lancia o Alfa
Romeo, con avanzati sistemi di aiuto alla guida ed
elevatori per sedie a rotelle.
Il progetto è completato dall’attività dei Centri di
Mobilità, 18 in Italia e tre in Brasile, che, con la
collaborazione dei soggetti che li gestiscono a
livello locale, offrono gratuitamente diversi servizi e
prestazioni: dalla valutazione delle capacità motorie
residue attraverso speciali simulatori a prove di
guida su veicoli con particolari adattamenti, al
parere di fisioterapisti e operatori fino alla
consulenza legislativa. Nel 2008 in Italia circa 1.100
persone hanno beneficiato di questi servizi e sono
state commercializzate circa 10.600 vetture.
Ma l’attività di Autonomy non si ferma qui. Ogni
anno, infatti, la partecipazione a diverse iniziative
sportive testimonia l’impegno dell’Azienda per
l’abbattimento dei pregiudizi e dei luoghi comuni,
consapevole che non esistono competizioni
“diverse” ma solo abilità “diverse”.
CNH per Habitat for Humanity
Per il secondo anno consecutivo CNH - Case New
Holland ha partecipato al progetto Habitat for
Humanity con il contributo dei dipendenti di
Racine (Stati Uniti).
Fondata nel 1976 allo scopo di fornire alloggi
112 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità
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dignitosi ai senza tetto e alle famiglie bisognose,
Habitat for Humanity è un’associazione senza
scopo di lucro, che ha costruito in questi anni più
di 250 mila abitazioni in tutto il mondo.
I dipendenti CNH di Racine hanno contribuito a
questo importante progetto, sia tramite donazioni
in denaro sia collaborando concretamente alla
costruzione delle strutture esterne di due case,
grazie alla possibilità offerta dall’Azienda di
svolgere volontariato durante l’orario di lavoro.
I dipendenti hanno lavorato durante una
settimana di luglio su turni di mezza giornata.
In due anni di impegno, nell’ambito dei
programmi che hanno coinvolto sia i
concessionari Case Construction sia le persone di
CNH, sono stati devoluti all’associazione
complessivamente 200 mila dollari e oltre cento
dipendenti hanno offerto la loro manodopera.
economico di Jardim Teresópolis, il quartiere
adiacente al sito produttivo Fiat, nel quale vive una
popolazione di circa 33 mila persone (quasi il 10 per
cento degli abitanti di Betim) spesso in condizioni di
disagio socio-economico.
Árvore da Vida si propone di creare le condizioni
per una profonda trasformazione sociale,
coinvolgendo gli uomini e le donne affinché
diventino protagonisti attivi e ambasciatori del
processo di cambiamento.
8.000
persone
hanno beneficiato del
progetto Árvore da
Vida dal 2004
L’Albero della Vita che cresce in
Brasile
Il Brasile, che rappresenta uno dei mercati più
importanti per il Gruppo, è anche il Paese in cui
l’impegno sociale dell’Azienda è più forte. Da sempre
sensibile ai problemi del territorio, il Gruppo Fiat
ha progressivamente attivato diverse iniziative
per rispondere alle necessità e alle richieste locali
ed essere in sintonia con le collettività in cui opera.
Fin dal suo insediamento a Betim nel 1976, Fiat
Automóveis si è impegnata, insieme alle autorità
locali, nella realizzazione di iniziative volte allo
sviluppo e alla valorizzazione della comunità.
Nel 2004 nasce il Programma Árvore da Vida,
l’Albero della Vita, con l’obiettivo di promuovere
la crescita culturale e lo sviluppo sociale ed
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 113
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Dal 2006 il Gruppo
Fiat fa parte della
Global Business
Coalition (GBC)
insieme a oltre 220
multinazionali per la
lotta contro HIV/AIDS,
tubercolosi e malaria
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Da qui attività sportive e culturali, corsi di
formazione professionale in risposta alle esigenze
del mercato locale e la creazione della cooperativa
sociale “Cooperárvore”, che si pone l’obiettivo di
creare lavoro e stimolare lo spirito imprenditoriale
della collettività.
Il successo dell’iniziativa si racconta da solo: dal
suo inizio, sono 8 mila le persone che ne hanno
beneficiato e 70 mila i prodotti commercializzati
da “Cooperárvore”. Nel 2008 Fiat Automóveis ha
investito circa 650 mila euro.
Sempre con lo spirito di contribuire al
miglioramento della qualità della vita delle comunità
in cui operano, CNH - Case New Holland, Comau,
FPT Powertrain Technologies, Iveco, Magneti Marelli
e Teksid sono impegnate attivamente, da diversi
anni, in progetti a sostegno delle collettività
brasiliane locali, attraverso programmi di
alfabetizzazione e corsi di formazione, iniziative per
l’inserimento dei diversamente abili nel mondo del
lavoro, attività di orientamento allo sport e alla
114 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità
musica, supporto alle scuole e aiuti alimentari
destinati alle famiglie in difficoltà.
Lancia per un mondo di pace
“Diritti dell’uomo per un mondo senza violenza”:
è stato questo il tema del 9° Summit Mondiale dei
premi Nobel per la Pace tenutosi a Parigi, che
Lancia ha sostenuto sia mettendo a disposizione
la nuova Delta come auto ufficiale dell’evento sia
attraverso uno spot per promuovere una nobile
causa e rendere omaggio a chi mette a rischio la
propria vita perché quella degli altri sia migliore.
Lancia ha voluto infatti essere al fianco di queste
importanti personalità per sostenere la richiesta
di liberazione di una persona diventata simbolo
dell’impegno per la difesa dei diritti dell’uomo:
Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace nel
1991 e da 13 anni prigioniera in Birmania.
Grazie alle diverse reti televisive internazionali e
a operatori del mondo della comunicazione, il
filmato contenente il messaggio di pace è stato
diffuso in tutto il mondo.
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Con i Salesiani per formare tecnici
d’officina
Da diversi anni il Gruppo Fiat collabora con il Centro
Nazionale Opere Salesiane nel campo della
formazione tecnico-automotoristica, rivolta a giovani
provenienti da realtà sociali problematiche o da aree
del mondo disagiate.
In alcuni Paesi, infatti, la domanda di questa
professionalità è molto alta e spesso il materiale
didattico è insufficiente e poco accessibile a causa di
barriere linguistiche e di laboratori poco attrezzati.
Per far fronte a questi problemi, dal 2004 Iveco
collabora con gli Istituti Salesiani nella gestione di
scuole professionali, facendosi carico sia della
fornitura del materiale didattico e delle attrezzature
tecniche sia della formazione dei docenti locali.
Dopo una prima esperienza al Cairo che è
continuata anche nel 2008, attualmente Iveco
supporta tre scuole in Sudan, nelle città di
Khartoum, El Obeid e Wau mentre una è in
costruzione nella città di Juba. Ogni anno nel settore
automobilistico vengono formati circa 50 specialisti.
Sempre in collaborazione con il Centro Nazionale
Opere Salesiane per la Formazione e
l’Aggiornamento Professionale, Fiat Group
Automobiles ha sviluppato il progetto TechPro2
(Technical Professional Program) che, oltre a
formare i giovani provenienti da realtà svantaggiate,
risponde anche alla richiesta di manodopera ad alta
qualificazione tecnica per la rete di assistenza dei
marchi Fiat, Alfa Romeo, Lancia e Fiat Professional.
Il progetto, lanciato a giugno 2008, vede già dieci
centri di formazione attivi sul territorio italiano, ai
quali Fiat Group Automobiles fornisce vetture,
componenti, attrezzature di diagnosi e materiale
didattico per le esercitazioni di riparazione:
strumenti indispensabili per imparare il mestiere
“sul campo”. Il corso, dedicato ai ragazzi che hanno
conseguito la terza media, si svolge in tre anni e
prevede 33 ore di lezione settimanali oltre che
esperienze in officina.
Nel 2008 hanno partecipato 200 giovani e 630
concessionari hanno offerto opportunità di stage.
Nell’arco del 2009 il progetto TechPro2 sarà esteso
ad altre realtà in Spagna, Polonia e Brasile.
200
giovani
formati in Italia con
TechPro2
Nel 2009 il progetto
verrà esteso ad altre
realtà in Spagna,
Polonia e Brasile
In Cina aiuti ai terremotati e lotta
contro inquinamento e
desertificazione
Da tempo il Gruppo Fiat intrattiene con la Cina rapporti
di collaborazione commerciale e produttiva, come
testimoniano le 20 realtà tra joint-venture, Società e
uffici di rappresentanza, oggi operanti nel Paese.
Anche in virtù di questo forte legame, il Gruppo Fiat
ha voluto dare un importante contributo alle
popolazioni colpite dal terremoto che, nel maggio
del 2008, ha devastato la provincia di Sichuan.
Tra donazioni in denaro, mezzi e materiali a sostegno
delle associazioni che hanno gestito i soccorsi nelle
aree colpite dal sisma, sono stati stanziati più di sei
milioni di renminbi, pari a oltre 600 mila euro.
Iveco ha donato un’ambulanza, tramite la propria
consociata Naveco, mentre Saic Iveco ha donato
cinque dump trucks (camion da cantiere). Sono stati
inoltre messi a disposizione altri mezzi Iveco per i
primi soccorsi.
Case Construction e New Holland Construction
hanno fornito all’aeronautica militare cinese due
terne e New Holland Agriculture un trattore.
Otto gruppi elettrogeni sono stati resi disponibili da
FPT Powertrain Technologies, mentre Fiat Group
Automobiles ha devoluto il ricavato della vendita
all’asta di una Fiat 500 dipinta dall’artista Roger
Pfund. Inoltre i dipendenti di alcune Società del
Gruppo Fiat hanno sostenuto varie raccolte fondi in
favore delle popolazioni colpite dal sisma.
600
mila euro
tra donazioni in
denaro, mezzi e
materiali a sostegno
della popolazione
cinese colpita dal
sisma
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 115
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A Pechino circolano
più di
1.500
autobus equipaggiati
con motori FPT NEF
“CNG” alimentati a
metano
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Sempre a sostegno della Cina, è importante
evidenziare l’impegno di New Holland Agriculture
nella lotta alla desertificazione. Una lotta che
l’Azienda del Gruppo ha condotto già in altri Paesi
come Kenya, Sudan, Ciad, Nigeria, Burkina Faso e
Senegal. Dal 2004 CNH - Case New Holland è
impegnata in Cina contro la desertificazione e i
cambiamenti climatici nel rispetto delle biodiversità
con un progetto che segue il brevetto “Vallerani”.
Il brevetto prende nome da Venanzio Vallerani,
agronomo tropicalista che da diverso tempo aiuta le
popolazioni di tutto il mondo a combattere l’aridità
dei terreni. Si tratta di una tecnica che utilizza aratri
speciali in grado di scavare semilune o solchi divisi
creando micro bacini che hanno la capacità di
agevolare la raccolta e la concentrazione delle scarse
risorse idriche ancora disponibili e quindi aiutare la
restituzione delle terre alle coltivazioni.
Grazie ai trattori New Holland equipaggiati con il
sistema Vallerani, il progetto, che inizialmente
prevedeva di sottrarre al deserto mille ettari di terra
116 Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità
in cinque anni, dopo soli tre ha più che raddoppiato
le aspettative, restituendo alla coltivazione quasi
2.500 ettari. A seguito di questo risultato, dalla Cina
sono giunte richieste per l’avvio di nuove iniziative
su ampie aree usando il sistema Vallerani e sempre
con trattori New Holland.
Continua con successo anche la collaborazione,
iniziata nel 2000, tra FPT Powertrain Technologies e
la società di trasporto pubblico di Pechino. L’ accordo
prevede la fornitura di motori a metano per
promuovere nella capitale cinese una mobilità
rispettosa dell’ambiente. Alla fine del 2008 a Pechino
circolavano più di 1.500 autobus equipaggiati con
motori FPT NEF “CNG” alimentati a metano e
considerati tra i più puliti e silenziosi al mondo.
Iveco e Transaid per migliorare i
trasporti in Africa
Al fine di migliorare i trasporti in Africa e favorire
l’autonomia delle comunità locali, dal 2007 Iveco
collabora con Transaid, una delle più grandi agenzie
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per lo sviluppo internazionale che ha come obiettivo
il miglioramento dei trasporti nei Paesi in via di
sviluppo, rendendoli meno difficoltosi e più accessibili.
Nel 2008 Iveco ha donato tre Daily alle cooperative
di donne africane coinvolte in attività commerciali
nella città di Accra (Ghana). I veicoli sono stati dotati
di equipaggiamenti speciali (sospensioni rinforzate,
batterie di maggior durata eccetera) volti ad adattarli
sia alle caratteristiche del territorio in cui operano sia
alle esigenze del lavoro svolto dalle comunità locali.
Nel 2009 le donne ghanesi coinvolte nel progetto
avranno l’opportunità di seguire un corso di guida
specifico per i Daily e saranno inoltre supportate
nello sviluppo di un adeguato sistema di gestione
del trasporto.
FGA e Iveco promuovono lo sport
tra i giovani in Sudafrica
Dalla fine del 2003, Fiat Group Automobiles South
Africa, in stretta collaborazione con le istituzioni
locali, è impegnata attivamente nello sviluppo e nel
supporto della comunità Sudafricana in cui opera.
L’attività nell’area di Soweto continua da diversi
anni. In uno spicchio povero e degradato dell’ex
ghetto dove c’era una grande discarica, prima è
stato creato un campo sportivo e poi un parco
giochi, infine un centro sportivo attrezzato per le
scuole della zona (l’unico esistente nell’area sud di
Johannesburg). Quest’ultimo dà la possibilità ai
giovani provenienti da situazioni disagiate di
accostarsi all’attività sportiva con un approccio
multidisciplinare. Nel 2005, infine, Fiat Group
Automobiles e Iveco hanno dato il via ai Soweto
School Games, diventati ormai un appuntamento
fisso per la comunità, durante i quali gli alunni delle
scuole si sfidano in differenti attività sportive, tra cui
calcio, basket, pallavolo e atletica.
Di anno in anno il successo dell’iniziativa è
aumentato fino a coinvolgere, nell’edizione 2008,
22 scuole e 1.200 giovani. Il supporto al progetto
continuerà anche nel 2009.
Quando il trattore è solidale
Per New Holland Agriculture sostenibilità significa
anche studio e commercializzazione di macchine
agricole per supportare e incentivare l’agricoltura
familiare.
È questo lo spirito che ha portato all’ideazione del
trattore Serie TT interamente pensato per rendere
accessibili ai piccoli produttori mezzi e tecnologie
capaci di dare un forte impulso al loro sviluppo
economico e sociale. Il modello, che si posiziona
in una fascia bassa di prezzo, è dotato di tutti i
requisiti necessari per svolgere un ruolo importante
nel quadro dei programmi di sostegno dei piccoli
agricoltori: potenza, versatilità, affidabilità,
semplicità di utilizzo, manutenzione ridotta, bassi
consumi, rumorosità ed emissioni contenute.
In Brasile il trattore Serie TT dal 2007 svolge un
ruolo di primo piano nell’ambito di “Trator
Solidário” e “Mais Alimentos”, due programmi
governativi di sostegno ai piccoli agricoltori locali
promossi dal Governo dello Stato del Paraná e
dal Governo Federale Brasiliano.
Approccio integrato allo sviluppo sostenibile Uno sviluppo in sintonia con le comunità 117
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Un uomo deve scegliere.
In questo risiede la sua forza,
il potere delle sue decisioni. Paulo Coelho
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La performance in numeri
120 Parametri del Report
121 Indicatori di performance
121 Indicatori di performance economica
127 Indicatori di performance ambientale
135 Indicatori di performance sociale
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Pagina 120
Parametri del Report
Questa sezione del Bilancio di Sostenibilità illustra le performance del Gruppo Fiat con riferimento alla linea guida del Global
Reporting Iniziative, GRI-G3. I dati e i commenti illustrati in alcuni casi, possono non coprire interamente la finalità degli indicatori,
in altri casi, invece, forniscono informazioni aggiuntive. Con riferimento allo standard GRI-G3, il Gruppo Fiat ritiene di aver
raggiunto con il presente documento un livello di applicazione B+.
Dal 2004 il Gruppo Fiat redige in forma volontaria e con cadenza annuale il Rapporto di Sostenibilità in
cui è confluito il Rendiconto ambientale datato 1992. A partire dalla presente edizione il Rapporto di
Sostenibilità prende il nome di Bilancio di Sostenibilità. L’esercizio di riferimento del Bilancio coincide
con l’anno solare e la responsabilità per la sua redazione è collocata nell’ambito della funzione
“Corporate Communications” di Fiat Group con il coordinamento della funzione “Group Control”.
L’ultimo Rapporto di Sostenibilità, relativo all’esercizio 2007, è stato reso pubblico, come i precedenti,
in occasione dell’Assemblea degli Azionisti di Fiat S.p.A. che si è tenuta il 31 marzo 2008. Il presente
Bilancio di Sostenibilità è pubblicato sul sito internet di Gruppo www.fiatgroup.com ed è trasmesso a
chiunque ne faccia richiesta. I dati e le informazioni fornite nel presente documento si riferiscono, salvo
diversa indicazione, all’esercizio 2008 e a tutte le Società del Gruppo Fiat nel mondo che rientrano nel
perimetro di consolidamento del Bilancio. In particolare, il documento è stato elaborato avendo a
riferimento i principi di materialità (inclusione delle informazioni che per gli impatti economici,
ambientali e sociali sono ritenuti di interesse per gli stakeholder), completezza (trattazione di tutti gli
argomenti e indicatori materiali), equilibrio (presenza di aspetti positivi e negativi della performance
del Gruppo), comparabilità (possibilità di confronti nel tempo e tra organizzazioni similari), accuratezza,
affidabilità e tempestività (pubblicazione del documento in occasione della Assemblea degli Azionisti di
Fiat S.p.A.), chiarezza (il linguaggio utilizzato intende rivolgersi a tutti gli stakeholder). L’eventuale
esclusione dal perimetro di rendicontazione di alcune aree geografiche o di alcune Società deriva,
pertanto, dalla scarsa significatività del fenomeno da rendicontare rispetto all’intero Gruppo o
dall’impossibilità di raccogliere dati con standard qualitativi soddisfacenti o in modo efficiente.
Questo accade in particolare per le Società di recente acquisizione. Il perimetro di rendicontazione è
progressivamente esteso di anno in anno, pertanto i nuovi indicatori possono prevedere per il primo
anno una limitazione geografica e/o settoriale che è tuttavia superata nell’anno successivo.
Dove applicabile, oltre agli indicatori core di performance sono stati adottati anche gli indicatori
addizionali del GRI. Per le precisazioni appena fatte, in alcuni casi sono state incluse nel perimetro di
rendicontazione anche realtà non rientranti nel consolidamento di Bilancio, ma significative per
l’impegno espresso dal Gruppo. L’esclusione dal presente documento di alcuni indicatori è dovuta alla
non applicabilità degli stessi al particolare business del Gruppo oppure all’impossibilità, per ragioni
meramente tecniche e/o procedurali, di garantire una ragionevole accuratezza del dato e/o
dell’informazione richiesta.
Si precisa che con il termine Settori del Gruppo si intendono: Fiat Group Automobiles, Maserati,
Ferrari, CNH - Case New Holland, Iveco, FPT Powertrain Technologies, Magneti Marelli, Teksid e Comau.
Con riferimento agli indicatori di conformità ed in particolare EN28, HR9, PR2, PR7, PR8, PR9, SO7, SO8,
i commenti riportano le sentenze, i lodi arbitrali ed i provvedimenti in genere, ritenuti significativi per
valore, emessi nel 2008 in via definitiva e che hanno visto le Società del Gruppo Fiat soccombenti
(indicati come “provvedimenti di condanna in via definitiva”). Si precisa che l’indicatore PR9 è stato
rilevato con riferimento alla responsabilità contrattuale.
Ai fini della comparazione delle performance ambientali rendicontate con gli indicatori EN3, EN4, EN8,
120 La performance in numeri Parametri del Report
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EN9, EN11, EN16, EN20, EN21, EN22, sono stati presi in considerazione i principali siti produttivi del
Gruppo Fiat nel mondo, con una copertura di circa l’82 per cento. Per sito produttivo si intende un’area
produttiva sottoposta al controllo di un unico gestore. Tale definizione non sempre coincide con quella
di stabilimento utilizzata ai fini del Bilancio Consolidato, quest’ultimo può, infatti, comprendere anche
più siti produttivi. Inoltre alcuni siti produttivi che non rientrano nel perimetro di consolidamento del
Bilancio sono viceversa considerati nel presente documento per i loro impatti ambientali. In generale
gli indicatori di performance ambientale 2008 sono influenzati dalla contrazione dei livelli di
produzione della seconda metà dell'anno. Pertanto, pur in presenza di una estensione del perimetro
rendicontato, i dati risultano sostanzialmente allineati a quelli del 2007, salvo quanto specificato nelle
apposite note di commento.
Con riferimento ai dati di organico di cui all’indicatore LA1, viene illustrata la ripartizione gestionale,
allocando nel Settore FPT Powertrain Technologies 8.335 dipendenti Iveco, occupati nell’attività
powertrain.
Indicatori di performance
Indicatori di performance economica
GRI G3 Indicatore EC1
Valore economico direttamente generato e distribuito, inclusi ricavi, costi operativi,
remunerazioni ai dipendenti, donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non distribuiti,
pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica Amministrazione
Highlights
(*)
(in milioni di euro)
Ricavi netti
Risultato della gestione ordinaria
Risultato operativo
Risultato ante imposte
Risultato netto dell’esercizio
Attribuibile a:
- Gruppo
- Azionisti terzi
Risultato base per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1)
Risultato base per azione di risparmio (in euro) (1)
Risultato diluito per azione ordinaria e privilegiata (in euro) (1)
Risultato diluito per azione di risparmio (in euro) (1)
Investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali
di cui: Costi di sviluppo capitalizzati
Spesa in Ricerca e sviluppo (2)
Totale Attivo
(Indebitamento)/Disponibilità nette
di cui: (Indebitamento)/Disponibilità nette delle Attività Industriali
Patrimonio netto del Gruppo e dei Terzi
Patrimonio netto di competenza del Gruppo
Dipendenti a fine esercizio (numero)
2008
2007
2006
59.380
3.362
2.972
2.187
1.721
58.529
3.233
3.152
2.773
2.054
51.832
1.951
2.061
1.641
1.151
1.612
109
1,290
1,445
1,285
1,440
5.263
1.216
1.986
61.772
(17.954)
(5.949)
11.101
10.354
198.348
1.953
101
1,537
1,692
1,526
1,681
3.985
932
1.741
60.136
(10.423)
355
11.279
10.606
185.227
1.065
86
0,789
1,564
0,788
1,563
3.789
813
1.591
58.404
(11.836)
(1.773)
10.036
9.362
172.012
(*) Il Gruppo presenta il conto economico per funzione (altrimenti detto “a costo del venduto”), forma ritenuta più rappresentativa rispetto alla cosiddetta
presentazione per natura di spesa. La forma scelta è, infatti, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi
internazionale del settore automotoristico. Tale scelta non ha consentito tuttavia la riclassificazione del conto economico secondo lo schema del valore aggiunto.
(1) Per ulteriori informazioni circa la determinazione del Risultato per azione base e diluito, si rinvia alla Nota 13 della Nota integrativa al Bilancio Consolidato.
(2) Include i costi per Ricerca e Sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.
La performance in numeri Indicatori di performance economica 121
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Pagina 122
Forme di impegno verso la comunità (in euro)
(1)
2008
2007
Liberalità
5.636.000
7.779.600
6.486.300
Investimenti nella comunità
8.089.000
18.058.000
9.805.700
Iniziative commerciali a impatto sociale
4.269.000
7.337.400
762.000
940.400
2.521.000
18.756.000
34.115.400
44.321.300
Iniziative di business
socialmente sostenibili
Totale
2006
25.508.300 (2)
erogazioni liberali senza obbligo di
controprestazione
spese e investimenti con carattere di
continuità, per iniziative a favore del
territorio dove si hanno sede e impianti
spese e investimenti per iniziative
sociali che promuovono iniziative
commerciali
spese e investimenti per iniziative di
business ad alto valore sociale
(1) Dati ottenuti mediante un processo di raccolta ed elaborazione extracontabile che accoglie anche valori stimati. Per le conversioni di valute diverse dall’euro è
stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008. La rilevazione non comprende le iniziative che, per i soggetti coinvolti, hanno come unica finalità la brand
image. Tra queste ultime, ad esempio, le sponsorizzazioni di Iveco, CNH - Case New Holland, Fiat e Fiat Group rispettivamente alla squadra nazionale di rugby
neozelandese, All Blacks; alla squadra di calcio italiana, Juventus; alla Yamaha del MotoGP e alla Federazione Italiana Giuoco Calcio. I valori si riferiscono a tutte
le Società del Gruppo Fiat nel mondo.
(2) Il 2006 è stato caratterizzato da eventi straordinari come le Olimpiadi e le Paralimpiadi, tenute a Torino (Italia), che hanno visto un grosso coinvolgimento del
Gruppo per le risorse economiche e professionali impegnate.
Distribuzione delle iniziative a favore della comunità
per tipologia
Interventi sociali sul territorio 29%
Educazione e istruzione 25%
Promozione dell'arte e della cultura 12%
Attività parrocchiali e religiose 11%
Attività sportive 8%
Sistema sanitario 6%
Ricerca scientifica 2%
Interventi di solidarietà in occasione di catastrofi naturali 2%
Altro 5%
per area geografica
Europa 57%
America Latina 30%
Nord America 7%
Asia 4%
Resto del mondo 2%
122 La performance in numeri Indicatori di performance economica
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Pagina 123
Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le attività dell’organizzazione dovuti ai
cambiamenti climatici
Vedere pagina 30 e seguenti, 44 e seguenti, 76 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EC2
Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del piano pensionistico (benefit plan obligations)
Da un’analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo, è emerso che sono
previsti piani pensionistici integrativi per circa il 75 per cento dei dipendenti.
Tali piani possono essere classificati in due categorie:
■ piani pensione a contribuzione definita, per i quali la contribuzione (da parte del dipendente,
dell’Azienda o di entrambi) viene stabilita a priori, mentre la prestazione dipende dagli importi
complessivamente assegnati al fondo che supporta il piano e dal rendimento finanziario dello stesso;
■ piani pensione a benefici definiti, per i quali viene stabilita a priori la prestazione che in futuro sarà
erogata al dipendente. La contribuzione può variare nel tempo, allo scopo di garantire l'erogazione
della prestazione prefissata.
La maggior parte dei piani pensione in essere nelle Aziende del Gruppo è a contribuzione definita.
GRI G3 Indicatore EC3
Mondo inclusa Italia (%) (1)
Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi
Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo
Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi
75
58
44
(1) Analisi condotta sull’82 per cento dell’organico del Gruppo nel mondo
Italia (%) (1)
Totale
Operai
Impiegati e
Professional
Manager
100
51
51
100
45
45
100
62
62
100
99
99
Dipendenti del Gruppo aventi titolo ad aderire a piani pensionistici integrativi
Partecipazione ai piani pensionistici integrativi da parte degli aventi titolo
Dipendenti del Gruppo che partecipano a piani pensionistici integrativi
(1) Analisi condotta sul 100 per cento dell’organico del Gruppo in Italia
GRI G3 Indicatore EC4
Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica Amministrazione
Finanziamenti pubblici (in milioni di euro)
Contributi a fondo perduto
Finanziamenti agevolati
Finanziamenti agevolati Brasile
Totale
2008
2007
2006
50
21
685
756
58
15
392
465
85
41
308
434
Finanziamenti pubblici alla Ricerca e sviluppo (in milioni di euro)
2008
2007
2006
Spesa del Gruppo Fiat in Ricerca e sviluppo (1)
Finanziamenti e contributi erogati alla ricerca (2)
1.986
1.741
1.591
57
44
81
(1) Include i costi per Ricerca e sviluppo capitalizzati e quelli imputati direttamente al conto economico dell’esercizio.
(2) Include i contributi a fondo perduto e i finanziamenti agevolati, sono esclusi i contributi in conto interessi.
La performance in numeri Indicatori di performance economica 123
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Pagina 124
GRI G3 Indicatore EC5
Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti e lo stipendio minimo locale nelle sedi operative più
significative
Nei Paesi dell’Unione Europea il salario minimo, se non è stabilito per legge, viene definito nell’ambito
della contrattazione collettiva, generalmente a livello di settore nazionale, come ad esempio in Italia o
regionale, come ad esempio in Germania. In Italia la retribuzione dei neoassunti nel Gruppo Fiat è
superiore ai minimi salariali per categoria definiti nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale
dell’industria metalmeccanica e della installazione di impianti. Ciò anche a motivo delle componenti
retributive, originate dalla contrattazione integrativa di Gruppo, che sono in parte liquidate tramite
un’erogazione mensile fissa superiore a quanto da erogarsi, in base al Contratto Collettivo Nazionale di
Lavoro, in caso di assenza di accordo integrativo. In Brasile, dove opera il 19,4 per cento dell’organico
del Gruppo, le retribuzioni dei neoassunti sono superiori al salario minimo stabilito per legge.
Nell’ambito della contrattazione collettiva aziendale le Società del Gruppo hanno, infatti, definito livelli
retributivi minimi, da applicarsi anche ai neoassunti, superiori a quelli stabiliti per legge.
Negli Stati Uniti, dove opera il 5,5 per cento dell’organico del Gruppo, in generale la retribuzione dei
neoassunti è superiore ai minimi salariali definiti dalla legge.
GRI G3 Indicatore EC6
Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in relazione alle sedi operative
più significative
Volumi di acquisto 2008 (in miliardi di euro)
Tipologie di acquisto
Materiali diretti
Metallici
Chimici
Elettrici
Meccanici
Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari
Totale
Volumi di acquisto 2008 per area geografica
Italia 49%
Europa (Italia esclusa) 30%
America 18%
Africa, Asia e Oceania 3%
124 La performance in numeri Indicatori di performance economica
Mondo
29
10
8
7
4
4
33
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Pagina 125
Volumi di acquisto 2008 per categoria
Materiali diretti 88%
Materiali indiretti, servizi, impianti e macchinari 12%
Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per area geografica
Italia 46%
Europa (Italia esclusa) 31%
America Latina 16%
Nord America 5%
Africa, Asia e Oceania 2%
Volumi di acquisto 2008 dei materiali diretti per linea di prodotto
Metallici 36%
Chimici 26%
Elettrici 24%
Meccanici 13%
Altro 1%
La performance in numeri Indicatori di performance economica 125
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GRI G3 Indicatore EC7
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Pagina 126
Procedure di assunzione di persone residenti dove si svolge prevalentemente l’attività e percentuale
dei senior manager assunti nella comunità locale
Il Gruppo Fiat pur non avendo in essere politiche a garanzia di assunzioni locali, ossia preferenziali
rispetto all’appartenenza alla comunità dove il Gruppo opera, tende a privilegiare, per quanto possibile,
i residenti. Ciò garantisce una maggiore integrazione delle prassi, degli usi e della regolamentazione
specifica del Paese nell’operatività quotidiana e più in generale dell’organizzazione aziendale nella
comunità in cui il Gruppo è presente. Dall’analisi effettuata, per area geografica, sulla popolazione dei
professional master, professional senior e direttori (di seguito definiti manager, vedere anche il
commento all’indicatore LA1), che si compone di persone di 36 nazionalità diverse, emerge una
significativa percentuale (tra l’82 e il 94 per cento) di management locale in Nord America, Sud
America e Europa. Nei Paesi raggruppati come altre aree, che includono Australia, Repubblica Popolare
Cinese, India, Russia e Turchia, il 59 per cento del management è locale, il 19 per cento è di nazionalità
italiana, il 22 per cento di altre nazionalità.
Vedere anche il progetto Common Future Way pagine 91 e 92.
Manager di nazionalità locale in % su totale manager
Area geografica
Manager di nazionalità locale
Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Sud America
Altre aree
Nazionalità dei manager del Gruppo
Italiana 62,5%
Statunitense 10,4%
Brasiliana 6,2%
Francese 5,0%
Tedesca 3,5%
Inglese 2,7%
Belga 1,6%
Spagnola 1,6%
Polacca 1,3%
Svizzera 1,0%
Altre nazionalità* 4,2%
* include altre 26 nazionalità
GRI G3 Indicatore EC8
Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi forniti principalmente per “pubblica
utilità”, attraverso impegni commerciali, donazioni di prodotti/servizi, attività pro bono
Per le iniziative avviate in favore delle comunità, vedere pagina 112 e seguenti e il commento
all’indicatore EC1.
GRI G3 Indicatore EC9
Analisi e descrizione dei principali impatti economici indiretti considerando le esternalità generate
Indicatore non rendicontato.
126 La performance in numeri Indicatori di performance economica
92%
82%
94%
85%
59%
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Pagina 127
Indicatori di performance ambientale
Si segnala che i dati del 2007, relativi agli indicatori di performance ambientale EN3, EN4, EN8, EN16,
EN20, EN21 e EN22 per i Settori Iveco e FPT Powertrain Technologies, sono stati riclassificati tenendo
conto dell’organizzazione per Settori di attività adottata nelle pubblicazioni economico-finanziarie del
Gruppo e per garantirne la confrontabilità con quelli del 2008. Per tale motivo i valori differiscono da
quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007. Analoga riclassificazione non è stata viceversa
possibile per il 2006.
Si segnala, inoltre, per il Settore Magneti Marelli, che le variazioni riscontrate negli indicatori di
performance ambientale 2008 rispetto al 2007, sono dovute principalmente ad un allargamento di
perimetro che ha visto l’inclusione di attività di produzione di componenti in plastica.
Materie prime utilizzate per peso o volume
Indicatore parzialmente rendicontato con riferimento ai volumi di acquisto di cui all’indicatore EC6.
GRI G3 Indicatore EN1
Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale riciclato
Vedere pagina 56 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EN2
Consumo diretto e indiretto di energia suddiviso per fonte energetica primaria
I consumi di energia comprendono anche le energie intermedie acquistate da fonte terza. Nella voce
“altri combustibili” sono compresi: l’olio ATZ (Alto Tenore di Zolfo), l’olio BTZ (Basso Tenore di Zolfo), il
gasolio, il carbone e il GPL (Gas di Petrolio Liquefatto). La voce “altri vettori energetici” comprende,
invece, l’energia termica e frigorigena, l’aria compressa e surpressa.
GRI G3 Indicatori EN3;
EN4
Energia, valori in GJ
anno 2008
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau (3)
n.ro siti nel mondo
171
16
2
2
29
18
15
72
6
11
Energia elettrica
15.773.826
4.180.538
28.955
420.235
1.616.779
1.038.251
2.433.148
3.211.895
2.680.978
163.047
(metano)
9.629.593
2.851.818
22.039
452.889
2.335.775
1.345.032
707.830
858.909
948.089
107.211
Altri combustibili
1.149.971
–
–
129.363
363.962
8.086
67.874
5.987.539
–
–
73.710
754.953
1.495.866
35.717.343 13.034.197
50.994
873.124
4.155.627
3.502.197
4.644.931
Gas naturale
14.302 (1)
554.817 (2)
11.567
432.455
351.812
67.618
4.571.133
4.535.697
349.444
Altri vettori
energetici
9.163.953
Energia totale
consumata
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto a una variazione di perimetro che ha visto l’inclusione nel Settore Fiat Group Automobiles di siti che utilizzano gasolio e GPL.
(2) La riduzione rispetto al 2007 è dovuta ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione e nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.
(3) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione dei consumi di alcuni siti.
anno 2007
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
n.ro siti nel mondo
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
Energia elettrica
14.956.381
4.194.485
31.253
389.517
1.284.046
1.055.293
2.610.645
2.668.166
2.648.793
74.182
(metano)
8.722.445
2.762.271
22.087
438.447
2.165.336
1.419.739
799.753
623.438
484.690
6.684
Altri combustibili
7.086.670
797
–
–
124.193 (1) 314.744
10.723
99.642
6.530.562
6.009
9.437.417
6.614.884
–
–
65.153
674.298
1.486.914
311.401
223.973
60.794
40.202.913 13.572.437
53.340
827.964
3.638.728
3.464.074
4.908.036
3.702.647
9.888.018
147.669
Gas naturale
Altri vettori
energetici
Energia totale
consumata
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 127
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
anno 2006
Pagina 128
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
n.ro siti nel mondo
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
Energia elettrica
14.003.539
4.037.795
29.153
364.964
1.223.584
1.975.061
1.482.993
2.183.036
2.618.053
88.900
(metano)
8.367.385
2.728.086
23.517
475.209
1.685.256
1.647.737
342.316
580.073
861.324
23.867
Altri combustibili
7.010.361
6.644
–
–
81.740
307.661
–
116.249
6.493.453
4.614
9.743.252
6.692.239
–
–
34.135
1.574.245
833.551
288.925
259.195
60.926
39.124.537 13.464.764
52.670
840.173
3.024.715
5.504.704
2.658.860
3.168.283 10.232.025
178.343
Gas naturale
Altri vettori
energetici
Energia totale
consumata
GRI G3 Indicatore EN5
Risparmio energetico dovuto alla conservazione e ai miglioramenti in termini di efficienza
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 36 e le iniziative avviate a pagina 83 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EN6
Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e
conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 44 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EN7
Iniziative volte alla riduzione del consumo dell’energia indiretta e riduzioni ottenute
Il Gruppo Fiat non rendiconta i consumi indiretti di energia. Alcune iniziative in ambito Information
Technology sono illustrate a pagina 85.
GRI G3 Indicatore EN8
Prelievo totale di acqua per fonte
Prelievo idrico valori in 103 m3/anno
anno 2008
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
171
16
2
2
29
18
15
72
6
11
da pozzo
16.526
3.938
4
309
1.053
3.015
3.555
2.198
2.398
55
da acquedotto
17.621
10.639
18
126
1.082
667
1.761
2.036
1.215
1.456
534
–
–
181
36
–
43
358
da acque superficiali
altro
Prelievo totale
77
304 (1)
1.361
6
–
–
2
12
533
567
232
10
36.964
15.116
22
435
2.317
3.730
5.848
4.845
4.203
447
Comau
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ai prelievi di acque superficiali del sito sudafricano.
anno 2007
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
da pozzo
16.350
4.146
3
312
1.058
2.890
3.907
1.752
2.180
101
da acquedotto
60
18.706
11.796
24
62
878
713
1.779
2.005
1.389
da acque superficiali
1.034
417
–
–
150
35
–
62
370
–
altro
1.417
6
–
–
1
13
724
401
272
–
37.507
16.365
27
374
2.087
3.651
6.411
4.220
4.212
161
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
Prelievo totale
anno 2006 (*)
n.ro siti nel mondo
Prelievo totale
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
36.232
15.363
22
356
2.369
6.751
2.394
3.983
4.852
142
(*) Dati di dettaglio non disponibili per il 2006.
128 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 129
Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di acqua
La tabella riporta le fonti idriche significativamente interessate da prelievi e/o scarichi idrici dei siti
produttivi del Gruppo nel mondo. Le fonti idriche si intendono significativamente interessate da
prelievi e/o da scarichi idrici se sono bacini protetti o a elevata biodiversità, oppure sono interessate da
prelievi e/o scarichi idrici in misura superiore al 5 per cento della portata media annua del corpo idrico
interessato. Sono state considerate solo le acque superficiali.
Sito produttivo
Fonte idrica
significativamente
interessata dal
prelievo/scarico di acqua
Fiat Group Automobiles
Tychy (Polonia)
FPT Powertrain
Technologies
Pratola Serra (Italia)
FPT Powertrain
Technologies
Bourbon-Lancy (Francia)
Magneti Marelli
Sistemi di illuminazione
Jihlava (Repubblica Ceca)
Teksid
Carmagnola (Italia)
Fiume Korzenica
Acqua prelevata
superiore al 5% della
portata media annua
del corpo idrico
Acque reflue
superiori al 5% della
portata media annua
del corpo idrico
Utilizzo
Bacino
protetto
Bacino ad
elevato valore
di biodiversità
Prelievo per processo
tecnologico
si
si
no
si
no
no
no
si
si
si
no
no
Fiume Loira
Scarico industriale e
di acqua meteorica
Prelievo e
scarico industriale
di acqua meteorica
Affluente del
fiume Gold
Scarico industriale
no
no
no
si
Gora del Naviglio
Scarico industriale
no
no
no
si
Fiume Sabato
GRI G3 Indicatore EN9
Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata
Indicatore non rendicontato.
GRI G3 Indicatore EN10
Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati, o gestiti in aree (o adiacenti ad aree)
protette o in aree a elevata biodiversità esterne alle aree protette
Nella tabella che segue sono riportati i siti produttivi del Gruppo adiacenti, limitrofi o compresi in aree
protette (nazionali, regionali, siti di importanza comunitaria, zone di protezione speciale, oasi eccetera)
o ad elevata biodiversità. Per area protetta si intende un’area geograficamente individuata che è
destinata, disciplinata o gestita per raggiungere specifici obiettivi di conservazione. Un’area ad elevato
valore di biodiversità è un’area non soggetta ad una disciplina legale, ma riconosciuta da
organizzazioni governative e non, per la presenza di importanti biodiversità.
GRI G3 Indicatore EN11
Settore
CNH – Case New Holland
Iveco
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies
FPT Powertrain Technologies
Magneti Marelli
Teksid
Sito produttivo
Paese
Tipo di attività
Curitiba
Brasile
Ulm
Germania
Bourbon-Lancy
Garchizy
Verrone
Cordoba
Venaria
Francia
Francia
Italia
Argentina
Italia
Funfrap
Portogallo
produzione di mietitrebbia,
trattori e componenti
produzione di veicoli di
gamma pesante e antincendio
produzione di motori medi e pesanti
rigenerazione di motori
costruzione di cambi e parti di ricambio
produzione di motori
produzione di sistemi
di illuminazione e di scarico
produzione di basamenti motore, collettori
scarico, differenziali, carter turbine
Superficie totale
del sito in mq
792.824
695.937
211.678
46.015
1.809.540
72.000
246.390
103.960
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 129
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 130
GRI G3 Indicatore EN12
Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e servizi sulla biodiversità di aree protette o aree
a elevata biodiversità esterne alle aree protette
Vedere il commento all’indicatore EN14.
GRI G3 Indicatore EN13
Habitat protetti o ripristinati
Vedere pagina 116.
GRI G3 Indicatore EN14
Strategie, azioni attuate, piani futuri per gestire gli impatti sulla biodiversità
Il Gruppo Fiat non ha in essere strategie mirate con riferimento alle biodiversità. Alcune iniziative sono
illustrate a pagina 116. I commenti agli indicatori EN9 e EN11 riportano rispettivamente prelievi e
scarichi idrici nei bacini protetti e a elevato valore di biodiversità e la localizzazione dei siti del Gruppo
in aree protette.
GRI G3 Indicatore EN15
Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e nelle liste nazionali delle specie protette che
trovano il proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione, suddivise per il livello di rischio
di estinzione
Indicatore non rendicontato.
GRI G3 Indicatore EN16
Emissioni totali dirette e indirette di gas a effetto serra per peso
I quantitativi annui di emissioni di CO2 per la produzione di energia consumata dai siti produttivi, sono
calcolati solo per i siti proprietari degli impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli
impatti diretti. Le emissioni sono calcolate utilizzando una metodologia interna al Gruppo Fiat.
Emissioni corrispondenti al consumo di energia, valori in t/anno
anno 2008
n.ro siti nel mondo
■ CO2
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
6
11
171
16
2
2
29
18
15
72
628.266,7
158.254,3
1.214,3
24.953,6
137.515,9
107.098,3
39.633,7
48.444,3
104.335,8 6.816,5 (1)
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto all’aumento dei consumi energetici rendicontati con l’indicatore EN3-EN4.
anno 2007
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
■ CO2
551.328,2
152.256,1
1.217,0
24.157,8
125.682,1
105.996,6
44.907,9
38.524,9
57.957,4
628,4
anno 2006
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
n.ro siti nel mondo
■ CO2
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
431.976,4
50.837,0
1.295,8
26.178,0
110.355,0
119.738,0
19.253,4
37.640,1
65.047,6
1.631,5
GRI G3 Indicatore EN17
Altre emissioni indirette di gas a effetto serra significative per peso
Indicatore non rendicontato.
GRI G3 Indicatore EN18
Iniziative per ridurre l’emissione di gas a effetto serra e risultati raggiunti
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti, e le iniziative avviate con riferimento ai prodotti,
pagina 44 e seguenti, e ai processi produttivi, pagina 83.
GRI G3 Indicatore EN19
Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso
Il Gruppo Fiat ha da tempo avviato i programmi per la completa eliminazione delle sostanze lesive
dell’ozono in coerenza con le tempistiche fissate dai protocolli e leggi internazionali.
130 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale
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17-03-2009
9:16
Pagina 131
NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia e peso
Le emissioni corrispondenti al consumo di energia sono calcolate solo per i siti proprietari degli
impianti di produzione dell’energia e si riferiscono quindi ai soli impatti diretti.
anno 2008
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
GRI G3 Indicatore EN20
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
6
11
171
16
2
2
29
18
15
72
49,8
47,1
–
34,9
64,3
59,1
38,8
37,6
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2
(COV)
299,0 (1)
112,4
Emissioni
corrispondenti
al consumo
di energia,
valori in t/anno
■ SO2
138,0
2,1
–
–
10,7
53,4
1,2
2,3
66,7
1,7
■ NOx
1.194,6
339,1
2,6
53,6
289,9
175,6
84,7
101,0
132,7
15,4
17,7
0,2
–
–
0,9
6,1
0,1
0,1
10,1
0,1
■ Polveri
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto al contributo del sito francese, non rendicontato nel passato esercizio.
anno 2007
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
64,3
65,4
–
32,1
87,9
61,0
28,0
29,0
131,8
–
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2
(COV)
Emissioni
corrispondenti
al consumo
di energia,
valori in t/anno
■ SO2
990,6
0,4
–
–
■ NOx
1.032,4
326,9
2,6
51,9
90,7
–
–
–
■ Polveri
8,6
262,6 (1)
0,7
51,3
1,5
5,5
922,5
0,8
179,1
95,9
78,3
34,0
1,1
5,5
0,1
0,3
83,9
0,1
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.
anno 2006
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
70,5
70,4
–
29,6
103,4
62,6
–
76,6
296,9
655,3
Emissioni di solventi
in verniciatura g/m2
(COV)
Emissioni
corrispondenti
al consumo
di energia,
valori in t/anno
■ SO2
255,3
3,0
–
–
0,6
50,5
–
10,9
190,3
0,6
■ NOx
640,1
109,2
2,8
56,2
103,3
209,7
41,3
75,7
38,6
3,3
■ Polveri
115,0
–
–
–
6,6
5,4
–
0,4
102,6
–
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 131
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
GRI G3 Indicatore EN21
17-03-2009
9:16
Pagina 132
Acqua totale scaricata per qualità e destinazione
Scarichi idrici, valori in 103 m3/anno
anno 2008
n.ro siti nel mondo
in acque superficiali
in pubblica fognatura
in altri recettori
Totale scarichi idrici
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau (2)
6
11
171
16
2
2
29
18
15
72
9.692
4.119
–
–
435
1.293
494
509
19.382
8.721
19
275
1.484
1.241
3.868
3.256
2.844 (1)
121
–
396
2.093
488
–
27
91
15
979
414
30
50
31.167
13.328
19
302
2.010
2.549
5.340
4.178
2.995
446
Comau
(1) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nella composizione del perimetro di rendicontazione.
(2) L’incremento rispetto al 2007 è dovuto ad un cambiamento nei criteri di imputazione di alcuni siti.
anno 2007
n.ro siti nel mondo
in acque superficiali
in pubblica fognatura
in altri recettori
Totale scarichi idrici
anno 2006
n.ro siti nel mondo
Totale scarichi idrici
GRI G3 Indicatore EN22
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
8.013
4.134
–
–
303
1.152
527
501
1.308
89
19.917
10.015
21
200
1.508
1.479
3.786
2.677
156
75
2.239
378
–
27
83
20
1.408
285
37
–
30.169
14.527
21
227
1.894
2.652
5.721
3.463
1.501
164
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
29.215
14.053
18
227
2.383
4.726
2.251
3.549
1.866
142
Peso totale dei rifiuti per tipologia e per metodi di smaltimento
Rifiuti, valori in t/anno
anno 2008
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
171
16
2
2
29
18
15
72
6
11
1.579.083
518.090
983
7.870
154.124
62.678
143.345
92.363
595.818
3.812
Rifiuti speciali
non pericolosi
Rifiuti speciali
pericolosi
88.492
17.518
54
3.777
16.784
8.405
23.213
14.324
3.469
948
1.667.575
535.608
1.037
11.647
170.907
71.083
166.558
106.686
599.288
4.760
di imballaggio
148.375
36.318
712
1.026
32.606
35.970
22.780
16.389
1.854
720
Totale rifiuti smaltiti
639.379
57.537
227
7.130
45.806
15.967
25.513
27.295
458.101
1.804
Termovalorizzazione
40.220
24.781
–
–
7.317
1.845
3.207
1.395
1.292
382
- di cui Trattamento
80.590
8.557
132
6.336
25.348
4.889
19.079
12.674
2.947
628
518.569
24.198
95
794
13.141
9.233
3.227
13.226
453.862
793
31,1
4,5
9,2
6,8
7,7
13,0
1,9
12,4
75,7
16,7
1.080.588
484.886
810
4.517
125.102
55.117
140.235
79.383
187.580
2.958
64,8
90,5
78,1
38,8
73,2
77,5
84,2
74,4
31,3
62,1
Totale rifiuti generati
di cui rifiuti
- di cui
- di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti
recuperati
% di recupero
dei rifiuti
132 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
anno 2007
n.ro siti nel mondo
17-03-2009
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
9:16
Pagina 133
Maserati
Ferrari
CNH (1)
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
150
11
2
2
23
18
15
59
6
14
1.573.208
524.014
847
8.238
112.435
53.170
137.750
93.651
641.661
1.442
Rifiuti speciali
non pericolosi
Rifiuti speciali
pericolosi
82.233
19.241
27
2.549
12.526
8.063
23.882
10.638
4.846
460
Totale rifiuti generati 1.655.441
543.255
875
10.787
124.961
61.233
161.632
104.289
646.508
1.902
di cui rifiuti
di imballaggio
128.331
37.952
535
1.207
21.825
29.407
23.040
11.644
2.357
364
Totale rifiuti smaltiti
653.221
69.958
286
5.284
36.131
15.068
25.101
28.571
472.319
502
Termovalorizzazione
26.339
15.460
–
–
3.693
1.734
3.378
857
1.205
12
- di cui Trattamento
77.272
9.870
198
4.438
23.541
4.292
20.069
10.675
3.756
432
549.610
44.628
88
846
8.897
9.042
1.654
17.039
467.358
58
33,2
8,2
10,0
7,8
7,1
14,8
1,0
16,3
72,3
3,0
1.080.836
471.562
589
5.503
88.829
46.178
136.671
75.450
254.805
1.249
65,3
86,8
67,3
51,0
71,1
75,4
84,6
72,3
39,4
65,7
- di cui
- di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti
recuperati
% di recupero
dei rifiuti
(1) I valori correggono e pertanto differiscono da quelli pubblicati nel Rapporto di Sostenibilità 2007.
anno 2006
n.ro siti nel mondo
Fiat Group
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
CNH
Iveco
FPT
Magneti
Marelli
Teksid
Comau
143
12
2
2
24
27
7
51
9
9
1.517.638
448.068
701
9.156
107.345
94.491
70.439
71.643
714.028
1.767
Rifiuti speciali
non pericolosi
Rifiuti speciali
pericolosi
89.175
16.952
63
2.427
10.021
27.186
15.967
8.884
6.776
899
Totale rifiuti generati 1.606.813
465.020
764
11.583
117.366
121.677
86.406
80.527
720.804
2.666
di cui rifiuti
di imballaggio
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
675.265
35.658
274
5.338
31.780
35.757
17.419
23.901
524.251
887
Termovalorizzazione
28.890
15.870
–
–
3.914
3.930
2.243
1.606
1.095
232
- di cui Trattamento
91.212
8.619
198
5.104
18.291
21.512
14.360
11.473
11.028
627
555.163
11.169
76
234
9.575
10.315
816
10.822
512.128
28
34,6
2,4
9,9
2,0
8,2
8,5
0,9
13,4
71,0
1,1
966.447
430.912
499
6.247
85.584
85.920
69.388
56.727
229.382
1.788
60,1
92,7
65,3
53,9
72,9
70,6
80,3
70,4
31,8
67,1
Totale rifiuti smaltiti
- di cui
- di cui Discarica
% inviata in discarica
Totale rifiuti
recuperati
% di recupero
dei rifiuti
Numero totale e volume di sversamenti significativi
Nel corso del 2008 il Gruppo Fiat nel mondo non ha registrato casi di sversamenti significativi.
GRI G3 Indicatore EN23
Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla Convenzione di Basilea (allegati I, II, III,VIII) che
sono trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale trasportata all’estero
Parzialmente rendicontato con l’indicatore EN22.
GRI G3 Indicatore EN24
La performance in numeri Indicatori di performance ambientale 133
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 134
GRI G3 Indicatore EN25
Identità, dimensione, stato di salvaguardia e valore della biodiversità della fauna e della flora acquatica
e dei relativi habitat colpiti in maniera significativa dagli scarichi di acqua e dalle dispersioni provocate
dall’organizzazione
Indicatore non rendicontato per mancanza di informazioni specifiche. I prelievi e gli scarichi idrici in
bacini protetti o a elevato valore di biodiversità sono illustrati con l’indicatore EN9.
GRI G3 Indicatore EN26
Iniziative per fornire prodotti e servizi a efficienza energetica o basati su energia rinnovabile, e
conseguenti riduzioni del fabbisogno energetico come risultato di queste iniziative
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 30 e seguenti e le informazioni sulla Mobilità ecologica e
sicura a pagina 44 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EN27
Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di imballaggio riciclato o riutilizzato per categoria
Per informazioni su iniziative e obiettivi in materia di recupero, riciclo e riutilizzo dei prodotti, vedere il
Piano di Sostenibilità a pagina 34 e seguenti, per le iniziative avviate vedere pagina 56 e seguenti.
Per informazioni sulle iniziative in ambito logistica vedere pagina 79 e seguenti
GRI G3 Indicatore EN28
Valore monetario delle multe significative e numero delle sanzioni non monetarie per mancato rispetto
dei regolamenti e leggi in materia ambientale
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via
definitiva nei confronti delle società del Gruppo Fiat per violazioni di regolamenti e leggi in campo
ambientale.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
GRI G3 Indicatore EN29
Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e beni/materiali utilizzati per l’attività
dell’organizzazione e per gli spostamenti del personale
Vedere le iniziative relative agli spostamenti del personale a pagina 38 e 85, nonché quelle avviate in
ambito logistica a pagina 79 e seguenti.
GRI G3 Indicatore EN30
Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipologia
Nel 2008 i Settori del Gruppo hanno effettuato spese e investimenti diretti per iniziative e innovazioni
impiantistiche finalizzate alla prevenzione, riduzione e controllo degli impatti ambientali del processo
produttivo, anche conseguenti ad adempimenti normativi, per un valore di circa 105 milioni di euro (1).
L’importo non comprende tutti quegli investimenti destinati esclusivamente al miglioramento della
salute e sicurezza sul posto di lavoro, per i quali si rimanda al commento dell’indicatore LA8. Non
comprende, inoltre, tutti gli investimenti non direttamente realizzati per la protezione dell’ambiente,
anche se per la loro tipologia possono generare effetti positivi sul contesto ambientale di riferimento,
ciò in quanto la loro determinazione richiederebbe discrezionalità nella stima. Non sono infine
compresi gli investimenti effettuati da società terze per conto delle Società del Gruppo Fiat.
(1) Per le conversioni di valute diverse dall’euro è stato utilizzato il cambio medio dell’esercizio 2008.
134 La performance in numeri Indicatori di performance ambientale
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 135
Indicatori di performance sociale
Numero totale dei dipendenti, suddiviso per tipologie, tipo di contratto e distribuzione territoriale
Il Gruppo Fiat svolge attività industriali e di servizi finanziari nel settore automotoristico attraverso
Società localizzate in circa 50 Paesi e intrattiene rapporti commerciali con clienti in circa 190 Paesi.
Al 31 dicembre 2008 i dipendenti del Gruppo erano 198.348 rispetto ai 185.227 di fine 2007. I dipendenti
del Gruppo sono ripartiti in tre macrocategorie: operai, impiegati, professional (personale con ruoli di
carattere manageriale e specialistico) che a loro volta sono suddivisi in: professional e professional
expert (che in Italia corrispondono ai quadri e ai capi), professional master, professional senior e
direttori, che in Italia equivalgono ai dirigenti. Per facilitare la lettura nella sezione degli indicatori di
performance i termini “manager” e “dirigenti” (professional master, professional senior e direttori)
sono utilizzati indifferentemente, mentre il termine “professional” è utilizzato per indicare i quadri e i
capi.
Organico 2008
Mondo
Italia
Europa inclusa Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
di cui Mercosur
Africa
Asia
Oceania
Organico 2007
Mondo
Italia
Europa inclusa Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
di cui Mercosur
Africa
Asia
Oceania
Totale Organico
Operai
Impiegati
Professional
Manager
198.348
82.371
132.530
50.159
12.305
46.316
43.042
356
6.019
822
136.488
54.335
87.661
33.326
6.736
37.805
35.111
160
3.742
384
32.032
11.353
21.706
10.353
2.222
5.791
5.321
110
1.947
256
27.390
15.112
21.204
6.092
3.082
2.542
2.438
85
305
172
2.438
1.571
1.959
388
265
178
172
1
25
10
Totale Organico
Operai
Impiegati
Professional
Manager
185.227
77.679
123.678
45.999
11.364
43.680
39.324
350
5.367
788
128.438
51.587
81.637
30.050
5.991
36.579
32.839
155
3.714
362
28.961
10.320
20.098
9.778
2.318
4.776
4.260
117
1.396
256
25.436
14.255
20.020
5.765
2.777
2.167
2.072
75
239
158
2.392
1.517
1.923
406
278
158
153
3
18
12
GRI G3 Indicatore LA1
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 135
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 136
Incidenza percentuale, sul totale dei dipendenti del Gruppo nel mondo, degli organici dei Paesi con
maggiore occupazione (al 31 dicembre 2008)
41,5%
Italia
19,4%
Brasile
6,9%
Polonia
5,5%
Stati Uniti
5%
Francia
3,5%
Germania
Spagna
Messico
3%
1,7%
Rep. Ceca
2%
Belgio
2,1%
Argentina
2,1%
Cina
Regno Unito
1,4%
0,9%
Altri
5%
Occupazione per Settore
2008
Fiat Group Automobiles
Maserati
Ferrari
Macchine per l’Agricoltura e le Costruzioni (CNH)
Veicoli Industriali (Iveco)
FPT Powertrain Technologies
Componenti (Magneti Marelli)
Prodotti Metallurgici (Teksid)
Mezzi e Sistemi di Produzione (Comau)
Altre Attività
Totale Gruppo
136 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
2007
Italia
Resto
del mondo
mondo
Italia
Resto
del mondo
mondo
30.557
675
2.774
4.863
9.630
13.626
10.737
1.065
1.243
7.201
82.371
22.077
92
243
26.658
17.478
6.881
22.479
6.535
10.202
3.332
115.977
52.634
767
3.017
31.521
27.108
20.507
33.216
7.600
11.445
10.533
198.348
30.069
607
2.730
4.703
9.953
13.440
7.173
1.155
2.111
5.738
77.679
20.473
88
196
23.470
16.508
6.436
20.789
6.671
9.849
3.068
107.548
50.542
695
2.926
28.173
26.461
19.876
27.962
7.826
11.960
8.806
185.227
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 137
Totale organico 2008 per tipologia di contratto
Contratti tempo indeterminato
Europa
di cui Italia
Sud America
Nord America
Africa
Asia
Oceania
Mondo
Contratti tempo determinato
Totale Contratti
Part time
Full time
Part time
Full time
Part time
Full time
Totale
1.133
942
9
21
–
–
1
1.164
120.553
78.352
42.891
12.011
356
5.670
798
182.279
47
47
–
–
–
–
–
47
10.797
3.030
3.416
273
–
349
23
14.858
1.180
989
9
21
–
–
1
1.211
131.350
81.382
46.307
12.284
356
6.019
821
197.137
132.530
82.371
46.316
12.305
356
6.019
822
198.348
Di cui operai
Contratti tempo indeterminato
Contratti tempo determinato
Totale Contratti
Part time
Full time
Part time
Full time
Part time
Full time
Totale
557
451
7
17
–
–
–
581
77.414
51.237
34.633
6.487
160
3.394
361
122.449
7
7
–
–
–
–
–
7
9.683
2.640
3.165
232
–
348
23
13.451
564
458
7
17
–
–
–
588
87.097
53.877
37.798
6.719
160
3.742
384
135.900
87.661
54.335
37.805
6.736
160
3.742
384
136.488
Europa
di cui Italia
Sud America
Nord America
Africa
Asia
Oceania
Mondo
Distribuzione per età – mondo - 2008
Meno di 30 anni 24,0%
Da 31 a 40 anni 31,4%
Da 41 a 50 anni 26,2%
Oltre 50 anni 18,4%
Distribuzione per età – Italia - 2008
Meno di 30 anni 12,1%
Da 31 a 40 anni 33,2%
Da 41 a 50 anni 32,7%
Oltre 50 anni 22,0%
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 137
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Distribuzione per anzianità aziendale – mondo - 2008
Fino a 5 anni 39,1%
Da 6 a 10 anni 14,6%
Da 11 a 20 anni 25,3%
Da 21 a 30 anni 12,6%
Oltre 30 anni 8,4%
Distribuzione per anzianità aziendale – Italia - 2008
Fino a 5 anni 23,2%
Da 6 a 10 anni 15,2%
Da 11 a 20 anni 34,1%
Da 21 a 30 anni 17,9%
Oltre 30 anni 9,6%
Distribuzione per titolo di studio - mondo - 2008
Non mappati (1) 5,1%
Laurea o equiparabili 13,1%
Istruzione media superiore 39,5%
Istruzione inferiore 42,3%
Distribuzione per titolo di studio - Italia - 2008
Non mappati (1) 6,2%
Laurea o equiparabili 10,7%
Istruzione media superiore 40,4%
Istruzione inferiore 42,7%
(1) Con il termine non mappati si identificano quelle casistiche in cui non è stato possibile rilevare
il titolo di studio. Si tratta dei casi in cui l’informazione non è disponibile oppure, in particolare
per l’estero, il titolo di studio non si presta a un’equiparazione con quelli italiani.
138 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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Numero totale e tasso di turnover del personale, suddiviso per età, sesso e area geografica
Nel corso dell’anno sono state effettuate circa 33.300 assunzioni, mentre le uscite sono state circa
27.400. Le variazioni del perimetro del Gruppo hanno comportato un aumento netto di organico di circa
7.200 dipendenti, principalmente per effetto del consolidamento delle attività Plastic Components and
Modules da parte di Magneti Marelli e dell’insourcing, in Italia, di servizi logistici da parte di Fiat Group
Automobiles e, in Nord America e America Latina, di attività di distribuzione ricambi da parte di CNH Case New Holland. Il 37,3 per cento delle entrate ha riguardato assunzioni con contratto a termine
(54 per cento nel 2007). Nel corso dell’anno, tuttavia, 6.279 contratti (di cui 896 in Italia) sono stati
trasformati a tempo indeterminato. Fra le uscite registrate nel 2008, circa il 2,7 per cento è conseguenza
di procedure di riduzione collettiva di personale nell’ambito di operazioni di ristrutturazione o
razionalizzazione organizzativa. Le diverse situazioni sono state gestite ovunque possibile con il ricorso
agli ammortizzatori sociali previsti dalla legge e la definizione, con le Organizzazioni Sindacali, di piani
sociali volti ad attenuare l’impatto sui lavoratori delle misure adottate. Bisogna, infine, considerare che
le dimensioni del Gruppo Fiat offrono opportunità di mobilità intersettoriale e tra i vari Paesi. Nel 2008,
i passaggi fra i Settori e, nell’ambito dei Settori, fra le diverse Società/stabilimenti, hanno interessato
complessivamente poco più di 4.300 persone, di cui circa 1.800 in Italia. Vedere anche pagina 88.
GRI G3 Indicatore LA2
Turnover Gruppo Fiat nel mondo
2007
185.227
33.331
(27.382)
7.172
198.348
2008
Dipendenti al 31/12
Entrati
Usciti
Δ perimetro
Di cui operai
128.438
2007
23.982
(22.114)
6.182
136.488
2008
Dipendenti al 31/12
Entrati
Usciti
Δ perimetro
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 139
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Pagina 140
GRI G3 Indicatore LA3
Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno, ma non per i lavoratori part-time e a termine, suddivisi
per principali siti produttivi
I benefit che il Gruppo Fiat offre ai propri lavoratori sono normalmente riconosciuti in virtù della
qualifica di lavoratore dipendente e prescindono pertanto dal fatto che il rapporto di lavoro sia a tempo
determinato o indeterminato, a tempo pieno o parziale. I benefit differiscono, invece, tra loro in
funzione della qualifica aziendale ricoperta, del Paese di appartenenza, per l’applicazione di politiche
locali.
GRI G3 Indicatore LA4
Percentuale dei dipendenti coperti da accordi collettivi di contrattazione
Accordi collettivi stipulati a livello aziendale o di stabilimento nel Gruppo Fiat nel mondo
2008 (1)
2007
2006
Totale
659
685
614
(1) Il numero indicato include, per l’Italia, 12 accordi collettivi stipulati con le Organizzazioni Sindacali a livello di Gruppo, cioè intese che rientrano nella tipologia
degli accordi aziendali ma che sono stipulati da Fiat S.p.A. in nome e per conto di più Società del Gruppo.
Complessivamente circa l’86 per cento dei dipendenti del Gruppo nel mondo è coperto da
contrattazione collettiva. In Italia la contrattazione collettiva riguarda tutti i dipendenti del Gruppo.
Ai dirigenti si applica il contratto per i dirigenti di aziende produttrici di beni e servizi stipulato dalla
Confindustria e dal Sindacato nazionale dei dirigenti (Federmanager) che fissa il trattamento retributivo
minimo di garanzia e le condizioni normative generali per l’impiego di questa categoria. Agli altri
dipendenti, invece, si applica il Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del settore
metalmeccanico in cui rientra la quasi totalità delle Società del Gruppo. All’estero circa il 77 per cento
dei dipendenti è coperto dalla contrattazione collettiva. Si tratta però di un dato medio, risultato di
situazioni diverse in funzione delle prassi e delle norme vigenti nei diversi Paesi. Ad esempio il Gruppo
applica accordi collettivi alla quasi totalità dei dipendenti in Europa e nell’area del Mercosur. Diversa è
invece la situazione in Nord America (Stati Uniti), dove il sindacato è presente solo in alcuni
stabilimenti del Gruppo e rappresenta circa 2.100 operai. Tuttavia anche nelle realtà “non-unions” nelle
Aziende del Gruppo è diffusa la prassi di definire gli aspetti collettivi del rapporto di lavoro (orari,
regolamento interno, benefit eccetera) attraverso politiche applicate a tutti i lavoratori interessati e loro
formalmente comunicate (ad esempio Handbook per circa 6.900 dipendenti CNH - Case New Holland
negli Stati Uniti). La contrattazione collettiva si svolge a livelli e con procedure che variano fra i vari
Paesi in rapporto alle leggi e alle prassi locali. Mentre in alcuni Paesi (Italia, Germania e Belgio) i
contenuti di carattere economico e normativo sono oggetto di contrattazione nazionale o territoriale,
stipulata fra Organizzazioni rappresentative dei datori di lavoro e Sindacati dei lavoratori di più aziende
(cosiddetti “multicompanies o sectorial agreements”), con eventuali ulteriori accordi applicativi o
integrativi stipulati a livello aziendale, in altri la contrattazione si svolge solo a livello aziendale anche
per gli aspetti economici.
Distribuzione percentuale delle materie trattate negli accordi stipulati nel 2008 (1)
Gestionale
Salariale
Salute e sicurezza sul posto di lavoro
Ristrutturazioni
Altro
(1) Non vi è coincidenza tra il numero degli accordi e quello delle materie trattate, poiché un accordo può riguardare più materie.
(2) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.
140 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
2008
2007 (2)
59
18
5
4
14
54
18
8
9
11
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Gli accordi in materia salariale raggiunti nel corso del 2008 hanno previsto aumenti retributivi allineati
o lievemente superiori all’aumento del costo della vita registrato nel periodo, con l’obiettivo di
mantenere il potere d’acquisto dei lavoratori e collegare eventuali ulteriori incrementi al
raggiungimento degli obiettivi di miglioramento della situazione aziendale. In Italia il 20 gennaio 2008
si è conclusa la negoziazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i lavoratori delle Aziende
metalmeccaniche (dirigenti esclusi), che riguarda circa il 97 per cento dei dipendenti del Gruppo nel
Paese, con il raggiungimento di un’intesa tra le parti che prevede, per il nuovo contratto, una validità
fino al 31 dicembre 2009 (30 mesi) per quel che attiene la parte economica e fino al 31 dicembre 2011
per la parte normativa. A livello aziendale, in applicazione del Contratto Integrativo del Gruppo Fiat
(che riguarda la quasi totalità dei dipendenti delle Aziende metalmeccaniche del Gruppo in Italia),
stipulato il 28 giugno 2006 ed in vigore fino al 31 dicembre 2008, è stato corrisposto il premio di
risultato determinato annualmente in funzione del raggiungimento, nell’anno precedente, degli
obiettivi di redditività e qualità. Il valore complessivo medio del premio erogato nel 2008 è stato pari a
2.438 euro lordi per i lavoratori inquadrati dalla prima alla quarta categoria e, quindi, superiore di circa
400 euro al valore medio complessivo erogato nel 2007. L’incremento è dovuto al positivo andamento
del Gruppo, in linea con gli obiettivi comunicati e presi a riferimento per determinare il valore del
premio di risultato. In particolare hanno influito l’inserimento della quota del premio corrisposta ai
Settori che hanno raggiunto i livelli di redditività attesi e la rivalutazione della quota dell’indicatore di
qualità, nel 2008 non differenziato per Settore né per categoria di inquadramento contrattuale dei
lavoratori. All’estero tra le principali negoziazioni collettive svoltesi a livello aziendale nel corso del
2008 si ricordano le trattative annuali in Francia che, attestandosi intorno al livello di inflazione, hanno
comportato incrementi salariali tra il 2,5 e il 3 per cento a seconda delle Società. In Germania si è
svolta la negoziazione collettiva a livello di “land” per il rinnovo del contratto del settore
metalmeccanico, che è applicato dalla maggior parte delle Società del Gruppo presenti nel Paese.
Il nuovo accordo, che ha una durata di 18 mesi, ha previsto incrementi salariali del 2,1 per cento a
febbraio e maggio 2009, oltre che il pagamento di una somma una tantum di circa 500 euro a
copertura del periodo novembre 2008 - gennaio 2009. Relativamente più significativi sono stati gli
incrementi salariali definiti dalla contrattazione aziendale in Polonia che tengono conto sia
dell’inflazione del Paese (più alta rispetto a quella della media dei Paesi dell’area euro e quindi, della
forte spinta sindacale verso un recupero del potere d’acquisto dei salari) sia della tensione produttiva
degli stabilimenti del Gruppo presenti nel Paese. In Brasile la maggior parte delle Aziende del Gruppo
ha applicato accordi collettivi stipulati fra le locali Associazioni dei datori di lavoro della categoria
(e.g. la FIEMG per le Aziende dell’area di Belo Horizonte, Betim e Contagem); altre hanno stipulato
contratti aziendali su livelli analoghi. Complessivamente gli aumenti retributivi collettivi sono stati
superiori all’inflazione, condizionati dallo sviluppo dell’economia. Sono stati, inoltre, corrisposti premi
annuali di entità variabile in funzione dei risultati aziendali.
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 141
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Pagina 142
GRI G3 Indicatore LA5
Periodo minimo di preavviso per modifiche operative (cambiamenti organizzativi), specificando se tali
condizioni siano incluse o meno nella contrattazione collettiva
In ambito Unione Europea, la Direttiva Europea 01/23 prevede che, in caso di trasferimento di imprese,
di stabilimenti o di parti di imprese o stabilimenti in seguito a cessione contrattuale o fusione, sia
posta in essere una procedura di informazione e consultazione dei rappresentanti dei lavoratori, da
attivarsi in tempo utile prima dell’attuazione del trasferimento. Oltre al rispetto delle previsioni
normative applicabili, in recepimento della Direttiva sopra riportata, in ciascun Paese membro
dell’Unione Europea, il regolamento del Comitato Aziendale Europeo (CAE) include tra le materie
oggetto di informazione e consultazione anche i cambiamenti fondamentali riguardanti
l’organizzazione, l’introduzione di nuovi metodi di lavoro e nuovi processi produttivi che incidono
significativamente sul Gruppo nel suo complesso, nonché la riduzione delle dimensioni o chiusura,
trasferimenti di produzione, fusione di Aziende o unità produttive che abbiano rilevante impatto
occupazionale con ripercussioni transnazionali. Fuori dall’Unione Europea valgono le leggi e le prassi
locali. Negli Stati Uniti la legge federale nota come WARN (Worker Adjustment and Retraining
Notification Act), applicabile a prescindere dalla sindacalizzazione o meno del sito coinvolto
dall’operazione, richiede al datore di lavoro di comunicare, con un preavviso di almeno 60 giorni, ogni
azione da cui derivi la perdita di occupazione per almeno 50 dipendenti o il 33 per cento dell’organico.
Nel caso di siti e/o stabilimenti sindacalizzati il livello di coinvolgimento sindacale è definito, di norma,
dal contratto collettivo stipulato tra Azienda e sindacato e applicabile a livello di sito, che in generale
definisce pure le procedure di informazione e consultazione da attivare in questi casi. Nei siti non
sindacalizzati, nel caso di modifiche organizzative conseguenti all’outsourcing, è prassi effettuare
un’informativa aziendale a tutti i lavoratori, con congruo anticipo rispetto alla data prevista per
l’operazione.
GRI G3 Indicatore LA6
Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per la salute e la sicurezza, composto da
rappresentanti della direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e fornire consigli sui
programmi per la tutela della salute e della sicurezza del lavoratore
Il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori rientra fra i temi di costante confronto con
gli organismi di rappresentanza dei lavoratori (quali, ad esempio, comitato salute e sicurezza,
rappresentante dei lavoratori in materia di sicurezza, comitato aziendale dei lavoratori) a ciò preposti e
costituiti in conformità alle leggi vigenti e agli accordi collettivi applicabili nei vari Paesi in cui Fiat è
presente.
In Italia, in particolare, la contrattazione integrativa di Gruppo, oltre a prevedere la possibilità di
istituire una Commissione Prevenzione e Sicurezza del Lavoro a livello di unità produttiva, riconosce
condizioni di miglior favore, sia relativamente al numero dei rappresentanti sia alle
competenze/attribuzioni degli stessi, rispetto a quanto previsto dalla legge in materia di informazione e
consultazione dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
142 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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Pagina 143
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro perse, assenteismo e numero totale di
decessi, divisi per area geografica
2008
Indice di frequenza (1)
Indice di gravità (2)
Episodi mortali
2007
Italia
mondo
(Italia inclusa)
1,06
0,33
2
0,90
0,25
2
GRI G3 Indicatore LA7
2006
Italia
mondo
(Italia inclusa)
Italia
mondo
(Italia inclusa)
1,08
0,28
–
0,94
0,23
3
1,26
0,28
–
0,98
0,22
–
(1) L’indice di frequenza è dato dal rapporto fra il numero di infortuni denunciati (cioè con assenza dal lavoro superiore ai tre giorni) e le ore di presenza al lavoro
moltiplicato per 100.000.
(2) L’indice di gravità è dato dal rapporto tra i giorni di assenza e le ore di presenza moltiplicato per 1.000.
Nel 2008 si sono verificati due incidenti mortali occorsi a operai del Gruppo. Entrambi sono accaduti in
Italia. Uno ha riguardato un dipendente di Comau durante un intervento di manutenzione presso una
società esterna. Il secondo ha coinvolto un dipendente di Fiat Group Automobiles. Alla fine del 2008
erano ancora in corso le fasi istruttorie da parte delle autorità competenti per l’accertamento della
dinamica dei due episodi e delle relative responsabilità. Le Società coinvolte si sono adoperate per
offrire il massimo supporto alle famiglie colpite dal lutto.
Programmi di educazione, formazione, consulenza, prevenzione e controllo dei rischi attivati a supporto
dei lavoratori, delle rispettive famiglie o della comunità, relativamente a disturbi o malattie gravi
La quasi totalità delle Aziende del Gruppo partecipa a piani integrativi sanitari, nella maggior parte dei
casi di tipo assicurativo. I livelli di copertura variano da Paese a Paese in relazione ai sistemi di
assistenza sanitaria pubblica e a vincoli, opportunità e competitività del mercato locale. In molti Paesi,
inoltre, il Gruppo Fiat fornisce interventi diretti attraverso proprie strutture medico sanitarie, ad
esempio sale mediche o aree appositamente attrezzate. Vedere anche pagine 96 e 97.
Spese per il miglioramento della sicurezza e delle condizioni dell’ambiente
di lavoro (miglioramento degli stabili, protezione dei lavoratori, controllo
degli impianti e ambiente di lavoro) e della salute dei lavoratori
(spese sanitarie) (milioni di euro)
Spese sanitarie/costo del lavoro (%)
Numero di interventi di assistenza sanitaria
Numero medio di interventi di assistenza sanitaria per dipendente
Interventi formativi (ore)
Numero di dipendenti coinvolti in interventi formativi
di cui operai (%)
Numero di certificazioni in materia di salute e sicurezza sul posto di lavoro
(OHSAS 18001)
Numero di dipendenti coperti da certificazioni in materia di salute e sicurezza
sul posto di lavoro (OHSAS 18001)
2008
2007
2006
263
3,5
309.000
1,6
533.000
112.000
83
210
3
450.000
2,5
486.000
103.000
84
163
2,5
360.000
2
540.000
76.000
80
12
6
6
17.000
13.000
10.000
GRI G3 Indicatore LA8
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 143
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GRI G3 Indicatore LA9
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Pagina 144
Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza
2008
2007 (1)
5
8
Distribuzione percentuale degli accordi sindacali attinenti le materie della salute e sicurezza
(1) Il valore differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007 per un cambiamento nei criteri di rappresentazione.
Vedere anche il commento indicatore all’indicatore LA4.
GRI G3 Indicatore LA10
Numero medio di ore di formazione annue per dipendente, suddiviso per categoria di lavoratori
L’investimento in formazione a supporto delle attività del Gruppo e dello sviluppo professionale delle
persone è stato di circa 91 milioni di euro. Il numero dei partecipanti e delle ore di formazione erogate
sono cresciuti, rispetto al 2007, rispettivamente del 14 e del 46 per cento. La media delle ore di
formazione per ciascun fruitore è circa 41,5.
Corsi
Corsi
Corsi
Corsi
di aggiornamento professionale (formazione tecnica/di mestiere) 68%
istituzionali (corsi collegati a passaggi di carriera) 5%
di lingue 11%
di altro tipo 16%
2008 (1)
Totale spesa formazione:
costi diretti e indiretti (migliaia di euro)
Incidenza sul costo del lavoro (%)
Dipendenti coinvolti in attività di formazione (n.ro)
Ore di formazione erogate
Isvor Fiat, giornate di aula e assistenza on the job
Utenti fruitori di formazione a distanza basata su sistemi web
Ore di formazione a distanza basata su sistemi web erogate
90.684
1,2
132.574
5.507.240
18.686
17.825
89.104
2007
2006
98.581
1,4
116.000
3.771.140
18.360
18.780
223.550
95.340
1,3
–
2.763.316
18.505
24.685
118.699
(*)
(1) I dati si riferiscono alla complessiva attività di formazione svolta nel Gruppo Fiat in tutto il mondo, con esclusione della formazione web based che riporta
unicamente quella erogata da ISVOR. Ulteriori dettagli sono presenti in altre sezioni, ad esempio la Corporate Governance (indicatore SO3) e la salute e sicurezza
sul posto di lavoro (indicatore LA8).
(*) Dato non rilevato nel 2006.
2008
Settore/Società (1)
Fiat Group Automobiles
Iveco
CNH – Case New Holland
Comau
Magneti Marelli
Fiat Services
Ore formazione
Italia
Ore formazione
Italia
1.638.229
227.176
62.720
26.868
332.641
13.587
1.206.168
594.705
295.891
200.570
434.606
54.858
487.964
211.096
29.150
36.287
104.439
58.596
(1) Si riportano solo i dati relativi alle Società con significativa presenza all’estero.
(*) Il valore corregge e pertanto differisce dal Rapporto di Sostenibilità 2007.
144 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
2007
Ore formazione
mondo
esclusa Italia
Ore formazione
mondo
esclusa Italia
(*)
1.312.141
368.159
210.734
176.679
346.011
63.107
(*)
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Pagina 145
Dipendenti coinvolti nella formazione per categoria
Operai 69%
Impiegati e Professional 29%
Manager 2%
Dipendenti coinvolti nella formazione per genere
Uomini 86%
Donne 14%
Partnership con il mondo accademico e attrazione di talenti
Presentazioni di Gruppo e di Settore presso Università (n.ro)
di cui in Italia (n.ro)
Studenti che hanno visitato gli stabilimenti del Gruppo nel mondo (n.ro)
di cui studenti universitari (n.ro)
Borse di studio (n.ro)
di cui erogate in Italia
Borse di studio (milioni di euro)
Borse di studio UGAF (1) (n.ro)
Tirocini formativi (n.ro)
di cui in Italia (%)
Curricula vitae pervenuti (n.ro)
Neolaureati assunti
di cui in Italia
2008
2007
2006
366
167
53.000
22.100
1.148
351
2,2
448
3.800
27
622.500
2.191
532
113
67
10.000
4.000
685
194
1,2
514
3.000
30
200.000
1.649
367
135
85
17.000
5.000
636
185
1,1
560
2.400
30
181.000
900
239
(1) Associazione Seniores Aziende Fiat.
Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione/aggiornamento
progressivo a sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la gestione della fase finale
delle proprie carriere
Vedere il commento all’indicatore LA10 e pagina 86 e seguenti.
GRI G3 Indicatore LA11
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 145
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Pagina 146
GRI G3 Indicatore LA12
Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo
della propria carriera
Vedere pagina 86 e seguenti.
GRI G3 Indicatore LA13
Composizione degli organi di governo dell’impresa e ripartizione dei dipendenti per categoria in base a
sesso, età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di diversità
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce l’impegno a offrire pari opportunità nel lavoro e nell’avanzamento
professionale a tutti i dipendenti. Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del
rapporto di lavoro, quali l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la
cessazione del rapporto stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i
requisiti della mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza,
sesso, età, nazionalità, religione e convinzioni personali.
La promozione delle pari opportunità fra uomini e donne nel lavoro rientra anche fra gli obiettivi di
interesse comune tra Azienda e rappresentanze dei lavoratori. Nei vari Paesi questo tema è seguito
nell’ambito del dialogo sociale, con le modalità previste dalle norme e dalle prassi locali. In Italia,
nell’ambito del sistema partecipativo di Relazioni Industriali, definito dall’accordo 18 marzo 1996,
concluso tra Fiat S.p.A., in nome e per conto delle Società interessate dalla contrattazione di Gruppo
e le Organizzazioni Sindacali Nazionali Fim, Fiom, Uilm e Fismic e le rispettive RSU è stata prevista la
costituzione di organismi di partecipazione a composizione mista (rappresentanti dell’Azienda e dei
lavoratori). Tra questi organismi si annoverano anche i Comitati Pari Opportunità, attivati nei Settori
Fiat Group Automobiles e Iveco, che hanno lo scopo di: monitorare la situazione dell’occupazione
femminile; studiare e promuovere iniziative; esaminare in via preventiva eventuali controversie
applicative sui principi di pari opportunità. Negli altri Settori, il rapporto biennale sull’occupazione
maschile e femminile viene esaminato con i sindacati nell’ambito di appositi incontri, come previsto
dal Contratto Collettivo Nazionale. Vedere anche pagine 88 e 89.
Composizione % uomini e donne per area
2008
Mondo
Italia
Europa esclusa Italia
Nord America
Centro e Sud America
Africa
Asia
Oceania
2007
2006
Uomini
Donne
Uomini
Donne
Uomini
Donne
84,3
82,8
81,1
81,0
92,2
78,2
77,2
64,6
15,7
17,2
18,9
19,0
7,8
21,8
22,8
35,4
84,4
83,0
80,8
81,1
92,6
78,6
73,6
83,5
15,6
17,0
19,2
18,9
7,4
21,4
26,4
16,5
83,9
82,5
80,7
82,7
91,9
79,0
78,7
81,2
16,1
17,5
19,3
17,3
8,1
21,0
21,3
18,8
mondo
Italia
mondo
Italia
mondo
Italia
7,9
15,5
31,8
12,4
15,7
8,9
17,0
33,5
14,1
17,2
7,2
15,0
31,4
12,3
15,6
8,0
16,3
33,1
14,2
17,0
7,6
14,4
31,0
12,9
16,1
8,0
15,9
31,1
14,9
17,5
Incidenza % donne per qualifica
2008
Manager
Professional
Impiegati
Operai
Totale
2007
(1) Il valore corregge e pertanto differisce da quello pubblicato nel Rapporto di Sostenibilità 2007.
146 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
(1)
2006
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17-03-2009
9:16
Pagina 147
Occupazione femminile Gruppo Fiat in Italia (% di donne sul totale occupati per qualifica)
8,9%
17,0%
33,5%
2008
14,1%
17,2%
8,0%
16,3%
33,1%
2007
14,2%
17,0%
8,0%
15,9%
31,1%
2006
14,9%
17,5%
4,9%
11,3%
35,1%
2000
15,4%
17,9%
2,0%
5,6%
32,7%
1990
13,1%
14,9%
1,6%
4,5%
36,1%
1985
13,2%
15,1%
Manager
Professional
Impiegati
Operai
Totale
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 147
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
GRI G3 Indicatore LA14
17-03-2009
9:16
Pagina 148
Rapporto dello stipendio base degli uomini rispetto a quello delle donne a parità di categoria
In Italia il rapporto tra la retribuzione della popolazione femminile e quella maschile, a parità di
qualifica, evidenzia differenze marginali. Nel caso della popolazione dirigenziale lo scostamento è
inferiore al 12 per cento, dovuto in particolare al numero piuttosto limitato di dirigenti donne nelle
posizioni più alte della gerarchia aziendale.
Per il 2008 l’analisi del rapporto tra le retribuzioni medie, suddivise per qualifica, della popolazione
femminile e di quella maschile è stata effettuata anche per Polonia e Francia che in Europa
rappresentano i due principali Paesi del Gruppo per occupazione, dopo l’Italia. In Francia lo
scostamento della retribuzione media della popolazione femminile rispetto a quella maschile è
leggermente più significativo di quello registrato per l’Italia, fatta eccezione per la popolazione
dirigenziale. In Polonia, invece, le donne operaie e professional hanno retribuzioni mediamente
superiori a quelle degli uomini.
Retribuzione base, Italia (*)
Operai
1
0,965
Impiegati
1
0,966
Professional
1
0,977
Manager
1
0,884
*) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non
comprende le voci retributive legate all’anzianità aziendale, le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro)
e quanto erogato a titolo di bonus, una tantum o riconosciuto come benefit in natura.
148 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
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9:16
Pagina 149
Retribuzione base, Francia (**)
Operai
1
0,890
Impiegati
1
0,964
Professional
1
0,906
Manager
1
0,919
Retribuzione base, Polonia (**)
Operai
1
1,002
Impiegati
1
0,892
Professional
1
1,031
Manager
1
Uomini
Donne
0,710
(**) Confronto effettuato con riferimento alla retribuzione base. Tale voce include quanto corrisposto a ciascun lavoratore per svolgere la sua normale attività e non
comprende le indennità varie (anche corrisposte in relazione a particolari condizioni e a particolari orari di lavoro) e quanto erogato a titolo di bonus, una
tantum o riconosciuto come benefit in natura.
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 149
Sostenibilita?_ITA_def:Layout 1
17-03-2009
9:16
Pagina 150
GRI G3 Indicatore HR1
Percentuale e numero totale di accordi significativi di investimento che includono clausole sui diritti
umani o che sono sottoposti a una relativa valutazione (screening)
La contrattualistica del Gruppo Fiat comprende clausole specifiche che riguardano il riconoscimento e
l’aderenza al Codice di Condotta del Gruppo e, limitatamente al perimetro Italia, al Modello ex D.Lgs.
231/2001.
GRI G3 Indicatore HR2
Percentuale dei principali fornitori e appaltatori che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti
umani e relative azioni intraprese
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 39 e le iniziative avviate alle pagine 110 e 111.
GRI G3 Indicatore HR3
Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti
umani rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei lavoratori formati
Vedere il commento all’indicatore SO3.
GRI G3 Indicatore HR4
Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e azioni intraprese
Nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat sono definiti, oltre ai principi di condotta negli affari, anche gli
impegni e le responsabilità dei dipendenti che confermano l’importanza del rispetto per l’individuo,
conformemente alle leggi nazionali, alle Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale
del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di
trattamento ed escludono qualsiasi forma di discriminazione. Il Codice di Condotta sancisce che
“Il responsabile di ogni ufficio deve garantire che per tutti gli aspetti del rapporto di lavoro, quali
l’assunzione, la formazione, la retribuzione, le promozioni, i trasferimenti e la cessazione del rapporto
stesso, i dipendenti siano trattati in modo conforme alle loro capacità di soddisfare i requisiti della
mansione, evitando ogni forma di discriminazione e, in particolare, discriminazione per razza, sesso,
età, nazionalità, religione e convinzioni personali”. Con riferimento alle violazioni accertate del Codice
di Condotta non si segnalano incidenti nel periodo di riferimento. Vedere anche pagina 153.
GRI G3 Indicatore HR5
Identificazione delle attività in cui la libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere
esposta a rischi significativi e azioni intraprese in difesa di tali diritti
Vedere pagina 100 e seguenti.
GRI G3 Indicatore HR6
Identificazione delle operazioni con elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure adottate
per contribuire alla sua eliminazione
Nel rispetto delle fondamentali Convenzioni dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) e
della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, il Gruppo non impiega lavoro minorile, ovvero non
impiega persone di età inferiore a quella stabilita per l’avviamento al lavoro dalle normative del luogo
in cui la prestazione lavorativa è eseguita e, in ogni caso, di età inferiore a quindici anni, fatte salve le
eccezioni espressamente previste dalle convenzioni internazionali ed eventualmente dalla legislazione
locale. Il Gruppo si impegna inoltre a non instaurare rapporti d’affari con fornitori che impieghino
lavoro minorile, come sopra definito. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di situazioni di impiego di
lavoro minorile presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.
150 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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9:16
Pagina 151
Attività con alto rischio di ricorso al lavoro forzato od obbligato e misure intraprese per contribuire alla
loro abolizione
I principi contenuti nel Codice di Condotta del Gruppo Fiat, applicabile a tutto il Gruppo nel mondo,
confermano l’importanza del rispetto per l’individuo, conformemente alle leggi nazionali, alle
Convenzioni fondamentali dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.), alla Dichiarazione
Universale dei Diritti dell’Uomo e garantiscono equità di trattamento ed escludono qualsiasi forma di
discriminazione. Il Gruppo si adopera per fare in modo che i principi del Codice siano condivisi da
consulenti, da fornitori e da qualsiasi altro soggetto che intrattenga rapporti stabili d’affari con il
Gruppo. Il Gruppo non instaura né prosegue rapporti d’affari con chiunque rifiuti espressamente di
rispettare i principi del Codice. Il Modello di Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di
Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono,
tra le altre, le fattispecie di reato contro la personalità individuale (artt. 25 quater 1 e 25 quiquies del
D.Lgs. 231/2001). Tra queste la riduzione o mantenimento in schiavitù o in servitù (art. 600 del codice
penale), ossia l’esercizio di poteri corrispondenti a quelli del diritto di proprietà tra cui la riduzione e il
mantenimento di una persona in uno stato di soggezione continuativa, costringendola a prestazioni
lavorative. Dalle analisi condotte da Fiat S.p.A. e dalle Società italiane del Gruppo, ai fini del D.Lgs.
231/2001, è emerso che il rischio relativo alla fattispecie di reato contro la personalità individuale
appare solo astrattamente e non concretamente ipotizzabile. Il Gruppo Fiat non è a conoscenza di
situazioni di ricorso al lavoro forzato presso i suoi stabilimenti o quelli dei suoi fornitori.
GRI G3 Indicatore HR7
Percentuale del personale addetto alla sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure e sulle
politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le attività dell’organizzazione
Tramite Isvor Fiat S.c.p.A., il Gruppo svolge istituzionalmente attività di formazione in materia di
Corporate Governance, Codice di Condotta e Modello ex D.Lgs. 231/2001 (vedere il commento
all’indicatore SO3). La materia dei diritti umani anche se non oggetto di apposita attività formativa è di
fatto inclusa nei più ampi temi sopra richiamati. Il personale dedicato alla sicurezza industriale, oltre a
partecipare come tutti gli altri dipendenti del Gruppo a tali percorsi formativi, è preparato per
l’assolvimento dei compiti derivanti dalla peculiarità delle mansioni ad esso attribuite. Tra questi,
garantire, anche da parte delle aziende appaltatrici, il rispetto delle normative locali in materia
giuslavorista e previdenziale, vigenti nei Paesi in cui il Gruppo opera.
GRI G3 Indicatore HR8
Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e azioni intraprese
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via
definitiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni dei diritti della comunità locale.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
GRI G3 Indicatore HR9
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 151
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9:16
Pagina 152
GRI G3 Indicatore SO1
Natura, obiettivo ed efficacia di qualsiasi programma e attività che valuta e gestisce gli impatti delle
operazioni su una determinata comunità, incluse le fasi di inizio di attività, di operatività e di
dismissione
Indicatore non rendicontato.
GRI G3 Indicatore SO2
Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per rischi legati alla corruzione
Il Codice di Condotta del Gruppo Fiat prescrive che il Gruppo, i suoi dipendenti e gli altri destinatari del
Codice si impegnino al rispetto dei più elevati standard di integrità, onestà e correttezza in tutti i
rapporti all’interno e all’esterno del Gruppo. Nessun dipendente deve direttamente o indirettamente
accettare, sollecitare, offrire o pagare somme di danaro o altre utilità (inclusi regali o doni, ad
eccezione di oggetti commerciali comunemente accettati a livello internazionale) anche a seguito di
pressioni illecite. Il Gruppo non tollera alcun tipo di corruzione nei confronti di pubblici ufficiali o
qualsivoglia altra parte connessa o collegata con pubblici ufficiali, in qualsiasi forma o modo, in
qualsiasi giurisdizione interessata, neanche in quelle dove tali attività siano nella pratica ammesse o
non perseguite giudizialmente. Per quanto sopra, è vietato ai dipendenti e agli altri destinatari offrire
omaggi commerciali, regali o altre utilità che possano costituire violazioni di leggi o regolamenti o
siano in contrasto con il Codice o possano, se resi pubblici, costituire un pregiudizio, anche solo di
immagine, al Gruppo. È parimenti vietato ai dipendenti e agli altri destinatari (così come ai loro
familiari) l’accettazione di omaggi, regali o altri benefici che possano compromettere la loro
indipendenza di giudizio. A tale fine, ogni dipendente e destinatario deve evitare situazioni in cui
interessi di natura personale possano essere in conflitto con gli interessi del Gruppo. Il Modello di
Organizzazione Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001 di Fiat S.p.A. e le linee guida per l’adozione del
Modello nelle Società italiane del Gruppo Fiat includono, tra le altre, le fattispecie di reato contro la
Pubblica Amministrazione. Dall’analisi dei rischi condotta da Fiat S.p.A. e dalle Società del Gruppo, ai
fini del D.Lgs. 231/2001, è emerso che le relazioni con la Pubblica Amministrazione rappresentano un
processo sensibile. A tal fine sono stati valutati il Sistema di Controllo Interno (processi e procedure) e
i requisiti organizzativi essenziali per la definizione di un modello specifico di organizzazione, gestione
e monitoraggio ai sensi del D.Lgs. 231/2001. I processi sensibili sono oggetto di regolare monitoraggio
da parte degli Organismi di Vigilanza presso ogni Società del Gruppo e più in generale da parte dei
Compliance Officer di ogni Settore, in occasione delle regolari verifiche sul rispetto dei principi del
Codice di Condotta.
152 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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9:16
Pagina 153
Percentuale dei lavoratori che hanno ricevuto formazione sulle politiche e procedure anti-corruzione
dell’organizzazione
GRI G3 Indicatore SO3
Corporate Responsibility
Totale formazione
Ore
Dipendenti coinvolti
Formazione in aula
Formazione on line
2008
2007
2006
2008
2007
2006
2008
2007
2006
39.241
6.887
4.936
2.656
13.813
6.326
4.367
627
823
549
826
538
34.874
6.260
4.113
2.107
12.987
5.788
Nel Gruppo Fiat sono da tempo svolti corsi di formazione in cui sono diffusi i principi enunciati nel
Codice di Condotta e affrontate situazioni pratiche di buon governo societario. I programmi, con
particolare riferimento al D.Lgs. 231/2001 e al Codice di Condotta affrontano anche aspetti legati alle
politiche e procedure anti-corruzione dell’organizzazione. Nel 2008 è stata effettuata una rivisitazione
del corso on-line sul Modello ex D.Lgs. 231/2001 indirizzato ad un numero significativo di dipendenti
coinvolti nei processi sensibili.
Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione
Il monitoraggio dei comportamenti lesivi dei principi del Codice di Condotta, inclusi pertanto anche
quei comportamenti che rientrano nella definizione di corruzione adottata dal GRI-G3, è garantito dalle
attività di verifica degli Organismi di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 231/2001, dell’Internal Audit e dei
Compliance Officer in ogni Settore del Gruppo, nonché dall’applicazione della “Procedura Gestione
Denunce” entrata in vigore nel 2005. Tutte le violazioni ai principi del Codice di Condotta sono
sanzionate con azioni disciplinari commisurate alla gravità della violazione e nel rispetto del Contratto
Collettivo Nazionale di Lavoro, nonché della legislazione in vigore nei singoli Paesi.
Nel 2008 non sono stati rilevati casi riconducibili a fenomeni di corruzione. Per la questione relativa
alla partecipazione di alcune Società del Gruppo Fiat dei Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al
programma Oil for Food , vedere l’indicatore SO8.
GRI G3 Indicatore SO4
Violazioni del Codice di Condotta
Per completezza di informazione si riportano le violazioni del Codice di Condotta indagate nel 2008,
di fatto principalmente ascrivibili a casi di abuso di beni aziendali e comportamento scorretto dei
dipendenti, carenze di controllo sulla rete di vendita e nei processi di selezione dei fornitori.
Nella tabella seguente sono riepilogati i casi di violazione del Codice di Condotta conseguenti a
denunce o rilevati in occasione di attività di verifica dell’Internal Audit o dei Compliance Officer dei
Settori.
Violazioni del Codice di Condotta
N.ro segnalazioni pervenute
di cui violazioni accertate e sanzionate con azioni disciplinari
di cui violazioni accertate che hanno determinato un’azione di rafforzamento
del Sistema di Controllo Interno
Dipendenti coinvolti in casi di violazioni accertate e non conseguenti a denunce
Verifiche sull’ambiente di controllo
Business Ethics Audit
2008
2007
2006
69
7%
57
12%
58
21%
20%
95
23%
112
12%
71
19
28
6
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 153
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9:16
Pagina 154
GRI G3 Indicatore SO5
Posizioni sulla politica pubblica, partecipazione allo sviluppo di politiche pubbliche e pressioni
esercitate
Nel rispetto del Codice di Condotta del Gruppo Fiat “I rapporti con le istituzioni pubbliche devono
essere gestiti soltanto dalle funzioni e dai dipendenti a ciò delegati; tali rapporti debbono essere
trasparenti e ispirati ai valori di Gruppo. Omaggi o cortesie (laddove ammessi dalla normativa vigente)
nei confronti di rappresentanti di istituzioni pubbliche dovranno essere di modico valore e
proporzionati al caso e, comunque, tali da non poter essere interpretati come finalizzati ad acquisire
indebiti vantaggi per il Gruppo. Il Gruppo agisce in piena collaborazione con organismi normativi e
governativi nel contesto del loro legittimo ambito di attività. Qualora una o più Società del Gruppo sia
assoggettata a legittime ispezioni condotte da autorità pubbliche, il Gruppo coopererà pienamente.
Qualora un’istituzione pubblica sia cliente o fornitore di una Società del Gruppo, quest’ultima deve
agire nel rigoroso rispetto delle leggi e norme che regolano l’acquisto o la vendita di beni e/o servizi a
quella particolare istituzione pubblica. Qualsiasi attività di lobby può essere svolta soltanto ove
permesso e nel rigoroso rispetto delle leggi vigenti e, in ogni caso, in conformità al Codice e alle
eventuali procedure specificamente prescritte dal Gruppo.”
GRI G3 Indicatore SO6
Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti politici e relative istituzioni per Paese
Il Codice di Condotta del Gruppo sancisce che “Qualsiasi rapporto del Gruppo Fiat con Organizzazioni
Sindacali, partiti politici e loro rappresentanti o candidati deve essere improntato ai più elevati principi
di trasparenza e correttezza. Sono ammessi contributi economici da parte del Gruppo solo se imposti o
espressamente permessi dalla legge e, in quest’ultimo caso, autorizzati dai competenti organi societari
di ogni Società del Gruppo. Eventuali contributi da parte di dipendenti del Gruppo, così come l’attività
da essi prestata, sono da intendersi esclusivamente versati a titolo personale e volontario”.
GRI G3 Indicatore SO7
Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e
relative sentenze
Il Gruppo Fiat riconosce l’importanza fondamentale di un mercato competitivo e si impegna a
rispettare le norme di legge sulla concorrenza applicabili ove opera. Il Gruppo e i suoi dipendenti
evitano pratiche (creazione di cartelli, spartizioni di mercati, limitazioni alla produzione o alla vendita,
accordi condizionati eccetera) tali da rappresentare una violazione delle leggi sulla concorrenza.
Nell’ambito della concorrenza, il Gruppo non viola consapevolmente diritti di proprietà intellettuale
di terzi.
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via
definitiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni di normative in materia di
concorrenza sleale, proprietà intellettuale e anti-trust.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda alla sezione parametri del report.
154 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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9:16
Pagina 155
Valore monetario delle sanzioni significative e numero totale di sanzioni non monetarie per non
conformità a leggi o regolamenti
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi alcuni provvedimenti di condanna in via
definitiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat non rientranti tra le casistiche previste dagli
indicatori EN28, HR9, PR2, PR4, PR7, PR8, PR9, SO7.
In particolare, si segnalano: tre provvedimenti di condanna di importo non significativo per
diffamazione che hanno riguardato la Società Editrice La Stampa; alcuni provvedimenti in materia di
lavoro, prevalentemente relativi alla gestione amministrativa del personale, per un importo
complessivo di 1.120.000 euro; alcuni provvedimenti relativi a contenziosi con consumatori finali e
ex-dealer per un importo totale di 785.000 euro.
Si segnala inoltre che nel 2008 si è conclusa, con la sottoscrizione di due accordi transattivi con la
SEC (1) e il Dipartimento di Giustizia (DOJ), la questione relativa alla partecipazione di alcune Società
del Gruppo Fiat, Settori CNH - Case New Holland ed Iveco al programma Oil for Food . A seguito di una
relazione (presentata nell’ottobre 2006) dell ’Independent Inquiry Committee into the United Nations
Oil-for-Food Program sulla condotta di circa duemila società coinvolte tra il 1999 ed il 2002 nel
programma ONU chiamato Oil for Food , secondo cui alcune di tali società erano state parte di contratti
per cui sarebbero state pagate indebitamente somme di denaro a favore del governo iracheno
dell’epoca, nel febbraio del 2006 la SEC aveva iniziato nei confronti di un numero rilevante di società,
tra cui alcune del Gruppo Fiat, un’indagine poi affiancata da analoga iniziativa del DOJ statunitense.
Il Gruppo Fiat, che ha sempre cooperato con le autorità USA, ha negoziato la chiusura della vicenda
con dette autorità addivenendo nel 2008 a un accordo transattivo che ha determinato il pagamento, da
parte delle Società del Gruppo Fiat, di un importo complessivo di 13 milioni di euro (equivalente a 17
milioni di dollari statunitensi). I documenti transattivi danno atto dell’alto livello di cooperazione delle
Società del Gruppo Fiat e del notevole rafforzamento dei programmi di compliance e del sistema di
controllo interno del Gruppo, rispetto all’epoca in cui si sono svolti i fatti.
GRI G3 Indicatore SO8
(1) La Securities and Exchange Commission (Commissione per i Titoli e gli Scambi) è l'ente governativo statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori.
Fasi del ciclo di vita dei prodotti/servizi per i quali gli impatti sulla salute e sicurezza sono valutati per
promuovere il miglioramento e percentuale delle principali categorie di prodotti/servizi soggetti a tali
procedure
Vedere il Piano di Sostenibilità a pagina 35 e seguenti, e le iniziative avviate a pagina 57 e seguenti.
GRI G3 Indicatore PR1
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti e codici volontari
riguardanti gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante il loro ciclo di vita
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna a carico delle
Società del Gruppo Fiat per responsabilità per danni da prodotti difettosi per un valore monetario
complessivo di circa 500 mila euro.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
GRI G3 Indicatore PR2
Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi richiesti dalle procedure e percentuale di prodotti
e servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi
Indicatore non applicabile.
GRI G3 Indicatore PR3
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari
riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti/servizi
Indicatore non applicabile.
GRI G3 Indicatore PR4
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 155
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GRI G3 Indicatore PR5
17-03-2009
9:16
Pagina 156
Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati delle indagini volte alla sua misurazione
Casi gestiti nel 2008 dal call center per i Settori Fiat Group Automobiles e CNH - Case New Holland
per area geografica
Italia 257.506
Europa, esclusa Italia 220.872
Nord America 43.107
Asia 20.015
Africa 2.293
Centro e Sud America 607
Oceania 158
Resto del mondo 2.331
Totale 546.889
clienti coinvolti in indagini di soddisfazione (%)
Indice di soddisfazione (1-10)
numero di addetti al call centre
totale ore di formazione per gli addetti al call centre
tempo medio di risposta del call centre (sec.)
tempo di fermo auto (total vehicle downtime) (giorni)
15
8
511
41.858
24
3,4
Numero di contatti gestiti dal Customer Services Center di Fiat Group Automobiles, per modalità di
contatto
telefono 3.064.100
web 100.316
chat 1.047
sms 237.833
altri canali 33.638
Totale 3.436.934
156 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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9:16
Pagina 157
Casi gestiti dal Customer Center Iveco nel 2008
Assistance Non-Stop – Europa, per area geografica
Regno Unito 26.925
Italia 18.894
Spagna 16.197
Germania 8.966
Francia 5.282
Altri Paesi 9.124
Totale 85.388
clienti coinvolti in indagini di soddisfazione per il servizio Assistance Non-Stop - Europa (%)
Indice di soddisfazione (1-10)
addetti al Customer Centre Iveco (numero)
totale ore di formazione per gli addetti al call centre (ore)
tempo medio di risposta del call centre (sec.)
tempo medio di risposta del servizio Contact Us (e-mail) (ore)
tempo di fermo macchina (veicoli riparati entro 8 ore) (%)
16
9
108
8.640
19
24
80
Contatti gestiti dal Customer Center Iveco, per modalità di contatto
telefono 639.139
sms 132.465
fax 273.470
e-mail 74.155
Totale 1.119.229
Vedere anche pagina 106 e seguenti.
Programmi di conformità a leggi, standard e codici volontari relativi all’attività di marketing incluse la
pubblicità, la promozione e la sponsorizzazione
Il Gruppo Fiat riconosce il ruolo sociale della comunicazione pubblicitaria e sceglie volontariamente di
adottare e incoraggiare valori e atteggiamenti positivi e responsabili. Il Codice Etico della pubblicità del
Gruppo Fiat, adottato nel 1993 e costantemente aggiornato, si propone di individuare le regole di
riferimento e di applicare le linee guida in tutte le attività di comunicazione verso il pubblico. In quanto
membro attivo dell’UPA (Unione Pubblicitari Associati), promotrice dell’Istituto di Autodisciplina
Pubblicitaria, il Gruppo Fiat aderisce inoltre al Codice di Autodisciplina Pubblicitaria rispettando le iniziative
e le decisioni che vengono assunte dal Comitato di Controllo e dal Giurì che ne è l’organo giudicante.
GRI G3 Indicatore PR6
La performance in numeri Indicatori di performance sociale 157
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Pagina 158
GRI G3 Indicatore PR7
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non-conformità a regolamenti o codici volontari
riferiti all’attività di marketing
Si segnala un caso di sanzione amministrativa di importo non significativo (34 mila euro), applicata
dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Italiana per pubblicità ingannevole e relativa ad
un messaggio pubblicitario ove erano state riscontrate delle incongruenze tra il testo e le vetture
raffigurate. Si segnalano inoltre altri due casi similari rilevati dall’ Advertising Standards Authority
inglese che non hanno comunque comportato sanzioni amministrative nei confronti delle Società del
Gruppo.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
GRI G3 Indicatore PR8
Numero di reclami documentati relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, non sono stati emessi provvedimenti di condanna in via
definitiva nei confronti delle Società del Gruppo Fiat per violazioni della normativa sulla privacy. Per la
costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
GRI G3 Indicatore PR9
Valore monetario delle principali sanzioni per non conformità a leggi o regolamenti riguardanti la
fornitura e l’utilizzo di prodotti o servizi
Nel corso del 2008, in tutto il mondo, sono stati emessi provvedimenti di condanna in via definitiva nei
confronti delle Società del Gruppo Fiat per responsabilità contrattuale in genere e casi di risoluzione di
contratti con dealer per un valore monetario complessivo di circa 1.240.000 euro.
Si segnala inoltre un arbitrato riguardante la risoluzione di un contratto di servizi per il Settore
CNH - Case New Holland che ha comportato sino ad ora un esborso complessivo di circa 71 milioni di
dollari statunitensi (55 dei quali pagati a fine 2007). La Società ritiene che il potenziale ulteriore esborso
relativo a questa procedura non superi i 5 milioni di dollari statunitensi.
Per la costruzione dell’indicatore si rimanda a quanto descritto nella sezione parametri del report.
158 La performance in numeri Indicatori di performance sociale
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Lettera di attestazione del Bilancio
di Sostenibilità
Il presente Bilancio di Sostenibilità è stato oggetto di esame da parte della società SGS Italia S.p.A.(1)
che opera come organismo indipendente di verifica, prova, analisi e certificazione di beni, servizi e
sistemi. Lo scopo della verifica è riportato nella lettera di seguito illustrata.
(1) L’Amministratore Delegato di Fiat S.p.A., Sergio Marchionne è Presidente del Consiglio di Amministrazione di SGS S.A.
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Indice dei contenuti GRI-G3
La Global Reporting Initiative (GRI) è un processo multi-stakeholder per lo sviluppo e la divulgazione di
linee guida per i Bilanci Sociali. Le linee guida sono destinate all’uso volontario da parte delle
organizzazioni per la divulgazione di informazioni sulle attività, prodotti e servizi, su tre dimensioni:
economica, ambientale e sociale. Rappresentano uno standard di contenuto che supporta
l’organizzazione nella redazione del Bilancio di Sostenibilità, promuovendone la comparabilità nel
tempo e fra organizzazioni similari.
La linea guida GRI-G3 oltre ad individuare i principi di redazione del Bilancio Sociale, ne descrive i
contenuti sviluppandoli in: strategia e analisi, profilo dell'organizzazione, parametri del report,
governance, coinvolgimento degli stakeholder e indicatori di performance economici, ambientali e
sociali.
Di seguito viene presentato uno schema di sintesi dei principali contenuti del Bilancio di Sostenibilità.
Per ogni indicatore è riportata una descrizione sintetica del contenuto e il riferimento alla pagina del
Bilancio di Sostenibilità 2008 o ad altra documentazione disponibile.
Indicatore GRI
Riferimento
1. Strategia e analisi
1.1, 1.2
2. Profilo dell’organizzazione
2.1, 2.2, 2.3, 2.4, 2.5, 2.6, 2.7, 2.8, 2.9, 2.10
- pag. 6, 26-41
- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al
31 dicembre 2008 - Principali rischi e
incertezze cui Fiat S.p.A. e il Gruppo
sono esposti
- pag. 10-25, 135-136
- Bilancio Consolidato e d’Esercizio al
31 dicembre 2008 - Il 2008 in sintesi;
Azionisti; Nota Integrativa al Bilancio
Consolidato, Informazioni per area
geografica (Nota 32)
- Relazione sulla Corporate
Governance, Febbraio 2009, pag. 4-6
3. Parametri del report
Profilo del Bilancio
Obiettivo e perimetro
Assurance
4. Governance, impegni,
coinvolgimento degli Stakeholder
Governance
Impegno in iniziative esterne e
coinvolgimento degli stakeholder
160 Indice dei contenuti GRI-G3
3.1, 3.2, 3.3, 3.4
3.5, 3.6, 3.7, 3.8, 3.9, 3.10, 3.11
3.13
pag. 120-121
pag. 24-25, 120-121
pag. 159
4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.5, 4.6, 4.7, 4.8, 4.9, 4.10
- pag. 26-28, 30
- Relazione sulla Corporate Governance,
Febbraio 2009
- www.fiatgroup.com
- pag. 28, 86-93, 104-117
- www.fiatgroup.com
4.11, 4.12, 4.13, 4.14, 4.15, 4.16, 4.17
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Indicatori di Performance
Economica
Performance economica
Presenza sul mercato
Impatti economici indiretti
Indicatori di Performance
Ambientale
Materie Prime
Energia
Acqua
Biodiversità
Emissioni, scarichi, rifiuti
Prodotti e servizi
Conformità
Trasporti
Generale
Indicatori di Performance
Sociale
Pratiche di lavoro e condizioni
di lavoro adeguate
Occupazione
Relazioni Industriali
Salute e Sicurezza sul lavoro
Formazione e Istruzione
Diversità e Pari Opportunità
Diritti umani
Pratiche di investimento e
approvvigionamento
Non discriminazione
Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Lavoro minorile
Lavoro forzato
Pratiche di sicurezza
Diritti delle popolazioni indigene
Società
Collettività
Corruzione
Contributi politici
Comportamenti anti-collusivi
Conformità
Responsabilità di prodotto
Salute e sicurezza dei consumatori
Etichettatura di prodotti e servizi
Marketing communication
Rispetto della privacy
Conformità
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Indicatore GRI
Riferimento
EC1, EC2, EC3, EC4
EC5, EC6, EC7
EC8, EC9
pag. 121, 123
pag. 124-126
pag. 126
EN1, EN2
EN3, EN4, EN5, EN6, EN7
EN8, EN9, EN10
EN11, EN12, EN13, EN14, EN15
EN16, EN17, EN18, EN19, EN20, EN21,EN22,
EN23, EN24, EN25
EN26, EN27
EN28
EN29
EN30
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
127
127-128
128-129
129-130
130-134
pag.
pag.
pag.
pag.
134
134
134
134
LA1, LA2, LA3
LA4, LA5
LA6, LA7, LA8, LA9
LA10, LA11, LA12
LA13, LA14
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
135, 139, 140
140-142
142-144
144-146
146, 148
HR1, HR2, HR3
pag. 150
HR4
HR5
pag. 150
pag. 150
HR6
HR7
HR8
HR9
pag.
pag.
pag.
pag.
150
151
151
151
SO1
SO2, SO3, SO4
SO5, SO6
SO7
SO8
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
152
152-153
154
154
155
PR1, PR2
PR3, PR4, PR5
PR6, PR7
PR8
PR9
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
155
155-156
157-158
158
158
Indice dei contenuti GRI-G3 161
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Contatti
Fiat S.p.A. - Sede Centrale
Via Nizza, 250 - 10126 Torino (Italia)
tel. +39 011 00.61111
sito web www.fiatgroup.com
Questa edizione del Bilancio di Sostenibilità è disponibile all’indirizzo: www.fiatgroup.com,
informazioni e approfondimenti, nonché copie cartacee possono essere richiesti a:
Fiat Group Corporate Communications
Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)
tel. +39 011 00.63088
fax +39 011 00.63798
e-mail [email protected]
Investor Relations
Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)
tel. +39 011 00.62709
fax +39 011 00.63796
e-mail [email protected]
Servizio Titoli S.p.A.
C.so Ferrucci, 112 - 10138 Torino (Italia)
tel. +39 011 00.59376
numero verde 800-804027
sito web www.serviziotitoli.it
e-mail [email protected]
Fiat Group Purchasing S.r.l.
C.so Agnelli, 200 - 10135 Torino (Italia)
tel. +39 011 00.31111
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Unità di Sostenibilità
Via Nizza 250 - 10126 Torino (Italia)
e-mail [email protected]
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Progetto grafico
Atelier Roger Pfund, Communication visuelle S.A.
Ginevra, Svizzera
Coordinamento editoriale
Frenda Advertising
Torino, Italia
Stampa
Arti Grafiche Giacone
Chieri (TO), Italia
Stampato in Italia
Marzo 2009
Stampato su carta Satimat Green delle Cartiere Arjowiggins
60% fibre certificate 40% fibre derivanti da foreste gestite in maniera sostenibile
Fiat S.p.A.
Sede Centrale di Via Nizza, 250
10126 Torino – Italia
www.fiatgroup.com