Bilancio 2009 - Banca del territorio lombardo

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Bilancio 2009 - Banca del territorio lombardo
relazioni e bilancio
al 31 dicembre 2009
Esercizio
Pompiano, 22 Maggio 2010
Banca di credito cooperativo
di pompiano e della Franciacorta
- pompiano (BS) -
Società Cooperativa
Capitale SoCiale € 2.271.696
RiSeRve € 297.949.650
iscritta all’albo delle Banche al numero 2438.00
iscritta all’albo delle Società Cooperative al numero a158955
aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti
ed al Fondo di Garanzia degli obbligazionisti del Credito Cooperativo
anno di fondazione 1919
Codice fiscale e Registro imprese di Brescia nr. 00436650170
partita iva 00561800988 – R.e.a. 19714 – Cod. aBi 08735
Sede legale e amm.: piazza S. andrea, 12
25030 pompiano (Bs) – italia (it)
it
SWiFt
Ft CoDe iCRaitMMKFo
Ft
ttel. 030.94691 Fax 030.9469301
e-mail: [email protected] - www.bccpompianofranciacorta.it
patRiMoNio RelaZioNale
45 mila rapporti con famiglie e imprese _
patRiMoNio FiDUCiaRio
1.682 milioni di Raccolta diretta _
1.646 milioni di Crediti con clientela _
1.695 milioni i finanziamenti erogati nell’esercizio _
patRiMoNio teRRitoRiale
37 Comuni con nostre Filiali_
127 Comuni di competenza_
39 milioni di
patRiMoNio iMMoBiliaRe
35 filiali su 47 in sedi di proprietà
299,5 milioni di
patRiMoNio Di viGilaNZa
233 milioni di
patRiMoNio liBeRo
17,59% di Core
tier 1
18,07% di total Capital Ratio
sommario
6
7
9
10
12
profili di responsabilità, ruolo e compiti degli organi sociali e società di revisione
Cariche sociali
avviso di convocazione
premesse per la comprensione del bilancio
Fatti salienti di fine 2008 e del 2009
iDeNtitÀ aZieNDale
16
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22
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profilo della Banca
la nostra Carta d’identità nel movimento cooperativo italiano
valori della Banca
indicatori di performance
Sviluppo territoriale
area operativa della Banca
le CiFRe Del 2009: in sintesi
32
34
36
48
Dati patrimoniali riclassificati
Conto economico
Dati significativi della gestione 2009
il piano di sviluppo 2010 - 2012
RelaZioNe Del ColleGio aMMiNiStRativo SUlla GeStioNe
53
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56
58
59
61
65
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71
72
74
74
76
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lettera del presidente
1. lo scenario economico di riferimento
• 1.2 l’economia internazionale
• 1.3 area dell’euro
• 1.4 italia
• 1.5 lombardia
2. l’andamento delle Banche di Credito Cooperativo italiane
• 2.2 l’andamento delle Banche di Credito Cooperativo lombarde
3. Criteri seguiti nella gestione sociale
• Collegamento con la base sociale e con i membri delle comunità locali
• Sviluppo dell’idea cooperativa e collegamento con le altre componenti del sistema
• elargizioni alle comunità
• valore aggiunto e la sua distribuzione tra i portatori di interesse
• progetto agricoltura
4. l’andamento della gestione e dinamiche dei principali aggregati
• 4.1 tassi bancari
• 4.2 il Risultato economico
• 4.3 attività di impiego e di raccolta
_ 4.3.1 operazioni di impiego con la clientela
_ 4.3.2 la qualità del credito
_ 4.3.2 Sofferenze
_ 4.3.2 partite incagliate
_ 4.3.3 la raccolta da clientela
_ 4.3.3 Raccolta diretta
_ 4.3.3 Raccolta indiretta
4.4 l’attività finanziaria
• 4.4.1 attività finanziarie disponibili per la negoziazione
• 4.4.2 attività finanziarie disponibili per la vendita
• 4.4.3 Disponibilità presso banche
4.5 il patrimonio e i rischi
• 4.5.1 il patrimonio
• 4.5.2 le attività di rischio, il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali
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5. altre poste significative
• 5.1 Servizi di pagamento
• 5.2 partecipazioni
• 5.3 Ristorno soci
6. la struttura operativa
• 6.1 le risorse umane
• 6.2 attività organizzative
• 6.3 attività di ricerca e di sviluppo
• 6.4 Sistema dei controlli interni e gestione dei rischi
• 6.5 informazioni
7. Fatti di rilievo
8. evoluzioni prevedibile della gestione
9. Considerazioni finali
10. approvazione del bilancio 2009 e ripartizione dell’utile
Note conclusive
RelaZioNe Del ColleGio SiNDaCale
RelaZioNe Della SoCieta Di ReviSioNe
CoNteNUto Del BilaNCio
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287
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296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
• parte C: informazioni sul Conto economico
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
alleGati al BilaNCio
298
299
300
la tutela del risparmio
prospetto degli immobili e dei mobili al 31/12/2009
Crescita della Banca dalla sua fondazione attraverso i principali aggregati.
pRoFili di responsabilità, RUolo e CoMpiti degli organi sociali e
SoCietÀ di revisione
ill quadro complessivo della “governance” della Banca,
inteso come il sistema di regole e delle procedure cui gli organi sociali
fanno riferimento per ispirare alla propria linea di condotta,
è stato definito tenendo presente le norme vigenti e
delle raccomandazioni emanate dalla Banca d’italia
d’
che valorizzano l’autonomia gestionale e le responsabilità degli organi societari
_ CoNSiGlio Di aMMiNiStRaZioNe
è il principale organo
rgano della Banca e mediante la sua istituzione di governo ne assicura la sana
e prudente gestione, nella prospettiva della continuità e dello sviluppo della Banca stessa.
la
a composizione, la durata, i poteri e le modalità di funzionamento del Consiglio di amministrazione sono indicati nel titolo vii (dall’art. 32 all’art. 40) del vigente statuto sociale.
_ CoMitato eSeCUtivo
è composto dal presidente, quale membro di diritto, e da quatto amministratori
mministratori nominati dal ConCon
siglio di amministrazione. la
a composizione, la durata, i poteri e le modalità di funzionamento sono
indicati nel titolo viii, art. 41 del vigente statuto sociale.
_ ColleGio SiNDaCale
è l’organo di controllo della Banca eletto dall’assemblea dei soci ai sensi dell’art. 41 dello statuto
sociale. Contribuisce ad assicurare la regolarità e la legittimità della gestione mediante la sua azione istituzionale di vigilanza orientata al mantenimento della sana e prudente gestione. la
a prudente
gestione è riconducibile al grado di avversione al rischio della Banca; la sana gestione è ispirata ai
criteri di piena efficienza funzionale e di correttezza nello svolgimento delle sue attività. i compiti
e i poteri del Collegio Sindacale sono indicati nel titolo iX, art. 43 del vigente statuto sociale.
_ ColleGio Dei pRoBiviRi
è l’organo interno della Banca ed ha funzioni di perseguire la bonaria composizione delle liti che dovessero insorgere
tra socio e Banca. la composizione, la durata, i poteri e le modalità di funzionamento del Collegio dei probiviri sono
indicati nel titolo
itolo Xi,
X art. 46 del vigente statuto sociale.
_ DiRettoRe
costituisce il vertice dell’organizzazione, è il Capo del personale ed ha responsabilità globale della conduzione della Banca. il Direttore attua le politiche e le strategie deliberate dal Consiglio di amministrazione e
concorre, sotto il profilo tecnico, a determinare l’orientamento aziendale. i compiti e attribuzioni del Diret
Direttore sono indicati nel titolo Xii, art, 47 del vigente statuto sociale.
_ SoCietÀ Di ReviSioNe
società iscritta in un apposito albo tenuto dalla Consob e, nel corso dell’esercizio ha il compito
di verificare:
- la regolare tenuta della contabilità sociale e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle
scritture contabili;
- che il Bilancio d’esercizio corrisponda alle risultanze delle scritture contabili e degli accertamenti eseguiti e che sia conforme alle norme che lo disciplina.
6
CaRiCHe sociali
_ Consiglio di amministrazione
presidente
vice presidente
residente
Consiglieri
Sergio GiRelli**
Francesco ploDaRi
Battista BottURi
Gianpaolo FoNtaNa
Guido MiRaNi
llorenzo MoliNaRi***
oscar MoliNaRi*
o
Giovanni va
v RiNelli*
Mario ZaMpieRi*
Za
_ Collegio Sindacale
presidente
residente
Sindaci effettivi
Sindaci supplenti
_ Direzione
Direttore Generale
Battista andrea lepiDi
orlando BeRtoli
alfredo BoNetti
Silvano MoMBelli
Massimo peDRetti
luigi MeNSi
_ Società di Revisione del Bilancio
aGN Serca s.n.c.
via Cipro n. 1
25124 Brescia
* Membri del Comitato esecutivo
** presidente del Comitato esecutivo
*** vicepresidente del Comitato esecutivo
7 _pRoFili di responsabilità
8
avviSo Di CoNvoCaZioNe
aSSeMBlea GeNeRale oRDiNaRia Dei SoCi
Egregio Socio,
sei invitato ad intervenire all’Assemblea ordinaria e straordinaria dei soci che avrà luogo in
prima convocazione Giovedì 29 aprile 2010 alle ore 8.00 presso la Sede della Banca in Pompiano,
Piazza S. Andrea n. 12 e, in qualora nel suddetto giorno non si raggiungesse il numero legale prescrit
prescritto per la valida costituzione dell’Assemblea, in
SECONDA CONVOCAZIONE
sabato 22 MAGGIO 2010 alle ore 15.30
Presso l’Aula Magna dell’Università degli Studi di Brescia
Facoltà di Ingegneria
Brescia - Via Branze n. 38
per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1)
2)
3)
4)
Bilancio al 31 dicembre 2009. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
Determinazione del sovrapprezzo delle azioni.
Determinazione del fido massimo da concedersi a ciascun obbligato.
Integrazione delle politiche di remunerazione dei consiglieri di amministrazione, dei dipendenti e
dei collaboratori non legati alla Banca da rapporti di lavoro subordinato.
5) Determinazione dei compensi per i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio
Sindacale.
6) Elezioni per il rinnovo dei componenti del Consiglio di Amministrazione previa determinazione del
loro numero, del Collegio Sindacale e del Collegio dei Probiviri.
Cordiali saluti.
Pompiano, lì 6 Aprile 2010
per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Sergio Girelli
potranno
otranno intervenire all’assemblea e prendere parte alle votazioni i soci che, alla data dell’assemblea, risultino iscritti da almeno novanta
giorni nel libro dei soci.
per la rilevazione della propria presenza all’assemblea il socio dovrà utilizzare l’apposita tessera a suo tempo consegnata.
in caso di impossibilità a partecipare il socio potrà rilasciare delega ad altro socio. per l’autenticazione della firma sulla delega, ai sensi
dell’art.25 dello statuto sociale, il socio delegante potrà recarsi, negli orari di sportello, presso la Filiale di riferimento, a partire dal ricevimento dell’avviso di convocazione e fino a tre giorni lavorativi precedenti la data dell’assemblea.
È a disposizione dei soci, presso la Sede della Banca (Ufficio personale e Soci), la bozza del bilancio con i relativi allegati.
9 _avviso di CoNvoCaZioNe
pReMeSSa
È significativo che dopo il temporale che ha sconvolto l’ economia e il
sistema finanziario mondiale, tornino in primo piano le grandi potenzialità dei piccoli istituti
stituti di credito che gestiscono il risparmio in un’ottica completamente diversa rispetto alle strategie dei grandi colossi del
credito e alle sofisticate speculazione dell’ingegneria finanziaria.
la
a peculiarità della Banca di Credito Cooperativo di pompiano e della
Franciacorta risiede nella sua intrinseca vocazione a reinvestire nell’area
di competenza il risparmio generato localmente.
esso
sso costituisce la leva più importante di sviluppo economico per le realtà produttive e sociali di riferimento.
la
a fiducia dei risparmiatori che si è costruita nel tempo con l’allocazione di
prodotti che hanno coniugato il rischio-rendimento e trasparenza è uno dei
fattori che ha consentito alla Banca la sostenibilità e la capacità di mantenere elevati i ritmi di crescita dei finanziamenti alle famiglie e al settore delle
piccole-medie imprese locali.
ill dato è ancora più rilevante se si tiene conto che l’elevato tasso di crescita del
credito erogato non sembra aver risentito della congiuntura economica sfavorevole di questo esercizio.
la
a sua attività, trova nel rapporto personale diretto e fiduciario, lo strumento fondamentale per porre le basi di uno sviluppo imperniato sulla persona, che nell’intermediazione ha potuto garantire una sempre maggiore efficienza nell’allocazione
delle risorse finanziarie.
alla base non c’è una tecnica, non ci sono regole, parametri o condizioni: alla base c’è
un rapporto personale che si basa sulla fiducia e quindi sulla relazione, su valori etici
praticati in una prospettiva di solidarietà sociale e di virtù personali.
il 1° gennaio 2007, è entrata in vigore la normativa sulla revisione cooperativa
che ha l’obiettivo di verificare la corretta applicazione dei requisiti mutualistici da parte delle Banche di Credito Cooperativo (Bcc) al fine di garantire
il rispetto dei valori distintivi che qualificano la categoria. in particolare, il
decreto ministeriale che detta le regole per la vigilanza cooperativa delle Bcc
stabilisce che tale vigilanza ha una duplice funzione:
_ è diretta a verificare la correttezza nell’applicazione dei requisiti mutualistici
cui è legato lo specifico trattamento fiscale;
_ ha l’obiettivo di supportare gli organi di direzione e amministrazione nel
costante miglioramento della gestione e del livello di democrazia interna, in
modo da promuovere l’effettiva partecipazione dei soci alla vita sociale.
10
introduzione
al fine di poter disporre di un documento che rappresenta la realtà della Banca e
le linee gestionali in tutte le sue dimensioni, il fascicolo “Bilancio 2009” evidenzia
gli andamenti patrimoniali, economici e finanziari più significativi, coniugati ed integrati con i principi e valori della responsabilità sociale e dello sviluppo sostenibile
per la verifica della coerenza tra identità e missione.
principi e valori nei quali la Banca si riconosce, che derivano dalla sua identità e
riportati:
_ nello Statuto ( art. 2),
_ nella Carta dei v
valori del credito cooperativo,
_ nella Carta della Coesione del credito cooperativo.
essi sono orientati ad una gestione attenta a generare, che è un valore non solo
per i soci, ma per tutti coloro che con essa intrecciano relazioni quotidiane: clienti,
collaboratori, fornitori, investitori, comunità locali, istituzioni pubbliche e private.
Rispetto alle altre imprese bancarie, la nostra Banca si distingue per il proprio
orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune, in coerenza con
la Carta dei v
valori del Credito Cooperativo.
Criteri Seguiti
nella Gestino Sociale
(art. 2 legge 59/1992 e
art. 2545 del Codice Covile)
l
l’art.150,
iv comma del ttesto Unico sulla legge bancaria, che ha modificato l’art.
21, comma iii della legge 31/1/1992 n.59, stabilisce che alle Banche di Credito
Cooperativo è applicabile l’art.2 della legge n.59 del 1992.
in forza di tale norma di richiamo gli amministratori delle società cooperative sono
tenuti, nella loro relazione al bilancio, ad indicare specificatamente i criteri seguiti
nella gestione sociale, per il conseguimento degli scopi statutari in conformità con
il carattere cooperativo della società.
il combinato disposto delle due norme (art. 150 e art. 2) impone agli amministratori della Banca di Credito Cooperativo di gestire l’impresa bancaria, tenendo conto
delle finalità mutualistiche che ne costituiscono la funzione specifica.
il Bilancio d’esercizio
informazioni patrimoniali,
economie-Finanziarie e
principi di Redazione
il documento di bilancio che si presenta in sede di approvazione è stato impostato
in termini e modi coerenti con le norme introdotte dai principi contabili internazionali (iaS/iFRS) e nel rispetto delle disposizioni che la Banca d’italia ha emanato
nell’ambito dei poteri regolamentari ad essa attribuiti in materia di “forme tecniche
“ dei bilanci bancari.
t disposizioni disciplinano gli schemi dello Stato patrimoniale, Conto economitali
co, prospetto della reddiitività complessiva, prospetto delle variazioni del patrimonio netto, Rendiconto finanziario, Nota integrativa.
il bilancio è corredato dalla relazione degli amministratori sulla situazione della
Banca e sull’andamento della gestione, nonché dalla relazione dei Sindaci.
il Bilancio 2009 della nostra Banca diventa un documento d’importanza essenziale, per informare chi è interessato allo svolgimento dell’attività, del suo rendimento
e del suo operato.
esso si ispira al principio di massima trasparenza dell'operatività, delle scelte e dei
risultati ottenuti, previsto dalla normativa vigente e ribadito dal Comitato di Basilea,
dalla Consob e dalla Banca d’italia.
Con questo documento si vuole dimostrare che il nostro istituto di credito è protagonista socialmente responsabile nella zona in cui opera con atti e fatti concreti e
coerenti con la sua mission.
11 _pReMeSSa
2008 - 2009_ Fatti SalieNti
_ inizio della crisi
Nel MoNDo
_a
agosto
gosto 2007
Crisi del mercato dei mutui subprime statunitensi
_13 e14 Settembre 2008
avvio
a
vvio procedura di fallimento di llehman Brothers e salvataggio di Merrill lynch.
l
_16 Settembre 2008
la
a Fed autorizza un prestito al gruppo assicurativo aiG.
_18 Settembre 2008
la banca inglese lloyds tBS è autorizzata da Banca d’inghilterra al salvataggio di HBoS (istituto operante
nei Crediti ipotecari)
_ 26 Settembre 2008
Banca Washinghton Mutual annuncia avvio fallimento.
_ 3 ottobre 2008
il parlamento USa
USa approva piano emergency economic Stabilization
CoNSiGlio eCoFiN
Si limita a fissare fra gli obiettivi comuni quello di “assicurare sufficiente flessibilità nell’applicazione delle regole
contabili in presenza di eccezionali condizioni di mercato: a tale riguardo si considera che in condizioni eccezionali
alle istituzioni finanziarie e non finanziarie dovrebbe essere consentito di valutare gli attivi sulla base di ipotesi sul
rischio di default piuttosto che al valore corrente di mercato, che in situazioni di il liquidità dei mercati potrebbe
risultare inappropriato”.
GoveRNo italiaNo
vara
v
ara misure urgenti per garantire la stabilità del sistema creditizio italiano e la continuità nell’erogazione del
credito alle imprese e ai consumatori (D.l.
(D. 155)
BoRSe valoRi _ Dicembre 2008
_ Mibtel registra una perdita del 49% rispetto al valore d’inizio d’anno,
_ Stoxx 600 registra una perdita del 44%,
_ S&p500 registra una flessione del 41%.
Così pure tutti gli indici delle altre borse evidenziano perdite oltre il 40% rispetto ai valori
di inizio d’anno.
_ azioni anticrisi della Nostra Banca
piaNo FaMiGlie
_ interventi di sostegno al reddito per la sospensione del lavoro (CiG),
(C
_ sospensione
ospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei mutui a carico delle famiglie disagiate,
_ rinegoziazione mutui per la prima casa,
_ sostegno alle famiglie per il pagamento delle rate mutuo scadenti nel 2009
(Dlgs 29/11/2008 n. 185),
_ ill risparmio familiare incentivato con emissioni di prestiti obbligazionari al 3% e 3,5%.
piaNo iMpReSe
_ Sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale dei mutui.
_ Finanziamenti agevolati a tassi predefiniti per la ristrutturazione dei debiti.
12
_ le
l misure urgenti per il sostegno alle famiglie e imprese, vengono diffuse tramite pubblicazioni sui giornali locali di Brescia-Bergamo-lecco e mediante l’organizzazione di
convegni e tavole rotonde con le associazioni di categoria per promuovere il confronto
sulle tematiche più importanti che caratterizzano i territori in cui la Banca opera.
CoNveGNi
_ 15 Gennaio 2009
Convegno a orzinuovi (Bs) per cittadini e operatori economici: “il cittadino e l’impresa davanti alla crisi”
_ 5 Marzo 2009
Convegno a pompiano (Bs) per operatori economici: “investire nel fotovoltaico”
_ 2 aprile
prile 2009
Convegno a Rovato (Bs) per operatori economici sul tema “le misure anticrisi”
_ 3 aprile
prile 2009
Convegno a provaglio d’iseo (Bs) per professionisti e imprenditori:“Competere in un periodo di Crisi”,
_ 13 Maggio 2009
incontro
ncontro con gli studenti del Master di economia con l’Università Rumena di Bucarest – Fundatia pitagora
_ 28 Maggio 2009
Convegno a pompiano (Bs) per operatori economici: “la rivoluzione solare e le nuove opportunità”
_ 8 Giugno 2009
Convegno a Calusco d’adda (Bg) per operatori economici: “Fiera, impresa..in un periodo di crisi”
_ 26 Novembre 2009
Convegno Fiera orzinuovi (Bs) per giovani e famiglie: ”il piano casa Regionale”
_ 2 Dicembre 2009
Convegno a orzinuovi (Bs) per professionisti e imprenditori: “Strumenti per la ripresa”
lecco
bergamo
monza brianza
brescia
MILANO
Rete teRRitoRiale
_ 30 ottobre 2009 apertura della 43° filiale nel Comune di Ronco Briantino (Mb)
_ 2 Novembre 2009 apertura della 44° filiale nel Comune di Bernareggio (Mb)
_ 1° aprile 2010 apertura della 45° filiale nel comune di vimercate (Mb)
_ 6 aprile 2010 apertura della 46° filiale nel comune di agrate Brianza (Mb)
_ 12 aprile 2010 apertura della 47° filiale nel comune di Brugherio (Mb)
cremona
_ aprile 2009
la Banca d’italia consegna il rapporto ispettivo ( periodo 18 Novembre 2008 -19
Febbraio 2009) al Consiglio di amministrazione della Banca con giudizi di eccellenza
sui profili esaminati.
_ 16 Maggio 2009
approvazione
pprovazione del Bilancio 2008 e modifica Statuto Sociale.
_ Settembre 2009
Sia la Raccolta Diretta che i Crediti verso Clientela superano i 1.600 milioni di euro.
_ 15 Settembre 2009
ill Consiglio di amministrazione
mministrazione delibera in ordine all’operazione di aumento del capitale sociale di iccrea Holding
Spa
a di sottoscrivere n° 55.114 azioni per il complessivo valore nominale di € 2,85 milioni.
_ 26 ottobre 2009
approvazione
pprovazione del piano Strategico triennale 2010-2012
_ 10 Novembre 2009
approvazione del piano Sportelli anno 2010 e 2011, gli obiettivi del piano prevedono l’apertura
di 10 nuove filiali.
13 _2008-2009 FFatti salienti
1
iDeNtitÀ
aZieNDale
16
19
20
22
26
28
profilo della Banca
la nostra Carta d’identità nel movimento cooperativo italiano
valori della Banca
indicatori di performance
Sviluppo territoriale
area operativa della Banca
15 _relazione del CoNSiGlio Di aMMiNiSt
S RaZioNe
St
il pRoFilo della Banca
the pRoFile of Bank
the Bank of Cooperative Credit of pompiano and the Franciacorta is one of the
principal banking realities of the italian
Cooperative Credit, putting herself to the
second place for patrimony and to the seventh one for dimension, in the list of the
446 italian Bcc banks.
Her reputation, the ability to interpret the
changes of the society and the economy,
has given her the prestige to develop an
active role of catalyst of the social and
economic growth of the territory in which
work.
it develops a role of local bank of reference in the 127 communes of operational
competence, with an active and punctual
presence, busy in to recognize and to valorize “in loco” all those resources and entrepreneurial initiatives that are essential
to the development of the local economy.
the
he tradition, the innovation, the culture of the to do and the ability to accept
the challenges, to interpret the changes
of the society and the economy they are
the first subjects that the Bank uses for a
long time. this
his cultural predisposition of
his has produced in the time a “virtuous
circle” composed of enterprises, knowledges, places of employment and ways of do
what you/they have contributed to turn
the province of Brescia and the Franciacorta into territories that produce excellences recognized in international circle.
the
he problems and the necessities of the
clientele have become its opportunities
because gotten used to do of the dialogue
and of the equality the strategic orientation, appropriating herself of the intuitions
coming from different circles, exclusively
relegated not to those typical of her own
banking activity.
the
he expansion in the communities of the
zone of competence, the promotion of the
lasting relationships with the small savers,
the privileged possession the area of the
credit mediation and the operational focusing with families and small enterprises,
have been the common factors in which
the Bank has made lever to face and to
dominate the new risks created by the
global financial instability.
ttoday
oday the Bank operates through a net of
47 branches, you assembles in the provinces of Brescia, Bergamo, llecco and Monza, not only offering credit services in the
urban realities, but also in small communes, setting herself as an efficient bank,
competitive, articulated in the offer of the
products, directed to the innovation and
promoting of deserving and farsighted
projects economically.
in
n the last 5 years, the deposits and investments from Clients and the collecting
la
a Banca di Credito Cooperativo di pompiano e della Franciacorta è una delle
principali realtà bancarie del Credito Cooperativo italiano, collocandosi al secondo
posto per mezzi patrimoniali e al settimo per dimensione, nell’elenco delle 426 Bcc
italiane.
taliane.
la sua reputazione, la capacità di interpretare i cambiamenti della società e dell’economia, le hanno dato il prestigio di svolgere un ruolo attivo di catalizzatore della
crescita sociale ed economica del territorio in cui opera.
essa svolge un ruolo di Banca locale di riferimento nei 143 comuni di competenza,
con una presenza attiva e puntuale, impegnata nel riconoscere e valorizzare “in loco”
tutte quelle risorse ed iniziative imprenditoriali che sono indispensabili all’economia
locale.
la tradizione, l’innovazione, la cultura del fare e la capacità di accettare le sfide, di
interpretare i cambiamenti della società e dell’economia sono parte del patrimonio
operativo della Banca. Questa predisposizione ha creato nel tempo un “circolo virtuoso” che ha contribuito a trasformare la Bassa bresciana e la Franciacorta in territori
con eccellenze riconosciute in ambito internazionale.
il radicamento nelle comunità della zona di competenza, la promozione di rapporti
duraturi con le famiglie e le piccole imprese, sono stati i fattori con i quali la Banca
ha affrontato e gestito i rischi legati all’instabilità finanziaria globale, particolarmente
accentuati in questo ultimo periodo.
oggi la Banca opera attraverso una rete di 47 filiali, concentrate nelle province di
Brescia, Bergamo, lecco e Monza, offrendo servizi creditizi non solo nelle grandi
realtà urbane, ma anche in piccoli comuni, ponendosi come impresa bancaria efficiente, competitiva, articolata nell’offerta di prodotti e orientata all’innovazione e alla
promozione di iniziative economiche.
Negli ultimi 5 esercizi gli impieghi e la raccolta sono più che raddoppiati, con un
tasso di crescita medio annuo del 16,54% a fronte del 10,97% del sistema bancario
nazionale. il grado di patrimonializzazione risulta essere più che doppio rispetto
alle attività di rischio (18,07%), il rilevante potenziamento della rete commerciale
(+ 24 sportelli nel quinquennio considerato) ha comportato anche una significativa
crescita del numero dei collaboratori (+ n. 82) a fronte di una generale contrazione
registrata dal sistema bancario italiano.
Sotto il profilo del rischio, della liquidità e della solidità i dati al 31/12/2009 fanno
emergere i seguenti indici:
BaSSo pRoFilo Di RiSCHio
- il rapporto tra sofferenze nette e crediti netti è dello 0,80% (1,71% il sistema);
- il rapporto delle rettifiche di valore sulle sofferenze lorde è del 50,58%;
- il rapporto tra sofferenze nette e patrimonio di vigilanza è del 4,37%;
(12,23% il sistema).
eCCelleNte liQUiDitÀ
- posizione netta interbancaria positiva per 45 milioni oltre ad affidamenti disponibili
di 40 milioni e titoli non impegnati dello Stato per 103 milioni;
- flussi in entrata (a vista, da 1 a 7 gg, da 1 a 3 mesi) risultano superiori del doppio
dei flussi in uscita;
- fonti di raccolta in aumento e ben diversificate;
- il 78% della raccolta diretta proviene dalle famiglie.
16
of money have doubled with a rate growth
of 16,54% annual compared to 10,97% of
the banking system, the degree of asset
altogether results to be doubler in comparison to the activities of risk (18,07%), the
remarkable expansion of the commercial
net (+ 24 counters in the last five years)
she has also behaved a meaningful growth of the number of the collaborators (+ n.
82) to forehead of a general contraction
recorded by the italian
talian banking system.
the
he reason of success is fundamentally
that of being the bank of the communities
and a most important reference for the
local initiatives: social, cultural, religious,
humanitarian.
CoeFFiCieNti patRiMoNiali
- il rapporto del patrimonio di base con le attività di rischio ponderate è del 17,59%;
- il rapporto del patrimonio di vigilanza con il rischio complessivo è del 18,07%;
- il patrimonio di vigilanza di oltre 299,5 milioni risulta eccedente alle attività di
rischio del 1’ pilastro per 167 milioni pari al 55,82%.
l ragioni di questo successo stanno fondamentalmente nel non aver abbandonato
le
la mission originaria, che è quella di essere la Banca delle comunità e per le comunità, ma anche importante punto di riferimento per le iniziative locali a carattere
sociale, culturale, religioso ed umanitario.
17 _identità aZieNDale
La CARTA d’IDENTITÀ rappresenta sinteticamente
le principali quantità patrimoniali ed economiche
raggiunte dalla Banca alla fine del 2009.
Esse sono raffrontate con le quantità realizzate dalle BCC italiane
per individuare il posizionamento della Banca
nell’ambito del Credito Cooperativo italiano.
(I valori che non vengono misurati poi non vengono gestiti)
18
la nostra CARTA D’IDENTITÀ
“nel movimento del credito cooperativo italiano”
47 Filiali (+ 11,90%)
143 Comuni di competenza operativa(+18,18%)
2.526 Soci (+12,47%)
45.000
2.016 + 11,35%
300,2+ 7,20%
1.646+ 12,86%
1.682+ 12,12%
milioni di € di ATTIVO PATRIMONIALE
6 Bcc Italiana
2 Bcc Lombarda
milioni di € di PATRIMONIO
2 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
6 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
milioni di € di RACCOLTA DIRETTA 8 Bcc Italiana
2 Bcc Lombarda
milioni di € di CREDITI VERSO CLIENTI
46,9
63,5
18,5
-8,59%
milioni di € di INTERESSI NETTI
7 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
+ 1,12%
milioni di € di PROVENTI NETTI
7 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
-21,22%
milioni di € di UTILE NETTO
2 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
48,85%
6,59% di COST INCOME RATIO
1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
1 Bcc Lombarda
di ROE 1 Bcc Italiana
14
198
milioni di € il MONTANTE PER DIPENDENTE
1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
mila di € il MARGINE D’INTERESSE PER DIPENDENTE
1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
di PATRIMONIO sulla raccolta diretta
1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
di PATRIMONIO sui crediti verso clienti
1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
dell’ATTIVO PATRIMONIALE impiegato verso clienti
4 Bcc Italiana
2 Bcc Lombarda
di Total Capital Ratio 1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
di Tier 1 Ratio Risk 1 Bcc Italiana
1 Bcc Lombarda
17,85%
18,23%
81,68%
18,07%
17,59%
Clienti (+9,76%)
19 _identità AZIENDALE
i valoRi della Banca
i valori nei quali la Banca si riconosce, e che derivano dalla sua identità, sono delideli
neati nei tre documenti principali:
_ il fondamento è l’articolo 2 dello Statuto;
_ la Carta dei v
valori, che è il patto che lega il Credito Cooperativo alle comunità
locali;
_ la Carta della Coesione, che è la sintesi dello stile della mutualità riferita alle strutture del sistema del Credito Cooperativo e alle loro relazioni interne.
StatUto
_ Mutualità senza fine di speculazione privata
_ Miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche
_ Sviluppo della cooperazione
_ Coesione sociale e crescita sostenibile del territorio
_ orientamento al sociale e bene comune
_ Democrazia economica e scambio mutualistico tra soci
CaRta Dei valoRi
_ primato e centralità della persona
_ Credito cooperativo produttore di utilità e vantaggi
_ promozione della partecipazione
_ promozione dello sviluppo locale
_ Formazione permanente
_a
attività imprenditoriale “a responsabilità sociale” e al servizio dell’economia civile
CaRta Della CoeSioNe
_ indipendenza giuridica ed autonomia imprenditoriale delle Bcc
_ Credito cooperativo – sistema coordinato di autonomie
_ Sistema come fattore competitivo per il posizionamento istituzionale, concorrenziale
e reputazionale
_ Solidarietà all’interno delle Bcc e fra Bcc
_ llegano con il territorio
_ efficienza economica, qualitativa, relazionale
_ ttrasparenza nelle relazioni interne e circolazione delle informazioni
_ Reciprocità come impegno di ciascuno a contribuire alle attività comuni.
2005 _articolo 2 dello Statuto della B.C.C.
di pompiano e della Franciacorta-Società Cooperativa
Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione
privata. la Società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità
locali nelle operazioni e nei servizi di banca, perseguendo il miglioramento delle
condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo
della cooperazione, l’educazione al risparmio e alla previdenza, nonché la coesione
sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nella quale opera, la
società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il
bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei v
valori del
Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economicofinanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci.
20
perché la BCC è differente?
... dall’ articolo
2 dello Statuto della Banca di Credito Cooperativo:
CONVENIENZA
“Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira (ai principi dell’insegnamento
sociale cristiano e) ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione
privata. la Società ha lo scopo di favorire i soci e gli appartenenti alle comunità locali
nelle operazioni e nei servizi di banca,...
BEN-ESSERE
... perseguendo il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche degli stessi e promuovendo lo sviluppo della cooperazione e l’educazione al risparmio
e alla previdenza,
(più di ben-avere)
COOPERAZIONECOESIONE
SVILUPPO SOSTENIBILE
DIFFERENZA
... nonché la coesione sociale
... e la crescita responsabile e sostenibile del territorio nella quale opera...
... la società si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire
il bene comune. È altresì impegnata ad agire in coerenza con la Carta dei valori del
Credito Cooperativo e a rendere effettivi forme adeguate di democrazia economicofinanziaria e lo scambio mutualistico tra i soci.”
perché la nostra BCC è differente?
Avevo un progetto per la testa, adesso ne ho molti in cantiere. E ogni volta posso contare su una doppia dose
di fiducia: la mia e quella della mia banca, che finanzia le imprese sostenendo le loro idee. Da quelle più semplici
a quelle più ambiziose.
Ho accettato la sfida di portare avanti un’impresa moderna e in espansione. E posso contare su una banca vicina,
che capisce le mie esigenze. Che, in più, ha la forza di una grande rete di 440 banche locali e mutualistiche.
LA MIA BANCA
È DIFFERENTE.
LA MIA BANCA
È DIFFERENTE.
(E LA MIA AZIENDA PURE).
(E ANCH’IO NON SCHERZO).
21 _identità aZieNDale
indicatori di performance
Gli indici di bilancio sono indicatori il cui obiettivo è di costituire la base di riferimento per evidenziare andamenti non
immediatamente percepibili attraverso la semplice osservazione dei dati di bilancio, oltre che analizzare lo sviluppo della
performance nei vari settori della gestione aziendale.
Gli aspetti della gestione che sono meritevoli di particolare attenzione sono: la struttura finanziaria, la redditività, l’efficienza economica, i rischi.
INDICATORI PATRIMONIALI (in mgl. di €)
Totale attivo
var. %
Totale crediti
var. %
- verso banche
- verso clientela
di cui sofferenze
Attività finanziarie
var. %
- per la negoziazione
- disponibili per la vendita
di cui partecipazioni
Immobilizzazioni
var. %
- materiali
- immateriali
- in via di dismissione
Totale depositi
var. %
- da clientela
- da banche
Patrimonio
var. %
di cui: capitale sociale
utile d’esercizio
2009
2.015.866
11,35%
2008
1.810.443
14,05%
2007
1.587.416
20,55%
2006
1.316.763
15,52%
2005
1.139.863
14,70%
2004
993.742
14,53%
1.691.214
10,01%
44.727
1.646.487
13.118
1.537.337
14,10%
78.476
1.458.861
14.325
1.347.342
16,61%
71.547
1.275.795
7.805
1.155.475
20,71%
70.735
1.084.740
6.387
957.207
12,65%
61.154
896.053
4.183
849.700
18,83%
74.273
775.427
4.632
270.584
21,33%
2.475
268.109
14.142
223.016
18,29%
1.535
221.481
11.291
188.527
54,46%
34
188.493
11.291
122.056
-14,19%
122.056
9.408
142.232
30,31%
40.699
101.533
9.408
109.146
-10,14%
26.374
82.772
9.408
39.969
8,01%
39.821
64
84
37.006
6,45%
36.846
76
84
34.763
30,12%
34.615
64
84
26.716
13,84%
26.615
17
84
23.467
2,60%
23.375
8
84
22.872
62,37%
22.569
22
281
1.681.645
12,12%
1.670.559
11.086
1.499.897
17,85%
1.476.864
23.033
1.272.767
22,71%
1.262.725
10.042
1.037.234
14,45%
1.037.234
906.271
16,97%
906.271
774.798
16,92%
774.798
300.221
7,20%
2.272
18.465
280.064
8,06%
1.871
23.439
259.182
10,68%
1.494
26.591
234.167
11,33%
1.090
25.566
210.335
7,18%
731
17.256
196.247
16,56%
376
16.171
PATRIMONIO E RISCHI (in mgl di €)
Attività di rischio ponderate
var. %
- rischio di credito (8%)
- altri rischi
1.657.434
9,71%
122.295
10.300
1.510.806
17,72%
111.246
9.618
1.283.422
12,76%
102.674
1.509
1.138.202
22,72%
91.056
23
927.450
13,76%
74.196
1.156
815.279
19,36%
65.222
455
Patrimonio di vigilanza
var. %
- patrimonio di base
- patrimonio supplementare
299.512
6,97%
291.571
7.941
279.988
8,05%
272.693
7.295
259.118
10,69%
251.823
7.295
234.098
11,47%
226.803
7.295
210.011
10,74%
202.700
7.311
189.644
7,24%
183.123
6.521
Total Capital Ratio
- patrimonio richiesto per i rischi
- eccedenza patrimoniale
18,07%
132.595
166.917
18,53%
120.864
159.124
20,19%
104.183
154.935
20,57%
91.079
143.019
22,64%
75.352
134.659
23,26%
65.677
123.967
22
INDICATORI ECONOMICI (in mgl di €)
2009
2008
2007
2006
2005
2004
Margine d’interesse
46.917
51.327
46.480
38.939
32.618
29.216
Proventi operativi netti
63.465
62.762
59.619
51.845
44.010
38.073
Risultato attività ordinarie
32.361
33.517
34.714
29.656
23.961
18.206
Utile d’esercizio
18.465
23.439
26.591
25.566
17.256
16.172
var. %
-21,22%
-11,85%
4,01%
48,16%
6,70%
23,48%
Numero dipendenti
244
231
213
196
187
171
- puntuali
244
230
213
196
187
171
INDICATORI DI STRUTTURA
- medi annuali
Numero soci
Numero sportelli
237
225
206
192
180
167
2.526
2.246
2.152
1.952
1.785
1.537
44
42
34
31
27
23
INDICATORI ECONOMICO-FINANZIARI
INDICI DI SOLIDITÀ (%)
Crediti v. clientela / Totale attivo
81,68%
80,58%
80,37%
82,38%
78,61%
78,03%
Patrimonio / Crediti verso clientela
18,23%
19,20%
20,32%
21,59%
23,47%
25,31%
Raccolta diretta / Totale attivo
83,42%
82,85%
80,18%
78,77%
79,51%
77,97%
Patrimonio / Raccolta diretta
17,85%
18,67%
20,36%
22,58%
23,21%
25,33%
Patrim. vigilanza / Attività rischio pond.
18,07%
18,53%
20,19%
20,57%
22,64%
23,26%
Sofferenze nette / Crediti v. clientela
0,80%
0,98%
0,61%
0,59%
0,47%
0,60%
Sofferenze nette / Patrimonio di vigilanza
4,38%
5,12%
3,01%
2,73%
1,99%
2,44%
Roe
6,59%
9,04%
11,36%
12,15%
8,79%
9,61%
Roa
1,02%
1,48%
2,02%
2,24%
1,74%
1,86%
Margine interesse / Nr. medio dipendenti
198
228
226
203
181
175
Margine intermed. / Nr. medio dipendenti
268
279
289
270
245
228
14.043
13.150
12.372
11.052
10.013
9.283
Costi del personale / Margine d’interesse
37,31%
32,34%
30,01%
29,96%
32,13%
33,60%
Cost income ratio
48,85%
46,14%
41,46%
42,80%
45,56%
48,74%
INDICI DI RISCHIOSITÀ (%)
INDICI DI REDDITIVITÀ (%)
INDICI DI PRODUTTIVITÀ (in mgl di €)
Montante / Nr. medio dipendenti
INDICI DI EFFICIENZA (%)
(1)
(2)
(3)
Rapporto “utile netto” e “patrimonio lordo”.
Rapporto “utile netto” e “totale attivo medio”.
Rapporto “spese amministrative + ammortamenti” e “proventi operativi netti”.
23 _identità AZIENDALE
VALORE AGGIUNTO (in mgl di €)
2009
2008
2007
1. Produzione del valore aggiunto
Valore della produzione
107.657
118.363
Costi intermedi della produzione
-59.752
47.905
14.327
VALORE AGGIUNTO LORDO
2006
2005
2004
99.180
75.125
62.903
54.395
-66.968
-47.088
-26.888
-21.386
-20.661
51.395
52.092
48.237
41.517
33.734
13.704
11.446
9.657
8.377
8.085
2. Ripartizione del valore aggiunto
REMUNERAZIONE DEL PERSONALE
- diretta
- indiretta
3179
2.893
2.506
2.009
1.859
1.733
17.506
16.597
13.952
11.666
10.236
9.818
CONTRIBUZIONI
- al sociale
979
879
956
596
519
635
- ai soci
968
857
693
542
499
480
- alla cooperazione italiana
554
703
798
767
663
485
2.501
2.439
2.447
1.905
1.681
1.600
4.463
4.831
6.115
5.265
4.415
3.477
REMUNERAZIONE DELLA PUBBLICA AMMINISTR.
- imposte dirette
- imposte indirette
4.793
4.138
3.831
3.932
3.078
2.560
9.256
8.969
9.946
9.197
7.493
6.037
1.841
1.754
1.147
1.520
1.435
1.293
REMUNERAZIONE DELLA BANCA
- rettifiche/riprese su immobili
16.811
21.636
24.600
23.949
20.672
14.986
- accantonamenti a riserve
18.652
23.390
25.747
25.469
22.107
16.279
VALORE AGGIUNTO LORDO
47.905
51.395
52.092
48.237
41.517
33.734
Valore di libro
Valore di mercato
re
Lo sviluppo sostenibile
(in grafico)
v
a
lo
Ambientale
e
d
i
Umano e sociale
Intellettuale
rm
La Banca, con la propria attività,
ha prodotto valore a vantaggio
dei soci, della comunità locale,
della collettività, dei propri collaboratori, della pubblica amministrazione, della promozione della
cooperazione e della costruzione
del proprio sviluppo futuro.
Fo
L’aggregato che esprime la ricchezza generata dalla Banca è il
valore aggiunto lordo che può
essere calcolato come la differenza tra il valore della produzione e i
costi sostenuti per la produzione
stessa, al netto delle componenti
straordinaria.
Reputazione
Finanziario
Patrimoniale
Valore
corrente
misurato
Investitori
Sviluppo
sostenibile
Soci
Clienti
e
B
Collaboratori
n
Comunità
ia
c
fi
e
ri
24
Stato
Fornitori
INDICATORI SOCIALI
2009
2008
2007
2006
2005
2004
POSTI DI LAVORO CREATI
14
18
18
10
14
4
- uomini
12
13
13
7
10
2
- donne
2
5
5
3
4
2
- giovani/anziani
203
101
144
131
90
198
- volontariato
200
246
57
144
192
165
- iniziative sociali / culturali
217
102
224
196
168
203
CONTRIBUTI ALLA COMUNITÀ (in mgl di €)
- parrocchie / oratori
155
98
212
125
69
69
Totale
775
547
637
596
519
635
FINANZIAMENTI ALLE FAMIGLIE (in ml. di euro)
217
216
250
191
FINANZIAMENTI ALLE IMPRESE (in ml. di euro)
1.429
1.243
1.026
894
INDICATORI DI CAPITALE UMANO
2009
2008
2007
2006
2005
2004
Età media del personale
39
38
35
36
36
36
- dipendenti uomini
39
39
37
38
38
38
- dipendenti donne
37
36
31
32
32
33
Turnover in uscita
(dipendenti dismessi / totale dipendenti)
5
9
10
5
4
1
2%
3%
4,69%
2,56%
2,16%
0,58%
Ore di formazione
5.758
5.790
5.473
3.536
5.101
4.014
40
61
33
35
36
61
2009
2008
2007
2006
2005
2004
35.894
32.739
31.005
24.321
23.295
15.218
4.009
2.400
7.607
3.240
886
978
- Investimenti in mobili / arredi
302
694
970
339
389
382
- Investimenti in impianti / macchinari
603
851
1.361
1.166
794
651
4.914
3.945
9.938
4.745
2.069
2.011
Investimenti in formazione (in mgl di €)
INDICATORI DI CAPITALE STRUTTURALE
(in mgl di €)
Patrimonio immobiliare
- Investimenti in immobili
Totale investimenti
25 _identità AZIENDALE
SvilUppo territoriale
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
poMpiaNo
Roccafranca
Barbariga
Rudiano
ttorbole Casaglia
t
trenzano
Rovato
Castelcovati
Chiari
Cazzago S. M.
passirano
Coccaglio
Urago d’oglio
Roncadelle
Brescia 1 (v
( ia vallecamonica)
vallecamonica)
l
lograto
Castrezzato
Corzano
Mairano - pievedizio
orzinuovi
provaglio d’iseo
Flero
Berlingo
Brescia 2 ((vill. prealpino)
realpino)
Rodengo S. - padergnone
adergnone
palazzolo sull’oglio
glio
ttelgate (Bg)
palosco (Bg)
Calcinate (Bg)
Brescia 3 ((via Buffalora)
Seriate (Bg)
Bergamo 1 ((v
via l. palazzolo)
Curno (Bg)
Brescia 4 (p
p.le
p
.le C. Battisti)
Bonate Sopra (Bg)
Bergamo 2 (v
(via a. Mai, 17)
Brescia 5 (Freccia Rossa)
Brescia 6 (Corso l. Bazoli)
Calusco D’adda (Bg)
tterno
erno D’isola (Bg)
Brescia 7 ((v
via Cremona)
Robbiate (lc)
( c)
Ronco Briantino (Mb)
Bernareggio (Mb)
vimercate
imercate (Mb)
agrate
a
grate Brianza (Mb)
Brugherio (Mb)
monza brianza
MILANO
26
lecco
bergamo
brescia
cremona
27 _identità aZieNDale
area operativa della banca
Sede e direzione – Piazza Sant’Andrea n. 12
25030 Pompiano (BS)
Anno di
apertura
1919
1973
1987
1991
1992
1993
1993
1994
1994
1994
1995
1995
1996
1997
1997
1998
1999
2001
2003
2003
2004
2004
2004
2005
2005
2005
2005
2006
2006
2006
2006
2007
2007
2007
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2008
2009
2009
2010
2010
2010
Località
Indirizzo
Dati utili
1 - POMPIANO
2 - ROCCAFRANCA
3 – BARBARIGA
4 - RUDIANO
5 - TORBOLE CASAGLIA
6 - TRENZANO
7 - ROVATO
8 - CASTELCOVATI
9 - CHIARI
10 - CAZZAGO S. M.
11 - PASSIRANO
12 - COCCAGLIO
13 - URAGO D’OGLIO
14 - RONCADELLE
15 - BRESCIA 1
16 - LOGRATO
17 - CASTREZZATO
18 - CORZANO
19 - MAIRANO - PIEVEDIZIO
20 - ORZINUOVI
21 - PROVAGLIO D’ISEO
22 - FLERO
23 - BERLINGO
24 - BRESCIA 2
25 - RODENGO S. - PADERGNONE
26 - PALAZZOLO S/O
27 - TELGATE (Bg)
28 - PALOSCO (Bg)
29 - CALCINATE (Bg)
30 - BRESCIA 3
31 - SERIATE (Bg)
32 - BERGAMO
33 - CURNO (Bg)
34 - BRESCIA 4
35 - BONATE SOPRA (Bg)
36 - BERGAMO 2
37 - BRESCIA 5
38 - BRESCIA 6
39 - CALUSCO D’ADDA (Bg)
40 - TERNO D’ISOLA (Bg)
41 - BRESCIA 7 (Via Cremona)
42 - ROBBIATE (Lc)
43 - RONCO BRIANTINO (Mb)
44 - BERNAREGGIO (Mb)
45 - VIMERCATE (Mb)
46 - AGRATE BRIANZA (Mb)
47 – BRUGHERIO (Mb)
Piazza S.Andrea, 2
Tel.030 9462201
fax 030 9462350
Via S.Gervasio e Protasio, 38
Tel.030 7090119
fax 030 7090816
Piazza Aldo Moro, 2
Tel. 030 9770970
fax 030 9971059
Via Mazzotti, 13
Tel.030-7060069
fax 030 7060069
Via Donatori di Sangue, 4
Tel. 030 2150471
fax 030 2150461
Via Castello, 2
Tel. 030 9974846
fax 030 9974847
Contrada del Barbone
Tel. 030 7703535
fax 030 7703553
Via Roma, 1
Tel. 030 7080418
fax 030-718216
Via Bonatelli, 2
Tel. 030 7001645
fax 030 7001665
Piazza Vittorio Emanuele II, 1
Tel. 030 7751044
fax 030 7751044
Piazza Europa, 4
Tel.030 653180
fax 030 653180
Via Marconi, 9
Tel. 030 724198
fax 030 7243178
Piazza Marconi, 13
Tel.030 7071083
fax 030 7071084
Via Martiri della Libertà, 102
Tel. 030 2583398
fax 030 2583332
Via Vallecamonica, 22/C
Tel. 030 314121
fax 030 318790
Via Martiri della Libertà, 17
Tel. 030 9972204
fax 030 9972204
Via Gatti ang. Via Alfieri
Tel. 030 7040807
fax 030 7040807
V.lo Meridionale, 1
Tel. 030 9770752
fax 030 9770600
Via Sandro Pertini, 11
Tel. 030 9975510
fax 030 9975586
Piazza Garibaldi, 16
Tel. 030 9941901
fax 030 943741
Piazza Portici, 12/13
Tel. 030 9881284
fax 030 9881004
Via Mazzini ang. Via Solforino
Tel. 030 2563023
fax 030 2563525
Via Roma, 33
Tel. 030 9972440
fax 030 9972441
Via del Brolo n. 57/59
Tel. 030 2008213
fax 030 2006286
Via Risorgimento 33
Tel. 030 6110299
fax 030 6119546
Piazza Roma, 36
Tel. 030 7402667
fax 030 7400116
Via Colleoni, 17H
Tel. 035 4420357
fax 035 4491247
Via Umberto 1°, 78
Tel. 035 846024
fax 035 4497998
Via Delle Betulle, 13
Tel. 035 4499334
fax 035 4429034
Via Buffalora 85/N
Tel. 030 2304978
fax 030 23001222
Piazza Giovanni XXIII
Tel. 035 300281
fax 035 4520338
Via Don Luigi Palazzolo, 17
Tel. 035 240205
fax 035 4284458
Largo Vittoria, 6
Tel. 035 4517043
fax 035 4517048
Piazzale C. Battisti n. 8
Tel. 030 3099628
fax 030 398861
Via S. Lorenzo, 5
Tel. 035 0680010
fax 035 4943920
Via Angelo Maj, 17
Tel. 035 0680005
fax 035 236111
Freccia .Rossa, Via Flli Ugoni
Tel. 030 2040050/1
fax 030 2942176
Corso L. Bazoli n. 33
Tel. 030 2040061
fax 030 2312073
Via Vitt.Emanuele n. 1169
Tel. 035 0680012/3
fax 035 4380002
Via Valtrighe s.n.
Tel. 039 2740010/1
fax 039 511070
28
Via Cremona n. 202
Tel. 030 2040041/2
fax 030 2451010
Via Mario Riva n. 48
Tel. 035 0680014-035
fax 035 9003096
Via IV Novembre n. 27/29
Tel. 039 9640252/3
fax 039 6079941
Via Prinetti n. 3
Tel. 039 9640250/1
fax 039 6901590
Via G. Garibaldi, 2
Tel. 039 9620004/5
fax 039 6260638
Corso G. Matteotti, 118
Tel. 039 9620002/3
fax 039 6892603
Via S. Clotilde, 21
Tel 039 9620000/1
fax 039 882556
la rete territoriale
La competenza territoriale viene definita in base al criterio di continuità territoriale: l’operatività deve essere limitata ai
comuni nei quali la banca ha la sede legale, le succursali e alle aree limitrofe. Il 95% del credito deve essere erogato
all’interno dell’ambito territoriale di competenza e solo in piccola parte fuori da tale ambito.
Al 31/3/2010 la Banca dispone di una rete territoriale composta da 47 filiali di cui:
- 31 nella provincia di Brescia (n. 7 nel capoluogo bresciano);
- 10 nella provincia di Bergamo (n. 2 nel capoluogo bergamasco);
- 1 nella provincia di Lecco;
- 5 nella provincia di Monza-Brianza.
La competenza territoriale si estende su n. 143 comuni di cui:
- 63 nella provincia di Brescia;
- 49 nella provincia di Bergamo;
- 7 nella provincia di Lecco;
- 1 nella provincia di Cremona;
- 7 nella provincia di Milano;
- 16 nella provincia di Monza Brianza.
Complessivamente il territorio di competenza presenta una popolazione vicina al milione e mezzo di abitanti.
Sorisole
Ponteranica
Villa
d’Adda
Merate
Imbersago
Paladina
Sotto
il Monte
Carvico
Torre
Boldone
Valbrembo
Mapello
BERGAMO
Gorle
Mozzo
Pedrengo Albano
Presezzo
Terno
BG2
Sant’Alessandro
Curno
d’Isola
Seriate
Bonate Sopra
Solza
Paderno
Orio
Chignolo
Brusaporto
Medolago
d’Adda
Treviolo
BG1
al
serio
Osnago
d’Isola Bonate
Verderio
Costa di
Lallio
Superiore
Sotto
Ronco
Azzano
Mezzate
Briantino Verderio
Bagnatica
Chiuduno
S. Paolo
Castelli
Inferiore
Stezzano
Grassobbio
Usmate
Grumello Calepio
Cornate
Velate Carnate Bernareggio
Capriolo
del Monte
Bolgare
d’Adda
Aicurzio
Robbiate Calusco
d’Adda
Sulbiate
Arcore
Vimercate
Villasanta
Ponte
S. Pietro
Cavernago Calcinate
Ghisalba
Concorezzo
Monza
Cologno
Monzese
Palazzolo
S/O
Erbusco
Pontoglio
Rovato
Chiari
Pumenengo
Torre
P.
Paderno
F.
Berlingo
Castelcovati
Trenzano Maclodio
Brandico
Roccafranca
Orzinuovi
Capriano
del Colle
Dello
Villachiara
Borgo S. Giacomo
Offlaga
Botticino
BS5
Freccia Rossa
BS7
BS3 BS6
Flero
Azzano
Barbariga
San Paolo
29 _identità AZIENDALE
BS1
Mairano Mella
Corzano Longhera
Pompiano
Nave
BRESCIA BS4
Mella
Lograto
Comezzano
Cizzago
Bovezzo
Collebeato
BS2
Torbole
Casaglia Castel
Orzivecchi
Soncino
Cellatica
Travagliato
Rudiano
Concesio
Rodengo
Saiano Gussago
Roncadelle
Castrezzato
Calcio
Vimodrone
Monticelli
B. Ome
Castegnato
Ospitaletto
Coccaglio
Urago
d'Oglio
Cernusco
sul Naviglio
Provaglio
d'Iseo
Cazzago
S. Martino
Cologne
Cividate
al P.
Carugate
Cortefranca
A dro
Passirano
Mornico Palosco
al Serio
Martinengo
Agrate
Brianza Caponego
Brugherio
Sesto
San Giovanni
Burago
di M. Cavenago
di B.
Iseo
Telgate
Bellusco
Omago
Lago d'Iseo
Poncarale
S. Zeno
Naviglio
Borgosatollo
Rezzato
Castenedolo
2
le CiFRe Del 2009
in sintesi
32
34
36
48
Dati patrimoniali riclassificati
Conto economico
Dati significativi della gestione 2009
il piano di sviluppo 2010 - 2012
31 _le CiFRe del 2009 in sintesi
DATI PATRIMONIALI riclassificati
Declassified PROPERTY DATA
(in migliaia di e)
ATTIVO - Balance sheet – assets
1 Cassa e disponibilità liquide - Cash and liquid funds
2 Crediti: Loans:
- crediti verso banche - due from banks
- crediti verso clientela - loans to customers
3 Attività finanziarie: Financial assets
- di negoziazione - for trading
- disponibili per la vendita - available for sale
4 Attività materiali e immateriali - Tangibile and intangibile assets
5 Altre attività: Other assets:
- derivati di copertura
- fiscali - tax assets
- in via di dismissione - held for sale
- altre - other
Totale dell’attivo - Total assets
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO - Balance sheet – Liabilities
1 Debiti verso banche - Due to banks
2 Raccolta da clientela - Financial activities of the clientele
2008
v.ass.
v.%
5.974
6.436
-462
-7,18%
1.691.214
1.537.337
153.877
10,01%
44.727
78.476
-33.749
-43,01%
1.646.487
1.458.861
187.626
12,86%
270.584
223.015
47.569
21,33%
2.475
1.534
941
61,34%
268.109
221.481
46.628
21,05%
39.885
36.922
2.963
8,03%
8.209
6.733
1.476
21,92%
106
-
106
100,00%
2.526
2.249
277
12,32%
84
84
-
-
5.493
4.400
1.093
24,84%
2.015.866
1.810.443
205.423
11,35%
2009
2008
v.ass.
v.%
11.932
23.579
-11.647
-49,40%
1.670.560
1.476.864
193.696
13,12%
- debiti verso clientela - Financial activities of the clientele
685.240
565.813
119.427
21,11%
- titoli in circolazione - debt securities issued
900.630
639.160
261.470
40,91%
84.690
271.891
-187.201
-68,85%
28.357
23.295
5.062
21,73%
- Passività finanziarie valutate al fair value
financial liabilities valued at fair value
3 Passività: liabilities:
- finanziarie - financial liabilities
42
639
-597
-93,43%
- fiscali - tax liabilities
1.106
170
936
550,79%
- altre - other liabilities
27.209
22.486
4.723
21,01%
3.141
4.838
-1.697
-35,08%
301.876
281.867
20.009
7,10%
274.824
252.617
22.207
8,79%
8.587
5.811
2.776
47,77%
4 Fondi a destinazione specifica - Specific funds
5 Patrimonio: Equity:
- capitale e riserve - issued capital and reserves
- riserve di valutazione- revalutation reserves
- utile d’esercizio - net profit
2009
Totale del passivo - Total liabilities
32
18.465
23.439
-4.974
-21,22%
2.015.866
1.810.443
205.423
11,35%
Composizione in %
dell’attivo
Composition in %
of the asset
2009
2008
Crediti v/clientela
81,7%
1.646,5
80,6%
1.458,9
Attività finanziarie
13,4%
270,6
12,3%
223,0
Altre attività
2,4%
48,1
2,4%
43,7
Cassa e banche
2,5%
50,7
4,7
84,9
Attivo patrimoniale
100,0%
2.015,9
100,0%
1.810,4
187,63
Variazioni 2009 dell’attivo
(in milioni di e)
47,57
Variations of the asset
during the 2008 (millions of e)
4,44
Cassa e banche
Crediti v/clientela
Attività finanziarie
Altre attività
-34,21
Composizione in %
del passivo
2009
2008
83,5%
1.682,5
82,9%
1.500,4
Passività
1,4%
28,4
1,3%
23,3
0,2%
3,1
0,3%
4,8
15%
301,9
15,6%
281,9
100,0%
2.015,9
100,0%
1.810,4
Raccolta e banche
Fondi
Patrimonio
Composition in %
of the passive property
Passivo patrimoniale
182,05
Variazioni 2009 del passivo
(in milioni di e)
Variations of the passive
property during the 2008
20,01
(millions of e)
Raccolta e banche
33 _le cifre del 2009 in sintesi
5,06
-1,70
Passività
Fondi
Patrimonio
conto ECONOMICO
INCOME statement
(in migliaia di e)
Per fornire una rappresentazione più adeguata sulle risultanze reddituali, è stato
predisposto un conto economico sintetico attraverso appropriate riclassificazioni
e secondo criteri espositivi più adeguati a rappresentare il contenuto delle voci in
chiave gestionale.
2009
2008
v.ass.
v.%
Proventi degli impieghi
Interest income and similar revenues
89.974
105.791
-15.817
-14,95%
Costo della raccolta
Interest expense and similar charges
-43.057
-54.463
-11.406
-20,94%
MARGINE D’INTERESSE
NET INTEREST MARGIN
46.917
51.328
-4.411
-8,59%
Commissioni nette
Commission net
9.084
7.905
1.179
14,91%
Dividendi e risultati delle attività/passività finanziarie
Dividend income and result of the assets/liabilities
3.626
139
3.487
2508,63%
Altri oneri/proventi di gestione
Other net operating income
3.838
3.390
448
13,22%
PROVENTI OPERATIVI NETTI
GROSS INCOME
63.465
62.762
703
1,12%
Spese del personale
Staff expenses
-17.506
-16.597
909
5,48%
Spese amministrative
Administrative expenses
-11.719
-10.896
823
7,55%
-
-
-1.878
-1.752
126
7,19%
Costi operativi
Operating costs
-31.103
-29.245
1.858
6,35%
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
TOTAL PROFIT FROM CONTINUING OPERATIONS
32.362
33.517
-1.155
-3,45%
-9.470
-5.244
4.226
80,59%
36
-2
38
1900,00%
22.928
28.271
-5.343
-18,90%
-4463
-4.832
369
-7,64%
18.465
23.439
-4.974
-21,22%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Net provisions to reserves for risks and charges
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali
Value adjustments on fixed assets
Rettifiche/riprese di valore nette sui crediti
Net adjustments/value writebacks due to deterioration of receivables
Utili (perdite) su investimenti
Gains (losses) from the disposal oh investments
RISULTATO CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE
NET INCOME FROM CURRENT OPERATIONS GROSS OF TAXATION
Imposte sul reddito
Income tax for the year on current operation
UTILE D’ESERCIZIO
NET PROFIT
34
73,93%
81,78%
Margine d'interesse
26,07%
18,22%
Ricavi da servizi
-49,01%
-46,60%
Costi operativi
Proventi
Operativi netti = 100
-14,92%
-8,36%
Rettifiche / riprese su crediti
2009
Net Operational
proceeds = 100
29,09%
37,35%
Utile d’esercizio
2008
62,76 63,47
51,33
46,92
I margini del
conto economico
28,27
23,44
22,93
18,47
(in milioni di e)
2009
Borders of the
economic account
2008
Proventi netti
Margine
d'interesse
48,24
Risultato attività
operativa
52,09
Utile d’esercizio
51,40
47,91
41,52
33,73
Il valore aggiunto lordo
creato dal 2004 al 2009
(in milioni di e)
Gross assistant value
created since 2004 to 2009
2004
2005
2006
2007
2008
2009
118,36
107,66
99,18
75,13
Il valore prodotto
e costo della produzione
dal 2004 al 2009
59,75
54,40
47,09
(in milioni di e)
20,66
Produced value and cost of the
production since 2004 to 2009
66,97
62,90
2004
21,39
2005
26,89
2006
Valore della produzione
35 _le cifre del 2009 in sintesi
2007
2008
Costo della produzione
2009
Dati significativi della gestione del 2009
I NUMERI
dEl 2009
in parentesi i valori assoluti
e 1.646 MIlIoNI
è il totale dei finanziamenti in
essere alla fine del 2009
+ 12,86%
(+187 milioni)
e 1.682 milioni
è il totale della raccolta diretta
alla fine del 2009
+ 12,12%
(+182 milioni)
e 300 milioni
è il patrimonio
atrimonio alla fine
del 2009
+ 7,20%
0,80%
è il tasso di sofferenze sui
finanziamenti alla fine del 2009
48,85%
è il Cost income ratio
alla fine del 2009
17,59%
core Tier 1
è il rapporto del patrimonio
di base e le a
attività
ttività di rischio
18,07%
Total capital ratio
è il rapporto del patrimonio
di vigilanza e le a
attività
ttività di rischio
ill 2009 è stato un esercizio difficile e i conti ne hanno risentito come dimostra la generale diminuzione dei volumi intermediati, accompagnato ad un rallentamento della
crescita degli impieghi (+12,86% contro il 14,35% dell’esercizio scorso), alla debolezza
della domanda di credito di famiglie e imprese, all’aumento della rischiosità. tuttavia
t
in questa realtà, la Banca è riuscita a salvaguardare il margini operativi, creando nel
contempo le condizioni per cogliere appieno le opportunità che si creeranno quando
il mercato riprenderà forza.
l’attività commerciale, pur evidenziando una flessione rispetto al 2008, si è mantel’attività
nuta nel corso dell’esercizio su livelli mediamente elevati, registrando uno sviluppo
del 12,86% nei crediti alla clientela e del 12,12% nella raccolta diretta con prodotti e
servizi in un’ottica rinnovata ai bisogni della clientela.
Giacenze medie
2009
2008
v.ass.
v.%
attivo fruttifero
a
1.843.017
1.634.295
208.722
12,77%
- finanziamenti
1.542.893
1.379.941
162.952
11,81%
300.124
254.354
45.770
17,99%
1.509.472
1.361.517
147.955
10,87%
1.491.306
1.340.057
151.249
11,29%
18.166
21.460
-3.294
-15,35%
3.352.489
2.995.812
356.677
11,91%
- investimenti
Passivo oneroso
- raccolta da clientela
- raccolta da banche
Volumi intermediati
il Conto economico presenta un utile netto di 18,47 milioni in diminuzione del 21,22%
rispetto ai 23,44 milioni del 2008.
Nelle sue linee generali, lo sviluppo dell’intermediazione creditizia con clientela
ha rappresentato, anche per il corrente esercizio, il fattore trainante del margine
d’intermediazione; il margine d’interesse con 46,92 milioni mostra una diminuzione
dell’8,59%, per una più accentuata diminuzione dei tassi attivi rispetto ai passivi,
le commissioni evidenziano un aumento del 14,91% dovuto al miglioramento della
capacità di servizio, l’attività finanziaria ha generato profitti per 3,63 milioni contro i
139 mila del 2008, i costi operativi manifestano un aumento del 6,35% per la mutata
dimensione aziendale mentre le rettifiche su crediti si sono attestate a 9,47 milioni
per il peggioramento della capacità finanziaria dei debitori.
i valori dello Stato patrimoniale, espressivi dell’andamento dell’intermediazione
creditizia, evidenziano volumi operativi medi superiori a 3.352,5 milioni in aumento
rispetto all’esercizio precedente del 11,91% pari a 356,7 milioni.
Gli andamenti delineati hanno trovato puntuale riflesso nell’indice del 6,59% del Roe,
del 18,07% del coefficiente di patrimonializzazione, del 48,85% di cost incom ratio
(indice di redditività) e dello 0,80% del rischio creditizio (sofferenze nette/crediti verso
clientela).
in un contesto generale più competitivo, la presenza della Banca sul territorio è aumentata nella provincia brianzola con l’apertura degli sportelli nei comuni di Ronco
Briantino (Mb), Bernareggio (Mb), vimercate, agrate Brianza e Brugherio (Mb). a tutt’
oggi la Banca è operativa in 127 comuni lombardi con 47 filiali il presidio territoriale
si è arricchito grazie alle funzionalità offerte dall’evoluzione informatica con canali diretti che offrono autonomia gestionale alle aziende, rapidità nella operatività e
trasparenza nelle condizioni.
la situazione della Banca è da ritenersi ottima, è frutto di sane e prudenti gestioni
del credito, è adeguatamente patrimonializzata e protetta da perdite inattese, può far
fronte a crisi congiunturali senza contraccolpi sulla disponibilità di risorse finanziarie,
ha obiettivi di lungo termine, sa gestire il rischio e l’attenzione al cliente e al suo territorio oltre che garantire alle aziende e famiglie clienti un servizio adeguato al meglio.
36
Meaningful Data of the management 2009
NUMBERS
of 2009
in parenthesis the absolute values
e 1.646 millions
total of the financings
at the end of 2009
+ 12,86%
(+187 millions)
2009 has been a difficult exercise and the accounts have heard again as of it it
shows the general diminution of the harvest and the employments, accompanied to
a deceleration of the growth of the employments (+12,86% against the 14,35% of the
last exercise), to the weakness of the question of credit of families and enterprises,
to the increase of the risk. Nevertheless in this reality, the Bank has succeeded in
safeguarding the operational borders, creating at the same time the conditions for
to fully gather the opportunities that you/they will be created when the market will
take back strength.
the commercial activity, also underlining a bending in comparison to 2008, she is
maintained during the exercise on you middly level elevated, recording a 12,86%
development in the credits to the clientele and of 12,12% in the direct harvest with
products and services in a renewed optics to the needs of the clientele.
annual middle stocks
e 1.682 millions
total of the directs deposits
at the and of 2009
+ 12,12%
(+182 millions)
e 300 millions
patrimony at the end of 2009
+ 7,20%
0,80%
rate of sufferingss on the
financing at the end of 2009
48,85%
cost income ratio
at the end of 2009
17,59%
core Tier 1
itt is the relationship of the
patrimony
atrimony of base and the activities of total risk
2009
2008
v.ass.
v.%
activities
1.843.017
1.634.295
208.722
12,77%
- credits towards clientele
1.542.893
1.379.941
162.952
11,81%
300.124
254.354
45.770
17,99%
1.509.472
1.361.517
147.955
10,87%
1.491.306
1.340.057
151.249
11,29%
18.166
21.460
-3.294
-15,35%
3.352.489
2.995.812
356.677
11,91%
- investments in financial activity
Passive
- deposits from clientele
- deposits from banks
Total
the economic account underlines a net profit of over 18,47 million in diminution in
comparison to the 23,44 million of the exercise 2008.
in general, the development of the credit mediation with clientele has represented,
also for the current exercise, the most important factor of the border of mediation; the
border of interest with 46,92 million shows a 8,59% diminution, for a more accented
diminution of the active rates in comparison to the passive ones, the errands they
underline a due 14,91% increase to the improvement of the ability of service, financial
activity has produced profits for 3,63 million against 2008 the 139 thousand, the operational costs they manifest a 6,35% increase for changes her/it business dimension
while the rectifications on credits are attested to 9,47 million for the worsening of the
financial ability of the debtors.
the values of the property State, expressive of the course of the intermediazione credit
brokerage, they underline volumes operational middle superior to the 3.352,5 million,
in 10,64% increase equal to 356,7 million in comparison to the last exercise.
the data here delineated have found punctual reflex in the index of 6,59% of the Roe,
in the 18,07% of the coefficient of patrimony, in the 46,14% of cost incom ratio (index
of profitability) and in the 0,98% of the credit risk (sofferenze/crediti toward clients).
in a more competitive general context, the presence of the Bank on the territory is
increased in the province of brianza with the opening of the counters in the communes of Ronco Briantino (Mb), Bernareggio (Mb), vimercate, agrate Brianza and
Brugherio (Mb). ttoday the Bank is operational in 127 communes of the llombardy with
47 branches. the territorial garrison has become wealthy thanks to the functionalities offered by the computer evolution with direct channels that offer managerial
autonomy
18,07%
Total capital ratio
itt is the relationship pf the
patrimony oh vigilance
igilance and the
activities of total risk
37 _le CiFRe del 2009 in sintesi
To end exercise the asset and the passive
property overcome the 2.015 million, recording a 11,35% growth rate. Remarkable
the quota of the asset appears reported
to credits to the clientele (81,68%) in light
increase in comparison to him 80,58%
of 2008, equal to 1.646,49 million, while
from the side of the passive property the
direct harvest represents the 83,42% with
A fine esercizio l’attivo ed il passivo patrimoniale superano i 2.015 milioni, facendo
registrare un tasso di crescita dell’11,35%. Rilevante appare la quota dell’attivo riferita
a crediti verso clientela (81,68%) in lieve incremento rispetto all’80,58% del 2008, pari
a 1.646,49 milioni, mentre dal lato del passivo patrimoniale la raccolta diretta rappresenta l’ 83,42% con 1.681,65 milioni con una significativa variazione positiva del
12,12% sul 2008; la massa patrimoniale, con l’utile di periodo conseguito pari a 18,46
milioni, rappresenta il 14,97% dell’aggregato con 300,22 milioni di euro (+7,20%).
CREDITI VERSO CLIENTELA Conti correnti
2009
2008
v.ass.
v. %
363.610
366.389
-2.779
-0,76%
90.734
89.592
1.142
1,27%
Smobilizzo crediti
Prestiti personali
Mutui
30.184
40.933
-10.749
-26,26%
1.147.179
946.016
201.163
21,26%
Altri crediti
Impieghi vivi
1.662
1.606
56
3,49%
1.633.369
1.444.536
188.833
13,07%
Sofferenze
Totale impieghi
13.118
14.325
-1.207
-8,43%
1.646.487
1.458.861
187.626
12,86%
di cui:
- breve termine
449.022
474.077
-25.055
-5,26%
1.184.347
970.459
213.888
22,04%
1.633.369
1.444.536
188.833
13,07%
- medio/lungo termine
impieghi vivi
Sofferenze
Totale impieghi
1.681,65 million with a 12,12% meaningful
positive variation on 2008; the property
mass with the profit of period achieved
equal to 18,46 million represents 14,97%
of the aggregate with 300,22 million of
European (+7,20%).
Credits to the clientele reach the 1.646,49
million in 12,86% increase on 2008. The
growth, in bending respect the last exercise
(14,35%), has interested the loans in the
families and those to the enterprises. The
disbursed financings, also recording a light
deceleration in the brief term, have continued to expand themselves to elevated
rhythms in the credits to middle term.
The incidence of the clean sufferings is
attested to the 0,80% on the total one
of the employments toward clientele, in
diminution in comparison to the 0,61% of
end 2007 (1,08% in October of the Italian
banks).
To cover the risk of the credits, a fund has
been created for 1,77 million Euros equal
to him 0,11% of the alive employments,
calculated through models that keep in
mind of the components of Probability of
Default (PD) and Loss Given Default (LGD)
of the single operations.
13.118
14.325
-1.207
-8,43%
1.646.487
1.458.861
187.626
12,86%
I crediti verso la clientela raggiungono i 1.646,49 milioni in aumento del 12,86% sul
2008. La crescita, in flessione rispetto l’esercizio scorso (14,35%), ha interessato sia
i prestiti alle famiglie sia quelli alle imprese. I finanziamenti erogati, pur registrando
una lieve decelerazione nel breve termine, hanno continuato ad espandersi a ritmi
elevati nei crediti a medio termine.
L’incidenza delle sofferenze nette si attesta allo 0,80% sul totale degli impieghi
verso clientela, in diminuzione rispetto allo 0,98% di fine 2008 (2,02% le banche
italiane)
A copertura del rischio fisiologico insito nei crediti ad andamento regolare, è stato
costituito mediante modelli che tengono conto delle componenti di Probability of
default e Loss Given default delle singole partite, un fondo svalutazione collettivo di
1,77 milioni pari allo 0,11% degli impieghi vivi.
1.646
1.459
1.276
1.085
896
775
Andamento dei crediti
verso clienti
189
Trend of the credits
fowards clients
119
(in milioni di e)
2004
183
187
121
2005
2006
Credito verso clienti
38
191
2007
2008
Variazione sull'esercizio precedente
2009
INVESTIMENTI
2009
Attività finanziarie per la negoziazione
Attività finanziarie per la vendita
di cui:
v.ass.
v. %
2.475
1.535
940
61,24%
268.108
221.481
46.627
21,05%
Crediti verso banche
Totale
2008
44.727
78.476
-33.749
-43,01%
315.310
301.492
13.818
4,58%
39.074
66.913
-27.839
-41,60%
- disponibilità liquide
- disponibilità a scadenza
- titoli e fondi
256.821
217.706
39.115
17,97%
- finanziamenti
2.798
4.047
-1.249
-30,86%
- partecipazioni
14.142
11.291
2.851
25,25%
2.475
1.535
940
61,24%
315.310
301.492
13.818
4,58%
- strumenti derivati
Totale
The investments in financial activity for
her “sale” and in credits toward “banks”
quantified in 315,31 million introduces a
4,58% increase equal to 13,82 million.
Gli investimenti in attività finanziarie per la negoziazione, per la vendita e in crediti
verso banche quantificati in 315,31 milioni presentano un aumento del 4,58% pari a
13,82 milioni.
The 12,3% of the investments is for interbank deposits, 81,40% (251,5 million) in
State titles and in funds of the oicr (5,3
million), and 6,21% in shares of the companies
Il 12,3% della voce (39 milioni) è investito in depositi interbancari, l’81,40% (251,5
milioni) in titoli dello Stato e quote oicr (5,3 milioni), e il rimanente 6,21% in finanziamenti, partecipazioni e strumenti derivati.
Disponibilità
liquide 39,1
Composizione degli investimenti
Composition of the investments
Partecipazioni 14,1
Strumenti derivati 2,5
Finanziamenti 2,8
(in milioni di e)
Titoli di debito
e quote oicr 256,8
315
299
45
260
78
71
203
193
183
61
Andamento degli investimenti
70
74
270
221
Trend of the investments
188
(in milioni di e)
142
122
109
2004
2005
2006
Attività finanziarie
39 _le cifre del 2009 in sintesi
2007
Crediti verso banche
2008
2009
RACCOLTA DIRETTA
2009
2008
v.ass.
1.670.559
1.476.864
193.695
13,12%
11.086
23.033
-11.947
-51,87%
1.681.645
1.499.897
181.748
12,12%
- raccolta a breve termine
721.190
593.081
128.109
21,60%
- raccolta a medio/lungo termine
960.455
906.816
53.639
5,92%
1.681.645
1.499.897
181.748
12,12%
87.402
70.733
16.669
23,57%
Raccolta da clientela
Raccolta da banche
Raccolta diretta
di cui:
Totale
RACCOLTA INDIRETTA
Raccolta amministrata
Raccolta gestita
41.160
37.254
3.906
10,48%
128.562
107.987
20.575
19,05%
1.810.207
1.607.884
202.323
12,58%
Raccolta indiretta
MASSA AMMINISTRATA
The financial activities of the clientele
and banks reach the 1.810,21 million, an
increase of 12,58%.
The evolution of the direct deposits and
banks is maintained with a rate of growth
beginning trendy year around 12,12%
against the 9,27% of the Italian banks.
Such course mirrors a strong development of the 21,60% of the component to
b.t. (+128 million) and an increase of the
harvest to 5,92% mlt (+53,64 million).
Inside the indirect deposits, the administered compartment underlines a diminution of 23,57% and 10,48% the managed
saving.
v. %
Le attività finanziarie della clientela hanno raggiunto i 1.810,21 milioni, in aumento
del 12,58% rispetto all’esercizio scorso.
L’evoluzione della raccolta diretta da clientela si è mantenuta con un tasso di
crescita tendenziale da inizio anno, attorno al 12,12% contro il 9,27% delle banche
italiane.
Tale andamento rispecchia un robusto sviluppo del 21,60% della componente a b.t.
(+128 milioni) ed un aumento della raccolta a mlt del 5,92% (+53,64 milioni).
All’ interno della raccolta indiretta, il comparto amministrato evidenzia un aumento
del 23,57% mentre il risparmio gestito del 10,48%.
1.682
1.500
1.273
1.037
906
775
236
Andamento della
raccolta diretta
112
Trend of direct deposits
2004
(in milioni di e)
131
2005
raccolta diretta
40
227
182
131
2006
2007
2008
variazione sull'esercizio precedente
2009
PATRIMONIO
v.ass.
2.272
1.871
401
21,43%
944
778
166
21,34%
288.418
271.605
16.813
6,19%
8.587
5.810
2.777
47,80%
300.221
280.064
20.157
7,20%
Capitale sociale
Riserve
Riserve da valutazione
The property means amount to 300,22
million, marking an increase of 20,16 million in comparison to 2008, consequential
mainly from the process of self-financing.
2008
Sovrapprezzi di emissione
Totale
2009
v. %
I mezzi patrimoniali ammontano a 300,22 milioni, segnando un incremento di 20,16
milioni rispetto al 2008, derivante principalmente dal processo di autofinanziamento.
FREE CAPITAL
Patrimonio
2009
2008
v.ass.
v. %
300.221
280.064
20.157
7,20%
- Partecipazioni
-14.142
-11.291
2.851
25,25%
- Immobilizzazioni materiali
-39.821
-36.846
2.975
8,07%
-64
-76
-12
-15,79%
- Immobilizzazioni immateriali
- Sofferenze
-13.118
-14.325
-1.207
-8,43%
Capitale a copertura
-67.145
-62.538
4.607
7,37%
Free Capital
233.076
217.526
15.550
7,15%
The free capital amounts to 233,07 million, considering that of the 300,22 million
of assets, 67,14 million guarantee the coverage of the fixed assets, of the shares and
of the bank’s losses
Il Patrimonio libero (free capital) ammonta a 233,07 milioni, considerando che dei
300,22 milioni di patrimonio, 67,14 milioni garantiscono la copertura delle immobilizzazioni, delle partecipazioni e delle sofferenze nette.
300
280
259
234
210
233
205
184
172
218
192
153
Patrimonio e Free Capital
Assets and Free Capital
2004
2005
(in milioni di e)
2006
patrimonio
41 _le cifre del 2009 in sintesi
2007
free capital
2008
2009
PATRIMONIO DI VIGILANZA
Patrimonio di base
2008
v.ass.
v. %
291.571
272.693
18.878
6,92%
7.941
7.295
646
8,86%
299.512
279.988
19.524
6,97%
1.657.438
1.510.810
146.628
9,71%
Patrimonio supplementare
Patrimonio di Vigilanza
2009
Attività di rischio ponderate
Rischi di credito
122.295
111.246
11.049
9,93%
Rischi di mercato
1
6
-5
-83,33%
Rischio operativo
8.681
8.056
625
7,76%
Altri requisiti
1.618
1.556
62
3,98%
Patrimonio a copertura di rischi
132.595
120.864
11.731
9,71%
Eccedenza patrimoniale
166.917
159.124
7.793
4,90%
18,07%
18,53%
Total capital ratio
The activities of risk, equal to 1.657,4
million, have recorded a 9,71% increase
around the last year.
The property requisite for the risk of credit
absorbs 92,23% of the total property requisite (92,04% in 2008). The property requisite for the risks of market and other
risks absorb the 1,23%, while the operational requisite 6,55%.
The surveillance reserves integrally covers the exposure of the risks with a property absorption of 132,59 million, while the
property excess of 166,92 million results in
increase of 7,79 million on 2008.
The property structure of surveillance
amounts to 299,51 million of which 291,57
qualified million primary level and 7,94
million with additional character.
Le attività di rischio complessive, pari a 1.657,4 milioni, hanno registrato un aumento del 9,71% sull’esercizio precedente.
Il requisito patrimoniale per il rischio di credito assorbe il 92,23% dei requisiti patrimoniali totali (92,04% nel 2008). I requisiti patrimoniali per i rischi di mercato e altri
rischi assorbono l’1,23%, mentre il requisito operativo il 6,55%.
Il patrimonio di vigilanza copre integralmente l’esposizione dei rischi con un assorbimento patrimoniale di 132,59 milioni, mentre l’eccedenza patrimoniale di 166,92
milioni risulta in aumento di 7,79 milioni sul 2008.
La struttura patrimoniale di vigilanza ammonta a 299,51 milioni di cui 291,57
milioni qualificati di livello primario e 7,94 milioni aventi carattere supplementare.
Il Total capital ratio del 18,07%, superiore di 2,26 volte rispetto ai valori minimi
imposti dall’organo di Vigilanza (8%).
The Total capital ratio 18,07%, superior
of 2,26 times in comparison to the least
values imposed by the organ of Vigilance
(8%).
2.000
1.657
23,26%
1.511
22,54%
1.500
20,57
1.302
18,53%
19,90%
1.138
18,07%
932
1.000
Patrimonio di vigilanza e
rischi operativi
Serveillance reserves and
operational risks
500
(in milioni di e)
2004
42
2005
2006
2007
2008
2009
conto ECONOMICO
2009
2008
v.ass.
v.%
Interessi attivi e proventi assimilati
89.974
105.791
-15.817
-14,95%
Interessi passivi e oneri assimilati
-43.057
-54.463
-11.406
-20,94%
46.917
51.328
-4.411
-8,59%
ATTIVO FRUTTIFERO
1.843.017
1.634.295
208.722
12,77%
- finanziamenti
1.542.893
1.379.941
162.952
11,81%
MARGINE D’INTERESSE
Giacenze medie annuali
- investimenti
PASSIVO ONEROSO
- raccolta diretta
altre passività
VOLUMI INTERMEDIATI
300.124
254.354
45.770
17,99%
1.509.472
1.361.517
147.955
10,87%
1.491.306
1.340.057
151.249
11,29%
18.166
21.460
-3.294
-15,35%
3.352.489
2.995.812
356.677
11,91%
RENDIMENTI - COSTI IN %
ATTIVO FRUTTIFERO
4.76%
6,46%
-1,70
PASSIVO ONEROSO
-2.73%
-4,00%
-1,27
FORBICE COMMERCIALE
2,03%
2,46%
-0,43
9.084
8.067
1.017
7.905
6.589
1.316
1.179
1.478
-299
COMMISSIONI NETTE:
- di cui servizi bancari
- di cui: gestione e intermediazione
Interests reach 46,92 million in 8,59% in
diminution on the preceding year. Such
dynamics is imputable to the growth of the
volume intermediated (+356,68 million),
with an increase of 43 cents of point on
the spread between debit and credit interest rates (2,03% against 2,46% of 2008).
The interest-bearing middle activities of
the year have increased of 12,77%, with
the loans to clientele attested to 1.542,89
millions and of the financial investments
to 300,12 millions.
The money lying at our bank shows an
increase of 10,87% due to the expansion
of loans to 1.491,31 million and from banks
to 18,17 million.
The differential one between the middle
rate of the fertile asset and the middle
rate of the passive onerous is attested
to 2,03%, in diminution of the 43 cents
in comparison to 2,46% of the exercise
2008.
The net commissions amount to 9,08
million, showing a 14,91% increase on the
preceding year.
14,91%
22,43%
-22,72%
Il margine d’interesse si attesta a 46,92 milioni in rallentamento dell’ 8,59%
sull’esercizio precedente. Tale dinamica è ascrivibile alla crescita dei volumi intermediati (+ 356,68 milioni), cui s’è aggiunto una diminuzione di 43 centesimi di punto
della forbice commerciale (2,03% contro il 2,46% del 2008).
Le attività medie fruttifere dell’esercizio sono aumentate del 12,77%, con il concorso dei finanziamenti a clientela attestati a 1.542,89 milioni e degli investimenti in
attività finanziarie a 300,12 milioni.
La giacenza media del passivo oneroso mostra una crescita del 10,87%, determinata
dall’espansione della raccolta diretta a 1.491,31 milioni e da banche a 18,17 milioni.
Il differenziale fra il tasso medio dell’attivo fruttifero e il tasso medio del passivo
oneroso si attesta al 2,03%, in diminuzione di 43 centesimi rispetto al 2,46% dell’esercizio 2008.
Le commissioni nette ammontano a 9,08 milioni in aumento del 14,91% sull’esercizio precedente.
L’aumento è stato sostenuto dai ricavi commissionali relativi ai servizi bancari tradizionali, mentre i risultati positivi dell’attività di gestione intermediazione e consulenza
presentano una flessione del 22,72%.
The increase has been sustained by the
proceeds of the errands related to the traditional banking services, while the positive results of the activity of management
intermediation and consultation introduce
a 22,72% bending.
43 _le cifre del 2009 in sintesi
2009
2008
v.ass.
v.%
3.626
139
3.487
2508,63%
- Dividendi
167
221
-54
-24,43%
- Risultato netto attività di negoziazione
101
158
-57
-36,08%
-156
-
156
100,00%
RISULTATO GESTIONE FINANZIARIA
- Risultato netto attività di copertura
- Utili attività fin. disponibili per la vendita
2.923
690
2.233
323,62%
- Risultato netto atti./pass. al fair value
591
-930
1.521
163,55%
ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE
3.838
3.390
448
13,22%
-201
-624
-423
-67,79%
- oneri
- proventi
PROVENTI OPERATIVI NETTI
The result of the financial management,
in increase of 3,49 milions in comparison to the preceding exercise it includes
the profits on shares for 167 thousand
(-24,43%) the negotiation profits of financial activity of trading for 101 thousand,
the evaluation losses of the activities of
coverage for 156 thousand, the profits
from the transfer of available financial
activity for the sale for 2,92 million and
the “plusvalenze” from evaluation to the
fair value of the financial passivities with
the relative by-products of coverage to the
fair value option for 591 thousand.
The burdens and proceeds of management amount to 3,84 million in increasing
of 13,22% on 2008.
The realized clean operational proceeds,
consequently, add to 63,47 million, in increase 1,12% on the preceding exercise.
4.039
4.014
25
0,62%
63.465
62.762
703
1,12%
Il risultato della gestione finanziaria, in aumento di 3,49 milioni rispetto all’esercizio scorso include i dividendi su partecipazioni per 167 mila (-24,43%), gli utili da
negoziazione di attività finanziarie di trading per 101 mila, le perdite da valutazione
delle attività di copertura per 156 mila, gli utili dalla cessione di attività finanziarie
disponibili per la vendita per 2,92 milioni e le plusvalenze da valutazione al fair value
delle passività finanziarie (prestiti obbligazionari) coi relativi derivati di copertura alla
fair value option per 591 mila.
Gli oneri e proventi di gestione ammontano a 3,84 milioni in aumento del 13,22%
sul 2008.
Conseguentemente, i proventi operativi netti realizzati, sommano a 63,47 milioni, in
aumento dell’1,12% sull’esercizio precedente.
Andamento e composizione dei
proventi operativi netti
0,26%
0,46%
9,37%
9,92%
3,35%
9,09%
13,63%
13,51%
12,46%
76,74%
76,11%
75,10%
1,60%
0,22%
8,69%
5,40%
11,75%
12,60%
77,96%
81,79%
5,71%
6,05%
14,31%
73,93%
Course and composition of the
clean operational proceeds
2004
(in %)
Margine d’interesse
2005
2006
Commissioni
2007
2008
Dividendi ed altri proventi
2009
Profitti da operazioni finanziarie
3.488
1.179
Variazioni dei proventi
netti sul 2008
447
(in milioni)
-4.410
44
Spese amministrative
2009
2008
v.ass.
v.%
-29.225
-27.493
1.732
6,30%
- di cui personale
-17.506
-16.597
909
5,48%
- di cui altre
-11.719
-10.896
823
7,55%
-1.878
-1.752
126
7,19%
-31.103
-29.245
1.858
6,35%
32.362
33.517
-1.155
-3,45%
Rettifiche su attività materiali e immateriali
COSTI OPERATIVI
RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA
The administrative expenses record a
6,30% growth and they are 29,23 million.
Inside the voice, the expenses for the personnel show a 5,48% growth to mainly
impute to the increase of the organic one
(+14 unities) while the other administrative
expenses are attested to 11,72 million in
7,55% increase.
Such increase reflects the correlated costs
to the territorial expansion of the distributive net, as well as the development of the
commercial operatività.
The amortizations on the material and immaterial immobilizations have been quantified for 1,87 million in 6,35% increase on
the preceding exercise.
Considering the aforesaid, the Result of
the Management gives 32,36 million in
diminution of 3,45% compared to 2008.
Le spese amministrative registrano una crescita del 6,30% e si attestano a 29,23
milioni.
All’interno della voce, le spese per il personale mostrano una crescita del 5,48% da
imputare principalmente all’aumento dell’organico (+14 unità) mentre le altre spese
amministrative si attestano a 11,72 milioni, in aumento del 7,55%.
Tale aumento riflette i costi correlati all’espansione territoriale della rete distributiva,
nonché lo sviluppo dell’operatività commerciale.
Gli ammortamenti sulle immobilizzazioni materiali e immateriali sono stati quantificati per 1,87 milioni in aumento del 6,35% sull’esercizio precedente.
Per effetto dell’evoluzione combinata degli aggregati precedentemente descritti, il
Risultato della Gestione Operativa si attesta a 32,36 milioni in diminuzione del
3,45% sull’esercizio 2008.
Il cost/income ratio risulta essere del 48,85% contro il 46,14% del 2008.
The cost/income ratio results to be
48,85% against 46,14% of 2008.
48,85%
48,74%
45,56%
46,14%
42,80%
41,46%
Cost Icome Ratio (%)
Cost Icome Ratio
2004
2005
45 _le cifre del 2009 in sintesi
2006
2007
2008
2009
Rettifiche / riprese di valore
- rettifiche di valore sui crediti
- riprese di valore sui crediti
utili (perdite) da cessione di investimenti
RISULTATO CORRENTE
Considering the adjustments and resumptions of value for the amount of
credits for 13 million and gains of value
for 3,54 million, the result of the current year amounts to 22,93 million in
decrease of 5,34 million equal to 18,90%
on 2008.
2009
2008
v.ass.
v.%
-9.471
-5.244
4.227
80,61%
-13.009
-8.796
4.213
47,90%
3.538
3.552
-14
-0,39%
36
-2
38
1900%
22.927
28.271
-5.344
-18,90%
Tenuto conto di rettifiche e riprese di valore su crediti per complessivi 13 milioni
contro riprese di valore per 3,54 milioni, il risultato dell’attività corrente ammonta
a 22,93 milioni in calo di 5,34 milioni pari al 18,90% sul 2008.
2009
2008
v.ass.
v.%
Imposte e tasse
-4.462
-4.832
-370
-7,66%
UTILE NETTO
18.465
23.439
-4.974
-21,22%
Roe
6,59%
9,04%
The net profit of 18,47 million results in
21,22% on 2008 after deducting 4,46 million of taxes already paid for.
L’utile netto di 18,47 milioni risulta in flessione del 21,22% sul 2008 dopo aver spesato 4,46 milioni di imposte.
The 6,59% Roe (net profit / gross patrimony) results to be in an diminution of
2,45 b.p. in comparison to 2008.
Il Roe del 6,59% (utile netto / patrimonio lordo) risulta essere in diminuzione del
2,45 b.p. rispetto al dato del 2008.
L’UTILE NETTO NEGLI ULTIMI 10 ESERCIZI - The net profit In the Last 10 Years
1999
>8
>10
>12
>14
>16
>18
>20
>25
Ml di €
ml di €
ml di €
ml di €
ml di €
ml di €
ml di €
ml di €
8,7
2000
12,1
2001
2002
12,4
9,4
2003
13,1
2004
16,2
2005 - (Dlgs 87/92)
22,11
2005 - Ias
17,3
2006
25,6
2007
2008
2009
26,59
23,44
18,46
46
i punti di FoRZa della banca per aFFRoNtaRe il FUtURo
statuto
carta dei valori
carta della coesione
Banca locale di RiFeRiMeNto e
legame con il territorio
Strette relazioni con le aZieNDe e accesso
privilegiato alla FaMiGlie
politiche oRGaNiZZative adeguate
alle esigenze del MeRCato
Forte CUltURa aZieNDale e
personale Motivato
eccellente qualità degli attivi patRiMoNiali
ed elevata eFFiCieNZa
SoliDitÀ patrimoniale e capacità di
GeNeRaRe FRee Capital
Una solidità a vantaggio delle GeNeRaZioNi
pReSeNti e FUtURe
47 _piano di SvilUppo 2010-2012
PIANO DI SVILUPPO 2010 -2012
Le linee del Piano strategico 2010-2012 mirano a collocare la Bcc di Pompiano e della
Franciacorta a livello delle migliori banche di credito cooperativo “italiano” in termini
di creazione di valore e secondo tutti i parametri di valutazione quali: la qualità del
servizio, la qualità degli attivi, la redditività, il livello di patrimonializzazione.
Tali obiettivi saranno perseguiti attraverso le tre principali leve della gestione: crescita
sostenibile che risponde alle esigenze del presente, forte disciplina sui costi e grande
attenzione alla gestione dei rischi ed all’allocazione del capitale.
La Banca continuerà a investire in innovazione in una prospettiva di medio-lungo
termine.
Iniziative ambiziose, ma compatibili con le potenzialità della Banca. La Banca sta
contrastando la crisi grazie a un modello di business che non ha mai derogato
ai principi cardine delineati nello Statuto, nella Carta dei Valori e nella Carta della
Coesione del credito cooperativo, che ha permesso di crescere e consolidarsi, che
ha saputo crearsi un ruolo regionale ed espandere la propria attività a favore delle
famiglie e delle piccole-medie imprese come testimoniano i risultati conseguiti pure
in questi difficili esercizi.
Successi di grande valenza, resi possibili grazie anche alle caratteristiche operative
di un gruppo che ha fatto leva sulla credibilità conquistata coniugando l’etica con la
forza che deriva dalla solidità della struttura patrimoniale.
Il Piano si concentra nell’aumento della crescita dimensionale quale necessità di
risposta alle problematiche poste dall’evoluzione del contesto competitivo; ad una
ricomposizione della base sociale in modo che sia rappresentata la realtà del territorio, a politiche commerciali orientate fondamentalmente ai giovani, famiglie e
imprese oltre che fornire risposte adeguate ad una domanda sempre più qualificata
ed esigente in termini di prodotti/servizi; sul fronte finanziario le dinamiche economiche e patrimoniali che saranno sviluppate prevedono:
1 _la crescita della raccolta diretta, dai 1.682 milioni del 2009 ai 2.402 milioni di
fine 2012 (+42,82% pari a 720 milioni);
2 _lo sviluppo degli impieghi, dai 1.646 milioni del 2009 ai 2.366 milioni di fine 2012
(+43,73% pari a 720 milioni);
3 _l’incremento del patrimonio, dai 300 milioni del 2009 ai 354 milioni di fine 2012
(+17,99% pari a 54 milioni);
4 _il mantenimento dei requisiti patrimoniali: il CoreTier1 intorno al 16/17% ed il
Total Risk ratio 1’ pilastro intorno al 16/17%;
5 _l’efficienza operativa al fine di mantenere gli attuali standard quantitativi
nell’ambito dell’azione di contenimento delle spese amministrative.
6 _investimenti in attività materiali superiori ai 12 milioni;
7 _filiali previste alla fine del 2012 n. 60;
8 _collaboratori alla fine del 2012 n. 300.
Relativamente alle politiche di assunzione dei rischi, la Banca intende gestire tale
aspetto di “governo” nel più ampio contesto di globalità aziendale, mentre le politiche
organizzative saranno adeguate alle esigenze del mercato.
In sintesi, con l’attuazione del Piano strategico 2010-2012 la Bcc di Pompiano e della
Franciacorta vuole rafforzare il proprio ruolo di impresa bancaria efficiente, competitiva, articolata nell’offerta dei prodotti, orientata e promotrice di progetti economicamente meritevoli e lungimiranti per tutti gli interlocutori interessati, a vantaggio
delle variegate realtà che animano il territorio in cui è insediata.
48
oRGaNiZZaZioNe
Rete DiStRiBUtiva
_ SvilUppo RelaZioNi
CoMMeRCiali
_ MaRGiNe D’iNteRMeDiaZioNe
(portafoglio prodotti)
MaRGiNe
D’iNteRMeDiaZioNe
(portafoglio servizi)
eFFiCieNZa
(cost/income
inferiore al 50%)
RiSCHi
patRiMoNio
GeStioNe
Del valoRe
SoCiale
Struttura organizzativa efficace e flesibile, governata
da un management motivato e di elevate capacità professionali e gestionali
_ apertura di 15 nuove filiali
_ politica distributiva flessibile in funzione dell’andamento congiunturale
_ aumento base sociale
_ incremento del personale
_ aumento finanziamenti in leasing
_ incremento rapporti di conto
_ Crescita della raccolta diretta +720 milioni
_ Crescita degli impieghi +720 milioni
_ Crescita della raccolta indiretta
_ efficienza dei pagamenti, e sviluppo canali virtuali
_ ottimizzazione della relazione/offerta commerciale
_ Riorganizzazione della rete territoriale ed uffici centrali
_ aumento dell’organico per le nuove filiali
_ andamento dei costi in coerenza con la politica espansiva
_ ottima qualità degli attivi
_ prodotti semplici, trasparenti, redditizi
adeguato per lo sviluppo dell’economia locale
_ mezzi patrimoniali 354 milioni
_ Free Capital 273 milioni
_ ttotal Capital ratio 16,20%
_ Formazione e crescita professionale del personale
_ Relazioni con le parti sociali per condividere / diffondere mission e valori aziendali
operare in coerenza con i valori e i principi sanciti dallo Statuto, Carta dei v
valori del Credito Cooperativo nei confronti:
_ delle comunità,
_ delle organizzazioni non profit,
_ delle società del sistema cooperativo
49 _piano di SvilUppo 2010-2012
3
relazione del
CoNSiGlio Di aMMiNiStRaZioNe
sulla gestione
53
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lettera del presidente
1. lo scenario economico di riferimento
• 1.2 l’economia internazionale
• 1.3 area dell’euro
• 1.4 italia
• 1.5 lombardia
2. l’andamento delle Banche di Credito Cooperativo italiane
• 2.2 l’andamento delle Banche di Credito Cooperativo lombarde
3. Criteri seguiti nella gestione sociale
• Collegamento con la base sociale e con i membri delle comunità locali
• Sviluppo dell’idea cooperativa e collegamento con le altre componenti del sistema
• elargizioni alle comunità
• valore aggiunto e la sua distribuzione tra i portatori di interesse
• progetto agricoltura
4. l’andamento della gestione e dinamiche dei principali aggregati
• 4.1 tassi bancari
• 4.2 il Risultato economico
• 4.3 attività di impiego e di raccolta
_ 4.3.1 operazioni di impiego con la clientela
_ 4.3.2 la qualità del credito
_ 4.3.2 Sofferenze
_ 4.3.2 partite incagliate
_ 4.3.3 la raccolta da clientela
_ 4.3.3 Raccolta diretta
_ 4.3.3 Raccolta indiretta
4.4 l’attività finanziaria
• 4.4.1 attività finanziarie disponibili per la negoziazione
• 4.4.2 attività finanziarie disponibili per la vendita
• 4.4.3 Disponibilità presso banche
4.5 il patrimonio e i rischi
• 4.5.1 il patrimonio
• 4.5.2 le attività di rischio, il patrimonio di vigilanza e i coefficienti patrimoniali
5. altre poste significative
• 5.1 Servizi di pagamento
• 5.2 partecipazioni
• 5.3 Ristorno soci
6. la struttura operativa
• 6.1 le risorse umane
• 6.2 attività organizzative
• 6.3 attività di ricerca e di sviluppo
• 6.4 Sistema dei controlli interni e gestione dei rischi
• 6.5 informazioni
7. Fatti di rilievo
8. evoluzioni prevedibile della gestione
9. Considerazioni finali
10. approvazione del bilancio 2009 e ripartizione dell’utile
Note conclusive
51 _relazione del CoNSiGlio Di aMMiNiSt
S RaZioNe
St
52
Signori Soci,
il bilancio dell’esercizio 2009 è il risultato di un anno che ha risentito appieno
degli effetti della crisi, prima finanziaria e poi economica, che ha investito le economie dell’intero pianeta.
Le vicende accadute sono ormai note a tutti e numerose sono state le analisi sulle
cause che le hanno provocate.
Quello che mi preme far rilevare è che i riflessi di quanto accaduto si sono riversati in modo non trascurabile anche sulla nostra Banca come attesta, in sintesi, un
solo dato: l’utile finale dell’esercizio (€ 18,4 mln.) risulta in calo di oltre il 20% rispetto
a quello del 2008 (€ 23,4 mln.) a testimonianza di un anno certamente non facile.
Anche il 2010 risentirà dei riverberi della crisi e degli effetti di una serie di provvedimenti (riduzione del tasso legale, introduzione di vincoli nei giorni di valuta per
gli incassi ed i pagamenti, modifica della commissione di massimo scoperto) che
influiranno in misura ancora più significativa sul risultato finale.
Ma, come ho sempre sostenuto da imprenditore quale sono che non si può essere pessimisti, ma occorre guardare agli aspetti positivi ed alle opportunità che si
presentano anche nei momenti di crisi.
Infatti, se ci confrontiamo con il resto del sistema bancario la nostra Banca ha
dimostrato, ancora una volta, di saper far meglio di tante altre aziende di credito. Lo
sviluppo dei volumi dimostra che non ci siamo fermati e che non siamo stati alla finestra, ma anzi, abbiamo mantenuto fede alla nostra “mission” e abbiamo continuato
ad offrire sostegno al tessuto economico dei nostri territori.
Siamo stati premiati da una gestione ancorata a valori tradizionali, ma sempre
validi, che valorizzano appieno il cliente, sostenendolo finanziariamente e con servizi
di qualità, trasparenti, e senza trabocchetti.
Abbiamo avuto il coraggio di affrontare la crisi con determinazione sfruttando le
opportunità offerteci da una clientela delusa dalle grandi banche, da una clientela
che ha riscoperto come sia importante la prossimità, la reciproca conoscenza, la
semplicità dei prodotti e, in poche parole, il rapporto di fiducia.
Il 2010 è l’Anno europeo della lotta alla povertà e all’esclusione sociale. Parlare
di povertà potrebbe sembrare un non-senso in Europa, una delle regioni più ricche
al mondo. Ma anche in Europa il 17% dei cittadini dispone di risorse limitate e non
riesce a soddisfare le proprie necessità primarie.
Per combattere queste povertà occorrono strutture e strumenti di mediazione
ed intermediazione, palestre dove si possa esercitare il coinvolgimento, educare
alla responsabilità e mettere in circolazione la fiducia, elementi su cui costruire lo
sviluppo del Paese.
L’impegno del Consiglio di Amministrazione, che oggi si presenta a Voi per la
riconferma in carica, vuol essere allora anche quello di stimolare le migliori energie
delle comunità preparandole all’esercizio della responsabilità ed alla partecipazione.
Anche il Papa nella “Caritas in veritate” afferma con chiarezza che: “Accanto
all’impresa privata orientata al profitto…devono potersi radicare ed esprimere quelle
organizzazioni produttive che perseguono fini mutualistici e sociali”.
53 _relazione del consiglio di amministrazione
E non può che farci piacere anche quanto detto dal Governatore della Banca
d’Italia, Mario Draghi, il quale recentemente ha affermato che “il forte radicamento
nel territorio e la fiducia accordata loro dai risparmiatori hanno consentito alle Bcc di
esercitare un ruolo stabilizzatore delle fonti di finanziamento delle piccole imprese, di
estendere il sostegno a quelle di medie dimensioni che incontrano difficoltà a trovare
finanziamenti presso le banche più grandi”.
Un modello, quindi, quello del credito cooperativo, che viene additato come un
modello, sostenibile, moderno ed efficace.
Noi crediamo in questo modello, crediamo nei valori della mutualità, della sussidiarietà, della interattività della Banca con i soci, con i clienti e con il territorio in
cui opera.
È su questa strada che vogliamo continuare, gestendo la Banca secondo quei
canoni della sana e prudente gestione che le consentono oggi di disporre di “fondamentali” di tutto rispetto che la pongono ai primi posti delle graduatorie regionali e
nazionali del credito cooperativo.
È con questo impegno che Vi porgo, a nome mio, di tutti i Consiglieri, del Collegio
Sindacale e del Direttore Generale, il benvenuto a questa assemblea e nel ringraziarVi
della Vostra numerosa presenza passo ad illustrarVi le parti più significative del bilancio, con la collaborazione del Direttore.
Grazie.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Sergio Girelli
54
1 _lo scenario economico di riferimento
1.1 _INTRODUZIONE
Nel 2009 l’economia è stata profondamente segnata dagli effetti della crisi scoppiata
nell’ultimo trimestre dell’anno precedente.
Dopo la recessione, che si è protratta fino ai mesi estivi, gli andamenti congiunturali
hanno segnato un’inversione di tendenza dovuta anche all’efficacia delle politiche
economiche poste in essere.
Il motore della crescita è stato rappresentato dalle economie emergenti, che si sono
mostrate più resistenti nella fase critica; tra queste, la prima è stata senz’altro la Cina
che ha rafforzato la propria posizione negli scambi internazionali diventando il primo
esportatore mondiale.
Nei paesi avanzati si è verificata una forte ricomposizione della domanda, dalla
componente privata a quella pubblica. Le principali istituzioni internazionali hanno
espresso la convinzione che il fondo della crisi sia stato toccato.
Peraltro permangono incertezze sull’andamento del mercato del lavoro – che tipicamente risente con ritardo delle fasi negative del ciclo – e sulla tempistica del
percorso di rientro dalle politiche fiscali e monetarie espansive.
Ad esse si aggiungono nuovi timori in merito allo stato dei conti della finanza della
Grecia, del Portogallo, della Spagna e dell’Irlanda.
55 _relazione del consiglio di amministrazione
1.2 _L’ECONOMIA INTERNAZIONALE
Previsioni macroeconomiche
(variazioni % sull’anno precedente)
Prodotto interno lordo
2009
2010
Prezzi al consumo
2009
2010
Paesi avanzati
Area dell’euro
Giappone
Regno Unito
Stati Uniti
-4,0
-5,3
-4,7
-2,5
0,9
1,8
1,2
3,5
0,2
-1,2
2,1
-0,4
Paesi emergenti
Brasile
Cina
India
Russia
0,0
8,3
6,1
-8,7
4,8
10,2
7,3
9,2
4,2
-1,1
7,8
6,7
Dic.2007
143
Lug.2008
35
Prezzo del petrolio in Usd
Tassi di cambio
verso l’Euro
0,9 -0,9
Yen
1,7
£ sterl.
1,7
Dollaro
131,3
0,899
1,458
4,4 Real Bras.
0,1
Yuan
7,1
Rupia
7,5
Rublo
Dic.2009
75,2
2,553
9,952
67,94
43,802
Negli Stati Uniti la crescita economica si è intensificata nel quarto trimestre, dopo la
coda della recessione nella prima parte dell’anno. Le stime segnalano un aumento
annuo del prodotto interno lordo (PIL), in termini reali, del 5,7%, contro una riduzione
annua del 2,5% del 2009. Si tratta del tasso più alto degli ultimi sei anni.
La ripresa dell’attività è stata alimentata dalla riduzione del decumulo delle scorte e
in misura minore dai consumi privati. Gli investimenti in edilizia residenziale hanno
continuato ad aumentare e quelli delle imprese sono saliti per la prima volta in più
di un anno. Un ulteriore impulso è stato indotto dalle esportazioni nette, cresciute
più delle importazioni.
Con riferimento ai prezzi, l’inflazione annua al consumo è salita al 2,7% in dicembre,
contro una media annua di –0,4% per tutto il 2009.
In prospettiva, la Federal Reserve (Fed) ha recentemente rivisto al rialzo le aspettative
di crescita per i prossimi anni (crescita compresa tra +2,8 e +3,5% nel 2010 e tra
+3,4% e +4,5% nel 2011). Contestualmente, alcuni indicatori congiunturali, ad inizio
del 2010 sono stati migliori delle attese. Le misure di stimolo adottate dal governo
continuano a fornire un sostegno determinante, anche se il recente aumento del
tasso ufficiale di sconto da 0,50 a 0,75% da parte della Banca Centrale americana
è stata interpretata da molti operatori come un segnale di rientro anticipato dalla
strategia di politica monetaria espansiva.
In Giappone l’economia ha sofferto fino a luglio per risalire leggermente negli ultimi
mesi del 2009. Le stime di crescita del PIL in termini reali nel terzo trimestre del 2009
sono state recentemente riviste al ribasso.
Ciononostante, anche gli indicatori congiunturali sono migliorati in fine d’anno. La
produzione industriale è aumentata ripetutamente su base mensile, mentre i consumi privati sono cresciuti soprattutto nel segmento della spesa per beni durevoli.
Il clima di fiducia dei consumatori è peggiorato, probabilmente anche a causa dei
livelli persistentemente alti del tasso di disoccupazione. L’inflazione annua al consumo è scesa dell’1,7% in chiusura d’anno (-1,9% in novembre). La previsione mediana
da parte della Banca del Giappone per la crescita del PIL reale nel 2010 e 2011 è
rispettivamente dell’1,8% e del 2,1%.
In Cina l’attività economica ha accelerato in chiusura d’anno. Il PIL in termini reali è
aumentato nel quarto trimestre del 10,7% su base annua, contro l’8,3% nell’insieme
56
dell’anno. Le azioni di stimolo fiscale hanno continuato a rappresentare una determinante fondamentale dei risultati economici della Cina. Le esportazioni nette, invece,
hanno contribuito negativamente per 3,7 p.p. alla crescita del PIL nel 2009.
Il rapido aumento dell’inflazione annua al consumo ha determinato un graduale
restringimento della politica monetaria. In particolare, a metà gennaio 2010 l’obbligo
di riserva delle banche commerciali è stato aumentato di 0,5 p.p.
La ripresa dalla recessione mondiale è proseguita nelle economie emergenti
dell’Asia. Vi hanno contribuito le azioni di stimolo macroeconomico, il calo del tasso
di disoccupazione e gli effetti ricchezza positivi derivanti dall’aumento dei corsi delle
attività. In diversi paesi il recupero delle esportazioni si è ulteriormente intensificato
e ciò ha trovato riflesso anche in una più rapida crescita della produzione manifatturiera. L’inflazione al consumo è tornata in territorio positivo in gran parte della
regione.
In America latina l’attività economica continua a evidenziare segnali di rafforzamento, mentre gli andamenti dell’inflazione presentano differenze tra paesi. Per quanto
concerne, ad esempio, il Brasile, la produzione industriale in dicembre è aumentata
di quasi il 19% su base annua dopo la ripresa di novembre e l’inflazione al consumo
sui 12 mesi è salita lievemente a circa il 4%. In Argentina la produzione industriale
ha registrato una crescita del 10,3%. Allo stesso tempo l’inflazione al consumo sui 12
mesi ha proseguito a salire e in dicembre è stata pari al 7,7%. In Messico l’attività economica ha continuato a evidenziare alcuni segnali di stabilizzazione e in novembre
il calo della produzione industriale è stato dell’1,7%, notevolmente inferiore rispetto
al mese precedente. Nel contempo le spinte inflazionistiche si sono lievemente attenuate (3,6% in chiusura d’anno).
Tasso di disoccupazione alla fine del 2009
Tasso di disoccupazione
alla fine del 2009
Area euro
Francia
Germania
-7,6
-10
Italia
Spagna
-8,3
-10
-19,4
57 _relazione del consiglio di amministrazione
1.3 _AREA DELL’EURO
Principali dati macroeconomiche
(variazioni % sull’anno precedente)
Area dell’euro
Germania
Francia
Spagna
Regno Unito
Italia
Prodotto interno lordo
2008
2009
0,8
-2,2
1,0
-2,4
0,7
-0,3
1,2
-3,8
0,8
-4,4
0,9
-3,0
Produzione industriale
2008
2009
-1,7
-7,6
0,0
-8,0
-2,6
-3,8
-7,0
-3,5
-4,4
-7,9
Inflazione
2008
3,3
2,8
3,2
4,1
3,7
3,5
2009
1,0
0,3
0,4
0,4
0,3
0,8
Anche nell’area dell’euro, secondo gli indicatori congiunturali, la ripresa è proseguita
negli ultimi mesi del 2009, pur senza rafforzarsi rispetto al trimestre estivo.
Al deciso miglioramento del clima di fiducia delle imprese e dei consumatori non
è ancora corrisposto un irrobustimento altrettanto forte dell’attività produttiva e del
volume degli affari.
Ciò ha riflesso, a fronte di una dinamica relativamente favorevole delle esportazioni, la
perdurante debolezza della domanda interna; sulla componente dei consumi incide
il calo dell’occupazione, che è proseguito nei mesi autunnali.
Secondo le stime dell’OCSE il PIL dell’area aumenterebbe di poco meno dell’1,7% nel
2010. L’inflazione al consumo, che sul finire dello scorso anno si è attestata intorno
all’1%, risalirebbe lievemente nel 2010.
Nel corso del 2009, la BCE ha ridotto ripetutamente il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali (di 150 punti base), i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale (di 125 punti base) e sui depositi presso la Banca
Centrale (di 75 punti base), i cui valori di fine anno sono rispettivamente dell’1,00,
dell’1,75 e dello 0,25%.
Italia
Andamento dell’inflazione
dal 2003:
area Euro, Italia
58
Area euro
1.4 - ITALIA
Previsioni delle principali variabili macroeconomiche in Italia
(variazioni % sull’anno precedente)
PIL
Consumi privati
Investimenti
Esportazioni
Importazioni
Competitività all’export
2008
-0,6
-0,4
-1,9
-0,9
-1,9
-3,7
2009
-3,0
-0,2
-7,3
-5,5
-3,8
0,2
2010
0,5
0,3
-0,8
4,0
3,0
0,3
In Italia il PIL, tornato a crescere in estate (0,6% sul trimestre precedente) dopo cinque
trimestri consecutivi di diminuzione, ha seguitato a espandersi nell’ultima parte del
2009, seppure a un ritmo inferiore. Nonostante il continuo miglioramento del clima
di fiducia, le imprese esitano ancora ad aumentare la produzione in presenza di un
incerto irrobustimento degli ordinativi. Il parziale recupero dell’attività industriale
registrato nel terzo trimestre, dai livelli molto bassi toccati nel secondo, non è proseguito nei mesi autunnali.
Anche la ripresa delle esportazioni avviatasi l’estate scorsa si è attenuata in ottobre
e novembre, secondo i dati disponibili. Si prevede tuttavia che le vendite all’estero
accelerino gradualmente nell’anno in corso, a un ritmo medio prossimo al 3 per
cento, comunque inferiore di circa un punto alla prevista espansione del commercio
mondiale. Negli ultimi anni la perdita di competitività di prezzo delle merci italiane
ha riflesso sia l’apprezzamento dell’euro, sia il più forte aumento dei costi unitari
del lavoro rispetto ai paesi concorrenti, dovuto soprattutto alla stagnazione della
produttività.
La dinamica dei consumi e degli investimenti privati, nonostante il recupero del terzo
trimestre del 2009, rimane debole. Sui consumi incide negativamente la situazione
del mercato del lavoro. Il calo del numero degli occupati si traduce in una caduta
del reddito disponibile delle famiglie, mentre l’incertezza sulle prospettive tende a
frenarne la propensione alla spesa. Lo scorso novembre il tasso di disoccupazione è
salito all’8,3 per cento, 2,4 punti in più rispetto al minimo dell’aprile del 2007.
Per valutare compiutamente il grado di utilizzo della forza lavoro disponibile, tuttavia,
ai “disoccupati” vanno aggiunti i lavoratori in Cassa integrazione guadagni e le persone “scoraggiate”, ovvero coloro che non cercano attivamente un impiego e sono
quindi esclusi dal conteggio ufficiale dei disoccupati, pur avendo una probabilità di
trovarlo analoga a quella di questi ultimi. Stimiamo che, in questo concetto ampio,
nel secondo trimestre del 2009 la quota di forza lavoro inutilizzata sia risultata superiore al 10 per cento, quasi 3 punti percentuali in più del tasso di disoccupazione.
In presenza di ampi margini inutilizzati di capacità produttiva, anche la spesa delle
imprese in beni strumentali si prefigura modesta.
Variazioni % sullo stesso periodo dell’anno precedente
59 _relazione del consiglio di amministrazione
In prospettiva, nei prossimi due anni le componenti interne della domanda dovrebbero fornire un contributo esiguo alla crescita. Come è spesso avvenuto nel recente
passato in analoghe fasi cicliche, il principale sostegno alla ripresa verrebbe dalla
domanda estera, in un contesto in cui, tuttavia, l’economia mondiale stenta a tornare
su un sentiero di crescita sostenuta. Nel complesso, valutiamo che l’economia italiana possa crescere dello 0,7 per cento nell’anno in corso, per poi accelerare all’1%
nel 2011.
L’inflazione al consumo, che si era praticamente azzerata l’estate scorsa, è risalita
nei mesi autunnali, fino a raggiungere, in dicembre, l’1,0 per cento sui dodici mesi.
La componente di fondo, che esclude i beni energetici e alimentari, si è stabilizzata
poco al di sotto dell’1,5 per cento.
Secondo le nostre previsioni l’incremento dei prezzi al consumo salirebbe gradualmente all’1,5 per cento nel 2010 e all’1,9 nel 2011, riflettendo in parte la tendenza al
rialzo dei prezzi dell’energia.
Attorno a questo scenario previsionale permangono, tuttavia, significativi margini di
incertezza connessi in particolare, da un lato, a una domanda mondiale che potrebbe
risultare più favorevole di quanto ipotizzato e, dall’altro, al rischio che le condizioni
del mercato del lavoro si mantengano deboli per un tempo maggiore.
Un decennio
di economia
Variazione % del PIL annuo
La crescita italiana
Variazione su stesso periodo
dell’anno precedente
60
1.5 _LOMBARDIA
L’andamento della produzione e le aspettative degli imprenditori evidenziano e
confermano la ripresa di fiducia delle imprese manifatturiere lombarde nel quarto
trimestre 2009, preannunciando un’inversione di tendenza e l’avvio di una lenta
risalita dai minimi toccati a metà anno.
Gli indicatori congiunturali iniziano dunque a puntare verso valori positivi seppure
contenuti, con uno scenario nazionale ed internazionale ancora ricco di criticità; anche la variazione tendenziale annua evidenzia sviluppi meno drammatici del recente
passato, predisponendo le comuni aspettative a ipotesi di miglioramento progressivo
del contesto economico ed imprenditoriale.
Con riferimento specifico al settore artigiano, la situazione evidenzia prospettive di
ottimismo nel medio periodo, mentre l’ottica a breve continua a sviluppare scenari
non del tutto confortanti, con segnali di difficoltà più sensibili di quanto segnalato
nell’industria manifatturiera.
A fine 2009 la variazione del PIL regionale si attesta a –4,7% rispetto all’anno precedente. Alla luce degli scenari previsionali di più recente valorizzazione, per il 2010
il suddetto valore dovrebbe risentire dei benefici effetti del miglioramento recente,
attestandosi a +1,1% rispetto all’anno precedente, prevedendo poi dimensioni di
ripresa ancor più rapide nel triennio 2011 – 2013.
Entrando in maggiore dettaglio e con riferimento alle interviste con circa 2.800 aziende industriali ed artigiane, il IV trimestre 2009 registra un indice della produzione
industriale che perde il 5,7% rispetto al quarto trimestre 2008, interrompendo la
traiettoria di crisi evidenziata da contrazioni intorno ai 10 punti percentuali, più volte
ripetute nei trimestri precedenti. Si evince poi un incremento del dato congiunturale
(+0,4% rispetto al 3° trimestre 2009), segnando quella svolta positiva ancora mancante a livello regionale, già registrata nel contesto produttivo nazionale. Per le aziende
artigiane si assiste invece ad una progressione economica più difficoltosa, con una
stabilizzazione del calo della produzione sull’anno precedente (-10,0%).
I dati sulla produzione per classe dimensionale presentano un’intensificazione del
divario tra i risultati delle piccole imprese (da 10 a 49 addetti), ancora molto sofferenti,
e la performance delle medie (da 50 a 199 addetti) e grandi aziende (oltre i 200 addetti), che vedono rallentare sensibilmente la loro discesa. Nell’artigianato le imprese
di dimensioni maggiori (oltre 10 addetti) mostrano andamenti di migliore auspicio,
seppure in presenza di una frenata nel calo produttivo che ancora non accenna a
sparire, mentre le altre categorie medie (da 6 a 9 addetti) e micro (da 3 a 5 addetti)
evidenziano ancora difficoltà.
Il fatturato a prezzi correnti registra un segno negativo sia su base annua sia rispetto al trimestre precedente, mentre il tasso d’utilizzo degli impianti conferma un
recupero generalizzato sia nella produzione industriale (65,3%) sia nell’artigianato.
Nel comparto industriale, fra i settori che si distinguono per tassi elevati meritano
segnalazione l’Alimentare, la Chimica e la Carta-editoria; per le aziende artigiane, con
tasso medio del 59,6%, viene valorizzato un massimo oltre il 62% solo nei settori
Alimentare e Carta-editoria.
Gli ordinativi acquisiti nel trimestre dalle imprese industriali recuperano su base annua nella componente estera, dove compare il primo segno positivo dell’anno, mentre tendono ad azzerare la caduta sul versante interno; entrambe le voci mostrano
una svolta congiunturale positiva, pari a +3,3% per gli ordini sul mercato interno ed
a +2,0% sull’estero. Gli ordini delle aziende artigiane registrano ancora una flessione
degli ordinativi per l’interno e una variazione praticamente nulla nei rapporti con
l’estero, mercato ritenuto di particolare importanza.
Dopo un periodo di difficoltà nell’intero comparto industriale, alcuni settori manifatturieri registrano variazioni tendenziali positive: il comparto Alimentare valorizza
un +1,0% sul medesimo trimestre 2008, mentre la Chimica cresce dello 0,5%. Permangono invece trend negativi in altri settori, seppure con valori meno problematici
rispetto agli scorsi trimestri; in questa ultima parte dell’anno le maggiori riduzioni
riguardano i Minerali non metalliferi e l’Abbigliamento, mentre un settore importante
per l’economia lombarda come la Meccanica mostra ancora segni di sofferenza, pur
riducendo la contrazione tendenziale ad un -7,5% (rispetto al -12,4% valorizzato nel
61 _relazione del consiglio di amministrazione
le nuove infrastrutture nella ZoNa di SvilUppo territoriale della banca
Sondrio
Varese
Lecco
Como
Bergamo
area metropolitana
bresciana
area metropolitana
milanese
Brescia
Milano
Verona
Lodi
Pavia
Cremona
Mantova
città lineare
Milano-brescia
città lineare Milano-Brescia
la zona operativa della Banca appartiene al sistema metropolitano lombardo, un
sistema di assoluta rilevanza demografica ed economica a livello europeo, comprendente le province lombarde di Milano, pavia, llodi, Bergamo, llecco, Monza, Brescia
v
verona.
l area operativa della banca è localizzata in una posizione strategica all’interno dei
l’
confini comunitari:
• è il margine meridionale della fascia urbanizzata della dorsale economica e demografica dell’europa occidentale che parte da llondra e arriva a Milano, Bergamo e
Brescia;
• è identificata come un estremo della cintura del sole delle città dell’Europa meridionale, da Milano a valencia;
v
• è considerata il vertice meridionale del Pentagono industriale con Parigi, Londra,
amburgo e Monaco di Baviera.
la Zona operativa è’ interessata da grandi progetti infrastrutturali pan-europei quali:
il Corridoio v lisbona-Kiev, Rotterdam-Genova, oltre che dalla bretella autostradale
BreBeMi, che collegherà i territori provinciali di Brescia, Bergamo e Milano.
il sistema socio-economico dell’area metropolitana lombarda è, secondo l’oCSe,
caratterizzato dalla specializzazione in sistemi produttivi ad alto valore aggiunto e da
una alta produttività del lavoro.
la competitività dell’area metropolitana lombarda nel mercato internazionale è basata sin dagli anni Cinquanta su forti caratteristiche strutturali:
• un’economia internazionalizzata;
• una solida struttura produttiva basata su un mix di distretti industriali e meta-distretti (o distretti tematici) innovativi, come moda, design, fiere e biotecnologie…;
• un alto potenziale di innovazione, per le capacità imprenditoriali e finanziarie, ma
anche per la concentrazione di giovani lavoratori altamente specializzati.
Un territorio che guarda all’EUROPA
Berlino
Amsterdam
corridoi
o
co
rri
d
oio
o
oi
2
Londra
Hannover
id
rr
1
co
Dortmund
Bruxelles
2
corridoio 2
corrid
corrid
oio 2
oio 2
Francoforte
Parigi
Monaco
di Baviera
Basilea
Digione
corridoio 1
Strasburgo
Zurigo
idoio
Lione
corr
co
5
rrid
Brescia
5
Milano
oio 5
oio
corrid
Torino
Bologna
Progetti infrastrutturali
pan-europei
co
rri
d
oio
1
Analisi DEMOGRAFICA della zona operativa della Banca
LA POPOLAZIONE
Abitanti
Maschi
Femmine
Famiglie
Stranieri
Maschi
Femmine
TOTALE
1.567.187
768.446
798.741
664.165
Popolazione 1-14 anni
Popolazione 15-59 anni
Popolazione 60-64 anni
Popolazione oltre 65 anni
TOTALE
91.033
78.733
169.766
L’ECONOMIA in NUMERI
231.458
945.955
93.367
296.407
1.567.187
Attività economica
Agricoltura
Industrie
- di cui manifatturiere
- di cui costruzioni
Commercio
Trasporti
Credito e assicurazioni
Servizi d’impresa
TOTALE
63 _relazione del consiglio di amministrazione
nr. Aziende
7.700
42.115
19.693
22.422
32.878
4.560
3.543
41.597
132.393
terzo trimestre), grazie a positivi segnali sugli ordinativi esteri.
Analogamente, nell’artigianato molti settori prioritari, quali la Siderurgia, la Gommaplastica, il comparto Pelli-calzature, l’Abbigliamento e la Carta-editoria, presentano
un rallentamento nei cali produttivi su base annua.
Le osservazioni ripartite secondo destinazione economica dei beni mostrano ancora
un quadro negativo diffuso, con variazioni in calo in ogni comparto, seppure con un
rallentamento della caduta rispetto alle precedenti rilevazioni. La riduzione dei livelli
produttivi registrata nel IV trimestre colpisce maggiormente le imprese che producono beni di investimento (-7,7%), seguite dalle aziende produttrici di beni intermedi
e da quelle dedicate alla realizzazione di beni di consumo finale. Sono nuovamente
i beni di investimento ad aver sofferto per i livelli di fatturato meno performanti;
segnali positivi si hanno invece sulla componente estera degli ordini, in crescita per
beni intermedi e di investimento, mentre il mercato interno evidenzia numeri non
ancora a piena efficienza.
Passando ad un accenno sul comparto artigiano, i beni prodotti compongono un
quadro pressoché omogeneo, dove tutte le voci in analisi registrano contrazioni di
particolare significatività, al pari delle evidenze segnalate a fine 2008.
Per quanto riguarda il mercato del lavoro, nel IV trimestre 2009 viene rilevato un saldo
negativo tra ingressi e uscite occupazionali nell’industria (–1,5%). Si riduce leggermente la quota di aziende che fanno ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, con
un 34,5% che dichiara di averla utilizzata nel periodo. Anche per l’artigianato si allarga
la forbice tra i nuovi entrati nel mercato del lavoro ed i flussi in uscita dal medesimo,
raggiungendo il minimo storico degli ultimi nove anni: il tasso d’uscita sale al 2,9%,
mentre la voce in ingresso cala al +1,2%.
Nel corso del biennio 2008 - 2009 il numero delle imprese lombarde iscritte ai Registri delle Camere di Commercio regionali è lievemente diminuito. A fine 2009 si contano 954.314 imprese registrate: le nuove iscritte nell’anno sono oltre 62 mila contro
circa 55 mila cessazioni, al netto di quelle d’ufficio per provvedimenti amministrativi,
dunque non attribuibili all’andamento della congiuntura economica.
Per le imprese artigiane si passa da 272.730 unità nel 2008 a 268.878 unità nel 2009
(-1,4%).
In conclusione, le aspettative degli imprenditori industriali per il primo trimestre
2010 vedono un’equipartizione tra pessimisti ed ottimisti, con un piccolo vantaggio
per i secondi a riprova del completo riassorbimento del divario negativo degli ultimi
periodi.
Le aspettative sulla domanda registrano un saldo negativo ma in rallentamento sul
versante interno, mentre l’ottimismo si fa più marcato sugli andamenti del comparto
estero, con un saldo positivo di +8,3% sul 3° trimestre 2009.
Anche nel caso dell’artigianato l’inversione di tendenza appena descritta tende a
consolidarsi, senza però raggiungere saldi positivi.
Sia per l’industria che per l’artigianato le aspettative sull’occupazione sono ancora
pesantemente negative, ma occorre osservare che il 75% delle imprese industriali prevede di non variare i livelli occupazionali, come pure l’84% delle imprese artigiane.
64
2 _l’andamento delle banche di credito cooperativo italiane
Bcc
Nord
Centro
Sud
Totale
Sportelli
Nord
Centro
Sud
Totale
208
120
98
426
Soci n. 1.010 mila +5,1%
Dipendenti n. 31 mila + 2,9%
Comuni bancati n. 2.687
Clienti affidati n. 1,7 milioni
Roe del 4,5%
Cost income del 67,64%
2.360
1.315
517
4.192
Impieghi 125,6 mld e + 9,22%
- mutui 77,5 mld e + 19,23%
- sofferenze impieghi 3,6%
Raccolta 147,4 mld e + 10%
- obbligazioni 59 mld e
Patrimonio 18,6 mld e + 6,4%
Assetti strutturali
È proseguita, nel corso dei dodici mesi, la crescita degli sportelli delle BCC-CR: alla
fine del 3’ trimestre 2009 si registrano 426 banche (pari al 53,4% del totale delle
banche operanti in Italia), con 4.192 sportelli (pari al 12.3% del sistema bancario).
Gli sportelli delle BCC-CR sono ora diffusi in 98 province e 2.647 comuni e sono
aumentati del 3,7%, a fronte della sostanziale stazionarietà registrata per il resto
del sistema bancario (+0,3%). A settembre 2009 le BCC-CR rappresentavano ancora
l’unica presenza bancaria in 549 comuni italiani, mentre in altri 516 comuni avevano
un solo concorrente.
Il numero dei soci delle BCC-CR era pari a dicembre 2009 a 1.010.805 unità, con un
incremento annuo del 5,1%.
Il numero complessivo dei clienti delle BCC-CR superava, a settembre, i 5.600.000,
con un incremento annuo del 4,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente.
È proseguita, infine, la crescita dei dipendenti all’interno della categoria: il
numero dei dipendenti approssimava a dicembre le 31.000 unità; ad essi vanno aggiunti i circa 3.700 dipendenti di Federazioni Locali, società del Gruppo
Bancario Iccrea, Casse Centrali e organismi consortili.
Il sistema bancario
cooperativo italiano
Istituzioni
65 _relazione del consiglio di amministrazione
Sportelli
2.1.1 Le poste dell’attivo
Gli impieghi economici delle BCC-CR sono cresciuti nel corso dell’anno del 6,3%,
tasso di sviluppo superiore di quasi tre volte a quello registrato per il sistema bancario
complessivo (+2,2%), arrivando a superare, a dicembre 2009, i 125,6 miliardi di euro.
Con riguardo ai settori di destinazione del credito, nel corso dell’anno è stata particolarmente significativa la crescita dei finanziamenti erogati alle famiglie consumatrici
(+8,9%), alle imprese artigiane ed alle altre imprese minori con più di 20 dipendenti
(rispettivamente +6,7 e +11,7%) ed alle istituzioni senza scopo di lucro (+12,9%).
Con particolare riferimento ai finanziamenti alle imprese, pari a fine 2009 a oltre
85,5 miliardi di euro, con una crescita annua del 5,6%, si rileva una forte crescita dei
crediti erogati ai rami di attività economica “agricoltura, silvicoltura e pesca” (+12%),
“mezzi di trasporto” (+11,5%) e “servizi (+6,6%)”. Lo stock di finanziamenti erogati al
ramo “servizi” ammontava a dicembre 2009 a quasi 44 miliardi di euro, oltre la metà
dei finanziamenti complessivamente erogati dalle BCC alle imprese.
I finanziamenti all’edilizia sono cresciti mediamente del 5,3% nel corso dell’anno.
A fronte dell’intensa attività di finanziamento descritta, l’analisi della rischiosità del
credito delle banche della Categoria nel corso degli ultimi dodici mesi ha evidenziato
l’acuirsi del deterioramento già evidenziato nel corso del precedente esercizio: i crediti in sofferenza sono cresciuti notevolmente in tutte le aree del Paese e le partite
incagliate hanno segnato un ulteriore significativo incremento.
Nel dettaglio, i crediti in sofferenza delle BCC-CR risultano incrementati ad un ritmo
superiore di cinque volte a quello degli impieghi economici (+36,4%); per il sistema
bancario complessivo il tasso di crescita dei crediti in sofferenza è stato superiore di
oltre 19 volte a quello degli impieghi (+42.8%).
A dicembre 2009 il rapporto sofferenze/impieghi era pari per le BCC-CR al 3,6%, in
crescita di 8 decimi di punto percentuale rispetto allo stesso periodo del 2008 (2,8%
a dicembre 2008).
2.1.2 Le poste del passivo
La raccolta complessiva delle BCC-CR (al netto della componente obbligazionaria) si è sviluppata negli ultimi dodici mesi ad un tasso estremamente significativo
(+9,7%), superiore alla media rilevata nel sistema bancario (+8%).
Particolarmente rilevante è stata la crescita dei conti correnti (+17,9%) e dei depositi
con durata prestabilita (+18,4%).
Le emissioni obbligazionarie delle BCC-CR hanno fatto registrare, invece, una crescita
modesta (+5,4%), inferiore a quanto rilevato nella media di sistema (+11,2%).
La raccolta complessiva delle BCC-CR era pari, alla fine di dicembre 2009, a 147,4
miliardi di euro, composta per il 45% da conti correnti e depositi a vista.
Per quanto concerne la dotazione patrimoniale, a dicembre 2009 l’aggregato “capitale e riserve” ammontava per le BCC a 18,6 miliardi di euro, con un tasso di crescita
annuo del 6,1 per cento a fronte del +6,4 per cento rilevato nella media di sistema.
Il tier 1 ratio e il coefficiente di solvibilità, in crescita rispetto alla fine del 2008, erano
pari per le BCC/CR rispettivamente al 14,2 ed al 14,9% (13,8 e 14,6% a fine 2008).
Raccolta diretta,
impieghi, mezzi patrimoniali
del credito cooperativo
italiano
(in milioni di e)
Depositi
66
Impieghi
Patrimonio
2.1.3 Cenni sugli aspetti reddituali
Con riguardo, infine, agli aspetti reddituali, dall’analisi delle risultanze alla fine del
i semestre del 2009 emerge una significativa riduzione del margine di interesse
delle BCC-CR (-15%), superiore a quella rilevata mediamente nel sistema bancario
(-5,3%).
la crescita significativa delle commissioni nette (+12,6% contro il -9,8% della media
di sistema) ha controbilanciato parzialmente la performance negativa della “gestione
denaro” determinando una diminuzione contenuta del margine di intermediazione
(-3,4% contro il -3,7% del sistema bancario nel suo complesso).
Sul fronte dei costi, si rileva una crescita significativa dei costi operativi delle BCC-CR
(+6,3%) a fronte di una riduzione rilevata in media nel sistema bancario (-4,8%).
lle spese per il personale sono cresciute del 3,1%, contro una diminuzione significativa registrata nel sistema bancario complessivo (-8,6%).
il cost income ratio delle BCC-CR risulta in crescita rispetto alla fine del 2008 (dal
62,8% al 67,6%), in controtendenza con la riduzione rilevata nella media di sistema
(dal 63,5% al 55,6%).
l utile d’esercizio, in calo sia per le BCC-CR (-38,6%) che per il sistema bancario
l’
complessivo (-36,8%), era pari a giugno 2009 a 419 milioni di euro per le banche
della categoria.
426 Cooperative Bancarie
4.192 Sportelli
32.000 Collaboratori
Sistema Imprenditoriale
(Gruppo Bancario Iccrea,
Cassa Centrale Raiffeisen,
Cassa Centrale delle Casse Rurali Trentine
e BCC del Nord-Est)
Fabbriche di Prodotti e Servizi
Mercati dei capitali
Sistema di pagamento
Finanza strutturata
Cartolarizzazioni
Finanza agevolata
Leasing e Corporate banking
Gestione del risparmio
Assicurazioni
Private equity
15 Federazioni locali
FEDERCASSE
Federazione Nazionale
il sitema “a rete” delle bcc
comunità di banche,
banche di comunità
Coordinamento di sistema e guida strategica
Relazioni sindacali
Consulenza legale e fiscale
Studi e Ricerche
Formazione e Organizzazione
Relazioni internazionali
Auditing
Comunicazione
67 _relazione del CoNSiGlio Di aMMiNiSt
S RaZioNe
St
2.2 _l’andamento delle banche di credito cooperativo lombarde
Banche
Sportelli
Soci
Dipendenti
46
767
154.293
5.865
Impieghi 25,4 mld € + 6,4%
- sofferenze impieghi 3%
- clienti affidati 270 mila
Margine d'interesse
Margine d'intermediazione
Costi operativi
Risultato lordo di gestione
-22,9%
-12,02%
+4,4%
-33,2%
Raccolta diretta 29,1 mld +10,8%
Raccolta Indiretta 7,05 mld € + 3%
Patrimonio 4,08 mld € +4,48%
Dinamiche Raccolta e Impieghi BCC Lombarde
Le BCC Lombarde, continuano ad evidenziare delle dinamiche di intermediazione
positive, con volumi ancora in crescita sia dal lato degli impieghi che della raccolta.
Gli impieghi (25,4 mld di €) chiudono l’esercizio 2009 con uno sviluppo tendenziale
sui 12 mesi pari al 6,4%, corrispondente ad un incremento annuo dello stock di quasi
€ 1,6 miliardi. La crescita dell’anno risulta nettamente inferiore a quella sperimentata nel precedente esercizio (+12,4% a dicembre 2008). Da segnalare comunque la
ripresa congiunturale dell’aggregato negli ultimi due mesi del 2009 con il tasso di
crescita mensile che si è riportato al di sopra dell’1%.
La relativa quota di mercato regionale delle nostre BCC è del 5,3% (+0,4% annuo)
con un massimo del 19,3% in provincia di Cremona.
Le sofferenze hanno registrato un forte aumento nell’esercizio 2009 pari in valore
a circa € 244 milioni, portando lo stock a € 766 milioni al 31/12/2009. A dicembre
si è assistito ad un’ulteriore accelerazione del tasso di crescita sui 12 mesi che si è
fissato a + 46,6%. Anche su base mensile si registra un peggioramento congiunturale
del trend (+5,8% su novembre 2009 rispetto al +2,7% su ottobre 2009).
I clienti affidati si avvicinano alle 270 mila unità, in crescita del 5,4%.
Il numero dei conti attivi presenta un significativo incremento annuo (+28,1%), nettamente superiore a quello dei c/c passivi (+3% circa).
Il numero totale dei clienti è pari a circa 865 mila.
La raccolta diretta (29,1 mld di €) evidenzia a dicembre 2009 una crescita sui 12
mesi dell’ 8,2 %, in ripresa su base mensile nell’ultimo mese dell’esercizio dopo la
variazione negativa di novembre.
La quota di mercato regionale delle nostre BCC, sempre al dicembre 2009, è del
6,4% (+0,2% annuo) con una punta del 23,4% in provincia di Cremona.
Andamento reddituale
Dall’analisi dei dati andamentali di Conto Economico al dicembre 2009 le BCC lombarde hanno mostrato delle performance reddituali in netto calo rispetto all’esercizio
2008, a motivo soprattutto degli effetti sugli spread causati dalla politica monetaria
della BCE che contiene il livello dei tassi di mercato sui livelli minimi storici.
Nonostante la crescita dei volumi intermediati, il Margine d’Interesse delle BCC
lombarde evidenzia infatti a dicembre 2009 una riduzione del 22,9% sull’analogo
periodo dell’anno precedente.
Tale riduzione è stata causata da una contrazione degli interessi attivi (-498 milioni
di euro), quasi doppia rispetto a quella degli interessi passivi (-277 milioni di euro). La
contrazione di questi ultimi, pur risultando in termini percentuali superiore a quella
degli interessi attivi (-32,4 contro -27,4), è stata infatti rallentata dalla parziale ‘tenuta’
sperimentata dagli interessi corrisposti sulla componente obbligazionaria (-13,6%).
Un importante contributo al Margine di Interesse è risultato anche dall’apporto netto
68
dei “differenziali relativi ai derivati di copertura” (pari a circa 42 mln di euro), con la
componente positiva degli stessi incrementatasi di oltre l’850% rispetto al 2008.
Il Margine di Intermediazione è anch’esso diminuito (-12,2%), ma in misura più
contenuta beneficiando del positivo apporto delle Commissioni Nette (+12,4%) e soprattutto degli utili da cessione/riacquisto di attività e passività finanziarie (+604%).
I Costi Operativi dal canto loro sono ancora aumentati, seppure ad un tasso relativamente contenuto pari ad un +4,4%, attestandosi a fine esercizio a 667 milioni di
euro. Lo sviluppo delle spese per il personale (+1,1%) è risultato più ridotto rispetto
a quello delle altre spese amministrative (+2,2%) e degli ammortamenti (+8,6%). Gli
altri proventi/oneri hanno registrato una contrazione significativa.
Il Risultato Lordo di Gestione al dicembre 2009 si è fissato quindi a circa 339 milioni
di euro (contro i 507 mln di euro del 2008), scontando una diminuzione del 33,2%.
Struttura del
Credito Cooperativo Lombardo
Sondrio
Sportelli N. 2
Bergamo
Bcc N. 9
Sportelli N. 138
Como - Lecco
Bcc N. 5
Sportelli N. 61
Brescia
Bcc N. 11
Sportelli N. 237
Varese
Sportelli N. 11
Mantova
Bcc N. 3
Sportelli N. 35
Milano - Monza
Bcc N. 10
Sportelli N. 156
Pavia
Sportelli N. 20
Lodi
Bcc N. 3
Sportelli N. 57
69 _relazione del consiglio di amministrazione
Cremona
Bcc N. 5
Sportelli N. 69
Totale BCC N. 46
Totale Sportelli N. 767
Il Credito Cooperativo è un sistema originale di 426 banche locali presenti sul territorio con 4.192 sportelli: le
Banche di Credito Cooperativo (BCC), società cooperative
senza finalità di lucro. Originariamente, le BCC nascono
come Casse Rurali nel periodo a cavallo tra la fine dell’800
e il nuovo secolo, ad opera di cooperatori ispirati dal Magistero sociale della Chiesa che ebbe un ruolo determinante
nello stimolare le fasce umili delle popolazioni rurali ad affrancarsi dalla miseria e dal fenomeno diffuso dell’usura.
Il Credito
Cooperativo
3 _criteri seguiti nella gestione sociale per il
conseguimento dello scopo mutualistico della società cooperativa
ai sensi dell’art. 2 legge 59/1992 e dell’art. 2545 del codice civile
Per Statuto la Banca è impegnata a perseguire finalità di utilità sociale, allo scopo di
favorire lo sviluppo civile, culturale ed economico dei territori di riferimento.
Le scelte di fondo che ne seguono hanno sempre rappresentato il filo conduttore
della sua attività e trova attuazione sia nella presenza attiva del sistema economico
mediante l’investimento nelle attività produttive locali della totalità del risparmio
raccolto, sia nel sostegno di iniziative a favore di enti e associazioni che fanno del no
profit il loro obiettivo costante.
L’appartenenza al Sistema Cooperativo e la condivisione dei valori comuni fondanti
che caratterizzano qualitativamente il movimento, offrono una caratteristica peculiare al suo modus operandi e nel contempo costituiscono una ricchezza concreta
per le comunità territoriali in cui è allocata.
Le logica social-solidaristica con cui la Bcc di Pompiano e della Franciacorta interpreta il concetto di mutualità, si è impreziosita, in questo delicato momento di crisi
congiunturale che attraversa il sistema economico-finanziario, di una sfida cruciale:
dare fiducia, soluzioni e risposte concrete al sostegno delle imprese e famiglie in
crisi.
A tal proposito è stato posto in primo piano il rapporto di collaborazione reciproca
con le imprese, associazioni, banche del movimento cooperativo e pubblica amministrazione.
Nella crisi la Banca non ha fatto un passo indietro. Ha scelto di continuare a sostenere l’economia reale rimanendo vicina ai propri soci e clienti. Ha privilegiato la relazione, introducendo opportuni elementi di flessibilità per venire incontro alle esigenze di
imprese e famiglie. È stata un’opzione non un obbligo. E un’opzione non indolore. Ma
una banca dei soci e delle comunità locali non avrebbe potuto fare altrimenti.
L’attenzione alla persona si è espressa non solo all’esterno, cioè ai fruitori dei benefici
economici, ma anche all’interno della stessa, all’ambiente umano che la muove, cioè
ai dipendenti, mediante la formazione professionale del personale e la dotazione di
una struttura organizzative e di mezzi adeguati al fine dell’esplicazione dell’attività
formativa, nel massimo rispetto dei canoni di efficienza e sicurezza.
Ma è anche il rapporto alla Stato che la Banca ha dimostrato di saper interpretare
e promuovere in modo coerente i valori della cooperazione, poiché un’attività economica che produce ricchezza in un territorio per potersi definire “socialmente responsabile” deve concorrere, in quanto contribuente, alle spese pubbliche in ragione
alla sua capacità contributiva.
La complessa attività, sul piano bancario e extrabancario, che questo bilancio intende documentare segue un disegno strategico che intende valorizzare il “fare banca
differente” che ha posto come obiettivo centrale di quest’anno l’affinamento della
capacità di servizio ai soci e al territorio.
71 _relazione del consiglio di amministrazione
COLLEGAMENTO CON LA BASE SOCIALE E CON I MEMBRI DELLE COMUNITÀ LOCALI
La centralità di questo collegamento è scritta nel codice genetico della nostra Banca.
La sua connotazione costitutiva e operativa nasce in base ad una relazione di fiducia
tra i soci, si sviluppa grazie ad un rapporto di reciprocità con gli stessi ed il territorio,
si qualifica in base ad una relazione di prossimità, conoscenza e confidenza con la
clientela e con le comunità di riferimento.
I soci ne sono i destinatari elettivi, ma non esclusivi.
Infatti, anche la clientela tutta, sia individualmente che in forma associata o aggregata ne gode e beneficia proficuamente aderendo alle condizioni particolarmente
vantaggiose che la Banca offre mediante prodotti e servizi sicuri e ben strutturati.
La vicinanza ai portatori di interesse assume dunque una valenza particolarmente
strategica per la Banca.
In questo ambito, assumono un ruolo centrale i soci i quali, infatti, sono contemporaneamente i proprietari della Banca ed i primi interlocutori sul piano operativo.
Essi rappresentano una riserva strategica per preservare il valore dell’azienda: sono i
primi clienti, i fornitori di mezzi propri, i testimoni della vitalità dell’impresa, nonché
gli artefici delle progettualità nel sociale e nel tessuto economico.
Nel corso dell’esercizio si è incentivata una politica atta a fidelizzare una sempre
più vasta platea di clientela, soprattutto nei comuni di recente insediamento avendo
riguardo in via primaria ai maggiori fruitori del credito e senza trascurare comunque
i giovani, le donne, i liberi professionisti e gli operatori del terziario.
La compagine sociale è andata progressivamente aumentando con un incremento di
269 nuovi soci ed una diminuzione di 89, raggiungendo a fine anno le 2.526 unità.
SETTORE ECONOMICO
Agricoltori
Artigiani
Commercio e trasporti
Edilizia
Industria
Servizi e Finanza
Altro
Totale
NATURA GIURIDICA
Persone fisiche
Ditte individuali
Persone Giuridiche
Totale
nr. Soci
% di composizione
344
482
268
236
467
294
435
2.526
13%
19%
11%
10%
19%
11%
17%
100,00%
1.349
409
768
2.526
53%
17%
30%
100,00%
Per riaffermare l’identità peculiare della Banca e rafforzare la sua coesione coi soci
viene attuata la pratica del ristorno, volta a premiare la fedeltà e l’intensità di relazione.
La Banca garantisce ai soci vantaggi di tipo bancario ed extra bancario.
Nel merito, per quanto riguarda i vantaggi di carattere bancario:
• la riduzione del 30% delle spese di istruttoria delle pratiche di mutuo per l’acquisto della prima casa;
• la riduzione del 50% del canone dei prodotti telematici,
• la riduzione del 25% sulle commissioni di ingresso per l’acquisto di quote di fondi
investimenti offerti dall’Aureo Gestioni,
• l’assicurazione gratuita per debiti con la Banca in caso di morte o invalidità permanente,
72
• sconto del 18% sulla tariffa ordinaria Assimoco per l’assicurazione Rc Auto Ben,
• La carta di credito Cooperativo Socio.
Per ciò che concerne i vantaggi di carattere extrabancario, essi si sostanziano in:
• vantaggi relativi alla gestione del tempo libero (viaggi, gite sociali, convegni, cure
termali ecc.)
• accesso alle convenzioni stipulate dalla Federazione Lombarda delle Bcc,
• incentivazione allo studio (borse di studio e premi per studenti),
• vantaggi legati alle prestazioni per i figli dei soci.
La Banca di Credito Cooperativo di Pompiano e della Franciacorta promuove la
cultura e partecipa alla vita sociale delle comunità territoriali in cui opera elargendo
ogni anno una quota consistente di contributi per sostenere iniziative filantropiche
ed umanitarie, nonché organizzando convegni e tavole rotonde ove si affrontano i
problemi di più stretta attualità e si offrono risposte concrete.
Essere differenti dalle altre istituzioni creditizie è una scelta che la Banca sostiene
con forza.
L’impegno nei confronti del territorio, inteso come zona in cui la Banca svolge le proprie attività economiche, sociali e culturali è parte integrante della mission aziendale
e trova concreta attuazione sia nella presenza attiva del sistema economico mediante l’investimento nelle attività produttive locali della totalità del risparmio raccolto,
sia nel sostegno di iniziative a favore di enti e associazioni che fanno del no profit il
loro obiettivo costante.
Particolare rilevanza ha avuto l’organizzazione di convegni e tavole rotonde con le
associazioni di categoria per promuovere il confronto sulle tematiche più importanti
per settori economici che caratterizzano i territori in cui la Banca opera.
Convegni organizzati dalla Banca nel corso dell’esercizio 2009
• 15/1/2009 Convegno a Orzinuovi (Bs) per cittadini e operatori economici “Il cittadino e l’impresa
davanti alla crisi”
• 5/3/2009 Convegno a Pompiano (Bs) per operatori economici: “Investire nel fotovoltaico”
• 2/4/2009 Convegno a Rovato (Bs) per operatori economici sul tema “Le misure anticrisi”
• 3/4/2009 Convegno a Provaglio d’Iseo (Bs) per professionisti e imprenditori “Competere in un
Periodo di Crisi”,
• 13/5/2009 Incontro con studenti del Master di Economia con l’Università Rumena di Bucarest
• 28/5/2009 Convegno a Pompiano (Bs) per operatori economici: “La rivoluzione solare e le nuove
opportunità”
• 8/6/2009 Convegno a Calusco d’Adda (Bg) per operatori economici: “Fiera, Impresa..in un periodo
di crisi”
• 26/11/2009 Convegno Fiera Orzinuovi (Bs) per giovani e famiglie: “Il Piano casa Regionale”
• 2/12/2009 Convegno a Orzinuovi (Bs) per professionisti e imprenditori “Strumenti per la ripresa”
Nel corso del 2009 sono state promosse iniziative dedicate a comparti economicoproduttivi quali:
l’erogazione di finanziamenti l’istallazione di impianti fotovoltaici, la ristrutturazione
e l’acquisto di unità immobiliari da parte di giovani coppie, l’erogazione di finanziamenti per il rinnovamento di impianti, assistenza alle imprese agricole per la presentazione di finanziamenti agevolati, stanziamento di plafon di finanziamenti per
impianti bioenergetici, plafond di finanziamenti a tasso zero per lavoratori in cassa
integrazione.
Sul fronte della famiglia la Banca ha predisposto ed aggiornato prodotti e servizi
sempre più ritagliati alle esigenze della Società in evoluzione, capaci di soddisfare le
necessità del nucleo complessivo quanto dei singoli componenti.
Per migliorare il presidio del territorio di naturale influenza, per rafforzare la posizione
competitiva e per rispondere alle problematiche poste dall’evoluzione del contesto
operativo, si è perseguita nel corso del 2009 una espansione interna mediante l’apertura di due sportelli nei comuni di Ronco Briantino e Bernareggio.
73 _relazione del consiglio di amministrazione
SVILUPPO DELL’IDEA COOPERATIVA E COLLEGAMENTO CON LE ALTRE
COMPONENTI DEL SISTEMA
1.010 MILA SOCI
426 BANCHE DI CREDITO COOPERATIVO
CASSE RURALI ED ARTIGIANE
4.192 Sportelli
SISTEMA ASSOCIATIVO
• 15 Federazioni Locali
• Federcasse
• Fondo Garanzia depositanti
• Fondo di Garanzia degli Obbligazionisti
• SeF Consulting
• Fondo Pensione Nazionale
• Ecra- Edizioni del Credito Cooperativo
• Cassa Mutua Nazionale
SISTEMA IMPRENDITORIALE
• Iccrea Holding
• Iccrea Banca
• Banca Agrileasing
• Aureo Gestioni
• BCC Vita
• BCC Capital
• BCC Web
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• BCC Servizi Innovativi
• Credito Finance
• Cassa Centrale delle Casse Rurali
• Trentine e delle BCC del Nord-Est
• Cassa Centrale Raiffeisen
dell’Alto Adige
• PHOENIX - informatica bancaria
• Banca Sviluppo S.p.A.
• Ciscra
La situazione economica di crescente competitività ha reso opportuno ridefinire il
movimento della cooperazione italiana in un’ottica di Sistema a Rete, definito nel
Convegno Nazionale del Credito Cooperativo organizzato da Federcasse a Riva del
Garda.
In quella sede è stata ribadita la necessità di far evolvere il movimento del credito cooperativo, per renderlo un “sistema” retto da principi di solidarietà e funzionalità.
Il Credito Cooperativo è pertanto un sistema coordinato di autonomie, basato su
strutture operanti a vari livelli, con funzioni distinte ma complementari tra loro, con
indirizzi strategici e meccanismi di coordinamento realizzati a livello locale, regionale,
nazionale. Attraverso questa rete, il localismo delle Banche di Credito Cooperativo
trova una sintesi più alta e in grado di competere a tutti i livelli.
La nostra Banca è supportata, da un lato dal sistema associativo e, dall’altro, dal sistema imprenditoriale. Il primo, composto dalla Federazione Lombarda e dalla Federazione Nazionale, svolge funzioni di coordinamento, assistenza tecnica, consulenza
ed erogazione di servizi, mentre il sistema imprenditoriale si configura come complemento operativo per quanto riguarda la fornitura di servizi e prodotti finanziari.
Pertanto, questa integrazione con le società del movimento, viene oggi a costituire
un’oggettiva leva competitiva che ci consente, da un lato, di estendere potenzialità
di mercato, specie al crescere delle dimensioni delle imprese clienti con richieste
di servizi finanziari più complessi e, dall’altro lato, di favorire politiche di prezzo su
prodotti ad elevato contenuto tecnologico.
Il Consiglio di Amministrazione segue attentamente l’attività delle partecipate del
“sistema cooperativo” che supportano la nostra operatività.
Nell’ambito dei servizi alle imprese e alle famiglie è proseguita l’ottima collaborazione con Aureo gestioni, Banca Agrileasing, Iccrea Banca, Cassa Centrale Banca,
Phoenix Informatica Bancaria SpA, mediante l’erogazione di finanziamenti, prodotti
del risparmio gestito, proposte assicurative, investimento di disponibilità finanziarie
oltre che dei pagamenti/incassi nei confronti del sistema bancario, servizi collegati
all’information tecnology.
La Banca partecipa al Sistema Cooperativo attraverso propri rappresentanti negli organismi di
categoria (Fondo di Previdenza del personale delle Bcc, Banca Sviluppo SpA, Federlombarda,
Pheonix Informatica) favorendo la circolarità delle informazioni e ponendo l’attenzione alle
necessità operative del momento.
Molto efficace la nostra contribuzione e l’apporto alla crescita del Fondo Sviluppo SpA (Istituzione che interviene nelle aree meno sviluppate del paese e nei processi che presentino
caratteristiche di innovazione tecnologica di prodotto o di processo e incremento reali dell’occupazione), mediante la corresponsione del 3% degli utili netti annuali. A tutt’oggi la nostra
Banca ha contribuito al Fondo per un totale di oltre 5 milioni di euro.
ELARGIZIONI ALLE COMUNITÀ LOCALI
Le iniziative a contenuto sociale ed umanitario e le collaborazioni con le associazioni
che si ispirano ai principi della solidarietà e ai valori fondamentali del rispetto delle
persone, hanno contraddistinto le linee guida della Banca.
Le risorse che la Banca mette in campo ogni anno sono consistenti, ma ampiamente
sottodimensionate rispetto agli ambiti di intervento.
Gli interventi e i criteri di selezione delle donazioni hanno privilegiato progetti coerenti con i principi del Codice Etico della Banca. Pertanto, a fronte dell’esigenza di
selezionare attentamente gli interventi, la preferenza è stata rivolta ai progetti avviati
per durare nel tempo, che producono ricadute positive senza dipendere in maniera
74
esclusiva dagli sforzi della Banca.
Complessivamente, nel corso dell’esercizio, le erogazioni di contributi a favore di Enti
con fini sociali o di pubblico interesse sono ammontate a oltre 777 mila euro.
In considerazione della funzione educativa e sociale svolta sul territorio dagli Enti religiosi mediante le attività di oratorio e di aggregazione giovanile, sono state effettuate
erogazioni per 155 mila per la riqualificazione di spazi dedicati a tale attività, nonché
la realizzazione in essi di percorsi educativi rivolti al mondo giovanile.
Particolarmente significative le erogazioni al volontariato per il sostegno di opere
meritevoli, con oblazioni di oltre 245 mila euro. Nel mondo della scuola e della cultura si è inteso contribuire per fare dell’autonomia una opportunità per migliorare e
diffondere metodi e strumenti quali la formazione musicale e la recitazione. Sostegni
finanziari sono stati indirizzati alla tutela del patrimonio artistico monumentale per
la valorizzazione attraverso mostre, pubblicazioni di riviste ed eventi.
enti
religiosi
1 - anziani
2 - giovani
3 - volontariato
4 - iniziative sociali
5 - iniziative culturali
6 - Parrocchiali ed oratori
TOTALI
organizzazioni
di volontariato
e associazioni
enti
pubblici
società
sportive
altri
soggetti
scuole
7
3
155
155
151
20
67
30
245
33
84
53
84
53
38
19
49
11
90
45
159
200
31
187
155
777
207
767
637
499
441
310
310
336
479 485
434
totali
798
749
777
726
703
663
596
554
519
310
258
181
Erogazioni di
contributi dal 1994
(in migliaia di e)
64
1994
98
1995
123
1996
118
129
1997
1998
78
1999
109
112
2000
2001
85
2002
118
2003
Contributi al Fondo Sviluppo SpA
2004
2005
2006
Beneficenza e liberalità
Anziani: 5,79%
Parrocchie ed Oratori:
19,95%
Giovani:
20,46%
La mappa degli
aiuti
Iniziative culturali:
24,07%
Volontariato:
25,74%
Iniziative sociali: 3,99%
75 _relazione del consiglio di amministrazione
2007
2008
2009
VALORE AGGIUNTO E LA SUA DISTRIBUZIONE TRA I PORTATORI DI INTERESSI
La ricchezza che la Banca produce con la propria attività, va a vantaggio dei soci,
delle comunità locali, della collettività, dei propri collaboratori, della cooperazione e
delle stesse Bcc – Casse Rurali per costruire il loro sviluppo futuro.
Nonostante il progressivo rallentamento del ciclo economico, la Banca ha conseguito
nel corso dell’esercizio interessi e proventi per 107,66 milioni rispetto ai 118,36 milioni
del 2008 (-10,76%). La dinamica dei consumi quantificata in 59,75 milioni (- 10.78%)
ha risentito della crisi economica con la conseguenza che il valore aggiunto lordo
generato si attesti a 47,91 milioni in diminuzione del 6,79%.
Tale somma esprime il valore della ricchezza prodotta la cui ripartizione evidenzia la
funzione mutualistica della Banca.
Interessi attivi e proventi assimilati
2009
2008
89.974
105.791 + commissioni attive
10.219
9.043 + dividendi
167
221 + profitti da operazioni finanziarie
3.459
-83 + altri proventi di gestione
3.838
3.391 = Totale produzione lorda
107.657
118.363 - interessi passivi e oneri assimilati
- commissioni passive
- altre spese amministrative
- rettifiche / riprese di valore
= totale consumi
= VALORE AGGIUNTO LORDO
-54.464 -1.135
-1.138 -6.089
-6.122 -9.470
-5.244 -59.752
-66.968 47.905
- rettifiche/riprese di valore su immobili
= VALORE AGGIUNTO NETTO
-43.057
- utile / perdita da cessione di investimenti
= valore per la Banca
51.395
36
-2 -1.878
-1.752 -1.841
-1.754 46.064
49.641
- costo del lavoro
-17.506
-16.597 - apporti al sociale
-479
-180 - apporti ai soci
-368
-456 - imposte e tasse
-4.783
-4.138 -23.137
-21.371 = valore per le risorse umane e per la collettività
= UTILE DELLE ATTIVITÀ ORDINARIE
22.927
- imposte sul reddito d’esercizio
= UTILE NETTO
Stato
Soci e cooperazione
Fornitori
- di cui soci
Clienti
- di cui soci
Totale
-4.463
18.465
76
-7,21%
-18,90%
-4.831 23.439
2009
Risorse e comunità
Banca
28.270
-6,79%
-21,22%
2008
9.246
8.969
17.506
16.597
18.652
23.390
1.522
1.560
59.752
66.968
2.325
6.529
107.657
118.363
25.551
41.043
214.336
235.847
La ripartizione del valore aggiunto evidenzia la funzione mutualistica della Banca.
Dall’analisi della ripartizione del Valore aggiunto prodotto e distribuito si evidenzia
che:
• il 38,31% dello stesso è distribuito ai clienti sotto forma di interessi, commissioni
e proventi a conferma che la parte più consistente ricade su coloro che contribuiscono effettivamente allo sviluppo della Banca;
• il 4,31% è distribuito al sistema Stato sotto forma di imposte dirette e indirette,
• l’8,17% del valore è distribuito ai collaboratori sotto forma di stipendi, trattamento
di fine rapporto, formazione ed altro;
• l’8,70% del valore è destinato alla Banca e comprende l’utile d’esercizio assegnato
a riserve per l’autofinanziamento;
• il 26,79% del valore è destinato ai fornitori sotto forma di interessi e commissioni
oltre al pagamento dei servizi;
• il 13,72% è distribuito ai soci sotto forma di interessi, commissioni e ristorno.
8,97
9,25
Stato
16,60
17,51
Riserse e comunità
23,39
18,65
Banca
49,13
Soci
Ricchezza prodotta
e distribuita
(in milioni di e)
29,40
60,44
57,43
Fornitori
77,32
82, 11
Clienti
2008
Stato
4%
2009
Risorse e comunità
8%
Banca
9%
Clienti
38%
Riparto % del
Valore aggiunto
Soci e cooperazione
14%
Fornitori
27%
77 _relazione del consiglio di amministrazione
progetto aGRiColtURa
per le iMpReSe aGRiCole che investono con noi
il loro futuro in europa
in un momento di difficile congiuntura economica, la Banca propone agli imprenditori
agricoli pacchetti di finanziamenti e di servizi specifici, creati appositamente per le
esigenze dell’azienda agricola.
• prestiti agrari di conduzione
• Finanziamenti ai sensi del piano Sviluppo Regionale 2007-2013 (conto capitale
e/o conto interessi)
• Finanziamenti specifici per il settore allevamento
• Finanziamenti specifici per il settore cerealicolo
• Finanziamenti specifici per il settore ortofrutticolo
• Finanziamenti specifici per il settore vitivinicolo
• Finanziamenti settore energetico (Fotovoltaico)
in particolare:
• FiNaNZiaMeNto aNtiCipo CoNtRiBUto paC 2010
• FiNaNZiaMeNti peR l’
l’aCQUiSto
la
S Di MaCCHiNe eD attReZZi aGRiColi
Sto
(in convenzione con i principali rivenditori locali di macchine agricole)
lle convenzioni con i ConFidi di Garanzia:
CoopeRativa aGRiFiDi loMBaRDia
ia (ColDiRetti)
Co.F.a.l. (CoNFa
NF GRiColtURa)
NFa
pRoGetto aGRiColtURa _finanziamenti settore vitivinicolo
•
•
•
•
•
•
•
•
78
prestiti agrari di conduzione
Finanziamenti per l’acquisto di mezzi tecnici per il vigneto
Finanziamenti per l’acquisto di macchine ed attrezzature per il vignet
Finanziamenti per l’acquisto di macchine e/o di impianti per la cantin
Finanziamenti per l’invecchiamento del vino in cantina
Finanziamenti specifici per l’impianto e il reimpianto del vignet
Finanziamenti indirizzati all’ammodernamento della cantina
Finanziamenti per l’acquisto di fondi agricoli e per le ristrutturazioni straordinarie
di cascine.
4 _l’andamento della gestione e dinamiche dei principali
aggregati di stato patrimoniale e conto economico
Si premette che il bilancio al 31 dicembre 2009 è stato redatto in conformità ai
criteri di valutazione e di misurazione stabiliti dagli International Financial Reporting
Standard (IFRS) e dagli International Accounting Standard (IAS), emanati dall’ international Accountig Standard Board (IASB) ed adottati dalla Comunità Europea secondo
la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/202 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002, e secondo le disposizioni della Circolare della
Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il bilancio bancario: schemi e regole di
compilazione”.
Il Regolamento comunitario ha trovato applicazione in Italia per mezzo del D.Lgs 28
febbraio 2005 n. 38, entrato in vigore del 22 marzo 2005, il quale, tra l’altro, ha previsto l’applicazione obbligatoria dei suddetti principi internazionali ai bilanci individuali
delle banche a partire dal 2006.
Nell’ambito del contesto operativo, la Banca ha redatto il bilancio al 31 dicembre
2009, così come è avvenuto per il bilancio dell’esercizio 2008, 2007 e 2006, in ossequio ai nominati standard internazionali IAS/IFRS e nel rispetto delle citate disposizioni che la Banca d’Italia ha emanato nell’ambito dei poteri regolamentari ad essa
attribuiti in materia di “forme tecniche” del bilanci bancari.
Nell’ambito dei principi generali di redazione del Bilancio, si ritiene utile precisare
che lo stesso Bilancio è stato redatto nella prospettiva della continuità dell’attività
aziendale, secondo il principio della contabilizzazione della competenza economica
e nel rispetto della sostanza economica sulla forma giuridica.
Le modifiche della normativa contabile
Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 275 del 16 ottobre 2008, del Regolamento CE n. 1004/2008, sono entrate in vigore le modifiche allo
IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione“.
Tali previsioni sono sostanzialmente volte a concedere alcune limitate possibilità di
riclassifica, in determinate condizioni, quali ad esempio quelle determinatesi a seguito della attuale crisi dei mercati finanziari, di strumenti finanziari classificati tra le
“Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (ovvero attività valutate al fair value
con impatto delle variazioni a conto economico) in altre categorie IAS, al fine di non
applicare la valutazione al fair value.
La crescente complessità degli strumenti finanziari, la continua evoluzione normativa, nonché le recenti turbolenze nei mercati finanziari hanno accentuato l’attenzione,
da parte degli organismi internazionali, sulla trasparenza e sulla veridicità dell’informativa fornita agli investitori, con particolare riferimento al bilancio d’esercizio,
inteso non solo come resoconto di gestione, ma anche come strumento in grado
di rendere disponibili informazioni anche prospettiche sulla situazione economica e
patrimoniale della banca.
Lo IASB, vale a dire l’Organismo di contabilità riconosciuto a livello europeo, ha condotto un progetto di revisione strutturale dello Ias 39 e di affinamento dell’informativa richiesta dall’IFRS 7, con l’obiettivo di elaborare regole di valutazione delle poste
contabili maggiormente influenzate dalla crisi e di migliorare il livello di trasparenza
informativa del bilancio.
In particolare, il principio contabile internazionale Ias 39 stabilisce i criteri per la rilevazione e la valutazione delle attività e delle passività finanziarie; il principio IFRS 7
integra le regole di rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio degli strumenti
finanziari e richiede l’informazioni aggiuntive che consentono al lettore di valutare
la rilevanza con riferimento alla situazione patrimoniale - finanziaria e al risultato
economico dell’impresa, nonché la natura e l’entità dei rischi derivanti dagli stessi e
il modo in cui sono gestiti.
La Banca, in sede di redazione del bilancio di esercizio, non ha tuttavia proceduto
ad alcuna riclassificazione degli strumenti finanziari posseduti.
79 _relazione del consiglio di amministrazione
4.1 _tassi bancari
Gli indicatori della crisi finanziaria esplosa nel 2007 hanno mostrato nel corso del
2009 notevoli miglioramenti, a cominciare dagli spread sui mercati interbancari. Le
politiche “non convenzionali” di sostegno alla liquidità che le varie banche centrali
hanno condotto da oltre un anno, hanno avuto come riflesso la progressiva diminuzione dei tassi di mercato. Le attuali condizioni di liquidità dei mercati, molto abbondanti, confermano che non vi sono ancora a breve termine segnali di inversione degli
obiettivi delle politiche monetarie, coerentemente con i rischi molto contenuti di
emersione delle aspettative di inflazione come segnalano gli indicatori di mercato.
Nel corso del 2009 i tassi principali del mercato monetario hanno mostrato un
andamento discendente volto a sostenere la crisi economica delle imprese e ad
incentivare la crescita del credito, condizionata dalle incertezze congiunturali.
In questo contesto le politiche di erogazione del credito sono state caratterizzate
dall’attenzione alla solvibilità della clientela tramite politiche di prezzo più coerente
col rischio di controparte.
Gli sviluppo della congiuntura creditizia continuano ad essere moderatamente
positivi, pur se consistenti si confermano i segnali di raffreddamento dell’attività
soprattutto a causa di una riduzione della domanda di finanziamenti a supporto di
iniziative di investimento.
3,27%
2,50%
2,48%
2,46%
1,98%
2,00%
2,00%
1,94%
1,64%
1,42%
1,50%
1,25%
1,16%
1,00%
0,82%
Tassi di interesse
ufficiali Eurosistema
andamento mensile
1,29%
0,78%
0,77%
1,23%
1,00%
0,98%
1,00%
gen-09
feb-09
mar-09
apr-09
mag-09
Tasso BCE
1,00%
1,00%
1,00%
1,00%
0,77%
0,74%
0,72%
0,71%
0,36%
0,36%
0,36%
0,35%
0,70%
0,36%
dic-08
1,00%
0,86%
giu-09
lug-09
Eonia a 1 m.
0,35%
ago-09
set-09
ott-09
nov-09
dic-09
Euribor 3 m.
Tassi di interesse ufficiali Eurosistema
5,00
4,50
3,25
3,00
3,00
2,50
1,75
1,25
1,00
0,25
Tassi di interesse
ufficiali Eurosistema
2005
2006
Depositi Overnight
80
2007
2008
Operazioni di rifinanziamento
2009
TASSI PRATICATI DALLA BANCA
Sull’andamento dei tassi del mercato monetario, anche i tassi di interesse, sia attivi
che passivi praticati dalla Banca, si sono adeguati con gradualità alle condizioni del
mercato, evidenziando una progressiva riduzione sebbene meno intensa rispetto a
quella dei tassi ufficiali.
I tassi praticati sulle operazioni di prestito a lungo termine mostrano una diminuzione dell’ 1,92%, meno accentuata dei tassi a breve (-2,50%), riflettendo soprattutto il
peggioramento delle prospettive di ripresa economica ed il clima di incertezza che
si è creato nei mercati finanziari.
Più in dettaglio, il tasso nominale attivo con la clientela per operazioni a breve termine si à attestato a fine dicembre al 4,01% (6,51% a fine 2008) con una diminuzione
di 2,50 punti percentuali da inizio anno in linea con la maggiore elasticità rispetto al
mutare delle condizioni di mercato; mentre l’andamento dei tassi nominali sui finanziamenti a lunga scadenza presenta uno scarto negativo di 1,92 punti percentuali
(5,44% di fine 2009 contro il 7,36% di fine 2008).
Dal lato del passivo, la raccolta diretta a breve termine ha chiuso l’esercizio con
un costo nominale dell’1,27% segnando una diminuzione di 1,71 punti percentuali,
mentre la raccolta a termine evidenzia una variazione in diminuzione di 1,94 punti
percentuali collocandosi al 31/12/2009 al 2,90%, contro il 4,84% di fine esercizio
scorso.
La moderata tendenza al ribasso dei tassi passivi sulla raccolta diretta e la più marcata diminuzione dei tassi attivi sui finanziamenti, si sono riflessi in una variazione
media annuale negativa dello spread di 37 centesimi di punto (2,67% nel 2009 contro
il 3,04% del 2008).
TASSI NOMINALI DI FINE PERIODO
dic-05
dic-06
dic-07
dic-08
dic-09
var.%
sul 2008
impieghi a breve termine
5,78%
6,27%
6,98%
7,36%
5,44%
-1,92%
impieghi a medio lungo termine
3,99%
4,92%
5,99%
6,51%
4,01%
-2,50%
rendimento impieghi
5,24%
5,87%
6,71%
7,14%
4,67%
-2,47%
raccolta a breve termine
1,16%
1,60%
2,06%
2,98%
1,27%
-1,71%
Tassi attivi
Tassi passivi
raccolta a medio termine
2,92%
3,33%
3,89%
4,84%
2,90%
-1,94%
costo raccolta
1,92%
2,72%
3,51%
4,10%
2,00%
2,10%
Spread
3,32%
3,15%
3,20%
3,04%
2,67%
-0,37%
81 _relazione del consiglio di amministrazione
7,14%
6,28% 6,27%
4,10%
6,25%
5,71%
5,53%
5,50%
4,84%
4,80% 4,83% 4,74%
4,70% 4,67%
2,67%
2,65% 2,72%
2,17%
2,15% 2,11% 2,07% 2,01%
2,00%
4,03%
3,43%
3,04%
2,84%
3,22%
3,11% 3,01% 3,13%
3,14%
2,70%
2,25%
2,40%
2,28%
2,67% 2,69% 2,67%
Tassi attivi, passivi e
spread del 2009
D.2008
G
F
M
A
M
Tassi attivi
G
L
Tassi passivi
A
O
N
D.2009
Spread
2009
2,67%
2008
3,04%
2007
3,20%
2006
3,15%
2005
Spread clientela
dal 2004 al 2009
S
3,32%
2004
3,44%
Tassi di interesse ufficiali Eurosistema
TASSI DEL MERCATO FINANZIARIO E CREDITIZIO ITALIANO
Nel corso dell’esercizio sul mercato italiano si sono registrate diffuse diminuzioni
nell’intera struttura dei saggi di interesse del mercato finanziario e creditizio riflettendo gli interventi della Banca Centrale Europea che ha mantenuto stabile all’1% le
misure straordinarie a sostegno del sistema finanziario.
I rendimenti dei titoli pubblici e dei depositi interbancari sono significativamente
diminuiti, anche per il forte deterioramento dei quadro congiunturale e il calo dell’inflazione corrente e attesa.
In particolare per quanto concerne il mercato dei titoli di Stato il rendimento medio
lordo dei BOT ha manifestato movimenti al ribasso passando dal 2,13% di dicembre
2008 allo 0,66% di fine 2009. Anche i tassi di interesse dei CCT hanno segnato nel
corso dell’esercizio una diminuzione, dal 3,89% di fine 2008 all’1,01% di fine 2009,
mentre la dinamica dei BTP ha registrato un andamento maggiormente altalenante,
82
quale riflesso della differente tipologia di emissioni in termini di durata manifestando
un andamento in diminuzione dal 4,58% di fine 2008 al 3,95% di fine 2009.
I conti interbancari hanno fruito tassi medi in corso d’esercizio da un massimo del
2,46% ad un minimo del 0,36% con un rendimento medio annuale dello 0,92% (4,05%
nel 2008).
La riserva obbligatoria, adeguata mensilmente in base al 2% della raccolta con durata
originaria inferiore ai 24 mesi ha registrato un rendimento medio annuale dell’ 1,10%
contro il 4,13% del 2008.
Tali dinamiche hanno determinato sui rendimenti dei flussi finanziari della Banca, una
variazione negativa dello spread di 42 centesimi di punto su base annua (dal 2,46%
del 2008 al 2,03% del 2009), quale differenza fra il tasso medio dell’attivo fruttifero
(impieghi con clientela + investimenti) pari al 4,76% e il tasso medio del passivo
oneroso del 2,73%.
83 _relazione del consiglio di amministrazione
4.2 _il risultato economico
46,92 milioni
12,92 milioni
31,10 milioni
18,46 milioni
6,59 %
48,85%
Margine d’interesse
Ricavi da servizi
Spese amministrative
Utile d’esercizio
Roe
Cost / income Ratio
- 8,59%
+ 14,39%
+ 6,36%
- 21,22%
- 2,45 b.p.
+ 2,72 b.p.
andamento dell’utile netto negli ultimi 5 esercizi
2009
2008
2007
2006
2005
18,46
23,44
26,59
25,57
17,26
milioni
- 21,22%
milioni
- 11,85%
milioni
+ 4,01%
milioni
+ 48,16%
milioni
+ 6,7%
Variazione % sull’esercizio precedente
L’andamento del Conto economico è stato fortemente condizionato: dalla debolezza
congiunturale che si è riflessa sulle decisioni di spesa delle aziende e famiglie per
la contrazione dell’attività produttiva, dalle incertezze dei mercati finanziari e dalle
misure straordinarie delle Banche centrali a sostegno della carente liquidità di una
parte del sistema bancario europeo.
Tale situazione, ha influenzato sia i rendimenti dei depositi presso l’interbancario che
degli investimenti in titoli di Stato.
In linea generale, la gestione ordinaria conferma un buon andamento dell’attività
commerciale nonostante il rallentamento dell’economia, le difficoltà finanziarie delle
imprese, delle famiglie e la progressiva diminuzione dei tassi di mercato: eventi che
hanno ridotto dell’8,59% il margine d’interesse. Le componenti finanziarie hanno
registrato un contributo positivo di oltre 3,63 milioni.
La rigorosa politica di contenimento delle spese amministrative ha consentito al risultato della gestione operativa di superare i 32,36 milioni, in diminuzione del 3,45%
(-1,16 milioni) sull’esercizio scorso.
Il progressivo deterioramento dell’ economia reale ha intaccato anche la qualità
degli impieghi, portando le rettifiche nette sui crediti a 9,47 milioni rispetto ai 5,24
del 2008.
In questo poco favorevole scenario, la Banca ha conseguito un utile netto di 18,47
milioni rispetto ai 23,44 milioni dell’esercizio scorso (- 21,22%).
Ai fini di una maggiore trasparenza informativa, si elencano di seguito i più significativi margini intermedi relativi alla progressiva formazione dei flussi reddituali, i quali
compongono, con opportuna correlazione, le voci del prospetto ufficiale.
Alla tabella della Nota integrativa “Parte C” potrà farsi ricorso per le analisi di più
dettagliato livello.
84
MARGINE D’INTERESSE
Interessi attivi e proventi assimilati
- su attività finanziarie
- saldo positivo differenziali di copertura
- su crediti verso banche
- su crediti verso clientela
- su derivati di copertura
Interessi passivi
- su debiti verso banche
- su debiti verso clientela
- su titoli in circolazione
- su passività finanziarie al fair value
- saldo negativo differenziali di copertura
Margine di interesse
2009
89.974
5.394
1.672
772
81.961
175
-43.057
-604
-8.807
-27.228
-6.418
46.917
2008
105.791
7.249
2.780
95.762
-54.463
-1.050
-14.572
-23.149
-11.726
-3.966
51.328
v.ass.
-15.817
-1.855
1.672
-2.008
-13.801
175
-11.406
-446
-5.765
4.079
-5.308
-3.966
-4.411
v.%
-14,95%
-25,59%
100,00%
-72,23%
-14,41%
100,00%
-20,94%
-42,48%
-39,56%
17,62%
-45,27%
100,00%
-8,59%
2009
39.508
168
5.394
1.847
46.917
comp.%
84,21%
0,36%
11,50%
3,94%
100,00%
2008
46.315
1.730
7.249
-3.966
51.328
comp.%
90,23%
3,37%
14,12%
-7,73%
100,00%
di cui:
Interessi netti con clientela
Interessi netti con banche
Interessi da titoli di debito
Interessi su derivati di copertura
Margine d’interesse
Il margine d’interesse raggiunge i 46,92 milioni con una diminuzione dell’8,59% sull’esercizio
precedente, pari a 4,41 milioni. Con un calo dei tassi attivi più accentuato dei passivi e una
ricomposizione sia delle attività che delle passività verso forme tecniche a maggior durata,
rispettivamente meno remunerative e maggiormente onerose.
Il differenziale tra il tasso medio dell’attivo fruttifero e il tasso medio del passivo
oneroso è risultato del 2,03% in diminuzione di 42 b.p. rispetto al 2,46% registrato
nel 2008.
L’operatività commerciale ha beneficiato di un’ espansione media delle masse intermediate, rispetto al 2008, di 357 milioni (+10,64%) di cui: 162 milioni di crediti verso
clientela, 46 milioni di investimenti e 148 milioni di raccolta diretta.
Nel dettaglio delle voci che compongono il margine d’interesse, l’intermediazione
con clientela ha prodotto interessi netti per 39,5 milioni in diminuzione del 14,70%
(- 6,81 milioni) sul dato dell’esercizio scorso, l’attività finanziaria, riferita al flusso di
interessi percepiti sul portafoglio titoli di proprietà, evidenzia un contributo di 5,39
milioni in diminuzione del 25,59% rispetto ai 7,25 milioni del 2008 mentre le giacenze
sull’interbancario hanno maturato interessi per 168 mila in diminuzione del 90,29%
dovute principalmente al calo dei rendimenti (0,92% contro il 4,05% del 2008).
Un contributo positivo al margine d’interesse per 1,85 milioni è venuto dal flusso
positivo dei differenziali dei derivati di copertura dei prestiti obbligazionari a tasso
fisso, contro un saldo negativo di 3,97 milioni del 2008, diminuendo di 12 centesimi
di punto il costo della raccolta diretta.
11, 79%
11, 55
4,52%
4,49%
83,69%
83,97%
8,51%
4,88%
86,62%
12,69%
14,12%
6,07%
5,30%
81,25%
80,58%
11, 50%
0,36%
88,15%
Composizione %
nel margine
d’interesse negli
ultimi 6 esercizi
2004
2005
Rapporti con clientela
2006
2007
Rapporti con banche
85 _relazione del consiglio di amministrazione
2008
Attività finanziarie
2009
RENDIMENTI, COSTI, SPREAD AZIENDALI
2009
Rendimenti
rendimento impieghi vivi (A)
5,28%
6,91%
-1,63%
rendimento interbancario
0,92%
4,05%
-3,13%
rendimento titoli
rendimento capitali fruttiferi (D )
Costi
2008
var. %
sul 2007
2.42%
3,96%
-1,54%
4,76%
6,46%
-1,69%
costo raccolta clientela (B)
2,85%
3,69%
-0,84%
costo differenziali di copertura
-0,12%
0,30%
-0,42%
costo raccolta da Banche
3,39%
4,94%
-1,56%
Passivo oneroso (2) ( C )
2,73%
SPREAD AZIENDALI
4,00%
-1,27%
1’ Forbice: impieghi - raccolta diretta (A - B)
2,44%
3,22%
-0,78%
1’ Forbice: impieghi - passivo oneroso (2) (A - C)
2,55%
2,91%
-0,36%
2’ Forbice: attivo fruttifero - passivo oneroso (2) (D - B)
1,92%
2,77%
-0,85%
2’ Forbice: attivo fruttifero - passivo oneroso (2) (D - C)
2,03%
2,46%
-0,42%
La moderata tendenza al ribasso dei tassi passivi sulla raccolta diretta e la più marcata diminuzione dei tassi attivi sui finanziamenti, si sono riflessi in una variazione
media annuale negativa dello spread di 42 centesimi di punto (2,03% nel 2009 contro
il 2,46% del 2008).
6,46
6,01
4,76
4,00
3,32
2,69
2,73
2,46
2,03
Rendimenti, costi,
spread
2007
2008
Attività fruttifere
86
Passività onerose
2009
Spread
COMMISSIONI ATTIVE
2009
2008
v.ass.
v.%
a) Garanzie rilasciate
554
493
61
12,37%
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza
987
1.167
-180
-15,42%
- negoziazione di strumenti finanziari
6
2
4
200,00%
- negoziazione di valute
8
7
1
14,29%
- custodia e amministrazione di titoli
- collocamento di titoli
58
60
-2
-3,33%
405
523
-118
-22,56%
- attività di ricezione e trasmissione di ordini
188
126
62
49,21%
- distribuzione di servizi di terzi:
322
449
-127
-28,29%
94
128
-34
-26,56%
a) prodotti assicurativi
228
321
-93
-28,97%
d) Servizi di incasso e pagamento
b) altri prodotti
2.783
2.568
215
8,37%
i) Tenuta e gestione dei conti correnti
2.442
1.674
768
45,88%
j) Altri servizi
3.453
3.141
312
9,93%
- per altri finanziamenti a clientela
- per altri servizi
Totale
804
922
-118
-12,80%
2.649
2.219
430
19,38%
10.219
9.043
1.176
13,00%
La capacità di servizio, l’aumento della base di clientela e l’evoluzione tecnologica
dei canali telematici, hanno consolidato anche per il corrente esercizio, il positivo
andamento del flusso commissionale.
Tale crescita ha interessato le operazioni collegate ai servizi di incasso e pagamento,
le operazioni di conto corrente e altri servizi, mentre quelle di gestione-intermediazione e consulenza presentano una contrazione del 15,42% che scontano principalmente la congiuntura negativa dell’economia e dei mercati finanziari.
Le commissioni attive ammontano a 10,22 milioni in aumento del 13% sul 2008.
Nel dettaglio, i ricavi collegati ai servizi di gestione, intermediazione-consulenza si
sono attestati a 987 mila in diminuzione del 15,42% da ascrivere per buona parte
all’evoluzione negativa del risparmio gestito per 118 mila ed alla diminuzione dei
finanziamenti collegati ai prestiti al consumo, leasing ed al collocamento dei prodotti
assicurativi per 127 mila, mentre l’aumento delle transazioni nell’acquisto/vendita di
azioni ha generato commissioni per 188 mila in aumento del 49,21%.
Le commissioni percepite dai servizi di incasso e pagamento pari a 2,78 milioni
mostrano un aumento dell’8,37% per effetto del miglioramento della capacità di
servizio oltre che all’evoluzione e diffusione dei servizi bancari che si avvalgono di
collegamenti telematici.
Le commissioni relative agli altri servizi pari a 3,45 milioni mostrano un buon andamento in aumento del 9,93%, anche se la voce sconta minori commissioni sui
finanziamenti in conto corrente alla clientela e maggiori introiti per altri servizi.
87 _relazione del consiglio di amministrazione
COMMISSIONI PASSIVE
2009
a) Garanzie ricevute
2008
v.ass.
v.%
0
-10
-10
-100,00%
-50
-83
-33
-39,76%
d) Servizi di incasso e pagamento
-984
-863
121
14,02%
e) Altri servizi
-101
-182
-81
-44,51%
-1.135
-1.138
-3
-0,26%
c) Servizi di gestione e intermediazione
Totale
DIVIDENDI E RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE, DI COPERTURA, DI CESSIONE/RIACQUISTO
2009
2008
v.ass.
v.%
167
221
-54
-24,43%
101
157
-56
-35,67%
-156
-
-156
-100,00%
2.923
690
2.233
323,62%
591
-930
1.521
163,55%
3.626
138
3.488
2527,54%
Dividendi e proventi simili
Risultato netto dell’attività di negoziazione
Risultato netto dell’attività di copertura
Utili da cessione/riacquisto di attività/passività finanziarie
Risultato netto delle attività/passività finanz.al fair value
Totale
L’operatività finanziaria, che costituisce la componente operativa più esposta alla
volatilità dei mercati, ha prodotto risultati positivi per 3,63 milioni in aumento di 3,49
milioni (+2527,54% sul 2008).
La lettura combinata delle attività finanziarie consente di osservare la formazione del
contributo economico per tipologia di strumento in portafoglio.
Tra le componenti dell’aggregato, si osserva che i dividendi percepiti sulle azioni di
proprietà sono in diminuzione del 24,43% con 167 mila contro i 221 mila del 2008,
la negoziazione di titoli di debito al trading hanno originato utili per 101 mila in
diminuzione sui 157 mila del 2008, la gestione di titoli detenuti per vendita e la negoziazione di nostre obbligazioni ha realizzato utili per 2,92 milioni contro i 690 mila
dell’esercizio corso. Il risultato netto delle attività/passività finanziarie valutate al fair
value risulta positivo per 590 mila contro i 930 mila negativi del 2008.
MARGINE D’INTERMEDIAZIONE
2009
2008
v.ass.
v.%
Margine di interesse
46.917
51.328
-4.411
-8,59%
Commissioni nette
9.084
7.905
1.179
14,91%
3.626
138
3.488
2527,54%
59.627
59.371
256
0,43%
Dividendi e risultati delle attività/passività finanziarie
Totale
Per effetto dell’evoluzione combinata degli aggregati precedentemente descritti il
margine di intermediazione si attesta a 59,63 milioni in aumento di 256 mila pari
allo 0,43%.
0,26%
9,37%
13,63%
Composizione %
dei proventi
operativi netti
76,74%
3,96%
8,90%
3,35%
9,09%
13,03%
12,46%
74,11%
75,10%
0,22%
5,40%
1,60%
8,69%
5,71%
6,05%
12,60%
11,75%
14,31%
81,78%
77,96%
73,93%
(voci: 120 e 190)
2004
2005
Margine d’interesse
88
2006
Commissioni
2007
Dividendi e altri proventi
2008
2009
Profitti da operazioni finanziarie
RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE PER DETERIORAMENTO
2009
Crediti:
2008
v.ass.
v.%
-13.009
-8.796
4.213
47,90%
3.538
3.552
-14
-0,39%
-
-
-
-
- rettifiche di valore
- riprese di valore
attività finanziarie disponibili per la vendita
attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
altre operazioni finanziarie
-
-
-
-
-9.471
-5.244
4.227
80,61%
Risultato netto della gestione finanziaria
Il progressivo deterioramento dell’economia reale ed il perdurare della debolezza del
ciclo economico ha prodotto una crescita dei crediti deteriorati e contemporaneamente un aumento delle rettifiche sui crediti verso la clientela classificati a sofferenze
e ad incaglio per 9,47 milioni, in aumento di 4,23 milioni sul 2008.
Le rettifiche di valore sono relative a cancellazioni di crediti inesigibili per 320 mila, a
svalutazioni analitiche per 10,65 milioni, a svalutazioni per attualizzazione sofferenze
per 1,25 milioni e a svalutazioni collettive di crediti in bonis per 796 mila.
Le riprese di valore per 3,54 milioni includono incassi di posizioni portate a perdite
negli esercizi precedenti per 50 mila, riprese per minori svalutazioni e recuperi di
attualizzazione per 2,41 milioni e riprese per adeguamento del fondo svalutazione
collettivo dei crediti in bonis per 1,07 milioni.
Si rimanda alla voce patrimoniale un commento più dettagliato dell’andamento dei
crediti deteriorati.
SPESE AMMINISTRATIVE
2009
2008
v.ass.
v.%
Spese per il personale
-17.506
-16.597
909
5,48%
- dipendente
-17.057
-16.130
927
5,75%
- altro personale
-59
-64
-5
-7,81%
- amministratori
-390
-403
-13
-3,23%
Altre spese amministrative
-11.719
-10.896
823
7,55%
- pubblicità, marketing e comunicazione
-944
-1.101
-157
-14,26%
- relative al rischio creditizio
-829
-662
167
25,23%
- servizi professionali
-624
-585
39
6,67%
- relative all’Information communication technology
-1.714
-1.690
24
1,42%
- relative agli immobilizzazioni materiali
-1.749
-1.733
16
0,92%
- telefoniche - postali
-744
-745
-1
-0,13%
- contributi associativi ed Assicurazioni
-764
-755
9
1,19%
- funzionamento
-1.423
-1.114
309
27,74%
- imposte e tasse indirette
-2.928
-2.511
417
16,61%
Rettifiche di valore su Immob. materiali e immateriali
Totale
-1.878
-1.752
126
7,19%
-31.103
-29.245
1.858
6,35%
Nel corso dell’esercizio la Banca si è impegnata a migliorare il processo di spesa
mediante procedure di programmazione e controllo, assicurando tuttavia il rispetto
dei principi di economicità, funzionalità e trasparenza nella gestione delle risorse.
Il controllo dei costi operativi continua a risultare, specialmente in questo periodo
di crisi economica, una leva strategica di fondamentale importanza per il mantenimento della redditività complessiva della Banca. La crescita del 6,35% delle spese
amministrative è riconducibile prevalentemente all’aumento dell’operatività bancaria
ed alla mutata dimensione aziendale.
89 _relazione del consiglio di amministrazione
Le spese del personale raggiungono i 17,51 milioni in aumento di 909 mila pari al
5,48%, riconducibili parte all’aumento dell’organico a seguito dell’espansione della
rete territoriale e alla riorganizzazione degli uffici interni e parte all’aggiornamento
del contratto nazionale collettivo di lavoro.
Le altre spese amministrative si attestano a 11,72 milioni rispetto ai 10,89 milioni del
2009 con un incremento del 7,55% pari a 823 mila.
Nel dettaglio, le principali voci che hanno manifestato aumenti sono relative a:
• spese riconducibili alla gestione del rischio creditizio per servizi professionali
legati a consulenze, spese legali per recupero crediti in aumento del 25,23% pari
a 167 mila,
• altre spese di funzionamento con un incremento del 27,74% pari a 809 mila per
l’aumento dei costi riconducibili alla maggiore dimensione della rete territoriale,
• spese per imposte e tasse indirette superiori del 16,61% per l’incremento dell’operatività in finanziamenti a medio/lungo termine e del numero di conti soggetti
all’imposta di bollo virtuale
Le rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali ed immateriali comprendono
le quote di ammortamento sugli immobili per 751 mila (666 mila nel 2008), sugli
impianti e macchinari per 803 mila (670 mila nel 2008), mobili per 270 mila (377
mila nel 2008) ed ammortamenti diretti sulle immobilizzazioni immateriali per 52
mila (58 mila nel 2008).
Per effetto degli andamenti sopra descritti, Il COST/INCOME RATIO calcolato come
rapporto fra oneri e proventi operativi, si è attestato al 48,85% in aumento rispetto
al 46,14% del 2008, evidenziando tuttavia un eccellente livello di efficienza.
Ammortamenti:
6,04%
Altre spese
amministrative:
28,26%
Composizione delle spese
amministrative in %
Spese per
il personale:
56,28%
48,74%
Imposte indirette:
9,41%
45,56%
41,46%
42,80%
48,85%
46,14%
41,46%
22,96%
25,78%
21,35%
19,96%
21,75%
23,81%
20,30%
18,23%
22,50%
23,23%
27,50%
26,18%
Composizione e andamento
del cost / income
2004
2005
2006
Spese del personale
90
2007
Altri costi amministrativi
2008
2009
ACCANTONAMENTI, ONERI E PROVENTI
Altri oneri di gestione
Altri proventi di gestione
Utili (perdite) da cessione di investimenti
Totale
2009
2008
v.ass.
v.%
-201
-624
-423
-67,79%
4.039
4.014
25
0,62%
36
-2
-38
-1900,00%
3.874
3.388
486
14,34%
Gli oneri e proventi di gestione ammontano a 3,87 milioni in aumento del 14,34%
sul 2008.
I proventi realizzati nel corso dell’esercizio pari a 4,04 milioni (+0,62%) sono riconducibili per 57 mila agli affitti incassati su immobili di investimento, per 2,76 milioni
ad imposte indirette di bollo e sostitutive regolate dalla clientela, per 471 mila da
recuperi di spese legali, per 644 mila da recuperi di spese postali e altre e per 105
mila da proventi vari.
L’utile da cessione di investimenti per 36 mila è riconducibile alla vendita dell’immobile detenuto per investimento.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO
2009
2008
v.ass.
v.%
Imposte correnti Ires
-3.714
-3.505
209
5,96%
Imposte correnti Irap
-2.314
-2.367
-53
-2,24%
292
-101
393
389,11%
Imposte degli esercizi precedenti
Variazione per imposte anticipate/differite
Totale
1.274
1.142
132
11,56%
-4.462
-4.831
-369
-7,64%
Le imposte sul reddito dell’esercizio quantificate in 4,46 milioni, risultano in diminuzione del 7,64% rispetto a quanto accantonato nel 2008.
Per quanto riguarda le imposte dirette, l’imposta Ires risulta in aumento del 5,96%
per effetto dell’aumento della base imponibile, mentre l’imposta Irap, in diminuzione
del 2,24% per effetto del minor imponibile fiscale.
Le imposte sono state calcolate sulla base delle aliquote del 27,5% per l’imposta Ires
e del 4,82% per l’imposta Irap.
L’iscrizione delle imposte differite attive nello stato patrimoniale si basa sulla ragionevole certezza delle prospettive reddituali della Banca e della normativa tributaria
di riferimento, 91 _relazione del consiglio di amministrazione
UTILE D’ESERCIZIO
2009
2008
v.ass.
v.%
Totale rendite
107.296
119.916
-12.620
-10,52%
Totale spese
-88.831
-96.477
-7646
-7,93%
Totale
18.465
23.439
-4.974
-21,22%
L’utile netto di 18,47 milioni in diminuzione del 21,22% sull’esercizio precedente, è
stato in parte condizionato dalla situazione congiunturale negativa.
E scaturisce dalla differenza fra 107,30 milioni di rendite (-10,52%) e fra 88,83 milioni
di spese (-7,93%).
Il Roe pari al 6,59% risulta essere in diminuzione di 2,45 punti rispetto al 9,04% dello
scorso esercizio.
25,57
26,59
23,44
16,17
18,46
17,26
Utile d’esercizio
(in milioni di e)
2004
92
2005
2006
2007
2008
2009
4.3 _attività d’impiego e di raccolta
La tempesta finanziaria e la crisi dell’economia reale che hanno colpito famiglie e
imprese, portando sulla soglia del bisogno soggetti prima pienamente “bancabili” ma
che, per debiti o per la perdita del lavoro, si sono venuti a trovare in serie difficoltà,
hanno comportato per la nostra Banca, nel corso dell’esercizio, una grande attenzione in generale ai bisogni del territorio, al sostegno dell’economia, dell’occupazione,
anche a costo di sacrificare parte dell’utile netto.
I vertici della Banca hanno elaborato, con il contributo efficace delle organizzazioni
di categoria locali, la possibilità di lavorare in un’ottica di sistema perché la crisi si
sconfigge mobilitando tutte le risorse a disposizione coinvolgendo tutti gli attori sul
territorio (Istituzioni, Associazioni di Categoria e Altri istituti della cooperazione).
Tappa dopo tappa, è stato incentivato su tutta la zona territoriale di competenza il
lavoro comune con famiglie e settore produttivo per rafforzare ulteriormente la reciproca collaborazione e lanciare una serie di proposte contro la difficile situazione
economica.
La Banca ha dato concrete risposte sociali alle persone ed alle loro famiglie, promuovendo l’attivazione di interventi rapidi, volti a sostenere la disponibilità del reddito dei
lavoratori sospesi in Cigs, con lo scopo di alleviare le difficoltà di carattere finanziario
per i lavoratori coinvolti e le loro famiglie.
Il rapporto banca-impresa che ricopre un ruolo centrale nella definizione dei piani
strategici, non si è limitato alla sola concessione del credito, ma si è configurato
come un’assistenza finanziaria globale, sia sul versante del credito sia su quello dei
servizi e della consulenza.
La Banca ha confermato il proprio ruolo tradizionale a difesa del risparmio, con prodotti capaci di coniugare il profitto di chi investe con i benefici generati dal risparmio
reinvestito nell’area di insediamento, talvolta unica leva di sviluppo economico per le
realtà produttive e sociali del territorio.
Particolare attenzione è stata rivolta alle esigenze di spesa sempre più complesse
ed evolute delle famiglie, alla nuova potenziale clientela che si affaccia sul mercato
del credito: le giovani coppie, i lavoratori a tempo determinato, gli immigrati, i pensionati.
Un esercizio di profondo cambiamento, che ha comportato la rivisitazione in ottica
rinnovata, dei bisogni della clientela, dell’offerta dei prodotti e servizi, canali distributivi, dove il vantaggio competitivo è stato ricercato attraverso la revisione delle strutture
operative e dei processi produttivi e distributivi.
1.682
1.500
1.647
1.459
1.273 1.276
1.037
906
773
1.085
896
775
Andamento della Raccolta
diretta e Crediti v.clientela
(in milioni di e)
2004
2005
2006
Raccolta diretta
93 _relazione del consiglio di amministrazione
2007
Impieghi
2008
2009
4.3.1 - OPERAZIONI D’IMPIEGO CON LA CLIENTELA
216 milioni
1.415 milioni
16 milioni
432 milioni
1.263 milioni
1.646,5 milioni
Crediti alle famiglie
Crediti alle imprese
Crediti ad altri settori economici
Mutui erogati nel 2009
Anticipi e finanziamenti erogati nel 2009
Impieghi netti con la clientela
+ 0,20%
+ 15,56%
- 17,33%
+ 31,26%
- 15,19%
+ 12,86%
andamento degli impieghi negli ultimi 5 esercizi
2009
2008
2007
2006
2005
1.646,5
1.458,8
1.275.8
1.084,7
896,05
Milioni
+12,86%
milioni
+ 14,35%
milioni
+ 17,61%
milioni
+ 21,06%
milioni
+ 15,56%
Variazione % sull’esercizio precedente
Nel corso dell’esercizio, i crediti verso la clientela, hanno manifestato un profilo di
crescita superiore al 12,86%, raggiungendo i 1.646,5 milioni , in aumento di 187,63
milioni rispetto alla consistenza dell’esercizio scorso (1,71% le banche italiane).
L’incidenza degli impieghi sulla raccolta diretta risulta essere al 31/12/2009 del
97,91% in leggero aumento rispetto al 97,26% del 2008.
Tale sviluppo è stato conseguito grazie ad una più ampia estensione operativa territoriale, a specifiche linee di condotta sia a livello strategico che gestionale, a iniziative
e proposte di finanziamento volte a garantire “ossigeno” alle imprese (soprattutto alle
micro e piccole imprese per le quali sono stati maggiori le esigenze di liquidità), con
l’intento, in questo momento di crisi, di arginare gli effetti della recessione e gettare
le basi per una ripresa più duratura.
Consapevole dei danni enormi che si produrrebbero se questa crisi eliminasse dal
mercato realtà che, in condizioni cicliche regolari, sarebbero in grado di competere,
esportare, creare ricchezza e occupazione, la Banca si è fatta carico, attraverso il
finanziamento dei processi di ristrutturazione e di riscadenziamento del debito, delle
difficoltà che la crisi sta comportando per molte realtà aziendali,
Sono esigenze cruciali. Se vogliamo non semplicemente sopravvivere alla crisi ma
superarla per un sistema economico più forte e competitivo. È uno sforzo proiettato
sul futuro in cui la Banca sta facendo la sua parte insieme a tutti coloro che sono
sensibili per la crescita e lo sviluppo del Territorio bresciano, bergamasco, lecchese,
monzese e milanese.
Lo sviluppo dell’attività di finanziamento per le diverse branche di attività economica
mostra, un aumento del 14,20% pari a 25,8 milioni (da 182 a 208 milioni) dei crediti
verso i settori dell’edilizia e opere pubbliche, una crescita del 10,53% con 21 milioni
(da 196 a 216 milioni) del settore agricolo, mentre il comparto manifatturiero che
detiene il 49,05% degli impieghi, presenta uno sviluppo sul 2008 del 19,92% con 134
milioni (da 674 a 808 milioni) dopo un periodo di riorganizzazione e ridefinizione delle
strategie aziendali, mentre il settore famiglie e servizi del commercio evidenziano il
primo una stabilità e il secondo una leggera variazione di 9,88 milioni.
Lo scenario della crisi finanziaria si è riflesso negativamente sui finanziamenti agli
altri settori, mostrando, a fine esercizio, una diminuzione delle esposizioni del 17,33%
(da 19 a 16 milioni) su quanto erogato a fine 2008.
94
Tab. n. 1 CREDITI VERSO CLIENTELA PER SETTORE ECONOMICO
2009
2008
v.ass.
v.%
Edilizia e opere pubbliche
207.796
181.956
25.840
14,20%
Agricoltura
216.452
195.831
20.621
10,53%
Manifatturiero
807.718
673.536
134.182
19,92%
Servizi del commercio
182.895
173.009
9.886
5,71%
Famiglie
215.691
215.253
438
0,20%
15.935
19.276
-3.341
-17,33%
1.646.487
1.458.861
187.626
12,86%
Altri settori
Totale La ripartizione per singole forme tecniche di impiego, così come ravvisabile dalla
tabella n.2, porta ad evidenziare variazioni positive a distanza d’esercizio, sulle forme
tecniche di impiego dei mutui con un aumento del 21,26% pari a 201,16 milioni e
smobilizzo crediti del 14,76% pari a 9,67 milioni, mentre le diminuzioni sono da imputare alle voci dei conti correnti (-0,76%), finanziamenti all’import/export (-35,43%)
e prestiti personali (-26,26%).
Le sofferenze, con un importo di 13,12 milioni mostrano un calo dell’8,43%.
Tab. n. 2 CREDITI VERSO CLIENTELA PER FORMA TECNICA
Conti correnti ordinari
Smobilizzo crediti
Finanziamenti import-export
Prestiti personali e altri finanziamenti
Mutui
Altri finanziamenti
TOTALE IMPIEGHI VIVI
Crediti in sofferenza
TOTALE IMPIEGHI
2009
2008
v.ass.
v.%
363.610
366.389
-2.779
-0,76%
75.190
65.519
9.671
14,76%
15.544
24.073
-8.529
-35,43%
30.184
40.933
-10.749
-26,26%
1.147.179
946.016
201.163
21,26%
1.662
1.606
56
3,49%
1.633.369
1.444.536
188.833
13,07%
13.118
14.325
-1.207
-8,43%
1.646.487
1.458.861
187.626
12,86%
Tab. n. 3 CREDITI VERSO CLIENTELA PER SCADENZA E TASSO
Impieghi a breve termine
Impieghi a medio/lungo termine
TOTALE IMPIEGHI VIVI
Impieghi mlt a tasso fisso
Impieghi mlt a tasso variabile
TOTALE IMPIEGHI MLT
2009
%
2008
%
449.022
27,49%
474.077
32,82%
1.184.347
72,51%
970.459
67,18%
1.633.369
100,00%
1.444.536
100,00%
76.620
6,47%
57.310
5,91%
1.107.727
93,53%
913.149
94,09%
1.184.347
100,00%
970.459
100,00%
L’andamento degli impieghi complessivi è stato anche per il corrente esercizio determinato da una crescita sostenuta dalla componente a scadenza.
La composizione per tipologia temporale evidenzia un maggior peso dei finanziamenti a medio lungo termine con una percentuale sul totale del 72,51% (72,10% a
livello di sistema) contro il 27,49% dei finanziamenti a breve termine.
A fronte di una situazione difficile dei mercati finanziari la Banca ha continuato a
sostenere le imprese attraverso la concessione di credito. Nel corso dell’esercizio, si
sono effettuate erogazioni per oltre 1.694 milioni (in diminuzione del 6,79% sull’erogato dello scorso esercizio) mediante scoperti di conto corrente, anticipi fatture,
smobilizzo crediti, finanziamenti per l’agricoltura, mutui, prestiti al consumo e prodotti di leasing.
95 _relazione del consiglio di amministrazione
Nel corso dell’esercizio sono stati erogati ben 432 milioni (+ 31,26%) di finanziamenti
a medio lungo termine con nuove formule contrattuali e stipulati oltre 162 contratti
di leasing per un totale di oltre 22 milioni per l’investimento in beni immobiliari, in
beni strumentali, per l’acquisto di veicoli commerciali.
Tab. n. 4 FINANZIAMENTI EROGATI
Valori nominali
Sbilancio finanz. in conto corrente
Smobilizzo crediti
2009
2008
v. ass.
v. %
-2.779
30.502
-33.280
-109,11%
1.113.129
1.277.747
-164.618
-12,88%
Finanziamenti agrari
31.308
22.218
9.090
40,92%
Anticipi import export
94.611
133.824
-39.214
-29,30%
431.545
328.775
102.770
31,26%
5.350
3.100
2.250
72,58%
Mutui
Prestiti al consumo
Leasing
TOTALE EROGATO
21.616
22.066
-450
-2,04%
1.694.781
1.818.232
-123.451
-6,79%
Accanto a queste modalità di finanziamento, la Banca effettua un servizio di assistenza nell’ambito delle leggi che regolano i finanziamenti agevolati, finalizzati a sostenere
le imprese che investono in settori innovativi nel campo della ricerca, dell’energia
rinnovabile o in nuove tecnologie.
Nel corso dell’esercizio è stato rivisto il sistema di deleghe in materia di erogazione
di credito in base al quale il Consiglio di amministrazione, cui competono i più ampi
poteri per la gestione generale, ha determinato i limiti di autonomia nella concessione dei fidi e nell’assunzione dei rischi con la clientela, attribuendoli, secondo
determinate autonomie in ordine decrescente, al Comitato Esecutivo, alla Direzione
generale, alla Direzione commerciale, ai Capi zona e ai responsabili di filiale.
Nell’erogazione del credito si è cercato di ridurre il rischio basandosi oltre che ad
una attenta analisi del merito creditizio anche sull’acquisizione di valide garanzie
personali e reali. Per questo ultimo aspetto il 62,21% dei finanziamenti è coperto da
garanzie ipotecarie, pegno su titoli di debito e altre garanzie reali e/o personali.
A copertura del rischio fisiologico insito nei crediti ad andamento regolare, è stato
costituito mediante modelli che tengono conto delle componenti di Probability of
default e Loss Given default delle singole partite, un fondo svalutazione collettivo di
1,76 milioni pari allo 0,11% del portafoglio.
Il rendimento sui finanziamenti ha continuato a ridursi in modo significativo, riflettendo così l’andamento dei tassi di mercato. Il tasso medio sui finanziamenti alle
imprese e famiglie si è attestato al 5,02% in riduzione di oltre 1,61 punti base rispetto
al 2008; il rendimento del comparto a breve termine si è portato al 5,97% mentre
quello a maggiore scadenza è stato del 4,58%.
Nel corso dell’esercizio, una parte più significativa degli impieghi è stata indirizzata al
sostegno delle imprese non finanziarie con erogazioni mediamente più consistenti,
risultando decisamente ampliate le quote di mercato dei finanziamenti concessi a
classi di importo medio alte.
96
Tab. n. 5 - TABELLA IMPIEGHI PER SCAGLIONI DI IMPORTO
2009 Nr. posizioni
importi
2008 Nr. posizioni
importi
Fino a 25 mila euro
4.721
29.068
4.183
25.878
da 25 a 50 mila euro
1.214
44.525
1.165
43.099
da 50 a 100 mila euro
1.382
100.692
1.359
98.998
da 100 a 250 mila euro
1.293
199.542
1.185
180.568
da 250 a 500 mila euro
483
169.215
416
143.147
da 500 a 1 milione di euro
267
185.859
292
206.885
da 1 a 5 milioni di euro
321
656.985
266
544.442
34
260.601
29
215.844
9.715
1.646.487
8.895
1.458.861
oltre 5 milioni di euro
TOTALI % su posizioni
% su giacenze
% su posizioni
% su giacenze
Fino a 25 mila euro
48,59%
1,77%
47,03%
1,77%
da 25 a 50 mila euro
12,50%
2,70%
13,10%
2,95%
da 50 a 100 mila euro
14,23%
6,12%
15,28%
6,79%
da 100 a 250 mila euro
13,31%
12,12%
13,32%
12,38%
da 250 a 500 mila euro
4,97%
10,28%
4,68%
9,81%
da 500 a 1 milione di euro
2,75%
11,29%
3,28%
14,18%
da 1 a 5 milioni di euro
3,30%
39,90%
2,99%
37,32%
oltre 5 milioni di euro
0,35%
15,83%
0,33%
14,80%
100,00%
100,00%
100,00%
100,00%
TOTALI
97 _relazione del consiglio di amministrazione
4.3.2 - LA QUALITÀ DEL CREDITO
La gestione del credito è stata indirizzata a una selezione efficiente degli affidati attraverso un’accurata analisi del merito creditizio finalizzata a contenere il rischio di
insolvenza, tenendo in ogni caso presente gli obiettivi di natura commerciale.
Un approccio, questo, che è alimentato da informazioni qualitative e quantitative
nell’erogazione dei finanziamenti, non solo storiche ma anche prospettiche, idonee
a dare chiarezza e trasparenza dell’operato imprenditoriale, nonché una valutazione
specifica sui progetti d’investimento.
L’ausilio di un monitoraggio andamentale attento e costante del portafoglio crediti,
ha consentito di cogliere tempestivamente i sintomi di deterioramento di alcune
posizioni e di gestire le stesse in un apposito sistema di presidio del credito.
Ne sono emersi incrementi di partite anomale specialmente nel settore edilizio
(+11,87%), manifatturiero (+112,44%), servizi del commercio (+12,81%), famiglie
(+9,10%) mentre il settore agricolo presenta una diminuzione del 34,52%.
A fine esercizio i crediti deteriorati netti (sofferenze, incagli e crediti scaduti da oltre
90 giorni) ammontano a complessivi 105,54 milioni con una incidenza del 6,41% sul
totale degli impieghi, in aumento di 1,45 punti percentuali rispetto al 4,96% dell’esercizio precedente. Essi sono composti per il 12,43% di crediti in sofferenza (19,79% nel
2008), per l’ 80,45% da partite incagliate (79,25% nel 2008) e per il 7,12% da crediti
scaduti (0,96% nel 2008).
In particolare, le sofferenze mostrano una consistenza netta di 13,12 milioni a fronte
dei 14,33 milioni di fine 2008 (- 8,43%) con una incidenza dello 0,80% sul totale crediti
a clientela (0,98% a fine 2008).
Le partite incagliate evidenziano un incremento, pari al 47,99%: l’ammontare si attesta
a 84,91 milioni a fronte dei 57,38 milioni del 2008, con una incidenza del 5,16% sui
crediti verso clientela (3,93% a fine 2008).
Le esposizioni nette per cassa deteriorate incidono per il 6,41% sul totale crediti verso
clientela (4,96% a fine 2008) in aumento di 1,45 punti percentuali.
Le rettifiche di valore sui crediti deteriorati rappresentano a fine esercizio il 12,50%
del loro importo complessivo lordo rispetto all’8,65% dello scorso esercizio.
In conformità alle specifiche indicazioni formulate dalla Banca d’Italia, per una crescente trasparenza dell’informativa di bilancio, sono esposte nella nota integrativa
alcune tabelle che illustrano situazioni, sia puntuali che dinamiche, dei crediti ad
andamento regolare, di quelli di dubbio esito e delle rettifiche complessive . (Tab. A
1.7 e 1.8 della nota integrativa parte E)
98
Tab. n. 6 - CREDITI DETERIORATI
2009
2008
v.ass.
v.%
Sofferenze
13.118
14.325
-1.207
-8,43%
Partite incagliate
84.908
57.375
27.533
47,99%
Crediti scaduti
Totale
7.514
698
6.816
976,5%
105.540
72.398
33.142
45,78%
Tab. n. 7 - CREDITI DETERIORATI, INCIDENZA SUGLI IMPIEGHI E PATRIMONIO DI VIGILANZA
Sofferenze nette su impieghi
0,80%
0,98%
-0,19%
-18,86%
partite incagliate su impieghi
5,16%
3,93%
1,22%
31,12%
Crediti scaduti su impieghi
0,46%
0,05%
0,41%
853,83%
Crediti deteriorati su impieghi
6,41%
4,96%
1,45%
29,17%
Sofferenze nette su Patrimonio di Vigilanza
4,38%
5,12%
-0,76%
-14,58%
Il tasso di copertura dei relativi rischi creditizi corrispondenti ai pertinenti fondi
svalutazione è del 12,50% (8,65% a fine 2008) per un importo di 15,07 milioni (6,86
milioni a fine 2008).
Le rettifiche di valore nette per deterioramento dei crediti verso la clientela imputate
a conto economico (voce 130) hanno registrato nel loro complesso un aumento
dell’80,61% rispetto all’esercizio scorso, per effetto dell’incremento fatto registrare
dalle rettifiche di valore per il 47,90% pari a 4,21 milioni e della diminuzione delle
riprese di valore dello 0,39% pari a 14 mila.
Tab. n. 8 - CREDITI DETERIORATI E RETTIFICHE DI VALORE
2009
2008
v.ass.
v.%
27,14%
Esposizione lorda
- sofferenze
26.545
20.879
5.666
- incagli
86.516
57.675
28.841
50,01%
7.552
702
6.850
975,78%
- esposizioni scadute
Rettifiche di valore
- sofferenze
-13.427
-6.554
6.873
104,87%
- incagli
-1.608
-300
1.308
436,0%
- esposizioni scadute
-39
-4
Esposizione netta
35
875,0%
- sofferenze
13.118
14.325
-1.207
-8,43%
- incagli
84.908
57.375
27.533
47,99%
- esposizioni scadute
7.513
Rettifiche di valore/Esposizione lorda (%)
698
6.815
976,36%
- sofferenze
-50,58%
-31,39% - incagli
-1,86%
-0,52% 0,52%
-0,57% 0,80%
0,98% - esposizioni scadute
Esposizione netta / Impieghi netti
- sofferenze
- incagli
- esposizioni scadute
Sofferenze / Patrimonio di Vigilanza
Crediti deteriorati / Patrimonio di Vigilanza
5,16%
3,93% 0,46%
0,05% 2009
2008
4,38%
5,12%
35,24%
25,86% 99 _relazione del consiglio di amministrazione
SOFFERENZE
Il peggioramento della qualità del credito, il protrarsi delle difficoltà del ciclo economico e la moratoria sul debito delle piccole medie imprese, che porterà plausibilmente a uno slittamento delle posizioni a sofferenza nel prossimo biennio, hanno
inciso considerevolmente nell’attuare, in sede di valutazione, scelte operative ed
analisi più prudenziali idonee a rappresentare in maniera chiara, completa e tempestiva i rischi e le incertezze cui i debitori sono esposti.
A fine esercizio, le sofferenze al netto delle rettifiche per previsioni analitiche di
perdite (13,43 milioni) ammontano a 13,12 milioni pari allo 0,80% degli impieghi, in
diminuzione di 18 centesimi di punto rispetto allo 0,98% di fine 2008.
In sede di valutazione analitica delle posizioni che presentavano peculiari situazioni
di solvibilità del debitore in ordine alla possibilità di recupero, sono state cancellate
posizioni per 1,39 milioni, svalutate analiticamente posizioni per 10,51 milioni e diminuite per l’allineamento al fair value posizioni per 191 mila.
Nel corso dell’esercizio sono state realizzate riprese di valore da incassi per 791 mila
e da minori valutazioni di dubbio esito per 1,65 milioni.
Tab. n. 9 – CONSISTENZA DELLE SOFFERENZE
Esposizione lorda
- sofferenze
Rettifiche di valore
- sofferenze
Esposizione netta
- sofferenze
Rettifiche di valore/Esposizione lorda (%)
- sofferenze
Esposizione netta / Impieghi netti
- sofferenze
Sofferenze / Patrimonio di Vigilanza
- sofferenze
2009
2008
v.ass.
v.%
26.545
20.879
5.666
27,14%
-13.427
-6.554
13.118
6.873
14.325
104,87%
-1.207
-8,43%
0,80%
-31,39% 0,98% 4,38%
5,12% -50,58%
La gestione ha continuato ad essere rivolta alla massimizzazione dei recuperi anche
sotto l’aspetto stragiudiziale al fine di contenere al massimo i costi amministrativi.
Dall’andamento della voce emerge, in particolare, che la quota della variazioni in
diminuzione sull’esposizione lorda iniziale in linea capitale risulta inferiore a quella
delle variazioni in entrata di 5,66 milioni contro i 6,45 milioni del 2008.
Con riferimento alle variazioni in uscita, si rileva che le cancellazioni hanno rappresentato il 26,22% con 1,39 milioni, mentre gli incassi rappresentano il 73,78% con
3,91 milioni.
Per una più dettagliata informativa sull’andamento del comparto si rimanda agli
schemi tabellari della nota integrativa Parte E ( A 1.7 e A 1.8).
2,02%
2,01%
1,35%
1,25%
1,25%
1,20%
0,98%
0,80%
0,76%
0,47%
0,59%
0,61%
Sofferenze nette /
impieghi in %
2004
2005
2006
Bcc Pompiano Franciacorta
100
2007
2008
Sistema Bancario
2009
PARTITE INCAGLIATE E ESPOSIZIONI SCADUTE
Le partite incagliate e scadute, riferite a debitori in situazioni economiche di temporanea difficoltà, risultano quantificate in 94,07 milioni.
Esse sono ricondotte a soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà che
si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo.
Tale andamento è attribuibile oltre che agli effetti derivanti dal peggioramento della
crisi finanziaria e dal deterioramento della crescita economica, anche all’affinamento
dei sistemi di controllo, attraverso un monitoraggio tempestivo delle dinamiche sfavorevoli nei rapporti con la clientela, ed alla più metodica azione svolta nei confronti
della clientela tesa alla eliminazione delle anomalie andamentali dei rapporti.
A fine esercizio, le partite incagliate e scadute sono state svalutate per 1,65 milioni
a copertura della perdita attesa.
Tab. n. 10 – CONSISTENZA DELLE PARTITE INCAGLIATE E DELLE ESPOSIZIONI SCADUTE
2009
2008
v.ass.
v.%
94.068
86.516
7.552
58.377
57.675
702
35.691
28.841
6.850
61,14%
50,01%
975,78%
Rettifiche di valore
- incagli
- esposizioni scadute
-1.647
-1.608
-39
-304
-300
-4
1.343
1.308
35
441,78%
436,0%
875,0%
Esposizione netta
- incagli
- esposizioni scadute
92.421
84.908
7.513
58.073
57.375
698
34.348
27.533
6.815
59,15%
47,99%
976,36%
Rettifiche di valore/Esposizione lorda (%)
- incagli
- esposizioni scadute
1,75%
-1,86%
0,52%
0,52% -0,52% -0,57% Esposizione netta / Impieghi netti
- incagli
- esposizioni scadute
5,61%
5,16%
0,46%
3,98% 3,93% 0,05% Esposizione lorda
- incagli
- esposizioni scadute
Dall’andamento della voce emerge che le variazioni in aumento sono state di 100,36
milioni rispetto ai 43,37 milioni del 2008, di cui il 97,63% provenienti dai crediti in bonis; le variazioni in diminuzione pari a 53,70 milioni (20,16 milioni nel 2008) derivano
in gran parte da incassi per 30,83 milioni, da uscite verso crediti in bonis per 20,21
milioni e da posizioni trasferite a sofferenze per 2,82 milioni.
Per una più dettagliata informativa sull’andamento del comparto si rimanda agli
schemi tabellari della Nota Integrativa. Parte E (A.17).
101 _relazione del consiglio di amministrazione
4.3.3 _LA RACCOLTA DA CLIENTELA
Le attività finanziarie della clientela hanno superato i 1.810 milioni, in aumento
di 202,32 milioni sull’esercizio precedente pari ad una crescita percentuale del
12,58%.
Alla propensione al risparmio delle famiglie, la Banca ha risposto con prodotti e
servizi sempre più ritagliati alle esigenze del momento.
Il collocamento di prodotti d’investimento è stato effettuato nel rispetto delle disposizioni legislative volte ad assicurare alla clientela la necessaria trasparenza e
comprensibilità; le filiali sono state dotate di fogli informativi, testi contrattuali, di
avvisi al pubblico e di tutte le istruzioni per garantire il pieno rispetto della normativa
vigente.
Un’ulteriore tutela dei nostri risparmiatori è offerta tramite l’adesione della Banca al
Fondo di Garanzia dei depositanti del credito cooperativo e al Fondo di garanzia degli
obbligazionisti del credito cooperativo, strutture di categoria che offrono strumenti di
salvaguardia dei clienti risparmiatori delle BCC-CR.
Il modello distributivo adottato, con l’aumento da quattro a cinque capi zona territoriali aventi il compito di coordinare le attuali 47 filiali, mira a migliorare le relazioni con
i clienti, la conoscenza puntuale delle opportunità, e la tempestività delle decisioni.
Questo modello rappresenta una soluzione organizzativa efficace ed efficiente,
idonea ad ottimizzare il radicamento territoriale della Banca e ad accompagnare e
sostenere la clientela nelle diverse condizioni dei mercati.
Le attività di marketing sono state finalizzate a supportare la presentazione alla
clientela del nome e dei valori ritenuti indispensabili e fondamentali dell’operare
della Banca con soggetti diversi fra loro ma complementari: onesti per vocazione,
responsabili per passione e solidi per capacità.
Per proporsi in maniera efficace ai potenziali clienti, grazie all’offerta di prodotti a
condizioni vantaggiose, sono state organizzate nuove occasioni di contatto con convegni, tavole rotonde e proposte attraverso nuovi approcci comunicazionali.
L’incertezze delle prospettive economiche ha concorso, in questo esercizio, a mantenere elevata l’avversione al rischio dei nostri risparmiatori che hanno privilegiato
investimenti nelle forme tradizionali del risparmio.
In particolare, la raccolta diretta evidenzia un incremento di nuovo risparmio di oltre
181,75 milioni (+ 12,12%) attestandosi a 1.681,65 milioni, mentre la raccolta amministrata si colloca a 87,40 milioni (+23,57%) ed il risparmio gestito a 41,16milioni
(+10,48%).
Tab. n. 11 - RACCOLTA DA CLIENTELA
Raccolta diretta
Raccolta amministrata di cui:
- titoli obbligazionari
- titoli azionari
Raccolta gestita
Totale raccolta
2009
1.681.645
87.402
58.819
28.583
41.160
1.810.207
2008
1.499.897
70.733
50.787
19.946
37.254
1.607.884
v.ass.
181.748
16.669
8.032
8.637
3.906
202.323
v. %
12,12%
23,57%
15,82%
43,30%
10,48%
12,58%
1.682
1.500
1.273
1.037
906
773
Andamento della
raccolta
diretta e indiretta
138
(in milioni di e)
2004
150
2005
151
2006
Raccolta diretta
102
144
2007
Raccolta indiretta
108
2008
129
2009
RACCOLTA DIRETTA
+ 12,30%
+ 9,19%
+ 44,87%
+ 6,02%
+ 12,12%
1.313 milioni
338 milioni
31 milioni
958 milioni
1.681,6 milioni
Raccolta dalle famiglie
Raccolta dalle imprese
Raccolta da altri settori
di cui: Prestiti obbligazionari
Raccolta diretta
andamento della raccolta diretta negli ultimi 5 esercizi
2009
2008
2007
2006
2005
1.681,6
1.499,9
1.272,8
1.037,2
906,3
Milioni
+12,12%
milioni
+17,85%
milioni
+22,71%
milioni
+14,45%
milioni
+16,96%
Variazione % sull’esercizio precedente
L’espansione della raccolta diretta evidenzia un tasso di crescita del 12,12%, raggiungendo i 1.681,65 milioni, in aumento di 181,75 milioni rispetto alla fine del 2008.
Tale aumento è da imputare alla positiva dinamica dei prestiti obbligazionari per
54,45 milioni (+ 6,02%), ai pronti contro termine per 5,48 milioni, ai certificati di deposito per 19,82 milioni (+ 272,62%), contro una diminuzione dei depositi a risparmio
per 3,7 milioni e della raccolta da banche per 11,95 milioni.
Tab. n. 12 - RACCOLTA DIRETTA
Conti correnti passivi
Depositi a risparmio liberi
Depositi a risparmio vincolati
Fondi di terzi in amministrazione
2009
2008
v.ass.
v. %
507.957
390.289
117.668
30,15%
25.185
28.091
-2.906
-10,34%
3.337
4.180
-843
-20,17%
1.534
1.510
24
1,59%
Pronti contro termine
147.227
141.742
5.485
3,87%
Debiti verso clientela
685.240
565.812
119.428
21,11%
27.086
7.269
19.817
272,62%
- Prestiti obbligazionari al c.a.
873.543
631.892
241.651
38,24%
Titoli in circolazione
900.629
639.161
261.468
40,91%
- Certificati di deposito e altri titoli
Prestiti obbligazionari al fair value
Raccolta da clientela
Raccolta da banche
84.690
271.891
-187.201
-68,85%
1.670.559
1.476.864
193.695
13,12%
11.086
23.033
-11.947
-51,87%
1.681.645
1.499.897
181.748
12,12%
2009
%
2008
%
Raccolta a breve
721.190
42,89%
593.081
39,54%
Raccolta a medio lungo termine
960.455
57,11%
906.816
60,46%
1.681.645
100,00%
1.499.897
100,00%
700.206
72,90%
624.683
68,89%
Raccolta diretta
Tab. n. 13 - RACCOLTA DIRETTA PER TASSO E SCADENZA
suddivisione per scadenza
Totale
suddivisione per tasso
Raccolta a tasso fisso
Raccolta a tasso variabile
Totale
260.249
27,10%
282.133
31,11%
960.455
100,00%
906.816
100,00%
103 _relazione del consiglio di amministrazione
La composizione della raccolta diretta per scadenza temporale, mostra un significativo incremento della componente a vista con un aumento sul 2008 di 128 milioni
(+21,60% da 593 a 721 milioni) dovuto ad un comportamento di attesa, da parte dei
risparmiatori, di condizioni future più distese dei mercati finanziari e di un efficace
consolidamento della componente a medio termine di 54 milioni (+ 5,92% da 906
a 960 milioni).
Nel corso dell’esercizio sono stati emessi ben 29 prestiti obbligazionari per un valore
nominale di 386 milioni, con formule di rendimenti a tasso fisso per 186 milioni, a
tasso variabile per 37 milioni e di step up per 163 milioni.
Parte delle emissioni a tasso fisso sono state oggetto di coperture con derivati sui
tassi d’interesse per un valore nominale di 65 milioni.
Con riferimento ai settori economici di provenienza, i dati gestionali relativi alle
consistenze di fine esercizio della raccolta diretta, indicano che il 78,10% della raccolta proviene dalle famiglie consumatrici (83% nel 2008), il 19,42% dalle imprese
produttrici (10% nel 2008), lo 0,66% dal settore bancario ed il restante 1,82% dalle
amministrazioni pubbliche e società finanziarie (5,5% nel 2008).
Il costo medio della raccolta diretta è risultato del 2,73% rispetto al 4% del 2008,
riflettendo così l’andamento in diminuzione dei tassi di interesse del mercato finanziario.
RACCOLTA INDIRETTA
L’andamento della raccolta indiretta sta ancora scontando gli effetti della crisi venutasi a creare nei mercati finanziari e borsistici e dalle incerte prospettive future
dell’economia.
A fine 2009 il comparto ammonta a 128,56 milioni in aumento del 19,05% pari a
20,57 milioni.
Con riferimento al risparmio amministrato per tipologia di attività finanziaria, si osserva un aumento sia dei titoli obbligazionari che dei titoli azionari pari ad un totale
di 16,67 milioni (+23,57%).
Tab. n. 14 - RACCOLTA INDIRETTA
2009
2008
v.ass.
v. %
Raccolta amministrata:
87.402
70.733
16.669
23,57%
- titoli obbligazionari
58.819
50.787
8.032
15,82%
28.583
19.946
8.637
43,30%
41.160
37.254
3.906
10,48%
128.562
107.987
20.575
19,05%
- titoli azionari
Raccolta gestita
Totale raccolta da clientela
La raccolta gestita si colloca a 41,16 milioni in aumento di 3,91 milioni (+10,48%)
rispetto all’esercizio precedente. Essa evidenzia un flusso di 2,37 milioni contro rimborsi per 3,10 milioni, mentre la valutazione delle rimanenze ai valori di mercato di
fine 2009 ha fatto emergere plusvalori per 5,62 milioni.
Il flusso di risorse ha interessato principalmente i fondi azionari ed i fondi flessibili,
mentre i rimborsi sono stati registrati nel comparto obbligazionario e liquidità.
104
4.4 _l’attività finanziaria
-43,01%
+ 21,05%
+ 21,16%
+ 19,74%
+ 4,58%
44,7 milioni
268,2 milioni
248,6 milioni
19,5 milioni
315,3 milioni
Crediti verso banche
Attività finanziarie per la vendita
di cui: titoli dello Stato
di cui: altri titoli
Totale Investimenti
andamento degli investimenti negli ultimi 5 esercizi
2009
2008
2007
2006
2005
315,3
299,9
260,04
192,8
203,4
Milioni
+ 4,58%
milioni
+ 15,35%
milioni
+ 34,88%
milioni
- 5,21%
milioni
+10,0%
Variazione % sull’esercizio precedente
Nel corso dell’esercizio gli investimenti della Banca in crediti verso l’interbancario ed
in attività finanziarie hanno manifestato una consistenza pressoché stabile rispetto
all’esercizio scorso, con una variazione positiva del 4,58% sul 2008 pari a 13,82
milioni.
La dinamica dell’aggregato è da ricondursi alle necessità correlate alla gestione della
liquidità e all’andamento dei tassi del mercato monetario e finanziario con una variazione in aumento delle attività finanziarie disponibili per la vendita del 21,05% (+46,63
milioni) ed una diminuzione dei depositi presso banche del 43,01% (-33,75 milioni).
La composizione degli investimenti supera i 315 milioni ed è così ripartita: per il
79,76% con 251,48 milioni da titoli di debito, per il 12,39% (39,07 milioni) da depositi
c/o banche, per il 4,49% (14,14 milioni) da partecipazioni del Credito Cooperativo e
per il rimanente 3,37% (10,6 milioni) da finanziamenti, quote o.i.c.r. e altri valori.
Tab. n. 15 - INVESTIMENTI
2009
2008
v.ass.
v.%
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.475
1.535
940
61,24%
268.108
221.481
46.627
21,05%
44.727
78.476
-33.749
-43,01%
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti verso banche
TOTALE
di cui:
- depositi
- titolo di debito
- quote oicr
315.310
301.492
13.818
4,58%
39.074
66.913
-27.839
-41,60%
251.481
212.726
38.755
18,22%
5.172
4.972
200
4,02%
- finanziamenti
2.798
4.047
-1.249
-30,86%
- partecipazioni
14.142
11.291
2.851
25,25%
- prodotti assicurativi
- strumenti derivati
TOTALE
168
8
160
2000,00%
2.475
1.535
940
61,24%
315.310
301.492
13.818
4,58%
105 _relazione del consiglio di amministrazione
4.4.1 _ ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA NEGOZIAZIONE
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione (held for trading) comprendono le
attività “utilizzate per generare un utile dalle fluttuazioni di prezzo a breve termine e
la variazione del loro valore di mercato è imputata a conto economico.”
Al 31/12/2009 le attività finanziarie ammontano a 2,47 milioni in aumento di 940
mila sul 2008 e sono costituite da strumenti derivati, la cui dinamica è strettamente
correlata con la corrispondente voce iscritta tra le passività finanziarie di negoziazione.
Tali strumenti derivati sono costituiti da contratti sui tassi di interesse e su acquisti
di valuta a termine per conto della clientela.
Nel corso dell’esercizio, la gestione della voce è state indirizzata esclusivamente alla
negoziazione di titoli di debito dello Stato per una quantità di oltre 63 milioni, generando un utile di 70 mila ed un rendimento cedolare di 13,59 mila.
Per una più dettagliata informativa sull’andamento del comparto si rimanda agli
schemi tabellari della Nota Integrativa. Parte B - 2.3
Tab. n. 16 - ATTIVITÀ FINANZIARIE PER LA NEGOZIAZIONE
2009
2008
var.ass.
var.%
TItoli di debito
-
-
-
-
- titoli dello Stato
-
-
-
-
B.o.t.
-
-
-
-
C.c.t.
-
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti derivati
B.t.p.
2.475
1.535
940
61,22%
- coperture al f.v.o.
2.432
1.466
966
65,87%
43
69
-26
-37,43%
2.475
1.535
940
61,22%
- acquisto valuta a termine c/to clientela
TOTALE
106
4.4.2 _ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
La gestione delle attività finanziarie è stata caratterizzata da criteri prudenziali,
prevalentemente investita in titoli di pronta negoziabilità. Ha soddisfatto le esigenze
della Banca per operazioni di pronti contro termine nella raccolta del risparmio oltre
che a garantire l’equilibrio e la stabilità nella gestione della liquidità sia immediata
che strutturale.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita ammontano a 268,11 milioni in aumento del 21,05% pari a 46,63 milioni sull’esercizio precedente. Esse, valutate al fair
value (valore di mercato), coprono il 13,30% dell’attivo patrimoniale e sono costituite
per il 92,73% da titoli dello Stato italiano con 248,63 milioni, per l’1,93% da quote di
fondi comuni dell’Aureo gestioni con 5,17 milioni e per il 5,33% da partecipazioni del
movimento cooperativo con un importo di 14,14 milioni.
L’andamento dei mercati finanziari ha fatto emergere, a fine esercizio, plusvalenze
per 2,05 milioni e minusvalenze per 139 mila, entrambe contabilizzate a Riserva di
valutazione, (voce 130 del passivo patrimoniale) che, al netto del carico fiscale ammontano a 1,29 milioni di euro.
Tab. n. 17 - ATTIVITÀ FINANZIARIE PER LA VENDITA
2009
2008
v.ass.
v.%
Titoli di Stato
248.626
205.211
43.415
21,16%
- C.c.t.
185.451
139.057
46.394
33,36%
- B.t.p.
63.175
66.154
-2.979
-4,50%
Quote di o.i.c.r.
5.172
4.972
200
4,02%
Partecipazioni
14.142
11.291
2.851
25,25%
168
7
161
2300,00%
268.108
221.481
46.628
21,05%
Altri
TOTALE
I titoli di debito del comparto hanno reso interessi cedolari per 5,38 milioni (7,25 milioni nel 2008 – 25,79%) con un rendimento medio annuo del 2,42%, in diminuzione
rispetto al 3,96% dell’esercizio scorso, i titoli di capitale hanno conseguito dividendi
per 167 mila contro i 221 mila del 2008, mentre la loro gestione mette in evidenza
un utile netto di 2,92 milioni contro i 690 mila del 2008.
Per quanto riguarda i rischi inerenti al portafoglio, la Banca ha stabilito, con l’approvazione del Consiglio di amministrazione, di un apposito regolamento del processo
della finanza, precisando limiti operativi e fissando appositi criteri gestionali in merito
ai rischi di mercato.
107 _relazione del consiglio di amministrazione
4.4.3 _DISPONIBILITÀ PRESSO BANCHE
I conti interbancari presentano un saldo di 44,73 milioni in diminuzione di 33,75
milioni pari al 43,01% rispetto ai 78,48 milioni di fine 2008.
Le disponibilità liquide, detenute per il 99% presso l’Iccrea Banca, sono sempre state
mantenute a livelli adeguati anche per coprire eventuali impegni non previsti, in
modo da non pregiudicare il normale svolgimento della gestione.
La gestione, condizionata dall’andamento dei tassi di interesse a seguito delle turbolenze sul mercato interbancario, è stata particolarmente intensa, e come per l’esercizio scorso, indirizzata a massimizzare le opportunità reddituali mediante l’investimento delle eccedenze in titoli di debito a breve termine o depositi vincolati, fruendo
in corso d’esercizio di tassi variabili da un minimo dello 0,36% ad un massimo del
2,46% con un rendimento medio annuale dello 0,92% contro il 4,05% del 2008.
L’attività sull’interbancario ha fruttato interessi attivi per un totale di 772 mila in diminuzione del 72,23% rispetto ai 2,78 milioni a distanza d’anno.
Tab. n. 18 - CREDITI PRESSO BANCHE
2009
2008
v.ass.
v.%
27.881
58.296
-30.415
-52,17%
96
0
96
100,00%
2.798
4.048
-1.250
-30,87%
11.097
8.617
2.480
28,78%
2.855
7.515
-4.660
-62,01%
44.727
78.476
-33.749
-43,01%
Crediti verso banche
Depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
Riserva obbligatoria
Titoli di debito
TOTALE
La Banca ha definito un “Regolamento del processo di gestione della liquidità” che
formalizza il processo di gestione e controllo della liquidità, in situazioni sia di operatività ordinaria che di crisi di liquidità.
Nel corso dell’esercizio, la gestione della liquidità a breve termine ha mirato ad
assicurare, nei successivi 12 mesi, il pareggiamento tra i flussi di liquidità in entrata
e in uscita, mentre la gestione della liquidità strutturale ha mirato ad assicurare
l’equilibrio finanziario della struttura per scadenze con orizzonte temporale superiore
all’anno.
La policy di liquidità prevede che lo sbilancio di liquidità, definito come differenza tra
fondi in entrata e fondi in uscita, sia sempre positivo sulle scadenze a breve termine
(12 mesi).
108
4.5 _il patrimonio e i rischi
299,5 milioni
1.657 milioni
132,6 milioni
166,92 milioni
18,07%
233,07 milioni
300,2 milioni
Patrimonio di vigilanza
Attività di rischio
Patrimonio a copertura dei rischi
Eccedenza patrimoniale
Total capital ratio
Free Capital
Patrimonio
+ 6,97%
+ 9,71%
+ 9,71%
+ 4,90%
+ 7,15%
+ 7,20%
andamento del patrimonio negli ultimi 5 esercizi
2009
2008
2007
2006
2005
300,2
280,06
259,2
234,2
210,3
milioni
+7,20%
milioni
+ 8,06%
milioni
+ 10,68%
milioni
+ 11,33%
milioni
+ 7,13%
Variazione % sull’esercizio precedente
4.5.1 _L PATRIMONIO
Le tematiche connesse all’adeguatezza patrimoniale e l’analisi dei requisiti patrimoniali correnti e futuri della Banca hanno sempre rappresentato un elemento fondamentale nella pianificazione strategica.
Le risorse patrimoniali della Banca si collocano ampiamente al di sopra dei minimi
regolamentari e lo sono state anche durante le fasi più acute dell’attuale crisi finanziaria.
Esse sono state determinanti per il sostegno finanziario alle imprese.
Nel corso dell’esercizio, l’adeguatezza patrimoniale è stata costantemente ispirata al
rispetto delle norme di legge e della disciplina di vigilanza, coniugata alla capacità
di conseguire oltre che di mantenere adeguati livelli di profittabilità in virtù di un’assunzione consapevole dei rischi creditizi.
La situazione patrimoniale della Banca, a fine esercizio, è da ritenersi ottima e di
buona qualità, come richiesto dai vincoli posti dalla Banca d’Italia.
Essa, oltre ad essere un elemento di garanzia, è fattore importante per l’espansione in
nuovi settori di attività e in nuove aree geografiche, permette alla Banca di affrontare
e superare fasi congiunturali avverse senza contraccolpi sulla disponibilità di risorse
finanziarie. Ed infine è frutto di tante piccole economie e di una sana e prudente
gestione del credito.
Dopo l’assegnazione di 16,81 milioni alle riserve della quota dell’utile d’esercizio, i
mezzi patrimoniali della Banca ammontano a 300,22 milioni, registrando un incremento del 7,20% sul 2008.
Nel suo ambito, sono iscritte riserve di valutazione per complessivi 7,94 milioni,
che si riferiscono per 7,30 milioni a rivalutazioni di attività materiali effettuate negli
esercizi precedenti sulla base di specifici provvedimenti legislativi e per 1,29 milioni
dalla riserva positiva delle attività finanziarie disponibili per la vendita, diminuita da
646 mila per filtri prudenziali.
109 _relazione del consiglio di amministrazione
Dei 300,22 milioni di Patrimonio, 67,15 milioni garantiscono la copertura delle immobilizzazioni, delle partecipazioni e delle sofferenze nette. Il patrimonio libero (free
capital) ammonta a 233,08 milioni in aumento del 7,15% sul 2008.
Tab. n. 19 - PATRIMONIO
Capitale sociale
2009
2008
v.ass.
v. %
2.272
1.871
401
21,43%
Sovrapprezzi di emissione
944
778
166
21,34%
Riserve
288.418
271.605
16.813
6,19%
Riserve di valutazione
8.587
5.810
2.777
47,80%
TOTALE
300.221
280.064
20.157
7,20%
Tab. n. 20 - FREE CAPITAL
Patrimonio
2009
2008
v.ass.
v. %
300.221
280.064
20.157
7,20%
- Partecipazioni
-14.142
-11.291
-2.851
25,25%
- Immobilizzazioni materiali
-39.821
-36.846
2.975
8,07%
-64
-76
-12
-15,79%
- Immobilizzazioni immateriali
- Sofferenze nette
-13.118
-14.325
-1.207
-8,43%
Capitale a copertura
-67.145
-62.538
4.607
7,37%
233.076
217.526
15.550
7,15%
PATRIMONIO LIBERO (FREE CAPITAL)
259
234
210
184
153
172
192
300
280
205
218
233
Patrimonio e Free
capital
(in milioni di e)
2004
2005
2006
Patrimonio
110
2007
Free capital
2008
2009
4.5.2 _LE ATTIVITÀ DI RISCHIO, IL PATRIMONIO DI VIGILANZA E
I COEFFICIENTI PATRIMONIALI
L’analisi formale dei rischio di credito è diventata un elemento essenziale nella gestione della Banca e si inquadra in una fase evolutiva che vede inasprirsi la concorrenza e le pressioni sui margini reddituali.
La rigorosa gestione dei rischi della Banca, la tutela del suo buon nome, la verifica
della sua correttezza, il rispetto delle regole, hanno richiesto al Consiglio di amministrazione la regolamentazione di un sistema di controlli interno solido, efficace ed
efficiente, a presidio e a garanzia della stabilità.
La nostra Banca, a vocazione locale, con prevalente focus sulle famiglie e piccole imprese, attenta alle relazioni “di territorio” contempera da un lato la vocazione sociale
e di radicamento nella zona operativa, e dall’altro l’obiettivo di porsi al livello dei più
moderni istituti bancari.
Il capitale allocato è indirizzato per la quasi totalità alla copertura del rischio di
credito.
Al 31/12/2009 le attività ponderate per i rischi del primo pilastro, calcolate secondo il criterio stabilito dalla Vigilanza (circolare 263 del 27/12/2006 - Basilea 2)
pari a 1.657,44 milioni, hanno registrato un aumento del 9,71% pari a 146,63 milioni
sull’esercizio precedente.
Dei requisiti patrimoniali totali, il rischio di credito assorbe il 92,23% (92,04% nel
2008), i rischi di mercato e altri rischi assorbono l’1,22% (1,29% nel 2008), mentre il
rischio operativo assorbe il restante 6,55% (6,67 nel 2008).
La struttura patrimoniale di vigilanza, coerente con le raccomandazioni formulate
dalla Banca d’Italia ha raggiunto la consistenza di 299,51 milioni (+ 6,97%) di cui
291,57 milioni con qualifica primaria e 7,94 milioni aventi carattere supplementare.
Essa copre integralmente l’esposizione dei rischi con un assorbimento patrimoniale
di 132,59 milioni, mentre l’eccedenza patrimoniale di 166,92 milioni risulta in aumento di 7,79 milioni sul 2008 (+ 4,90%).
Il Totale coefficiente di rischio (total capital ratio) del 18,07%, superiore ai valori
minimi imposti dall’organo di Vigilanza (8%) risulta in diminuzione di 46 centesimi di
punto rispetto al 18,53% del 2008.
Tab. n. 21 RISCHIO DI CREDITO E DI CONTROPARTE CON REQUISITI PATRIMONIALI
Valore
ponderato
Amministrazioni e Banche Centrali
-
Requisito
Comp. %
patrimoniale req.patrimoniale
-
-
Enti Territoriali
2.082
167
0,14%
Enti senza Scopo di Lucro ed Enti del Settore Pubblico
8.636
691
0,56%
Banche multilaterali di sviluppo
-
-
-
Organizzazioni Internazionali
-
-
-
20.304
1.624
1,33%
Intermediari vigilati
Imprese e Altri Soggetti
848.325
67.866
55,49%
Retail
261.833
20.947
17,13%
Garantite da Ipoteca su Immobili
178.047
14.244
11,65%
Scadute (Past due)
132.561
10.605
8,67%
Ad Alto Rischio
-
-
-
Obbligazioni bancarie
-
-
-
Breve termine verso imprese
OICR
Altre Esposizioni
TOTALE
-
-
-
5.172
414
0,34%
71.723
5.738
4,69%
1.528.683
122.295
100,00%
111 _relazione del consiglio di amministrazione
Tab. n. 22 - PATRIMONIO DI VIGILANZA E RISCHI
Patrimonio di base
Patrimonio supplementare
2009
2008
v.ass.
v. %
291.571
272.693
18.878
6,92%
7.941
7.295
646
8,86%
299.512
279.988
19.524
6,97%
PATRIMONIO DI VIGILANZA
Tab. n. 23 - RISCHI E COEFFICIENTI DEL 1’ PILASTRO
Attività di rischio di credito ponderate
1.528.683
1.390.581
138.102
9,93%
Attività di rischio complessive
1.657.438
1.510.810
146.628
9,71%
Rischi di credito
122.295
111.246
11.049
9,93%
Rischi di mercato
1
6
-5
-83,33%
Rischio operativo
8.681
8.056
625
7,76%
Altri requisiti
1.618
1.556
62
3,98%
CAPITALE INTERNO SUI RISCHI DEL 1’ PILASTRO
132.595
120.864
11.731
9,71%
ECCEDENZA PATRIMONIALE
166.917
159.121
7.793
4,90%
1) Coefficiente di solvibilità (rischio di credito)
19,64%
20,13%
2) Total Risk Ratio
18,07%
18,53%
4) Core Tier 1 Ratio
17,59%
18,05%
1.800
1.600
23,26%
20,57%
1.400
19,90%
1.302
20,00%
18, 07%
18,53%
15,00%
932
1.000
25,00%
1. 511
1.138
1.200
800
1.657
22,54%
815
10,00%
600
Attività di rischio ponderate
(in milioni di e)
400
5,00%
200
Coefficiente di solvibilità in %
0
0,00%
2004
2005
2006
Attività di rischio
112
2007
2008
Total capital ratio
2009
5 _altre poste significative
5.1 _SERVIZI DI PAGAMENTO
L’evoluzione dell’informatica e delle comunicazioni tecnologiche oltre il crescente utilizzo della rete internet ha contribuito per la nostra Banca, alla diffusione di strumenti
e servizi bancari che si avvalgono di collegamenti telematici. Si tratta soprattutto di
mezzi di pagamento alternativi al contante, disposizioni di bonifico alternative agli
assegni, modalità di pagamento diverse di quelle cartacee; cogliendo le opportunità
offerte dalla nuova normativa europea.
Sempre nel corso dell’esercizio si è passati dalla fase progettuale a quella realizzativa
dell’area unica dei pagamenti in euro (Single Euro Payments Area, SEPA), innalzando
il livello di competitività del settore oltre che accrescere la tutela degli utilizzatori dei
servizi di pagamento attraverso il rafforzamento delle garanzie di trasparenza e la
precisazione dei diritti e gli obblighi delle parti coinvolte nelle operazioni.
La disponibilità delle informazioni sui sistemi di pagamento a fine dicembre, permette di aggiornare le analisi in atto in questo settore.
In particolare la famiglia bonifici presenta un incremento del 15,43% rispetto al
numero di operazioni effettuate ed una crescita del 9,67% rispetto all’importo con
oltre il 61,37% dei bonifici transati disposti con modalità automatizzate (54,08% nel
2008).
La famiglia degli incassi e pagamenti presenta una flessione del 2,41% rispetto al
numero di operazioni effettuate e dell’11,68% rispetto all’importo transato.
Passando alla famiglia degli assegni si registra una riduzione dell’ operatività tradizionale, sia per numero (-2,82%) che per l’importo (-3,16%).
Per quanto riguarda le operazioni di pagamento con carte di debito, carte di
credito, prelievi da Atm e operazioni con Pos, la famiglia presenta un aumento sia
dell’operatività (+ 9,28%) che del transato (+ 6,04%).
Tutta l’operatività, sopra descritta, è effettuata per il 98,48% tramite procedure automatiche.
Tab. n. 24 - SERVIZI DI PAGAMENTO
Numero Importo (mgl)
2009
2009
Numero Importo (mgl)
2008
2008
var.% Num.
2009-2008
var.% Imp.
2009-2008
Famiglia bonifici
- eseguiti da clientela
283.235
1.611.696
247.180
1.502.468
14,59%
7,27%
- ricevuti da banche
299.930
1.865.657
266.685
1.668.418
12,47%
11,82%
Totale
583.165
3.477.353
513.865
3.170.886
15,43%
9,67%
Famiglia portafoglio
4.194
12.948
3.631
8.652
15,51%
49,64%
- Riba, Rid, Mav (da clientela)
- fatture e/o documenti (da
clientela)
- effetti /cambiali (da banche)
- effetti /cambiali (da clientela)
386.485
853.902
424.556
1.051.086
-8,97%
-18,76%
12.933
271.079
10.479
237.011
23,42%
14,37%
5.030
14.722
4.289
12.650
17,28%
16,38%
- Riba, Rid, Mav (da banche)
624.761
907.348
619.091
1.022.968
0,92%
-11,30%
1.033.403
2.059.999
1.062.046
2.332.367
-2,41%
-11,68%
213.886
659.438
220.100
680.935
-2,82%
-3,16%
Totale
Famiglia assegni
- emessi da clientela
Bancomat, Carte di Credito, Pos
Totale
934.064
129.555
854.751
122.174
9,28%
6,04%
2.764.518
6.326.344
2.650.762
6.306.363
4,29%
0,32%
2.722.458
4.475.033
2.595.718
4.561.710
98,48%
70,74%
97,92%
72,34%
di cui:
Tramite procedure elettroniche
pari al
113 _relazione del consiglio di amministrazione
5.2_PARTECIPAZIONI
Le partecipazioni detenute dalla Banca si riferiscono principalmente a società promosse dal movimento cooperativo.
Tab. n. 25 - COMPOSIZIONE DELLE PARTECIPAZIONI (valori all’unità)
Valore
Nr.azioni/
Nominale qte possedute
ICCREA HOLDING SpA - Roma
BANCA AGRILEASING SpA - Roma
FEDERAZIONE LOMBARDA delle B.C.C. Soc. Coop. - Milano
FONDO GARANZIA DEPOSITANTI DEL CRED.COOP.Roma
BANCA SVILUPPO SpA - Roma
PHOENIX INFORMATICA BANCARIA SpA - Trento
ALTRE PARTECIPAZIONI
TOTALE
Valore
Bilancio
% capitale
posseduto
Capitale
Sociale
Patrimonio
Netto
9.295.192
179.965
9.294.967
1,30%
712.420.071
776.080.855
387.375
7.500
383.142
0,14%
285.366.250
366.091.042
70.305
13.625
70.305
2,08%
3.375.384
27.858.986
516
1
516
0,18%
286.641
291.798
2.500.000
1.000.000
2.582.280
7,70%
32.485.265
29.677.293
251.734
251.734
1.788.276
2,75%
9.150.000
27.138.823
8.970.500
5.223.130
22.895
22.895
12.528.017 14.142.381 1.052.054.111 1.232.361.927
a fine esercizio il portafoglio partecipativo ammonta a 12,53 milioni di valore nominale ed è rappresentato in bilancio alla voce 40 dell’attivo dello Stato patrimoniale
per 14,14 milioni.
In sede di valutazione non sono state effettuate svalutazioni, non sussistendo in capo
alle partecipazioni perdite di valore ritenute durevoli.
Nel corso dell’esercizio il comparto partecipativo è stato interessato dalla sottoscrizione di n. 55.114 azioni della partecipata Iccrea Holding SpA per un valore nominale
di 2,85 milioni ed incassati dividendi per 167 mila, contabilizzati alla voce 70 del
conto economico.
114
5.3_RISTORNO AI SOCI
Per valorizzare l’identità della nostra Banca di Credito Cooperativo verso la compagine sociale, è stata recentemente definita la pratica del ristorno, volta a premiare la
fedeltà e l’intensità di relazione tra Banca e socio.
I soci sono la vera risorsa strategica per la Banca, ciò per diversi motivi: in quanto
sono i primi clienti, perché nell’ambito della vita societaria esercitano un’importante
funzione di riscontro e controllo della gestione aziendale, perché sono i fornitori di
mezzi propri, premessa dello sviluppo; perché sono i primi testimoni della vitalità
dell’impresa e del suo meritare fiducia.
La recente normativa che ha meglio disciplinato la pratica del ristorno ha maggiormente evidenziato come questo possa essere uno degli strumenti tecnici a disposizione delle cooperative per attribuire ai soci il vantaggio mutualistico, un vantaggio
esprimibile in termini di risparmio di spesa o maggiore remunerazione, in ragione dei
rapporti di scambio intrattenuti con la Banca.
Il ristorno si concretizza sostanzialmente in un rimborso ai soci, di parte del prezzo
pagato alla Banca per i beni o i servizi acquistati. In questa logica il ristorno è commisurato all’intensità dei rapporti instaurati dal socio con la Banca, ai rapporti che
nascono dall’attività bancaria.
Quindi, in sintesi, il ristorno si caratterizza per le seguenti caratteristiche:
- beneficiari devono essere i soci;
- deve essere commisurato all’intensità dello scambio mutualistico;
- può essere riconosciuto solo se esiste un utile d’esercizio derivante dai rapporti
intrattenuti con i soci.
Per rendere omogenee e comparabili le posizioni dei soci depositanti con quelle dei
soci richiedenti credito, si è tenuto conto di rettificare il margine d’intermediazione
lordo mediante l’applicazione di un tasso interno di trasferimento (T.I.T.), individuando
il tasso Euribor 3 mesi più 1 punto percentuale come parametro che offre trasparenza e visibilità.
• Illustrazione della proposta degli amministratori sul ristorno 2009
Per la determinazione del ristorno 2009, il Consiglio di amministrazione, nel rispetto
dell’apposito regolamento, ha ritenuto di adottare i seguenti parametri:
- beneficiari (art.3): tutti i soci che risultano iscritti nel libro soci alla data del
31/12/2009 e che lo siano ancora alla data dell’assemblea che delibera il ristorno. Per quanto concerne le contestazioni fra soci e non soci, il ristorno è attribuibile interamente al socio a condizione che i contitolari rientrino tra le persone
individuate dall’art.433 del codice civile;
- contratti da ristornare (art.5): tutti i contratti di deposito e impiego in capo ai
soci, ad esclusione dei rapporti al portatore e di quelli relativi ai prodotti di Aureo
Gestioni Sgr, di Banca-assicurazione e di Banca Agrileasing;
- tasso interno di trasferimento(T.I.T.): viene utilizzato l’Euribor tre mesi aumentato di un punto percentuale; ciò consente di far beneficiare del ristorno anche
coloro che hanno in prevalenza rapporti passivi di deposito con la Banca;
- modalità di erogazione del ristorno : mediante assegnazione di azioni della
Banca;
- liquidazione del ristorno (art.6): il ristorno non può essere riconosciuto per un
importo inferiore al corrente valore nominale dell’azione (€ 51,64) e per un ammontare superiore di 20 volte il valore nominale stesso (€ 1.032,80). Il ristorno di
115 _relazione del consiglio di amministrazione
importo inferiore al valore dell’azione viene accantonato a nome del beneficiario
fintanto che non raggiunga, per effetto di ulteriori ristorni, il valore minimo per
consentire l’assegnazione di una azione. L’ammontare eccedente l’importo massimo (€ 1.032,80) viene invece accantonato a fini di beneficenza e mutualità;
- utile ristornabile per l’esercizio 2009 proposto dal Consiglio di Amministrazione:
€ 600 mila.
• Calcolo della quota di ristorno spettante al socio
Per evitare che un imprudente utilizzo del ristorno si rifletta negativamente sulle capacità di patrimonializzazione delle Banche di Credito Cooperativo, la Banca d’Italia
ha posto come limite alla misura dell’utile netto ristornabile, il cinquanta percento
dell’utile netto residuale dopo gli accantonamenti a riserva e ai fondi mutualistici
previsti dalla legge.
Tale limite risulta essere pari a 2,492 milioni di euro.
Alla contribuzione del margine d’intermediazione lordo della Banca pari a 56 milioni
(sommatoria delle voci di conto economico 10,20,40,50,80,100,110, i soci hanno contribuito per il 42,75% del margine d’intermediazione lordo; pertanto la quota massima
ristornabile risulta essere di 2,13 milioni di euro.
Tab. n. 26 – PROSPETTO ESPLICATIVO PER LA DETERMINAZIONE DEL RISTORNO ANNO 2009
(valori all’unità di €)
Utile netto anno 2009
Alla riserva legale (minimo 70% degli utili netti)
18.464.738
A
-12.925.317
B
-553.942
C
Ai fondi mutualistici per la promozione e lo sviluppo
della cooperazione (pari al 3% degli utili netti annuali)
Utile residuale dopo gli accantonamenti
Utile massimo ristornabile pari al 50% dell’utile
Margine di contribuzione riferito ai soci
Margine di intermediazione lordo della Banca
4.985.479
D = A-B-C
2.492.740
E=D x 50%
23.938.875
F
56.000.515
G
(sommatoria voci 10-20-40-50-60) del conto economico
QUOTA % MARGINE D’INTERMEDIAZIONE LORDO
IMPUTABILE ALL’OPERATIVITÀ DEI SOCI
42,75%
H= F / G
2.131.173
I= D x H
Quota massima ristornabile
Quota di ristorno proposta dal Consiglio di Amministrazione
600.000
Riparto del ristorno come da artt. 6 e 7 del regolamento
- da Fondo ristorno anni precedenti (importo residuo al 31/12/2009)
49.611
- a Capitale sociale per l’attribuzione di n. 7.433 azioni - v.n. € 51,64 cadauna
383.840
- a Beneficenza e mutualità ai sensi dell’art. 7 del regolamento sul ristorno
- a Fondo ristorno anni precedenti
116
210.340
55.431
6 _la struttura operativa
6.1_LE RISORSE UMANE
L’organico della Banca al 31 dicembre 2009 era costituito da n. 244 dipendenti (più
un collaboratore a progetto) così suddivisi:
a tempo indeterminato
a tempo determinato
Totale
2009
230
14
244
2008
223
7
230
v.ass.
7
7
14
PER DESTINAZIONE
In sede centrale
Nella rete commeciale
Totale
83
161
244
79
151
230
4
10
14
PER GRADO
Dirigenti
Quadri direttivi
Impiegati
Totale
5
70
169
244
5
67
158
230
0
3
11
14
PER RAPPORTO
L’evoluzione dell’organico negli ultimi cinque anni presenta un trend in continua
crescita: 185 dipendenti a fine 2005; 195 a fine 2006; 213 a fine 2007; 230 a fine
2008; 244 a fine 2009.
Il turnover è assai contenuto: l’età media del personale è pari a 58 anni per i dirigenti;
a 44 anni per i quadri direttivi; 36 anni per gli impiegati.
Elevato invece il turnover dei Responsabili di Filiale, la cui permanenza media nella
stessa dipendenza è inferiore ai 2 anni.
Particolare cura viene infine prestata agli interventi formativi sia obbligatori (in materia di antiriciclaggio, privacy ecc.) che facoltativi.
Nel 2009 il personale ha fruito complessivamente di n. 5.758 ore di formazione.
La salute e la sicurezza sul lavoro sono oggetto di costante attenzione e specifica
formazione ed è presente nella Banca la figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione.
Per quanto concerne il sistema di comunicazioni interne si è provveduto, da un
lato, a mantenere l’ormai consolidato assetto costituito da tre strumenti principali di
comunicazione dall’alto al basso: gli ordini di servizio, le comunicazioni interne e le
note tecniche e, dall’altro, di incrementare l’utilizzo dell’intranet aziendale non solo
come archivio delle predetti fonti dispositive/informative e della regolamentazione
interna ma, soprattutto, per portare a conoscenza di tutto il personale anche indicazioni in materia finanziaria e di prodotti da offrire alla clientela, oltre che favorire
l’uniformità e la rapidità delle comunicazioni dal basso verso l’alto, ivi comprese le
richieste di vario genere (ferie, permessi, assistenza tecnica, materiale di cancelleria,
ecc.).
Per ciò che concerne il sistema delle comunicazioni verso l’esterno la Banca ha
dimostrato consapevolezza dell’importanza di prestare sempre più attenzione sia alla
propria immagine che allo sviluppo delle attività promozionali istituendo un’apposita
Area denominata “Marketing e Relazioni Esterne”, all’interno della Direzione Organizzativa. Gli strumenti di cui l’Area si avvale per svolgere i propri compiti nei confronti
dei soci e della clientela attuale e potenziale sono costituiti essenzialmente da:
- sito internet della Banca che sta sempre più acquisendo importanza come mezzo di comunicazione con enti esterni ed in specie con potenziale clientela;
- avvisi a stampa sull’estratto conto inviato periodicamente alla clientela;
- pubblicazione su organi di stampa locali di dati economici e patrimoniali, di
avvisi, di campagne pubblicitarie ecc.;
- invio quadrimestrale a tutti i soci della rivista “Valore Aggiunto”, che viene altresì
messa a disposizione della restante clientela nelle filiali;
- organizzazione di convegni su temi riguardanti problematiche specifiche e/o
di attualità con inviti rivolti alla clientela già acquisita o potenziale.
117 _relazione del consiglio di amministrazione
La Banca redige il “bilancio sociale e di missione” nel quale sono fornite ulteriori
informazioni sulle risorse umane e sui soci.
6.2 _attività organizzative
La costante ricerca di un assetto organizzativo efficace ed efficiente, in grado
non solo di rispondere adeguatamente alle evoluzioni del mercato ed alla crescita
dimensionale della Banca, ma anche agli impatti prodotti dalla frequente emanazione di nuove normative spesso sollecitate da direttive europee, nonché alle esigenze
di sicurezza e di contrasto al compimento di reati, costituisce uno dei fondamentali
obiettivi che la Banca si pone per assicurare la propria permanenza autonoma e
vitale sul mercato.
È proseguita infatti l’attività di regolamentazione dei principali processi della Banca
con l’emanazione nel 2009 dei seguenti nuovi Regolamenti:
- Contabilità e bilancio;
- Gestione delle spese;
- Informativa al Pubblico;
- Privacy;
- Produzione e gestione flussi informativi agli organi sociali.
Frequente poi è la revisione del complesso regolamentare in essere che, nel corso
2009, ha portato all’aggiornamento dei seguenti Regolamenti:
- Beneficenza e liberalità;
- Sistema di Budgeting e Controllo di gestione;
- Information Technology;
- Successioni.
Sempre in ambito regolamentare, ma con riferimento alla gestione dei rischi, nel
corso del 2009, sono stati emanati i seguenti Regolamenti:
- Gestione rischio rapina;
- Gestione rischi salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
- Gestione rischio di credito.
A completamento del quadro normativo interno sono stati recepiti i seguenti regolamenti emanati o aggiornati, nel corso del 2009, da enti esterni:
-Arbitro Bancario Finanziario;
- Conciliatore Bancario;
-Ombudsman Giurì Bancario.
Per quanto riguarda la funzione di compliance la Banca ha provveduto ad ampliare
il perimetro operativo della funzione attribuendo la competenza in materia di “Trasparenza” e all’inizio del 2010 anche in materia di “D.Lgs.231/01”.
È stato poi rinnovato l’incarico al professionista esterno per continuare a fornire alla
predetta funzione un supporto nello svolgimento della propria attività nonché per
proseguire nella predisposizione dei regolamenti di processo e di gestione dei rischi
ancora da emanare.
Inoltre il professionista collabora con il gruppo di lavoro interno, istituito nel 2009,
con lo scopo di dare realizzazione al progetto ERV (Efficientamento Rete Vendita)
che si propone l’obiettivo di rendere più efficiente l’operatività delle Filiali eliminando
quelle inefficienze presenti sia nei rapporti fra queste e la sede centrale sia all’interno della rete territoriale a causa di difformità di comportamento nello svolgimento
dell’operatività stessa.
Al fine poi di assicurare una maggior coordinamento delle filiali ed avere dei punti
di riferimento per la Direzione cui fornire tempestivamente indirizzi e politiche da
attuare nei confronti della clientela rendendo nel contempo più snelli i collegamenti
con tutta la rete territoriale sono state istituite negli scorsi anni le Zone Territoriali,
composte da un numero variabile di dipendenze, affidate ciascuna ad un Responsabile. Nel 2009 erano presenti quattro Zone (1-Bassa occidentale; 2-Franciacorta;
118
3-Cintura Bresciana; 4-Bergamasca) la cui composizione è stata rivista, a seguito
dell’apertura di nuove filiali, per renderla più omogenea al territorio di competenza
operativa.
Con decorrenza primo aprile 2010 è stata istituita la quinta zona territoriale che raggruppa le filiali della neo costituita provincia di Monza-Brianza e quelle in provincia
di Milano.
119 _relazione del consiglio di amministrazione
6.3 _attività di ricerca e di sviluppo
L’anno 2009 è stato l’anno del novantesimo dalla costituzione della nostra banca. Un
anno particolarmente importante dal punto di vista celebrativo anche se le iniziative in programma sono state ridimensionate alla luce della grave crisi economica
mondiale. Una situazione congiunturale molto grave che ha colpito anche le nostre
comunità locali inducendoci a non realizzare alcune iniziative.
In corso d’anno non abbiamo però rinunciato al nostro ruolo di “banca del territorio”
che, anche in relazione alla incertezza e alla sfiducia verso l’operato del sistema
bancario in generale, ha assunto ancora maggiore importanza.
Per rispondere alle esigenze di informazione e conoscenza delle famiglie e degli operatori economici impegnati nel risolvere le numerose problematiche innescate dalla
crisi la nostra banca ha organizzato, nel corso del 2009, 10 convegni tematici.
Si è dato ampio spazio al tema della crisi con particolare attenzione alle piccole
e medie imprese indicando loro gli strumenti, finanziari e fiscali, disponibili per affrontare la difficile congiuntura o indicando nuove opportunità di business in settori
emergenti come quelli legati alla “green economy”.
Nel corso del 2009 sono state realizzate due pubblicazioni della serie “quaderni del
territorio” dal titolo “Bioattivatori negli ecosistemi: benessere e sanità animale…” e
“Competere in un periodo di crisi” in cui si sono raccolti gli atti di un convegno di Studi tenuto a Provaglio d’Iseo in collaborazione con importanti commercialisti locali.
Sempre sul fronte delle pubblicazioni è stata realizzato il volume “Fra Campi piazze
e teatri” che narra vicende bresciane e bergamasche di vita quotidiana nell’anno
1919, anno di fondazione della nostra Banca. Il volume è stato offerto in omaggio ai
soci della banca.
Sul fronte delle aperture di nuove filiali registriamo quelle di Ronco Briantino
(30/10/09) e Bernareggio (02/11/09), teste di ponte per la successiva espansione
nella provincia brianzola ed in quella milanese. Le nuove filiali hanno beneficiato di
particolari promozioni in termini di prodotti di conto corrente e di prodotti di investimento, nonché del massimo supporto operativo per la pubblicizzazione dell’apertura.
La volatilità del mercato dei tassi, registrata nel corso di tutto il 2009, ci ha invece
indotto ad essere abbastanza prudenti nella pubblicizzazione e nella realizzazione
di nuovi prodotti. La situazione si è sbloccata solo nella parte finale dell’anno in cui
è stata realizzata una campagna pubblicitaria dedicata alle nuove emissioni di P.O.
al 3%.
Tra le attività istituzionali e sociali realizzate si indicano:
• le visite guidate riservate a soci e clienti della Banca alle importanti mostre di
pittura realizzate presso il Museo Santa Giulia di Brescia;
• la Santa Messa per il 90° anniversario della nascita della Banca;
• la gita/convegno dei dipendenti a Torino;
• il viaggio, riservato ai soci, a Budapest-Vienna;
• la cerimonia solenne di benedizione delle nuove campane del campanile della
chiesa parrocchiale di Pompiano e nell’occasione anche della nuova sede della
Filiale;
• la grande Festa del Socio presso il Centro Fiera del Garda a Montichiari;
• la “convention” dei dipendenti.
Tra le attività realizzate a livello di BCC Bresciane (la Banca fa parte del gruppo di
lavoro “Marketing”), si possono ricordare:
• la sottoscrizione dei Protocolli d’Intesa con le parti sociali per l’anticipo della
Cassa Integrazione Guadagni e per il finanziamento delle Piccole e Medie imprese
in difficoltà;
• la sponsorizzazione del progetto didattico sul risparmio avviato dalla Federconsumatori di Brescia;
• la speciale iniziativa per la raccolta fondi in occasione della visita del Papa a
Brescia;
• la partecipazione, con uno stand dedicato alle BCC, a “Seridò”, una grande festa
di giochi ed animazione per i bambini.
120
Infine è proseguita la pubblicazione della rivista trimestrale “Valore Aggiunto”, riservato ai soci, con cui si fornisce un’ampia informativa sulle iniziative a loro favore,
sull’apertura delle filiali nonché sull’andamento periodico dei principali dati aziendali.
6.4 _sistema dei controlli interni e gestione dei rischi
6.4.1 - IL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI
La Banca ha posto in essere un sistema di controllo e gestione dei rischi nel quale
è assicurata la separazione delle funzioni di controllo da quelle produttive, articolato
sulla base dei seguenti livelli di controllo, definiti dall’Organo di Vigilanza:
I livello:
- controlli di linea, effettuati dalle stesse strutture produttive che hanno posto in
essere le operazioni o incorporati nelle procedure e diretti ad assicurare il corretto
svolgimento delle operazioni; alcuni di detti controlli sono stati formalizzati ed
inseriti in apposita procedura informatica.
II livello:
- controlli di conformità normativa, svolti dalla Funzione indipendente all’uopo
costituita nell’ottobre del 2007, con il compito specifico di promuovere il rispetto
delle leggi, delle norme, dei codici interni di comportamento per minimizzare il
rischio di non conformità normativa e i rischi reputazionali a questo collegati,
coadiuvando, per gli aspetti di competenza, nella realizzazione del modello
aziendale di monitoraggio e gestione dei rischi. Il perimetro di competenza della
funzione, inizialmente limitato alla MIFID, è stato gradualmente esteso anche
alla PRIVACY, alla TRASPARENZA e al D.Lgs.231/01. Nello svolgimento della sua
attività il Responsabile della funzione si avvale di un supporto informatico messo
a disposizione dalla Federazione Lombarda.
- controlli tecnico-operativi: svolti dal Servizio Controlli Interni mirati a rilevare
la correttezza operativa rispetto alla regolamentazione interna. Vengono effettuati, di norma, secondo un piano predisposto dal Responsabile ed approvato dal
Consiglio di Amministrazione.
L’attività prevede anche controlli a distanza quotidiani sui principali processi di
business, nonché verifiche in loco e accertamenti cartolari. A tale proposito, in
considerazione del significativo aumento delle filiali, si è dato avvio ad un progetto
di intensificazione dei controlli a distanza mediante l’utilizzo di procedure informatiche, al fine di meglio monitorare i principali processi di filiale che comportano
registrazioni informatiche così da favorire l’eviden ziazione di eventuali anomalie
a cui potrebbero seguire visite ispettive mirate.
- controlli sulla gestione dei rischi, condotti da una struttura interna (Funzione
di Risk controlling ), avente il compito di definire le metodologie di misurazione dei
rischi, verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi
di rischio/rendimento, quantificare il grado di esposizione ai rischi e gli eventuali
impatti economici.
III livello:
- attività di revisione interna (Internal Auditing), volta a valutare l’adeguatezza
e la funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni e a individuare andamenti anomali delle procedure e della regolamentazione. Tale attività è stata
esternalizzata alla Federazione Lombarda delle Bcc.
Per quanto concerne specificatamente i controlli di II e III livello, si evidenzia che i
controlli sulla gestione dei rischi, tuttora in fase di evoluzione, hanno interessato i
rischi aziendali nel loro complesso. L’operatività in argomento è oggetto di continua
revisione in relazione alle novità normative. Tra quelle più recenti di notevole importanza è stata la regolamentazione del processo ICAAP in cui la Banca definisce la
121 _relazione del consiglio di amministrazione
mappa dei rischi rilevanti che costituisce la cornice entro cui si sviluppano tutte le
altre attività di misurazione/valutazione, monitoraggio e mitigazione dei rischi. A tal
fine provvede all’individuazione di tutti i rischi relativamente ai quali è o potrebbe
essere esposta, ossia dei rischi che potrebbero pregiudicare la sua operatività, il
perseguimento delle proprie strategie e il conseguimento degli obiettivi aziendali.
Per ciascuna tipologia di rischio identificata, vengono individuate le relative fonti di
generazione (anche ai fini della successiva definizione degli strumenti e delle metodologie a presidio della loro misurazione e gestione) e le strutture responsabili della
relativa gestione.
Nello svolgimento di tali attività la Banca tiene conto del contesto normativo di riferimento, della propria operatività in termini di prodotti e mercati di riferimento, delle
specificità dell’esercizio dell’attività bancaria nel contesto del Credito Cooperativo
e, per individuare gli eventuali rischi prospettici, degli obiettivi strategici definiti dal
Consiglio di Amministrazione. In tale ambito sono stati presi in considerazione tutti
i rischi contenuti nell’elenco regolamentare (Allegato A della Circolare Banca d’Italia
263/06), valutandone un possibile ampliamento al fine di meglio comprendere e
riflettere il business e l’operatività aziendale.
Sulla base di quanto rilevato dalle attività di analisi svolte, la Banca ha identificato
come rilevanti i seguenti rischi: rischio di credito; rischio di concentrazione; rischio di
controparte; rischio di mercato; rischio operativo; rischio di tasso di interesse; rischio
di liquidità; rischio strategico; rischio di reputazione; rischio residuo.
La Funzione di Risk Controlling, preposta al controllo sulla gestione dei rischi, assume
un ruolo cardine nello svolgimento di attività fondamentali dell’ICAAP. Tale Funzione,
è stata implementata nel corso del 2009 e provvede a definire le metodologie di
misurazione dei rischi, sviluppare e mantenere i modelli e gli strumenti di supporto
per la misurazione/valutazione ed il monitoraggio dei rischi, individuare i rischi cui
la Banca è o potrebbe essere esposta, controllare la coerenza dell’operatività delle
singole aree operative con gli obiettivi di rischio/rendimento, quantificare/valutare il
grado di esposizione ai rischi.
La Funzione garantisce l’informativa inerente alla propria operatività attraverso opportuni sistemi di reporting indirizzati alle funzioni operative, alla Direzione Generale,
agli Organi di Governo e Controllo.
Riguardo alla gestione del rischio di non conformità alle norme, a seguito di
un’accurata analisi organizzativa e di una valutazione costi benefici che hanno tenuto in considerazione le dimensioni aziendali, la complessiva operatività ed i profili
professionali in organico, la Banca ha valutato l’opportunità di adottare un modello
che si fonda sulla presenza di una Funzione Interna che svolge direttamente alcune
attività (in relazione all’organico, alle competenze, alle dimensioni e alla complessità
operativa) mentre per altre si avvale del supporto di altre funzioni interne della Banca, coordinate direttamente al fine di assicurare unitarietà e coerenza complessiva
dell’approccio alla gestione del rischio. Le attività che saranno eventualmente gestite
in outsourcing saranno regolamentate all’interno di uno specifico accordo nel quale
saranno specificati, tra l’altro, gli obiettivi dell’attività, la frequenza minima dei flussi
informativi nei confronti del Responsabile interno all’azienda e degli organi di vertice
aziendali, gli obblighi di riservatezza delle informazioni acquisite nello svolgimento
dell’attività, la possibilità di rivedere le condizioni ove ne ricorrano le necessità.
L’attività di controllo svolta dalla Funzione, sulla base di un piano delle attività annuale approvato dal Consiglio di Amministrazione, poggia sulle metodologie e supporti
sviluppati nell’ambito del progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni.
La Funzione Compliance opera sulla base di un proprio approccio metodologico
fondato su tecniche di identificazione, valutazione, gestione e monitoraggio dei rischi
di non conformità.
Le tecniche implementate sono coerenti con quelle utilizzate nei processi di revisione
interna al fine di consentire la rappresentazione di risultati comparabili. A tale proposito, la definizione di metodologie che supportino l’interazione con altre funzioni
aziendali contribuisce ad individuare, all’interno dell’azienda, azioni mirate al contenimento dei rischi di non conformità e, conseguentemente, alla definizione di processi
operativi conformi alle normative vigenti. Tale impostazione metodologica supporta
122
l’individuazione preliminare delle aree a maggior rischio e la valutazione complessiva
dell’adeguatezza della gestione del rischio di non conformità.
Le analisi effettuate dalla Funzione sono inoltre orientate a valutare la necessità di intervenire in relazione all’operatività della Banca prevedendo gli opportuni presidi per
i rischi di non conformità emergenti dallo sviluppo del modello di business aziendale
e dall’evoluzione del contesto normativo.
Le attività della Funzione sono tracciate ed i relativi risultati sono opportunamente
documentati e formalizzati.
La Funzione di Internal Audit, che presidia il III livello di controllo, svolge la propria
attività sulla base del piano annuale delle attività di auditing approvato dal Consiglio di Amministrazione o attraverso verifiche puntuali sull’operatività delle funzioni
coinvolte, richieste in corso d’anno. In tale ambito effettua la verifica e l’analisi dei
sistemi di controllo di primo e secondo livello, attivando periodici interventi finalizzati
al monitoraggio delle variabili di rischio.
La Banca, per quanto concerne quest’ultimo livello di controlli, avvalendosi della
facoltà in tal senso prevista nelle istruzioni di vigilanza e valutata l’adeguatezza ai
requisiti richiesti dalle disposizioni in materia della struttura all’uopo costituita presso
la Federazione Lombarda delle Bcc, ha deciso l’esternalizzazione alla Federazione Regionale della funzione di Internal Audit e sottoscritto il relativo contratto triennale.
Ogni anno il Consiglio di Amministrazione provvede a definire su indicazione del Link
Auditor (Vice Direttore Organizzativo) il programma di lavoro della Funzione di Internal
Auditing, redatto in relazione all’esposizione ai rischi nei vari processi che i vertici
aziendali hanno valutato.
L’attività di controllo svolta dalla Funzione poggia sulle metodologie e supporti sviluppati nell’ambito del Progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli Interni.
Nell’esercizio in esame il Servizio Internal Audit ha sviluppato il piano dei controlli
tenendo conto di quanto previsto dal progetto nazionale sul sistema dei controlli
interni del Credito Cooperativo e sulla base del piano di Audit deliberato dal Consiglio di Amministrazione.
Gli interventi di Audit sono incentrati sull’analisi dei principali processi operativi,
oltre che su altri processi (ad es. Filiali). L’attività comprende interventi di follow-up
per i processi auditati nel corso degli esercizi precedenti, nell’ottica di verificare
l’effettiva implementazione ed efficacia degli interventi di contenimento del rischio
proposti.
I vertici della Banca hanno preso visione dei report prodotti per ogni verifica di
processo e del report consuntivo che sintetizza la valutazione dell’Internal Audit
sul complessivo sistema dei controlli della Banca nonché del masterplan degli
interventi di miglioramento redatto per sintetizzare gli interventi individuati al fine
di riportare i rischi residui entro un livello coerente con la propensione al rischio
definita dai vertici aziendali.
Per quanto concerne il sistema informativo aziendale, atteso che il servizio viene
svolto in outsourcing (incarico a Phoenix spa di Trento), si è provveduto ad affidare alla
Federazione Trentina della Cooperazione l’incarico di svolgere l’attività di Information
Technology Auditing sia presso la predetta società informatica che presso la Banca.
6.4.2 _LA GESTIONE DEI RISCHI
La Banca nell’espletamento delle proprie attività si trova ad essere esposta a diverse
tipologie di rischio che attengono, principalmente, alla tipica operatività di intermediazione creditizia e finanziaria. Tra queste, le principali categorie sono riconducibili
al rischio di credito, al rischio di prezzo e di tasso, al rischio di liquidità, al rischio
di concentrazione, al rischio operativo. Sulla base di quanto previsto dalle vigenti
disposizioni in materia, specifiche informazioni di carattere qualitativo e quantitativo
sui rischi sono fornite nell’ambito della “Parte E” della Nota integrativa, dedicata alle
“informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura” alla quale si rimanda
per una più compiuta trattazione.
Nel corso del 2009 sono stati attuati gli interventi volti a completare il processo
ICAAP (Internal Capital Adequacy Assessment Process) che persegue la finalità di
misurare la capacità, attuale e prospettica, della dotazione patrimoniale di supporta-
123 _relazione del consiglio di amministrazione
re l’operatività corrente e le strategie aziendali in rapporto ai rischi assunti. La Banca
determina il capitale interno complessivo mediante un approccio basato sull’utilizzo
di metodologie semplificate per la misurazione dei rischi quantificabili, assessment
qualitativi per gli altri rischi rilevanti, analisi di sensibilità semplificate rispetto ai
principali rischi assunti e la sommatoria semplice delle misure di capitale interno
calcolate a fronte di ciascun rischio (building block approach). Per capitale interno si
intende il capitale a rischio, ovvero il fabbisogno di capitale relativo ad un determinato rischio che la Banca ritiene necessario per coprire le perdite eccedenti un dato
livello atteso; per capitale interno complessivo si intende il capitale interno riferito
a tutti i rischi rilevanti assunti dalla Banca, incluse le eventuali esigenze di capitale
interno dovute a considerazioni di carattere strategico.
Il processo è articolato in specifiche fasi, delle quali sono responsabili funzioni/unità
operative diverse. Il punto di partenza è costituito dall’identificazione di tutti i rischi
rilevanti cui la Banca è o potrebbe essere esposta rispetto alla propria operatività,
ai mercati di riferimento, nonché ai fattori di contesto derivanti dalla propria natura
cooperativa. Responsabile di tale attività è la Funzione di Risk Controlling la quale
esegue un’attività di assessment qualitativo sulla significatività dei rischi e/o analisi
del grado di rilevanza dei rischi, con il supporto di indicatori di rilevanza definiti distintamente per le diverse tipologie di rischio. Nell’esercizio di tale attività la Funzione di
Risk Controlling si avvale della collaborazione delle altre funzioni aziendali, attraverso
interviste dirette ai rispettivi responsabili. In questa fase vengono identificate le fonti
di generazione dei rischi individuati, posizionando gli stessi in capo alle funzioni/
unità operative ovvero correlandoli ai processi aziendali. I rischi identificati sono
classificati in due tipologie:
- rischi quantificabili, in relazione ai quali la Banca si avvale di apposite metodologie di determinazione del capitale interno: rischio di credito e controparte,
rischio di mercato, rischio operativo, rischio di concentrazione e rischio di tasso
di interesse del portafoglio bancario;
- rischi non quantificabili, per i quali, non essendosi ancora affermate metodologie
robuste e condivise di determinazione del relativo capitale interno non viene
determinato un assorbimento patrimoniale, bensì vengono predisposti adeguati
sistemi di controllo ed attenuazione: rischio di liquidità, rischio residuo, rischio
strategico, rischio di reputazione.
Ai fini della determinazione del capitale interno a fronte dei rischi quantificabili,
la Banca utilizza le metodologie di calcolo dei requisiti patrimoniali regolamentari
per i rischi compresi nel I Pilastro (di credito, controparte, di mercato e operativo) e
gli algoritmi semplificati indicati dalla cennata normativa per i rischi quantificabili
rilevanti e diversi dai precedenti (concentrazione e tasso di interesse del portafoglio
bancario). Più in dettaglio, vengono utilizzati:
 il metodo standardizzato per il rischio di credito;
 il metodo del valore corrente ed il metodo semplificato per il rischio di controparte;
 il metodo standardizzato per il rischio di mercato;
 il metodo base per il rischio operativo;
 l’algoritmo del Granularity Adjustment per il rischio di concentrazione;
 l’algoritmo semplificato “regolamentare” per il rischio di tasso di interesse.
Per quanto riguarda invece i rischi non quantificabili, come già detto, coerentemente con le indicazioni fornite dalla Banca d’Italia nella citata normativa, la Banca ha
predisposto adeguati presidi interni di controllo e attenuazione. Nell’ambito delle
attività di misurazione, sono altresì definite ed eseguite prove di stress in termini di
analisi semplificate di sensibilità riguardo ai principali rischi assunti. La Banca effettua analisi semplificate di sensibilità relativamente al rischio di credito, al rischio di
concentrazione sul portafoglio crediti ed al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario, sulla base delle indicazioni fornite nella stessa normativa e mediante
l’utilizzo delle suddette metodologie semplificate di misurazione dei rispettivi rischi.
I relativi risultati, opportunamente analizzati, conducono ad una miglior valutazione
dell’esposizione ai rischi stessi e del grado di vulnerabilità dell’azienda al verificarsi di
eventi eccezionali ma plausibili. Nel caso in cui l’analisi dei risultati degli stress test
evidenzi l’inadeguatezza dei presidi interni posti in essere dalla Banca, viene valutata
l’opportunità di adottare appropriate misure organizzative e/o di allocare specifici
124
buffer di capitale interno.
Il processo è stato sottoposto a verifica di audit in data 16/03/09.
6.5 _informazioni
6.5.1 _SUGLI ASPETTI AMBIENTALI
Gli aspetti ambientali non assumono significativa rilevanza sull’andamento e sulla
situazione economico-finanziaria e sull’attività della Banca.
Tuttavia la Banca, quale ente mutualistico attento al territorio e consapevole della
responsabilità socio-ambientale che hanno le imprese, persegue una politica di attenzione ai risvolti ambientali della propria attività.
Nel corso del 2009 sono continuate le attività di sostegno al tessuto economico del
territorio che rientrano in quello che è stato denominato “Patto con il Territorio”.
Nell’anno 2009 si è data ulteriore spinta al “Progetto verde”: linea di finanziamenti
volta al sostegno di investimenti destinati alla produzione di “energie rinnovabili” o
al risparmio energetico, con particolare rilievo per tutto quello che concerne la tecnologia legata al fotovoltaico.
All’interno di questo filone prosegue con successo il progetto “Fotovoltaico Facile”
realizzato dal comune di Provaglio d’Iseo e finanziato dalla Banca per un ammontare
pari a 5,5 milioni di euro. Il progetto ha ormai raccolto l’adesione di circa 300 residenti
che hanno autorizzato l’installazione di altrettanti impianti fotovoltaici sui tetti delle
loro case. A fine 2009 gli impianti già produttivi erano circa 200.
6.5.2 _INFORMAZIONI SULLE RAGIONI DELLE DETERMINAZIONI ASSUNTE CON RIGUARDO ALL’AMMISSIONE DEI NUOVI SOCI AI SENSI DELL’ART. 2528 DEL CODICE
CIVILE
Il Consiglio di Amministrazione, in ossequio alle previsioni recate dall’articolo 2528
c.c., recepito dall’art. 8, quarto comma, dello Statuto sociale, è chiamato ad illustrare nella relazione al bilancio le ragioni delle determinazioni assunte con riguardo
all’ammissione di nuovi soci.
In particolare, il Consiglio, premesso che:
- il principio della “porta aperta” rappresenta uno dei cardini della cooperazione,
come riconosciuto anche dalla riforma societaria;
- l’art. 35 del Testo Unico Bancario stabilisce che le BCC esercitano il credito prevalentemente a favore dei soci;
- le Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia stabiliscono che le BCC “possono
prevedere nel proprio statuto limitazioni o riserve a favore di particolari categorie
di soggetti tra i quali esse intendono acquisire i propri soci. In ogni caso le banche adottano politiche aziendali tali da favorire l’ampliamento della compagine
sociale; di ciò tengono conto nella determinazione della somma che il socio deve
versare oltre all’importo dell’azione (…) ”;
- gli articoli 6 e 7 dello Statuto sociale, sulla base delle disposizioni dettate dal Testo
Unico Bancario e dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, determinano i requisiti di ammissibilità a socio e le limitazioni all’acquisto della qualità di socio;
- il Consiglio di Amministrazione, in data 12/12/2000, ha adottato un “Regolamento disciplinante l’ammissione a socio della BCC di Pompiano e della Franciacorta”
nella quale sono stati individuati alcuni criteri di carattere generale al fine di gestire l’ampliamento della compagine sociale in modo il più possibile omogeneo e
coerente con gli obiettivi di sviluppo aziendale e, pertanto, non con l’obiettivo di
limitare l’accesso degli aspiranti soci, bensì di governarlo;
- il Consiglio di amministrazione ha approvato in data 26/10/2009 un piano strategico triennale (2010-2012) che delinea la politica di ammissione dei nuovi soci
con l’obiettivo di accrescere il radicamento territoriale della Banca nella propria
zona di competenza ed in particolare nei comuni di presidio diretto, nonché di
privilegiare l’acquisizione di soci con cui instaurare rapporti continuativi e che
dimostrano attenzione ed interesse alle sorti della Banca;
125 _relazione del consiglio di amministrazione
comunica che:
a) alla data del 31 dicembre 2009 la compagine sociale era composta da 2.526
soci, con un capitale sociale di Euro 2.271.696 (n. 43.991 azioni di nominali Euro
51,64 cad.);
b) rispetto a fine anno precedente la compagine sociale è aumentata di 280 unità
(+ 12,47%);
c) la misura del sovrapprezzo attualmente richiesto ai nuovi soci è di Euro 548,36
per ogni azione sottoscritta;
d) nel corso dell’esercizio 2009 sono state accolte 368 domande di ammissione a
socio, per una quota di capitale sociale pari a Euro 19.003,52 su un totale di 369
domande presentate;
e) l’eventuale rigetto delle domande di ammissione è avvenuto nel rispetto delle
procedure e dei criteri generali e specifici stabiliti dalle disposizioni di legge e di
statuto;
f) in coerenza con gli obiettivi enunciati nel piano strategico ed in relazione al
doveroso rispetto del principio di prevalenza di cui all’art. 35 del TUB, nonché
all’apertura delle nuove filiali di Ronco Briantino e Bernareggio, i soci ammessi
nel corso dell’esercizio 2009 risultano adeguatamente ripartiti per provenienza
geografica e categoria di appartenenza.
Le Filiali a cui fa capo il più elevato numero di soci sono: Pompiano (n. 455), Rovato
(n. 196), Barbariga (n. 174), Torbole Casaglia (n. 148).
I soci risultano suddivisi in 1.758 persone fisiche (comprese ditte individuali) e in 768
società. Le persone fisiche sono suddivise in 1.392 uomini e 366 donne.
6.5.3 - INFORMAZIONI SULLA AVVENUTA COMPILAZIONE O AGGIORNAMENTO DEL
DOCUMENTO PROGRAMMATICO SULLA SICUREZZA AI SENSI DEL D. LGS N. 196 DEL
30/6/2003, ALL. B, PUNTO 19
La Banca, in ossequio a quanto previsto dal D. Lgs. 30 giugno 2003, n. 196 (Codice
in materia di protezione dei dati personali), ha provveduto all’aggiornamento del
documento programmatico sulla sicurezza (DPS) entro i termini di legge. In tale documento sono contenute idonee informazioni riguardo a:
• l’elenco dei trattamenti di dati personali;
• la distribuzione dei compiti e delle responsabilità nell’ambito delle strutture preposte al trattamento dei dati;
• l’analisi dei rischi che incombono sui dati;
• le misure da adottare per garantire l’integrità e la disponibilità dei dati, nonché
la protezione delle aree e dei locali, rilevanti ai fini della loro custodia ed accessibilità;
• la descrizione dei criteri e delle modalità per il ripristino delle disponibilità dei
dati in seguito a distruzione o danneggiamento dei medesimi o degli strumenti
elettronici;
• la previsione di interventi formativi degli incaricati del trattamento per renderli
edotti dei rischi che incombono sui dati, delle misure disponibili per prevenire
eventi dannosi, dei profili della disciplina sulla protezione dei dati personali più
rilevanti in rapporto alle relative attività, delle responsabilità che ne derivano e
delle modalità per aggiornarsi sulle misure minime adottate dal titolare;
• la descrizione dei criteri da adottare per garantire l’adozione delle misure minime
di sicurezza in caso di trattamenti di dati personali affidati, in conformità al codice,
all’esterno della struttura del titolare.
La Banca ha inoltre già provveduto alla redazione del documento programmatico
sulla sicurezza per l’anno 2010.
126
7 _FATTI DI RILIEVO intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio
Dopo la chiusura dell’esercizio 2009 non si sono verificati fatti di particolare rilievo
che possano in qualche modo riflettersi significativamente sulla situazione economico-patrimoniale della Banca.
8 _EVOLUZIONE prevedibile della GESTIONE
La Banca, come confermato dagli accertamenti ispettivi della Banca d’Italia conclusisi nel febbraio 2009, continua a presentare una situazione tecnica complessiva
ampiamente soddisfacente grazie sia alla validità dei profili tecnici che la caratterizzano (elevata patrimonializzazione, forte redditività, contenuta rischiosità, adeguata
liquidità, efficace assetto organizzativo) sia per i particolari punti di forza di cui dispone (massima efficienza e produttività) sia, infine, per i criteri di sana e prudente
gestione che sono alla base della conduzione aziendale.
In tale ottica, in linea con il piano strategico, si continuerà a perseguire obiettivi di
crescita sia in termini di volumi sia in termini territoriali.
Il budget per l’esercizio 2010 prevede una crescita complessiva delle masse di circa
420 mln. di Euro, di cui 210 mln. circa in impieghi con la clientela e 210 mln. circa di
raccolta diretta, a conferma della scelta ormai consolidata di investire tutto il risparmio raccolto a favore del tessuto economico del territorio di competenza.
Gli altri obiettivi (soci, c/c, carte, polizze, ecc.) prevedono tutti significative crescite,
in linea comunque con il trend degli anni precedenti. Anche gli obiettivi di conto
economico evidenziano un incremento del margine di interesse di circa il 14%, del
margine di intermediazione di circa il 12%, dell’utile netto di circa il 9%.
L’andamento dei principali aggregati mette in evidenza, al 28/02/2010 rispetto a
fine 2009:
- una crescita, al momento contenuta, degli impieghi (+ e 9 mln. circa), pari allo
0,55%, che porta l’aggregato a complessivi e 1.668 mln., attualmente inferiore
rispetto alle previsioni di budget;
- ad un incremento (+ e 25 mila circa) della raccolta diretta pari al 2,88% che porta
l’aggregato complessivo ad e 1.706 mln. in surplus di circa e 14 mln rispetto agli
obiettivi di budget.
L’utile netto di periodo (al 28/02/10 pari a circa e 2 mln.) risulta in linea con il budget,
già ampiamente ridimensionato rispetto all’esercizio in esame.
Appare evidente che il permanere della crisi economica si sta ancora riverberando
sulla Banca sia in termini di più contenuto sviluppo degli impieghi che di contrazione
del risultato d’esercizio. In ogni caso, per quanto riguarda gli impieghi con la clientela,
si ritiene che le nuove aperture di filiali (ben sei previste entro l’anno) e l’auspicato
consolidarsi della ripresa favoriranno il conseguimento dell’obiettivo di budget e ciò
anche per quanto riguarda l’utile d’esercizio.
127 _relazione del consiglio di amministrazione
9 _CONSIDERAZIONI finali
A conclusione dell’ampia panoramica su quanto avvenuto nel 2009 e sul prossimo
andamento della gestione, riteniamo che si possa guardare con ottimismo al futuro
della Banca, pur nella consapevolezza che non siamo ancora fuori dal tunnel e che
il 2010 sarà ancora un anno difficile per tutti.
Ma non possiamo stare alla finestra in attesa di tempi migliori. Abbiamo offerto il nostro sostegno, ed intendiamo continuare ad offrirlo, sia alle imprese che alle famiglie,
impiegando sul territorio tutto il risparmio raccolto, perché riteniamo che sia il modo
migliore per rispettare la mission della Banca.
La fiducia che i clienti continuano ad accordarci e l’interesse che la nostra Banca
suscita nelle zone di nuovo insediamento, dove siamo talvolta preceduti dalla fama
di Banca solida ed efficiente, ci conforta molto e ci dà la forza per impegnarci ancora
di più nel conquistare sempre nuovi e più ambiziosi traguardi.
Per questo riteniamo di proseguire nella politica finora attuata, quella cioè di saper
coniugare lo sviluppo sia dimensionale che territoriale con la sana e prudente gestione, evitando rischi eccessivi e operando in modo trasparente con la clientela, sicuri
che tale politica sia da voi apprezzata meritevole di rinnovata fiducia.
128
10 _approvazione del bilancio 2009 e ripartizione dell’utile
Dopo l’ampia esposizione del bilancio dell’esercizio 2009, nelle sue varie componenti, il Consiglio di Amministrazione sottopone alla Vostra approvazione il bilancio
stesso, unitamente alle relazioni ed alla Nota Integrativa.
Le risultanze patrimoniali ed economiche rilevate al 31/12/2009 si possono così
riassumere:
STATO PATRIMONIALE
Totale delle attività
Totale delle passività e patrimonio netto
Utile netto d’esercizio
Totale garanzie rilasciate
Totale impegni
€
€
€
€
€
2.015.865.907
1.997.401.169
18.464.738
84.402.812
154.289.002
€
€
€
107.295.434
-88.830.696
18.464.738
€
13.310.796
€
3.500.000
€
553.942
€
€
500.000
600.000 (*)
€
383.840,12
€
€
210.339,91
5.819,97
€
€
€
€
€
€
2.271.696
944.509
263.676.150
24.742.044
8.586.947
CONTO ECONOMICO
Totale delle rendite e profitti
Totale delle spese e perdite
Utile netto d’esercizio
Ai sensi dell’art. 50 dello Statuto si propone il riparto dell’utile come segue:
Alla riserva legale (minimo 70% degli utili netti) pari al 72,09% degli utili netti annuali.
Si conferma l’esclusione della possibilità di distribuzione ai soci sotto qualsiasi forma sia durante
la vita della società che all’atto del suo scioglimento.
A altre riserve (art. 19 lettera “d” Statuto Sociale)
Ai fondi mutualistici per la promozione e sviluppo della cooperazione (legge 31/1/1992 n. 59) pari
al 3% dell’utile netto
Ai fini della beneficenza e mutualità.
Ai soci a titolo di ristorno.
(*) di cui:
- a Capitale sociale per l’attribuzione di
n. 7.433 azioni - v.n. € 51,64 cadauna.
- a beneficenza e mutualità ai sensi dell’ art. 7 del Regolamento sul ristorno.
- a Fondo ristorno anni precedenti
Con le assegnazioni proposte e con la Vostra approvazione, i mezzi patrimoniali ammontano a
€ 300.221.346 contro € 280.063.589 dell’esercizio 2008, cosi suddivisi:
Capitale sociale
Sovrapprezzi di emissione
Riserva legale
Altre riserve
Riserve da valutazione
TOTALE
129 _relazione del consiglio di amministrazione
300.221.346
note conclusive
Signori soci,
giunti al termine della relazione del Consiglio di Amministrazione al bilancio
2009, penso sia chiaro a tutti che, nonostante il permanere di una congiuntura
sfavorevole, la Banca ha manifestato capacità di tenuta superiori sia al sistema del
credito cooperativo che all’intero sistema bancario, dimostrando, con questo, non
solo di possedere – come già detto – fondamentali che ne assicurano la stabilità,
ma anche di essere una banca gestita con elevata competenza e professionalità, nel
rispetto della sana e prudente gestione.
I risultati conseguiti del 2009, ancorché inevitabilmente ridimensionati rispetto all’esercizio precedente, restano risultati di tutto rispetto, in grado di garantire una
adeguata patrimonializzazione della Banca ed in grado di farci affrontare con fiducia
anche il corrente anno, che riteniamo possa essere ancora più orribile del 2009,
proprio a causa degli ulteriori riflessi della crisi economica, della politica di contenimento dei tassi della BCE e delle nuove normative volte a uniformare il sistema dei
pagamenti europeo.
In ogni caso mi sento di affermare che risultati così soddisfacenti non vengono
per caso, ma penso che sia a tutti evidente che il merito vada attribuito, anzitutto,
alla Dirigenza della Banca e a tutto il Personale che, con elevato senso di responsabilità, consapevolezza del proprio ruolo, professionalità e forte impegno, sono stati
senz’altro i principali artefici dei risultati ottenuti.
Ritengo poi doveroso ringraziare, anche a nome di tutto il Consiglio di Amministrazione:
- tutti i clienti, per la fiducia riposta nella nostra Banca e per la fedeltà dimostrata;
- il Collegio Sindacale per l’assidua partecipazione alla vita aziendale e per lo
svolgimento professionale della propria attività di controllo sull’intera gestione
della Banca;
- la Banca d’Italia, filiale di Brescia, per l’ampia e costante disponibilità dimostrata,
in specie, dalla Divisione Vigilanza;
- la Federazione Lombarda delle Bcc per il premuroso supporto offerto in ogni
circostanza;
- Federcasse e tutte le società del “Movimento” per la costante ricerca di soluzioni
volte a favorire le Bcc nello svolgimento della propria operatività e per il sostegno
fornito all’ampliamento della gamma dei prodotti offerti;
- la Federazione Trentina della Cooperazione, Cassa Centrale Banca e Phoenix
Informatica Bancaria spa per l’assistenza prestata, per il perfezionamento dei
prodotti offerti e per il supporto fornito nell’utilizzo delle procedure.
E infine un grazie particolare a voi soci che, con la vostra numerosa presenza,
testimoniate il vostro interesse a questa istituzione che ha iniziato il conto alla rovescia per il compimento del secolo di vita. È un traguardo a portata di mano e sta a
tutti - noi e voi - cooperare per raggiungerlo, per far sì che questa Banca possa restare
autonoma e vitale sul mercato, fronteggiando le sfide che continuamente vengono
dall’evolversi, a volte imponderabile, degli eventi.
Noi riteniamo di aver contribuito in questi anni, in cui abbiamo avuto da voi
l’incarico di gestire la Banca, a renderla non solo più grande e robusta, ma anche
più efficiente e produttiva (non per niente è presa ad esempio da altre Bcc) così da
assicurare alla clientela e quindi anche a voi soci condizioni migliori nei rapporti sia
di debito che di credito.
Soprattutto siamo orgogliosi per aver offerto prodotti sicuri che non hanno
mai provocato perdite ai nostri clienti, per aver sostenuto le aziende e le famiglie
130
anche nei momenti di crisi, per essere stati tempestivi nell’erogazione del credito,
per essere stati trasparenti nei rapporti con ognuno.
E vi ringraziamo perché avete ricambiato tutto questo con una sola parola:
fiducia, la stessa che oggi vi chiediamo per continuare con voi questo affascinante
viaggio verso il compleanno del secolo di vita.
Grazie ancora.
Per il Consiglio di Amministrazione
Il Presidente
Sergio Girelli
131 _relazione del consiglio di amministrazione
4
relazione del
ColleGio SiNDaCale
133 _relazione del ColleGio SiNDaCale
Signori Soci,
il Consiglio di Amministrazione ha messo a nostra disposizione il bilancio d’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 unitamente alla relazione sulla gestione nei termini
di legge.
Il progetto di bilancio che è composto da sei distinti documenti: lo Stato patrimoniale, il Conto economico, il prospetto della redditività complessiva, il prospetto
delle variazioni di patrimonio netto, il rendiconto finanziario e la nota integrativa, è
stato sottoposto alla revisione contabile della società AGN SERCA Snc – Via Cipro n.
1 – Brescia, e può essere riassunto nelle seguenti risultanze:
STATO PATRIMONIALE
Totale delle attività
2.015.865.907
Totale delle passività e patrimonio netto
1.997.401.169
Utile netto d’esercizio
18.464.738
Totale garanzie rilasciate
84.402.812
Totale impegni
154.289.002
Interessi attivi e proventi assimilati
89.973.709
Interessi passivi e oneri assimilati
-43.057.016
Commissioni attive
10.219.188
Commissioni passive
-1.135.366
Dividendi e proventi simili
167.431
Risultato netto dell’attività di negoziazione
100.873
Risultato netto dell’attività di copertura
-155.544
Utili da cessione / riacquisto di attività finanziarie
2.922.909
CONTO ECONOMICO
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
591.087
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti
-9.470.262
Spese amministrative
-29.226.313
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-1.825.297
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
-52.278
Altri oneri/proventi di gestione
3.837.751
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
36.445
Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
-4.462.579
Utile (Perdita) d’esercizio
18.464.738
La nota integrativa contiene, oltre all’indicazione dei criteri di valutazione, le informazioni dettagliate sulle voci di stato patrimoniale e di conto economico anche le
altre informazioni richieste al fine di esporre in modo veritiero e corretto la situazione
patrimoniale, economico e finanziaria della Banca.
Unitamente al bilancio 2009 sono riportati i dati patrimoniali e di conto economico al 31 dicembre 2009 anch’essi determinati applicando i principi contabili
internazionali IAS/IFRS.
Sul bilancio nel suo complesso è stato rilasciato un giudizio senza rilievi dalla
società di revisione AGN SERCA Snc che ha emesso, ai sensi dell’art. 2409 ter cod.
civ., una relazione in data 23 marzo 2010 per la funzione di controllo contabile. Al
riguardo, nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale ha incontrato i responsabili
della società di revisione con i quali ha avuto scambi di informazioni relativamente
134
al bilancio d’esercizio ed alle altre verifiche da loro effettuate.
Nel corso dell’esercizio abbiamo partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo. In tali interventi abbiamo potuto verificare come
l’attività dei suddetti organi sia improntata al rispetto della corretta amministrazione
e di tutela del patrimonio della Banca.
Nel corso dell’anno 2009 abbiamo operato n° 9 verifiche collegiali.
Nei riscontri e nelle verifiche sindacali ci siamo avvalsi, ove necessario, della
collaborazione della struttura dei controlli interni e dell’ufficio contabilità generale
della Banca.
Dalla nostra attività di controllo e verifica non sono emersi fatti significativi tali da
richiedere la segnalazione alla Banca d’Italia.
In ossequio all’art. 2403 del codice civile, il Collegio:
1) ha ottenuto dagli Amministratori le informazioni sul generale andamento
della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione nonché sulle operazioni
di maggior rilievo economico finanziario e patrimoniale;
2) in base alle informazioni ottenute, ha potuto verificare che le azioni deliberate e poste in essere sono conformi alla legge e allo Statuto sociale e
che non appaiono manifestatamente imprudenti, azzardate, in potenziale
conflitto di interessi o in contrasto con le deliberazioni assunte dall’Assemblea o tali da compromettere l’integrità del patrimonio;
3) ha vigilato sull’osservanza della Legge e dello Statuto, nonché sul rispetto
dei principi di corretta amministrazione;
4) ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza,
sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo della Banca anche tramite la
raccolta di informazioni dai responsabili delle funzioni e, a tal riguardo, non
abbiamo osservazioni particolari da riferire;
5) ha rilevato l’adeguatezza sostanziale del sistema dei controlli interni della
Banca anche attraverso informazioni acquisite in specie dall’internal audit;
6) ha valutato e vigilato sull’adeguatezza del sistema amministrativo e contabile nonché sull’affidabilità in concreto di quest’ultimo a rappresentare
correttamente i fatti, gli atti e le operazioni di gestione, anche a seguito
delle specifiche informazioni ricevute dai responsabili delle rispettive
funzioni .
Vi evidenziamo infine che non sono pervenute denunce ex art. 2408 del codice
civile o esposti di altra natura.
Il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle disposizioni di cui all’art. 2 Legge n.
59/1992 e dell’art. 2545 cod. civ., comunica di condividere i criteri seguiti dal Consiglio di amministrazione nella gestione sociale per il conseguimento degli scopi
mutualistici in conformità col carattere cooperativo della società e dettagliati nella
relazione sulla gestione presentata dagli stessi Amministratori.
In considerazione di quanto sopra, il Collegio esprime parere favorevole all’approvazione del bilancio dell’esercizio e concorda con la proposta di destinazione del
risultato di esercizio formulata dal Consiglio di Amministrazione.
IL COLLEGIO SINDACALE
135 _relazione del COLLEGIO SINDACALE
5
136
relazione della
SoCietÀ Di ReviSioNe
137 _relazione della SoCietÀ
ietÀ Di ReviSioNe
iet
6
contenuto del
BilaNCio
142
144
145
146
147
150
153
183
221
244
245
287
287
296
296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
• parte C: informazioni sul Conto economico
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
141 _contenuto del BilaNCio
STATO PATRIMONIALE
Voci dell'attivo
2009
2008
10.
Cassa e disponibilità liquide
5.974.030
6.436.186
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2.474.763
1.534.668
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
268.108.597
221.481.292
60.
Crediti verso banche
44.727.234
78.476.126
1.646.486.957
1.458.861.026
105.696
-
39.821.293
36.846.496
63.845
75.506
2.526.548
2.248.520
70.
Crediti verso clientela
80.
Derivati di copertura
110.
Attività materiali
120.
Attività immateriali
di cui:
- avviamento
130.
Attività fiscali
a) correnti
b) anticipate
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
-
161.874
2.526.548
2.086.646
83.682
83.682
5.493.262
4.399.607
2.015.865.907 1.810.443.109
Il Direttore
Luigi Mensi
Il Presidente
Sergio Girelli
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
142
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
STATO PATRIMONIALE
Voci del passivo e del patrimonio netto
2009
2008
10.
Debiti verso banche
11.932.175
23.579.480
20.
Debiti verso clientela
685.240.150
565.812.463
30.
Titoli in circolazione
900.629.608
639.160.084
40.
Passività finanziarie di negoziazione
42.439
639.439
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
84.689.503
271.891.195
80.
Passività fiscali
1.106.337
170.152
a) correnti
444.560
-
b) differite
661.777
170.152
27.209.336
22.485.794
2.498.354
2.577.869
642.717
2.259.863
642.717
2.259.863
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
120.
Fondi per rischi e oneri:
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
130.
Riserve di valutazione
160.
Riserve
170.
Sovrapprezzi di emissione
180.
Capitale
200.
Utile (Perdita) d'esercizio (+/-)
Totale del passivo e del patrimonio netto
Il Direttore
Luigi Mensi
8.586.947
5.810.585
271.607.398
249.968.414
944.509
777.806
2.271.696
1.870.607
18.464.738
23.439.358
2.015.865.907 1.810.443.109
Il Presidente
Sergio Girelli
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
143 _contenuto del BILANCIO
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
CONTO ECONOMICO
Voci
2009
2008
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
89.973.709
105.790.810
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
-43.057.016
-54.464.114
30.
Margine di interesse
46.916.693
51.326.696
40.
Commissioni attive
10.219.188
9.042.906
50.
Commissioni passive
-1.135.366
-1.137.949
60.
Commissioni nette
9.083.822
7.904.957
70.
Dividendi e proventi simili
167.431
221.404
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
100.
Utili (perdite) da cessione o riacquisto di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
100.873
157.475
-155.544
-
2.922.909
690.258
-
-
2.795.448
690.258
-
-
d) passività finanziarie
127.461
-
110.
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
591.087
-929.792
120.
Margine di intermediazione
59.627.271
59.370.998
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
-9.470.262
-5.244.359
a) crediti
-9.470.262
-5.244.359
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-
-
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-
-
140.
d) altre operazioni finanziarie
Risultato netto della gestione finanziaria
50.157.009
54.126.639
150.
Spese amministrative:
-29.226.313
-27.492.157
a) spese per il personale
-17.506.341
-16.596.690
b) altre spese amministrative
-11.719.972
-10.895.467
-1.825.297
-1.714.137
-52.278
-38.161
170.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
190.
Altri oneri/proventi di gestione
200.
Costi operativi
240.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
250.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
3.837.751
3.390.715
-27.266.137
-25.853.740
36.445
-2.393
22.927.317
28.270.506
260.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente
-4.462.579
-4.831.148
270.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
18.464.738
23.439.358
290.
Utile (Perdita) d'esercizio
18.464.738
23.439.358
Il Direttore
Luigi Mensi
Il Presidente
Sergio Girelli
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
144
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci
2009
10.
Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
18.464.738
20.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30.
Attività materiali
40.
Attività immateriali
50.
Copertura di investimenti esteri
60.
Copertura dei flussi finanziari
70.
Differenze di cambio
80.
Attività non correnti in via di dismissione
90.
Utile (Perdita) attuariali su piani e benefici definiti
100.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120.
Redditività complessiva (voce 10 + 110)
Il Direttore
Luigi Mensi
2008
2.776.362
Il Presidente
Sergio Girelli
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
145 _contenuto del BILANCIO
23.439.358
-1.192.535
2.776.362
-1.192.535
21.241.100
22.246.823
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
146
Esistenze al 31/12/2008
Patrimonio netto
Utile (Perdita) di esercizio
23.439.358
147 _contenuto del BILANCIO
23.439.358
281.866.770
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
Il Direttore
Luigi Mensi
281.866.770
-
5.810.585
-
249.968.414
249.968.414
-
-
777.806
Strumenti di capitale
5.810.585
249.968.414
249.968.414
777.806
-
1.870.607
-
1.870.607
Modifica saldi apertura
1.870.607
1.870.607
Esistenze all’1/1/2009
Azioni proprie
Riserve da valutazione:
b) altre
a) di utili
Riserve:
Sovrapprezzi di emissione
b) altre azioni
a) azioni ordinarie
Capitale:
-
(21.640.965)
21.640.965
21.640.965
Riserve
-1.352.378
Variazioni di riserve
Il Presidente
Sergio Girelli
-1.352.378
-
-
Emissione
nuove azioni
229.232
-446.015
-
-
196.183
479.064
479.064
Operazioni sul patrimonio netto
-
-
-
Derivati su
proprie azioni
-
-
Stock options
-
-
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
-109.436
-1.981
-1.981
-29.480
-77.975
-77.975
Acquisto
azioni proprie
Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni dell’esercizio
Distribuzione
straordinaria dividendi
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazione
strumenti di capitale
Redditività complessiva
esercizio 2009
21.241.100
18.464.738
2.776.362
2.271.696
Patrimonio netto
al 31/12/2009
301.875.288
18.464.738
-
-
8.586.947
-
271.607.398
271.607.398
944.509
-
2.271.696
prospetto delle variazioni del PATRIMONIO NETTO al 31/12/2009
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
A. ATTIVITÀ OPERATIVA - (Importi in unità di euro)
Importo
2009
2008
34.276.787
37.969.995
18.464.738
23.439.358
- plus/minus su attività finanziarie detenute per la negoziazione e su
attività/passività finanziarie valutate al fair value (-/+)
-427.742
569.063
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
-105.696
-
1. Gestione
- risultato d’esercizio (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
10.341.581
6.019.162
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/)
1.873.981
1.763.886
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
1.525.664
3.565.517
444.560
-
2.159.701
2.613.009
- imposte e tasse non liquidate (+)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie valutate al fair value
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
-204.606.282
-220.466.284
-17.624
-65.101
-
-
-44.144.457
-34.084.294
33.581.461
-7.150.800
-
-
-193.093.881
-183.401.827
-931.781
4.235.738
174.613.474
187.762.602
-11.647.305
-6.886.610
-
-
- debiti verso clientela
119.427.687
49.582.621
- titoli in circolazione
251.771.503
268.339.387
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie valutate al fair value
- altre passività
-
-
-185.224.166
-120.519.591
285.755
-2.753.205
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4.283.979
5.266.313
340.509
2.527.021
-
-
167.431
221.404
-
-
173.078
2.305.617
- vendite di attività immateriali
-
-
- vendite di rami d’azienda
- -
- vendite di attività materiali
-4.951.255
-6.358.776
- acquisti di partecipazioni
-
-
- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
-4.914.232
-6.250.796
-37.023
-107.980
- -
-4.610.746
-3.831.755
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
- acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
148
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
567.792
433.110
- -
-703.181
-797.736
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
-135.389
-364.626
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
-462.156
1.069.932
LEGENDA
(+) generata
(-) assorbita
Importo
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
Il Direttore
Luigi Mensi
Il Presidente
Sergio Girelli
Il Dirigente amministrativo
Angelo Montini
149 _contenuto del BILANCIO
2009
2008
6.436.186
5.366.254
-462.156
1.069.932
-
-
5.974.030
6.436.186
I Sindaci
Battista Andrea Lepidi
Orlando Bertoli
Alfredo Bonetti
NOTA INTEGRATIVA
Parte A - Politiche Contabili
A.1 Parte generale
Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Sezione 2 - Principi generali di redazione
Sezione 3 - Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Sezione 4 - Altri aspetti
A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio
a) Criteri di iscrizione
b) Criteri di classificazione
c) Criteri di valutazione
d) Criteri di cancellazione
e) Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
A.3 Informativa sul fair value
Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale
Attivo
Sezione 1 - Cassa e disponibilità liquide
Sezione 2 - Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Sezione 3 - Attività finanziarie valutate al fair value (valore equo)
Sezione 4 - Attività finanziarie disponibili per la vendita
Sezione 5 - Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Sezione 6 - Crediti verso banche
Sezione 7 - Crediti verso clientela
Sezione 8 - Derivati di copertura
Sezione 9 - Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
Sezione 10 - Le partecipazioni
Sezione 11 - Attività materiali
Sezione 12 - Attività immateriali
Sezione 13 - Le attività fiscali e le passività fiscali
Sezione 14 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate
Sezione 15 - Altre attività
Passivo
Sezione 1 - Debiti verso banche
Sezione 2 - Debiti verso clientela
Sezione 3 - Titoli in circolazione
Sezione 4 - Passività finanziarie di negoziazione
Sezione 5 - Passività finanziarie valutate al fair value (valore equo)
Sezione 6 - Derivati di copertura
Sezione 7 - Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
Sezione 8 - Passività fiscali
Sezione 9 - Passività associate ad attività in via di dismissione
Sezione 10 - Altre passività
Sezione 11 - Trattamento di fine rapporto del personale
Sezione 12 - Fondi per rischi ed oneri
Sezione 13 - Azioni rimborsabili
Sezione 14 - Patrimonio dell’impresa
150
Altre informazioni
Parte C - Informazioni sul conto economico
Sezione 1 - Gli interessi
Sezione 2 - Le commissioni
Sezione 3 - Dividendi e proventi simili
Sezione 4 - Risultato netto dell’attività di negoziazione
Sezione 5 - Risultato netto dell’attività di copertura
Sezione 6 - Utili (perdite) da cessione/riacquisto
Sezione 7 - Risultato netto delle attività e delle passività finanziarie valutate al fair value (valore equo)
Sezione 8 - Rettifiche / riprese di valore nette per deterioramento
Sezione 9 - Le spese amministrative
Sezione 10 - Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Sezione 11 - Rettifiche di valore nette su attività materiali
Sezione 12 - Rettifiche di valore nette su attività immateriali
Sezione 13 - Gli altri oneri e proventi di gestione
Sezione 14 - Utili (perdite) delle partecipazioni
Sezione 15 - Risultato netto della valutazione al fair value (valore equo) delle attività materiali e immateriali
Sezione 16 - Rettifiche di valore dell’avviamento
Sezione 17 - Utili (perdite) da cessione di investimenti
Sezione 18 - Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente
Sezione 19 - Utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
Sezione 20 - Altre informazioni
Sezione 21 - Utile per azione
Parte D – Prospetto della redditività complessiva
Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sezione 1 - Rischio di credito
Sezione 2 - Rischio di mercato
Sezione 3 - Rischio di liquidità
Sezione 4 - Rischio operativo
Parte F - Informazioni sul patrimonio
Sezione 1 - Il patrimonio dell’impresa
Sezione 2 - Il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
Parte G - Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda
Sezione 1 - Operazioni realizzate durante l’esercizio
Sezione 2 - Operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Parte H - Operazioni con parti correlate
Allegati
- Elenco analitico proprietà immobiliari comprensivo delle rivalutazioni effettuate
- Prospetto di riconciliazione tra patrimonio netto ex D.lgs 87/92 e patrimonio netto IAS/IFRS
151 _nota INTEGRATIVA
152
PARTE A: politiche contabili
A.1 _PARTE GENERALE
sezione 1 _dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
Il Bilancio dell’esercizio 2009 è redatto in applicazione dei principi contabili internazionali - International Accounting Standards (IAS) e International Financial Reporting
Standards (IFRS) - emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e
delle relative interpretazioni dell’International Financial Reporting Interpretations
Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di
riferimento del bilancio.
L’applicazione degli IFRS è stata effettuata facendo anche riferimento al “quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio” (c.d. framework), con particolare riguardo al principio fondamentale che riguarda la prevalenza della sostanza
sulla forma, nonché al concetto della rilevanza e significatività dell’informazione.
Oltre alle istruzioni contenute nella Circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 “Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione” 1° aggiornamento
del 18 novembre 2009, si è tenuto conto, sul piano interpretativo, dei documenti
sull’applicazione degli IFRS in Italia predisposti dall’Organismo Italiano di Contabilità
(O.I.C.).
sezione 2_principi generali di redazione
Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto
della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal
rendiconto finanziario e dalla presente nota integrativa; è corredato dalla relazione
degli amministratori sull’andamento della gestione e sulla situazione della Banca.
I conti in bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale.
Il bilancio di esercizio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e facendo
riferimento ai principi generali di redazione di seguito elencati:
- competenza economica;
- continuità aziendale;
- comprensibilità dell’informazione;
- significatività dell’informazione (rilevanza);
- attendibilità dell’informazione (fedeltà della rappresentazione; prevalenza della
sostanza economica sulla forma giuridica; neutralità dell’informazione; completezza dell’informazione; prudenza nelle stime per non sovrastimare ricavi/attività
o sottostimare costi/passività);
- comparabilità nel tempo.
Nella predisposizione del bilancio di esercizio sono stati osservati gli schemi e le regole di compilazione di cui alla circolare della Banca d’Italia n. 262 del 22/12/2005,
1° aggiornamento del 18 novembre 2009.
Inoltre sono state fornite le informazioni complementari ritenute opportune a integrare la rappresentazione dei dati di bilancio, ancorché non specificatamente
prescritte dalla normativa.
Gli schemi di stato patrimoniale e conto economico, il prospetto della redditività
complessiva, il prospetto delle variazioni del patrimonio netto e il rendiconto finanziario sono redatti in unità di euro, mentre la nota integrativa, quando non diversamente
indicato, è espressa in migliaia di euro. A fini comparativi gli schemi di bilancio e, ove
153 _nota INTEGRATIVA
richiesto, le tabelle della nota integrativa riportano anche i dati relativi all’esercizio
precedente.
Con l’emanazione della citata Circolare 262/2005 sono stati introdotti obblighi informativi ai fini della redazione del bilancio del corrente esercizio.
Nel più ampio contesto degli interventi di razionalizzazione e di semplificazione,
rilevano quelli che introducono nella nota integrativa nuove tabelle e/o modifiche a
quelle esistenti per assolvere gli obblighi informativi inerenti la cd. gerarchia del fair
value e i trasferimenti degli strumenti finanziari tra i diversi portafogli contabili, con
indicazione dei relativi effetti economici e patrimoniali.
È stato inoltre introdotto, ai sensi della revisione dello IAS 1, il prospetto della redditività
complessiva nel quale vanno presentate, oltre all’utile d’esercizio, tutte le componenti
che contribuiscono alla performance aziendale (sostanzialmente attinenti le variazioni
di valore delle attività imputate direttamente alle riserve di patrimonio netto).
I criteri adottati per la predisposizione del bilancio di esercizio sono rimasti invariati
rispetto a quelli utilizzati per il bilancio dell’esercizio precedente.
A seguito di consultazioni a livello internazionale tra Regulators, Governi e Organismi
preposti alla predisposizione ed all’interpretazione delle regole contabili, nel corso
del mese di marzo 2009 lo IASB ha approvato un emendamento all’IFRS 7 al fine
di migliorare l’informativa in materia di fair value measurement e rinforzare i precedenti requisiti di informativa in materia di rischio di liquidità associato agli strumenti
finanziari.
Tale emendamento trova applicazione a partire dal corrente bilancio d’esercizio (IFRS
7 44G).
In estrema sintesi, con riferimento
•• ai criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari , le modifiche
introducono obblighi di informativa, sulla base di quanto già previsto nello SFAS
157, in termini di gerarchia dei fair value su tre livelli determinati in base alla
significatività degli input alle valutazioni;
•• al rischio di liquidità; è introdotta una nuova definizione dello stesso (come “rischio che un’entità abbia difficoltà ad adempiere alle obbligazioni associate a
passività finanziarie che sono regolate attraverso la consegna di contante o di
altre attività finanziarie”) nonché prevista una maggiore informativa anche di tipo
quantitativo sulla modalità di gestione della liquidità di strumenti derivati.
La principale innovazione di cui all’emendamento all’IFRS 7 è l’introduzione del
concetto di gerarchia dei fair value (Fair Value Hierarchy, nel seguito anche “FVH”)
articolata su tre differenti livelli (Livello 1, Livello 2 e Livello 3) in ordine decrescente
di osservabilità degli input utilizzati per la stima del fair value.
La FVH prevede che vengano assegnati alternativamente i seguenti livelli:
•• LIVELLO 1: prezzi quotati in mercati attivi per strumenti identici (cioè senza modifiche o repackaging).
•• LIVELLO 2: prezzi quotati in mercati attivi per strumenti attività o passività simili
oppure calcolati attraverso tecniche di valutazione dove tutti gli input significativi
sono basati su parametri osservabili sul mercato.
•• LIVELLO 3: tecniche di valutazione dove un qualsiasi input significativo per la
valutazione al fair value è basato su dati di mercato non osservabili.
sezione 3 _eventi successivi alla data di riferimento del bilancio
Nel periodo di tempo intercorrente tra la data di riferimento del bilancio e la sua
approvazione da parte del Consiglio di amministrazione, avvenuta il 3 marzo 2010,
non sono intervenuti fatti che comportino una modifica dei dati approvati in tale
sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere una integrazione all’informativa fornita.
154
Sezione 4 _Altri aspetti
Il bilancio della Banca è sottoposto alla revisione contabile della società AGN serca
s.n.c. - Via Cipro n. 2, 25125 Brescia alla quale è stato conferito l’incarico per il triennio
2009/2011 in esecuzione della delibera assembleare del 16 maggio 2009.
La redazione del bilancio d’esercizio richiede anche il ricorso a stime e ad assunzioni
che possono determinare significativi effetti sui valori iscritti nello stato patrimoniale
e nel conto economico, nonché sull’informativa relativa alle attività e passività potenziali riportate in bilancio.
L’elaborazione di tali stime implica l’utilizzo delle informazioni disponibili e l’adozione
di valutazioni soggettive, fondate anche sull’esperienza storica, utilizzata ai fini della
formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione.
Per loro natura le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di periodo in periodo; non può quindi escludersi che negli esercizi successivi gli attuali valori iscritti
in bilancio potranno differire anche in maniera significativa a seguito del mutamento
delle valutazioni soggettive utilizzate.
Le principali fattispecie per le quali è maggiormente richiesto l’impiego di valutazioni
soggettive da parte del Consiglio di Amministrazione sono:
•• la quantificazione delle perdite per riduzione di valore dei crediti e, in genere, delle
altre attività finanziarie;
•• la determinazione del fair value degli strumenti finanziari da utilizzare ai fini
dell’informativa di bilancio;
•• l’utilizzo di modelli valutativi per la rilevazione del fair value degli strumenti finanziari non quotati in mercati attivi;
•• la quantificazione dei fondi del personale e dei fondi per rischi e oneri;
•• le stime e le assunzioni sulla recuperabilità della fiscalità differita attiva.
La descrizione delle politiche contabili applicate sui principali aggregati di bilancio
fornisce i dettagli informativi necessari all’individuazione delle principali assunzioni
e valutazioni soggettive utilizzate nella redazione del bilancio d’esercizio.
Per le ulteriori informazioni di dettaglio inerenti la composizione e i relativi valori di
iscrizione delle poste interessate dalle stime in argomento si fa, invece, rinvio alle
specifiche sezioni di nota integrativa.
155 _nota INTEGRATIVA
A.2 _PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO
Con la pubblicazione, sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea n. 275 del 16 ottobre 2008, del Regolamento CE n. 1004/2008, sono entrate in vigore le modifiche allo
IAS 39 “Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione“.
Tali previsioni sono sostanzialmente volte a concedere alcune limitate possibilità di
riclassifica, in determinate condizioni, di strumenti finanziari classificati tra le “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (ovvero attività valutate al fair value
con impatto delle variazioni a conto economico) in altre categorie IAS, al fine di non
applicare la valutazione al fair value.
Più in dettaglio, l’amendment allo IAS 39 consente:
1. in rare circostanze, di riclassificare una qualsiasi attività finanziaria – diversa dagli
strumenti derivati – dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” (voce
20 dell’attivo patrimoniale) ad altre categorie di strumenti finanziari;
2. di riclassificare attività finanziarie, che hanno le caratteristiche oggettive per essere classificate nella categoria “Finanziamenti e crediti” (Loans e receivebles) e per
le quali si ha l’intenzione di detenerle per un prevedibile futuro ovvero sino alla
scadenza, dalla categoria “Attività finanziarie detenute per la negoziazione” e dalle
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” verso la categoria dei “Finanziamenti
e crediti” (leggasi “Crediti verso banche” o “Crediti verso clientela” – rispettivamente voce 60 e 70 dell’attivo patrimoniale).
Sono inalterate le originarie previsioni dello IAS 39, che consentivano riclassifiche
dalla categoria delle “Attività finanziarie detenute sino a scadenza” alla categoria
delle “Attività finanziarie disponibili per la vendita” e viceversa.
La Banca, in sede di redazione del bilancio di esercizio, non ha proceduto ad alcuna
riclassificazione degli strumenti finanziari posseduti.
Di seguito sono indicati i principi contabili adottati per la predisposizione del bilancio
di esercizio. L’esposizione dei principi adottati è effettuata con riferimento alle fasi
di classificazione, iscrizione, valutazione, cancellazione delle poste dell’attivo e del
passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi.
1 _attività finanziarie detenute per la negoziazione
Criteri di classificazione
Si classificano tra le attività finanziarie detenute per la negoziazione gli strumenti
finanziari che sono detenuti con l’intento di generare profitti nel breve termine derivanti dalle variazioni dei prezzi degli stessi.
La Banca ha iscritto tra le “attività finanziarie detenute per la negoziazione” laddove
presenti titoli obbligazionari quotati, titoli di capitale quotati, quote di O.I.C.R. (fondi
comuni di investimento o SICAV).
Rientrano nella presente categoria anche i contratti derivati connessi con la fair value option (definita dal principio contabile IAS 39 §9), gestionalmente collegati con
attività e passività valutate al fair value, nonché i contratti derivati relativi a coperture
gestionali di finanziamenti erogati alla clientela.
Sono invece iscritti tra i derivati di copertura, il cui valore è rappresentato alla voce
80 dell’attivo, quelli designati come efficaci strumenti di copertura agli effetti della
disciplina dell’hedge accounting.
156
Il derivato è uno strumento finanziario o altro contratto con le seguenti caratteristiche:
a) il suo valore cambia in relazione al cambiamento di un tasso di interesse, del
prezzo di uno strumento finanziario, del tasso di cambio in valuta estera, di un
indice di prezzi o di tassi, del merito di credito o di indici di credito o altre variabili
prestabilite;
b) non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale inferiore a quello che sarebbe richiesto per altri tipi di contratti di cui ci si
aspetterebbe una risposta simile a cambiamenti di fattori di mercato;
c) è regolato a data futura.
Tra i derivati finanziari rientrano i contratti di compravendita a termine di titoli e valute, i contratti derivati con titolo sottostante e quelli senza titolo sottostante collegati
a tassi di interesse, a indici o ad altre attività e contratti derivati su valute.
La Banca non possiede e non ha operato in derivati creditizi.
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli
di debito, di capitale e le quote di OICR; alla data di sottoscrizione per i contratti
derivati.
All’atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie detenute per la negoziazione
vengono rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo
pagato per l’esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi ad
essa riferiti ed attribuibili allo strumento stesso, che vengono rilevati direttamente
nel conto economico.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono valorizzate al fair value con rilevazione delle variazioni in contropartita
a conto economico.
Se il fair value di un’attività finanziaria diventa negativo, tale posta è contabilizzata
come una passività finanziaria di negoziazione.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
I titoli consegnati nell’ambito di un’operazione che contrattualmente ne prevede il
riacquisto non vengono stornati dal bilancio.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti positive di reddito rappresentate dagli interessi attivi sui titoli e relativi proventi assimilati sono iscritte per competenza nelle voci di conto economico
relative agli interessi.
Alle medesime voci sono iscritti anche i differenziali e i margini maturati sino alla
data di riferimento del bilancio, relativi ai contratti derivati classificati come attività
finanziarie detenute per la negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività o
passività finanziarie valutate al fair value (cosiddetta fair value option).
157 _nota INTEGRATIVA
Gli utili e le perdite realizzati dalla cessione o dal rimborso e gli utili e le perdite non
realizzati derivanti dalle variazioni del fair value del portafoglio di negoziazione sono
classificati nel conto economico nel “Risultato netto dell’attività di negoziazione”,
così come l’effetto delle valutazioni al cambio di fine periodo delle attività e passività
monetarie in valuta.
I profitti e le perdite relativi ai contratti derivati gestionalmente collegati con attività
o passività valutate al fair value sono invece rilevati nel “Risultato netto delle attività
e passività finanziarie valutate al fair value”.
2 _attività finanziarie disponibili per la vendita
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce le attività finanziarie non derivate non diversamente classificate come tra le “Attività detenute per la negoziazione” o “Valutate al fair
value”, attività finanziarie “detenute fino a scadenza” o i “Crediti e finanziamenti”.
Gli investimenti “disponibili per la vendita” sono attività finanziarie che si intende
mantenere per un periodo di tempo indefinito e che possono essere vendute per
esigenze di liquidità, variazioni nei tassi d’interesse, nei tassi di cambio e nei prezzi
di mercato. Essa accoglie:
•• i titoli di debito quotati e non quotati;
•• i titoli azionari quotati e non quotati;
•• le quote di O.I.C.R. (fondi comuni di investimento e SICAV);
•• le partecipazioni azionarie non qualificabili di controllo, di collegamento o di
controllo congiunto (c.d partecipazioni di minoranza).
Criteri di iscrizione
L’iscrizione iniziale delle attività finanziarie disponibili per la vendita avviene alla data
di regolamento, se regolate con tempistiche previste dalla prassi di mercato (regular
way), altrimenti alla data di sottoscrizione. Nel caso di rilevazione delle attività finanziarie alla data di regolamento, gli utili e le perdite rilevati tra la data di sottoscrizione
e quella di regolamento sono imputati a patrimonio netto.
All’atto della rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevate al fair value; esso è rappresentato, generalmente, dal corrispettivo pagato
per l’esecuzione della transazione, comprensivo dei costi o proventi di transazione
direttamente attribuibili.
L’iscrizione delle attività finanziarie disponibili per la vendita può derivare anche da
riclassificazione dal comparto “Attività finanziarie detenute fino alla scadenza” oppure, solo e soltanto in rare circostanze e comunque solamente qualora l’attività non
sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve, dal comparto “Attività
finanziarie detenute per la negoziazione”; in tali circostanze il valore di iscrizione è
pari al fair value dell’attività al momento del trasferimento.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività disponibili per la vendita continuano ad essere valutate al fair value.
Gli investimenti in strumenti di capitale non quotati in mercati attivi ed il cui fair value
non può essere determinato in modo attendibile sono mantenuti al costo e svalutati,
con imputazione a conto economico, nell’eventualità in cui siano riscontrate perdite
di valore durevoli.
Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento a quanto indicato nelle
158
specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.
Le quote di partecipazione nel capitale di altre imprese, diverse da quelle di controllo
e di collegamento, state valutate al costo e non al fair value, poiché per esse si ritiene
possano ricorrere le condizioni previste dal par. AG80 dell’Appendice A allo IAS39.
In sede di chiusura di bilancio le attività vengono sottoposte a verifica dell’esistenza
di obiettive evidenze di riduzione di valore non temporanea ( impairment test). L’importo della perdita viene misurato come differenza tra il valore contabile dell’attività
finanziaria e il valore attuale dei flussi finanziari scontati al tasso di interesse effettivo
originario.
Se una attività finanziaria disponibile per la vendita subisce una diminuzione durevole di valore, la perdita cumulata non realizzata e precedentemente iscritta nel
patrimonio netto è stornata dal patrimonio netto e contabilizzata nella voce di conto
economico ”rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento delle attività finanziarie disponibili per la vendita”.
Una diminuzione significativa o prolungata del fair value di uno strumento rappresentativo di capitale al di sotto del suo costo è considerata evidenza obiettiva di una
riduzione durevole di valore.
Qualora i motivi della perdita durevole vengano meno a seguito di un evento verificatosi successivamente alla sua rilevazione, vengono iscritte riprese di valore imputate
al conto economico se si tratta di titoli di debito o al patrimonio netto se si tratta di
titoli di capitale. L’ammontare della ripresa non può in ogni caso superare il costo
ammortizzato che lo strumento finanziario avrebbe avuto in assenza di precedenti
rettifiche.
La verifica dell’esistenza di obiettive evidenze di riduzione durevole di valore viene
effettuata a ogni chiusura di bilancio.
Criteri di cancellazione
Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui
flussi finanziari derivanti dalle stesse o quando l’attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici ad essa connessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Per le attività finanziarie disponibili per la vendita vengono rilevati:
•• a conto economico, gli interessi calcolati con il metodo del tasso di interesse
effettivo, che tiene conto sia dell’ammortamento dei costi di transazione sia del
differenziale tra il costo e il valore di rimborso;
•• a patrimonio netto in una specifica riserva, al netto dell’imposizione fiscale, i
proventi e gli oneri derivanti dalla variazione del relativo fair value, sino a che
l’attività finanziaria non viene cancellata o non viene rilevata una perdita durevole
di valore.
Al momento della dismissione gli effetti derivanti dall’utile o dalla perdita cumulati
nella riserva relativa alle attività finanziarie disponibili per la vendita, vengono rilevati
a conto economico nella voce “utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività
finanziarie disponibili per la vendita”.
3 _attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Gli investimenti posseduti sino alla scadenza sono attività non derivate con pagamenti fissi o determinabili e scadenza fissa, quotati su un mercato attivo (Livello 1),
che la Banca ha oggettiva intenzione e capacità di possedere sino alla scadenza.
La Banca non ha classificato attività finanziarie in tale categoria.
159 _nota INTEGRATIVA
4 _crediti
Criteri di classificazione
I Crediti e finanziamenti sono iscritti nelle voci “60 Crediti verso banche” e “70 Crediti
verso clientela”.
I crediti rientrano nella più ampia categoria delle attività finanziarie non derivate e
non quotate in un mercato attivo (Livello 2 e 3), che prevedono pagamenti fissi o
comunque determinabili. Essi includono gli impieghi con clientela e con banche, erogati direttamente e che non sono stati classificati all’origine tra le Attività finanziarie
valutate al fair value.
Nella voce sono inclusi i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di
servizi finanziari e le operazioni di pronti contro termine.
L’iscrizione in questa categoria può derivare anche da riclassificazione dal comparto
“Attività finanziarie disponibili per la vendita” oppure, solo e soltanto in rare circostanze, qualora l’attività non sia più posseduta al fine di venderla o riacquistarla a breve,
dalle “Attività finanziarie detenute per la negoziazione”.
Qualora l’iscrizione derivi da riclassificazione, il fair value dell’attività rilevato al
momento del trasferimento è assunto quale nuova misura del costo ammortizzato
dell’attività stessa.
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di un credito avviene alla data di sottoscrizione del contratto,
che normalmente coincide con la data di erogazione, sulla base del fair value dello
strumento finanziario. Esso è pari all’ammontare erogato, comprensivo dei proventi
e degli oneri direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall’origine dell’operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i
costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso da parte
della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere
amministrativo.
Nel caso di titoli di debito l’iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data
di sottoscrizione.
Nel caso di titoli di debito l’iscrizione iniziale avviene alla data di regolamento.
Per le operazioni creditizie, eventualmente concluse a condizioni non di mercato, la
rilevazione iniziale è effettuata per un importo pari ai futuri flussi di cassa scontati
ad un tasso di mercato. L’eventuale differenza tra la rilevazione iniziale e l’ammontare
erogato è rilevata nel conto economico al momento dell’iscrizione iniziale.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, i crediti sono rilevati al costo ammortizzato,
pari al valore di prima iscrizione, diminuito/aumentato dei rimborsi di capitale, delle
rettifiche/riprese di valore e dell’ammortamento calcolato col metodo del tasso di
interesse effettivo.
Il costo ammortizzato è diminuito/aumentato anche per la differenza tra l’ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/
proventi imputati direttamente al singolo credito.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri
del credito, per capitale ed interessi, all’ammontare erogato comprensivo dei costi/
proventi ricondotti al credito. L’effetto economico dei costi e dei proventi viene così
distribuito lungo la vita residua attesa del credito.
160
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti la cui breve durata
fa ritenere trascurabile l’effetto dell’applicazione della logica di attualizzazione. Detti
crediti vengono valorizzati al valore nominale erogato. I proventi e gli oneri agli stessi
riferibili sono attribuiti direttamente a conto economico.
Il metodo del costo ammortizzato non è utilizzato per i crediti senza una scadenza
definita o a revoca.
Ad ogni data di bilancio viene accertata l’eventuale obiettiva evidenza che un’attività
finanziaria o un gruppo di attività finanziarie abbia subito una riduzione di valore. Tale
circostanza ricorre quando è prevedibile che l’azienda non sia in grado di riscuotere l’ammontare dovuto, sulla base delle condizioni contrattuali originarie ossia, ad
esempio, in presenza:
a) di significative difficoltà finanziarie dell’emittente o debitore;
b) di una violazione del contratto, quale un inadempimento o un mancato pagamento degli interessi o del capitale;
c) del fatto che il finanziatore per ragioni economiche o legali relative alla difficoltà
finanziaria del beneficiario, estenda al beneficiario una concessione che il finanziatore non avrebbe altrimenti preso in considerazione;
d) della probabilità che il beneficiario dichiari procedure di ristrutturazione finanziaria;
e) della scomparsa di un mercato attivo di quell’attività finanziaria dovuta a difficoltà
finanziarie;
f) di dati rilevabili che indichino l’esistenza di una diminuzione sensibile nei futuri
flussi finanziari stimati per un gruppo di attività finanziarie similari sin dal momento della rilevazione iniziale di quelle attività, sebbene la diminuzione non possa
essere ancora identificata con le singole attività finanziarie nel gruppo.
Dapprima si valuta la necessità di rettificare individualmente le esposizioni deteriorate (crediti non performing ), classificate nelle diverse categorie di rischio in base
alla normativa emanata dalla Banca d’Italia, meglio riportata nel punto 17 – Altre
informazioni ed alle disposizioni interne che fissano le regole per il passaggio dei
crediti nell’ambito delle diverse categorie di rischio:
•• sofferenze;
•• esposizioni incagliate;
•• esposizioni ristrutturate;
•• esposizioni scadute.
Detti crediti non performing sono oggetto di un processo di valutazione analitica,
assieme agli altri crediti di importo individualmente significativo; l’ammontare della
rettifica di valore di ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio
dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato) ed il valore attuale
dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo
originario.
I flussi di cassa previsti tengono conto dei tempi di recupero attesi, del presumibile
valore di realizzo delle eventuali garanzie, nonché dei costi che si ritiene verranno
sostenuti per il recupero dell’esposizione creditizia.
Qualora il credito abbia un tasso d’interesse variabile, il tasso di attualizzazione utilizzato al fine di determinare la perdita è pari al tasso di rendimento effettivo corrente
determinato in accordo con il contratto.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico. La componente della rettifica
riconducibile all’attualizzazione dei flussi finanziari viene rilasciata per competenza
161 _nota INTEGRATIVA
secondo il meccanismo del tasso di interesse effettivo ed imputata tra le riprese di
valore.
I crediti per i quali non sono state individuate singolarmente evidenze oggettive di
perdita, di norma i crediti in bonis sono sottoposti alla valutazione di una perdita
di valore collettiva. Tale valutazione avviene per categorie di crediti omogenee con
caratteristiche simili in termini di rischio di credito; le relative percentuali di perdita
sono stimate tenendo conto di serie storiche, che consentono di apprezzare il valore
della perdita in ciascuna categoria di crediti.
La stima dei flussi nominali futuri attesi si basa sui parametri di “probabilità di insolvenza” (PD - probability of default ) e di “perdita in caso di insolvenza “ (LGD – loss
given default) differenziati per forma tecnica; i flussi così calcolati sono attualizzati
sulla base dei tempi medi di recupero, determinati su base storico statistica.
La rettifica di valore è iscritta a conto economico.
Il valore originario dei crediti viene ripristinato negli esercizi successivi nella misura
in cui vengono meno i motivi che ne hanno determinato la rettifica, purché tale valutazione sia oggettivamente collegabile ad un evento verificatosi successivamente
alla rettifica stessa.
La ripresa di valore è iscritta nel conto economico e non può, in ogni caso, superare
il costo ammortizzato che il credito avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.
Tra le riprese di valore sono inoltre ricompresi gli effetti positivi connessi al rientro
dell’effetto attualizzazione derivante dalla progressiva riduzione del tempo stimato di
recupero del credito oggetto di svalutazione.
Ad ogni data di chiusura del bilancio, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di
valore vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio
di crediti in bonis alla stessa data.
Criteri di cancellazione
I crediti vengono cancellati dalle attività in bilancio allorché il diritto a ricevere i flussi
di cassa è estinto, quando la cessione ha comportato il trasferimento in maniera sostanziale di tutti i rischi e benefici connessi ai crediti stessi o nel caso in cui il credito
è considerato definitivamente irrecuperabile, dopo che tutte le necessarie procedure
di recupero sono state completate.
Qualora invece siano stati mantenuti i rischi e benefici relativi ai crediti ceduti, questi
continuano ad essere iscritti tra le attività del bilancio, ancorché giuridicamente la
titolarità del credito sia stata effettivamente trasferita, registrando una passività a
fronte del corrispettivo ricevuto dall’acquirente.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Gli interessi derivanti da “Crediti verso banche e clientela” sono iscritti tra gli “Interessi
attivi e proventi assimilati” del conto economico in base al principio della competenza temporale sulla base del tasso di interesse effettivo.
Le perdite di valore riscontrate sono iscritte a conto economico nella voce 130 “rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di a) crediti” così come i recuperi
di parte o tutti gli importi oggetto di precedenti svalutazioni. Le riprese di valore
sono iscritte sia a fronte di una migliorata qualità del credito, tale da far insorgere la
ragionevole certezza del recupero tempestivo del capitale secondo i termini contrattuali originari del credito, sia a fronte del progressivo venir meno dell’attualizzazione
calcolata al momento dell’iscrizione della rettifica di valore.
Nel caso di valutazione collettiva, le eventuali rettifiche aggiuntive o riprese di valore
vengono ricalcolate in modo differenziale con riferimento all’intero portafoglio dei
crediti.
162
Gli utili e perdite risultanti dalla cessione di crediti sono iscritti alla voce 100 a) del
conto economico “Utile (perdite) da cessione o riacquisto di crediti”
5 _attività finanziarie valutate al fair value
Alla data del bilancio la Banca non detiene “Attività finanziarie valutate al fair value”.
6 _operazioni di copertura
Criteri di classificazione
Nelle operazioni della specie figurano i contratti derivati designati come efficaci
strumenti di copertura, a seconda che alla data di riferimento del bilancio presentino
un fair value positivo o negativo, nonché le relative poste coperte dell’attivo e del
passivo.
In particolare vi rientrano:
•• i derivati di copertura di emissioni obbligazionarie;
Le tipologie di coperture previste dallo IAS 39 sono le seguenti:
1. copertura di fair value (fair value hedge), che ha l’obiettivo di coprire l’esposizione
alla variazione di fair value di una posta di bilancio attribuibile ad un particolare
rischio;
2. copertura di flussi finanziari ( cash flow hedge ), che ha l’obiettivo di coprire
l’esposizione a variazione dei flussi di cassa futuri attribuibili a particolari rischi
associati a poste di bilancio.
La Banca ha utilizzato solo la prima tipologia di copertura.
Criteri di iscrizione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti al fair value e
sono classificati nella voce di bilancio di attivo patrimoniale 80 “Derivati di copertura” e di passivo patrimoniale 60 “Derivati di copertura”, a seconda che alla data di
riferimento del bilancio presentino un fair value positivo o negativo.
L’operazione è considerata di copertura se esiste una documentazione formalizzata
della relazione tra lo strumento di copertura e i rischi coperti che rilevi gli obiettivi di
gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno
utilizzati per verificare l’efficacia della copertura. Inoltre deve essere testato che la
copertura sia efficace nel momento in cui ha inizio e, prospetticamente, durante tutta
la vita della stessa.
L’attività di verifica dell’efficacia della copertura si articola ad ogni data di reporting in:
- test prospettici: che giustificano l’applicazione dell’hedge accounting in quanto
dimostrano l’attesa efficacia della copertura nei periodi futuri;
- test retrospettivi: che misurano nel tempo quanto i risultati effettivi si siano discostati dalla copertura perfetta.
La copertura si assume altamente efficace quando le variazioni attese ed effettive del
fair value o dei flussi di cassa dello strumento finanziario di copertura neutralizzano
in maniera significativa le variazioni dell’elemento coperto, vale a dire quando il rapporto tra le variazioni di fair value dei due strumenti finanziari si mantiene all’interno
163 _nota INTEGRATIVA
di un intervallo compreso fra l’80% e il 125%.
La contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta nei seguenti casi:
a) la copertura operata tramite il derivato cessa o non è più altamente efficace;
b) il derivato scade, viene venduto, estinto o esercitato;
c) l’elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato;
d) viene revocata la definizione di copertura.
Nei casi (a), (c) e (d) il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra le attività
finanziarie detenute per la negoziazione.
Per quanto concerne i test di efficacia, si precisa che viene utilizzato lo specifico
servizio fornito dagli Istituti centrali di categoria (Cassa Centrale), il quale prevede,
con periodicità trimestrale:
a) l’effettuazione del test retrospettivo con la metodologia del “Dollar offset method”
con variazioni cumulate;
b) il test prospettico con la metodologia “di scenario”, con simulazione di shock
istantaneo parallelo di +/- 100 basis point alla curva dei tassi.
La Banca ha provveduto altresì a definire la soglia di immaterialità, entro la quale
il risultato del test si considera in ogni caso superato, in accordo con i seguenti
parametri:
- saldo netto delle variazioni di fair value dello strumento coperto e del derivato
di copertura inferiore a es. 0,50% del valore nozionale dello strumento coperto,
comunque inferiore a 20.000 euro;
- strumento coperto con durata residua inferiore a 12 mesi.
Criteri di valutazione
Gli strumenti finanziari derivati di copertura sono inizialmente iscritti e in seguito
misurati al fair value.
Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento a quanto indicato nelle
specifiche note in merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione
I derivati di copertura sono cancellati quando il diritto a ricevere i flussi di cassa
dell’attività/passività è scaduto, o laddove il derivato venga ceduto, ovvero quanto
vengono meno le condizioni per continuare a contabilizzare lo strumento finanziario
fra i derivati di copertura.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Copertura di fair value (fair value hedge)
La variazione di fair value dell’elemento coperto, riconducibile al rischio coperto, è
registrato nel conto economico, al pari del cambiamento del fair value dello strumento derivato; l’eventuale differenza, che rappresenta la parziale inefficacia della
copertura, determina di conseguenza l’effetto economico netto, rilevato nella voce
attraverso l’iscrizione nella voce “Risultato netto dell’attività di copertura”.
Qualora la relazione di copertura non rispetti più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting e venga a cessare, la differenza fra il valore di carico
dell’elemento coperto nel momento in cui cessa la copertura e quello che sarebbe
stato il suo valore di carico se la copertura non fosse mai esistita, è ammortizzata
a conto economico lungo la vita residua dell’elemento coperto sulla base del tasso
di rendimento effettivo. Qualora tale differenza sia riferita a strumenti finanziari non
fruttiferi di interessi, la stessa viene registrata immediatamente a conto economico.
164
Se l’elemento coperto è venduto o rimborsato, la quota di fair value non ancora
ammortizzata è riconosciuta immediatamente a conto economico.
Copertura dei flussi finanziari (cash flow hedge )
Le variazioni di fair value del derivato di copertura sono contabilizzate a patrimonio
netto tra le riserve da valutazione delle operazioni di copertura dei flussi finanziari,
per la quota efficace, e a conto economico per la parte non considerata efficace.
Quando i flussi finanziari oggetto di copertura si manifestano e vengono registrati
nel conto economico, il relativo profitto o la relativa perdita sullo strumento di copertura vengono trasferiti dal patrimonio netto alla corrispondente voce di conto
economico.
Quando la relazione di copertura non rispetta più le condizioni previste per l’applicazione dell’hedge accounting, la relazione viene interrotta e tutte le perdite e tutti
gli utili rilevati a patrimonio netto sino a tale data rimangono sospesi all’interno di
questo e riversati a conto economico alla voce “Risultato netto dell’attività di negoziazione”, nel momento in cui si verificano i flussi relativi al rischio originariamente
coperto.
I differenziali e i margini dei contratti derivati di copertura vengono rilevati nelle voci
relative agli interessi.
Le variazioni di fair value registrate sullo strumento di copertura sono imputate a
conto economico nella voce 90 “Risultato netto dell’attività di copertura” e nello stato
patrimoniale attivo nella voce 80 “Derivati di copertura” oppure nella voce di stato
patrimoniale passivo 60 “Derivati di copertura”.
7 _Partecipazioni
La Banca a fine esercizio non detiene partecipazioni di controllo, di collegamento o
di controllo congiunto, così come definite e previste dai principi IAS27 e IAS28.
8 _attività materiali
Criteri di classificazione
La voce include principalmente i terreni, gli immobili ad uso funzionale e quelli detenuti a scopo di investimento, gli impianti, i veicoli, i mobili, gli arredi e le attrezzature
di qualsiasi tipo.
Si definiscono “immobili ad uso funzionale” quelli posseduti per essere impiegati
nella fornitura di servizi oppure per scopi amministrativi.
Rientrano invece tra gli immobili da investimento le proprietà possedute al fine di
percepire canoni di locazione o per l’apprezzamento del capitale investito, o per
entrambe le motivazioni.
Gli immobili posseduti sono principalmente utilizzati come filiali ed uffici della Banca.
Al valore delle immobilizzazioni materiali concorrono anche gli acconti versati per
l’acquisizione e la ristrutturazione di beni non ancora entrati nel processo produttivo,
e quindi non ancora oggetto di ammortamento.
Se una proprietà include una parte ad uso funzionale e una a scopo di investimento,
la classificazione si basa sulla possibilità o meno di alienare tali parti separatamente.
Se possono essere vendute separatamente, esse sono contabilizzate, ciascuna al
proprio valore, come proprietà ad uso funzionale e proprietà d’investimento.
165 _nota INTEGRATIVA
Criteri d’iscrizione
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo di acquisto o di costruzione,
comprensivo di tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all’acquisto
e alla messa in funzione del bene.
Le spese di manutenzione straordinaria ed i costi aventi natura incrementativa che
comportano un incremento dei benefici futuri generati dal bene sono attribuiti ai
cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo
degli stessi.
Le spese per riparazioni, manutenzioni o altri interventi per garantire l’ordinario funzionamento dei beni sono invece imputate al conto economico dell’esercizio in cui
sono sostenute.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le attività materiali, inclusi gli immobili non strumentali,
salvo quanto di seguito precisato, sono iscritte in bilancio al costo al netto degli
ammortamenti cumulati e di eventuali perdite di valore accumulate.
Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base
della loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote
costanti.
Non sono soggetti ad ammortamento:
- i terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati nel valore dei fabbricati, in quanto considerati a vita utile indefinita. Nel caso in cui il loro valore sia
incorporato nel valore del fabbricato, sono considerati beni separabili dall’edificio;
la suddivisione tra il valore del terreno e il valore del fabbricato avviene sulla base
di perizia di periti indipendenti per i soli immobili detenuti “cielo-terra”;
Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso.
Le attività soggette ad ammortamento sono rettificate per possibili perdite di valore
ogniqualvolta eventi o cambiamenti di situazioni indicano che il valore contabile
potrebbe non essere recuperabile.
Il valore recuperabile di un’attività è pari al maggiore tra il fair value, al netto degli
eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore
attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche sono imputate a
conto economico alla voce “rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”.
Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, viene
rilevata una ripresa di valore, che non può superare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.
Criteri di cancellazione
Le attività materiali sono eliminate dallo Stato Patrimoniale al momento della dismissione o quando sono ritirate permanentemente dall’uso e, di conseguenza, non sono
attesi benefici economici futuri che derivino dalla loro cessione o dal loro utilizzo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
L’ammortamento sistematico è contabilizzato al conto economico alla voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali”
Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità all’uso del bene. Per i beni ceduti e/o dismessi nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o
dismissione.
166
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione
delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di
cessione e il valore contabile del bene; esse sono rilevate nel conto economico alla
stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.
Nella voce di conto economico “Utili (Perdite) da cessione di investimenti” sono oggetto di rilevazione il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di
investimenti materiali.
9 _attività immateriali
Criteri di classificazione
La voce accoglie quelle attività non monetarie prive di consistenza fisica possedute
per essere utilizzate in un periodo pluriennale o indefinito, che soddisfano le seguenti
caratteristiche:
- identificabilità;
- l’azienda ne detiene il controllo;
- è probabile che i benefici economici futuri attesi attribuibili all’attività affluiranno
all’azienda;
- il costo dell’attività può essere valutato attendibilmente.
In assenza di una delle suddette caratteristiche, la spesa per acquisire o generare la
stessa internamente è rilevata come costo nell’esercizio in cui è stata sostenuta.
Le attività immateriali includono, in particolare, il software applicativo ad utilizzazione
pluriennale,
Criteri di iscrizione
Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori,
sostenuti per predisporre l’utilizzo dell’attività.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le attività immateriali a vita “definita” sono iscritte al
costo, al netto dell’ammontare complessivo degli ammortamenti e delle perdite di
valore cumulate.
Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l’uso, ovvero
quando si trova nel luogo e nelle condizioni adatte per poter operare nel modo stabilito e cessa nel momento in cui l’attività è eliminata contabilmente.
L’ammortamento è effettuato a quote costanti, di modo da riflettere l’utilizzo pluriennale dei beni in base alla vita utile stimata.
Nel primo esercizio l’ammortamento è rilevato proporzionalmente al periodo di effettiva disponibilità del bene. Per le attività cedute e/o dismesse nel corso dell’esercizio, l’ammortamento è calcolato su base giornaliera fino alla data di cessione e/o
dismissione.
Ad ogni chiusura di bilancio, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede
alla stima del valore di recupero dell’attività.
L’ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il
valore contabile dell’attività ed il suo valore recuperabile.
167 _nota INTEGRATIVA
Criteri di cancellazione
Le attività immateriali sono eliminate dallo stato patrimoniale dal momento della
dismissione o quando non siano attesi benefici economici futuri.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Sia gli ammortamenti che eventuali rettifiche/riprese di valore per deterioramento di
attività immateriali diverse dagli avviamenti vengono rilevati a conto economico nella
voce “Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali”.
Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione di
un’attività immateriale sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di
cessione e il valore contabile del bene ed iscritte al conto economico.
Nella voce “Utili (Perdite) da cessione di investimenti”, formano oggetto di rilevazione
il saldo, positivo o negativo, tra gli utili e le perdite da realizzo di investimenti.
10 _attività non correnti in via di dismissione
In tale voce sono classificate le attività non correnti destinate alla vendita ed i gruppi
di attività e le passività associate in via di dismissione, secondo quanto previsto
dall’IFRS5.
Criteri di classificazione
Vengono classificate nelle presente voce le attività e i gruppi di attività non correnti in
via di dismissione quando il valore contabile sarà recuperato principalmente con una
operazione di vendita ritenuta altamente probabile, anziché con l’uso continuativo.
Criteri di iscrizione
Le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono valutati, al
momento dell’iscrizione iniziale, al minore tra il valore contabile ed il fair value, al
netto dei costi di vendita.
Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività e i gruppi di attività non correnti
in via di dismissione sono valutati al minore tra il valore contabile ed il fair value al
netto dei costi di vendita. I relativi proventi ed oneri (al netto dell’effetto fiscale) sono
esposti nel conto economico in voce separata quando sono relativi ad unità operative
dismesse.
Criteri di cancellazione
Le attività e i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo
stato patrimoniale al momento della dismissione.
11 _fiscalità corrente e differita
Criteri di classificazione e di iscrizione
Nella voce figurano le attività e passività fiscali (correnti e differite) rilevate in applicazione dello IAS12.
168
L’accantonamento per imposte sul reddito è determinato in base ad una prudenziale
previsione dell’onere fiscale corrente, di quello anticipato e di quello differito.
Le attività fiscali correnti accolgono i crediti d’imposta recuperabili (compresi gli acconti versati); le passività fiscali correnti le imposte correnti non ancora pagate alla
data del bilancio.
Le imposte anticipate e quelle differite sono determinate sulla base del criterio del
balance sheet liability method, tenendo conto delle differenze temporanee (deducibili
o imponibili) tra il valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore
riconosciuto ai fini fiscali.
L’iscrizione di “attività per imposte anticipate” è effettuata quando il loro recupero è
ritenuto probabile. Le “passività per imposte differite” vengono rilevate in tutti i casi
in cui è probabile che insorga il relativo debito.
Le “attività per imposte anticipate” indicano una futura riduzione dell’imponibile
fiscale, a fronte di un’anticipazione della tassazione rispetto alla competenza economico - civilistica, mentre le “passività per imposte differite” indicano un futuro
incremento dell’imponibile fiscale, determinando un differimento della tassazione
rispetto alla competenza economico - civilistica.
Criteri di valutazione
Sono rilevati gli effetti relativi alle imposte correnti e differite calcolate nel rispetto
della legislazione fiscale in base al criterio della competenza economica, coerentemente con le modalità di rilevazione in bilancio dei costi e ricavi che le hanno
generate, applicando le aliquote di imposta vigenti.
Le imposte correnti sono compensati, a livello di singola imposta, gli acconti versati
con il relativo debito di imposta, esponendo lo sbilancio netto tra le “Attività fiscali a)
correnti” o tra le “Passività fiscali a) correnti” a seconda del segno.
Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono calcolate
utilizzando le aliquote fiscali applicabili, in ragione della legge vigente, nell’esercizio
in cui l’attività fiscale anticipata sarà realizzata o la passività fiscale differita sarà
estinta.
Esse vengono sistematicamente valutate per tener conto di eventuali modifiche
intervenute nelle norme o nelle aliquote.
Le imposte anticipate e quelle differite sono contabilizzate a livello patrimoniale, a
saldi aperti e senza compensazioni, nella voce “Attività fiscali b) anticipate” e nella
voce “Passività fiscali b) differite”; esse non vengono attualizzate.
Criteri di rilevazione delle componenti economiche
Qualora le attività e le passività fiscali differite si riferiscano a componenti che hanno interessato il conto economico, la contropartita è rappresenta dalle imposte sul
reddito.
Nei casi in cui le imposte anticipate o differite riguardino transazioni che hanno
interessato direttamente il patrimonio netto senza influenzare il conto economico,
quali ad esempio le valutazione degli strumenti finanziari disponibili per la vendita, le
stesse vengono iscritte in contropartita al patrimonio netto, interessando la specifica
riserva.
12 _fondi per rischi ed oneri
Criteri di classificazione
I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti relativi ad obbligazioni attuali
169 _nota INTEGRATIVA
(legali o implicite) originate da un evento passato, per le quali sia probabile l’esborso
di risorse economiche per l’adempimento dell’obbligazione stessa, sempreché possa
essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.
Criteri di iscrizione
Nella sottovoce “altri fondi” del Passivo dello Stato Patrimoniale figurano i fondi per
rischi e oneri costituiti in ossequio a quanto previsto dai principi contabili internazionali, ad eccezione delle svalutazioni dovute al deterioramento delle garanzie
rilasciate, da ricondurre alle “Altre passività”.
Criteri di valutazione
L’importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima della spesa richiesta per adempiere all’obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio.
Laddove l’elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per
riflettere la miglior stima corrente. Quando a seguito del riesame, il sostenimento
dell’onere diviene improbabile, l’accantonamento viene stornato. Per quanto attiene
i fondi relativi ai benefici ai dipendenti si rimanda al successivo punto 17.
Criteri di cancellazione
Se non è più probabile che sarà necessario l’impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere all’obbligazione, l’accantonamento deve essere stornato.
Un accantonamento deve essere utilizzato unicamente a fronte di quegli oneri per i
quali esso è stato iscritto.
Criteri di rilevazione delle componenti economiche
L’accantonamento è rilevato a conto economico alla voce “Accantonamenti netti ai
fondi per rischi e oneri”. Nella voce figura il saldo, positivo o negativo, tra gli accantonamenti e le eventuali riattribuzioni a conto economico di fondi ritenuti esuberanti.
Gli accantonamenti netti includono anche i decrementi dei fondi per l’effetto attualizzazione, nonché i corrispondenti incrementi dovuti al trascorrere del tempo
(maturazione degli interessi impliciti nell’attualizzazione).
Qualora gli accantonamenti riguardino oneri per il personale dipendente, quali i premi di anzianità indicati al successivo punto 17, la voce di conto economico interessata
è “Spese amministrative a) spese per il personale”.
13 _debiti e titoli in circolazione
Criteri di classificazione
Le voci “Debiti verso banche”, “Debiti verso clientela” e “Titoli in circolazione” comprendono le varie forme di provvista interbancaria e con clientela e la raccolta
effettuata attraverso certificati di deposito e titoli obbligazionari in circolazione, non
classificate tra le “Passività finanziarie valutate al fair value”; le voci sono al netto
dell’eventuale ammontare riacquistato, Sono inclusi i titoli che alla data di riferimento
del bilancio risultano scaduti ma non ancora rimborsati.
Sono inclusi i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari.
170
Criteri di iscrizione
La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene all’atto della ricezione delle
somme raccolte o dell’emissione dei titoli di debito.
Il valore a cui sono iscritte corrisponde al relativo fair value , normalmente pari
all’ammontare incassato od al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/
proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di
emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Non sono inclusi nel valore
di iscrizione iniziale tutti gli oneri che sono oggetto di rimborso da parte della controparte creditrice o che sono riconducibili a costi di carattere amministrativo.
Il fair value delle passività finanziarie, eventualmente emesse a condizioni diverse da
quelle di mercato, è oggetto di apposita stima e la differenza rispetto al corrispettivo
incassato è imputata direttamente a conto economico.
Il ricollocamento di titoli propri riacquistati, oggetto di precedente annullamento
contabile, è considerato come nuova emissione con iscrizione del nuovo prezzo di
collocamento, senza effetti a conto economico.
Criteri di valutazione
Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.
Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato, e i cui costi e proventi direttamente attribuibili all’operazione sono iscritti a conto economico nelle pertinenti voci
Le passività oggetto di copertura tramite strumenti derivati rappresentati in hedge
accounting sono iscritte al costo ammortizzato rettificato della variazione di fair value
attribuibile al rischio coperto, intervenuta tra la data di decorrenza della copertura e
la data di chiusura dell’esercizio.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando estinte o scadute. La
cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente
emessi.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti negative di reddito rappresentate dagli interessi passivi sono iscritte,
per competenza, nelle voci di conto economico relative agli interessi.
L’eventuale differenza tra il valore di riacquisto dei titoli di propria emissione ed il
corrispondente valore contabile della passività viene iscritto a conto economico nella
voce “Utili/perdite da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie”.
14 _passività finanziarie di negoziazione
Criteri di classificazione
La voce comprende il valore negativo dei contratti derivati a copertura di attività o
passività di bilancio, rientranti nell’ambito di applicazione della c.d. “ fair value option”.
Criteri di iscrizione
I contratti derivati sono iscritti alla data di sottoscrizione e sono valutati al fair value.
171 _nota INTEGRATIVA
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al
fair value. Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento alle specifiche
note in merito, di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio quando risultano scadute o
estinte.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le componenti positive o negative di reddito relative ai contratti derivati classificati
come passività finanziarie detenute per la negoziazione sono rappresentate dai differenziali e dai margini maturati sino alla data di riferimento del bilancio; esse sono
iscritte per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Gli utili e le perdite derivanti dalla variazione del fair value e/o dalla cessione degli
strumenti derivati sono contabilizzati nel conto economico alla voce “Risultato netto
delle attività e passività finanziarie valutate al fair value” di conto economico.
15 _passività finanziarie valutate al fair value
Criteri di classificazione
Sono classificate nella presente voce le passività finanziarie che si intende valutare
al fair value (sulla base della fair value option prevista dal principio IAS 39 par. 9) con
i risultati valutativi iscritti a conto economico quando:
•• la designazione al fair value consente di eliminare o di ridurre le significative distorsioni nella rappresentazione contabile del risultato economico e patrimoniale
degli strumenti finanziari;
•• si è in presenza di uno strumento contenente un derivato implicito, che modifica
in modo significativo i flussi di cassa dello strumento ospite e che deve essere
scorporato.
Alla data di riferimento del bilancio sono classificati nella categoria in oggetto i
prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura
del rischio di tasso di interesse, nonché i prestiti obbligazionari strutturati di propria
emissione, oggetto di copertura in relazione a uno o più derivati in essi incorporati.
A fronte di tali passività sono posti in essere strumenti derivati gestionalmente correlati.
Criteri di iscrizione
Per i titoli di debito l’iscrizione iniziale avviene alla data di emissione. Le passività
vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo
incassato senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili
allo strumento stesso, imputati a conto economico.
Criteri di valutazione
Successivamente alla rilevazione iniziale, le passività finanziarie sono valorizzate al
fair value.
172
Per i criteri di determinazione del fair value, si fa riferimento alle specifiche note in
merito di cui al successivo punto 17 “Altre informazioni”.
Criteri di cancellazione
Le passività finanziarie valutate al fair value sono cancellate contabilmente dal bilancio quando risultano scadute o estinte.
La cancellazione avviene anche in presenza di riacquisto di titoli precedentemente
emessi. La differenza tra il valore contabile della passività e l’ammontare pagato per
acquistarla viene registrato a conto economico.
Il ricollocamento sul mercato di titoli propri successivamente al loro riacquisto è considerato come una nuova emissione con iscrizione al nuovo prezzo di ricollocamento,
senza alcun effetto al conto economico.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Il costo per interessi su strumenti di debito è classificato tra gli interessi passivi e
oneri assimilati del conto economico.
I risultati della valutazioni sono ricondotti nel “Risultato netto delle attività e passività
valutate al fair value”, così come gli utili o le perdite derivanti dall’estinzione, nonché
le componenti reddituali riferite agli strumenti derivati connessi con la fair value
option.
16 _operazioni in valuta
Criteri di classificazione
Tra le attività e le passività in valuta figurano, oltre a quelle denominate esplicitamente in una valuta diversa dall’euro, anche quelle che prevedono clausole di indicizzazione finanziaria collegate al tasso di cambio dell’euro con una determinata valuta o
con un determinato paniere di valute.
Ai fini delle modalità di conversione da utilizzare, le attività e passività in valuta sono
suddivise tra poste monetarie (classificate tra le poste correnti) e non monetarie
(classificate tra le poste non correnti).
Gli elementi monetari consistono nel denaro posseduto e nelle attività e passività da
ricevere o pagare, in ammontari di denaro fisso o determinabili.
Gli elementi non monetari si caratterizzano per l’assenza di un diritto a ricevere o di
un’obbligazione a consegnare un ammontare di denaro fisso o determinabile.
Criteri di iscrizione
Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale,
in euro, applicando all’importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data
dell’operazione.
Criteri di valutazione
Ad ogni chiusura del bilancio, gli elementi originariamente denominati in valuta estera sono valorizzati in euro come segue:
•• le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura del
periodo;
•• le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data della operazione;
173 _nota INTEGRATIVA
•• le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite al tasso di cambio
a pronti alla data di chiusura del periodo.
Criteri di rilevazione delle componenti reddituali
Le differenze di cambio che si generano tra la data dell’operazione e la data del
relativo pagamento, su elementi di natura monetaria, sono contabilizzate nel conto
economico dell’esercizio in cui sorgono, alla voce “Risultato netto della attività di
negoziazione”; alla medesima voce sono iscritte le differenze che derivano dalla
conversione di elementi monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali, o di
conversione alla data di chiusura del bilancio precedente.
Quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a
patrimonio netto, le differenze cambio relative a tale elemento sono rilevata anch’esse a patrimonio netto.
17 _altre informazioni
Dividendi
La Banca non distribuisce dividendi ai Soci.
Ratei e Risconti
I ratei e i risconti, che riguardano oneri e proventi di competenza dell’esercizio maturati su attività e passività, vengono ricondotti a rettifica delle attività e passività a
cui si riferiscono. In assenza di rapporti cui ricondurli, saranno rappresentati tra le
“Altre attività” o “Altre passività”.
Contratti di vendita e riacquisto (pronti contro termine)
I titoli venduti e soggetti ad accordo di riacquisto sono classificati come strumenti
finanziari impegnati, quando l’acquirente ha per contratto o convenzione il diritto a
rivendere o a reimpegnare il sottostante; la passività della controparte è inclusa nelle
passività verso banche, altri depositi o depositi della clientela.
I titoli acquistati in relazione ad un contratto di rivendita sono contabilizzati come
finanziamenti o anticipi ad altre banche o a clientela.
La differenza tra il prezzo di vendita ed il prezzo d’acquisto è contabilizzata come
interesse e registrata per competenza lungo la vita dell’operazione sulla base del
tasso effettivo di rendimento.
Trattamento di fine rapporto del personale
Il T.F.R. è assimilabile ad un “beneficio successivo al rapporto di lavoro” (post employment benefit) del tipo “Prestazioni Definite” (defined benefit plan) per il quale è
previsto, in base allo IAS 19, che il suo valore venga determinato mediante metodologie di tipo attuariale.
Conseguentemente, la valutazione di fine esercizio è effettuata in base al metodo dei
benefici maturati utilizzando il criterio del credito unitario previsto (Projected Unit
Credit Method ).
Tale metodo prevede la proiezione degli esborsi futuri sulla base di analisi storiche,
statistiche e probabilistiche, nonché in virtù dell’adozione di opportune basi tecniche
demografiche.
Esso consente di calcolare il T.F.R. maturato ad una certa data in senso attuariale,
174
distribuendo l’onere per tutti gli anni di stimata permanenza residua dei lavoratori in
essere e non più come onere da liquidare nel caso in cui l’azienda cessi la propria
attività alla data di bilancio.
La valutazione del T.F.R. del personale dipendente è stata effettuata da un attuario
indipendente in conformità alla metodologia sopra indicata.
A seguito dell’entrata in vigore della riforma della previdenza complementare, di cui al
D.Lgs. 252/2005, le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006
rimangono in azienda, mentre le quote che maturano a partire dal 1° gennaio 2007
sono state, a scelta del dipendente, destinate a forme di previdenza complementare
ovvero al fondo di Tesoreria dell’INPS.
Queste ultime sono quindi rilevate a conto economico sulla base dei contributi dovuti
in ogni esercizio; la Banca non ha proceduto all’attualizzazione finanziaria dell’obbligazione verso il fondo previdenziale o l’INPS, in ragione della scadenza inferiore a
12 mesi.
In base allo IAS19, il T.F.R. versato al fondo di Tesoreria INPS si configura, al pari della
quota versata al fondo di previdenza complementare, come un piano a contribuzione
definita.
Premio di fedeltà
Fra gli ”altri benefici a lungo termine”, rientrano nell’operatività della BCC anche i
premi di fedeltà ai dipendenti. Tali benefici devono essere valutati in conformità allo
IAS 19.
La passività per il premio di fedeltà viene rilevata tra i “fondi rischi e oneri” del Passivo.
L’accantonamento, come la riattribuzione a conto economico di eventuali eccedenze
dello specifico fondo (dovute ad esempio a modifiche di ipotesi attuariali), è imputata
a conto economico fra le “spese del personale”.
Le obbligazioni nei confronti dei dipendenti sono valutate da un attuario indipendente.
Valutazione garanzie rilasciate
Gli accantonamenti su base analitica (eventualmente) e collettiva relativi alla stima
dei possibili esborsi connessi all’assunzione del rischio di credito insito nelle garanzie rilasciate e negli impegni assunti sono determinati in applicazione dei medesimi
criteri esposti con riferimento ai crediti.
Tali accantonamenti sono rilevati nella voce “Altre passività”, in contropartita alla voce
di conto economico “Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: altre
operazioni finanziarie”.
Conto economico
I ricavi sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o spettante e sono riconosciuti quando ricevuti i benefici futuri e tali benefici possono essere quantificabili
in modo attendibile.
I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti.
I costi ed i ricavi, direttamente riconducibili agli strumenti finanziari valutati a costo
ammortizzato e determinabili sin dall’origine indipendentemente dal momento in cui
vengono liquidati, affluiscono a conto economico mediante applicazione del tasso
di interesse effettivo.
Gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a
conto economico solo al momento del loro effettivo incasso.
175 _nota INTEGRATIVA
Le commissioni sono generalmente contabilizzate per competenza sulla base
dell’erogazione del servizio (al netto di sconti e abbuoni).
Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell’esercizio in cui sono rilevate.
Criteri di determinazione del fair value degli strumenti finanziari
Il fair value è definito dal principio IAS 39 come “il corrispettivo al quale un’attività
potrebbe essere scambiata o una passività estinta in una libera transazione fra parti
consapevoli e indipendenti”.
Il fair value degli investimenti quotati in mercati attivi è determinato con riferimento
alle quotazioni di mercato (prezzi “bid” o, in assenza, prezzi medi) rilevate l’ultimo
giorno di riferimento dell’esercizio.
Nel caso di strumenti finanziari quotati su mercati attivi, la determinazione del fair
value è basata sulle quotazioni del mercato attivo di riferimento (ossia quello su
cui si verifica il maggior volume delle contrattazioni) desumibili anche da provider
internazionali e rilevate l’ultimo giorno di riferimento dell’esercizio. Un mercato è
definito attivo qualora le quotazioni riflettano normali operazioni di mercato, siano
prontamente e regolarmente disponibili ed esprimano il prezzo di effettive e regolari
operazioni di mercato. Qualora il medesimo strumento finanziario risulti quotato su
più mercati, la quotazione da considerare è quella presente nel mercato più vantaggioso a cui l’impresa ha accesso.
Nel caso di strumenti finanziari non quotati il fair value è determinato applicando
tecniche di valutazione finalizzate alla determinazione del prezzo che lo strumento
avrebbe avuto sul mercato alla data di valutazione in un libero scambio motivato
da normali considerazioni commerciali. La determinazione del fair value è ottenuta
attraverso le seguenti tecniche: utilizzo di recenti transazioni di mercato; riferimento
al prezzo di strumenti finanziari aventi le medesime caratteristiche di quello oggetto
di valutazione; metodi quantitativi (modelli di pricing delle opzioni; tecniche di calcolo
del valore attuale - discounted cash flow analysis; modelli di pricing generalmente accettati dal mercato e che sono in grado di fornire stime adeguate dei prezzi praticati
in operazioni di mercato). In particolare, per le obbligazioni non quotate si applicano
modelli di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi – utilizzando strutture di tassi
di interesse che tengono opportunamente in considerazione il settore di attività di
appartenenza dell’emittente e della classe di rating, ove disponibile.
In presenza di fondi comuni di investimento, non negoziati in mercati attivi, il fair value è determinato in ragione del Net Asset Value pubblicato, eventualmente corretto
per tenere conto di possibili variazioni di valore intercorrenti fra la data di richiesta
di rimborso e la data di rimborso effettiva.
I titoli di capitale non scambiati in un mercato attivo, per i quali il fair value non sia
determinabile in misura attendibile - secondo le metodologie più diffuse (in primo
luogo la discounted cash flow analysis;-) sono valutati al costo, rettificato per tener
conto delle eventuali diminuzioni significative di valore.
Per gli impieghi e la raccolta a vista / a revoca si è assunta una scadenza immediata
delle obbligazioni contrattuali e coincidente con la data di bilancio e pertanto il loro
fair value è approssimato al valore di contabile. Analogamente per gli impieghi a
breve si è assunto il valore contabile.
Per gli impieghi a clientela a medio-lungo termine, il fair value è ottenuto attraverso
tecniche di valutazione attualizzando i residui flussi contrattuali ai tassi di interesse
correnti, opportunamente adeguati per tener conto del merito creditizio dei singoli
prenditori (rappresentato dalla probabilità di default e dalla perdita stimata in caso
di default).
Per le attività deteriorate il valore di bilancio è ritenuto un’approssimazione del fair
value.
176
Per il debito a medio-lungo termine, rappresentato da titoli e per i quali si è optato per
l’applicazione della fair value option, il fair value è determinato attualizzando i residui
flussi contrattuali utilizzando la curva dei tassi “zero coupon” ricavata, attraverso il
metodo del “bootstrapping”, dalla curva dei tassi di mercato.
Per il debito a medio-lungo termine rappresentato da titoli valutati al costo ammortizzato ed oggetto di copertura per il rischio di tasso, il valore di bilancio è adeguato
per effetto della copertura al fair value attribuibile al rischio coperto attualizzandone
i relativi flussi.
Per i contratti derivati negoziati su mercati regolamentati si assume quale fair value
il prezzo di mercato dell’ultimo giorno di quotazione dell’esercizio.
Per i contratti derivati over the counter: si assume quale fair value il market value
alla data di riferimento determinato secondo le seguenti modalità in relazione alla
tipologia di contratto:
- per i contratti su tassi di interesse: il market value è rappresentato dal cosiddetto
“costo di sostituzione”, determinato mediante l’attualizzazione delle differenze,
alle date di regolamento previste, fra flussi calcolati ai tassi di contratto e flussi
attesi calcolati ai tassi di mercato, oggettivamente determinati, correnti a fine
esercizio per pari scadenza residua;
- per i contratti di opzione su titoli e altri valori: il market value è determinato
facendo riferimento a modelli di pricing riconosciuti (p.es.: formula di Black &
Scholes);
Il fair value utilizzato ai fini della valutazione degli strumenti finanziari, sulla base dei
criteri sopra descritti, si articola sui seguenti livelli in funzione delle caratteristiche e
della significatività degli input utilizzati nel processo di valutazione:
Livello 1:
Livello 2:
Livello 3:
quotazioni (senza aggiustamenti) rilevate su un mercato attivo – secondo la definizione data dallo IAS39 - per le attività e le passività
finanziarie oggetto di valutazione;
input diversi dai prezzi quotati di cui al precedente alinea, che sono
osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi)
sul mercato;
input che non sono basati su dati osservabili sul mercato.
I suddetti approcci valutativi devono essere applicati in ordine gerarchico. Le tecniche
valutative adottate devono massimizzare l’utilizzo di fattori osservabili sul mercato e,
di conseguenza, affidarsi il meno possibile a parametri di tipo soggettivo.
Nel caso di strumenti finanziari non quotati in mercati attivi, la collocazione all’interno
della FVH deve essere definita considerando tra gli input significativi utilizzati per la
determinazione del fair value quello che assume il livello più basso nella gerarchia.
Si rileva altresì come la FVH sia stata introdotta nell’IFRS 7 esclusivamente ai fini di
informativa e non anche per le valutazioni di bilancio. Queste ultime, quindi, risultano
effettuate sulla base di quanto previsto dai contenuti dello IAS 39.
Esposizioni deteriorate
Si riportano di seguito le definizioni di esposizioni deteriorate per le attività finanziarie
classificate nelle diverse categorie di rischio in base alla normativa emanata dalla
Banca d’Italia:
•• sofferenze: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati,
etc.) nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato
giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente
dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla Banca;
•• incagliate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.)
nei confronti di soggetti in temporanea situazione di obiettiva difficoltà, che sia
177 _nota INTEGRATIVA
prevedibile possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo;
•• ristrutturate: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati,
etc.) per le quali una banca (o un pool di banche), a causa del deterioramento
delle condizioni economico-finanziarie del debitore, acconsente a modifiche delle
originarie condizioni contrattuali (ad esempio, nuovo scadenziamento dei termini,
riduzione del debito e/o degli interessi) che diano luogo a una perdita;
•• scadute: esposizioni per cassa e fuori bilancio (finanziamenti, titoli, derivati, etc.),
diverse da quelle classificate a sofferenza, incaglio o fra le esposizioni ristrutturate, che, alla data di chiusura del periodo, sono scadute o sconfinanti da oltre
90/180 giorni. Dette esposizioni possono essere determinate facendo riferimento
alternativamente al singolo debitore o alla singola transazione.
Modalità di determinazione del costo ammortizzato
Il costo ammortizzato di una attività o passività finanziaria è il valore a cui è stata
misurata alla iscrizione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, accresciuto o diminuito dell’ammortamento complessivo, determinato in applicazione del metodo
dell’interesse effettivo, delle differenze tra valore iniziale e quello a scadenza ed al
netto di qualsiasi perdita di valore.
Il tasso di interesse effettivo è il tasso che eguaglia il valore attuale di una attività
o passività finanziaria al flusso contrattuale dei pagamenti futuri o ricevuti sino alla
scadenza o alla successiva data di rideterminazione del tasso.
Per gli strumenti a tasso fisso o a tasso fisso per periodi temporali, i flussi di cassa
futuri vengono determinati in base al tasso di interesse noto durante la vita dello
strumento.
Per le attività o passività finanziarie a tasso variabile, la determinazione dei flussi di
cassa futuri è effettuata sulla base dell’ultimo tasso noto. Ad ogni data di revisione
del prezzo, si procede al ricalcolo del piano di ammortamento e del tasso di rendimento effettivo su tutta la vita utile dello strumento finanziario, vale a dire sino alla
data di scadenza.
Il costo ammortizzato è applicato per i crediti, le attività finanziarie detenute sino a
scadenza, quelle disponibili per la vendita, per i debiti ed i titoli in circolazione.
Le attività e passività finanziarie negoziate a condizioni di mercato sono inizialmente
rilevate al loro fair value, che normalmente corrisponde all’ammontare pagato od
erogato comprensivo dei costi di transazione e delle commissioni direttamente
imputabili.
Sono considerati costi di transazione i costi ed i proventi marginali interni attribuibili
al momento di rilevazione iniziale dello strumento e non recuperabili sulla clientela.
Tali componenti accessorie, che devono essere riconducibili alla singola attività o
passività, incidono sul rendimento effettivo e rendono il tasso di interesse effettivo
diverso dal tasso di interesse contrattuale.
Sono esclusi pertanto i costi ed i proventi riferibili indistintamente a più operazioni
e le componenti correlate che possono essere oggetto di rilevazione durante la vita
dello strumento finanziario.
Inoltre, non sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato i costi che la Banca
dovrebbe sostenere indipendentemente dalla operazione, quali i costi amministrativi,
di cancelleria, di comunicazione.
178
ALLEGATO
Reg. n. 1725/2003 del 29.9.2003, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 261 del 13.10.2003
Reg. n. 707/2004 del 6.4.2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 111 del 17.04.2004
Reg. n. 2086/2004 del 19.11.2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 363 del 09.12.2004
Reg. n. 2236/2004 del 29.12.2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 392 del 31.12.2004
Reg. n. 2237/2004 del 29.12.2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 393 del 31.12.2004
Reg. n. 2238/2004 del 29.12.2004, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 394 del 31.12.2004
Reg. n. 211/2005 del 4.2.2005, pubblicato sulla G. U. dell’Unione europea L 41 del 11.02.2005
Reg. n. 1073/2005 del 7.7.2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 175 del 08.07.2005
Reg. n. 1751/2005 del 25.10.2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 282 del 26.10.2005
Reg. n. 1864/2005 del 15.11.2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 299 del 16.11.2005
Reg. n. 1910/2005 dell’ 8.11.2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 305 del 24.11.2005
Reg. n. 2106/2005 del 21.12.2005, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 337 del 22.12.2005
Reg. n. 108/2006 del 11.1.2006, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 24 del 27.1.2006
Reg. n. 708/2006 del 8.5.2006, pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 122 del 9.5.2006
Reg. n. 1329/2006 del 8.9.2006 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 247 9.9.2006
Reg. n. 610/2007 del 1.6.2007 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 141 2.6.2007
Reg. n. 1004/2008 del 15.10.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 275 16.10.2008
Reg. n. 1126/2008 del 3.11. 2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 320 29.11.2008
Reg. n. 1260/2008 del 10.12.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 338 17.12.2008
Reg. n. 1261/2008 del 16.12.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 338 17.12.2008
Reg. n. 1262/2008 del 16.12.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 338 17.12.2008
Reg. n. 1263/2008 del 16.12.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 338 17.12.2008
Reg. n. 1274/2008 del 17.12.2008 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 339 18.12.2008
Reg., n. 53/2009 del 21.1.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 17 22.1.2009
Reg. n. 69/2009 del 23.1.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 21 24.1.2009
Reg. n. 70/2009 del 23.1.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 21 24.1.2009
Reg. n. 254/2009 del 25.3.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 80 del 26.3.2009
Reg. n. 460/2009 del 4.6.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 139 del 5.6.2009
Reg. n. 494/2009 del 3.6.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 149 del 12.6.2009
Reg. n. 495/2009 del 3.6.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 149 del 12.6.2009
Reg. n. 636/2009 del 22.7.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 191 del 22.7.2009
Reg. n. 824/2009 del 9.9.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 239 del 10.9.2009
Reg. n. 839/2009 del 15.9.2009 pubblicato sulla G.U. dell’Unione europea L 244 del 16.9.2009
A.3 _INFORMATIVA SUL FAIR VALUE
A.3.1 Trasferimenti tra portafogli
La Banca non ha operato nell’esercizio in corso e in quelli precedenti alcun trasferimento tra portafogli degli strumenti finanziari. Si omette pertanto la compilazione
delle Tabelle previste.
A.3.2 Gerarchia del fair value
A.3.2.1 Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
Attività/Passività finanziarie misurate a fair value
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
Totale
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Passività finanziarie valutate al fair value
3. Derivati di copertura
Totale
31.12.2009
L2
2.475 253.698
168
106 253.698
2.749
42 84.689 84.731
L1
Legenda: L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3
179 _nota INTEGRATIVA
L3
31.12.2008
L2
210.183
8
210.183
8
271.891
271.891
L1
14.142
14.142
-
L3
11.291
11.291
-
A.3.2.2 Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value (livello 3)
ATTIVITÀ FINANZIARIE
detenute
per la
negoziazione
valutate al
fair value
1. Esistenze iniziali
11.291
2. Aumenti
-
-
2.852
disponibili
per la
vendita
di
copertura
2.1 Acquisti
2.852
2.2 Profitti imputati a:
-
-
-
-
2.2.1. Conto Economico
- di cui plusvalenze
2.2.2. Patrimonio netto
X
X
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.4 Altre variazioni in aumento
3. Diminuzioni
-
-
-
-
3.1 Vendite
3.2 Rimborsi
3.3 Perdite imputate a:
-
-
-
-
3.3.1. Conto Economico
- di cui minusvalenze
3.3.2. Patrimonio netto
X
X
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
-
-
14.143
-
Tra le attività finanziarie disponibili per la vendita sono compresi titoli di capitale
“valutati al costo”, classificati convenzionalmente nel livello 3, riferibili ad interessenze azionarie in Società promosse dal movimento del Credito Cooperativo o
strumentali, per le quali il faire value non risulta determinabile in modo attendibile
o verificabile.
A.3.2.3 Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value livello 3
La Banca non deteneva all’inizio dell’anno passività finanziarie valutate al faire value
di livello 3 ne ha evidenziato
movimentazione nel corso dell’esercizio.
A.3.3 Informativa sul cd. “day one profit/loss”
Nel corso dell’esercizio non sono stati conseguiti “day one profit/loss” da strumenti
finanziari così come richiesto
dall’IFRS 7 pag. 28 con riguardo ai soli contratti derivati stipulati nel corso dell’esercizio che non risultano quotati sul mercato attivo.
180
contenuto del
BilaNCio
142
144
145
146
147
150
153
183
183
183
185
188
189
191
192
196
198
202
203
204
205
206
207
208
209
210
211
212
212
216
221
244
245
287
287
295
295
296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
attivo
Sez. 1 – Cassa e disponibilità liquide – voce 10
Sez. 2 – attività finanziarie detenute per la negoziazione – voce 20
Sez. 4 – attività finanziarie disponibili per la vendita – voce 40
Sez. 6 – Crediti verso banche - voce 60
Sez. 7 – Crediti verso clientela – voce 70
Sez. 8 – Derivati di copertura
Sez. 11 – attività materiali – voce 110
Sez. 12 – attività immateriali – voce 120
Sez. 13 – le attività fiscali e le passività fiscali – voce 130 e voce 80
Sez. 14 – attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
e passività associate - voce 140 dell’attivo e voce 90 del passivo
Sez. 15 – altre attività – voce 150
Passivo
Sez. 1 - Debiti verso banche – voce 10
Sez. 2 – Debiti verso clientela – voce 20
Sez. 3 – titoli in circolazione – voce 130
Sez. 4 – passività finanziarie di negoziazione – voce 40
Sez. 5 – passività finanziarie valutate al fair value – voce 50
Sez. 10 – altre passività – voce 100
Sez. 11 – trattamento di fine rapporto del personale – voce 110
Sez. 12 – Fondi per rischi e oneri – voce 120
Sez. 13 – azioni rimborsabili – voce 140
Sez. 14 – patrimonio dell’impresa – voci 130-150-160-170-190-200
• parte B: altre informazioni
• parte C: informazioni sul Conto economico
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
• paRte i: accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
181 _nota iNteGRativa
182
PARTE B: informazioni sullo stato patrimoniale attivo
sezione 1 _cassa e disponibilità liquide - Voce 10
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le valute aventi corso legale,
comprese le banconote e le monete divisionali estere, e i depositi liberi verso la
Banca d’Italia.
1.1 cassa e disponibilità liquide: composizione
a) Cassa
contante (banconote e monete - euro)
contante (banconote e monete - valuta)
b) Depositi liberi presso Banche Centrali
Totale 2009
2008
5.952
20
2
5.974
6.420
14
2
6.436
La sottovoce “cassa” comprende valute estere per un controvalore pari a 20 mila
euro, convertite al cambio a pronti del 31/12/2009.
La sottovoce “depositi liberi presso Banche Centrali” si riferisce ai rapporti della
specie intrattenuti con la Banca d’Italia.
L’ammontare non comprende la riserva obbligatoria in quanto inclusa nella voce 60
dell’attivo “Crediti verso banche”.
sezione 2 _attività finanziarie detenute per la negoziazione - Voce 20
Nella presente voce figurano tutte le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale, finanziamenti, derivati ecc.) detenuti per la negoziazione al fine di generare profitti
dalle fluttuazioni dei relativi prezzi nel breve termine.
2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica
Voci / Valori A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
4.1 Pronti contro termine
4.2 Altri
Totale A
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari:
1.1 di negoziazione
1.2 connessi con la fair value option
1.3 altri
2. Derivati creditizi
2.1 di negoziazione
2.2 connessi con la fair value option
2.3 altri
Totale B
Totale (A + B)
Totale 2009 Livello 2
Livello 1
-
Totale 2008 Livello 3
Livello 1 Livello 2
-
-
2.475
43 2.432 183 _nota INTEGRATIVA
-
2.475
2.475
-
-
-
1.535
69 1.466 -
1.535
1.535
Livello 3
-
L’importo comprende contratti derivati relativi ad operazioni a termine in valuta
contratte dalla Banca con la propria clientela. Detti strumenti finanziari sono volti
a realizzare operazioni di negoziazione pareggiata, in ragione della corrispondente
copertura in essere con le controparti di sistema.
L’importo di cui alla lettera B punto 1.1 comprende contratti derivati relativi ad operazioni a termine in valuta contratte dalla Banca con la propria clientela.
L’importo di cui alla lettera B punto 1.2 si riferisce a contratti derivati positivi negoziati
a copertura di prestiti obbligazionari a tasso fisso emessi dalla Banca.
Le poste patrimoniali coperte sono classificate tra le passività finanziarie “titoli in
circolazione”.
2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione
per debitori / emittenti
Voci / Valori
A. ATTIVITÀ PER CASSA
1. Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
2. Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale A
B. STRUMENTI DERIVATI
a) Banche
- fair value
valore nozionale
b) Clientela
- fair value
valore nozionale
Totale B
Totale (A + B)
Totale
2009
Totale
2008
-
2.475
2.475
84.060
1.535
1.535
277.246
2.475
2.475
1.535
1.535
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza
dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dalla Banca d’Italia.
Le operazioni in derivati sopra descritte sono state tutte effettuate assumendo, in
qualità di controparte, l’Iccrea Banca SpA – Roma.
184
2.3 Attività finanziarie per cassa detenute per la negoziazione: variazioni annue
A.
B.
B1
B2.
B3.
C:
C1.
C2.
C3.
C4.
C5.
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
Acquisti
Variazioni positive di fair value
Altre variazioni
Diminuzioni
Vendite
Rimborsi
Variazioni negative di fair value
Trasferimenti ad altri portafogli
Altre variazioni
Rimanenze finali
Titoli di
debito
63.780
63.697
Titoli di
capitale
-
Quote di Finanziamenti
O.I.C.R.
Totale
63.780
63.697
83
-63.780
-63.780
83
-63.780
-63.780
-
-
-
-
-
Nella sottovoce B3. Aumenti - altre variazioni - sono compresi:
- Utili da negoziazione per 70 mila,
sezione 4 _attività finanziarie disponibili per la vendita - Voce 40
Nella presente voce figurano le attività finanziarie (titoli di debito, titoli di capitale,
ecc.) classificate nel portafoglio “disponibile per la vendita”.
4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica
Voci / Valori 1. Titoli di debito
1.1 Titoli strutturati
1.2 Altri titoli di debito
2. Titoli di capitale
2.1 Valutati al fair value
2.2 Valutati al costo
3. Quote di O.I.C.R.
4. Finanziamenti
Totale
Livello 1
248.626
248.626
5.172 253.798
Totale 2009 Livello 2
Livello 3
168
168 14.142
14.142
168
14.142
Totale
2008
Livello 1 Livello 2
205.211
8
205.211
8
Livello 3
11.291
4.972 11.291
210.183
8
11.291
Alla sottovoce 1.2 “Altri titoli di debito” sono comprese attività cedute non cancellate
riferite a strumenti finanziari utilizzati per operazioni di pronto contro termine passive
con la clientela per 142 milioni.
Si evidenzia che relativamente alle attività finanziarie di 1’ livello, sono state rilevate
nell’esercizio variazioni positive di fair value, imputate tra le riserve di valutazione del
patrimonio netto, per 2,76 milioni (al netto del relativo effetto fiscale); quale fair value
è stato assunto il prezzo di mercato dell’ultimo giorno di quotazione dell’esercizio.
Nei titoli di capitale di cui al punto 2. sono ricomprese essenzialmente le partecipazioni in società promosse dal movimento del Credito Cooperativo o strumentali, che
non rientrano più in tale definizione in base ai principi contabili internazionali.
Esse vengono elencate come di seguito.
185 _nota INTEGRATIVA
TABELLA DELLE PARTECIPAZIONI
(valori all’unità)
ICCREA HOLDING S.p.A. - Roma
n. 179.965 azioni - valore nominale € 51,65
BANCA AGRILEASING S.p.A. - Roma
n. 7.500 azioni - valore nominale € 51,65
FEDERAZIONE LOMBARDA delle B.C.C. Soc. Coop.
n. 13.625 azioni - valore nominale € 5,16
FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DEL
CREDITO COOPERATIVO - Consorzio fra BCC e Casse Rurali
BANCA SVILUPPO S.p.A. - Roma
n. 1.000.000 azioni - valore nominale € 2,5
PHOENIX INFORMATICA BANCARIA SpA
n. 251.734 azioni - valore nominale € 1
SIAB - Consorzio Interaziendale a maggioranza Pubb.-Ghedi (Bs)
n. 1 quota da € 51,65
SOAR s.c.r.l. - Firenze
n. 1 quota da € 500
CMST - Gestione Scarl - Brescia
n. 1 quota da € 9.333
PARTECIPAZIONI DELLE 2 C Srl - Ghedi BS
n. 1 quota da € 8.000
VISA EUROPE LIMITED - S. Francisco (Usa)
n. 1 azione - valore nominale € 10
UNITA' PRODUTTIVE FEDERATE SOCIETA' CONSORTILE R.L.
n. 1 azione - valore nominale € 5.000
Valore
Nominale
9.295.192
Valore
Bilancio
9.294.967
% capitale
posseduto
1,30%
Patrimonio
Netto
776.080.855
387.375
383.142
0,14%
366.091.042
70.305
70.305
2,08%
27.858.986
516
516
0,18%
291.798
2.500.000
2.582.280
7,70%
29.677.293
251.734
1.788.276
2,75%
27.138.823
52
52
0,00%
2.298.294
500
500
0,06%
1.371.836
9333
9.333
0,17%
1.044.000
8000
8.000
7,14%
112.000
10
10
-
-
5.000
5.000
1,26%
397.000
12.528.017
14.142.381
1.232.361.927
Le “Attività cedute non cancellate” sono riferite a strumenti finanziari sottostanti
operazioni pronti contro termine passive.
4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione
per debitori/emittenti
1.
2.
3.
4.
Voci / Valori
Titoli di debito
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri emittenti
Titoli di capitale
a) Banche
b) Altri emittenti:
- imprese di assicurazioni
- società finanziarie
- imprese non finanziarie
- altri
Quote di O.I.C.R.
Finanziamenti
a) Governi e Banche Centrali
b) Altri enti pubblici
c) Banche
d) Altri soggetti
Totale
Totale
2009
248.794
248.626
Totale
2008
205.219
205.211
168
14.142
2.965
11.177
8
11.291
2.965
8.326
9.303
1.864
10
5.172
6.456
1.859
10
4.972
268.108
186
221.482
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza
dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dalla Banca d’Italia.
Tra i titoli di debito di cui al punto 1. e punto 5 sono compresi:
- titoli emessi dello Stato italiano per 248,6 milioni;
- tra i titoli degli “altri emittenti”, titoli emessi da Società assicuratrici, per 168 mila
euro.
La voce “Quote di OICR” è composta dalle seguenti principali categorie di fondi
aperti:
- obbligazionari per 3,89 milioni,
- flessibile per 1,27 milioni.
4.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita: oggetto di copertura specifica
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene attività finanziarie disponibili per la vendita oggetto di copertura.
4.4 Attività finanziarie disponibili per la vendita: variazioni annue
A.
B.
B1
B2.
B3.
B4.
B5.
C:
C1.
C2.
C3.
C4.
C5.
C6.
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
Acquisti
Variazioni positive di fair value
Riprese di valore
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
Trasferimenti da altri portafogli
Altre variazioni
Diminuzioni
Vendite
Rimborsi
Variazioni negative di fair value
Svalutazioni da deterioramento
- imputate al conto economico
- imputate al patrimonio netto
Trasferimenti ad altri portafogli
Altre variazioni
Rimanenze finali
Titoli di
debito
205.219
263.058
256.668
4.096
Titoli di
capitale
11.291
2.851
2.851
2.294
-219.483
-184.563
-33.608
-12
-1.300
248.794
Quote di Finanziamenti
O.I.C.R.
4.972
5.362
5.162
77
123
-5.162
-5.162
14.142
5.172
Totale
221.482
271.271
264.681
4.173
2.417
-224.645
-189.725
-33.608
-12
-
-1.300
268.108
Le sottovoci B2 e C3 includono rispettivamente le plusvalenze e le minusvalenze, al
lordo del relativo effetto fiscale, registrate a patrimonio netto alla voce 130 “riserve
da valutazione” dello stato patrimoniale passivo.
Nelle “altre variazioni” delle sottovoci B5 e C6 sono indicati, rispettivamente gli utili
e le perdite derivanti dal rimborso/cessione di attività finanziarie disponibili per la
vendita, iscritte a conto economico nella voce 100 “utili (perdite) da cessione/riacquisto” unitamente al rigiro a conto economico delle relative “riserve da valutazione”
del patrimonio netto precedentemente costituite e gli importi ricondotti alle attività
finanziarie cedute e non cancellate per operazioni di raccolta tramite Pronti conto
termine.
Tra le “altre variazioni” in aumento/diminuzioni dei titoli di debito è altresì ricompreso
il differenziale tra i ratei iniziali e finali.
187 _nota INTEGRATIVA
sezione 6 _crediti verso banche - Voce 60
Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso banche classificate nel portafoglio “crediti”.
Sono inclusi anche i crediti verso Banca d’Italia, diversi dai depositi liberi, tra cui quelli
per riserva obbligatoria.
6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica
A.
B.
Tipologia operazioni / Valori
Crediti verso Banche Centrali
1. Depositi vincolati
2. Riserva obbligatoria
3. Pronti contro termine attivi
4. Altri
Crediti verso banche
1. Conti correnti e depositi liberi
2. Depositi vincolati
3. Altri finanziamenti
3.1 Pronti contro termine attivi
3.2 Leasing finanziario
3.3 Altri
4. Titoli di debito
4.1 Titoli strutturati
4.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
2009
2008
44.727
27.881
11.193
2.798
78.476
58.296
8.617
4.048
2.798
2.855
4.048
7.515
2.855
44.727
44.727
7.515
78.476
78.476
In considerazione della prevalente durata a breve termine dei crediti nelle banche il
relativo fair value viene considerato pari al valore di bilancio.
I crediti verso banche non sono stati svalutati in quanto ritenuti interamente recuperabili.
Tra i crediti verso banche figurano crediti in valuta estera per un controvalore di 96
mila euro.
I depositi vincolati di cui al punto B comprendono la riserva obbligatoria di 11,09
milioni, detenuta presso Iccrea Banca SpA.
6.2 Crediti verso banche oggetto di copertura specifica
Alla data di riferimento del bilancio non sono presenti crediti verso banche oggetto
di copertura specifica, pertanto, la tabella non viene valorizzata.
6.3 Leasing finanziario
La Banca non ha posto in essere alcuna operazione di locazione finanziaria in qualità
di soggetto locatore, pertanto, la tabella non viene valorizzata.
188
sezione 7 _crediti verso clientela - Voce 70
Nella presente voce figurano le attività finanziarie non quotate verso clientela allocate
nel portafoglio “crediti”.
7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica
Tipologia operazioni / Valori
1. Conti correnti
2. Pronti contro termine attivi
3. Mutui
4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto
5. Locazione finanziaria
6. Factoring
7. Altre operazioni
8. Titoli di debito
8.1 Titoli strutturati
8.2 Altri titoli di debito
Totale (valore di bilancio)
Totale (fair value)
2009
Bonis Deteriorate
348.120
16.811
1.073.741
84.502
5.550
305
111.918
3.922
1.618 1.618 1.540.947
105.540
1.540.947
118.967
2008
Bonis Deteriorate
357.780
900.047
5.181
121.899
72.398
1.556
1.556 1.386.463
72.398
1.386.463
78.953
I crediti verso clientela sono esposti al netto delle rettifiche di valore per svalutazioni.
L’ammontare e la ripartizione delle rettifiche di valore sono esposti nella parte E della
presente Nota Integrativa.
Nella sottovoce 8.2 è ricompreso il titolo junior di 1,55 milioni del prestito subordinato
che la Banca ha in essere con il Credico Funding (3^).
La sottovoce “Altre operazioni - bonis” comprende
Tipologia operazioni
Rischio di portafoglio
Anticipi fatture e s.b.f.
Finanziamenti import/export
Altri finanziamenti, depositi cauzionali, ecc.
Totale
2009
13.301
58.372
15.198
25.047
111.918
2008
10.595
51.774
23.727
35.803
121.899
2009
7.514
84.908
13.118
105.540
2008
698
57.375
14.325
72.398
La sottovoce “Attività deteriorate” comprende
Tipologia operazioni
Esposizioni scadute
Partite incagliate
Sofferenze
Totale
189 _nota INTEGRATIVA
7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori / emittenti
Tipologia operazioni / Valori
1. Titoli di debito
a) Governi
b) Altri enti pubblici
c) Altri emittenti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
2. Finanziamenti verso:
a) Governi
b) Altri enti pubblici
c) Altri soggetti
- imprese non finanziarie
- imprese finanziarie
- assicurazioni
- altri
Totale
2009
Bonis
Deteriorate
1.618 1.618 1.618 1.539.329
105.540
2008
Bonis Deteriorate
1.556 1.556 1.556 1.384.907
72.398
407
1.538.922
1.320.090
4.862
105.540
93.238
15
304
1.384.603
1.162.584
7.531
213.970
1.540.947
12.287
105.540
214.488
1.386.463
72.398
72.398
72.398
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza
dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dalla Banca d’Italia.
7.3 Crediti verso clientela: attività oggetto di copertura specifica
Alla data di riferimento del bilancio la Banca non detiene crediti verso la clientela
oggetto di copertura specifica, pertanto, la tabella non viene valorizzata.
7.4 Leasing finanziario
Tabella non valorizzata.
190
sezione 8 _derivati di copertura - Voce 80
Nella presente voce figurano i derivati di copertura che, alla data di riferimento del
bilancio, presentano un fair value positivo.
8.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli
Derivati finanziari:
1) Fair value
2) Flussi finanziari
3) Investimenti esteri
Derivati creditizi:
1) Fair value
2) Flussi finanziari
Totale (A + B)
L1
FV 2009
L2
106
106 L3
VN
2009
-
106
L1
FV 2008
L2
L3
VN
2008
-
-
-
-
-
-
Le operazioni in derivati sopra descritte sono state effettuate assumendo, in qualità
di controparte gli Istituti centrali di categoria.
Legenda:
VN = valore nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
8.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e
per tipologia di copertura
Operazioni /Tipo di copertura
Specifica
rischio
di
tasso
rischio
di
cambio
rischio
di
credito
rischio
di
prezzo
più
rischi
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Crediti
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. portafoglio
5. Altre operazioni
Totale attività
1. Passività finanziarie
2. portafoglio
Totale passività
1. Transazioni attese
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie
Fair Value
X
X
106
X
106
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Flussi
Investimenti
finanziari Esteri
X
X
X
generica
specifica
generica A)
B)
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
I contratti derivati senza scambio di capitali - colonna rischi di tasso - sono relativi a
contratti di interest rate swap per la copertura specifica dei rischi di tasso d’interesse
derivanti dal collocamento di prestiti obbligazionari presso la clientela.
191 _nota INTEGRATIVA
sezione 11 _attività materiali _Voce 110
Nella presente voce figurano le attività materiali (immobili, impianti, macchinari e
altre attività materiali ad uso funzionale disciplinate dallo IAS 16 e gli investimenti
immobiliari (terreni e fabbricati) disciplinati dallo IAS 40.
11.1 Attività materiali: composizione delle attività valutate al costo
Attività / Valori A. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre
1.2 acquisite in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) impienti elettronici
e) altre
Totale A
B. Attività detenute a scopo di investimento
2.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
2.2 acquistate in locazione finanziaria
a) terreni
b) fabbricati
Totale B
Totale (A + B)
2009
38.655
9.482
25.163
1.550
1.019
1.441
35.518
8.645
22.682
1.740
1.077
1.374
38.655
35.518
2008
1.166
548
618
1.328
607
721
1.166
39.821
1.328
36.846
11.2 Attività materiali: composizione delle attività valutate al fair value o rivalutate
Non sono presenti attività materiali valutate al fair value o rivalutate; pertanto si
omette la compilazione della relativa tabella.
192
11.3 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue
A.
A.1
A.2
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
B.7
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
D.
D.1
D.2
E.
Attività / Valori
Esistenze iniziali lorde
Riduzione di valore totali nette
Esistenze iniziali nette
Aumenti:
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Riprese di valore
Variazioni positive di fair value
imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
Differenze positive di cambio
Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
Altre variazioni
Diminuzioni:
Vendite
Ammortamenti
Rettifiche di valore da
Deterioramento imputate a
a) patrimonio netto
b) conto economico
Variazioni negative di fair value
imputate a
a)patrimonio netto
b) conto economico
Differenze negative di cambio
Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a scopo
di investimento
b) attività in via di dismissione
Altre variazioni
Rimanenze finali nette
Riduzione di valore totali nette
Rimanenze finali lorde
Valutazione al costo
Terreni
8.645
8.645
837
778
59
9.482
9.482
Fabbricati
24.814
-2.132
22.682
3.231
3.231
-750
-750
25.163
-2.882
28.045
Mobili
6.823
-5.083
1.740
302
302
-492
-4
-398
-90
1.550
-3.573
5.123
Impianti
elettronici
4.142
-3.066
1.076
318
318
-375
-7
-367
-1
1.019
-8.892
9.911
Altre
6.663
-5.289
1.374
376
285
91
-309
-309
1.441
-1.173
2.614
Totale
51.087
-15.570
35.517
5.064
4.914
150
-1.926
-11
-1.824
-91
38.655
-16.520
55.175
Ai righi A.1 e D.1 - Riduzioni di valori totali nette - è riportato il totale del fondo ammortamento.
193 _nota INTEGRATIVA
Con riferimento alle variazioni indicate e relativamente ai terreni e ai fabbricati, si
precisa quanto segue.
La sottovoce B.1 “acquisti” e B.2 “spese per migliorie capitalizzate” si riferisce alle
seguenti unità immobiliari.
Immobili:
Aumenti:
Spese per ristrutturazione immobile filiale di Barbariga (Bs)
2
Spese per ristrutturazione immobile filiale di Rovato (Bs)
2
Spese per ristrutturazione immobile filiale di Urago d’Oglio (Bs)
7
Spese per ristrutturazione immobile filiale Trenzano (Bs)
17
Spese per ristrutturazione immobile filiale di Coccaglio (Bs)
77
Spese per ristrutturazione immobile filiale di Terno d’Isola (Bg)
27
2.802
Acquisto immobile sede filiale di Orzinuovi (Bs)
Acquisto immobile sede filiale di Ronco Briantino (Mi)
766
Acquisto immobile sede filiale di Agrate Brianza (Mi)
309
4.009
59
TOTALE
59
TOTALE
Diminuzioni:
Vendita appartamento cat. A2 Immobile filiale di Cazzago San Martino (BS)
Mobili, impianti e altre:
Spese per arredamento filiali di :Brescia 5, 6, 7, Curno (Bg), Calusco d’Adda, Terno d’Isola,
Robbiate, Orzinuovi
7
Spese per acquisto banconi blindati per filiali di: Ronco Briantino, Bernareggio, Coccaglio, Bergamo 2.
115
Spese per acquisti mobili in genere e casseforti per filiali di: Pompiano, Ronco Briantino, Bernareggio,
Orzunuovi, Rovato, Torbole Casaglia, Coccaglio, Urago d’Oglio.
180
Spese per realizzazione impianto elettrico, idro-sanitario, telefonico e di riscaldamento e condizionamento per le Filiali: Ronco
Briantino, Rovato, Coccaglio, Brescia 5, Pompiano, Urago d’oglio, Terno Isola, Castelcovati e Bernareggio.
225
Spese per acquisto macchine elettroniche elettromeccaniche in genere quali ad esempio Bancomat,
fotocopiatrici per conto delle Filiali: Bernareggio, Ronco Briantino, Orzinuovi, Coccaglio, Cazzago San Martino, Brescia5, Curno, Rovato,
Pompiano, Brescia 6 e Uffici interni vari.
141
Spese per acquisto personal computer, stampanti e materiale informatico vario.
Realizzazione impianto di tele-video-sorveglianza per le Filiali di: Coccaglio, Rovato, Bergamo1,
Seriate, Flero, Corzano, Torbole Casaglia, Passirano, Chiari, Bernareggio, Ronco Briantino, Urago D’Oglio.
Spese per acquisto macchine ordinarie d’ufficio
Spese per acquisizione automezzo aziendale
Spese per acquisto di beni inferiori al milione, cellulari ed altro.
TOTALE
92
84
4
56
1
905
In corso d’esercizio sono stati dismessi mobili, impianti e altri cespiti per un importo
di 551 mila euro totalmente ammortizzati.
Gli ammortamenti sono stati calcolati sulla base di aliquote ritenute rappresentative
della residua possibilità di utilizzo delle relative immobilizzazioni materiali.
La consistenza raggiunta dai fondi ammortamento è congrua in relazione al deperimento ed al consumo dei cespiti.
Essi raggiungono il seguente grado di copertura dei valori di carico globali delle
immobilizzazioni materiali:
Grado di copertura dei fondi ammortamento
% amm.to complessivo
2009
7,48%
75,89%
77,28%
81,79%
Classe di attività
Fabbricati
Mobili
Impianti elettronici
Altre
194
% amm.to complessivo
2008
6,23%
74,49%
74,01%
79,38%
11.4 Attività materiali: detenute a scopo di investimento: variazioni annue
A.
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
B.7
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
C.7
D.
E.
Esistenze iniziali lorde
Riduzione di valore totali nette
Esistenze iniziali
Aumenti:
Acquisti
Spese per migliorie capitalizzate
Variazioni positive nette di fair value
Riprese di valore
Differenze di cambio positive
Trasferimenti da immobili ad uso funzionale
Altre variazioni
Diminuzioni:
Vendite
Ammortamenti
Variazioni negative nette di fair value
Rettifiche di valore da deterioramento
Differenze di cambio negative
Trasferimenti ad altri portafogli di attività
a) immobili ad uso funzionale
b) attività non correnti in via di dismissione
Altre variazioni
Rimanenze finali
Valutazione al fair value
Totale
Terreni
607
607
-59
-59
548
Fabbricati
765
-44
721
-
-103
-103
618
La sottovoce C.1 “Vendite” si riferisce alla seguente unità immobiliare:
- vendita porzione di immobile sito in Cazzago San Martino (Bs) per un importo
di 145 mila,l’utile da realizzo di € 42 mila è stato iscritto alla Voce 240 del conto
economico.
11.5 Impegni per acquisto di attività materiali
Gli impegni contrattuali per l’acquisto di attività materiali alla data di riferimento del
bilancio ammontano a 1,8 milioni e sono riferiti a terreno per la realizzazione di una
struttura socio sanitaria in Pompiano per € 1,8 milioni.
195 _nota INTEGRATIVA
sezione 12 _attività immateriali - Voce 120
Nella presente voce figurano le attività immateriali di cui allo IAS 38
12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività
A.1
A.2
A.2.1
A.2.2
Attività / Valori
Avviamento
Altre attività immateriali
Attività valutate al costo
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Attività valutate al fair value:
a) Attività immateriali generate internamente
b) Altre attività
Totale
2009
Durata
definita
X
64
64
Durata
indefinita
64
64
2008
Durata
Durata
definita
indefinita
X
75
75
75
-
75
-
La altre attività immateriali a durata limitata, sono costituite prevalentemente da
software aziendale e sono state ammortizzate, pro rata temporis, con il metodo delle
quote costanti in ragione della loro vita utile, stimata in 5 anni.
Non sono iscritte attività immateriali generate internamente.
196
12.2 Attività immateriali: variazioni annue
A.
A.1
A.2
B.
B.1
B.2
B.3
B.4
B.5
B.6
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
D.
D.1
E.
F.
Avviamento
Esistenze iniziali
Riduzione di valore totali nette
Esistenze iniziali nette
Aumenti:
Acquisti
Incrementi di attività immateriali interne
Riprese di
valore
Variazioni positive di fair value
- patrimonio netto
- conto economico
Differenze di cambio positive
Altre variazioni
Diminuzioni:
Vendite
Rettifiche di valore
- Ammortamenti
- Svalutazioni
+ patrimonio netto
+ conto econimico
Variazioni negative di fair value
- a patrimonio netto
- a conto econimico
Trasferimenti alle attività non correnti
in via di dismissione
Differenze di cambio negative
Altre variazioni
Rimanenze finali
Rettifiche di valore totali nette
Rimanenze finali lorde
Valutazione al costo
Altre
attività
immateriali:
generate
internamente
DEF.
Altre
attività
immateriali:
altre
INDEF.
DEF.
75
75
37
37
Totale
INDEF.
75
75
37
37
-48
-48
64
64
64
-48
-48
64
64
64
Legenda:
DEF: a durata definita
INDEF: a durata indefinita
Le attività immateriali oggetto di descrizione sono state interamente acquistate
all’esterno e sono valutate al costo.
12.3 Altre informazioni
In base a quanto richiesto dallo IAS 38 paragrafi 122 e 124 si precisa che la Banca
non ha:
- costituito attività immateriali a garanzia di propri debiti;
- assunto impegni alla data del bilancio per l’acquisto di attività immateriali;
- acquisto attività immateriali per tramite di contratti di locazione finanziaria od
operativa.
197 _nota INTEGRATIVA
sezione 13 _le attività fiscali e le passività fiscali - Voce 130 e Voce 80
Nella presente voce figurano le attività fiscali (correnti e anticipate) e le passività
fiscali (correnti e differite) rilevate, rispettivamente, nella voce 130 dell’attivo e 80
del passivo.
13.1 Attività per imposte anticipate: composizione
Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di “attività per
imposte anticipate” riguardano:
In contropartita del conto economico
Oneri del personale dipendente
Spese di rappresentanza
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri non dedotti
Svalutazione crediti eccedenti il limite fiscale
Attività materiali
Derivati di copertura al fair value option
Altre voci
Totale
2009
358
82
27
1.913
18
84
2.482
2008
508
103
25
415
18
91
52
1.212
2009
38
7
45
2008
745
130
875
In contropartita dello stato patrimoniale
Minusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita - imposta Ires
Minusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita - imposta Irap
Totale
13.2 Passività per imposte differite: composizione
Le tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di “passività
per imposte differite” riguardano:
In contropartita del conto economico
Minori oneri del personale per T.f.r.
Totale
2009
-
2008
4
4
2009
99
563
662
2008
25
141
166
In contropartita dello stato patrimoniale
Plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita: imposta Irap
Plusvalenze su attività finanziarie disponibili per la vendita: imposta Ires
Totale
198
13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
1.212
1.962
1.962
2008
2.496
555
555
1.962
555
-692
-692
-692
-1.839
-1.839
-1.839
2.482
1.212
13.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
2009
4
-4
-4
-4
2008
2.436
-
-2.432
-2.432
-2.432
-
4
Le imposte anticipate vengono rilevate sulla base della probabilità di realizzazione di
sufficienti redditi imponibili fiscali futuri.
Le imposte differite sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra valore contabile di una attività o di una passività e il suo valore fiscale, che saranno recuperate
sotto forma di benefici economici che la Banca otterrà negli esercizi successivi.
Tale rilevazione è stata effettuata in base alla legislazione fiscale vigente; le aliquote
utilizzate per la rilevazione delle imposte differite attive e passive ai fini IRES ed IRAP
sono rispettivamente pari al 27,50% e al 4,82%.
Lo sbilancio delle imposte anticipate e delle imposte differite è stato iscritto a conto
economico alla voce 260 “imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente”,
rispettivamente, per 1,27 milioni di euro e per 4 mila euro.
199 _nota INTEGRATIVA
13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)
1. importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
a) relative a esercizi precedenti
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Imposto finale
2009
875
45
45
2008
125
875
875
45
875
-875
-875
-875
-125
-125
-125
45
875
13.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)
1. Importo iniziale
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
a) rigiri
b) dovute al mutamento di criteri contabili
c) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Imposto finale
2009
166
662
662
2008
4
166
166
662
166
-166
-166
-166
-4
-4
-4
662
166
Le imposte anticipate e differite si riferiscono, rispettivamente, a svalutazioni e rivalutazioni di titoli disponibili per la vendita.
Dette movimentazioni hanno trovato come contropartita la rispettiva riserva di patrimonio netto.
200
13.7 Altre informazioni
Passività fiscale corrente (-)
Acconti versati (+)
Altri crediti d’imposta
Ritenute d’acconto subite Crediti d’imposta Ires quota capitale non compensabile
Crediti d’imposta Ires quota interessi non compensabile
Acconti versati per imposte indirette
Acconti versati per ritenute sugli interessi passivi
Ritenute da scomputare nell’esercizio successivo
Altre partite fiscali
Totale voce 130 a) dell’attivo
Ires
3.713
-3.067
-254 -9 383
Irap
Imposta
Sostitutiva
2.314
117
-2.369 -55
117
2009
6.144
-5.436
-254
-9
2008
-5.755
5.904
1
12
445
162
In merito alla posizione fiscale della Banca, per gli esercizi non ancora prescritti
2005-2008, non è stato ad oggi notificato alcun avviso di accertamento.
L’imposta sostitutiva per Ires e Irap si riferisce all’esercizio da parte della Banca
dell’opzione prevista dall’articolo 1, comma 44, L.244/2007.
201 _nota INTEGRATIVA
sezione 14 _attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
e passività associate - Voce 140 dell’attivo e Voce 90 del passivo
14.1 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
composizione per tipologia di attività
A.
Singole attività
A.1 Attività finanziarie
A.2 Partecipazioni
A.3 Attività materiali
A.4 Attività immateriali
A.5 Altre attività non correnti
Totale A
B.
Gruppo di attività (unità operative dimesse)
B.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione
B.2 Attività finanziarie valutate al fair value
B.3 Attività finanziarie disponibili per la vendita
B.4 Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
B.5 Crediti verso banche
B.6 Crediti verso clientela
B.7 Partecipazioni
B.8 Attività materiali
B.9 Attività immateriali
B.10 Altre attività
Totale B
C.
Passività associate a singole attività in via di dismissione
C.1 Debiti
C.2 Titoli
C.3 Altre passività
Totale C
D.
Passività associate a gruppo di attività in via di dismissione
D.1 Debiti verso banche
D.2 Debiti verso clientela
D.3 Titoli in circolazione
D.4 Passività finanziarie di negoziazione
D.5 Passività finanziarie valutate al fair value
D.6 Fondi
D.7 Altre passività
Totale D
2009
2008
84
84
84
84
-
-
14.2 Altre informazioni
14.3 Informazioni sulle partecipazioni in società sottoposte ad influenza notevole non
valutate al patrimonio netto
202
sezione 15 _altre attività - Voce 150
Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell’attivo
dello stato patrimoniale.
15.1 Altre attività: composizione
Valori bollati
Crediti verso l’Erario per acconti di imposte indirette
Acconti versati all’Erario
Acconti versati per ritenute sugli interessi passivi
Altre partite fiscali
Debitori diversi - altre partite
Effetti/ assegni insoluti ed al protesto di terzi altri
Costi per ristrutturazione di immobili di terzi ad uso filiale
Quota spese diverse a carico esercizi futuri
Totale A
203 _nota INTEGRATIVA
2009
5
1.130
2.425
2
1.597
158
92
84
5.493
2008
4
893
2
1.900
1.340
92
103
66
4.400
PARTE B: informazioni sullo stato patrimoniale passivo
sezione 1 _debiti verso banche - Voce 10
Nella presente voce figurano i debiti verso banche, qualunque sia la loro forma
tecnica diversi da quelli ricondotti nelle voci 30, 40 e 50, sono inclusi i debiti di
funzionamento.
1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica
1.
2.
2.1
2.2
2.3
2.4
2.5
Tipologia operazioni / Valori
Debiti verso banche centrali
Debiti verso banche
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
2.3.1 Pronti contro termine passivi
2.3.2 Altri
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
Altri debiti
Totale
Fair value
2009
11.932
2008
23.580
11.086
846
23.034
546
846
546
11.932
11.932
23.580
23.580
Tra i debiti verso banche figurano debiti in valuta estera per un controvalore di € 323
mila.
1.2 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti subordinati
La Banca non ha in essere debiti subordinati fra i debiti verso banche.
1.3 Dettaglio della voce 10 “Debiti verso banche”: debiti strutturati
La Banca non ha in essere debiti strutturati nei confronti di banche.
1.4 Debiti verso banche: debiti oggetto di copertura specifica
La Banca non ha in essere debiti oggetto di copertura specifica fra i debiti verso
banche.
1.5 Debiti per leasing finanziario
La Banca non ha in essere operazioni della specie.
204
sezione 2 _debiti verso clientela - Voce 20
Nella presente voce figurano i debiti verso clientela, qualunque sia la loro forma
tecnica, diversi da quelli ricondotti nelle voci 30, 40 e 50, sono inclusi i debiti di
funzionamento.
2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica
1.
2.
3.
4.
5.
Tipologia operazioni / Valori
Conti correnti e depositi liberi
Depositi vincolati
Finanziamenti
3.1 Pronti contro termine passivi
3.2 Altri
Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali
Altri debiti
Totale
Fair value
2009
533.120
3.337
147.227
147.227
2008
418.380
4.180
141.742
141.742
1.556
685.240
685.240
1.510
565.812
565.812
Le operazioni “pronti contro termine” passive riguardano esclusivamente le operazioni con obbligo di rivendita a termine, da parte del cessionario, delle attività oggetto
della transazione, non avendo la banca posto in essere operazioni che prevedono la
facoltà per il cessionario di rivendita a termine.
Nella sottovoce “Altri debiti” sono inclusi anche i debiti di funzionamento con le
prestazioni di servizi finanziari.
2.2 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti subordinati
Alla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti subordinati verso
clientela.
2.3 Dettaglio della voce 20 “Debiti verso clientela”: debiti strutturati
Alla data di riferimento del bilancio, non sono presenti debiti strutturati verso clientela.
2.4 Debiti verso clientela: debiti oggetto di copertura specifica
Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non ha in essere debiti verso clientela
oggetto di copertura specifica.
2.5 Debiti per leasing finanziario
La Banca non ha in essere debiti per locazione finanziaria.
205 _nota INTEGRATIVA
sezione 3 _titoli in circolazione - Voce 30
Nella presente voce figurano i titoli emessi valutati al costo ammortizzato. L’importo
è al netto dei titoli riacquistati.
Sono anche inclusi i titoli che alla data di riferimento del bilancio risultano scaduti
ma non ancora rimborsati.
È esclusa la quota dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata
presso terzi.
Nella voce sono presenti altresì i titoli oggetto di copertura specifica in applicazione
della disciplina dell’hedge accountig.
3.1 Titoli in circolazione: composizione merceologica
Tipologia titoli / Valori
A. Titoli
1. obbligazioni
1.1 strutturate
1.2 altre
2. altri titoli
2.1 strutturati
2.2 altri
Totale
Valore
bilancio
900.630
873.544
Totale 2009
Fair value
Livello 1
873.544
27.086
27.086
900.630
Livello 2
Livello 3
885.683
885.683
26.824
Valore
bilancio
639.160
631.892
885.683
885.683
26.824
631.892
7.268
26.824
26.824
7.268
639.160
Totale 2008
Fair value
Livello 1
Livello 2
Livello 3
631.892
631.892
7.268
631.892
7.268
631.892
7.268
7.268
Il valore dei titoli è al netto di quelli riacquistati per un importo nominale di 43,7
milioni di euro.
La sottovoce B.2.2 “Titoli non quotati - altri titoli - altri”, comprende:
- certificati di deposito per 27,08 milioni ed interessi maturati per 6 mila euro.
3.2 Dettaglio della voce 30 “Titoli in circolazione”: titoli subordinati
La Banca non ha emesso titoli subordinati.
3.3 Titoli in circolazione: titoli oggetto di copertura specifica
1.
2.
Titoli oggetto di copertura specifica del fair value:
d) rischio di tasso di interesse
e) rischio di cambio
f) più rischi
Titoli oggetto di copertura specifica dei flussi finanziari:
d) rischio di tasso di interesse
e) rischio di cambio
f) altro
2009
2008
65.489
La Banca ha emesso titoli oggetto di copertura specifica in applicazione delle regole
dell’hedge accounting di cui al principio IAS39.
Trattasi di prestiti obbligazionari emessi del tipo plain vanilla, per euro 64,9 milioni.
Coperti da contratti di interest rate swap.
L’importo indicato è costituito dalla quota capitale, dal rateo in corso di maturazione
e dalla quota di copertura considerata efficace.
206
sezione 4 _passività finanziarie di negoziazione - Voce 40
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce gli strumenti finanziari derivati
4.1 Passività finanziarie di negoziazione: composizione merceologica
A.
1.
2.
3.
B.
1.
2.
Tipologia operazioni / Valori
Passività per cassa
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli di debito
3.1 Obbligazioni
3.1.1 Strutturate
3.1.2 Altre obbligazioni
3.2 Altri titoli
3.1.1 Strutturati
3.1.2 Altri
Totale A
Strumenti derivati
Derivati finanziari
1.1 Di negoziazione
1.2 Connessi con la fair value option
1.3 Altri
Derivati creditizi
2.1 Di negoziazione
2.2 Connessi con la fair value option
2.3 Altri
Totale B
Totale (A + B)
VN
X
X
X
X
X
X
X
X
X
L1
2009
FV
L2
42
42
42
42
42
L3
FV*
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
VN
X
X
X
X
X
X
X
X
X
L1
2008
FV
L2
639
639
68
571
639
639
L3
FV*
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio
dell’emittente rispetto alla data di emissione.
VN = valore nominale o nozionale
L1 =Livello 1
L2 =Livello 2
L3 =Livello 3
Le passività finanziarie di negoziazione rappresentate al punto B 1.1.1 della tabella,
rappresentano il valore negativo dei contratti relativi alle operazioni a termine in
valuta per 2,7 milioni di euro.
4.2 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”:
passività subordinate
Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione subordinate.
4.3 Dettaglio della voce 40 “Passività finanziarie di negoziazione”: debiti strutturati
Alla data di bilancio non vi sono passività finanziarie di negoziazione relative a debiti
strutturati.
4.4 Passività finanziarie per cassa (esclusi “scoperti tecnici)
di negoziazione: variazioni annue
Non vi sono passività finanziarie per cassa di negoziazione.
207 _nota INTEGRATIVA
Sezione 5 _Passività finanziarie valutate al fair value - Voce 50
Formano oggetto di rilevazione nella presente voce le passività finanziarie, designate
al fair value con i risultati valutativi iscritti nel conto economico, sulla base della facoltà riconosciuta alle imprese (c.d. “fair value option”) dallo IAS 39. È esclusa la quota
dei titoli di debito di propria emissione non ancora collocata presso terzi.
5.1 Passività finanziarie valutate al fair value: composizione merceologica
Tipologia operazioni / Valori
1. Debiti verso banche
1.1 Strutturati
1.2 Altri
2. Debiti verso clientela
2.1 Strutturati
2.2 Altri
3. Titoli di debito
3.1 Strutturati
3.2 Altri
Totale
VN
82.043
Totale 2009
FV
L1
L2
84.689
82.043
82.043
84.689
- 84.689
L3
-
FV*
X
X
X
X
X
X
VN
267.357
5.000
262.357
267.357
Totale 2008
FV
L1
L2
271.891
5.138
266.753
- 271.891
L3
-
Legenda
FV = fair value
FV* = fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio
dell‘emittente rispetto alla data di emissione.
VN = valore nominale o nozionale
L1 =Livello 1
L2 =Livello 2
L3 =Livello 3
Nella sottovoce 3. “Titoli di debito” figurano i prestiti obbligazionari di propria emissione correlati a contratti derivati di copertura del rischio di tasso d‘interesse, valutati
in base alla c.d. „fair value opion“ di cui allo IAS 39 § 9.
L’applicazione della fair value option ha riguardato i prestiti obbligazionari emessi
dalla Banca oggetto di copertura mediante strumenti derivati.
In aggiunta la Banca ha in essere emissioni di prestiti obbligazionari sui quali si è
applicata la disciplina della fair value hedge accounting, così come meglio descritta
nelle Sezioni 3 e 6 del Passivo.
5.2 Dettaglio della voce 50 “passività finanziarie valutate al fair value”: passività subordinate
Non vi sono passività finanziarie valutate al fair value rappresentate da titoli subordinati.
208
FV*
X
X
X
X
X
X
5.3 Passività finanziarie valutate al fair value: variazioni annue
A.
B.
B1.
B2.
B3.
B4.
C.
C1.
C2.
C3.
C4.
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
Emissioni
Vendite
Variazioni positive di fair value
Altre variazioni
Diminuzioni
Acquisti
Rimborsi
Variazioni negative di fair value
Altre variazioni
Rimanenze finali
Debiti verso
banche
Debiti verso
clientela
Titoli in
circolazione
271.891
11.267
Totale
271.891
11.267
10.572
644
51
-198.468
-8.594
-187.201
-1.072
-1.601
84.690
10.572
644
51
-198.468
-8.594
-187.201
-1.072
-1.601
84.690
Sezione 10 _Altre Passività - Voce 100
Nella presente voce sono iscritte le passività non riconducibili nelle altre voci del
passivo dello stato patrimoniale.
10.1 Altre passività: composizione
Debiti verso fornitori per fatture da pagare
Debiti verso l’Erario per:
- ritenute irpef personale dipendente
- ritenute irpef a carico di terzi
- ritenute su interessi passivi
- ritenute erariali diverse da versare
- imposte indirette
- erario conto Iva
Debiti verso l’erario per l’attività di riscossione imposte e/o come sostituto d’imposta
Debiti verso enti previdenziali
Debiti verso terzi per incassi e/o trattenute
Somme infruttifere a disposizione della clientela o di terzi:
- a pegno e/o cauzione di prestiti
- bonifici da liquidare
- altre somme a disposizioni
Debiti verso terzi per incassi e/o trattenute
Debiti verso il personale
Partite diverse
Rettifiche per partite illiquide di portafoglio
Ratei e risconti non riconducibili a voce propria
Totale
2009
943
2008
738
921
14
1.723
46
23
9
364
1.118
13
336
8
2.775
56
18
10
148
529
101
2.931
157
1.488
521
1.290
2.305
13.053
290
27.209
304
580
1.440
2.130
13.134
179
22.486
Le “Rettifiche per partite illiquide di portafoglio” rappresentano lo sbilancio tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere” del portafoglio salvo buon fine e al dopo incasso
il cui dettaglio è indicato nell’apposita Tabella delle Altre informazioni della parte B
della presente Nota integrativa.
209 _nota INTEGRATIVA
sezione 11 _trattamento di fine rapporto del personale - Voce 110
Nella presente voce figura il Fondo di Trattamento di fine rapporto rilevato con la
metodologia prevista dallo Ias 19.
11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue
A.
B.
C.
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Altre variazioni in aumento
Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
Rimanenze finali
Totale
2009
2.578
773
773
2008
2.553
921
921
-853
-79
-774
2.498
2.498
-896
-252
-644
2.578
2.578
Alla data di bilancio, la Banca si è avvalsa della facoltà di rilevare a Conto Economico
gli Utili (o le Perdite) attuariali che si sono manifestati nell’esercizio, pertanto la Voce
D. “Rimanenze finali” del fondo inscritto coincide con il suo Valore Attuariale (Defined
Benefit Obligation – DBO).
11.2 Altre informazioni
Fermo restando quanto sopra rappresentato, il Fondo di trattamento di fine rapporto, calcolato ai sensi dell’art. 2120 del Codice Civile, non devoluto ai fondi pensione
esterni o al fondo di tesoreria Inps, ammonta a 2,83 milioni e nell’esercizio si è movimentato come di seguito:
Saldo iniziale
Diminuzioni:
- liquidazioni corrisposte al personale uscito
- anticipazioni al personale (ex legge 297/82)
- quote T.F.R. trasferite all’ìInps a seguito riforma previdenza complementare
- imposta sostitutiva su rivalutazione TFR (lgs 47/2000)
- Altre variazioni
Aumenti:
accantonamento dell’esercizio di cui:
- rivalutazioni
- quote maturate nell’esercizio
Totale
210
2009
2.907
2008
3.069
-74
-5
-693
-8
-73
-54
-198
-634
-10
70
703
2.827
95
639
2.907
sezione 12 _fondi per rischi e oneri - Voce 120
Nelle presenti voci figurano le passività relative agli “Altri benefici a lungo termine”,
riconosciuti contrattualmente al personale in servizio, ai sensi dello Ias 19, e le obbligazioni in essere, per le quali la Banca ritiene probabile un esborso futuro di risorse,
ai sensi dello Ias 37.
12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione
1.
2.
Voci / Valori
Fondi di quiescenza aziendali
Altri fondi per rischi ed oneri
2.1 controversie legali
2.2 oneri per il personale
2.3 altri
Totale
2009
2008
643
239
404
643
2.260
1.985
275
2.260
12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue
A.
B.
C.
D.
Esistenze iniziali
Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
Diminuzioni
C.1 Utilizzi nell’esercizio
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
Rimanenze finali
Fondi di Oneri del
Altri fondi:
quiescenza personale beneficenza
1.985
275
101
651
101
648
Altri
Totale
2.260
752
749
-1.847
-1.847
3
-522
-522
3
-2.369
-2.369
239
404
643
Per disposizione della Banca d’Italia, gli oneri del personale relativi all’esercizio 2009
sono stati contabilizzati a Voce 100 - Altre passività.
La sottovoce B.1 - Accantonamento dell’esercizio - accoglie l’incremento del debito
futuro stimato, relativo sia a fondi già esistenti che costituiti nell’esercizio.
La sottovoce C.1 - Utilizzo nell’esercizio - si riferisce ai pagamenti effettuati.
12.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti
La Banca non ha inscritto nel Bilancio fondi della specie.
Oneri per il personale
Per disposizione della Banca d’Italia, gli oneri del personale relativi all’esercizio 2009
sono stati contabilizzati a Voce 100 - Altre passività.
12.4 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi
La voce “Altri fondi per rischi e oneri” è costituita dal Fondo beneficenza e mutualità
per 404 mila.
Il fondo di beneficenza e mutualità che trae origine dallo statuto sociale (art. 49).
Lo stanziamento viene annualmente determinato, in sede di destinazione di utili,
dall’Assemblea dei soci; il relativo utilizzo viene deciso dal Consiglio di Amministrazione.
Il fondo non è stato attualizzato in quanto il suo utilizzo è previsto nel corso dell’anno
successivo.
211 _nota INTEGRATIVA
sezione 13 _azioni rimborsabili - Voce 140
La Banca non ha emesso azioni rimborsabili.
sezione 14 _patrimonio dell’impresa - Voci 130, 150, 160, 170, 180, 190 e 200
14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione
saldo iniziale
aumenti:
- di n. 371 azioni per nuovi soci e n. 269 azioni da ristorno
- di n. 8.637 nuove azioni da ristorno es. 2008
diminuzioni:
-di n. 89 azioni per soci defunti/esclusi/recessi
- di n. 1.421 azioni da ristorno di soci defunti/esclusi/recessi
Totale
Voci / Valori
2009
1.871
2008
1.494
33
446
14
438
-5
-73
2.272
-3
-72
1.871
Il capitale sociale, pari a 2.271,69 mila, è costituito da n. 43.991 azioni di valore nominale 51,64 euro.
La compagine sociale risulta costituita da n. 2.526 soci; nel corso dell’esercizio è
aumentata di 371 nuovi soci e diminuita di 91 soci.
14.2 “Capitale” Numero azioni: variazione annue
A.
A.1
B.2
B.
B.1
B.2
B.3
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
D.
D.1
D.2
Voci / Tipologie Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
Azioni proprie (-)
Azioni in circolazione: esistenze iniziali
Aumenti
Nuove emissioni:
a pagamento:
- operazioni di aggregazioni di imprese
- conversione di obbligazioni
- esercizio di warrant
- altre
a titolo gratuito:
- a favore dei dipendenti
- a favore degli amministratori
- altre (da ristorno)
Vendita di azioni proprie
Altre variazioni
Diminuzioni
Annullamento
Acquisto di azioni proprie
Operazioni di cessione di imprese
Altre variazioni
Azioni in circolazione: rimanenze finali
Azioni proprie (+)
Azioni esistenti alla fine dell’esercizio
- interamente liberate
- non interamente liberate
212
Ordinarie
36.224 36.224 9.277 640 8.637 -1.510 -1.510 43.991 Altre
14.3 Capitale: altre informazioni
Variazione della compagine sociale
La compagine sociale risulta costituita da n. 2.529 soci;
nel corso dell’esercizio è aumentata di 371 nuovi soci e diminuita di 88 soci.
Numero soci al 31/12/2008
Numero soci: ingressi
Numero soci: uscite
Numero soci al 31/12/2009
2.246
371
-91
2.526
14.4 Riserve di utili: altre informazioni
Le riserve di utili sono costituite da:
a) Riserva Legale
saldo iniziale
aumento per quota riparto utile esercizio precedente
Totale 2009
233.729
16.636
250.365
2008
214.729
19.000
233.729
La normativa di settore di cui all’art. 37 del D.Lgs. 385/93 e l’art.49 dello Statuto
prevedono la costituzione obbligatoria della riserva legale.
La riserva legale è costituita con accantonamento di almeno il 70% degli utili netti
di bilancio.
Alla riserva legale viene inoltre accantonata la quota parte degli utili netti residui dopo
le altre destinazioni previste dalla legge, dalla normativa di settore e dallo Statuto
deliberate dall’Assemblea.
Essa è indivisibile, non può essere distribuita né durante la vita della Banca né all’atto
del suo scioglimento come da specifiche norme di legge (art.12 legge 904/77) e di
statuto.
Nel corso dell’anno si è incrementata di 16,64 milioni per la destinazione della quota
di utile dell’esercizio 2008, raggiungendo un importo a fine esercizio di 250,36 milioni
di euro.
b) Riserva Statutaria - art. 19 lettera “d” Statuto Sociale
Saldo iniziale
Aumento per quota riparto utile esercizio 2008
Totale 2009
16.247
5.000
21.247
2008
10.647
5.600
16.247
2009
47
6
-3
50
2008
42
7
-2
47
c) Altre riserve
Saldo iniziale
Quota di ristorno esercizio precedente
Quota a beneficenza di cui all’art.6 del regolamento sul ristorno
Totale
La riserva è stata costituita ai sensi dell’art. 6 del regolamento sul ristorno, in sede
di riparto dell’utile ristornabile.
La diminuzione di 2,67 mila, effettuata in applicazione dell’art. 6 del regolamento sul
ristorno, è stata trasferita al fondo beneficenza ed erogata nell’esercizio.
d) Riserva FTA - First Time Adoption
Effetto di transizione agli I.a.s.
Totale
213 _nota INTEGRATIVA
2009
-55
-55
2008
-55
-55
Voce 170 _Sovrapprezzi di emissione
a) Riserva da Sovrapprezzo azioni : variazioni
Voci / Valori
Saldo
iniziale
Aumenti
Diminuzioni
Totale
2009
2008
778
722
196
-29
945
75
-19
778
Le relative movimentazioni sono state effettuate in relazione alle intervenute variazioni del capitale sociale.
La riserva da sovrapprezzo azioni è una riserva di capitale che accoglie l’eccedenza
del prezzo di emissione delle azioni rispetto al loro valore nominale.
In ottemperanza all’articolo 2427, n. 7-bis, C.C., si riporta di seguito il dettaglio della
composizione del patrimonio netto della Banca, escluso l’utile di esercizio, con l’evidenziazione dell’origine e del grado di disponibilità e distribuibilità delle diverse poste.
Descrizione
Importo
2.272
Capitale sociale:
Riserve di capitale:
Riserva da sovrapprezzo
azioni
Altre riserve:
945
Utilizzi effettuati nel 2009 e nei
tre periodi precedenti
per copertura
per altre ragioni
perdite
Possibilità di utilizzazione importo
per copertura perdite e per rimborso del
valore nominale delle azioni
per copertura perdite e per rimborso del
sovrapprezzo versato*
178
57
250.365
per copertura perdite
-
non ammessa in
quanto indivisibile
7.295
per copertura perdite
-
non ammessa in
quanto indivisibile
Altre riserve
21.297
per copertura perdite
-
non ammessa in
quanto indivisibile
Riserva FTA
-55
per copertura perdite
non presente
non presente
per quanto previsto dallo IAS 39
non presente
non presente
Riserva legale
Riserve di rivalutazione
monetaria
Riserva da valutazione: attività
finanziarie disponibili per la
vendita
Totale
1.292
283.411 235
Importo riferito ai sovrapprezzi azioni versati dopo le modifiche statutarie intervenute
a seguito degli adeguamenti introdotti dall’art. 9 L. 59/92.
La “Riserva da valutazione: attività finanziarie disponibili per la vendita” può essere
movimentata esclusivamente secondo le prescrizioni dello IAS 39.
Essa trae origine dalla valutazione di strumenti finanziari e non può essere utilizzata
né per aumenti di capitale sociale, né per distribuzione ai soci, né per coperture di
perdite.
214
Le eventuali variazioni negative di tale riserva (i cui dettagli sono riportati nella tabella
14.10) possono avvenire solo per riduzioni di fair value, per rigiri a conto economico
o per l’applicazione di imposte correnti o differite.
Voce 130 _Riserve di valutazione
a) Riserve da valutazione: composizione
Voci / Componenti
1. Attività finanziarie disponibili per la vendita
2. Attività materiali
3. Attività immateriali
4. Copertura di investimenti esteri
5. Copertura dei flussi finanziari
6. Differenze di cambio
7. Attività non correnti in via di dismissione
8. Leggi speciali di rivalutazione
Totale
2009
1.292
2008
-1.484
7.295
8.587
7.295
5.811
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Comprende gli utili e le perdite non realizzate (al netto delle imposte) delle attività finanziarie classificate nella categoria “disponibili per la vendita”, ai sensi dello IAS 39.
Gli utili e le perdite sono trasferiti dalla riserva di fair value al conto economico al
momento della dismissione dell’attività finanziaria oppure in caso di perdita durevole
di valore.
Leggi speciali di rivalutazione
Comprende le riserve costituite in base a disposizioni di legge emanate prima dell’entrata in vigore dei principi contabili internazionali.
Alla data del bilancio in tale sottovoce figura la riserva costituita in sede di prima
applicazione degli IAS/IFRS, per effetto della valutazione al costo presunto (deemed
cost) delle attività materiali, secondo quanto previsto dal “decreto IAS”.
L’importo di cui al punto 8 “Leggi speciali di rivalutazione” comprende altresì i valori
relativi alle preesistenti riserve di rivalutazione, effettuate in applicazione di leggi
speciali. In particolare:
- Riserva per rivalutazione monetaria Legge 576/1975
- Riserva per rivalutazione monetaria Legge 72/1983
- Riserva per rivalutazione monetaria Legge 413/1991
- Riserva per rivalutazione monetaria Legge 266/2005
Totale
10
553
47
6.685
7.295
Utile (perdita) d’esercizio
Voci / Valori
Totale delle rendite
Totale delle spese
Totale
2009
107.295
-88.830
18.465
215 _nota INTEGRATIVA
2008
119.917
-96.478
23.439
PARTE B: altre informazioni
1. Garanzie rilasciate e impegni
1)
2)
3)
4)
5)
6)
Operazioni
Garanzie rilasciate di natura finanziaria
a) banche
b) Clientela
Garanzie rilasciate di natura commerciale
a) banche
b) Clientela
Impegni irrevocabili a erogare fondi
a) banche
I) a utilizzo certo
II) a utilizzo incerto
b) Clientela
I) a utilizzo certo
II) a utilizzo incerto
Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione
Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi Altri impegni
Totale
2009
17.203
7.632
9.571
67.200
2008
15.594
9.567
6.027
39.863
67.200
154.289
5.083
5.083
39.863
179.526
3
3
149.206
80.265
68.941
179.523
89.061
90.462
238.692
234.983
Tra le garanzie rilasciate di natura commerciale sono compresi i crediti di firma per
garanzie personali che assistono specifiche transazioni commerciali o la buona
esecuzione di contratti.
Tra quelle di natura finanziaria, le garanzie personali che assistono il regolare assolvimento del servizio del debito da parte del soggetto ordinante.
Il punto 1.a) “Garanzie rilasciate di natura finanziaria - Banche” comprende:
a) banche - a utilizzo certo
- impegni verso il Fondo di garanzia dei depositanti del credito cooperativo per
3,37 milioni,
- impegni verso il Fondo di garanzia degli obbligazionisti del credito cooperativo
per 4,26 milioni.
Il punto 3 “impegni irrevocabili a erogare fondi” comprende:
a) banche - a utilizzo certo
- acquisti di titoli non ancora regolati per 5,08 milioni:
b) clientela - a utilizzo certo
- mutui stipulati da erogare per 80,26 milioni.
- mutui deliberati da stipulare e acquisto di titoli non ancora regolati.
2. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Portafogli
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie valutate al fair value
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Attività materiali 2009
2008
147.095
142.019
In particolare, nelle voci sono stati iscritti i valori dei titoli costituiti a fronte di operazioni di pronti contro termine passive effettuate con titoli dell’attivo.
216
3. Informazioni sul leasing operativo
La Banca non ha beni locati
4. Gestione e intermediazione per conto terzi
Tipologia servizi
1. Negoziazione di strumenti finanziari per conto terzi
a) Acquisti
1. regolati
2. non regolati
b) vendite
1. regolate
2. non regolate
2. Gestioni patrimoniali
a) individuali
b) collettive
3. Custodia e amministrazione di titoli
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di
banca depositaria (escluse le gestioni patrimoniali)
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni patrimoniali): altri
1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
2. altri titoli
c) titoli di terzi depositati presso terzi
d) titoli di proprietà depositati presso terzi
4. Altre operazioni
Importo
969.811
896.071
73.740
993.150
310.023
6.699
La Banca non ha effettuato servizi di intermediazione per conto terzi, ai sensi
dell’art. 1, comma 5 lettera b) del D.Lgs. 58/98.
Gli importi del punto 3. si riferiscono al valore nominale dei titoli.
La voce a) comprende anche titoli in deposito a garanzia per 78,98 milioni.
5. Incasso di crediti per conto di terzi: rettifiche dare e avere
a)
b)
Rettifiche “dare”
1. conti correnti
2. portafoglio centrale
3. cassa
4. altri conti
Rettifiche “avere”
1. conti correnti
2. cedenti effetti e documenti
3. altri conti
2009
273.600
4.650
268.950
286.653
2.351
284.302
-
2008
279.200
1.840
277.360
292.334
1.821
290.513
-
La tabella fornisce il dettaglio delle differenze, derivanti dagli scarti fra le valute economiche applicate nei diversi conti, generate in sede di eliminazione contabile delle
partite relative all’accredito e all’addebito dei portafogli salvo buon fine e al dopo
incasso la cui data di regolamento è successiva alla chiusura del bilancio.
La differenza tra le rettifiche “dare” e le rettifiche “avere” pari a € 13,05 milioni, trova
evidenza tra le “altre passività” - voce 100 del passivo.
217 _nota INTEGRATIVA
6
218
contenuto del
BilaNCio
142
144
145
146
147
150
153
183
221
221
225
227
228
229
230
231
232
233
236
236
237
237
238
239
241
241
244
245
287
287
295
295
296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
• parte C: informazioni sul Conto economico
Sez. 1 – Gli interessi – voce 10 e voce 20
Sez. 2 – le commissioni – voce 40 e voce 50
Sez. 3 – Dividendi e proventi simili – voce 70
Sez. 4 – il risultato netto della attività di negoziazione – voce 80
Sez. 5 – il risultato netto dell’attività di copertura
Sez. 6 – Utili (perdite) da cessione/riacquisto – voce 100
Sez. 7 – il risultato netto attività e passività finanz. valutate al f.v. – voce110
Sez. 8 – le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento – voce 130
Sez. 9 – le spese amministrative – voce 150
Sez. 10 –accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – voce 160
Sez. 11 – Rettifiche di valore nette su attività materiali - voce 170
Sez. 12 – Rettifiche di valore nette su attività immateriali – voce 180
Sez. 13 – Gli altri oneri e proventi di gestione – voce 190
Sez. 17 – Utile (perdite) da cessione di investimenti – voce 240
Sez. 18 – le imposte sul reddito dell’esercizio operatività corr. – voce 260
Sez. 20 – altre informazioni
Sez. 21 – utile per azione
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
• paRte i: accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
219 _nota iNteGRativa
220
PARTE C: informazioni sul conto economico
Sezione 1 _Gli interessi - Voce 10 e 20
Nelle presenti voci sono iscritti gli interessi attivi e passivi, i proventi e gli oneri assimilati relativi, rispettivamente, a disponibilità liquide, attività finanziarie detenute
per la negoziazione, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie
detenute sino alla scadenza, crediti, attività finanziarie valutate al fair value (voci 10,
20, 30, 40, 50, 60 e 70 dell’attivo) e a debiti, titoli in circolazione, passività finanziarie
di negoziazione, passività finanziarie valutate al fair value (voci 10, 20, 30, 40, 50 del
passivo) nonché eventuali altri interessi maturati nell’esercizio.
Fra gli interessi attivi e passivi figurano anche i differenziali o i margini, positivi o
negativi, maturati sino alla data di riferimento del bilancio e scaduti o chiusi entro
la data di riferimento relativi a contratti derivati.
1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Voci/Forme tecniche
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
Crediti verso banche
Crediti verso clientela
Attività finanziarie valutate al fair value
Derivati di copertura
Altre attività
Totale
Titoli di
debito
13
5.381
Finanziamenti
Altre
operazioni
1.672
2009
1.685
5.381
2008
135
67
637
81.895
772
81.961
2.780
95.762
x
x
5.596
x
x
82.532
175
175
1.846
7.249
89.974 105.791
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza
dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dalla Banca d’Italia.
La distribuzione delle attività finanziarie per comparto economico di appartenenza
dei debitori o degli emittenti è stata effettuata secondo i criteri di classificazione
previsti dalla Banca d’Italia.
Nella colonna “finanziamenti” in corrispondenza della sottovoce 5 “crediti verso clientela” sono stati ricondotti gli interessi attivi e proventi assimilati maturati nell’esercizio
riferiti alle esposizioni deteriorate per un importo di 5 milioni di euro.
Nella colonna “Altre operazioni” della sottovoce 1 “Attività finanziarie detenute per la
negoziazione” sono iscritti interessi rilevati sui contratti derivati connessi gestionalmente con la fair value option.
221 _nota INTEGRATIVA
dettaglio dei punti 1. 2. 3. 8.
Interessi sui titoli di debito
Interessi sui derivati connessi alla f.v.o.
Totale 2009
Totale 2008
attività di
negoziazione
13
1.672
1.685
-
attività di
vendita
5.381
attività a
scadenza
Totale
5.394
1.672
7.066
7.249
altre
attività
Totale
573
64
135
772
2.780
5.381
7.249
dettaglio del punti 4.
Conti di deposito vincolato
Conti correnti
Titoli di debito
Totale 2009
Totale 2008
titoli di
debito
finanziamenti
573
64
135
135
439
637
2.341
-
dettaglio dei punti 5.
Rischio di portafoglio
Conti correnti e s.b.f.
Anticipi fatture e s.b.f.
Mutui e prestiti personali
Finanziamenti import/export
Titoli di debito
Altre attività
Totale
2009
812
27.041
2.599
49.925
1.127
67
390
81.961
2008
965
31.352
3.228
58.277
1.559
99
282
95.762
1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: differenziali relativi alle operazioni di copertura
A.
B.
C.
Voci
Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura:
Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
Saldo (A-B)
2009
175
175
1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni
1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
Gli interessi attivi e proventi assimilati in valuta sono pari a € 442 mila.
1.3.2 Interessi attivi su operazioni di leasing finanziario
La Banca non ha posto in essere operazioni attive di locazione finanziaria.
222
2008
-
1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione
Voci/Forme tecniche
Debiti verso banche centrali
Debiti verso banche
Debiti verso clientela
Titoli in circolazione
Passività finanziarie di negoziazione
Passività finanziarie valutate al fair value
Altre passività e fondi
Derivati di copertura
Totale
Debiti
-604
-8.806
x
x
x
-9.410
Titoli
X
x
x
-27.228
-6.418
x
x
-33.646
Altre
operazioni
-1
-1
2009
2008
-604
-8.807
-27.228
-6.418
-1.050
-14.573
-23.149
-3.966
-11.726
-43.057
-54.464
dettaglio del punto 1. “Debiti verso banche”
Conti di deposito
Finanziamenti valuta
Totale 2009
Totale 2008
Debiti
-600 -4 -604
-1.050
Titoli
Altre
passività
Totale
-600
-4
-604
-1.050
Altre
passività
Totale
-251
-4.851
-12
-3.692
-1
-8.807
-14.573
Altre
passività
Totale
-449
-26.779
-27.228
-23.149
Altre
passività
-3.966
Totale
-3.966
dettaglio del punti 2. “Debiti verso clientela”
Depositi a risparmio
Conti correnti
Fondi di terzi in amministrazione
Pronti contro termine
Altri
Totale 2009
Totale 2008
Debiti
-251
-4.851
-12
-3.692
-1
-8.807
-14.573
Titoli
dettaglio del punti 3. “Titoli in circolazione”
Certificati di deposito
Prestiti obbligazionari
Totale 2009
Totale 2008
Debiti
Titoli
-449
-26.779
-27.228
-23.149
dettaglio del punti 4. “Passività finanziarie di negoziazione”
Operazioni di copertura al F.v.o.
Totale 2009
Totale 2008
223 _nota INTEGRATIVA
Debiti
Titoli
dettaglio del punti 5. “Passività finanziarie valutate al fair value”
Prestiti obbligazionari al fair value
Totale 2009
Totale 2008
Debiti
Titoli
-6.418 -6.418 -11.726 Altre
passività
1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni
1.6.1 interessi passivi su passività in valuta
Gli interessi passivi e oneri assimilati in valuta sono pari a € 5,7 mila.
Essi sono così suddivisi:
- su debiti verso banche per € 4,09 mila,
- su debiti verso clientela per € 1,6 mila.
1.6.2 Interessi passivi su passività per operazioni di leasing finanziario
La Banca non ha posto in essere operazioni della specie.
224
Totale
-6.418
-6.418
-11.726
Sezione 2 _Le commissioni - Voci 40 e 50
Nelle presenti voci figurano i proventi e gli oneri relativi, rispettivamente, ai servizi
prestati e a quelli ricevuti dalla banca.
Sono escluse le commissioni attive e i recuperi di spesa classificati nell’ambito degli
altri proventi di gestione.
Sono esclusi i proventi e gli oneri considerati nella determinazione del tasso effettivo
di interesse (in quanto ricondotti nelle voci 10 “interessi attivi e proventi assimilati” e
20 “interessi passivi e oneri assimilati” del conto economico) delle attività e passività
finanziarie.
2.1 Commissioni attive: composizione
Tipologia servizi/Valori
a) Garanzie rilasciate
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli
3.1. individuali
3.2. collettive
4. custodia e amministrazione di titoli
5. banca depositaria
6. collocamento di titoli
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini
8. attività di consulenza
8.1. in materia di investimenti
8.2. in materia di struttura finanziaria
9. distribuzione di servizi di terzi
9.1. gestioni di portafogli
9.1.1. individuali
9.1.2. collettive
9.2. prodotti assicurativi
9.3. altri prodotti
d) Servizi di incasso e pagamento
e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione
f) Servizi per operazioni di factoring
g) Esercizio di esattorie e ricevitorie
h) Attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione
i) Tenuta e gestione dei conti correnti
j) Altri servizi
- per altri finanziamenti a clientela
- per altri servizi
Totale
225 _nota INTEGRATIVA
2009
554
2008
493
987
6
8
1.398
58
60
405
188
522
126
241
322
449
94
228
2.783
128
321
2.685
2.442
3.453
804
2.649
10.219
1.674
2.793
921
1.872
9.043
2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi
a)
b)
c)
Canali/Valori
Presso propri sportelli:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
Offerta fuori sede:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
Altri canali distributivi:
1. gestioni di portafogli
2. collocamento di titoli
3. servizi e prodotti di terzi
2009
2008
405
322
522
449
2.3 Commissioni passive: composizione
Servizi/Valori
a) Garanzie ricevute
b) Derivati su crediti
c) Servizi di gestione e intermediazione:
1. negoziazione di strumenti finanziari
2. negoziazione di valute
3. gestioni di portafogli:
3.1 proprie
3.2 delegate da terzi
4. custodia e amministrazione di titoli
5. collocamento di strumenti finanziari
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi
d) Servizi di incasso e pagamento
e) Altri servizi
- rapporti con Banca d’Italia
- altri servizi
Totale 226
2009
2008
-10
-50
-1
-84
-2
-37
-49
-45
-984
-101
-861
-183
-101
-1.135
-183
-1.138
sezione 3 _dividendi e proventi simili - Voce 70
Nella presente voce figurano i dividendi relativi ad azioni o quote detenute in portafoglio diverse da quelle valutate in base al metodo del patrimonio netto.
3.1 Dividendi e proventi simili: composizione
A.
B.
C.
D.
Totale
Voci/Proventi
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Attività finanziarie valutate al fair value
Partecipazioni
227 _nota INTEGRATIVA
2009
Proventi da
Dividendi
quote di
O.I.C.R.
167
167
2008
Proventi da
Dividendi
quote di
O.I.C.R.
221
X -
221
X
-
sezione 4 _il risultato netto dell’attività di negoziazione - Voce 80
Nella voce figurano per “sbilancio” complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle
successive lettere a) e b)):
a) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni classificate nelle “attività finanziarie
detenute per la negoziazione” e nelle “passività finanziarie di negoziazione”, inclusi i
risultati delle valutazioni di tali operazioni.
Sono esclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati connessi con la fair value
option, da ricondurre in parte fra gli interessi di cui alle voci 10. e 20., e in parte nel
“risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value“, di cui alla
voce 110 del Conto Economico.
b) il saldo tra i profitti e le perdite delle operazioni finanziarie, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, denominate in valuta, inclusi i risultati
delle valutazioni di tali operazioni.
I risultati della negoziazione e della valutazione delle attività e delle passività finanziarie per cassa in valuta sono separati da quelli relativi all’attività in cambi.
4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione
Operazioni/Componenti reddituali
2009
Risultato
Plusvalenze negoziazione Minusvalenze negoziazione
netto
(A)
(B)
(C)
(D)
(A+B) - (C+D)
143
-42
101
70 70
73 -42
31
1. Attività finanziarie di negoziazione
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
1.5 Altre
2. Passività finanziarie di negoziazione
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti
2.3 Altre
3. Attività e passività finanziarie:
differenze di cambio
4. Strumenti derivati
4.1 Derivati finanziari:
- Su titoli di debito e tassi d’interesse
- Su titoli di capitale e indici azionari
- Su valute e oro
- Altri
4.2 Derivati su crediti
Totale
Utili da
X
x
X
-
x
X
X
-
x
143
2008
Risultato
netto
65
18
Perdite da
-
-
X -42
47
92
92
101
157
Nella sottovoce “attività finanziarie di negoziazione: altre” sono compresi gli utili e le
perdite derivanti dalla negoziazione di valute.
228
sezione 5 _il risultato netto dell’attività di copertura - Voce 90
La Banca ha posto in essere derivati esclusivamente con finalità di copertura.
Formano oggetto di rilevazione nella voce, per “sbilancio” complessivo (somma algebrica dei saldi di cui alle successive lettere a) e b):
a) i risultati della valutazione delle operazioni del fair value e dei flussi finanziari;
b) i risultati della valutazione delle attività e passività finanziarie oggetto di copertura
del fair value;
c) i differenziali e i margini, positivi e negativi, relativi a contratti derivati di copertura,
diversi da quelli ricondotti tra gli interessi;
d) i risultati della valutazione delle attività e passività per cassa collegate da una
relazione di copertura del rischio di cambio.
5.1 Risultato netto dell’attività di copertura: composizione
Componenti reddituali/Valori
A.
Proventi relativi a:
A.1
Derivati di copertura del fair value
A.2
Attività finanziarie coperte (fair value)
A.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
A.4
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
A.5
Attività e passività in valuta
Totale proventi dell’attività di copertura (A)
B.
Oneri relativi a:
B.1
Derivati di copertura del fair value
B.2
Attività finanziarie coperte (fair value)
B.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
B.4
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
B.5
Attività e passività in valuta
Totale oneri dell’attività di copertura (B)
C.
Risultato netto dell’attività di copertura (A - B)
229 _nota INTEGRATIVA
2009
2008
9
-
9
-
-78
-
-87
-
-165
-156
-
sezione 6 _utili (perdite) da cessione/riacquisto - Voce 100
Figurano i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite realizzati con la vendita della
attività o passività finanziare diverse da quelle di negoziazione e da quelle designate
al fair value.
6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione
Voci/Componenti reddituali
Attività finanziarie
1.
Crediti verso banche
2.
Crediti verso clientela
3.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
3.1 Titoli di debito
3.2 Titoli di capitale
3.3 Quote di O.I.C.R.
3.4 Finanziamenti
4.
Attività finanziarie detenute sino alla
scadenza
Totale attività
Passività finanziarie
1.
Debiti verso banche
2.
Debiti verso clientela
3.
Titoli in circolazione
Totale passività
2009
Perdite Risultato
netto
Utili
2.800
2.715
-5
-2
85
2.800
128
128
-5
824
650
2.795
824
174
-134
-
690
516
128
128
-134
-134
174
-
82
Utili
2.795
2.713
-3
2008
Perdite Risultato
netto
690
-
-
Con riferimento alla sottovoce 3. “Attività finanziarie disponibili per la vendita” l’utile/
perdita è rappresentato dal saldo della differenza fra prezzi di cessione e valore di
libro delle attività cedute per 2,79 milioni di euro.
230
sezione 7 _il risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate
al fair value - Voce 110
Alla sezione sono rappresentati i saldi positivi o negativi tra gli utili e le perdite delle
attività/passività finanziarie valutate al fair value e degli strumenti derivati gestionalmente collegati per i quali è stata esercitata la c.d. fair value option, inclui i risultati
delle valutazioni al fair value di tali strumenti.
7.1 Variazione netta di valore delle attività/passività finanziarie valutate al fair value:
composizione
1.
2.
3.
4.
Operazioni/Componenti reddituali
Attività finanziarie
1.1 Titoli di debito
1.2 Titoli di capitale
1.3 Quote di O.I.C.R.
1.4 Finanziamenti
Passività finanziarie
2.1 Titoli di debito
2.2 Debiti verso banche
2.3 Debiti verso clientela
Attività e passività finanziarie in valuta:
differenze di cambio
Derivati creditizi e finanziari
Totale
Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
1.072
x
960 2.032
231 _nota INTEGRATIVA
Minusvalenze
(C)
90
-644
x
x
-887
90
-1.531
Perdite da
realizzo
(D)
x
-
2009
Risultato
netto
(A+B) - (C+D)
518
73
591
2008
-6.646
5.716
-930
sezione 8 _le rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento - Voce 130
Figurano i saldi, positivi o negativi, delle rettifiche di valore e delle riprese di valore
connesse con il deterioramento dei crediti verso clientela e verso banche, delle
attività finanziarie disponibili per la vendita, delle attività finanziarie detenute sino a
scadenza e delle altre operazioni finanziarie.
8.1 Rettifiche di valore nette per deterioramento di crediti: composizione
Operazioni/Componenti
reddituali
Cancellazioni
A. Crediti verso banche
- Finanziamenti
- Titoli di Debito
B. Crediti verso clientela
- Finanziamenti
- Titoli di Debito
C. Totale
Rettifiche di valore (1)
Specifiche
Altre
-321
-321
-11.892
-11.892
-321
Riprese di valore (2)
-11.892
Di
Portafoglio
-796
-796
-796
Specifiche Di Portafoglio B
- 1.111
1.349
1.111
1.349
1.111
1.349
A
2009
A
B
2008
1.079 -9.470 -5.244
1.079 -9.470 -5.244
- 1.079 -9.470 -5.244
Legenda
A = Da interessi
B =Altre riprese
Le rettifiche di valore per deterioramento crediti sono aumentate a 9,47 milioni rispetto ai 5,24 milioni del 2008.
Le rettifiche di valore includono:
- cancellazione di crediti inesigibili per 321 mila,
- svalutazioni analitiche per 10,6 milioni,
- svalutazioni di attualizzazione per 1,2 milioni,
- svalutazioni per adeguamento delle rettifiche collettive sui crediti in bonis per
796 mila.
Le riprese di valore si riferiscono:
- recuperi da attualizzazione per 1.111 mila,
- riprese per incasso crediti svalutati in esercizi precedenti per 50 mila,
- riprese da valutazione per 1,3 milioni,
- riprese per adeguamento delle rettifiche collettive sui crediti in bonis per
1.079 mila.
232
sezione 9 _le spese amministrative - Voce 150
Nella presente sezione sono dettagliate le “spese per il personale” e le “altre spese
amministrative” registrate nell’esercizio.
9.1 Spese per il personale: composizione
Tipologia di spese/Valori
1) Personale dipendente
a) salari e stipendi
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
i) altri benefici a favore dei dipendenti
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e sindaci
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società
Totale
2009
2008
-12.553
-3.179
-11.790
-2.893
-6
-856
-388
-469
-1.053
-59
-390
-64
-403
-17.506
-16.597
Si segnala che alcuni oneri connessi al personale (costi per buoni pasto, corsi di formazione, check-up e polizze assicurative) ma aventi natura di costi per servizi, sono
stati collocati nella voce 150b anziché nella voce 150a.
Nella sottovoce “e” accantonamento al trattamento di fine rapporto - Personale
dipendente” è così composta:
- utile attuariale (Actuarial Gains/Losses – A G/L) pari a 73 mila euro,
- onere finanziario figurativo (Interest Cost - IC) pari a 101 mila,
- accantonamento rivalutazioni sul T.f.r. rimasto in azienda pari a 828 mila euro.
La sottovoce g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni a contribuzione definita comprende le quote relative al trattamento di fine rapporto maturato
nell’esercizio e destinato al Fondo Pensione di categoria, in applicazione della citata
Riforma, per 469 mila euro.
Nella sottovoce 3) “Amministratori sindaci” sono compresi i compensi degli amministratori e sindaci, ivi inclusi gli oneri previdenziali a carico dell’azienda.
233 _nota INTEGRATIVA
9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria
Personale dipendente:
a) dirigenti
b) quadri direttivi
c) restante personale dipendente
Altro personale
Totale medi
2009
5
31
201
1
238
puntuali
2009
2008
5
5
31
28
208
197
1
1
245
231
2008
5
27
193
1
226
Il numero medio è calcolato come media aritmetica del numero dei dipendenti alla
fine dell’esercizio e di quello dell’esercizio precedente.
9.3 Fondi di quiescenza aziendali a benefici definiti: totale costi
La Banca non ha inscritto alla data di Bilancio fondi della specie, in quanto i contributi
dovuti in forza di accordi aziendali vengono versati a un Fondo esterno.
9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti
La sottovoce “i) altri benefici a favore dei dipendenti - Personale dipendente” è così
composta:
1) buoni pasto per € 365 mila,
2) premi assicurativi per € 154 mila,
3) rimborsi spese varie € 3,7 mila,
4) rimborsi a pie di lieta € 154 mila.
9.5 Altre spese amministrative: composizione
A - Spese pubblicità, marketing e comunicazione
Erogazioni liberali
Rappresentanza
Pubblicità e sponsorizzazioni
Totale
2009
B - Spese relative al rischio creditizio
Spese legali per recupero crediti
Informazioni commerciali e visure
Totale
C - Servizi professionali
Compensi a professionisti per consulenze
Spese notarili
Certificazione bilancio e controllo contabile alla Società di Revisione
Consulenze da Federlombarda e Trentina
Totale
D - Spese relative all’Information Comunication Technology
Autsourcer informatico
Trasmissione dati
Canoni rete
234
2008
-195
-409
-340
-944
-155
-457
-489
-1.101
-355
-474
-829
-267
-395
-662
-320
-111
-47
-145
-623
-305
-56
-37
-187
-585
-1.133
-299
-54
-1.113
-271
-54
Altri canoni
Elaborazioni c/o terzi
Manutenzione
Totale
E - Spese relative agli immobili
Fitti su immobili ad uso sede di filiale
Spese condominiali
Manutenzione di immobili
Manutenzione di impianti/mobili
Pulizia locali
Vigilanza
Energia elettrica
Riscaldamento
Acqua
Imposte i.c.i.
Tassa rifiuti
Totale
F - Telefoniche - postali
Telefoniche
Postali ordinarie
Postali altre
Totale
G - Contributi associativi ed Assicurazioni
Contributi associativi
Assicurazioni
Interventi al Fdo Naz.Garanzia movimento cooperativo
Totale
H - Altre spese di funzionamento
Altri benefici a favore dei dipendenti
Viaggi e carburante
Cancelleria stampati
Corsi di formazione
Altre non specificate
Trasporto valori
Totale
I - Imposte e tasse indirette
Imposta di bollo sui fissati bollati
Imposta di bollo su conti correnti e e/titoli
Imposta di registro
Imposta sostitutiva sui finanziamenti a mlt
Altre imposte indirette
Totale
Totale generale
-192
-24
-36
-1.690
-350
-85
-15
-375
-285
-10
-330
-115
-11
-87
-87
-1.750
-297
-50
-123
-366
-327
-12
-269
-119
-9
-83
-78
-1.733
-92
-559
-93
-744
-88
-579
-78
-745
-572
-192
-764
-542
-190
-23
-755
-676
-6
-402
-23
-84
-232
-1.423
-527
-9
-241
-48
-121
-168
-1.114
-1.589
-160
-1.175
-4
-2.928
-11.720
-5
-1.470
-143
-868
-25
-2.511
-10.896
-183
-22
-24
-1.715
Si segnala che le spese connesse al Fondo Nazionale di Garanzia dei depositanti del
Credito Cooperativo ma aventi natura di oneri di gestione, sono stati collocati nella
voce 190 anziché nella voce 150b.
235 _nota INTEGRATIVA
sezione 10 _accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri - Voce 160
10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione
Tabella non valorizzata in quanto non sono stati effettuati accantonamenti
sezione 11 _rettifiche/riprese di valore nette - Voce 170
Nella sezione è riportato il saldo fra le rettifiche di valore e le riprese di valore relative
alle attività materiali detenute ad uso funzionale.
11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione
Attività/Componente reddituale
A.
Attività materiali
A.1 Di proprietà
- Ad uso funzionale
- Per investimento
A.2 Acquisite in locazione finanziaria
- Ad uso funzionale
- Per investimento
Totale
Ammortamento
(a)
Rettifiche di
valore per
deterioramento
(b)
-1.825
-
-1.825
Riprese di
valore
(c)
-
-
2009
2008
Risultato netto (a+b-c) -1.825 -1.714
-1.825 -1.714
Le rettifiche di valore per deterioramento sono iscritte in ragione di riduzioni di valore
ritenute durature riferite a immobili, mobili, impianti elettronici ed altri cespiti ad uso
funzionale descritti nella sezione 11 della Nota parte B.
236
sezione 12 _rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali - Voce 180
12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione
A.
Totale
Attività/Componente reddituale
Attività immateriali
A.1 Di proprietà
- Generate internamente dall’azienda
- Altre
A.2 Acquisite in leasing finanziario
Rettifiche di
Ammortamento
valore per
deterioramento
(a)
(b)
-52 -52
Riprese di
valore
(c)
2009
Risultato
netto
(a+b-c)
-52
-52
2008
-38
-38
Le rettifiche di valore, interamente riferibili ad ammortamenti, riguardano attività
immateriali descritte nella sezione 12 della Nota parte B.
sezione 13 _gli altri oneri e proventi di gestione - Voce 190
Nella sezione sono illustrati i costi e i ricavi non imputabili alle altre voci, che concorrono alla determinazione della voce 280 “Utili (Perdita) dell’operatività corrente al
netto delle imposta”.
13.1 Altri oneri di gestione: composizione
Componente reddituale / valori
Sopravvenienze passive e insussistenza dell’attivo
Rifusione interessi per incassi e pagamenti in stanza di compensazione
Ammortamenti su beni in locazione
Oneri per interventi al Fondo Nazionale di Garanzia dei depositanti del Credito Coop.
Totale
2009
-46
-79
-27
-49
-201
2008
-250
-353
-20
-623
2009
2.762
57
105
1.115
4.039
2008
2.340
53
18
470
821
312
4.014
13.2 Altri proventi di gestione: composizione
Componente reddituale / valori
Recupero imposte e tasse
Affitti su immobili da investimento
Addebiti a terzi per costi su depositi e c/c
Altri proventi
Recuperi di spese
Sopravvenienze attive
Totale
237 _nota INTEGRATIVA
sezione 14 _utili (perdite) delle partecipazioni - Voce 210
Alla data di riferimento del bilancio, la Banca non detiene partecipazioni in società
controllate, controllate congiuntamente e sottoposte a influenza notevole.
sezione 15 _risultato netto della valutazione al fair value delle
attività materiali e immateriali - Voce 220
Nel corso dell’esercizio non sono state effettuate valutazioni al fair value su attività
materiali o immateriali.
sezione 16 _rettifiche di valore dell’avviamento - Voce 230
La Bcc non ha iscritto tra le sue attività alcuna voce a titolo di avviamento.
16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione
sezione 17 _utili (perdite) da cessione di investimenti - Voce 240
17.1 Utili (perdite) da cessione di investimenti: composizione
Componente reddituale/ Valori
A.
Immobili
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
B.
Altre attività
- Utili da cessione
- Perdite da cessione
Risultato netto
2009
2008
42
3
-5
3
-9
36
Gli utili da realizzo sono riferiti alla vendita dell’immobile ad uso investimento.
238
-2
sezione 18 _le imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente - Voce 260
Nella presente voce figura l’onere fiscale – pari al saldo fra la fiscalità corrente e
quella differita – relativo al reddito dell’esercizio.
18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Componente/ Valori
Imposte correnti (-)
- Ires
- Irap
Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+)
Variazione delle imposte anticipate (+/-)
- Ires
- Irap
Variazione delle imposte differite (+/-)
- Ires
- Irap
Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+/-4+/-5)
2009
2008
-3.715
-2.314
292
-3.505
-2.366
-102
1.286
-16
-1.090
-194
4
-4.463
2.157
269
-4.831
Le imposte correnti sono state rilevate in base alla legislazione fiscale vigente, anche
per quanto previsto del regolamento IAS attuativo del 1 D.Lgs. n. 38/2005.
Ai fini IRES, le imposte correnti sono determinate tenendo conto delle disposizioni previste per le società cooperative a mutualità prevalente, introdotte dalla L.
311/2004.
Il Decreto legge n. 185 del 29 novembre 2008, convertito in Legge 28 gennaio 2009 n.
2, all’art. 15, commi da 1 a 5, ha previsto, per i soggetti che adottano gli IAS/IFRS, una
disciplina di riallineamento opzionale, mediante pagamento di un’imposta sostitutiva
di IRES e IRAP, dei valori fiscali rispetto a quelli contabili di taluni cespiti patrimoniali
al ricorrere di determinate ipotesi.
Si è pertanto provveduto ad imputare integralmente nel conto economico di periodo
l’importo relativo all’imposta sostitutiva e ad annullare l’intera fiscalità differita attiva
corrispondente per le imposte Ires ed Irap.
Il conto economico dell’esercizio ha registrato, pertanto, l’iscrizione di maggiori
imposte correnti per l’imposta sostitutiva dovuta, pari a euro 1,8 mila, e di minori
imposte per la fiscalità differita, pari a euro 4,1 mila, con un effetto netto positivo
di euro 2,3 mila derivante dalla differenza tra l’aliquota dell’imposta sostitutiva e
l’aliquota ordinaria.
239 _nota INTEGRATIVA
18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio
IRES
Imponibile
A) Utile della operatività corrente al lordo delle imposte
(voce 250 del conto economico)
B) Imposte sul reddito IRES - onere fiscale teorico (27,50%)
- Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi
- Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi
- Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:
- Annullamento delle differenze temporanee deducibili
- annullamento delle differenze temporanee tassabili
Differenze che non si invertiranno negli esercizi successivi:
- variazioni negative permanenti
- variazioni positive permanenti
Altre variazioni
Imponibile fiscale
Imposte sul reddito di competenza IRES
22.928
-6.305
7.124
-15
2.456
IRAP
4.850
-23.842
-5.754
7.747
Voci non rilevanti nella determinazione dell’imponibile:
- ricavi e proventi
- costi e oneri
TOTALE IMPOSTE DI COMPETENZA (VOCE 260 DI CONTO ECONOMICO)
-894
-3.832
30.137
-347
-535
48.351
Imposte sul redito (aliquota ordinaria 4,82%
Imposte sostitutive
Imposta sostitutiva per riallineamento differenze tra valori civilistici e fiscali
Imposta
22.928
Onere fiscale teorico (aliquota ordinaria 4,82%)
Effetto di maggiorazioni / agevolazioni regionali di aliquota
Imposte sul reddito di competenza IRAP
-2.130
Imponibile
Utile della operatività corrente al lordo delle imposte
(voce 250 del conto economico)
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:
- annullamento delle differenze temporanee deducibili
- annullamento delle differenze temporanee tassabili
Altre variazioni
Imponibile fiscale - Valore della produzione netta
Imposta
-1.886
-445
-2.331
Imponibile
-15
Imposta
-2
-4.463
Si tratta dell’imposta effettiva di segno +/- calcolata sulle variazioni di imponibile
risultanti dalla dichiarazione dei redditi.
240
sezione 19 _utile (perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione
al netto delle imposte - Voce 280
Nel corso dell’esercizio, la Banca non ha proceduto a cessioni di gruppi di attività.
sezione 20 _altre informazioni
Si attesta che sussistono e permangono le condizioni di mutualità prevalente.
A tal fine, ai sensi del disposto dell’art. 2512 Codice Civile e dell’art. 35 del D.Lgs.
385/93 e delle correlate Istruzioni di Vigilanza, nel corso dell’esercizio la Banca ha
rispettato i requisiti previsti in tema di operatività prevalente con i Soci e di operatività
nella zona di competenza territoriale.
In particolare, per quanto richiesto dall’art. 35 citato, e così come risultante dalle
segnalazioni periodiche inviate all’Organo di Vigilanza, si documenta che le attività
di rischio destinate ai Soci o ad attività a ponderazione zero sono state superiori al
50% del totale delle stesse nel corso dell’anno; alla data del 31.12.2009, a fronte di
attività di rischio complessive per 2.246 milioni di euro, 1.289 milioni di euro, pari al
57,37% del totale, erano destinate a Soci o ad attività a ponderazione zero.
sezione 21 _utile per azione
21.1 Numero medio delle azioni ordinarie a capitale diluito
La Banca è una società cooperativa a mutualità prevalente. Si ritengono di conseguenza non significative dette informazioni, tenuto conto della natura della Società.
21.2 Altre informazioni
Utile netto
Voci / Valori
Totale delle rendite
Totale delle spese
Utile (perdita)
241 _nota INTEGRATIVA
2009
107.295
-88.830
18.465
2008
119.916
-96.477
23.439
6
242
contenuto del
BilaNCio
142
144
145
146
147
150
153
183
221
221
225
245
263
278
282
287
287
296
296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
• parte C: informazioni sul Conto economico
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
Sez. 1 – Rischio di credito
Sez. 2 – Rischio di mercato
Sez. 3 – Rischio di liquidità
Sez. 4 – Rischio operativo
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
243 _nota iNteGRativa
PARTE D: redditività complessiva
PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
10.
20.
30.
40.
50.
60.
70.
80.
90.
100.
110.
120.
Voci
Utile (Perdita) d’esercizio
Altre componenti reddituali
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Attività materiali
Attività immateriali
Copertura di investimenti esteri:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Copertura dei flussi finanziari:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Differenze di cambio:
a) variazioni di valore
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Attività non correnti in via di dismissione:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a
patrimonio netto:
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
Totale altre componenti reddituali
Redditività complessiva (Voce 10+110)
244
Imposta sul
Importo Lordo
X
Importo netto
reddito
X
18.465
4.102
4.161
101
-1.326
-1.345
-33
2.776
101
-160
-33
52
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.102
4.102 -1.326
-1.326 2.776
21.241
parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche
di copertura
sezione 1 _rischio di credito
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
1. Aspetti generali
Gli obiettivi e le strategie dell’attività creditizia della Banca riflettono in primis le
specificità normative, (“mutualità” e “localismo”), che l’ordinamento bancario riserva
alle Banche di Credito Cooperativo e sono indirizzati:
-- ad un’efficiente selezione delle singole controparti, attraverso una completa e accurata analisi della capacità delle stesse di onorare gli impegni contrattualmente
assunti, finalizzata a contenere il rischio di credito;
-- alla diversificazione del rischio stesso, individuando nei crediti di importo limitato
il naturale bacino operativo della Banca, nonché circoscrivendo la concentrazione delle esposizioni su gruppi di clienti connessi o su singoli rami di attività
economica;
-- al controllo andamentale delle singole posizioni effettuato sia con procedura
informatica, sia con un’attività di monitoraggio sistematica sui rapporti che presentano delle irregolarità.
La politica commerciale che contraddistingue l’attività creditizia della Banca è, quindi, orientata al sostegno finanziario della propria economia locale e si caratterizza per
un’elevata propensione ad intrattenere rapporti di natura fiduciaria e personale con
tutte le componenti (famiglie, micro e piccole e medie imprese, artigiani) del proprio
territorio di riferimento, nonché per una particolare vocazione operativa a favore dei
clienti-soci anche mediante scambi non prevalentemente di natura patrimoniale. In
tale contesto, i settori delle famiglie, delle micro e piccole imprese e degli artigiani
rappresentano i segmenti di clientela tradizionalmente di elevato interesse per la
Banca.
Il segmento delle micro e piccole imprese e quello degli artigiani rappresenta, insieme al comparto delle famiglie, un settore di particolare importanza per la Banca.
In tale ambito, le strategie della Banca sono volte a instaurare relazioni creditizie e
di servizio di medio-lungo periodo attraverso l’offerta di prodotti e servizi mirati e
rapporti personali e collaborativi con la stessa clientela.
In tale ottica, si collocano anche le convenzioni ovvero gli accordi di partnership
raggiunti e in via di definizione con diversi Confidi e varie associazioni di categoria.
Inoltre, nell’ultimo anno, sempre a livello di Categoria, sono proseguite le iniziative in
corso con l’associazione dei confidi del settore commercio e del settore agricolo con
la finalità, anche in questo caso, di valorizzare il patrimonio informativo dei confidi
attraverso la definizione delle modalità di condivisione dell’istruttoria di fido.
Sotto il profilo merceologico, la concessione del credito è prevalentemente indirizzata verso i rami di attività economica rappresentati da: altri servizi destinati alla
vendita, servizi del commercio recupero e riparazioni, edilizia ed opere pubbliche,
agricoltura. Inoltre nel corso del 2009 è stato dato particolare impulso ai finanziamenti di impianti fotovoltaici.
Oltre all’attività creditizia tradizionale, la Banca è esposta ai rischi di posizione e di
controparte con riferimento, rispettivamente, all’operatività in titoli ed in derivati OTC
(Over the counter – fuori mercato) non speculativa.
L’operatività in titoli comporta una limitata esposizione della Banca al rischio di posizione in quanto gli investimenti in strumenti finanziari sono orientati verso emittenti
(governi centrali, intermediari finanziari e imprese non finanziarie) di elevato standing
creditizio.
L’esposizione al rischio di controparte dell’operatività in derivati OTC non speculativa
è molto contenuta poiché assunta esclusivamente/prevalentemente nei confronti
degli Istituti Centrali di Categoria (Iccrea Banca).
245 _nota INTEGRATIVA
2. Politiche di gestione del rischio di credito
2.1 Aspetti organizzativi
Nello svolgimento della sua attività la Banca é esposta al rischio che i crediti, a
qualsiasi titolo vantati, non siano onorati dai terzi debitori alla scadenza e, pertanto,
debbano essere registrate delle perdite conseguenti alla loro cancellazione, in tutto
o in parte, in bilancio. Tale rischio è riscontrabile eminentemente nell’attività tradizionale di erogazione di crediti, garantiti o non garantiti, iscritti in bilancio, nonché in
analoghe operazioni non iscritte in bilancio (ad esempio, crediti di firma).
Le potenziali cause di inadempienza risiedono in larga parte nella mancanza di
disponibilità economica della controparte (mancanza di liquidità, insolvenza) e in misura marginale in ragioni indipendenti dalla condizione finanziaria della controparte,
quali il rischio Paese e/o rischio operativo.
Le attività diverse da quella tradizionale di prestito espongono ulteriormente la Banca
al rischio di credito. In questo caso il rischio di credito può, per esempio, derivare
da:
-- compravendite di titoli;
-- sottoscrizione di contratti derivati OTC non speculativi;
Le controparti di tali transazioni potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, mancanza di liquidità, deficienza operativa, eventi politici ed economici o per
altre ragioni.
Alla luce delle disposizioni previste nel Titolo IV, capitolo 11 delle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia in materia di controlli interni, nonché del rilievo attribuito
all’efficienza ed efficacia del processo del credito e del relativo sistema dei controlli,
la Banca si è dotata di una struttura organizzativa funzionale al raggiungimento degli obiettivi di gestione e controllo dei rischi creditizi indicati dalla citata normativa
prudenziale.
Il processo organizzativo di gestione del rischio di credito è ispirato al principio di
separatezza tra le attività proprie del processo istruttorio e quelle di sviluppo e gestione dei crediti. Tale principio è stato attuato attraverso la costituzione di strutture
organizzative separate.
In aggiunta ai controlli di linea, quali attività di primo livello, le funzioni di controllo di
secondo livello si occupano del monitoraggio dell’andamento delle posizioni creditizie e della correttezza e adeguatezza dei processi amministrativi svolti dalle strutture
deputate alla gestione dei crediti.
L’intero processo di gestione e controllo del credito è disciplinato da un Regolamento
sul processo del Credito che in particolare:
-- individua le deleghe ed i poteri di firma in materia di erogazione del credito;
-- definisce i criteri per la valutazione del merito creditizio;
-- definisce le metodologie per il rinnovo degli affidamenti;
-- definisce le metodologie di controllo andamentale e di misurazione del rischio
di credito, nonché le tipologie di interventi da adottare in caso di rilevazione di
anomalie.
Al 31/12/2009 la Banca è strutturata in 44 Filiali, raggruppate in quattro zone territoriali ognuna diretta e controllata da un responsabile. A fronte dello sviluppo territoriale verso la provincia di Milano e Monza-Brianza, si provveduto, con decorrenza
1° aprile 2010, a rendere più equilibrate ed omogenee le Zone, creando una quinta
Zona.
L’Area Crediti è l’organismo centrale delegato al governo di parte del processo del
credito (Concessione e Revisione), mentre all’Ufficio Controllo Crediti, collocato all’interno del Servizio Controlli Interni e Compliance, spetta la funzione di monitoraggio
del credito.
All’Ufficio Legale, collocato all’interno dell’Area Supporti Direzionali, spetta la fase di
gestione del contenzioso.
L’Ufficio Controllo di Gestione il cui Responsabile è stato nominato Risk Controller,
è collocato all’interno dell’Area Supporti Direzionali della Direzione Organizzativa e
svolge l’attività di controllo sulla gestione dei rischi, attraverso un’articolazione dei
compiti derivanti dalle tre principali responsabilità declinate nelle citate Istruzioni di
Vigilanza della Banca d’Italia (concorrere alla definizione delle metodologie di misurazione dei rischi; verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative;
246
e controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi
di rischio/rendimento assegnati).
2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo
Con riferimento all’attività creditizia del portafoglio bancario, l’Area Crediti, come già
detto, assicura la supervisione ed il coordinamento delle fasi operative di parte del
processo del credito ed esegue i controlli di propria competenza.
A supporto delle attività di governo del processo del credito, la Banca ha attivato
procedure specifiche per le fasi di istruttoria/delibera, di rinnovo delle linee di credito
e di monitoraggio del rischio di credito. In tutte le citate fasi la Banca utilizza metodologie quali-quantitative di valutazione del merito creditizio della controparte, supportate da procedure informatiche sottoposte a periodica verifica e manutenzione.
I momenti di istruttoria/delibera e di revisione delle linee di credito sono regolamentati da un iter deliberativo in cui intervengono le diverse unità operative competenti,
appartenenti sia alle strutture centrali che a quelle di rete, in ossequio ai livelli di
deleghe previsti. Tali fasi sono supportate, anche al fine di utilizzare i dati rivenienti
da banche dati esterne, dalla procedura PEF (pratica elettronica di fido) che consente,
in ogni momento, la verifica (da parte di tutte le funzioni preposte alla gestione del
credito) dello stato di ogni posizione già affidata o in fase di affidamento, nonché di
ricostruire il processo che ha condotto alla definizione del merito creditizio dell’affidato (attraverso la rilevazione e l’archiviazione del percorso deliberativo e delle
tipologie di analisi effettuate).
In sede di istruttoria, per le richieste di affidamenti di rilevante entità, la valutazione, anche prospettica, si struttura su più livelli e si basa prevalentemente su dati
quantitativi e oggettivi, oltre che - come abitualmente avviene - sulla conoscenza
personale e sull’approfondimento della specifica situazione economico-patrimoniale
della controparte e dei suoi garanti. Analogamente, per dare snellezza alle procedure,
sono stati previsti tre livelli di revisione: il primo, di tipo semplificato con formalità
ridotte all’essenziale, riservato al rinnovo dei fidi di importo limitato riferiti a soggetti
che hanno un andamento regolare; l’altro, di tipo ordinario, per la restante tipologia
di pratiche; il terzo di tipo speciale utilizzato per la revisione delle posizioni incagliate
di competenza del Direttore Generale o di organi superiori.
La definizione delle metodologie per il controllo andamentale del rischio di credito
ha come obiettivo l’attivazione di una sistematica attività di controllo delle posizioni
affidate da parte dell’Ufficio Controllo Crediti e dei referenti di rete (responsabili
dei controlli di primo livello), in stretta collaborazione con la struttura commerciale
(Filiali,Capi Zona, Area Filiali, Direzione Commerciale).
In particolare, gli addetti delegati alla fase di controllo andamentale hanno a disposizione una molteplicità di elementi informativi che permettono di verificare le
movimentazioni dalle quali emergono situazioni di tensione o di immobilizzo dei
conti affidati.
La procedura informatica SID2000, adottata dalla Banca, consente di estrapolare
periodicamente tutti i rapporti che possono presentare sintomi di anomalia andamentale. Il costante monitoraggio delle segnalazioni fornite dalla procedura consente, quindi, di intervenire tempestivamente all’insorgere di posizioni anomale e di
prendere gli opportuni provvedimenti nei casi di crediti problematici.
Le posizioni affidate, come già accennato, vengono controllate anche utilizzando le
informazioni fornite dalle Centrali dei Rischi.
Tutte le posizioni fiduciarie sono inoltre oggetto di riesame periodico, svolto per ogni
singola controparte/gruppo di clienti connessi da parte delle strutture competenti
per limite di fido.
La normativa interna sul processo di gestione e controllo del credito è oggetto di
aggiornamento costante.
247 _nota INTEGRATIVA
Negli ultimi anni, la revisione della regolamentazione prudenziale internazionale (cd.
Basilea 2, recepita a livello nazionale con la Circolare della Banca d’Italia n. 263 del
27 dicembre 2006) – che, come noto, impone alle banche di dotarsi di una efficiente
struttura di risk management in grado di misurare e monitorare tutte le fattispecie
di rischio e di produrre delle autovalutazioni periodiche sull’adeguatezza del capitale interno rispetto alla propria posizione di rischio, attuale e prospettica, nonché
l’evoluzione nell’operatività delle BCC-CR hanno ulteriormente spinto il Sistema del
Credito Cooperativo a sviluppare metodi e sistemi di controllo del rischio di credito. In
tale ottica, nell’ambito di un progetto di Categoria, un forte impegno è stato dedicato
allo sviluppo di uno strumento per il presidio del rischio di credito che ha portato
alla realizzazione di un sistema gestionale di classificazione “ordinale” del merito
creditizio delle imprese (Sistema CRC).
Coerentemente con le specificità operative e di governance del processo del credito
delle BCC-CR, il Sistema CRC è stato disegnato nell’ottica di realizzare un’adeguata
integrazione tra le informazioni quantitative (Bilancio; Centrale dei Rischi; Andamento Rapporto e Settore merceologico) e quelle qualitative accumulate in virtù del
peculiare rapporto di clientela e del radicamento sul territorio. Tale Sistema, quindi,
consente di attribuire una classe di merito all’impresa cliente, tra le dieci previste
dalla scala maestra di valutazione, mediante il calcolo di un punteggio sintetico
(scoring) sulla base di informazioni (quantitative e qualitative) e valutazioni (oggettive
e soggettive) di natura diversa. Pertanto, risponde all’esigenza di conferire maggiore
efficacia ed efficienza al processo di gestione del credito, soprattutto attraverso una
più oggettiva selezione della clientela e un più strutturato processo di monitoraggio
delle posizioni.
Per il calcolo dello scoring dell’impresa, come già detto, oltre ai dati quantitativi, il
Sistema CRC prevede l’utilizzo da parte dell’analista di un questionario qualitativo
standardizzato, strutturato in quattro profili di analisi dell’impresa (governance, rischi,
posizionamento strategico e gestionale). Il processo di sintesi delle informazioni
qualitative elementari è essenzialmente di tipo judgmental. Peraltro, in relazione ad
alcuni profili di valutazione non incorporabili nella determinazione del rating di controparte in quanto a maggiore contenuto di soggettività, il sistema CRC attribuisce
all’analista, entro un margine predeterminato corrispondente ad un livello di notch, la
possibilità di modificare il rating di controparte prodotto dal sistema stesso. A fronte
di tale significativo spazio concesso alla soggettività dell’analista, è prevista la rilevazione e l’archiviazione delle valutazioni svolte dagli stessi analisti del credito.
L’utilizzo del CRC come strumento di valutazione e controllo dei clienti affidati e da
affidare ha notevoli implicazioni di tipo organizzativo che devono essere attentamente esaminate e affrontate, nel quadro di un complessivo riesame del sistema dei
controlli interni della banca e dei relativi assetti organizzativi e regolamentari.
Nel contempo, sempre a livello di Categoria, sono proseguite le opportune attività
di analisi finalizzate a specializzare il Sistema CRC per la valutazione di particolari
tipologie di imprese clienti (ad es. Imprese agricole, Ditte individuali, Imprese pubbliche, Cooperative sociali/Onlus e Gruppi di imprese) attualmente non ricomprese.
Inoltre, è opportuno sottolineare che nell’ultimo anno è stato sviluppato il modello
metodologico per la valutazione della clientela privati. Nella sua prima release, anche
il modello CRC Privati, si basa su un approccio di tipo judgemental. Una volta implementato il modello sarà quindi possibile raccogliere i dati necessari al fine di validare
le ipotesi effettuate in modalità judgemental e di eventualmente ritarare il modello
stesso al fine di aumentarne il potenziale “predittivo” e la significatività statistica.
Un’ulteriore evoluzione del Sistema CRC è stato l’introduzione di un modulo opzionale per la valutazione delle eventuali garanzie prestate al fine di valutare l’operazione
nel suo complesso.
Inoltre nel corso dell’anno la procedura informatica sid2000 ha predisposto uno
strumento denominato “Score Rischio Credito e correlazione Rischio-rendimento”
che ha integrato il progetto CRC di categoria (sistema di classificazione dei Rischi
di Credito).
A seguito dell’entrata in vigore della nuova disciplina prudenziale, nonché degli approfondimenti e delle considerazioni sviluppate nell’ambito delle iniziative promosse
248
dalla Categoria (a livello sia nazionale da parte di Federcasse con il Progetto “Basilea
2”, sia regionale da parte della Federazione Regionale Lombarda delle BCC-CR) a cui
la banca ha partecipato (acquisendo la documentazione via via prodotta in relazione
all’evoluzione dei lavori), il Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato le
relative scelte metodologiche e operative aventi rilevanza strategica.
In particolare, il Consiglio di Amministrazione della Banca ha - tra l’altro - deliberato
di:
-- adottare la metodologia standardizzata per il calcolo dei requisiti patrimoniali per
il rischio di credito (I Pilastro)
-- utilizzare, con riferimento al calcolo di cui al precedente alinea, le valutazioni del
merito creditizio fornite dall’Agenzia di credito di valutazione del merito creditizio
(ECAI) denominata MOODY’S ANALITICS INC. per la determinazione dei fattori
di ponderazione delle esposizioni ricomprese nel portafoglio “Amministrazioni
centrali e banche centrali”, nonché – indirettamente – di quelle ricomprese nei
portafogli “Intermediari vigilati”, “Enti del settore pubblico” e “Enti territoriali”.
Inoltre, con riferimento al processo interno di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP) previsto dal II Pilastro della nuova regolamentazione prudenziale,
il Consiglio di Amministrazione della Banca ha adottato il regolamento che definisce i principi guida, i ruoli e le responsabilità delle funzioni organizzative coinvolte
nell’ICAAP, allo scopo di assicurare la regolare ed efficace esecuzione delle attività
di valutazione del capitale complessivo relativamente alla sua adeguatezza, attuale
e prospettica, in relazione ai rischi assunti e alle strategie aziendali. Il Consiglio di
Amministrazione della Banca ha dato incarico alla Direttore Generale di attuare il
processo, curando che lo stesso sia rispondente agli indirizzi strategici e alle politiche
in materia di gestione dei rischi definiti dal Consiglio di Amministrazione stesso.
In particolare il Consiglio di Amministrazione della Banca ha deliberato di utilizzare
l’algoritmo semplificato cd. Granularity Adjustment (Cfr. allegato B, Titolo III, Capitolo
1 Circ. 263/06) per la quantificazione del capitale interno a fronte del rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi.
Inoltre, per quanto concerne le prove di stress, ha individuato le relative metodologie
di conduzione - e dato incarico al Risk Controller della loro esecuzione - :
-- sul rischio di credito attraverso la determinazione del capitale interno necessario
a fronte del nuovo livello di rischiosità individuato ridefinendo il portafoglio bancario sulla base del valore del rapporto tra l’ammontare delle esposizioni deteriorate e gli impieghi aziendali tenendo conto della peggiore congiuntura creditizia
sperimentata dalla Banca nel corso degli ultimi dieci anni;
-- sul rischio di concentrazione per singole controparti o gruppi di clienti connessi
maggiorando i valori del coefficiente di Herfindahl, impiegando valori del coefficiente di Herfindahl maggiorato in funzione dell’operatività storica della banca e
della propensione a concentrare gli impieghi verso le imprese.
In data 10/11/2009 è stato approvato dal CdA il “Regolamento sulla gestione del
rischio di credito” in cui vengono definite le linee guida per l’assunzione e la gestione
di tale rischio, in coerenza con le indicazioni provenienti dalle Istruzioni di Vigilanza
e dalla circolare 263/06 di Banca d’Italia.
Con riferimento all’operatività sui mercati mobiliari, sono attive presso l’Area Finanza
della Banca momenti di valutazione e controllo sia in fase di acquisto degli strumenti
finanziari, sia in momenti successivi nei quali periodicamente viene analizzata la
composizione del comparto per asset class/portafoglio Ias/Ifrs, identificato e determinato il livello di rischio specifico oppure di controparte, nonché verificato il rispetto
dei limiti e delle deleghe assegnate.
2.3 Tecniche di mitigazione del rischio di credito
Conformemente agli obiettivi ed alle politiche creditizie definite dal Consiglio di Amministrazione, le tecniche di mitigazione del rischio di credito utilizzate dalla Banca
si sostanziano nell’acquisizione di differenti fattispecie di garanzie reali, finanziarie e
non finanziarie, e personali.
249 _nota INTEGRATIVA
Tali forme di garanzia sono, ovviamente, richieste in funzione dei risultati della valutazione del merito di credito della clientela e della tipologia di affidamento domandata
dalla stessa.
A dicembre 2009 le esposizioni assistite da garanzie, reali e personali, rappresentano
il 84,22%% del totale dei crediti verso la clientela, di cui: il 3,21% è coperto da garanzie
reali; e il 60,33% è coperto da garanzia ipotecaria.
Con riferimento all’attività sui mercati mobiliari, considerato che la composizione del
portafoglio é orientata verso primari emittenti con elevato merito creditizio, non sono
richieste al momento particolari forme di mitigazione del rischio di credito.
La principale concentrazione di garanzie reali (principalmente ipotecarie) è legata
a finanziamenti a clientela corporate (a medio e lungo termine). Tuttavia, allo stato
attuale, la Banca non valuta e gestisce il rischio di concentrazione con riferimento
alle garanzie.
Coerentemente con agli approfondimenti condotti nell’ambito del progetto di categoria “Basilea 2” è stato dato un decisivo impulso alla realizzazione di configurazioni strutturali e di processo idonei ad assicurare la piena conformità ai requisiti
organizzativi, economici, legali, e informativi richiesti dalla nuova regolamentazione
prudenziale in materia di tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM).
Garanzie reali
Per quanto concerne le forme di garanzia reale, la Banca accetta diversi strumenti a
protezione del credito costituiti dalle seguenti categorie:
Garanzie ipotecarie
1. ipoteca su beni immobili residenziali;
2. ipoteca su immobili commerciali;
3. ipoteca su terreni agricoli
Garanzie finanziarie
4. pegno di titoli di debito di propria emissione o emessi da soggetti sovrani;
5. pegno di denaro depositato presso la Banca;
6. pegno su altri strumenti finanziari quotati;
7. pegno su polizze assicurative;
La Banca non ricorre a forme di protezione del rischio di credito e di controparte
costituite da accordi di compensazione.
Le prime quattro casistiche descritte, che rappresentano oltre il 64.% dell’importo nominale delle garanzie acquisite, soddisfano tutti i requisiti richiesti dalla citata nuova
regolamentazione prudenziale per il riconoscimento delle tecniche di attenuazione
dei rischi di credito.
Tutte le tipologie di garanzia acquisibili dalla Banca sono inserite nel processo strutturato di gestione delle garanzie reali condividendone quindi tutte le fasi in cui è
composto.
Con riferimento all’acquisizione, valutazione e gestione delle principali forme di
garanzia reale, la Banca ha definito specifiche politiche e procedure, anche al fine
di assicurare il soddisfacimento dei requisiti previsti dalla normativa per il loro riconoscimento ai fini prudenziali al momento della costituzione della protezione e per
tutta la durata della stessa.
In particolare:
-- sono state adottate tecniche e procedure volte al realizzo tempestivo delle attività
poste a protezione del credito;
-- sono stati affidati a strutture centralizzate i compiti di controllo sui profili di certezza giuridica sono state sviluppati e posti in uso standard della contrattualistica
utilizzata;
-- sono stati sviluppati e, posti in uso, standard della contrattualistica utilizzata;
-- le diverse tipologie di garanzie accettate e le connesse politiche creditizie sono
250
state chiaramente documentate e divulgate.
È stata inoltre assicurata la presenza di un sistema informativo a supporto delle fasi
del ciclo di vita della garanzia (acquisizione, valutazione, gestione, rivalutazione,
realizzo).
Relativamente alle garanzie ipotecarie su immobili, le politiche e le procedure aziendali assicurano che siano sempre acquisite e gestite con modalità atte a garantirne
l’opponibilità in tutte le giurisdizioni pertinenti e l’escutibilità in tempi ragionevoli.
In tale ambito, la Banca ha definito specifiche politiche e procedure interne con
riguardo:
- alla non dipendenza del valore dell’immobile in misura rilevante dal merito di
credito del debitore;
- alla indipendenza del soggetto incaricato dell’esecuzione della stima dell’immobile;
- alla presenza di un’assicurazione contro il rischio danni sul bene oggetto di garanzia;
- alla messa in opera di un’adeguata sorveglianza sul valore dell’immobile, al fine
di verificare la sussistenza nel tempo dei requisiti che permettono di beneficiare
di un minor assorbimento patrimoniale sulle esposizioni garantite;
- al rispetto del rapporto massimo tra fido richiesto e valore della garanzia (loan-tovalue): 80% per gli immobili residenziali e per quelli commerciali. Qualora venga
superato tale limite deve essere valutata l’opportunità di richiedere un’idonea
garanzia integrativa (pegno su titoli di Stato, pegno su titoli di debito di propria
emissione);
- alla destinazione d’uso dell’immobile e alla capacità di rimborso del debitore.
Il processo di sorveglianza sul valore dell’immobile oggetto di garanzia è svolto attraverso l’utilizzo di metodi statistici. Al riguardo, l’attività di valutazione è effettuata:
-- almeno ogni 3 anni per gli immobili residenziali;
-- annualmente per gli immobili di natura non residenziale.
Per le esposizioni rilevanti (ossia di importo superiore a 3 milioni di euro o al 5 per
cento del patrimonio di vigilanza della Banca) la valutazione è in ogni caso rivista da
un perito indipendente almeno ogni 3 anni.
Con riguardo alle garanzie reali finanziarie la Banca, sulla base delle politiche e processi per la gestione dei rischio di credito e dei limiti e deleghe operative definite,
indirizza l’acquisizione delle stesse esclusivamente a quelle aventi ad oggetto attività
finanziarie delle quali l’azienda è in grado di calcolare il fair value con cadenza almeno semestrale (ovvero ogni qualvolta esistano elementi che presuppongano che
si sia verificata una diminuzione significativa del fair value stesso).
La Banca ha, inoltre, posto in essere specifici presidi e procedure atte a garantire i
seguenti aspetti rilevanti per l’ammissibilità a fini prudenziali delle garanzie in argomento:
-- assenza di una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria
e il merito creditizio del debitore;
-- specifici presidi a garanzia della separatezza esterna (tra patrimonio del depositario e bene oggetto di garanzia) e della separatezza interna (tra i beni appartenenti
a soggetti diversi e depositati presso i terzi); qualora l’attività oggetto di garanzia
sia detenuta presso terzi;
-- durata residua della garanzia non inferiore a quella dell’esposizione.
Nell’ambito delle politiche di rischio aziendali, inoltre, viene ritenuto adeguato un
valore della garanzia pari al 100% del fido concesso alla controparte. Nei casi in
cui il valore del bene in garanzia sia soggetto a rischi di mercato o di cambio, la
Banca utilizza il concetto di scarto di garanzia, misura espressa in percentuale
sul valore della garanzia offerta, determinata in funzione della volatilità del valore
del titolo. In fase di delibera viene considerata come garantita la sola parte del
finanziamento coperta dal valore del bene al netto dello scarto.
La sorveglianza delle garanzie reali finanziarie, nel caso di pegno su titoli, avviene
attraverso il monitoraggio trimestrale della valutazione del fair value dello strumento finanziario a garanzia. Viene effettuata una valutazione al fine di stabilire
la necessità di richiedere l’adeguamento delle garanzie per le quali il valore di
251 _nota INTEGRATIVA
mercato risulta inferiore al valore di delibera al netto dello scarto.
Garanzie personali
Con riferimento alle garanzie personali, le principali tipologie di garanti sono rappresentate da imprenditori e partner societari correlati al debitore nonché, nel caso di
finanziamenti concessi a favore di imprese individuali e/o persone fisiche (consumatori e non), anche da congiunti del debitore stesso. Meno frequentemente il rischio
di insolvenza è coperto da garanzie personali fornite da altre società (generalmente
società appartenenti allo stesso gruppo economico del debitore), oppure prestate da
istituzioni finanziarie e compagnie assicurative.
Nel caso di finanziamenti a soggetti appartenenti a determinate categorie economiche (artigiani, commercianti, etc.) la Banca acquisisce specifiche garanzie (sussidiarie
o a prima richiesta) prestate da parte dei consorzi fidi di appartenenza.
Le suddette forme di garanzia, nella generalità dei casi, non consentono un’attenuazione del rischio di credito in quanto prestate da soggetti “non ammessi” ai fini
della nuova normativa prudenziale. Costituiscono un’eccezione le garanzie personali
prestate da consorzi fidi iscritti nell’elenco speciale ex art. 107 t.u.b. e da enti del
settore pubblico/territoriali.
Nel caso in cui una proposta di finanziamento preveda garanzie personali di terzi
l’istruttoria si estende anche a questi ultimi. In particolare, in relazione alla tipologia
di fido garantito ed all’importo, si sottopone a verifica e analisi:
•• la situazione patrimoniale e reddituale del garante, anche tramite la consultazione delle apposite banche dati;
•• l’esposizione verso il sistema bancario;
•• le informazioni presenti nel sistema informativo della banca;
•• l’eventuale appartenenza ad un gruppo e la relativa esposizione complessiva.
Eventualmente, a discrezione dell’istruttore in relazione all’importo della garanzia,
l’indagine sarà estesa alle centrali rischi.
Se il garante è rappresentato da una società, e comunque quando ritenuto necessario in considerazione del rischio e dell’importo del finanziamento, oltre al riscontro
delle informazioni prodotte dalle rete nell’apposito modulo riservato al garante, si
procede allo sviluppo del merito creditizio del soggetto garante, con le stesse modalità previste per il richiedente.
La Banca non ha posto in essere operazioni su derivati creditizi.
2.4 Attività finanziarie deteriorate
La Banca è organizzata con strutture e procedure informatiche per la gestione, la
classificazione e il controllo dei crediti.
Coerentemente con quanto dettato dai principi contabili IAS/IFRS, ad ogni data di
bilancio viene verificata la presenza di elementi oggettivi di perdita di valore (impairment) su ogni strumento finanziario ovvero gruppo di strumenti finanziari.
Le posizioni che presentano un andamento anomalo sono classificate in differenti
categorie di rischio. Sono classificate tra le sofferenze le esposizioni nei confronti
di soggetti in stato di insolvenza o in situazioni sostanzialmente equiparabili; tra le
partite incagliate le posizioni in una situazione di temporanea difficoltà che si prevede possa essere rimossa in un congruo periodo di tempo; come crediti ristrutturati
le posizioni per le quali la banca acconsente, a causa del deterioramento delle
condizioni economico-finanziarie del debitore, ad una modifica delle condizioni
contrattuali originarie. In seguito alla modifica delle disposizioni di vigilanza prudenziale, sono state incluse tra le esposizioni deteriorate anche le posizioni scadute e/o
252
sconfinanti da oltre 90/180 giorni. Questa modifica ha comportato l’introduzione di
una nuova categoria contabile nella quale vengono classificate le posizioni con tali
caratteristiche e l’inclusione dello sconfinamento continuativo tra gli elementi da
considerare ai fini del monitoraggio e della rilevazione dei crediti problematici per
favorire la sistemazione dell’anomalia anteriormente al raggiungimento dei giorni di
sconfinamento previsti per la classificazione del nuovo stato.
La responsabilità e la gestione complessiva dei crediti deteriorati si estrinseca principalmente nel:
-- monitoraggio delle citate posizioni da parte delle Filiali alle quali competono i
controlli di primo livello;
-- concordare da parte dei Capi Zona con il gestore della relazione gli interventi volti
a ripristinare la regolarità andamentale o il rientro delle esposizioni oppure piani
di ristrutturazione;
-- verificare costantemente, da parte dell’Ufficio Legale, l’andamento delle posizioni
anomale (incagliate, in osservazione, ristrutturate e past due) effettuando i necessari solleciti sia nei confronti dei gestori delle posizioni (Capi Zona e Preposti
di Filiale) sia direttamente nei confronti della clientela;
-- provvedere a proporre la normalizzazione delle posizioni anomale o il cambio di
classificazione in caso di ulteriore deterioramento.
Spetta all’Ufficio Controllo Crediti e all’Ufficio Legale proporre agli organi superiori:
-- la classificazione a partite in osservazione o incagliate;
-- le eventuali previsioni di perdita sulle posizioni non a sofferenza;
-- il passaggio a “sofferenza” di quelle posizioni che a causa di sopraggiunte difficoltà non lasciano prevedere alcuna possibilità di normalizzazione.
La metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico commisurato all’intensità degli approfondimenti ed alle risultanze che emergono dal continuo
processo di monitoraggio, tenendo conto dei criteri stabiliti dal Regolamento sul
processo del credito.
La attività di recupero relative alle posizioni classificate a sofferenza sono gestite
esclusivamente dall’Ufficio Legale. Anche in questo caso la metodologia di valutazione delle posizioni segue un approccio analitico, tenendo conto dei criteri stabiliti dal
Regolamento sul processo del credito.
253 _nota INTEGRATIVA
informazioni di natura quantitativa
a. qualità del credito
A.1 ESPOSIZIONI DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI
VALORE, DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE
A.1.1. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per
qualità creditizia (valori di bilancio)
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attivita finanziarie disponibili per la vendita
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
5. Crediti verso clientela
6. Attività finanziarie valutate al fair value
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
Totale 2009
Totale 2008
Sofferenze
13.118
13.118
14.325
Incagli Esposizioni
ristrutturate
84.908 84.908
57.375 Esposizioni
scadute
7.514
7.514
699
Altre
attività
2.475
248.794
Totale
2.475
248.794
44.727
1.540.947
44.727
1.646.487
106
106
1.837.048 1.942.589
1.687.954 1.760.353
Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate
nell’attivo dello Stato patrimoniale.
A.1.2. Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per
qualità creditizia (valori lordi e netti)
Attività deteriorate
In bonis
Totale
Esposizione
Rettifiche Esposizione Esposizione Rettifiche di Esposizione esposizione
lorda specifiche
netta
lorda portafoglio
netta
Netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
X
X
2.475
2.475
2. Attività finanziarie disponibili per la vendita
248.794
248.794
248.794
3. Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
4. Crediti verso banche
44.727
44.727
44.727
5. Crediti verso clientela
120.614
-15.074
105.540 1.542.708
-1.762 1.540.947 1.646.487
6. Attività finanziarie valutate al fair value
X
X
7. Attività finanziarie in corso di dismissione
8. Derivati di copertura
X
X
Totale 2009
120.614
-15.074
105.540 1.836.230
-1.762 1.836.943 1.942.483
Totale 2008
79.257
-6.858
72.399 1.688.464
-2.045 1.687.954 1.760.353
Il totale della tabella corrisponde al totale delle attività finanziarie rappresentate
nell’attivo dello Stato patrimoniale.
254
A.1.3. Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche:
valori lordi e netti
I crediti relativi alla voce in esame, sono tutti in bonis ed esigibili e su di essi pertanto
non si sono operate rettifiche di valore.
Non sono di conseguenza oggetto di compilazione le tavole relative alla “dinamica
delle esposizioni deteriorate”.
A.
a)
b)
c)
d)
ESPOSIZIONI PER CASSA
Sofferenze
Incagli
Esposizioni ristrutturate
Esposizioni Scadute e) Altre attività
Esposizione
lorda
TOTALE A
44.727
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
Rettifiche
di valore
specifiche
X
X
X
X
X
44.727
12.715
12.715
Rettifiche
di valore
di portafoglio
44.727
X
X
Esposizione
netta
44.727
12.715
12.715
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la
vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via
di dismissione.
Le esposizioni “fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da
quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati ecc.) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione,
copertura, ecc).
A.1.4. Esposizioni creditizie per cassa verso banche:
dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Tabella non avvalorata, la Banca non ha esposizioni deteriorate verso banche
A.1.5. Esposizioni creditizie per cassa verso banche:
dinamica delle rettifiche di valore complessive
Tabella non avvalorata, la Banca non ha esposizioni deteriorate verso banche
255 _nota INTEGRATIVA
A.1.6. Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela:
valori lordi e netti
Tipologie esposizioni/valori
A. ESPOSIZIONI PER CASSA
a) Sofferenze
b) Incagli
c) Esposizioni ristrutturate
d) Esposizioni Scadute f) Altre attività
TOTALE A
B. ESPOSIZIONI FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Altre
TOTALE B
Esposizione
lorda
26.545
86.516
Rettifiche
di valore
specifiche
-13.427
-1.608
7.552
1.791.502
1.912.116
2.615
223.361
225.976
-39
X
-15.074
X
Rettifiche
di valore
di portafoglio
X
X
X
X
-1.762
-1.762
X Esposizione
netta
13.118
84.908
7.514
1.789.741
1.895.281
2.615
223.361
225.976
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la
vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via
di dismissione.
Le esposizioni “fuori bilancio” includono tutte le operazioni finanziarie diverse da
quelle per cassa (garanzie rilasciate, impegni, derivati ecc.) che comportano l’assunzione di un rischio creditizio, qualunque sia la finalità di tali operazioni (negoziazione,
copertura, ecc).
A.1.7. Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
A.
B.
B.1
B.2
B.3
C.
C.1
C.2
C.3
C.4
C.5
C.6
D.
Causali/Categorie
Esposizione lorda iniziale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Variazioni in aumento
ingressi da esposizioni creditizie in bonis
trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
uscite verso esposizioni creditizie in bonis
cancellazioni
incassi
realizzi per cessioni trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Esposizione lorda finale
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze
20.879
10.968
8.481
2.007
480
-5.302
-1.390
-3.912
26.545
Incagli
57.675 79.509 77.959 75 1.475 -50.668 -17.930 - -30.154 -2.007 -577 86.516 Esposizioni
ristrutturate Esposizioni
scadute
702
9.881
9.309
572
-3.031
-2.282
-674
-75
7.552
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la
vendita, detenuto sino a scadenza, credit, attività valutate al fair value, attività in via
di dismissione.
256
A.1.8. Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle rettifiche di
valore complessive
Causali/Categorie
A.
B.
B.1.
B.2.
B.3.
C.
C.1.
C.2.
C.3.
C.4.
C.5.
D.
Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Variazioni in aumento
rettifiche di valore
trasferimenti da altre categorie di
esposizioni deteriorate
altre variazioni in aumento
Variazioni in diminuzione
riprese di valore da valutazioni
riprese di valore da incasso
cancellazioni
trasferimenti ad altre categorie di
esposizioni deteriorate
altre variazioni in diminuzione
Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
Sofferenze 6.554
10.706
10.504
11
191
-3.833
-1.652
-791
-1.390 13.427
Esposizioni
scadute
Esposizioni
ristrutturate
Incagli 300 1.490 1.489 1 - -182
-89 -79 -11 -3 1.608 4
39
36
3
-4
-2
-1
-1
39
Le esposizioni per cassa comprendono tutte le attività finanziarie per cassa, qualunque sia il portafoglio di allocazione contabile: negoziazione, disponibile per la
vendita, detenuto sino a scadenza, crediti, attività valutate al fair value, attività in via
di dismissione.
A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING
ESTERNI E INTERNI
A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
per classi di rating esterni
A.
B.
C.
D.
Esposizioni
Esposizioni creditizie per cassa
Derivati
B.1 Derivati finanziari
B.2 Derivati creditizi
Garanzie rilasciate Impegni a erogare fondi
Totale
classe
1
248.626
248.626
Classi di rating esterni
classe
classe
classe
2
3
4
41.873 41.873
classe
5
Senza
rating
1.668.824
2.580
2.580
Totale
1.959.323
2.580
2.580
84.403
154.289
1.910.097
84.403
154.289
2.200.595
classe
6
A.2.2. Distribuzione delle esposizioni per cassa e “fuori bilancio”
per classi di rating interni
Tabella non avvalorata in quanto la Banca non ha esposizioni per cassa e fuori bilancio per classi di rating interni
257 _nota INTEGRATIVA
A.3 DISTRIBUZIONE DELLE ESPOSIZIONI GARANTITE PER
TIPOLOGIA DI GARANZIA
A.3.1 Esposizioni creditizie verso banche garantite
Tabella non avvalorata in quanto la Banca non ha esposizioni creditizie verso banche
garantite.
258
259 _nota INTEGRATIVA
2.
- di cui deteriorate
Esposizione creditizie fuori bilancio garantite
2.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
2.2 parzialmente garantite
- di cui deteriorate
Esposizione creditizie per cassa garantite
1.1 totalmente garantite
- di cui deteriorate
1.2 parzialmente garantite
1.
Valore
esposizione
netta
119.429
62.563
2.527
56.866
2.213
1.386.694
1.349.820
95.090
36.874
Immobili
11.743
8.944
2.799
336
993.333
991.640
76.627
1.693
Titoli
37
29
8
553
425
128
Altre garanzie
Reali
8.294
4.337
273
3.957
696 52.353
42.224
4.221
10.129
Altri derivati
Derivati su crediti
Governi e
Banche centrali
centrali
Altri enti
pubblici
Banche
CLN
Crediti di firma
Garanzie personali (2)
Altri
soggetti
Garanzie reali (1)
Governi e Banche
centrali
Altri enti
pubblici
Altri
Soggetti
57.548
46.333
2.253
11.215
627
317.771
306.592
14.035
11.179
77.622
59.643
17.979
1.364.010
1.340.881
23.129
Totale
(1)+(2)
A.3.2 Esposizioni creditizie verso clientela garantite
Banche
205.394
Totale 2008
5.153
253.779
Totale B
Totale 2009
5.153
X
X
B.3 Altre attività deteriorate
B.4 Altre esposizioni
X
B.2 Incagli
X
B.1 Sofferenze
248.626
B. Esposizioni “fuori bilancio”
Totale A
X
X
248.626
A.4 Esposizioni scadute
A.5 Altre esposizioni
X
A.3 Esposizioni ristrutturate
X
Esposizione Netta
A.2 Incagli
Rettifiche valore
specifiche
X
Rettifiche valore di
portafoglio
A.1 Sofferenze
A. Esposizioni per cassa
Esposizioni/Controparti
Esposizione netta
422
560
152
152
408
407
Rettifiche valore
specifiche
X
X
Rettifiche valore di
portafoglio
X
X
X
X
X
X
X
Esposizione netta
20.986
6.546
52
52
6.495
6.480
15
Rettifiche valore
specifiche
X
X
Rettifiche valore di
portafoglio
2
X
X
X
2
2
X
X
X
X
Esposizione netta
1
168
168
168
Rettifiche val.
specifiche
X
X
Rettifiche valore di
portafoglio
Imprese di
assicurazione
X
X
X
X
X
X
X
1.315.573
1.606.462
193.134
190.519
65
2.550
1.413.328
1.320.090
6.930
76.620
9.688
Imprese non finanziarie
Esposizione netta
Società finanziarie
5.686
13.044
X
13.044
X
36
1.565
11.443
Rettifiche valore
specifiche
Altri enti pubblici
1.822
1.576
X
X
X
1.576
1.576
X
X
X
X
Rettifiche valore di
portafoglio
260
Esposizione netta
363.277
258.763
32.507
32.507
226.257
213.970
584
8.273
3.430
Altri soggetti
1.170
2.030
X
2.030
X
3
43
1.984
Rettifiche valore
specifiche
Governi
Rettifiche valore di
portafoglio
221
183
X
X
X
183
183
X
X
X
X
B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE
B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore bilancio)
B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso clientela (valore di bilancio)
A. Esposizioni per cassa
A.1 Sofferenze
13.118 13.427
A.2 Incagli
84.908
1.608
A.3 Esposizioni ristrutturate
A.4 Esposizioni scadute
7.514
39
A.5 Altre esposizioni
1.789.741
1.762
Totale
1.895.281 16.835
B. Esposizioni “fuori bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
2.550
B.3 Altre attività deteriorate
65
B.4 Altre esposizioni
228.363
Totale
230.978
Totale 2009 2.126.259 16.835
Totale 2008 1.905.653
8.900
Rettifiche
Esposizione netta
valore complessive
Resto del mondo
valore complessive
Esposizione netta
Rettifiche
Asia
valore complessive
Rettifiche
Esposizione netta
Rettifiche
America
valore complessive
Esposizione netta
Rettifiche
Esposizioni/Aree geografiche
Altri Paesi europei
valore complessive
Esposizione netta
Italia
20
20
20
B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio”
verso banche (valore di bilancio)
Italia
Esposizioni/Aree
geografiche
A. Esposizioni per
cassa
Altri Paesi europei
America
Asia
Resto del mondo
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
Esposizione
netta
Rettifiche
valore
complessive
A.1 Sofferenze
A.2 Incagli
A.3 Esposizioni
ristrutturate
A.4 Esposizioni
scadute
A.5 Altre esposizioni
44.727
Totale A
44.727
B. Esposizioni “fuori
bilancio”
B.1 Sofferenze
B.2 Incagli
B.3 Altre attività
deteriorate
B.4 Altre esposizioni
10.504
Totale B
10.504
Totale 2009
55.231
Totale 2008
89.725
261 _nota INTEGRATIVA
B.4 Grandi rischi
a) Ammontare
b) Numero
34.428
1
C. OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE E DI CESSIONE DELLE ATTIVITÀ
C.1 Operazioni di cartolarizzazione
La Banca non ha in essere operazioni di cartolarizzazione
C.2 Operazioni di cessione
C.2.1 Attività finanziarie cedute non cancellate
Attività
finanziarie
detenute per la
negoziazione
Forme tecniche/
Portafoglio
A
A. Attività per cassa
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. O.I.C.R.
4. Finanziamenti
B. Strumenti derivati
Totale 2009
di cui deteriorate
Totale 2008
di cui deteriorate
B C
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
A B C
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
B C A B C
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
A
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
A B C A B C
Totale
2009
147.095
X
X
X
X
147.095
141.742
2008
147.095
X X
X
X
X
X
X
X
X X
X X
X X X
X X X
X
X
X
X
X
X X
X X X
X
141.742
147.095
141.742
Legenda:
A = attività finanziarie cedute rilevate per intero (valore di bilancio)
B = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (valore di bilancio)
C = attività finanziarie cedute rilevate parzialmente (intero valore)
C.2.2 Passività finanziarie a fronte di attività finanziarie cedute non cancellate
Attività
finanziarie
detenute
per la
negoziazione
Passività/Portafoglio attività
1. Debiti verso clientela
a) a fronte di attività rilevate per intero
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
2. Debiti verso banche
a) a fronte di attività rilevate per intero
b) a fronte di attività rilevate parzialmente
Totale 2009
Totale 2008
262
Attività
finanziarie
valutate al
fair value
Attività
finanziarie
disponibili
per la
vendita
Attività
finanziarie
detenute
sino alla
scadenza
Crediti
verso
banche
Crediti
verso
clientela
147.227
147.227
147.227
141.742 Totale
147.227
147.227
147.227
141.742
sezione 2 _rischi di mercato
2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali
La Banca non svolge attività di negoziazione con pura finalità speculativa: i titoli del
portafoglio di negoziazione sono detenuti in un’ottica di complementarietà con il portafoglio bancario. La strategia sottostante alla negoziazione in proprio risponde sia ad
esigenze di tesoreria, costituendo i titoli una riserva di liquidità secondaria, nonché
all’obiettivo di massimizzare il profilo di rischio/rendimento degli investimenti di
portafoglio nelle componenti rischio di tasso e rischio di credito della controparte.
Le fonti del rischio tasso di interesse sono rappresentate dall’operatività in titoli
obbligazionari.
B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse
e del rischio di prezzo
Rischio di tasso di interesse – Portafoglio di negoziazione di vigilanza
A seguito dell’entrata in vigore della nuova regolamentazione prudenziale (Circolare
n. 263/06 della Banca d’Italia) la Banca ha adottato la metodologia standardizzata
(Circ. 229/99 della Banca d’Italia, Titolo IV, Cap. 3) per la determinazione dei requisiti
patrimoniali e per il monitoraggio dei rischi di mercato;
In particolare, per i titoli di debito il “rischio generico”, ovvero il rischio di perdite
causate da una avversa variazione del livello dei tassi di interesse, è misurato tramite
il “metodo basato sulla scadenza” che prevede la distribuzione, distintamente per
ciascuna valuta, delle posizioni in fasce temporali di vita residua di riprezzamento
del tasso di interesse; le posizioni così allocate sono opportunamente compensate
per emissione, fascia temporale e gruppi di fasce temporali. Il requisito è dato dalla
somma dei valori delle posizioni residue e delle posizioni ponderate compensate.
La gestione del rischio di tasso del portafoglio di negoziazione è effettuata dall’Area
Finanza in base a limiti e deleghe definiti direttamente dal CdA, mentre le attività
di misurazione, controllo e verifica del rischio di tasso sono demandate all’Ufficio
Controllo di Gestione.
Ai fini gestionali la banca utilizza una misura di rischio, Valore a Rischio-Var ed ha
aderito al Servizio Finanza Istituzionale di Cassa Centrale Banca (Trento).
La misurazione e la gestione del rischio di tasso di interesse del portafoglio di investimento viene supportata da reportistiche che evidenziano il valore a rischio (Var,
Value at Risk) del portafoglio, calcolato impiegando la metodologia Riskmetrics, su
un orizzonte temporale di 10 giorni, con un intervallo di confidenza del 99%. Tale
reportistica, disponibile periodicamente, consente di evidenziare la perdita massima
potenziale sull’orizzonte temporale definito, tenendo conto non solo del rischio tasso,
ma degli ulteriori fattori di rischio azionario e rischio di cambio, nonché dell’effetto
diversificazione.
Il modello di misurazione del rischio di tasso non è utilizzato per la determinazione
dei requisiti patrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della
gestione e del controllo interno del rischio.
In particolare sul fronte del monitoraggio del rischio è stato definito da parte del
Consiglio di Amministrazione, un limite di Var massimo per delimitare l’attività di
asset allocation del portafoglio di investimento svolta dall’Area Finanza.
263 _nota INTEGRATIVA
La Banca si avvale inoltre del supporto consulenziale di Cassa Centrale Banca mediante l’adesione al Servizio Finanza Istituzionale.
Rischio di prezzo _Portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il rischio di prezzo è rappresentato dalle perdite potenziali che possono derivare da
oscillazioni sfavorevoli dei prezzi di mercato.
La Banca svolge attività di negoziazione in proprio di strumenti finanziari esposti al
rischio di prezzo.
Tale attività di negoziazione riguarda titoli di stato negoziati sui mercati obbligazionari
come previsto da apposita delibera del Consiglio di Amministrazione.
La strategia sottostante alla negoziazione di questi strumenti finanziari si pone
l’obiettivo di massimizzare il profilo complessivo di rischio/rendimento. Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una
successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel
breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita con una opportuna
diversificazione degli investimenti.
Il rischio prezzo del portafoglio di negoziazione è monitorato sia tramite analisi delle
esposizioni quotate e non quotate, sia attraverso la determinazione dell’esposizione
per singolo mercato, ovvero dell’esposizione complessiva per ciascun paese.
Il rischio di prezzo del portafoglio di negoziazione è gestito dall’Area Finanza sulla
base di deleghe che ne circoscrivono l’esposizione in termini di ammontare massimo
investito, di mercati di quotazione, di paesi di residenza degli enti emittenti e di valore
percentuale massimo di minusvalenze (soglia di attenzione).
La misurazione e la gestione del rischio di prezzo del portafoglio di investimento
viene supportata da reportistiche di Valore a rischio (Var, Value at Risk), calcolate con
la metodologia Riskmetrics, su un orizzonte temporale di 10 giorni, con un intervallo
di confidenza del 99% rese disponibili giornalmente da Cassa Centrale Banca.
Il modello di misurazione del rischio di prezzo non è utilizzato per la determinazione
dei requisiti patrimoniali ma rappresenta uno strumento a supporto della gestione
e del controllo interno del rischio.
264
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (per data
di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari
Valuta di denominazione (242) – Euro
Tipologia/Durata residua
a vista fino a 3
mesi
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
1.2 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 P.C.T. passivi
2.2 Altre passività
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante - Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo
sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
da oltre
3 mesi
fino a
6 mesi
da oltre
1 anno
fino a
5 anni
oltre
10
anni
da oltre
5 anni
fino a
10 anni
durata
indeterminata
11.704
11.704
3.000
278
278
278
-
2.722
2.722
1.361
1.361
11.704
3.178
8.527
da oltre
6 mesi
fino a
1 anno
2. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione delle esposizioni in titoli di
capitale e indici azionari per i principali Paesi del mercato di quotazione
Tabella non avvalorata
2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO - PORTAFOGLIO BANCARIO
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di
tasso di interesse e del rischio di prezzo
Rischio di tasso di interesse _Portafoglio Bancario
Principali fonti del rischio di tasso di interesse
Le fonti del rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Banca sono individuabili
principalmente nei processi del credito, della raccolta e della finanza, essendo il
portafoglio bancario costituito prevalentemente da crediti e dalle varie forme di
raccolta dalla clientela.
265 _nota INTEGRATIVA
In particolare, il rischio di tasso di interesse da “fair value” trae origine dalle poste
a tasso fisso, mentre il rischio di tasso di interesse da “flussi finanziari” trae origine
dalle poste a tasso variabile.
Tuttavia, nell’ambito delle poste a vista sono normalmente ravvisabili comportamenti
asimmetrici a seconda che si considerino le voci del passivo o quelle dell’attivo;
mentre le prime, essendo caratterizzate da una maggiore vischiosità, afferiscono
principalmente al rischio da “fair value”, le seconde, più sensibili ai mutamenti del
mercato, sono riconducibili al rischio da “flussi finanziari”.
La Banca ha posto in essere opportune misure di attenuazione e controllo finalizzate a evitare la possibilità che vengano assunte posizioni eccedenti un determinato
livello di rischio obiettivo.
Tali misure di attenuazione e controllo trovano codificazione nell’ambito delle normative aziendali volte a disegnare processi di monitoraggio fondati su limiti di posizione
e sistemi di soglie di attenzione in termini di capitale interno al superamento delle
quali scatta l’attivazione di opportune azioni correttive.
La Banca ha individuato nell’Area Finanza la struttura deputata a presidiare e coordinare il processo organizzativo finalizzato alla gestione del rischio di tasso sul
portafoglio Bancario.
Per quanto concerne la metodologia di misurazione del rischio e di quantificazione del corrispondente capitale interno, la Banca ha deciso di utilizzare l’algoritmo
semplificato descritto nell’Allegato C, Titolo III, Cap.1 della Circolare n. 263/06 della
Banca d’Italia.
Attraverso tale metodologia viene stimata la variazione del valore economico del
portafoglio bancario a fronte di una variazione ipotetica dei tassi di interesse pari a
200 punti base.
L’applicazione della citata metodologia semplificata si basa sui seguenti passaggi
logici.
1) Definizione del portafoglio bancario: costituito dal complesso delle attività e passività non rientranti nel portafoglio di negoziazione ai fini di vigilanza.
2) Determinazione delle “valute rilevanti”, le valute cioè il cui peso misurato come
quota sul totale attivo oppure sul passivo del portafoglio bancario risulta superiore al 5%. Ciascuna valuta rilevante definisce un aggregato di posizioni. Le valute il
cui peso è inferiore al 5% sono aggregate fra loro.
3) Classificazione delle attività e passività in fasce temporali: sono definite 14 fasce
temporali. Le attività e passività a tasso fisso sono classificate in base alla loro
vita residua, quelle a tasso variabile sulla base della data di rinegoziazione del
tasso di interesse. Specifiche regole di classificazione sono previste per alcune
attività e passività.
4) Ponderazione delle esposizioni nette di ciascuna fascia: in ciascuna fascia le
posizioni attive e passive sono compensate, ottenendo una posizione netta. La
posizione netta per fascia è moltiplicata per il corrispondente fattore di ponderazione. I fattori di ponderazione per fascia sono calcolati come prodotto tra una
approssimazione della duration modificata relativa alla fascia e una variazione
ipotetica dei tassi (pari a 200 punti base per tutte le fasce).
5) Somma delle esposizioni nette ponderate delle diverse fasce: l’esposizione ponderata netta dei singoli aggregati approssima la variazione di valore attuale delle
poste denominate nella valuta dell’aggregato nell’eventualità dello shock di tasso
ipotizzato.
6) Aggregazione nelle diverse valute attraverso la somma dei valori assoluti delle
esposizioni ponderate nette per aggregato. Il valore ottenuto rappresenta la variazione di valore economico aziendale a fronte dello scenario ipotizzato.
7) Determinazione dell’indicatore di rischiosità rappresentato dal rapporto tra il
valore somma ottenuto e il valore del Patrimonio di Vigilanza.
266
Le disposizioni della citata normativa prudenziale che disciplinano il processo di
auto-valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP – Internal Capital Adequacy
Assessment Process) definiscono una soglia di attenzione del cennato indicatore di
rischiosità ad un valore pari al 20%. Nel caso in cui tale indicatore assuma valori superiori alla soglia di attenzione, la Banca d’Italia approfondisce con la banca i risultati
e si riserva di adottare opportuni interventi.
La Banca effettua, inoltre, prove di stress, attraverso la citata metodologia e considerando un incremento di 100 bp dello shock di tasso.
Il monitoraggio all’esposizione al rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario
avviene su base trimestrale.
L’attività di gestione e monitoraggio del rischio tasso si avvale del supporto di un
insieme di reportistiche di ALM disponibili con cadenza mensile, che integrano le
determinazioni rivenienti dall’impiego del cennato algoritmo semplificato. La Banca
aderisce infatti al Servizio ALM, nato in seno agli organismi centrali del movimento
cooperativo (Phoenix, Cassa Centrale Banca e Informatica Bancaria Trentina).
Nell’ambito dell’analisi di ALM Statico il monitoraggio del rischio di tasso con riferimento all’impatto sul margine di interesse si concretizza con l’analisi del Report di
Repricing.
In esso le poste di attivo e passivo e derivati sensibili ai tassi di interesse, importate
a livello di singolo rapporto dal dipartimentale, vengono rappresentate su predefiniti
scaglioni temporali in ragione delle rispettive scadenze di riprezzamento.
Dall’analisi dei gap di repricing ottenuti nei diversi periodi si deriva la sensibilità del
margine di interesse conseguente a scenari di shock di tasso.
Nello stesso contesto statico l’analisi dell’impatto sul patrimonio netto conseguente
a diverse ipotesi di shock di tasso viene supportata dal Report di Sensitività, nel
quale viene stimato l’impatto sul valore attuale delle poste di attivo, passivo e derivati conseguente alle ipotesi di spostamento della curva dei rendimenti di +/- 100
e +/- 200 punti base.
Un’attività di controllo e gestione più sofisticata dell’esposizione complessiva a
rischio tasso dell’istituto avviene mediante le misurazioni offerte nell’ambito dei
Reports di ALM Dinamico. In particolare si procede ad analizzare la variabilità sia del
margine di interesse che del patrimonio netto in diversi scenari di cambiamento dei
tassi di interesse e di evoluzione della banca su un orizzonte temporale di 12 mesi.
La simulazione impiega un’ipotesi di costanza delle masse della banca all’interno
dell’orizzonte di analisi dei 12 mesi, andando a isolare la variabilità di margine e patrimonio nei diversi contesti. Un’ulteriore analisi viene effettuata facendo riferimento
ad una situazione di stress che si articola in due violenti spostamenti rispettivamente
al rialzo e al ribasso della curva dei rendimenti con marcata modifica della forma
stessa, ricavati da un’analisi storica della dinamica della curva dei tassi negli ultimi
15 anni.
Le analisi di ALM, prodotte mensilmente, vengono presentate dalla Direzione Organizzativa (Ufficio Controllo di Gestione) al Direttore Generale, il quale riporta in CdA,
trimestralmente, le valutazioni circa l’andamento dell’esposizione al rischio tasso
dell’istituto, con riferimento al rischio sul margine e rischio sul patrimonio, avvalendosi allo scopo del servizio di consulenza promosso da Cassa Centrale Banca.
Rischio di prezzo _portafoglio bancario
Il portafoglio bancario accoglie particolari tipologie di investimenti in titoli di capitale,
aventi la finalità di perseguire determinati obiettivi strategici di medio/lungo periodo.
Nel portafoglio bancario sono presenti per lo più partecipazioni che costituiscono
cointeressenze in società appartenenti al sistema del Credito Cooperativo e/o in
società e/o enti strumentali allo sviluppo dell’attività della Banca.
Ad oggi, vista l’attuale operatività, non sono poste in essere operazioni di copertura
del rischio di prezzo.
B. Attività di copertura del fair value
267 _nota INTEGRATIVA
La Banca ha in essere operazioni di copertura gestionale da variazioni del fair value,
per la cui rappresentazione contabile si avvale di quanto disposto dalla c.d. Fair Value
Option.
Nel corso del 2009 la Banca ha posto in essere operazioni di copertura gestionale
da variazioni del fair value per la cui rappresentazione contabile si avvale della metodologia prevista dal c.d. Hedge Accounting.
La strategia adottata nel corso dell’anno dalla Banca mira a contenere il rischio tasso e a stabilizzare il margine di interesse. Le principali tipologie di derivati utilizzati
sono rappresentate da interest rate swap (IRS). Le attività e le passività coperte, sono
principalmente rappresentate da prestiti obbligazionari emessi dalla banca.
La Banca si è dotata dei necessari presidi organizzativi per una gestione consapevole delle operazioni di copertura e dei rischi connessi mediante l’adozione di una
specifica politica di applicazione del modello di Hedge Accounting. Inoltre è stato
assegnato al Risk Controller la verifica ed il monitoraggio, almeno con cadenza trimestrale, tramite la specifica procedura messa a disposizione dall’outsourcer informatico (Phoenix spa), della sussistenza delle condizioni di efficacia con riferimento
sia ai periodi futuri (c.s. test prospettico), che con riferimento ai periodi trascorsi (c.d.
test retrospettivo).
C. Attività di copertura dei flussi finanziari
La Banca non pone in essere operazioni di copertura di cash flow, ossia coperture
dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari associati a strumenti finanziari a
tasso variabile.
268
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento)
delle attività e delle passività finanziarie
Valuta di denominazione: Euro
Tipologia/Durata residua
1. Attività per cassa
1.1 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
1.2 Finanziamenti a banche
1.3 Finanziamenti a clientela
- c/c
- altri finanziamenti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2. Passività per cassa
2.1 Debiti verso clientela
- c/c
- altri debiti
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.2 Debiti verso banche
- c/c
- altri debiti
2.3 Titoli di debito
- con opzione di rimborso
anticipato
- altri
2.4 Altre passività
- con opzione di rimborso
anticipato
- altre
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
- Altri derivati
+ posizioni lunghe
+ posizioni corte
a vista
1.400.573
fino a 3
mesi
da oltre 3 da oltre 6
mesi
mesi
fino a 6
fino a 1
mesi
anno
128.651
18.423
80.077
da oltre 1
anno
fino a 5
anni
da oltre 5
anni
fino a 10
anni
41.965
29.872
177.031
120.697
98.221
84.622
29.872
120.697
84.622
oltre 10
anni
13.837
18.423
11.193
99.035
80.077
12.092
56.334
13.599
13.837
99.035
80.077
12.092
56.334
13.599
13.837
945.395
78.564
71.658
8.056
44.547
12.892
13.837
59.567
1.447.430
685.720
507.935
177.785
20.471
140.664
8.419
94.867
4.036
11.788
708
30.679
1.369.894
364.932
1.004.962
177.785
11.609
523
11.086
750.101
324
140.340
94.867
750.101
140.340
94.867
17.636
136.032
72.261
5.335
107.919
388
33
17.636
17.636
29
17.606
136.032
6.224
5.509
715
129.808
28.000
101.808
72.261
5.009
3.190
1.819
67.252
20.000
47.252
5.335
5.335
5.290
45
107.919
6.859
6.628
230
101.060
101.060
388
388
64
324
33
33
32
1
324
269 _nota INTEGRATIVA
durata
indeterminata
2.3 Rischio di cambio
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di
cambio
Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse
variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute dalla Banca,
indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Rientra in tale tipologia di rischio
anche la posizione netta generale in oro ed altri metalli preziosi.
Sulla base di quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia, le BCC
nell’esercizio dell’attività in cambi non possono assumere posizioni speculative e
devono contenere l’eventuale posizione netta aperta in cambi entro il 2% del patrimonio di vigilanza (Cfr. Circ. 229/99 Titolo VII, Cap. 1). Inoltre, per effetto di tale
ultimo vincolo normativo sono escluse - anche secondo la nuova regolamentazione
prudenziale - dalla disciplina relativa al calcolo dei requisiti patrimoniali per tale
tipologia di rischio.
Nel corso dell’esercizio la Banca non ha assunto posizioni speculative in attività in
cambi. In ogni caso la Banca limita l’eventuale posizione netta in cambi a non oltre
il 2% del patrimonio di vigilanza.
L’esposizione al rischio di cambio è determinata attraverso una metodologia che
ricalca quanto previsto dalla normativa di Vigilanza in materia.
La sua misurazione si fonda, quindi, sul calcolo della “posizione netta in cambi”,
cioè del saldo di tutte le attività e le passività (in bilancio e “fuori bilancio”) relative a
ciascuna valuta, ivi incluse le operazioni in euro indicizzate all’andamento dei tassi
di cambio di valute.
La gestione del rischio cambio di posizioni aperte nel rispetto dei limiti normativi
ed in coerenza con le scelte di investimento valutate dal Direttore Generale avviene
nell’alveo della documentazione ed approccio già delineato per il rischio tasso e
rischio di prezzo del portafoglio di investimento.
Anche la misurazione e la gestione del rischio di cambio viene supportata da reportistiche recanti il valore a rischio (Var, Value at Risk) del portafoglio, calcolato con la
metodologia Riskmetrics, su un orizzonte di valutazione di 10 giorni, con un intervallo
di confidenza del 99% rese disponibili da Cassa Centrale Banca.
Il modello di misurazione del rischio di cambio non è utilizzato per la determinazione
dei requisiti patrimoniali, ma rappresenta uno strumento interno a supporto della
gestione e del controllo interno del rischio.
B. Attività di copertura del rischio di cambio
La Banca, non assumendo esposizioni in divisa, non pone in essere operazioni di
copertura.
270
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività,
delle passività e dei derivati
Voci
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
A.3 Finanziamenti a banche
A.4 Finanziamenti a clientela
A.5 Altre attività finanziarie
B. Altre attività
C. Passività finanziarie
C.1 Debiti verso banche
C.2 Debiti verso clientela
C.3 Titoli in circolazione
C.4 Altre passività finanziarie
D. Altre passività
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
Totale attività
Totale passività
Sbilancio (+/-)
Sterline
Yen
Dollari
972
323 108
18
108
18 - 1 108
- 2.850
1.432
1.418 2.735
2.725
10
- 2.850
271 _nota INTEGRATIVA
108
109
108
1
valute
230
15
-
230
11
15
15
18 - 18 18
18 -
Altre
svizzeri
15
-
8
1.307
632 675
Franchi
canadesi
1.295
Valute
Dollari
USA
230
3
227
- 26
15
11
230
230
-
2.4 Gli Strumenti Derivati
A. Derivati finanziari
A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo e medi
2009
Tipologia operazioni/Sottostanti
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Controparti
centrali
Over the counter
-
-
Totale
Valori medi
272
2.749
2.749 2.749
1.693 Controparti
centrali
Over the counter
2008
-
-
A.2 Portafoglio bancario: valori nozionali di fine periodo e medi
A.2.1 di copertura
Tipologia derivati/Sottostanti
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
2009
Over the counter Controparti centrali
65.000
65.000
Over the counter
2008
Controparti centrali
65.000
19.166
A.2.2 Altri derivati
Tipologia derivati/Sottostanti
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
2. Titoli di capitale e indici azionari
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
3. Valute e oro
a) Opzioni
b) Swap
c) Forward
d) Futures
e) Altri
4. Merci
5. Altri sottostanti
Totale
Valori medi
2009
Over the counter Controparti centrali
84.060
84.060
43
43
84.103
169.648
273 _nota INTEGRATIVA
Over the counter
2008
Controparti centrali
A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo - ripartizione per prodotti
Tipologia operazioni/Sottostanti
A. Portafoglio di negoziazione
di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario:
di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario:
altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
274
Fair value positivo
Totale 2009
Totale2008
Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali
43
43
106
106
2.431
2.431
2.580 A.4 Derivati finanziari: fair value lordo negativo - ripartizione per prodotti
Tipologia operazioni/Sottostanti
A. Portafoglio di negoziazione
di vigilanza
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
B. Portafoglio bancario:
di copertura
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
C. Portafoglio bancario:
altri derivati
a) Opzioni
b) Interest rate swap
c) Cross currency swap
d) Equity swap
e) Forward
f) Futures
g) Altri
Totale
Fair value negativo
2009
2008
Over the counter Controparti centrali Over the counter Controparti centrali
42
42
275 _nota INTEGRATIVA
42 1. Titoli di debito e tassi d’interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2. Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3. Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4. Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
1.374
42
1
13
Altri soggetti
Imprese non
finanziarie
Società di
assicurazioni
Società finanziarie
Banche
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Altri enti pubblici
Governi e Banche
Centrali
A.5 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali
fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi
di compensazione
1.374
1
42
13
A.6 Derivati finanziari OTC - portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali
fair value lordi positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di
compensazione
Tabella non avvalorata.
276
Altri soggetti
Imprese non
finanziarie
Banche
Società di
assicurazioni
Società
finanziarie
1. Titoli di debito e tassi d’interesse
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
2. Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
3. Valute e oro
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
4. Altri valori
- valore nozionale
- fair value positivo
- fair value negativo
- esposizione futura
Altri enti
pubblici
Contratti non rientranti in accordi di
compensazione
Governi
e Banche
Centrali
A.7 Derivati finanziari OTC - portafoglio di bancario: valori nozionali, fair value lordi
positivi e negativi per controparti - contratti non rientranti in accordi di compensazione
149.060
2.537
505
A.8 Derivati finanziari OTC - portafoglio di bancario: valori nozionali, fair value lordi
positivi e negativi per controparti - contratti rientranti in accordi di compensazione
Tabella non avvalorata
A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali
Sottostanti/vita residua
A. portafoglio di negoziazione di vigilanza
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
A.4 Derivati finanziari su altri valori
B. portafoglio bancario
B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d’interesse
B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari
B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro
B.4 Derivati finanziari su altri valori
Totale 2009
Totale 2008
277 _nota INTEGRATIVA
Fino a
1 anno
2.749
2.749
48.000
48.000
50.749
200.095
oltre
1 anno e fino
a 5 anni
101.060
101.060
101.060
74.060
oltre
5 anni
Totale
151.809
274.156
B. Derivati creditizi
A fine esercizio la Banca non ha derivati creditizi
C. Derivati finanziari e creditizi
A fine esercizio la Banca non ha derivati creditizi
sezione 3 _rischio di liquidità
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di
misurazione del rischio di liquidità
Si definisce rischio di liquidità la possibilità che la Banca non riesca a mantenere i
propri impegni di pagamento a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding
liquidity risk) e/o di vendere attività sul mercato (asset liquidity risk) per far fronte allo
sbilancio da finanziare ovvero del fatto di essere costretta a sostenere costi molto alti
per far fronte ai propri impegni.
Il controllo sul rischio di liquidità viene effettuato con cadenza giornaliera, mensile
e trimestrale.
Le fonti del rischio di liquidità a cui è esposta la Banca sono individuabili principalmente nei processi della Finanza/Tesoreria, della Raccolta e del Credito.
L’obiettivo del controllo della posizione di liquidità, di breve e medio/lungo periodo, è
di garantire il mantenimento di riserve di liquidità sufficienti ad assicurare la solvibilità nel breve termine ed, al tempo stesso, il mantenimento di un sostanziale equilibrio
fra le scadenze medie di impieghi e raccolta.
La gestione operativa della liquidità è affidata, per specifiche competenze, all’Area
Finanza, che si avvale delle previsioni di impegno e, in particolare, dei flussi di cassa
in scadenza, rilevati tramite la procedura C.R.G. di Iccrea Banca (conto di regolamento giornaliero) oltre che delle indicazioni fornite dalla Direzione Amministrativa in
quanto unità organizzativa deputata al monitoraggio dei flussi finanziari attraverso lo
scadenziario dei flussi in entrata e in uscita.
La gestione operativa del rischio di liquidità è di competenza dell’Area Finanza, mentre l’attività di monitoraggio e misurazione del rischio è in capo alla Funzione di Risk
Controlling.
La Banca misura, monitora e controlla la propria posizione di liquidità di breve periodo (fino a 12 mesi) sulla base del calcolo degli sbilanci (gap) periodali e cumulati
della maturity ladder elaborata nell’ambito delle nuove disposizioni di vigilanza prudenziale.
La maturity ladder utilizzata dalla Banca impiega, quale principale fonte alimentante,
i dati estratti dal dipartimentale della Banca con frequenza mensile alla data di fine
mese.
In particolare, essa è stata costruita sulla base del cd. “metodo ibrido”, intermedio tra
l’”approccio degli stock” e quello dei “flussi di cassa”; tale metodo, oltre ad allocare i
flussi di cassa delle poste attive e passive sulla base della loro vita residua, prevede la
categoria rappresentata dallo stock di attività finanziarie prontamente monetizzabili
(APM), ossia le disponibilità di base monetaria e le attività rapidamente convertibili
in base monetaria attraverso la liquidazione delle relative posizioni e/o l’ottenimento
di linee di credito concedendole in garanzia.
L’allocazione nelle varie fasce temporali dei flussi di cassa generati dalle diverse tipologie di poste attive (diverse da quelle ricomprese nelle APM) e passive è effettuata
sulla base dei seguenti criteri:
-- collocazione in base alle rispettive date di regolamento e/o esigibilità dei flussi
certi originati da poste patrimoniali con scadenze contrattualmente determinate.
Le poste attive relative ad operazioni creditizie nei confronti della clientela ordina-
278
ria sono considerate al netto di uno scarto determinato in funzione delle rettifiche
di valore mediamente operate dalla Banca;
-- posizionamento nella fascia “a vista” dei flussi relativi ai rapporti interbancari a
vista e alle poste patrimoniali ad utilizzo incerto (poste a vista, linee di credito,
garanzie) per una quota parte determinata mediante l’applicazione di coefficienti
di tiraggio delle poste stesse definiti sulla base di valutazioni judgement-based e/o
di quanto previsto nel “modello di valutazione MID” e delle prassi in materia seguite
dai principali gruppi bancari italiani;
-- posizionamento dei flussi stimati relativi ad operazioni future nelle presumibili date
di scadenza/realizzazione degli eventi che li genera (imposte, dividendi, ecc.).
I flussi di cassa immediatamente realizzabili dall’utilizzo dei titoli rientranti tra le APM
sono, invece, determinati applicando un haircut, normalmente del 5%, in considerazione di uno scarto medio prudenziale individuato sulla base di quelli applicati
nell’ambito delle operazioni di rifinanziamenti presso la Banca Centrale Europea.
Tale ripartizione dei flussi di cassa delle poste attive e passive sulle fasce temporali
della maturity ladder è volta a riflettere le aspettative della Banca ed è, quindi, relativa ad un quadro di operatività ordinaria o moderatamente teso sotto il profilo della
liquidità.
La Banca si è dotata di un Regolamento sul Processo di Gestione del Rischio di Liquidità sulla base dello standard di liquidity policy elaborato, alla luce delle linee guida
in materia fornite dalla Circolare n. 263/06 della Banca d’Italia, nell’ambito del citato
progetto di Categoria “Basilea 2”.
Di seguito sono descritti sinteticamente i principali contenuti definiti nell’ambito del
suddetto standard di liquidity policy.
Modello organizzativo di gestione e controllo della liquidità in condizioni di normale operatività articolato in due parti fondamentali:
-- assegnazione di ruoli e responsabilità agli organi di governo ed alle funzioni
aziendali coinvolte nel processo;
-- disegno di tre distinti processi operativi:
•• definizione degli indirizzi strategici: riguarda la definizione delle strategie,
delle politiche organizzative, della struttura dei limiti e delle deleghe operative, delle metodologie per l’analisi e il presidio del rischio di liquidità e la
definizione del piano di funding;
•• gestione e controllo della liquidità operativa: in cui sono delineate le attività finalizzate a garantire la capacità della Banca di far fronte agli impegni
di pagamento per cassa, previsti e imprevisti, di breve termine (fino a 12
mesi). Il modello organizzativo prevede una netta separazione tra le attività
di gestione e le attività di controllo. Tale segregazione è volta a mantenere
una separazione tra funzione organizzativa di business e funzione organizzativa di controllo;
•• gestione e controllo della liquidità strutturale (oltre 12 mesi): in cui sono
articolate le attività volte a mantenere un adeguato rapporto tra passività
complessive e attività a medio/lungo termine al fine di evitare pressioni
sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. Anche in questo caso,
per la medesima finalità, le attività di gestione sono separate da quelle di
controllo.
Predisposizione del Piano di emergenza (Contingency Funding Plan) attraverso la
definizione degli stati (di ordinaria operatività, allerta, allarme) e degli strumenti
(indicatori di preallarme, procedure di monitoraggio, procedure di gestione degli
stati di non ordinaria operatività, ruoli e responsabilità degli organi di governo e
delle unità organizzative coinvolte) operativi di riferimento.
Con riferimento alla liquidità operativa la Banca monitora e controlla la propria posizione di liquidità verificando sia gli sbilanci periodali (gap periodali), sia gli sbilanci
279 _nota INTEGRATIVA
cumulati (gap cumulati) sulle diverse fasce temporali della maturity ladder mediante
i report prodotti mensilmente nell’ambito del Servizio ALM di Cassa Centrale Banca
cui la Banca aderisce.
In particolare il Report di liquidità statica consente di sintetizzare la capacità di
copertura dei fabbisogni di liquidità a 1 mese e a 12 mesi, quantificati in base agli
elementi metodologici sopra esposti relativi ad uno scenario di moderata tensione,
tramite l’utilizzo delle APM della Banca, nonché analizzare il posizionamento relativo
della stessa nei confronti di diversi sistemi di riferimento relativi al movimento del
credito cooperativo.
L’attività di programmazione e verifica periodica dello sviluppo di impieghi e raccolta
viene effettuata mediante il Report di Liquidità Gestionale nell’ambito del quale la
Banca simula l’andamento prospettico della liquidità aziendale in funzione delle
proprie aspettative di crescita nei successivi 12 mesi in modo da assicurare costante coerenza tra le politiche di raccolta, di impiego e lo sviluppo del piano operativo
annuale.
Con riferimento alla gestione della liquidità strutturale, la Banca utilizza il Report di trasformazione delle scadenza disponibile mensilmente nell’ambito del Servizio ALM.
Il report in oggetto misura la durata e la consistenza di impieghi a clientela, raccolta
da clientela a scadenza e mezzi patrimoniali disponibili al fine di proporre degli indicatori sintetici utili per giudicare la coerenza e la sostenibilità nel tempo della struttura
finanziaria della Banca. Anche in questo ambito la Banca può verificare la propria
posizione relativa nell’ambito di diversi sistemi di confronto aventi ad oggetto Banche
di Credito Cooperativo aderenti al Servizio Alm.
Le risultanze delle analisi effettuate vengono presentate mensilmente al Direttore
Generale e trimestralmente al Consiglio di Amministrazione.
INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA
1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività
e passività finanziarie - Valuta di denominazione: Euro
Voci/Scaglioni temporali
Attività per cassa
A.1 Titoli di Stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Quote O.I.C.R.
A.4 Finanziamenti
- banche
- clientela
Passività per cassa
B.1 Depositi e conti correnti
- banche
- clientela
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni “fuori bilancio”
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale
- posizioni lunghe
- posizioni corte
da oltre da oltre da oltre da oltre da oltre da oltre da oltre
7 giorni 15 giorni 1 mese 3 mesi 6 mesi 1 anno
a vista 1 giorno
a7
a 15
fino a 3 fino a 6 fino a 1 fino a 5
giorni
giorni a 1 mese mesi
mesi
anno
anni
413.578
405
5.172
408.001
30.679
377.321
536.693
536.381
523
535.858
25
287
9.571
280
3.508
20.664
30.207 105.536
18.423
3
24
3.508
96
3.412
10.084
20.664
30.205
20.664
26.933
11.359
11.347
12
1.438
14.136
553
553
276
276
30.205
34.731
108
62
45
5.502
29.121
553
553
276
276
1.710
8.373
8.741
8.741
3.264
5.477
Oltre 5 indeterminata
anni
66.957 116.444 508.302 714.984
451
27.825 119.087 83.982
15
2.048
1.610
640
87.090 66.491 86.571 387.605 630.362
11.120
75.970 66.491 86.571 387.605 630.362
131.070 106.687 134.954 690.335 29.173
95
403
66
1
24
72
403
66
1
59.769 81.334 134.663 689.578 29.109
71.206 24.950
225
757
64
1.588
2.722
1.588
2.722
794
1.361
794
1.361
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi
- posizioni lunghe
- posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
9.571
281 _nota INTEGRATIVA
sezione 4 _rischi operativi
INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione
del rischio operativo.
Per rischio operativo si intende la possibilità di subire perdite derivanti dall’inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure a
causa di eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l’altro, le perdite derivanti da
frodi, errori umani, interruzioni dell’operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio
legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.
Il rischio operativo, in quanto tale, è un rischio puro, essendo ad esso connesse solo
manifestazioni negative dell’evento. Tali manifestazioni sono direttamente riconducibili all’attività della Banca e riguardano l’intera sua struttura della stessa (governo,
business e supporto).
Il rischio operativo, connaturato nell’esercizio dell’attività bancaria, è generato trasversalmente da tutti i processi aziendali. In generale, le principali fonti di manifestazione del rischio operativo sono riconducibili alle frodi interne, alle frodi esterne,
ai rapporti di impiego e sicurezza sul lavoro, agli obblighi professionali verso i clienti
ovvero alla natura o caratteristiche dei prodotti, ai danni da eventi esterni, alla disfunzione dei sistemi informatici e all’esecuzione, consegna e gestione dei processi.
Rilevano, in tale ambito, i rischi connessi alle attività rilevanti in outsourcing.
La Banca ha in corso specifici progetti interni volti alla definizione di responsabilità
ed attribuzioni organizzative articolate sia sugli Organi di Vertice che sulle unità organizzative aziendali, finalizzate al presidio del rischio in esame.
Nella gestione e controllo dei Rischi Operativi saranno coinvolte le unità organizzative, ciascuna delle quali sarà destinataria dell’attribuzione di specifiche responsabilità
coerenti con la titolarità delle attività dei processi nei quali il rischio in argomento si
può manifestare.
In tali progetti assume rilevanza anche la funzione di Conformità, che è deputata al
presidio ed al controllo del rispetto delle norme, fornendo un supporto nella prevenzione e gestione del rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, di
riportare perdite rilevanti conseguenti alla violazione di normativa esterna (leggi o
regolamenti) o interna (statuto, codici di condotta, codici di autodisciplina).
Nel corso dell’esercizio i rischi operativi, nel più ampio ambito delle attività condotte
dalla revisione interna, sono risultati oggetto di specifiche e mirate verifiche. In particolare, è stato oggetto di attenta valutazione tutto il processo di Information Technology, con particolare riguardo ai profili abilitativi del sistema informatico aziendale
nell’ottica di migliorare la segmentazione funzionale.
Sono inoltre in esame metodologie che si basano sul censimento delle fasi e delle
attività in cui si articolano tutti i processi operativi standard relativamente ai quali
vengono individuati i rischi potenziali e i contenuti di controllo “ideali”, sia di primo
sia di secondo livello; la verifica dell’esistenza e dell’effettiva applicazione di tali contenuti permetterà di misurare l’adeguatezza dei presidi organizzativi e di processo ai
fini della mitigazione e del contenimento delle diverse fattispecie di manifestazione
del rischio entro i limiti definiti dal Consiglio di Amministrazione.
Al fine di agevolare la conduzione di tali analisi è in fase di sperimentazione l’utilizzo
del “Modulo Banca”, della piattaforma “ARCO” (Analisi rischi e Controlli) sviluppata,
nell’ambito del Progetto di Categoria sul Sistema dei Controlli interni delle BCC, a
supporto della conduzione delle attività di Internal Auditing. Tale strumento dovrebbe
consentire la conduzione di un’autodiagnosi dei rischi e dei relativi controlli, in chiave
di self-assessment, permettendo di accrescere la consapevolezza anche in merito a
tale categoria di rischi e agevolando il censimento degli eventi di perdita associati,
anche ai fini della costituzione di un archivio di censimento delle insorgenze.
282
Considerando comunque le fattispecie di rischi riconducibili ai rischi operativi, la
Banca dedica particolare attenzione in termini di indirizzi gestionali e politiche mirate
ai rischi:
-- rischi informatici: sono riconducibili a tale fattispecie gli eventi causanti perdite
a seguito di interruzione e/o malfunzionamento dell’architettura informatica o
applicazioni software a supporto dell’operatività della Banca. Dal punto di vista
gestionale interno la Banca, nella figura del Direttore Generale, ed in collaborazione con il proprio provider informatico, procederà al miglioramento del sistema
aziendale di sicurezza informatica. Inoltre si evidenzia tra i presidi a mitigazione
di tali rischi anche l’adozione di un “Piano di Continuità Operativa”, volto a cautelare la Banca a fronte di eventi critici che possono inficiarne la piena operatività.
In tale ottica, si è provveduto ad istituire le procedure operative da attivare per
fronteggiare gli scenari di crisi, attribuendo, a tal fine, ruoli e responsabilità dei
diversi attori coinvolti. Per quanto riguarda invece la tutela delle informazioni
aziendali contro accessi non autorizzati, la Banca rivede periodicamente i profili
abilitativi al sistema informativo aziendale, nell’ottica di migliorarne la segregazione funzionale.
-- rischi legali connessi ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti della Banca
rappresenta un usuale e fisiologico contenzioso che è stato debitamente analizzato al fine di effettuare, ove ritenuto opportuno, congrui accantonamenti in
bilancio conformemente ai nuovi principi contabili.
Con riferimento alla misurazione regolamentare del requisito prudenziale a fronte
dei rischi operativi, la Banca, non raggiungendo le specifiche soglie di accesso alle
metodologie avanzate individuate dalla Vigilanza e in considerazione dei propri profili
organizzativi, operativi e dimensionali, ha deliberato l’applicazione del metodo base
(Basic Indicator Approach – BIA).
Sulla base di tale metodologia, il requisito patrimoniale a fronte dei rischi operativi
viene misurato applicando il coefficiente regolamentare del 15% alla media delle
ultime tre osservazioni su base annuale di un indicatore del volume di operatività
aziendale, individuato nel margine di intermediazione.
Al 31/12/2009, il Patrimonio di vigilanza vincolato al rischio operativo risulta essere
di 8,68 milioni come da tabella sotto riportata.
Requisiti Patrimoniali Rischio Operativo
DESCRIZIONE
Margine di intermediazione esercizio 2009
Margine di intermediazione esercizio 2008
Margine di intermediazione esercizio 2007
MEDIA MARGINE D’INTERMEDIAZIONE ULTIMI TRE ESERCIZI
Rischio Operativo: metodo base (15%)
283 _nota INTEGRATIVA
2009
59.627
59.371
54.622
57.873
8.681
6
284
contenuto del
BilaNCio
142
144
145
146
147
150
153
183
221
244
245
287
287
287
291
296
296
Stato patrimoniale
Conto economico
prospetto della redditività complessiva
prospetto della variazioni del patrimonio netto al 31/12/2009
Rendiconto Finanziario
Nota integrativa
• parte a: politiche contabili
• parte B: informazioni sullo Stato patrimoniale
• parte C: informazioni sul Conto economico
• parte D: prospetto della redditività complessiva
• parte e: informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
• pubblicazione dell’informativa al pubblico
• parte F: informazioni sul patrimonio
Sez. 1 – il patrimonio dell’impresa
Sez. 2 – il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
• parte G : operazioni di aggregazione riguardante imprese o rami d’azienda
• parte H: operazioni con parti correlate
285 _nota iNteGRativa
286
PUBBLICAZIONE DELL’INFORMATIVA AL PUBBLICO
La Banca ha avviato al proprio interno le necessarie attività per l’adeguamento ai
requisiti normativi della “Informativa al Pubblico” introdotti dal c.d. “Pillar III” di Basilea 2; le previste tavole informative (risk report), ed i relativi aggiornamenti, sono
pubblicate sul sito internet della Banca www.bccpompianofranciacorta.it
PARTE F: informazioni sul patrimonio
sezione 1 _il patrimonio dell’impresa
A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA
Una delle consolidate priorità strategiche della banca è rappresentata dalla consistenza e dalla dinamica dei mezzi patrimoniali. L’evoluzione del patrimonio aziendale
non solo accompagna puntualmente la crescita dimensionale, ma rappresenta un
elemento decisivo nelle fasi di sviluppo. Per assicurare una corretta dinamica patrimoniale in condizioni di ordinaria operatività, la banca ricorre soprattutto all’autofinanziamento, ovvero al rafforzamento delle riserve attraverso la destinazione degli
utili netti.
La Banca destina infatti alla riserva indivisibile la quasi totalità degli utili netti di
esercizio.
Il patrimonio netto della Banca è determinato dalla somma del capitale sociale, della
riserva sovrapprezzo azioni, della riserva legale, delle riserve da valutazione e dall’utile
di esercizio, per la quota da destinare a riserva, così come indicato nella Parte B Sezione 14 Passivo della presente Nota integrativa.
I principi contabili internazionali definiscono invece il patrimonio netto, in via residuale, in “ciò che resta delle attività dell’impresa dopo aver dedotto tutte le passività”.
In una logica finanziaria, pertanto, il patrimonio rappresenta l’entità monetaria dei
mezzi apportati dalla proprietà ovvero generati dall’impresa.
Ai fini di vigilanza, l’aggregato patrimoniale rilevante a tale scopo viene determinato
in base alle disposizioni previste dalla Banca d’Italia. Esso costituisce il presidio di
riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, in quanto risorsa finanziaria in
grado di assorbire le possibili perdite prodotte dall’esposizione della banca ai rischi
tipici della propria attività, assumendo un ruolo di garanzia nei confronti di depositanti e creditori.
L’attuale consistenza patrimoniale consente il rispetto delle regole di vigilanza prudenziale previste per tutte le banche, nonché quelle specifiche dettate per le banche
di credito cooperativo.
In base alle istruzioni di vigilanza, infatti, il patrimonio della banca deve rappresentare almeno l’8% del totale delle attività ponderate (total capital ratio) in relazione al
profilo di rischio creditizio, valutato in base alla categoria delle controparti debitrici,
alla durata, al rischio paese ed alle garanzie ricevute.
Le banche sono inoltre tenute a rispettare i requisiti patrimoniali connessi all’attività
di intermediazione.
287 _nota INTEGRATIVA
Per le banche di credito cooperativo sono inoltre previste differenti forme di limitazione all’operatività aziendale quali:
- il vincolo dell’attività prevalente nei confronti dei soci, secondo il quale più del
50% delle attività di rischio deve essere destinato a soci o ad attività prive di
rischio;
- il vincolo del localismo, secondo il quale non è possibile destinare più del 5% delle
proprie attività al di fuori della zona di competenza territoriale, identificata generalmente nei comuni ove la banca ha le proprie succursali ed in quelli limitrofi.
288
B. Informazioni di natura quantitativa
B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione
Voci/Valori
1. Capitale
2. Sovrapprezzi di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
c) azioni proprie
d) altre
- altre
4. Strumenti di capitale
5. (Azioni proprie)
6. Riserve da valutazione
- Attività finanziarie disponibili per la vendita
- Attività materiali
- Attività immateriali
- Copertura di investimenti esteri
- Copertura dei flussi finanziari
- Differenze di Cambio
- Attività non correnti in via di dismissione
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate
valutate al patrimonio netto
- Leggi speciali di rivalutazione
7. Utile (perdite) di esercizio
Totale
2009
2008
2.272
944
271.607
1.871
778
249.969
250.365
21.247
233.729
16.248
-55
50
-55
47
8.587
1.292
5.810
-1.485
7.295
18.465
301.875
7.295
23.439
281.867
Il capitale della Banca è costituito da n. 43.991 azioni ordinarie del valore nominale
di 51,64 euro per un totale di 2,27 milioni.
Ulteriori informazioni sono fornite nella precedente Sezione 14 - Parte B del passivo
del presente documento.
Le riserve di cui al punto 3 includono le riserve di utili (riserva legale e statutaria),
nonché le riserve positive e negative connesse agli effetti della transizione ai principi
contabili internazionali Ias/Ifrs.
Le riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili per la vendita, comprese
nel punto 6, sono dettagliate nella successiva tabella B.2.
B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili
per la vendita: composizione
Attività/Valori
1. Titoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Quote di OICR
4. Finanziamenti
Totale
Totale 2009
Riserva negativa
-86,00
3
-8,00
1.386
-94
Riserva positiva
1.383
Riserva positiva
340,00
8,00
348
Totale 2008
Riserva negativa
-1.696,00
-137,00
-1.833
Nella colonna “riserva positiva” è indicato l’importo cumulato delle riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari che presentano alla data di riferimento del bi-
289 _nota INTEGRATIVA
lancio un fair value superiore al costo ammortizzato (attività finanziarie plusvalenti).
Nella colonna “riserva negativa” è indicato, per converso, l’importo cumulato delle
riserve da valutazione relative agli strumenti finanziari che presentano alla data di
riferimento del bilancio un fair value inferiore al costo ammortizzato (attività finanziarie minusvalenti).
Gli importi indicati sono riportati al netto del relativo effetto fiscale.
B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie disponibili
per la vendita: variazioni annue
1. Esistenze iniziali
2 Variazioni positive
2.1 Incrementi di fair value
2.2 Rigiro a conto economico di riserve negative
- da deterioramento
- da realizzo
2.3 Altre variazioni
3 Variazioni negative
3.1 Riduzioni di fair value
3.2 Rettifiche da deterioramento
3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da
realizzo
3.4 Altre variazioni
4. Rimanenze finali
290
Titoli di debito
-1.356
4.775
4.096
562
562
117
-2.122
-12
Titoli di capitale
Finanziamenti
Quote di OICR
-129
135
78
52
52
5
-11
-502
-11
-1.608
1.297
-5
sezione 2 _il patrimonio e i coefficienti di vigilanza
2.1 patrimonio di vigilanza
A. Informazioni di natura qualitativa
Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono stati calcolati sulla base
dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione della
normativa di bilancio prevista dai principi contabili internazionali IAS/IFRS e tenendo
conto della disciplina della Banca d’Italia sul patrimonio di vigilanza e sui coefficienti
prudenziali.
Il patrimonio di vigilanza viene calcolato come somma delle componenti positive e
negative, in base alla loro qualità patrimoniale; le componenti positive devono essere nella piena disponibilità della banca, al fine di poterle utilizzare nel calcolo degli
assorbimenti patrimoniali.
Esso, che costituisce il presidio di riferimento delle disposizioni di vigilanza prudenziale, è costituito dal patrimonio di base e dal patrimonio supplementare al netto di
alcune deduzioni; in particolare:
1. Patrimonio di base (Tier 1)
Il capitale sociale, i sovrapprezzi di emissione, le riserve di utili e di capitale, costituiscono gli elementi patrimoniali di primaria qualità. Il totale dei suddetti elementi,
previa deduzione delle azioni o quote proprie, delle attività immateriali, nonché delle
eventuali perdite registrate negli esercizi precedenti ed in quello in corso costituisce
il patrimonio di base.
2. Patrimonio supplementare (Tier 2)
Le riserve di valutazione, gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le passività
subordinate costituiscono gli elementi positivi del patrimonio supplementare, ammesso nel calcolo del patrimonio di vigilanza entro un ammontare massimo pari
al patrimonio di base; le passività subordinate non possono superare il 50% del
Tier 1.
Da tali aggregati vanno dedotte le partecipazioni, gli strumenti innovativi di capitale,
gli strumenti ibridi di patrimonializzazione e le attività subordinate detenuti in altre
banche e società finanziarie.
3. Patrimonio di terzo livello
La Banca non fa ricorso a strumenti computabili in tale tipologia di patrimonio.
Come sopra detto, le nuove disposizioni previste dalla citata circolare sono finalizzate
ad armonizzare i criteri di determinazione del patrimonio di vigilanza e dei coefficienti con i principi contabili internazionali. Elemento caratterizzante dell’aggiornamento
normativo è l’introduzione dei cosiddetti “filtri prudenziali”, da applicare ai dati del
bilancio IAS, volti a salvaguardare la qualità del patrimonio di vigilanza e di ridurre
la potenziale volatilità indotta dall’applicazione dei principi stessi. In linea generale,
l’approccio raccomandato dal comitato di Basilea e dal Committee of European
Banking Supervisors (CEBS) prevede, per le attività diverse da quelle di trading, la
deduzione integrale dal patrimonio di base delle minusvalenze da valutazione e il
computo parziale delle plusvalenze da valutazione nel patrimonio supplementare
(c.d. approccio asimmetrico). Sulla base di tali raccomandazioni sono stati applicati
dall’Organo di Vigilanza i seguenti principi:
- Attività disponibili per la vendita: gli utili e le perdite non realizzate, al netto della relativa componente fiscale, vengono compensati distinguendo tra “titoli di
debito” e “titoli di capitale”; la minusvalenza netta è dedotta integralmente dal
291 _nota INTEGRATIVA
patrimonio di base, mentre la plusvalenza netta è inclusa al 50% nel patrimonio
supplementare.
- Immobili: le plusvalenze derivanti dalla rideterminazione del costo presunto (deemed cost) degli immobili (sia ad uso funzionale che per investimento), verificatesi
in sede di prima applicazione degli IAS/IFRS, sono integralmente computate nel
patrimonio supplementare.
- Fair value option: le minusvalenze e le plusvalenze da valutazione sono interamente computate nel patrimonio di base.
Gli strumenti ibridi di patrimonializzazione rientrano nel calcolo del patrimonio supplementare quando il contratto prevede che:
a) in caso di perdite di bilancio che determinino una diminuzione del capitale versato
e delle riserve al di sotto del livello minimo di capitale previsto per l’autorizzazione
all’attività bancaria, le somme rivenienti dalle suddette passività e dagli interessi maturati possano essere utilizzate per far fronte alle perdite, al fine di consentire all’ente
emittente di continuare l’attività;
b) in caso di andamenti negativi della gestione, possa essere sospeso il diritto alla
remunerazione nella misura necessaria a evitare o limitare il più possibile l’insorgere
di perdite;
c) in caso di liquidazione dell’ente emittente, il debito sia rimborsato solo dopo che
siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati.
Gli strumenti ibridi di patrimonializzazione non irredimibili devono avere una durata
pari o superiore a 10 anni. Nel contratto deve essere esplicitata la clausola che subordina il rimborso del prestito al nulla osta della Banca d’Italia.
Le passività subordinate emesse dalle banche concorrono invece alla formazione del
patrimonio supplementare a condizione che i contratti che ne regolano l’emissione
prevedano espressamente che:
a) in caso di liquidazione dell’ente emittente il debito sia rimborsato solo dopo che
siano stati soddisfatti tutti gli altri creditori non ugualmente subordinati;
b) la durata del rapporto sia pari o superiore a 5 anni e, qualora la scadenza sia
indeterminata, sia previsto per il rimborso un preavviso di almeno 5 anni;
c) il rimborso anticipato delle passività avvenga solo su iniziativa dell’emittente e
preveda il nulla osta della Banca d’Italia.
L’ammontare dei prestiti subordinati ammesso nel patrimonio supplementare è
ridotto di un quinto ogni anno durante i 5 anni precedenti la data di scadenza del
rapporto, in mancanza di un piano di ammortamento che produca effetti analoghi.
292
B. Informazioni di natura quantitativa
A. Patrimonio di base prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
B. Filtri prudenziali del patrimonio di base:
B.1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A+B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C-D)
F. Patrimonio supplementare prima dell’applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G. 1 Filtri prudenziali Ias/Ifrs positivi (+)
G. 2 Filtri prudenziali Ias/Ifrs negativi (-)
H. Patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H-I)
M. Elementi da dedurre dal patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E+L-M)
O. Patrimonio di terzo livello (TIER 3)
P. Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3 (N+O)
Totale
2009
291.634
Totale
2008
274.253
-1.484
291.634
64
291.570
8.587
645
645 7.942
7.942
299.512
299.512
-1.484
272.769
76
272.693
7.295
-
7.295
7.295
279.988
279.988
2.2 Adeguatezza patrimoniale
A. Informazioni di natura qualitativa
La Banca d’Italia con l’emanazione della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006
(“Nuove disposizioni di vigilanza prudenziale per le banche”) e successivi aggiornamenti, ha ridisegnato la normativa prudenziale delle banche e dei gruppi bancari
recependo le direttive comunitarie in materia di adeguatezza patrimoniale degli
intermediari finanziari: Nuovo Accordo di Basilea sul Capitale (cd.”Basilea 2”).
La nuova struttura della regolamentazione prudenziale si basa su tre Pilastri:
- il Primo attribuisce rilevanza alla misurazione dei rischi e del patrimonio, prevedendo il rispetto di requisiti patrimoniali per fronteggiare alcune principali
tipologie di rischi dell’attività bancaria e finanziaria (di credito, di controparte, di
mercato e operativi); a tal fine sono previste metodologie alternative di calcolo
dei requisiti patrimoniali caratterizzate da diversi livelli di complessità nella misurazione dei rischi e nei requisiti organizzativi di controllo;
- il Secondo richiede agli intermediari finanziari di dotarsi di una strategia e di
un processo di controllo dell’adeguatezza patrimoniale, attuale e prospettica,
evidenziando l’importanza della governance quale elemento di fondamentale
significatività anche nell’ottica dell’Organo di Vigilanza, a cui è rimessa la verifica
dell’attendibilità e della correttezza di questa valutazione interna;
- il Terzo introduce specifici obblighi di informativa al pubblico riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi
sistemi di gestione e controllo.
I coefficienti prudenziali al 31 dicembre 2009 sono determinati secondo la metodologia prevista dall’Accordo sul Capitale – Basilea 2, adottando il metodo Standardizzato
per il calcolo dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito e controparte e
quello Base per il calcolo dei rischi operativi.
In base alle istruzioni di Vigilanza, le banche devono mantenere costantemente, quale
requisito patrimoniale in relazione ai rischi di perdita per inadempimento dei debitori
(rischio di credito), un ammontare del patrimonio di vigilanza pari ad almeno l’8 per
293 _nota INTEGRATIVA
cento delle esposizioni ponderate per il rischio (total capital ratio).
Le banche sono tenute inoltre a rispettare in via continuativa i requisiti patrimoniali
per i rischi generati dalla operatività sui mercati riguardanti gli strumenti finanziari, le
valute e le merci. Con riferimento ai rischi di mercato calcolati sull’intero portafoglio
di negoziazione la normativa identifica e disciplina il trattamento dei diversi tipi di
rischio: rischio di posizione su titoli di debito e di capitale, rischio di regolamento e
rischio di concentrazione. Con riferimento all’intero bilancio occorre inoltre determinare il rischio di cambio ed il rischio di posizione su merci.
Per la valutazione della solidità patrimoniale assume notevole rilevanza anche il c.d.
Tier 1 capital ratio, rappresentato dal rapporto tra patrimonio di base e le complessive attività di rischio ponderate.
Come risulta dalla composizione del patrimonio di vigilanza e dal seguente dettaglio
dei requisiti prudenziali, la Banca presenta un rapporto tra patrimonio di base ed attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) pari al 17,59% (18,05% al 31.12.2008) ed un
rapporto tra patrimonio di vigilanza ed attività di rischio ponderate (total capital ratio)
pari al 18,07% (18,53% al 31.12.2008) superiore rispetto al requisito minimo dell’8%.
In particolare, i requisiti per il rischio di credito e controparte risultano sostanzialmente in linea con quelli di dicembre 2008, pur a fronte di un’espansione degli
impieghi verso clientela del 12,86%, in quanto la metodologia di Basilea 2 consente
una ponderazione migliore per le esposizioni al dettaglio e per quelle garantite da
immobili. Il totale dei requisiti patrimoniali risulta in crescita a seguito dell’introduzione del requisito a fronte del rischio operativo (pari al 15% della media del margine
di intermediazione del triennio 2007-2009) che a dicembre 2009 risulta pari a 8,68
milioni di Euro.
B. Informazioni di natura quantitativa
Categorie/Valori
2009
A. ATTIVITÀ DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte
2.915.862
1. Metodologia standardizzata
2.915.862
2. Metodologia basata sui rating interni
2.1 Base
2.2 Avanzata
3. Cartolarizzazioni
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte
B.2 Rischi di mercato
1. Metodologia standardizzata
2. Modelli interni
3. Rischio di concentrazione
B.3 Rischio operativo
1. Modello base
2. Modello standardizzato
3. Modello avanzato
B.4 Altri requisiti prudenziali
B.5 Altri elementi del calcolo
B.6 Totale requisiti prudenziali
C. ATTIVITÀ DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio)
C.3 Patrimonio di vigilanza incluso TIER 3/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
294
Importi ponderati /
requisiti
2008
2009
2008
2.482.566 1.528.683 1.390.581
2.482.566 1.528.683 1.390.581
Importi non ponderati
122.295
-
111.246
6
6
8.681
8.681
8.056
8.056
1.618
132.594
1.556
120.864
1.657.421
17,59%
18,07%
1.510.806
18,05%
18,53%
PARTE G: operazioni di aggregazione riguardanti
imprese o rami d’azienda
sezione 1 _operazioni realizzate durante l’esercizio
Durante l’esercizio, la Banca non ha effettuato alcuna operazione di aggregazione.
sezione 2 _operazioni realizzate dopo la chiusura dell’esercizio
Dopo la chiusura dell’esercizio, la Banca non ha effettuato alcuna operazione di
aggregazione.
PARTE H: operazioni con parti correlate
1. Informazioni sui compensi degli amministratori e dei dirigenti
Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche
e agli amministratori
Si indicano di seguito i dati richiesti dallo IAS 24 par. 16 sui dirigenti con responsabilità strategiche, intendendosi come tali coloro che hanno il potere e la responsabilità
della pianificazione, della direzione e controllo, nonché le informazioni sui compensi
riconosciuti agli amministratori della Banca.
-
Stipendi e altri benefici a breve termine, ai dirigenti
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo termine
-
Compensi e altri benefici a breve termine, agli amministratori
Benefici successivi al rapporto di lavoro
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro
Altri benefici a lungo termine
Importi
1.797
336
Importi
241
Compensi ai sindaci
Importi
149
Compensi a Sindaci:
- benefici a breve termine
- benefits
I compensi agli amministratori ed ai sindaci sono stati determinati con delibera
dell’Assemblea del 19/5/2007.
Tali compensi comprendono i gettoni di presenza e le indennità di carica loro spettanti.
295 _nota INTEGRATIVA
2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate
Rapporti con parti correlate - Dirigenti
Controllate
Collegate
Amministratori, Sindaci e Dirigenti
Altri parti correlate
Totale
Attivo
159
Passivo
610
159
610
Garanzie
rilasciate
-
Garanzie
ricevute
39
Ricavi
6
39
6
Costi
19
19
Garanzie
ricevute
12.139
7.633
19.772
Ricavi
27
450
477
Costi
118
118
Rapporti con parti correlate - Amministratori e sindaci
Controllate
Collegate
Amministratori, Sindaci e Dirigenti
Altri parti correlate
Totale
Attivo
572
8.388
8.960
Passivo
4.939
84
5.023
Garanzie
rilasciate
-
Le altre parti correlate sono rappresentate da entità soggette al controllo o all’influenza notevole di amministratori o dirigenti, ovvero dai soggetti che possono avere
influenza o essere influenzati dai medesimi.
I rapporti e le operazioni intercorse con parti correlate non presentano elementi di
criticità, in quanto sono riconducibili all’ordinaria attività di credito e di servizio.
Durante l’esercizio non sono state poste in essere operazioni di natura atipica o inusuale con parti correlate che, per significatività o rilevanza di importo, possano aver
dato luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale.
L’iter istruttorio relativo alle richieste di affidamento avanzate dalle parti correlate
segue il medesimo processo di concessione creditizia riservato ad altre controparti
non correlate con analogo merito creditizio. Per quanto riguarda le operazioni con i
soggetti che esercitano funzioni di amministrazione, direzione e controllo della Banca
trova applicazione l’art. 136 del D.Lgs. 385/1993 e l’art. 2391 del codice civile.
Le operazioni con parti correlate sono regolarmente poste in essere a condizioni di
mercato e comunque sulla base di valutazioni di convenienza economica e sempre
nel rispetto della normativa vigente.
In particolare:
- ai dirigenti con responsabilità strategiche vengono applicate le condizioni riservate a tutto il personale o previste dal contratto di lavoro;
- agli amministratori e sindaci vengono praticate le condizioni della clientela di
analogo profilo professionale e standing.
PARTE I: accordi di pagamento basati su propri
strumenti patrimoniali
Sia durante l’esercizio che dopo, la Banca non ha stipulato accordi di pagamento
basati su propri strumenti patrimoniali (IFRS 2).
PARTE L: informativa di settore
La Banca non è tenuta a compilare la parte relativa all’informativa di settore in quanto
intermediario non quotato.
296
alleGati al
bilancio
298
299
300
la tutela del risparmio
prospetto degli immobili e dei mobili al 31/12/2009
Crescita della Banca dalla sua fondazione attraverso i principali aggregati.
297 _alleGati al bilancio
LA TUTELA DEL RISPARMIO
1) FONDO DI GARANZIA DEI DEPOSITANTI DEL CREDITO COOPERATIVO
Sede legale: 00178 Roma - Via Lucrezia Romana 41/47
Lo scopo del Fondo è la tutela dei depositanti delle banche ad esso consorziate
(BCC – CR), nonché di quelli delle succursali in Italia delle Banca di Credito Cooperativo estere in osservanza delle previsioni del D.Lgs. 659/96 ed in conformità ai
principi della mutualità e nello spirito della Cooperazione di credito.
Il Fondo interviene:
• in caso di liquidazione coatta amministrativa delle Banche consorziate autorizzate in Italia, e per le succursali di Banche di Credito Cooperativo comunitarie
consorziate operanti in Italia, nei casi in cui sia intervenuto il sistema di garanzia dello Stato di appartenenza;
• in caso di amministrazione straordinaria delle Banche consorziate italiane;
• in caso di situazione di difficoltà delle banche consorziate italiane. Gli interventi
del Fondo sono subordinati all’autorizzazione della Banca d’Italia.
ns.indici
coefficiente
(1)
soglia di
attenzione
soglia di
osservazione
Soglia di
anomalia
PROFILO RISCHIOSITÀ
sofferenze nette / (Patrimonio di bilancio + prestiti subordinati)
%
4,37
0
sup.a 40
sup.a 60
sup a 100
sofferenze nette clientela ordinaria / impieghi clientela ordinaria
%
0,80
0
sup. a 6
sup. a 8
Sup.a 12
PROFILO SOLVIBILITÀ
patrimonio di Vigilanza / requisito patrimoniale di Vigilanza
%
226,37
0
inf. a 120
inf. a 100
Inf.a 80
(patrimonio di bilancio + prestiti subordinati) / provvista
%
17,85
0
inf. a 12
inf. a 10
Inf. a 6
PROFILO REDDITIVITÀ / EFFICIENZA
costi di struttura / margine di intermediazione
%
36,92
0
sup. a 70
sup. a 75
sup. a 85
perdite su crediti al netto dei recuperi / risultato lordo di gestione %
29,23
0
sup. a 50
sup. a 60
sup. a 80
Sommatoria
nostri indici
0
INDICE SINTETICO (2)
Normalità
fino a 3
invio penalizzazione
trimestrale (art.7 statuto)
sup. a 3
sup. a 7
escludibilità
sup. a 11
(1) 0 per “normalità ”, 1 per soglia di attenzione, 2 per soglia di osservazione, 4 per
soglia di anomalia.
(2) somma dei coefficienti relativi ai singoli indicatori.
2) FONDO DI GARANZIA DEGLI OBBLIGAZIONISTI DEL CREDITO COOPERATIVO
Sede legale: 00178 Roma – Via Lucrezia Romana 41/47
Il Fondo, costituito su base consortile volontaria tra Banche di Credito Cooperativo
e Casse Rurali italiane, ha lo scopo di tutelare il diritto di credito degli obbligazionisti delle stesse aziende.
298
PROSPETTO DEGLI IMMOBILI E DEI MOBILI AL 31/12/2009
(valori all’unità di €)
Immobili
ad uso
funzionale
Pompiano (Bs) - sede Sociale
Pompiano (Bs) - sede Filiale
Roccafranca (Bs) - sede Filiale
Barbariga (Bs) - sede Filiale
Torbole Casaglia (Bs) - sede Filiale
Castelcovati (Bs) - sede Filiale
Trenzano (Bs) - sede Filiale
Rovato (Bs) – sede Filiale
Rudiano (Bs) – sede Filiale
Coccaglio (Bs) - sede Filiale
Urago d’Oglio (Bs) - sede Filiale
Chiari (Bs) - sede Filiale
Roncadelle (Bs) - sede Filiale
Lograto (Bs) - sede Filiale
Brescia 1 - sede Filiale
Castrezzato (Bs) - sede Filiale
Cazzago S.Martino (Bs) - sede Filiale
Pievedizio di Mairano (Bs) - sede Filiale
Pompiano (Bs) - Magazzino/Archivio
Provaglio (Bg) - sede Filiale
Flero (Bs) - sede Filiale
Berlingo (Bs) - sede Filiale
Palazzolo (Bs) - sede Filiale
Telgate (Bg) - sede Filiale
Seriate (Bg) - sede Filiale
Curno (Bg) - sede Filiale
Brescia 4 - sede Filiale
Brescia - San Polo - sede Filiale
Bergamo n° 2 - sede Filiale
Bonate Sopra (Bg) - sede Filiale
Robbiate (Lecco) - sede Filiale
Terno D’isola (Bg) - sede Filiale
Orzinuovi (Bs) - sede Filiale
Brescia Fil. 7- sede Filiale
Ronco Briantino (Mb) - sede Filiale
Pompiano -anticipi per costituzione Fondazione Bcc
Coccaglio (Bs) - sede Filiale
Agrate Brianza (Mb) - sede Filiale
Immobili
a scopo
investimento
6.936.833
5.240.002
450.247
399.908
526.741
1.008.982
820.728
1.433.041
464.536
549.375
382.594
1.317.818
581.855
313.133
1.408.608
514.755
840.221
394.769
507.840
526.627
555.847
275.235
580.587
296.264
464.734
451.055
1.315.764
534.595
1.346.520
174.562
475.685
704.985
2.802.031
715.873
765.723
immobili
in via di
dismissione
6.936.833
5.240.002
662.407
619.708
526.741
1.008.982
820.728
1.433.041
464.536
549.375
382.594
1.462.718
581.855
637.046
1.408.608
514.755
840.221
394.769
507.840
526.627
555.847
275.235
580.587
296.264
464.734
451.055
1.315.764
534.595
1.346.520
174.562
475.685
704.985
2.802.031
715.873
765.723
284.263
1.139.967
309.020
212.160
219.800
144.900
323.913
284.263
1.139.967
309.020
Immobili per recupero crediti
Cazzago S/M ( Bs)
Totale
Fondi di
patrimonio ammortamento
immobiliare
31/12/2009
-777.838
-307.998
-55.207
-47.235
-49.334
-105.662
-62.057
-155.002
-52.020
-60.927
-39.413
-127.686
-62.185
-41.371
-146.374
-23.475
-156.305
-46.922
-57.804
-59.042
-57.693
-34.114
-53.227
-31.201
-45.593
-24.191
-66.903
-18.513
-48.390
-6.889
-12.486
-16.946
-11.268
-19.150
-2.779
-18.322
Valore
di
Bilancio
6.158.995
4.932.004
607.200
572.473
477.408
903.319
758.671
1.278.039
412.515
488.448
343.181
1.335.032
519.671
595.675
1.262.234
491.280
683.916
347.847
450.036
467.585
498.154
241.120
527.360
265.063
419.142
426.864
1.248.861
516.082
1.298.131
167.673
463.199
688.039
2.790.764
696.722
762.944
284.263
1.121.645
309.020
83.682
83.682
TOTALE IMMOBILI
37.527.060
1.185.036
83.682
38.795.778
-2.901.521
35.894.257
Mobili, impianti e altri cespiti
TOTALE
17.648.733
55.175.793
1.185.036
83.682
17.648.733
56.444.511
-13.638.016
-16.539.537
4.010.717
39.904.974
299 _allegati al bilancio
83.682
CRESCITA DELLA BANCA DALLA SUA FONDAZIONE ATTRAVERSO I PRINCIPALI AGGREGATI
(Valori all’unità)
VALUTA
ANNORACCOLTARACCOLTA
PRESTITI
UTILI
PATRIMONIO
DIRETTAINDIRETTAE RISERVE
lire
1919
57.971
38.585
4
85
lire
1920
77.171
72.452
9
164
lire
1921
116.646
112.463
59
204
lire
1922
72.530
86.746
74
298
lire
1923
56.441
62.556
142
377
lire
1924
55.906
56.621
378
520
lire
1925
54.013
54.396
220
899
lire
1926
180.440
180.913
1.246
1.124
lire
1927
89.034
100.330
112
2.371
lire
1928
66.955
68.981
48
2.483
lire
1929
62.274
64.502
197
2.531
lire
1930
89.993
91.736
514
2.728
lire
1931
92.040
94.841
58
3.242
lire
1932
81.024
66.458
101
3.301
lire
1933
59.739
67.761
258
3.403
lire
1934
52.146
55.294
348
3.993
lire
1935
53.528
29.010
151
4.341
lire
1936
61.641
33.210
286
4.492
lire
1937
86.823
45.934
267
4.778
lire
1938
108.506
56.904
256
5.045
lire
1939
137.588
77.392
590
5.301
lire
1940
164.061
85.011
559
5.891
lire
1941
338.113
41.187
234
6.435
lire
1942
400.582
26.881
740
6.674
lire
1943
402.280
22.883
589
7.414
8.003
lire
1944
371.792
20.421
411
lire
1945
724.117
71.305
696
8.415
lire
1946
2.384.009
21.200
4.703
9.112
lire
1947
12.286.581
769.000
15.763
23.000
lire
1948
18.686.236
2.214.300
18.521
258.268
lire
1949
20.829.120
1.883.209
27.795
278.789
lire
1950
13.585.641
1.795.880
353.446
313.160
348.506
lire
1951
17.131.297
9.050.733
128.488
lire
1952
27.329.199
13.021.536
152.268
467.519
lire
1953
34.456.457
23.211.000
190.408
804.561
lire
1954
49.515.706
38.211.000
184.044
975.965
lire
1955
51.454.892
52.015.635
152.960
1.231.739
lire
1956
87.546.970
78.850.460
201.341
1.451.000
lire
1957
210.042.188
136.714.116
499.585
1.717.341
lire
1958
229.428.209
194.309.883
1.104.907
2.216.926
lire
1959
275.836.725
254.539.267
1.204.607
3.045.607
lire
1960
330.816.168
275.836.852
1.463.142
4.003.564
lire
1961
554.890.556
383.045.261
2.377.064
5.135.921
lire
1962
788.536.164
605.044.390
2.943.884
6.934.985
lire
1963
961.213.836
701.018.713
4.103.552
9.391.389
lire
1964
991.524.583
710.380.794
4.429.830
12.814.062
300
VALUTAANNORACCOLTARACCOLTA
PRESTITI
UTILI
PATRIMONIO
DIRETTAINDIRETTAE RISERVE
lire
1965
1.203.591.110
799.276.968
4.429.830
16.540.947
lire
1966
1.383.355.344
928.029.912
4.426.200
21.507.687
lire
1967
1.516.689.127
1.001.390.218
4.533.677
28.147.387
lire
1968
1.906.436.973
1.165.631.837
4.901.695
35.684.064
lire
1969
2.212.446.239
1.343.178.815
5.121.673
45.350.759
lire
1970
2.579.836.225
1.537.586.375
6.126.269
54.306.932
lire
1971
3.193.859.254
1.974.478.827
9.244.544
68.631.701
lire
1972
3.931.196.607
2.571.156.155
12.137.852
88.409.745
lire
1973
5.200.401.537
3.762.233.024
21.181.164
486.921.647
lire
1974
6.315.595.240
4.205.838.072
50.481.353
580.226.811
lire
1975
9.314.098.409
5.981.038.757
93.265.889
716.393.358
lire
1976
11.616.931.541
7.358.045.732
146.662.045
1.004.154.197
lire
1977
15.597.788.788
10.664.936.404
283.308.331
1.498.769.030
lire
1978
20.150.932.614
13.950.991.672
408.305.852
2.150.508.562
lire
1979
26.747.012.314
17.942.376.470
793.736.808
2.839.713.742
lire
1980
34.412.263.882
26.239.707.619
1.127.396.975
4.007.189.717
lire
1981
43.323.152.957
30.355.394.246
2.320.247.979
5.491.012.635
lire
1982
54.542.457.769
33.517.808.521
3.198.900.669
8.516.800.321
lire
1983
68.585.423.711
40.681.994.634
3.926.042.483
13.889.275.921
lire
1984
81.291.779.901
54.563.393.705
4.047.668.577
18.801.667.923
lire
1985
100.851.390.670
67.304.233.743
4.672.383.901
23.873.195.397
lire
1986
118.243.125.844
79.707.917.804
5.805.835.649
30.054.780.992
lire
1987
142.352.903.687
92.740.542.063
6.618.763.753
36.546.182.965
lire
1988
166.467.738.098
49.572.635.700
109.710.738.519
8.432.878.976
43.462.043.385
lire
1989
197.695.597.592
74.935.383.200
141.454.796.315
10.937.115.865
52.273.835.519
lire
1990
222.242.803.841
111.083.962.800
172.382.747.311
13.215.509.048
65.217.684.567
lire
1991
261.242.803.841
123.429.577.469
205.286.300.181
15.133.791.515
80.159.343.321
lire
1992
296.111.465.826
142.036.688.967
232.173.325.418
16.127.753.423
95.872.758.594
lire
1993
392.895.066.431
157.863.080.814
313.560.330.452
16.779.594.881
121.592.396.512
lire
1994
533.610.938.917
225.181.826.335
466.467.043.530
13.753.055.322
134.788.484.337
lire
1995
599.880.543.051
240.061.788.464
535.213.606.460
21.129.105.606
153.278.768.993
lire
1996
740.698.640.634
203.941.465.702
595.213.606.460
26.559.767.854
178.061.489.937
lire
1997
818.392.136.283
253.131.187.733
645.508.246.278
25.470.130.452
201.749.203.717
lire
1998
819.740.015.801
306.741.000.000
652.984.608.615
27.803.034.587
219.221.574.788
lire
1999
814.207.206.413
424.036.000.000
669.479.412.746
16.770.376.215
235.260.282.617
euro
2000
446.301.109
227.501.330
400.320.806
12.087.671
133.203.924
euro
2001
530.460.422
183.633.997
440.006.802
12.400.538
145.206.624
euro
2002
598.592.011
153.088.595
554.705.258
9.444.907
154.301.551
euro
2003
662.700.866
141.742.913
656.360.110
13.096.625
168.370.327
euro
2004
772.957.280
138.302.210
775.153.675
16.171.652
183.785.889
euro
2005
904.020.312
149.728.221
893.789.092
22.105.034
210.038.953
euro
2006
1.037.233.817
151.106.662
1.084.739.744
25.565.752
234.166.795
euro
2007
1.272.767.280
143.820.617
1.275.794.834
26.591.211
259.182.367
euro
2008
1.499.797.061
107.987.223
1.458.861.026
23.439.358
280.063.589
euro
2009
1.681.645.087
128.561.368
1.646.486.957
18.464.738
300.221.346
301 _allegati al bilancio
302
303
Ideazione grafica:
Gloria Montini
Coordinamento e Stampa:
La Compagnia della Stampa
Roccafranca (Brescia)