La Don Milani sul web - Comune di Ferrara

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La Don Milani sul web - Comune di Ferrara
Speriamo vi sia piaciuta la lettura del nostro giornalino: “ La Don Milani sul web “ con le attività della nostra classe
nel 1° quadrimestre. Anche in questo 2°quadrimestre vorremmo ricordare, con voi, alcuni momenti storici
importanti , che fanno spesso riflettere sui valori della vita ma anche attività o eventi legati all’attualità e alla
cultura.
Sperando di non annoiarvi,come sempre, con i nostri articoli,
auguriamo a tutti i lettori una BUONA LETTURA!!
Scuola Primaria “ Don Milani “ di Ferrara
Giornalino scolastico quadrimestrale della 5^ B
Attualità
La scuola elementare “ Don Lorenzo Milani “ rinnova l’appuntamento con la
scienza
PICCOLI SCIENZIATI SI DIVENTA !
Ferrara- Anche quest’anno la Scuola Primaria “Don Milani” di Ferrara ospita la “ Settimana della
scienza “. Dall’8 al 13 Aprile 2013 i piccoli alunni dell’ istituto possono godere di una serie di lezioni
che toccano vari argomenti come gli specchi di Archimede, le leve e i prismi di Newton.
Ogni classe ha potuto scoprire e imparare i
segreti che stanno dietro le leggi della fisica
grazie all’associazione “ VITE DI
ARCHIMEDE “ che si occupa di far capire
meglio e in modo semplice le grandi scoperte
scientifiche dell’ uomo. I bambini hanno
potuto anche provare ad utilizzare alcuni
strumenti che sono serviti alle spiegazioni per
capire meglio ed essere protagonisti delle
lezioni.
Vista
la
chiarezza
espositiva
delle
responsabili dell’associazione i bambini non
hanno posto domande ma hanno avuto la
possibilità alla fine del percorso di giocare
con alcuni strumenti e di risolvere alcuni
enigmi. Hanno potuto costruire anche alcune
figure geometriche con alcuni oggetti.
La mostra è rimasta aperta anche alle famiglie
degli alunni il sabato mattina riscuotendo un
grande successo.
Matteo M.
Attualità
I bambini riusciranno a commuovere i presenti con un canto?
LA FESTA DI FINE ANNO ALLA SCUOLA
PRIMARIA “ Don Milani “
Anche questa volta la festa sarà in parte rovinata dal maltempo, viste le numerose piogge
e gli sbalzi climatici di questi ultimi giorni?
Ferrara – I bambini della Scuola
Primaria “ Don Lorenzo Milani “
hanno organizzato , in palestra,
per l’anno scolastico 2012 /2013,
insieme a tutti i docenti della
scuola, con l’aiuto dei genitori, la
“ Festa di fine anno “, il 28
maggio 2013, alle 14.00 circa( o
il 30 maggio ).
In tale occasione, in cortile, si
svolgeranno, i tradizionali giochi
sportivi. Ma anche questa volta la
festa sarà
rovinata , dal
maltempo? Speriamo che questa
volta le piogge, che si sono
intensificate in questi ultimi
giorni, permettano comunque lo
svolgimento regolare dei giochi
all’aperto, visto che negli ultimi
mesi non è stato permesso tutto
ciò , a causa del terremoto prima
e del maltempo, in autunno, poi.
Tutti gli alunni della scuola,
posizionati sulla gradinata della
palestra , commuoveranno tutti i
genitori presenti, con un canto di
Domenico Modugno, dal titolo “
Volare“ .A questa festa sono stati
invitati : oltre che la D.S Prof.
ssa Daniela Veloccia, anche il
Presidente del Comitato Genitori
Luca Ricchi, l’insegnate del
C.O.N.I. Maria Giovanna e
l’insegnante
Loredana
che
gestisce
volontariamente
le
lezioni d’arte.
Si coglierà pure l’occasione per
salutare i ragazzi di 5 A e 5 B che
si esibiranno in un saluto canoro e
acrobatico che ha come filo
conduttore i canti più amati dai
loro nonni, dai loro genitori e da
loro stessi.
La festa non si concluderà alle
16.30 ma continuerà dopo il
suono della campanella, perché
tutti
si ritroveranno, nel bel
cortile della scuola ,per passare
altre due ore tra giochi genitori insegnanti e spuntini dolci e salati
e trascorrere così, un pomeriggio
insieme, scuola e famiglia.
Un uragano ha travolto la chiesa : si chiama Papa Francesco.
La rivoluzione del Papa venuto dalla “fine del mondo”è solo
all’inizio ed è una rivoluzione dei gesti e delle parole.
FERRARA
- I ragazzi della classe 5B , hanno
seguito con interesse l’elezione
del nuovo pontefice Papa Jorge
Mario
Bergoglio
cardinale
Argentino , di origine torinese,
che ha preso il nome di Papa
Francesco , stupendo la chiesa e
la folla di pellegrini in piazza San
Pietro, mercoledì sera, 13 marzo
2013 tutti aspettavano questo
momento, incollati davanti al
televisore.
Papa Francesco è il primo nella
storia che, oltre al nome, ha
potuto
salutare
il
suo
predecessore Ratzinger che lo
stava seguendo in tv da Castel
Gandolfo, dopo essersi ritirato dal
suo pontificato, in febbraio.
La scelta del suo nome , ha
spiegato
che
richiama
al
“Poverello” di Assisi, patrono d’
Italia, guida di cui ha bisogno
oggi il mondo: un Papa che porti
la Chiesa con semplicità, vicina a
chi ha veramente bisogno di
aiuto.
Ratzinger,il papa emerito, ha
lasciato il suo incarico dicendo
che ci voleva un nuovo
successore di Pietro con l’energia
adatta ai tempi così difficili che
ora vive la Chiesa. E così, è stato
nominato Papa Francesco che
vuole una Chiesa che faccia
sentire a casa propria i suoi fedeli
e che parla un linguaggio comune
, per farsi capire da tutti.
Infatti Papa Bergoglio, stupisce
tutti ,giorno dopo giorno, con i
suoi atti di misericordia e con la
sua capacità di calarsi, il più
possibile nelle difficoltà del suo
prossimo.
Pagina storica
Che cos’è il razzismo ?
Ma ognuno di noi, è il centro del Mondo ?
21 marzo , Giornata Mondiale contro il Razzismo.
In tutto il modo , il 21 marzo si celebra questa giornata
contro il razzismo ,indetta dalle Nazioni Unite proprio
per non dimenticare i vari massacri avvenuti in
passato e con il compito di promuovere la parità di
trattamento e di rimuovere le discriminazioni fondate
sulla razza e l’origine etnica.
Signore
Dammi la pazienza di accettare
Le cose che non posso cambiare
Il coraggio
Di cambiare
Quelle che posso
E la saggezza
Di distinguere le une dalle altre.
( Preghiera Popolare )
Partendo da questa preghiera, io bambino, uomo del
domani, devo avere il coraggio di cambiare, ciò che
non va nel mondo , sapendo distinguere e cogliere
quali sono le atrocità e le “ barbarie “ che l’uomo ha
commesso in passato e che non si vorrebbe più veder
subite da nessuno.
Nel testo “ Il razzismo spiegato a mia figlia “ di T.B.
Jelloun, il giornalista scrittore spiega alla figlia
undicenne che cos’è il razzismo.
Il razzismo, spiega il giornalista, consiste nel
manifestare diffidenza e disprezzo per le persone che
hanno caratteristiche fisiche e culturali diverse e
afferma anche che i bambini , in natura, non sono
razzisti, ma sono i genitori o i suoi famigliari che
possono mettergli in testa idee razziste e fargli
assumere atteggiamenti razzisti nei confronti degli altri.
In poche parole, lo scrittore spiega alla figlia , che è
razzista colui che considera, tutto ciò che è diverso da
lui , come una minaccia alla sua tranquillità. Questo
accade perché il razzista ha paura di chi non gli
rassomiglia ed è l’ignoranza ad alimentare la sua paura.
Pagina storica
Uomo di colore
Tu , quando sei nato eri ROSA.
Io, ora che sono cresciuto, sono NERO.
Tu, ora che sei cresciuto, sei
.
Io. Quando prendo il sole, sono NERO.
Tu, quando prendi il sole, sei ROSSO.
Io, quando ho freddo sono NERO
Tu, quando hai freddo sei BLU.
Io, quando ho paura sono NERO
Tu, quando hai paura sei VERDE.
Io, quando sono morto sarò NERO
Tu, quando sarai morto sarai GRIGIO
E tu mi chiami uomo di COLORE!!!
Y. Ruiller
L’art.2 della Costituzione Italiana riconosce a tutti dei
diritti,alcuni inviolabili, come il diritto alla vita, alla
libertà personale….I diritti, nessuno può metterli in
dubbio o limitarli. Naturalmente, l’art. 2 richiede anche
l’adempimento di doveri obbligatori per tutti.
Dalla lettura di questa poesia, abbiamo capito che
l’universalità dei sentimenti e delle emozioni non
conosce differenze di pelle, di cultura, di religione, di
sesso ed etnici ( art. 3 della C.I. ).
Anche l’art. 2 della Convenzione Internazionale per i
diritti dell’ infanzia ci dice che tutte le bambine e i
bambini del mondo hanno gli stessi diritti .Non è la
pelle a renderci diversi perché proviamo tutti gli stessi
sentimenti.
La diversità di pelle è legata a una condizione etnicoculturale che la società dovrebbe, proprio perché è
civilizzata, ritenere e considerare motivo di crescita,
per superare i pregiudizi e renderci tutti più sensibili
verso gli altri.
Una società multietnica è una società ricca
culturalmente perché, tra persone di varie etnie si
possono generare degli interessanti scambi personali e
culturali che arricchiscono ognuno di noi.
Pagina storica
Sabato 15 luglio 1944
Cara Kitty,
è un miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché
esse sembrano assurde e ineluttabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché
continuo a credere nell’ intima bontà dell’uomo… partecipo al dolore di milioni di
uomini eppure, quando guardo il cielo,penso che tutto si volgerà nuovamente al
bene, che anche questa spietata durezza cesserà , che ritorneranno l’ordine, la pace
e la serenità. Intanto debbo conservare intatti i miei ideali , verrà un tempo in cui
forse saranno attuabili.
Da “ Il Diario di Anna Frank “
Il 27 gennaio ricorda il giorno in cui nel 1945 furono
aperti i cancelli del campo di concentramento di
sterminio di Auschwitz costruito dai nazisti in Polonia ,
da loro occupata.
Qui persero la vita oltre un milione di ebrei tra i quali
migliaia di origine italiana. Non possiamo noi ora
dimenticare tale sterminio. La Repubblica Italiana
riconosce in questa data la “ GIORNATA DELLA
MEMORIA “, le leggi razziali, la persecuzione degli
ebrei, la loro deportazione, prigionia e morte, che non
dovranno mai essere dimenticate da una civiltà
civilizzata come la nostra. Si vogliono ricordare tutti
coloro che si sono opposti al progetto di sterminio,
mettendo a rischio la propria vita per salvare e
proteggere i perseguitati.
Il 21 marzo 2013 si è invece celebrata la giornata
mondiale contro il razzismo per diffondere ed
accrescere una coscienza multietnica e multiculturale ,
in particolare tra i giovani.
Purtroppo nel mondo ci sono ancora troppi episodi che
offendono la dignità della persona, come :
- persone e gruppi vittime di attentati nei luoghi di
culto mentre professavano la loro religione.
- immigrati in cerca di asilo respinti di nuovo verso i
Paesi da cui sono fuggiti .
reporter uccisi per aver raccontato storie di
oppressione.
- immigrati presi a calci da bande di teppisti.
- Bambini vittime di atti di bullismo.
- Disabili che non possono circolare liberamente.
Fortunatamente in Italia gli articoli 16, 17, 19 e 21
garantiscono a tutti libertà sociale. Esiste anche l’ Alto
commissariato delle Nazioni Unite ( UNHCR ).
Questa agenzia aiuta tutti quelli che, per cause
indipendenti dalle loro volontà , sono costretti ad
abbandonare tutto ciò che hanno e ricominciare la loro
vita in uno Stato lontano.
In questa giornata mondiale contro il razzismo si ha un
unico scopo: PROMUOVERE LA PARITA’ DI
TRATTAMENTO
E
RIMUOVERE
LE
DISCRIMINAZIONI FONDATE SULL’ORIGINE
ETNICA E CON LO SCOPO DI SOTTOLINEARE
LA RICCHEZZA DERIVANTE DA UNA SOCIETA’
MULTIETNICA.
Sono libero quando ……
Sono libero quando sono capace
Di ricevere la felicità che
Mi regalano gli altri.
Sono libero quando ho vergogna
Della schiavitù del mio prossimo.
Sono libero quando amo
Il bene del mio prossimo
Più della mia stessa libertà.
Sono libero quando riesco a convincere
Gli altri della mia verità
Senza vincerli né umiliarli.
( J. Arias )
Pagina storica
Ma chi è libero?
Libero è colui che può scegliere. ( R. Follereau )
Alla ricerca di personaggi storici che hanno combattuto per la libertà a costo anche della loro
vita.
Mahatma Gandhi
Mohandas
karamchand
Gandhi chiamato anche “
Mahatma “ che vuol
significare “ il grande. E’
nato nel 1869 morìnel
1948. Figlio di un uomo
d’affari,
studiò
all’università di Londra e
successivamente diventò
avvocato.
Visse nell’ Africa meridionale per più di vent’anni
dove conbattè per i diritti civili dell’India .Gandhi fu
un grande patriota che con il suo progetto di non
violenza aiutò l’India, dando sostegno al suo popolo
anche quando l’ India fu invasa dagli inglesi. Diventò
famoso per la sua linea di condotta basata sulla
disobbedienza civile.Fu ripetutamente imprigionato
dalle guardie britanniche che comandavano in India.
Non riuscì mai a ricevere il Premio Nobel per la pace,
anche se fu nominato cinque volte.Dopo lunghi anni di
lotta non violenta, Gandh riuscì a portare la sua patria
alla libertà ottenuta nel 1947. Purtroppo però fu
assassinato nel 1948 a New Delhi. E’ considerato uno
dei più grandi personaggi famosi mai esistiti.
( Giacomo , Stella, Matteo M., Federica M. Andrea,
Lorenzo C. Chiara D. )
Nelson Mandela
Nelson Mandela è una grande
personalità che rappresenta la
pace per il suo popolo. E’ nato
libero ma nel corso degli anni
si è accorto che la sua libertà
era solo un’illusione e che ne
aveva sempre più bisogno.
Quando
era
studente
desiderava la libertà solo per
sé.
A Johannesburg, in Sud
africa, quando era giovane, incominciò a desiderare di
guadagnarsi da vivere, sposarsi e avere una famiglia.
Poi capì che non solo non era libero ma non lo erano
nemmeno i suoi fratelli e sorelle. Allora è entrato nell’
African National Congress e la sua sete di libertà è
diventata una sete di libertà per tutto il popolo.
Non poteva vivere con la poche libertà che gli erano
concesse sapendo che la sua gente non era libera. Le
catene imposte a uno di loro pesavano sulle spalle di
tutti! Sapeva che l’oppressore è schiavo quanto
l’oppresso perché chi priva della libertà gli altri è lo
schiavo dell’odio, è chiuso dietro le sbarre del
pregiudizio e dell’ ignoranza. E’ questa la sua missione
, affiancare gli oppressi e gli oppressori. Dicono che il
suo obiettivo sia stato raggiunto ma non è vero: non è
stato compiuto l’ultimo passo.: la libertà non è solo
spezzare le proprie catene, ma anche vivere in modo da
rispettare e accrescere la libertà degli altri.
(Federica B. , Giulia, Marco, Mirco, Taras, Alice)
Martin Luther King
Martin Luther King era un
uomo che sognava la pace
nel mondo, egli sperava
che tutti gli uomini
vivessero insieme
come fratelli. Sognava
anche che ogni uomo di
colore , un giorni, sarebbe
stato giudicato per il suo
valore, piuttosto che per il suo colore. Forse un giorno
la fraternità non sarà solo finzione ma anche un valore
per ognuno di noi. Il grande Martin Luther king prese
spunto da Mahatma Gandhi , per la sua protesta non –
violenta. Sognava pure che un giorno la guerra sarebbe
finita e che le nazioni non avrebbero più combattuto tra
loro. Era un pastore protestante che nacque nel 1929
negli Stati Uniti e ricevette un premio Nobel per la
pace nel 1964. Morì nel 1968 a causa di un attentato.
Cercava di riunire i bianchi e i neri con una protesta
pacifica.
(Lorenzo G., Dario, Tommaso, Matteo S. , Lucrezia,
Jasmina, Alessandro )
Pagina di Educazione alla Cittadinanza
A lezione di convivenza civile con la classe 5 B
I ragazzi di 5 B , insegnati per un giorno, spiegano le regole del “Patto educativo di
corresponsabilità “ ai bambini di 4 A e B.
Ferrara – Martedì 30 aprile 2013, presso l’aula
polivalente della Scuola Primaria “ Don Lorenzo
Milani “ i ragazzi di 5 B hanno tenuto una lezione
relativa al “ Patto educativo di corresponsabilità “ in
relazione ad alcuni articoli della Costituzione Italiana.
E’ stata una esperienza coinvolgente per tutti. I quasi
coetanei di 4 A e B, hanno seguito con attenzione ed
interesse questa lezione che si è conclusa con alcuni
quesiti posti dai ragazzi di 4 e poi con un gioco sulla
Costituzione costruito dai bambini di 4B.
La lezione è iniziata partendo dai tempi più antichi con l’intervento introduttivo di Lorenzo G.:
“ In un mondo dove tutti rispettano i propri diritti e i propri doveri la società non avrebbe difficoltà a mantenere la
propria libertà e la possibilità di votare ed esprimere il proprio parere. Fin dai tempi più antichi, torniamo all’uomo di
Neanderthal, il primo uomo, che iniziò a seppellire i propri parenti, questo forse, non significava molto, ma fu una
prima scintilla che si accese. Facendo un passo in avanti arriviamo all’uomo sapiens sapiens che già allora era in grado
di emanare leggi e di consentire la civile organizzazione del popolo.”
Federica M.” Infatti , da quando l’uomo ha cominciato a interagire in gruppo, si sono iniziati a rispettare dei “ doveri “
arrivando , per esempio, fino ai dieci Comandamenti che ancora oggi gli Ebrei e i cristiani rispettano.”
Lorenzo G. “ Proseguiamo sulla linea del tempo e troveremo la prima società che ha lasciato decidere non a un re ma ad
una Repubblica, quella romana. Purtroppo questa legge rimase tale per poco tempo perché il senato si dimostrò
incapace di emanare leggi a un così vasto impero quindi si decise di contare su uno solo: l’ imperatore”.
Tommaso: “ Per me se non ci fossero le regole, il mondo sarebbe immerso in un caos totale, è per questo che le ritengo
così importanti. Per esempio, prendiamo in considerazione una comunissima classe. Se non ci fossero le regole gli
alunni “ al giorno d’oggi “ salterebbero sui banchi e farebbero aerei di carta con i loro compiti. Scommetto che tutti gli
studenti e tutti gli alunni ,che leggeranno questo testo, capiranno che le regole non servono ad annoiarli ma servono per
un motivo ben preciso: immaginatevi un mondo o anche solo una scuola, senza regole! ‘!
So che cosa state pensando. “ che bello!!! “ ma non è così perché in un mondo senza regole ci potrebbero essere guerre
continue.”
Matteo S.: “ Ad esempio se qualcuno è maleducato e non rispetta le regole che gli hanno insegnato io non devo fare lo
stesso perché devo dare il buon esempio al prossimo”.
Alice : ” Le regole per me sono qualcosa che bisogna rispettare con voglia di imparare e crescere nella Repubblica
italiana “.
Jasmina: “ La Costituzione Italiana entrò in vigore il primo gennaio 1948 e all’art. 2 dice che la Repubblica riconosce e
garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità e
richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà economica e sociale”.
Matteo M:. “ Quindi tutti abbiamo dei diritti e dei doveri da rispettare, nella mia scuola per esempio ci sono alcune
regole da rispettare , raggruppate nel patto.”
Dario: “ All’ art. 3 della Costituzione , tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge , senza
distinzioni di sesso, razza, lingua , di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E’ compito della
Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’ effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’
organizzazione politica economica e sociale del paese.”
Pagina di Educazione alla Cittadinanza
Taras: “Che cosa sono i diritti e i doveri dell’ uomo e i doveri dell’uomo?I diritti sono gli obblighi
degli altri verso di noi mentre i doveri sono i nostri obblighi. Bisogna sempre rispettarli per questo
si dicono inviolabili. E’ un dovere anche la fratellanza e l’aiuto reciproco. Tutti hanno diritti e
doveri perché sono cittadini Italiani e poiché in Italia la legge è uguale per tutti, tutti possono essere
cittadini. Noi stessi infatti abbiamo il diritto di essere trattati bene e se tutti rispettano questo diritto la scuola sarebbe
unita e tutti collaborerebbero e si rispetterebbero.
I doveri ripagano sempre: se lavori ti danno lo stipendio, se paghi le tasse ci sono più fondi per costruire, scuole,
ospedali e altri servizi utili. I doveri a volte sono difficili da rispettare ma con l’impegno costante puoi anche riuscire a
portarli a termine “
Giulia: “ La scuola impone delle regole proprio per questo , per creare una buona buona civiltà , però, per farlo serve la
collaborazione di tutti devono rispettare le regole. “
Chiara D. “ Io credo che tutte le regole si assomigliano tra loro Io per esempio a casa ho praticamente le stesse regole
che ho a scuola ( non tutte, ma alcune ) io alcune regole della mia scuola le condivido con quelle della mia famiglia.”
Federica M . “ Infatti per me sono un ottimo inizio per creare una civiltà che riesce a vedere garantiti i propri diritti.
Anche nella scuola queste sono molto utili noi, infatti, nella nostra classe abbiamo attaccato un cartellone prendendo
spunto dal patto di corresponsabilità che ci aiuta a ricordare le regole e a rispettarle, con la scritta “ RISPETTARE I
DOVERI GARANTISCE I DIRITTI DEGLI ALTRI E I TUOI “.
Infatti le regole hanno proprio questo scopo, cioè quello di vedere garantiti i propri diritti, anche se alcune persone,
contrarie alle regole, non della scuola, ma a quelle della società italiana, influiscono sul comportamento di tutti e quindi
non ci permettono di vedere garantiti tutti i nostri diritti come cittadini responsabili, dove le regole fondamentali ( come
avete visto ) sono quelle della Costituzione, che sono nate quando l’ Italia non era più una monarchia. “
Chiara C. : Lo Stato italiano è il primo a darci delle regole di convivenza civile da rispettare in questa società italiana
con la Costituzione. Anche la scuola ci dà le sue regole con il patto di Corresponsabilità. Sia la Costituzione che il
Patto, non fanno altro che gettare, per noi bambini, le basi per essere poi da adulti i nuovi cittadini.
Ma perché è importante avere delle regole a scuola ?
 PER STARE BENE INSIEME
 PER RISPETTARCI AL MEGLIO
 PER SENTIRCI TUTTI UGUALI
 PER AGIRE TUTTI ALLO STESSO MODO
 PERCHE’ NON CI SIANO INGIUSTIZIE
 PERCHE’ NON SIANO FATTE DELLE PREFERENZE
 PER SENTIRCI COLTI E CIVILIZZATI
 PER SENTIRCI VERI UOMINI
Alessandro: Perché la scuola si è sentita in dovere di creare il patto Educativo di Corresponsabilità?
La scuola , attraverso i suoi insegnanti che la rappresentano, con il patto di corresponsabilità, ci vuole bene e noi
bambini le stiamo a cuore. Se la scuola, come del resto la famiglia, non ci imponesse mai o quasi mai delle regole, con
anche i suoi divieti, se lasciasse sempre correre, se non ci spiegasse gli errori che a volte possono nascere da
comportamenti non corretti, non si curerebbe di noi e quindi non ci vorrebbe bene.
Mirco: la scuola non ha solo il compito di insegnarci tante nozioni ma insieme alla famiglia deve educarci.
Il patto di corresponsabilità è il mezzo per concorrere scuola- famiglia, ad uno scopo comune ci educa a stare bene
insieme.
Lorenzo C. : Ecco come abbiamo suddiviso e spiegato il patto noi ragazzi di V B.
OFFERTA FORMATIVA
 Prima di parlare si alza sempre la mano
 Si interviene se sollecitati
 Non si disturba in alcun modo la lezione
 Si mangia la merenda al proprio posto
 Si va in bagno durante l’intervallo invece perderci a giocare
 Non si prendono in giro i compagni o non si picchiano
 Si rispetta l’ordine dato in fila
Pagina di Educazione alla Cittadinanza

Comprendere con l’aiuto dell’adulto , l’importanza e il significato della scuola come luogo di crescita e
formazione personale
Stella: RELAZIONALITA’
 Rispettare i docenti e tutto il personale scolastico
 Rispettare le cose proprie e altrui ( gli arredi, i muri, i materiali didattici … )
 Non compiere atti che offendano la civile convivenza e il regolare svolgimento delle lezioni
 Tenere, anche fuori dalla scuola un comportamento educato e rispettoso
Giacomo: PARTECIPAZIONE:
 Partecipare con attenzione durante lo svolgimento delle lezioni
 Intervenire in modo pertinente durante la lezione
 Agire con il gruppo classe in modo attivo e partecipativo
Lucrezia: INTERVENTI DIDATTICI:
 Riflettere sul proprio impegno scolastico e sulle attività svolte e apporvi le correzioni necessarie
 Impegnarsi assiduamente nello studio per raggiungere gli obiettivi formativi e didattici
 Consultare il diario per eseguire regolarmente tutti i compiti assegnati , svolgendoli con ordine e precisione
PUNTUALITA’:
 Rispettare l’ora d’inizio delle lezioni
 Portare sempre la giustificazione delle assenze
Dario: NORMATIVA:
 Riflettere sui comportamenti da adottare nei luoghi pubblici
 Non dire o fare agli altri ciò che non vuoi che sia fatto a te
 Accettare le sanzioni come momento di riflessione sui propri errori
 Rispettare le decisioni prese dalla scuola
Andrea: Infatti la scuola attraverso le maestre ci aiuta a rispettare le regole, correggendo i nostri errori, perché la regole
valgono e servono per tutta la vita.
Matteo S. : Ma se le maestre non ti aiutassero, non rispetterebbero il patto di corresponsabilità e le regole a loro
assegnate. Sarebbe un disastro ! Se vuoi davvero essere cittadino, le regole si tengono anche fuori dalla scuola e vanno
condivise con la tua famiglia ma anche con chiunque e in qualsiasi posto. I genitori ti devono educare per farti sempre
rispettare le regole.
Francesco: E’ un peccato che c’è chi nella società non rispetta le regole. Per me le regole servono per essere educati e se
qualcuno le rispetta vive meglio lui e fa vivere bene anche gli altri. Pure la scuola mi impone delle regole. Queste regole
della scuola servono per farmi diventare educato e pronto per passare poi alla scuola secondaria e adeguarmi più
facilmente a questo passaggio non solo scolastico ma anche di crescita personale.
Alice: però per diventare una persona gentile ed educata devo rispettarle per forza altrimenti non lo diventerò mai..
Federica B. : Per me le regole che vengono date a scuola servono per: voler bene agli altri e non trattarli male ( prendere
in giro o picchiare ) e quando diventeremo adolescenti non vorrei diventare una ragazza maleducata ma semplicemente
una persona che rispetta le regole cioè educata.
La scuola mi impone molte regole perché altrimenti non si chiamerebbe scuola perché è il luogo in cui ci insegnano
proprio questo e se un bambino le regole non le rispetta mai, l’insegnante dovrà prendere provvedimenti.
Marco: le regole della scuola per me sono di grande aiuto perché alcune regole sono usate anche a casa mia. Le regole
della mia famiglia valgono per tutti i componenti, perché siamo tutti uguali lo stesso vale per la scuola perché siamo
tutti uguali!
Pagina di Educazione alla Cittadinanza
Lorenzo G.: A scuola come avete potuto constatare c’ è quindi questo patto con normative e regole. E’ difficile
rispettare queste regole ma con il giusto impegno si possono costruire le proprie fondamenta per apprendere e
contribuire alla formazione di una buona società.
Il Patto dice che le normative sono tante e perché si svolgano tutte in modo corretto è necessario che contribuisca anche
la famiglia.
E ora parliamo un po’ di cultura francese… a cura del “ I laboratori del sabato “ di 5 B
Le Petit Prince
Analyse du texte d’Antoine de Saint Exupéry
Un jour un pilote d’un avion a eu une panne dans le désert du Sahara.
Ici, le pilote rencontre un Petit Prince .
Le Petit Prince vient une planète à peine plus grande d’une maison!Quand un astronomme découvre l’une d’elle, il lui donne pour nom un numéro .
Le planète d’où vient le Petit Prince est l’ Astéroide B 612.Il a été découvert en 1909 par un astronomme turc.Mais personne lui a cru à cause de son costume!
Le Petit Prince demande au pilote de dessiner un mouton.
“Il n’est pas content de mon dessin
Alors, j’ai un’ idée, je dessine une casse qui contient le mouton.”
Le Petit Prince dit que c’est ce qu’il veut !Le Petit Prince raconte au pilote qu’il a visité plusieurs planètes.
Dans la 1er planète il y a le Roi absolu sans sujets.
Il ne donne pas que des ordres raisonnables.
La 2ème planète est habitée par un vaniteux plein d’admiration pour lui - même.
Dans la 3 ème planète il y a un bouveur ou ivrogne qui boit pour oublier d’ être ivre.
Dans la 4 ème planète il y a un homme d’ affaire qui travaille sans cesse.
Il a du mal a calculer le nombre des ètoiles.
Sur la 5ème planète habite l’allumeur du réverbère qui obéit à une consigne.
Il est très fatiguè parce que sa planète tourne de plus en plus vite et ne lui laisse pas le temps de dormir.
Mais le Petite Prince pense que son travail est utile et joli.
Sur la 6 ème planète habite le géographe.Il a besoin d’explorateurs, parce qu’ il ne quitte jamais son bureau.Il exige que l’explorateur lui donne des épreuves.Comme par exemple : il doit
apporter des grosses pierres. Un vieux sage conseille au Petite Prince de visiter la Terre. Elle est la 7 ème planète. Elle est beaucoup plus grande que les autres planate. C’est
pourquoi il y habitant beaucoup des gens.
Il tombe dans le desert où il connait un serpent.
Sur la Terre le Petit Prince voit tant des roses pareilles à la sienne. Le Petit Prince apprende très vite que la rose est vaniteuse et qu’elle s’excuse d’ être décoiffée.
Elles est belle et capricieuse.Le Petit prince prend tout à sérieux et deviant très malheureux. Alors il decide de quitter sa rose. Mais il se sent coupable de ne pas avoir compris sa rose
à cause de sa jeunesse.Mais les fleurs ne sont pas à comprendre.
Quand il trouve d’autres roses, il comprend que sa rose n’est pas unique et à ce propos il est triste.
Le Petit Prince cherche un amis et il le trouve dans le renard. Le renard ne veut pas jouer avec lui parce qu’il ne l’a pas approvoisé.
Pour le renard créer des liens signifie faire confiance à quelqu’un, se prendre responsabilité de l’autre.
Le Petit Prince apprivoise le renard et ils deviennent amis.
Le Petit Prince à travers le renard comprend que sa fleur est unique et qu’il l’aime parce qu’il l’a approivoisé.
Le renard dit au Petit Prince son secret:
Le Petit Prince a compris que sa rose est importante parce qu’elle est à lui et il éprouve de la nostalgie pour elle.
Agli alunni di 5 B( A.s. 2012 – 2013 )
Ricordiamo ancora i primi giorni di scuola
quando per la prima volta, alla Don Milani ,
siete arrivati,
alle vostre mamme eravate avvinghiati
teneri, timidi e impauriti
e con i volti un po’ smarriti.
Cercavate di controllare
questa nuova emozione,
con la speranza di uscire da qui,
dopo cinque anni,
carichi di soddisfazione.
Ora siete contenti
di aver imparato,
anche se le vostre prove avete sudato!
Un viaggio meraviglioso ora vi spetta…..
la scuola secondaria
che a settembre vi aspetta
perché voi di crescere avete tanta fretta.
Dalle vostre maestre un saluto accorato
da coloro che in questi anni
vi hanno tanto spronato!
Le vostre maestre
Beatrice ed Elisabetta
Vi ricordiamo che oltre ai giochi
di fine anno nella settimana
dal 28 al 31 c’è anche la
tradizionale “ FESTA DEL
LIBRO “ mi raccomando anche
voi genitori accorrete , in
piazzetta, numerosi a sfogliare e leggere i nostri
capolavori !
I bambini della Don Milani