A Villa Croce un laboratorio per far volare la cultura

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A Villa Croce un laboratorio per far volare la cultura
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LA STAMPA
MARTEDÌ 20 SETTEMBRE 2016
Art Bonus
Ditte e privati
a sostegno
dell’arte
La valorizzazione del sito archeologico di
Capo Don a Riva Ligure e Palazzo Borelli,
sede del comune di Pieve di Teco sono gli
unici due enti culturali del ponente inseriti
negli interventi di Art Bonus, ovvero il
sistema di mecenatismo degli anni 2000 che,
nell’ottica della semplificazione, apre alle
erogazioni liberali che danno diritto a crediti
d’imposta. Un beneficio fiscale previsto
proprio con lo scopo di coinvolgere le
imprese e i privati nel sostegno alla cultura
ma che, ad oggi, non è ancora granché
praticato, come testimoniano i numeri. Un
congresso, in programma mercoledì 5
ottobre a Tursi illustrerà al meglio questa
normativa grazie alla quale tutti possono
diventare mecenati. Art Bonus prevede la
detrazione del 65% delle donazioni di privati
e aziende a sostegno degli interventi di
manutenzione, protezione e restauro dei
beni culturali pubblici. Il lato positivo è dato
dal fatto che dai 4 enti iscritti un anno fa
(subito dopo l’entrata in vigore della legge
106 del 2014) si è saliti già a 19 ed è anche
positivo il fatto che possa aderirvi anche chi
non può permettersi grandi cifre grazie alla
possibilità di finanziare il restauro di una
sola delle tavole degli atlanti pubblicate da
Ippolito Rossellini tra il 1832 e il 1834 dopo
una spedizione in Egitto e trovate nei fondi
della biblioteca Berio, danneggiate dopo la
Seconda guerra mondiale. Il costo del
restauro è di 50 euro a tavola. Ogni
intervento di Art Bonus ha una scheda
dettagliata in cui viene descritto sia a cosa
servirà l’erogazione liberale quanto allo stato
delle erogazioni il Carlo Felice sui 10,5 milioni
necessari per il Teatro dell’Opera, dopo gli
860 mila euro ottenuti per la stagione 2015
per l’anno in corso ha ricevuto poco più di un
milione. Centomila euro è invece quanto ha
ottenuto il Museo tecnico navale della Spezia
per il nuovo allestimento della sala Polene,
mentre non è ancora alcuna erogazione per
l’impianto di climatizzazione della stessa, i
contenuti audiovisivi e per l’allestimento di
saletta Marconi. Quanto al porticato di
Staglieno, dei 450 mila euro necessari per
questa ristrutturazione, ne sono arrivati per
ora 50 mila mentre è stata raggiunta la cifra
di 20 mila euro per il restauro delle
fotografie. Completata anche la raccolta per
il restauro degli affreschi di Valerio Castello:
5 mila euro.Il Museo di Sant’Agostino ha
raccolto 29.040 euro su 75 mila per il
sostegno all’attività espositiva, divulgativa e
didattica. 7.750 euro su 33 mila complessivi
per la manutenzione straordinaria delle
persiane del Museo di Villa Croce. Si aggira
sulla stessa cifra quanto ricevuta
dall’Accademia ligustica per la
manutenzione straordinaria e la protezione
del Palazzo del costo di circa 11 mila euro. Per
tutti gli altri interventi, invece, non ci sono
ancora state donazioni, compreso il palazzo
[M.R.]
comunale di Pieve di Teco.
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Economia Nord-Ovest .53
.
Tendenze
ALESSANDRA PIERACCI
GENOVA
ualcosa di veramente
nuovo spariglia il concetto tradizionale di
gestione museale. Una visione diversa che va ben oltre il
concetto di conservazione,
nella linea di modernità già
imboccata ad esempio da alcuni corsi di laurea nell’ambito economico.
L’esperimento, a Genova, si
fa a Villa Croce, come risultato del Master in Management
dei Beni Museali, promosso
dal Comune di Genova, Fondazione Edoardo Garrone e
Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale. Tre giovani imprenditrici hanno costituito la
prima start up innovativa a
vocazione sociale attiva in Liguria, e hanno ottenuto per
quattro anni la gestione sperimentale del Museo di Arte
Contemporanea, nel parco di
Carignano che si affaccia sul
mare, oltre al premio di 50 mila euro messo a disposizione
dalla Fondazione Garrone.
Il miglior progetto di gestione è risultato quello presentato dal team formato
dalla genovese Paola Inconis, 36 anni, dall’imperiese
Alessia Moraglia e dalla palermitana Elena Piazza, entrambe trentunenni, che
hanno creato OpenYourArt,
per sottolineare il carattere
insieme sociale, culturale e
innovativo della gestione di
un bene museale pubblico.
Obiettivo del progetto è
trasformare Villa Croce in
un centro di attrazione e
produzione culturale sulla
contemporaneità, capace
anche di dialogare con le eccellenze culturali del territorio genovese, nazionale e
internazionale.
Animazione attraverso l’organizzazione di eventi e attività in grado di moltiplicare le
occasioni di frequentazione,
inserimento di servizi accessori economicamente sostenibili e rivitalizzazione degli
spazi, nel pieno rispetto della
natura di istituzione culturale
e civica del Museo e in affiancamento alla direzione artistica: sono questi gli assi portanti della nuova strategia. Il tutto all’interno di una governance pubblica del sistema culturale cittadino in cui il Comune
di Genova ha sempre investito
risorse e professionalità.
Il primo evento espositivo su cui sarà operativo il
Q
Al lavoro
Tre giovani
imprenditrici
hanno creato
OpenYourArt,
per sottolineare il carattere sociale,
culturale e
innovativo
della gestione
di un bene
museale
pubblico
Start up in Liguria
A Villa Croce un laboratorio
per far volare la cultura
Premiato il progetto di tre giovani imprenditrici
nuovo team di gestione è immediato: la mostra «Aldo
Mondino. Moderno, Postmoderno, Contemporaneo», dal
24 settembre al 27 novembre.
OpenYourArt è stato selezionato da una Commissione di
Valutazione mista pubblicoprivato sulla base dei criteri di
innovatività, fattibilità tecnica
e sostenibilità economica nel
medio periodo. È stato scelto
tra i 7 progetti elaborati dai
partecipanti al Master in Ma-
Fondi
L’esperimento, a Genova,
si fa a Villa
Croce, come
risultato del
Master in
Management
dei Beni
Museali e
promosso dal
Comune
nagement dei Beni Museali,
che si è svolto a Genova dal 19
gennaio al 24 marzo 2016: un
percorso formativo di 10 settimane, per un totale di 280 ore,
tra docenze frontali, testimonianze, escursioni di studio e
laboratorio di progettazione e
creazione di un piano di gestione e sviluppo del bene museale.
Nelle diverse attività formative, i partecipanti sono stati affiancati da un team di docenti,
esperti e professionisti, con il
coordinamento scientifico della professoressa Paola Dubini,
Direttore del Corso di Laurea
in Economia per le Arti, la Cultura e la Comunicazione (Clearcc) dell’Università Bocconi.
«Del progetto OpenYourArt
abbiamo apprezzato in particolare la volontà di valorizzare
il network culturale della città,
realizzando una programmazione integrata con le altre realtà del territorio – il commento di Alessandro Garrone, Presidente della Fondazione Edoardo Garrone -. Genova ha dimostrato di saper essere capofila a livello nazionale di un
percorso innovativo per la valorizzazione del nostro straordinario patrimonio artistico e
culturale, che siamo certi possa essere replicato con successo anche in altre città italiane.
Per questo siamo a disposizione per consegnare la formula
ad altre Amministrazioni Pubbliche, capaci di aprirsi e cogliere la sfida, e a Fondazioni
private che vogliano investire
in un progetto formativo di alto
livello che traguardi la gestione di uno specifico bene museale del proprio territorio».
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