Bilancio Sociale 2005 - Vers 28 settembre FINAL
Transcript
Bilancio Sociale 2005 - Vers 28 settembre FINAL
IDENTITA’: LA STORIA E I VALORI DELLA BANCA POPOLARE DI VICENZA Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 11 L’Identità “….È corrente una società denominata “ Banca Popolare di Vicenza - Società cooperativa per azioni”, già costituita ed autorizzata con decreto reale del 12 settembre 1866 n. 1808… La società ha per oggetto la raccolta del risparmio e l’esercizio del credito nelle sue varie forme, tanto nei confronti dei propri soci quanto dei non soci, ispirandosi ai principi del Credito Popolare….” (Statuto Sociale BPVI) E’ questa la sezione del Bilancio Sociale dedicata all’identità aziendale, alla storia ed ai valori della Banca … dalle origini ai giorni nostri lungo le tappe che hanno segnato il cammino di un’azienda che vive sul territorio … ancorata alle tradizioni di banca popolare e attenta a cogliere i necessari cambiamenti imprenditoriali che il mercato richiede. In breve: la tradizione nell’innovazione. Per meglio comprendere la Banca Popolare di Vicenza, si è ritenuto di dare più spazio, in questa sezione, alle tappe che hanno portato alla costituzione del Gruppo Bancario, di cui la nostra Banca è la Capogruppo e che con essa ne condivide principi e valori. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 12 L’Identità Le nostre origini Nasce la Banca Popolare di Vicenza, la prima banca popolare del Veneto e la prima banca ad essere costituita a Vicenza. 1866 Dal 1985 al 1994 la rete di sportelli della Banca Popolare di Vicenza dall'originaria provincia di Vicenza, si estende nell'intero Nord Est, in seguito all'apertura di nuove filiali e all'acquisizione di piccole banche popolari: 1985 Banca Popolare Agricola di Lonigo 1988 Banca Popolare di Thiene 1991 Banca Popolare dei Sette Comuni 1994 Banca Popolare di Venezia Dal 1996, anno che ha segnato una svolta nella lunga storia del nostro Istituto, sono state acquisite partecipazioni di maggioranza in altre banche popolari del Veneto e del Friuli Venezia Giulia: 1996 Banca Popolare di Castelfranco Veneto e Banca Popolare di Trieste 1997 Banca Popolare della Provincia di Belluno 1998 Banca Popolare “C. Piva” di Valdobbiadene e Banca Popolare Udinese Nasce così il Gruppo Banca Popolare di Vicenza. 1999 La Banca avvia un complesso ridisegno organizzativo che culmina con l'integrazione degli sportelli delle banche partecipate nella Capogruppo. Nel corso del 2000 prende avvio il "Progetto Centro Sud" con la costituzione di Banca Nuova e con l'acquisizione, nel 2001, di Banca del Popolo di Trapani: la prima operativa in tutti i principali centri della Sicilia e della Calabria, la seconda presente con oltre quaranta filiali nell'area della Sicilia Occidentale. I due istituti siciliani si sono fusi, nel 2001, dando vita ad una nuova realtà denominata Banca Nuova. 2000 Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 13 L’Identità La Banca acquista dal Gruppo Banca Intesa 46 sportelli, 20 dei quali, e precisamente quelli localizzati nel Centro Sud, sono stati contestualmente ceduti a Banca Nuova. I restanti sportelli sono stati destinati al potenziamento di aree geografiche in cui il Gruppo è già presente (8 sportelli fra le aree di Milano e del Friuli) nonché alla creazione di un primo presidio per lo sviluppo di una nuova area denominata “Area Nord Ovest” (18 sportelli): la Banca è ora presente, oltre che a Milano, in importanti centri come Genova, Pavia, Parma, Piacenza, Asti e Imperia. 2001 2002 La Banca acquisisce il 79% della Cassa di Risparmio di Prato, istituto con 54 sportelli in Toscana. Il Gruppo è ora presente anche nel Centro Italia. La Banca cede a terze controparti, dopo averne acquisito le 13 filiali e 65 dipendenti, la controllata Banca Idea, nata nel 2000 come banca multicanale di Gruppo. Nello stesso anno è oggetto di cessione anche la controllata BPVi Suisse, nata nel 2001 a Lugano e specializzata nel private banking. Le due operazioni in oggetto sottolineano la volontà della Banca Popolare di Vicenza di focalizzare i propri sforzi sulla propria identità di banca commerciale tradizionale, fortemente radicata nei territori di operatività. 2003 Il Gruppo BPVI, attraverso la controllata Banca Nuova, aumenta la propria penetrazione nel Sud Italia mediante l’acquisizione di un ramo d’azienda della Banca Antonveneta costituito da 30 sportelli ubicati in Sicilia. Inoltre, al fine di completare la gamma di prodotti assicurativi offerti dal Gruppo, nel corso dell’anno costituisce una nuova compagnia assicurativa, chiamata Berica Vita, che si affianca alla società di diritto irlandese Vicenza Life con l’obiettivo di ampliare la gamma di prodotti assicurativi offerti alla propria clientela. Infine, nel mese di ottobre si conclude tra la nostra Banca, Nordest Merchant e 21 Investimenti un nuovo contratto di joint venture finalizzato a rafforzare la nostra presenza nel merchant banking e nel private equity. L’avvio del 2005 è stato caratterizzato dal varo del nuovo Piano Industriale triennale individuale e di Gruppo che pone le premesse per cogliere nuove 2005 opportunità di crescita interna e/o esterna che creino valore per i Soci, ricercando l’obiettivo target di 800 sportelli. Nel mese di giugno, nell’ambito della strategia di sviluppo del credito al consumo, il Gruppo BPVI costituisce una nuova Società, denominata Prestinuova, dedicata all’attività di erogazione del credito ed in particolare alle operazioni di finanziamento garantite dalla cessione del 5° dello stipendio. Nel 2005, infine, si segnala l’avvio dell’operatività della NEM SGR S.p.A., società recentemente costituita nell’ambito della partnership tra il Gruppo BPVI e il Gruppo 21 Investimenti con l’obiettivo di gestire fondi chiusi aventi per oggetto operazioni di investimento in piccole e medie imprese. 2004 Sempre nell’ambito del processo di rafforzamento nel comparto del credito al consumo, nella prima parte dell’esercizio 2006 si segnala, oltre all’avvio dell’operatività di Prestinuova, l’aumento della quota partecipativa detenuta dalla nostra Banca nella società Linea S.p.A., attualmente pari al 47,96%. 2006 Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 14 L’Identità Il Gruppo Banca Popolare si appresta ora a varare un nuovo piano di sviluppo dimensionale con l’obiettivo di divenire definitivamente uno dei principali gruppi bancari nazionali, pur mantenendo un forte radicamento nelle aree di insediamento storico delle tre Banche. L’evoluzione del Gruppo Banca Popolare di Vicenza - Oggi – (2005) - Ieri – 63 (1996) 20 2 141 3 4 3 237 7 67 7 N W N E W S E 16 S 77 147 sportelli 500 Sportelli (534 punti vendita) Nota: in rosso gli sportelli di Banca Popolare di Vicenza Al 31 dicembre 2005, il Gruppo BPVI dispone di una Rete Commerciale di 534 punti vendita, ripartiti tra 500 sportelli bancari, 14 negozi finanziari e 20 punti private. La Rete Commerciale del Gruppo BPVI è interamente dislocata sul territorio italiano e, a livello nazionale, rappresenta quasi l’1,6% del totale sportelli del Sistema Bancario italiano. La ripartizione dei 500 sportelli bancari tra le Banche del Gruppo è la seguente: 333 appartengono alla BPVI (+1 rispetto al 2004); 67 a Cariprato (+6 rispetto al 2004); 100 a Banca Nuova (+1 rispetto ai 99 sportelli di fine 2004, comprensivi dei 30 sportelli acquisiti dalla Banca Antoniana Popolare Veneta). Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 15 L’Identità La Banca Al 31 dicembre 2005 il numero di punti vendita della Banca Popolare di Vicenza risulta pari a 352, articolati su tre livelli gerarchici: – – – 7 Aree 46 Zone 333 Sportelli, 2 Negozi Finanziari, 17 Punti Private Nel corso dell’anno è continuata l’attività di razionalizzazione della Rete di Vendita che ha comportato l’apertura di 5 nuovi sportelli nelle province di Padova, Verona, Trieste, Mantova e Venezia a fronte di 4 chiusure effettuate nelle province di Piacenza (2 sportelli), Treviso e Belluno. In particolare, a fine anno, la distribuzione degli sportelli in Veneto ed in Friuli Venezia Giulia è la seguente: 16 36 55 96 15 21 4 25 23 8 1 Tra gli altri canali distributivi tradizionali, si evidenzia, in particolare, il forte sviluppo del servizio POS (Point of Sale) sempre più utilizzato dalla Banca come strumento di fidelizzazione della clientela, oggetto nel corso dell’anno di mirate azioni commerciali volte ad aumentare sia il numero di attrezzature attive (+5,4% rispetto al 2004) sia il volume delle transazioni effettuate (+9,6%). Le attività oltre confine Il supporto che la Banca Popolare di Vicenza ha voluto dare nel tempo al suo territorio di elezione e la volontà di essere al servizio dell’imprenditoria locale hanno portato il nostro Istituto a seguire la Clientela oltre confine; per questo già da alcuni anni è operativo a Hong Kong un Ufficio di Rappresentanza del Gruppo BPVI e, da marzo 2005, è stata potenziata la nostra presenta in Cina tramite l’avvio di un ulteriore Ufficio di Rappresentanza a Shanghai, dando vita, quindi, ad un significativo ponte commerciale tra le imprese italiane e il grande mercato della Cina. Nel mese di aprile 2006 la nostra Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 16 L’Identità Banca ha ulteriormente potenziato la propria presenza all’estero avviando un nuovo Ufficio di Rappresentanza in India a New Delhi. Infine, la nostra Banca è presente con partecipazioni di minoranza nelle seguenti banche estere del Gruppo austriaco Oevag: − Volksbank Romania s.a. − Volksbank d.d. Bosnia Herzegovina − Ludova Banka a.s. Bratislava, Slovakia − Magyarorszagi Volksbank Rt. Budapest, Hungary − Volksbank a.s. Cechia, Czech Republic − Volksbank d.d. Zagreb, Croatia − Volksbank - Ljudska Banka d.d. Ljubiana, Slovenia La Struttura del Business del Gruppo Banca Popolare di Vicenza Al 31 dicembre 2005 la struttura del business del Gruppo Banca Popolare di Vicenza si articola secondo il seguente schema: (1) BANCHE BANCA ASSICURAZI ONE Banca Nuova S. p. A. Vicenza Life Ltd 98,74% 100% Cariprato S. p. A. Berica Vita S.p. A. CREDITO AL CONSUMO GESTI ONI PATRI MONI 79% 99,99% Linea S.p. A.(2) B. P. Vi Fondi SGR S. p. A. 47,96% Arca SGR S.p. A. 100% 10,9% Prestinuova S. p. A. 98,87% ATTIVITÁ DI CORPORATE ED INVESTMENT BANKI NG COMPARTO AGRO- ALI MENTARE Merchant Banking Banca Nuova Terra 15,00% Nordest Merchant S. p. A. 21 Investimenti Partners SOCIETÁ SERVIZI O I mmobiliare Stampa 100% SEC Servizi S.c.p. A. 49,55% Infor matica Vicentina(3) 100% 80% 20% NEM SGR S. p. A. Nuova Merchant S.p. A. 84% 19,75% Proprietary Trading 100% (3) Servizi Bancari S. p. A. BPV Finance PLC 99,99% (1) Le quote di partecipazione sono riferite a dicembre 2005 e sono espresse in termi ni di “equity ratio” (2) Quota di partecipazione raggiunta a febbraio 2006 con l’acquisizione del 15,76% del capitale sociale di Cofinoga S.p. A. (3) A marzo 2006 si è perfezionata l’operazione di fusione per incorporazione di Servizi Bancari in Informatica Vicentina. La denomi nazione della nuova società è Servizi Bancari. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 17 L’Identità I Valori e la Mission della Banca Popolare di Vicenza “Il Gruppo Banca Popolare di Vicenza si ispira ai principi di onestà, correttezza, trasparenza e riservatezza nello svolgimento della propria missione aziendale, mantenendo come obiettivi primari la soddisfazione della propria Clientela e la creazione di valore per i Soci”. (Codice Etico del Gruppo BPVI) I Valori, contenuti nel Codice Etico del Gruppo, guidano la nostra Banca nella definizione delle proprie strategie, nella determinazione dei propri obiettivi e nella condivisione di un progetto di sviluppo con tutti i principali interlocutori. Essi trovano le loro radici, già nel lontano 1866, anno della sua costituzione, nel quale la Banca si poneva come obiettivo quello di operare “affinché le classi lavoratrici, le piccole industrie, il minuto commercio, ed i bottegaj “potessero agevolmente godere del credito sorto dal fecondo e liberale principio della previdenza e della mutualità”. Valorizzare la crescita professionale e personale delle proprie persone comportandosi con equità, favorendo la crescita professionale e salvaguardando la sicurezza e la salute, in un clima di reciproca fiducia, lealtà, correttezza e rispetto Creare nel tempo valore per i Soci assumendo ogni decisione con la massima attenzione, consapevoli della fiducia che hanno riposto in noi, credendo nel nostro progetto Soddisfare la propria Clientela offrendo un servizio costante rivolti ai bisogni dei propri clienti, assicurando un dialogo trasparente, continuo ed esaustivo Offrire un servizio di qualità caratterizzando le proprie azioni con professionalità, competenza, comprensione delle esigenze di ciascun Cliente e trasparenza Rispettare le regole dell’organizzazione impegnandosi costantemente ad accogliere il Codice Etico, e tenendo una condotta ispirata ai principi di lealtà, imparzialità, integrità e onesta in esso contenuti Tutelare la reputazione ed il patrimonio aziendale impegnandosi ad essere parte attiva e responsabile del contesto in cui viviamo ed operiamo, a sostegno dell’economia locale e della piccola imprenditoria tipica del nostro territorio di elezione Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 18 L’Identità La nostra responsabilità nei confronti degli Stakeholder è altresì declinata nella nostra Mission recentemente riaffermata in occasione del nuovo Piano Industriale 2005-2007: “ LA MISSION DI BANCA POPOLARE DI VICENZA “Essere e rimanere nel tempo l’azienda bancaria di riferimento del Nord Est e dei territori di insediamento delle Banche Controllate, al servizio di tutti i segmenti di famiglie, imprese e istituzioni dei territori di presenza, autonoma, supporto reale ed affidabile per lo sviluppo ed il consolidamento delle economie locali, popolare, presente nelle iniziative economiche, culturali e sociali del territorio oltre che creatrice di valore per i diversi Stakeholder locali, polo aggregante e di attrazione per altre realtà, con le quali servire le migliori aree del territorio nazionale” ” Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 19 L’Identità Gli obiettivi e le linee guida strategiche del nuovo Piano Industriale 20052007 L’avvio dell’esercizio 2005 è stato caratterizzato dal varo nel mese di febbraio del nuovo Piano Industriale 2005-2007 d’Istituto e Consolidato. Il nuovo Piano, pur rappresentando la continuità con il recente passato e definendo obiettivi di consolidamento della gestione operativa e di miglioramento dei risultati economici della nostra Banca e del Gruppo, pone le premesse per cogliere nuove opportunità di crescita esterna che creino valore per i Soci. Lo sviluppo dimensionale del Gruppo e la sua articolazione societaria, già oggetto di processi di razionalizzazione negli ultimi anni, hanno indotto ad individuare, quale presupposto sui cui fondare le principali azioni del Piano 2005-2007, la definizione in modo esplicito e rigoroso delle regole atte a configurare il Gruppo secondo un modello federativo, vocato al presidio dei mercati locali sotto la regia di un Corporate Center inglobato nelle strutture della Capogruppo. Le linee guida strategiche individuate nel Piano per perseguire gli obiettivi di ulteriore miglioramento di produttività, efficienza e redditività del Gruppo sono: − il consolidamento della crescita di Banca Popolare di Vicenza, proseguendo il cammino già avviato negli ultimi esercizi; − la razionalizzazione della posizione di costo del Gruppo, attraverso la revisione dei processi organizzativi ed autorizzativi per le spese/investimenti ritenuti strategici per il Gruppo e il completamento dell’accentramento e razionalizzazione delle attività di “back office” e la riorganizzazione e razionalizzazione dell’informatica dipartimentale; − lo sviluppo della redditività e il recupero di efficienza delle Banche controllate, anche attraverso lo sviluppo territoriale per linee interne; − la crescita per linee interne ed esterne, ricercando l’obiettivo dimensionale, che, in un ottica prospettica, è stato fissato in 800 sportelli. In linea con quanto pianificato sono già stati avviati i principali progetti di attuazione del Piano Industriale, fra i quali si citano la definizione delle nuove regole di Governance di Gruppo, la revisione del regolamento delle spese/investimenti di Gruppo e gli interventi sulle filiali non performing e/o di piccole dimensioni. Con riferimento alla crescita dimensionale nel corso del primo semestre 2006 sono state poste le basi per un importante sviluppo per linee esterne e/o interne. Come ampiamente riportato dagli organi di stampa, infatti, negli ultimi mesi sono continuate in modo serrato le trattative per l’alleanza strategica tra BPVI e la BP Intra. Inoltre, in alternativa alla possibile crescita per linee esterne, è stata recentemente approvata un’ipotesi di nuovo piano di sviluppo dimensionale del Gruppo per linee interne da realizzarsi nei prossimi esercizi, attualmente in corso di analisi ed approfondimento da parte della Direzione della Banca. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 20 L’Identità Assetto istituzionale e Corporate Governance Comitati consultivi: Comitati consultivi: Comitato Finanza Comitato Finanza Comitato Coordinamento Gruppo Comitato Coordinamento Gruppo Comitato Soci Comitato Soci Comitato per il Controllo Comitato per il Controllo Comitato di Direzione Comitato di Direzione Comitati Consultivi Territoriali Comitati Consultivi Territoriali Comitato Prodotti Comitato Prodotti Comitato Funzionam. di Gruppo Comitato Funzionam. di Gruppo Comitato Reclami Comitato Reclami Consiglio Consigliodidi Amministrazione Amministrazione Comitati deliberativi: Comitati deliberativi: Comitato Esecutivo Comitato Esecutivo Comitato Centrale Fidi Comitato Centrale Fidi Comitato Crediti Comitato Crediti Presidente Presidente Direttore DirettoreGenerale Generale Direz Comunicazione Direz Comunicazione Istituzionale e Commerciale Istituzionale e Commerciale Direzione Internal Audit Direzione Internal Audit Direzione Affari Generali, Direzione Affari Generali, Legale e Contenzioso Legale e Contenzioso Direzione Pianificazione Direzione Pianificazione Direzione Finanza Direzione Finanza Divisione DivisioneBilancio Bilancio eePartecipazioni Partecipazioni Direz. Direz. Rag.ria Generale Rag.ria Generale Divisione DivisioneRisorse Risorse Direz. Direz. Partecipazioni Partecipazioni Direz. Servizi Direz. Servizi Esecutivi Esecutivi Direz. Logistica, Direz. Logistica, Acqu. e Sicurez. Acqu. e Sicurez. Divisione DivisioneMercati Mercati Direz. Direz. Crediti Crediti Direz. Direz. Retail Retail Direz. Direz. Corporate Corporate Direz. Direz. Private Private Direz. ICT Direz. ICT Direz. Direz. Risorse Umane Risorse Umane Direz. Direz. Svil. Org. e Strat. Svil. Org. e Strat. Direz. Direz. Organizzativa Organizzativa STRUTTURE DI MERCATO Area Vicenza Area Padova Area Lonigo Area Treviso Area Friuli V.G. Area Belluno Area Nord Ovest Cariche Sociali attualmente in vigore Consiglio di Amministrazione Presidente Vice Presidente Vice Presidente Consigliere Segretario * Giovanni Zonin * Giovanni Bettanin * Marino Breganze * Giorgio Tibaldo Collegio Sindacale Presidente Sindaco Effettivo Sindaco Effettivo Sindaco Supplente Sindaco Supplente Consiglieri: Giovanni Zamberlan Giacomo Cavalieri Laura Piussi Giuseppe Mannella Marco Poggi Collegio Degli Arbitri Mario Bonsembiante Giuseppe Di Lenardo *Zeffirino Filippi Franco Miranda Gainfranco Pavan Paolo Sartori *Fiorenzo Sbabo Presidente *Gianfranco Simonetto Arbitro Effettivo Maurizio Stella Arbitro Effettivo Paolo Tellatin Arbitro Supplente *Ugo Ticozzi Arbitro Supplente *Giuseppe Zigliotto Direzione Generale Direttore Generale Vice Direttore Generale Luciano Colombini Vice Direttore Generale Vicario Samuele Sorato Franco Tonato Vice Direttore Generale Ippolito Fabris Principali dirigenti Internal Audit L. Amore Affari Gen., Legale e Contenz. F. Morassut Pianificazione M. Pellegrini Nicola Amenduni Gian Paolo Boschetti Pierantonio Maule Gianfranco Corà Altegrado Zilio Comunicazione. Istituz. e Com le A. Lombardo Finanza G. Zampieri * Membri del Comitato Esecutivo. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 21 L’Identità Il Capitale Sociale Al 31 dicembre 2005 il Capitale Sociale era di 183.816 mila euro, suddiviso in 61.272.246 azioni del valore nominale unitario ora di 3,75 euro, a seguito dell’aumento gratuito del Capitale Sociale mediante l’aumento di euro 0,75 del valore nominale di ciascuna delle azioni in circolazione, imputando a capitale le riserve di rivalutazione. Il 14 maggio 2005 l’Assemblea dei Soci ha delegato il Consiglio di Amministrazione della nostra Banca a deliberare, in una o più volte, entro e non oltre il 14 maggio 2010, un aumento a pagamento, scindibile del Capitale Sociale, per un controvalore nominale di massimi 60 milioni di euro, mediante l’emissione di massime 20 milioni di azioni ordinarie del valore nominale di 3 euro da offrire in opzione agli azionisti ed ai possessori di obbligazioni convertibili. La delega è stata concessa per consentire al Consiglio di Amministrazione di effettuare gli opportuni interventi di rafforzamento patrimoniale finalizzati a mantenere i ratios consolidati di vigilanza su valori ritenuti adeguati, nonché a cogliere eventuali opportunità di crescita dimensionale richiamati nel Piano Industriale 2005-2007 e coerenti con le caratteristiche organizzative e patrimoniali del Gruppo e gli obiettivi di remunerazione dei Soci. In data 30 agosto il Consiglio di Amministrazione ha deliberato una prima “tranche” dell’aumento di capitale pari a circa 489 milioni di euro, realizzata mediante l’emissione di circa 9,6 milioni di azioni ordinarie del valore nominale unitario di euro 3,00. L’operazione si è conclusa il 28 ottobre con un grande successo sotto ogni punto di vista, con una richiesta complessiva che è risultata pari ad oltre il 170% dell’offerta, a testimonianza della piena stima e fiducia da parte dei Soci. L’attestato di stima e fiducia da parte dei Soci dimostra ancora una volta la piena condivisione sulle strategie perseguite dalla nostra Banca volte a creare ulteriore valore per tutti gli Stakeholders. A seguito dell’aumento di capitale citato, alla fine del 2005, il Capitale Sociale della nostra Banca ammonta a 183.816 mila euro, suddiviso in 61.272.246 azioni. Nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci, tenutasi il 22 aprile 2006, il valore nominale unitario di ciascuna azione è stato, inoltre, aumentato dagli originari 3,00 euro a 3,75 euro, a seguito della delibera di aumento gratuito del Capitale Sociale mediante l’imputazione a capitale delle riserve di rivalutazione. Alla data del 30 giugno 2006 il Capitale Sociale della nostra Banca, ammonta a 229.811 mila euro, suddiviso in 61.282.809 azioni, con un incremento netto nel semestre di 10.563 azioni per effetto di 18.490 nuove azioni assegnate al personale dipendente per il conseguimento di specifici risultati o per il raggiungimento di determinate anzianità e di 7.927 azioni annullate. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 22 L’Identità Gli strumenti di “Governance sociale”: il Codice Etico e i Comitati “sociali” La “Governance sociale” della nostra Banca e di tutto il Gruppo BPVI si fonda innanzitutto sul nostro Codice Etico, adottato il 12 marzo 2003, con delibera del Consiglio di Amministrazione della Banca Popolare di Vicenza e successivamente distribuito a tutti i dipendenti, collaboratori, management ed esponenti del vertice aziendale di tutte le società appartenenti al Gruppo. Il documento, il cui ultimo aggiornamento risale al giugno 2004, intende fornire un insieme di norme comportamentali da rispettare nella quotidianità del lavoro che richiede comportamenti coerenti ai principi etici aziendali. Tali principi sono ispirati alla correttezza, alla lealtà, all’onestà, alla trasparenza e alla riservatezza nello svolgimento della missione aziendale, con l’obiettivo principale di salvaguardare il prestigio acquisito dalla Banca in quasi 140 anni di attività, di creare una cultura comune all’interno del Gruppo, indirizzata specialmente verso le aziende di più recente acquisizione, e di ricercare contemporaneamente la soddisfazione della Clientela e dei Soci. Il compito di vigilare sull’osservanza del Codice Etico è stato assegnato all’Organismo di Controllo costituito presso ciascuna Società del Gruppo. In particolare, per quanto riguarda la nostra Banca, tale compito è affidato al Comitato per il Controllo. I Comitati “sociali” Tra gli strumenti predisposti per garantire il perseguimento degli obiettivi strategici definiti dal Consiglio di Amministrazione, nonché il rispetto delle normative, esistono alcuni Comitati consultivi, che hanno, più di altri specifiche funzioni di natura sociale. Tra questi si ricordano, in particolare: − − − il Comitato per il Controllo, già precedentemente citato, istituito allo scopo di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nello svolgimento del proprio compito di vigilanza. Tale Comitato rappresenta, pertanto, l’organismo capace di valutare le tematiche di salvaguardia dell’integrità aziendale, provvedendo, in particolare, ad assolvere ai compiti assegnati all’organismo di controllo ed intervento indicato nel D. Lgs. 231/2001 e di vigilare sull’osservanza dei principi sanciti dal Codice Etico. Il Comitato per il Controllo, che di regola si riunisce ogni 3 mesi, è composto da minimo 3 Amministratori, il Presidente del Collegio Sindacale, il Direttore Generale e alcuni dirigenti, tra cui i responsabili della Divisione Risorse e della Direzione Internal Audit. il Comitato Soci, costituito al fine di esaminare e valutare in anticipo tutte le pratiche riguardanti le azioni da sottoporre all’esame del Consiglio di Amministrazione e, in particolare, le domande di ammissione a socio, le richieste di acquisto di azioni, stabilendo a chi assegnare le stesse e in che misura, le richieste di vendita di azioni, o i trasferimenti fra le parti e le annotazioni di vincolo. Il Comitato Soci è costituito da 2 componenti del Consiglio di Amministrazione, il Direttore Generale e altri dirigenti e si riunisce una volta al mese. il Comitato Reclami, che ha funzione consultiva in materia di esame e valutazione dei reclami ed è composto da 1 Amministratore, il Direttore Generale e i responsabili della divisione Mercati, Bilancio e Partecipazioni e Direzione Internal Audit. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 23 L’Identità Il modello organizzativo per la prevenzione dei reati D.Lgs. 231/2001 Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto una forma peculiare di responsabilità (definita “amministrativa”, ma che trova applicazione nell’ambito e secondo il rito del processo penale) delle persone giuridiche e di altri enti per i reati commessi, nel loro interesse o a loro vantaggio, da coloro che rivestono una posizione apicale nella struttura organizzativa, o da coloro che siano sottoposti alla direzione o alla vigilanza di questi ultimi. Il Decreto prevede che l’ente non venga chiamato a rispondere dell’illecito eventualmente accertato nel caso in cui ponga in essere alcune iniziative, tra le quali: − l’adozione e l’efficace attuazione di “modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi”; − l’istituzione di un “organismo di controllo”, che abbia il compito di vigilare sul funzionamento e sull’osservanza del modello adottato e di curarne l’aggiornamento. Sensibile all’esigenza prioritaria di assicurare condizioni di correttezza e di trasparenza nella conduzione degli affari e delle attività aziendali, e consapevole d’altra parte della presenza nel proprio assetto organizzativo di adeguati presidi già volti alla prevenzione di molti dei reati contemplati dal D. Lgs. n. 231/2001, la Banca Popolare di Vicenza ha avviato nel 2004 un progetto volto alla mappatura delle aree di potenziale rischio, alla valutazione dei presidi esistenti e quindi all’adozione degli ulteriori interventi organizzativi (normativi e/o procedurali) ritenuti necessari al fine di garantire l’adeguatezza del complessivo Modello Organizzativo e di Gestione. Nel corso del 2005 è stato dato avvio alla seconda parte di tale progetto, con l’obiettivo di completare il Modello Organizzativo (il cui schema generale di riferimento era già stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nel gennaio 2004). Contestualmente, è stata attribuita alle varie Direzioni della Banca la responsabilità di fornire le indicazioni operative per il completamento del Modello e di dare corso all’implementazione degli interventi che fossero stati ritenuti necessari a colmare i gap evidenziati in sede di Progetto, in un’ottica di massima condivisione. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 24 L’Identità Lo Scenario Economico-Finanziario Nel 2005 la crescita economica mondiale ha continuato a mantenersi elevata, trainata dalla spinta fornita da Stati Uniti e Cina, nonostante il preoccupante aumento dei prezzi delle materie prime e l’ampliarsi degli squilibri internazionali. L’andamento economico dei paesi dell’Unione Europea nel quarto trimestre ha evidenziato ancora il persistere di una situazione di debolezza congiunturale migliorata nel corso del 2006. L’Italia ha registra nel 2005 una crescita economica sostanzialmente pari a zero, confermandosi fanalino di coda tra i principali paesi della zona euro. Lo scenario creditizio ha evidenziato nel 2005 un’ulteriore accelerazione della propria dinamica, sostenuta ancora dalle componenti a più lunga scadenza. A partire dalla fine dell’anno si è registrata una lieve ripresa dei tassi di interesse bancari per effetto della manovra restrittiva effettuata dalla BCE. L’economia italiana Dopo aver superato il periodo di grande difficoltà attraversato dalla nostra economia a partire dalla fine del 2004 fino a buona parte del 2005, nei primi mesi del 2006 l'Italia ha messo in evidenza un buon progresso del PIL e dell'attività produttiva, in linea con il positivo andamento registrato nell'intera area dell'euro. Buone notizie provengono anche dal fronte dei prezzi rimasti sostanzialmente sotto controllo nonostante i forti incrementi registrati dai prodotti energetici. Secondo la stima preliminare comunicata dall’ISTAT, nel secondo trimestre del 2006 il Prodotto Interno Lordo italiano ha registrato una crescita dello 0,5% rispetto ai primi tre mesi dell’anno (variazione congiunturale) e dell’1,5% rispetto al secondo trimestre del 2005 (variazione tendenziale). Il risultato congiunturale del PIL è la sintesi di un aumento del valore aggiunto dell’industria e dei servizi e di una diminuzione dell’agricoltura. Tale crescita, seppur inferiore a quella realizzata in media dalla zona Euro e dagli altri principali paesi europei, conferma la ripresa della nostra economia già evidenziata nel corso del primo trimestre dell’anno. Il mercato del credito e del risparmio Il settore creditizio, nonostante una congiuntura economica nazionale non ancora brillante, continua ad evidenziare crescite molto sostenute degli stock, superiori a quelle fatte registrare alla fine del 2004, sia nella componente impieghi (+8,8% alla fine del 2005 rispetto al +5,5,% del 2004) sia in quello della raccolta (+8,6% a fronte del 7,7% del 2004). In particolare, l’espansione del credito risulta legata alla robusta crescita della componente a lunga scadenza e all’arresto della dinamica negativa del comparto a breve termine, mentre Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 25 L’Identità la dinamica della raccolta risulta caratterizzata dalla crescita della domanda di depositi e dal mantenimento di elevati tassi di crescita, anche se in riduzione rispetto al 2004, del comparto obbligazionario. Nonostante la forte crescita dei prestiti in un contesto congiunturale non favorevole, la dinamica delle sofferenze risulta sostanzialmente sotto controllo grazie alla migliore capacità di selezione delle banche ed al livello molto contenuto dei tassi d’interesse. Nel corso dei primi sei mesi del 2006 il settore creditizio è stato caratterizzato da un’accelerazione della dinamica degli impieghi, sostenuta dal mantenimento di elevati tassi di crescita della componente a più lunga scadenza unito alla ripresa della componente a breve termine, e da un assestamento della dinamica della raccolta diretta, che evidenzia una leggera flessione del comparto obbligazionario. Sul fronte dei tassi di interesse, le recenti manovre restrittive della BCE, hanno definitivamente concluso il lungo periodo di tassi decrescenti con un immediato leggero recupero dello spread tra i tassi attivi e quelli passivi, che tenderà ad ampliarsi nel corso del 2006. Banca Popolare di Vicenza – Bilancio Sociale 2005 26