Pubblicazione quotidiano IL GIORNO del 6 agosto 2014

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Pubblicazione quotidiano IL GIORNO del 6 agosto 2014
MERCOLEDÌ
* 6 AGOSTO 2014
«Nessun Paese ha firmato
il Protocollo di legalità»
COSCHE & AFFARI
Expo, vertice a Palazzo Chigi
Cantone oggi a Milano
per il dossier dell’antimafia
Il presidente dell’Anac: servono tagliandi continui
Pisapia. Il presidente dell’Anac ieri ha
partecipato alla riunione della cabina di regia
dell’Expo, a Palazzo Chigi. Presenti il
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Graziano Delrio, il ministro alle Politiche
Agricole Maurizio Martina, l’ad di Expo,
Giuseppe Sala, e il presidente della società,
Diana Bracco, è stata affidata al ministero dei
Trasporti l’individuazione della soluzione per i
60 milioni in capo alla Provincia di Milano e
ancora mancanti. Pronto il decreto che destina i
fondi per il parcheggio di Cascina Merlata.
«Su alcuni contratti espresso parere negativo»
Sandro Neri
· MILANO
PER Raffaele Cantone e gli uomini del suo team non è tempo di vacanze. «E chissà se le faremo spiega il presidente dell’Autorità
anticorruzione - i controlli
sull’Expo procedono a ritmo serrato e per non intralciare l’organizzazione dell’evento ci siamo
imposti tempi stretti, strettissimi.
Questo per riuscire a garantire risposte sui quesiti che ci vengono
posti nell’arco di sette o al massimo di 15 giorni, a seconda della
complessità dell’appalto da esaminare».
SE NE è parlato ieri pomeriggio a
Roma, nel corso dell’incontro che
Cantone ha avuto a Palazzo Chigi, se ne riparlerà oggi a Milano:
nella riunione prevista per le 11 a
Palazzo Marino, col sindaco Giuliano Pisapia, e poi negli uffici di
via Rovello, con i vertici della so-
cietà Expo Spa. All’ordine del
giorno, il punto sull’attività di
monitoraggio dei contratti condotta dall’Anac, ma anche le allarmanti conclusioni del lavoro svolto dal Comitato antimafia. «Insieme a Pisapia - annuncia Cantone
- vedrò alcuni componenti del Comitato per approfondire i punti
del rapporto sulle infiltrazioni
“
IL MONITORAGGIO
SULLE OPERE
Abbiamo autorizzato
un numero rilevante
di bandi e molti altri
sono sotto esame
Ma procediamo veloci
della criminalità organizzata.
Quello che posso dire alla vigilia
dell’incontro, è che da parte nostra c’è tutto l’impegno a lavorare
a fondo, anche alla luce dell’accordo che ha affidato all’Anac la vigilanza sui contratti pubblici».
Nando Dalla Chiesa, presidente del Comitato antimafia, ha detto: «Non ci sono regole che salvano, ma solo
controlli, controlli e controlli».
«Sono d’accordo. Questo è il compito che ci è stato affidato. E che
stiamo portando avanti quotidianamente, lavorando con
grande celerità. Più velocemente di quanto ci
era stato chiesto».
Come procede il monitoraggio?
Raffaele
Cantone
IL GIORNO
il Resto del Carlino
LA NAZIONE
Questa la denuncia di Gian Antonio Girelli
(Pd), della commissione antimafia
della Regione Lombardia. Il Protocollo è
stato istituito da Prefettura e società Expo
L’ALLARME ’NDRANGHETA
DUE GIORNI fa l’allarme lanciato dal Comitato
antimafia presieduto da Nando Dalla Chiesa
(negli appalti legati ad Expo è stata riscontrata
«non soltanto corruzione, ma anche segni della
presenza mafiosa»); oggi il vertice con Raffaele
Cantone, presidente dell’Autorità anticorruzione,
delegato dal governo al controllo sui contratti per
la kermesse del 2015. «Lavoriamo con il
massimo impegno per vigilare e garantire che
tutto si svolga nel pieno rispetto della legalità»,
assicura Cantone, prendendo atto del rapporto
presentato al sindaco di Milano, Giuliano
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«Abbiamo autorizzato un numero rilevante di bandi e molti altri
sono attualmente sotto esame. Ci
sono stati richiesti moltissimi pareri e in qualche caso la nostra risposta è stata negativa».
La presenza della ’ndrangheta è una realtà anche nei lavori per l’Expo 2015. Come contrastare le infiltrazioni?
«Con tagliandi puntuali e continuativi. E questo è il motivo per
cui torno a Milano a incontrare i
vertici dell’Expo. Non basta trasmettersi delle carte, occorre confrontarsi e prendere decisioni. Sono però soddisfatto del clima di
collaborazione che si è instaurato
con la società Expo e i responsabili del Padiglione Italia».
Li ha visti a Roma. Cosa vi siete detti?
«È stato fatto il punto sulla tempistica delle opere. Sala e la Bracco
hanno distribuito brossure con lo
stato dell’arte e le previsioni sui lavori. Tutto procede bene, i Paesi
sono 147. Ora studieremo i modi
e le priorità per accelerare ulteriormente con i controlli».
[email protected]
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INTERDITTIVE
Tante le misure prese
dalla Prefettura
di Milano nei confronti
di aziende
che non hanno superato
i controlli antimafia
Sono inoltre 2.400
le persone
finite sotto esame
nell’attività contro
le infiltrazioni mafiose
ARRIVO
Accoglienza
in un b&b
Anbba
spiega
come
evitare
le attività
irregolari
TURISMO ATTENZIONE ALLE AUTORIZZAZIONI
La criminalità investe nei b&b
«Ecco come ci si può tutelare»
· MILANO
IL SETTORE «è in crescita esponenziale: sono circa 25mila i bed
and breakfast attivi in Italia», spiega Marco Piscopo, presidente
dell’associazione nazionale che li
rappresenta, l’Anbba. La relazione del Comitato antimafia del Comune di Milano denuncia come
la criminalità organizzata stia allungando le mani su b&b e case
vacanze per arricchirsi coi flussi
AIUTO
«Affittare una stanza vuota
per molte famiglie funziona
da ammortizzatore sociale»
turistici dell’Expo, forte di una
legge regionale «leggera». A cominciare dall’assenza di obblighi
a emettere ricevuta fiscale: così
gli incassi sfuggono ai controlli.
Come possono tutelarsi i turisti?
Piscopo spiega che i bed & breakfast in regola devono esporre in
camera, dietro alla porta, un cartello con l’autorizzazione all’attività (che non è soggetta a licenza),
i prezzi minimi e massimi delle
stanze e il periodo di chiusura,
che in Lombardia è di tre mesi
non consecutivi. Per il numero
uno di Anbba, inoltre, «il turista
deve pretendere comunque la ricevuta fiscale». L’associazione sta
anche lavorando, insieme a Confturismo, a una app che segnali le
attività pulite. «E tutti gli operatori online stanno attenti che i nuovi iscritti dimostrino regolare autorizzazione», spiega Piscopo.
ANCHE il Comune è tenuto ai
controlli, entro trenta giorni dalla
comunicazione di inizio attività,
per verificare che il b&b rispetti i
limiti imposti dalle leggi, che nello specifico caso lombardo prescrivono non più di quattro stanze
per un massimo di 12 posti letto;
almeno due bagni per chi offre
più di una camera; ambienti separati tra famiglia e ospiti. «Sta facendo da ammortizzatore sociale,
per molti che hanno una stanza libera è un modo per integrare il
reddito», spiega Piscopo: «Questa
nasce come un’attività di famiglia». Con un giro da affari da industria: 25-30 milioni di euro.
Luca Zorloni