L`Origine della Famiglia Artesi è in Spagna (Catalogna)

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L`Origine della Famiglia Artesi è in Spagna (Catalogna)
Perché la storia non venga dimenticata e perchè “noblesse oblige”.
L’Origine della Famiglia Artesi è in Spagna (Catalogna) con qualche ramo secondario in Francia.
Dalla Spagna al seguito di Pietro III di Aragona, insieme ad altri nobili, essendo finita la
dominazione normanna si ebbe lo scontro per il dominio della Sicilia (e Calabria) con gli Angiò.
Nel 1280 si arrivò alla vittoria definitiva degli aragonesi ed i nobili che avevano più aiutato il Re
furono nominati Baroni, quindi da abbastanza secoli.
Si narra che vi fù da parte degli Aragonesi una strafe degli angioini (francesi vinti); pare che il
metodo per riconoscere4 un angioino fosse quello di fargli dire la pqarola “Ceciri” (straccio in
siciliano) praticamente impossibile da pronunciare correttamente da na perona di lingua francese.
Il nome Artesi varia nei documenti a seconda di ascendenze locali, spagnole, catalane o francesi; i
più comuni sono:
Artesi (Italia)
Artesio (Italia)
Artezaghi (Italia)
Artesiane (Italia)
Artesien (Francia)
Arthaud (Francia)
Arteso (Spagna)
Arteta Catalogna)
Arteya (Catalogna)
Lo stemma (con corona da Barone sull’elmo) è il seguente:
Il Motto di famiglia è “ Virtutes elici” ossia “ Suscitare Virtù”.
Dopo il Regno italiano (ma per la maggior parte già con i Borboni) il titolo perse ogni valore
legale, né dava diritto a tributi ma neppure ad obblighi verso il Sovrano o altro; rimase solo un
titolo onorifico e, dopo la caduta di Napoleone I, assunse il titolo di Baroni di Augusta.
Nel periodo fra le due guerre mondiali, l’Araldica Italiana (che è l’associazione che coordina tali
titoli) modificò lo statuto, nel senso che mentre pima il titolo spettava solo al Barone e alla
Baronessa regolarmente sposati e solo dopo la morte di uno dei due il titolo passava al primogenito
(solo maschio se primogenito, alla prima figlia e al primo maschio se la prima nata era femmina) e
potevano avvalersi del titolo (sempre con la regola precedente anche i nipoti (purchè sposati).
Il titolo derivava da Domenica Artesi “Mimì” moglie di mio nonno Angelo Santangelo, e quindi il
nonno era già “Barone” di diritto, avendo sposato Mimì; (ricordo che i nonni in alcune occasioni
speciali si facevano chiamare col titolo).
Ma il nonno Angelo ci teneva a aggiungere al nome Artesi quello di Santangelo. Dal nonno Pino ho
saputo che Angelo ha fatto per anni viaggi a Roma (sede dell’Araldica) e speso molti soldi per
perorare la causa ed infine nel 1953 ha ottenuto di aggiungere il cognome Santangelo a quello di
Artesi e da allora il titolo è “Baroni Santangelo Artesi”.
Da quella data il titolo spetta a :
nonna Mimì e suo Marito Angelo;
nonno Pino (primogenito maschio) e moglie nonna Lida;
Io (primogenito maschio) e moglie Carla;
Sara (primogenita) e Andrea (primogenito maschio):
La figlioletta di Sara ma, purtroppo, non Vugab in quanto non sposato.
Ormai il significato è solo storico ed alcuni lo riportano nel biglietto da visita o incidono sulla sella
del cavallo, su piatti bicchieri ecc, o si fanno chiamare con tale titolo.