Le Borse sbandano dopo la BoE, poi recuperano

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Le Borse sbandano dopo la BoE, poi recuperano
14/7/2016
Le Borse sbandano dopo la BoE, poi recuperano ­ Il Sole 24 ORE
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LA GIORNATA DEI MERCATI
Le Borse sbandano dopo la BoE, poi
recuperano
–di Chiara Di Cristofaro
| 14 luglio 2016
A sorpresa la Banca centrale britannica non è intervenuta sul costo del denaro e le Borse hanno sbandato
dimezzando i guadagni per poi ritornare ai livelli pre decisione della Boe, mentre la sterlina si è rafforzata. I
membri del board hanno comunque detto che la BoE interverrà con misure di stimolo su diversi fronti il
mese prossimo, quando avrà più dati e indicazioni sullo stato di salute dell'economia. Il mercato si aspettava
una riduzione del costo del denaro - la prima in sette anni - al minimo storico dello 0,25% per far fronte alle
conseguenze della prossima uscita della Gran Bretagna dall'Unione europea, i tassi restano invece allo
0,50%. Lo yen perde terreno sulle attese di interventi di politica fiscale e monetaria per stimolare l'economia.
In recupero il petrolio dopo lo scivolone della vigilia sull'aumento delle scorte Usa.
A Piazza Affari banche sotto i riflettori
Dopo una vigilia debole e dopo la decisione a sorpresa della Bank of England, restano tutte in rialzo dunque
le Borse europee (segui qui l'andamento degli indici) anche se decisamente sotto i massimi di giornata. A
livello settoriale gli acquisti premiano soprattutto i titoli minerari, con i prezzi dei metalli in rialzo, bene
anche energetici e d auto (qui l'andamento dei settoriali europei). Segno più anche a Milano con il FTSE MIB
trainato dagli acquisti sui bancari, che bilanciano così le perdite di ieri. Ancora sotto i riflettori Bca Mps
mentre si continua a lavorare sulla cessione di circa 10 miliardi di sofferenze nette, in vista degli esiti degli
stress test del 29 luglio. Corre anche Unicredit, premiata da un report di Citigroup e nonostante la conferma
arrivata da Vita sulla necessità di un aumento di capitale. Ben comprate anche le azioni del Banco Popolare,
di Intesa Sanpaolo, Mediobanca e Ubi Banca. Bper ha accelerato il passo dopo la notizia, anticipata nei giorni
scorsi dal Sole 24 Ore, della vendita di un pacchetto di Npl per 450 mln euro. Brusco scivolone per i titoli Rcs
Mediagroup visto che da oggi i titoli acquistati sul mercato non possono essere conferiti alle offerte
concorrenti di Cairo Comm e della cordata guidata da Andrea Bonomi. I primi risultati arriveranno domani.
Sterlina balza dopo la Bank of England
Acquisti sulla divisa britannica che è salita dell'1,8% sul dollaro subito dopo l'annuncio della Banca
d'Inghilterra che ha lasciato i tassi invariati (qui l'andamento del cross sterlina/dollaro e dell'euro/sterlina).
Yen sui minimi da tre settimane in attesa di nuovi stimoli fiscali e monetari fino a quota 105,945 sul dollaro
(qui l'andamento del dollaro/yen) e oltre la soglia di 118 sull'euro (qui l'euro/yen). L'euro si conferma oltre
1,11 sul dollaro (qui il cross euro/dollaro). Dagli Usa sono arrivati i dati sui sussidi settimanali alla
disoccupazione, rimasti invariati a valori storicamente bassi, segno di stabilizzazione del mercato del lavoro.
Le richieste iniziali sono infatti rimaste ferme a 254.000. Il dato si attesta in media sotto quota 300.000 da 71
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settimane, la serie migliore dal 1973. Il Beige Book della Fed, ieri ha confermato che l’economia sta crescendo
ad un ritmo modesto da metà maggio a causa di leggere pressioni inflazionistiche e un lieve indebolimento
dei consumi. Le attese di crescita per i vari distretti sono attese restare modeste.
Rimbalza il petrolio ma le scorte preoccupano
Petrolio in rialzo dopo il forte calo della vigilia che ha portato i prezzi sui minimi dai due mesi, anche se il
recupero resta limitato a causa delle preoccupazioni per un eccesso di offerta alimentate dagli ultimi dati
sulle scorte (qui l'andamento di Brent e Wti). Le quotazioni petrolifere, sottolineano gli analisti di Mps
Capital Services, hanno infatti risentito dell’aumento, del tutto inatteso, delle scorte di benzina Usa nel
periodo più significativo della driving season. In flessione le scorte generali, mentre è rimbalzata la
produzione dopo il forte calo della settimana precedente. In rialzo tutti gli altri settori anche se l’oro è sceso
nuovamente sotto i 1330 dollari l'oncia sui minimi delle ultime due settimane.
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus)
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