Neve e gelo mettono in ginocchio il club
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Neve e gelo mettono in ginocchio il club
La Gazzetta delle Torricelle Anno 6 numero 1 - Verona Mensile fondato da Luca Fioravanti e Giorgio Gnugnoli Gennaio - Febbraio 2010 IL 2009 VA IN ARCHIVIO: TANTE NOVITA’, NON TUTTE GRADITE Neve e gelo mettono in ginocchio il club Spese di riscaldamento alle stelle per colpa delle temperature rigide. Il motore di un pallone fa le bizze LE MASSIME DEL COACH LUCA FIORAVANTI La neve in dicembre è stata la grande novità della stagione fredda. I palloni hanno retto l’urto. C’era il rischio di crolli, d’improvvisi cedimenti con sgonfiamento dei palloni. Invece è andato tutto bene. Purtroppo le temperature rigide hanno fatto schizzare le spese del riscaldamento alle stelle. Diego si è trovato improvvisamente alle prese con problemi inediti e non preventivati. Il motore del riscaldamento di un pallone, nuovo e sulla carta potente, si è inceppato più volte, creando qualche disagio ai clienti e una grande incazzatura in Diego. Chi ha venduto il motore, se n’è lavato le mani, respingendo ogni responsabilità. Intanto il 2009 è finito. Un’annata destinata ad entrare nella storia del Tennis Club Torricelle. La novità dei palloni è piaciuta. Le richieste di ore non è mancata, anzi. Volete una nuova massima? Chiedetela ad An Tonio! Nell’articolo dell’ultimo numero ha copiato tutti i miei concetti. Faccio sciopero! Claudio Tommasi ALL’INTERNO Diego lascia il club e va una settimana a New York Nella seconda metà di dicembre il circolo è stato imbiancato dalle abbondanti nevicate. Panorama suggestivo, spese alle stelle per il grande freddo Diego ammette che il primo bilancio non è del tutto positivo. “Per rientrare dalle spese e iniziare a guadagnare qualcosa, bisognerebbe avere quattro campi coperti. La richiesta c’è, anche se mi piacerebbe offrire un servizio migliore. Ma non mi permettono di rifare gli spogliatoi, non è possibile costruire una piscina, non posso installare nuovi palloni. E sapete perché? Perché ho presentato normale richiesta. Già, funziona così. Se uno mette un pallone senza dire niente a nessuno, la passa liscia. Se invece presenta regolare domanda, è fregato”. Intanto Gianni ripete: “Mi l’avea dito...” Il tennis non è uno sport di GIANLUCA VIGHINI Iniziamo col dire che il tennis non è uno sport. Gli sport sono altri. Il calcio e il rugby per esempio. Uno come me si riduce a giocare a tennis perché non ce la fa più a praticare gli sport su citati. Non essendo uno sport è solo un passatempo: puoi andare al bar a riempirti la pancia di birre, puoi andare di notte a giocare al poker oppure puoi iscriverti ad un circolo tennistico. Aggiungerò un’altra considerazione. Oltre a non essere uno sport, il tennis è anche uno degli esercizi più stupidi che mi sono trovato a fare nella vita. Colpire una palla così piccola con una racchetta mi pare una follia. Se a questo sommiamo il fatto che ci sono le righe e una rete in mezzo e che non puoi neanche tirare una scarpata ad un avversario che ti sta sui maroni si capisce che solo un matto può mettersi a giocare a tennis. Ho iniziato a giocare a tennis ormai quat- tro anni fa. Trascinato dal mio amico Fioravanti. Quando faccio una cosa la voglio fare bene. E così ho preso lezioni. Un’altra assurdità di questo hobby. Il maestro è solitamente alla ricerca di una perenne fonte di guadagno. E quindi invece di darti delle certezze, alimenta i tuoi dubbi. Dopo circa un centinaio di ore di lezione e parecchi soldi buttati nel gabinetto, avevo ancora da affrontare il capitolo “rovescio” che tutt’oggi resta per me un pianeta inesplorato. Le vere scoperte da quando calco (calpesto) i campi del tennis club Torricelle sono due. La prima: faccio schifo. La seconda: sono un perdente nato. Sì, proprio così: posso giocare anche contro un non vedente ma riesco a perdere lo stesso. Forse per questo odio il tennis e continuo a maledire quella volta che Fioravanti mi disse: “Vieni alle Torricelle e ti divertirai”. ALL’INTERNO Il bilancio di Bonuzzi: anno positivo, anche se ho fatto degli errori ALL’INTERNO Marella dice la sua verità sulle nozze con Diego ALL’INTERNO VIRUS NIEVO Campe si sfoga: poco impegno, mi dimetto! LA VITA DEL CLUB Anno 6 numero 1 - Verona Gennaio - Febbraio 2010 Il grande capo del club ha abbandonato il circolo per una settimana, volando a New York per festeggiare l’inizio del nuovo anno. Divertimento e un po’ di sofferenza Diego, capodanno a New York La futura sposa Marella si aspettava una richiesta ufficiale di matrimonio. E’ rimasta delusa e si è consolata con lo shopping La notizia è che Diego si è staccato dal circolo per una settimana. Ha voluto accontentare la sua futura sposa Marella, portandola a New York a capodanno, dal 29 dicembre al 5 gennaio. Doveva essere una vacanzaevento con tanto di fidanzamento ufficiale e richiesta (sempre ufficiale) di matrimonio dall’alto dell’Empire State Building. Per documentare il tutto abbiamo seguito il boss a Manhattan, ma il mega scoop è fallito. Nessuna dichiarazione d’amore, nessun diamante, nessun anello di fidanzamento e nessuna richiesta ufficiale di matrimonio. Marella si è accontentata di qualche gioiello d’argento targato Tiffany e di una carta di credito aperta per tutto lo shopping possibile. Nozze saltate? Nemmeno per sogno. Il matrimonio si farà e sarà in stile minimal, ristretto, molto molto privato. Tornando alla vacanza di Diego, da segnalare il problema cellulare. Purtroppo il suo telefonino LG non riusciva a ricevere e a fare telefonate. Nessuna notizia dal club, crisi di panico per lui, superate divorando hamburger e patatine ai fast food. L’ultimo dell’anno è stato passato alla discoteca Greenhouse, ballando attorno ad un tavolo pieno di champagne e vodka. Tasso alcolico alle stelle, rischio vomito dietro l’angolo (soprattutto per la signora Fioravanti), ma alla fine nessuno è stato male, anzi. Il divertimento è stato... esagerato. L’infiltrazione non si ferma più Così l’infiltrazione sul campo 3 a metà dicembre. A gennaio inoltrato la macchia d’umidità è arrivata a ridosso della linea del servizio, in mezzo al campo. Gli interventi giornalieri di Diego e company permettono di giocare, ma sulla macchia si scivola, nonostante la segatura! BREVI Il fungo fuorilegge Il fungo-stufa a gas, bandito per legge, vietato a ristoranti e bar all’aperto, è stato piazzato all’interno del bar, alla faccia della sicurezza. “Preferisco stare al caldo. In fin dei conti è una stufa a bombola gas”, commenta Paola Bonuzzi. Addobbi natalizi Alcuni momenti della vancanza americana di Diego, Marella, Tiziana e Luca Fioravanti Fenomeno Nino Gazzini Ciacolar è il suo pezzo forte, ma ci sa fare anche sulla terra rossa Simpatico, colto, discreto tennista. Nino Gazzini, pensionato, ex sindacalista, animatore di blog e trasmissioni sportive su Telenuovo, frequenta il club da poco tempo (almeno in maniera assidua), ma a sentire lui, sembra il padrone del circolo, un veterano delle Torricelle. Si presenta con tute e maglie dell’AT Verona, si diletta in svariate sfide, soprattutto con i giornalisti Vighini e Andreoli, e si fa notare per .... l’immancabile ritardo sul campo. Non arriva in ritardo al circolo, anzi. Il problema è che quando incontra qualcuno, si ferma a ciacolar, sbattendosene dell’inizio dell’ora. Look stravagante, tono di voce baritonale, Gazzini è una miniera di conoscenza. Alle volte è un po’ logorroico, ma ci sono cose peggiori nella vita. Usa un lungo calzascarpe per evitare di piegarsi e spaccarsi la schiena. Natale è già un ricordo, ma non sono passati inosservati i suggestivi addobbi natalizi che per la prima volta hanno creato una bella atmosfera al club. Di notte le lucette ad intermittenza si potevano vedere dalla valle di Montorio, San Felice, Nesente e zone limitrofe. La bolletta dell’elettricità, ovviamente, è schizzata alle stelle. An Tonio ha preso il patentino d’istruttore Non c’è più religione! Anche An Tonio, da qualche anno immerso full time nella pratica del tennis, ha ottenuto il patentino d’istruttore di primo grado. Non bastava Brugnoli, adesso anche An Tonio, cugino di Diego, commercialista a tempo perso, sosia giovane di Al Bano, può dare lezioni di tennis. La novità ha provocato differenti reazioni. “Poveri allievi”, “Se ce l’ha fatta lui, lo possono fare tutti”, “Ma chi sono gli esaminatori?” Nuovi stalli al parcheggio Nobis, ore fisse bye bye Sono stati disegnati i nuovi stalli nel parcheggio asfaltato. La novità sta nella minor disponibilità di posti. La larghezza di ogni singola piazzola è aumentata, ma gli automobilisti, come dimostra la foto qui a fianco, non rispettano i limiti e parcheggiano alla cazzo di cane. A parte gli stalli ben chiari e il largo parcheggio vicino alle vigne, ci sono i soliti furbetti che per risparmiare qualche metro o per non sporcarsi le scarpe, piazzano l’auto in doppia o tripla fila, facendo imbestialire Ettore. Le ore fisse, quando vengono disdette e non occupate da altri, vanno pagate. Nobis non lo ha ancora capito. Lui chiama al giovedì per disdire le ore del sabato. Si offende quando gli viene sistematicamente presentato il conto e se ne va a giocare altrove. Nobis si sta rivelando cliente indisciplinato, dalle “braccia cortissime”. Un tirchione, insomma. La direzione, dopo una rissa verbale tra il Capoccione e Diego, ha tolto le due ore fisse al sabato che Nobis aveva richiesto in estate. “Dovrebbe risarcirci, ma pazienza”, sbotta Giorgio Bonuzzi. AGONISMO E OPINIONI Anno 6 numero 1 - Verona Gennaio - Febbraio 2010 Il direttore del circolo, terminato il 2009, traccia un primo bilancio della sua attività. Ammette i propri errori, ma si dice soddisfatto Giorgio Bonuzzi: “Perdonatemi” I suoi modi schietti e un po’ burberi non sono stati sempre capiti: “Era la mia prima esperienza, posso fare meglio” Giorgio Bonuzzi, che 2009 è stato? “Nel complesso credo sia stato un anno positivo. Era la prima esperienza per me come gestore del bar, dei campi e del recupero crediti. Mi sono impegnato al massimo, ho dato tutto, spero che la proprietà sia rimasta soddisfatta. So perfettamente che si può fare meglio. Lavorerò in questo senso”. Ritiene di aver sbagliato quacosa nello svolgimento dei suoi compiti? “Ci mancherebbe altro. Ne ho fatti di errori e mi scuso con chi non mi sono comportato in modo corretto. Sappiate che dove ho sbagliato, l’ho fatto sempre in buona fede”. Come risponde a chi l’accusa di essere troppo duro e poco elastico? “Che forse ha ragione, ma io devo rendere conto solo alla proprietà. A Diego in particolare. Se lui è contento, io sono a posto”. Classifiche fasulle Un pensieroso Giorgio Bonuzzi E lui è contento? “Credo di sì. Ma dovrebbe essere lui a dirlo. Provate a chiederglielo”. Quando scade il suo contratto con il club? “Diciamo che per il 2010 dovete sopportarmi ancora. Poi si tireranno le somme e si vedrà”. Sua moglie è felice? “Questo lo deve dire lei”. Non ha fatto nemmeno un giorno di vacanza. Pentito? “Quando s’inizia un lavoro nuovo, non si può pensare alle vacanze. No, non sono pentito”. Scandalo in Federazione. Tennisti sotto shock. Le nuove classifiche federali sono quasi tutte sbagliate. Chi ha sudato in estate per conquistare punti e salire di posizione, è rimasto di stucco nel leggere che i propri sforzi non erano stati premiati. Fabio Nonfarmale aveva conquistato risultati utili per salire da 4.2 a 3.5. Si è ritrovato retrocesso 4.3. Nicolò Ferrandini aveva già stappato bottiglie di champagne per aver sommato i punti Nonfarmale retrocesso 4.3 necessari per salire in terza categoria (3.5). La sua nuova classifica invece dice ancora 4.1. Come loro tanti altri tennisti, tutti beffati dalla nuove e sbagliate classifiche Fit 2010. Lo scandalo è che la Federazione del Veneto, anziché chiedere scusa e ricalcolare tutto, ha fatto finta di nulla, attendendo di ricevere le centinaia di ricorsi, previsti dal regolamento. Lo stesso regolamento dice che per chiedere di rivedere la propria classifica, bisogna presentare domanda con allegati 120 euro. Soldi che saranno restituiti in caso di reclamo accolto. Se il reclamo dovesse essere respinto, i 120 euro rimarrebbero nelle casse della Fit. Però... che furbi! Un modo semplice per avere un bel po’ di liquidità, da restituire con calma e senza interessi ai poveri atleti. Gli svariati tennisti-avvocati sono già al lavoro per una giusta azione legale contro la Federtennis. Marella Rossi, futura signora Antonini, risentita per l’articolo apparso nel numero scorso, interviene decisa Matrimonio dell’anno: la mia verità Diego ha scelto liberamente di sposarmi senza pressioni, visto che è capace di intendere e di volere a specificare la data,venivano fatte una serie di dichiarazioni false e frasi che Buongiorno a tutti,solo dopo una recen- dalla mia bocca non sono mai uscite.... te vacanza insieme,nella quale ho potuto anzi! giocare le mie carte migliori,il direttore mi punto uno:il sig.Diego Antonini,capace ha dato la possibilità di replicare all’artico- di intendere e di volere,non ha subito lo della gazzetta precedente:ovviamente nessuna pressione dalla sottoscritta ma si annunciava ,anche se miseramente e ha scelto liberamente di sposarmi;punto non correttamente,l’evento dell’anno due:per quanto riguarda il luogo della feovvero il matrimonio del boss con la sua sta sono stata costretta a priori a scartare il tennis dato che ,anche in quella bella....io! Nel minuscolo articolo messo nell’ango- occasione,il mio futuro marito,vuole telo basso di una pagina qualunque,oltre nere operativo e quindi aperto a tutti il MARELLA ROSSI Diego e Marella convoleranno a giuste nozze sabato 24 luglio. Si prospetta un matrimonio minimalista suo club. Abbiamo individuato un posto molto accogliente,chiaramente vicino al tennis,in modo tale che se dovesse succedere qualcosa Diego sarà pronto ad infilarsi tuta e scarpe da ginnastica e volare su! Colgo infine l’occasione per dire che abbiamo scelto di festeggiare con pochi intimi,perciò chiedo a tutti quelli che sono convinti di essere invitati di non prendersela se deluderemo le loro aspettative.....grazie un bacio la futura Boss! Avvocati agguerriti e fedelissimi Condensa al bar, vetri appannati Sempre presenti, da anni, all’ora di pranzo in estate, lo storico gruppo degli avvocati-tennisti ha sposato la novità dei palloni, prenotando ore fisse settimanali e abbandonando (in parte) gli abituali circoli invernali (soprattutto la Pineta, posto triste e poco confortevole). Pierluigi Vesentini, Riccardo Cinti (nelle foto qui a fianco), Roberto Capuzzo e Sergio Moratti danno vita a sfide agguerrite, ciacolando de lavoro, barche, vacanze, figli... Perché si appannano i vetri? Qualcosa non funziona? Mancano i bocchettoni per l’aerazione? Forse è la cucina che provoca la condensa? Non si sa. Di sicuro i vetri tanto appannati non sono il massimo della vita. Mettono in risalto la sporcizia e danno un senso di claustrofobia non indifferente. “E non vi dico l’odore che prendono gli indumenti quando la cucina è in funzione”, commenta un cliente che vuole restare anonimo. Con la primavera alle porte, il problema si risolverà da solo. La Gazzetta del Virus Nievo F.C. Anno 2 numero 1 - Verona Gennaio - Febbraio 2010 IL CAMPIONATO VEDE IL VIRUS NIEVO IN TESTA AL SUO GIRONE DEL CAMPIONATO CSI AMATORI, MA IL MISTER NON E’ CONTENTO Campedelli sbotta: ora basta! E’ iniziato il girone di ritorno, la squadra veleggia in testa alla classifica con un buon margine sulla seconda, eppure mister Campedelli non è contento. E’ bastata un po’ di nebbia, la temperatura vicina allo zero, l’umidità gelida per far disertare un allenamento del lunedì sera dalla maggior parte dei giocatori. Lunedì 18 gennaio erano solo in sette (compreso Marco Vendramini dello Square) disposti ad allenarsi. Tutti gli altri a casa, al calduccio. Mister Campedelli è sbottato: “Mancanza di serietà. A me non sta bene, rassegno le dimissioni. Irrevocabili”. La Cupola non ha preso in considerazione lo sfogo. Le dimissioni del mister non sono arrivate ai boss del Virus Nievo. La squadra ha risposto numerosa all’allenamento-partita del giovedì successivo, dando vita sul sintetico del Nievo un match molto combattuto, vinto in rimonta dagli arancioni e caratterizzato dallo sfogo del Pasque e da varie scaramucce verbali. Campedelli ha apprezzato la reazione dei suoi giocatori, la grande voglia di vincere l’amichevole in famiglia, il carattere dei suoi ragazzi. E’ tornato a calarsi nella Scanz e la grande palla Becco Pietro Villardi on-line sulla chat di facebook, proprio mentre sto per chiudere la Gazzetta. Ecco il dialogo... 22:15 Luca ciao Pietro. dimmi la storia del grande pallone. Da dove salta fuori? che fine ha fatto? volevo scrivere due righe... Pietro Villardi, detto Scanz 22:20 Pietro dal supermercato dei cinesi a fianco del mac drive in viale del lavoro.Ero andato con Danielsan per comprare i botti dell’ultimo e quando l’ho visto è stato amore a prima vista!!adesso è nel mio living room che mi fa compagnia ed ogni tanto mi alleno da nudo nel palleggio !! 22:22 Pietro feticista del pallone.. parte dell’allenatore ed ha preparato il match di sabato 23, prima giornata di ritorno, con un ritiro prepartita al venerdì sera, a base di alcol, fumo, tanto Champagne. La squadra, dopo due pareggi consecutivi, è tornata alla vittoria, battendo il San Pancrazio. La marcia indietro del Pasque. Il gioiellino Pasquetti spesso reagisce con scatti di nervosismo a normali situazioni di gioco. Poi comprende l’errore e chiede scusa. Memorabile la sua filastrocca, seguita da sentite scuse, diramata via email. “Al campetto dell’est” E venne il pizza che scarpò pasquetti e anche allegrini e chiunque dalle sue parti passò! scuse al pizza e a tutta la squadra per il comportamento grezzo di ieri! forza nievo!! Al campeetto dell’est..per due soldi.. beppe albarelli adami scarpò, Al campeetto dell’est..per due soldi.. pietro adami pasquetti scarpò, Portieri a pezzi Bianchi si fa male in allenamento e si mette a dieta. Fiora, prima papera Luca Fioravanti è in vistoso calo, complice la vacanza a New York, Mauro Bianchi è debole per la dieta L’ultima partita del 2009 è stata caratterizzata da un pareggio acciuffato in extremis contro il Cosmos, dopo aver sofferto per tutta la gara. Sotto accusa il portiere Mauro Bianchi, che si è lasciato uccellare in maniera clamorosa sul raddoppio degli avversari. Chiamato a gran voce, il secondo portiere Luca Fioravanti, complice un misterioso infortunio al polpaccio di Mauro, non ha voluto sfigurare e, contro il San Pancrazio, il Fiora si è esibito in un goffo tuffo su un tiraccio di “papà del gnoco”, cacciando il pallone nella propria porta. Fortuna che eravamo nel finale e i tre punti non sfuggirono. 200 chili in due, quasi cento anni, il lato debole della squadra sembra essere proprio tra i pali. Il Pollo risponde con tanta poesia Letta la mail di scuse del Pasque, il Pollo ha risposto a suo modo, con una sorta di poesia per Pasquetti, che riportiamo qua sotto. un ragazzo umile un campione simpatico e pensatore uno sul quale puoi fare affidamento ecco chi è il vero pasque non devi chiedere scusa l’ho letta nei tuoi occhi a fine partita mi piacerebbe invece festeggiarla stasera con tutti i butei un bacio amicone se vuoi se volete stasera sono in giro con il mister tanta roba chiamate besos a tutti --------------------------------La serata è stata “pesante” Lo sputo di Buonadonna Risate al terzo tempo Era conosciuto come giocatore efficace sulla fascia sinistra, ma dai modi gentili, garbati. Da quando si è tagliato i capelli, lui che per anni ha tenuto un look “rasta” (da qui il soprannome “Il Rasta”), Marco Buonadonna non sembra più lui. Nervoso, litigioso, irascibile... In una delle ultime partite nel campetto di Santa Maria in Stelle ha addirittura sputato contro un avversario. Nessuno ci poteva credere. Lui ha ammesso: “Sì gli ho sputato, ma non contro. Non l’ho centrato. Però l’ho fatto”. Marco Buonadonna e Ciccio Bertelli Alessandro Allegrini si è presentato ad un terzo tempo con buffi pantaloni dal cavallo molto basso. Risate generali. Lui ha risposto, con il sorriso e parole taglienti: “Non capite un cazzo di moda”. Il freddo è stato combattuto con bevute ingenti di vin brulè, gentilmente offerto dai butei del bar di Santa Maria in Stelle. La Gazzetta delle Torricelle - Mensile a distribuzione gratuita - per comunicare con la redazione: [email protected] Direttore responsabile: Luca Fioravanti - Vicedirettore ed editore: Godie Nini - registrazione virtuale al Tribunale di Verona Stampa digitale: Imprimetur Str.ne Porta Palio, 80/D | 37122 Verona | Tel. 045 9580591 | Fax 045 9580592 | [email protected]