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DI SEGUITO ALCUNE INFORMAZIONI SULLA UNIPOP ASYLUM E
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Scopi e attività
2.1. UniPop è un’associazione antifascista che rifiuta ogni forma di razzismo e di discriminazione di tipo
sessuale, lavorando alla promozione dei valori di eguaglianza, giustizia sociale, libertà e rispetto
dell’ambiente e del territorio. Essa nasce al fine di svolgere attività di utilità sociale a favore di associati o
terzi, senza finalità di lucro e nel pieno rispetto della libertà e dignità degli associati. Essa ha come obiettivo
primario la formazione permanente di adulti e bambini senza alcuna preclusione legata all’età, alla nazionalità, all’etnia, alla religione, al sesso e all’orientamento sessuale. Sono compiti dell’Associazione:
2.2. Promuovere socialità e partecipazione e contribuire alla crescita civile dell’intera comunità, realizzando
attività culturali nonché servizi, pratiche di mutualismo ed esperienze di autogoverno sociale;
2.3. Contribuire alla diffusione dei valori e delle pratiche democratiche dentro un modello autogestionario e
in un’ottica di partecipazione diretta alle questioni di interesse collettivo e di solidarietà nei rapporti umani e
fra i popoli, così come alla pratica e alla difesa dei diritti e delle libertà individuali e sociali;
2.4. Avanzare proposte agli Enti Pubblici partecipando attivamente alle forme decentrate di gestione democratica del potere locale per un’adeguata programmazione sociale e culturale sul territorio;
2.5. Organizzare iniziative, attività culturali, sportive, turistiche e ricreative atte a soddisfare esigenze di conoscenza, di svago e, al contempo, di consapevolezza critica e autodeterminazione sociale;
2.6. Promuovere attività formative contro la società patriarcale e ogni forma di intolleranza, violenza, censura, ingiustizia, discriminazione, razzismo e per l’affermazione di una cultura della pace e della solidarietà internazionale, riconoscendosi in un modello di società democratica ed egualitaria.
2.7. UniPop ha per fini la qualificazione sociale dei suoi soci nei campi della cultura, dello spettacolo, della
promozione territoriale, dell’animazione, della comunicazione, dell’arte, della politica e dell’economia.
2.8. Essa promuove convegni, corsi di formazione, dibattiti, stage, conferenze, concorsi e premi. Promuove e
organizza corsi di aggiornamento e perfezionamento legati ai vari ambiti della vita sociale.
2.9. UniPop potrà svolgere attività editoriale, letteraria e musicale, curando la pubblicazione e la diffusione
gratuita di periodici, bollettini, giornali, materiale audiovisivo e libri rivolti anche ai non soci, per la diffusione della sua attività e di quella dei suoi soci. Per l’attuazione dei propri scopi, Essa potrà anche assumere
o ingaggiare artisti, conferenzieri, esperti o altro personale specializzato esterno all’Associazione.
2.10. UniPop potrà costituire proprie sezioni su tutto il territorio nazionale e internazionale.
Perché Asylum :
L’Università Popolare, associazione recentemente costituita ad opera di alcuni attivisti, intellettuali e
docenti universitari che si riconoscono nella Rete Territoriale dei Conflitti e la cui missione risiede nella
formazione permanente di adulti e bambini nei più disparati ambiti culturali, sociali, politici ed economici, sarà ospitata nel Centro Sociale Terra Rossa, sito nell’asiletto occupato a via Franco Casavola a
Lecce.
Prenderà il nome di Università Popolare Asylum, facendo riferimento alla originaria destinazione d’uso
dello spazio occupato, ma anche alla interessante etimologia del termine.
Dal latino asylum e dal greco àsylon questa parola stava a indicare un luogo “dove non esiste diritto di
cattura”. Asilo dunque come rifugio, luogo inviolabile. Fin dall’antichità esistevano luoghi di culto, università, boschi, a volte tombe, dove trovavano rifugio coloro che erano minacciati dalla violenza dei tiranni e dai quali, per consuetudine, non potevano essere prelevati con la forza. Ancora oggi noi intendiamo l’Asylum come un luogo libero dalla violenza del potere e da una società individualistica dove le
pratiche solidali e di autogestione popolare sono ridotte a elementi marginali mal digeriti dal sistema.
Il termine asylum può anche essere letto secondo il significato assunto nel mondo anglosassone dove
non solo viene usato per intendere un rifugio e cioè uno spazio di libertà declinata in termini di diritto,
ma anche un manicomio, in cui viene recluso chi non si conforma agli standard delle società in cui è
immerso.
La Unipop Asylum vuole essere anche questo, un rifugio per libere e liberi pensatori capaci di costruire
porzioni di società alternative a quelle imposte da un sistema sempre più aggressivo che ci vorrebbe
divisi o ancor peggio nemici, ma anche un manicomio, cioè lo spazio in cui trova accoglienza chi come
noi è in grado di immaginare l’impossibile. Per fare ciò decidiamo di agire soprattutto sul piano della
formazione sociale e politica, intercettando una domanda crescente di conoscenza e sapere critico.
Tanto per cominciare, mentre lo Stato chiude le scuole e i luoghi di cultura, noi abbiamo lanciato l’idea
di una ‘biblioteca sociale’ e di una ‘ludoteca popolare’, facendo appello alle cittadine e i cittadini affinché
donassero libri (soprattutto di narrativa, storia e attualità), ma anche giochi, fiabe e materiale di cancelleria per i più piccoli. La risposta è stata molto positiva e da tutta Italia stiamo ricevendo richieste di collaborazione e disponibilità di aiuto.
Stiamo poi predisponendo un comitato scientifico e un collegio dei docenti con i quali confezioneremo
un programma di corsi con al centro la tematica del “Territorio” analizzata da un punto di vista sociologico, politologico, giuridico, antropologico, ma anche dal punto di vista delle scienze naturali. Il tutto sarà strutturato come una sorta di corso di laurea alternativo e non accademico destinato anche alle cittadine e i cittadini che, già impegnati nelle lotte nei propri luoghi di vita, possano in questo modo acquisire
elementi di conoscenza che rendano il conflitto sociale più consapevole e intelligente.
Abbiamo in programma di allestire un ambulatorio di strada con medici che metteranno le proprie competenze al servizio dei cittadini meno abbienti e corsi gratuiti di lingua e di musica, creando un vero e
proprio conservatorio popolare. Allestiremo una sorta di computer trashing, raccogliendo scarti di computer usati da riassemblare per poi produrre formazione sull’open source. Insomma, abbiamo grandi
progetti, ma tutti alla nostra portata.
La città di Lecce è piena di luoghi di proprietà pubblica abbandonati e lasciati al degrado sociale. Noi ci
candidiamo alla riqualificazione almeno di questo spazio nella speranza di produrre conoscenza, ma
anche servizi di pubblica utilità elargiti in forma gratuita.