Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?

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Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?
PARROCCHIA DI BOVOLONE
CATECHESI N. 255 ANNO PASTORALE 2011 – 2012
(settimana dal 26 marzo al 1 aprile 2012)
Dio mio, Dio mio perché mi hai
abbandonato?
Cari Fratelli,
siamo all’ultimo incontro prima della settimana Santa. Tra tutti i salmi ho scelto,
quello che Gesù prega sulla croce. Ci aiuta ad entrare nel cuore della settimana e nel
cuore di Cristo. Guardando a Lui, possiamo accogliere il Suo Amore…
Il salmo 22, parla della sofferenza e speranza del giusto.
I vangeli hanno attinto da questo salmo…
Nella passione di Cristo c’è la passione di ognuno.
A quel tempo bastava dare un’intonazione di un salmo e tutta l’assemblea continuava
la preghiera. Mediteremo questa sera alcuni versetti.
Al mio nascere, tu mi hai raccolto;
dal grembo di mia madre sei tu il mio
Dio.
Dio mio, Dio mio, perché mi hai
abbandonato?
Tu sei lontano dalla mia salvezza
sono le parole del mio lamento!
Da me non stare lontano,
poiché l'angoscia è vicina
e nessuno mi aiuta.
Dio mio, invoco di giorno e non
rispondi;
grido di notte, e non trovo riposo.
Eppure tu abiti la santa dimora,
tu, lode di Israele.
Hanno forato le mie mani e miei piedi,
Posso contare tutte le mie ossa.
Essi mi guardano e mi osservano:
In te hanno sperato i nostri padri,
hanno sperato e tu li hai liberati;
si dividono le mie vesti,
sul mio vestito gettano la sorte.
a te gridarono e furono salvati,
sperando in te non rimasero delusi.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, accorri in mio aiuto.
Ma io sono verme e non uomo,
infamia degli uomini, rifiuto del mio
popolo.
Annunzierò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi che lo temete,
gli dia gloria la stirpe di Giacobbe,
lo tema tutta la stirpe di Israele;
perché egli non ha disprezzato
né sdegnato l’afflizione del misero,
non gli ha nascosto il suo volto,
ma, al suo grido d’aiuto, lo ha esaudito.
Mi scherniscono quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
"Si è affidato al Signore; lui lo scampi,
lo liberi, se è suo amico!".
Sei tu che mi hai tratto dal grembo,
mi hai fatto riposare sul petto di mia
madre.
Sei tu la mia lode nella grande
assemblea;
-segue-
scioglierò i miei voti davanti ai suoi
fedeli.
Poiché il regno è del Signore:
egli domina su tutte le nazioni.
I poveri mangeranno e saranno saziati,
loderanno il Signore quanti lo cercano;
viva il loro cuore per sempre!
e io vivrò per lui,
lo servirà la mia discendenza.
Si parlerà del Signore alla generazione
che viene;
Ricorderanno e torneranno al Signore
tutti i confini della terra;
si prostreranno davanti a lui
tutte le famiglie dei popoli.
annunzieranno la sua giustizia;
al popolo che nascerà diranno:
"Ecco l'opera del Signore!".
Sal 22, 2-12.17c-20.23-32
È un salmo di supplica…
La prima parte è concentrato nella lontananza da Dio…
Il salmista ricorda i gesti d’amore di Dio per lui, e non capisce perché, nel momento
del bisogno non sente Dio vicino…
Tanto da sentirsi abbandonato….
Nella seconda parte, il salmista si lamenta dei nemici scherniscono…
Pensiamo a Gesù in croce…“Dio mio, Dio mio perché mi hai abbandonato?”
Lui è Dio, e quanto tale, non poteva abbandonare sé stesso…
In Lui c’è la parola di ogni uomo…
Lui vero uomo, si è unito all’umanità di ogni uomo...
Nel suo grido, c’è il grido di ogni sofferente…
Nella sofferenza proviamo solitudine…
Dio non può abbandonare suo figlio…
Facendo sua la preghiera…
Gesù ci dice che ogni sofferenza è presentata a Dio Padre…
Abbiamo un uomo e anche Dio che ci può comprendere…
Una lamentela che deve diventare preghiera…
Gesù hai sofferto più di me…Può comprendermi…
Signore, aiutami a comprendere che tu puoi comprendermi…
Nessuno può soffrire al posto mio…Non sono solo!
Gesù ha sofferto prima di te, per me, tu stai soffrendo con me!
La preghiera è rivolta a qualcuno che sa che può ascoltare…
“Tu mi hai raccolto… Tu sei il mio Dio”
Non puoi abbandonarmi proprio ora!
Nella seconda parte del salmo si apre alla fiducia…
“Se grido a te…so che tu mi salverai…”
Quando Gesù appare risorto ai suoi apostoli dice: “Non abbiate paura!”
Mi sono sentito abbandonato, ma il Signore ha ascoltato il mio grido...
Non è sempre facile…
Possono passare giorni, mesi o anni prima di riuscir a lodare ancora il Signore…
Nella passione di Cristo c’è la sofferenza di ognuno di noi…
Non siamo soli!
“Perché non ascolti il mio grido?”
Devi soffrire un po’ per poi stare meglio..
Se la sofferenza è vissuta con me, porterà frutto…Consolazione…
Ci sarà un frutto anche per noi, un frutto di risurrezione…
Un frutto che di sicuro arriverà…
Preghiamo gli uni per gli altri…
Poter cantare a Pasqua che il Signore risorto ha dato vita anche a me!