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Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI REGIONI DEL VINO 45 Alsazia: la Route des Vins Percorrendo la strada dei vini da Thann a Marlenheim, da sud a nord, attraversiamo l’Alsazia, regione francese coinvolta ripetutamente nelle guerre tra Francia e Germania. L’ itinerario tocca villaggi con case a graticcio, castelli e rocche a presidio delle alture dei Vosgi, abbazie, cantine e soprattutto vigneti a perdita d’ occhio resi famosi per la qualità dei Grand Cru. Renzo Angelini Domiziano vietò la piantagione. Conquistata dai Franchi di Clodoveo, alla fine del V secolo, sotto i Carolingi fu assegnata a Lotario e, dopo la sua morte, passò alla Germania e venne incorporata al ducato di Svevia e divisa nei due langraviati della Alta e Bassa Alsazia, che restarono sotto gli Asburgo fino al 1648. Nell’ XI secolo, sotto i sovrani Merovingi e Carolingi riprese la produzione del vino che raggiunse il miglior periodo nel XVI secolo. La Guerra dei Trenta Anni (1618-1648) costituì una vera catastrofe per l’ Alsazia e la sua viticoltura, a seguito della distruzione causata dal lungo conflitto e dal concomitante cambiamento climatico che portò ad un forte abbassamento delle temperature, proibitive per lo sviluppo della vite. Durante il conflitto fu territorio fertile per la diffusione della Riforma Protestante e subì l’ influsso francese; nel 1648 venne ceduta alla Francia, con la Pace di Westfalia. La difficile interpretazione del trattato creò una situazione di contrasto tra il Re di Francia e i sovrani tedeschi che avevano i loro feudi imperiali in Alsazia. Tale situazione perdurò fino al 1792. Luigi XIV rese definitiva l’ unione dell’ Alsazia, compresa Strasburgo, sotto la Francia fino al 1870, quando venne annessa, con la Lorena, alla Germania (Trattato di Francoforte) in seguito alla guerra francoprussiana. Nel 1919 fu restituita alla Francia con il L’ Alsazia è una regione del nord-est francese composta di due Dipartimenti: Alto Reno o Alta Alsazia a nord e Basso Reno o Bassa Alsazia a sud e, con i suoi 8.240 kmq è la più piccola delle regioni francesi. Capoluogo è Strasburgo. Nonostante la sua posizione geografica, piuttosto a nord, gode di un clima eccezionalmente favorevole. Attraversata dal fiume Reno, si sviluppa su una fertile pianura delimitata dalle montagne dei Vosgi, che la proteggono dai venti dell’ ovest e dalla pioggia, e dalla Foresta Nera della Germania, a est. Colmar ha infatti la stessa quantità di precipitazioni di Perpignan, all’ estremo sud. Le estati sono calde e gli inverni non troppo rigidi ed in particolare l’ autunno è tiepido e secco mentre la primavera è mite e umida. Il risultato è un clima semi-continentale che permette una lunga stagione di sviluppo per la vite, creando le condizioni per un vino di alta qualità e di particolare profilo aromatico. Le vigne in Alsazia hanno una lunga tradizione e la loro storia risale ai Romani. Abitata anticamente da popolazioni celtiche, nel 58 a.C. passò sotto il dominio di Roma fino al V secolo, quando fu invasa da Vandali, Alani e Alamanni. I primi vigneti furono piantati dai legionari romani, che si dedicarono alla viticoltura nei brevi periodi di pace; una drastica riduzione della espansione della coltura si ebbe nel 92 d.C., quando l’ imperatore 46 47 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Il castello di Haut-Koenigsbo urg, costruito nel 1114, fu il primo castello teutonico ed il più importante dell’ Alsazia. 48 49 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Vendemmia sui declivi dell’area pedemontana dei Vosgi dove una viticoltura eroica ci permette di apprezzare paesaggi stupendi. 50 51 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Trattato di Versailles. Occupata dai tedeschi nel 1940 fu infine liberata dagli Alleati nel 1944. Nel 1945, alla fine dell’ occupazione tedesca, l’ Alsazia ottenne la prima Appellation d’ Origine , con un Editto firmato dal Generale de Gaulle. Gli enologi incrementarono la qualità del vino e questi sforzi vennero premiati nel 1962 quando al Vin d’ Alsace fu riconosciuta la AOC (Appellation d’ Origine Controlée). I vini classificati AOC provengono da un’ area ben definita nella quale suolo, clima, vitigni e vari requisiti ( gradazione alcolica minima, resa massima per ettaro, tecniche di potatura, condizioni di produzione, vinificazione, ecc.) rappresentano una garanzia di origine del vino da un determinato luogo. Tutti i vini alsaziani hanno la denominazione Alsazia AOC ed è l’ unica a riportare in etichetta il nome di uno dei sette vitigni identificati: Gewurztraminer: colore carico, profumo intenso e Il villaggio di Barr è rinomato per i Grand Cru di Gewurztraminer, Riesling e Pinot Gris. quasi esotico di frutta tropicale (litchi, pompelmo), autoctona (mela cotogna), fiori (acacia, rosa) oppure spezie (cannella, pepe, chiodi di garofano). Pinot Blanc: è la varietà d’ uva più coltivata nella regione. Il vino è fresco, secco, sapore poco marcato che lo rende abbinabile con ogni piatto. Sylvaner: amabile, leggero, fresco e dissetante. Riesling: il più raffinato e in Alsazia raggiunge la migliore qualità. Elegante, fresco e delicato, in relazione al terreno può evocare sentori fruttati, floreali e minerali. Ideale da pasto. Pinot Gris; detto anche Tokay d’ Alsace, estremamente aromatico, meno fruttato, predominano le spezie. Il sapore è pieno e intensamente complesso. Pinot Noir: è l’unico rosso e da un solo tipo di uva si ottengono tre vini diversi. Generoso e fresco e di colore rosato, il primo livello; rosso pallido con 52 53 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI 54 55 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Muffa nobile: si verifica quando, in condizioni generali di clima più caldo e secco, si alternano condizioni uniche per effetto della deposizione della rugiada mattutina o di episodi piovosi che innalzano il grado di umidità e favoriscono la diffusione limitata del fungo che aumenta, per l’appassimento, il grado zuccherino dell’ uva senza danneggiarla eccessivamente. La combinazione di eventi favorita da una maggiore resistenza specifica al fungo di alcune varietà di uva, può produrre vini liquorosi e dolci e la Botrytis cinerea, fungo parassita che attacca molte specie di piante ed in particolare la vite, diviene in questo caso una vera e propria “muffa nobile”. Essa può fare la sua comparsa sia sulle uve in via di appassimento che su quelle lasciate seccare. Con queste uve si produce un passito, generalmente bianco, con sapore aromatizzato caratteristico ma anche dolce, dato che il vino è fatto con uva passa. La muffa si nutre degli zuccheri dell’ uva, quindi i vini passiti muffati sono più secchi dei passiti normali, a parità di condizioni atmosferiche e tempi di appassimento. 56 57 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI I vigneti si estendono fino ai bastioni di Riquewihr, splendido villaggio in stile medievale e rinascimentale. 58 59 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI 60 61 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI La chiesa fortificata di Hunawihr con il cimitero annesso fu costruita in mezzo ai vigneti, in onore di Sainte Hune, protettore degli enologi. Rovine del castello di Ribeauvillé Vista dei vigneti lungo la fascia pedemontana, dal fondovalle. 62 63 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Arrivando dall’Italia Thann è la porta di ingresso alla Route des Vins e da non perdere è la Collegiata di Saint-Thiébaut (XII-XVI sec.), in pietra rosa, famosa per il portale in stile gotico fiammeggiante, alto 15 metri. 64 65 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI 66 67 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI APPUNTAMENTI Il mondo del vino si riunisce a Viticoltura Enologia profumo e gusto tipico di ciliegia, il secondo; infine il Pinot Noir “vinifiés en rouge” è il migliore. Durante la vinificazione il mosto viene passato dai tini o dalle botte di fermentazione nelle vinacce per intensificare il colore e rendere il vino più corposo, e quindi invecchiato in grandi botti di rovere. Muscat d’Alsace: si distingue per il profilo aromatico inebriante, secco, profumo e sapore di uva fresca. Lo Chardonnay è riservato invece solo alla produzione di vino spumante. Edelzwicher o “nobel blend” sono invece uvaggi di Gewurztraminer, Riesling, Muscat. Pinot Gris, Pinot Blanc, Chasselas, frizzanti e riportano in etichetta la dicitura Crèmant d’ Alsace. I viticoltori alsaziani sono oltre 5.000; le cooperative acquistano le uve e imbottigliano oltre l’ 80% del vino prodotto. La produzione si aggira intorno a 120 milioni di bottiglie ogni anno di cui il 95% vini bianchi. I vigneti coprono una superficie di circa 14.000 ettari e si sviluppano nella fascia pedemontana della vallata, spingendosi fino alle pendici dei Vosgi, per una lunghezza di 130 km ed una larghezza dai 2 ai 4 km, ben esposti al sole occupando talora pareti scoscese dove le viti sono coltivate su terrazze create con spettacolari muri a secco: una autentica viticoltura eroica assolutamente da vedere! La “Strada dei vini d’ Alsazia” è una delle più classiche ed antiche strade dei vini francesi, un percorso panoramico della regione che si snoda per 180 chilometri da Thann, nel sud, a Marlenheim nel nord ed è la quintessenza di iconemi viticoli che lasciamo apprezzare attraverso le immagini realizzate nel periodo della vendemmia. L’ itinerario attraversa una successione di villaggi con le case a graticcio, in legno o in pietra, con balconi ornati di fiori, castelli e rocche che hanno sullo sfondo le alture dei Vosgi, abbazie, cantine ristoranti e soprattutto vigneti a perdita d’ occhio delimitati dalle distese di mais, a valle, e dalle foreste, a monte. Oltre la pianura del Reno ci sono, a breve distanza i vigneti del Baden-Wuttemberg, in Germania. L’ Alsazia infatti è terra di confine: fra il 1871 e il 1945 la frontiera venne modificata ben cinque volte, con milioni di morti. Oggi si parla un dialetto di origine germanica ma con forti influenze francesi; le brasserie sono affiancate dalle weinstube e il piatto tipico è la choucroute, i crauti serviti con insaccati, lardo, salsicce e cotolette di maiale. Dai vitigni bianchi oggi si producono i Grand Cru, l’ eccellenza dei vini alsaziani. Dalla Route partono una quarantina di Sentiers Viticoles, da percorrere a piedi oppure la Veloroute des Vignobles, una pista ciclabile creata per festeggiare i 60 anni della via del vino. Renzo Angelini 68 Alsazia: la route des vins RENZO ANGELINI Si terrà presso il Centro Congressi A. Luciani di Padova, giovedì 12 dicembre 2013, l’edizione d’esordio del Convegno Espositivo Viticoltura-Enologia, organizzato da Senaf e dedicato all’aggiornamento tecnico per gli addetti ai lavori. “Il Veneto, la principale regione produttrice di vino in Italia, torna al centro dell’attenzione del mondo dell’enologia italiano con il Convegno Espositivo Viticoltura Enologia. A Padova sono chiamati a confrontarsi gli operatori di una filiera che, con la vendemmia 2013, riporta l’Italia a divenire il primo produttore mondiale di vino, con 44,5 milioni di ettolitri previsti. La situazione di mercato potenzialmente favorevole deve essere certamente sfruttata e richiede un costante aggiornamento sulle tecniche e sulle soluzioni da applicare in tutta la filiera per ottenere un prodotto di qualità e per essere competitivi, soprattutto sui mercati esteri. Le più recenti stime Istat indicano che nel 2013 l’export potrebbe rappresentare il 50% delle vendite, superando la storica quota di 5 miliardi di fatturato”, dichiara Costanza Fregoni, coordinatore tecnico dell’evento. L’appuntamento nasce dalla volontà di offrire un naturale punto di incontro tra ricerca, industria e mercato per fornire un aggiornamento tecnico e conoscere tutto ciò di nuovo e innovativo che la ricerca applicata propone ai professionisti del settore per non perdere forza competitiva davanti alle nuove sfide del mercato. Oggi infatti il settore vitivinicolo italiano vive una fase di forte dinamismo. La filiera sta cambiando, sia in risposta a un contesto normativo sempre più complesso e a un mercato sempre più competitivo, sia in virtù della rapida e continua evoluzione di tecniche e tecnologie applicabili in vigneto e in cantina. A ciò si deve aggiungere la crescente sensibilità dei consumatori nei confronti delle tematiche di carattere ambientale, che sta favorendo l’adozione di tecniche produttive a basso impatto. Per questa ragione durante il Convegno Espositivo Viticoltura Enologia sono previste 13 relazioni tenute da docenti universitari, ricercatori ed esperti del settore sulle tematiche di maggiore interesse, che coinvolgono tutta la filiera. In campo viticolo ed enologico verranno affrontati temi legati all’innovazione tecnica e tecnologica improntata all’ecocompatibilità e alla necessità di rispondere alla soluzione di specifiche problematiche produttive (difesa del vigneto, nuovi portinnesti e nuovi vitigni, ICT, dealcolazione dei vini…), oltre che alle richieste dei consumatori. Il mercato, con le sue sfide attuali come la sostenibilità, l’internazionalizzazione e la protezione della territorialità del prodotto, sarà affrontato da apposite relazioni che cercheranno di costruire un percorso formativo chiaro per offrire esperienze e soluzioni per inserire correttamente il proprio prodotto nel contesto attuale del mercato. Un appuntamento di particolare importanza ed interesse per il mondo vitivinicolo italiano come è attestato dalla presenza ufficiale dell’OIV, (Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino) dal patrocinio di Veneto Agricoltura, UPA - Unione Provinciale Artigiani di Padova, Camera di commercio di Padova e dall’ampia adesione riscontrata nel mondo dei Consorzi di tutela: Consorzio Conegliano, Valdobbiadene Prosecco Superiore, Consorzio di tutela vini DOC Colli Piacentini, Consorzio di tutela della DOC Prosecco, Consorzio tutela vino Bardolino DOC, Consorzio Tutela Vino Lessini Duello DOC, Consorzio Chianti Rufina, Consorzio Tutela Lugana DOC, Consorzio DOC Friuli Latisana, Consorzio Colli Orientali del Friuli, Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, Consorzio Franciacorta, Consorzio tutela Vini Berici e Vicenza, Consorzio Vini Venezia, Consorzio tutela Vini DOC Bagnoli, Consorzio tutela vini Montello e Colli Asolani. Tutte le informazioni sulla fiera su: www.senaf.it/vite Per ulteriori informazioni: MY PR Lorenzo Pallotti- Alessia Greco tel_ 02-54123452 - fax_ 02-54090230 [email protected] [email protected] www_ www.mypr.it APPUNTAMENTI L’appuntamento per gli operatori del settore è a Padova giovedì 12 dicembre 2013 69