Il Piano e il suo processo
Transcript
Il Piano e il suo processo
Regione Liguria 9 luglio - Giornata di lavoro La Valutazione Ambientale di Piani e Programmi - VAS Centro Congressi IRIDE L’esperienza del PTC della Provincia di Milano, analisi critica Mariarosa Vittadini, IUAV Il Piano e il suo processo 1 Indirizzi regionali per la VAS LR 12/2005 art.4; Indirizzi marzo 2007 Gli indirizzi regionali riprendono e specificano con maggior dettaglio i contenuti della Direttiva 2001/42/CE e i risultati del Progetto Enplan. Il concetto chiave è quello di “integrazione” • La piena integrazione della dimensione ambientale nei Piani e Programmi • L’integrazione procedurale • La Valutazione ambientale come processo continuo che accompagna tutte le fasi di redazione del piano e, con il monitoraggio, la sua attuazione • Il processo di partecipazione integrato nel piano Il percorso di VAS per il PTCP Fase 0: Preparazione e avvio formale Fase 1: Orientamento per lo scoping Documento di scoping Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP: definizione dell’ambito di influenza (scoping) Fase 2: Elaborazione e redazione Proposta di Piano e Rapporto Ambientale Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP: formulazione di pareri Fase 3a: Adozione, raccolta osservazioni Documento di piano e Dichiarazione di sintesi Fase 3b: Approvazione Fase 4: Gestione e Monitoraggio 2 Conferenza per la VAS e l’adeguamento del PTCP In apertura Sinergie con altri strumenti esistenti • • impostazione processo Cabina di regia: Comitato tecnico interdirezionale provinciale Comuni e Enti parco: Tavoli interistituzionali – Conferenze dei Comuni e Parchi Soggetti con competenze ambientali e autorità transfrontaliere: Tavoli di consultazione Settori del pubblico (associazioni ambientaliste,..): Forum e workshop A conclusione del procedimento di categoria, società sintesi risultati Comitato tecnico interdirezionale provinciale Direzioni centrali: Pianificazione e assetto del territorio (Coordinamento) Ambiente Trasporti e Mobilità Economia e Lavoro Direzioni di progetto: Progetto strategico provinciale Provincia di Monza e Brianza Sicurezza, Caccia e Pesca, Lotta all’usura Segue attivamente la predisposizione di: Documento di Scoping Proposta di piano e rapporto ambientale Una “presidenza” del comitato potrebbe esprimere il parere motivato al termine del processo 3 Tavoli interistituzionali 11 tavoli in cui sono rappresentati i 189 comuni: 1. Brianza 3. Rhodense 4. Legnanese 5. Castanese 6. Magentino 7. Abbiatense Binaschino 8. Sud Milano 9. Sud-est Milano 10. Martesana-Adda 10 Piani d’Area Strumenti di attuazione del PTCP 2. Nord Milano 11. Milano Consultazione sul PTCP (da metà ottobre 2006 a fine maggio 2007): Incontro di presentazione del processo in atto Incontro di presentazione degli esiti Raccolta pareri e integrazioni sportello per i comuni Autorità transfrontaliere Consultazione delle autorità transfrontaliere: Sulla proposta di piano e di rapporto ambientale, prima dell’adozione Invio documento di piano e rapporto ambientale Raccolta pareri/osservazioni Elenco soggetti: Regione Piemonte Province: Nord: Varese, Como, Monza e Brianza Est: Bergamo, Cremona, Lodi Sud: Pavia UPL Provincia di Novara (Ovest) 4 VAS e soggetti con competenze ambientali Le domande-tipo Documento di scoping Soggetti con competenze ambientali consultazioni in fase di elaborazione proposta di piano e di Rapporto Ambientale per l’adozione • Adeguatezza della integrazione dell’ambiente negli obiettivi del PTCP • Completezza delle interferenze ambientali considerate • Coerenza con Piani e Programmi ambientali • Adeguatezza delle fonti informative e del loro dettaglio • Adeguatezza degli indicatori proposti • Adeguatezza degli ambiti territoriali coinvolti Soggetti con competenze Ambientali 1/3 Ente Settore Componenti Ambientali fattori di interrelazione Regione Lombardia D.G. Qualità dell'Ambiente Regione Lombardia D.G. Sanità Regione Lombardia Regione Lombardia D.G. Agricol tu ra D.G. Territorio e Urbanistica Regione Lombardia D.G. Reti e servizi di pubblica utilità e sviluppo sostenibile D.G. Culture, Identità e Autonomie della Lombardia D.G. Polizia Locale, Prevenzi one e Protezione Civile Direzione generale e Dipartimento di Milano Aria, cambiamenti climatici, flora, fauna e biodivers ità, rumore e vibrazioni, suolo e sottosuolo. Rumore e vibrazioni, suolo e sottosuolo, rischio indus triale Paesaggio, flora, fauna e biodiversità Terri torio, Patrimonio culturale e paesaggio, Sistema informativo Acqua, rifiuti, energia Regione Lombardia Regione Lombardia ARPA ARPA Ministero per i Beni e le Attività culturali Ministero per i Beni e le Attività culturali Autorità di Bacino del fiume Po Agenzi a interregionale per il fiume Po ATO provincia di Milano ATO città di Milano Parco Adda nord Parco Agricolo Sud Milano Parco delle Groane Parco Nord Milano Parco della Valle del Lambro Parco lombardo della Valle del Ticino Provincia di Milano Settore sistemi informativi U.O. informazione ambientale Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia Direzione Regionale per i Beni archeologici della Lombardia e Patrimonio cul turale e paesaggio Suolo e sottos uolo, rischio industriale Aria e cambi amenti climatici, rumore e campi elettromagnetici, acqua, rifi uti , suolo e sottosuolo paesaggio, flora, fauna e biodivers ità Sistemi informativi Beni culturali, materiali e paesaggio Beni culturali, materiali e paesaggio Acqua Acqua Direzione centrale risorse ambientali della Provincia di Milano Acqua Acqua Flora, fauna Flora, fauna Flora, fauna Flora, fauna Flora, fauna Flora, fauna Comitato interdirezionale provinciale e biodiversità e biodiversità e biodiversità e biodiversità e biodiversità e biodiversità Tutte le componenti 5 Provincia di Milano Qui ckTi m e™ e un decom pr es s or e TI FF ( LZW ) s ono neces s ar i per vi s ual i zzar e ques t 'i m m agi ne. Forum di consultazione pubblica La struttura del processo PROCESSO PARTECIPATO PER L’ADEGUAMENTO DEL PTCP PROV. MILANO Novembre 06 1 Workshop Scenari e obiettivi prioritari Settembre 06 2 Forum 15 focus group tematici Gennaio 07 Febbraio 07 Le trasformazioni del terrritorio e l’ambiente 2 Workshop Dagli obiettivi prioritari alle azioni di intervento 3 Workshop Dalle azioni di intervento alle modalità di recepimento 4 Maggio 07 Compatibilità ecologica Rete ecologica Consumo suolo 1 Forum 2 Forum finale Presentazione Risultati Presentazione Obiettivi e VAS Focus group tematici Muoversi ed abitare in modo sostenibile 1 Workshop Scenari e obiettivi prioritari 2 Workshop Dagli obiettivi prioritari alle azioni di intervento 3 Workshop Dalle azioni di intervento alle modalità di recepimento r Il rapporto ambientale: Indice Quadro normativo di riferimento per la VAS La VAS dell’Adeguamento del PTCP-MI Lo stato dell’ambiente: tendenze e criticità La definizione del sistema degli obiettivi del PTCP-MI La definizione del sistema degli indicatori Scenari di riferimento del PTCP-MI Costruzione delle alternative Valutazione della sostenibilità del PTCP-MI Progettazione del sistema di monitoraggio Partecipazione dei diversi soggetti: conferenza di valutazione per il PTCP-MI e la VAS Studi e progetti provinciali di riferimento per il PTCP-MI 12.Sintesi non tecnica 6 Le analisi, gli obiettivi e le azioni 3.2 Tendenze in atto (1/6) Aria: concentrazioni PM10 PM10 superamenti del valore limite di concentrazione media di 24 ore. Fonte: Rapporto sulla qualità dell’aria in Provincia di Milano 2005, ARPA Numero di superamenti del valore limite e del valore limite aumentato del 50% della concentrazione media giornaliera di PM10 – Comune di Milano. Fonte RSA 7 3.2 Tendenze in atto (2/6) Aria: emissioni CO2 e CO2 equivalente Emissioni annuali di CO2 per consumi energetici, serie storica e previsioni. Fonte: Programma energetico regionale 2005. 3.2 Tendenze in atto (3/6) Corso d'acqua F. Adda T. Molgora T. Molgora Colatore Addetta F. Lambro sett. F. Lambro sett. F. Lambro sett. T. Bozzente F. Olona sett. F. Olona sett. T. Lura T. Seveso T. Seveso Canale Martesana Roggia Vettabbia Cavo Redefossi F. Ticino F. Ticino Naviglio Grande Naviglio Pavese Can Scolm Nord Ovest Canale Villoresi SECA SECA. 2005 2006 Cornate d’Adda Carnate Truccazzano Vizzolo Predabissi Lesmo Cologno Monzese Melegnano Lainate Legnano Rho Rho Lentate sul Seveso Bresso Milano Milano S. Donato Milanese Cuggiono Boffalora Gaggiano Casarile Abbiategrasso 2 5 4 3 4 5 4 5 4 5 5 4 5 2 3 4 2 2 2 2 2 5 4 3 4 5 5 5 5 5 5 4 5 2 4 4 2 2 2 2 2 3 Cassano d’Adda 2 3 Comune Acqua: qualità acque superficiali – indice SECA Stato Ecologico dei corsi d’acqua e laghi lombardi. Fonte: PTUA 2006. Dati 2003 8 3.2 Tendenze in atto (4/6) Acqua: inquinamento nitrati Concentrazioni di nitrati in mg/l negli anni 1985 e 2000. Fonte: Provincia di Milano 3.2 Tendenze in atto (5/6) Popolazione: densità e tasso di natalità/mortalità Densità e variazione della popolazione tra il 1992 e il 2003. Fonte: Studio CRESME (2005). Natalità e mortalità in Provincia di Milano. Fonte: RSA 2005. 9 3.2 Tendenze in atto (6/6) Rifiuti: produzione e raccolta differenziata 3.3 Analisi SWOT (1/8): alcuni punti di forz a… • Società ed economia: Trend demografico positivo Alto livello di istruzione maschile e femminile Buoni indici economici Buona qualità dei servizi alla popolazione Attenzione alle government • tematiche della partecipazione e dell’e- Ambiente: Diminuzione delle concentrazioni in atmosfera di NOx Buona copertura del sistema di depurazione delle acque Indice IRIS (incidenza sulla risorsa idrica sotterranea) nullo o debole in buona parte dei comuni, ad esclusione del capoluogo e di alcuni comuni della zona nord del capoluogo Alta percentuale di territorio protetto (Parchi, PLIS, Aree protette, SIC e ZPS) Qualità/Quantità del territorio agricolo nella zona sud Presenza di elementi del paesaggio agricolo tradizionale Alto livello di raccolta differenziata 10 3.3 Analisi SWOT (2/8): alcuni punti di forza… Esempi (1/2) Carta del valore agricolo-forestale. Studio caratterizzazione ambiti agricoli. Prof. Treu, Politecnico di Milano 3.3 Analisi SWOT (3/8): alcuni punti di forza… Esempi (2/2) Figura 2- 37: Carta di vocazione faunistica. Fonte: Provincia di Milano 11 3.3 Analisi SWOT (4/8): alcuni punti di debolezza… • Società ed economia: Alta densità nel capoluogo e nei comuni di prima cintura Difficoltà di integrazione e di accesso all’abitazione Presenza elevata di patrimonio immobiliare non utilizzato • Ambiente: Superficie impermeabile nella zona nord oltre 55% [Odum,1988] Forte frammentazione del territorio agricolo nella zona nord Concentrazioni di polveri sottili e ozono oltre i valori di legge rispettivamente in periodo invernale e estivo Qualità delle acque superficiali del reticolo idrografico principale non sempre soddisfacente (Lambro-Seveso-Olona) e secondario (in corso di verifica) Elevate perdite di rete nel sistema di distribuzione delle acque Qualità delle acque sotterranee – pozzi cementati Indice IRIS molto elevato nel capoluogo e in alcuni comuni dell’area di Rho-Arese nel nord milano Presenza diffusa di stabilimenti a rischio di incidente rilevante Presenza di aree esondabili Presenza di siti da bonificare e di plumes. 3.3 Analisi SWOT (5/8): alcuni punti di debolezza… Esempi (1/2) Stabilimenti a rischio di incidente rilevante. Fonte: PTCP vigente Comuni sede di stabilimenti a rischio di incidente rilevante (giallo), Comuni sede di stabilimenti a rischio con potenziali ricadute esterne ai perimetri aziendali (campitura punti rossa), comuni interessati da potenziali ricadute provenienti da stabilimenti a rischio di incidente rilevante situati in comuni limitrofi (campitura righe blu). Indice IRIS. Fonte: Fenomeni di contaminazione delle acque sotterranee in provincia di Milano (2002) 12 3.3 Analisi SWOT (6/8): alcuni punti di debolezza… Esempi (2/2) Fonte: Provincia di Milano. 3.3 Analisi SWOT (7/8): alcune opportunità… • Società ed economia: Centralità nel contesto economico europeo Forte dinamismo culturale e spinta all’innovazione Nuovi strumenti di pianificazione territoriale (PTR, adeguamento PTCP, PGT, pianificazione negoziata) • Ambiente: Nuovo concetto di paesaggio carta europea del paesaggio e recepimento Nuova legge regionale sulla qualità attenzione alle problematiche in atto dell’aria maggiore Forte attenzione alla “qualità della vita” consapevolezza del valore dell’ambiente Forte attenzione allo sviluppo dell’agricoltura redditività e multifunzionalità dell’agricoltura biologica Presenza di dati sui principali temi ambientali possibilità di studiare misure di intervento ad hoc 13 3.3 Analisi SWOT (8/8): alcune minacce… • Società ed economia: Forte crescita del trend demografico Forte crescita della densità abitativa in comuni “esterni” Crisi economica e scarsi incentivi alla ricerca Meno fondi all’agricoltura da parte della CEE • Ambiente: Crescita disordinata delle aree di frangia e delle aree periurbane Nuova richiesta di abitazioni e maggiore impermeabilizzazione del suolo Nuove necessità di spostamento e maggiori emissioni, peggioramento del clima acustico, maggiore congestione Realizzazione di nuove infrastrutture di trasporto e conseguente ulteriore frammentazione del territorio Forti pressioni sulle aree a parco 4. La definizione del sistema degli obiettivi del PTCP Macrobiettivi e Temi del PTCP Obiettivi e tipologie di azione del PTCP L’integrazione del sistema obiettivi-tipologie di azione nelle norme di attuazione 5 Macrobiettivi 21 Temi 50 Obiettivi generali 200 Azioni 130 Indicatori 14 4.1 Macrobiettivi e temi del PTCP Conferma dei macrobiettivi del PTCP vigente Identificazione dei temi di competenza del PTCP 5. La definizione del sistema degli indicatori Individuazione degli indicatori associati agli obiettivi – Tipologie di azione Gli indicatori del nucleo L’analisi di coerenza interna Ricognizione sulle fonti di dati e indicatori (SIT, SIA e rapporti di monitoraggio 2003 e 2005) Associazione ad obiettivi/azioni Integrazione di nuovi indicatori Selezione di un sottoinsieme di indicatori per la valutazione della sostenibilità e il monitoraggio dei PGT (Progetto DATI da integrare con informazioni ARPA) partecipazione 15 6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (1/4) Individuazione delle variabili e delle loro relazioni: • • • • • • Strade, ferrovie e altre opere da legge obiettivo Comuni che si sviluppano come poli sovracomunali Trend popolazione in assenza di regolamentazione Trend consumo di suolo in assenza di regolamentazione Qualità delle principali matrici ambientali (aria, acqua, suolo) … Previsione dei loro andamenti in assenza di interventi di piano • • Scenario probabile Intervalli di variazione 6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (2/4) Fonte: Provincia di Milano 16 6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (3/4) Fonte: Provincia di Milano 6. Scenari di riferimento del PTCP-MI (4/4) Fonte: CRESME Ricerche S.p.A 17 Contenuti prescrittivi del PTCP Hanno efficacia prescrittiva e prevalente (Art. 18): 1. Previsioni in materia di tutela dei beni ambientali e paesaggistici 2. L’indicazione della localizzazione delle infrastrutture relative alla mobilità qualora detta localizzazione sia sufficientemente puntuale, alla scala della pianificazione provinciale,.. 3. La definizione degli ambiti agricoli 4. L’indicazione per le aree soggette a tutela o classificate a rischio idrogeologico e sismico delle opere prioritarie di sistemazione e consolidamento (se la provincia ha competenza in materia con efficacia prevalente) Sono inoltre oggetto del piano: 1. 2. 3. 4. 5. La definizione dei “poli sovracomunali” La definizione degli interventi di rilievo sovracomunale La definizione del Progetto Paesaggio e del Progetto di rete ecologica, con lo studio della Dorsale Verde nord. Corridoi tecnologici …. Punti critici di valenza generale • Il ruolo del PTCP come quadro di coerenza per la sostenibilità ambientale dei PGT e dei piani di settore: un ruolo da strutturare; • Ruoli politici e ruoli tecnici nella costruzione (e presentazione) delle alternative; • Sostenibilità e previsioni esistenti: spesso un carico difficile da riportare ad indirizzi sostenibili (importanza dello scenario di riferimento). • Consulenti e valutatori (interni ed esterni all’AP): quale integrazione possibile? Necessità di procedure. • La coerenza tra Rapporto ambientale e Piano: quali regole? Quale struttura della fase di “aggiustamento” (conta il Piano o il RA nella attuazione?) 18 Punti critici specifici del caso milanese • Armonizzare Piano e RA • Il RA come strumento per la valutazione di coerenza dei PGT e dei Piani di settore provinciali • Integrare criteri ambientali nella scelta e nelle regole per i Comuni polo sovracomunale • Progettare l'inserimento paesistico delle infrastrutture • Tutelare e sviluppare gli ecosistemi naturali, la rete ecologica e i relativi varchi • Affinare e rendere più efficaci i meccanismi di gestione del consumo di suolo • Stabilire indicatori condivisi per il monitoraggio Il ruolo del PTCP come quadro di coerenza La provincia valuta la compatibilità con il PTCP dei propri atti, di quelli degli enti locali o di altri enti. Il Rapporto ambientale è elemento costitutivo del Piano Gli obiettivi definiti nel Rapporto ambientale sono obiettivi del Piano Le informazioni e le valutazioni contenute nel Rapporto ambientale del PTCP sono uno dei riferimenti per la Valutazione Ambientale dei PGT e dei piani di settore provinciali 19 Coerenza tra PTCP E PGT Secondo gli indirizzi regionali (Disciplina dei procedimenti di VAS DCR n. 6420 del 27 dicembre 2007): Nei PGT “facendo riferimento agli obiettivi di rilevanza ambientale dei piani territoriali sovraordinati (PTR e PTCP), il Rapporto Ambientale del PGT deve in particolare evidenziare: a) le modalità di recepimento e di adeguamento alle peculiarità del territorio comunale b) l’integrazione con gli obiettivi specifici di interesse locale c) la coerenza delle azioni e degli interventi di piano.” Nella proposta di PTCP Riferimenti prioritari per la verifica di compatibilità sono: – I 5 macrobiettivi – Gli obiettivi contenuti nella normativa di piano Non sono citati gli obiettivi di sostenibilità definiti nel Rapporto Ambientale 20 Proposte per ricondurre il sistema PTCP-Rapporto ambientale all’unità All’art.11, comma 2, si potrebbe integrare la frase esistente nel modo seguente: “Il PTCP e, in particolare il precedente articolo 2 (macrobiettivi), gli obiettivi di sostenibilità definiti nel rapporto ambientale e le specifiche disposizioni della parte II individuano gli obiettivi rispetto ai quali viene operata la valutazione di cui al precedente primo comma.” All’art. 11, comma 3, tra gli elaborati obbligatori che i Comuni devono inviare alle Provincia per il parere di compatibilità potrebbe essere esplicitato il Rapporto ambientale I comuni polo sono autorizzati a crescere più del resto dei comuni: occorre definire regole ambientali Considerare gli elementi critici in grado di condizionare lo sviluppo: Superficie urbanizzata e urbanizzabile superiore al 70%. Superficie comunale che ricade in aree a parco naturale o ad alta valenza naturalistica (flora e fauna) superiore al 30%. Superficie comunale che ricade in aree a rischio idrogeologico superiore al 30%. Presenza di industrie a rischio di incidente rilevante. Superficie comunale che ricade in aree ad alta vulnerabilità degli acquiferi superiore al 30%. Comuni caratterizzati da un valore dell’indice IRIS molto elevato o elevato. 21 Inserimento paesistico delle infrastrutture spesso sovraordinate Il problema: Pluralità di infrastrutture negli stessi ambiti territoriali Forti pressioni edificatorie sulle fasce a lato delle nuove infrastrutture Effetto vetrina interruzione della continuità biologica Previsione nel PTCP di numerosi nuovi centri di rilievo sovracomunale necessità di nuova viabilità di servizio ulteriore uso del suolo trasformazione del paesaggio, specie in aree ancora verdi Progettare l’inserimento paesistico La proposta di PTCP considera Obiettivi per le fasce stradali (le azioni sono rimandate ai piani di settore) Strumenti di analisi dell’inserimento dell’opera solo per gli ambiti paesistici e naturalistici Il repertorio delle misure di mitigazione e compensazione Si potrebbe considerare un piano di inserimento e valorizzazione paesistica e naturalistica delle opere Per considerare il tracciato nella sua interezza Per valutare gli effetti cumulativi Per definire degli interventi di mitigazione e compensazione coordinati, sfruttando le sinergie Per internalizzare i costi ambientali già nella progettazione 22 I varchi della rete ecologica La proposta di PTCP prevede: Passaggi faunistici nel caso in cui opere a 2 o più corsie per senso di marcia interessino il territorio dei varchi Il divieto all’individuazione di nuovi ambiti di trasformazione La necessità di individuare nuovi varchi qualora vengano occlusi quelli esistenti per diritti pre-esistenti Si potrebbe anche: Collocare i passaggi faunistici in un progetto di area vasta. Evitare l’occlusione dei varchi con nuove edificazioni perché l’individuazione di altri “passaggi” nelle aree più urbanizzate è estremamente complessa. Permettere la perequazione nei varchi in modo da spostare i diritti edificatori esistenti La gestione del consumo di suolo Nella proposta di PTCP un meccanismo per la gestione del consumo di suolo: il coraggio di fissare soglie Soglia del 5% su base provinciale. Che corrisponde a Superfici urbanizzate: 34%, cioè 680 kmq Superfici urbanizzate + urbanizzabili: 42%, cioè 830 kmq Superficie ulteriore concessa dal PTCP: 5% di 830 kmq, cioè c.a 40 kmq. Meccanismi di gestione dell’”ulteriore” consumo di suolo quando Sia già realizzato almeno il 75% delle previsioni Il valore di U&U sia inferiore alla media d’ambito Sono ammissibili deroghe per i comuni polo sovracomunale E’ possibile consumare più del 5% per tutti i comuni solo se impongono adeguate misure di compensazione ambientale Sono esclusi dal conteggio del consumo di suolo i grandi interventi sovracomunali e gli interventi che “passano” attraverso lo sportello delle attività produttive 23 proposte migliorative Compensazione ambientale anche entro la soglia del 5%; oltre tale soglia compensazione “paritetica”; le compensazioni devono essere sempre di tipo ambientale Utilizzo della perequazione territoriale Considerare nel calcolo di consumo di suolo l’11% (che non ricade nell’urbanizzabile) di grandi interventi sovracomunali e gli interventi che passano per lo sportello delle attività produttive (escluse opere di pubblica utilità). La media d’ambito deve rimanere fissata a priori e non variare nel tempo Indicatori per il monitoraggio Dando atto che la Provincia, con il progetto DATI, ha messo a disposizione dei Comuni un primo set di indicatori, si suggerisce di inserire nelle Norme della proposta di PTCP un richiamo esplicito alla necessita di un set di indicatori comuni tra Provincia Comuni e Regione 24