2009 - Misericordia di Marlia
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2009 - Misericordia di Marlia
Fraternita di Misericordia di Marlia Centro di socializzazione per anziani Relazione al Consiglio Direttivo e per l’archivio storico della Fraternita anno 2009 Coordinatore dei servizi sociali Dr. Sergio Ardis Marlia, 1 gennaio 2010 PREMESSA: STORIA DELLA NASCITA DEL C ENTRO DI SOCIALIZZAZIONE PER ANZIANI D ALL ’ IDEA AL SERVIZIO Da alcuni anni alcune Consorelle e alcuni Confratelli della nostra associazione sostenevano la necessità di creare un gruppo di volontari che potesse occuparsi degli anziani del nostro territorio. L’inizio dei lavori della nuova sede della Misericordia portò questi volontari a proporre la creazione di un centro di socializzazione per anziani dove i volontari della Fraternita avrebbero potuto svolgere la loro azione. L’idea di operare a favore degli anziani di Marlia e dei paesi viciniori fu accolta con entusiasmo dal Parroco di Marlia, Don Idilio Ruggeri. LA FORM AZIONE DEI VOLONTARI Nel 2004 fu presentato un progetto per ottenere quattro volontari del servizio civile. Il progetto fu approvato e, nel novembre 2005, i quattro volontari iniziarono a formarsi. La formazione dei volontari toccò vari aspetti. In primo luogo furono formati sugli aspetti di comunicazione sanitaria e sulle tecniche psicologiche di relazione di aiuto a cura dei due medici Confratelli che hanno prestato e prestano tuttora il loro servizio per il progetto. Il corso di formazione non mancò di approfondire gli aspetti di etica del volontariato grazie alle lezioni tenute da Don Idilio Ruggeri. Il Presidente della Fraternita, insieme alla consorella infermiera Viviana Ciabattari, istruì i volontari sulle basi tecniche del soccorso sanitario e più specificamente sull’assistenza all’anziano. IL PROGETTO “U NA M ANO ALL ’ ANZIANO ” I volontari del servizio civile iniziarono la loro opera a domicilio nel novembre 2005. Infatti, la nuova sede della Misericordia non era stata ultimata e non era possibile realizzare un centro di socializzazione per anziani. Il parroco individuò 11 anziani maggiormente bisognosi della presenza dei volontari e questi furono presentati ai volontari. Iniziò concretamente l’opera della Misericordia con i nostri anziani. Nel 2006 e all’inizio del 2007 abbiamo formato vari confratelli e vari volontari della Parrocchia di Marlia. Una buona parte delle persone formate ha iniziato a prestare opera di volontariato con gli anziani. Grazie a Dio, pur non avendo avuto nell’anno successivo volontari del servizio civile, abbiamo potuto continuare comunque la nostra opera grazie ai Confratelli e ai Volontari della parrocchia. Già mentre fornivamo la nostra opera a domicilio, abbiamo sentito la necessità di facilitare l’anziano ad uscire dalla propria abitazione organizzando incontri di socializzazione. Infatti, quasi ogni mese abbiamo portato gli anziani in pizzeria. L A NASCITA D EL C EN TRO DI M ISERICO RDIA DI M A RLIA SO CIALIZ ZA ZIONE PER A NZIANI DEL LA Il 2007 ha visto la nascita del “Centro di socializzazione per anziani della Misericordia di Marlia”. Il primo semestre ha visto impegnati i volontari con la loro presenza a domicilio degli anziani. E’ stato necessario provvedere al primo arredamento della sede del Centro. Il 13 giugno 2007, dopo solo un mese dall’inaugurazione della nuova sede, abbiamo iniziato a svolgere attività di socializzazione nel Centro. Abbiamo iniziato ad aprire il centro con 10 degli 11 anziani seguiti a domicilio. Inizialmente il Centro veniva aperto un solo giorno a settimana. Un solo anziano continua ad essere seguito dai volontari a domicilio. R ELAZIONE ANNO 2009 F ORM AZIONE 2009 Nel 2009 abbiamo realizzato un’edizione del corso “Una mano all’anziano” destinata ai nostri volontari. Il corso è iniziato il 16 marzo 2009 ed è terminato l’11 giugno 2009. Hanno partecipato come docenti a titolo gratuito i Confratelli Franco Fanucchi, Sergio Ardis, Moreno Marcucci, il Correttore Don Fulvio Calloni, la Consorella Viviana Ciabattari. Oltre ai predetti Confratelli, hanno gratuitamente insegnato la Dr.ssa Lucia Corrieri Puliti e la Dr.ssa Nelita Begliuomini. V OLONTARI IM PEGNAT I N EL SERVIZIO Durante il 2008 hanno prestato servizio per Centro di socializzazione per anziani 29 volontari Consorella Pellicci Maria Consorella Brunini Carla Consorella Matteucci Maria Emilia Consorella Lorenzetti Fiorenza Consorella Barsi Valda Consorella Ciucci Maria Rosa Consorella Diodati Teresa Consorella Marelli Elsa Consorella Cantoni Alida Consorella Pierotti Emma Consorella Raffaelli Norma Consorella Bertolucci Ivana Confratello Ardis Sergio Confratello Marcucci Moreno Consorella Ciabattari Viviana Confratello Il presidente Fanucchi Franco 2 Consorella Bandoni Bianca Consorella Rocchi Oretta Confratello Pacini Loredano Consorella D'Angelo Daniela Consorella Pini Simonetta Consorella Iacopetti Luana Consorella Frediani Serena Consorella Renna Angela Consorella Cintolesi Manola Correttore Calloni Don Fulvio Confratello Petroni Alfredo Confratello Toschi Mario Consorella Bortolotti Rachele Hanno prestato servizio anche quattro volontari del Servizio Civile. C ONSULENTI IM P EGNATI NEL S ERVIZIO Nel 2009 ha prestato servizio il Dr. Andrea Merli. Il servizio è stato svolto dal consulente dietro compenso della prestazione professionale. A NZIANI FRUITORI D EI SERVIZI D EL CE NT RO Gli anziani che hanno fruito del Centro sono stati più un centinaio, provenienti in maggioranza da Marlia, ma anche dai paesi viciniori, da Lucca e da altri comuni della provincia di Lucca. IL SERVIZIO F REE T AXI Il servizio è stato attivo soprattutto per permettere ai frequentatori di poter raggiungere liberamente la sede del nostro centro diminuendo la dipendenza dai familiari e contribuendo alla conservazione complessiva dell’autonomia dei nostri anziani. In alcuni casi il nostro servizio è stato utilizzato per piccoli spostamenti degli anziani che hanno avuto necessita di spostarsi indipendentemente dalle attività del Centro. A TTIVITÀ DEL C EN TRO Il centro è stato aperto quattro giorni a settimana (il lunedì, martedì, mercoledì e venerdì). 3 L’ USO DI TE C N IC H E P SIC OP E DAGOGIC H E AP P LIC ATE ALLA ME MORIA Nel 2008, grazie al nostro consulente pedagogista clinico abbiamo iniziato a sviluppare un progetto di “incremento della memoria” tale attività è proseguita anche nel corso del 2009. “Il progetto nasce dall’obiettivo di poter incrementare quella parte ancora intatta della capacità dell’anziano di ricordare e sfruttare la propria parte cognitiva. Il benessere psichico coinvolge sia l’aspetto cognitivo che quello affettivo, tanto più che la loro armonia è uno degli obiettivi cui arrivare, nella vita di ognuno. Incrementare la memoria, non è quindi un’abilità fine a se stessa, ma aiuta la persona a collocarsi nello spazio e nel tempo. Senza la memoria non esistiamo, non sappiamo chi siamo, non possiamo pensare al futuro. Conosciamo bene quale sia la reazione iniziale dei malati di Alzheimer quando quelle che fino a quel momento erano state certezze, iniziano a vacillare: il proprio senso di esistere viene meno, e subentra la paura. Tale progetto, non si propone di intervenire nella memoria delle persone cui è stata diagnosticata una patologia che inevitabilmente porta alla degenerazione della capacità mnestica, ma a tutte quelle persone anziane che, sia per il fisiologico invecchiamento cellulare dovuto all’età, sia per una progressiva mancanza di allenamento, si trovano a dover quotidianamente fare i conti con una memoria che vacilla. (…) La memoria dell’anziano può essere frenata da: Sfiducia nelle proprie capacità; Distrazione; Nervosismo; Rallentamento nell’elaborare un’informazione; Il modo in cui l’informazione è presentata in memoria; Il passaggio poco efficace dalla memoria a breve termine a quella a lungo termine. (…) (G. Pesci, 2002, Mnesi e invecchiamento, Magi Edizioni). Le esperienze proposte, riadattate all’utenza e al contesto di utilizzazione, sono basate sul metodo Pedagogico Clinico MPI (Memory Power Improvement).” Queste esperienze di pedagogia clinica applicate alla persona anziana si sono svolte ogni lunedì pomeriggio dopo il gioco della tombola. P ROGE TTO “ L’ ARTE N E LLA TE RZ A ETÀ ” 4 Nel 2009 abbiamo iniziato un progetto che mira ad aumentare l’autostima dell’anziano mediante l’espressione della creatività artistica. “Con il termine Arte (dal latino Ars) si è voluto indicare fin dall’antichità una certa abilità presente nell’uomo, un’attività manuale. E’ attraverso le mani infatti che l’artista plasma la materia, la carica della sua particolare vibrazione: le mani rappresentano a livello sottile il contatto diretto col cuore. “Ma” anche la materia partecipa con le sue caratteristiche intrinseche, all’assetto delle composizioni; con l’utilizzo delle varie tecniche dalla tempera alla creta, l’artista riceve determinate sensazioni e potrà veicolare le sue emozioni con una particolare gamma di inflessioni. Chi realizza un’opera d’arte interagisce con la materia e la plasma secondo l’impulso della propria energia vitale; mediante l’arte si dà forma all’informe, si rende visibile l’invisibile, si crea ciò che è ancora increato. L’arte permette alla persona di: • Controllare e conosce l’emozione; • rendere consapevoli parti di sé altrimenti inesplorate; • di integrare le parti di sé in modo non invasivo; • far emergere gli aspetti positivi e vitali della persona. L’arte permette di raccontare chi siamo e offre una trasformazione interna (dal latino trans-formazione = attraverso la forma); ed è attraverso la forma che possiamo conoscerci, visto che nell’arte non facciamo altro che ricreare noi stessi. Grazie all’arte le nostre angosce dell’ignoto e dell’indefinito, vengono colmate e dominate dando una forma esterna a sé e alle proprie pulsioni più profonde. L’arte risulta essere così uno strumento di inestimabile valore per attingere attraverso le proprie creazioni alle parti più profonde. Il momento della creazione artistica è dunque vissuto come un momento magico di discesa nel Sé. L’arte in ogni modo non esplica la sua azione conoscitiva solo su chi crea, ma anche in chi osserva l’opera con attenzione. Entrando in risonanza con l’opera d’arte, esternazione dell’energia psichica dell’artista, chi osserva sarà coinvolto dall’emozione impressa nell’opera, rievocando vissuti e rivelando qualità e talenti dimenticati. Tutto ciò che emoziona profondamente determina un’azione di ripristino della consapevolezza del Sé e quindi, dell’equilibrio della persona. La scelta del metodo 5 Tra i vari metodi presenti in psicologia e pedagogia che utilizzano l’arte come strumento, il metodo pedagogico clinico Inter-Art in un contesto gruppale offre più degli altri una condivisione che favorisce la relazione e permette di fare scoperte nella propria emotività in modo graduale. Con tale metodo le emozioni, le passioni, i desideri, le fantasie e i pensieri negativi prendono forma per perdere la caratteristica del persecutore sconosciuto che alberga all’interno. Il soggetto si libera dalle proprie tensioni emotive, amplifica l’espressività dei propri pensieri e del proprio corpo, sviluppa il desiderio di comunicare. L’Inter-Art garantisce il ripristino dell’armonia psico-fisica e sociorelazionale della persona attraverso l’utilizzo di varie forme d’arte: dalla scrittura, alla danza, fino alle forme più raffinate della pittura. Progettazione finalizzata alle persone del centro: gli obiettivi Il centro frequentato da persone nella terza età, deve concentrare le esperienze per facilitare: • il superamento delle paure legate ai mutamenti psico-fisici; • la condivisione di insicurezze ed esperienze; • la “riappacificazione” del ricordo con il presente; • la capacità di comunicare e condividere in gruppo; • la capacità di relazionarsi e formare un gruppo compatto. Per questo l’obiettivo più ampio del progetto risulta quello di creare un nuovo spazio per socializzare facendo nuove esperienze che permettano agli anziani di avvicinarsi con meno resistenze.” IL GIOC O DE LLA TOMBOLA Il gioco della tombola è stato molto apprezzato dagli anziani del Centro tanto che ogni lunedì e ogni mercoledì, giorni di apertura del Centro (il martedì e venerdì nel secondo semestre), gli anziani hanno potuto giocare a tombola di solito dalle 15 alle 16,30. E’ da notare che gli incontri dedicati al gioco della tombola sono i più frequentati. Vengono al Centro per giocare a tombola persone da tutta la provincia di Lucca, perfino da Massarosa. Il numero di persone che partecipano agli incontri in questi giorni tende riempire completamente i tavoli della sala (80-100 persone). LE C ARTE Un piccolo gruppo di anziani più appassionati al gioco della carte vi si dedica assiduamente, in genere dopo la tombola. Nel 2009 abbiamo realizzato due tornei di briscola. G IOC H I DI SOC IETÀ Rebus, indovinelli, e vari giochi di gruppo sono stati proposti dai volontari agli anziani. M AN IC URE 6 Nel 2009 l’attività non è stata realizzata. G LI IN C ON TRI DI E DUC AZ ION E ALLA SALUTE Abbiamo realizzato vari momenti di confronto sui comportamenti sicuri per le persone anziane durante il caldo estivo. Tali momenti di riflessioni non sono stati strutturati come incontro vero e proprio ma, guidati dal Dr. Ardis, sono stati occasioni per riportare l’attenzione sui rischi dell’estate e sulle possibilità comportamentali ed alimentari per prevenirli. LA RIFLE SSION E SP IRITUALE In alcuni pomeriggi il nostro parroco, Don Fulvio Calloni ha fornito assistenza spirituale ai nostri utenti. LA ME RE N DA Ogni volta che il Centro è stato aperto, gli anziani hanno fatto merenda con dolci e biscotti, talvolta con frutta o gelato. Una parte di tali alimenti è stata preparata ed offerta dalle consorelle volontarie del Centro. Una parte è stata offerta dagli utenti del Centro. La rimanente parte è stata acquistata a spese della Fraternità. Tali spese sono state sostenute grazie alle donazioni ricevute per il gioco della tombola. LA P IZZ E RIA Con cadenza quasi mensile anziani e volontari insieme sono usciti di sera per andare in pizzeria. Tali uscite sono state molto importanti sia per le dinamiche di gruppo che per aumentare il senso di autonomia degli anziani del Centro. La spesa per questa iniziativa è stata sostenuta dalla Fraternita con le donazioni ricevute specificamente destinate a questo fine. Con la donazioni ricevute è stato sempre coperto il costo dell’attività senza nessun’altra spesa per la Misericordia. IL C IN E MA DE L C E N TRO Nel 2009 non abbiamo proiettato film. A TTIVITÀ LUDIC O - MOTORIA Nel 2009, grazie all’opera del Confratello Alfredo Petroni, abbiamo dato inizio con un gruppo di anziani ad un appuntamento settimanale (martedì) di attività fisica libera, guidata dal nostro Confratello che si occupa di istruire gli anziani. I C OMP LE AN N I Abbiamo sempre festeggiato i compleanni degli ospiti del Centro per creare il necessario clima di amicizia e fratellanza. LA MOSTRA FOTOGRAFIC A Nel 2009 abbiamo, partendo da un’idea del Confratello Loredano Pacini, abbiamo realizzato una mostra di fotografie antiche. Per la realizzazione della mostra il Confratello Pacini ha raccolto, dai frequentatori del Centro, varie foto antiche per un arco di tempo tra la fine dell’800 e la metà del ‘900. Le foto sono state digitalizzate e restaurate grazie al lavoro del 7 Confratello Sergio Ardis. La stampa è stata realizzata gratuitamente dall’Ottica Matteucci di Marlia. LE FE STE Per le occasioni comandate, gli anziani del Centro hanno realizzato momenti di festa. Per il Santo Natale gli anziani hanno realizzato anche un albero di Natale e un Presepe. Una giornata di musica è stata realizzata grazie alla presenza di un complesso musicale (I melody). Nell’organizzazione delle feste riveste un ruolo importante e collaborativo il Gruppo pensionati di Marlia. P RESENZA A D OM ICILIO Per una sola persona si è resa necessaria la presenza delle volontarie a domicilio. Abbiamo assicurato per tutto l’anno la nostra presenza per un giorno alla settimana. A BSTRACT PRES ENTATO ALLA C ONFEREN ZA N AZIONALE HPH Nel 2009 abbiamo presentato un abstract sui risultati delle attività del Centro alla XIII Conferenza Nazionale HPH che si è tenuta a Reggio Emilia dal 24 al 26 settembre 2009. Il testo era il seguente: “Evidenza scientifica nella promozione della salute: una valutazione di risultato del progetto “Empowerment dell’anziano” Autori: Sergio Ardis1e4, Moreno Marcucci1e4, Lucia Corrieri Puliti1, Andrea Merli2, Viviana Ciabattari1 e 4, Valentina Biagioni3, Franco Fanucchi4 1 Azienda USL 2 – Lucca; 2 Pedagogista clinico libero professionista; 3 Servizi Sociali Comune di Capannori; 4 Fraternita di Misericordia di Marlia Premessa. All’inizio del 2006 abbiamo iniziato a porre in atto azioni di socializzazione per anziani avvalendoci dei volontari della Fraternita di Misericordia di Marlia (associazione di volontariato che opera nel paese di Marlia, comune di Capannori in provincia di Lucca). Il progetto, in quella fase iniziale, contava sull’intervento di volontari a domicilio. Abbiamo iniziato a far visita a 5 anziani e via via abbiamo arruolato nuovi anziani nel progetto. Alla fine del 2006 i nostri volontari svolgevano la loro attività per 11 anziani. L’attività consisteva nel garantire la presenza a domicilio per prevenire l’isolamento sociale. Il servizio veniva svolto una o due volte a settimana con presenza per una o due ore a seconda dei casi. A metà del 2007, con l’inaugurazione della nuova sede dell’associazione abbiamo aperto un giorno a settimana il “Centro di socializzazione per anziani della Misericordia di Marlia” facendovi confluire 10 degli 11 anziani che seguivamo a domicilio. Abbiamo continuato il servizio al domicilio una sola volta a settimana per una sola persona anziana. Alla fine del 2007 il centro era frequentato da una quarantina di anziani. Nel corso del 2008 abbiamo incrementato le attività aprendo due giorni a settimana. Alla fine del 2008 il Centro era frequentato da un’ottantina di anziani. In breve, nel centro si svolgevano attività ludiche autogestite, un progetto psicopedagogico per la 8 conservazione delle attività cognitive, incontri di promozione della salute ed altre iniziative. Obiettivo. Valutare il risultato del progetto in termini di promozione della salute. Per la valutazione dei risultati è necessario individuare un indicatore significativo che dimostri il cambiamento provocato sul livello di salute della comunità territoriale destinataria del progetto. Se la salute consiste nel benessere fisico, psichico e sociale dell’individuo o della popolazione, trattandosi di un progetto di socializzazione l’aumento dei livelli di salute della popolazione è prevedibile prevalentemente in ambito sociale. Metodo. Abbiamo valutato la variazione nel numero di prestazioni erogate dai servizi sociali del Comune di Capannori nel territorio di Marlia. Anno Anziani Non Anziani anziani /tot 2005 40 55 42,1% 2006 39 77 33,6% 2007 30 81 27,0% 2008 26 86 23,2% (chi2=9.822 con 3 gradi di libertà; p=0.026) Risultati. Nel 2005 le prestazioni sociali per gli anziani sono state 40 su un totale di 95 prestazioni erogate dai servizi sociali a favore dei residenti a Marlia. Nel 2006 sono state 39 su un totale 116, nel 2007 sono state 30 su 111 e nel 2008 sono state 26 su 112. Dal 2005 al 2008 la variazione della percentuale di prestazioni a favore di persone anziane rispetto al totale delle prestazioni sociali erogate è scesa dal 42,1% al 23,2%. Conclusioni. Misurare i risultati ed analizzarne il significato in termini statistici dovrebbe entrare a far parte della metodologia di lavoro di ogni operatore che si occupa di promozione della salute. Nel caso specifico abbiamo potuto dimostrare l’utilità del nostro progetto nel produrre salute per quanto attiene al benessere sociale. LA Ringraziamenti. Si ringrazia il Dr. Guido Testa per la consulenza statistica fornita.” VALUTAZIONE D EI RISULTATI Attualmente ruotano intorno al centro più di 100 utenti, provenienti da Marlia, paesi vicini e qualcuno anche da Lucca o da altri comuni della provincia. Finalità del nostro Centro è promuovere la salute delle persone anziane nella comunità territoriale di riferimento. La promozione della salute ha lo scopo di aumentare i livelli di salute nel singolo e nella comunità di riferimento. La salute deve essere intesa come realizzazione del benessere fisico, del benessere psichico e del benessere sociale. Certamente le azioni messe in atto nel nostro Centro aumentano i livelli di benessere psichico e fisico dei singoli utenti e della comunità ma, trattandosi di un centro di socializzazione, gli effetti maggiori sono attesi a livello sociale. La nostra valutazione quantitativa è quindi rivolta ad indicatori di benessere sociale. 9 I dati forniti dai servizi sociali ci indicano dal 2005, anno in cui ancora non svolgevamo il nostro servizio, al 2009 indicano il seguente cambiamento: Anno Numero casi anziani Numero casi totale % anziani/tot. 2005 40 95 42,1% 2006 39 116 33,6% 2007 30 111 27,0% 2008 26 112 23,2% 2009 26 112 23,2% All’inizio del 2006 abbiamo cominciato ad occuparci delle persone anziane della nostra comunità e nel 2007 abbiamo aperto il nostro centro. Nel 2008 i casi di assistenza sociale per persone anziane si sono ridotti quasi della metà rispetto a quelli iniziali, mentre il numero dei casi totali non è diminuito. Questo dimostra che l’apertura del nostro Centro ha influito sui bisogni di aiuto sociale della popolazione anziana. Ciò dimostra che il livello di benessere sociale è aumentato in questa popolazione e quindi abbiamo realizzato un’azione di promozione della salute. Il risultato positivo del 2008 si è mantenuto invariato nel 2009. Questi dati che ci sono stati forniti dall’Assistente Sociale Valentina Biagioni del Conune di Capannori, ci confermano che il risultati degli anni precedenti ha potuto essere confermato. I rimanenti 26 casi, in base alle informazioni forniteci, non sono suscettibili di diminuzione in quanto esulano dalle nostre possibilità di intervento trattandosi in larga parte di casi di non autosufficienza certificata dall’Unità di valutazione geriatrica. Questo risultato si è ottenuto prediligendo nelle nostre azioni sempre la filosofia propria della promozione della salute. In particolare l’empowerment for health sia dei volontari che delle persone anziane che fruiscono dei nostri servizi è stato tenuto presente in ogni nostra azione. L’adozione di tale filosofie è un derivato diretto della consulenza e della collaborazione con Health Promoting Hospital della USL 2 e in generale con l’U.O. Educazione alla salute. Altro fatto determinante i risultati ottenuti è costituito dall’applicazione di tecniche della pedagogia clinica alla popolazione anziana. Le azioni e le attività del Centro non sono state di tipo assistenziale, ma hanno sempre mirato ad essere di tipo educativo ed empowerizzante. LA RETE D ELLE RELAZIONI La formazione dei volontari basata soprattutto sull’acquisizione di attitudini e competenze facilitanti la nascita di relazioni ha permesso di sviluppare e rafforzare quella rete di relazioni interpersonali che costituiscono la trama su cui si tesse la rete di supporto sociale. Questa crea nella comunità quell’attenzione alla fragilità necessaria per creare quella comunità solidale che ben si accorda ai principi ispiratori che fanno nascere e vivere le Fraternite di Misericordia. 10 V OLONTARI PORTATORI DI DISABILITÀ Dall’inizio del 2009 abbiamo cominciato a lavorare per favorire l’inserimento di volontari portatori di disabilità. Le esperienze positive avute sino ad oggi con tre volontarie ci stanno facendo nascere l’idea di realizzare un progetto specifico. P ROGETTO “E SSERCI INSI EM E ” Alla fine del 2008 abbiamo iniziato a lavorare ad un progetto di collaborazione con il Comune di Capannori, la Misericordia di Capannori e la Misericordia di Massa Macinaia e San Giusto. Dalla collaborazione dovrà nascere una rete finalizzata a offrire servizi il più possibile coordinati e integrati alla popolazione anziana del Comune. Il ruolo richiesto alla nostra Fraternita è quello di favorire la nascita del coordinamento garantendo alle altre Fraternite la consulenza necessaria e provvedendo alla formazione dei volontari. F ATTI PARTICOLARI Nella relazione annuale dobbiamo annotare un episodio rilevante che ha consentito di salvare la vita di un’anziana frequentatrice del nostro Centro. Questa sarebbe quasi certamente andata incontro a morte se una nostra consorella non l’avesse cercata per accompagnarla a Centro. La mancata risposta alle numerose telefonate ha portato alcuni confratelli ad intervenire presso la sua abitazione. Questi sentiti dei flebili lamenti hanno proceduto ad abbattere la porta di casa. Trovandola prostrata la suolo dove aveva passato la notte, hanno potuto soccorrerla accompagnandola in ospedale. R INGRAZIAM ENTI In questi anni il Centro ha ricevuto sostegno economico da: Fondazione Banca del Monte di Lucca Provincia di Lucca Comune di Capannori Numerose offerte spontanee specificamente destinate agli anziani sono giunte da singole persone appartenenti alla comunità marliese. Detti sostegni economici ci hanno consentito di provvedere agli arredi del Centro, all’acquisto di una automobile per il free taxi, alla realizzazione di varie attività psicopedagogiche ed ad ogni bisogno del Centro stesso. P ROSPETTIV E E CONCLUSIONI L’anno 2009 è stato l’anno di inizio di varie attività. Alcune di queste appaiono a durare nel tempo. La casa della Fraternita è stata abitata ed usata tutti i giorni da un gran numero di persone. I Confratelli e le Consorelle hanno dimostrato di saper svolgere un servizio di volontariato con grande professionalità e preparazione. Il tempo che hanno dedicato alla formazione si è dimostrato un utile investimento. 11 Sempre più spesso si parla della Misericordia di Marlia per questa nostra attività. Il nostro impegno è visto con interesse dalle altre Fraternite di Misericordia del territorio comunale. Esistono tutti i presupposti per una buona collaborazione con queste e con le altre istituzioni che si occupano di aiuto agli anziani. Con queste associazioni potremo continuare collaborare validamente nel prossimo futuro. L’ulteriore crescita del numero di volontari rispetto agli anni precedenti è indice di un buon affiatamento del gruppo. Tutto questo e molto altro è stato fatto grazie all’opera dei volontari e con l’aiuto della Provvidenza. Che Iddio ne renda merito. Il Coordinatore dei Servizi Sociali Confratello Medico Dr. Sergio Ardis Vista dal Presidente Franco Fanucchi 12