HP Photosmart 1315, un minilab personale
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HP Photosmart 1315, un minilab personale
Prova HP Photosmart 1315, un minilab personale La nuova HP per stampa di qualità fotografica riesce a coniugare una elevata qualità con una serie di funzioni che la rendono estremamente pratica, un vero minilab subito pronto all’uso. HP ha una gamma di stampanti decisamente vasta sia per prezzo, che per caratteristiche. Per il fotografo sono presenti diversi modelli denominati Photosmart ottimizzati per la stampa di immagini fotografiche. Di queste la Photosmart 1315 è la stampante di punta della gamma HP destinata al mondo della fotografia digitale e questo mese la sottoponiamo a prova. Esternamente mantiene il design delle precedenti stampanti della linea Photosmart, ma ha dimensioni leggermente più grandi per far posto al comodo display LCD. È un design a linee sinuose e con una elegante livrea a doppia tonalità di grigio, lievemente metallizzato; un prodotto decisamente elegante che si fa notare tra tutte le altre stampanti. Sulla destra abbiamo l’inconsueto, per una stampante ink-jet, monitor LCD a colori da 2.5 pollici con cui poter vedere le immagini prima della stampa; sotto vi è una serie di 16 pulsanti da cui si comandano le principali funzioni della Photosmart 1315. Ancora più in basso, nascosta dalla tastie- ra sporgente, troviamo la finestra per la connessione con le periferiche senza fili, via infrarosso. Sul lato destro sono stati ricavati gli slot per l’inserimento delle schede di memoria; ve ne sono tre: uno per ogni standard supportato (CompactFlash tipo I e II compreso l’IBM Microdrive, SmartMedia e MemoryStick); le future stampanti della linea fotografica incorporeranno anche lo slot per le Secure Digital utilizzate dalla recente fotocamera HP Photosmart 812. Sul retro troviamo sia la connessione USB 1.1, che raccomandiamo per la facilità di installazione e gestione, sia la parallela che rende la stampante HP compatibile anche con i computer più datati, ma ancora perfettamente funzionanti. Sul frontale, al centro, si trova il cassetto porta carta in cui è stato ricavato un secondo alloggiamento per i fogli 10x15cm, il classico formato delle stampe del laboratorio. La dimensione massima dei fogli di carta gestibile dalla Photosmart 1315 è l’A4 ov- Le cartucce di dimensioni considerevoli consentono un’autonomia di diverse decine di stampe formato A4. Il grande vassoio per la carta consente di tenere in linea un centinaio di fogli. All’interno del vassoio per i fogli ne è stato ricavato un secondo per il formato 10x15cm da tenere sempre in linea e permettere di passare velocemente dal formato A4 al formato 10x15cm senza bisogno di togliere i fogli di formato differente già caricati nella stampante. Il monitor da 2.5 pollici della stampante è orientabile per meglio adattarlo alla posizione della stampante. Nascosta dal design sporgente della tastiera, troviamo la finestra per la connessione con le periferiche senza fili via infrarosso. vero 21x29.7cm. La risoluzione massima è di 2400x1200 dpi e incorpora un sensore che permette di riconoscere in modo automatico il tipo di carta inserita nella stampante (glossy, comune, patinata, ecc.) ed impostare i parametri di stampa di conseguenza. Un indicatore del livello degli inchiostri avverte quando ci si avvicina all’esaurimento delle cartucce, e il loro allineamento avviene in modo automatico non appena si sostituiscono. In caso di errori durante la stampa si può contare su di un bottone che annulla all’istante il processo di stampa, evitando in questo modo di sprecare inutilmente inchiostro. Fin qui la 1315 è una normale stampante, ma diventa sorprendente quando la si stacca dal cordone ombelicale che la lega al computer e la si fa lavorare in modo auto- nomo grazie agli slot per le schede di memoria e al ricco software di gestione che la trasforma in un vero minilab da scrivania. In un box a parte approfondiamo il funzionamento del software della stampante. La tecnologia di stampa La risoluzione è aumentata rispetto ai modelli precedenti; inoltre la Photosmart 1315 utilizza la tecnologia PhotoRET III che consente di creare 17 livelli di intensità per ogni colore primario, permettendo di avere stampe di esemplare gradazione tonale, con puntinatura virtualmente invisibile ad occhio nudo, in particolar modo sulla carta Premium Plus Photo Paper Matte che abbiamo molto apprezzato per la superficie semi-matt, tanto in voga una decina di anni fa ed ancora ottima per la stampa di soggetti quali i ritratti o i paesaggi; un prodotto che merita di essere provato. Sul lato destro sono stati ricavati gli slot per l’inserimento delle schede di memoria; ve ne sono tre, uno per ogni standard supportato: CompactFlash tipo I e II compreso l’IBM Microdrive, Smartmedia e MemoryStick. LA PROVA La Photosmart 1315 incorpora tutte le nuove tecnologie sviluppate da HP per garantire una qualità elevata; tra queste la principale è denominata da HP “Photoret” ora giunta alla versione III. Questa tecnologia ga- A confronto: Photo1315 e DeskJet rantisce una qualità fotografica an- smart 895Cxi, il modello cora migliore rispetto a quella uti- precedente. lizzata nelle stampanti della ge- Microfotografia di nerazione precedente. Il segreto un particolare di una consiste nello “sparare” con straor- stampa inkjet; il lato dinaria precisione fino a 29 goc- lungo dell’area ince d'inchiostro di dimensioni mi- quadrata misura croscopiche in un singolo pixel, 7mm. È evidente la ottenendo stampe di esemplare differente dimensiogradazione tonale con puntinatu- ne delle gocce d’inchiostro tra le due ra virtualmente invisibile ad ocstampanti. chio nudo. Photosmart 1315 DeskJet 895Cxi Colorsmart III per aumentare il contrasto La Photosmart 1315 è dotata di ColorSmart III che ottimizza in modo del tutto automatico il contrasto e la saturazione dei colori prima della stampa. Dalle nostre prove è emerso che l’utilizzo di questa funzione tende a saturare molto i colori. È quindi ideale per realizzare stampe di impatto visivo notevole, ma non va altrettanto bene quando si cerca la massima corrispondenza cromatica. La foto originale La stessa immagine stampata con la funzione ColorSmart III attivata. La pr ova del BN Abbiamo verificato anche se sia meglio utilizzare per la stampa di immagini in bianco e nero il solo inchiostro nero, oppure tutti i colori contemporaneamente. Abbiamo perciò stampato la stessa immagine selezionando dal driver di stampa dapprima il solo inchiostro nero e poi tutti i colori. Le stampe ottenute si sono rivelate entrambe più che soddisfacenti: quella con il solo inchiostro nero ha un comportamento cromatico, ovviamente, neutro; quella stampata con i quattro colori mostra una plasticità maggiore ed una superiore risoluzione, ma ha una tonalità tendente al Magenta; tale dominante può però essere corretta in fotoritocco. L’ingrandimento di un particolare ha confermato le nostre osservazioni. La foto stampata con entrambi i metodi descritti nel testo. In rosso è evidenziato il particolare successivamente ingrandito per il confronto. La stampa misura 18x24cm Il particolare della stampa effettuata utilizzando tutti i colori. Lo stesso particolare della stampa in bianco e nero; si nota un dettaglio decisamente inferiore per il fatto che la stampante usa solo l’inchiostro nero, con gocce sensibilmente più grosse di quelle dei tre colori primari; minore anche l’effetto di plasticità dell’immagine. SmartFocus per eliminare i pixel Una funzione che abbiamo riscontrato essere davvero utile è la SmartFocus che consente di stampare fotografie senza pixelatura a bassa risoluzione, una situazione in cui normalmente i pixel sarebbero ben evidenti. Con questa funzione abbiamo provato a stampare immagini con risoluzione di 1024x768, equivalenti a quelle generate da un sensore di soli 800.000 pixel, in formato A4 con un risultato che ha dell’incredibile: assenza completa di pixelatura e contorni secchi, con effetto di ricampionamento quasi del tutto invisibile. L’immagine originale. Un particolare ingrandito del file originale in cui è evidente la pixelatura. Un particolare dell’immagine stampata con la Photosmart 1315 in cui la pixelatura è praticamente assente. Il minilab HP Se utilizzata da sola, ovvero senza collegarla al computer, la PhotoSmart 1315 può essere utilizzata alla stregua di un piccolo minilab domestico con cui stampare le proprie fotografie e farsi anche qualche ingrandimento fino al formato 21x29.7cm con la possibilità di perfezionare l’inquadratura ed ottimizzare i colori e i contrasti. Quando si inserisce una scheda in uno degli slot della stampante sul monitor viene visualizzata l’attivazione della lettura della scheda da parte della stampante; è una procedura che porta via solamente una manciata di secondi. Se si inserisce in modo sbagliato la scheda nella stampante, una scritta sul monitor avverte dell’errato inserimento. In alto si vede il numero della foto, delle dieci presenti sulla scheda. In basso da sinistra a destra il numero di copie da stampare, il formato di stampa prescelto e l’eventuale correzione della luminosità. I formati di stampa utilizzabili sono i seguenti: 6x8cm, 9x13cm, 10x15cm, 13x18cm, 15x21cm e 20x25cm. Se si sceglie di variare l’esposizione si può intervenire a passi di 1 stop per un range compreso tra –3 e +3. Pigiando sul tasto conferma, sul monitor viene visualizzata l’immagine modificata. Azionando il tasto Menu si accede al menu del software della fotocamera che si snoda su tre livelli distinti. Il primo livello consente di azionare le funzioni base della stampante (presentazione delle fotografie presenti nella scheda, stampa dell’indice, ecc.). A questa si aggiungono la tecnologia ColorSmart III che ottimizza i colori prima della stampa e SmartFocus che consente di stampare a bassa risoluzione fotografie nitide quando normalmente sarebbero ben evidenti i pixel; con quest’ultima funzione abbiamo provato a stampare immagini con risoluzione di 1024x768, equivalenti a quelle generate da un sensore di soli 800.000 pixel, in pieno formato A4 con un Il secondo livello consente di intervenire in modo più approfondito come la gestione del colore, la creazione dell’album o l’aggiunta di bordi alle immagini. risultato che ha dell’incredibile: assenza completa di pixelatura e contorni secchi, con effetto di ricampionamento quasi del tutto invisibile. Dalle prove effettuate è emerso come non sia del tutto obbligatorio ricorrere agli inchiostri chiari per ottenere stampe di vera qualità fotografica. Importante è il ruolo giocato dalla carta. La tecnologia di HP consente di ottenere stampe di elevata qualità grazie anche ai nuovi supporti, in vendita da questa primavera: hanno superfici molto adatte alla stampa di immagini fotografiche. La resistenza allo sbiadimento dei colori per stampe tenute sotto vetro è dichiarata da HP per un periodo di 10 anni, con qualsiasi stampante utilizzata, e presto dovrebbe far la sua comparsa la nuova carta per l’archiviazione garantita fino a 50 anni; è un va- QUANTO COSTA COSTA HP Photosmart 1315 450 Euro Distributore: Hewlett Packard Italia, via G. di vittorio 9, 20063 Cernusco sul Naviglio (MI). Tel . 02.92121 www.hp.com/italy Selezionando “Crea Album” il passo successivo richiede di scegliere un modello su cui creare l’intero album. E, successivamente, di scegliere il layout del foglio con la disposizione delle immagini. È anche possibile ruotare un’immagine... lore questo che può confrontarsi con quelli delle classiche stampe chimiche. La stampa bianconero Abbiamo apprezzato la stampa in bianco e nero che denota solamente una leggera dominante magenta, per altro facilmente aggiustabile agendo direttamente dal software della stampante. È un aspetto da non sottovalutare, infatti le stampanti inkjet utilizzano tutti i colori per la stampa di fotografie monocromatiche, per meglio rendere le sfumature più chiare, difficili da rendere utilizzando solamente l’inchiostro nero, e per stampare con una maggiore risoluzione; per questo motivo può succedere di ritrovarsi con dominanti diverse in corrispondenza dei vari livelli di grigio, ovvero una stampa in cui, per esempio, i grigi più chiari denotano una dominante magenta, i grigi medi tendenza al verde e le ombre verso il ciano. In una situazione del genere non c’è fotoritocco che tenga e ci dovremo rassegnare ad avere stampe in bianco e nero multicolore! La Photosmart 1315 ha una linearità elevata, con una dominante magenta, ma uniforme in tutti i livelli di grigio, per cui estremamente facile da correggere. In conclusione ... e ingrandirne una parte fino al fattore 2.5X e ritagliare l’area selezionata che successivamente viene mostrata con un rettangolo verde sopra l’immagine intera. L’attivazione della funzione ACE (Automatic Contrast Enhancement) permette di attivare un algoritmo che automaticamente elabora l’immagine da stampare per portarla su valori di contrasto ideali per la stampa. L’ultimo menu riguarda la gestione della stampante con la possibilità di stampare una pagina di prova e di pulire le testine. La 1315 è una stampante di elevata qualità fotografica che offre numerose soluzioni pratiche, dal monitor al lettore di schede di memoria, alla possibilità di interrompere immediatamente il processo di stampa. È un piccolo minilab domestico con cui stampare le proprie fotografie e farsi anche qualche ingrandimento fino al formato 21x29.7cm, con la possibilità di perfezionare l’inquadratura ed ottimizzare i colori e i contrasti. Può essere usata senza bisogno del computer in quanto tramite monitor e pulsanti si possono effettuare elementari interventi di correzione cromatica e la creazione di un album. Un’accoppiata composta dalla fotocamera PhotoSmart 715 e dalla stampante 1315 consente di avere un sistema digitale completo, dallo scatto alla stampa ad un prezzo di poco superiore ai 1000 euro. Valerio Pardi