Da Latina a Lourdes per una speranza
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Da Latina a Lourdes per una speranza
n. 332 - dall’8 al 14 ottobre 2015 LATINA 17 Da Latina a Lourdes per una speranza Dal 27 settembre al 3 ottobre centinaia di pontini hanno partecipato al Pellegrinaggio Nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. Don Gianni Toni spiega cosa cercano i fedeli che camminano durante il pellegrinaggio Angela Iantosca Migliaia di persone, di storie, di sofferenze, di malattie, di genitori, di coppie, di amici, di curiosi, di fedeli, di persone in cerca di una risposta si sono radunate, dal 27 settembre al 3 ottobre, a Lourdes in occasione del X Pellegrinaggio dei Bambini in Missione di Pace che si è tenuto nell’ambito del Pellegrinaggio Nazionale dell’U.N.I.T.A.L.S.I. (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Erano circa 8mila i pellegrini provenienti da tutta Italia e giunti qui solcando il cielo con un aereo o percorrendo chilometri in treno, portando con sé speranze, attese, preghiere per sé e per chi non si è potuto spostare. Tra di loro anche volontari e malati provenienti dalla diocesi di Latina, accompagnati da Don Gianni Toni, assistente regionale per il Lazio dell’U.N.I.T.A.L.S.I., e parroco della Chiesa di Santa Domitilla a Latina. Noi lo abbiamo incontrato davanti alla Statua dell’Incoronata, in quei giorni di festa, preghiera e riflessione che da sempre suscita la cittadina francese aggrappata ai Pirenei. “Da Latina sono partite 180 persone. Dalla mia parrocchia in pochi, ma questo perché nel corso dell’anno si organizzano altri pellegrinaggi in Francia. Per esempio ad ottobre partiranno 15 fedeli da Santa Domitilla. In quella occasione si uniranno anche Frascati, Albano, Palestrina. Mentre dal 10 al 18 novembre partiremo per la Terra Santa e per la Giordania. Un viaggio che ha un significato molto profondo perché permette di vedere delle realtà che si ignorano, come gli orfanotrofi”. Lei è nell’U.N.I.T.A.L.S.I. da 34 anni: cosa significa camminare durante un pellegrinaggio? “Camminare significa rivedere la propria vita, riscoprire i vari momenti: da quando Dio ci mette al mondo fino a tutte le esperienze che si fanno nel quotidiano. Essere in pellegrinaggio significa partire da un punto certo senza sapere dove si va”. Quali sono le sofferenze che lei vede nel quartiere in cui si trova la sua parrocchia? DON GIANNI TONI Assistente regionale per il Lazio dell’UNITALSI e parroco della Chiesa Santa Domitilla di Latina “Nel mio quartiere c’è il problema della terza età, della solitudine. Quando mi chiedono quanti abitanti fa la parrocchia io dico sempre 4000 abitanti e più 2000 cani. Gli anziani sono tanti e il cane diventa il compagno, l’essere con cui relazionarsi. Per quanto riguarda i giovani posso dire che si rivolgono alla chiesa la domenica, anche se la percentuale non è altissima”. Lei è nato a Sezze, è stato a Cori e da 14 anni a Latina: quali differenze tra i fedeli? “Cori ha una tradizione antica, millenaria, è solida. Latina è una città giovane e in formazione: un aspetto positivo, ma anche un limite, perché non avendo tradizione è facile ubriacarsi delle negatività che la società of- In questo l’Associazione è molto cambiata: fino a 20 anni fa eravamo conosciuti come quelli del treno bianco. Da 20 anni facciamo anche attività di servizio al’interno di alcuni ospedali. A Borgo Faiti, per esempio, abbiamo da due anni una casa di accoglienza dove possono stare gratuitamente le mamme, i genitori di persone che sono ricoverate nei nosocomi di Latina”. Come è la partecipazione dei giovani? “Oggi all’interno della nostra fre. Ma ci sono tanti giovani in Sottosezione ci sono circa gamba. Penso ai ragazzi che a Quando una ventina di ragazzi”. Santa Domitilla hanno costimi chiedono Come si fa ad entrare? tuito una orchestra, a quelli quanti abitanti fa “Basta fare la richiesta che fanno teatro, a quelli che ad uno degli 11 gruppi delorganizzano incontri e fanno la parrocchia io la diocesi: Cisterna, Cori, formazione ai più piccoli”. dico sempre 4000 Latina, Latina Scalo, NorAccanto a Don Gianni, abitanti e 2000 ma, Sezze, Roccagorga, Pria Lourdes, Giuseppe Carcani verno, Terracina, Pontinia, dinali, Vicepresidente della Sonnino. La nostra sede cenSottosezione di Latina. trale, invece, è presso la Curia “Siamo 450 volontari, 120 tra sovescovile in via Sezze a Latina”. relle e barellieri. I malati sono una sesCome convincere i giovani a impesantina. Il nostro treno è partito da Formia domenica 27 settembre, si è fermato a Priver- gnarsi? “A volte convincerli è difficile, perché sono no-Fossanova e poi a Latina. Dopo 25 ore di viaggio siamo arrivati qui! Il pellegrinaggio attirati da altro. Ma la nostra proposta è semcomincia quando si sale sul treno e continua plice: presta le mani e presta le gambe a chi quando si torna da Lourdes, nel quotidiano. non ce le ha!”.