Relazione idraulica Magra 01

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Relazione idraulica Magra 01
Premessa.
L’area soggetta agli interventi del presente progetto si estende in destra del fiume Magra,
nel tratto compreso tra il ponte per l’abitato di Podenzana ed il sito del depuratore
comunale, e lungo il torrente Aulella, nel primo tratto in sinistra idraulica subito a valle del
ponte della strada statale della Cisa-FFSS.
La riduzione della pericolosità idraulica viene ottenuta mediante due interventi di
realizzazione di arginature: uno a protezione di parte del quartiere Matteotti ed uno a
protezione della piana di Bagni di Podenzana.
Tutte le opere previste sono dimensionate per la portata di tempo di ritorno di 200 anni del
Fiume Magra e garantiscono un franco minimo di 0,75 m.
In corrispondenza di Bagni di Podenzana la piena trentennale del Magra raggiunge le
abitazioni in sponda destra del fiume Magra, mentre nel quartiere Matteotti l’area risulta
completamente allagata.
Per quanto riguarda la zona del quartiere Matteotti, considerata l’esiguità degli spazi
disponibili si è optato per il rialzamento arginale delle difese esistenti, tramite la
realizzazione di muri in c.a. Le abitazioni realizzate nell’immediato dopoguerra sono state
evacuate dopo l’evento di piena dell’Ottobre 2011 e saranno con tutta probabilità demolite
in seguito.
Descrizione interventi.
Le opere di progetto, suddivisibili in 2 lotti funzionali, sono le seguenti:
1.
argine T200, rilevato in terra rinforzata, in sponda destra del fiume Magra in Comune
di Podenzana, con franco di sicurezza di 0,75 m;
2.
muri di sponda T200, in c.a. fondato su pali, a difesa dell’edificio di monte del
quartiere Matteotti di Aulla in sponda sinistra del torrente Aulella, con franco di sicurezza di
0,75 m.
1.
Argine in terra rinforzata in destra idrografica del Fiume Magra in località Bagni di
Podenzana da realizzarsi per contenere la portata duecentennale T 200 con un franco di
sicurezza minimo di 0,75 m grazie ad un sopraelevamento variabile dell’argine attuale fino
ad un massimo di circa 7,0 m rispetto al piano campagna attuale. Lo sviluppo planimetrico
dell’argine si sviluppa per circa 440 m e ricalca grossomodo il tracciato dell’intervento
previsto nel Piano di Assetto Idrogeologico dall’autorità di Bacino del Fiume Magra. Per
garantire l’impermeabilità della difesa di sponda è previsto l’impiego di terre con
caratteristiche di bassa permeabilità per l’intera altezza del rilevato; al di sotto del piano
campagna e ai limiti esterni della base del rilevato sono stati progettati, inoltre, due taglioni
in argilla di circa 2,5 m di profondità, che garantiscono un risultato positivo sia alla velocità
di filtrazione che alle verifiche al sifonamento.
2.
A protezione del quartiere Matteotti nel tratto in fregio al torrente Aulella, è prevista
la realizzazione di un’arginatura in c.a., adeguata a contenere la portata di piena
duecentennale con franco di sicurezza di 0,75 m. Tale argine è costituito da un muro in
c.a. fondato su pali posizionato sull’arginatura esistente. L’altezza massima del manufatto
è di circa 5,76 m fuori terra e la lunghezza complessiva è di circa 120 m;
Parametri e risultati della modellazione idraulica.
I calcoli sono stati sviluppati, con l’ausilio del programma di HEC-RAS 4.1, considerando
un coefficiente di scabrezza di Strickler, sia per il fiume Magra sia per il torrente Aulella di
20 m1/3/s, il parametro di scabrezza è stato calibrato in base ai tiranti idrici accaduti
durante il rovinoso evento di piena dell’Ottobre 2011; come condizioni al contorno sono
state considerate le altezze di moto uniforme nelle sezioni di estremità del tratto modellato,
che si estende a monte e a valle per circa 1000 m rispetto alla zona delle opere previste.
Le portate di progetto per il tempo di ritorno di 30 anni sono state ricavate dalla normativa
del Piano di Assetto Idrogeologico redatto dall’Autorità di Bacino del Fiume Magra e sono
rispettivamente: 3101 mc/s per il Fiume Magra a valle della confluenza con l’Aulella, 2307
mc/s per il fiume maggiore a monte dell’immissione del suo affluente e 1466 mc/s per
l’affluente.
Per trovare la situazione più critica sono state confrontate due diverse combinazioni di
portata: la prima con Aulella in piena trentennale (1466 mc/s) e Magra a monte della
confluenza soggetto ad una portata “residua” di 3101 – 1466 = 1635 mc/s dovuta al
rispetto dell’equazione di continuità dei volumi d’acqua nel nodo d’immissione; la seconda
combinazione vede il fiume Magra in condizioni di piena trentennale sia a monte e sia a
valle della confluenza, mentre l’Aulella è soggetto ad una portata “residua” di 794 mc/s.
In maniera analoga si ricavano le portate di progetto per il tempo di ritorno di 100 anni
ottenendo per il Magra 4337 m/s a valle della confluenza, 3254 m/s a monte e per
l’Aulella la portata residua di 1083 m/s; mentre nel caso sia l’affluente soggetto alla sua
piena duecentennale di 2023 m/s, si ha per il Magra a monte dell’immissione una portata
di 1493 m/s.
Similmente si ricavano le portate di progetto per il tempo di ritorno di 200 anni ottenendo
per il Magra 5180 m/s a valle della confluenza, 3887 m/s a monte e per l’Aulella la portata
residua di 1293 m/s; mentre nel caso sia l’affluente soggetto alla sua piena duecentennale
di 2417 m/s, si ha per il Magra a monte dell’immissione una portata di 2763 m/s.
Nella modellazione della geometria dell’alveo e delle aree golenali, per la zona
direttamente interessata dall’intervento, è stato realizzato un rilievo di dettaglio, mentre per
i tratti delle aste idriche esterni alle aree di intervento sono state utilizzate le sezioni
impiegate dai tecnici della provincia nella redazione del progetto preliminare.
STATO ATTUALE: PORTATA Q200
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
sinistro
Franco
sinistro
Argine
destro
Franco
Destro
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
m3/s
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m/s
1
2763
49.88
61.01
54.8
-6.21
55.39
61.2
1.99
0.21
2
2763
48.53
60.97
55.37
-5.6
54.93
61.14
1.99
0.2
3
1293
50.47
61.12
54.42
61.2
1.22
0.13
4
1293
49.61
61.1
54.58
61.16
1.08
0.12
5
1293
49.51
61.1
53.78
61.14
0.84
0.09
6
5180
48.73
60.86
54.55
-6.31
54.98
61.08
2.26
0.22
7
5180
47.4
60.63
55.21
-5.42
56.01
61
2.89
0.28
8
5180
46.26
60.48
55.11
-5.37
56.86
60.9
3.31
0.32
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
Velocità
N°
Froude
Q200
56.42
-4.7
Velocità
N°
Froude
STATO ATTUALE: PORTATA Q100
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
sinistro
Franco
sinistro
Argine
destro
Franco
Destro
m3/s
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m/s
1
2313
49.88
59.84
54.8
-5.04
55.02
60.02
1.92
0.22
2
2313
48.53
59.78
55.37
-4.41
54.37
59.96
1.98
0.21
3
1083
50.47
59.95
54.16
60.02
1.18
0.13
4
1083
49.61
59.92
54.27
59.98
1.07
0.13
5
1083
49.51
59.92
53.48
59.95
0.82
0.09
6
4337
48.73
59.67
54.55
-5.12
54.37
59.89
2.21
0.23
7
4337
47.4
59.44
55.21
-4.23
54.84
59.8
2.85
0.3
8
4337
46.26
59.24
55.11
-4.13
56.29
59.69
3.37
0.34
Q100
56.42
-3.53
STATO ATTUALE: PORTATA Q30
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
destro
Franco
Destro
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
Velocità
N°
Froude
1
1671
49.88
58.02
54.8
-3.22
54.41
58.18
1.84
0.24
2
1671
48.53
57.93
55.37
-2.56
53.65
58.11
1.92
0.23
3
1461
50.47
58.18
54.62
58.4
2.05
0.27
4
782
49.61
58.07
53.75
58.13
1.08
0.15
5
782
49.51
58.07
53.02
58.1
0.79
0.11
6
3132
48.73
57.81
54.55
-3.26
53.54
58.03
2.16
0.25
7
3132
47.4
57.53
55.21
-2.32
53.79
57.91
2.84
0.33
8
3132
46.26
57.17
55.11
-2.06
54.93
57.73
3.68
0.42
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
Velocità
N°
Froude
Q30
Argine
sinistro
56.42
Franco
sinistro
-1.76
STATO CON OPERE DI PROGETTO: PORTATA Q200
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
sinistro
Franco
sinistro
Argine
destro
Franco
Destro
m3/s
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m/s
1
2763
49.88
61.14
61.95
0.81
55.39
61.34
1.99
0.21
2
2763
48.53
61.06
61.83
0.77
54.93
61.28
2.17
0.22
3
1293
50.47
61.26
54.42
61.33
1.2
0.13
4
1293
49.61
61.24
54.58
61.3
1.06
0.12
5
1293
49.51
61.24
53.78
61.28
0.82
0.09
6
5180
48.73
60.96
61.79
0.83
54.95
61.22
2.36
0.23
7
5180
47.4
60.58
61.39
0.81
55.69
61.11
3.34
0.33
8
5180
46.26
60.29
61.15
0.86
56.61
60.97
3.99
0.39
Q200
62
0.74
STATO CON OPERE DI PROGETTO: PORTATA Q100
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
sinistro
Franco
sinistro
Argine
destro
Franco
Destro
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
m3/s
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m/s
1
2313
49.88
59.95
61.95
2
55.02
60.13
1.92
0.22
2
2313
48.53
59.86
61.83
1.97
54.38
60.07
2.07
0.22
3
1083
50.47
60.06
54.16
60.13
1.16
0.13
4
1083
49.61
60.03
54.27
60.09
1.05
0.13
5
1083
49.51
60.03
53.48
60.06
0.8
0.09
6
4337
48.73
59.76
61.79
2.03
54.37
60
2.28
0.24
7
4337
47.4
59.39
61.39
2
54.83
59.89
3.21
0.33
8
4337
46.26
59.06
61.15
2.09
56.06
59.73
3.94
0.4
Quota
altezza
critica
Quota
Energia
Velocità
N°
Froude
Q100
62
1.94
Velocità
N°
Froude
STATO CON OPERE DI PROGETTO: PORTATA Q30
N°
Sezion
e
Portata
Quota
alveo
Quota
livello
Argine
sinistro
Franco
sinistro
Argine
destro
Franco
Destro
m3/s
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
m
s.l.m.
m
s.l.m.
m/s
1
1671
49.88
58.08
61.95
3.87
54.41
58.25
1.83
0.24
2
1671
48.53
57.99
61.83
3.84
53.65
58.17
1.93
0.23
3
1461
50.47
58.24
54.62
58.45
2.03
0.26
4
782
49.61
58.13
53.75
58.19
1.06
0.15
5
782
49.51
58.13
53.02
58.16
0.78
0.1
6
3132
48.73
57.86
61.79
3.93
53.51
58.09
2.17
0.25
7
3132
47.4
57.51
61.39
3.88
53.79
57.96
3.03
0.35
8
3132
46.26
57.06
61.15
4.09
54.93
57.75
3.97
0.46
Q30
62
3.76
Sono state riportate solo le quote degli argini delle aree che sono soggette all’ intervento di
messa in sicurezza; le quote in tabella dell’argine dello stato attuale si riferiscono alle
quote del terreno situate lungo il tracciato degli argini di progetto.
Dal confronto dei battenti idraulici, dello stato attuale con quelli della situazione di progetto,
si nota una sostanziale uniformità dei livelli, con variazioni contenute nell’ordine del
decimetro. Il risultato è comprensibile alla luce del fatto che le opere di progetto
comportano una riduzione di sezione idraulica del Fiume Magra in aree di golena soggette
battenti idrici inferiori rispetto all’alveo vero e proprio.
In tutte le simulazioni si ottengono dei profili di corrente lenta, dovuti sia alla confluenza e
sia al restringimento della sezione del fiume Magra subito a valle della zona di intervento.
Nell' "Allegato calcoli idraulici", al termine della presente relazione, sono riportate, per le
portate di piena duecentennale, centennale e trentennale del fiume Magra sia per lo stato
attuale e sia per il progetto, le tabelle dei risultati del calcolo idraulico, il profilo idraulico e
le sezioni con il rispettivo livello del pelo libero.
Delimitazione delle aree di esondazione.
Sulla scorta dei risultati della modellazione idraulica, sono state tracciate sulla cartografia
regionale, approfondita con un rilievo di dettaglio, le aree inondate dagli eventi di piena
con tempi di ritorno di 30, 100 e 200 anni (Tav. 6). La perimetrazione delle aree è
avvenuta riportando i livelli idraulici dei fiumi Magra ed Aulella calcolati in condizioni di
moto permanente nelle zone limitrofe ad ogni singola sezione idraulica del modello.
Nello stato di fatto, risulta che l’area del quartiere di Matteotti e l’area delle scuole
dell’obbligo di Aulla sono soggetti ad allagamento completo già con la portata di tempo di
ritorno di 30 anni ed anche per tempi di ritorno inferiori; l’area di Bagni di Podenzana
risulta soggetta ad allagamento completo nel caso di piena con tempo di ritorno di 100
anni e presumibilmente anche con tempi di ritorno inferiori, mentre per l’evento di piena
trentennale risultano comunque colpite la prima schiera delle abitazioni fronte fiume. Nel
complesso viene confermata l’elevata pericolosità idraulica della zona interessata dal
presente progetto.
Nella simulazione delle aree interessate da esondazione ad opere di progetto completate,
si evidenzia come sostanzialmente le zone a tergo delle arginature non vengono colpite
per portate dell’ordine della duecentennale e per tempi di ritorno inferiori.
Dal confronto dei due scenari emerge che le opere di progetto difendono efficacemente le
zone delimitate dalla piena duecentennale del Fiume Magra.
Raffronto tra stato attuale e stato di progetto per gli eventi di piena del fiume Magra
con tempi di ritorno di 30 e 200 anni.
Le aree oggetto degli interventi, Bagni di Podenzana in destra del fiume Magra, quartiere
Matteotti di Aulla in sinistra del torrente Aulella, presentano delle spiccate criticità dovute
alla morfologia del terreno e al restringimento dell’alveo che il fiume principale presenta
subito a valle della confluenza. Questa riduzione di sezione è una delle cause per cui nelle
aree d’interesse si hanno profili di corrente lenta con conseguenti elevati tiranti idrici.
La soluzione dei diversi modelli idraulici, eseguita con il software Hec-Ras 4.1, ha
permesso di ricavare i profili di pelo libero di moto permanente per le portate del Magra
con tempo di ritorno di 30, 100 e 200 anni.
Nello stato attuale è evidente come le aree interessate dalle opere di progetto siano
particolarmente vulnerabili anche per la portata con tempo di ritorno di 30 anni. Questa
valutazione risulta particolarmente adatta per l’area del quartiere Matteotti, in quanto si ha
la completa inondazione della zona fino al raggiungimento della base del rilevato della
strada statale della Cisa con tiranti idraulici dell’ordine dei 2 metri, che risultano
particolarmente pericolosi per gli edifici di più recente costruzione dotati di aperture anche
a livello del piano campagna.
Nell’area di Bagni la parte inondata è l’area golenale del fiume Magra ed ha un‘estensione
di ca. 5 ettari; dalle acque vengono interessati principalmente aree a verde od agricole e
solo parzialmente gli edifici civili che sono situati nella parte di monte in prossimità della
strada per l’abitato di Podenzana. I tiranti idrici attesi sono anche in questa zona
dell’ordine dei 2 m sul piano campagna.
La modellazione idraulica dello stato attuale per la portata con tempo di ritorno di duecento
anni evidenzia la criticità per ulteriori porzioni di aree ad eccezione di quelle del quartiere
Matteotti.
La piana di Bagni di Podenzana risulta quasi interamente ricoperta dalle acque, fino al
rilevato della strada comunale, con tiranti massimi dell’ordine dei 4,5 m sopra il piano
campagna e risultano altresì interessati tutti gli edifici civili ivi presenti. Nell’area di
Matteotti la morfologia del terreno limita le criticità ai medesimi edifici interessati dalla
piena trentennale con un incremento del tirante idraulico che raggiunge ca. i 4 m di altezza
massima, mentre l’ incremento dell’area soggetta ad inondazione è molto contenuto.
Le opere di progetto sono state dimensionate per contenere la portata con tempo di ritorno
di duecento anni con un franco di sicurezza di 0,75 m; di conseguenza la modellazione
dello scenario ad opere di progetto completate mostra come le criticità evidenziate nello
stato attuale siano risolte con la messa in sicurezza delle aree protette per la portata
duecentennale.
Il confronto tra i tiranti idraulici di progetto e dello stato attuale mostra una variazione del
livello del pelo libero del Magra contenuta nell’ordine dei 10 cm. La modesta differenza è
dovuta al fatto che le opere di difesa arginale comportano una riduzione della sezione di
deflusso nelle aree periferiche di golena.
Le sezioni del fiume Magra a valle dell’intervento non subiscano alcuna variazione di
livello tra il progetto e lo stato attuale dato che il deflusso avviene in condizioni di moto di
corrente lenta.
Di conseguenza non si riscontrano differenze apprezzabili nell’estensione delle aree
inondabili, nelle criticità e nei tiranti idrici attesi tra lo stato attuale delle aree ed ad opere di
progetto completate.
Verifica idraulica del canale calcinara nel suo attuale tratto terminale a monte
dell’argine di progetto nell’area bagni di podenzana.
Il tracciato previsto dell’argine di progetto interseca l’alveo del canale Calcinara circa 45 m
a monte del suo sbocco attuale nel Fiume Magra. Attualmente nel suo tratto terminale
l’alveo dell’immissario è insufficiente a contenere sia la portata con tempo di ritorno di 200
anni Q200 = 12,11 m3/s sia la portata con tempo di ritorno di 30 anni Q30 = 7,9 m3/s a
causa delle basse pendenze del fondo alveo.
Per l’attraversamento dell’argine in progetto si è previsto di realizzare uno scatolare in c.a.
dotato di una luce delle dimensioni di 2,4 m di larghezza per 2,3 m di altezza e della
lunghezza complessiva di ca. 24,3 m, sia dimensionalmente che planimetricamente
l’opera riprende l’alveo attuale del canale Calcinara. Il manufatto sarà realizzato con una
pendenza di fondo alveo di ca. il 2,0 % e sarà dotato alla sua estremità lato Magra di una
porta vinciana per impedire la risalita delle acque del fiume principale in caso di piena. In
fregio all’argine lato monte, prima dell’opera di sezionamento, si è previsto di realizzare un
canale di diramazione del Calcinara con lo scopo di agevolare l’invaso delle acque del
canale verso la zona altimetricamente più depressa quando, in concomitanza delle piene
del fiume Magra, l’affluente non può che esondare nella vasca di laminazione realizzata
nella piana di Bagni.
Viene ora verificato il funzionamento dell’attraversamento di progetto in caso di piena
duecentennale del solo canale di Calcinara nell’ipotesi che l’alveo a monte venga
adeguato a contenere la portata di progetto. All’interno della cassa di espansione l’alveo
del Calcinara mantiene la sezione attuale, in questo caso la massima portata contenibile
nella sezione rettangolare di 2,4 x 1 m, pendenza media dell’ 1,8%, con indice di
scabrezza di Strickler di 30 m1/3/s, è calcolata in 6, 45 m3/s. La parte di portata eccedente
tracima e si riversa nella cassa di espansione; la portata residua raggiunge l’imbocco del
canale di derivazione che funziona come uno scolmatore laterale con profilo di corrente
veloce. La derivazione richiamando il profilo di corrente lenta di monte impone che passi
per l’altezza critica all’inizio del suo imbocco; la corrente attraversa in condizioni di moto
veloce l’attraversamento per passare poi nel tratto a debole pendenza in condizioni di
corrente lenta tramite risalto idraulico e contestualmente fuoriuscire dall’alveo in area di
golena del Fiume Magra.
L’attraversamento di progetto è stato verificato tracciando il profilo di moto permanente per
la portata massima contenibile allo stato attuale dal canale di Calcinara, del valore di 6,45
m3/s.
Di seguito vengono riportati i passaggi che hanno consentito il tracciamento del profilo di
pelo libero:
1. Si è verificata la modalità di funzionamento della diramazione che ha la stessa funzionalità di uno scolmatore laterale con profilo di corrente veloce.
2. All’inizio dell’apertura del canale laterale si ha l’altezza critica k = 0,903 m.
3. Al termine dell’apertura si ha un altezza della corrente di veloce h = 0,484 m con
una portata residuale di 4,80 m3/s; risultano deviati 1,65 m3/s nel canale laterale.
4. All’interno dello scatolare dell’attraversamento con pendenza del 2% si ha un profilo
di corrente veloce rallentata che arriva allo sbocco del manufatto con h = 0,530 m.
5. Nel successivo tratto all’aperto di pendenza media dello 0,2 % il profilo è soggetto a
risalto idraulico e fuoriesce dalle arginature con profilo di moto vario.
6. Nel tratto a monte dello scatolare si procede con il tracciamento del profilo di cor-
rente lenta fino raggiungere l’altezza di moto uniforme di h0 = 1,000 m.
Le verifiche suddette sono state condotte considerando un valore del coefficiente di
scabrezza di Strickler di 30 m1/3/s per il vecchio alveo del Calcinara mentre è stato
utilizzato un valore di 50 m1/3/s per lo scatolare di progetto con fondo alveo in cemento.
Per il canale di derivazione, che non ha la finalità di scolmare le portate del canale
Calcinara in condizioni di deflusso normali, ma di coadiuvare l’invaso dei volumi a tergo
dell’argine in caso di piena del Magra, si è previsto di realizzarlo in cemento armato
lisciato viste le basse pendenze disponibili. Il canale avrà una lunghezza complessiva di
circa 140 m con pendenza di fondo alveo costante dello 0,1 %. Le caratteristiche
geometriche della sezione rettangolare saranno una larghezza di 2 m ed altezza delle
sponde di 1 m. Stimando un coefficiente di scabrezza di Strickler di 50 m 1/3/s, il canale è in
grado di fare defluire circa 2 m3/s, che è un valore superiore alla portata deviata calcolata
di 1,65 m3/s.
Verifica idraulica del tratto terminale di nuova realizzazione del canale Calcinara.
Scopo precipuo del canale è consentire lo svuotamento della cassa di espansione
realizzata a tergo dell’argine che si riempie a causa dell’innalzamento del livello del Fiume
Magra impedendo all’affluente il suo sbocco naturale, inoltre è dimensionato in modo da
garantire il contenimento della piena duecentennale del solo canale di Calcinara.
Il canale di collegamento, che sarà di una lunghezza complessiva di circa 115 m, verrà
realizzato tramite sbancamento nell’area di golena del fiume Magra e l’alveo e le sponde
saranno lasciate in terra. Il canale verrà realizzato con le seguenti caratteristiche
geometriche: un’unica pendenza del 2,5%, una sezione di deflusso a trapezio rovesciato
con larghezza di fondo alveo di 6 m e pendenza delle sponde 1 a 1 ed altezza delle stesse
variabile da un minimo di 1 m ad un massimo di 1,7 m ca.
In linea generale per la maggior parte della sua lunghezza il canale scorrerà in trincea e
non si renderà necessario procedere ad un rialzo delle sponde, ad eccezione del punto in
cui si ha l’intersezione con la strada di accesso al depuratore comunale di Podenzana.
Attualmente la strada di accesso al depuratore è ribassata rispetto al piano campagna
circostante ed all’incrocio con il tracciato del canale si realizzerà un attraversamento
mediante la posa sul fondo alveo di una serie di 6 tubi in acciaio ondulato (tipo Finsider)
del diametro di 800 mm e lunghezza di 3,5 m ciascuno, ricoperto con uno strato di inerti
dello spessore di 0,6 m per consentire il passaggio dei veicoli per la manutenzione e
gestione del depuratore e si rende altresì necessario provvedere all’innalzamento di parte
della strada mediante la formazione di un rilevato in modo da raccordarsi con
l’attraversamento.
Il canale di progetto è stato verificato tracciando il profilo di moto permanente per la
portata di 7,31 m3/s che è la portata con tempo di ritorno di duecento anni del canale di
Calcinara del valore di 12,11 m3/s diminuita della quota parte di 4,8 m3/s che si riversa nel
Magra tramite l’attraversamento di monte. Il fondo alveo possiede una pendenza superiore
a quella critica e quindi il deflusso delle portate avviene principalmente in corrente veloce.
Il profilo di pelo libero per la portata residua di Qres= 7,31 m3/s è stato calcolato con i
seguenti passaggi di cui sono stati calcolati i relativi valori dell’altezza idrica:
7. Allo sbocco dallo scatolare il profilo di pelo libero passa da un alveo a debole ad
uno a forte pendenza ed assume il valore dell’altezza critica k=0,955 m.
8. All’inizio del canale a cielo aperto per l’equilibrio dell’energia con la corrente nello
scatolare si ricava un’altezza iniziale della corrente di h=0,242 m.
9. Si ha un profilo di corrente veloce rallentata che raggiunge l’altezza di moto unifor-
me h0=0,496 m dopo ca. 13 m.
10.Essendo l’energia della corrente di moto uniforme insufficiente per il passaggio nei
tubi Finsider si ha un risalto del profilo di pelo libero posto ca. 16 m a monte degli
stessi.
11.S’instaura quindi un profilo di corrente lenta in alveo a forte pendenza che incrementa il livello dell’energia della corrente portando il pelo libero alla quota di h=
0,989 m.
12.Passando per lo stato critico all’inizio della tubazione Finsider la corrente esce dalla
stessa con l’altezza di moto uniforme di h=0,654 m.
13.A valle dell’attraversamento per l’equilibrio dell’energia si ha h=0,304m.
14. Nel tratto terminale la corrente rallenta fino a raggiungere l’altezza di moto uniforme
di h0=0,496 m dopo ca. 11 m per poi sfociare nel fiume Magra.
Le verifiche suddette sono state condotte nell’ipotesi di perdite di carico concentrate nulle
e di una scabrezza del fondo naturale di Strickler di 25 m1/3/s.
Il canale risulta in grado di contenere la portata residua del Calcinara del valore di 7,31
m3/s che si ottiene in concomitanza dell’evento di piena con tempo di ritorno di 200 anni.