Il commercio elettronico

Transcript

Il commercio elettronico
Il commercio elettronico
Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Dicembre 2016 14:25
Il commercio elettronico è costituito dalle transazioni commerciali realizzate via Internet. Si
tratta di un settore dal vasto potenziale di sviluppo, perché consente scambi di beni e servizi a
grandi distanze geografiche, senza la necessità di spostarsi fisicamente. Di contro, l’aspetto
della transnazionalità pone problemi legati alla normativa applicabile e alle modalità di
risoluzione delle controversie e impone la predisposizione di forme particolari di tutela per i
consumatori. La Direzione generale del Mercato interno, dell’industria, dell’imprenditoria e
delle PMI
è competente per l’elaborazione delle politiche europee in tale
settore.
-
Obiettivi
Iter normativo
Il punto di vista europeo
Obiettivi
La normativa europea sul commercio elettronico mira a istituire un quadro giuridico coerente a
livello europeo, evitando l’emanazione di un numero eccessivo di norme, tra le quali sarebbe
difficile districarsi tanto per i consumatori quanto per le imprese. L’approccio seguito si basa
sulle opportunità fornite dal Mercato interno e sulle libertà che lo caratterizzano, tenendo conto
delle diverse realtà commerciali e garantendo una tutela efficace degli obiettivi d’interesse
generale.
Torna su
Iter normativo
La direttiva europea 2000/31/CE , meglio nota come “direttiva sul commercio elettronico”,
disciplina taluni aspetti giuridici dell’e-commerce nel Mercato interno al fine di eliminare le
disparità esistenti nella giurisprudenza e nella normativa degli Stati membri. Nel 2007 due studi
condotti dalla Commissione sull’impatto della direttiva e sulla responsabilità degli intermediari,
hanno messo in luce una scarsa diffusione del commercio elettronico. Più di recente, il rapporto
sul monitoraggio del mercato al dettaglio ha evidenziato un dato preoccupante: a distanza di
dieci anni dall’adozione della direttiva 31/2000, lo sviluppo del commercio elettronico resta
limitato a meno del 2% delle transazioni commerciali europee. Per studiare le ragioni del
fenomeno, la Commissione europea ha condotto una
consult
1/4
Il commercio elettronico
Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Dicembre 2016 14:25
azione pubblica
sul futuro del commercio elettronico nel mercato interno e sull’implementazione della direttiva
europea del 2000.
I risultati della consultazione sono stati tenuti in considerazione per l'adozione di un Piano
d'azione per l'e-commerce, adottato nel 2012, che si propone come obiettivo un
raddoppiamento dell'uso di questo strumento entro il 2015.
Ad esso fa seguito, nell’aprile 2013, una relazione che illustra lo stato di avanzamento del
piano d’azione del commercio elettronico 2012-2015. Il rapporto mostra che molte importanti
azioni previste sono state già avviate.
Il il 15 settembre 2016 è stata divulgata dalla CE una relazione preliminare in cui conferma la
rapida crescita del commercio elettronico nell’UE e individua le pratiche commerciali che
rischiano di incidere sulla concorrenza e limitare le scelte dei consumatori. In particolare, si
sottolinea che nel 2015 oltre la metà dei cittadini adulti dell'UE ha ordinato beni o servizi online
e in alcuni Stati membri il numero sale a più di otto su dieci. Tuttavia, i produttori applicano
sempre più spesso restrizioni contrattuali delle vendite nei loro accordi di distribuzione.
Riguardo ai venditori al dettaglio, la relazione constata che:
- oltre uno su dieci riferisce che i suoi fornitori impongono restrizioni contrattuali alle vendite
transfrontaliere;
- circa uno su dieci è soggetto a restrizioni contrattuali per l'offerta di siti di comparazione dei
prezzi;
- circa uno su cinque è soggetto a restrizioni contrattuali per la vendita sulle piazze online;
- oltre due su cinque ricevono dai produttori una qualche forma di raccomandazione o di
restrizione sui prezzi;
2/4
Il commercio elettronico
Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Dicembre 2016 14:25
In linea generale, questi tipi di restrizioni contrattuali delle vendite possono, in determinate
circostanze, ostacolare gli acquisti transfrontalieri e gli acquisti online e, in pratica, danneggiare
i consumatori, impedendo loro di beneficiare di una scelta più ampia e di prezzi più bassi nel
commercio elettronico.
Infine, la Commissione europea ha pubblicato un pacchetto di proposte legislative (due
direttive e due regolamenti) su una nuova normativa fiscale a sostegno del commercio
elettronico e delle imprese online nell’UE. Questa serie di misure sono volte ad agevolare gli
adempimenti IVA per le imprese europee di commercio elettronico. Le proposte consentiranno
ai consumatori e alle imprese, in particolare le start-up e le PMI, di acquistare e vendere più
facilmente beni e servizi online.
L'introduzione di un portale a livello dell'UE per i pagamenti IVA online, denominato sportello
unico, permetterà, inoltre, di ridurre significativamente le spese per gli adempimenti IVA; le
imprese dell'Unione potranno così risparmiare 2,3 miliardi di euro all'anno. Inoltre, secondo le
nuove norme l'IVA sarà versata nello Stato membro del consumatore finale, garantendo così
una distribuzione più equa del gettito fiscale tra i paesi dell'Unione. In fine, le proposte
conferiranno agli Stati membri la possibilità di ridurre le aliquote IVA applicabili alle
pubblicazioni elettroniche come i libri in formato elettronico e i quotidiani online che oggi si stima
rappresentino un valore di 5 miliardi di euro. Queste proposte legislative dovranno ora essere
trasmesse al Parlamento europeo per consultazione e al Consiglio per adozione
Torna su
Il punto di vista europeo
In un position paper , UEAPME, l’Associazione delle PMI europee, ha messo in evidenza lo
scarso uso del commercio elettronico nelle transazioni transfrontaliere. A frenare le imprese
sono soprattutto le differenti normative applicabili in materia di IVA e diritti d’autore, oltre alle
maggiori difficoltà di pagamento. Sarebbe quindi necessario cambiare prospettiva e fare
dell’e-commerce uno strumento aggiuntivo e non alternativo al commercio tradizionale.
Torna su
3/4
Il commercio elettronico
Ultimo aggiornamento Venerdì 02 Dicembre 2016 14:25
Referente Unioncamere: Amedeo Del Principe
Per maggiori informazioni: Angelo Tedde
4/4