Dental Tribune International
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DENTAL T RIBUNE 1 Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Anno V, n. 1 LASER TRIBUNE Gennaio - Febbraio 2009 News e Commenti Rubrica “...a tu per tu” Euro 3,00 Speciale Congresso All’interno lo speciale LASER TRIBUNE Dedicarsi all’handicap: un’esperienza gratificante Comunicare con il paziente: ecco come fare Cosmetic Beauty & Science “denti e dintorni” Da una decina d’anni all’Ospedale di Pordenone, Carlo Gnesutta insieme ad un gruppo di lavoro porta avanti l’assistenza agli affetti da handicap con il “Progetto Orchidea”. > pagina 4 Prende il via da questo numero una nuova rubrica a cura di Marisa Parma Benfenati per rispondere con semplicità ed efficacia alle più frequenti domande dei pazienti. > pagina 5 Dal 5 al 7 giugno si terrà a Salerno un meeting interdisciplinare organizzato da Tueor per confrontarsi sulle moderne esigenze di estetica facciale e le nuove tecnologie > pagina 26 Il 2009, anno di sfide per tutti dice Witteczeck, presidente DTI Chiediamo a Peter Witteczek, presidente e CEO di Dental Tribune International, che cosa ritiene abbia apportato al dentale il 2008: Il 2008 è stato un anno fantastico per la professione e DTI. L’Odontoiatria, oltre la prevenzione, sta diventando un ambito di grande respiro economico ed un forte aiuto nel miglioramento dell’aspetto e delle condizioni di vita. Che cosa ricorderà in particolare? L’anno scorso è stato uno dei migliori, in cifre e in qualità. Spicca particolarmente la nostra entrata nell’ambito formativo e aggiornamento, con conferenze e incontri sponsorizzati in Asia, Europa e Usa: intendiamo profondervi altre risorse ed erogarne anche nella formazione on line. Che cosa pensa (o spera) potrà arrecare il 2009? Sarà senz’altro un anno di sfide. Non è facile stabilire cosa avverrà, ma l’Odontoiatria non soccomberà dinanzi alle difficoltà cui i mercati di un’economia globalizzata deve far fronte. DT pagina 2 Apollonia & Fama Implant cede a Dentsply Italia Un comunicato congiunto Appartenente alla multinazionale Dentsply International, firmato da Pierluigi Violati, AD la Dentsply Friadent, attraverso di Dentsply Italia Srl, e da Paolo i suoi marchi Ankylos, Frialit, Fagiolini, Amministratore unico Xive e Frios, è una delle maggio- di Apollonia & Fama Implant Srl, ri aziende mondiali nella produ- ha annunciato il 19 dicembre zione e commercializzazione di l’importante accordo raggiunto impianti dentali. In Italia la di- di recente dalle due Aziende distribuzione della linea implanta- stributrici, in virtù del quale la re Ankylos è curata dalla conso- Apollonia & Fama Implant cede ciata Dentsply Italia, mentre le alla Dentsply Italia il ramo di linee Frialit, Xive e Frios, sono azienda che distribuisce le linee gestite Apollonia & Fama ImTOTAL da 10,2x50_print:Layout 1 9-01-2008 18:09 Pagina 1 plant (AFI) di Prato. DT pagina 2 12 ore di protezione antibatterica, clinicamente testata 1 www.colgate.it Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art.1, comma 1, DCB Torino - Contiene inserti pubblicitari Italian Edition COLGATE TOTAL aiuta a combattere: ® •DISTURBI GENGIVALI •PLACCA (Riduzione fino all’88%)2 (Riduzione fino al 98%)2 •TARTARO (Riduzione fino al 56%)3 •ALITOSI (Riduzione fino al 51%)4 Roma, nuova caput mundi del dentale? Dopo oltre 25 anni Expodental non si terrà più a Milano, ma a Roma. La Città Eterna sarà la prossima “location” della 37a edizione, in programma dal 15 al 17 ottobre 2009 nel nuovo quartiere della Fiera di Roma, Padiglioni 7- 8 -9. Lo ha deciso l’Assemblea Generale Straordinaria dei Soci Unidi (organizzatrice dell’evento) svoltasi a DT pagina 2 Processo in TV contro i dentisti Il Principe Alberto II di Monaco durante la cerimonia che nomina il dottor Aldo Ruspa, Direttore scientifico del Dental Tribune Italian Edition, Chevalier de l’Ordre de Saint Charles. Le più vive congratulazioni dalla direzione e redazione del Dental Tribune!!! Criminalità Intervista Una dentista Claudio De Nuccio È andata in onda su La 7 il celebra i 40 anni nel terrore 26 novembre l’inchiesta di Exit sui punti caldi dell’Odontoiatria della Sido dell’ ‘ndrangheta italiana. Ospiti, l’On. Capezzo- 10,2x12,8 dental trib surgy IT 10-01-2007 12:00 Pagina 1 ne (FI), l’On. Lanzilotta (PD), > pagina 3 >pagina 29 C M Y CM MY CY CMY K il presidente Codacons Rienzi, il segretario CGIL Camuso e il Presidente Andi Callioni, il quale ha cercato di controbattere a critiche e accuse in un tempo che è stato calcolato in 3 minuti e 45 secondi, del tutto insufficiente per una risposta esaustiva. Alle osservazioni di numerosi dentisti si aggiungono quelle del segretario sindacale Andi di Torino, Agostino Neirotti. “È così acceso il pregiudizio nei nostri confronti che è impossibile uscire vincenti da questo tipo di dibattiti. Ogni volta che si va in tv si viene triturati dall’arroganza del giornalismo spettacolo, che fa audience e piace al pubblico becero amante di “isole dei famosi” e “talpe” varie. Non ha fatto eccezione la D’Amico, che si è permessa di riprendere Callioni come uno scolaretto. La questione è certamente se valga la pena di offrirsi alle fauci dei media (ma chi occuperebbe gli spazi eventualmente lasciati liberi?), ma percorrere strade mediatiche diverse anche in tv. L’esperienza dell’Oral Cancer Day (un plauso a Callioni per averla inventata!) dice che dobbiamo imporre la notizia, non DT pagina 3 Colori compositi 2 News e Commenti DENTAL T RIBUNE Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Editoriale Diventare pionieri per far fronte alla crisi Carissimi lettrici e lettori, ospitiamo in questo numero un’intervista al Presidente DTI sull’attività internazionale del 2008 e qualche accenno al 2009. Anche lui come tanti, aziende e professionisti di tutti i settori, cautamente attende i prossimi mesi per capire quale sarà l’impatto nel nuovo anno degli eventi degli ultimi mesi 2008 e cosa cambierà o no per ognuno di noi. Esistono le previsioni, del resto molto generali, ma certamente noi conosciamo solo il nostro presente: il futuro non è che speranza. Però mi piace ricordare, innanzitutto a me stessa, che abbiamo la libertà (grandissimo privilegio degli umani) di scegliere due strade: subire gli eventi, e quindi “mettersi in panchina” ad aspettare, oppure governarli ed essere noi i protagonisti del nostro personale futuro. Come fare? Le ricette, con ingredienti e dosi, sono questa volta del tutto discrezionali ma, tra tante cose lette in questi ultimi tempi, mi colpisce una metodologia che può, se piace, essere adottata da tutti: scegliere il percorso del singolo giorno e dell’anno con lo spirito del pioniere. Antonella Sinopoli, su “Il Nuovo Rinascimento”, nr. 411, esordisce dicendo “Quale occasione migliore di un inizio d’anno per approfondire il significato originale della parola pioniere. Deriva dal francese “pion” (pedone). Nel gergo militare indicava il fante che, anziché combattere, aveva il compito di aprire le strade, preparare trincee e simili. Un lavoro fatto di costanza e coraggio che col tempo ha finito per assumere il significato metaforico di precursore e antesignano”. Decidere, cominciare, avanzare ogni giorno: il percorso del pioniere è quello di un uomo o di una donna che hanno deciso di non aspettare condizioni più favorevoli o che ci pensino altri a fare il primo passo... Un pioniere è qualcuno che non si sminuisce, che ci crede, combatte e magari cade e poi si rialza. Non un superman, ma uno che fatica, talvolta piange e si dispera, che non abbandona tuttavia l’obiettivo a causa degli ostacoli. L’importante è avanzare sempre: qualunque sia il campo d’azione il nostro sogno lo conosciamo, ma se siamo statici nulla si muove. Senza i pionieri, gente comune, non nascerebbe alcuna nuova opportunità, nessuna nuova impresa. Ognuno può essere un pioniere, basta alzarsi e decidere: da una goccia di rugiada è nato il mare. Credo che questo metodo sia in linea con l’opinione odierna di tanti economisti e pensatori: il cambiamento deve partire dal singolo. L’Editore Patrizia Gatto [email protected] La cessione a Dentsply DT pagina 1 implantari Frialit, Xive e Frios. In tal modo Dentsply Italia, a partire da gennaio 2009, curerà direttamente la distribuzione in Italia di tutte le linee implantari della Dentsply Friadent (ossia Ankylos, Frialit, Xive e Frios). A seguito di tale cessione, inoltre, la Dentsply Italia subentra da gennaio nei rapporti di impiego e/o di collaborazione col personale di vendita già alle dipendenze dell’AFI. L’integrazione renderà la “Implant Division” di Dentsply Italia ancor più competitiva sul mercato, potendo contare su tre linee di prodotti in grado di coprire ogni esigenza in ambito implantare e su una “forza vendita” numerosa e professionale di 45 rappresentanti e 7 Area Managers/Product Specialist/Trainers per soddisfare al meglio le esigenze di oltre 3.000 clienti. La caput mundi dentale In quest’ottica di potenziamento e sviluppo del business implantare, anche le funzioni interne di supporto (Marketing e Customer Service) della Dentsply Italia a Roma verranno rinforzate per un miglior servizio alla clientela. Così come saranno potenziate le attività corsistiche di formazione e clinical education. A tale scopo, l’Azienda prevede di fare largo uso del nuovo Centro di formazione gestito da AFI a Prato, traendo vantaggio dalle competenze maturate in oltre trent’anni di esperienza nell’implantologia. Il comunicato che annuncia l’accordo raggiunto si conclude col ringraziamento da parte di Dentsply per quanto AFI ha fatto nei trascorsi 27 anni per lo sviluppo e supporto delle linee Frialit, Xive e Frios, auspicando continuità nella collaborazione tra le due Aziende anche in ambito formazione e clinical education. Il 2009 anno di sfide DT pagina 1 Attendiamo la seconda metà dell’anno per valutare le conseguenze della crisi sul dentale. Quali i traguardi di Dental Tribune International? Essere il Numero Uno delle pubblicazioni dentali in ogni mercato. In UK, Italia, Germania, Svizzera e in buona parte dell’Asia ricopriamo già un ruolo significativo come Editori del dentale. Ci stiamo sforzando per raggiungere le stesse posizioni in altri mercati, con analogo sforzo per raggiungere lo stesso tasso di crescita nell’aggiornamento on line. DTI è sbarcata di recente in Usa. Con quali risultati? Sono previsti altri “sbarchi” in India e in Cina? Pubblicare in Nord America un settimanale dentale è arduo, essendovi già molte pubblicazioni per il dentista di base. Siamo però riusciti a mettere insieme una bella squadra con cui crescere costantemente in questi primi 3 anni. Qualcuno si sorprenderà se dico che lo sforzo maggiore è stato in Cina, dove siamo presenti dal 2002. Stiamo avendo contatti con possibili partner in India, dove contiamo di raggiungere analogo “piazzamento” in due o tre anni. DT pagina 1 Milano l’11 dicembre. Un cambiamento “ricco di aspettative” lo definisce un comunicato. Sulle ragioni che hanno suggerito lo spostamento ecco il commento del presidente Unidi Mauro Matteuzzi. “Per ubicazione e costi quella sede aveva fatto il suo tempo. La partecipazione a Milano era ormai divenuta meno economica rispetto ad altre soluzioni. La decisione di muoversi era quindi nell’aria da tempo e per attuarla riteniamo di aver scelto il momento giusto. Avremmo dovuto infatti rinnovare il contrattotriennale con la Fiera – dice – e se l’avessimo fatto i problemi si sarebbero incancreniti”. Tutto bene. Ma ha senso andarsene da una città che comincia già adesso a vantarsi di essere la sede nel 2015 di una Esposizione Universale? “Abbiamo preso in considerazione anche quest’aspetto, così come lo hanno fatto alcuni nostri Associati che non erano tanto del parere di muover le tende. Premesso che il 2015 è ancora lontano - dice Matteuzzi - sottolineo il fatto che andare a Pero, nuova sede della Fiera, non è come stare a Milano. Anche due nostri autorevolipartner, come il Collegio Docenti e l’Andi, ci hanno confortato in questa nostra decisione, pur convenendo che, come tutte le scelte epocali, poteva nascondere qualche rischio. La realtà - sottolinea il presidente - è che molte Fiere si sono regionalizzate, anche se si danno un’aria di internazionalità, e Milano, a nostro avviso, è ormai una di queste (grazie anche alla maggior visibilità di prodotti e di attività derivante dai mezzi di comunicazione come Internet) con un conseguente calo di appeal. Scegliendo Roma, nessuno potrà dire che abbiamo peccato di regionalizzazione. Roma, caput mundi, potrà rivelarsi una grande occasione dal punto fieristico “globale”, oltrechè, ovviamente, turistico culturale. Un’occasione che dovremo spendere bene – sottolinea Matteuzzi - , facendo in modo che Roma diventi anche la caput mundi del dentale”. International Imprint Licensing by Dental Tribune International Group Editor Managing Editor DT Asia Pacific Managing Editor German Publications Daniel Zimmermann [email protected] +49 341 48 474 107 Jeannette Enders [email protected] Publisher Torsten Oemus Editorial Assistants Anja Worm [email protected] Copy editor International Editorial Board Dr. Nasser Barghi, Ceramics, USA Dr. Karl Behr, Endodontics, Germany Dr. George Freedman, Esthetics, Canada Dr. Howard Glazer, Cariology, USA Prof. Dr. I. Krejci, Conservative Dentistry, Switzerland Dr. Edward Lynch, Restorative, Ireland Dr. Ziv Mazor, Implantology, Israel Prof. Dr Georg Meyer, Restorative, Germany Prof. Dr Rudolph Slavicek, Function, Austria Dr. Marius Steigmann, Implantology, Germany Claudia Salwiczek [email protected] Hans Motschmann Sabrina Raaf President/CEO Director of Finance and Controlling Marketing & Sales Services License Inquiries Accounting Product Manager Executive Producer Ad Production Designer Peter Witteczek Dan Wunderlich Daniela Zierke Jörg Warschat Manuela Hunger Bernhard Moldenhauer Gernot Meyer Marius Mezger Franziska Dachsel Comitato scientifico Gian Carlo Pescarmona, Claudio Lanteri, Vincenzo Bucci Sabattini, Gianni Maria Gaeta, Giancarlo Barbon, Paolo Zampetti, Georgios E. Romanos, Marco Morra, Arnaldo Castellucci, Alessandra Majorana Anno V Numero 1, Gennaio - Febbraio 2009 Registrazione Tribunale di Torino n. 5892 del 12/07/2005 Comitato di lettura e consulenza tecnico-scientifica Luca Aiazzi, Ezio Campagna, Marco Del Corso, Luigi Grivet Direttore responsabile Brancot, Clelia Mazza, Gianna Maria Nardi, Giovanni Olivi, Massimo Boccaletti Franco Romeo, Marisa Roncati, Randal Rowland, Franco Direttore editoriale Tosco, Anita Trisoglio, Roly Kornblit Cristina Rodighiero Contributi Editore M. Capriolo, M. Bossu, A. Correggioli, A. Del Vecchio, TU.E.OR. Srl - Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino C. Gnesutta, R. Guidotti, E. M. Forini, C. Fornaini, R. Kornblit, Tel.+39.011.197.15.665 - fax +39.011.197.15.882 M. Maggioni, M. Manfredi, M. Meleti, E. Merigo, G. M. Nardi, www.tueor.com - [email protected] G. Palaia, M. Parma Benfenati, A. Polimeni, A. Ripasarti, Sede amministrativa U. Romeo, C. Sanavia, G. L. Sfasciotti, G. Tenore, P. Vescovi Corso Sebastopoli, 225 - 10137 Torino Hanno collaborato Amministratore Enrica Casalegno, Alessia Murari, Francesco Pesce, Egle Patrizia Gatto Tulisso [email protected] Coordinamento tecnico-scientifico Aldo Ruspa Grafica e impaginazione Andrea Carraro © 2009, Dental Tribune International GmbH. All rights reserved. Dental Tribune makes every effort to report clinical information and manufacturer’s product news accurately, but cannot assume responsibility for the validity of product claims, or for typographical errors. The publishers also do not assume responsibility for product names or claims, or statements made by advertisers. Opinions expressed by authors are their own and may not reflect those of Dental Tribune International. Dental Tribune International Holbeinstr. 29, 04229, Leipzig, Germany Tel.: +49 341 4 84 74 302 - Fax: +49 341 4 84 74 173 Internet: www.dti-publishing.com E-mail: [email protected] Regional Offices Asia Pacific Yontorisio Communications Ltd Room A, 26/F, 389 King’s Road, North Point, Hong Kong Tel.: +852 3118 7508 - Fax: +852 3118 7509 The Americas Dental Tribune America , LLC 213 West 35th Street, Suite 801, New York, NY 10001, USA Tel.: +1 212 244 7181 - Fax: +1 212 224 7185 Realizzazione Fotoqui - www.fotoqui.it Stampa Artigrafiche LCL - Busca (Cuneo) Pubblicità TU.E.OR. 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Marisa Masciari è (o meglio era) una dentista. Laurea con 110 e lode, studio avviato col fratello, una grande casa a Serra S.Bruno (Vibo Valentia), ville al mare e montagna, 2 tate, varie amiche, una famiglia unita. Tutto dissolto dopo la denuncia di Pino Masciari, il marito imprenditore ribellatosi al pizzo, che ha fatto processare (e spesso condannare) 41 affiliati a 4 famiglie della ’ndrangheta e persino un magistrato. Uscita per la prima volta dal buio, la dottoressa Marisa ha raccontato alla giornalista Emanuela Zuccalà il suo esilio nient’affatto dorato. Di quella fuga nella notte del 17 ottobre ricorda “le valigie riempite in fretta, caricati su un furgone per destinazione ignota, 10 ore di viaggio per trovarsi in una casa piccola con la cucina sporca e tracce di sudore sui cuscini”. Quattro traslochi in pochi mesi, infine la casa dove abita da 10 anni in luogo segreto. Del marito ha condiviso ogni scelta, diventando la sua ombra, le sue fondamenta: quando strangolato dalle cosche che gli avevano incendiato i capannoni e gambizzato il fratello, dichiarato fallito per un ammanco ridicolo da una giudice di Vibo Valentia (poi arrestata), fu Marisa ad incoraggiarlo a non subire più. Oggi passa le giornate accompagnando i figli a scuola, facendo la spesa, guar- dandosi attorno in continuazione. Vivono con il contributo statale di 1.600 euro al mese ed entrambi impazziscono senza lavorare: “Il Ministero mi ha autorizzato a esercitare la professione a mio nome, ma sarebbe come dire: venite ad ammazzarmi”. Madre, due fratelli e una sorella, Marisa li ha rivisti 2 anni fa. Sono passati per la Calabria rischiando, pur d’incontrare le famiglie che li avevano immaginati in viaggio e ora li piangevano come morti. “I miei figli hanno 12 e 13 anni e non conoscono altra vita che questa”. Marisa è molto risentita contro il Ministero “Siamo trat- tati come pesi - dice - non come risorse. Farci tornare in Calabria sarebbe una vittoria dello Stato, per dimostrare che sa proteggerci. Darebbe un segnale ai cittadini che vogliono denunciare ma hanno paura”. A Pino Masciari, definito da un giornale Dead man walking, morto che cam- mina, vari Comuni piemontesi, come già Torino e Bologna, hanno conferito la cittadinanza onoraria. Per la prima volta, anche Marisa parlerà forse ad una platea. Per proclamare il suo senso dello stato «tradito dallo Stato». con la collaborazione di Miguel Capriolo Processo in TV DT pagina 1 subirla. Con strumenti idonei costruiamo una campagna mediatica, avvalendoci di giornalisti e trasmissioni tv più vicine a noi liberi professionisti, in cui si evidenzino i pregi della professione. È vero che suppliamo alle carenze di un servizio pubblico? Che lo Stato non può fornire terapie tanto costose per patologie così recidivanti? Che l’educazione del distretto orale l’hanno sempre fatta i dentisti e lo Stato non ha investito una lira? Che la nostra odontoiatria, di alta qualità, ha inevitabilmente un costo? Che nei nostri studi garantiamo sicurezza e salute grazie ad un’adeguata sterilizzazione, mentre altrettanto non possono dire molti colleghi europei? Tanti sarebbero i temi per le nostre campagne mediatiche. Vorrei quindi che dialogassimo in cerca di soluzioni per una rivisitazione della nostra immagine”. Indicando insieme la strada per l’igiene orale a lungo termine Consigliare gli spazzolini elettrici Oral-B può aiutare i Suoi pazienti a raggiungere i propri obiettivi di salute orale a lungo termine. L’esclusivo design delle testine piccole e rotonde e la tecnologia oscillante-rotante offrono infatti una pulizia superiore nei punti difficili da raggiungere rispetto all’uso di uno spazzolino manuale tradizionale. Insieme alle Sue indicazioni su come spazzolare i denti adeguatamente, possiamo fare la differenza. P5975.3 AustinPro PrintAd_210x297 ITA.indd 1 22/7/08 10:09:43 4 News e Commenti DENTAL T RIBUNE Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Nell’handicap un diverso approccio alla terapia Pubblichiamo in sintesi la lettera di Carlo Gnesutta, medico dentista presso l’Ospedale di San Daniele del Friuli, tra i protagonisti di un’iniziativa da valorizzare per i suoi molteplici aspetti medico-sociali Caro Direttore, Le scrivo le mie riflessioni sui disabili che curo all’Ospedale di San Daniele del Friuli da quando, circa 10 anni fa, mi fu chiesto di far parte dell’Equipe allora in allestimento. Nel 1999 partimmo infatti con 28 pazienti e oggi abbiamo raggiunto le 461 unità. Solo il 25% appartiene al Distretto di nostra competenza, il restante 75% proviene dal resto della regione (una quindicina anche da fuori). A noi sembra un sogno perché le difficoltà sono e sono state molte. Ci sentiamo molto soddisfatti nell’offrire a queste persone svantaggiate e alle loro famiglie il modo per risolvere almeno il problema odontoiatrico. Di ritorno da Rossano Calabro, dove ho rappresentato l’Equipe in una conferenza per sensibilizzare politici e amministratori sull’apertura di un centro in quella città, mai avrei immaginato, dieci anni fa, di arrivare dove siamo oggi. La voglia di “dare“ ti prende perché settimanalmente sei a contatto con un mondo di sofferenza da cui impari molto. Da sempre ritengo che nella vita il guadagno non sia solo di tipo economico, che l’arricchimento spirituale sia molto più gratificante di quello economico, specie alla mia età quando gran parte della vita professionale è svolta. Ti rendi conto che stai facendo qualcosa di buono che resterà anche quando non ci sarai più. Dal canto mio, negli anni che mi restano vorrei rendere stabile per 500 famiglie a San Daniele la struttura creata per l’assistenza odontoiatrica agli handicap. Molte le cose positive che ci sono capitate in questi anni. Una per tutte: tempo fa venne da noi una ragazza di 20 anni, sordocieca, tagliata perciò fuori dal mondo con cui comunica attraverso il tatto perché anche la parola è difficoltosa. Bene, ha avvertito la mia presenza attraverso una carezza e con le mani mi ha toccato il viso, quasi a “leggere” come sono fatto. Poi ha cercato le mie mani e le ha portate alla bocca per un bacio. Noi tutti dobbiamo fare di più per loro perché, come disse il Prof. M. Silla nel Congresso della SIOH (Società Italiana Odontoiatria per Handicap), “Le leggi ci sono, ma è l’uomo che conta”. Ed ancora “Le cose si fanno se ci sono le persone che le vogliono fare” a dimostrazione che la volontà supera ogni ostacolo. Per una coincidenza favorevole si sono ritrovate insieme a San Daniele persone con gli stessi ideali, medici ed infermieri che, con pazienza, hanno portato avanti questo progetto. A mio modo di vedere, il paziente odontoiatrico in generale, ma ancor più il disabile, deve essere considerato come insegnò Ippocrate 4 secoli prima di Cristo, ossia in maniera olistica, direi esasperata, perché “tutto“ avviene prima della terapia vera e propria. Siamo convinti che non possa essere semplificata, come propo- Oltre 400 pazienti in 10 anni tra “collaboranti” e non Il Centro per la cura dei Disabili denominato “Progetto Orchidea”, azione multidisciplinare integrata per la riduzione delle problematiche odontoiatriche, è ufficialmente operante dal 1999 presso il Presidio Ospedaliero di San Daniele del Friuli. La procedura di intervento terapeutico in day hospital presuppone l’arrivo alla struttura in prima mattinata del paziente, il quale viene sottoposto ad una visita anestesiologica e successivamente alle cure del caso, tenuto conto dello “score di disabilità” (classificazione ideata dal primario che si avvale di un punteggio da 3 a 12). La dimissione avviene dopo 2 o 3 ore dall’intervento terapeutico. Il numero di pazienti nei dieci anni dall’avvio del Progetto è andato crescendo pro- gressivamente: da una seduta mensile (2000) si è passati nel 2002 a due sedute al mese, raddoppiate nel 2004 allorché il Progetto stesso è stato classificato come “Obiettivo strategico aziendale”, toccando le quattro sedute mensili. Al 31 dicembre del 2007 sono affluiti in totale al Centro 418 pazienti, di cui 60 per cento disabili gravi, bisognosi di sedazione profonda in quanto “non collaboranti”, per un totale complessivo di 691 sedute. Nel medesimo periodo, il numero di sedute con i “collaboranti” ha raggiunto il totale di 451. Tra gli altri dati che caratterizzano l’iniziativa vi sono il totale dei giorni lavorativi (233), delle prestazioni odontoiatriche erogate (4712), per un ammontare di 1142 sedute. Carlo Gnesutta. sto da alcuni autori, per evidenti motivi etici richiamati nella Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948 (art. 1, 2, 25) e dalle direttive dell’Assemblea Generale FDI (art 1, 2, 3, 4, Anno 2003) secondo cui nessun essere umano deve essere discriminato e il disabile, in particolare, deve essere trattato allo stesso standard di quello “normale”. Se vogliamo, il problema è molto semplice: non dobbiamo considerare la disabilità, ma il grado di collaborazione. Se il disabile collabora non c’è problema, perché non essendovi diversità “normale”, le terapie saranno le stesse. Se non collabora, dovrà essere sottoposto ad anestesia generale o sedazione profonda. Il mio uovo di Colombo è che la prima di fatto annulla qualsiasi disabilità. Non so perché, ma un’intuizione così ovvia colpisce ogni uditorio ove ho potuto esporre tale concetto. Dal momento che nessun chirurgo penso attui terapie semplificate se sul tavolo operatorio ritrova un disabile, non capisco perché il comportamento dell’odontoiatra dovrebbe essere diverso. Noi odontoiatri ci lamentiamo spesso di essere considerati medici di serie B per una specialità giudicata da molti (a torto) 7 crediti ECM L’equipe al lavoro. Gnesutta con una giovane paziente. “borderline” rispetto alla medicina “classica”. Ma se proponessimo terapie semplificate saremmo veramente medici di serie C o anche meno. Riallacciandomi a quanto detto all’inizio, di diverso c’è l’approccio col paziente. Le terapia è proprio quella: ciò che riusciamo a fare “prima”, con un comportamento estremamente attento sia al paziente che ai genitori che lo accompagnano. Il nostro personale infermieristico, che merita elogi straordinari per la dedizione e l’amore che esprime verso questi sfortunati, ci aiuta in modo determinante nell’accogliere le famiglie. Dopo Ippocrate, che ci ha insegnato la terapia olistica 400 anni prima di Cristo, qualcun altro ha ripreso ai giorni nostri il concetto affermando: “I medici devono curare i pazienti, non le malattie”. Questo medico americano che ci ha insegnato la terapia del sorriso è stato preso per pazzo: ovviamente sto parlando di Patch Adams e del suo naso rosso da clown per l’approccio al paziente. Noi ne abbiamo adottato i principi: naso rosso e bolle di sapone sono per noi strumenti di lavoro veri e propri al pari del trapano. Con questi comportamenti, pazienti che prima non collaboravano sono diventati in buona percentuale collaborativi, sentendosi con noi al sicuro. Ricordando la canzone di Morandi (“Si può dare di più …”) se solo ognuno di noi si attivasse un pochino la disabilità sarebbe, almeno nella sua interpretazione più comune, se non sconfitta, almeno limitata. E di molto. La saluto cordialmente e la ringrazio per il bene che con la pubblicazione dell’articolo potrà fare per questa causa. Carlo Gnesutta News e Commenti DENTAL T RIBUNE 5 Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Che c’entra l’igienista con la prevenzione? Consuelo Sanavia, igienista dentale, già docente ai corsi di perfezionamento in prevenzione al San Raffaele di Milano e all’Università di Genova, coautrice di un manuale pratico per l’igienista, espone con amara ironia alcune riflessioni sulla considerazione in cui spesso questa figura professionale (non) viene tenuta. Se, come ha detto qualcuno, “La prevenzione mette d’accordo tutti”, sembra ci sia un tacito accordo delle Associazioni odontoiatriche a non nominare mai l’igienista dentale. Per ripudio, reticenza, ignoranza? Siamo una categoria giovane, ma non in erba; dal 1988 la professione ci è stata riconosciuta (D.M. n 30), siamo pochi , ma non rari (circa 3.000, tutti abilitati) e sono almeno 30 le sedi universitarie che ogni anno laureano nuovi iniziati alla professione. Eppure alcuni faticano fortemente a trovare una sistemazione lavorativa per un atteggiamento ricorrente nei colloqui di lavoro. Ci chiedono infatti: “Ma lei sa prendere le impronte?” oppure “Lei sa fare i provvisori?” ed altre competenze non da igienista. Non di rado la conclusione è un: “allora continuerò a far fare l’igiene alla mia assistente”. Per tale incomprensibile silenzio, forse, nella classe odontoiatrica l’igienista non vie- ne vista come dovrebbe essere, cioè un collaboratore specializzato in prevenzione, un terapista parodontale, un buon alleato nella lotta contro il cancro orale, tabagismo ed altri fattori di rischio per la salute come i disturbi alimentari. Sono rari gli odontoiatri che seguono corsi di aggiornamento sulla prevenzione ed applicazione delle relative tecniche. Eppure la maggior parte dichiara di non aver bisogno della figura dell’igienista, privilegiando per lo più la posizione di chi, come gli assistenti alla poltrona, non ha acquisito alcuna professionalità. Il ricorso alla figura professionale, in quest’ottica, sarebbe buon inizio anche per combattere l’abusivismo che svilisce la categoria odontoiatrica e quella, relativamente giovane, di noi igienisti. Si parla da sempre di team, dov’è intrinseco il concetto di parità dei ruoli, eppure le sessioni per il team collegate ai convegni delle varie società scientifiche sono sempre create solo per igienisti ed assistenti. Il più delle volte ci troviamo i badge con scritte generiche come “Personale ausiliario”, “Personale di studio”. Le varie diciture sui programmi ci classificano come “igieniste” senza tener conto dei nostri colleghi maschi che, come tutti noi, van- no ad aggiornarsi. Siamo IGIENISTI al plurale e IGIENISTA al singolare! Una nota società scientifica ha creato il “Club delle Igieniste”, con quali intenti e finalità non si sa. Da questi fenomeni ci si rende conto che oltre che motivare il paziente, dobbiamo fare un grosso lavoro anche sui dentisti (pochi esclusi), auspicando che la nostra figura abbia un futuro e completo riconoscimento e che i dentisti possano vedere i frutti del lavoro di un bravo collaboratore, “motivato a motivare” i pazienti. La categoria odontoiatrica, già in crisi per i nuovi assetti economici e organizzativi, non ritiene probabilmente importante informarsi sulle possibilità di un nuovo collaboratore in studio, di gestirne il trattamento economico e di come collocarlo nel team. Essere anacronistici non credo che paghi: per vedere lievitare i propri guadagni, infatti, la qualità del lavoro e dei rapporti col team sono elementi del tutto discriminanti. Ringrazio i dentisti con cui collaboro della lungimiranza e della fiducia concessami in questi anni, le brave e temperanti assistenti che ho conosciuto e le preziose segretarie. Ma quanto attendere ancora, parlando di prevenzione, per sentire finalmente nominare l’igienista? Dentista e paziente a tu per tu Ha inizio con questo numero la rubrica “Dentista e paziente a tu per tu” che, come dice la stessa definizione, pone in primo piano il dialogo tra i due principali soggetti del trattamento dentale, con particolare attenzione ai vari interrogativi che possono insorgere nel paziente prima, durante e dopo il trattamento. Firmataria della rubrica è Marisa Parma Benfenati: due lauree (in Lettere e Odontoiatria), igienista dentale diplomata a Boston, è docente del modulo “Follow up e igiene professionale” all’Università di Bologna nell’ambito del Master di II livello. Dottore, le mie gengive sanguinano. Come mai? Se le gengive sanguinano è sempre bene rivolgersi al dentista. In genere ciò avviene quando i batteri riescono ad accumularsi su denti e gengive, provocando un’infiammazione il cui primo segno è un sanguinamento, visibile quando ci si spazzola i denti o si passa il filo fra dente e dente. Le gengive sono rivestite da un tessuto formato da cellule simili a quelle dell’epidermide, che non ha vasi sanguigni. Se ci procuriamo una ferita ad un braccio e la lesione sanguina, il sangue viene dai vasi sottocutanei. Se dovesse sanguinare per 3 giorni, avremmo motivo di essere allarmati. Analogamente, se le gengive sanguinano a lungo c’è una ferita non rimarginata, ma non affrontiamo il problema con la stessa preoccupazio- ne. Ci potremo essere feriti spazzolando con eccessivo vigore, con tecnica scorretta o usando strumenti non congrui, come uno spazzolino con setole troppo dure, che hanno traumatizzato i tessuti gengivali. Più spesso la causa è un’infiammazione a livello gengivale da curare in modo professionale. Marisa Parma Benfenati DA GENNAIO E’ IN VENDITA IL PRIMO VOLUME DELLA COLLANA IN DVD NOVITÀ TECNICHE DI MEDICINA ESTETICA DEL VISO a scit au prim I FILLER Uso dei filler riassorbibili nella regione periorale e buccale Dott. Ezio Costa – Dott. Alessio Redaelli Il DVD presenta i materiali d’uso più recenti e innovativi a base di acido ialuronico, collagene agarosio, alle varie concentrazioni. Naturalmente tutte sostanze riassorbibili e assolutamente sicure. Verranno illustrate modalità di utilizzo, profondità e zone di iniezione e le tecniche per avere i migliori risultati. Per la parte pratica, questo volume da la possibilità di valutare anamnesi, analisi facciale e piano di trattamento di quattro modelle. Seguiranno per ognuno dei casi la dimostrazione accurata di ogni fase terapeutica con immagini video e documentazione fotografica. L’intenzione è quella di dare un facile supporto consultativo. INDICE Analisi facciale Scelta dei materiali Caso 1:Esame obiettivo - Intervento Caso 2:Esame obiettivo - Intervento Caso 3:Esame obiettivo - Intervento Caso 4:Esame obiettivo - Intervento PREZZO: € 80 + IVA Per informazioni e prenotazioni chiama il n. 393 9339699 oppure visita il sito www. tueor.com 6 DENTAL T RIBUNE Notizie dalle aziende Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Sirona lancia l’unità d’acquisizione CEREC AC Sirona, leader mondiale tra i produttori di apparecchiature dentali, l’8 gennaio scorso ha lanciato CEREC® AC, la nuova unità di acquisizione d’impronta digitale per il sistema Cad/Cam CEREC. Il cuore dell’unità è CEREC® Bluecam, che vanta un sistema di acquisizione automatica delle immagini grazie anche ad una funzione anti-shake, così come una vasta profondità di campo. CEREC® Bluecam è in grado di digitalizzare quadranti in tempi inferiori al minuto, con qualità raggiungibili solo dalla telecamera attualmente disponibile per CEREC. La nuova unità è unica nella sua semplicità d’uso e non teme il confronto con altri sistemi di presa d’impronta. CEREC® AC conferma di fatto “l’impression-free” nello studio dentistico, che da anni Sirona ha reso possibile grazie ai propri sviluppi Cad/Cam. Inoltre, CEREC® AC snelli- sce i rapporti di collaborazione tra studi dentistici e laboratori, permettendo la trasmissione del file di impronta acquisito collegandosi semplicemente ad un portale web. “In combinazione con le unità di molaggio CEREC MC XL e COMPACT ed il software CEREC 3D, CEREC® AC rappresenta un ulteriore traguardo raggiunto nel cammino avviato nel 1987 da Sirona nello sviluppo dell’odontoiatria computerizzata”, afferma il Direttore Generale di Sirona Davide Fazioni. “CEREC® AC non lascia alcuno spazio a dubbi circa la capacità innovativa di Sirona e chi oggi ha già fatto la scelta di aderire alla proposta CEREC, riceve ulteriore conferma della bontà del proprio investimento”. www.sirona.it Isasan sale sul ring Laura Perrone, meglio conosciuta come White Angel, campionessa mondiale di Kung Fu, intercontinentale di combattimento Sanda e italiana di Kick-boxing, ha scelto di adottare unicamente il paradenti Powrgard sia in allenamento, in versione Stealth II, che in combattimento, nella versione Extreme. White Angel riferisce che la sua scelta è dovuta non solo alla maggiore sicurezza offerta da Powrgard, ma anche ad una impressione soggettiva di un migliore rendimento. A titolo puramente informativo, tale impressione è stata confermata da prove strumentali eseguite dal Prof. Alberto Baldini presso la Clinica Odontoiatrica della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Milano-Bicocca. www.isasan.com Nuovo traguardo per Implamed Implamed Srl, azienda leader nella produzione e commercializzazione di sistemi implantari, da diversi anni in forte e continua espansione, ha raggiunto un altro importante e significativo traguardo: l’inaugurazione della nuova sede. I titolari, Renato e Agata Ungari, hanno fatto gli onori di casa ricevendo insieme ai loro collaboratori i numerosi invitati, autorità civili e religiose, clienti, fornitori, amici. La nuova sede Implamed di Sesto Cremonese, a pochi chilometri da Cremona, è ubicata in una classica cascina lombarda che è stata completamente ristrutturata e risulta confortevole e modernamente attrezzata secondo le necessità della Società. Si sviluppa su un fabbricato di 600 metri quadrati dove sono stati ricavati ampi uffici per tutte le funzioni aziendali, una grande sala riunioni, utilizzabile anche per corsi di formazione e di aggiornamento, e un magazzino strutturato in modo da poter garantire alla clientela un servizio di consegne puntuale ed efficiente. Implamed è una Società che opera da diversi anni nel settore dell’implantologia dentale, dove si è affermata grazie alle intuizioni dei titolari supportate da rigorosa ricerca clinica e da collaborazioni scientifiche di altissimo pubblicita f.to 19x26,2:Layout 1 20-01-2009 11:46 livello, Paginache 1 sono il fondamento dell’azienda, in particolare con il Politecnico di Milano e Torino. Inoltre, l’elevata qualità e affidabilità, sia delle metodiche che delle apparecchiatu- re, ne ha consentito l’affermazione in campo nazionale ed internazionale anche attraverso un impegno costante che ha portato l’azienda a conseguire nel corso degli anni le Certificazioni del Sistema Qualità sia produttivo che commerciale ISO 9001:2000 (EA29) - CE 0476. Un altro punto di forza che ne caratterizza l’attività è la continua attenzione alle esigenze della clientela che un’importante rete di collaboratori alle vendite, preparati, motivati e costantemente aggiornati, segue scrupolosamente con l’obiettivo di soddisfarne le richieste. Fiore all’occhiello della Società è l’apparecchiatura elettromedicale denominata “Sincristallizzatrice System Argon Control”, brevettata e certificata come unica macchina al mondo per la solidarizzazione e la sincristallizzazione degli impianti a carico immediato. La gamma dei prodotti è completata dalle linee Mix Implant System ed Evolution Plus (linee bifasiche), Tipo L, Vite Bicorticale di Garbaccio e Vite Tramonte (Impianti Emergenti a carico immediato), Lame del Prof. Pasqualini e MDE System (Mini Impianto per Overdenture). Molto apprezzati dalla clientela sono anche i corsi di formazione accreditati presso il Ministero della Sanità e l’assistenza pre e post vendita fornita direttamente da proprio personale qualificato. Queste sono le peculiarità con cui Implamed si è affermata sul mercato, diventando un punto di riferimento per tutti gli operatori del settore dell’implantologia dentale. www.implamed.it OCCLUSIONE E DIAGNOSI IN RIABILITAZIONE ORALE Si terrà a Varese, al Centro Congressi Atahotel, dal 19 al 24 marzo 2009, un corso dedicato all’occlusione e alla diagnosi in riabilitazione orale. L’evento, che prevede Associazione Dentisti Varese una parte teorica e una pratica, è riservato, con numero chiuso, a odontoiatri e odontotecnici e agli studenti del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria è avrà un relatore d’eccezione, particolarmente apprezzato in Italia: il professor Anibal A. Alonso. Già titolare della cattedra di clinica e protesi dell’Università di Buenos Aires e direttore del corso di Occlusione e Riabilitazione Orale dell’Università di Pittsburgh (USA), il professor Alonso è autore dei libri “Occlusion y Diagnostico y Prostodoncia Clinica Integral” e “Occlusion y Diagnostico y Riabilitacion Oral” ed è stato diverse volte ospite del GIG (Gruppo Italiano di Gnatologia) di Mario Chiodini. Gli organizzatori di questa iniziativa sono il dottor Dino Azzalin, già presidente della CAO provinciale di Varese, con il gruppo di studio (ADV) Associazione Dentisti Varese, alcuni titolari di laboratori odontotecnici, con il patrocinio dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Ha aderito all’iniziativa anche il direttore del Corso di Laurea Specialistica in Odontoiatria e Protesi Dentaria dell’Università degli Studi dell’Insubria, professor Angelo Tagliabue. RELATORE Prof. ANIBAL A. ALONSO (Buenos Aires) 2009 O Z R A M 21 19 – 20 – E S E R A V L ATAHOTE Corso Teorico-Pratico di Gnatologia e Funzione Masticatoria CORSO TEORICO DI 3 GIORNATE: L'incontro è gratuito per gli studenti e gli assistenti alla poltrona del corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria previo esibizione del tesserino universitario. CORSI PRATICI A seguito dei 2 giorni di corso teorico seguiranno, presso la sede di [email protected] due giorni di corsi pratici: LUNEDI’ 23 e MARTEDI’ 24 MARZO 09 Per informazioni e iscrizioni: [email protected] Tel. 0332.831660 - Cell. 349.6052469 DENTAL T RIBUNE International News Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition SDG lancia su YouTube video educativi per i pazienti SINGAPORE: Specialist Dental Group (SDG) ha annunciato l’introduzione su YouTube del primo video educativo destinato ai pazienti. ‘Teeth-in-anHour’, questo il nome del video (che illustra una procedura implantare della svedese Nobel Biocare), sarà disponibile anche in una versione sottotitolata in indonesiano. L’SDG è il primo studio dentistico a Singapore a realizzare video educativi online per pazienti. Diversamente dagli impianti convenzionali, che richiedono dai quattro ai sei mesi perché si integrino nell’osso mascellare, con gli impianti Teethin-an-Hour il lasso di tempo risulta considerevolmente abbreviato. Prodotti dalla Nobel Biocare, azienda leader nel mercato globale per soluzioni innovative di estetica dentale, l’impianto è inteso in particolare per pazienti con diversi denti mancanti. Dal piano di trattamento al completamento dell’impianto, riferisce l’azienda, il tempo totale necessario è di due o tre appuntamenti nell’arco di due o tre settimane. “Con gli impianti Teeth-in-anHour, i pazienti avranno denti che sentiranno come tali, sem- 7 breranno e funzioneranno come denti veri” dice Neo Tee Khin, parodontologo consulente della SDG. “Il tutto costituirà un beneficio per i nostri pazienti e migliorerà realmente la loro qualità di vita”. Aggiunge Ho Kok Sen, chirurgo orale e maxillo facciale Aggiornamento europeo del manuale di Odontoiatria presso la SDG: “Il sanguinamento è minimo, come lo è il trauma. La procedura risulta totalmente indolore ed il paziente, dopo l’intervento, è subito in condizione di riprendere le sua normali attività”. L’SDG è uno dei maggiori Grup- BRUXELLES, Belgio: È stata recentemente pubblicata dal Council of European Dentists (CED) una guida aggiornata di 406 pagine sui requisiti professionali per dentisti e altri professionisti del dentale che vogliano esercitare negli Stati membri dell’Unione Europea. Illustra le differenti regolamentazioni legali ed etiche, le caratteristiche necessarie alla formazione professionale, i sistemi di salute orale e le organizzazioni per l’esercizio della professione nei 32 Paesi europei, inclusa la Croazia che quest’anno entrerà uffipi di specialisti multidisciplinari del dentale a Singapore. Lo studio, che celebra quest’anno il 30° anniversario, ha una radicata cialmente nell’Unione. “C’è un considerevole interesse da parte di dentisti e funzionari governativi in merito all’organizzazione dell’odontoiatria nell’UE. Questa guida – osserva Anthony S. Kravitz, uno dei principali autori – tratta degli aspetti e delle formalità richieste ad un professionista per praticare in un altro paese, riducendo al minimo le problematiche”. È possibile scaricare la guida (che per il momento è disponibile solo in lingua inglese) direttamente sul sito Internet del CED: www.eudental.eu. Altre edizioni in francese e in tedesco sono in via di pubblicazione. tradizione nell’implantologia. Il fondatore, Henry Lee, ha inserito oltre venti anni fa il primo impianto dentale a Singapore. “Le donne sono a maggior rischio di carie” dicono gli antropologi EUGENE, Usa: Secondo un antropologo dell’Oregon University, la tensione della riproduzione e una fertilità in crescendo spiegano i motivi di un più rapido declino della salute dentale delle donne rispetto a quella degli uomini allorché gli umani passarono da attività di “cacciatori-raccoglitori” a quelle più stanziali e di coltivatori. La conclusione deriva da un ampio esame di testimonianze sulla frequenza di carie nelle popolazioni preistoriche e in quelle attualmente viventi, risultato di ricerche fatte in tutto il mondo. Il fattore trainante del fenomeno furono i drammatici mutamenti ormonali nella donna, come riferisce John R. Lukacs, professore di antropologia specializzato nelle problematiche dentali, scheletriche e nutrizionali. Lo studio, che prende in esame la frequenza delle carie in base al sesso, mostra che le donne hanno tendenzialmente una peggior salute dentale rispetto agli uomini. Tra le ricerche esaminate, gli studi effettuati in passato dallo stesso Lukacs. Due casi clinici pubblicati lo scorso anno (uno nelle Filippine e l’altro in Guatemala), e richiamati nello studio di Lukacs, portano alle stesse conclusioni non è facilmente comprensibile, osserva l’antropologo. “Comunque, seppur fattori ormonali e psicologici lavorino in modo indipendente o aggiuntivo, il loro impatto sulla salute orale femminile potrebbe risultare significativo. Avalla tale interpre- tazione il fatto che, al crescere dell’età, le donne hanno un tasso d’incremento di carie più significativo rispetto agli uomini appartenenti a diversi gruppi etnici e provenienti da differenti luoghi ecologici e culturali”. Nuovo TMM Lasciati guidare nel mondo dell’implantologia evoluta Patent pending John Lukacs, professore di antropologia, mostra un “cranio di Kabwe” di 250.000 anni ritrovato in Africa. Il sesso è sconosciuto, ma questo esemplare ha 15 denti ancora intatti o parzialmente presenti, 12 dei quali sono chiaramente danneggiati dalla carie. Foto: Jim Barlow. e “possono – secondo Lukacs – spiegare il meccanismo attraverso il quale le differenze biologiche vengono mediate”. Un mutamento nella produzione di cibo da parte delle società agricole è stato associato all’incremento della carie. Gli antropologi attribuiscono le differenze uomo/donna a fattori comportamentali, compresa la divisione del lavoro in base al sesso e le abitudini alimentari. Comunque, dice Lukacs, la letteratura clinica ed epidemiologica originata da diversi siti ecologici e culturali fornisce un’evidente immagine dell’impatto sulla salute dei denti nelle donne. “Il ruolo di specifici fattori femminili è stato negato dagli antropologi, eppure rivestono un’importanza considerevole nel modello che qui viene proposto, poiché il ricorso all’agricoltura è associata ad un aumento di sedentarietà e fertilità” dice Lukacs. “Io sostengo che lo sviluppo dell’agricoltura accrebbe le esigenze del sistema riproduttivo femminile, contribuendo ad una maggior fertilità, che ha accentuato l’impatto negativo delle diverse abitudini alimentari sulla salute dei denti nella donna. Il mix tra impatti derivanti dall’accresciuta fertilità, i mutamenti della dieta e la divisione del lavoro durante il passaggio ad una società agricola, contribuirono alle ampie differenze tra i due sessi per quanto concerne l’attuale attitudine alla carie”. La meta-analisi di Lukacs ha preso in considerazione sia le testimonianze preistorico antropologiche, sia quelle che riguardano la salute attuale. Vi sono varie conferme riguardanti un maggior incremento di carie nelle donne adulte. Secondo quanto emerge dall’indagine di Lukacs, esso appare influenzato dalla loro costituzione ormonale, dalla struttura chimica e dal flusso salivare, così come dalle voglie alimentari, dalla risposta immunitaria e dalle avversioni tipiche che si verificano durante la gravidanza. In che modo la combinazione di fattori contribuisca a creare un maggiore rischio di carie nelle donne con l’aumento dell’età non è del tutto documentato e IDI EVOLUTION PRESENTA IL 1° SISTEMA DI IMPLANTOLOGIA GUIDATA IN GRADO DI: > Engineerized by accedere a protocolli guidati per carico differito e immediato mediante kit intelligente , > identificare resistenza e qualità ossea, > visualizzare la stabilità primaria dell’impianto, > gestire tutte le funzioni attraverso il monitor touch screen estraibile, > vocalizzare i dati intraoperatori e memorizzarli tramite porta usb. 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Il laser è stato utilizzato in diversi ambiti della medicina per anni, rivoluzionando molti trattamenti. Tale tecnologia, ormai consolidata anche nella moderna Odontoiatria, è largamente usata in Europa e Stati Uniti. Anke Schiemann, direttrice di Dental Tribune International, ha avuto l’occasione di parlare con Graeme Milicich, socio, diplomatico e founding board member del World Congress of Minimally Invasive Dentistry (Wcmid), al Congresso FDI di Stoccolma (Svezia). In sintesi: quali sono oggi i benefici dell’utilizzo del laser nell’odontoiatria clinica? Il laser ha molte applicazioni in questo campo. Le mie ricerche degli ultimi quattro anni si sono concentrate nelle applicazioni cliniche del laser ad Erbium nei tessuti duri. L’ampio range di applicazioni del laser porta benefici sia ai pazienti che ai dentisti. Diversi trattamenti laser dei tessuti duri e molli sono molto meno invasivi paragonati alle procedure tradizionali. Non penso esista un altro tipo di tecnologia in Odontoiatria con la capacità del laser ad Erbium nel trattare tessuti molli, ossa e struttura del dente, cambiando semplicemente i suoi parametri operativi. Quale è il vantaggio del laser rispetto agli strumenti taglienti rotanti? Ci sono limiti a ciò che il laser può fare? Si, ci sono alcune limitazioni, come la rimozione di corone e restauri in metallo. Ma se si considerano nell’insieme i tipi di intervento disponibili per il dentista generico, sono decisamente inferiori paragonate alla strumentazione rotante convenzionale. Per esempio, mentre si sta tagliando una struttura dentale, si possono avere problemi con il tessuto molle o i livelli di osso associati ad una cavità pro- fonda. Con un laser è possibile rimuovere osso e tessuto molle semplicemente cambiando un parametro, completando quindi la procedura in un solo appuntamento, cosa che non può essere fatta con una fresa ad alta velocità. Più in generale, ciò che può essere eseguito con trapano, scalpello o frese è possibile farlo anche con il laser. Inoltre, molti pazienti hanno paura del dentista anche a causa dei suoni e delle vibrazioni degli strumenti rotanti. Sensazioni che scompaiono con il laser. Il che significa che con tale strumento i pazienti ritengono i trattamenti più accettabili. Quale ruolo gioca attualmente la rilevazione tramite fluorescenza laser nella prevenzione delle malattie orali? Con l’avvento, più di dieci anni fa, del KaVo DIAGNOdent, è stata introdotta la prima applicazione del laser a fluoresenza in odontoiatria. Come per ogni altra nuova tecnica, doveva prima essere capita per ottenere i migliori risultati. Per offrire accurate raccomandazioni relativamente alla cura, basate sulla rilevazione della carie allo stadio iniziale, appare essenziale apprendere il concetto di “minimamente invasivo” perché, in caso contrario, la professione potrebbe attirarsi l’accusa di “eccesso di cura”. Queste accuse derivano spesso da una carente comprensione della tecnica, delle sue applicazioni, dei concetti e delle applicazioni legati a tecniche minimamente invasive. Spesso medici che guardano al futuro si pongono all’avanguardia nell’applicazione di nuove tecniche e la letteratura fa fatica a tener dietro ai pionieri. Questo porta a periodi in cui manca la convalida di quello che a lungo andare diventerà un protocollo di cura nuovo e condiviso. Ulteriori sviluppi in quest’ambito sono attualmente in corso e, non appena diventeranno pratica quotidiana, i livelli diagnostici sono destinati a migliorare. Perché una nuova tecnica diagnostica possa divenire pratica corrente negli studi, deve essere efficace quanto a costi e tempi. Quali sono le possibilità di trattare le perimplantiti con il laser? Diversi studi riportano eccellenti risultati nel trattamento delle perimplantiti col laser. Il suo utilizzo nel debridement e nella disinfezione offre al clinico uno strumento prima non dispo- nibile. Il laser è sicuro da usare in presenza di impianti, per via del basso rischio di danneggiamenti. Personalmente, finora ho trattato un solo caso di perimplantite ed è stato un completo successo. L’uso del laser in campi come l’endodonzia o la parodontologia è molto controverso. Quali sono le maggiori problematiche? Ancora una volta, medici competenti sono molto avanti con le ricerche in tali ambiti. Si sono raggiunti risultati che solo ora iniziano ad essere convalidati dalla ricerca e, fintanto che non saranno disponibili, l’uso del laser in tali campi continuerà a rimanere controverso per molti. Chi usa il laser e segue gli esiti clinici ha pochi dubbi sull’efficacia dei suoi trattamenti. Personalmente, sono stato coinvolto in ricerche sull’uso del Waterlase (Er,Cr:Ysgg) in endodonzia. Significativa è la possibilità di un completo debridement del canale a seguito della sua preparazione convenzionale con radial firing tips in modo non ablativo e affronta il problema dell’intrappolamento di aria e fluidi all’apice che sono associate alle tecniche convenzionali usate per il debridement finale del canale ed il risciacquo. Nella sua conferenza all’FDI ha parlato di nuove concezioni associate alla terapia laser. Può darne una sintesi ai lettori? Il primo appunto di chi per la prima volta fa uso del laser è che non taglia in modo abbastanza veloce. Ma il contributo più significativo ad una relativa lentezza nel taglio è dato da coloro che usano il laser, non dalla tecnologia. Il primo e maggior intoppo in cui un dentista si imbatte è la differenza tra strumenti rotanti e laser. Una volta appurato questo, un dentista può facilmente impratichirsi in tempi relativamente brevi. Se non si apprendono questi concetti base, è facile che il nuovo utente del laser possa rimanerne deluso e fallisca nell’adottare questa nuova tecnica per i trattamenti in studio. La prima osservazione è che il laser è un “end cutting”. Siamo diventati molto esperti nell’uso della strumentazione rotante e abbiamo maturato riflessi conseguenti. La tendenza naturale è di mettere in pratica C M Y CM MY CY CMY K LT pagina 10 Laser e nuove tecnologie: un’ indagine sul punto di vista del paziente Andrea Correggioli*, Elena M. Forini**, Maurizio Maggioni*** * Odontoiatra, libero professionista in ferrara, perfezionato in laser-terapia all’Università di Firenze ** Esperta in Biostatistica presso servizio statistica, azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara. *** Professore a contratto in chirurgia speciale odontostomatologica e coordinatore dei corsi di perfezionamento in laser ed ozonoterapia dell’Università di Firenze Lo scopo del lavoro è stato valutare la propensione dei pazienti degli studi odontoiatrici nei confronti delle innovazioni tecnologiche quali il Laser. La ricerca è stata condotta attraverso un questionario anonimo distribuito in 160 studi sparsi su tutto il territorio italiano. Sono state raccolte 1055 schede contenenti informazioni sul livello di conoscenza dei clienti, su Opallis finestra.pdf cosa sarebbero disposti a fare pur di avvalersi delle nuove tecnologie, dallo spostarsi per raggiungere uno studio in un’altra località fino allo spendere una quota in più rispetto alle cure abituali ecc. Tutte le analisi sono state condotte per sesso, età, zona e dimensione dello studio odontoiatrico. 13-01-2009 LT 10:34:54 pagina 18 10 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 LT pagina 9 tali riflessi allorché si fa uso anche del laser, con la conseguente frustrazione che ne deriva. Quando si usa una fresa ad alta velocità, tendiamo a muoverla lateralmente per ampliare il taglio, ma questa manovra non funziona con il laser dal momento che è uno strumento “end cutting” e non “side cutting”. Di conseguenza l’operatore deve imparare a puntare il laser direttamente nella direzione in cui bisogna estendere il taglio. Chiunque abbia una buona esperienza nell’uso di attrezzature di abrasione ad aria padroneggerà facilmente il laser dal momento che entrambe le tecnologie si ispirano agli stessi concetti. La seconda considerazione da fare è che lento significa anche veloce. Ancora una volta, questo concetto viene associato con movimenti riflessi collegati all’uso di manipoli ad alta velocità. Si tende ad usare un movimento veloce sulla superficie quando si contorna una cavità. Esattamente il contrario di quel che occorre fare quando si lavora con il laser. Il rate di ablazione è regolato da questo movimento, che inizialmente richiede una certa consapevolezza per rallentare il movimento del puntale affinché si verifichi la necessaria ablazione. Al crescere dell’esperienza operativa, questo fenomeno viene usato per controllare il rate di ablazione senza dover modificare i settaggi del laser, ma aumentando o diminuendo il movimento del puntale. La terza osservazione riguarda la focalizzazione e defocalizzazione del raggio per modificare il rate di ablazione senza dover cambiare la regolazione della potenza laser. E’ una tecnica che, combinata con l’accelerazione o il rallentamento del puntale, permette all’operatore di raffinare il rate di ablazione al fine di creare contorni assai levigati. La considerazione finale riguarda la soglia di ablazione sino alla quale è possibile spingersi clinicamente. Tra coloro che usano da poco il laser, molti si concentrano sulla regolazione di potenza e di quanto debba essere distante il puntale dalla superficie, a seconda di quel che vogliono fare. Non è possibile dare dei valori assoluti delle distanze in base ai parametri operativi poiché sono implicate molte variabili, che includono il tipo di puntale usato, il suo stato, il rapporto aria/acqua e la superficie che deve essere trattata. Allorché il puntale si muove verso il dente, esso raggiunge un punto in cui l’operatore può vedere quando ha inizio l’ablazione, il che fornisce una distanza massima operativa di riferimento in rapporto al corrente settaggio e al puntale usato. Ai principianti si insegna di iniziare fuori fuoco e di avvicinarsi al dente fino al punto in cui si raggiunge la soglia clinicamente percepibile dell’ablazione. Tale distanza può variare di molti millimetri a seconda dei vari parametri. Capire questo aiuta i neo utilizzatori del laser ad evitare involontari effetti di una eccessiva fluenza sulla superficie di ablazione. Altri due aspetti in merito ai rate di ablazione dello smalto sono stati trattati separatamente durante la conferenza. Questa è un’area in cui i neo utenti del laser vanno incontro a maggiore frustrazione, perché tendono ad usare movimenti di taglio rotatori con uno strumento “end cutting”. Primo perché, essendo l’ablazione laser una tecnica senza contatto, l’ingrandimento è essenziale. Secondo, perché i tassi di ablazione dello smalto sono connessi all’orientamento dell’asse lungo dei prismi di smalto in relazione al piano della superficie di ablazione. I tassi di ablazione sono maggiori del 40% quando i prismi di smalto sono abrasi di lato piuttosto che dalle estremità. Tutto questo comporta il saper capire l’orientamento dell’asse lungo dei prismi di smalto sulle diverse superfici del dente. Il culmine di tale comprensione si evince dal tempo necessario al nuovo utente, o al clinico esperto nell’uso del laser, a tagliare una “slot preparation”: un nuovo utente spesso ha bisogno di tre volte tanto il tempo necessario per completare la stessa procedura. Recenti indagini sui laser a lunghezza d’onda corta (definiti anche laser blu) ne hanno dimostrato l’efficacia nella diagnosi delle cellule cancerose. Tenendo ben presente quest’aspetto, secondo lei quale sarà lo sviluppo del laser nella pratica odontoiatrica generale in futuro? Molti dentisti interessati alla chirurgia minimamente invasiva utilizzano la fluorescenza laser nella diagnosi della demineralizzazione della struttura dentale. Grazie a queste nuove applicazioni, uno screening per il cancro diventerà efficace, a basso costo e sarà una pratica comune dell’odontoiatria. Il vero problema è che gli effetti della radiazione laser sono determinati da una frequenza specifica e, con lo sviluppo delle applicazioni, si arriverà ad una molteplicità di tecnologie difficili da assumere nel- la pratica quotidiana del dentista. Prevedo, in un futuro prossimo, l’adozione di un laser a diodo dotato di frequenze multiple, commutabili, che consentiranno ad un solo strumento di eseguire varie funzioni che richiedono frequenze differenti. Al diffondersi della tecnologia laser, i costi diminuiranno, rendendone l’uso più invitante ad un maggior numero di professionisti. Prevede che tra 10-15 anni il laser diventi uno strumento essenziale in ogni studio dentistico? Le molteplici applicazioni del laser non potranno che espandersi in futuro. Attualmente, i laser con il maggior numero di applicazioni cliniche in un’unica unità appartengono al gruppo dei laser ad Erbio: molti dentisti hanno adottato questa tecnica e le sue applicazioni sono in continua espansione. Se guardiamo a 60 anni fa, ai primi manipoli ad alta velocità, anche allora si verificò una resistenza significativa alla tecnologia ed occorsero almeno 10 anni prima che venisse accettata nella pratica. I laser hanno sperimentato un cammino più lento, soprattutto per la necessità di una tecnologia avanzata che li rendesse applicabili in campo odontoiatrico e per i costi legati alla ricerca e allo sviluppo che si riflettono sul prezzo stesso dei laser. Se tale costo diverrà accettabile, in un prossimo futuro è facile intravedere la presenza di un apparecchio laser in ogni studio. LT EMDOLA in Italia Il gruppo EMDOLA dell’Università di Roma. A settembre è iniziato presso l’Università di Parma e Sapienza di Roma il European Master Degree on Oral Laser Application. Al Master in Science, che consiste nel più alto corso di formazione post-lauream europeo in Odontoiatria Laser, sono stati inseriti otto partecipanti dell’Università Sapienza e dieci dell’Università di Parma al fine di seguirli individualmente. Conclusasi a dicembre la prima parte, che compren- deva i vari moduli sulla fisica del Laser e l’interazione con i tessuti, si prosegue a gennaio con l’applicazione del Laser in diversi settori dell’Odontoiatria. Il gruppo di Roma si è recato questo mese all’Università di Nizza (altro partecipante del Master europeo insieme all’Università di Liegi, Aachen e Barcellona) per uno stage guidato dal Prof. Rocca sull’applicazione del Laser sui tessuti duri, mentre Parma prosegue portando il corpo dei docenti da Nizza a Parma. Il gruppo EMDOLA dell’Università di Parma. Speciale 11 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition La Low Level Laser Therapy (LLLT) in Odontoiatria: nuovi orizzonti terapeutici A. Del Vecchio, G. Tenore, G. Palaia, R. Kornblit, U. Romeo Università degli Studi Roma “La Sapienza” Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche (Direttore: Prof. A. Polimeni) CLSOPD (Presidente: Prof. M.Ripari) UOC Clinica Odontostomatologica (Dirigente II: Prof. M. De Luca) Master EMDOLA (European Master Degree on Oral Laser Applications) – Roma (Direttore: Prof. U. Romeo) N ella grande maggioranza dei casi, quando si pensa alle applicazioni del laser in Odontoiatria, si fa riferimento ad interventi per così dire di tipo “chirurgico”, cioè alla possibilità del laser di rimuovere quantità più o meno ampie di tessuto, duro o molle, a seconda delle diverse lunghezze d’onda allo scopo di: eliminare neoformazioni, rimodellare tessuti gengivali, asportare tessuto dentario cariato, eseguire brecce ossee. Il tutto si basa sull’effetto fototermico del laser che, interagendo con i tessuti bersaglio, ne determina la vaporizzazione. Ma il laser non è solo questo. Riducendo le energie applicate è possibile ottenere effetti terapeutici rigenerativi o biostimolativi che costituiscono gli obiettivi di quella che viene comunemente chiamata Low Level Laser Therapy (LLLT). Le possibilità terapeutiche del laser a bassa emissione energetica sono state studiate a partire dagli anni Sessanta ed il pioniere in questo campo fu lo studioso ungherese Endre Mester, che studiò l’applicabilità di questi laser nella guarigione delle ferite. Molta parte degli studi condotti sui laser terapeutici restò però confinato a lungo oltre la cosiddetta Cortina di Ferro e non sono stati conosciuti dalla letteratura scientifica occidentale fino agli inizi degli anni Novanta, quando la comunicazione scientifica del mondo ormai unificato permise la libera circolazione dei risultati ottenuti dagli studiosi dell’Est Europeo nel corso di oltre tre decenni. Questo ha determinato un fenomeno abbastanza singolare nell’ambito della letteratura scientifica mondiale; infatti, gli studi scientifici sulla LLLT sono partiti dalle scuole europee per poi giungere negli Stati Uniti e non viceversa, come spesso avviene in Medicina e Odontoiatria. La letteratura scientifica americana sui laser terapeutici parte quindi con quasi due decenni di ritardo su quella europea e solo nel febbraio del 2002 un laser terapeutico, il MicroLight 830, ha ottenuto l’approvazione della FDA per il trattamento della sindrome del tunnel carpale. I principi su cui si basa la LLLT sono legati all’interazione della luce laser che, grazie alle bassissime fluenze applicate, non determina né ipertermia, né effetti collaterali, giungendo direttamente ai costituenti cellulari e promuovendo effetti benefici quali guarigione tissutale e analgesia, ovvero ottimizzando la risposta immunitaria e riducendo gli edemi loco regionali. L’effetto della LLLT su tessuti e cellule irradiati è duplice: un effetto diretto, per assorbimento cellulare dei fotoni, ed uno indiretto, mediato dai fenomeni biochimici indotti dai fotoni sui tessuti. Gli effetti benefici della LLLT sono stati valutati in diversi comparti cellulari: dalla proliferazione fibroblastica, che favorisce la rigenerazione tissutale e la cicatrizzazione, alla produzione osteoblastica, che implementa le capacità di osteointegrazione implantare, alla stimolazione delle cellule immunocompetenti, che ha impatto benefico in molti quadri clinici autoimmuni, alla produzione locale di endorfine, che ha effetti analgesici, fino alla rigenerazione nervosa, che viene studiata nel trattamento di disordini di tipo neuropatico (Walsh 1997). In primo luogo va detto che non tutti i laser possono essere utilizzati per la LLLT. Infatti, al fine di ottenere un’azione di tipo terapeutico, è necessario impiegare laser che abbiano una lunghezza d’onda compresa tra i 600 nm ed i 1400 nm, in quella che viene comunemente definita “finestra terapeutica” (fig 1). Questo vasto range di lunghezze d’onda è lontano dai picchi di assorbimento di aminoacidi, proteine, melanina ed emoglobina, poste al di sotto dei 600 nm, e dell’acqua, di molto superiore ai 1400 nm. In particolare, la luce rossa agisce direttamente sulle cellule, ove è assorbita a livello dei citocromi mitocondriali, veri e propri cromofori intracellulari, che agiscono innescando una serie di processi biochimici che si traducono, in ultima analisi, nell’aumento della produzione intracellulare di ATP, elemento cardine del metabolismo delle cellule. La luce infrarossa è invece assorbita selettivamente dalle proteine di membrana ed C M Y CM MY CY CMY K Fig. 1: Le lunghezze d’onda tra i 600 nm ed i 1400 nm costituiscono la cosiddetta “finestra terapeutica”. influenza specificamente la proliferazione cellulare. permeabilità cellulare. Altro Sulla base di queste premesparametro essenziale all’otteni- se biologiche e di alcuni studi mento di un risultato di tipo te- presenti a livello della letterarapeutico è la fluenza, che deve tura internazionale, sono stati essere compresa tra 0,001 e 10 recentemente intrapresi dalla J/cm², al di fuori dei quali gli Scuola Romana, presso l’Unità effetti biostimolativi non hanno Operativa Complessa di Clinica luogo, anzi vengono sostituiti da colonna.pdf effetti delOpallis tutto mezza contrari a quelli 13-01-2009 10:36:21 LT pagina 12 desiderati, fino al blocco della 12 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 LT pagina 11 Odontostomatologica del Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche dell’Università La Sapienza di Roma, diversi protocolli di ricerca miranti a valutare le possibilità offerte dalla LLLT nel trattamento e nella gestione di diversi quadri clinici del distretto oro-maxillo-facciale. Il laser impiegato in questi protocolli di ricerca è il LUMIX 2 (Prodent Italia), un soft laser a doppia lunghezza d’onda; si tratta in pratica di un doppio diodo che emette a 650 nm e a 910 nm, sia nel visibile che nel vicino infrarosso. Questo consente una duplice azione, in profondità ed in superficie, mirante ad ampliare la gamma di opzioni tera- peutiche disponibili. Uno di questi protocolli di ricerca, ancora in fase di completamento, riguarda la LLLT nel trattamento della cosiddetta Sindrome della Bocca Bruciante (BMS), patologia complessa e di difficile inquadramento etiopatogenetico, che attualmente è ritenuta di probabile genesi neurologica (Lauria et al 2005). I risultati preliminari di questo studio pilota sono stati presentati in anteprima al Congresso Laser Florence (Del Vecchio, Romeo, Gaeta, Maggiore, 2008) svoltosi l’ottobre scorso a Firenze. Dodici casi sui 15 facenti parte di questo studio pilota hanno dimostrato una buona risposta al trattamento, con riduzione significativa della sintomatolo- Fig. 2: Applicazione del laser terapeutico in un soggetto affetto da BMS. Fig. 3: Applicazione del laser in un caso di osteonecrosi da bisfosfonati. gia algica, soprattutto nei valori massimi, già dopo i primi cicli di trattamento (fig. 2). Lo studio, tuttora in corso, come previsto nella fase di progettazione si è trasformato, dopo questa prima apertura, in un’esperienza di tipo multicentrico, cui hanno aderito altri centri universitari. L’ampliamento del numero dei casi studiati, nonché l’allargamento dei parametri valutati, potranno dare delle risposte sicuramente più significative al fine di confermare o meno gli interessanti riscontri preliminari. Altro campo applicativo in fase di studio da parte del nostro gruppo, concerne la valutazione degli effetti della LLLT nell’osteonecrosi da bisfosfonati. Come già riportato in letteratura, i laser “chirurgici”, quali ad esempio quelli ad Erbio, hanno dimostrato dei risultanti interessanti sulla guarigione della ferita chirurgica determinata dal laser al fine di eliminare l’osso necrotico (Vescovi et al 2008). Nel caso dei soft-laser viene sfruttata l’azione antalgica della LLLT (fig 3); le prime esperienze denotano risultati interessanti con notevole riduzione della sintomatologia da parte di questi pazienti, duramente provati da un quadro clinico dai caratteri estremamente devastanti. Dal punto di vista sperimentale è invece in procinto di partire un protocollo di studio sulle potenzialità di biostimolazione ossea periimplantare con LLLT. Gli effetti benefici di questo tipo di trattamento sull’osso periimplantare sono stati descritti in letteratura da diversi Autori (Khadra et al 2004; Jakse et al 2007), che hanno dimostrato una notevole riduzione dei tempi di integrazione ossea degli impianti inseriti in animali da esperimento dopo l’esposizione del sito implantare ad irradiazione con laser a basse energie. Anche in questo caso si tratta di un protocollo di ricerca multicentrico cui aderiscono diverse scuole universitarie nazionali; la novità, rispetto ad esperienze analoghe presenti in letteratu- ra, sta principalmente nella metodica applicativa e nel laser a doppio diodo, che nel progetto di studio dovrebbe ridurre i cicli di irradiazione, consentendo una maggiore applicabilità del trattamento sia per l’odontoiatra, sia per il paziente. Un panorama decisamente vasto che apre all’odontoiatra nuovi orizzonti terapeutici molto interessanti soprattutto nell’ottica che vede la professione del futuro sempre più affiancata dal laser che, ultimo arrivato, si è rapidamente affermato come ausilio imprescindibile della nostra pratica quotidiana. Bibliografia 1. Walsh LJ The current status of low level laser therapy in dentistry. Part 1. Soft tissue applications Ausl Dent J.; 1997; 42(4); 247-54. 2. Lauria G, et al: Trigeminal small-fiber sensory neuropathy causes burning mouth syndrome; Pain; 2005; 115; 332-7; 3. Del Vecchio A, Romeo U, Gaeta GM, Maggiore C. The Low Level Laser Therapy In The Treatment Of Burning Mouth Syndrome. A Pilot Study. Lasers Med Sci.; 2008; 23 (Suppl. 1). 4. Khadra M, Rønold HJ, Lyngstadaas SP, Ellingsen JE, Haanæ HR. Low-level laser therapy stimulates bone-implant interaction: an experimental study in rabbits. Clin Oral Impl. Res. 2004; 15; 32532. 5. Jakse N, Payer M, Tangl S, Berghold A, Kirmeier R, Lorenzoni M. Influence of low-level laser treatment on bone regeneration and osteointegration of dental implants following sinus augmentation. Clin Oral Impl. Res.; 2007; 18; 317-24. 6. Vescovi P, Merigo E, Manfredi M, Meleti M, Fornaini C, Bonanini M, Rocca JP, Nammour S. Nd:YAG laser biostimulation in the treatment of bisphosphonate-associated osteonecrosis of the jaw: clinical experience in 28 cases. Photomed Laser Surg. 2008 Feb;26(1):37-46. LASER TRIBUNE Opallis doppia colonna.pdf 10:42:24 Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Utilizzo del laser Nd:YAG per il trattamento delle lesioni vascolari del cavo orale Maddalena Manfredi, Carlo Fornaini, Elisabetta Merigo, Marco Meleti Alessandro Ripasarti, Rebecca Guidotti, Paolo Vescovi Ambulatorio di Patologia e Chirurgia Orale Laser Assistita Sezione di Odontostomatologia (Dir. Prof. Silvia Pizzi) CLSOPD (Presidente Prof. Mauro Bonanini) EMDOLA (European Master Degree on Oral Laser Applications) (Dir. Prof. Paolo Vescovi) Università degli Studi di Parma L Speciale 13 13-01-2009 a classificazione introdotta nel 1996 dall’ISSVA (International Society for the Study of Vascular Anomalies) sulla base di quelle precedentemente utilizzate (Mulliken e Glowacki)(1-3), ha definito l’esistenza di due grandi categorie di lesioni vascolari: 1) gli emangiomi e 2) le malformazioni vascolari propriamente dette (Tabella 1). In particolare, gli emangiomi tendono a fare la loro comparsa alla nascita, o a poche settimane da essa, proliferano nei mesi successivi e tendono a scomparire durante la crescita. Queste neoplasie benigne possono interessare anche la regione della testa e del collo. Clinicamente si manifestano come chiazze a margini irregolari ben demarcati, dal colorito variabile (rosso-violaceo) che possono apparire piatte, rilevate (a crescita esofitica) o come forme miste. Sono state osservate diverse fasi di evoluzione di queste neoplasie: quella proliferativa (9-12 mesi di vita), caratterizzata da un aumento della proliferazione delle cellule endoteliali, quella involutiva (5-8 anni di età), dove si assiste ad un’iniziale maturazione dei vasi sanguigni e diminuzione dell’attività cellulare, ed una fase definita come involuta, dove si osserva la completa maturazione della lesione vascolare. Le malformazioni vascolari propriamente dette invece (di tipo capillare, arterioso, venoso, linfatiche o combinate) sono definite come proliferazioni di natura congenita o acquisita, derivanti da disordini dell’embriogenesi, con scarsa tendenza alla regressione spontanea ma con la tendenza ad aumentare con la crescita corporea. Clinicamente possono presentarsi in maniera differente: in genere le forme capillari, più comuni, colpiscono cute o mucose (detti anche angiomi piani) e si presentano come chiazze di colore via via più scuro con il passare dell’età, da rosa pallido a violaceo; le telangectasie invece sono piccole ectasie dei vasi sanguigni con morfologia lineare, puntiforme o arborizzata(1-3). Nel caso di malformazioni linfatiche del distretto maxillo-facciale si tratta di solito di forme extra-tronculari, in genere di natura cistica, che possono rappresentare un problema di difficoltà respiratoria per la compressione delle vie aeree superiori. La diagnosi di emangioma è essenzialmente clinica, basata sulle caratteristiche della lesione e sulla sua storia naturale. Gli esami strumentali tuttavia sono utili presidi di valutazione delle dimensioni e profondità della lesione e della sua emodinamica, in particolare l’ecocolordoppler, soprattutto durante la fase proliferativa. La RMN viene riservata, nel caso degli emangiomi del distretto maxillo-facciale, a lesioni di notevoli dimensioni per il possibile coinvolgimento delle vie aeree o per possibili anomalie cerebrali e vascolari associate (PHACE). La gestione degli emangiomi prevede una fase di osservazione clinica delle lesioni, dato che molte di queste tendono ad una involuzione spontanea nel tempo, in genere con completa restituito ad integrum della lesione. Nel 20-40% dei casi si osserva Tabella 1 Classificazione delle anomalie vascolari (ISSVA, 1996) Emangiomi immaturi Tuberosi Sottocutanei Misti Malformazioni vascolari propriamente dette Capillari Venose Artero-venose Linfatiche Complesse e/o sistemiche invece una guarigione con cicatrici distrofiche e/o discromiche: in questi casi il trattamento può essere di tipo chirurgico, tuttavia spesso l’estensione e la presenza di lesioni in aree estetiche condiziona tale procedura. È inoltre descritto l’utilizzo di altre tecniche come la crioterapia, l’embolizzazione selettiva, la cauterizzazione, la terapia steroidea, che possono essere utilizzate in combinazione tra loro. Il trattamento delle malformazioni vascolari è variabile e strettamente legato al tipo di patologia e alla sede interessata. Essenziale è stabilire la diagnosi corretta del tipo di malformazione: nel caso di quella capillare il protocollo prevede una semplice valutazione clinica; l’utilizzo di altre tecniche diagnostiche ha la funzione di distinguerle da quelle di altra natura o di valutarle nel contesto di sindromi complesse o sistemiche (S. Sturge-Weber, displasie venose o arterovenose). Nel caso di sospetto di malformazioni artero-venose, arteriose o linfatiche, l’ecocolordoppler è fondamentale per valutare l’estensione delle lesioni, l’architettura e l’emodinamica. Utile risulta anche l’utilizzo di una angio-TC multistrato per il sospetto di malformazioni che coinvolgano distretti ossei. Nel caso di malformazioni arteriose o artero-venose, l’angiografia consente una valutazione non solo dell’architettura, ma anche dell’emodinamica della lesione, mentre in quelle venose evidenzia con difficoltà e solo tardivamente i laghi venosi. Attraverso una RMN, infine, è possibile completare il quadro diagnostico per la valutazione della malformazione rispetto al distretto di localizzazione, in particolare con le strutture limitrofe (3-4). L’introduzione di nuove tecnologie, come quella del laser, ha consentito di poter ampliare il trattamento delle lesioni vascolari in genere, anche in condizioni non particolarmente favorevoli alla chirurgia convenzionale. In particolare le lunghezze d’onda che presentano bassa affinità per l’acqua ed alta affinità per l’emoglobina, come il laser a diodi (810-830 nm) ed il laser a Nd:YAG (1064 nm), consentono una penetrazione C M Y CM MY CY CMY K LT pagina 14 14 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Fig. 1 Fig. 2 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 5 Fig. 6 Fig. 8 Fig. 9 PAGINAPUBBUNIVERSITA2009.pdf 19/11/2008 9.42.13 Fig. 7 LT Università degli Studi di Firenze organizza i seguenti corsi per l’Anno Accademico 2008 - 2009 8 EDIZIONE: A Utilizzo del laser e delle nuove tecnologie nel trattamento dei tessuti duri e molli, orali e periorali I corsi si terranno presso: CLINICA ODONTOIATRICA Via del Ponte di Mezzo, 46/48 50127 FIRENZE Tel: 055-354265 Fax: 055-321144 Per scaricare i moduli di iscrizione: www.med.unifi.it / www.aiola.it C M Y CM MY CY Per informazioni ed iscrizioni: Ufficio Corsi di Perfezionamento POLO BIOMEDICO (Settore Post-Laurea, Plesso Didattico) Viale Morgagni,40 -50134 FIRENZE (LUN-MER-VEN, 9,00-13,00; MAR-GIO 15.00 - 16.00) Tel: 055.4598776/772 Fax: 055.4598928 [email protected] 13 -14 Marzo / 2-3-4 Aprile / 15 - 16 Maggio 12 - 13 Giugno / 17 - 18 - 19 Settembre 2009 Finalità del corso: Far conoscere agli odontoiatri ed ai medici chirurghi le caratteristiche della luce del laser e la sua possibilità di utilizzo in campo diagnostico e terapeutico. Durata del corso: Totale 85 ore: 60 ore di didattica teorica e 25 ore di esercitazioni pratiche. Costo del corso: € 2.000,00 Posti disponibili: 80 (iscrizioni secondo ordine cronologico) Criteri per l’accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia con abilitazione all’Odontoiatria; Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria. Ecm richiesti precedenti edizioni: In collaborazione con: ECM a 7 edizione 50 CMY K DIRETTORE DEI CORSI Prof. Luca Giachetti Dipartimento di Odontostomatologia dell’Università degli Studi di Firenze 3 A EDIZIONE: Utilizzo delle nuove tecnologie in Odontoiatria e Igiene Dentale: Ozono e Laser 13 -14 Marzo / 2-3-4 Aprile / 15 - 16 Maggio 2009 REFERENTE : Dott. Maurizio Maggioni Tel: 335-6790083 [email protected] Finalità del corso: Far conoscere agli odontoiatri ed agli igenisti dentali l’utilizzo delle nuove tecnologie come l’ozonoterapia e l’utilizzo delle diverse lunghezze d’onda dei laser. Durata del corso: Totale 60 ore: 45 ore di didattica teorica e 15 ore di esercitazioni pratiche. Costo del corso: € 1.000,00 Posti disponibili: 50 (iscrizioni secondo ordine cronologico) Criteri per l’accesso: Laurea in Medicina e Chirurgia con abilitazione all’Odontoiatria; Laurea in Odontoiatria e Protesi dentaria; Laurea in Igiene Dentale. Ecm richiesti precedenti edizioni: ECM 2 a edizione 44 In collaborazione con: pagina 13 efficace nei tessuti (4-5 mm), determinando un’azione di riscaldamento e coagulazione anche a distanza (7-10 mm), con conseguente fotocoagulazione a carico dei vasi sanguigni. Alcuni autori(5) hanno descritto la possibilità di indurre una “disidratazione forzata con conseguente fotocoagulazione della lesione vascolare” attraverso l’irradiazione della luce laser a distanza di circa 2-3 mm da essa, spostandosi con un movimento continuo della fibra ed evitando di mantenerla nello stesso punto troppo a lungo (510 secondi di esposizione). La disidratazione si manifesta con uno sbiancamento della lesione, che tende anche a raggrinzirsi. In caso di lesioni estese e profonde può essere necessario ripetere tale esposizione in più sedute(5). Il trattamento laser può essere preceduto da anestesia locoregionale o, nel caso di piccoli angiomi, la sola applicazione topica di gel anestetici 5 minuti prima rende possibile la procedura (5-6). È stato inoltre suggerito di iniziare l’irradiazione con queste lunghezze d’onda a maggior distanza dalle lesioni (2-3 cm) per poi avvicinarsi maggiormente ad esse, sempre con movimento continuo, favorendo così un’azione antalgica sui tessuti trattati. Utilizzando dunque queste indicazioni della letteratura, sono state trattate lesioni vascolari del cavo orale presso l’Unità di Patologia e Chirurgia Orale Laser Assistita, Sezione di Odontostomatologia, dell’Università di Parma. In particolare, il primo caso ha coinvolto un paziente di sesso maschile, di anni 68, affetto da un emangioma rilevato del labbro inferiore, presente in sede da anni, con tendenza al sanguinamento (Fig. 1). Il paziente è stato trattato con un’unica applicazione laser Nd:YAG (Fotona, Slovenia; 2 W, 20 Hz) a distanza di 2-3 mm dal tessuto affetto dalla patologia: durante l’applicazione si evidenzia la disidrazione forzata della lesione, che comincia a diventare bianca (Fig. 2-3). Date le sue dimensioni, l’applicazione laser è stata preceduta da anestesia loco-regionale. Come già detto, la fibra laser non deve rimanere a contatto con il tessuto e non deve mai restare ferma troppo a lungo in un solo punto, per evitare danni a carico dei tessuti profondi. Il trattamento termina quando l’intera lesione appare completamente bianca e piatta (Fig. 4-5). La guarigione avviene in circa 2 settimane, con la comparsa di un’area fibrinosa iniziale (Fig. 6: controllo ad 1 settimana; Figg. 7-8: controllo a 3 settimane). Il secondo caso mostra una lesione della regione retrocommessurale (Fig. 9), facilmente soggetta al traumatismo masticatorio. L’area affetta è stata trattata con l’applicazione di gel anestetico topico circa 5 minuti prima dell’irradiazione, eseguita anch’essa con laser Nd:YAG (Fotona, Slovenia; 2 W, 20 Hz) a distanza dapprima di alcuni mm per poi raggiungere la distanza di induzione della fotocoagulazione, 2-3 mm (Fig. 10-11). Anche in questo secondo caso una sola seduta ha determinato la completa disidratazione (Fig. 12) e scomparsa della lesione a distanza di 3 settimane (Fig. 13). Il trattamento laser delle lesioni vascolari delle mucose orali attraverso la tecnica della fotocoagulazione con disidratazione forzata, visto come alternativa alle convenzionali metodiche, consente di poter trattare patologie anche di dimensioni estese con un buon risultato, soprattutto in aree estetiche, spesso con la sola applicazione di agenti anestetici topici. Inoltre, la possibilità di evitare la sutura in associazione all’ottimo controllo dell’emostasi ed LT pagina 15 Speciale 15 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Fig. 10 LT Fig. 11 Fig. 12 Fig. 13 pagina 14 il risultato estetico ottenibile, determinano il successo della tecnica con un buon indice di gradimento anche da parte del paziente. L’utilizzo di scale analogiche visive per la valutazione della sintomatologia dolorosa post-operatoria ha inoltre dimostrato nella nostra esperienza, così come anche riportato dalla letteratura, una riduzione del discomfort post-chirurgico da parte dei pazienti trattati con terapia laser in rapporto a quelli operati con tecniche tradizionali, con una bassa incidenza di complicanze post trattamento. Da questi dati preliminari dunque è auspicabile la valutazione con studi a larga scala per poter confermare il ruolo della terapia laser per il trattamento delle lesioni vascolari del distretto orale. Bibliografia 1. Enjolras O, Mulliken JB. Vascular tumors and vascular malformations (new issues). Adv Dermatol 1997;13:375-423. 2. Mulliken JB, Glowacki J. Hemangiomas. Vascular malformations in infants and children: a classification based on endothelial characteristics. Plast Reconstr Surg 1982;69:412422. 3. Baraldini V, Coletti M, Cigognetti F, Vercellio G. Haemostatic squeezing and purse-string sutures: optimising surgical techniques for early excision of critical infantile haemangiomas.J Pediatr Surg. 2007 Feb;42(2):3815. 4. Eivazi B, Ardelean M, Berlien H-P, Cremer H, Elluru R et al. Update on hemangiomas and vascular malformations of the head and neck. Eur Arch Otorhinolaryngol 2009;266:187-197. 5. Angiero F, Benedicenti S, Romanos GE, Crippa R. Treatment of hemangioma of the head and neck with diode laser and forced dehydration with induced photocoagulation. Photomed Las Surg 2008;26:113-118. 6. Bradley PF. A review of the use of the Nd:YAG laser in oral and maxillofacial surgery. Br J Oral maxillofac Surg 1997;35:26-35. 190.000 SIAMO IL PRIMO PRODUTTORE DI IMPLANTOLOGIA IN ITALIA. impianti prodotti e posizionati nel 2008 Più del doppio rispetto alla seconda realtà del settore. 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Il pedodontista attua differenti tecniche ed approcci con il bambino che devono modellarsi sul tipo di personalità del piccolo paziente. Per tale motivo è importante che il professionista conosca le fasi di sviluppo del linguaggio, dell’intelletto, della coordinazione dei movimenti e della personalità del bambino. Esistono numerose metodiche comportamentali per vincere l’ansia del piccolo paziente e, di sicuro, quella applicabile in tutte le fasce dello sviluppo e nei diversi temperamenti è la tecnica del Tell-Show-Do (informaremostrare-fare). È una delle tecniche di ap- Fig 1: La fase “Show “: la dimostrazione al bambino del funzionamento del fascio della luce Laser. Fig. 2: La visibilità e il controllo dell’ablazione della carie a distanza con il laser ad Erbio. a proccio pedodontico più efficaci ed è caratterizzata dalla spiegazione (Tell) preliminare al piccolo paziente del funzionamento dello strumentario e delle sensazioni che potrebbe provare, utilizzando dei termini che risultino comprensibili ed accettabili psicologicamente dal bambino; successivamente dal mostrare (Show) come la strumentazione agisce, ed infine dalla dimostrazione (Do) pratico–clinica di quanto detto precedentemente... Tutto ciò è importante non solo per la riuscita del trattamento stesso, ma anche per non creare futuri pazienti odontofobici. La teoria del Tell-Show-Do considera da una parte il rifiuto del bambino della sorpresa e dell’inganno e dall’altra la suggestionabilità del piccolo paziente al fine di una corretta individuazione delle sensazioni che sta provando. La tecnologia laser applicata a distanza (no touch treatment) utilizza un puntatore sotto forma di un fascio di luce rossa per guidare l’operatore. Nei più piccoli, ma non solo, il ricordo è frutto di una rielaborazione emotiva molto personale degli eventi, che subisce sia condizionamenti interni che esterni (influenze genitoriali). L’istinto di protezione nei confronti dei propri figli da parte di genitori che hanno subito un’esperienza odontoiatrica ne- b gativa, si traduce in una trasmissione delle proprie paure ed angosce. I trattamenti con il laser, ancora poco conosciuti, da una parte non richiamano nella memoria un’esperienza negativa e dall’altra, non assomigliando a nessun’altra strumentazione medica conosciuta, evitano di creare uno stato emotivo negativo e forniscono la possibilità di informare e dimostrare senza creare condizionamenti. La tecnologia laser sottoforma di un fascio di luce laser da applicare a distanza sui tessuti può dare un vantaggio addizionale nella tecnica Tell-ShowDo. Nella memoria del piccolo paziente, la luce rossa del laser ricorda uno dei giocattoli spaziali, tanto amati dai bambini e, come già menzionato in precedenza, certamente non somiglia ad uno strumento curativo. Tale tecnologia, dimostrata durante la fase dello Show, viene per questo motivo accettata positivamente da parte del piccolo paziente, che permette di applicarla nella fase successiva, ovvero quella chiamata Do. In alcuni casi, però, attraverso il paragone con uno dei giocattoli spaziali, la luce potrebbe essere immaginata come raggio che distrugge ciò che colpisce, creando uno stato di agitazione dopo la fase dello Show, apportando dunque una difficoltà maggiore nella fase del Do. LA CARIE DENTALE Fig. 3: L’ablazione dello strato della dentina infetta dell’ 84 con laser ad Erbio: a) prima; b) dopo; c) otturazione completata. Ancora oggi la patologia orale più frequente in età evolutiva è la carie dentale. Questa malattia batterica può portare fino alla distruzione della corona del dente, con tutte le sue conseguenze. Trattandosi di denti decidui che hanno una dimensione più ridotta rispetto a quelli permanenti (per esempio lo spessore dello smalto è circa di 1 mm rispetto a una media di 2-2,5 mm c Fig. 4: Frenulectomia con diverse lunghezze d’onda: a)Nd:YAG; b) Er:YAG; c)CO2. di quelli permanenti) questa distruzione potrebbe avvenire in breve tempo. Inoltre, i denti permanenti, nei primi anni di vita in bocca, hanno una camera pulpare più ampia rispetto a quel che sarà negli anni successivi con la deposizione della dentina secondaria. Considerando il rapporto smalto-dentina/polpa nei primi anni di vita dei denti permanenti, la carie dentale potrebbe avvicinarsi velocemente al tessuto pulpare, con tutte le relative conseguenze. L’approccio alla cura della carie in età evolutiva è minimamente invasiva e ha lo scopo principale della massima conservazione del tessuto dentale sano, attraverso l’utilizzo di tutte le informazioni e le tecniche disponibili: prevenzione, valutazione del rischio della carie, accurata diagnosi della stessa, procedura tecnica di restaurazione con minor perdita possibile di tessuto, ecc. Avendo l’Odontoiatria Minimamente Invasiva l’obiettivo di eliminare la malattia infettiva, la dentina cariata si divide in due strati: quello della dentina infetta, che è morbida e amorfa, altamente contaminata da batteri con il collagene denaturato, e quello sottostante di dentina affetta che è meno carica di bat- teri, parzialmente demineralizzata con la matrice del collagene intatta, conservando per cui la potenzialità di remineralizzazione. L’Odontoiatria Minimamente Invasiva prevede esclusivamente la rimozione della dentina infetta, lasciando in sito quella affetta. Il laser ad Er:YAG, unica lunghezza d’onda attualmente applicabile sui tessuti duri, si è dimostrato, come documentato in molteplici lavori, sicuro ed efficace per la rimozione della carie dentale. Avendo uno spot ablativo di circa 0,8 mm di diametro, riesce a rimuovere delle superfici di diametro inferiore a 0,8 mm, conservando il tessuto sano dentale così prezioso in dentatura decidua e mista per i motivi sopra menzionati. Per di più con il laser ad Erbio la visibilità e il controllo della rimozione del tessuto cariato permettono di risparmiare il tessuto affetto, mantenendo così uno dei requisiti più importanti dell’Odontoiatria Minimamente Invasiva. Vantandosi della proprietà decontaminante del laser, descritta in tantissimi lavori, ci assicuriamo la riduzione della carica batterica nello strato LT pagina 17 Speciale 17 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Bibliografia 1. Cavalcanti BN,Lage-Marques JL,Rode SM. Pulpal temperature increases with Er:YAG laser and high-speed handpieces. J Prosthet Dent. 2003 Nov;90(5):447-51. 2. Cozean C, Arcoria CJ, Pelagalli J, Powell GL. Dentistry for the 21st century? Erbium:Yag laser for teeth. J Am Dent Assoc1997; 128:1080-1087. 3. Delmé KI, De Moor RJ. Scanning electron microscopic evaluation of enamel and dentin surfaces After Er:YAG laser preparation and laser conditioning. Photomed Laser Surg 2007; 25:393-401. LT pagina 16 della dentina affetta, riducendo le complicazioni postoperatorie. La superficie dentinale, dopo l’irraggiamento con il laser ad Erbio, si presenta senza lo smear layer, con i tubi dentinali aperti per una maggiore ritenzione del materiale composito, con la creazione dei zaffi di resina nei tubi dentinali. Ritenzione assai importante quando si tratta del rimanente tessuto dentale dei denti decidui, già di per sé di piccole dimensioni, disponibili per la ritenzione del materiale dell’otturazione. LA CHIRURGIA DEI TESSUTI MOLLI Per quanto riguarda la chirurgia dei tessuti molli, in età evolutiva uno dei più frequenti interventi è la chirurgia del frenulo e l’opercolectomia dei denti inclusi. Attualmente vengono utilizzate cinque lunghezze d’onda per questi trattamenti: Er:YAG, CO2, Diodi, Nd:YAG, KTP. Con i primi due l’energia assorbita dalle molecole d’acqua rimane in superficie, mentre con gli altri tre l’energia assorbita dall’emoglobina penetra nei tessuti in profondità per circa 3-5 mm. Ognuna di queste lunghezze d’onda ha dei vantaggi e svantaggi ed è a scelta del professionista utilizzare uno o l’altro tra questi tipi di laser nella chirurgia Pedodontica. Va poi ricordato che, trattandosi di bambini, è difficile tenerli fermi a lungo: si muovono continuamente e non tollerano procedure terapeutiche troppo lunghe. I bambini si spaventano alla vista anche solo di un goccia di sangue ed inoltre reagiscono negativamente alla sensazione di una parte “addormentata” della bocca, una sensazione che li angoscia e li spaventa. Con la tecnologia laser si può effettuare la chirurgia con un minimo o una totale assenza di sanguinamento, in tempi ridotti e utilizzando una quantità minima di anestetico, a tutto a vantaggio del piccolo paziente.Per di più la chirurgia con il laser, che sia di una lunghezza d’onda o un’altra, come documentato in tantissimi articoli, risponde a molti requisiti della Chirurgia Minimamente Invasiva: l’utilizzo di un solo strumento, minimo trauma dei tessuti trattati, campo operatorio ristretto, assenza di sutura, tutto ciò con minima complicazione infettiva e infiammatoria post intervento, in tempi veloci di guarigione tessutale e con un minimo di disconfort post operatorio. 4. Freitas PM, Navarro RS, Barros JA,Eduardo CP. The use of laser for cavity preparation:An SEM evaluation. Microsc. Res. Tech. 2007; 70:803-808. 5. Geraldo-Martins VR,Tanji EY,Wetter NU,Nogueira RD,Eduardo CP. Intrapulpal temperature during preparation with the Er:YAG laser: an in vitro study. Photomed Laser Surg. 2005; Apr;23(2):1826. NobelReplace 6. Kornblit R,Trapani D,Bossu M, Muller-Bulla M, Rocca J.P.,Polimeni A. The use of Er:YAG laser for caries removal in Paediatric Patients following Minimally Invasive Dentistry Concepts. Eur J.Paediatric Dentistry 2008; Jun 9(2):81-7. Il sistema implantare più utilizzato al mondo* 7. Matsumoto K,Wang X, Zhang C,Kinoshita J. Effect of a novel Er:YAG laser in caries removal and cavity preparation: a clinical observation. Photomed Laser Surg. 2007 Feb;25(1):8-13. Connessione interna trilobata per protesi accurate e sicure Sistema di codice colore per semplificare l’uso e consentire un’identificazione rapida e precisa dei componenti 8. Brostek AM, Bochenek AJ, Walsh LJ. Minimally invasive dentistry: a review and update. Shangai Kou Qiang Yi Xue. 2006 Jun;15(3):225-49. 9. Ericson D, Kidd E, McComb D, Mjor I, Noack MJ. Minimally Invasive Dentistry – concepts and techniques in cariology. Oral Health Prev Dent. 2003;1(1):59-72. Superficie TiUnite® e Groovy™ per una migliore osteointegrazione 10.Folwaczny M, Aggstaller H, Mehl A, Hickel R. Removal of bacterial endotoxin from root surface with Er:YAG laser. Am J Dent. 2003 Feb;16(1):35. 13.Schoop U, Kluger W, Moritz A, Nedjelik N, Georgopoulos A, Sperr W. Bactericidal effect of different laser systems in the deep layers of dentin. Lasers Surg Med. 2004;35(2):111-6. 14.Kornblit R., Bossu M, Mari D, Rocca J.P., Polimeni A. Enamel and Dentine of Deciduous Teeth Er:YAG Laser prepared: a SEM study. Eur J.Paediatric Dentistry in press. Codifica con codice colore: un protocollo di fresatura step-by-step per procedure chirurgiche predicibili Design dell’impianto che riproduce la forma delle radici del dente naturale © Nobel Biocare 2009 11.Liu JF, Lai YL, Shu WY, Lee SY. Acceptance and efficiency of Er:YAG laser for cavity preparation in children. Photomed Laser Surg. 2006 Aug;24(4):489-93. 12.Panetta F, Dall’Oca S, Nofroni I, Quaranta A, Polimeni A, Ottolenghi L. Early childhood caries. Oral health survey in kindergartens of the 19th district in Rome. Minerva Stomatol. 2004 NovDec;53(11-12):669-78. TM I FARC A I N ® VIE ‘IDS L L A VISITA 2009 Marzo 4 – 28 ania rm e Data: 2 G , ia : Colon ata D-E tr n E Luogo i, ss – 641 Congre 90/A91 A # Centro .1 so 4 o s it re s g In isita il Stand: ttagli v riori de e lt u r e Pe gne.d ds-colo www.i * Fonte: Millennium Research Group Versatilità, facilità d’uso e predicibilità iniziale ottimale. Inoltre, è un sistema Nobel Biocare è leader mondiale nelle sono le qualità che hanno permesso a NobelReplace™ Tapered di affermarsi come sistema implantare più diffuso che si evolve per rispondere alle esigenze chirurgiche e ricostruttive di medici e pazienti: dalle protesi per soluzioni estetiche innovative basate sull’evidenza. al mondo.* NobelReplace™ Tapered è un sistema implantare in due pezzi per singoli denti alle soluzioni multiple più avanzate. Grazie all’esclusiva flessibili- Per ulteriori informazioni, contattare un rappresentante Nobel Biocare al numero applicazioni generali, che consente di svolgere procedure chirurgiche su osso morbido e compatto, a una e due fasi, ottenendo costantemente una stabilità tà e all’ampia varietà di applicazioni offerte, NobelReplace™ Tapered è la soluzione ideale sia per i nuovi utenti, sia per gli odontoiatri esperti. +39 039 683 61 (Italia) o visitare il sito Web Nobel Biocare. www.nobelbiocare.com/nobelreplace 18 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Laser e nuove tecnologie: prospettive per il futuro degli studi odontoiatrici Andrea Correggioli*, Elena M. Forini**, Maurizio Maggioni*** * Odontoiatra, libero professionista in Ferrara, perfezionato in laser-terapia all’Università di Firenze ** Esperta in Biostatistica presso servizio statistica, azienda ospedaliero-universitaria di Ferrara *** Professore a contratto in chirurgia speciale odontostomatologica e coordinatore dei corsi di perfezionamento in laser ed ozonoterapia dell’Università di Firenze I l questionario, in forma anonima, è stato distribuito a 160 studi odontoiatrici su tutto il territorio italiano. Hanno aderito all’indagine 40 ambulatori, di cui 22 del nord Italia, 7 del centro e 11 del sud. Il questionario è costituito da 12 domande che valutano la propensione dei pazienti alle innovazioni tecnologiche negli studi odontoiatrici. Per ogni ambulatorio è stato compilato, inoltre, un secondo questionario che descrive la dotazione dello studio stesso (numero di poltrone e tecnologia) e il contesto demografico (numero di abitanti della provincia e luogo). Il numero di schede raccolte è rilevante (1055 schede): il territorio italiano è ben rappresentato, il 47% delle schede provengono dal nord, il 39,1% dal sud e il 14,1% dal centro. Materiali e metodi Sono stati costruiti due questionari: il primo (Linee Operative) è servito a raccogliere le informazioni riguardanti le caratteristiche dello studio odontoiatrico quali il numero di poltrone, la dotazione tecnologica e la dimensione della località; il secondo questionario è stato distribuito ai pazienti e raccoglie informazioni relative alle conoscenze sulle nuove tecnologie, indagando la disponibilità dei pazienti nei confronti della spesa. Sono stati inviati i questionari a 160 studi distribuiti su tutto il territorio italiano con busta già affrancata per il ritorno. Quaranta ambulatori hanno aderito all’iniziativa rinviando 1055 questionari compilati dai loro pazienti. Gli unici dati anagrafici richiesti sono stati sesso ed età. Le risposte sono state elaborate tenendo conto di sesso, età, dimensione della località, dimensione dell’ambulatorio frequentato e zona geografica. Gli studi odontoiatrici, per quanto riguarda le dotazioni tecnologiche (Figura 2), sono stati classificati in tre livelli: bassa tecnologia (fino a quattro dotazioni), media tecnologia (da 5 a 10 dotazioni) e alta tecnologia (oltre le 10 dotazioni). Dall’analisi sono stati esclusi cinque questionari compilati da pazienti di età inferiore a dieci anni per un totale di 1050. Nell’analisi delle domande relative alla spesa (domande 4 e 5) sono stati esclusi i questionari compilati da minorenni. Inoltre, LT pagina 19 Linee operative (Questionario da compilare a cura del medico) Nella busta di ritorno si prega gentilmente, al fine di agevolare la raccolta statistica dei dati, di inserire le seguenti voci: 1. provincia di appartenenza dello studio. 2. numero di abitanti □ fino a 10.000 □ 10.000-50.000 □ 50.000-100.000 □ oltre 100.000 3. Numero di poltrone dello studio □ fino a 3 □ da 4 a 6 □ oltre 6 Il questionario (Questionario da compilare a cura del paziente) Gent.le paziente ci permetta di chiederLe alcuni minuti del suo tempo, per rispondere ad alcune domande al fine di poterLe offrire un servizio sempre migliore e ritagliato sulle sue esigenze. Il questionario è in forma anonima per cui la preghiamo di rispondere con la massima sincerità. La sua età: Maschio □ Femmina □ Ponga la croce su uno dei numeri in corrispondenza di ogni domanda. Il significato di tali numeri è riportato sotto 4. Presenza nello studio dei seguenti dispositivi: a. Computer b. Radiologia endorale digitale (fosfori o sensore) c. (tradizionale o digitale) d. Piezosurgery e. Microscopio operatorio f. Pedana postumetrica g. Telecamera endorale h. Laser i. Sistemi di trattamento-disinfezione dell’aria ambientale j. Sistemi di autosteril dei riuniti k. Defibrillatore l. Cardiomonitor (pulsossimetro pressione, ECG, frequenza atti respiratori) m. Autoclave classe b n. Protossido di azoto o. Altro 1 = per nulla – niente - inaccettabile 2 = poco - insufficiente 3 = abbastanza – a sufficienza 4 = soddisfatto ma migliorabile - forse 5 = molto soddisfatto - molto importante - si 6 = ottimo – estremamente importante - si decisamente E’ soddisfatto della dotazione tecnologica del nostro studio? 1 2 3 4 5 6 Quanto ritiene che le innovazioni tecnologiche possano migliorare la qualità delle cure al di là del rapporto di fiducia con il curante? 1 2 3 4 5 6 Quanto ritiene importante per il nostro studio il dotarsi delle ultime tecnologie applicate al dentale? 1 2 3 4 5 6 Sarebbe disposto a pagare di più le cure pur di avvalersi di tecnologie innovative? SI NO Se la risposta alla precedente domanda è stata SI risponda alla seguente: Quanto sarebbe disposto a pagare in più? a) fino al 10% b) dal 10% al 25% c) oltre il 25% Di quale tra queste tecnologie ha già sentito parlare o ne ha qualche conoscenza a) Laser applicato all’uso dentale b) Ozono applicato all’uso dentale c) Radiologia digitale Ritiene interessante la possibilità di eseguire otturazioni indolori senza anestesia, o piccoli interventi di chirurgia orale tramite l’ausilio del Laser dentale? 1 2 3 4 5 6 Se ne fosse a conoscenza sarebbe disposto a farsi curare da studi anche relativamente distanti dalla sua abitazione pur di ottenere cure con l’ausilio di tali tecnologie al laser? 1 2 3 4 5 6 Ritiene che uno studio tecnologicamente avanzato possa rappresentare un valore aggiunto rispetto alla concorrenza? 1 2 3 4 5 6 Ritiene importante che i professionisti che la curano abbiano avuto una preliminare e adeguata formazione anche universitaria di tali tecnologie? 1 2 3 4 5 6 Fig. 1 n. poltrone dello studio Italia fino a 3 da 4 a 6 oltre 6 totale Nord 246 207 28 481 Centro 134 14 0 148 Sud 300 111 0 411 Totale 680 332 28 1040 Tabella 1 Numero di schede per zona e dimensioni dell’ambulatorio Ha mai chiesto di vedere il percorso formativo di chi la cura? SI NO Ha mai eseguito trattamenti estetici non odontoiatrici con laser (esempio depilazione permanente o rimozione di macchie cutanee, etc.) SI NO Aggiunga qualsiasi altro commento.................................................................... Speciale 19 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition LT pagina 18 a fine questionario, è stato chiesto al paziente di aggiungere un commento: ne sono stati raccolti 93, poi aggregati in macro classi. Risultati Seguono grafici e tabelle che rappresentano le caratteristiche degli studi che hanno aderito all’indagine e le riposte dei pazienti al questionario. All’indagine hanno partecipato ben 40 studi odontoiatrici appartenenti a 21 province italiane. Il 29% delle schede raccolte provengono da studi che si trovano in piccoli centri (fino a 50.000 abitanti) e il 25% proviene da località con oltre 100.000 (fig.1). Gli studi di grandi dimensioni (oltre 6 poltrone) sono concentrati soprattutto al nord; le schede raccolte nel centro Italia provengono soprattutto da studi di piccole dimensioni (fino a 3 poltrone) mentre al sud sono ben rappresentati anche gli studi di medie dimensioni (da 4 a 6 poltrone). Il 66% degli studi che hanno partecipato all’indagine hanno una dotazione fino a 3 poltrone, il 28% da 4 a 6 e solo il 5% oltre 6 (tabella 1). Per quanto riguarda le tecnologie degli ambulatori odontoiatrici, l’autoclave è presente in ogni studio; il computer è presente ormai nella quasi totalità degli ambulatori (87%) e i cinque centri in cui è assente sono di piccole dimensioni (fino a tre poltrone). Il Laser è presente nel 61,5% degli ambulatori che hanno aderito allo studio, telecamera endorale e radiologia endorale sono rispettivamente presenti nel 56,4% e 53,8% degli studi esaminati (fig.2). La maggior parte delle schede raccolte proviene da studi a media tecnologia. Se si analizza la distribuzione della tecnologia sul territorio italiano, si nota che negli studi intervistati del Sud non si superano le 10 dotazioni, l’alta tecnologia si concentra soprattutto al centro e al nord, dove il 14% degli ambulatori supera le 11 dotazioni (fig.3). Il campione è costituito per il 56% da donne, che si concentrano maggiormente nelle fasce di età dai 21 ai 50 anni (fig.4). Il test Chi-quadrato rivela che la popolazione che accede agli ambulatori ha una diversa composizione per età nelle tre aree considerate (Chi2:37, p<0.01). La popolazione che accede agli studi odontoiatrici al sud è più giovane: la fascia 18-39 anni è rappresentata dal 38% dei pazienti del nord contro il 50% del sud (fig.5). Quando si parla della tecnologia il paziente si dichiara soddisfatto: l’83% degli intervistati ha espresso un parere molto positivo nei confronti dello studio frequentato (fig.6). Il test statistico applicato aggregando le classi di soddisfazione risulta essere significativo (Chi2:13,8 p<0.01), il paziente che si cura in uno studio tecnologicamente più avanzato è più soddisfatto; se osserviamo le percentuali riportate nella classe di soddisfazione più elevata, notiamo come il valore sia evidentemente più alto negli studi ad alta tecnologia (fig.7). L’83% dei rispondenti ritiene che le innovazioni tecnologiche siano fondamentali ai fini del miglioramento della qualità delle cure. Non vi è differenza nelle risposte nei due sessi (p: non significativo) (fig.8). L’84,3% dei pazienti è favorevole all’acquisizione di nuove tecnologie da parte dello studio frequentato. Il 12% dei pazienti che rispondono favorevolmente a questa domanda già si curano in studi ad alta tecnologia. (fig.9). Le risposte 4 e 5 sono state valutate solo sui soggetti maggiorenni (1019). Il 69,8% (700/1003) è disposto a pagare di più per avere nuove tecnologie (fig.10). La percentuale di persone al sud che si dichiarano disposte a pagare di più LT pagina 20 Fig. 2 20 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Fig. 3 Fig. 4 Fig. 6 Fig. 7 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 12 Fig. 15 Fig. 13 Fig. 16 Fig. 5 Fig. 8 Fig. 11 Fig. 14 Fig. 17 LT pagina 21 Speciale 21 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition OR 0.98 0.97 0.99 Presenza del laser 1.75 1.13 2.70 A VS D 0.67 0.34 1.31 B VS D 0.50 0.29 0.87 * C VS D 0.64 0.42 0.98 * Nord VS Sud 1.70 0.97 2.97 Centro VS sud 1.44 0.86 2.40 1.19 1.89 1.59 2.30 Abitanti: A= fino a 10.000 B= da 10.000 a 50.000 C= da 50.000 a 100.000 D= oltre 100.000 Dove Sesso Dimensione dello studio 0.88 0.33 0.79 0.28 2.16 Bassa VS alta 1.09 0.53 2.25 Media VS alta 1.16 0.59 2.27 * * Tabella 2 Regressione logistica pagina 20 AMINOACIDI + SODIO JALURONATO Medical Device di classe IIA CE 0373 Tubo da 15 ml Tubo da 5 ml in confezione da 20 pezzi Gelcoadiuvante nei processi di rigenerazione dellamucosaorale • Chirurgiaorale(protezionedelleferitechirurgicheedellesuture) • Chirurgiaestrattiva(rigenerazionedell’alveoloeprevenzionedellealveoliti post-estrattive) • Chirurgiarigenerativa,parodontaleedimplantare • Chirurgiapreprotesicaeortodontica • Chirurgialasermaggioreeminore • Traumiortodonticieprotesici • Protezionedeimonconivitaliinpazienticonprotesifissaecon ipersensibilitàdentinale • Lesioniulcerativebollosedellamucosaorale(autoimmunitarie,vasculitiche, infettive) Interpretazione statistica Attraverso un’analisi descrittiva si è cercato di valutare la LT Concessionario di vendita ERREKAPPA EUROTERAPICI – Milano pur di avvalersi di tecniche nuove 79%) sembrerebbe più alta rispetto al 64% del nord e del centro; non vi è comunque una evidenza statistica che lo dimostri (Chi2:24 p:non significativo) (fig.11). I pazienti che risiedono in centri da 50.000 a 100.000 abitanti rispondono più favorevolmente rispetto al pagamento di cure che sfruttano nuove tecnologie (Chi2: 21 p<0.01) (fig.12). La dimensione dello studio cui accede il paziente e il livello di tecnologia dello stesso non sembrano avere alcuna influenza sulla propensione a spendere di più per le cure (Chi2: 5,9; p:non significativo) (fig.13). Oltre ad indagare la disponibilità dei clienti a pagare di più, si è cercato di capire, rispetto all’attuale spesa, in che percentuale sarebbero disposti ad aumentare la spesa per le cure odontoiatriche. Le risposte a questa domanda sono state valutate solo su coloro che avevano risposto affermativamente alla precedente (700 pazienti) (fig.14). La percentuale di coloro che al sud pagherebbero oltre il 25% è dell’11%, mentre al nord si registra un 5,4%. Questa differenza non risulta statisticamente significativa e non si può quindi affermare che il comportamento nei confronti della spesa sia diverso per area geografica (fig.15). Il 53,4% dei rispondenti dichiara di essere disposto a spostarsi pur di avvalersi di tali tecnologie (fig.16). Il 79% dei pazienti considera la tecnologia un fattore discriminante nella scelta dello studio nel quale curarsi (fig.17). Il paziente ribadisce l’importanza di essere curato con nuove tecnologie: al secondo posto il paziente mette la soddisfazione in generale per i trattamenti ricevuti nello studio in cui si cura. Il rapporto umano riveste come sempre un fattore di fondamentale importanza nel rapporto medico paziente (fig.18). Risultati della regressione logistica*: l’età del paziente, la presenza del Laser nello studio frequentato e la dimensione della località influenzano la risposta alla domanda 4 (Sarebbe disposto a pagare di più le cure pur di avvalersi di tecnologie innovative?) (tabella 2). Fabbricante Professional Dietetics – Milano LT Fino a 3 poltr. VS 6 poltr. Da 4 a 6 poltr. VS oltre 6 poltr. Livello tecnologico dello studio Fig. 18 IC 95% Età del paziente pagina 22 Aminogam ADV_A4 DT.indd 1 19-02-2008 17:33:44 22 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 LT pagina 21 distribuzione delle risposte sul territorio tenendo conto dell’età, del sesso e delle caratteristiche dello studio frequentato dai pazienti. Per cercare di capire quali effettivamente fossero le variabili che spingevano il paziente a rispondere in modo affermativo alla domanda che chiedeva se fossero disposti a spendere di più pur di usufruire del Laser, è stata applicata una regressione logistica. Da questa analisi si evince che l’età del paziente è protettiva nei confronti della disponibilità a pagare pur di avvalersi di nuove tecnologie, ossia il paziente più giovane è meglio disposto verso il nuovo anche a costo di spendere. Inoltre, il fatto che nello studio frequentato sia già presente il Laser aumenta di 1,7 volte la probabilità che il paziente risponda SI alla domanda 4. Non è chiara l’influenza che può avere la dimensione della località nella quale è situato lo studio: sembra che al ridursi del numero di abitanti ci sia una maggiore propensione all’utilizzo del Laser, anche se questo non è sempre confermato. I programmi utilizzati per la creazione del database e per l’elaborazione dei dati sono Access e SAS (Statistic Analysis System). Per l’analisi statistica è stato scelto un livello di significatività α=0,01. Le tecniche statistiche utilizzate per l’analisi delle frequenze sono il test Chi-quadrato e all’occorrenza il test esatto di Fisher. Inoltre è stata applicata una regressione logistica. Discussione Le Linee Operative compilate dai titolari avevano lo scopo di “ fotografare” la reale dotazione tecnologica degli ambulatori partecipanti (valutazione oggettiva) e paragonare tale dotazione a quella percepita dal paziente (valutazione soggettiva). Il campione in studio conta un numero superiore di donne (F 56% vs M 44%) concentrate soprattutto nella fascia di età compresa dai 21 ai 50. La popolazione che accede alle cure odontoiatriche al sud è più giovane: qui il 57% dei pazienti ha un’età inferiore ai 40 anni, mentre al nord solo il 38% rientra in questa fascia. La maggior parte dei pazienti (83%) si dichiara soddisfatta della dotazione tecnologica dei loro dentisti e il paziente che si cura in uno studio tecnologicamente più avanzato sembra essere più soddisfatto. I pazienti ritengono che la dotazione tecnologica sia fondamentale per migliorare la qualità delle cure: ben l’84% del campione si dichiara favorevole all’acquisizione di nuove tecnologie da parte dello studio frequentato. Circa due terzi dei pazienti (70%) si dichiarano disposti a pagare di più pur di avvalersi di tali nuove tecnologie. Al sud sembra esserci una maggiore disponibilità a spendere: qui le risposte affermative alla domanda sulla spesa sono il 79% contro il 64% del centro e del nord, anche se la differenza non risulta statisticamente significativa. Sembra che nelle località di medie dimensioni vi sia una maggiore propensione a pagare per le tecnologie innovative, mentre le dimensioni dell’ambulatorio e il livello tecnologico non hanno nessuna influenza su questo tipo di risposta. Oltre ad indagare la disponibilità dei clienti a pagare di più, si è cercato di capire, rispetto all’attuale spesa per le cure odontoiatriche, in che percentuale sarebbero disposti ad aumentare l’importo pagato per le cure. Tra coloro che sono disposti a pagare di più, il 55% arriverebbe ad un 10% di spesa oltre la quota già pagata, un 37% arriverebbe al 25% e un 8% supererebbe il 25%. Inoltre, si è cercato di capire quale fosse il livello di conoscenza riguardo le nuove tecnologie applicabili al dentale: circa il 60% dei pazienti ha già sentito parlare di Laser, solo il 27% conosce la radiologia digitale (27%) o l’ozono applicato al dentale (11%). L’85% degli intervistati è stimolato dalle possibilità delle applicazioni Laser in odontoiatria, e trova quindi interessante la possibilità di eseguire otturazioni indolori senza anestesia o piccoli interventi di chirurgia orale, tanto che oltre la metà di essi (53,4%) dichiara di essere disposto a spostarsi pur di raggiungere ambulatori con tali dotazioni. La tecnologia presente risulta essere per il paziente un fattore discriminante nella scelta dell’ambulatorio nel quale curarsi; anche la formazione dei professionisti riveste un ruolo importante: l’89% degli intervistati dichiara che il medico dovrebbe avere una formazione universitaria sull’uso di tali tecnologie. Il paziente mostra di avere AT-D Fidelis: una rivoluzione in Odontoiatria e oltre Il laser Fidelis AT di Fotona è la più recente generazione di sistemi laser dentali della famosa linea Fidelis Plus. Con l’unione dei due migliori laser odontoiatrici in un unico sistema, si possono offrire le più avanzate cure dentali. Nel Fidelis AT, il laser Er:YAG più veloce al mondo per i tessuti duri, ha ampliato il suo spettro d’azione con impulso più basso e con alte frequenze di ripetizione per una delicata chirurgia dei tessuti molli. Inoltre, il laser Nd:YAG offre trattamenti di endodonzia e procedure chirurgiche ed estetiche facili e veloci. Entrambe le sorgenti laser possiedono la tecnologia VSP Variable Square Pulse, (Impulso Quadrato Variabile), che permette di controllare e mantenere costante l’energia del laser durante l’impulso, con ben 5 modalità di durata impulso selezionabili. Il Fidelis AT include i più recenti sistemi di navigazione touch-screen. La modalità Comfort, o i programmi preimpostati dall’utente, e l’interfaccia semplice permettono di eseguire le procedure standard quotidiane in maniera sicura e veloce. Quando poi sorge la necessità di procedure non stan- dardizzate, l’utente può regolare le impostazioni nella modalità Advanced. Il TeGI, Tissue effect Graphical Interface ( Interfaccia Grafica dell’effetto sul Tessuto) offre una indicazione grafica precisa dell’effetto del laser sul tessuto a seconda dei parametri selezionati. Il Fidelis AT, inoltre, può contare sul pedale wireless, per un comfort ed una praticità unici. La tecnologia ESC Electronic Spray Control (Controllo Elettronico degli Spray) permette di impostare, salvare e richiamare successivamente i mix ideali di aria e acqua per ogni trattamento specifico. Il sistema laser Fidelis AT non necessita di fonti di aria o acqua esterne, per questo risulta estremamente mobile e versatile. Il laser Fidelis AT-D, oltre a garantire un vasto numero di trattamenti dentali sia per tessuti duri che molli, grazie ad un programma preimpostato offre la possibilità di un upgrade dermatologico ed estetico agendo sul pannello touch-screen. I valori verranno riportati in fluence, mantenendo sempre il controllo sui Watt erogati, e i programmi memorizzati permetteranno di lavorare con parametri di sicurezza. I manipoli standard R011 (Er:YAG) e R030 (Nd:YAG) con scelta dello spot sul manipolo renderanno i trattamenti più veloci. La gamma di sistemi odontoiatrici di Fotona si completa con il Fidelis HT, il modello con la sola sorgente ad Er:YAG. www.emmeciquattro.com fiducia nel professionista e ciò si evince dal fatto che solo il 14,7% chiede informazioni circa il percorso formativo del proprio curante. Infine, il 15% dei pazienti ha già usufruito di trattamenti Laser in altri ambiti medici. Per quanto riguarda la domanda aperta, in genere viene ribadita dai pazienti l’importanza di essere curati con nuove tecnologie, viene sottolineata la soddisfazione per il proprio dentista di fiducia ed evidenziata l’importanza del rapporto empatico con il medico. zione e di conoscenze. In un’epoca di concorrenza esasperata e di contrazione dei consumi, sembra quindi che, oltre all’indispensabile rapporto fiduciario con il paziente, il valore aggiunto possa essere rappresentato dal poter offrire nuove scelte terapeutiche. Ecco quindi come il Laser odontoiatrico può diventare una innovativa opzione terapeutica e una interessante possibilità di marketing, sia diretto (vedi legge Bersani sulla pubblicità sanitaria) sia indiretto, basato sulla comunicazione da paziente a paziente. Conclusioni Uno studio odontoiatrico dotato di tecnologie nuove, quali il Laser, è certamente più attrattivo. Il paziente si dichiara disposto a pagare di più e anche a spostarsi pur di avvalersi di cure meno dolorose e meno invasive. Questo dato appare ancora più importante se si pensa che è stato raccolto in un momento storico di grave crisi economica delle famiglie e di accentuata contrazione dei consumi. Solo il 14% degli studi odontoiatrici che hanno partecipato all’indagine sono ad alta tecnologia. È importante, quindi, un maggiore investimento nelle strumentazioni e, soprattutto, una maggiore e più incisiva azione di marketing finalizzata ad una efficace spiegazione al paziente delle potenzialità dell’ambulatorio in fatto di strumenta- * Regressione logistica: una forma particolare di analisi di regressione nella quale la variabile risposta è una variabile dicotomica (in questo caso è la risposta alla domanda 4: SI/NO). Questo tipo di analisi viene utilizzata per valutare in che misura fattori come sesso, età, dimensione dello studio frequentato, livello tecnologico, ecc. influenzano la risposta dei pazienti. Odds Ratio (OR) è la probabilità che passando da una unità all’altra della variabile X1 si ottenga una variazione sulla variabile dipendente Y. Esempio: X1=presenza del Laser nello studio (NO/SI), per questa variabile OR=1,75, significa che la presenza del Laser nello studio frequentato dal paziente aumenta la probabilità che egli risponda affermativamente alla risposta 4 di 1,75 volte. La bibliografia é disponibile presso l’editore. Enjoy5: equilibrio perfetto tra efficienza e semplicità Enjoy5 di Sweden & Martina è la nuova versione del laser a diodi che unisce eleganza, praticità ed affidabilità. La potenza effettiva di 5 Watt garantisce risultati clinici certi e terapie efficaci; allo stesso tempo i trattamenti sono delicati e assicurano il massimo comfort ai pazienti; nei bambini, in particolare, genera un impatto meno aggressivo e traumatico rispetto alle tecniche tradizionali. L’unità è dotata di un pratico display grafico (touch screen) dal quale attivare tutte le funzioni: scelta del tipo di trattamento, intervallo d’impulso, modalità di erogazione della pulsazione laser, selezione del tipo di fibra, frequenza d’oscillazione. Il design è rigoroso e ricercato; i dettagli sono studiati con la massima cura: il manipolo, in acciaio cromato, ergonomico, con un’impugnatura affidabile e di ottima presa; il porta-manipolo in plastica autoclavabile; il pedale, conforme agli standard di sicurezza di riferimento; l’avvolgi-fibra, che ne evita il danneggiamento; la valigia, rigida e raffinata, ideale per custodire e trasportare l’apparecchiatura. Enjoy5 è caratterizzato da un’estrema versatilità d’utilizzo: può essere impiegato nelle tecniche di sbiancamento, grazie ai due manipoli speciali, uno singolo ed uno ad arcata; in parodontologia per decontaminare e trattare lesioni estese; in implantologia nel trattamento delle perimplantiti, gengiviti e mucositi. È particolarmente indicato inoltre nel trattamento dell’ipersensibilità dentinale, in particolare dei colletti e dei monconi; in sostituzione alle attuali metodiche per la presa d’impronta protesica, nella biostimolazione e, più in generale, nei comuni campi di applicazione sui tessuti duri e molli. Assicura inoltre un ottimo effetto emostatico senza il rischio di sovra infezioni. In molti casi riduce l’utilizzo dell’anestesia e garantisce trattamenti non invasivi. Enjoy5 è specificamente realizzato per soddisfare le esigenze più sofisticate del settore odontoiatrico, garantendo il massimo rispetto dei tessuti: le sue performance e l’equilibrio tra affidabilità e semplicità d’uso lo rendono il dispositivo ideale anche nelle più impegnative situazioni cliniche. www.sweden-martina.it Speciale 23 LASER TRIBUNE Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Silo: il bilancio del 2008 e i programmi per il 2009 dosi tuttavia agli incontri in tale ambito, ma intervenendo con relazioni dei soci a manifestazioni di altre Società. Per citarne due: a giugno al “V Congresso annuale orto-pedodontico” (S. Benedetto del Tronto) ha avuto luogo un corso base sull’uso del laser in Odontoiatria pediatrica; a ottobre al “Congresso Annuale della Società Italiana di Endodonzia” (Torino) le relazioni miravano a illustrare le possibilità d’impiego del laser in endodonzia. L’elenco delle attività del 2008 non si limita all’autocompiacimento o all’elogio, ma ha lo scopo di far conoscere la realtà della Silo a coloro che si vogliono avvicinare all’odontoiatria laser assistita. Anche per il 2009 la Società prevede un ricco cartellone d’impegni scientifici nazionali e internazionali: da sottolineare il Congresso europeo della Wfld (Istanbul, maggio), i corsi organizzati in varie città Italiane e, evento centrale dell’anno, il Congresso nazionale della Società su “Laser and Science” in programma il 5 giugno a Salerno nell’ambito del Congresso “Cosmetic Beauty and Science”, organizzato da Tueor-Dental Tribune Italia. Il Congresso prevede una giornata con due ospiti di fama internazionale che tratteranno un argomento di notevole interesse, “Il laser fra scienza ed estetica”, ed uno italiano che parlerà dell’estetica dei tessuti periorali laser assistita. In tale occasione verrà data anche la possibilità ai soci di presentare la loro esperienza attraverso comunicazioni orali e/o poster. La scelta della qualità La fresa che sa dove lavorare © 10/2008 · BRA/0 · 403980V1 La SILO (Società Italiana di Laser in Odontostomatologia), attraverso il suo Presidente e tutto il Consiglio Direttivo, non può che esprimere la sua soddisfazione per il bilancio 2008. Non solo è riuscita a raggiungere gli obiettivi prefissi, ma appare degno di nota come una società scientifica possa diventare leader in ambito laser contribuendo allo sviluppo scientificotecnologico e coinvolgendo altre realtà anche internazionali. Da ricordare, in aprile, il “Laser Day” al Collegio Docenti: tre studiosi di fama (Sammir Nammour, Norbert Gutneck e Jean Paul Rocca) hanno presentato, in un evento unico nel suo genere, un’analisi clinico-scientifica delle 4 principali lunghezze d’onda utilizzate attualmente in Odontoiatria. A fine luglio, il Congresso Mondiale ad Hong Kong della World Federation of Laser Dentistry (Wfld) di cui la Silo fa parte: diversi suoi membri hanno dato un contributo al programma scientifico con relazioni di nota. In tale circostanza, alcuni soci sono stati eletti in cariche di rilievo nel Board Wfld: il Country Representative per l’Italia e il Tesoriere della Wfld European Division. Ma il maggior successo è stato ricevere l’incarico di organizzare nel 2011 il Congresso della Divisione europea della Wfld a Roma. A settembre è stato inaugurato il Master europeo sull’impiego del laser in Odontostomatologia (Emdola) nelle due sedi universitarie di Roma “Sapienza” e Parma, diretto e coordinato da soci Silo. Della durata di due anni, il Master è uno dei più prestigiosi nel panorama del laser europeo e vede molti soci impegnati nel corpo docente. L’1 novembre, Presidente e alcuni soci hanno fatto parte del Comitato scientifico del Laser Florence, importante manifestazione internazionale di laser in Medicina. La sezione di Odontoiatria, con varie relazioni dei membri, ha offerto una panoramica di varie discipline in relazione alla tecnologia laser: dalla conservativa alla pedodonzia, dall’endodonzia alla chirurgia, dal soft laser alla saldatura. A fine giornata la notizia che vincitrice per la migliore relazione era stata una socia Silo. Al Congresso “Nuove tecnologie in Odontoiatria”, organizzato la settimana successiva a Genova dalla locale Università, vari membri Silo hanno partecipato ad alcune sezioni come presidenti di seduta o relatori, aggiudicandosi anche un premio per il miglior poster. Alla fine dello stesso mese, a Piacenza, il servizio di Odontostomatologia dell’Ospedale ha organizzato, col patrocinio della Società, un Congresso sul ruolo del laser in Odontostomatologia con relatori facenti parte della Società. Né poteva mancare, in quel fine settimana, un rappresentante Silo quale relatore all’appuntamento dell’Aio pugliese sulla tecnologia Laser. Come si evince, la Società ha partecipato alla gran parte degli appuntamenti nazionali sul laser, non limitan- K1SM in ceramica – la rosetta selettiva per l’escavazione dentinale Da alcuni anni KOMET ha introdotto sul mercato CeraLine, una linea di strumenti rotanti per chirurgia ed implantologia in ceramica al biossido di zirconio - ZrO2 ad alta resistenza ed elevato rendimento. Si è aggiunta ora un’ottima indicazione per chi esercita la conservativa, vale a dire la possibilità di escavare la dentina con la fresa a palla K1SM in ceramica ZrO2. Chi ha avuto modo di impiegare questa fresa, si è reso immediatamente conto dell’elevata resa di taglio sulla dentina molle cariata, mentre quando la fresa entra in contatto con la dentina dura sana, l’asportazione risulta estremamente ridotta o quasi nulla. La fresa K1SM favorisce veramente un approccio minimamente invasivo della preparazione cavitaria. Grazie alla particolare tecnologia produttiva e alla configurazione delle lame, la pallina K1SM è estremamente coassiale, con una rotazione tranquilla e senza vibrazioni. Inoltre il materiale ZrO2 è non metallico, del tutto esente da qualsiasi forma di corrosione e perfettamente biocompatibile. Per acquistare il kit introduttivo K1SM, rivolgetevi alla rete dei concessionari KOMET. K1SM.204.010* K1SM.204.014* K1SM.204.018* K1SM.204.023* * Ora disponibile in gambo ISO 205 (contrangolo lungo) anche come kit Brevetto: DE 10 2006 018 933 EP 1 849 429 (richiesto) KOMET ITALIA S.r.l. · Via Fabio Filzi 2 · 20124 Milano · Telefono (02) 67 07 66 54 · Fax (02) 67 47 93 18 · [email protected] · www.komet.it 403980V1_AZ_KI_K1SM_A4.indd 1 28.10.2008 7:34:23 Uhr 24 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Il Microscopio Operatorio Kaps La diffusione dei microscopi operatori in odontoiatria è un fenomeno sviluppatosi oramai da diversi anni e nato soprattutto come risposta alla specializzazione endodontica, la prima disciplina - e fino ad alcuni anni fa l’unica - ad aver subito denokaps2008a4 Pagina 1 tato un19-11-2008 notevole13:13 interesse per questo tipo di apparecchiatura, richiedendo l’utilizzo di tecni- che e strumenti veramente ridotti ed avendo quindi la necessità di migliorare la qualità dei trattamenti canalari per mezzo dell’ausilio di un qualche sistema di ingrandimento. Al contrario, nelle altre discipline l’introduzione della microscopia ha faticato, e non poco, nel cercare un suo collocamento. Questo probabilmente è dovuto a più fattori, fra i quali l’inesistenza di apparecchiature specifiche per il settore odontoiatrico (lavorare all’interno del cavo orale significa dover disporre di un apparecchio in grado di essere posizionato in una qualsiasi posizione sui 360°) ed al contempo anche la presenza di apparecchi ausiliari i C M Y CM MY CY CMY come K sistemi di ingrandimento a ca- schetto, di più facile utilizzo ma con minori capacità ingrandenti. Negli ultimi anni, con l’affinarsi di molte terapie odontoiatriche anche in settori diversi dall’endodonzia, si è assistito ad un notevole incremento della presenza dei microscopi anche negli studi generici. Ecco così che discipline diverse come la protesi, la parodontologia, la conservativa e la chirurgia stessa, hanno iniziato ad avvalersi di questo strumento con un notevole miglioramento della pro- DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA NOVITÀ Da oggi disponibile anche il formato documentativo Class Implant Srl www.classimplant.com Via delle Costellazioni, 305 - 00144 Roma tel. +39 06 8744031 - fax +39 06 99698355 [email protected] gnosi e del risultato finale del trattamento. Il perché di questo fenomeno in rapida crescita è spiegabile in poche parole: se da un lato l’utilizzo del microscopio permette di vedere dettagli che altrimenti non sarebbe possibile osservare, dall’altro permette allo stesso tempo di focalizzare la fonte luminosa direttamente sulla zona in questione, aumentando inoltre la distanza di lavoro tra paziente ed operatore, riducendo così eventuali rischi di trasmissione di infezione, e in ultima analisi, ma caratteristica certamente non di poco conto, impone il mantenimento di una corretta posizione di lavoro riducendo in modo drastico uno dei fenomeni più invalidanti della professione odontoiatrica, ossia il dolore cronico persistente alla schiena ed al collo. Abbiamo quindi visto che gli ostacoli iniziali alla diffusione della microscopia in odontoiatria sono stati per lo più causati dal fatto che non fosse presente un microscopio specifico per il settore odontoiatrico. Nel panorama della microscopia mondiale il microscopio operatorio Kaps (Class Implant, Roma) è l’unico ausilio ad essere stato progettato specificatamente per l’utilizzo in odontoiatria, al contrario delle altre unità concorrenti che, seppur altrettanto rinomate, non possono avvalersi della specializzazione di settore. La Karl Kaps GmbH è stata fondata nel 1946 ad Asslar, Germania, vicino alla città di Wetzlar, una zona rinomata per la produzione di ottiche di alta qualità. Nel corso di 60 anni di storia, Karl Kaps GmbH ha ottenuto ampi consensi in oltre 70 nazioni come produttore di microscopi chirurgici in varie discipline: Oftalmologia, Ginecologia, Neurochirurgia, Chirurgia Plastica, Odontoiatria. La forza della Karl Kaps GmbH è quella di offrire soluzioni uniche e personalizzate, finalizzate alla soddisfazione della clientela, utilizzando progetti, sviluppi e sistemi produttivi certificati ISO 9001 ed in conformità con gli standard CE. I nostri gruppi di studio per lo sviluppo dei prodotti lavorano a stretto contatto con fisici e medici di tutto il mondo, al fine di progettare strumenti ottici all’avanguardia ed adeguati alle esigenze dei professionisti di oggi. La Class Implant, in qualità di unico e solo distributore in esclusiva della linea Kaps in Italia, è presente con le sue macchine presso i più rinomati studi dentistici italiani e presso le Università più prestigiose del territorio nazionale. La proverbiale perizia tedesca, l’attenzione per i dettagli, la sapiente combinazione di tecnologie tradizionali ed ultramoderne, l’elevato grado di professionalità di chi produce le singole parti e di coloro che completano l’assemblaggio finale di ciascun dispositivo, gli approfonditi controlli ed i severi test qualitativi effettuati sul prodotto definitivo secondo i rigidi standard CE ed ISO 9001, fanno dei microscopi Kaps un esempio inimitabile per qualità, innovazione e sicurezza. DENTAL T RIBUNE Italian Edition 25 Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 26 Speciale Congresso Salerno DENTAL T RIBUNE Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Aggiornamento scientifico e relax al Congresso Cosmetic Beauty & Science L’arte insegna che bellezza significa creare valore. Inseguita dagli esseri umani di ogni epoca, cambiando i suoi canoni di riferimento a seconda delle culture, oggi più che mai la bellezza è un desiderio popolare in tutto il mondo ed esprime un valore personale, una meta, una speranza. Come interpretare al meglio questo bisogno, conscio o inconscio, dei pazienti che frequentano gli studi odontoiatrici? Come avvicinare nuovi clienti imparando a capire e rispondere a questa esigenza? Quanto la salute e la prevenzione sono recepite come condicio sine qua non per la propria bellezza? Quanto e cosa può fare la cosmetica dentale, la medicina estetica e la chirurgia per il volto, nostro primo biglietto da visita? Quali sono i nuovi orizzonti di uno studio che si occupa di estetica? Come avvicinarsi a queste nuove tecniche? Come collaborare in sinergia con gli altri medici che si occupano del viso, quali il medico estetico e il chirurgo plastico e viceversa? Come si comunica con i pazienti che si presentano per un trattamento di cosmetica dentale o come interpretare e suggerire tecniche per migliorare l’aspetto del viso e del sorriso? Quali le nuove metodologie e cosa ci offre la tecnologia a supporto? Quali sono le domande più comuni dei pazienti, i dubbi, le richieste sui temi della cosmetica dentale, della medicina estetica e della prevenzione? Il 2° Congresso Internazionale Dental Tribune Italian Edition dal titolo COSMETIC BEAUTY & SCIENCE “Denti e dintorni”, con la direzione scientifica del professor Putignano e la regia in loco del dottor Gaeta, vuole essere un momento di aggiornamento e confronto interdisciplinare per rispondere a queste domande. VENERDI’ 5 GIUGNO: alcuni corsi specifici a numero limitato (50 persone massimo) per consentire un facile apprendimento a diretto contatto con i relatori. Temi trattati: La comunicazione e il marketing nello studio (relatori: una psicologa specializzata in comunicazione in medicina per affrontare i temi della comunicazione nello studio e dei conflitti medico-paziente; un’esperta di pnl per illustrare tecniche di comunicazione; un consulente marketing di studi dentistici per parlare di siti, brochure, articoli, arredi, pubblicità indirette e dirette; un collega che condivide la sua esperienza; l’intervento di un giornalista esperto di uffici stampa e di linguaggio verso i pazienti). Corso di primo livello di odontoiatria e medicina estetica (relatori: Ezio Costa, medico chirurgo specializzato in odontoiatria e medicina estetica, e Alessio Redaelli, medico chirurgo specializzato in chirurgia vascolare e medicina estetica). Workshop sull’utilizzo del laser in medicina estetica Workshop Luminiers Altri workshop sono in fase di definizione. Ai corsi si accede con la quota del congresso, ma hanno un punteggio Ecm aggiuntivo. Il Congresso Nazionale Silo Laser offrirà un valore aggiunto a tutto l’evento, in considerazione delle importanti applicazioni in estetica della tecnilogia laser. Temi trattati da grandi speaker internazionali: attualità e prospettive, il ruolo del laser nel miglioramento estetico degli elementi dentali e l’estetica dei tessuti periorali. Chi sceglie di partecipare il venerdì al congresso Laser accumulerà con il congresso del sabato un doppio punteggio Ecm. SABATO 6 GIUGNO: seduta plenaria Cosmetic Beauty & Science. Si succederanno una decina di relatori italiani e stranieri di livello internazionale provenienti dal mondo del dentale, della medicina estetica e della chirurgia plastica per parlare di moderne tecniche di estetica dentale, l’altra faccia dell’estetica, il ringiovanimento dei tessuti periorali, riabilitazione del viso e del sorriso con tecniche di ortodonzia, filler, bioristrutturanti, tossina botulinica. Inoltre, la Sessione degli igienisti dentali sui temi del sorriso e del benessere. DOMENICA 7 GIUGNO: aperitivo con i pazienti. Due ore di incontro per chiarire le tecniche di estetica dentale, della prevenzione, della medicina estetica: gli esperti risponderanno alle domande dei pazienti intervenuti. Modera il dibattito Emanuela Medi, nota giornalista di attualità medica di Radio 1. Veduta del Giardino della Minerva. Nel corso del convegno saranno presenti ospiti di eccezione. Cosmetic Beauty & Science continuerà al DentalGo di Napoli con un workshop il 15 giugno. Programma Congresso VENERDI’ 5 GIUGNO 2009 CORSI PRE-CONGRESSUALI E WORKSHOP 9:00- 18.00 18:00 Svolgimento corsi >Workshop A Emmeciquattro >Workshop B Intra-lock Luminiers >Corso di Medicina Estetica per Odontoiatri >Corso di Marketing & Comunicazione Fine lavori 6° CONGESSO NAZIONALE S.I.L.O.: LASER & SCIENCE Presidente del Congresso: Prof.ssa Claudia Maggiore Resp. Comitato Scientifico: Prof. Umberto Romeo Resp. Comitato Organizzatore: Dott. Giovanni Maria Gaeta 8:30 9:00 9:30 11:15 12:30 14:00 15:00 17:15 Registrazione Inaugurazione Adam Stabholz Sevil Gurgan Maurizio Valeriani Sessione Poster Comunicazioni scientifiche dei Soci S.I.L.O. Assemblea S.I.L.O. SABATO 6 GIUGNO 2009 2° CONGRESSO INTERNAZIONALE DENTAL TRIBUNE ITALIAN EDITION COSMETIC BEAUTY & SCIENCE “DENTI E DINTORNI” 8:30 9:00 9:40 9:40 10:20 11:20 12:00 12:40 14:30 14:50 15:30 16:30 17:10 17:50 18:30 20:30 Registrazione Inaugurazione Congresso: A. Putignano, G. M. Gaeta Dental Tribune International Presentazione sponsor Inizio lavori congressuali Luis Narciso Baratieri Francesco Mangani Irfan Amhad Antonio Cerutti Dibattito con i relatori Presentazione Carlo Zappalà Paolo Gottarelli Massimo Ronchin Ezio Costa e Alessio Redaelli Dibattito con i relatori Chiusura Congresso GRAN GALA – COSTIERA AMALFITANA SESSIONE IGIENISTI DENTALI E ASSISTENTI ALLA POLTRONA 8:30 9:00 14:30 17:00 18:00 Registrazione Massimo Amato Carlo Zappalà Gianna Maria Nardi Fine lavori cosmetic beauty & science DOMENICA 7 GIUGNO 2009 11:30 13:30 Medicina e Odontoiatria estetica: incontro e dibattito con i pazienti. Moderatore: Emanuela Medi Fine lavori e Aperitivo GRAN GALA E SERVIZI TURISTICI Sarà organizzato nella serata del sabato una grande festa all’interno di un castello medievale originale con vista sul Golfo di Salerno e sulla bellissima Costiera Amalfitana. È previsto aperitivo con spettacolo, cena con musica tipica e per finire serata danzante. Prezzo di partecipazione € 70. È previsto il trasporto dall’albergo (tragitto di circa dieci minuti). Durante l’evento sarà possibile usufruire di una barca attraccata in prossimità dell’albergo per organizzare uscite nelle località circostanti. A disposizione un ricco programma turistico anche per gli accompagnatori. Quote iscrizione a partire da 130 € GRAND HOTEL SALERNO Ideato dal noto architetto Nicola Pagliara, l’Hotel presenta una caratteristica forma a prua di nave che si estende sull’incantevole scenario del Golfo di Salerno, orientandosi verso la Costiera Amalfitana. Situato a due passi dal lungo mare alberato, è poco distante dal centro storico e commerciale e a 400 metri dal porto turistico. L’Hotel offre 300 camere, molte con balconi e terrazze sul mare; diverse stanze sono dotate di doppi servizi. In ogni camera TV satellitare LCD a schermo piatto, connessione Internet, aria condizionata, minibar, cassaforte. Due ristoranti, un Lounge Bar, un Roof Garden affacciato sul mare, consentono di degustare una gastronomia di alto livello. Camere a partire da 90 € per la standard e 130 € per la Deluxe CENTRO BENESSERE Il Centro Benessere “Nereidis” si propone come un’avvolgente oasi dove vivere sensazioni ed emozioni uniche. Mosaici, marmi, colori tenui, cascate di acqua marina, soavi melodie, creano ambienti suggestivi ed atmosfere rigeneranti. Percorso romano, sauna, bagno turco, tunnel emozionale, piscina coperta, idromassaggio, palestra attrezzata, solarium, cabine massaggi, tutto per sentirsi in forma e farsi coccolare. Il personale altamente qualificato garantisce una vasta gamma di trattamenti e di programmi personalizzati realizzati con prodotti naturali ed innovativi come la cosmetologia marina. OFFERTA PACCHETTI BENESSERE Le seguenti offerte sono valide per tutti i partecipanti e i loro accompagnatori fino ad esaurimento posti: 1. Carezza marina: total body massage, massaggio al cuoio capelluto, massaggio al viso, circuito bagno romano con saponata, doccia solare con essenze caraibiche. Il tutto a soli 50 € a persona. 2. Remise en forme: pulizia del viso, manicure, pedicure, massaggio antistress, massaggio al cuoio capelluto, circuito bagno romano con saponata, doccia solare con essenze caraibiche. Il tutto a soli 150 € a persona. DENTAL T RIBUNE Speciale Congresso Salerno 27 Italian Edition Tanti motivi in più per partecipare Con un’unica iscrizione è possibile personalizzare il proprio aggiornamento: partecipare a un corso specifico a scelta; partecipare a uno o entrambi i congressi; assistere e/o intervenire al dibattito con i pazienti; frequentare un nuovo workshop-corso in altra data. Inoltre, un eccellente pacchetto turistico a scelta è a disposizione dei partecipanti e relativi accompagnatori, per immergersi in una straordinaria cornice quale la Costiera Amalfitana. Volendo si può decidere di prolungare il soggiorno e continuare ad usufruire delle prenotazioni alberghiere a prezzi competitivi; partecipare alla festa del sabato sera in un castello medioevale affacciato sulla costiera; rilassarsi insieme agli ospiti nel centro benessere Nereidis che (con gli ampi ambienti disposti su 1.200 metri quadrati) offre per l’occasione eccellenti pacchetti; oppure scegliere tra una nuotata rilassante nella piscina dell’Hotel o nel mare al tramonto di fronte all’albergo. Basta attraversare la strada per salire sulla barca a disposizione e prendere l’aperitivo a Positano, Amalfi, Vietri, per poi concludere con l’appetitosa cucina locale. Infine musica tipica, una visita ad alcuni locali tra i più famosi del mondo o il bel cuscino del Grand Hotel Salerno, che vi aspetta per cullare il sonno al suono del fruscio delle onde. Salerno, culla medioevale di medicina e cosmetica Con un comodo ascensore o, per i più sportivi, inerpicandosi su caratteristiche stradine collinari che partono dal centro storico di Salerno, si arriva al Giardino della Minerva, importante e curatissimo orto botanico vista mare. Qui è possibile ripercorrere la storia della Scuola Medica Salernitana, risalente addirittura al medioevo, dove, pare, nacque una tradizione cosmetica. Quale spunto migliore quindi per un congresso di cosmetica dentale e di medicina estetica? Ma la scelta della location di un congresso deve tenere in considerazione anche il tema: se desideriamo parlare di bellezza, di benessere, di salute, lo scenario incantevole del Golfo di Salerno, situato in centro alla famosa Costiera Amalfitana e Cilentana (entrambe patrimonio Unesco), a meno di un’ora dalle meravigliose isole della Campania e dai famosi siti archeologici, ci sembra un giusto supporto. Salerno offre infine uno spettacolo naturale completo: un golfo con infiniti tramonti, la collina dove si erige parte della città e la vista delle montagne che diradano verso sud. Bello il centro commerciale, il lungomare alberato, il teatro e la straordinaria tradizione culinaria. Pochi minuti e si raggiunge la strada della Costiera, in particolare Vietri sul Mare, caratteristico paesino a picco sul mare e patria delle famose ceramiche. Le altre località della costiera si possono anche raggiungere via mare dal porto turistico, sia con barche private che con il trasporto pubblico su aliscafo, che giunge sino a Napoli facendo tappa ad Amalfi, Positano, Sorrento e già attivo a giugno. Aliscafi anche per Capri, Ischia e Panarea. L’aeroporto di Napoli dista 30 minuti in auto, ma recentemente è stato aperto anche l’aeroporto di Salerno a circa 15 minuti di auto. La stazione ferroviaria dista 200 metri dal Grand Hotel Salerno e il porto turistico è a 400 metri. Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 28 Dental Meeting & Congressi DENTAL T RIBUNE Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Speciale corsi Silfradent 2009 A conclusione dell’intensa attività corsistica 2008, Dental Tribune intervista Luca Lancieri, referente di chirurgia piezoelettrica Silfradent, e Marco Boatta, neoappassionato di piezo-chirurgia e partecipante ad uno dei corsi Silfradent 2008 Luca Lancieri, laureato in Medicina e Chirurgia nel 1987 a Genova, specializzato in Odontostomatologia nel 1990 e perfezionatosi alla New York University College of Dentistry, esercita come libero professionista a Genova, dedicandosi prevalentemente alla chirurgia orale, alla parodontologia e all’implantologia. È relatore di corsi di chirurgia per la Silfradent. Da quanto tempo è un appassionato di chirurgia piezo-elettrica? La chirurgia piezo-elettrica (CPE) è una scoperta relativamente recente ma, essendo un’invenzione italiana, ho avuto la fortuna di conoscerla e utilizzarla fin dalla sua nascita. Qual è stato il motivo scatenante che l’ha spinta ad avvicinarsi alla chirurgia piezo-elettrica? Come ogni buon professionista, la prima regola è la ricerca di un continuo miglioramento. Di qui l’attenzione ad ogni innovazione tecnologica nel nostro settore. Negli ultimi anni la CPE è stata una delle scoperte più innovative. Partendo dall’inizio della sua esperienza ad oggi, in che modo è cambiata l’importanza dell’utilizzo del bisturi piezo-elettrico all’interno dello studio nella pratica quotidiana? Da più di 20 anni mi occupo di chirurgia orale. In particolare sono uno dei fondatori della chirurgia a basso impatto biologico, termine che comprende tutte le tecniche chirurgiche per rendere meno traumatico possibile l’intraoperatorio e il decorso postoperatorio, ottimizzando le terapie in senso estetico e funzionale. E’ evidente che una tecnica come la CPE, che ci permette di selezionare il “taglio” solo sull’osso preservandone i tessuti molli, rientra automaticamente nella chirurgia a basso impatto. Per quale motivo ha scelto Surgybone Silfradent? La mia scelta si è orientata su Silfradent quando ho potuto apprezzarne la possibilità di sfruttare il parametro percussione, sua esclusiva, rendendo la CPE più versatile ed efficiente di altri apparecchi anche più potenti, ma privi di tale funzione. In quale modo è iniziata la collaborazione con Silfradent in qualità di referente per i corsi di chirurgia piezoelettrica? La Silfradent ha creduto nelle mie potenzialità in quanto già relatore per aziende implantari e tecnologia laser. E’ nata così una proficua collaborazione che mi ha portato oggi ad ideare con loro un kit personale per l’“expansion crest” di prossima commercializzazione, già presentato ufficialmente a Genova al congresso Memorial Duillo 2008. Quale obiettivo si pone nei confronti dei colleghi che si iscrivono al corso? Ogni mio corso ha come prerogativa la possibilità di testare praticamente su simulatore quanto appreso in teoria. Si comincia con un primo corso di apprendimento generale sulla CPE e sue applicazioni generali. Si può continuare poi con un secondo stage di perfezionamento avanzato, per approfondire in modo più specializzato determinate tecniche quali il sinus lift, la expansion crest o la flapless surgery. C’è una categoria di professionisti alla quale si rivolge in modo particolare nei Suoi corsi? A chi consiglierebbe di iscriversi? Se devo consigliare un corso di CPE ritengo che possa essere utile a tutti, dall’odontoiatra neolaureato al dentista più specializzato, in quanto anche la semplice estrazione risulta essere con la CPE più semplice e sicura. E siccome “non si mettono denti senza estrazioni”, chiunque può trarne un beneficio professionale ed economico. Quale è stato il supporto dimostrato dall’azienda Silfradent in seguito al corso? Ottimo: non solo ho sempre avuto risposte esaurienti durante la breve curva di apprendimento, ma sono stato anche supportato nel mio desiderio di creare nuove frese per applicazioni specifiche nelle branche non chirurgiche, e che presto vedranno la realizzazione finale dopo una serie di esperimenti che stiamo portando avanti con curiosità e passione da entrambe le parti. Credo che questo sia uno sforzo lodevole per una ditta giovane che si trova impegnata in un mercato difficile. Marco Boatta esercita quale libero professionista a Roma dove dirige il Centro Corsi Dental Gaia, dedicandosi con particolare interesse alla Gnatologia. Perchè si è iscritto al corso di chirurgia piezo-elettrica Silfradent? Ero venuto a conoscenza delle nuove possibilità offerte da questo tipo di chirurgia e desideravo approfondire l’argomento. Presso il mio Centro si organizzano spesso incontri culturali: ne ho approfittato per avere quanto desideravo direttamente a domicilio. I corsi prevedono una parte teorica e una parte pratica. Dia un giudizio globale sull’organizzazione dell’evento in riferimento al livello di preparazione del relatore, al supporto tecnico e alle attrezzature messe a disposizione. Il giudizio che esprimo non è solo in qualità di partecipante, ma anche di ospite ed organizzatore di corsi ed eventi culturali. I responsabili sono molto scrupolosi nella logistica dell’evento e nella cura dei particolari pratici. La loro attenzione nel selezionare relatori di rilievo nel campo chirurgico-implantare ha consentito di stimolare l’attenzione dei partecipanti con casi clinici e consigli tecnici interessanti. Quali insegnamenti Le sono derivati dal corso? Le principali caratteristiche da apprezzare sono la massima sicurezza in prossimità delle strutture anatomiche a rischio di lesione, precisione di taglio, minor trauma. E’ ovvio che nelle zone in cui si può procedere senza rischi è preferibile la turbina per velocità. Nella mia pratica quotidiana estrattiva ora alterno ripetutamente entrambi i manipoli. Per ordini e informazioni chiama il n. 393 9339699 oppure visita il sito www.tueor.com per ascoltare un’anteprima dei brani Dopo avere seguito il corso di chirurgia piezo-elettrica, perché ha scelto Surgybone rispetto alle altre apparecchiature disponibili sul mercato? L’apparecchio in azione mi ha convinto e per questo la prova pratica del corso gioca un ruolo essenziale. A chi consiglierebbe di iscriversi? A tutti i professionisti, e consiglio di tenere la macchina sempre pronta su un carrello mobile perché ho scoperto molte applicazioni anche in conservativa, parodontologia e protesi fissa, che rendono interessante l’acquisto anche per coloro che eseguono poca chirurgia avanzata. Quest’ottica dell’utilizzo a tutto campo è stata apprezzata dalla Silfradent al punto che le verrà dedicata una sezione dei corsi futuri. CALENDARIO CORSI DI CHIRURGIA PIEZO-ELETTRICA 2009 Venerdì 6 febbraio GENOVA Sabato 7 febbraio LUCCA Venerdì 5 giugno TORINO Sabato 6 giugno ARONA (NO) Sabato 24 ottobre CATANIA Sabato 7 novembre NAPOLI Inoltre in data da definirsi terremo corsi a: ROMA FROSINONE PESCARA BARI Silfradent sta ampliando il proprio calendario corsi in tutta Italia con sedi e date in via di definizione. Per informazioni e programmi corsi contattare: Sig.ra Alice Bertolina 340.6635578 [email protected] Promozione! La quota di partecipazione al corso verrà rimborsata tramite omaggio di pari valore in caso di acquisto o possesso della apparecchiatura piezoelettrica Surgybone. Dental Meeting & Congressi 29 DENTAL T RIBUNE Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition Al termine del XIX Congresso Sido intervista al presidente De Nuccio Claudio De Nuccio Dal 20 al 22 novembre, presso la Fortezza da Basso di Firenze, si è svolto il XIX Convegno Internazionale Sido “Le asimmetrie dento-alveolari e scheletriche – La recidiva dopo terapia ortodontica” coordinato da Claudio De Nuccio, presidente Sido, cui abbiamo posto alcune domande. Primario della U.O. di Odontoiatria ed Ortodontoiatria all’Ospedale Nuovo Regina Margherita, autore di 57 pubblicazioni e di tre sillabi, De Nuccio è anche direttore e docente dei corsi biennali di Ortognatodonzia della RMA. Si occupa principalmente di ortodonzia, disfunzioni temporomandibolari e chirurgia orale. Non è facile organizzare il congresso di una società, scientificamente e numericamente importante come la Sido. Quale la maggior difficoltà? Poter coagulare l’interesse di tutti, giovani e più esperti, su argomenti come le asimmetrie e la recidiva e di organizzare corsi pratici interattivi come quelli della “giornata giovani”. Da molti è stata apprezzata l’importanza data alla memoria storica Sido, facendo conoscere ai più giovani i presidenti avvicendatisi in 40 anni. Quali le trasformazioni più significative della società? Mi premeva trasmettere il messaggio che la Sido con le manifestazioni organizzate in 40 anni (più di 170 con 140 diversi relatori stranieri) ha formato e perfezionato l’attuale generazione di ortodontisti, i quali hanno potuto imparare dai migliori relatori direttamente a casa nostra. Se potesse scegliere tre aggettivi dedicati alla sua presidenza, quali sceglierebbe? Condiviso, innovativo, amichevole. Oltre all’aggiornamento, quali obbiettivi sta portando avanti nella Società? Tengo molto all’immagine dell’Ortodontista, al progetto di informazione dei Pediatri e specialmente a quello di solidarietà che ha permesso di adottare clinicamente e trattare gratuitamente i bambini bisognosi della casafamiglia. Obbiettivi già tracciati dalla precedente gestione. Quale figlio d’arte che in famiglia ha respirato problematiche odontoiatriche tra libera professione, impegno ospedaliero o attività universitaria, quali sono le differenze di operatività nell’ortodonzia? È vero, sono figlio d’arte: mio padre era Primario Ospedaliero di Ortodonzia, mancato purtroppo molto presto, quando avevo solo 21 anni. Non è riuscito quindi a comunicarmi molto dal punto di vista professionale. Resta invece l’impostazione educativa rigorosa e senso del dovere, che per lui venivano prima di tutto. È stato annunciato un impegno importante: il congresso internazionale a Roma. Novità nel programma scientifico? Tre saranno i topics: la prevenzione occlusale dei disturbi temporomandibolari, sistemi frizionali contro sistemi a bassa frizione e non frizionali, le osteo- distrazioni ortodontiche. Temi che penso porteranno a una sana discussione ed ad un sicuro approfondimento. Il prossimo presidente è donna: pensa che la sensibilità femminile sia un valore aggiunto? Certamente. Ricordiamo che ormai la maggioranza degli ortodontisti è composto da colleghe. Anche il management della professione deve tenerne conto. E poi le donne sanno sempre portare qualcosa di innovativo. Gianna Maria Nardi Ricercatore Università Roma “Sapienza” 30 Dental Meeting & Congressi DENTAL T RIBUNE Italian Edition Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Infopoint ITALIA STRATIFICAZIONE DEI COMPOSITI UTILIZZANDO IL CONCETTO DELLA CONTROPALESCENZA (PROF. LUIZ NARCISO BARATIERI) Data: 12-14 febbraio 2009 Dove: Auditorium Isasan V. Bellini 17 Rovello Porro CO) Contatti: e20 srl Tel.: 010 5960362 Fax: 010 5370882 E-mail: [email protected] IV CONVEGNO ANDI TRINACRIA Data: 13-14 febbraio 2009 Dove: Presidente Park Hotel, Aci Castello (CT) Contatti: Andi servizi – Daniela Curzi Tel.: 06 5881753 Fax: 06 58348496 E-mail: [email protected] T-SCAN III NELLA PRATICA CLINICA ODONTOIATRICA Data: 14 febbraio 2009 Dove: Bergamo Contatti: DL Medica Sig.ra Lorena Canella Tel.: 02 76275218 Fax: 02 76275300 www.dlmedica.it CORSO TEORICO-PRATICO SUL RIALZO DEL SENO MASCELLARE PER VIA CRESTALE Data: 19 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com CORSO SUL CONTROLLO DELL’OCCLUSIONE DEL CARICO IMMEDIATO Data: 19 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com 13° CONGRESSO NAZIONALE SIDOC Data: 19-21 febbraio 2009 Dove: Roma Contatti:Segreteria SIDOC Tel.: 06 97277570 Fax: 06 97277571 E-mail: [email protected] www.romawintermeeting.com 9° CONGRESSO INTERNAZIONALE A.I.S.I. - IL CARICO IMMEDIATO NELLE ATROFIE DEI MASCELLARI: COMPLICANZE IMMEDIATE E TARDIVE Data: 20-21 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] www.aisiitalia.com 12° CONGRESSO INTERNAZIONALE SIES NOVITÀ ED AGGIORNAMENTI DI MEDICINA E CHIRURGIA ESTETICA Data: 20-22 febbraio 2009 Dove: Bologna Contatti: C.P.M.A. – Valet Tel.: 051 6388334 Fax: 051 326840 PANORAMICA SULL’UTILIZZO DELLE COMPONENTI PRE-FABBRICATE RHEIN’83 PER PROTESI TRADIZIONALI E PER L’IMPLANTOLOGIA Data: 27 febbraio (2° livello); 27 marzo (1° livello); 29 maggio 2009 (2° livello) Dove: Bologna Contatti: Rhein’83 Srl Tel.: 051 244510 Numero Verde: 800 901172 E-mail: [email protected] SINUS LIFT E OCCLUSIONE Data: 27-28 febbraio 2009 Dove: Keyword Europa, Milano Royal Hotel Carlton - Bologna Contatti: Segreteria A.I.S.I. Dott.ssa Stefania Farneti Tel.: 051 4210755 E-mail: [email protected] Anno settimo di pubblicazione LA SISTEMATICA IMPLANTARE KONUS Data: 28 febbraio - 28 marzo 16 maggio - 27 giugno 2009 Dove: Toscana Contatti: DL Medica spa Sig.ra Lorena Canella Tel.: 02 76275218 Fax: 02 76275300 E-mail: [email protected] V SETTIMANA CULTURALE SULLA NEVE III CONVEGNO L’ALTRA METÀ DEL CIELO Data: 1-8 marzo 2009 Dove: Cortina d’Ampezzo Contatti: Andi servizi – Daniela Curzi Tel.: 06 5881753 Fax: 06 58348496 E-mail: [email protected] XIV CONGRESSO INTERNAZIONALE SIdP PARODONTOLOGIA: UNA VISIONE INTERDISCIPLINARE DALLA BIOLOGIA ALLA PRATICA CLINICA Data: 5-7 marzo 2009 Dove: Bologna Contatti: Promo Leader Service Congressi Srl Manuela Bertelli Tel.: 055 24621 Fax: 055 2342929 E-mail: [email protected] LA PREPARAZIONE SIMULTANEA DEL CANALE RADICOLARE Data: 6 marzo 2009 Dove: Milano Tel.: 800 010789 www.sweden-martina.it CORSO TEORICO-PRATICO DI IMPLANTOLOGIA Data: 6-7 marzo 2009 Dove: Cagliari Tel.: 800 010789 www.sweden-martina.it L’ENDODONZIA DEL DENTE VERGINE: NUOVI STRUMENTI, NUOVE TECNICHE E NUOVI MATERIALI Data: 6-7 marzo 2009 Dove: ICDE – Casalecchio di Reno Tel.: 0473 670201-206 Fax: 0473 670210 www.ivoclarvivadent.it CORSO TEORICO-PRATICO DI IMPLANTOLOGIA Data: 6-7 marzo 2009 Dove: Orodent V. Cipressi, 207 - Palermo Contatti: Medidental Tel.: 091 6818000 www.simitdental.it IL TRATTAMENTO ENDODONTICO-CONSERVATIVO DEL DENTE GRAVEMENTE COMPROMESSO Data: 7 marzo 2009 Dove: Verona Tel.: 800 010789 www.sweden-martina.it LA PREPARAZIONE SIMULTANEA DEL CANALE RADICOLARE Data: 7 marzo 2009 Dove: L’Aquila Tel.: 800 010789 www.sweden-martina.it IL BITE DALLA TEORIA ALL’APPLICAZIONE PRATICA IN BOCCA Data: 13-14 marzo 2009 Dove: Aula Magna dipartimento di Odontostomatologia e Chirurgia Policlinico di Bari, Bari Contatti: Segreteria culturale Andi Tel.: 06 58331008 Fax: 06 58301633 E-mail: [email protected] IV CONGRESSO REGIONALE ANDI MARCHE Data: 14 marzo 2009 Dove: Abbadia di Fiastra – Tolentino Contatti: Andi servizi – Daniela Curzi Tel.: 06 5881753 Fax: 06 58348496 E-mail: [email protected] IMPIEGO DEGLI IMPIANTI DI DIMENSIONI RIDOTTE NEI MASCELLARI ATROFICI: CONSIDERAZIONI CLINICHE Data: 14 marzo 2009 Dove: Mestre Contatti: Studio Tomaselli Tel.: 041 5319217 E-mail: [email protected] www.simitdental.it SETTIMANA DELLA FUNZIONE CORSO TEORICO PRATICO DI GNATOLOGIA Data: 19-24 marzo 2009 Dove: Varese Contatti: Poiesis srl Tel.: 0332 831660 Alessandra E-mail: [email protected] Il Corriere Ortodontico, si occupa della divulgazione di articoli inerenti l’ortodonzia, la posturologia e patologie correlate. La distribuzione avviene nei mesi di: febbraio, maggio, settembre, dicembre. Consultando il sito sarà possibile conoscere gli articoli arretrati, le modalità per abbonarsi, proposte commerciali e norme tecniche per l’invio dei lavori. Rivista trimestrale di ortodonzia, posturologia e patologie correlate fondata dal dott Raffaele Golia www.ilcorriereortodontico.net per informazioni oppure a [email protected] (e-mail del direttore scientifico ) [email protected] 0813628461 telefax Segreteria aperta tutti i giorni tranne il sabato 9-12 Per informazioni contattare la segreteria scientifica o inviare una e-mail. Linea diretta con il direttore. dott Raffaele Golia 3398135479 Il Corriere Ortodontico nuova edizione L’anno nuovo vedrà la ricomparsa nel panorama scientifico odontoiatrico del Corriere Ortodontico diretto da Raffaele Golia. La professione ortodontica sta cambiando notevolmente negli ultimi anni in virtù dei progressi della ricerca tecnologica e dei cambiamenti generali. Infatti, si sono rinnovate notevolmente le terapie e quindi le strategie dello specialista sono più ampie; inoltre, le cure sono diventate paziente-centriche. A tal proposito, ritengo fondamentale per la riuscita del trattamento il rapporto medico-paziente e il raggiungimento degli obiettivi prefissati anche del paziente. Il Corriere si baserà su queste innovazioni e sulle nuove filosofie, approfondendo tutte le nuove tematiche ed i nuovi sistemi di cura con esperti clinici, ma senza trascurare comunque la storia dell’Ortodonzia, base delle nuo- ve conoscenze. L’aggiornamento costante, l’approfondimento per i cultori della materia e le basi teorico-pratiche per i dentisti generici saranno ampiamente soddisfatte all’interno della rivista. Uno degli obiettivi sarà quello di dare al lettore informazioni utili non solo culturalmente ma anche e soprattutto clinicamente. La rivista avrà un nuovo formato A4, uscirà con cadenze trimestrali e sarà modello lettore-centrico per fare in modo che sia il giornale di tutti i lettori. Dott. Umberto Giganti Specialista in Ortognatodonzia già Coordinatore Scientifico Cagliari-Milano Bicocca Direttore Centro Ricerche in Ortodonzia Dental Meeting & Congressi 31 DENTAL T RIBUNE Anno V n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Italian Edition LA TECNICA SIMULTANEA E LA CONDIZIONE VERTICALE Data: 21 marzo 2009 Dove: Aula Magna dipartimento di Odontostomatologia e ChirurgiaPoliclinico di Bari, Bari Contatti: Segreteria culturale Andi Tel.: 06 58331008 Fax: 06 58301633 E-mail: [email protected] OFFRO COLLABORAZIONI STUDI 2 autoclavi. Per contatti: 335 6034720 Medico odontoiatra offre collaborazione lavorativa e disponibilità per direzione sanitaria. Zona Milano, Varese, Como e provincia. 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Tel.: 011 7719077 ATTREZZATURE CONGRESSO NAZIONALE COLLEGIO DEI DOCENTI Data: 22-25 aprile 2009 Dove: Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche Università “La Sapienza”, Roma Contatti: Fasi srl Tel.: 06 97605610 Fax: 06 97605650 E-mail: [email protected] www.fasiweb.com 52° CONGRESSO AMICI DI BRUGG Data: 21-23 maggio 2009 Dove: Rimini Contatti: Adriapoint Tel.: 0541 793025 Fax: 0541 793026 E-mail: [email protected] www.adriapoint.com 4ª GIORNATA ENDODONTICA LIGURE-TOSCANA ENDODONZIA A SOCCORSO DELL’ODONTOIATRIA: RISOLUZIONI DI PROBLEMATICHE ENDODONTICHE Data: 27 giugno 2009 Dove: Genova Tel.: Dott.ssa Maria Teresa Sberna – cell. 338 7110054 Dott. Riccardo Becciani – cell. 339 3008022 E-mail: [email protected] [email protected] 9ª GIORNATA ENDODONTICA PIEMONTESE L’ ENDODONZIA VISTA DAL DENTISTA GENERICO: ESIGENZE E RISOLUZIONE DEI PROBLEMI Data: 19 settembre 2009 Dove: Torino Contatti: CCI – Sig.ra Emanuela Massocco Tel.: 011 2446918 E-mail: [email protected] 1° CONGRESSO NAZIONALE CAMLOG Data: 23-24 ottobre 2009 Dove: Verona Contatti: Alta-Tech Biotechnologies srl Tel.: 0444 461311 Fax: 0444 461346 E-mail: [email protected] www.alta-tech.it EUROPA SCANDEFA 2009 Data: 5-7 marzo 2009 Dove: Copenhagen, Danimarca Tel.: +45 32 472123 E-mail: [email protected] www.scandefa.dk 33RD INTERNATIONAL DENTAL SHOW Data: 24-28 marzo 2009 Dove: Colonia, Germania Tel.: +49 221 5006870 E-mail: [email protected] www.ids-cologne.de CORSO PRATICO DI CHIRURGIA AVANZATA E TECNICHE IMPLANTARI CON DISSEZIONE Vendesi installazione radio panoramica Planmeca 2002 CC perfetto stato, servo mobile metallico 5 cassetti + compartimento post. cliches eccellenti e diversi strumenti di chirurgia e implantologia per cessazione d’attività. 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In questa ottica la conoscenza degli aspetti legati alla funzione ed all’estetica in implantoprotesi costituisce premessa obbligatoria per una corretta terapia riabilitativa. É con piacere perciò che presento questo corso eminentemente pratico presso l’Università dell’Havana, rivolto alla professione, con lo scopo di far partecipare il corsista in prima persona alla risoluzione delle varie problematiche sia chirurgiche che protesiche di casi clinici trattati. L’evento si ripete 4 volte l’anno. LIVELLO BASE - n. 484/8013891 n. 44 crediti formativi ECM LIVELLO AVANZATO - n. 484/8013912 n. 50 crediti formativi ECM Direttore dell’Unità Operativa Autonoma di Chirurgia Maxillo-Facciale del presidio ospedaliero di Castelfranco Veneto USL 8 (TV), convenzionato con la Scuola di Specializzazione in Chirurgia Maxillo-Facciale di Padova. Professore a contratto di Chirurgia Speciale Odontostomatologia e Chirurgia Maxillo-facciale presso il CLO dell’Università di Padova. Evento accreditato con n. 43 crediti formativi ECM, rif. n. 484/8019555 ULSS 8 VENETO OSPEDALE DI CASTELFRANCO VENETO SERVIZIO DI CHIRURGIA MAXILLO- FACCIALE I corsisti, nel numero massimo di 4 per gruppo, effettueranno direttamente su pazienti gli interventi ed a turno svolgeranno il ruolo di assistente e di ferrista in altri interventi. À IT V NO *Il corsista sarà accreditato per poter utilizzare presso il suo studio privato l’osso omologo della Banca dei Tessuti. “IL TRATTAMENTO DEI TESSUTI MOLLI IN PARODONTOLOGIA ED IMPLANTOLOGIA” Corso su paziente - CUBA Sede del corso: Università De Estomatologia Avenida Carlos, N° 3 - Ciudad Havana – Cuba Evento in attesa di accreditamento ECM Il corso si ripete a: gennaio – aprile – settembre Relatore dr. Stefano Parma Benfenati • • • Il ruolo della chirurgia mucogengivale in Parodontologia ed Implantologia Tecniche di prelievo di tessuto molle dal palato Lembi e suture 32 Speciale LASER TRIBUNE Italian Edition Anno I n. 1 - Gennaio - Febbraio 2009 Con indice Senza indice À T I V O N SCOPRITE LA NUOVA GENERAZIONE ANKYLOS®: ANKYLOS® C/X un unico impianto… con e senza indice. Il nuovo impianto ANKYLOS® C/X (Cone/indeX), con l’esclusiva connessione conica TissueCare Connection, garantisce la stabilità a lungo termine dei tessuti duri e molli ed è sinonimo di tecnologia superiore: z z z z L’affidabilità di ANKYLOS® provata da 20 anni di successi clinici, con la nuova opzione dell’indice Nuovo sistema di trasporto dell’impianto Concetto protesico ottimizzato Sicurezza totale: nuova confezione ergonomica con doppia sterilizzazione ANKYLOS C/X è distribuito in Italia da DENTSPLY Italia. 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