Raccolta rifiuti È bagarre in Consiglio sul «tesoretto»
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Raccolta rifiuti È bagarre in Consiglio sul «tesoretto»
40 L’ECO DI BERGAMO DOMENICA 11 OTTOBRE 2015 Valli Brembana e Imagna Raccolta rifiuti È bagarre in Consiglio sul «tesoretto» Capizzone, aperta la mensa scolastica per i bimbi di prima San Giovanni Bianco. Le minoranze: «Restituite 110 mila euro ai cittadini» Il sindaco: abbiamo ridotto le tariffe SAN GIOVANNI BIANCO GIULIA DONATI Le minoranze chiedono la restituzione ai cittadini di 110 mila euro, «tesoretto» del risparmio avuto dalla raccolta differenziata. Ma il sindaco replica che, di fatto, il «rimborso» è già avvenuto sotto forma di riduzione delle tariffe e con servizi che saranno migliorati. È stata bagarre all’ultimo Consiglio comunale di San Giovanni Bianco. I capigruppo delle opposizioni, Luciano Valaguzza e Roberto Monaci (quest’ultimo assente), hanno presentato un ordine del giorno con cui si chiedeva la restituzione ai cittadini della maggiore riscossione rispetto alla raccolta rifiuti. «Dati alla mano nel 2014 il Comune ha incassato circa 61 mila euro in più rispetto a quanto speso per la gestione del servizio – ha detto Valaguzza –. La legge in merito è chiara: le eccedenze vanno restituite ai cittadini, al Comune è consentita esclusivamente la copertura totale dei costi. È inammissibile che quel denaro venga utilizzato per fare cassa». Nemmeno la relazione del piano economico finanziario è stata gradita alla minoranza. j7YIgo2B2TkK6Sk9oQ4alhsLHzceX2MC4iKBCDQEM/8= «Occorre più coerenza e meno superficialità – ha attaccato Valaguzza –. Gli spostamenti del denaro in eccedenza devono essere spiegati nel dettaglio, servono motivazioni concrete. Se questo non avviene la tariffa della raccolta fatta pagare ai cittadini risulta illegittima proprio perché non giustificata. E se si considera che, grazie alla serietà e alla virtuosità dei nostri cittadini, il costo complessivo della gestione dei rifiuti nel 2015 è diminuito di circa 50 mila euro rispetto all’anno precedente, la cifra in discussione ammonta a 110 mila euro». Pronta la reazione del sindaco, Marco Milesi: «Ritengo al quanto inappropriato affermare che l’amministrazione non vuole restituire i soldi in eccedenza ai cittadini. La situazione è ben differente. L’avanzo viene utilizzato come investimento “di riduzione” – spiega Milesi – e viene restituito ai cittadini sotto forma di miglioramento del servizio. La raccolta rifiuti del paese va ottimizzata e ampliata. Investire dei soldi in questa direzione è necessario e utile». È stato Bernardo Galizzi, della maggioranza, a riportare le giustificazioni rispetto alla cifra posta sot- La scuola elementare di Capizzone è frequentata da 55 alunni La novità Il servizio istituito dal Comune su richiesta delle famiglie degli alunni che hanno iniziato la primaria. «È una prova» La stazione ecologica di San Giovanni Bianco FOTO ANDREATO 1 Valaguzza: «La legge è chiara: vanno coperti solo i costi, l’avanzo torni ai contribuenti» 1 L’assessore Veronese: «Potenzieremo l’ecostazione anche con le telecamere» to accusa dalla minoranza. «Abbiamo destinato circa 46 mila euro alla riduzione delle tariffe a carico dei cittadini; i restanti 64 mila euro saranno investiti in opere per la raccolta rifiuti». «Già in atto il progetto per il rifacimento del tetto della piazzola ecologica – ha aggiunto l’assessore Remo Veronese – al quale si aggiunge l’acquisto di videocamere per il controllo della stessa, l’acquisto di quattro container al momento noleggiati e di cestini da posizionare lungo la ciclabile». «Ben vengano gli investimenti – ha concluso Valaguzza – ma vanno fatti indipendentemente dagli avanzi dell’anno precedente». L’ordine del giorno è stato respinto. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Gli scolari della prima elementare di Capizzone, da fine settembre possono usufruire della mensa scolastica. Infatti una decina di bambini al lunedì, mercoledì e venerdì si fermano per il pranzo nell’edificio scolastico per poi riprendere le lezioni nel pomeriggio. I pasti vengono serviti dal «Punto ristoro» di Gorle e il costo a carico della famiglia è di 5 euro ogni pasto. «La mensa è stata richiesta dai genitori di questi scolari – rileva l’assessore alla Pubblica istruzione Sara Salvi –. Sono persone quasi tutte impegnate fuori paese per lavoro, alcune risiedono a Bedulita e tutte hanno chiesto questo servizio per i loro figli. Abbiamo sottoposto la richiesta all’istituto comprensivo di Almenno San Salvatore che ci ha dato il parere favorevole. Quindi siamo passati alla fase operativa ed è stato ricavato un confortevole locale nella scuola che ospita i bambini durante l’ora di pranzo, assistiti dal personale della scuola». Sono 55 gli alunni della scuola primaria di Capizzone, per la maggior parte sono del paese, ma è frequentata anche dagli scolari di Bedulita dove da qualche anno è stata chiusa la scuola primaria perché i ragazzi non raggiungevano il numero minimo stabilito dalle normative scolastiche. Alcuni di loro sono andati nella scuola di Sant’Omobono e altri a Capizzone. «La mensa scolastica per quest’anno è a livello sperimentale, quindi solo per gli alunni della prima – aggiunge il sindaco Alessandro Pellegrini – poi vedremo se si riterrà utile estenderla alle altre classi. Abbiamo deciso di accogliere la richiesta dei genitori perché, oltre a dare un servizio utile alle famiglie, andiamo ad arricchire l’offerta scolastica del nostro paese. Evitiamo così che i genitori scelgano altre scuole dei paesi vicini». Remo Traina IL GRAZIE A EXPO DEI MINISTRI GIANNINI E MARTINA Studenti dell’Alberghiero «custodi» dei formaggi S ono una cinquantina, alunni delle classi 3G, 4G, 5E e 5F dell’istituto alberghiero di San Pellegrino. E per tutto ottobre faranno da «custodi» dei formaggi in mostra all’ex monastero di Astino, a Bergamo. L’iniziativa fa parte del progetto «Expo e Territori», coordinato dalla presidenza del Consiglio dei ministri, con il supporto operativo di Invitalia, e il coinvolgimento delle Regioni e di cinque ministeri. L’obiettivo di «Expo e Territori» è di ampliare l’esperienza di Expo Milano 2015, promuovendo la conoscenza delle eccellenze agroalimentari italiane, dei loro luoghi di produzione, del patrimonio culturale e paesaggistico dei territori, valorizzando la partecipazione degli studenti. L’istituto alberghiero, selezionato dal ministero, partecipa alla realizzazione degli eventi ufficiali «fuori Expo» della Valle d’Astino e dell’Orto Botanico di Bergamo. La mostra in corso nell’ex monastero recuperato, dal titolo «Formae. Bonum, Pulchrum, Verum» ad Astino, nell’ambito del progetto «Forme. Bergamo capitale europea dei formaggi», rappresenta l’evento fuori Expo più importante per la nostra provincia: fa «dialogare» i nove formaggi dop prodotti in Bergamasca e i Formaggi Principi delle Orobie (Branzi Ftb, Formai de mut, Bitto Storico, Formaggi di Capra Orobica, Stracchino all’antica e Agrì) con 14 opere d’arte contemporanea. I prodotti caseari vengono presentati in teche climatizzate come veri e propri capolavori, come i loro «colleghi» a fianco, i quadri. Questo per cercare di alzare la percezione di valore degli stessi formaggi, dietro i quali spesso ci sono storie di sacrificio e passione. Gli studenti dell’istituto alberghiero (l’unica scuola della nostra provincia a partecipare al progetto «Expo e Territori») hanno quindi seguito un corso di formazione durante il quale sono stati illustrati loro le principali caratteristiche dei formaggi in mostra e l’obiettivo del progetto «Forme», voluto dall’Associazione «San Matteo - Le Tre Signorie» di Branzi (con cui la scuola collabora da tempo in altre iniziative) e Camera di Commercio, presentato all’interno di Expo lo scorso 16 settembre. I ragazzi (che durante questo mese faranno quindi alternanza Studentessa dell’Alberghiero di San Pellegrino accanto a uno dei formaggi in mostra ad Astino scuola-lavoro) accolgono i visitatori già al parcheggio dell’ex monastero di Astino, quindi all’interno della mostra e del percorso polisensoriale successivo (itinerario nel quale il visitatore è guidato, tramite i cinque sensi, a ripercorrere la storia del formaggio, dal fieno, alimento naturale dei bovini, fino al prodotto finale). Gli studenti si occupano poi del servizio di accoglienza, di logistica, di sala e di cucina (alla fine del percorso si arriva alla degustazione con i tagli dei vari formaggi in mostra). Accanto ai formaggi nelle teche e ai quadri, ci sono loro, studentesse «custodi» di prodotti che sono anche gioielli che racchiudono in sé una cultura secolare. Giovedì, alla presenza dei ministri dell’Istruzione Stefania Giannini e dell’Agricoltura Maurizio Martina, al Media Center di Expo, ci sarà il ringraziamento del ministero dell’Istruzione a studenti e scuole che hanno contribuito alla riuscita di «Expo e territori». Tra loro l’alberghiero di San Pellegrino.